Commenti a: FACCIAMO SILENZIO di Vladimir Di Prima http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Laura Angeloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15333 Laura Angeloni Wed, 19 Dec 2007 08:19:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15333 Scusate se a questo punto mi permetto di intervenire anch'io. Ma come autrice, traduttrice, redattrice, editor Azimut credo di essere stata chiamata in questione. Le insinuazioni che sono state mosse qui contro Azimut ci offendono tutti. Offendono tutti noi che quotidianamente, da quasi tre anni, stiamo credendo con tutti noi stessi nel sogno Azimut. Sacrificando il nostro tempo, le nostre energie... E ci si può dire di tutto, ma sentire che la nostra attività sia a fini di lucro, noi che inseguiamo la qualità, noi che passiamo un anno a tradurre libri anche se sappiamo che quasi sicuramente non diventeranno casi editoriali e non ci faranno guadagnare un euro, e badate, dico un euro non tanto per dire, no, questo davvero non lo accetto. E mi fa rabbia. Si badi alle parole, perché hanno ancora un senso. E che chi si è divertito a gettarci fango addosso sia perseguito a norma di legge, beh, mi sembra più che dovuto. Scusate se a questo punto mi permetto di intervenire anch’io. Ma come autrice, traduttrice, redattrice, editor Azimut credo di essere stata chiamata in questione. Le insinuazioni che sono state mosse qui contro Azimut ci offendono tutti. Offendono tutti noi che quotidianamente, da quasi tre anni, stiamo credendo con tutti noi stessi nel sogno Azimut. Sacrificando il nostro tempo, le nostre energie… E ci si può dire di tutto, ma sentire che la nostra attività sia a fini di lucro, noi che inseguiamo la qualità, noi che passiamo un anno a tradurre libri anche se sappiamo che quasi sicuramente non diventeranno casi editoriali e non ci faranno guadagnare un euro, e badate, dico un euro non tanto per dire, no, questo davvero non lo accetto. E mi fa rabbia. Si badi alle parole, perché hanno ancora un senso. E che chi si è divertito a gettarci fango addosso sia perseguito a norma di legge, beh, mi sembra più che dovuto.

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Di: Vladimir http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15301 Vladimir Tue, 18 Dec 2007 20:38:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15301 Ho davvero poche, pochissime parole per commentare quanto accaduto. Nel pomeriggio ho provveduto a sporgere denuncia presso le autorità competenti le quali mi hanno garantito la massima disponibilità e collaborazione. Sappia, chiunque sia l'autore di questa meschineria, che sarà perseguito a norma di legge e che il sottoscritto andrà sino in fondo per preservare la Sua immagine e quella della casa editrice. Ho davvero poche, pochissime parole per commentare quanto accaduto. Nel pomeriggio ho provveduto a sporgere denuncia presso le autorità competenti le quali mi hanno garantito la massima disponibilità e collaborazione.
Sappia, chiunque sia l’autore di questa meschineria, che sarà perseguito a norma di legge e che il sottoscritto andrà sino in fondo per preservare la Sua immagine e quella della casa editrice.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15291 Massimo Maugeri Tue, 18 Dec 2007 18:36:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15291 Enrico, sono d'accordo con te. E sono personalmente molto amareggiato per l'accaduto. Per quanto mi riguarda ti posso dire che so benissimo che la Polizia Postale è impegnata in ben altri compiti. E molto seri. Del resto nemmeno io ho tempo da perdere. Vladimir si senta libero di fare ciò che crede. Anche se le perplessità di Barbara sono condivisibili. - Credo sia meglio non scrivere più commenti su questo post. Enrico, sono d’accordo con te. E sono personalmente molto amareggiato per l’accaduto. Per quanto mi riguarda ti posso dire che so benissimo che la Polizia Postale è impegnata in ben altri compiti. E molto seri.
Del resto nemmeno io ho tempo da perdere.
Vladimir si senta libero di fare ciò che crede.
Anche se le perplessità di Barbara sono condivisibili.
-
Credo sia meglio non scrivere più commenti su questo post.

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Di: Barbara Gozzi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15287 Barbara Gozzi Tue, 18 Dec 2007 17:43:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15287 Penso che, in ogni caso, prima o poi qui (in questo post intendo) si dovrebbe chiarire la situazione. Io sono decisamente perplessa. Che internet sia un groviglio di persone, intenti, volontà, capacità... e il tutto potendosi celare dietro i microchip si sa. Ma che rivolgersi a VattiLaPesca significhi invece partecipare a qualcos'altro mi mette a disagio. Profondamente. Penso che, in ogni caso, prima o poi qui (in questo post intendo) si dovrebbe chiarire la situazione.
Io sono decisamente perplessa.
Che internet sia un groviglio di persone, intenti, volontà, capacità… e il tutto potendosi celare dietro i microchip si sa.
Ma che rivolgersi a VattiLaPesca significhi invece partecipare a qualcos’altro mi mette a disagio. Profondamente.

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15286 Enrico Gregori Tue, 18 Dec 2007 17:40:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15286 Considerando quanto la Polizia Postale abbia da fare a rintracciare on-line i pedofili, gli stalker e i pirati informatici, è davvero una bella soddisfazione sapere che dovranno perdere tempo con una troiata del genere. Bah! Considerando quanto la Polizia Postale abbia da fare a rintracciare on-line i pedofili, gli stalker e i pirati informatici, è davvero una bella soddisfazione sapere che dovranno perdere tempo con una troiata del genere. Bah!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15285 Massimo Maugeri Tue, 18 Dec 2007 17:32:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15285 In questo post si è creato un caos (o un caso). In attesa che venga fatta un po' di chiarezza riguardo ai commenti a firma Patrizia Ceravolo (il cui IP pare coincidere con quello di Vladimir) cancello alcuni degli interventi precedenti a questo. Vladimir Di Prima ha intenzione di far svolgere un'indagine alla polizia postale. Succede anche questo. Abbiate pazienza! In questo post si è creato un caos (o un caso).
In attesa che venga fatta un po’ di chiarezza riguardo ai commenti a firma Patrizia Ceravolo (il cui IP pare coincidere con quello di Vladimir) cancello alcuni degli interventi precedenti a questo.
Vladimir Di Prima ha intenzione di far svolgere un’indagine alla polizia postale.
Succede anche questo.
Abbiate pazienza!

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15265 miriam ravasio Tue, 18 Dec 2007 14:45:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15265 Nel booktrailer le immagini sono simboliche e ricorrenti. Al pianto, cupo del “bimbo” si sovrappone, si affianca, si alterna quella di un clown. Nel leggere la sequenza mi sono ricordata di un documentario trasmesso su Raitre, qualche anno fa. Era la testimonianza di un intervento umanitario in un ospedale di Kabul; la messa in onda fu preceduta da una presentazione sentita e partecipata, una gesto alto che buoni cittadini, con la loro abnegazione rendevano all’umanità. Le mie impressioni furono diverse e presa dallo sconforto e dalla rabbia, scrissi ad un amico-internet l’e-mail che ora incollo.E penso, che su questo, saremo sicuramente d’accordo. “(…) Ho cercato chiavi di lettura diverse, ho ripensato alle immagini, al poco testo che le accompagnava, ho cercato di comprendere le intenzioni, le buone intenzioni...non le ho viste. Non c'erano. Ho impresso nella memoria due scene, terribili entrambe, quella all'inizio e alla fine del filmato. Nella prima, in una sala “operatoria” un gruppo di medici, con guanti sterili e mascherine, è intento in una operazione di medicazione delicatissima, togliere ad una bimba (una bimba molto piccola) le parti di pelle carbonizzata da un’ustione estesa a quasi tutto il corpo. La bimba, pur anestetizzata localmente, urla di terrore più che di dolore, sua madre trattenendo paura e lacrime cerca di essere all’altezza del compito, si fà forte, il più possibile e rincuora la bimba, aiutando contemporaneamente, i medici e le infermiere. Nella scena entrano due donne vestite da clown, senza maschere e senza guanti; hanno il volto dipinto, un naso rosso, parrucche stoppose ( sporche) e indossano gli stessi abiti da scena con cui si erano viste alla partenza da Roma. Una di loro si mette a suonare il violino, l'altra, con il suo pitturamento tragico di cerone grasso e colorato, si avvicina alla piccola e toccandola (sempre senza guanti) intona una cantilena di sì-sì-sì- no-no-no, brava-brava-brava…( BRAVA PICCOLA!) I medici continuano il loro lavoro, e la scena va avanti così, senza variazione, sino al termine della medicazione, fino alla fine del pianto. L'altra immagine è tranquilla, diversa, ma ugualmente simbolica. Ti ricordi le grandi grotte dei Buddha? Le statue gigantesche fatte saltare dai talebani? Sullo sfondo c'è la montagna con queste due grandi nicchie, a campo medio e in primo piano, un transito di bambini, uomini, donne con pacchi, carretti; poveri mezzi carichi delle loro cose. I colori degli abiti sono quelli delle rocce e le figure si notano solo per il movimento, per la polvere che spostano. In primissimo piano con i colori forti, sgargianti, tessuti svolazzanti, nasi rossi e parrucche da sfilata viareggina, i clown attraversano la scena sui monocicli e sui trampoli. Già, i trampoli...che effetto! Le stampellone …(per una tragedia grande ci vuole una stampella grande!) Mi sono sfogata un po', grazie per la pazienza e ciao.” Vladimir, spero di non averti annoiato, ciao. Nel booktrailer le immagini sono simboliche e ricorrenti. Al pianto, cupo del “bimbo” si sovrappone, si affianca, si alterna quella di un clown. Nel leggere la sequenza mi sono ricordata di un documentario trasmesso su Raitre, qualche anno fa. Era la testimonianza di un intervento umanitario in un ospedale di Kabul; la messa in onda fu preceduta da una presentazione sentita e partecipata, una gesto alto che buoni cittadini, con la loro abnegazione rendevano all’umanità. Le mie impressioni furono diverse e presa dallo sconforto e dalla rabbia, scrissi ad un amico-internet l’e-mail che ora incollo.E penso, che su questo, saremo sicuramente d’accordo.

“(…) Ho cercato chiavi di lettura diverse, ho ripensato alle immagini, al poco testo che le accompagnava, ho cercato di comprendere le intenzioni, le buone intenzioni…non le ho viste. Non c’erano. Ho impresso nella memoria due scene, terribili entrambe, quella all’inizio e alla fine del filmato. Nella prima, in una sala “operatoria” un gruppo di medici, con guanti sterili e mascherine, è intento in una operazione di medicazione delicatissima, togliere ad una bimba (una bimba molto piccola) le parti di pelle carbonizzata da un’ustione estesa a quasi tutto il corpo. La bimba, pur anestetizzata localmente, urla di terrore più che di dolore, sua madre trattenendo paura e lacrime cerca di essere all’altezza del compito, si fà forte, il più possibile e rincuora la bimba, aiutando contemporaneamente, i medici e le infermiere. Nella scena entrano due donne vestite da clown, senza maschere e senza guanti; hanno il volto dipinto, un naso rosso, parrucche stoppose ( sporche) e indossano gli stessi abiti da scena con cui si erano viste alla partenza da Roma. Una di loro si mette a suonare il violino, l’altra, con il suo pitturamento tragico di cerone grasso e colorato, si avvicina alla piccola e toccandola (sempre senza guanti) intona una cantilena di sì-sì-sì- no-no-no, brava-brava-brava…( BRAVA PICCOLA!)
I medici continuano il loro lavoro, e la scena va avanti così, senza variazione, sino al termine della medicazione, fino alla fine del pianto.
L’altra immagine è tranquilla, diversa, ma ugualmente simbolica. Ti ricordi le grandi grotte dei Buddha? Le statue gigantesche fatte saltare dai talebani? Sullo sfondo c’è la montagna con queste due grandi nicchie, a campo medio e in primo piano, un transito di bambini, uomini, donne con pacchi, carretti; poveri mezzi carichi delle loro cose. I colori degli abiti sono quelli delle rocce e le figure si notano solo per il movimento, per la polvere che spostano. In primissimo piano con i colori forti, sgargianti, tessuti svolazzanti, nasi rossi e parrucche da sfilata viareggina, i clown attraversano la scena sui monocicli e sui trampoli.
Già, i trampoli…che effetto! Le stampellone …(per una tragedia grande ci vuole una stampella grande!)
Mi sono sfogata un po’, grazie per la pazienza e ciao.”

