Commenti a: LA LETTERATURA DELLA FOLLIA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-271781 Massimo Maugeri Mon, 06 Feb 2012 20:47:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-271781 Sei la benvenuta, cara Serena. Grazie per il tuo link. Sei la benvenuta, cara Serena. Grazie per il tuo link.

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Di: Serena http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-271576 Serena Mon, 06 Feb 2012 10:48:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-271576 Buongiorno. Posso segnalare un articolo che ho scritto sul legame tra Follia e Sacro? http://librini.wordpress.com/2012/01/25/follia-e-sacro/ Buongiorno. Posso segnalare un articolo che ho scritto sul legame tra Follia e Sacro?
http://librini.wordpress.com/2012/01/25/follia-e-sacro/

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Di: Il gioco dei libri » Mente e psiche - Blog - L'espresso http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-118622 Il gioco dei libri » Mente e psiche - Blog - L'espresso Wed, 21 Jul 2010 21:31:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-118622 [...] meccanismo è semplice e non l’ho certo inventato io: un paio d’anni fa sul blog Letteratitudine si è parlato, per esempio, di letteratura della follia. Ma io vorrei ampliare gli orizzonti. [...] [...] meccanismo è semplice e non l’ho certo inventato io: un paio d’anni fa sul blog Letteratitudine si è parlato, per esempio, di letteratura della follia. Ma io vorrei ampliare gli orizzonti. [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-38655 Massimo Maugeri Wed, 10 Sep 2008 06:45:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-38655 Cara Gloria, benvenuta su Letteratitudine! E buona giornata. Ti faccio tanti in bocca al lupo per tua figlia e per il tuo blog. I tuoi commenti sono qui sopra. Cos'è che è stato rimosso? Ho cercato nell'antispam e non ho trovato nulla. Cara Gloria,
benvenuta su Letteratitudine! E buona giornata.
Ti faccio tanti in bocca al lupo per tua figlia e per il tuo blog.
I tuoi commenti sono qui sopra. Cos’è che è stato rimosso? Ho cercato nell’antispam e non ho trovato nulla.

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Di: Gloria gaetano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-38646 Gloria gaetano Wed, 10 Sep 2008 01:18:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-38646 Non è stato preso in considerazione. e' scomparso un'altra volta. Grazie Non è stato preso in considerazione. e’ scomparso un’altra volta. Grazie

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Di: Gloria gaetano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-38645 Gloria gaetano Wed, 10 Sep 2008 01:17:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-38645 Perchè èscomparso il mio commento. Perchè non sarà pubblicato. E' tutto corretto. gloriapoetry@yahoo.it. Blog: www.dopodinoi.wordpress.com Vi avevo chiesto di darmi una mano per il dopodime, con il disagio mentale. Che succede. Anche voi avete paura del vostro rimosso? Perchè èscomparso il mio commento. Perchè non sarà pubblicato. E’ tutto corretto. gloriapoetry@yahoo.it. Blog: http://www.dopodinoi.wordpress.com
Vi avevo chiesto di darmi una mano per il dopodime, con il disagio mentale. Che succede. Anche voi avete paura del vostro rimosso?

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Di: Gloria gaetano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-38644 Gloria gaetano Wed, 10 Sep 2008 01:13:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-38644 Quana passione per l'intersecazione tra letteratura, arte e follia! Tanti commenti. Ora non ho tempo,sono le 4 del mattino, ma vis criverò anch'io. Intanto sto cominciano a costruire un blog sul disagio mentale, visto che ho una figlia con tale problema. Non, non scappate come tutti! Adesso vive la sua piccola vita benino, le piace qualcosina, è intelligente espiritosa, ben recupeata. Ma dopo di me?. E' questo il tema che si affronta nel mio blog: www.dopodinoi.wordpress.com. Datemi una mano Quana passione per l’intersecazione tra letteratura, arte e follia! Tanti commenti. Ora non ho tempo,sono le 4 del mattino, ma vis criverò anch’io. Intanto sto cominciano a costruire un blog sul disagio mentale, visto che ho una figlia con tale problema. Non, non scappate come tutti!
Adesso vive la sua piccola vita benino, le piace qualcosina, è intelligente espiritosa, ben recupeata. Ma dopo di me?. E’ questo il tema che si affronta nel mio blog: http://www.dopodinoi.wordpress.com. Datemi una mano

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » L’INDECENZA di Elvira Seminara: una moglie, un marito, una colf straniera http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-32426 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » L’INDECENZA di Elvira Seminara: una moglie, un marito, una colf straniera Wed, 11 Jun 2008 05:33:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-32426 [...] su su “ascolta l’incipit”). Il libro affronta diversi temi. C’è il tema della follia, di cui abbiamo discusso altre volte. C’è il tema della precarietà degli equilibri [...] [...] su su “ascolta l’incipit”). Il libro affronta diversi temi. C’è il tema della follia, di cui abbiamo discusso altre volte. C’è il tema della precarietà degli equilibri [...]

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-25391 Sergio Sozi Fri, 07 Mar 2008 23:08:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-25391 A Maria Lucia e Rossella, scusatemi entrambe se in questi giorni non posso - per motivi pratici: sto scrivendo - continuare il colloquio. Lo faro' ben presto. Intanto pero' continuate pure a discutere e a ragionare; appena potro' dire cose sensate mi rifaro' vivo qui. Qui, certo. Luogo che mi e' caro e che spero vi portera' a soffermarvi anche pazientando un po'! Ciaobbelle Sergio P.S. Maria Lucia: io la scuola di oggi non la sopporto piu': questi confusi affaristi che mi hanno ''diretto'' per diversi anni non li voglio vedere piu'. Non li reggo. Mi sono antitetici. Io lavoro per cio' in cui credo fuori da quel circo, per dare spinte esterne al ''crico'' stesso acche' ridivenga serio. Perche' oramai l'abbiamo capito: o si torna ad esser seri, e lo Stato torna ad esser Stato sul serio, o la morte, la fine del centro naturale della cultura italiana. Tu tieni duro, Maria Lucia... ossia fregatene dei burocrati-politici-economisti che hai sopra come dei corvi. E vai avanti sul nostro terreno: la Patria e la sua Cultura. Questo ora e per sempre. Per il bene dei ragazzi e nostro. Sergio A Maria Lucia e Rossella,
scusatemi entrambe se in questi giorni non posso – per motivi pratici: sto scrivendo – continuare il colloquio. Lo faro’ ben presto. Intanto pero’ continuate pure a discutere e a ragionare; appena potro’ dire cose sensate mi rifaro’ vivo qui. Qui, certo. Luogo che mi e’ caro e che spero vi portera’ a soffermarvi anche pazientando un po’!
Ciaobbelle
Sergio
P.S.
Maria Lucia:
io la scuola di oggi non la sopporto piu’: questi confusi affaristi che mi hanno ”diretto” per diversi anni non li voglio vedere piu’. Non li reggo. Mi sono antitetici. Io lavoro per cio’ in cui credo fuori da quel circo, per dare spinte esterne al ”crico” stesso acche’ ridivenga serio. Perche’ oramai l’abbiamo capito: o si torna ad esser seri, e lo Stato torna ad esser Stato sul serio, o la morte, la fine del centro naturale della cultura italiana. Tu tieni duro, Maria Lucia… ossia fregatene dei burocrati-politici-economisti che hai sopra come dei corvi. E vai avanti sul nostro terreno: la Patria e la sua Cultura. Questo ora e per sempre. Per il bene dei ragazzi e nostro.
Sergio

