Commenti a: THINKING BLOGGER: SONO STATO NOMINATO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: luciano / il ringhio di Idefix http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-21510 luciano / il ringhio di Idefix Tue, 05 Feb 2008 14:58:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-21510 Io penso che si debba comportarsi (o almeno "cercare di comportarsi") in modo onesto. Con se stessi e con gli altri, con il libro che sto scrivendo, con i miei personaggi, con la storia che sto raccontando, con i lettori nelle cui mani essa andrà. Soprattutto se quei lettori e quelle lettrici sono giovanissimi o addirittura bambini. E allora io sono profondamente convinto che certe cose NON si debbano nè fare nè scrivere. Un esempio: i media stanno bombardando gli italiani con "l'allarme sicurezza", con "l'emergenza sicurezza", con lo spauracchio dell'immigrato clandestino. I cittadini hanno un grande bisogno di sicurezza? Sono spaventati? Hanno paura? E allora perchè io non dovrei scrivere dei romanzi in cui rimestare dentro quei terrori per accentuarli ancora di più? Se nel Nord-Est, in particolare in certo Veneto, sta montando la xenofobia, perchè mai io non dovrei buttarmi a pesce in quella palude e sfruttare quelle angosce? Si dirà: Moccia mica vende ai ragazzini razzismo! Moccia gli vende AMMMORE TRE METRI SOPRA IL CIELO. Le pagine di Moccia propongono dei modelli (perchè alla fin fine sono dei romanzi pedagogici) sciagurati: merci griffate e sentimenti griffati, in una miscela di piccolo-maschilismo e di sentimentalismo fasullo. Lui spaccia (sapendo di spacciare) le griffes (abiti & C ma anche Amore) come se fossero la realtà vera. Se i ragazzini e le ragazzine volessero imbattersi in una storia incandescente potrebbero leggere CENTO POESIE D'AMORE PER LADY HAWKE di Michele Mari, dove si incontra la passione che terremota la vita, quella che sconvolge carne e anima, che fa ridere di gioia e ululare di dolore, quella che ti mette in mano un filo elettrico scoperto. La differenza principale tra Mari e Moccia? Moccia è uno scrittore truffaldino, anche se non sa usare gli strumenti del grande artificio letterario. Mentre Mari è uno scrittore onesto (anche se impiega tutte le astute e indispensabili disonestà di un artista). Io penso che si debba comportarsi (o almeno “cercare di comportarsi”) in modo onesto. Con se stessi e con gli altri, con il libro che sto scrivendo, con i miei personaggi, con la storia che sto raccontando, con i lettori nelle cui mani essa andrà. Soprattutto se quei lettori e quelle lettrici sono giovanissimi o addirittura bambini.
E allora io sono profondamente convinto che certe cose NON si debbano nè fare nè scrivere.
Un esempio: i media stanno bombardando gli italiani con “l’allarme sicurezza”, con “l’emergenza sicurezza”, con lo spauracchio dell’immigrato clandestino. I cittadini hanno un grande bisogno di sicurezza? Sono spaventati? Hanno paura? E allora perchè io non dovrei scrivere dei romanzi in cui rimestare dentro quei terrori per accentuarli ancora di più? Se nel Nord-Est, in particolare in certo Veneto, sta montando la xenofobia, perchè mai io non dovrei buttarmi a pesce in quella palude e sfruttare quelle angosce?
Si dirà: Moccia mica vende ai ragazzini razzismo! Moccia gli vende AMMMORE TRE METRI SOPRA IL CIELO.
Le pagine di Moccia propongono dei modelli (perchè alla fin fine sono dei romanzi pedagogici) sciagurati: merci griffate e sentimenti griffati, in una miscela di piccolo-maschilismo e di sentimentalismo fasullo.
Lui spaccia (sapendo di spacciare) le griffes (abiti & C ma anche Amore) come se fossero la realtà vera.
Se i ragazzini e le ragazzine volessero imbattersi in una storia incandescente potrebbero leggere CENTO POESIE D’AMORE PER LADY HAWKE di Michele Mari, dove si incontra la passione che terremota la vita, quella che sconvolge carne e anima, che fa ridere di gioia e ululare di dolore, quella che ti mette in mano un filo elettrico scoperto.
La differenza principale tra Mari e Moccia?
Moccia è uno scrittore truffaldino, anche se non sa usare gli strumenti del grande artificio letterario.
Mentre Mari è uno scrittore onesto (anche se impiega tutte le astute e indispensabili disonestà di un artista).

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-21162 Massimo Maugeri Sun, 03 Feb 2008 13:20:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-21162 @ Luciano e a tutti Luciano, grazie per il tuo intervento. Premetto che, non avendo mai letto Moccia (non mi interessa l'argomento trattato nei suoi romanzi), non sono in grado di fornire giudizi di carattere letterario. Leggendo il tuo commento, però, vorrei porre - a te e agli altri - un paio di domande provocatorie: 1. Se Moccia, ha capito che i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, eccetera eccetera, cinismo a parte il suo è un merito o una colpa?. 2. Se i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti... ciò è un bene o un male? 3. Siamo sicuri che la fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, siano prerogative (esclusive) dei giovanissimi di questi anni? @ Luciano e a tutti
Luciano, grazie per il tuo intervento. Premetto che, non avendo mai letto Moccia (non mi interessa l’argomento trattato nei suoi romanzi), non sono in grado di fornire giudizi di carattere letterario. Leggendo il tuo commento, però, vorrei porre – a te e agli altri – un paio di domande provocatorie:
1. Se Moccia, ha capito che i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, eccetera eccetera, cinismo a parte il suo è un merito o una colpa?.
2. Se i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti… ciò è un bene o un male?
3. Siamo sicuri che la fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, siano prerogative (esclusive) dei giovanissimi di questi anni?

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-21155 Enrico Gregori Sun, 03 Feb 2008 12:57:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-21155 @ luciano: sulla qualità ognuno ha la propria opinione. per il resto a me non vengono in mente scrittori che descrivano una realtà totale. ognuno racconta spicchi della realtà che vede o che secondo lui (per vari scopi) merita di essere raccontata. Moccia, piaccia o non piaccia, racconta spicchi della "sua" realtà. se ciò che scrive sarà effimero ce lo dirà il tempo. lui, comunque, si è sistemato. la pioggia di critiche e pernacchie verso di lui (non mi riferisco a te) spesso puzzano di invidia e questo è un sentimento che io detesto. E' anche probabile che con il ricavato delle vendite di Moccia, un editore possa investire denaro su scrittori esordienti e/o sconosciuti. E questo vale anche per il discorso cinematografico. Credo che molti film considerati importanti e profondi non sarebbero mai stati prodotti se non ci fossero i Vanzina o i Neri Parenti a sbancare i botteghini. Sarà una realtà discutibile, ma è la realtà. @ luciano:
sulla qualità ognuno ha la propria opinione. per il resto a me non vengono in mente scrittori che descrivano una realtà totale. ognuno racconta spicchi della realtà che vede o che secondo lui (per vari scopi) merita di essere raccontata. Moccia, piaccia o non piaccia, racconta spicchi della “sua” realtà. se ciò che scrive sarà effimero ce lo dirà il tempo. lui, comunque, si è sistemato. la pioggia di critiche e pernacchie verso di lui (non mi riferisco a te) spesso puzzano di invidia e questo è un sentimento che io detesto.
E’ anche probabile che con il ricavato delle vendite di Moccia, un editore possa investire denaro su scrittori esordienti e/o sconosciuti. E questo vale anche per il discorso cinematografico. Credo che molti film considerati importanti e profondi non sarebbero mai stati prodotti se non ci fossero i Vanzina o i Neri Parenti a sbancare i botteghini. Sarà una realtà discutibile, ma è la realtà.

