Commenti a: LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: antonella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-24120 antonella Thu, 28 Feb 2008 14:00:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-24120 ciao...ho letto qst bllissimo libro a scuoladove abbiamo incontrato ivan...mi è piaciuto un sacco,è un libro davvero interessante.complimenti. ciao…ho letto qst bllissimo libro a scuoladove abbiamo incontrato ivan…mi è piaciuto un sacco,è un libro davvero interessante.complimenti.

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Di: mara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-23229 mara Sun, 17 Feb 2008 11:32:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-23229 salve a tutti...Sono entrata in questo sito in cerca di spunti perchè in questo giorni devo scrivere una recensione sul libro "La Kryptonite Nella Borsa" e onestamente non ho la minima idea di come si faccia. Infatti il 27 febbraio andrò alla fondazione Bellonci a parlare con Ivan riguardo il suo libro, Però non so bene come strutturare il discorso.Dopo aver letto i post di alcuni di voi mi è venuta qualche idea; tranquilli non farò un copia-incolla. Sicuramente però parlerò di Peter Pan( ma quello lo avrei scritto anche senza il vostro aiuto) infatti la sua storia mi è sempre piaciuta e all'esame di terza media avevo portato una tesina su James M. Barrie e sul libro "Peter Pan nei giardini di Kensington". Anche io da piccola spesso rimanevo sola perchè i miei genitori lavoravano fino a tardi e io mi sono creata degli amici immaginari (erano dei simpatici lupetti che erano gli unici che mi potessero convincere a mangiare la frutta e la verdura). mi sarebbe piaciuto parlare con voi dei miei anni 70, ma in quel periodo non stavo neanche nei pensieri dei miei genitori.. se mai vorrete parlare degli anni 90 sono a vostra dispozione... bè dopo aver detto questo penso di poter continuare a scrivere la mia recensione grazie mille a tutti dell'aiuto... ciao Ivan, ci si vede il 27!! :-) salve a tutti…Sono entrata in questo sito in cerca di spunti perchè in questo giorni devo scrivere una recensione sul libro “La Kryptonite Nella Borsa” e onestamente non ho la minima idea di come si faccia.
Infatti il 27 febbraio andrò alla fondazione Bellonci a parlare con Ivan riguardo il suo libro, Però non so bene come strutturare il discorso.Dopo aver letto i post di alcuni di voi mi è venuta qualche idea; tranquilli non farò un copia-incolla. Sicuramente però parlerò di Peter Pan( ma quello lo avrei scritto anche senza il vostro aiuto) infatti la sua storia mi è sempre piaciuta e all’esame di terza media avevo portato una tesina su James M. Barrie e sul libro “Peter Pan nei giardini di Kensington”. Anche io da piccola spesso rimanevo sola perchè i miei genitori lavoravano fino a tardi e io mi sono creata degli amici immaginari (erano dei simpatici lupetti che erano gli unici che mi potessero convincere a mangiare la frutta e la verdura). mi sarebbe piaciuto parlare con voi dei miei anni 70, ma in quel periodo non stavo neanche nei pensieri dei miei genitori.. se mai vorrete parlare degli anni 90 sono a vostra dispozione…
bè dopo aver detto questo penso di poter continuare a scrivere la mia recensione grazie mille a tutti dell’aiuto… ciao Ivan, ci si vede il 27!! :-)

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » LA VITA INCAGLIATA di Attilio Del Giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-20350 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » LA VITA INCAGLIATA di Attilio Del Giudice Mon, 28 Jan 2008 21:31:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-20350 [...] LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo [...] [...] LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo [...]

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19989 Maria Lucia Riccioli Fri, 25 Jan 2008 23:14:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19989 Ciao Adriana! Leggerti qui è una gioia... Ci manchi tantissimo, lo sai? A quando un tè letterario? Baci da Maria Lucia, Simona e tutta la compagnia della scrittura... Ciao Adriana! Leggerti qui è una gioia…
Ci manchi tantissimo, lo sai? A quando un tè letterario?
Baci da Maria Lucia, Simona e tutta la compagnia della scrittura…

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Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19785 M. Teresa Santalucia Scibona Thu, 24 Jan 2008 09:31:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19785 Ivan, ti ringrazio per la tua gentilezza, per le esaurenti spiegazioni, come vedi ti dò del tu, devi scusarmi, sono una matusa di vecchio stampo ...però cerco di adeguarmi. Per giovani come voi, beati voi..., oggi è tutto meno formale. Il mio tecnico mi sta assestando il sito che avevo massacrato, per rimettere nella parte alta, ossia nel benvenuto sez. "Freschi di stampa", la segnalazione dei libri degli amici, è stato inserito anche il tuo, ma avvertimi se c'è stato qualche errore. Sei al corrente del Festival cinematografico -" Terra di Siena", che è collegato al Festival di Venezia? A Siena, vicino al duomo c'è la casa natale di Mario Verdone, babbo di Carlo, Luca e Sivia e in provincia ha comprato una casale Luca Zingaretti, anche lui ha già istituito un laboratorio di documentari. Se ti interessa, potresti informarti e magari venire a trovarmi. Fra qualche giorno inserirò sul sito i premiati del "Santa Caterina d'oro" 2008( faccio parte del Comitato per la Letteratura), l'evento internazionale ci sarà a metà febbraio e aspettiamo ospiti molto famosi in tutti i campi sociali, dalla medicina alla televisione.Ti rinnovo la mia simpatia e l'augurio di un luminoso avvenire.Grazie per l'attenzione. M. Teresa Ivan, ti ringrazio per la tua gentilezza, per le esaurenti spiegazioni, come vedi ti dò del tu, devi scusarmi, sono una matusa di vecchio stampo …però cerco di adeguarmi. Per giovani come voi, beati voi…, oggi è tutto meno formale. Il mio tecnico mi sta assestando il sito che avevo massacrato, per rimettere nella parte alta, ossia nel benvenuto sez. “Freschi di stampa”, la segnalazione dei libri degli amici, è stato inserito anche il tuo, ma avvertimi se c’è stato qualche errore. Sei al corrente del Festival cinematografico -” Terra di Siena”, che è collegato al Festival di Venezia? A Siena, vicino al duomo c’è la casa natale di Mario Verdone, babbo di Carlo, Luca e Sivia e in provincia ha comprato una casale Luca Zingaretti, anche lui ha già istituito un laboratorio di documentari. Se ti interessa, potresti informarti e magari venire a trovarmi. Fra qualche giorno inserirò sul sito i premiati del “Santa Caterina d’oro” 2008( faccio parte del Comitato per la Letteratura), l’evento internazionale ci sarà a metà febbraio e aspettiamo ospiti molto famosi in tutti i campi sociali, dalla medicina alla televisione.Ti rinnovo la mia simpatia e l’augurio di un luminoso avvenire.Grazie per l’attenzione.
M. Teresa

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19760 Massimo Maugeri Wed, 23 Jan 2008 23:31:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19760 @ Ivan Grazie davvero per la tua disponibilità e per la generosità delle risposte. Sei stato bravissimo! Conoscevo bene l'aneddoto relativo al maestro Muti, ma avevo poacere a fartelo raccontare. Thanks :) - @ Tutti Grazie per i vostri interventi. Il dibattito rimane aperto... @ Ivan
Grazie davvero per la tua disponibilità e per la generosità delle risposte. Sei stato bravissimo!
Conoscevo bene l’aneddoto relativo al maestro Muti, ma avevo poacere a fartelo raccontare. Thanks
:)
-
@ Tutti
Grazie per i vostri interventi.
Il dibattito rimane aperto…

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Di: m.g. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19758 m.g. Wed, 23 Jan 2008 19:43:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19758 sara' che nel 70 avevo ott anni,sara' perche' dove vivevo non erano neppure gli anni 70,ma uno scampolo di secolo imprecisato,800 o 900, pensando a quello che facevo io a quell'epoca mi sembrate marziani.ora capisco perche' ho ancora tanto piu' senno di voi.E perche' siete cosi' sospettosi e malfidati.perche' siamo tropo diversi. baci a tutti. sara’ che nel 70 avevo ott anni,sara’ perche’ dove vivevo non erano neppure gli anni 70,ma uno scampolo di secolo imprecisato,800 o 900, pensando a quello che facevo io a quell’epoca mi sembrate marziani.ora capisco perche’ ho ancora tanto piu’ senno di voi.E perche’ siete cosi’ sospettosi e malfidati.perche’ siamo tropo diversi.
baci a tutti.