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-25384 Maria Lucia Riccioli Fri, 07 Mar 2008 22:20:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-25384 Oh, no, Rossella, non credere che non abbia voluto risponderti! Presa da mille altre cose e dai post sempre più incalzanti del nostro Massimerrimo non avrei potuto dare una risposta esauriente ai tuoi quesiti né tantomeno degna delle alte sfere a cui tu e Sergio siete assurti... :-) Sono reduce da un collegio docenti che mi avvilisce ogni riunione di più. Ci dicono di snellire i contenuti, di ricercare tutte le strategie per motivare aiutare trascinare anche i più recalcitranti, di promuovere "per non svilire la nostra immagine sul territorio"... Non si capisce più che i ragazzi devono avere regole certe, assumersi responsabilità, non pretendere crediti formativi, il condono dei debiti, l'esame di riparazione che è il manto della carità. Presidi e docenti devono salvare i posti e la pagnotta, questa è l'amara verità. Le anime belle - io non lo sono, mi piacerebbe essere una bella anima - si sentono svilite e cercano nell'arte la compensazione a questa frustrazione continua e crescente. Vorrei però che la mia arte fosse di più, una ricerca di verità prima di tutto su se stessa e poi sul mondo e i massimi sistemi. Sì, io credo ancora che la bellezza salverà il mondo, credo nella bellezza come verità e umanità, pietas e contemplazione, compassione e comprensione. Altrimenti è uno sterile gioco verbale, un formalismo vuoto e alienato. Perdona l'attesa e comunque non ritenere troppo coerenti le frasi precedenti! Con stima, Maria Lucia Oh, no, Rossella, non credere che non abbia voluto risponderti!
Presa da mille altre cose e dai post sempre più incalzanti del nostro Massimerrimo non avrei potuto dare una risposta esauriente ai tuoi quesiti né tantomeno degna delle alte sfere a cui tu e Sergio siete assurti…
:-)

Sono reduce da un collegio docenti che mi avvilisce ogni riunione di più. Ci dicono di snellire i contenuti, di ricercare tutte le strategie per motivare aiutare trascinare anche i più recalcitranti, di promuovere “per non svilire la nostra immagine sul territorio”…
Non si capisce più che i ragazzi devono avere regole certe, assumersi responsabilità, non pretendere crediti formativi, il condono dei debiti, l’esame di riparazione che è il manto della carità.
Presidi e docenti devono salvare i posti e la pagnotta, questa è l’amara verità.
Le anime belle – io non lo sono, mi piacerebbe essere una bella anima – si sentono svilite e cercano nell’arte la compensazione a questa frustrazione continua e crescente. Vorrei però che la mia arte fosse di più, una ricerca di verità prima di tutto su se stessa e poi sul mondo e i massimi sistemi. Sì, io credo ancora che la bellezza salverà il mondo, credo nella bellezza come verità e umanità, pietas e contemplazione, compassione e comprensione. Altrimenti è uno sterile gioco verbale, un formalismo vuoto e alienato.
Perdona l’attesa e comunque non ritenere troppo coerenti le frasi precedenti! Con stima,
Maria Lucia

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-24803 Rossella Mon, 03 Mar 2008 21:37:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24803 @ Ancora Maria Lucia Riccioli ...volevo dirti che è la giustizia che tarda ad arrivare. E con lei la verità. Per esempio tutto il mondo crede che Picasso sia stato un grande artista. Il più grande artista del novecento. Tutto il mondo è caduto nella menzogna che Picasso ha propagato rispetto alla qualità della sua arte. "Per scatenarsi, il demoniaco di Picasso non ha bisogno del cenno divino; si sviluppa all'interno del corpo sociale, dello sconcerto delle sue funzioni, della stupida disumanità della sua condotta - Carlo Giulio Argan Ma la domanda è se questo bisogno di provocare un azione violenta sullo spettatore, il bisogno di scandalo che ebbe Picasso fosse stato veramente dettato dall'esigenza di dare una scossa morale oppure fu soltato la scoperta di un linguaggio moderno in accordo col suo tempo e con le teorie dell'inconscio collettivo e dei suoi simboli formali. Un tutore del molteplice. "Storicamente è l'atteggiamento di un anima bella: il desiderio di un compenso al materialismo e all'utilitarismo sempre più aspri nella vita pratica, cui ci si abbandona, e cui non si vuol porre od accettare alcun limite, sia pure di umana pietà" (C. G. Argan) Nei fatti artistici mise le fondamenta dell'illogico. Ciao @ Ancora Maria Lucia Riccioli
…volevo dirti che è la giustizia che tarda ad arrivare. E con lei la verità.
Per esempio tutto il mondo crede che Picasso sia stato un grande artista. Il più grande artista del novecento. Tutto il mondo è caduto nella menzogna che Picasso ha propagato rispetto alla qualità della sua arte.
“Per scatenarsi, il demoniaco di Picasso non ha bisogno del cenno divino; si sviluppa all’interno del corpo sociale, dello sconcerto delle sue funzioni, della stupida disumanità della sua condotta – Carlo Giulio Argan
Ma la domanda è se questo bisogno di provocare un azione violenta sullo spettatore, il bisogno di scandalo che ebbe Picasso fosse stato veramente dettato dall’esigenza di dare una scossa morale oppure fu soltato la scoperta di un linguaggio moderno in accordo col suo tempo e con le teorie dell’inconscio collettivo e dei suoi simboli formali. Un tutore del molteplice.
“Storicamente è l’atteggiamento di un anima bella: il desiderio di un compenso al materialismo e all’utilitarismo sempre più aspri nella vita pratica, cui ci si abbandona, e cui non si vuol porre od accettare alcun limite, sia pure di umana pietà” (C. G. Argan)
Nei fatti artistici mise le fondamenta dell’illogico.
Ciao