Vladimir, spero di non averti annoiato, ciao.

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15264 Guido Farneti Tue, 18 Dec 2007 14:40:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15264 @signor Lodi. Non me la prendo, ma non ho tempo per ribadire mille volte lo stesso concetto. Ad ogni modo, la nuova sede Azimut da gennaio sarà a 7 km esatti dalla Piazza di Frascati, cioè alla Borghesiana. @signor Lodi. Non me la prendo, ma non ho tempo per ribadire mille volte lo stesso concetto. Ad ogni modo, la nuova sede Azimut da gennaio sarà a 7 km esatti dalla Piazza di Frascati, cioè alla Borghesiana.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15257 miriam ravasio Tue, 18 Dec 2007 14:13:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15257 L’arte e l’effetto Le immagini forti, terribili e inconfrontabili che qui riporto sono due: l’occhio tagliato dalla lama, nel celebre film d’avanguardia Un chien andalou di Luis Bunuel; gli aerei dell’11 settembre. La prima è un’immagine d’arte, pensata e costruita per una seduzione surrealistica dell’immaginario; l’altra è un atto di morte, surreale nell’aspetto e che, oltre alla distruzione di migliaia di vite, ha “segnato” la fine del rapporto fra l’uomo e le sue creazioni. Da quel giorno, in molti hanno detto che: l’arte è morta. E’ morto quello spirito che dalla degenerazione romantica è sopravvissuto fino a noi, trasformando le percezioni e le intuizioni in sistemi di celebrità. Ma qui si ritorna al significato che diamo all’arte: effetto o “sentimento ?” Tu parli di Bene e Male come dicotomie superate, inutili, sostenendo che l’Arte è cristallizzazione delle frequenze nello spazio x, nel tempo y. Per certi aspetti è così, ma cosa distingue un’opera e la sua grandiosità da altre, che, appunto sono solo la cristallizzazione di un momento? L’effetto! Quando i fiamminghi sperimentarono i colori ad olio iniziarono una produzione di tavole “iperrealistiche”, dove l’erba era dipinta stelo per stelo, dove i metalli dovevano riflettere la luce più realmente del reale. Ci vollero i nostri maestri, Lotto, Giorgione, Tiziano (e a proposito del maestro, come collochi La punizione di Marsia?) e poi Rembrandt, il mai abbastanza celebrato, a stabilire l’assoluta inutilità e dannosità dell’effetto. L’effetto è uno pseudo evento e come tale è Kitsch; e il Kitsch, nell’arte rappresenta il Male. L’arte non è sociologia, né religione, l’Arte è Bene. E’ azione creatrice che si esprime per fantasia, tecnica, conoscenza. Fantasia, che è associazione libera di dati e percezioni, rielaborazione dei doni naturali, ricerca di linguaggi e codici. Conoscenza intesa come capacità dell’artista di attingere alla funzione generale della mente; con il richiamo e il riconoscimento dei dati ritenuti, cioè la memoria, e rielaborati in modo originale. L’effetto è Male, ed è brutto quel tuo chiedere il confronto con un effetto altrettanto forte. L’effetto non è dell’arte; l’effetto è quello di un gesto, o di un attentato terroristico senza precedenti. Anche per questo, i tempi degli effetti e delle provocazioni sono finiti. Siamo di nuovo a un inizio. La figura dell’artista, a cui tu ti richiami, non c’è più da un pezzo! Quell’Artista, che si considera al di sopra del Bene e del Male, e quindi vicino ad un pensiero arbitrario, trascendente e assoluto, è uno stravecchio retaggio romantico, che lo strapotere delle merci e del loro valore, hanno messo da parte ancora prima che tu nascessi. A dopo e a proposito del clown. L’arte e l’effetto
Le immagini forti, terribili e inconfrontabili che qui riporto sono due: l’occhio tagliato dalla lama, nel celebre film d’avanguardia Un chien andalou di Luis Bunuel; gli aerei dell’11 settembre. La prima è un’immagine d’arte, pensata e costruita per una seduzione surrealistica dell’immaginario; l’altra è un atto di morte, surreale nell’aspetto e che, oltre alla distruzione di migliaia di vite, ha “segnato” la fine del rapporto fra l’uomo e le sue creazioni. Da quel giorno, in molti hanno detto che: l’arte è morta. E’ morto quello spirito che dalla degenerazione romantica è sopravvissuto fino a noi, trasformando le percezioni e le intuizioni in sistemi di celebrità. Ma qui si ritorna al significato che diamo all’arte: effetto o “sentimento ?” Tu parli di Bene e Male come dicotomie superate, inutili, sostenendo che l’Arte è cristallizzazione delle frequenze nello spazio x, nel tempo y. Per certi aspetti è così, ma cosa distingue un’opera e la sua grandiosità da altre, che, appunto sono solo la cristallizzazione di un momento? L’effetto! Quando i fiamminghi sperimentarono i colori ad olio iniziarono una produzione di tavole “iperrealistiche”, dove l’erba era dipinta stelo per stelo, dove i metalli dovevano riflettere la luce più realmente del reale. Ci vollero i nostri maestri, Lotto, Giorgione, Tiziano (e a proposito del maestro, come collochi La punizione di Marsia?) e poi Rembrandt, il mai abbastanza celebrato, a stabilire l’assoluta inutilità e dannosità dell’effetto. L’effetto è uno pseudo evento e come tale è Kitsch; e il Kitsch, nell’arte rappresenta il Male. L’arte non è sociologia, né religione, l’Arte è Bene. E’ azione creatrice che si esprime per fantasia, tecnica, conoscenza. Fantasia, che è associazione libera di dati e percezioni, rielaborazione dei doni naturali, ricerca di linguaggi e codici. Conoscenza intesa come capacità dell’artista di attingere alla funzione generale della mente; con il richiamo e il riconoscimento dei dati ritenuti, cioè la memoria, e rielaborati in modo originale. L’effetto è Male, ed è brutto quel tuo chiedere il confronto con un effetto altrettanto forte. L’effetto non è dell’arte; l’effetto è quello di un gesto, o di un attentato terroristico senza precedenti.
Anche per questo, i tempi degli effetti e delle provocazioni sono finiti. Siamo di nuovo a un inizio. La figura dell’artista, a cui tu ti richiami, non c’è più da un pezzo! Quell’Artista, che si considera al di sopra del Bene e del Male, e quindi vicino ad un pensiero arbitrario, trascendente e assoluto, è uno stravecchio retaggio romantico, che lo strapotere delle merci e del loro valore, hanno messo da parte ancora prima che tu nascessi.
A dopo e a proposito del clown.

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Di: Franco Lodi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-5/#comment-15255 Franco Lodi Tue, 18 Dec 2007 13:15:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15255 Gentilissimo Farneti, non la prenda a male. Volevo proprio sentirmi dire questo da lei. Non certo il fatto di ritirarsi a Gaeta e, come diceva quello, "rimirar dall'alte fronde..." . Credo che il suo contributo, la sua testimonianza, sia preziosa per questo dibattito; la invito quindi a continuare ad esprimere la sua opinione. Credo che nessuno mirasse all'apologia di Di Prima, nè al discredito dell'editore. Abito a Frascati, le chiederò un incontro per stringerle la mano. Gentilissimo Farneti, non la prenda a male. Volevo proprio sentirmi dire questo da lei. Non certo il fatto di ritirarsi a Gaeta e, come diceva quello, “rimirar dall’alte fronde…” . Credo che il suo contributo, la sua testimonianza, sia preziosa per questo dibattito; la invito quindi a continuare ad esprimere la sua opinione. Credo che nessuno mirasse all’apologia di Di Prima, nè al discredito dell’editore. Abito a Frascati, le chiederò un incontro per stringerle la mano.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15253 miriam ravasio Tue, 18 Dec 2007 13:13:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15253 Espressione ed espressionismo. Tu mi chiedi se io conosco immagini abbastanza forti, quanto quella del bambolotto? Sì, e ti rispondo in due tempi, qui e nel prossimo post con i riferimenti del caso. Immagini altrettanto forti, disgustose e inquietanti, le disegnavo io, ed ero bravissima. Dai 18 ai 22 anni organizzavo performance, aiutata da amici, rivestivo lo spazio espositivo con la carta da pacco, bianca o marrone, e con pennelli e china nera dipingevo al momento, lì sul posto, la massa scura di “uomini”, che tali non erano ancora: feti neri, imprigionati nella placenta, orbite scure e piccole mani. Erano i tempi dell’arte e della sua comunicazione di massa, erano anche i tempi della contestazione, che poco dopo sarebbero diventati i momenti cupi del terrorismo. Su quella massa pregna, nera e scura, poi appendevo altri disegni (già fatti), primi piani di quegli esseri, messi lì come una specie di zoom, per attirare, stupire e gridare tutta la mia rabbia e il mio disgusto di giovane persona terrorizzata all’idea di diventare adulta. In quelle figure, di primo piano, spazi vuoti “spingevano” (davano il senso della compressione) “l’essere” fuori dal suo sacco. Lo sfondo bianco ( il nulla) diventava massa che comprimeva quelle figure e successivamente ( perché poi si continua e il discorso si “evolve”) le loro pance. Quelle immagini avevano anche un relativo mercato. Poi distrussi quasi tutto e per molti anni mi dedicai alla grafica artigianale. A dopo Espressione ed espressionismo.
Tu mi chiedi se io conosco immagini abbastanza forti, quanto quella del bambolotto? Sì, e ti rispondo in due tempi, qui e nel prossimo post con i riferimenti del caso. Immagini altrettanto forti, disgustose e inquietanti, le disegnavo io, ed ero bravissima. Dai 18 ai 22 anni organizzavo performance, aiutata da amici, rivestivo lo spazio espositivo con la carta da pacco, bianca o marrone, e con pennelli e china nera dipingevo al momento, lì sul posto, la massa scura di “uomini”, che tali non erano ancora: feti neri, imprigionati nella placenta, orbite scure e piccole mani. Erano i tempi dell’arte e della sua comunicazione di massa, erano anche i tempi della contestazione, che poco dopo sarebbero diventati i momenti cupi del terrorismo. Su quella massa pregna, nera e scura, poi appendevo altri disegni (già fatti), primi piani di quegli esseri, messi lì come una specie di zoom, per attirare, stupire e gridare tutta la mia rabbia e il mio disgusto di giovane persona terrorizzata all’idea di diventare adulta. In quelle figure, di primo piano, spazi vuoti “spingevano” (davano il senso della compressione) “l’essere” fuori dal suo sacco. Lo sfondo bianco ( il nulla) diventava massa che comprimeva quelle figure e successivamente ( perché poi si continua e il discorso si “evolve”) le loro pance. Quelle immagini avevano anche un relativo mercato. Poi distrussi quasi tutto e per molti anni mi dedicai alla grafica artigianale.
A dopo