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Di: adriana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19755 adriana Wed, 23 Jan 2008 19:27:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19755 per quanto riguarda il nuovo libro di ivan. Il poco che ho letto qui è molto bello e nello stesso tempo molto semplice. Chi l'ha letto dice che è molto diverso da cronaca di un disamore. Io cronaca l'ho letto un paio d'anni fa e da allora sta sul mio comodino ( io leggo circa tre libri al mese... ). Perchè è la cronaca di un dolore che abbiamo provato tutti e che tutti ci portiamo dentro spesso incapaci di farlo diventare parole. Ivan invece l'ha espresso in modo diretto e forte e semplice. Voglio dire senza troppe metafore e costruzioni. Profondo, forte importante. Ecco, adesso leggendo la pagina del nuovo libro che Massimo ci ha presentato, ho pensato alla stessa cosa. In una pagina ci sono mille possibilità di sviluppo, tanti punti su cui riflettere... e tutto con una semplicità che trovo magnifica. Bravo ivan. Quando ti ho conosciuto a catania, per poche ore, la cosa che più mi ha colpito di te è stata l'aria di ragazzo normale, bello e normale. E normale non sta per qualunque. Leggerò il nuovo libro appena lo troverò. ciao per quanto riguarda il nuovo libro di ivan. Il poco che ho letto qui è molto bello e nello stesso tempo molto semplice. Chi l’ha letto dice che è molto diverso da cronaca di un disamore. Io cronaca l’ho letto un paio d’anni fa e da allora sta sul mio comodino ( io leggo circa tre libri al mese… ). Perchè è la cronaca di un dolore che abbiamo provato tutti e che tutti ci portiamo dentro spesso incapaci di farlo diventare parole. Ivan invece l’ha espresso in modo diretto e forte e semplice. Voglio dire senza troppe metafore e costruzioni. Profondo, forte importante.
Ecco, adesso leggendo la pagina del nuovo libro che Massimo ci ha presentato, ho pensato alla stessa cosa. In una pagina ci sono mille possibilità di sviluppo, tanti punti su cui riflettere… e tutto con una semplicità che trovo magnifica. Bravo ivan.
Quando ti ho conosciuto a catania, per poche ore, la cosa che più mi ha colpito di te è stata l’aria di ragazzo normale, bello e normale. E normale non sta per qualunque. Leggerò il nuovo libro appena lo troverò.
ciao

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19754 eventounico Wed, 23 Jan 2008 19:23:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19754 Ivan, grazie a te. Già la sola attenzione è regalo gradito. In genere chi ha qualche pubblicazione minimamente di successo non rivolge più lo sguardo al sottobosco della scrittura nel quale tutti noi altri grottescamente ci agitiamo scrivendo ed anche leggendo e commentando. Che poi quello che ho scritto ti sia anche piaciuto mi rende orgoglioso. Più di quanto non lo fossi già per il fatto che uno scrittore della città dove sono nato possa essere tanto apprezzato, oltre gli stereotipi come è stato detto. Mi piace pensare che in quello che ho scritto tu abbia potuto sentire un ormai fioco barlume delle mie origini "O mantuà son Sordello, son della tua terra". Io, in quello che scrivi tu, invece, trovo tutte le note della Napoli migliore e che sono ben più di sette. Ivan,
grazie a te. Già la sola attenzione è regalo gradito. In genere chi ha qualche pubblicazione minimamente di successo non rivolge più lo sguardo al sottobosco della scrittura nel quale tutti noi altri grottescamente ci agitiamo scrivendo ed anche leggendo e commentando.
Che poi quello che ho scritto ti sia anche piaciuto mi rende orgoglioso. Più di quanto non lo fossi già per il fatto che uno scrittore della città dove sono nato possa essere tanto apprezzato, oltre gli stereotipi come è stato detto.
Mi piace pensare che in quello che ho scritto tu abbia potuto sentire un ormai fioco barlume delle mie origini “O mantuà son Sordello, son della tua terra”.
Io, in quello che scrivi tu, invece, trovo tutte le note della Napoli migliore e che sono ben più di sette.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19752 ivan Wed, 23 Jan 2008 18:11:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19752 @ tutti adesso stacco. grazie davvero dell'attenzione, delle domande, dei complimenti, delle promesse di lettura, degli inviti in Sicilia, di avere condiviso i vostri ricordi, delle critiche, delle osservazioni, delle curiosità, dei dubbi, dell'ospitalità, dell'affetto e dell'attenzione, che ho già detto ma volevo ripetere. Spero di avere risposto a tutti, se ho saltato qualcuno è stato per incapacità manuale e se me lo fate notare risponderò. Ritornerò più tardi a rileggervi, e se c'è altro a rispondervi. Grazie grazie grazie Ivan @ tutti
adesso stacco.
grazie davvero dell’attenzione, delle domande, dei complimenti, delle promesse di lettura, degli inviti in Sicilia, di avere condiviso i vostri ricordi, delle critiche, delle osservazioni, delle curiosità, dei dubbi, dell’ospitalità, dell’affetto e dell’attenzione, che ho già detto ma volevo ripetere.
Spero di avere risposto a tutti, se ho saltato qualcuno è stato per incapacità manuale e se me lo fate notare risponderò.
Ritornerò più tardi a rileggervi, e se c’è altro a rispondervi.

Grazie grazie grazie
Ivan

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19751 ivan Wed, 23 Jan 2008 18:07:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19751 @ gea grazie ancora dei complimenti, gea. Dunque, molti dei personaggi secondari nascono da spunti autobiografici: Esisteva davvero un Tonino o' Boxer nel mio quartiere, ma non ha avuto una carriera così folgorantemente ridotta come nel mio libro, pur non essendo diventato un campione. Alla presentazione a Napoli si sono fatti avanti i tre fratelli del Boxér per puntualizzarlo e io ho dovuto imbastire tutto un discorso sulla finzione letteraria. La maestra Lina somiglia un po' (per inciso: nelle bacchettate) alla mia maestra delle elementari. L'episodio mistico è quasi totalmente inventato e attribuito a lei. Altri personaggi sono a cavallo tra realtà e finzione, così Assunta Cozzolino, ricalcato su una collega di lavoro di mia madre che davvero andò a dormire con il tubetto di maionese per il terrore di dividerlo con i parenti... Però mi sento un po' come un cuoco che rivela gli ingredienti dei suoi piatti... quindi mi fermi qui. Bacio I. @ gea
grazie ancora dei complimenti, gea. Dunque, molti dei personaggi secondari nascono da spunti autobiografici: Esisteva davvero un Tonino o’ Boxer nel mio quartiere, ma non ha avuto una carriera così folgorantemente ridotta come nel mio libro, pur non essendo diventato un campione. Alla presentazione a Napoli si sono fatti avanti i tre fratelli del Boxér per puntualizzarlo e io ho dovuto imbastire tutto un discorso sulla finzione letteraria.
La maestra Lina somiglia un po’ (per inciso: nelle bacchettate) alla mia maestra delle elementari. L’episodio mistico è quasi totalmente inventato e attribuito a lei. Altri personaggi sono a cavallo tra realtà e finzione, così Assunta Cozzolino, ricalcato su una collega di lavoro di mia madre che davvero andò a dormire con il tubetto di maionese per il terrore di dividerlo con i parenti…
Però mi sento un po’ come un cuoco che rivela gli ingredienti dei suoi piatti… quindi mi fermi qui.
Bacio
I.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19750 ivan Wed, 23 Jan 2008 18:03:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19750 @ miriam Gentile Miriam, non te ne voglio affatto, ma continuo a non capire. Non credo affatto di avere riversato sul mio personaggio bambino i miei bisogni da adulto. Capisco che ti rifai a un tuo percorso e a una tua esperienza, ma non conoscendola mi riesce difficile comprendere. Mi piacerebbe davvero molto che leggessi il romanzo, e non solo l'estratto. Ma non per spingerti a cambiare idea, semmai per rafforzarla e cercare così io di capire meglio quello che intendi. Anche quando parli di violenza. Potrei dirti che da bambino avevo anche io un amico immaginario (morto) ma questo non sposterebbe la questione, come sappiamo, o almeno non per me. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi del romanzo in sé e del modo in cui viene raccontato Peppino. Tutto qui. Però davvero, e insisto, io rispetto molto le voci fuori dal coro, e credo per giunta che il libro sia di chi lo legge quanto di chi lo scrive. Quindi non mi muovo per convincerti del contrario di quello che pensi, solo ti chiedo un aiuto per comprendere meglio. Ivan ps: sì credo tu intenda il giornalista e scrittore Roberto Cotroneo, spesso mi scambiano per lui, con esiti anche imbarazzanti o esilaranti. Specie quando lo fa qualche giornalista. @ miriam

Gentile Miriam,
non te ne voglio affatto, ma continuo a non capire. Non credo affatto di avere riversato sul mio personaggio bambino i miei bisogni da adulto. Capisco che ti rifai a un tuo percorso e a una tua esperienza, ma non conoscendola mi riesce difficile comprendere. Mi piacerebbe davvero molto che leggessi il romanzo, e non solo l’estratto. Ma non per spingerti a cambiare idea, semmai per rafforzarla e cercare così io di capire meglio quello che intendi. Anche quando parli di violenza. Potrei dirti che da bambino avevo anche io un amico immaginario (morto) ma questo non sposterebbe la questione, come sappiamo, o almeno non per me. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi del romanzo in sé e del modo in cui viene raccontato Peppino. Tutto qui. Però davvero, e insisto, io rispetto molto le voci fuori dal coro, e credo per giunta che il libro sia di chi lo legge quanto di chi lo scrive. Quindi non mi muovo per convincerti del contrario di quello che pensi, solo ti chiedo un aiuto per comprendere meglio.
Ivan
ps: sì credo tu intenda il giornalista e scrittore Roberto Cotroneo, spesso mi scambiano per lui, con esiti anche imbarazzanti o esilaranti. Specie quando lo fa qualche giornalista.