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-5/#comment-24684 Rossella Mon, 03 Mar 2008 13:55:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24684 Maria Lucia stiamo focalizzando proprio questo: la libertà è verità laddove è bontà, il valore teoretico diventa pratico. Se non c'è questo passaggio con l'introduzione nello spirito umano di uno spessore morale, la sterilità demagogica di chi aveva predicato bene e nei fatti ha dato scandalo, non ha funzionato e non funzionerà mai. Ora siccome me ne frego anche di certi padri pii da circo orfei, preferisco la coerenza di colui che non solo opera una distinzione nelle funzioni, ma anche nelle categorie. Tanto per mettere le cose al loro posto con tanto di qualità morali e far felici un pò tutti. Se di materialismo ateo vogliamo parlare possiamo iniziare a capire questo: il soggetto che si oppone all'oggetto ha innanzi a sè l'oggetto e non ha sè stesso. Il soggetto che non vede altro che l'oggetto non arriva alla pienezza dell'autocoscienza, quindi fa anche di sè un oggetto. Senza l'unità, che è proprietà dell'autocoscienza, non avremo neppure il conoscere come valore assoluto. L'unificazione di conoscere e volere, verità e bene, logica e moralità, rivendica la spiritualità legata sia all'immanentismo che al trascendente, ma la prospettiva deve essere rinascimentale, con tanto di punto di fuga al quale si ricongiungono tutte le parti del quadro. Il termine paganesimo come sistema religioso offre una denominazione comprensiva per tutte le correnti politeistiche dell'antichità, in antitesi al Cristianesimo che le vinse e le annullò, distinguendo il molteplice a condizione di unificarlo. Quindi, se mi permetti, è andato avanti rispetto a quel he c'era prima e rispetto a quel che c'è oggi. * * * A questo punto prendi le nuove generazioni e dimmi quali sono i loro punti di riferimento e se questi punti di riferimento hanno una loro logica morale alla quale poter credere. Grazie per avermi ascoltata. Ciao Maria Lucia stiamo focalizzando proprio questo: la libertà è verità laddove è bontà, il valore teoretico diventa pratico. Se non c’è questo passaggio con l’introduzione nello spirito umano di uno spessore morale, la sterilità demagogica di chi aveva predicato bene e nei fatti ha dato scandalo, non ha funzionato e non funzionerà mai.
Ora siccome me ne frego anche di certi padri pii da circo orfei, preferisco la coerenza di colui che non solo opera una distinzione nelle funzioni, ma anche nelle categorie. Tanto per mettere le cose al loro posto con tanto di qualità morali e far felici un pò tutti.
Se di materialismo ateo vogliamo parlare possiamo iniziare a capire questo: il soggetto che si oppone all’oggetto ha innanzi a sè l’oggetto e non ha sè stesso. Il soggetto che non vede altro che l’oggetto non arriva alla pienezza dell’autocoscienza, quindi fa anche di sè un oggetto. Senza l’unità, che è proprietà dell’autocoscienza, non avremo neppure il conoscere come valore assoluto. L’unificazione di conoscere e volere, verità e bene, logica e moralità, rivendica la spiritualità legata sia all’immanentismo che al trascendente, ma la prospettiva deve essere rinascimentale, con tanto di punto di fuga al quale si ricongiungono tutte le parti del quadro. Il termine paganesimo come sistema religioso offre una denominazione comprensiva per tutte le correnti politeistiche dell’antichità, in antitesi al Cristianesimo che le vinse e le annullò, distinguendo il molteplice a condizione di unificarlo. Quindi, se mi permetti, è andato avanti rispetto a quel he c’era prima e rispetto a quel che c’è oggi.
* * *
A questo punto prendi le nuove generazioni e dimmi quali sono i loro punti di riferimento e se questi punti di riferimento hanno una loro logica morale alla quale poter credere.
Grazie per avermi ascoltata. Ciao

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-24637 Maria Lucia Riccioli Sun, 02 Mar 2008 23:48:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24637 Rossella e Sergio: bravi a parlare di massimi sistemi! Vero è che la distinzione netta tra paganesimo e cristianesimo è sbagliata anche storicamente. Il cristianesimo si innesta su una base solida e ramificata di credenze e culti con cui fa i conti, convive, e che riesce a mediare, assorbire, o da cui si fa influenzare. Il vero danno di oggi è l'ateismo materialista e consumista. Magari fossimo pagani! Ci pensate avere la poesia e il senso religioso della vita di un Virgilio? Sospirare per amore come Catullo e Ovidio? Non abbiamo neanche capito che qui il problema non è più Europa America Asiarabia... è quella pallina blu spersa nel cosmo, è sempre quel muscolo rosso che ci batte nella cassa toracica. Oggi il nostro sprezzo verso ciò che è buono vero e bello - cose che per me coincidono - è terribile. Ciò che mi spoetizza è il modo in cui è vista oggi la bontà. Minchioneria al cubo. Padre Pio diceva che se ognuno di noi facesse il suo dovere - a casa, nelle professioni - anche questa terra d'esilio sarebbe un Paradiso. Ma è più comodo inquinare, non pagare le tasse, non guadagnarsi lo stipendio, giocare a fotticompagno... guai antichi? Sfogo quaresimale... la primavera, come la Pasqua, tardano ad arrivare. Tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto... ed è sempre più folle. Notte notte... Rossella e Sergio: bravi a parlare di massimi sistemi!
Vero è che la distinzione netta tra paganesimo e cristianesimo è sbagliata anche storicamente. Il cristianesimo si innesta su una base solida e ramificata di credenze e culti con cui fa i conti, convive, e che riesce a mediare, assorbire, o da cui si fa influenzare.
Il vero danno di oggi è l’ateismo materialista e consumista. Magari fossimo pagani! Ci pensate avere la poesia e il senso religioso della vita di un Virgilio? Sospirare per amore come Catullo e Ovidio?
Non abbiamo neanche capito che qui il problema non è più Europa America Asiarabia… è quella pallina blu spersa nel cosmo, è sempre quel muscolo rosso che ci batte nella cassa toracica.
Oggi il nostro sprezzo verso ciò che è buono vero e bello – cose che per me coincidono – è terribile. Ciò che mi spoetizza è il modo in cui è vista oggi la bontà. Minchioneria al cubo. Padre Pio diceva che se ognuno di noi facesse il suo dovere – a casa, nelle professioni – anche questa terra d’esilio sarebbe un Paradiso. Ma è più comodo inquinare, non pagare le tasse, non guadagnarsi lo stipendio, giocare a fotticompagno… guai antichi? Sfogo quaresimale… la primavera, come la Pasqua, tardano ad arrivare. Tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto… ed è sempre più folle. Notte notte…