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15251 Guido Farneti Tue, 18 Dec 2007 12:17:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15251 Ok, ora rispondo. Perchè sinceramente, con molta franchezza, mi sembra che anche su questo spazio si faccia un gioco molto praticato al giorno d'oggi, che però io, per cultura ed educazione, non condivido. e dato che pare che chi arriva la debba sparare sempre più grossa per ricevere sempre più applausi. va bene così. @ Le mi adduzioni convincono poco? quali adduzioni? il fatto che sollevo dubbi su un autore? e quali dubbi? ho semplicemente fatto ciò che appunto è contrario alle regole per la maggioranza in uso attualmente, e cioè professione di umiltà e modestia. ma forse ho sbagliato. già. avrei dovuto dire che Vladimir è il più grande scrittore mai esistito, che questo libro è l'unica cosa degna da leggere oggigiorno. che è perfetto come un uovo, e intangibile. e che appunto tanto vale che si chiuda bottega io e i miei colleghi editori, perchè per i prossimi 50 anni non ce n'è per nessuno. invece, ahimè, e mi scuso con Vladimir, lo ritengo un libro molto valido, ottimo sotto tanti punti di vista ma, come ogni opera, ogni opera a qualsiasi livello, criticabile. se questo significa sollevar dubbi, bene, lo accetto. quale ragioni mi hanno spinto a pubblicare Vladimir? trovo abbastanza offensivo che tra le ragioni esposte non vi sia quella della bontà del libro. Ma è ovvio, un editore deve sempre e solo pensare a monetizzare, a fare soldi, a farsi conoscere, ecc. L'ho pubblicato perchè credo in questo libro. in maniera così forte da pubblicarlo anche se non era il momento. e non era i preventivo. E dei suoi limiti ne ho parlato a lungo con Vladimir, prima che qui o altrove. E ci siamo trovati d'accordo. Una terra dove una pubblicazione vale pubblicità? Ma che significa? Che vuol dire, davvero? è forse un ragionamento mafioso? non so, non capisco. E una pubblicazione a milano non vale pubblicità? siamo ancora ai granducati? ha ragione Bossi? (brrrr :-D) Per monetizzare? Questo è ciò che mi infastidisce di più. Non è bastata la replica mia, ironica e bonaria, non è bastata la replica di Vladimir. No, ancora si deve far riferimento a questo punto. E le provocazioni sono belle e anzi segno di grande intelligenza quando davvero sono provocazioni. Non quando vertono su argomenti già trattati, e con ironia e con serietà. Ancora con questa sincerità, poi? Ancora? Ma credete che io, o altri miei colleghi, si divertano a scrivere sui blog perchè non hanno nulla da fare? o perchè questo provoca un aumento immediato delle vendite? O per dire bugie, così, per la sindrome da pinocchio? Ma su. Non ho dimostrato piena fiducia in Vladimir? Nel pubblicarlo e mandare un esordiente o quasi in promozione nazionale e in distribuzione nazionale? Va bene, mi scuso con Vladimir. E ringrazio anche del parere sul fatto che questa sia una storia magica. Se si leggesse prima di scrivere -ma questo è il male dell'italia, che si scrive senza leggere, libri articoli o messaggi sui blog- si sarebbe letto come io penso di averla già pubblicata la storia magica, e forse anche più di una. Ora, scusate, tolgo davvero il disturbo. Perchè forse non avrò molto da fare, forse sì, e se sto qui è perchè credo nel libro e volevo supportare Vladimir. Ma mi pare che la mia azione sia, da un lato inutile, dall'altro controproducente. Ragion per cui ringrazio Massimo, ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato e criticato, e anche chi ha solo letto. E mi faccio da parte, tanto chi vuole proseguire certi discorsi può trovarmi molto facilmente, via mail, su blog, forum o pure di persona. :-) Ok, ora rispondo.
Perchè sinceramente, con molta franchezza, mi sembra che anche su questo spazio si faccia un gioco molto praticato al giorno d’oggi, che però io, per cultura ed educazione, non condivido. e dato che pare che chi arriva la debba sparare sempre più grossa per ricevere sempre più applausi.
va bene così.
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Le mi adduzioni convincono poco?
quali adduzioni?
il fatto che sollevo dubbi su un autore? e quali dubbi?
ho semplicemente fatto ciò che appunto è contrario alle regole per la maggioranza in uso attualmente, e cioè professione di umiltà e modestia.
ma forse ho sbagliato. già.
avrei dovuto dire che Vladimir è il più grande scrittore mai esistito, che questo libro è l’unica cosa degna da leggere oggigiorno. che è perfetto come un uovo, e intangibile. e che appunto tanto vale che si chiuda bottega io e i miei colleghi editori, perchè per i prossimi 50 anni non ce n’è per nessuno.
invece, ahimè, e mi scuso con Vladimir, lo ritengo un libro molto valido, ottimo sotto tanti punti di vista ma, come ogni opera, ogni opera a qualsiasi livello, criticabile.
se questo significa sollevar dubbi, bene, lo accetto.
quale ragioni mi hanno spinto a pubblicare Vladimir? trovo abbastanza offensivo che tra le ragioni esposte non vi sia quella della bontà del libro.
Ma è ovvio, un editore deve sempre e solo pensare a monetizzare, a fare soldi, a farsi conoscere, ecc.
L’ho pubblicato perchè credo in questo libro. in maniera così forte da pubblicarlo anche se non era il momento. e non era i preventivo. E dei suoi limiti ne ho parlato a lungo con Vladimir, prima che qui o altrove. E ci siamo trovati d’accordo.
Una terra dove una pubblicazione vale pubblicità? Ma che significa? Che vuol dire, davvero? è forse un ragionamento mafioso? non so, non capisco. E una pubblicazione a milano non vale pubblicità? siamo ancora ai granducati? ha ragione Bossi? (brrrr :-D )
Per monetizzare? Questo è ciò che mi infastidisce di più. Non è bastata la replica mia, ironica e bonaria, non è bastata la replica di Vladimir. No, ancora si deve far riferimento a questo punto.
E le provocazioni sono belle e anzi segno di grande intelligenza quando davvero sono provocazioni. Non quando vertono su argomenti già trattati, e con ironia e con serietà.
Ancora con questa sincerità, poi? Ancora? Ma credete che io, o altri miei colleghi, si divertano a scrivere sui blog perchè non hanno nulla da fare? o perchè questo provoca un aumento immediato delle vendite? O per dire bugie, così, per la sindrome da pinocchio?
Ma su.
Non ho dimostrato piena fiducia in Vladimir? Nel pubblicarlo e mandare un esordiente o quasi in promozione nazionale e in distribuzione nazionale?
Va bene, mi scuso con Vladimir. E ringrazio anche del parere sul fatto che questa sia una storia magica. Se si leggesse prima di scrivere
-ma questo è il male dell’italia, che si scrive senza leggere, libri articoli o messaggi sui blog-
si sarebbe letto come io penso di averla già pubblicata la storia magica, e forse anche più di una.

Ora, scusate, tolgo davvero il disturbo. Perchè forse non avrò molto da fare, forse sì, e se sto qui è perchè credo nel libro e volevo supportare Vladimir. Ma mi pare che la mia azione sia, da un lato inutile, dall’altro controproducente. Ragion per cui ringrazio Massimo, ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato e criticato, e anche chi ha solo letto.
E mi faccio da parte, tanto chi vuole proseguire certi discorsi può trovarmi molto facilmente, via mail, su blog, forum o pure di persona.

:-)

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Di: Franco Lodi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15249 Franco Lodi Tue, 18 Dec 2007 11:42:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15249 Intervengo a questo blog non per prendere le difese di alcuno, ma per dire semplicemente la mia su Vladimir Di Prima, o meglio, sulla scrittura di Vladimir Di Prima. Il mio giudizio, almeno per ora, può basarsi solo su quanto offerto in questo spazio e da quanto ho scaricato dal sito della casa editrice. Lo ritengo però sufficiente per potermi far dire: se questo ragazzo scrive così a trent'anni, la concorrenza potrà mettersi da parte sicuro per i prossimi cinquanta. Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Chi scrive oggi così in Italia? Il tessuto narrativo ha una profondità strutturale che non si vedeva almeno dai tempi di Sciascia e Moravia. L'incipit poi, nella sua coralità di sensi, è materia di altissimo livello. Sarei curioso di sapere da quali studi provenga la sig.ra Ceravolo, che secondo me ha preso un grosso granchio... Il male italiano è proprio questo: si scambia oro per rame e rame per oro. Qui signori miei, c'è veramente poco da dire, poco da giudicare. La bontà della scrittura mi pare così oggettiva che dire diversamente sarebbe, non dico reato, ma quasi! Prima di proseguire oltre, attendo però delucidazioni dalla suddetta signora, che tanto ha parlato, ma di argomentazioni valide non ne ha messe neppure una sul tavolo. Le adduzioni di Farneti mi convincono meno e su questo potrei anche, e in parte, concordare con il pensiero della Ceravolo. Il fatto che un editore sollevi qualche dubbio su un suo autore ( cfr. "Perchè ritengo che possa essere criticato e criticabile sotto molti punti di vista" ) non mi convince molto... A tal proposito vorrei chiedere a Farneti una cosa: quali ragioni l'hanno spinta a pubblicare Di Prima? Ragioni di marketing, il fatto che appartenga, l'autore, a una terra dove una pubblicazione può valere pubblicità? O semplicemente per monetizzare? E qui la mia è più una provocazione nel senso che credo nella serietà di Azimut. Mi risponda sinceramente Farneti, perchè da quanto scrive non mi pare dimostri piena fiducia nel suo autore. Da parte mia Le posso invece dire che questa ha tutti gli elementi per potersi definire "una storia magica"... Sul video sostengo la tesi di Miriam. E' inopportuno, sterile, e per giunta sì, brutto, lo dico anch'io. Intervengo a questo blog non per prendere le difese di alcuno, ma per dire semplicemente la mia su Vladimir Di Prima, o meglio, sulla scrittura di Vladimir Di Prima. Il mio giudizio, almeno per ora, può basarsi solo su quanto offerto in questo spazio e da quanto ho scaricato dal sito della casa editrice. Lo ritengo però sufficiente per potermi far dire: se questo ragazzo scrive così a trent’anni, la concorrenza potrà mettersi da parte sicuro per i prossimi cinquanta. Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Chi scrive oggi così in Italia? Il tessuto narrativo ha una profondità strutturale che non si vedeva almeno dai tempi di Sciascia e Moravia. L’incipit poi, nella sua coralità di sensi, è materia di altissimo livello. Sarei curioso di sapere da quali studi provenga la sig.ra Ceravolo, che secondo me ha preso un grosso granchio… Il male italiano è proprio questo: si scambia oro per rame e rame per oro. Qui signori miei, c’è veramente poco da dire, poco da giudicare. La bontà della scrittura mi pare così oggettiva che dire diversamente sarebbe, non dico reato, ma quasi! Prima di proseguire oltre, attendo però delucidazioni dalla suddetta signora, che tanto ha parlato, ma di argomentazioni valide non ne ha messe neppure una sul tavolo.
Le adduzioni di Farneti mi convincono meno e su questo potrei anche, e in parte, concordare con il pensiero della Ceravolo. Il fatto che un editore sollevi qualche dubbio su un suo autore ( cfr. “Perchè ritengo che possa essere criticato e criticabile sotto molti punti di vista” ) non mi convince molto… A tal proposito vorrei chiedere a Farneti una cosa: quali ragioni l’hanno spinta a pubblicare Di Prima? Ragioni di marketing, il fatto che appartenga, l’autore, a una terra dove una pubblicazione può valere pubblicità? O semplicemente per monetizzare? E qui la mia è più una provocazione nel senso che credo nella serietà di Azimut. Mi risponda sinceramente Farneti, perchè da quanto scrive non mi pare dimostri piena fiducia nel suo autore. Da parte mia Le posso invece dire che questa ha tutti gli elementi per potersi definire “una storia magica”…
Sul video sostengo la tesi di Miriam. E’ inopportuno, sterile, e per giunta sì, brutto, lo dico anch’io.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15246 miriam ravasio Tue, 18 Dec 2007 11:00:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15246 Caro Vladimir ho dormito malissimo. Eccomi ti rispondo con ordine e per non gravare il blog con lunghi "pistolotti" (il termine è del tuo editore), dividerò il mio intervento in tre punti: - espressione ed espressionismo (il perché della mia reazione emotiva) -l'arte e l'effetto ( a prosotito di immagini altrettanto forti; Arte? - l'uomo e l'effetto involontario ( a proposito del clown) Sto cucinando, a dopo PS. che tempesta di commenti, o meglio, che commenti tempestosi! Caro Vladimir ho dormito malissimo.
Eccomi ti rispondo con ordine e per non gravare il blog con lunghi “pistolotti” (il termine è del tuo editore), dividerò il mio intervento in tre punti:
- espressione ed espressionismo (il perché della mia reazione emotiva)
-l’arte e l’effetto ( a prosotito di immagini altrettanto forti; Arte?
- l’uomo e l’effetto involontario ( a proposito del clown)
Sto cucinando, a dopo
PS. che tempesta di commenti, o meglio, che commenti tempestosi!