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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19749 Simona Wed, 23 Jan 2008 17:59:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19749 @ Ivan: Peter Pan è tutto ciò che dell'infanzia vorremmo conservare. La capacità di volare per un pensiero felice. Di perderci in isole irraggiungibili, accessibili solo da strade lastricate di stelle. Peppino gli somiglia in qualche modo, perchè è incantato da tutto ciò che sostituisce al mondo reale un po' di polvere di fata. Infondo lo scrittore fa come Peter Pan...usa molta polvere di fata e imbastisce storie. A te che hai questa miracolosa polvere nella penna, bacio bacio tua simo @ Ivan: Peter Pan è tutto ciò che dell’infanzia vorremmo conservare.
La capacità di volare per un pensiero felice. Di perderci in isole irraggiungibili, accessibili solo da strade lastricate di stelle.
Peppino gli somiglia in qualche modo, perchè è incantato da tutto ciò che sostituisce al mondo reale un po’ di polvere di fata.
Infondo lo scrittore fa come Peter Pan…usa molta polvere di fata e imbastisce storie.
A te che hai questa miracolosa polvere nella penna, bacio bacio
tua simo

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19748 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:56:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19748 @sam Grazie di avere letto Cronaca, e grazie di quello che hai scritto. Spero che leggerai la Kryptonite, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Grazie ancora. I. @sam

Grazie di avere letto Cronaca, e grazie di quello che hai scritto. Spero che leggerai la Kryptonite, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
Grazie ancora.
I.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19747 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:55:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19747 @ M.Teresa Scrivo questo post con il capo cosparso di cenere pe averle dato del tu alla prima risposta. Me ne vergogno un po'. Grazie delle domande, che sono molto belle anche questa volta. Cerco di risponderle. 1. la parte di me che metto nelle sceneggiature varia da storia a storia: a volte è nello stesso soggetto, nell'idea che si racconta (per esempio è stato così per la sceneggiatura di Cosa c'entra con l'amore, con cui ho vinto il Solinas, in cui ho riversato la mia idea di sofferenza metropolitana, e tanto per cambiare, di solitudine). Altre volte è in un personaggio che ha qualcosa che mi appartiene, per esempio la sofferenza per amore del protagonista del prossimo film di Maria Sole Tognazzi è abbastanza simile a quella che mi capita di provare. Altre volte, come nella commedia che ho scritto per Luchetti, ci sono alcune mie idee sugli anni '80 e un po' del mio senso dell'umorismo. Tutte queste componenti mie si mischiano con le componenti degli altri autori, perché scrivere una sceneggiatura e in generale fare un film significa partecipare a un'opera collettiva. E qui vengo alla risposta numero... 2. Quando si realizza un film, intervengono tantissimi fattori che modificano la sceneggiatura, non solo le scelte registiche, tutti i reparti, dalla scenografia ai costumi, perfino il trucco, le luci, per non palare degli attori, intervengono creativamente. Al montaggio, poi, il film si trasforma ancora. E perfino dopo, al missaggio delle musiche, quello che hai scritto cambia. A me piace. A volte sono stato deluso. Più spesso ho trovato che quello che avevo scritto acquistasse una magia. Una sceneggiatura è un materiale inerte, finché non si trasforma in un film, perché è nata per diventare quello. Diverso è il caso delle opere letterarie che diventano film. Anche io spesso ne sono deluso, perché trovo la trasposizione riduttiva rispetto al film personale che avevo creato nella mia testa, per così dire da lettore libero. 3. La sceneggiatura viene scritta formalmente e tecnicamente in un modo specifico e particolare. Ci sono sempre indicazioni del passaggio di ambiente, di luce, di tempo. A volte ci sono indicazioni dei movimenti di macchina, esplicite o suggerite. Sempre c'è una netta divisione, proprio di formato, sulla pagina, tra le battute degli attori e le didascalie che illustrano la scena, tra il parlato e il visivo. E' una scrittura molto tecnica, accettata per convenzione, che deve servire soprattutto a che tutti i reparti sappiano cosa devono preparare per quella scena. 4. Non conosco Moccia, purtroppo. Non ho letto i suoi libri, né ho visto i film che sono stati tratti dalle sue opere. Il progetto di Questo Piccolo Grande Amore è però quello di un film musicale, qualcosa che somiglia un po' al recente film di Julie Taymor costruito sui brani dei Beatles, che si chiama Across The Universe. Questo dovrebbe credo renderlo diverso. Insomma, non sarà tanto una storia d'amore, o non solo una storia d'amore, ma un film musicale. Gentile Maria Teresa, spero di avere risposto esaurientemente alle sue belle domande. Grazie davvero di tanta attenzione. Ivan @ M.Teresa
Scrivo questo post con il capo cosparso di cenere pe averle dato del tu alla prima risposta. Me ne vergogno un po’.
Grazie delle domande, che sono molto belle anche questa volta. Cerco di risponderle.
1. la parte di me che metto nelle sceneggiature varia da storia a storia: a volte è nello stesso soggetto, nell’idea che si racconta (per esempio è stato così per la sceneggiatura di Cosa c’entra con l’amore, con cui ho vinto il Solinas, in cui ho riversato la mia idea di sofferenza metropolitana, e tanto per cambiare, di solitudine). Altre volte è in un personaggio che ha qualcosa che mi appartiene, per esempio la sofferenza per amore del protagonista del prossimo film di Maria Sole Tognazzi è abbastanza simile a quella che mi capita di provare. Altre volte, come nella commedia che ho scritto per Luchetti, ci sono alcune mie idee sugli anni ‘80 e un po’ del mio senso dell’umorismo. Tutte queste componenti mie si mischiano con le componenti degli altri autori, perché scrivere una sceneggiatura e in generale fare un film significa partecipare a un’opera collettiva. E qui vengo alla risposta numero…
2. Quando si realizza un film, intervengono tantissimi fattori che modificano la sceneggiatura, non solo le scelte registiche, tutti i reparti, dalla scenografia ai costumi, perfino il trucco, le luci, per non palare degli attori, intervengono creativamente. Al montaggio, poi, il film si trasforma ancora. E perfino dopo, al missaggio delle musiche, quello che hai scritto cambia. A me piace. A volte sono stato deluso. Più spesso ho trovato che quello che avevo scritto acquistasse una magia. Una sceneggiatura è un materiale inerte, finché non si trasforma in un film, perché è nata per diventare quello. Diverso è il caso delle opere letterarie che diventano film. Anche io spesso ne sono deluso, perché trovo la trasposizione riduttiva rispetto al film personale che avevo creato nella mia testa, per così dire da lettore libero.
3. La sceneggiatura viene scritta formalmente e tecnicamente in un modo specifico e particolare. Ci sono sempre indicazioni del passaggio di ambiente, di luce, di tempo. A volte ci sono indicazioni dei movimenti di macchina, esplicite o suggerite. Sempre c’è una netta divisione, proprio di formato, sulla pagina, tra le battute degli attori e le didascalie che illustrano la scena, tra il parlato e il visivo. E’ una scrittura molto tecnica, accettata per convenzione, che deve servire soprattutto a che tutti i reparti sappiano cosa devono preparare per quella scena.
4. Non conosco Moccia, purtroppo. Non ho letto i suoi libri, né ho visto i film che sono stati tratti dalle sue opere. Il progetto di Questo Piccolo Grande Amore è però quello di un film musicale, qualcosa che somiglia un po’ al recente film di Julie Taymor costruito sui brani dei Beatles, che si chiama Across The Universe. Questo dovrebbe credo renderlo diverso. Insomma, non sarà tanto una storia d’amore, o non solo una storia d’amore, ma un film musicale.

Gentile Maria Teresa, spero di avere risposto esaurientemente alle sue belle domande. Grazie davvero di tanta attenzione.
Ivan

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19745 gea Wed, 23 Jan 2008 17:46:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19745 ah, e per inciso: ricordo ancora la copertina del primo linus, ottobre '65. mi schiuse un mondo... avevo sette anni da compiere, e ci crebbi sopra. ah, e per inciso: ricordo ancora la copertina del primo linus, ottobre ‘65.
mi schiuse un mondo…
avevo sette anni da compiere, e ci crebbi sopra.