]]>
Di: luciano / il ringhio di idefix http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-21153 luciano / il ringhio di idefix Sun, 03 Feb 2008 12:47:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-21153 M'ero dimenticato Moccia. D'altro canto, non è che sia sempre nei miei pensieri: ci arriva quando lo sento nominare (lui, i suoi romanzi o i film da essi tratti). Un premessa: io faccio libri per bambini e per adolescenti, romanzini lievi e (spero) piacevoli, senza la pretesa di essere nè arte nè gu-guru, ma semplicemente di raccontare storie che divertano (prima di tutto me che le scrivo) e che zitti zitti facciano passare qualche messaggino. Anche se tengo sempre presente la lezione di Proust ("Mettere la morale troppo esplicita è come fare un regalo ma lasciarci attaccato il cartellino del prezzo") Fine della premessa. Moccia vende merce avariata. Ha capito (non occorre essere geni per farlo, ma solo furbastri col pelo sullo stomaco per sfruttarlo con cinismo) che i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, eccetera eccetera. Però intorno a se trovano quasi solo merci e pubblicità che gliele propina. Così Moccia riempie i propri romanzi sia di merci (ogni pagina ha decine di cose griffate, moto vestiti bibite telefonini oggetti scarpe...) sia di sentimenti (Amori con la A maiuscola che famo mejio a lucchettalli ar lampione de Ponte Milvio). I maschi vogliono solo far a cazzotti, rubacchiare, beccarsi qualche euro e scoparsi le ragazzine per dimostrare la propria testosteronità da "giovinezza giovinezza" post-vanzinesca. Le ragazzine si comprano begli abitini, sono in attesa del Grande Amore e sperano di redimere i mascanzoncelli. Il tutto senza un briciolo di ironia, di humour, di filtro letterario e nemmeno di inchiesta giornalistica. In più, Moccia ha sempre in testa il berrettino da baseball. Che fa tanto gggiovane. Che tristezza. M’ero dimenticato Moccia.
D’altro canto, non è che sia sempre nei miei pensieri: ci arriva quando lo sento nominare (lui, i suoi romanzi o i film da essi tratti).
Un premessa: io faccio libri per bambini e per adolescenti, romanzini lievi e (spero) piacevoli, senza la pretesa di essere nè arte nè gu-guru, ma semplicemente di raccontare storie che divertano (prima di tutto me che le scrivo) e che zitti zitti facciano passare qualche messaggino. Anche se tengo sempre presente la lezione di Proust (“Mettere la morale troppo esplicita è come fare un regalo ma lasciarci attaccato il cartellino del prezzo”)
Fine della premessa.
Moccia vende merce avariata. Ha capito (non occorre essere geni per farlo, ma solo furbastri col pelo sullo stomaco per sfruttarlo con cinismo) che i giovanissimi di questi anni hanno una fame disperata di ASSOLUTO, amore assoluto, fiducia assoluta, esperienze assolute, vite assolute, libertà assoluta, sicurezza assoluta, desideri assoluti, eccetera eccetera.
Però intorno a se trovano quasi solo merci e pubblicità che gliele propina.
Così Moccia riempie i propri romanzi sia di merci (ogni pagina ha decine di cose griffate, moto vestiti bibite telefonini oggetti scarpe…) sia di sentimenti (Amori con la A maiuscola che famo mejio a lucchettalli ar lampione de Ponte Milvio).
I maschi vogliono solo far a cazzotti, rubacchiare, beccarsi qualche euro e scoparsi le ragazzine per dimostrare la propria testosteronità da “giovinezza giovinezza” post-vanzinesca.
Le ragazzine si comprano begli abitini, sono in attesa del Grande Amore e sperano di redimere i mascanzoncelli.
Il tutto senza un briciolo di ironia, di humour, di filtro letterario e nemmeno di inchiesta giornalistica.
In più, Moccia ha sempre in testa il berrettino da baseball. Che fa tanto gggiovane.
Che tristezza.

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-20043 Enrico Gregori Sat, 26 Jan 2008 12:56:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-20043 @ luciano: resto incollato al pc per sapere ciò che hai da dire su Moccia @ luciano:
resto incollato al pc per sapere ciò che hai da dire su Moccia

]]>
Di: luciano / il ringhio di idefix http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-20039 luciano / il ringhio di idefix Sat, 26 Jan 2008 12:35:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-20039 Un altro scrittore che mi fa pensare? Luis Sepulveda. Perchè non riesco a capire come in Italia sia diventato un mito (piccolino, per fortuna). E così, vorrei domandare a qualcuna delle sue lettrici: Tu (come me) sei certamente di sinistra, visto che hai la bella faccia aperta e fiduciosa delle persone di sinistra. E presumo ti piacciano gli scrittori sudamericani. Ma ne hai mai sentiti nominare altri, dopo o prima di Sepulveda? Tralascio i vari Borges, Garcia Marquez, Paz, Bioy Casares, Arguedas, Cabrera Infante, Guiraldes, Guimaraes, Lezama Lima, Puig, Soriano, Onetti, Rulfo, Alegria, Sabato, Lugones, Artl. E ti segnalo i tre che io preferisco: il cileno, sì cileno proprio come Sepulveda, Roberto Bolano. Che come lui affrontava (uso il tempo passato perché purtroppo è morto a cinquant’anni) i temi della politica, dell’amore e della condizione dell’esule, anche se Bolano lo faceva dal trecentoventesimo piano dell’arte e Sepulveda dall'ammezzato in subaffitto dei miracolati della fortuna. E il peruviano Mario Vargas Llosa? Hai mai letto i suoi libri traboccanti di vita? E ti è mai capitato di sentire il nome dell’immenso argentino Julio Cortazar? Sepulveda ti piace perché è di sinistra? Pure Cortazar. Sepulveda ti piace perché ha la barba? Anche Cortazar ce l’aveva. Sepulveda ti infiamma perché se ne andò dal Cile per motivi politici? Idem Cortazar, che fu esule all’epoca delle dittature argentine. Sepulveda ti entusiasma perché è terzomondista e anti-imperialista-yankee? Uguale uguale Cortazar. Eppure ci sono delle notevoli differenze tra i due: Julio è morto nel 1984 e non va di moda. Ma quella principale è che Julio Cortazar è uno scrittore grandissimo che si può leggere e rileggere con gusto crescente, mentre Sepulveda scrive solo volumetti banali e modaioli. Eppure le televisioni e i giornali danno spazio anche ai suoi scontatissimi articoli, con tanto di foto, interviste e anticipazioni editoriali e cinematografiche. Perchè? Ecco allora che Supulveda mi fa riflettere. (E uno dei prossimi giorni dirò qualcosa su Moccia, altro che mi fa pensare molto) Un altro scrittore che mi fa pensare?
Luis Sepulveda.
Perchè non riesco a capire come in Italia sia diventato un mito (piccolino, per fortuna).
E così, vorrei domandare a qualcuna delle sue lettrici:
Tu (come me) sei certamente di sinistra, visto che hai la bella faccia aperta e fiduciosa delle persone di sinistra. E presumo ti piacciano gli scrittori sudamericani. Ma ne hai mai sentiti nominare altri, dopo o prima di Sepulveda? Tralascio i vari Borges, Garcia Marquez, Paz, Bioy Casares, Arguedas, Cabrera Infante, Guiraldes, Guimaraes, Lezama Lima, Puig, Soriano, Onetti, Rulfo, Alegria, Sabato, Lugones, Artl. E ti segnalo i tre che io preferisco: il cileno, sì cileno proprio come Sepulveda, Roberto Bolano. Che come lui affrontava (uso il tempo passato perché purtroppo è morto a cinquant’anni) i temi della politica, dell’amore e della condizione dell’esule, anche se Bolano lo faceva dal trecentoventesimo piano dell’arte e Sepulveda dall’ammezzato in subaffitto dei miracolati della fortuna.
E il peruviano Mario Vargas Llosa? Hai mai letto i suoi libri traboccanti di vita?
E ti è mai capitato di sentire il nome dell’immenso argentino Julio Cortazar? Sepulveda ti piace perché è di sinistra? Pure Cortazar. Sepulveda ti piace perché ha la barba? Anche Cortazar ce l’aveva. Sepulveda ti infiamma perché se ne andò dal Cile per motivi politici? Idem Cortazar, che fu esule all’epoca delle dittature argentine. Sepulveda ti entusiasma perché è terzomondista e anti-imperialista-yankee? Uguale uguale Cortazar. Eppure ci sono delle notevoli differenze tra i due: Julio è morto nel 1984 e non va di moda. Ma quella principale è che Julio Cortazar è uno scrittore grandissimo che si può leggere e rileggere con gusto crescente, mentre Sepulveda scrive solo volumetti banali e modaioli. Eppure le televisioni e i giornali danno spazio anche ai suoi scontatissimi articoli, con tanto di foto, interviste e anticipazioni editoriali e cinematografiche.
Perchè?
Ecco allora che Supulveda mi fa riflettere.
(E uno dei prossimi giorni dirò qualcosa su Moccia, altro che mi fa pensare molto)

]]>
Di: Pino Granata http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18595 Pino Granata Tue, 15 Jan 2008 16:11:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18595 Scrittori che mi fanno pensare ce ne sono tanti.Ma quello che mi fa pensare più di tutti è Dostoevskij. Si lo so è quasi banale, ma non posso farci niente. Ogni volta che leggo un suo romanzo trovo l'eccellenza e poi sempre argomenti diversi. Poi il grande Montaigne, uno che aveva capito tutto e che mi colpisce con l'attualità dei suoi pensieri. Ultimamente, quasi per caso, ho letto tre romanzi di Paolo Di Stefano: Tutti Contenti; Aiutami Tu e Baci da non ripetere. Di questo scrittore siciliano mi ha colpito lo stile perfetto, la capacità di raccontare ed i protagonisti dei suoi romanzi che sono dei vinti come i personaggi Verga scrittore al quale Di Stefano assomiglia tantissimo. Scrittori che mi fanno pensare ce ne sono tanti.Ma quello che mi fa pensare più di tutti è Dostoevskij. Si lo so è quasi banale, ma non posso farci niente. Ogni volta che leggo un suo romanzo trovo l’eccellenza e poi sempre argomenti diversi. Poi il grande Montaigne, uno che aveva capito tutto e che mi colpisce con l’attualità dei suoi pensieri. Ultimamente, quasi per caso, ho letto tre romanzi di Paolo Di Stefano: Tutti Contenti; Aiutami Tu e Baci da non ripetere. Di questo scrittore siciliano mi ha colpito lo stile perfetto, la capacità di raccontare ed i protagonisti dei suoi romanzi che sono dei vinti come i personaggi Verga scrittore al quale Di Stefano assomiglia tantissimo.