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15241 eventounico Tue, 18 Dec 2007 10:27:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15241 @Vladimir: "la sua presa di posizione così radicale, così estremista è quanto di più bello abbia sinora letto in questo blog" "prima di sparare a salve si accerti che l’altro non abbia una pistola vera" come puoi pretendere che "FACCIAMO SILENZIO" ?????? @Vladimir:

“la sua presa di posizione così radicale, così estremista è quanto di più bello abbia sinora letto in questo blog”

“prima di sparare a salve si accerti che l’altro non abbia una pistola vera”

come puoi pretendere che “FACCIAMO SILENZIO” ??????

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Di: Barbara Gozzi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15238 Barbara Gozzi Tue, 18 Dec 2007 10:12:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15238 ' Chissà quanti denari avrà sganciato lo scrittorino etneo al poco credibile Farneti ( paragone con Bompiani? avete poca fantasia nel prenderlo in giro..); ma si sa, pur di pubblicare e incassare…' Spett.le signora Patrizia Ceravolo, direi che il problema non si pone, no? Affermazioni come queste basta provarle e non ci vuole assolutamente niente perchè se un editore pubblica a pagamento qualcuno che 'ha subito' il trattamento e non è rimasto soddisfatto lo si trova senza neanche faticare troppo. Poi, che sulla questione editoria sommersa, strozzinaggio, pagamenti da parte di autori ect ci sarebbe molto da dire (urlando anche) sono d'accordo con Lei. ‘ Chissà quanti denari avrà sganciato lo scrittorino etneo al poco credibile Farneti ( paragone con Bompiani? avete poca fantasia nel prenderlo in giro..); ma si sa, pur di pubblicare e incassare…’
Spett.le signora Patrizia Ceravolo, direi che il problema non si pone, no? Affermazioni come queste basta provarle e non ci vuole assolutamente niente perchè se un editore pubblica a pagamento qualcuno che ‘ha subito’ il trattamento e non è rimasto soddisfatto lo si trova senza neanche faticare troppo.
Poi, che sulla questione editoria sommersa, strozzinaggio, pagamenti da parte di autori ect ci sarebbe molto da dire (urlando anche) sono d’accordo con Lei.

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15235 Guido Farneti Tue, 18 Dec 2007 09:40:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15235 Caro Vladimir, grazie della difesa (siamo una squadra fortissimi!...) ma penso che... no vabbeh, non dico. Aggiungo solo una frase che mi è venuta in mente: nondum matura est, nolo acerbam sumere. @ E aspetto anch'io di leggere una critica approfondita a Facciamo silenzio. Perchè ritengo che possa essere criticato e criticabile sotto molti punti di vista, ma su quello della sintassi del periodo.. mh.. Aspettiamo altri commenti! Caro Vladimir, grazie della difesa (siamo una squadra fortissimi!…) ma penso che… no vabbeh, non dico.
Aggiungo solo una frase che mi è venuta in mente:
nondum matura est, nolo acerbam sumere.
@
E aspetto anch’io di leggere una critica approfondita a Facciamo silenzio. Perchè ritengo che possa essere criticato e criticabile sotto molti punti di vista, ma su quello della sintassi del periodo.. mh.. Aspettiamo altri commenti!

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Di: Vladimir http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15233 Vladimir Tue, 18 Dec 2007 08:54:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15233 Gentilissima Patrizia, la sua presa di posizione così radicale, così estremista è quanto di più bello abbia sinora letto in questo blog. Libera, assolutamente, di pensarla come vuole e che nessuno osi convincerLa del contrario. Mi sembrano tuttavia gratuite e prive di fondamenta le critiche che rivolge a Farneti il quale, prima che editore, è gentiluomo dall'animo sensibile e generoso. Definirlo dilettante e quant'altro, appare operazione perlomeno scorretta, tranne che Lei basi il frutto di queste Sue convinzioni su una personale e profonda conoscenza dell'uomo. Vorrei anche chiarire un punto essenziale, onde ingenerare equivoci sulla scorta di frasi appena sussurrate: Azimut è una realtà editoriale SERIA, che svolge la sua missione culturale con COSCIENZA, RISPETTO e profondo senso di ONESTA', e nei confronti del lettore e nei confronti dei suoi stessi autori. So quanto sia diffusa la piaga dello strozzinaggio editoriale e quanto la stessa Azimut lo combatta ferocemente. Ragion per cui, prima di sparare a salve si accerti che l'altro non abbia una pistola vera. Se conserva ancora dei dubbi su questo punto io e Farneti e chi in Azimut siamo disponibili al chiarimento. Per il giudizio che esprime sulla mia scrittura non posso contestarLe nulla, anzi ammiro il Suo modo così schietto di uscire dal coro. Sarebbe opportuno, per una crescita collettiva, che Lei, come propone Sozi, ci suggerisse qualche esempio per spiegare meglio ciò che afferma. Grazie Gentilissima Patrizia, la sua presa di posizione così radicale, così estremista è quanto di più bello abbia sinora letto in questo blog. Libera, assolutamente, di pensarla come vuole e che nessuno osi convincerLa del contrario. Mi sembrano tuttavia gratuite e prive di fondamenta le critiche che rivolge a Farneti il quale, prima che editore, è gentiluomo dall’animo sensibile e generoso. Definirlo dilettante e quant’altro, appare operazione perlomeno scorretta, tranne che Lei basi il frutto di queste Sue convinzioni su una personale e profonda conoscenza dell’uomo. Vorrei anche chiarire un punto essenziale, onde ingenerare equivoci sulla scorta di frasi appena sussurrate: Azimut è una realtà editoriale SERIA, che svolge la sua missione culturale con COSCIENZA, RISPETTO e profondo senso di ONESTA’, e nei confronti del lettore e nei confronti dei suoi stessi autori. So quanto sia diffusa la piaga dello strozzinaggio editoriale e quanto la stessa Azimut lo combatta ferocemente. Ragion per cui, prima di sparare a salve si accerti che l’altro non abbia una pistola vera. Se conserva ancora dei dubbi su questo punto io e Farneti e chi in Azimut siamo disponibili al chiarimento.
Per il giudizio che esprime sulla mia scrittura non posso contestarLe nulla, anzi ammiro il Suo modo così schietto di uscire dal coro. Sarebbe opportuno, per una crescita collettiva, che Lei, come propone Sozi, ci suggerisse qualche esempio per spiegare meglio ciò che afferma. Grazie

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15225 Sergio Sozi Tue, 18 Dec 2007 00:51:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15225 Cara Maria Lucia Riccioli, mi sorge un dubbio: non avrai mica pensato che le seguenti affermazioni fossero rivolte a te? No. Mai. Io parlavo in generale. ...mi sono stufato di questa civilta’ dove la parola vale meno di niente: si puo’ insultare, fare e rinnegare patti, sconfessare tesi dette un minuto prima, a cuor leggero, come se fosse normale e ovvio. Ossia con la leggerezza della superficialita’. Mancare in una parola data succede a tutti, anche a me, ma dare un valore generalmente relativo alle proprie e alle altrui parole e’ cosa che non mi riguarda. La parola e’ parola. Assoluta, almeno nei nostri intenti, nelle nostre buone intenzioni. Sergio Cara Maria Lucia Riccioli,
mi sorge un dubbio: non avrai mica pensato che le seguenti affermazioni fossero rivolte a te? No. Mai. Io parlavo in generale.
…mi sono stufato di questa civilta’ dove la parola vale meno di niente: si puo’ insultare, fare e rinnegare patti, sconfessare tesi dette un minuto prima, a cuor leggero, come se fosse normale e ovvio. Ossia con la leggerezza della superficialita’. Mancare in una parola data succede a tutti, anche a me, ma dare un valore generalmente relativo alle proprie e alle altrui parole e’ cosa che non mi riguarda. La parola e’ parola. Assoluta, almeno nei nostri intenti, nelle nostre buone intenzioni.
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15219 Sergio Sozi Tue, 18 Dec 2007 00:05:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15219 Viva la franchezza! Non concordo con Lei, sig.ra Ceravolo, ma ammiro la Sua vis. E non sono uno che si nasconde dietro i muri antiproiettile, lo sanno tutti qui (purtroppo per me). Vorrebbe cortesemente aggiungere qualche riga esplicativa per la Sua stroncatura del Di Prima? Grazie Sozi Viva la franchezza! Non concordo con Lei, sig.ra Ceravolo, ma ammiro la Sua vis. E non sono uno che si nasconde dietro i muri antiproiettile, lo sanno tutti qui (purtroppo per me).
Vorrebbe cortesemente aggiungere qualche riga esplicativa per la Sua stroncatura del Di Prima?
Grazie
Sozi

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Di: Patrizia Ceravolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15217 Patrizia Ceravolo Mon, 17 Dec 2007 23:33:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15217 la solita, spicciola ironia del dilettante... mi pare che dalla frequenza con la quale Farneti interviene su questo blog abbia tanto da lavorare nella sua casa editrice, ma tanto... Beh, da uno che pubblica spazzatura non c'è da aspettarsi molto. Non se la prenda Farneti, mi hanno cresciuta a dire sempre la verità. E' un male che non la dica anche lei. la solita, spicciola ironia del dilettante… mi pare che dalla frequenza con la quale Farneti interviene su questo blog abbia tanto da lavorare nella sua casa editrice, ma tanto… Beh, da uno che pubblica spazzatura non c’è da aspettarsi molto. Non se la prenda Farneti, mi hanno cresciuta a dire sempre la verità. E’ un male che non la dica anche lei.