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-24632 Rossella Sun, 02 Mar 2008 22:41:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24632 Egregio Sergio, hai appositamente spostato i termini del tema “letteratura della follia” sulla politica italiana, cercando di creare i presupposti di un certo ragionamento: se nel politichese, consentimi, la mancanza di logiche morali sono solo un aspetto (per niente marginale) delle assurdità di chi pretende di governare, in altri settori la stessa mancanza di logica morale diventa il baratro dei vuoti esistenziali. Il politico, il manager, chiunque ricopre posti di potere, di guida e soprattutto di alte posizioni spirituali, non può non possedere le qualità morali necessarie alla rappresentazione del ruolo che ricopre, in quanto è l’alto vertice di riferimento della piramide che sostiene. Altrimenti di cosa vogliamo parlare? In questo senso la logica della morale (che si riferisce alla condotta individuale) possiede un carattere squisitamente pratico: se San Tommaso Campanella secoli fa portò avanti questo concetto accendendo la luce sull’autocoscienza riferita a Cristo come celeste medicina per il raziocinio dell’uomo, noi moderni, almeno, dovremo chiarire a noi stessi il concetto di libertà che fino ad aggi abbiamo perseguito. Per farlo ci tocca capire se il valore della libertà non ha solo un valore teorico e se contiene i germi di quella verità - già nota all’intelletto - che per ottenere un valore pratico ha bisogno di affermazioni di carattere morale: se la libera scelta segue il presupposto trascendente la teoria della logica morale diventa pratica ed i risultati saranno ovvi. Per dirla con ulteriore semplicità: il valore di maggiore libertà si avrà quanto minore sarà stata l’indifferenza in cui l’uomo si è trovato. Se la parola libertà non contiene questo senso, la direzione sarà opposta, s’interesserà del molteplice, degli oggetti in gran quantità e non mirerà all’unità come principio di autocoscienza. Insomma se al tempo di oggi c’è follia e vuoto di senso la causa deriva anche da quel che ho cercato di spiegare. Mi auguro non invano. L'America è interessante per molti aspetti e non la colpevolizzo come l'unica fautrice dei mali del mondo: anche la vecchia Europa l'ha scimmiottata dove ne vedeva le convenienze, l'identità culturale non è facile sostenere nella sua autenticità. Ciao. Egregio Sergio,
hai appositamente spostato i termini del tema “letteratura della follia” sulla politica italiana, cercando di creare i presupposti di un certo ragionamento: se nel politichese, consentimi, la mancanza di logiche morali sono solo un aspetto (per niente marginale) delle assurdità di chi pretende di governare, in altri settori la stessa mancanza di logica morale diventa il baratro dei vuoti esistenziali.
Il politico, il manager, chiunque ricopre posti di potere, di guida e soprattutto di alte posizioni spirituali, non può non possedere le qualità morali necessarie alla rappresentazione del ruolo che ricopre, in quanto è l’alto vertice di riferimento della piramide che sostiene. Altrimenti di cosa vogliamo parlare?
In questo senso la logica della morale (che si riferisce alla condotta individuale) possiede un carattere squisitamente pratico: se San Tommaso Campanella secoli fa portò avanti questo concetto accendendo la luce sull’autocoscienza riferita a Cristo come celeste medicina per il raziocinio dell’uomo, noi moderni, almeno, dovremo chiarire a noi stessi il concetto di libertà che fino ad aggi abbiamo perseguito.
Per farlo ci tocca capire se il valore della libertà non ha solo un valore teorico e se contiene i germi di quella verità – già nota all’intelletto – che per ottenere un valore pratico ha bisogno di affermazioni di carattere morale: se la libera scelta segue il presupposto trascendente la teoria della logica morale diventa pratica ed i risultati saranno ovvi. Per dirla con ulteriore semplicità: il valore di maggiore libertà si avrà quanto minore sarà stata l’indifferenza in cui l’uomo si è trovato.
Se la parola libertà non contiene questo senso, la direzione sarà opposta, s’interesserà del molteplice, degli oggetti in gran quantità e non mirerà all’unità come principio di autocoscienza.
Insomma se al tempo di oggi c’è follia e vuoto di senso la causa deriva anche da quel che ho cercato di spiegare. Mi auguro non invano.
L’America è interessante per molti aspetti e non la colpevolizzo come l’unica fautrice dei mali del mondo: anche la vecchia Europa l’ha scimmiottata dove ne vedeva le convenienze, l’identità culturale non è facile sostenere nella sua autenticità. Ciao.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-24193 Sergio Sozi Thu, 28 Feb 2008 21:50:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24193 Rossella, mi sei oscura: cosa vuoi dire? Che stati Uniti ed Europa sono la stessa cosa? Che l'Italia, la Slovenia e la Gran Bretagna sono uguali? Se intendi questo ti invito ad andare a vivere per almeno qualche mese all'estero, vedresti le differenze profonde tra l'immoralita' italiana e la moralita' degli ''altri'', almeno quelli europei. Non parlo per sentito dire. Mai. Negli altri Paesi europei la gente e' moralmente piu' salda di noi. Credimi. Ci metto la mano sul fuoco. La dispersione e la frammentazione, l'inimicizia e la cretineria malvagia che trovo in Italia - purtroppo: parlo da patriota - non l'ho mai incontrata altrove in Europa. Gli USA non saprei, non ci sono mai stato e li considero un ''immenso Paesello'' da quattro soldi, con qualche eccezione. La scoppiata moralita' statunitense mi disgusta quanto la palese immoralita' italiana. Rossella,
mi sei oscura: cosa vuoi dire? Che stati Uniti ed Europa sono la stessa cosa? Che l’Italia, la Slovenia e la Gran Bretagna sono uguali? Se intendi questo ti invito ad andare a vivere per almeno qualche mese all’estero, vedresti le differenze profonde tra l’immoralita’ italiana e la moralita’ degli ”altri”, almeno quelli europei. Non parlo per sentito dire. Mai. Negli altri Paesi europei la gente e’ moralmente piu’ salda di noi. Credimi. Ci metto la mano sul fuoco. La dispersione e la frammentazione, l’inimicizia e la cretineria malvagia che trovo in Italia – purtroppo: parlo da patriota – non l’ho mai incontrata altrove in Europa. Gli USA non saprei, non ci sono mai stato e li considero un ”immenso Paesello” da quattro soldi, con qualche eccezione. La scoppiata moralita’ statunitense mi disgusta quanto la palese immoralita’ italiana.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-24172 Rossella Thu, 28 Feb 2008 21:02:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-24172 @ Sergio Sozi Non è solo un problema della solita italietta dai cattivi costumi. La letteratura della follia scrive pagine di storia ( 20 30 anni ?) dove non è possibile non citare l'America sul primo piatto della bilancia e sul secondo il vecchio continente, le rivoluzioni sociali, le religioni, gli oceani non hanno diviso, spesso hanno unito! Eccome se hanno unito! A presto @ Sergio Sozi
Non è solo un problema della solita italietta dai cattivi costumi. La letteratura della follia scrive pagine di storia ( 20 30 anni ?) dove non è possibile non citare l’America sul primo piatto della bilancia e sul secondo il vecchio continente, le rivoluzioni sociali, le religioni, gli oceani non hanno diviso, spesso hanno unito! Eccome se hanno unito!
A presto

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23887 Sergio Sozi Mon, 25 Feb 2008 01:58:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23887 Bene, benissimo, cara Rossella: il discorso prosegue - a strattoni ma comunque con robusta spina dorsale - sulla strada per me giusta e migliore: quella tendente a chiarirci le idee su questa pazzesca Italia del 2008 (perche' altrove la gente non e' mica sconclusionata come nel Belpaese, te lo dico vivendo in Slovenia da otto anni e avendo in precedenza vissuto in Germania e Inghilterra). Dunque abbiamo limitato il campo: l'Italia del 2008. L'oggi. Hic et nunc, allora, vediamo una cosa con gli stessi occhi: l'oblio italiano per la morale, ovvero per quanto derivi da quella che tu ottimamente definisci ''La parte divina dell'uomo''. Perche' questo sfacelo? Perche' ce ne accorgiamo oggi? E prima com'era la nostra condizione morale - prima, intendo, solo anche venti trenta anni fa - ? Le cause sono, a mio avviso, molteplici ma in fondo semplici (ma la semplicita' e' la cosa piu' ''difficile'' che esista, lo sappiamo entrambi). Appena avro' un po' di tempo (in questi giorni sto lavorando ad un articolo di giornale e devo leggere dei romanzi per stenderlo come si deve) affrontero' la questione con, spero, sufficiente esaustivita' (io non sono relativista). Per adesso ti ringrazio e i scuso per la telegraficita' del commento, augurandoti la Buonanotte (l'autore della ''Citta' del sole'' e' un grande: appena posso vado a ripassarlo). A demain Sergio Bene, benissimo, cara Rossella: il discorso prosegue – a strattoni ma comunque con robusta spina dorsale – sulla strada per me giusta e migliore: quella tendente a chiarirci le idee su questa pazzesca Italia del 2008 (perche’ altrove la gente non e’ mica sconclusionata come nel Belpaese, te lo dico vivendo in Slovenia da otto anni e avendo in precedenza vissuto in Germania e Inghilterra).
Dunque abbiamo limitato il campo: l’Italia del 2008. L’oggi.
Hic et nunc, allora, vediamo una cosa con gli stessi occhi: l’oblio italiano per la morale, ovvero per quanto derivi da quella che tu ottimamente definisci ”La parte divina dell’uomo”.
Perche’ questo sfacelo? Perche’ ce ne accorgiamo oggi? E prima com’era la nostra condizione morale – prima, intendo, solo anche venti trenta anni fa – ?
Le cause sono, a mio avviso, molteplici ma in fondo semplici (ma la semplicita’ e’ la cosa piu’ ”difficile” che esista, lo sappiamo entrambi).
Appena avro’ un po’ di tempo (in questi giorni sto lavorando ad un articolo di giornale e devo leggere dei romanzi per stenderlo come si deve) affrontero’ la questione con, spero, sufficiente esaustivita’ (io non sono relativista).
Per adesso ti ringrazio e i scuso per la telegraficita’ del commento, augurandoti la Buonanotte (l’autore della ”Citta’ del sole” e’ un grande: appena posso vado a ripassarlo).
A demain
Sergio