]]>
Di: Pasquale http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18423 Pasquale Mon, 14 Jan 2008 09:52:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18423 1 Apprendere e non meditare è vano. Riflettere senza studio è pericoloso (Confucio) 2 E' meglio non riflettere affatto che non riflettere abbastanza (Tristan Bernard) 3 Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine (Jean Cocteau) 4 Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso. 5 Una pipa dà al saggio il tempo per riflettere, all'idiota qualcosa da mettere in bocca (Trischmann) ...quindi - non il libro migliore che abbia mai letto, - non quello che mi ricordo di più, - non quello che era scritto meglio, - non quello che ritengo fondamentale, - non quello che se lo dico non faccio brutta figura, - non quello che se lo dico è incontrovertibile, - non quello che fanno pensare agli altri che faccio letture interessanti altrimenti, se torna la professoressa Razgallah Rawdha penserà di essere capitata al circolo dei cacciatori in pensione. P.S. Chi sta tenendo il tabellone ? 1 Apprendere e non meditare è vano. Riflettere senza studio è pericoloso (Confucio)
2 E’ meglio non riflettere affatto che non riflettere abbastanza (Tristan Bernard)
3 Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine (Jean Cocteau)
4 Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso.
5 Una pipa dà al saggio il tempo per riflettere, all’idiota qualcosa da mettere in bocca (Trischmann)

…quindi
- non il libro migliore che abbia mai letto,
- non quello che mi ricordo di più,
- non quello che era scritto meglio,
- non quello che ritengo fondamentale,
- non quello che se lo dico non faccio brutta figura,
- non quello che se lo dico è incontrovertibile,
- non quello che fanno pensare agli altri che faccio letture interessanti

altrimenti, se torna la professoressa Razgallah Rawdha penserà di essere capitata al circolo dei cacciatori in pensione.

P.S.
Chi sta tenendo il tabellone ?

]]>
Di: Silvia Leonardi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18411 Silvia Leonardi Mon, 14 Jan 2008 09:08:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18411 @ Germano non so se eri così prima di incontrare Enrico, ma sei proprio "gregorizzato"... :-) @ Enrico sfido io che Germano ti dava del lei!! kiss @ Germano
non so se eri così prima di incontrare Enrico, ma sei proprio “gregorizzato”… :-)
@ Enrico
sfido io che Germano ti dava del lei!!
kiss

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18410 Enrico Gregori Mon, 14 Jan 2008 08:27:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18410 @ elektra: Primo Levi e, in particolare, "Se questo è un uomo", fu la mia tenace scelta per il libro da salvare del Novecento. Quindi puoi capire quanto mi piaccia. Ma non mi fa riflettere. Cosa mai c'è da riflettere? Quella è storia, cronaca, vita e morte. @ elektra:
Primo Levi e, in particolare, “Se questo è un uomo”, fu la mia tenace scelta per il libro da salvare del Novecento. Quindi puoi capire quanto mi piaccia. Ma non mi fa riflettere. Cosa mai c’è da riflettere? Quella è storia, cronaca, vita e morte.

]]>
Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18402 Elektra Mon, 14 Jan 2008 07:00:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18402 Però riconosco che Cervantes ha avuto grandi meriti. Hemingway? Nessuno lo vota? Maria Lucia, sugli sbrodolamenti sono d'accordo con te. Ciao a tutti. Smile Però riconosco che Cervantes ha avuto grandi meriti. Hemingway? Nessuno lo vota?
Maria Lucia, sugli sbrodolamenti sono d’accordo con te.
Ciao a tutti.
Smile

]]>
Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18401 Elektra Mon, 14 Jan 2008 06:58:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18401 Io insisto ancora su Primo Levi. Scusate. MariaLucia, il copyright dello smile su questo sito è mio e lo rivendico. Smile Io insisto ancora su Primo Levi. Scusate.
MariaLucia, il copyright dello smile su questo sito è mio e lo rivendico.
Smile

]]>
Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18393 gea Mon, 14 Jan 2008 05:57:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18393 ho un barlume, piccolino, di dubbio... e melville? non tanto moby dick, immane capolavoro ok, quanto quel gioiello meraviglioso di bartleby lo scrivano. la resistenza passiva alla vita, la chiusura totale. avrei preferenza di no. mah, non lo so. ci penserò andando a lavorare. buona giornata. ho un barlume, piccolino, di dubbio…
e melville?
non tanto moby dick, immane capolavoro ok, quanto quel gioiello meraviglioso di bartleby lo scrivano.
la resistenza passiva alla vita, la chiusura totale. avrei preferenza di no.
mah, non lo so. ci penserò andando a lavorare.
buona giornata.

]]>
Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18379 Maria Lucia Riccioli Mon, 14 Jan 2008 00:53:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18379 Quando nel blog si straparla, Enrico inizia a ragionare!!! Smile megagalattico... Sono tornata! Per quelli ai quali dovesse interessare... Il post, a parte sbrodolamenti vari, è molto acceso. Che dire? Simona carissima, concordo con te: Anna Frank è una che ti fa pensare e non si fa scordare. Professoressa Razgallah, benvenuta nel blog! Complimenti per la sua profonda conoscenza di un autore non proprio facilissimo e conosciuto come il nostro Bonaviri. A me lo fece conoscere il professor Paolo Mario Sipala. Ho perso - ahimè! - il suo autografo! Torniamo seri. Romanzieri che emozionano commuovono avvincono sono anche romanzieri che ci fanno riflettere? Direi di sì, perché riflessione in arte è proprio questo: l'artista ti dà la sua opera come specchio perché tu scorga quella parte di te che non sapevi di avere... come avrete capito da queste spiegazioni un po' confuse credo nella funzione maieutica dell'arte, nell'arte ostetrica socratica che non ti insegna verità ma ti toglie i veli che ti avevano impedito di scorgerla. Laopardi e Dante i miei poeti dell'anima, Levi, Anna Frank, Pirandello, Svevo, Calvino, Dostojevskij, Hugo, le sorelle Bronte, la carissima Austen, Borges, Eco saggista e i primi due romanzi... oggi non so. Ai nuovi: non vi preoccupate, ogni tanto questo blog vira su strani lidi ma in fondo qui si sta bene! Massimo, complimenti: il tuo blog pensa e fa pensare!!! Smile smile smile a todos everyone tout... Quando nel blog si straparla, Enrico inizia a ragionare!!! Smile megagalattico…
Sono tornata! Per quelli ai quali dovesse interessare…
Il post, a parte sbrodolamenti vari, è molto acceso. Che dire? Simona carissima, concordo con te: Anna Frank è una che ti fa pensare e non si fa scordare. Professoressa Razgallah, benvenuta nel blog! Complimenti per la sua profonda conoscenza di un autore non proprio facilissimo e conosciuto come il nostro Bonaviri. A me lo fece conoscere il professor Paolo Mario Sipala. Ho perso – ahimè! – il suo autografo!
Torniamo seri. Romanzieri che emozionano commuovono avvincono sono anche romanzieri che ci fanno riflettere? Direi di sì, perché riflessione in arte è proprio questo: l’artista ti dà la sua opera come specchio perché tu scorga quella parte di te che non sapevi di avere… come avrete capito da queste spiegazioni un po’ confuse credo nella funzione maieutica dell’arte, nell’arte ostetrica socratica che non ti insegna verità ma ti toglie i veli che ti avevano impedito di scorgerla. Laopardi e Dante i miei poeti dell’anima, Levi, Anna Frank, Pirandello, Svevo, Calvino, Dostojevskij, Hugo, le sorelle Bronte, la carissima Austen, Borges, Eco saggista e i primi due romanzi… oggi non so.
Ai nuovi: non vi preoccupate, ogni tanto questo blog vira su strani lidi ma in fondo qui si sta bene!
Massimo, complimenti: il tuo blog pensa e fa pensare!!!
Smile smile smile a todos everyone tout…

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-4/#comment-18374 Enrico Gregori Mon, 14 Jan 2008 00:01:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18374 @ massimo: Cervantes. e per ora non schiodo. @ fausta: sei sicura che la febbre ti sia passata? @ massimo:
Cervantes. e per ora non schiodo.
@ fausta:
sei sicura che la febbre ti sia passata?