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15216 Guido Farneti Mon, 17 Dec 2007 23:24:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15216 @Vladimir appunto, mi devi quei 3-4mila euro della pubblicazione. Scusa se te lo dico solo ora. @Vladimir
appunto, mi devi quei 3-4mila euro della pubblicazione. Scusa se te lo dico solo ora.

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Di: Patrizia Ceravolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15214 Patrizia Ceravolo Mon, 17 Dec 2007 23:20:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15214 Intervengo solo ora a una discussione in cui sarei voluta essere parte attiva perchè ho letto sia FACCIAMO SILENZIO che i libri precedenti di Vladimir Di Prima. Ma state scherzando quando dite scrittore vero? Quando parlate di libro assolutamente da pubblicare? Chissà quanti denari avrà sganciato lo scrittorino etneo al poco credibile Farneti ( paragone con Bompiani? avete poca fantasia nel prenderlo in giro..); ma si sa, pur di pubblicare e incassare... Di Prima ha un periodo che non regge, non ha niente da dire, scricchiola come una fetta biscottata. Insomma, un altro caso montato figlio della solita Italietta usa e getta. A Maugeri: la smetta cortesemente di propinarci queste bufale mascherate. La letteratura è altra. Intervengo solo ora a una discussione in cui sarei voluta essere parte attiva perchè ho letto sia FACCIAMO SILENZIO che i libri precedenti di Vladimir Di Prima. Ma state scherzando quando dite scrittore vero? Quando parlate di libro assolutamente da pubblicare? Chissà quanti denari avrà sganciato lo scrittorino etneo al poco credibile Farneti ( paragone con Bompiani? avete poca fantasia nel prenderlo in giro..); ma si sa, pur di pubblicare e incassare…
Di Prima ha un periodo che non regge, non ha niente da dire, scricchiola come una fetta biscottata. Insomma, un altro caso montato figlio della solita Italietta usa e getta.
A Maugeri: la smetta cortesemente di propinarci queste bufale mascherate. La letteratura è altra.

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15213 Guido Farneti Mon, 17 Dec 2007 23:15:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15213 Caro Sozi, per la carità! l'onore è mio e il dibattito mi fa stare bene, fisicamente bene. Ho sproloquiato solo perchè mi pareva d'aver letto da qualche parte di essermi incaponito in alcuni errori, e volevo far capire che forse non stavo del tutto sbagliando. - Ciò detto, concluderei con un sorriso e con un elegante adagio del notevole poeta Eastwood Clint: "Le opinoni sono come le.." no, forse non è poi così elegante :-D Brindisi a tutti! - PS Vladimir, Adriana non frequenta troppo il web, ahimè. Caro Sozi, per la carità! l’onore è mio e il dibattito mi fa stare bene, fisicamente bene.
Ho sproloquiato solo perchè mi pareva d’aver letto da qualche parte di essermi incaponito in alcuni errori, e volevo far capire che forse non stavo del tutto sbagliando.
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Ciò detto, concluderei con un sorriso e con un elegante adagio del notevole poeta Eastwood Clint:
“Le opinoni sono come le..”
no, forse non è poi così elegante :-D

Brindisi a tutti!
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PS
Vladimir, Adriana non frequenta troppo il web, ahimè.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15212 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 23:13:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15212 Elektra, ti rispondo come ho fatto poco prima con Massimo, ringraziandoti per un suggerimento di autoriflessione che comunque applico da solo sin da quando son nato. Ma a modo mio. Io credo che correggersi a vicenda sia bello e cristianamente utile (ho appena detto che io VOGLIO esser corretto), purche’ non lo si faccia cosi’ a casaccio, per umoralita’ o cattiva serata, ma su delle basi chiare e codificate. Purche’ lo si faccia con amore per la Letteratura, che e’ amore per l’arte scrittoria, la quale e’ il pilastro morale-artistico-estetico-esistenziale di una Nazione, a mio avviso. Io questo vorrei fare: scambiar due sane e amorevoli parole con gli altri per crescere insieme. Tutti. E QUI. Un affettuoso saluto Sergio Elektra, ti rispondo come ho fatto poco prima con Massimo, ringraziandoti per un suggerimento di autoriflessione che comunque applico da solo sin da quando son nato. Ma a modo mio.
Io credo che correggersi a vicenda sia bello e cristianamente utile (ho appena detto che io VOGLIO esser corretto), purche’ non lo si faccia cosi’ a casaccio, per umoralita’ o cattiva serata, ma su delle basi chiare e codificate. Purche’ lo si faccia con amore per la Letteratura, che e’ amore per l’arte scrittoria, la quale e’ il pilastro morale-artistico-estetico-esistenziale di una Nazione, a mio avviso. Io questo vorrei fare: scambiar due sane e amorevoli parole con gli altri per crescere insieme. Tutti. E QUI.
Un affettuoso saluto
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15211 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 23:06:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15211 Grazie, Di Prima. Grazie, Di Prima.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15210 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 23:03:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15210 (Naturalmente senza alcun risentimento! Anzi in tutta amicizia! Averla conosciuta mi onora, Farneti! Ci si scambia le opinioni e le fonti, si ragiona, si medita e poi ognuno sceglie se cambiar strada o restare sulla sua vecchia... questa io considero la dialettica culturale.) Suo Sozi (Naturalmente senza alcun risentimento! Anzi in tutta amicizia! Averla conosciuta mi onora, Farneti! Ci si scambia le opinioni e le fonti, si ragiona, si medita e poi ognuno sceglie se cambiar strada o restare sulla sua vecchia… questa io considero la dialettica culturale.)
Suo
Sozi

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Di: Vladimir http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15209 Vladimir Mon, 17 Dec 2007 22:58:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15209 Gentilissimo Sergio, non mi si fraintenda; l'opinione, la mia, è strettamente personale. Non cerco affatto consensi per il video. Anzi, Le dirò senza ipocrisia, che la sua opinione, quella di ritenerlo brutto, mi fortifica nelle mie determinate convizioni; mi fortifica nel fatto di ritenerlo io stesso brutto, ma probabilmente di una bruttezza diversa o differente da quella che intende lei. Le confesso che un po' male ci sarei rimasto qualora qualcuno avesse utilizzato l'aggettivo "mediocre" o "passabile"nel definirlo. Siccome, mi pare, nessuno si è prodotto in esclamazione di mezzi termini, mi ritengo fortunato e confortato dalla Sua e dalla comune parola. Gentilissimo Sergio, non mi si fraintenda; l’opinione, la mia, è strettamente personale. Non cerco affatto consensi per il video. Anzi, Le dirò senza ipocrisia, che la sua opinione, quella di ritenerlo brutto, mi fortifica nelle mie determinate convizioni; mi fortifica nel fatto di ritenerlo io stesso brutto, ma probabilmente di una bruttezza diversa o differente da quella che intende lei. Le confesso che un po’ male ci sarei rimasto qualora qualcuno avesse utilizzato l’aggettivo “mediocre” o “passabile”nel definirlo. Siccome, mi pare, nessuno si è prodotto in esclamazione di mezzi termini, mi ritengo fortunato e confortato dalla Sua e dalla comune parola.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15208 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 22:53:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15208 a Guido Farneti grazie per le precisazioni. Resto delle mie opinioni. a Guido Farneti
grazie per le precisazioni. Resto delle mie opinioni.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15207 miriam ravasio Mon, 17 Dec 2007 22:48:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15207 Caro Vladimir, non ho più osato guardare quel video: l'ho fatto ora e ho visto e ascoltato con attenzione. Voglio rispondere a quello che mi hai chiesto ma lo farò domani perché ora sono stanca. Ti spiegherò anche i motivi della mia reazione e ti dirò dell'altro. Ciao, a domani Caro Vladimir, non ho più osato guardare quel video: l’ho fatto ora e ho visto e ascoltato con attenzione. Voglio rispondere a quello che mi hai chiesto ma lo farò domani perché ora sono stanca. Ti spiegherò anche i motivi della mia reazione e ti dirò dell’altro.
Ciao, a domani

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15206 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 22:40:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15206 Devo quindi ammettere che quel suo video mi sembra brutto. Devo quindi ammettere che quel suo video mi sembra brutto.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15205 Sergio Sozi Mon, 17 Dec 2007 22:37:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15205 Caro Di Prima, le classiche e inutili dicotomie quale bene-male, giusto-ingiusto, morale-immorale… restano tali, secondo me, fin quando una persona non si sente offesa da qualcuno. Poi invece, miracolosamente, contano. Quando si offende il prossimo, la morale non conta, ma improvvisamente, appena si viene offesi, conta. Per me la morale invece conta sempre. La mia arte resta quella appunto che non offende i sentimenti altrui. La Bellezza. Sempre. Sozi Caro Di Prima,
le classiche e inutili dicotomie quale bene-male, giusto-ingiusto, morale-immorale… restano tali, secondo me, fin quando una persona non si sente offesa da qualcuno. Poi invece, miracolosamente, contano. Quando si offende il prossimo, la morale non conta, ma improvvisamente, appena si viene offesi, conta.
Per me la morale invece conta sempre.
La mia arte resta quella appunto che non offende i sentimenti altrui. La Bellezza. Sempre.
Sozi

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Di: Vladimir http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15204 Vladimir Mon, 17 Dec 2007 22:19:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15204 Invito altresì Adriana Merola ad intervenire al dibattito sorto intorno alla copertina di FACCIAMO SILENZIO in quanto autrice della stessa. Invito altresì Adriana Merola ad intervenire al dibattito sorto intorno alla copertina di FACCIAMO SILENZIO in quanto autrice della stessa.