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19744 gea Wed, 23 Jan 2008 17:38:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19744 @ carlo il primo de andrè lo portò a casa mio padre, che da amante di brassens aveva fiutato subito il talento. e il jazz, con il blues e mozart, era la colonna sonora, a casa mia. un rumore di fondo che mi ha comunque dato un imprinting dal quale non mi sono mai liberata. non che me ne lamenti.. :-) @ carlo
il primo de andrè lo portò a casa mio padre, che da amante di brassens aveva fiutato subito il talento.
e il jazz, con il blues e mozart, era la colonna sonora, a casa mia. un rumore di fondo che mi ha comunque dato un imprinting dal quale non mi sono mai liberata.
non che me ne lamenti..
:-)

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Di: adriana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19743 adriana Wed, 23 Jan 2008 17:37:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19743 E' saltato un rigo. Avevo scritto: leggevo il diario di Anna Frank e pensavo...ecc E’ saltato un rigo. Avevo scritto: leggevo il diario di Anna Frank e pensavo…ecc

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Di: adriana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19742 adriana Wed, 23 Jan 2008 17:36:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19742 nel 1970 avevo dodici anni, ma ero una bambina. Più piccola e più grassoccia delle altre. Senza petto, senza fianchi. Quando guardavo le mie coetanee volevo morire e mi sentivo "unica", ma nel peggiore dei sensi. Leggevo > e pensavo che anch'io avrei voluto un luogo dove vivere nascosta agli occhi di tutti, da dove uscire solo per andare a chiudere la mia inutile esistenza. Poi arrivò il ciclo mestruale tanto desiderato e il liceo. E il corpo che vedevo cambiare. Ma i pensieri, no. Che strano. Mi sentivo sempre un passo indietro, sempre diversa. Pronta a scusarmi con il mondo per il fatto stesso di esistere. Avevo il giradischi e il mio più grande amore erano quei grandi dischi di celluloide, i 33 giri, a parte le cose che scrivevo. Guccini, Battisti, De Gregori... Le radio libere che accettavano "le dediche", la voce di amici insignificanti che alla radio sembravano flauti magici. Le prime elezioni al liceo nel '72, o era il '73?, per diventare "rappresentante" di classe o di istituto. L'ondata di ribellione del '68 che arrivava con ritardo nella mia piccola città, Siracusa, all'estremo sud della penisola. Il collettivo studentesco. I cineforum e i discoforum. I compagni con l'eskimo, i capelli lunghi e la barba incolta. La sensazione che il mondo sarebbe cambiato e che noi saremmo stati, con i nostri maglioni lunghi e le nostre zampe d'elefante, gli artefici del grande cambiamento. E poi film come Hair, o Jesus Christ Superstar, che si mescolavano con polpettoni come Love story. L'enorme abisso tra ciò che desideravamo (l'amore romantico in prima linea) e ciò che predicavamo (la famiglia spacciata, l'orrore per le ambizioni personali e per ciò che non fosse "comune") .... e poi e poi a dopo nel 1970 avevo dodici anni, ma ero una bambina. Più piccola e più grassoccia delle altre. Senza petto, senza fianchi. Quando guardavo le mie coetanee volevo morire e mi sentivo “unica”, ma nel peggiore dei sensi.
Leggevo > e pensavo che anch’io avrei voluto un luogo dove vivere nascosta agli occhi di tutti, da dove uscire solo per andare a chiudere la mia inutile esistenza.
Poi arrivò il ciclo mestruale tanto desiderato e il liceo. E il corpo che vedevo cambiare. Ma i pensieri, no. Che strano. Mi sentivo sempre un passo indietro, sempre diversa. Pronta a scusarmi con il mondo per il fatto stesso di esistere.
Avevo il giradischi e il mio più grande amore erano quei grandi dischi di celluloide, i 33 giri, a parte le cose che scrivevo.
Guccini, Battisti, De Gregori…
Le radio libere che accettavano “le dediche”, la voce di amici insignificanti che alla radio sembravano flauti magici.
Le prime elezioni al liceo nel ‘72, o era il ‘73?, per diventare “rappresentante” di classe o di istituto. L’ondata di ribellione del ‘68 che arrivava con ritardo nella mia piccola città, Siracusa, all’estremo sud della penisola. Il collettivo studentesco. I cineforum e i discoforum. I compagni con l’eskimo, i capelli lunghi e la barba incolta.
La sensazione che il mondo sarebbe cambiato e che noi saremmo stati, con i nostri maglioni lunghi e le nostre zampe d’elefante, gli artefici del grande cambiamento.
E poi film come Hair, o Jesus Christ Superstar, che si mescolavano con polpettoni come Love story.
L’enorme abisso tra ciò che desideravamo (l’amore romantico in prima linea) e ciò che predicavamo (la famiglia spacciata, l’orrore per le ambizioni personali e per ciò che non fosse “comune”)
…. e poi e poi
a dopo

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19741 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:35:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19741 @ Massimo il capitolo del libro intitolato Riccardo Muti e Saint Tropez Twist nasce da una storia famigliare. Negli anni sessanta il futuro maestro studiava a Napoli, contemporaneamente al Conservatorio e al Liceo Classico Vittorio Emanuele II, dove era nella stessa classe di mio zio. Tutti lo chiamavano - pare - il Musichiere. Insomma una volta il Musichiere venne a una festa a casa di mia madre e mio zio, e si mise al pianoforte a suonare meravigliosamente. Mia madre, che voleva ballare, gli andò vicino, lo interruppe e lo prego - nemmeno troppo gentilmente - di cedere il posto a un suo amico che sapeva fare i ballabili. Da allora nella mia famiglia mia madre è - come si dice a Napoli - priva di poter esprimere un parere su qualsiasi manifestazione artistica (non solo musica, ma pittura, arti visive in genere e perfino trama di un parato) perché per tutti è rimasta 'la cretina che ha fatto alzare dal pianoforte Riccardo Muti'. Era un aneddoto per me irresistibile. L'ho preso, ci ho lavorato su e l'ho infilato nel libro. Aggiungo anche che ai miei ricordo sempre una frase di Singer: "In una famiglia nasce uno scrittore e quella famiglia è rovinata." Ma scherzo, ovviamente. I. @ Massimo
il capitolo del libro intitolato Riccardo Muti e Saint Tropez Twist nasce da una storia famigliare. Negli anni sessanta il futuro maestro studiava a Napoli, contemporaneamente al Conservatorio e al Liceo Classico Vittorio Emanuele II, dove era nella stessa classe di mio zio. Tutti lo chiamavano – pare – il Musichiere. Insomma una volta il Musichiere venne a una festa a casa di mia madre e mio zio, e si mise al pianoforte a suonare meravigliosamente. Mia madre, che voleva ballare, gli andò vicino, lo interruppe e lo prego – nemmeno troppo gentilmente – di cedere il posto a un suo amico che sapeva fare i ballabili. Da allora nella mia famiglia mia madre è – come si dice a Napoli – priva di poter esprimere un parere su qualsiasi manifestazione artistica (non solo musica, ma pittura, arti visive in genere e perfino trama di un parato) perché per tutti è rimasta ‘la cretina che ha fatto alzare dal pianoforte Riccardo Muti’.
Era un aneddoto per me irresistibile. L’ho preso, ci ho lavorato su e l’ho infilato nel libro.
Aggiungo anche che ai miei ricordo sempre una frase di Singer: “In una famiglia nasce uno scrittore e quella famiglia è rovinata.” Ma scherzo, ovviamente.

I.

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19740 gea Wed, 23 Jan 2008 17:32:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19740 @ ivan posso approfittare ancora della tua presenza per chiederti qualcosa sui personaggi collaterali? il boxér, la maestra lina e sua sorella.. sono inventati? se sì sono assolutamente fantastici, se sono ispirati anche vagamente da persone reali incrociate in qualche momento è ancora meglio. credo di aver raramente riso tanto come leggendo del pellegrinaggio. @ ivan
posso approfittare ancora della tua presenza per chiederti qualcosa sui personaggi collaterali?
il boxér, la maestra lina e sua sorella..
sono inventati? se sì sono assolutamente fantastici, se sono ispirati anche vagamente da persone reali incrociate in qualche momento è ancora meglio.
credo di aver raramente riso tanto come leggendo del pellegrinaggio.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19739 miriam ravasio Wed, 23 Jan 2008 17:26:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19739 @Ivan Credo, forse, di averti confuso con un altro Cotroneo, che fa il giornalista, è probabile? Per quanto riguarda il "giù le mani dai bambini" intendo, che non c'è niente di male a scrivere su di loro; io, per esempio su di loro e il loro mondo, ho disegnato tantissimo... (però poi ho smesso per le ragioni che seguono) Trovo ingiusto creare storie attorno ai bambini, alla loro solitudine e ai loro problemi, che poi vogliono parlare d'altro. O meglio, che poi cercano di soddisfare altri bisogni: i nostri. Ti scrivo queste cose, per esserci passata prima di te. A me non piace il brano riportato dal tuo libro, non mi piace Gennaro e la poetica che cerchi di creare su di lui. Trovo l'idea molto violenta; ma questa è una mia impressione, una come le altre, solo che esce dal coro. Non volermene. @Ivan
Credo, forse, di averti confuso con un altro Cotroneo, che fa il giornalista, è probabile?
Per quanto riguarda il “giù le mani dai bambini” intendo, che non c’è niente di male a scrivere su di loro; io, per esempio su di loro e il loro mondo, ho disegnato tantissimo… (però poi ho smesso per le ragioni che seguono)
Trovo ingiusto creare storie attorno ai bambini, alla loro solitudine e ai loro problemi, che poi vogliono parlare d’altro. O meglio, che poi cercano di soddisfare altri bisogni: i nostri. Ti scrivo queste cose, per esserci passata prima di te.
A me non piace il brano riportato dal tuo libro, non mi piace Gennaro e la poetica che cerchi di creare su di lui. Trovo l’idea molto violenta; ma questa è una mia impressione, una come le altre, solo che esce dal coro.
Non volermene.