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18359 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 23:10:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18359 Grazie, Fausta Rigo, appena ho un attimo di respiro vado a vedere il link. Se vuoi spedirmi il libro, fatti dare l'indirizzo di casa mia da Maugeri. Lo leggero' volentieri. Buonanotte cara Sergio Grazie, Fausta Rigo,
appena ho un attimo di respiro vado a vedere il link.
Se vuoi spedirmi il libro, fatti dare l’indirizzo di casa mia da Maugeri. Lo leggero’ volentieri.
Buonanotte cara
Sergio

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18357 Massimo Maugeri Sun, 13 Jan 2008 23:01:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18357 Grazie a tutti coloro che hanno segnalato il romanziere che più di altri riesce a far riflettere. Molti di voi hanno citato Il Don Chisciotte di Cervantes. Stiamo parlando del padre del romanzo moderno. Un libro così forte, inteso e carico di metafore che è irresistibile ancora oggi. Anzi, sapete che vi dico... mi avete fatto venir voglia di rileggerlo. Cosa che farò presto. Non solo. Mi schiero anche dalla parte di coloro che hanno proposto Cervantes come il romanziere che fa più riflettere. Proviamo a dividerci in schieramenti, dài! Proviamo a cercare proseliti. Chissà che il gioco non riparta! Grazie a tutti coloro che hanno segnalato il romanziere che più di altri riesce a far riflettere.
Molti di voi hanno citato Il Don Chisciotte di Cervantes. Stiamo parlando del padre del romanzo moderno. Un libro così forte, inteso e carico di metafore che è irresistibile ancora oggi. Anzi, sapete che vi dico… mi avete fatto venir voglia di rileggerlo. Cosa che farò presto.
Non solo. Mi schiero anche dalla parte di coloro che hanno proposto Cervantes come il romanziere che fa più riflettere.
Proviamo a dividerci in schieramenti, dài! Proviamo a cercare proseliti.
Chissà che il gioco non riparta!

]]>
Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18356 Salvo zappulla Sun, 13 Jan 2008 23:01:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18356 E brava la Fausta! Quando ce vo' ce vo'. Ekkekkazzo! E se lo spedisci a me, te lo recensisco pure io. Cominciamo a monetizzare tutte queste chiacchiere. E brava la Fausta! Quando ce vo’ ce vo’. Ekkekkazzo! E se lo spedisci a me, te lo recensisco pure io. Cominciamo a monetizzare tutte queste chiacchiere.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18355 Massimo Maugeri Sun, 13 Jan 2008 22:56:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18355 @ Leucosia. Grazie mille. Come si mi avessi nominato :) @ Leucosia.
Grazie mille. Come si mi avessi nominato :)

]]>
Di: F. M. Rigo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18348 F. M. Rigo Sun, 13 Jan 2008 22:21:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18348 Ah, il sito è in tedesco, l'università è austriaca. Ah, il sito è in tedesco, l’università è austriaca.

]]>
Di: F. M. Rigo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18347 F. M. Rigo Sun, 13 Jan 2008 22:20:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18347 Sergio, ah ti piace la Maraini, allora perdona il mio secondo di egomania: il mio primo romanzo è utilizzato dalla Karl Franzens Universitat come supporto all'apprendimento della moderna lingua italiana. In particolare all'interno di un corso dedicato alla letteratura femminile (orrenda definizione) assieme ai libri della suddetta Dacia. Scusa l'OT Massimino ma quando ce vo' ce vo'. Qui tutti si autopromuovono e io che sto a fa', a pettinà le bambole? Questo è il link http://www-gewi.uni-graz.at/staff/bartoli/site.php?show=5 Adesso confido in una tua recensione. Se il libro non lo vuoi comprare in libreria te lo spedisco. Ci conto. Baci Sergio, ah ti piace la Maraini, allora perdona il mio secondo di egomania: il mio primo romanzo è utilizzato dalla Karl Franzens Universitat come supporto all’apprendimento della moderna lingua italiana. In particolare all’interno di un corso dedicato alla letteratura femminile (orrenda definizione) assieme ai libri della suddetta Dacia. Scusa l’OT Massimino ma quando ce vo’ ce vo’. Qui tutti si autopromuovono e io che sto a fa’, a pettinà le bambole?
Questo è il link
http://www-gewi.uni-graz.at/staff/bartoli/site.php?show=5
Adesso confido in una tua recensione.
Se il libro non lo vuoi comprare in libreria te lo spedisco.
Ci conto.
Baci

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18339 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 19:57:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18339 (Dimenticavo un poeta importante: Carlo Betocchi, di cui saluto la nipote Darja, triestina). (Dimenticavo un poeta importante: Carlo Betocchi, di cui saluto la nipote Darja, triestina).

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18338 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 19:56:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18338 Ciao, caro Germano, benvenuto! Mi occupo di critica letteraria (recensioni e articoli, saggi brevi, cura di opere e postfazioni), di narrativa e di poesia da... beh, le prime pubblicazioni le feci nel 1990. Ho pubblicato qualcosa in Italia e in Slovenia dove vivo dal Duemila e sia su Internet che su varie testate cartacee mi sono interessato ad autori che reputo molto validi (Massimo Bontempelli, Sebastiano Vassalli, Claudio Magris, Diego Marani, Roberto Pazzi, Dacia Maraini, Attilio Del Giudice, ecc.). Revisiono inoltre testi tradotti da altre lingue in Italiano. Ho insegnato per otto anni in scuole pubbliche e private (attualmente faccio qualche ora a settimana in una privata qui a Lubiana). Insomma... anche se carmina non dant panem, io campo immerso in un mare magnum di verbi e mi barcameno su zattere di fonemi assortiti! Sergio Ciao, caro Germano, benvenuto!
Mi occupo di critica letteraria (recensioni e articoli, saggi brevi, cura di opere e postfazioni), di narrativa e di poesia da… beh, le prime pubblicazioni le feci nel 1990. Ho pubblicato qualcosa in Italia e in Slovenia dove vivo dal Duemila e sia su Internet che su varie testate cartacee mi sono interessato ad autori che reputo molto validi (Massimo Bontempelli, Sebastiano Vassalli, Claudio Magris, Diego Marani, Roberto Pazzi, Dacia Maraini, Attilio Del Giudice, ecc.). Revisiono inoltre testi tradotti da altre lingue in Italiano. Ho insegnato per otto anni in scuole pubbliche e private (attualmente faccio qualche ora a settimana in una privata qui a Lubiana).
Insomma… anche se carmina non dant panem, io campo immerso in un mare magnum di verbi e mi barcameno su zattere di fonemi assortiti!
Sergio

]]>
Di: leucosia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18337 leucosia Sun, 13 Jan 2008 19:37:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18337 @massimo maugeri: volevo nominarti anch'io, ma eventounico mi ha preceduto... @massimo maugeri: volevo nominarti anch’io, ma eventounico mi ha preceduto…