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Di: Vladimir http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15203 Vladimir Mon, 17 Dec 2007 22:18:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15203 @ Miriam Ravasio Gentilissima Miriam, leggo fra le sue righe una rara onestà di pensiero e questo mi spinge - con fiducia- a farLe una domanda circa il booktrailer: in tutta la sua carriera, oltre che in tutta la sua vita, sinceramente ha mai visto qualcosa di simile o uguale alla scena del prolasso nel bambolotto? Se sì, Le sarei grato se citasse le fonti. In caso contrario Le rispondo dopo. Le vorrei porgere un'altra considerazione, personalissima: non credo che l'Arte debba avere una propensione specifica o che debba essere diretta a schierarsi nelle classiche e inutili dicotomie quale bene-male, giusto-ingiusto, morale-immorale... l'Arte è cristallizzazione delle frequenze nello spazio x, nel tempo y. L'Arte non deve spiegare nulla, nè deve oggettivarsi in speculazioni pedagogiche. Opione, ripeto, personalissima e pertanto assolutamente aperta al dibattito costruttivo. Rimango in attesa. @ Miriam Ravasio

Gentilissima Miriam, leggo fra le sue righe una rara onestà di pensiero e questo mi spinge – con fiducia- a farLe una domanda circa il booktrailer: in tutta la sua carriera, oltre che in tutta la sua vita, sinceramente ha mai visto qualcosa di simile o uguale alla scena del prolasso nel bambolotto? Se sì, Le sarei grato se citasse le fonti. In caso contrario Le rispondo dopo.
Le vorrei porgere un’altra considerazione, personalissima: non credo che l’Arte debba avere una propensione specifica o che debba essere diretta a schierarsi nelle classiche e inutili dicotomie quale bene-male, giusto-ingiusto, morale-immorale… l’Arte è cristallizzazione delle frequenze nello spazio x, nel tempo y. L’Arte non deve spiegare nulla, nè deve oggettivarsi in speculazioni pedagogiche. Opione, ripeto, personalissima e pertanto assolutamente aperta al dibattito costruttivo. Rimango in attesa.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15179 Massimo Maugeri Mon, 17 Dec 2007 17:53:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15179 @ Guido: molto interessanti gli spunti che offri. Grazie. - @ Sergio: Guido ti ha offerto vino e sigari, eh? ;) @ Guido:
molto interessanti gli spunti che offri. Grazie.
-
@ Sergio:
Guido ti ha offerto vino e sigari, eh?
;)

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15152 Guido Farneti Mon, 17 Dec 2007 14:56:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15152 Direte, ma quest'editore non ha nulla da fare. Beh, non proprio, ma la passione e il confronto, il confrontarsi, mi stimolano in maniera unica. E la lingua, la linguistica con tutti i fenomeni annessi e connessi, poi, sono una passione troppo forte. Voglio dunque portare qualche esempio, qualche norma qualche parere. Innanzitutto, mi spiace se in qualche modo ho mancato di rispetto o se qualcuno ha avuto questa percezione. Non era assolutamente mio intento, a maggior ragione avendo sempre condito i miei commenti con emoticons. Mi dispiace altresì che si sia arrivati a termini quali battaglie, scuse, offese e difese. Sarà la passione, che in noi latini è maggiore che in chiunque altro! Amo seriamente approfondie alcuni argomenti. E lo faccio -appunto- NON per correggere alcuno (Dio me ne guardi, sono il primo che avrebbe bisogno di serie e severe correzoni!), ma per portare fondamenta ai miei dicorsi. Spero davvero di essermi spiegato, con l'amicizia. Dunque. Intanto, la mia bonaria emoticon con lingua sull'uso del verbo dare. A quanto ne so, a quanto ho studiato, è sempre un bene utilizzare i dizionari. I dizionari, e non uno solo, per la pluralità delle fonti. Tuttavia, i dizionari stessi non fanno altro che cristallizzare ciò che vedono nel mondo in un dato momento, o fino a quel momento. Ma la lingua è viva e muta, e questo è un fenomeno da non sottovalutare. Anzi, è proprio in questo che sta (e deve stare) la forza e l’interesse di chi si interessa, nell’osservare la realtà senza porsi a censore. I dizionari riportano forme e possibilità, ma non si chiedono e non spiegano il perchè, dunque la norma, la regola che regola appunto gli usi. [Parentesi, e opinione personale: scegliere con grande cura quali dizionari e grammatiche utilizzare] Ora @ @ sulla questione del verbo dare. Non esistono regole così precise. Esiste però un modus, una prassi che ha quasi valore di norma. Quando si parla, l'accento si fa sentire in tutte le parole chiaramente. Quando si scrive, non sempre c'è bisogno di segnare l'accento, anzi: i casi in cui è obbligatorio indicarlo sono pochi. L’accento, su alcune parole, anche nella declinazione del verbo dare, si usa per distinguere, nella grafia, termini che nella lingua parlata mai si confonderebbero (danno – dànno). (tra l’altro, uso desueto, ma tant’è). - Ma, e qui tutti sono concordi, nessuno in una frase confonderebbe mai do – verbo dare do – nota musicale. - Altrimenti... scriviamo forse Rè (Rè Artù), per distinguerlo dalla nota RE...? :-D Un piccolo link: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4016&ctg_id=93 @ @ @ @ Sulla questione "centrare/c'entrare/entrarci". Non so se conoscete Lorenzo Renzi, ma credo di sì. Vi riporto qui un suo estratto, sul fenomeno dell'univerbazione. "Il movimento religioso potrebbe c'entrare poco o nulla negli orrendi massacri in Uganda. Le persone istruite considerano questa forma come un vero e proprio errore, o orrore, ma io, da quando mi sono accorto e osservo questo tipo linguistico, cioè da più di dieci anni, l'ho sentita dire più volte, mentre non ho mai sentito dire la forma giusta (tu non devi entrarci). "Entrarci" per "centrare"/"c'entrare" è ormai forma estinta. (...) A questo punto constato che non c'è più la normale alternanza di posizione del clitico "ci" che c'è per es. in "ci sto/starci", visto che si dice "c'entra" e "centrare", e quindi l'enclisi è scomparsa a favore di una proclisi senza eccezione. E quindi in realtà la particella si è fusa col verbo: c'e stata univerbazione. E' così che si trovano scritte correntemente forme come "centrano" per "c'entrano". E' arrivato quindi il momento di registrare nei vocabolari due verbi "centrare": il primo, transitivo, che vuol dire "fare centro", il secondo, "avere a che fare". (...) L'uso di "centrare" (chiamiamolo ormai così) è limitato ad un nucleo di usi di modo finito (centro, centravo, centrava, centrerebbe, ecc.) ma esclude per ragioni semantiche l'imperativo ("entraci!"). Inoltre il clitico è sempre "ci", e non alterna con "mi", "ti", ecc. Così le forme infinitive, indebolite dall'isolamento, sono attratte dalla maggioranza. A questo punto "ci" cessa di essere un avverbio e diventa parte integrante della radice del nuovo verbo "centrare". Si tratta, come abbiamo già detto, di un fenimeno di univerbazione. (...) L'univerbazione è un mezzo di cui i parlanti si servono per costruire forme nuove. Così per es. il tedesco "bist", corrispondente al latino "es" presenta una -t finale proveniente da un pronome enclitico di seconda persona, d(u). La stessa cosa vale per la t finale del lombardo "te diset", "te partiset" (taci, parti). In italiano la parola "lastrico" è il risultato dell'agglutinazione dell'articolo l' con la parola di origine greca "astrakon" (per "ostrakon", coccio). Si vede così che il caso di "centrare" è solo in apparenza banale, perchè ci porta in realta al cuore del cambiamento linguistico che corrode sì il vecchio, ma per formare il nuovo. Cade a questo punto, scrivendo, la necessità di apostrofare "ci": forse non tutti sono d'accordo che si possa scrivere "centra" "centriamo" e non più "c'entra", "c'entriamo", ma di fatto quello senza apostrofo è l'unico modo in cui trovo scritto questo avverbio da quando me ne interesso." - Questo articolo, ma non vorrei sbagliare, si trova in Benacchio-Renzi, Clitici slavi e romanzi. CLESP, Padova, 1987. - Insomma, ecco perchè mi ero permesso di dire ciò che ho detto, senza volontà di correzione alcuna verso nessuno (anche perchè, come scrissi ieri, chi è che ha la verità?), e senza umoralità domenicale, ma solo col desiderio -in un sito di letteratura- di scherzare e approfondire uno dei lati più forti -e che a me stanno più a cuore- della letteratura e cioè quello linguistico. Grazie, e scusate l'insopportabile pistolotto ;-) Direte, ma quest’editore non ha nulla da fare. Beh, non proprio, ma la passione e il confronto, il confrontarsi, mi stimolano in maniera unica. E la lingua, la linguistica con tutti i fenomeni annessi e connessi, poi, sono una passione troppo forte.
Voglio dunque portare qualche esempio, qualche norma qualche parere.
Innanzitutto, mi spiace se in qualche modo ho mancato di rispetto o se qualcuno ha avuto questa percezione. Non era assolutamente mio intento, a maggior ragione avendo sempre condito i miei commenti con emoticons.
Mi dispiace altresì che si sia arrivati a termini quali battaglie, scuse, offese e difese. Sarà la passione, che in noi latini è maggiore che in chiunque altro!
Amo seriamente approfondie alcuni argomenti.
E lo faccio -appunto- NON per correggere alcuno (Dio me ne guardi, sono il primo che avrebbe bisogno di serie e severe correzoni!), ma per portare fondamenta ai miei dicorsi.
Spero davvero di essermi spiegato, con l’amicizia.
Dunque.
Intanto, la mia bonaria emoticon con lingua sull’uso del verbo dare.
A quanto ne so, a quanto ho studiato, è sempre un bene utilizzare i dizionari. I dizionari, e non uno solo, per la pluralità delle fonti.
Tuttavia, i dizionari stessi non fanno altro che cristallizzare ciò che vedono nel mondo in un dato momento, o fino a quel momento.
Ma la lingua è viva e muta, e questo è un fenomeno da non sottovalutare. Anzi, è proprio in questo che sta (e deve stare) la forza e l’interesse di chi si interessa, nell’osservare la realtà senza porsi a censore.
I dizionari riportano forme e possibilità, ma non si chiedono e non spiegano il perchè, dunque la norma, la regola che regola appunto gli usi.
[Parentesi, e opinione personale: scegliere con grande cura quali dizionari e grammatiche utilizzare]
Ora
@
@ sulla questione del verbo dare.
Non esistono regole così precise. Esiste però un modus, una prassi che ha quasi valore di norma.
Quando si parla, l’accento si fa sentire in tutte le parole chiaramente. Quando si scrive, non sempre c’è bisogno di segnare l’accento, anzi: i casi in cui è obbligatorio indicarlo sono pochi.
L’accento, su alcune parole, anche nella declinazione del verbo dare, si usa per distinguere, nella grafia, termini che nella lingua parlata mai si confonderebbero (danno – dànno).
(tra l’altro, uso desueto, ma tant’è).
-
Ma, e qui tutti sono concordi, nessuno in una frase confonderebbe mai
do – verbo dare
do – nota musicale.
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Altrimenti… scriviamo forse Rè (Rè Artù), per distinguerlo dalla nota RE…?
:-D
Un piccolo link: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4016&ctg_id=93
@
@
@
@ Sulla questione “centrare/c’entrare/entrarci”.
Non so se conoscete Lorenzo Renzi, ma credo di sì.
Vi riporto qui un suo estratto, sul fenomeno dell’univerbazione.
“Il movimento religioso potrebbe c’entrare poco o nulla negli orrendi massacri in Uganda.
Le persone istruite considerano questa forma come un vero e proprio errore, o orrore, ma io, da quando mi sono accorto e osservo questo tipo linguistico, cioè da più di dieci anni, l’ho sentita dire più volte, mentre non ho mai sentito dire la forma giusta (tu non devi entrarci).
“Entrarci” per “centrare”/”c’entrare” è ormai forma estinta. (…) A questo punto constato che non c’è più la normale alternanza di posizione del clitico “ci” che c’è per es. in “ci sto/starci”, visto che si dice “c’entra” e “centrare”, e quindi l’enclisi è scomparsa a favore di una proclisi senza eccezione. E quindi in realtà la particella si è fusa col verbo: c’e stata univerbazione. E’ così che si trovano scritte correntemente forme come “centrano” per “c’entrano”. E’ arrivato quindi il momento di registrare nei vocabolari due verbi “centrare”: il primo, transitivo, che vuol dire “fare centro”, il secondo, “avere a che fare”.
(…)
L’uso di “centrare” (chiamiamolo ormai così) è limitato ad un nucleo di usi di modo finito (centro, centravo, centrava, centrerebbe, ecc.) ma esclude per ragioni semantiche l’imperativo (“entraci!”). Inoltre il clitico è sempre “ci”, e non alterna con “mi”, “ti”, ecc. Così le forme infinitive, indebolite dall’isolamento, sono attratte dalla maggioranza.
A questo punto “ci” cessa di essere un avverbio e diventa parte integrante della radice del nuovo verbo “centrare”. Si tratta, come abbiamo già detto, di un fenimeno di univerbazione. (…)
L’univerbazione è un mezzo di cui i parlanti si servono per costruire forme nuove. Così per es. il tedesco “bist”, corrispondente al latino “es” presenta una -t finale proveniente da un pronome enclitico di seconda persona, d(u). La stessa cosa vale per la t finale del lombardo “te diset”, “te partiset” (taci, parti). In italiano la parola “lastrico” è il risultato dell’agglutinazione dell’articolo l’ con la parola di origine greca “astrakon” (per “ostrakon”, coccio). Si vede così che il caso di “centrare” è solo in apparenza banale, perchè ci porta in realta al cuore del cambiamento linguistico che corrode sì il vecchio, ma per formare il nuovo.
Cade a questo punto, scrivendo, la necessità di apostrofare “ci”: forse non tutti sono d’accordo che si possa scrivere “centra” “centriamo” e non più “c’entra”, “c’entriamo”, ma di fatto quello senza apostrofo è l’unico modo in cui trovo scritto questo avverbio da quando me ne interesso.”
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Questo articolo, ma non vorrei sbagliare, si trova in Benacchio-Renzi, Clitici slavi e romanzi. CLESP, Padova, 1987.
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Insomma, ecco perchè mi ero permesso di dire ciò che ho detto, senza volontà di correzione alcuna verso nessuno (anche perchè, come scrissi ieri, chi è che ha la verità?), e senza umoralità domenicale,
ma solo col desiderio -in un sito di letteratura- di scherzare e approfondire uno dei lati più forti -e che a me stanno più a cuore- della letteratura
e cioè quello linguistico.
Grazie, e scusate l’insopportabile pistolotto ;-)