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19738 Carlo S. Wed, 23 Jan 2008 17:25:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19738 @gea era il 64 o giù di lì (lo comprai anch'io, ma il primo per me fu "misery", che non era neanche di Lennon-McCartney). La mia educazione musicale precedente era comunque fatta di Buscaglione, Rascel (quello surreale di Napoleòn, Corazziere, ecc.), Bindi e Paoli (la gatta), + Platters e Belafonte. Molto presto arrivò anche De Andrè: allora circolavano credo solo a Genova e zone limitrofe i 45 "Carosello" (o forse addirittura un'altra marca, ancora più sconosciuta) con "guerra di Piero", "Via del Campo", ecc., ed io vivevo a Genova. Ma quando sentii i Beatles fu vera folgorazione, al primo ascolto (che fu appunto "misery"). Doveva essere il 63 ed avevo 10 anni. Io a Miles e Coltrane sono passato solo nei primi anni 80. Esauritosi il rock dei 70, così creativo e fantasioso, mi rifugiai nel jazz. Elvin Jones, Tony Williams, Paul Motian erano la sola risposta possibile all'imperversare dei ritmi elettronici. Ma di questo ho già detto (scatenando una rissa su Ringo Starr, che non fu mai batterista eccelso, ma neanche una pippa, e comunque essenziale nella musica dei fabfour). Libri non leggevo una mazza. Fumetti molti. Superman si chiamava ancora Nembo Kid ed io continuavo a leggere nella mia mente i nomi storpiati anche dopo che imparai (grazie ai Beatles, e poi a Bob Dylan - che era un pò più tosto da tradurre-) l'inglese: "perrivite, luisalane, ecc.". Intorno al 65 mi capitò uno dei primissimi numeri di linus. Fu la seconda folgorazione. Ma erano ancora gli anni 60, comunque necessario imprescindibile preambolo a tutto ciò che accadde nei 70. @gea
era il 64 o giù di lì (lo comprai anch’io, ma il primo per me fu “misery”, che non era neanche di Lennon-McCartney). La mia educazione musicale precedente era comunque fatta di Buscaglione, Rascel (quello surreale di Napoleòn, Corazziere, ecc.), Bindi e Paoli (la gatta), + Platters e Belafonte. Molto presto arrivò anche De Andrè: allora circolavano credo solo a Genova e zone limitrofe i 45 “Carosello” (o forse addirittura un’altra marca, ancora più sconosciuta) con “guerra di Piero”, “Via del Campo”, ecc., ed io vivevo a Genova.
Ma quando sentii i Beatles fu vera folgorazione, al primo ascolto (che fu appunto “misery”). Doveva essere il 63 ed avevo 10 anni.
Io a Miles e Coltrane sono passato solo nei primi anni 80. Esauritosi il rock dei 70, così creativo e fantasioso, mi rifugiai nel jazz. Elvin Jones, Tony Williams, Paul Motian erano la sola risposta possibile all’imperversare dei ritmi elettronici. Ma di questo ho già detto (scatenando una rissa su Ringo Starr, che non fu mai batterista eccelso, ma neanche una pippa, e comunque essenziale nella musica dei fabfour).
Libri non leggevo una mazza. Fumetti molti. Superman si chiamava ancora Nembo Kid ed io continuavo a leggere nella mia mente i nomi storpiati anche dopo che imparai (grazie ai Beatles, e poi a Bob Dylan – che era un pò più tosto da tradurre-) l’inglese: “perrivite, luisalane, ecc.”.
Intorno al 65 mi capitò uno dei primissimi numeri di linus. Fu la seconda folgorazione.
Ma erano ancora gli anni 60, comunque necessario imprescindibile preambolo a tutto ciò che accadde nei 70.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19737 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:22:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19737 @ Francesca Panzacchi E' vero, i bambini soffrono terribilmente. Ed è vero quello che dice gea, capiscono diversamente, spesso più di quanto li si creda capaci. Io ricordo il dolore di avere scoperto una bugia dei miei genitori. E' stato il primo tradimento che ricordo di avere subìto, e per quanto fosse legato a un episodio leggero, io sono sicuro di quanto mi ha ferito. E per rispondere anche io a Massimo, credo che la solitudine dei bambini sia una solitudine speciale, e che non cambi con gli anni. Nel senso che quella degli anni settanta, cambiate le variabii esterne, è uguale a quella dei bambini di oggi. Forse perché la scoperta del mondo si fa assolutamente e inevitabilmente in solitudine, anche quando si è accompagnati. I. @ Francesca Panzacchi

E’ vero, i bambini soffrono terribilmente. Ed è vero quello che dice gea, capiscono diversamente, spesso più di quanto li si creda capaci. Io ricordo il dolore di avere scoperto una bugia dei miei genitori. E’ stato il primo tradimento che ricordo di avere subìto, e per quanto fosse legato a un episodio leggero, io sono sicuro di quanto mi ha ferito. E per rispondere anche io a Massimo, credo che la solitudine dei bambini sia una solitudine speciale, e che non cambi con gli anni. Nel senso che quella degli anni settanta, cambiate le variabii esterne, è uguale a quella dei bambini di oggi. Forse perché la scoperta del mondo si fa assolutamente e inevitabilmente in solitudine, anche quando si è accompagnati.
I.

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Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19736 M. Teresa Santalucia Scibona Wed, 23 Jan 2008 17:22:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19736 Si, Francesco il nome è impegnativo, in genere le scrittrici si firmano col nome da ragazza, il mio è Santalucia di origine lucana, ma per amore dei miei figli desidero aggiungere anche Scibona, cognome di mio marito, siculo verace. Così nelle mie multiple origini, aggiungo quel pizzico di Sicilia che mi affascina sempre. Ho visitato il suo sito e ho ammirato l' originale pittura di sua figlia Maria Chiara. E ho constatato come è piccolo il mondo, poiché la presentazione della mostra è stata fatta dal poeta Michele Sovente, che ben conosco. Anch'io mi sono occupata per anni di cronache d' Arte, proprio nel 73, scrivevo per l'Avvenire e seguivo i pittori che venivano alle Gallerie Aminta, La Balzana e altre che non esistono più. Spesso andavo a Bologna da mio cugino Emanuele ,che insieme ad altri amici gestiva la Galleria "il Coritile". Molti degli autori conosciuti allora, sono divenuti dei famosi Maestri come Antonio Possenti e lo scultore Antonio di Tommaso. Quell' intenso, dinamico periodo appartiene all'altra mia vita e preferisco non ricordarla, perché la malinconia non voglio che mi sommerga....Buon fine di serata M. Teresa Si, Francesco il nome è impegnativo, in genere le scrittrici si firmano
col nome da ragazza, il mio è Santalucia di origine lucana, ma per amore dei miei figli desidero aggiungere anche Scibona, cognome di mio marito, siculo verace. Così nelle mie multiple origini, aggiungo quel pizzico di Sicilia che mi affascina sempre. Ho visitato il suo sito e ho ammirato
l’ originale pittura di sua figlia Maria Chiara. E ho constatato come è piccolo il mondo, poiché la presentazione della mostra è stata fatta dal poeta Michele Sovente, che ben conosco. Anch’io mi sono occupata per anni di cronache d’ Arte, proprio nel 73, scrivevo per l’Avvenire e seguivo i pittori che venivano alle Gallerie Aminta, La Balzana e altre che non esistono più. Spesso andavo a Bologna da mio cugino Emanuele ,che insieme ad altri amici gestiva la Galleria “il Coritile”. Molti degli autori conosciuti allora, sono divenuti dei famosi Maestri come Antonio Possenti e lo scultore Antonio di Tommaso. Quell’ intenso, dinamico periodo appartiene all’altra mia vita e preferisco non ricordarla, perché la
malinconia non voglio che mi sommerga….Buon fine di serata
M. Teresa

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19734 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:18:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19734 @ Simona Quando citi Peter Pan mi fai felice. E' un libro che amo e che rileggo spesso. All'inizio, si parla della felicità dei bambini che Barrie dice durare solo in tenera età. A due anni è già andata. 'Due è l'inizio della fine', dice. Mi ha sempre impressionato molto. I. @ Simona
Quando citi Peter Pan mi fai felice. E’ un libro che amo e che rileggo spesso. All’inizio, si parla della felicità dei bambini che Barrie dice durare solo in tenera età. A due anni è già andata. ‘Due è l’inizio della fine’, dice.
Mi ha sempre impressionato molto.
I.