]]>
Di: Germano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18336 Germano Sun, 13 Jan 2008 18:21:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18336 @Miriam. Eccomi qui...in questi giorni, purtroppo, non potrò essere molto presente a causa degli esami e delle non poche cose che ho da scrivere e da leggere. Sapessi quanto mi lusigna(e mi carica) la bella considerazione che hai deciso di concedermi. Ho appena letto la mia mail e cercherò di inviarti risposta entro domattina. Ieri sera sono andato al cinema con una mia cara amica. Poi abbiamo chiacchierato per circa un ora sotto da lei. Le ho parlato anche delle nuove, splendide conoscenze che sto facendo su questo blog e dei piccoli ma significativi spiragli che mi si stanno presentando(dovrei andare ospite in Rai a Febbraio e, se tutto va bene, anche su Mtv entro la fine di Gennaio). Gli studi universitari che porto avanti mi annoiano terribilmente e li vedo come un fardello insostenibile...vorrei tanto avere l'opportunità di realizzarmi in maniera differente ma, me ne rendo conto, è come chiedere a Biscardi di azzeccare tutti i congiuntivi. E' molto interessante ciò che mi hai proposto e spero di essere all'altezza del compito per il quale mi vedi adatto. Un saluto anche e un abbraccio a tutti gli altri(in particolare al mio nuovo collega di scrittura a 4 mani Sergio Sozi...a proposito, di cosa ti occupi, Sergio?) @Miriam. Eccomi qui…in questi giorni, purtroppo, non potrò essere molto presente a causa degli esami e delle non poche cose che ho da scrivere e da leggere. Sapessi quanto mi lusigna(e mi carica) la bella considerazione che hai deciso di concedermi. Ho appena letto la mia mail e cercherò di inviarti risposta entro domattina. Ieri sera sono andato al cinema con una mia cara amica. Poi abbiamo chiacchierato per circa un ora sotto da lei. Le ho parlato anche delle nuove, splendide conoscenze che sto facendo su questo blog e dei piccoli ma significativi spiragli che mi si stanno presentando(dovrei andare ospite in Rai a Febbraio e, se tutto va bene, anche su Mtv entro la fine di Gennaio). Gli studi universitari che porto avanti mi annoiano terribilmente e li vedo come un fardello insostenibile…vorrei tanto avere l’opportunità di realizzarmi in maniera differente ma, me ne rendo conto, è come chiedere a Biscardi di azzeccare tutti i congiuntivi. E’ molto interessante ciò che mi hai proposto e spero di essere all’altezza del compito per il quale mi vedi adatto. Un saluto anche e un abbraccio a tutti gli altri(in particolare al mio nuovo collega di scrittura a 4 mani Sergio Sozi…a proposito, di cosa ti occupi, Sergio?)

]]>
Di: luciano / idefix http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18335 luciano / idefix Sun, 13 Jan 2008 18:19:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18335 Un altro romanziere che fa riflettere? Philip Dick. Lo leggo da quando mio papà me lo propose (era "La città sostituita", pubblicato da Urania) nel '66 o giù di lì. Avevo dodici anni e da allora Dick mi ha sempre accompagnato con le sue storie. E un libro come "Le tre stimmate di Palmer Edritch" l'ho letto sette od otto volte, sempre attanagliato da quella suspense. Lo conoscete? John Lennon lo ammirava e voleva trarne un film, Francis Ford Coppola lo sta ancora progettando: "Le tre stimmate di Palmer Eldritch" (il più grande romanzo della storia della fantascienza?) ha ormai quarant’anni. Scritto nel 1964, uscito negli Stati Uniti con la casa editrice Doubleday nel 1965, pubblicato in Italia nel 1970 dalla Libra, dalla Nord nel 1990, dalla Sellerio nel 1996, ora ritradotto dalla Fanucci, concentra in neanche trecento pagine tantissime cose. Una trama, anzi tante trame che si intrecciano, tutte mozzafiato e traboccanti tensione e interrogativi. Ma anche una summa dei temi della fantascienza: la realtà virtuale (nel '64!), nuove droghe devastanti, Dio e lo gnosticismo, la comunione cristiana e le Barbie, un'inquietante invasione aliena, il surriscaldamento della Terra rovinata dalla rapacità degli esseri umani, la colonizzazione di altri pianeti, l'ingegneria genetica e i suoi rischi, il capitalismo monopolistico che mette le mani sulla droga, il ruolo della indebolita ONU, una pubblicità sempre più invasiva e condizionante, l'uso distorto della psichiatria, la crisi della democrazia. Uno dei prodigi del romanzo è che tutto ciò non è affastellato alla rinfusa, ma inserito benissimo dentro una macchina narrativa perfettamente oliata, tirata a lucido, avvincente e densa di brividi metafisici. Alcuni accenni sulla trama (in breve): il consulente di moda Barney Mayerson è corroso dal senso di colpa e dall'incapacità di amare, la missionaria Anna Hawthorne sta perdendo la fede in Dio, altri uomini e altre donne sono scaraventati davanti alle proprie catastrofi personali e faranno il possibile per dare il meglio od il meno peggio di sé, il boss Leo Bulero cerca di difendere il proprio impero economico ma anche l’intera umanità dalla minaccia del terrificante industriale Palmer Eldritch che ha fatto un viaggio oltre il sistema solare ed è ritornato con la spaventosa droga Chew-Z. Nato nel 1928 e morto nel 1982, Dick scrisse quarantacinque romanzi e più di cento racconti. La sua geniale immaginazione frugò nelle umide cantine e nelle polverose soffitte della vecchia fantascienza, ne scavò fuori l’armamentario più antiquato, le situazioni più logore, gli ambienti più abusati e li reinventò, caricandoli di una devastante potenza visionaria. Le rosse sabbie di Marte erano ormai diventate uno scenario patetico, visto e rivisto mille volte? Nelle "Tre stimmate", Marte diventa una pulsante e disperata metafora della condizione umana. Gli extraterrestri con i tentacoli facevano ridere anche i bambini? Dick restituisce agli alieni la loro condizione di diversità, di totale alienità. E così avanti. In questa frenetica attività di riciclatore di rifiuti narrativi, usando sempre materiali poverissimi, Dick seppe raccontare la seconda metà del Novecento come pochi scrittori hanno saputo fare. E se purtroppo la sua fama in vita non uscì dal ghetto della fantascienza, ora invece, a venti quattro anni dalla sua morte, il cinema e l’ecologia, il teatro e il rock, la critica e la pittura si sono impadroniti delle sue storie e le usano per capire il mondo. Eppure Philp Dick non perse mai di vista il gusto pulp della fantascienza di un tempo che, essendo un genere popolare, doveva prima di tutto catturare l’attenzione di lettori frettolosi e vogliosi di avventure. Intendimenti volgari e disprezzabili? In fondo quanti grandi scrittori dell'Ottocento sono stati proprio così? Dostoevski, Dickens, Balzac scrivevano storie cariche di colpi di scena, lette avidamente da un ampio pubblico. E adesso, per capire quel secolo, bisogna leggere loro. Così come, per capire l’epoca che stiamo vivendo, bisogna leggere Philip Dick. Un altro romanziere che fa riflettere?
Philip Dick. Lo leggo da quando mio papà me lo propose (era “La città sostituita”, pubblicato da Urania) nel ‘66 o giù di lì. Avevo dodici anni e da allora Dick mi ha sempre accompagnato con le sue storie. E un libro come “Le tre stimmate di Palmer Edritch” l’ho letto sette od otto volte, sempre attanagliato da quella suspense. Lo conoscete? John Lennon lo ammirava e voleva trarne un film, Francis Ford Coppola lo sta ancora progettando: “Le tre stimmate di Palmer Eldritch” (il più grande romanzo della storia della fantascienza?) ha ormai quarant’anni. Scritto nel 1964, uscito negli Stati Uniti con la casa editrice Doubleday nel 1965, pubblicato in Italia nel 1970 dalla Libra, dalla Nord nel 1990, dalla Sellerio nel 1996, ora ritradotto dalla Fanucci, concentra in neanche trecento pagine tantissime cose. Una trama, anzi tante trame che si intrecciano, tutte mozzafiato e traboccanti tensione e interrogativi. Ma anche una summa dei temi della fantascienza: la realtà virtuale (nel ‘64!), nuove droghe devastanti, Dio e lo gnosticismo, la comunione cristiana e le Barbie, un’inquietante invasione aliena, il surriscaldamento della Terra rovinata dalla rapacità degli esseri umani, la colonizzazione di altri pianeti, l’ingegneria genetica e i suoi rischi, il capitalismo monopolistico che mette le mani sulla droga, il ruolo della indebolita ONU, una pubblicità sempre più invasiva e condizionante, l’uso distorto della psichiatria, la crisi della democrazia. Uno dei prodigi del romanzo è che tutto ciò non è affastellato alla rinfusa, ma inserito benissimo dentro una macchina narrativa perfettamente oliata, tirata a lucido, avvincente e densa di brividi metafisici.
Alcuni accenni sulla trama (in breve): il consulente di moda Barney Mayerson è corroso dal senso di colpa e dall’incapacità di amare, la missionaria Anna Hawthorne sta perdendo la fede in Dio, altri uomini e altre donne sono scaraventati davanti alle proprie catastrofi personali e faranno il possibile per dare il meglio od il meno peggio di sé, il boss Leo Bulero cerca di difendere il proprio impero economico ma anche l’intera umanità dalla minaccia del terrificante industriale Palmer Eldritch che ha fatto un viaggio oltre il sistema solare ed è ritornato con la spaventosa droga Chew-Z.
Nato nel 1928 e morto nel 1982, Dick scrisse quarantacinque romanzi e più di cento racconti. La sua geniale immaginazione frugò nelle umide cantine e nelle polverose soffitte della vecchia fantascienza, ne scavò fuori l’armamentario più antiquato, le situazioni più logore, gli ambienti più abusati e li reinventò, caricandoli di una devastante potenza visionaria. Le rosse sabbie di Marte erano ormai diventate uno scenario patetico, visto e rivisto mille volte? Nelle “Tre stimmate”, Marte diventa una pulsante e disperata metafora della condizione umana. Gli extraterrestri con i tentacoli facevano ridere anche i bambini? Dick restituisce agli alieni la loro condizione di diversità, di totale alienità. E così avanti. In questa frenetica attività di riciclatore di rifiuti narrativi, usando sempre materiali poverissimi, Dick seppe raccontare la seconda metà del Novecento come pochi scrittori hanno saputo fare. E se purtroppo la sua fama in vita non uscì dal ghetto della fantascienza, ora invece, a venti quattro anni dalla sua morte, il cinema e l’ecologia, il teatro e il rock, la critica e la pittura si sono impadroniti delle sue storie e le usano per capire il mondo.
Eppure Philp Dick non perse mai di vista il gusto pulp della fantascienza di un tempo che, essendo un genere popolare, doveva prima di tutto catturare l’attenzione di lettori frettolosi e vogliosi di avventure. Intendimenti volgari e disprezzabili? In fondo quanti grandi scrittori dell’Ottocento sono stati proprio così? Dostoevski, Dickens, Balzac scrivevano storie cariche di colpi di scena, lette avidamente da un ampio pubblico. E adesso, per capire quel secolo, bisogna leggere loro. Così come, per capire l’epoca che stiamo vivendo, bisogna leggere Philip Dick.