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23883 Rossella Sun, 24 Feb 2008 22:59:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23883 La tua risposta è molto colta ed ho l’impressione che anche tu rifletta costantemente sull’odierna caotica situazione generale in fatto di dottrine, falsi insegnamenti, religioni e relative crisi. Il discorso è davvero molto ampio e occorrerebbe conoscere molto (almeno per quanto mi riguarda) sulla storia delle religioni e comunque saperne di storia in genere, per cui in questa sede riconduco il discorso al tema del post, cioè la follia fra i cosiddetti “pensatori di oggi” e che cosa ha causato questo stato di disordine mentale con il relativo disagio esistenziale delle generazioni. Per riassumere: abbiamo parlato del materialismo come determinismo economico come la causa principale di perdite spirituali, la conseguente idolatria, tu mi hai scritto la tua tesi sul monoteismo ed il politeismo ed i relativi collegamenti, Zauberei la posizione della psicoanalisi come cannocchiale sulla personalità. Va tutto bene quando le persone si muovono con competenza nel proprio campo, solo che a me pare che l’uomo moderno si sia un po’ dimenticato di quella che era la parte divina dell’uomo ed abbia dedicato troppo tempo al molteplice, a quello che può cambiare a distanza di poco tempo e che, proprio per questa mancanza di Uno, si sia imbarcato in sentieri dispersivi per il suo essere. Di questo comunque ne sono in parte responsabili sia le Chiese e le loro politiche guelfe ormai poco convincenti, sia tutti questi sottoboschi di pseudo-religioni o comunque di forfettaria sostituzione alle tradizioni cristiane. C’è anche, se mi permetti, una sorta di miscuglio di morali, ognuno sostiene la propria come forma di riferimento in relazione al prossimo,qualcuno in pubblico fa una cosa ed in privato l’esatto contrario, qualcuno addirittura preferisce la coca cola ed i blue jeans disinteressandosi completamente di logiche morali e proponendo, come nel caso della pop art, l’alienazione oggettuale e l’oggetto come forma di benessere. Qui a mio avviso il vuoto è particolarmente sentito. Voglio fare una cosa: prendiamo la macchina del tempo e facciamo un salto nel 1500: ti va? Frà Tommaso Campanella (1568- 1639) era un monaco pensatore filosofo letterato che ebbe una vita travagliata ma molto affascinante. Scrisse, oltre a molti altri interessantissimi libri, il Reminiscentur, dove chiama alcune legazioni di uomini al riconoscimento di Cristo come lume di razionalità naturale e dunque come lume soprannaturale. Operazione, questa, che mirava a quel tempo a far prendere coscienza, nel confronto, le quattro nazioni, cristiana, gentile, ebrea e musulmana, su 12 punti fondamentali di cui te ne elenco soltanto cinque per ovvi motivi Titolo delle questioni: 1. Discussione contro gli atei: se Dio esiste. 2) Con i Gentili: se Dio sia Uno 3) Se la Trinità delle persone sia incompatibile con l’Unità, come pretendono le altre nazioni contro i Cristiani 4) Se Dio abbia cura di tutte le cose, essendo onnipotente, onnisciente e onnivalente 5)Se abbia cura speciale del genere umano, e se lo abbia visitato, etc. etc. Lo trovo eccezionale! Campanella chiede la verità anche al papato, tant’è che scrive persino un trattato pro Galilei e pro Copernico sostenendone le ragioni con un lume raziocinante che, se noi moderni ne avessimo soltanto un quarto, non staremo neppure qui a postare. Avrai sicuramente capito la dinamica del mio ragionamento che non è poi così lontana dalla tua. Scrivi ancora, dimmi che ne pensi. La tua risposta è molto colta ed ho l’impressione che anche tu rifletta costantemente sull’odierna caotica situazione generale in fatto di dottrine, falsi insegnamenti, religioni e relative crisi.
Il discorso è davvero molto ampio e occorrerebbe conoscere molto (almeno per quanto mi riguarda) sulla storia delle religioni e comunque saperne di storia in genere, per cui in questa sede riconduco il discorso al tema del post, cioè la follia fra i cosiddetti “pensatori di oggi” e che cosa ha causato questo stato di disordine mentale con il relativo disagio esistenziale delle generazioni.
Per riassumere: abbiamo parlato del materialismo come determinismo economico come la causa principale di perdite spirituali, la conseguente idolatria, tu mi hai scritto la tua tesi sul monoteismo ed il politeismo ed i relativi collegamenti, Zauberei la posizione della psicoanalisi come cannocchiale sulla personalità. Va tutto bene quando le persone si muovono con competenza nel proprio campo, solo che a me pare che l’uomo moderno si sia un po’ dimenticato di quella che era la parte divina dell’uomo ed abbia dedicato troppo tempo al molteplice, a quello che può cambiare a distanza di poco tempo e che, proprio per questa mancanza di Uno, si sia imbarcato in sentieri dispersivi per il suo essere. Di questo comunque ne sono in parte responsabili sia le Chiese e le loro politiche guelfe ormai poco convincenti, sia tutti questi sottoboschi di pseudo-religioni o comunque di forfettaria sostituzione alle tradizioni cristiane. C’è anche, se mi permetti, una sorta di miscuglio di morali, ognuno sostiene la propria come forma di riferimento in relazione al prossimo,qualcuno in pubblico fa una cosa ed in privato l’esatto contrario, qualcuno addirittura preferisce la coca cola ed i blue jeans disinteressandosi completamente di logiche morali e proponendo, come nel caso della pop art, l’alienazione oggettuale e l’oggetto come forma di benessere. Qui a mio avviso il vuoto è particolarmente sentito.
Voglio fare una cosa: prendiamo la macchina del tempo e facciamo un salto nel 1500: ti va?
Frà Tommaso Campanella (1568- 1639) era un monaco pensatore filosofo letterato che ebbe una vita travagliata ma molto affascinante. Scrisse, oltre a molti altri interessantissimi libri, il Reminiscentur, dove chiama alcune legazioni di uomini al riconoscimento di Cristo come lume di razionalità naturale e dunque come lume soprannaturale. Operazione, questa, che mirava a quel tempo a far prendere coscienza, nel confronto, le quattro nazioni, cristiana, gentile, ebrea e musulmana, su 12 punti fondamentali di cui te ne elenco soltanto cinque per ovvi motivi
Titolo delle questioni: 1. Discussione contro gli atei: se Dio esiste. 2) Con i Gentili: se Dio sia Uno 3) Se la Trinità delle persone sia incompatibile con l’Unità, come pretendono le altre nazioni contro i Cristiani 4) Se Dio abbia cura di tutte le cose, essendo onnipotente, onnisciente e onnivalente 5)Se abbia cura speciale del genere umano, e se lo abbia visitato, etc. etc.
Lo trovo eccezionale! Campanella chiede la verità anche al papato, tant’è che scrive persino un trattato pro Galilei e pro Copernico sostenendone le ragioni con un lume raziocinante che, se noi moderni ne avessimo soltanto un quarto, non staremo neppure qui a postare.
Avrai sicuramente capito la dinamica del mio ragionamento che non è poi così lontana dalla tua.
Scrivi ancora, dimmi che ne pensi.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23882 Rossella Sun, 24 Feb 2008 22:57:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23882 La tua risposta è molto colta ed ho l’impressione che anche tu rifletta costantemente sull’odierna caotica situazione generale in fatto di dottrine, falsi insegnamenti, religioni e relative crisi. Il discorso è davvero molto ampio e occorrerebbe conoscere molto (almeno per quanto mi riguarda) sulla storia delle religioni e comunque saperne di storia in genere, per cui in questa sede riconduco il discorso al tema del post, cioè la follia fra i cosiddetti “pensatori di oggi” e che cosa ha causato questo stato di disordine mentale con il relativo disagio esistenziale delle generazioni. Per riassumere: abbiamo parlato del materialismo come determinismo economico come la causa principale di perdite spirituali, la conseguente idolatria, tu mi hai scritto la tua tesi sul monoteismo ed il politeismo ed i relativi collegamenti, Zauberei la posizione della psicoanalisi come cannocchiale sulla personalità. Va tutto bene quando le persone si muovono con competenza nel proprio campo, solo che a me pare che l’uomo moderno si sia un po’ dimenticato di quella che era la parte divina dell’uomo ed abbia dedicato troppo tempo al molteplice, a quello che può cambiare a distanza di poco tempo e che, proprio per questa mancanza di Uno, si sia imbarcato in sentieri dispersivi per il suo essere. Di questo comunque ne sono in parte responsabili sia le Chiese e le loro politiche guelfe ormai poco convincenti, sia tutti questi sottoboschi di pseudo-religioni o comunque di forfettaria sostituzione alle tradizioni cristiane. C’è anche, se mi permetti, una sorta di miscuglio di morali, ognuno sostiene la propria come forma di riferimento in relazione al prossimo,qualcuno in pubblico fa una cosa ed in privato l’esatto contrario, qualcuno addirittura preferisce la coca cola ed i blue jeans disinteressandosi completamente di logiche morali e proponendo, come nel caso della pop art, l’alienazione oggettuale e l’oggetto come forma di benessere. Qui a mio avviso il vuoto è particolarmente sentito. Voglio fare una cosa: prendiamo la macchina del tempo e facciamo un salto nel 1500: ti va? Frà Tommaso Campanella (1568- 1639) era un monaco pensatore filosofo letterato che ebbe una vita travagliata ma molto affascinante. Scrisse, oltre a molti altri interessantissimi libri, il Reminiscentur, dove chiama alcune legazioni di uomini al riconoscimento di Cristo come lume di razionalità naturale e dunque come lume soprannaturale. Operazione, questa, che mirava a quel tempo a far prendere coscienza, nel confronto, le quattro nazioni, cristiana, gentile, ebrea e musulmana, su 12 punti fondamentali di cui te ne elenco soltanto cinque per ovvi motivi Titolo delle questioni: 1. Discussione contro gli atei: se Dio esiste. 2) Con i Gentili: se Dio sia Uno 3) Se la Trinità delle persone sia incompatibile con l’Unità, come pretendono le altre nazioni contro i Cristiani 4) Se Dio abbia cura di tutte le cose, essendo onnipotente, onnisciente e onnivalente 5)Se abbia cura speciale del genere umano, e se lo abbia visitato, etc. etc. Lo trovo eccezionale! Campanella chiede la verità anche al papato, tant’è che scrive persino un trattato pro Galilei e pro Copernico sostenendone le ragioni con un lume raziocinante che, se noi moderni ne avessimo soltanto un quarto, non staremo neppure qui a postare. Avrai sicuramente capito la dinamica del mio ragionamento che non è poi così lontana dalla tua. Ciao. Scrivi ancora, dimmi che ne pensi. La tua risposta è molto colta ed ho l’impressione che anche tu rifletta costantemente sull’odierna caotica situazione generale in fatto di dottrine, falsi insegnamenti, religioni e relative crisi.
Il discorso è davvero molto ampio e occorrerebbe conoscere molto (almeno per quanto mi riguarda) sulla storia delle religioni e comunque saperne di storia in genere, per cui in questa sede riconduco il discorso al tema del post, cioè la follia fra i cosiddetti “pensatori di oggi” e che cosa ha causato questo stato di disordine mentale con il relativo disagio esistenziale delle generazioni.
Per riassumere: abbiamo parlato del materialismo come determinismo economico come la causa principale di perdite spirituali, la conseguente idolatria, tu mi hai scritto la tua tesi sul monoteismo ed il politeismo ed i relativi collegamenti, Zauberei la posizione della psicoanalisi come cannocchiale sulla personalità. Va tutto bene quando le persone si muovono con competenza nel proprio campo, solo che a me pare che l’uomo moderno si sia un po’ dimenticato di quella che era la parte divina dell’uomo ed abbia dedicato troppo tempo al molteplice, a quello che può cambiare a distanza di poco tempo e che, proprio per questa mancanza di Uno, si sia imbarcato in sentieri dispersivi per il suo essere. Di questo comunque ne sono in parte responsabili sia le Chiese e le loro politiche guelfe ormai poco convincenti, sia tutti questi sottoboschi di pseudo-religioni o comunque di forfettaria sostituzione alle tradizioni cristiane. C’è anche, se mi permetti, una sorta di miscuglio di morali, ognuno sostiene la propria come forma di riferimento in relazione al prossimo,qualcuno in pubblico fa una cosa ed in privato l’esatto contrario, qualcuno addirittura preferisce la coca cola ed i blue jeans disinteressandosi completamente di logiche morali e proponendo, come nel caso della pop art, l’alienazione oggettuale e l’oggetto come forma di benessere. Qui a mio avviso il vuoto è particolarmente sentito.
Voglio fare una cosa: prendiamo la macchina del tempo e facciamo un salto nel 1500: ti va?
Frà Tommaso Campanella (1568- 1639) era un monaco pensatore filosofo letterato che ebbe una vita travagliata ma molto affascinante. Scrisse, oltre a molti altri interessantissimi libri, il Reminiscentur, dove chiama alcune legazioni di uomini al riconoscimento di Cristo come lume di razionalità naturale e dunque come lume soprannaturale. Operazione, questa, che mirava a quel tempo a far prendere coscienza, nel confronto, le quattro nazioni, cristiana, gentile, ebrea e musulmana, su 12 punti fondamentali di cui te ne elenco soltanto cinque per ovvi motivi
Titolo delle questioni: 1. Discussione contro gli atei: se Dio esiste. 2) Con i Gentili: se Dio sia Uno 3) Se la Trinità delle persone sia incompatibile con l’Unità, come pretendono le altre nazioni contro i Cristiani 4) Se Dio abbia cura di tutte le cose, essendo onnipotente, onnisciente e onnivalente 5)Se abbia cura speciale del genere umano, e se lo abbia visitato, etc. etc.
Lo trovo eccezionale! Campanella chiede la verità anche al papato, tant’è che scrive persino un trattato pro Galilei e pro Copernico sostenendone le ragioni con un lume raziocinante che, se noi moderni ne avessimo soltanto un quarto, non staremo neppure qui a postare.
Avrai sicuramente capito la dinamica del mio ragionamento che non è poi così lontana dalla tua.
Ciao. Scrivi ancora, dimmi che ne pensi.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23799 Sergio Sozi Sat, 23 Feb 2008 20:44:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23799 Certo che ti rispondo, cara Rossella: finalmente ho trovato una persona con cui conversare su cose solide e non chiacchierare (per quello esiste il bar). Comunque fa' attenzione al linguaggio: prima cosa da curare quando si parla di cose serie - qualsiasi cosa, soprattutto la filosofia e la Letteratura. Hai detto cose che ho capito intuitivamente, ma, amichevolmente e con affetto, ti dico che potevi precisarle meglio, chiarirle. Io saro' dunque chiaro nel risponderti, seppur sintetico: la molteplicita' e', si', insita nel paganesimo, ma questa peculiarita' greco-romana non per forza ci conduce molto fuori dal monoteismo, il quale, pur basandosi su un Dio unico, contempla la Santa Trinita' e un ''esercito'' di Santi e Beati - analogamente ai pagani che avevano Dei e Semidei, sacerdoti dalle doti sovrannaturali ed Eroi divinizzati (come Ercole, per esempio), oltre a divinita' familiari come i Lares o i Penati. Altro punto di contatto fra Cristianesimo e Paganesimo occidentale e' la concezione dell'Aldila': Tartaro, Erebo, Ade per gli antichi e Paradiso, Inferno e Purgatorio per i Cristiani. Vedi dunque, Rossella, almeno a livello di pratiche cultuali e di miti, quante affinita' ci legano al nostro passato remoto? Inoltre, fino al Rinascimento (compreso, dopo un po' meno), anche chierici e prelati, Papi e curati, avevano una solida cultura classica, e cio' e' evidente dalla loro conoscenza e considerazione approfondita del mondo Classico, seppur pagano. Dipinti, sculture e poesie, trattati su filosofi precristiani, eccetera, sono, - insieme alla celebrazione della Metafisica e della liturgia, del Verbo Cattolico e della sacralita' della Bibbia - le costanti che hanno reso grande e anche artisticamente ammirabile la Religione Monoteistica del nostro Paese. Non dimentichiamoci di questo, altrimenti rischieremmo di isolare eccessivamente il Cattolicesimo dalla sua reale, complessa, vicenda storica e morfologia. Inoltre, saprai bene che testi come la Teogonia di Esiodo ed altre teogonie, contengono passi come questo, che testimoniano di una sostanziale apertura al possibile monoteismo di fondo da parte della cultura pagana: ''(...) Per primo fu Caos, e poi Gaia dall'ampio petto (...) e Tartaro nebbioso (...) poi Eros.'' Caos vuol dire ''vuoto''. E nel vuoto ci puo' essere anche un Dio originario, credo. E qui concludo: l'apertura mentale dei Pagani a mio avviso fu cosa invidiabile e forse purtroppo irripetibile nella Storia dell'Occidente. A loro manco' solo un Testo Sacro di base come la nostra Bibbia e questo e' l'unico spartiacque certo fra Poli- e Monoteismo occidentale: il Cristianesimo, appunto in virtu' della Bibbia, e' definito ''religione rivelata'', essendo la Bibbia una Rivelazione per i Cristiani, il loro testo unico sul quale fondare l'intera confessione. Ciao Sergio Certo che ti rispondo, cara Rossella: finalmente ho trovato una persona con cui conversare su cose solide e non chiacchierare (per quello esiste il bar).
Comunque fa’ attenzione al linguaggio: prima cosa da curare quando si parla di cose serie – qualsiasi cosa, soprattutto la filosofia e la Letteratura. Hai detto cose che ho capito intuitivamente, ma, amichevolmente e con affetto, ti dico che potevi precisarle meglio, chiarirle.
Io saro’ dunque chiaro nel risponderti, seppur sintetico:
la molteplicita’ e’, si’, insita nel paganesimo, ma questa peculiarita’ greco-romana non per forza ci conduce molto fuori dal monoteismo, il quale, pur basandosi su un Dio unico, contempla la Santa Trinita’ e un ”esercito” di Santi e Beati – analogamente ai pagani che avevano Dei e Semidei, sacerdoti dalle doti sovrannaturali ed Eroi divinizzati (come Ercole, per esempio), oltre a divinita’ familiari come i Lares o i Penati. Altro punto di contatto fra Cristianesimo e Paganesimo occidentale e’ la concezione dell’Aldila’: Tartaro, Erebo, Ade per gli antichi e Paradiso, Inferno e Purgatorio per i Cristiani.
Vedi dunque, Rossella, almeno a livello di pratiche cultuali e di miti, quante affinita’ ci legano al nostro passato remoto? Inoltre, fino al Rinascimento (compreso, dopo un po’ meno), anche chierici e prelati, Papi e curati, avevano una solida cultura classica, e cio’ e’ evidente dalla loro conoscenza e considerazione approfondita del mondo Classico, seppur pagano. Dipinti, sculture e poesie, trattati su filosofi precristiani, eccetera, sono, – insieme alla celebrazione della Metafisica e della liturgia, del Verbo Cattolico e della sacralita’ della Bibbia – le costanti che hanno reso grande e anche artisticamente ammirabile la Religione Monoteistica del nostro Paese. Non dimentichiamoci di questo, altrimenti rischieremmo di isolare eccessivamente il Cattolicesimo dalla sua reale, complessa, vicenda storica e morfologia.
Inoltre, saprai bene che testi come la Teogonia di Esiodo ed altre teogonie, contengono passi come questo, che testimoniano di una sostanziale apertura al possibile monoteismo di fondo da parte della cultura pagana:
”(…) Per primo fu Caos, e poi Gaia dall’ampio petto (…) e Tartaro nebbioso (…) poi Eros.”
Caos vuol dire ”vuoto”. E nel vuoto ci puo’ essere anche un Dio originario, credo. E qui concludo: l’apertura mentale dei Pagani a mio avviso fu cosa invidiabile e forse purtroppo irripetibile nella Storia dell’Occidente. A loro manco’ solo un Testo Sacro di base come la nostra Bibbia e questo e’ l’unico spartiacque certo fra Poli- e Monoteismo occidentale: il Cristianesimo, appunto in virtu’ della Bibbia, e’ definito ”religione rivelata”, essendo la Bibbia una Rivelazione per i Cristiani, il loro testo unico sul quale fondare l’intera confessione.
Ciao
Sergio