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19733 gea Wed, 23 Jan 2008 17:17:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19733 mi ripeto se sottolneo quanto siano belli e importanti nella struttura del libro i temini di peppino? il punto della situazione fatto dalla parte di un bimbo, cui la realtà arriva filtrata dalle narrazioni adulte, ma viene elaborata da un cuore settenne. che capisce più di quanto credano/vorrebbero gli adulti. ma capisce diversamente. e non sempre sbaglia. mi ripeto se sottolneo quanto siano belli e importanti nella struttura del libro i temini di peppino?
il punto della situazione fatto dalla parte di un bimbo, cui la realtà arriva filtrata dalle narrazioni adulte, ma viene elaborata da un cuore settenne.
che capisce più di quanto credano/vorrebbero gli adulti.
ma capisce diversamente.
e non sempre sbaglia.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19732 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:16:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19732 @ Enrico Gregori Certo che si risponde anche a chi non ha letto il libro. Sempre. Non è mica un dovere, leggerlo. La cosa curiosa è che spesso, nelle presentazioni in libreria, per non parlare delle trasmissioni televisivive, il giornalista che ti presenta non sa neanche di cosa si sta parlando... e tu lì a correggere il tiro. Ci scherzo, ma questa delle librerie o delle trasmissioni tv è davvero un po' frustrante. Penso al bell'intervento di Antonella sulla dittatura televisiva e dell'immagine in generale a cui siamo sottoposti. I. @ Enrico Gregori
Certo che si risponde anche a chi non ha letto il libro. Sempre. Non è mica un dovere, leggerlo. La cosa curiosa è che spesso, nelle presentazioni in libreria, per non parlare delle trasmissioni televisivive, il giornalista che ti presenta non sa neanche di cosa si sta parlando… e tu lì a correggere il tiro. Ci scherzo, ma questa delle librerie o delle trasmissioni tv è davvero un po’ frustrante. Penso al bell’intervento di Antonella sulla dittatura televisiva e dell’immagine in generale a cui siamo sottoposti.
I.

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Di: sam http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19731 sam Wed, 23 Jan 2008 17:14:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19731 @Ivan - credo che nei tuoi libri ci sia molto poco da stereotipare, al di là dei luoghi comuni su Napoli, perchè hai un approccio schietto e asciutto che mi piace molto, non c'è niente di ampolloso nemmeno nel trattare un tema amoroso come quello del tuo romanzo cronaca di un disamore, quindi immagino che non ci sarà niente di ovvio nemmeno in questo romanzo. Bella e condivisa in pieno la volontà di raccontare un bambino "altro da sé", perchè se uno scrittore non si cimenta non è scrittore, perchè gli anni Settanta sono comunque dentro di noi al di là di ciò che abbiamo vissuto realmente in quegli anni e perchè è vero che siamo stati tutti bambini, ma non tutti siamo in grado di raccontarci vedendoci con gli occhi di un bambino - io nei pochi dialoghi letti trovo anche la tipica inflessione naoletana e mi fa impazzire! "Però sono Superman napoletano" è da mettere nel sottonick del mio msn! Grandioso @Ivan – credo che nei tuoi libri ci sia molto poco da stereotipare, al di là dei luoghi comuni su Napoli, perchè hai un approccio schietto e asciutto che mi piace molto, non c’è niente di ampolloso nemmeno nel trattare un tema amoroso come quello del tuo romanzo cronaca di un disamore, quindi immagino che non ci sarà niente di ovvio nemmeno in questo romanzo. Bella e condivisa in pieno la volontà di raccontare un bambino “altro da sé”, perchè se uno scrittore non si cimenta non è scrittore, perchè gli anni Settanta sono comunque dentro di noi al di là di ciò che abbiamo vissuto realmente in quegli anni e perchè è vero che siamo stati tutti bambini, ma non tutti siamo in grado di raccontarci vedendoci con gli occhi di un bambino – io nei pochi dialoghi letti trovo anche la tipica inflessione naoletana e mi fa impazzire! “Però sono Superman napoletano” è da mettere nel sottonick del mio msn! Grandioso

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19730 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:06:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19730 confessione sugli anni '80 A me la musica anni ottanta piace, ogni tanto faccio anche il deejay e suono quella (e un po' di anni '70). Ma forse mi piace solo perché nel 1986 ho compiuto diciotto anni e ballavo i Depeche Mode e i new order... I. confessione sugli anni ‘80

A me la musica anni ottanta piace, ogni tanto faccio anche il deejay e suono quella (e un po’ di anni ‘70). Ma forse mi piace solo perché nel 1986 ho compiuto diciotto anni e ballavo i Depeche Mode e i new order…

I.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19729 ivan Wed, 23 Jan 2008 17:04:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19729 @francesco di domenico Che bello leggere anche i tuoi ricordi. Nel '76 anche mio papà mi aveva portato a sentire Berlinguer alla mostra d'Oltremare. Stavo sulle sue spalle, e a un certo punto hanno cominciato a distribuire dei libri lanciandoli sulla folla. Mio papà con uno scatto ne prese uno, e io caddi. Ma sono sopravvissuto e me lo ricordo come un momento di felicità. Penso sia vero quello che scrivi, ho dovuto mettere un po' di distanza tra me e Napoli, e venire a vivere a Roma per avere il coraggio di raccontarla. Io poi credo alla 'giusta distanza', anche nella vita, e quella giusta distanza che ci permette di guardare le nostre cose (specie miserie e fallimenti) con un po' di distacco è la base dell'autoironia. E forse aiuta a trovare anche un po' di felicità. I. @francesco di domenico
Che bello leggere anche i tuoi ricordi. Nel ‘76 anche mio papà mi aveva portato a sentire Berlinguer alla mostra d’Oltremare. Stavo sulle sue spalle, e a un certo punto hanno cominciato a distribuire dei libri lanciandoli sulla folla. Mio papà con uno scatto ne prese uno, e io caddi. Ma sono sopravvissuto e me lo ricordo come un momento di felicità.
Penso sia vero quello che scrivi, ho dovuto mettere un po’ di distanza tra me e Napoli, e venire a vivere a Roma per avere il coraggio di raccontarla. Io poi credo alla ‘giusta distanza’, anche nella vita, e quella giusta distanza che ci permette di guardare le nostre cose (specie miserie e fallimenti) con un po’ di distacco è la base dell’autoironia. E forse aiuta a trovare anche un po’ di felicità.
I.

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Di: sam http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19728 sam Wed, 23 Jan 2008 17:03:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19728 ...che i bambini diventino...volevo dire ops , questo perchè non rileggo. …che i bambini diventino…volevo dire ops , questo perchè non rileggo.

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Di: sam http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19727 sam Wed, 23 Jan 2008 17:01:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19727 Vicinissima a Silvia nel non voler banalizzare e generalizzare esperienze di vita che ci accomunano e che rendono anche me felice di quella che sono e di quello che non ho, direi. Per rispondere a Francesco Di Domenico : si, probabilmente la solitudine dei bambini ha un momento di inizio. I '90 perchè sono gli anni in cui si è avuta la presa di coscienza delle giovani generazioni come generazioni "mature" nel rapporto padri-figli rispetto a padri-padroni; per cui all'inizio dei Novanta eccoli tutti lì a voler fare i genitori-amici; adesso sono tutti affetti dalla crisi da "inadeguatezza genitoriale" e non permettono più che i bambini diventano adulti consapevoli, proprio quello che Miriam Ravasio ricordava citando McCarthy. E non è qualunquismo, ma un dato di fatto. Vicinissima a Silvia nel non voler banalizzare e generalizzare esperienze di vita che ci accomunano e che rendono anche me felice di quella che sono e di quello che non ho, direi.

Per rispondere a Francesco Di Domenico : si, probabilmente la solitudine dei bambini ha un momento di inizio. I ‘90 perchè sono gli anni in cui si è avuta la presa di coscienza delle giovani generazioni come generazioni “mature” nel rapporto padri-figli rispetto a padri-padroni; per cui all’inizio dei Novanta eccoli tutti lì a voler fare i genitori-amici; adesso sono tutti affetti dalla crisi da “inadeguatezza genitoriale” e non permettono più che i bambini diventano adulti consapevoli, proprio quello che Miriam Ravasio ricordava citando McCarthy. E non è qualunquismo, ma un dato di fatto.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19725 ivan Wed, 23 Jan 2008 16:59:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19725 @ Mauro confesso, anche io avevo voglia di un libro su Napoli senza camorra o monnezza. Lo so, è campanilismo... ma lo devo confessare. Ho pure scelto di non raccontare il colera del '73... I. @ Mauro
confesso, anche io avevo voglia di un libro su Napoli senza camorra o monnezza.
Lo so, è campanilismo… ma lo devo confessare. Ho pure scelto di non raccontare il colera del ‘73…
I.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19724 ivan Wed, 23 Jan 2008 16:57:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19724 @ eventounico Che bel post! Mi sono emozionato a leggerlo, e sono fiero se in qualche modo è originato dalla discussione intorno al mio romanzo. grazie, che bravo! I. @ eventounico
Che bel post! Mi sono emozionato a leggerlo, e sono fiero se in qualche modo è originato dalla discussione intorno al mio romanzo. grazie, che bravo!

I.