]]>
Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18329 zauberei Sun, 13 Jan 2008 17:09:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18329 Ah sergio te lo dico nella stanza accanto pecchè qui non ci entra. Ah sergio te lo dico nella stanza accanto pecchè qui non ci entra.

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18328 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 17:04:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18328 Zauberei, per carita'! Tu non mi hai mai offeso, ne' sei facilmente sarcastica. Buono studio (a proposito: cosa studi, cara?) Sergio Zauberei,
per carita’! Tu non mi hai mai offeso, ne’ sei facilmente sarcastica. Buono studio (a proposito: cosa studi, cara?)
Sergio

]]>
Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18327 zauberei Sun, 13 Jan 2008 16:54:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18327 Enrico io però avevo capito subbitoooooo. Solo che ehm ero incerta se dire terno o nun terno? So indecisa nei momenti cruciali! Tu però, soffiate er naso storto e raffreddato, perchè se usi quello per parlare nun te capisco. Le faccine nun le so fa. Enrico io però avevo capito subbitoooooo. Solo che ehm ero incerta se dire terno o nun terno? So indecisa nei momenti cruciali!
Tu però, soffiate er naso storto e raffreddato, perchè se usi quello per parlare nun te capisco.

Le faccine nun le so fa.

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18326 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 16:45:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18326 @ zauberei: ti desti sempre quando è troppo tardi. hai strllato "ternoooooo", ma già si va per la cinquina. Svejete! ps: e c'hai 4 tette, tutte mosce :-) @ zauberei:
ti desti sempre quando è troppo tardi. hai strllato “ternoooooo”, ma già si va per la cinquina. Svejete!
ps: e c’hai 4 tette, tutte mosce
:-)

]]>
Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18325 zauberei Sun, 13 Jan 2008 16:36:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18325 Ah Miriam Povera Montessora - poi l'hanno messa sulle Millelire peffortuna (di cui ho una sehnsucht sempre più pungente:)) sergio, mi spiace se dovessi essere stata io a offenderti. Non era mia intenzione, nè sminuire il lavoro che fai. Non ci pensavo porprio. Mi riferivo a una continuità che và dal dilettante allo specializzato e la quale può essere origine di importanti riflessioni. A meno che invece pensassi ad altro e allora mejo Con medesima bonomia et fermezza. ps Massimo scusa scusa scusame nun tracimo più. Ma se annavo alla stanza apposita il Sozi numme vedeva peccerto. Ritorno a studià e nun je la faccio più. Ah Miriam Povera Montessora – poi l’hanno messa sulle Millelire peffortuna (di cui ho una sehnsucht sempre più pungente:))

sergio, mi spiace se dovessi essere stata io a offenderti. Non era mia intenzione, nè sminuire il lavoro che fai. Non ci pensavo porprio. Mi riferivo a una continuità che và dal dilettante allo specializzato e la quale può essere origine di importanti riflessioni. A meno che invece pensassi ad altro e allora mejo

Con medesima bonomia et fermezza.

ps Massimo scusa scusa scusame nun tracimo più. Ma se annavo alla stanza apposita il Sozi numme vedeva peccerto.
Ritorno a studià e nun je la faccio più.

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18322 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 16:21:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18322 http://enricogregori.splinder.com/ non avendo precedentemente parlato con Massimo non posso permettermi "incursioni" a carattere privato. Sebbene, in realtà, invito a cliccare sul mio sito per leggere qualcosa su un'altra persona che compare in questo blog. Grazie http://enricogregori.splinder.com/

non avendo precedentemente parlato con Massimo non posso permettermi “incursioni” a carattere privato. Sebbene, in realtà, invito a cliccare sul mio sito per leggere qualcosa su un’altra persona che compare in questo blog. Grazie

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18321 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 16:06:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18321 Cara M. Teresa Scibona, grazie innanzitutto per l'acuta analisi riassuntiva dell'opera di Prisco; a proposito del medesimo autore: e di ''Una spirale di nebbia'' (1966), cosa ne pensa? Sergio Cara M. Teresa Scibona,
grazie innanzitutto per l’acuta analisi riassuntiva dell’opera di Prisco; a proposito del medesimo autore: e di ”Una spirale di nebbia” (1966), cosa ne pensa?
Sergio

]]>
Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18320 miriam ravasio Sun, 13 Jan 2008 15:49:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18320 @Zauberei Brava, intendevo proprio quello, che con la solita strasimpatica ironia, hai precisato. E comunque la frase citata sopra, era parte di una riflessione della Montessori sulla psicologia, anzi sul rapporto bambino-psicologia. E francamente, penso che questa donna abbia pagato moltissimo, proprio perché del nostro stesso genere: femminile. Era molto in gamba e sorprendentemente innovativa, più di quello che comunemente conosciamo. Ciao, ciao e grazie @Zauberei
Brava, intendevo proprio quello, che con la solita strasimpatica ironia, hai precisato.

E comunque la frase citata sopra, era parte di una riflessione della Montessori sulla psicologia, anzi sul rapporto bambino-psicologia. E francamente, penso che questa donna abbia pagato moltissimo, proprio perché del nostro stesso genere: femminile. Era molto in gamba e sorprendentemente innovativa, più di quello che comunemente conosciamo.
Ciao, ciao e grazie

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18319 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 15:40:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18319 il fatto che tu ogni tanto dica qualche parolaccia forse è l'unico pregio che hai il fatto che tu ogni tanto dica qualche parolaccia forse è l’unico pregio che hai

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18317 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 15:27:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18317 Ho gia' detto quel che volevo dire molto sopra. Secondo me basta. Mi stanco dei giochini. Ho gia’ detto quel che volevo dire molto sopra. Secondo me basta. Mi stanco dei giochini.

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18316 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 15:23:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18316 Io adesso vado che ho da lavorare. E da leggere. Buon divertimento. Io adesso vado che ho da lavorare. E da leggere. Buon divertimento.

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18315 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 15:22:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18315 Appunto. Io non mi permetto di dar consigli a nessuno sulle cose che non conosco, e naturalmente mando affanculo chi lo fa con me (non mi riferisco a nessuno in particolare) se non e' uno coi coglioni fumanti. Scusatemi per il gergo ma la parolaccia a volte significa chiarezza estrema. Appunto. Io non mi permetto di dar consigli a nessuno sulle cose che non conosco, e naturalmente mando affanculo chi lo fa con me (non mi riferisco a nessuno in particolare) se non e’ uno coi coglioni fumanti.
Scusatemi per il gergo ma la parolaccia a volte significa chiarezza estrema.