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23736 Rossella Fri, 22 Feb 2008 20:59:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23736 @ Sergio Temo che occorra fare delle distinzioni fra il concetto di materia, materialismo, determinismo economico. Il tomo enciclopedico ha dedicato grandi pagine all’argomento. Provo a sintetizzare dicendo che la materia è facente parte dell’uomo, persino del suo stesso pensiero, e che nel non disprezzarla è contenuto anche il sentimento religioso. Quest’ultimo inizia ad essere scalzato dall’allungamento della parola materia + ismo, e giù attraverso i secoli filosofie e trattati economici, una barba che non finisce più! Anche il paganesimo ha ampio spazio sul tomo, storia dei greci e dei romani prima dell’anno zero e comunque dedicato ai politeisti in antitesi al cristianesimo, che riconduce all’unità. Se dunque la paganità è per il molteplice, “religiosamente” sarà ovviamente più vicina all’idea del materialismo piuttosto che il cristianesimo: a questo punto abbiamo l’obbligo di tacere sul concetto di trascendenza, al quale si rifà (come primo passo all’ordine dell’intelletto e quindi all’allontanamento della follia) quel lume razionalistico che si riconduce al Cristo. So che mi risponderai. @ Sergio
Temo che occorra fare delle distinzioni fra il concetto di materia, materialismo, determinismo economico.
Il tomo enciclopedico ha dedicato grandi pagine all’argomento. Provo a sintetizzare dicendo che la materia è facente parte dell’uomo, persino del suo stesso pensiero, e che nel non disprezzarla è contenuto anche il sentimento religioso. Quest’ultimo inizia ad essere scalzato dall’allungamento della parola materia + ismo, e giù attraverso i secoli filosofie e trattati economici, una barba che non finisce più!
Anche il paganesimo ha ampio spazio sul tomo, storia dei greci e dei romani prima dell’anno zero e comunque dedicato ai politeisti in antitesi al cristianesimo, che riconduce all’unità.
Se dunque la paganità è per il molteplice, “religiosamente” sarà ovviamente più vicina all’idea del materialismo piuttosto che il cristianesimo: a questo punto abbiamo l’obbligo di tacere sul concetto di trascendenza, al quale si rifà (come primo passo all’ordine dell’intelletto e quindi all’allontanamento della follia) quel lume razionalistico che si riconduce al Cristo.
So che mi risponderai.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23700 Sergio Sozi Fri, 22 Feb 2008 00:51:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23700 Caro Demian, secondo me se leggi Dostoevskij ci scrivi un'enciclopedia. In bocca al lupo. E studia forte anche la Letteratura italiana, mi raccomando! Sergio Sozi Caro Demian, secondo me se leggi Dostoevskij ci scrivi un’enciclopedia. In bocca al lupo. E studia forte anche la Letteratura italiana, mi raccomando!
Sergio Sozi