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19723 ivan Wed, 23 Jan 2008 16:55:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19723 @ miriam ravasio Credo di non avere capito bene, e ti chiederei se ti va di spiegarmi un po' meglio cosa significa tenere le mani giù dai bambini (non raccontarli?) Ho letto in un post successivo che l'annotazione non varrebbe se il materiale fosse autobiografico, e ho detto che in realtà per molti versi i sentimenti di Peppino sono i miei. Ma, sempre se ho capito bene, vorrei rivendicare la libertà di uno scrittore di raccontare anche un bambino 'altro' da sé, così come qualunque altro personaggio, e se fossi bravo come Patricia Highsmith (non lo sono) anche un'orca impazzita che si abbatte sulla spiaggia (in Catastrofi più o meno naturali). Ma forse non ho capito. Però mi sono dispiaciuto, e non posso trattenermi dal dirlo, dall'uso del sostantivo carriera, sebbene virgolettato, a proposito della mia scrittura, e vorrei dire che per me quello che faccio tutto è, tranne che una carriera. E la ambizione e la vocazione autoritaria, sarebbero le mie? Ma forse non ho capito bene. Parliamone ancora, se ti va. Ivan @ miriam ravasio
Credo di non avere capito bene, e ti chiederei se ti va di spiegarmi un po’ meglio cosa significa tenere le mani giù dai bambini (non raccontarli?) Ho letto in un post successivo che l’annotazione non varrebbe se il materiale fosse autobiografico, e ho detto che in realtà per molti versi i sentimenti di Peppino sono i miei. Ma, sempre se ho capito bene, vorrei rivendicare la libertà di uno scrittore di raccontare anche un bambino ‘altro’ da sé, così come qualunque altro personaggio, e se fossi bravo come Patricia Highsmith (non lo sono) anche un’orca impazzita che si abbatte sulla spiaggia (in Catastrofi più o meno naturali). Ma forse non ho capito. Però mi sono dispiaciuto, e non posso trattenermi dal dirlo, dall’uso del sostantivo carriera, sebbene virgolettato, a proposito della mia scrittura, e vorrei dire che per me quello che faccio tutto è, tranne che una carriera. E la ambizione e la vocazione autoritaria, sarebbero le mie?
Ma forse non ho capito bene. Parliamone ancora, se ti va.
Ivan

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Di: ivan http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19721 ivan Wed, 23 Jan 2008 16:50:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19721 Allora... eccomi di nuovo qui, cerco di rispondere alle altre domande. Intanto però grazie davvero... siete tanti e avete dei racconti sugli anni '70 bellissimi. Davvero. Volevo salutare chi conosco, il caro amico Luigi (Pronto? quando mi riporti giù in Sicilia? E poi: finisci il libro, ho capito che ne hai letto poche pagine!) e Antonella per le bellissime parole... Insomma grazie a tutti, io mi emoziono a stare qui... @ Salvo Zappulla, e in generale sulla questione della napoletanità. Grazie dei complimenti. Il pezzetto di dialogo che hai riportato però non è completo. Gennaro dice 'Sono Superman. Però sono Superman napoletano." E quell'avversativa per me è importante. So che volevo evitare tutti gli sterotipi su Napoli scrivendo. So anche che però la volevo raccontare per come la conosco, anzi per come la ricordavo da bambino. Non so se ci sono riuscito. Però ecco, avevo paura. Scrivere di Napoli, per chi è napoletano è difficile. io ammiro molti miei colleghi che lo fanno benissimo: Valeria Parrella, Diego de Silva, Andrej Longo, Antonella Cilento, Giuseppe Montesano. Penso che cerchiamo tutti una strada per raccontare questo peso, questo amore, questa felicità e un po' questa condanna. La Ferrante nell'Amore molesto e ne la frantumaglia ha scritto pagine bellissime su questo. @ gea. Sì, la struttura disordinata del libro deriva anche dal tentativo di riprodurre un mondo che Peppino non capisce bene, dove tutte le cose hanno un doppio nome (zii e strade) e dove episodi lontani nel tempo vengono continuamente ricordati come fossero attuali. Da parte mia, poi, c'era la voglia di sganciarmi dalla costruzione rigorosamente lineare e procedere per detour. Da qui, poi viene anche l'idea di dare un titolo ai capitoli che non riguardano la struttura portante della storia, che sono divagazioni in senso orizzontale (su momenti fuori dalla famiglia o dallo sguardo di Peppino) o in senso per osì dire verticale (perché antecedenti al 1973) Ivan Allora… eccomi di nuovo qui, cerco di rispondere alle altre domande. Intanto però grazie davvero… siete tanti e avete dei racconti sugli anni ‘70 bellissimi. Davvero.
Volevo salutare chi conosco, il caro amico Luigi (Pronto? quando mi riporti giù in Sicilia? E poi: finisci il libro, ho capito che ne hai letto poche pagine!) e Antonella per le bellissime parole…
Insomma grazie a tutti, io mi emoziono a stare qui…

@ Salvo Zappulla, e in generale sulla questione della napoletanità. Grazie dei complimenti. Il pezzetto di dialogo che hai riportato però non è completo. Gennaro dice ‘Sono Superman. Però sono Superman napoletano.” E quell’avversativa per me è importante. So che volevo evitare tutti gli sterotipi su Napoli scrivendo. So anche che però la volevo raccontare per come la conosco, anzi per come la ricordavo da bambino. Non so se ci sono riuscito. Però ecco, avevo paura. Scrivere di Napoli, per chi è napoletano è difficile. io ammiro molti miei colleghi che lo fanno benissimo: Valeria Parrella, Diego de Silva, Andrej Longo, Antonella Cilento, Giuseppe Montesano. Penso che cerchiamo tutti una strada per raccontare questo peso, questo amore, questa felicità e un po’ questa condanna. La Ferrante nell’Amore molesto e ne la frantumaglia ha scritto pagine bellissime su questo.

@ gea. Sì, la struttura disordinata del libro deriva anche dal tentativo di riprodurre un mondo che Peppino non capisce bene, dove tutte le cose hanno un doppio nome (zii e strade) e dove episodi lontani nel tempo vengono continuamente ricordati come fossero attuali. Da parte mia, poi, c’era la voglia di sganciarmi dalla costruzione rigorosamente lineare e procedere per detour. Da qui, poi viene anche l’idea di dare un titolo ai capitoli che non riguardano la struttura portante della storia, che sono divagazioni in senso orizzontale (su momenti fuori dalla famiglia o dallo sguardo di Peppino) o in senso per osì dire verticale (perché antecedenti al 1973)

Ivan

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19717 Enrico Gregori Wed, 23 Jan 2008 15:51:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19717 In effetti potevo tagliare corto. Grazie all'amico Piero, un reperto storico girato a Londra nel luglio del 1972 è diventata una realtà su youtube con tanto di montaggio di colonna sonora dell'epoca. il titolo potrebbe essere "caccia a gregori" http://it.youtube.com/watch?v=sMOSHUJ0VnU In effetti potevo tagliare corto. Grazie all’amico Piero, un reperto storico girato a Londra nel luglio del 1972 è diventata una realtà su youtube con tanto di montaggio di colonna sonora dell’epoca. il titolo potrebbe essere “caccia a gregori”

http://it.youtube.com/watch?v=sMOSHUJ0VnU

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Di: Silvia Leonardi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-3/#comment-19716 Silvia Leonardi Wed, 23 Jan 2008 15:48:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19716 @ zaub Io non so se i bambini oggi siano più o meno felici, più o meno soli. Sicuramente hanno di più, più scelte da fare, più cose da avere. In generale. E questo forse è qualunquismo se parliamo dei bambini estendendo il concetto all'infanzia nel mondo. Sappiamo bene che non è così per tutti e che ci sono casi e casi. Come ricordi tu, certi bambini, certe storie, ognuno è un mondo a sè. Io sono cresciuta con le cazzate e con le cose serie, cartoni giapponesi e teatro, parco giochi, strada e museo. E salvo smentita imminente di Gregori -che mi aspetto a breve- sono cresciuta felice di me e di quello che ho. @ zaub
Io non so se i bambini oggi siano più o meno felici, più o meno soli. Sicuramente hanno di più, più scelte da fare, più cose da avere. In generale. E questo forse è qualunquismo se parliamo dei bambini estendendo il concetto all’infanzia nel mondo. Sappiamo bene che non è così per tutti e che ci sono casi e casi.
Come ricordi tu, certi bambini, certe storie, ognuno è un mondo a sè.
Io sono cresciuta con le cazzate e con le cose serie, cartoni giapponesi e teatro, parco giochi, strada e museo.
E salvo smentita imminente di Gregori -che mi aspetto a breve- sono cresciuta felice di me e di quello che ho.

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19714 Enrico Gregori Wed, 23 Jan 2008 14:51:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19714 @ zaub: ecco, appunto. taci @ zaub:
ecco, appunto. taci

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19713 gea Wed, 23 Jan 2008 14:51:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19713 @ enrico mai, caro. appunto. :-) @ enrico
mai, caro.
appunto.
:-)

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19712 zauberei Wed, 23 Jan 2008 14:49:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19712 gea:))))) come te capisco nell'intimo:)) io nun potevo vedere i cartoni animati giapponesi non poitevo giocare però ah er teatro ah l'arte rinascimentale. - Cazzate. Ho un amico cresciuto a videogiochi e cartoni. Infanzia banale. Oggi è PhD, storico della letteratura e sta finendo un romanzo meraviglioso. Basta cor qualunquismo de noantri. gea:)))))
come te capisco nell’intimo:))
io nun potevo vedere i cartoni animati giapponesi
non poitevo giocare
però ah er teatro
ah l’arte rinascimentale.

Cazzate.
Ho un amico cresciuto a videogiochi e cartoni.
Infanzia banale.
Oggi è PhD, storico della letteratura e sta finendo un romanzo meraviglioso.
Basta cor qualunquismo de noantri.