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15151 Guido Farneti Mon, 17 Dec 2007 14:51:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15151 @Massimo! Un stretta di mano virtuale? che diamine, ho qui bottiglie di vino da stappare, se scappa l'occasione romana! E anche qualche buon sigaro toscano... @Miriam. di nuovo, grazie. capisco perfettamente ciò che hai scritto, e cosa intendi. e credo anche di condividerlo. sarà che -pur non capendoci nulla- sono appassionato d'arte, e non mi perdo una biennale (a proposito, venezia quest'anno l'ho trovata carina, dopo alcune edizioni sottotono) o triennale? :-D @Massimo-bis Te la sei cercata! Ma occhio a dare corda ai folli... E soprattutto, scusate il pistolotto. @Massimo!
Un stretta di mano virtuale? che diamine, ho qui bottiglie di vino da stappare, se scappa l’occasione romana! E anche qualche buon sigaro toscano…
@Miriam. di nuovo, grazie. capisco perfettamente ciò che hai scritto, e cosa intendi. e credo anche di condividerlo. sarà che -pur non capendoci nulla- sono appassionato d’arte, e non mi perdo una biennale (a proposito, venezia quest’anno l’ho trovata carina, dopo alcune edizioni sottotono) o triennale? :-D
@Massimo-bis
Te la sei cercata! Ma occhio a dare corda ai folli… E soprattutto, scusate il pistolotto.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15150 miriam ravasio Mon, 17 Dec 2007 14:39:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15150 @ GUIDO, ho visitato con più attenzione il sito Azimut e ho scaricato l'incipit: un libro così non si può rifiutare, andava assolutamente pubblicato. La scrittura è maschile, come da tempo non si vedeva, e quell'inizio sembra il parto del male. Coraggioso e disgustoso insieme. La scrittura prende, e ricorda quella di Erri De Luca, è concepita come una musica ritmica, percussioni per una macumba! Personalmente mi sento più registrata su altre corde, però quelle parole affascinano. Un mondo cupo, rognoso, sghembo privo di armonia primordiale, che però occupa l'immaginazione. Con questo tipo di scrittura io ho chiuso da molto tempo, dai lontani anni settanta quando alle mie prime mostre appendevo figure nere ( simili a quelle del video ), che piacevano tanto al pubblico ma che nel giro di pochi anni mi hanno vuotato l'anima. Dal disastro buio, il percorso poi è stato luuuungo e faticoso. Ma io ho un'altra età. Voglio però augurare all'autore le cose migliori. Non penso che leggerò questo libro, invece sarei molto curiosa di leggere gli altri; e anche di saperne di più, vedrò di procurarmeli. Grazie per l'attenzione e complimenti vivissimi per la tua casa editrice, e soprattutto per l'attenzione all'arte. Miriam @ GUIDO, ho visitato con più attenzione il sito Azimut e ho scaricato l’incipit: un libro così non si può rifiutare, andava assolutamente pubblicato. La scrittura è maschile, come da tempo non si vedeva, e quell’inizio sembra il parto del male. Coraggioso e disgustoso insieme. La scrittura prende, e ricorda quella di Erri De Luca, è concepita come una musica ritmica, percussioni per una macumba! Personalmente mi sento più registrata su altre corde, però quelle parole affascinano. Un mondo cupo, rognoso, sghembo privo di armonia primordiale, che però occupa l’immaginazione. Con questo tipo di scrittura io ho chiuso da molto tempo, dai lontani anni settanta quando alle mie prime mostre appendevo figure nere ( simili a quelle del video ), che piacevano tanto al pubblico ma che nel giro di pochi anni mi hanno vuotato l’anima. Dal disastro buio, il percorso poi è stato luuuungo e faticoso. Ma io ho un’altra età. Voglio però augurare all’autore le cose migliori.
Non penso che leggerò questo libro, invece sarei molto curiosa di leggere gli altri; e anche di saperne di più, vedrò di procurarmeli.
Grazie per l’attenzione e complimenti vivissimi per la tua casa editrice, e soprattutto per l’attenzione all’arte. Miriam

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15148 Massimo Maugeri Mon, 17 Dec 2007 14:27:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15148 @ Sergio Sozi e Guido Farneti. Vi invito a stringervi (virtualmente) la mano. Siete due appassionati e la passione deve unire, non dividere. Ci conto, eh? E poi siamo quasi a Natale... Perdonate la laconicità di questo commento (spero di riuscire a tornare più tardi). - @ Guido: posta pure le tue "considerazioni linguistiche". Che abbiano la valenza di "messa in comune" e nessuna polemica. :) @ Sergio Sozi e Guido Farneti.
Vi invito a stringervi (virtualmente) la mano. Siete due appassionati e la passione deve unire, non dividere.
Ci conto, eh?
E poi siamo quasi a Natale…
Perdonate la laconicità di questo commento (spero di riuscire a tornare più tardi).
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@ Guido:
posta pure le tue “considerazioni linguistiche”. Che abbiano la valenza di “messa in comune” e nessuna polemica.
:)

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Di: Silvia Leonardi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15147 Silvia Leonardi Mon, 17 Dec 2007 14:13:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15147 Quante parole non dette si celano dietro i nostri silenzi? Nei miei silenzi si sono sempre celate troppe parole. Ho imparato col tempo a saperne fare a meno- dei silenzi- per non avere rimpianti. Ho imparato a trattenere parole quel tanto che serve, solo per elaborarle meglio, e perché una volta venute fuori dalla mia bocca non dovessi mai pentirmene. E se non riesco a parlare scrivo, ma in silenzio non posso stare. Anche quando sono sola mi parlo, perché tutto sia chiaro perfino a me stessa. A volte sono gli occhi a prendere il sopravvento, e allora resto muta. Ma quello è un silenzio diverso, uno di quelli necessari, che sa di attesa e di speranza. Quante parole non dette si celano dietro i nostri silenzi?
Nei miei silenzi si sono sempre celate troppe parole. Ho imparato col tempo a saperne fare a meno- dei silenzi- per non avere rimpianti. Ho imparato a trattenere parole quel tanto che serve, solo per elaborarle meglio, e perché una volta venute fuori dalla mia bocca non dovessi mai pentirmene.
E se non riesco a parlare scrivo, ma in silenzio non posso stare. Anche quando sono sola mi parlo, perché tutto sia chiaro perfino a me stessa.
A volte sono gli occhi a prendere il sopravvento, e allora resto muta. Ma quello è un silenzio diverso, uno di quelli necessari, che sa di attesa e di speranza.

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Di: Silvia Leonardi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15146 Silvia Leonardi Mon, 17 Dec 2007 14:05:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15146 Ci ho messo un'ora abbondante per leggere, e neanche tanto bene, tutti i commenti. Si è scatenata una polemica linguistica! Arrivo tardi per intromettermi, e mi limito a dirvi cosa ne penso della scrittura di Vladimir. Concordo con qualcuno nel ritenerla "studiata", senza che questo abbia un'accezione negativa. Semplicemente sono parole ragionate, incastrate volutamente in quella precisa forma. Non è il pensiero che vaga, libero di andare, e pur non conoscendo Vladimir sono quasi certa che nel quotidiano non parla come scrive. Mi pare giusto, e soprattutto mi pare vada bene così. Certo, dico la verità, faccio fatica a leggere una scrittura del genere, mi ci devo soffermare perchè non è immediata, anche se è un buon esercizio per la mente. Lo leggerò e poi farò sapere all'autore cosa ne penso, nella sua interezza. Intanto però, Vladimir,auguri sinceri per il tuo libro e per la tua vita. Ci ho messo un’ora abbondante per leggere, e neanche tanto bene, tutti i commenti. Si è scatenata una polemica linguistica! Arrivo tardi per intromettermi, e mi limito a dirvi cosa ne penso della scrittura di Vladimir. Concordo con qualcuno nel ritenerla “studiata”, senza che questo abbia un’accezione negativa. Semplicemente sono parole ragionate, incastrate volutamente in quella precisa forma. Non è il pensiero che vaga, libero di andare, e pur non conoscendo Vladimir sono quasi certa che nel quotidiano non parla come scrive. Mi pare giusto, e soprattutto mi pare vada bene così. Certo, dico la verità, faccio fatica a leggere una scrittura del genere, mi ci devo soffermare perchè non è immediata, anche se è un buon esercizio per la mente.
Lo leggerò e poi farò sapere all’autore cosa ne penso, nella sua interezza.
Intanto però, Vladimir,auguri sinceri per il tuo libro e per la tua vita.