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18314 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 15:20:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18314 @ tutti: ma il post continua a essere un po' scarso di interventi mirati così come massimo desidererebbe sergio, mi meraviglio di te :-) @ tutti:
ma il post continua a essere un po’ scarso di interventi mirati così come massimo desidererebbe
sergio, mi meraviglio di te
:-)

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18313 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 15:19:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18313 @ sergio: perbacco, come no! io accetto consigli...se voi accettate un bel po' di vaffanculo :-) @ sergio:
perbacco, come no! io accetto consigli…se voi accettate un bel po’ di vaffanculo
:-)

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18312 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 15:12:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18312 (Perche' non andate a dire a Gregori come deve fare il giornalista?) (Perche’ non andate a dire a Gregori come deve fare il giornalista?)

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18311 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 15:11:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18311 Non e' questione di narcisismo ma di smetterla di offendere chi fa un lavoro adeguato ad un blog letterario. Poi ognuno lavori come meglio crede. Io non me la prendo con nessuno, ma mi stanco di esser indirettamente o direttamente preso per imbecille perche' sto in un campo che riguarda questo blog. Le contaminazioni sono cosa scontata, ovvia, logica: chi le esclude? Non certo io. Ma la scrittura e' anche un settore che richiede degli studi specialistici come ogni altro: il pediatra deve conoscere si' la medicina generale, ma si specializza in bambini, giusto? In ogni caso io non ce l'ho con nessuno ne' sono falso modesto: mi guardo alle spalle e vedo la marea di critici e scrittori che mi consigliano di essere umile e tant'e'. Pero' dipende chi e' a dirmi di ''calmarmi'': se e' uno che sta nel mio campo abbasso la testa, altrimenti rispondo. Con la solita bonomia e fermezza. Non e’ questione di narcisismo ma di smetterla di offendere chi fa un lavoro adeguato ad un blog letterario. Poi ognuno lavori come meglio crede. Io non me la prendo con nessuno, ma mi stanco di esser indirettamente o direttamente preso per imbecille perche’ sto in un campo che riguarda questo blog. Le contaminazioni sono cosa scontata, ovvia, logica: chi le esclude? Non certo io. Ma la scrittura e’ anche un settore che richiede degli studi specialistici come ogni altro: il pediatra deve conoscere si’ la medicina generale, ma si specializza in bambini, giusto?
In ogni caso io non ce l’ho con nessuno ne’ sono falso modesto: mi guardo alle spalle e vedo la marea di critici e scrittori che mi consigliano di essere umile e tant’e’. Pero’ dipende chi e’ a dirmi di ”calmarmi”: se e’ uno che sta nel mio campo abbasso la testa, altrimenti rispondo.
Con la solita bonomia e fermezza.

]]>
Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18309 zauberei Sun, 13 Jan 2008 14:54:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18309 Ma tra i geni (che non siamo noi) e le pippe (che non siamo noi manco, perchè la falsa modestia è traditrice) ci sono i tentativi di comprensione , i quali spesso lavorano in maniera trasversale e anzi - di solito più ci si specializza in un lavoro critico in qualsiasi direzione, più ci si vede costretti a contemplare categorie estranee a quella in cui si lavora. Come è vero che la letteratura si capisce meglio se si guarda anche l'arte e l'economia e la psicoanalisi, e come la psicologia si nutre di queste cose, e così è almeno secondo me. Questo non vuol dire ridurre le discipline, ma capire il fatto che non stanno ognuna per un isola sua. Dopo di che boh, il narcisismo altrui numme disturba, fintanto che non ottunde la comprensione. sperando che pure il mio sia perdonato. Ma tra i geni (che non siamo noi) e le pippe (che non siamo noi manco, perchè la falsa modestia è traditrice) ci sono i tentativi di comprensione , i quali spesso lavorano in maniera trasversale e anzi – di solito più ci si specializza in un lavoro critico in qualsiasi direzione, più ci si vede costretti a contemplare categorie estranee a quella in cui si lavora. Come è vero che la letteratura si capisce meglio se si guarda anche l’arte e l’economia e la psicoanalisi, e come la psicologia si nutre di queste cose, e così è almeno secondo me. Questo non vuol dire ridurre le discipline, ma capire il fatto che non stanno ognuna per un isola sua.

Dopo di che boh, il narcisismo altrui numme disturba, fintanto che non ottunde la comprensione. sperando che pure il mio sia perdonato.

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18308 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 14:36:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18308 Ciao Germano, sono prontissimo e sull'attenti: quando vuoi tu iniziamo la prima stesura - sotto gli auspici del vecchio Fred Gregorione! Sergio Ciao Germano,
sono prontissimo e sull’attenti: quando vuoi tu iniziamo la prima stesura – sotto gli auspici del vecchio Fred Gregorione!
Sergio

]]>
Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18305 Sergio Sozi Sun, 13 Jan 2008 14:22:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18305 Senza la ''maniera raffinata colta e autorevole'' di filologi, italianisti, critici e letterati, Chaplin da solo non li sa scegliere e consigliare i lavori letterari buoni. Credetemi. In Italia come dappertutto i mestieri sono tutti da rispettare, credo: perche' sparare addosso di continuo su chi e' specializzato in un settore? Sarebbe come se io (ma non lo faccio mai) mi mettessi a dire che nell'arte moderna Pollock deve esser collegato alle poesie di Ginsberg perche' l'arte letteraria va unita a quella visiva la quale da sola non vale niente. Discorso da dilettanti, questo. Chi si occupa di tutto diletta di tutto, abitualmente, tranne i geni. Pochissimi e non certo noi (almeno non io). Senza la ”maniera raffinata colta e autorevole” di filologi, italianisti, critici e letterati, Chaplin da solo non li sa scegliere e consigliare i lavori letterari buoni. Credetemi.
In Italia come dappertutto i mestieri sono tutti da rispettare, credo: perche’ sparare addosso di continuo su chi e’ specializzato in un settore? Sarebbe come se io (ma non lo faccio mai) mi mettessi a dire che nell’arte moderna Pollock deve esser collegato alle poesie di Ginsberg perche’ l’arte letteraria va unita a quella visiva la quale da sola non vale niente. Discorso da dilettanti, questo. Chi si occupa di tutto diletta di tutto, abitualmente, tranne i geni. Pochissimi e non certo noi (almeno non io).

]]>
Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18304 eventounico Sun, 13 Jan 2008 14:10:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18304 Miriam saluta Mafalda da parte mia. E' stato bello conoscerla, ma le basta poco per scegliere un differente taglio di capelli. Nessuno di noi è immune al narcisismo. Per cui conviene cercare altri lidi. Con onore. Miriam saluta Mafalda da parte mia. E’ stato bello conoscerla, ma le basta poco per scegliere un differente taglio di capelli. Nessuno di noi è immune al narcisismo. Per cui conviene cercare altri lidi. Con onore.

]]>
Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18301 miriam ravasio Sun, 13 Jan 2008 13:54:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18301 @ tutti i nostri post hanno perso smalto, bisogna riparare. Si aggira per il blog di Massimo quest'aria seria, rigida e compita delle norme e delle letterarie convinzioni; uno spettro stanco e sordo che non coglie, proprio perché impedito da un udito compromesso, i nuovi suoni, lo starnazzo reale dei germani. Appunto, Germano dove sei? Tutto bene? Un sabato sereno? Dicci qualcosa su questa nostra stanca lingua e ancora di più su questo stanco e ammuffito appropriarsene. Io penso che la lingua sia un corpo, e in quanto tale vada considerato. Un corpo che cambia, perché niente è uguale e tutto muta, evolve si adatta e accoglie. Enrico cita Rigoni Stern, io ricordo Levi, don Milani e tutti i testi autobiografici, Chaplin compreso. E’ la vita, l’esistere che fa la differenza, che segna e ci regala nuove dimensioni e approdi di sopravvivenza. Il resto è solo maniera, raffinata, colta e autorevole ma che poco incide sulla vita degli uomini. Se non fosse così, perché nella civilissima Europa che conosceva Dante, Tolstoj, Schiller, Hugo, è avvenuto quel che è stato? “Ma l’uomo può tutto, e la sua apparente inerzia prepara la meravigliosa sorpresa dell’individualità, la sua voce inarticolata, un giorno articolerà la parola” Ecco, l’uomo è tutto. A chi apparterrà la citazione che ho riportato? Vediamo se indovinate… baci @ tutti
i nostri post hanno perso smalto, bisogna riparare. Si aggira per il blog di Massimo quest’aria seria, rigida e compita delle norme e delle letterarie convinzioni; uno spettro stanco e sordo che non coglie, proprio perché impedito da un udito compromesso, i nuovi suoni, lo starnazzo reale dei germani.
Appunto, Germano dove sei? Tutto bene? Un sabato sereno?
Dicci qualcosa su questa nostra stanca lingua e ancora di più su questo stanco e ammuffito appropriarsene. Io penso che la lingua sia un corpo, e in quanto tale vada considerato. Un corpo che cambia, perché niente è uguale e tutto muta, evolve si adatta e accoglie. Enrico cita Rigoni Stern, io ricordo Levi, don Milani e tutti i testi autobiografici, Chaplin compreso. E’ la vita, l’esistere che fa la differenza, che segna e ci regala nuove dimensioni e approdi di sopravvivenza. Il resto è solo maniera, raffinata, colta e autorevole ma che poco incide sulla vita degli uomini. Se non fosse così, perché nella civilissima Europa che conosceva Dante, Tolstoj, Schiller, Hugo, è avvenuto quel che è stato?
“Ma l’uomo può tutto, e la sua apparente inerzia prepara la meravigliosa sorpresa dell’individualità, la sua voce inarticolata, un giorno articolerà la parola”
Ecco, l’uomo è tutto. A chi apparterrà la citazione che ho riportato? Vediamo se indovinate…
baci