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23698 Maria Lucia Riccioli Thu, 21 Feb 2008 23:33:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23698 Faccio la proffy tanto per cambiare... Storia dell'arte: Munch, Bosch e gli altri pittori qui citati possono esserti d'aiuto... Italiano: Pirandello e la follia (la corda pazza eccetera...). Diritto: le leggi come la 180... Latino: perché non leggere qualche pagina sulle pazzie di Caligola e altri pazzi pazzi imperatori non ultimo Nerone? Tacito e compagnia bella ti possono ispirare... Storia: un bel percorso su come è stata trattata la follia nell'antichità - ispirazione divina, segno di predilezione, infamia, lazzaretti, ospizi... Psicologia etc: ça va sans dire. Matematica: le "pazzie geniali" dei matematici antichi, rompicapo, assurdi logici, paradossi. Ti ho confuso, vero? Come opere letterarie c'è di tutto in questo post, ma scrivi ancora se vuoi qualche altro suggerimento... In bocca al lupo, Mary Lucy Proffy Faccio la proffy tanto per cambiare…
Storia dell’arte: Munch, Bosch e gli altri pittori qui citati possono esserti d’aiuto…
Italiano: Pirandello e la follia (la corda pazza eccetera…).
Diritto: le leggi come la 180…
Latino: perché non leggere qualche pagina sulle pazzie di Caligola e altri pazzi pazzi imperatori non ultimo Nerone? Tacito e compagnia bella ti possono ispirare…
Storia: un bel percorso su come è stata trattata la follia nell’antichità – ispirazione divina, segno di predilezione, infamia, lazzaretti, ospizi…
Psicologia etc: ça va sans dire.
Matematica: le “pazzie geniali” dei matematici antichi, rompicapo, assurdi logici, paradossi.
Ti ho confuso, vero? Come opere letterarie c’è di tutto in questo post, ma scrivi ancora se vuoi qualche altro suggerimento…
In bocca al lupo, Mary Lucy Proffy