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Di: Guido Farneti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15138 Guido Farneti Mon, 17 Dec 2007 12:39:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15138 Uhm, che bagarre che ho scatenato... E per fortuna che avevo messo la faccina con la lingua... Ad ogni modo Massimo ha le mie controdeduzioni finali in mail, per non andare oltre qui (poi se volete apro uno spazio sul sito Azimut!) :-D Miriam, avevo capito ciò che intendevi, cioè il video. E rispetto pienamente ciò che pensi. E' un pò ciò che ci siamo chiesti, a lungo, nel creare la scheda stampa del libro: un incipit del genere andava lasciato in trasparenza o amplificato? A parer mio va messo in bella evidenza: in fondo su di quello si basa la struttura circolare del libro, non è mera provocazione. E le immagini non potevano essere diverse. Ad ogni modo, sul nostro forum si può scaricare il suddetto incipit. Chissà cosa ne pensi, e se il parere sia diverso da quello per le immagini. :-) Sig. Di Domenico, finalmente credo di aver capito cosa intende per neo-futuristica. Ma, senza pur sentire ancora l'autrice, penso di poter dire che, salvi gli influssi futuristici, la copertina e il modo di lavorare della pittrice siano più neo-avanguardistici. In particolare, pesa molto Mimmo Rotella. D'altronde, penso che ciò sia calzante all'opera stessa di Vladimir: ma chi meglio di lui può dircelo? Uhm, che bagarre che ho scatenato… E per fortuna che avevo messo la faccina con la lingua… Ad ogni modo Massimo ha le mie controdeduzioni finali in mail, per non andare oltre qui (poi se volete apro uno spazio sul sito Azimut!) :-D

Miriam, avevo capito ciò che intendevi, cioè il video. E rispetto pienamente ciò che pensi. E’ un pò ciò che ci siamo chiesti, a lungo, nel creare la scheda stampa del libro: un incipit del genere andava lasciato in trasparenza o amplificato? A parer mio va messo in bella evidenza: in fondo su di quello si basa la struttura circolare del libro, non è mera provocazione. E le immagini non potevano essere diverse.
Ad ogni modo, sul nostro forum si può scaricare il suddetto incipit. Chissà cosa ne pensi, e se il parere sia diverso da quello per le immagini.
:-)
Sig. Di Domenico, finalmente credo di aver capito cosa intende per neo-futuristica. Ma, senza pur sentire ancora l’autrice, penso di poter dire che, salvi gli influssi futuristici, la copertina e il modo di lavorare della pittrice siano più neo-avanguardistici. In particolare, pesa molto Mimmo Rotella. D’altronde, penso che ciò sia calzante all’opera stessa di Vladimir: ma chi meglio di lui può dircelo?

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Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15128 Elektra Mon, 17 Dec 2007 10:05:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15128 Caro Sergio, non te la prendere ma secondo me Enrico ha proprio ragione. La cosa che dà più fastidio sono i toni che a volte usi. L'aveva fatto notare anche Maria Lucia in un commento precedente, se non ricordo male. Secondo me non te ne rendi nemmeno conto. Però, se lo pensiamo in tanti, è probabile che un fondo di verità ci sia. Qual è il problema? Che le persone che ti conoscono un po' meglio ti hanno in qualche modo inquadrato e forse non ci fanno nemmeno caso ai toni che a volte usi, chi ti conosce un po' meno è più facile che si risenta. Tutto qui. Forse dovresti riflettere un po' su te stesso. Credimi, te lo dico con lo stesso affetto usato da Enrico nel precedente commento. Smile Caro Sergio,
non te la prendere ma secondo me Enrico ha proprio ragione. La cosa che dà più fastidio sono i toni che a volte usi. L’aveva fatto notare anche Maria Lucia in un commento precedente, se non ricordo male. Secondo me non te ne rendi nemmeno conto. Però, se lo pensiamo in tanti, è probabile che un fondo di verità ci sia.
Qual è il problema? Che le persone che ti conoscono un po’ meglio ti hanno in qualche modo inquadrato e forse non ci fanno nemmeno caso ai toni che a volte usi, chi ti conosce un po’ meno è più facile che si risenta. Tutto qui.
Forse dovresti riflettere un po’ su te stesso. Credimi, te lo dico con lo stesso affetto usato da Enrico nel precedente commento.
Smile

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15119 Enrico Gregori Mon, 17 Dec 2007 07:26:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15119 @massimo: ma ci mancherebbe. "lui" era riferito al cazzone. il quale avrebbe tutte le ragioni di querelarmi se lo paragonassi a Di Domenico. E perbacco, anche i cazzoni hanno una dignità! @ sergio: sei abbastanza grandicello (anche se talvolta non sembra) per fare quello che credi. Il problema (per molti) non è quel che si dice, ma il tono con il quale lo si dice. Una volta, una persona di colore estremamente colta mi spiegò che la parola "negro" è graditissima e pregna di significato etnico-culturale. Alle persone di colore, quindi, richiama proprio il senso ancestrale della "negritudine". Così come lo scomparso "padre" del movimento omosessuale italiano Massimo Consoli mi spiegò, anche con una trentina di pagine scritte in latino, quanto fosse nobile e profondamente storico-culturale la parola "frocio". Se l'hai voluta capire..... con affetto @massimo:
ma ci mancherebbe. “lui” era riferito al cazzone. il quale avrebbe tutte le ragioni di querelarmi se lo paragonassi a Di Domenico. E perbacco, anche i cazzoni hanno una dignità!
@ sergio:
sei abbastanza grandicello (anche se talvolta non sembra) per fare quello che credi. Il problema (per molti) non è quel che si dice, ma il tono con il quale lo si dice.
Una volta, una persona di colore estremamente colta mi spiegò che la parola “negro” è graditissima e pregna di significato etnico-culturale. Alle persone di colore, quindi, richiama proprio il senso ancestrale della “negritudine”.
Così come lo scomparso “padre” del movimento omosessuale italiano Massimo Consoli mi spiegò, anche con una trentina di pagine scritte in latino, quanto fosse nobile e profondamente storico-culturale la parola “frocio”.
Se l’hai voluta capire…..
con affetto

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15095 Sergio Sozi Sun, 16 Dec 2007 23:52:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15095 Massimo: io credo che correggersi a vicenda sia bello e cristianamente utile (ho appena detto che io VOGLIO esser corretto), purche' non lo si faccia cosi' a casaccio, per umoralita' o cattiva serata, ma su delle basi chiare e codificate. Purche' lo si faccia con amore per la Letteratura, che e' amore per l'arte scrittoria, la quale e' il pilastro morale-artistico-estetico-esistenziale di una Nazione, a mio avviso. Io questo vorrei fare: scambiar due sane e amorevoli parole con gli altri per crescere insieme. Tutti. E QUI. Grazie soprattutto a te. Sergio Massimo:
io credo che correggersi a vicenda sia bello e cristianamente utile (ho appena detto che io VOGLIO esser corretto), purche’ non lo si faccia cosi’ a casaccio, per umoralita’ o cattiva serata, ma su delle basi chiare e codificate. Purche’ lo si faccia con amore per la Letteratura, che e’ amore per l’arte scrittoria, la quale e’ il pilastro morale-artistico-estetico-esistenziale di una Nazione, a mio avviso. Io questo vorrei fare: scambiar due sane e amorevoli parole con gli altri per crescere insieme. Tutti. E QUI. Grazie soprattutto a te.
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15094 Sergio Sozi Sun, 16 Dec 2007 23:46:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15094 Miriam, grazie per i tuoi suggerimenti. In uno spazio dedicato alla Letteratura pero' si parla di questo: la Letteratura... in tutti i suoi aspetti. E io questo faccio. Quando mi va. Come te, no? Tuo Sergio Miriam, grazie per i tuoi suggerimenti. In uno spazio dedicato alla Letteratura pero’ si parla di questo: la Letteratura… in tutti i suoi aspetti. E io questo faccio. Quando mi va. Come te, no?
Tuo
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15093 Sergio Sozi Sun, 16 Dec 2007 23:41:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15093 Io confermo per l'ultima volta quanto ho gia' detto in via definitiva - per quanto mi riguarda - ovvero che: 1) Se avro' degli appunti da muovere agli articoli (sono quelli che mi sembrano ''ufficiali'' e pertanto criticabili nella forma) NON NE PARLERO' MAI PIU' SUL BLOG: PARLERO', EVENTUALMENTE, DIRETTAMENTE CON MASSIMO (e con la mia solita bonarieta'). 2) La stessa mia personale decisione NON RIGUARDA I MIEI SCRITTI, CHE AUSPICO SIANO INVECE CRITICATI DA CHIUNQUE APERTAMENTE. In questo caso, pero', mi riservo di rispondere a tono al critico. Chiaro? Affermo che io le mie critiche le faccio fuori blog, le vostre le accetto nel blog e vi rispondo ''aperto visu''. A Dido' Bulgakov e' uno dei migliori, vero? Ho letto quasi tutto del grande. Io confermo per l’ultima volta quanto ho gia’ detto in via definitiva – per quanto mi riguarda – ovvero che:
1) Se avro’ degli appunti da muovere agli articoli (sono quelli che mi sembrano ”ufficiali” e pertanto criticabili nella forma) NON NE PARLERO’ MAI PIU’ SUL BLOG: PARLERO’, EVENTUALMENTE, DIRETTAMENTE CON MASSIMO (e con la mia solita bonarieta’).
2) La stessa mia personale decisione NON RIGUARDA I MIEI SCRITTI, CHE AUSPICO SIANO INVECE CRITICATI DA CHIUNQUE APERTAMENTE. In questo caso, pero’, mi riservo di rispondere a tono al critico.
Chiaro? Affermo che io le mie critiche le faccio fuori blog, le vostre le accetto nel blog e vi rispondo ”aperto visu”.
A Dido’
Bulgakov e’ uno dei migliori, vero? Ho letto quasi tutto del grande.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15091 Sergio Sozi Sun, 16 Dec 2007 23:32:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15091 A proposito del video del libro di Di Prima, sono perfettamente d'accordo con Miriam Ravasio. Basta la scrittura: una scrittura per adulti che non abbisogna di immagini reali, da quante ne ha nelle parole stesse il bravo Vladimir! A proposito del video del libro di Di Prima, sono perfettamente d’accordo con Miriam Ravasio. Basta la scrittura: una scrittura per adulti che non abbisogna di immagini reali, da quante ne ha nelle parole stesse il bravo Vladimir!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15090 Massimo Maugeri Sun, 16 Dec 2007 23:28:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15090 Grazie Miriam. Leggerò e correggerò con attenzione i "testi ufficiali". Però, dovesse sfuggirmi qualcosa... a voi il compito di farmelo notare (via mail magari). - 'Notte a tutti. Grazie Miriam.
Leggerò e correggerò con attenzione i “testi ufficiali”. Però, dovesse sfuggirmi qualcosa… a voi il compito di farmelo notare (via mail magari).
-
‘Notte a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/comment-page-4/#comment-15088 Massimo Maugeri Sun, 16 Dec 2007 23:25:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/14/facciamo-silenzio-di-vladimir-di-prima/#comment-15088 Bravo Sergio. Finiamola qui ;) Però, appunto, la cosa che vorrei evitare è che questo possa diventare un luogo dove diventa necessario "doversi difendere". Non è quello che vogliamo, giusto? Bravo Sergio.
Finiamola qui
;)
Però, appunto, la cosa che vorrei evitare è che questo possa diventare un luogo dove diventa necessario “doversi difendere”.
Non è quello che vogliamo, giusto?

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