]]>
Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18299 M. Teresa Santalucia Scibona Sun, 13 Jan 2008 12:06:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18299 Fra i molti volumi che mi hanno fatto riflettere,mi piace ricordare "Il Pellicano di pietra"-1996, del grande narratore Michele Prisco. Lui stesso definì questa sua opera "un romanzo , romanzo". Mi permetto di segnalare uno stralcio minimo per non tediarvi,della mia presentazione del suo libro:- "L'acuta indagine di Prisco, che prende spunto dalla cronaca,si muove in due sensi,l'analisi dell'ambiente e la psicologia dei personaggi. Nella prima egli tocca i punti nevralgici del sistema con tutti i danni che ne derivano. L'ambiente socio - economico di estrema mediocrità, con le sue vistose degradazioni, costituisce non solo il fondale del racconto, ma il tessuto vivo e pregnante in cui si muovono i protagonisti. Egli non scrive solo per il gusto di narrare una storia, ma per trovare risposte all' inquietudine del vivere; l'intenzione morale costituisce quindi uno dei motivi saldamente incorporati nelle pagine del romanzo. Da esse emerge nitida, un'umanità semplice e minuta che infrange la legge per necessità di vita. Nella sua Napoli amata e sofferta, il desiderio smodato di alcuni di arricchirsi alla svelta, ha permesso che il polipo vischioso della camorra (termine che nelle sue pagine non compare mai , ma chiaramente si deduce) e l'invadente corruzione si spandessero a macchia d'olio. In questa trama corposa per la pluralità degli intrecci, la diagnosi impietosa della società, questa volta non lascia spazio alla speranza e Napoli e la sua gente, umiliati nel corpo e nello spirito divengono la metafora del mondo e come tali assurgono ad una più generale condizione umana..." Prisco, brillante penna del sud, ha avuto una straordinaria carriera letteraria, dall'esordio con "La Provincia addormentata" del 49 sino a "Gli altri"('99), che è uno degli ultimi romanzi. Egli ha attraversato mezzo secolo di narrativa ,cercando con meticolosa attenzione e coscienza critica, di annotare tutto il reale anche fuori dai canoni e di andare oltre all'aspetto consueto delle cose. Lo definirei un intuitivo precursore del dilagante degrado che la bella e fantasiosa Napoli sta vivendo sulla sua pelle martoriata.Come uomo Michele Prisco, era un vero e colto signore di vecchio stampo,che non faceva pesare la sua raggiunta ed estesa motorietà. Mi ritengo fortunata per aver avuto il privilegio di conoscerlo e il suo ricordo di persona garbata ed educatissima, resta un punto fermo e indimenticabile della mia vita. M. Teresa Fra i molti volumi che mi hanno fatto riflettere,mi piace ricordare “Il Pellicano di pietra”-1996, del grande narratore Michele Prisco. Lui stesso definì questa sua opera “un romanzo , romanzo”. Mi permetto di segnalare uno stralcio minimo per non tediarvi,della mia presentazione del suo libro:- “L’acuta indagine di Prisco, che prende spunto dalla cronaca,si muove in due sensi,l’analisi dell’ambiente e la psicologia dei personaggi. Nella prima egli tocca i punti nevralgici del sistema con tutti i danni che ne derivano. L’ambiente socio – economico di estrema mediocrità, con le sue vistose degradazioni, costituisce non solo il fondale del racconto, ma il tessuto vivo e pregnante in cui si muovono i protagonisti. Egli non scrive solo per il gusto di narrare una storia, ma per trovare risposte all’ inquietudine del vivere; l’intenzione morale costituisce quindi uno dei motivi saldamente incorporati nelle pagine del romanzo. Da esse emerge nitida, un’umanità semplice e minuta che infrange la legge per necessità di vita. Nella sua Napoli amata e sofferta, il desiderio smodato di alcuni di arricchirsi alla svelta, ha permesso che il polipo vischioso della camorra (termine che nelle sue pagine non compare mai , ma chiaramente si deduce) e l’invadente corruzione si spandessero a macchia d’olio. In questa trama corposa per la pluralità degli intrecci, la diagnosi impietosa della società, questa volta non lascia spazio alla speranza e Napoli e la sua gente, umiliati nel corpo e nello spirito divengono la metafora del mondo e come tali assurgono ad una più generale condizione umana…”
Prisco, brillante penna del sud, ha avuto una straordinaria carriera letteraria, dall’esordio con “La Provincia addormentata” del 49 sino a “Gli altri”(‘99), che è uno degli ultimi romanzi. Egli ha attraversato mezzo secolo di narrativa ,cercando con meticolosa attenzione e coscienza critica, di annotare tutto il reale anche fuori dai canoni e di andare oltre all’aspetto consueto delle cose. Lo definirei un intuitivo precursore del dilagante degrado che la bella e fantasiosa Napoli sta vivendo sulla sua pelle martoriata.Come uomo Michele Prisco, era un vero e colto signore di vecchio stampo,che non faceva pesare la sua raggiunta ed estesa motorietà. Mi ritengo fortunata per aver avuto il privilegio di conoscerlo e il suo ricordo di persona garbata ed educatissima, resta un punto fermo
e indimenticabile della mia vita.
M. Teresa

]]>
Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18291 Enrico Gregori Sun, 13 Jan 2008 09:57:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18291 Però, se vogliamo tener fede ai propositi, "Il paradiso perduto" non dovrebbe rientrare in questa discussione. Mi pare che alla fine abbia prevalso la tendenza a concentrarsi solo sui romanzi. Per cui temo che il poema di John Milton vada parcheggiato in attesa di un post consono. Conservo dunque "Don Chisciotte" ma ricordo che uno dei romanzi che più mi fece riflettere fu "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern. Nella sua semplicità lo trovai di fortissimo impatto. E grosso modo anche tutta la critica gli tributò enorme considerazione. Elio Vittorini (mi pare fosse lui) avanzò dei dubbi sul fatto che Stern potesse essere definito "scrittore" in quanto probabilmente non avrebbe mai potuto scrivere altro se non storie da lui vissute veramente. Ma, nonostante, Vittorini riteneva Stern un grande. Però, se vogliamo tener fede ai propositi, “Il paradiso perduto” non dovrebbe rientrare in questa discussione. Mi pare che alla fine abbia prevalso la tendenza a concentrarsi solo sui romanzi. Per cui temo che il poema di John Milton vada parcheggiato in attesa di un post consono.
Conservo dunque “Don Chisciotte” ma ricordo che uno dei romanzi che più mi fece riflettere fu “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern. Nella sua semplicità lo trovai di fortissimo impatto. E grosso modo anche tutta la critica gli tributò enorme considerazione. Elio Vittorini (mi pare fosse lui) avanzò dei dubbi sul fatto che Stern potesse essere definito “scrittore” in quanto probabilmente non avrebbe mai potuto scrivere altro se non storie da lui vissute veramente. Ma, nonostante, Vittorini riteneva Stern un grande.

]]>
Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/comment-page-3/#comment-18258 eventounico Sat, 12 Jan 2008 23:43:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/10/thinking-blogger-sono-stato-nominato/#comment-18258 Enrico, ma nella vita mica si può sempre vivere di bolina. Comunque nessuno schiaffo sto provando a fare un ragionamento. Miton colpì anche me. In qualche passaggio non sono nemmeno sicuro di averlo capito appieno. P.S. ok per l'acquisto a mezzi Enrico, ma nella vita mica si può sempre vivere di bolina. Comunque nessuno schiaffo sto provando a fare un ragionamento.
Miton colpì anche me. In qualche passaggio non sono nemmeno sicuro di averlo capito appieno.
P.S.
ok per l’acquisto a mezzi

]]>