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19711 Enrico Gregori Wed, 23 Jan 2008 14:49:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19711 @ gea: grande!!!! hai imparato a leggere a due anni e mezzo. e a scrivere quando impari? @ gea:
grande!!!! hai imparato a leggere a due anni e mezzo.
e a scrivere quando impari?

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19710 zauberei Wed, 23 Jan 2008 14:33:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19710 tz! enrico gregori ci ha sei occhi tutti guerci e inutili. tz!
enrico gregori ci ha sei occhi tutti guerci e inutili.

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19709 gea Wed, 23 Jan 2008 14:32:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19709 essere bambini è sempre un casino, soprattutto bambini pensanti. io lo sono stata nei '60. figlia unica, famiglia di intellettuali d'avanguardia. ed è dura, fidatevi. imparato a leggere a due anni e mezzo, per disperazione, credo. ogni ricordo che ho è legato ad un libro. tanti libri. tutti forse troppo presto. moby dick a dieci, rabelais e baudelaire a dodici, apollinaire martin eden pavese havelock ellis huizinga e marx a 14 e a valanga il resto. gli altri bambini giocavano in strada, io no: le bambine di famiglia no. al parco guardavo timida gli altri e non osavo partecipare a giochi di cui non conoscevo le regole. io sapevo di scacchi, lego, trenini (penso mio padre avesse nostalgia del maschio) ma di comunicazione con gli altri zero. tanti film: nel '68 per il mio decimo compleanno ho ricevuto in regalo la tessera di un cineclub, e se gli altri ascoltavano gianni morandi io ascoltavo miles davis e coltrane. il primo 45 coi miei soldi fu girl dei beatles. che anno era? e poi ci si stupisce se uno è strano... essere bambini è sempre un casino, soprattutto bambini pensanti.
io lo sono stata nei ‘60. figlia unica, famiglia di intellettuali d’avanguardia.
ed è dura, fidatevi.
imparato a leggere a due anni e mezzo, per disperazione, credo.
ogni ricordo che ho è legato ad un libro. tanti libri. tutti forse troppo presto. moby dick a dieci, rabelais e baudelaire a dodici, apollinaire martin eden pavese havelock ellis huizinga e marx a 14 e a valanga il resto.
gli altri bambini giocavano in strada, io no: le bambine di famiglia no.
al parco guardavo timida gli altri e non osavo partecipare a giochi di cui non conoscevo le regole. io sapevo di scacchi, lego, trenini (penso mio padre avesse nostalgia del maschio) ma di comunicazione con gli altri zero.
tanti film: nel ‘68 per il mio decimo compleanno ho ricevuto in regalo la tessera di un cineclub, e se gli altri ascoltavano gianni morandi io ascoltavo miles davis e coltrane. il primo 45 coi miei soldi fu girl dei beatles. che anno era?
e poi ci si stupisce se uno è strano…

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19708 Enrico Gregori Wed, 23 Jan 2008 14:25:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19708 gli interventi di zauberei sono come una scoreggia durante l'eucarestia. non c'entrano niente, ma fanno rumore gli interventi di zauberei sono come una scoreggia durante l’eucarestia. non c’entrano niente, ma fanno rumore

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19707 zauberei Wed, 23 Jan 2008 14:19:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19707 Ma non lo so, se i bambini a 5 anni fanno già a tempo a essere diversi, ad avere addosso il segno dei tempi. Boh, mi pare che qui si ricade ne post precedente. E mi pare che a un certo punto, arriva qualcuno - la silvia, e dice, ah quanno ero piccolo io che bei tempi! com'eravamo felici coppoco! com'erano più educati li pargoli! e i treni, immarcescibili - arrivavano in orario. - Ci sono bambini soli, bambini insieme, bambini silenziosi, bambini chiacchieroni, bambini fortunati, bambini eccheppalle. Non c'è la solitudine dei bambini. Ma di un certo bambino, di certi bambini, di certe storie di certe strade. scusate ho ricominciato la dieta. - Massimo so dipolamtica come un diplomatico è pieno di gatti riccioli. diplomatico, quello che se magna. Ma non lo so, se i bambini a 5 anni fanno già a tempo a essere diversi, ad avere addosso il segno dei tempi.
Boh, mi pare che qui si ricade ne post precedente. E mi pare che a un certo punto, arriva qualcuno – la silvia, e dice, ah quanno ero piccolo io che bei tempi!
com’eravamo felici coppoco!
com’erano più educati li pargoli!
e i treni, immarcescibili – arrivavano in orario.
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Ci sono bambini soli, bambini insieme, bambini silenziosi, bambini chiacchieroni, bambini fortunati, bambini eccheppalle. Non c’è la solitudine dei bambini. Ma di un certo bambino, di certi bambini, di certe storie di certe strade.
scusate ho ricominciato la dieta.
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Massimo so dipolamtica come un diplomatico è pieno di gatti riccioli. diplomatico, quello che se magna.

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Di: francesco di domenico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19706 francesco di domenico Wed, 23 Jan 2008 14:16:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19706 @Maugeri: Maledetto Didò. Lo vedi come sono riuscito a tenere il blog rusticamente in tema anni '70? Ho fatto la corsa con Gregori a chi arrivava prima al muretto o chi la "faceva" più lunga, lui ha vinto, la fa sempre più lunga, ma io sono un gran provocatore, ti avevo già detto a suo tempo che mi rifacevo a Giancarlo Fusco (Notizie su Wikipedia). @Maugeri:
Maledetto Didò. Lo vedi come sono riuscito a tenere il blog rusticamente in tema anni ‘70?
Ho fatto la corsa con Gregori a chi arrivava prima al muretto o chi la “faceva” più lunga, lui ha vinto, la fa sempre più lunga, ma io sono un gran provocatore, ti avevo già detto a suo tempo che mi rifacevo a Giancarlo Fusco (Notizie su Wikipedia).

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19705 Enrico Gregori Wed, 23 Jan 2008 13:46:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19705 a didò: vorrai mica l'elenco di tutti i ragguardevoli batteristi rock? Va bene Carl Palmer col quale hai preso il caffè. Io i caffè li prendo con la Leonardi. Non suona la batteria come Palmer ma c'ha un bel paio di tette. Quindi ci guadagno io. ps: qualche mese fa è piovuto al Messaggero Keith Emerson, siccome la sua visita mi era stata annunciata, mi sono portato da casa la mia copia di "Ars longa vita brevis" dei Nice che lui mi ha autografato. ps: continua a parlare con me attraverso Eventounico. Per adesso ancora non ti sopporto a didò:
vorrai mica l’elenco di tutti i ragguardevoli batteristi rock?
Va bene Carl Palmer col quale hai preso il caffè.
Io i caffè li prendo con la Leonardi. Non suona la batteria come Palmer ma c’ha un bel paio di tette. Quindi ci guadagno io.
ps: qualche mese fa è piovuto al Messaggero Keith Emerson, siccome la sua visita mi era stata annunciata, mi sono portato da casa la mia copia di “Ars longa vita brevis” dei Nice che lui mi ha autografato.
ps: continua a parlare con me attraverso Eventounico. Per adesso ancora non ti sopporto

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/comment-page-2/#comment-19703 miriam ravasio Wed, 23 Jan 2008 13:37:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/21/la-kryptonite-nella-borsa-di-ivan-cotroneo/#comment-19703 I bambini sono sempre soli, così come siamo soli in ogni momento della vita. Una collana di rapporti ci sostiene nei vari passaggi, ma quando a ritroso rivediamo i nostri momenti importanti possiamo solo constatare, con assoluta certezza, che la vita è un percorso solitario irripetibile e che muta per le diversi convenzioni sociali: ma siamo sempre soli. Ed è questo che una buona educazone dovrebbe saper trasmettere: capacità di distinzione e capacità d'amore. Per questo ho trovato grande il messaggio di Cormac McCarthy: di fronte ad una maturazione del sé, l'adulto deve retrocedere con i suoi bagagli e le proprie convinzioni e lasciare ai giovani, non più bambini, la possibilità di crescere. Una possibilità libera da invasioni, credenze e pregiudizi. Gli adulti devono solo sorvegliare perché tutto avvenga nel migliore dei modi. Sugli anni settanta: rivivrei tutto, ma non auspico ad altri la durezza di certi momenti, e, soprattutto certe conseguenze. I bambini sono sempre soli, così come siamo soli in ogni momento della vita. Una collana di rapporti ci sostiene nei vari passaggi, ma quando a ritroso rivediamo i nostri momenti importanti possiamo solo constatare, con assoluta certezza, che la vita è un percorso solitario irripetibile e che muta per le diversi convenzioni sociali: ma siamo sempre soli. Ed è questo che una buona educazone dovrebbe saper trasmettere: capacità di distinzione e capacità d’amore. Per questo ho trovato grande il messaggio di Cormac McCarthy: di fronte ad una maturazione del sé, l’adulto deve retrocedere con i suoi bagagli e le proprie convinzioni e lasciare ai giovani, non più bambini, la possibilità di crescere. Una possibilità libera da invasioni, credenze e pregiudizi. Gli adulti devono solo sorvegliare perché tutto avvenga nel migliore dei modi.
Sugli anni settanta: rivivrei tutto, ma non auspico ad altri la durezza di certi momenti, e, soprattutto certe conseguenze.

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