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Di: Demian http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23696 Demian Thu, 21 Feb 2008 23:20:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23696 Ragazzi ciao a tutti, sono uno studente che quest'anno ha l'esame di maturià e mi affascina molto il tema della Follia, vorrei svilupparlo e portarlo come tesina d'esame ma non ho idee, qualcuno è in grado di consigliarmi qualcosa??? Grazie Mille in anticipo Ragazzi ciao a tutti, sono uno studente che quest’anno ha l’esame di maturià e mi affascina molto il tema della Follia, vorrei svilupparlo e portarlo come tesina d’esame ma non ho idee, qualcuno è in grado di consigliarmi qualcosa???
Grazie Mille in anticipo

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23668 Rossella Thu, 21 Feb 2008 20:21:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23668 Egregio Porcasi, sarà sicuramente al corrente che in Sicilia sono stati ignorati pittori di grandissimo talento dai quali sono uscite tele che per raffinatezza ed eleganza acquistano un valore universale al di là della sicilianitudine. Se le capita provi a guardare qualcosa di Aurelio Catti. Non se ne pentirà. Egregio Porcasi,
sarà sicuramente al corrente che in Sicilia sono stati ignorati pittori di grandissimo talento dai quali sono uscite tele che per raffinatezza ed eleganza acquistano un valore universale al di là della sicilianitudine. Se le capita provi a guardare qualcosa di Aurelio Catti. Non se ne pentirà.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23667 Rossella Thu, 21 Feb 2008 20:14:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23667 Egregio Porcasi, sarà sicuramente al corrente che Pollock quando dipingeva come minimo eiaculava sulla tela. Il drippig infatti era anche questo. Sarà altrettanto al corrente della brutta fine di Pollock che si drogave e beveva: si è schiantato contro un albero mentre le sue amiche lo scongiuravano di rallentare la velocità dell'auto che stava guidando, eccitato proprio dalla paura e dal terrore che riusciva a procurare premendo sempre più forte l'accelleratore. Non le dispiacerà neppure ricordare Guttuso e la sua sicilianità politica, i corpi sinuosi delle belle donne ritratte, come quelle sensuali e voluttuose di Fiume, d'altra parte, pittore colto e ironico dalla zampillante fantasia e dalla tela gigante. La pittura è meravigliosa proprio per l'ampio margine di libertà. Egregio Porcasi,
sarà sicuramente al corrente che Pollock quando dipingeva come minimo eiaculava sulla tela. Il drippig infatti era anche questo.
Sarà altrettanto al corrente della brutta fine di Pollock che si drogave e beveva: si è schiantato contro un albero mentre le sue amiche lo scongiuravano di rallentare la velocità dell’auto che stava guidando, eccitato proprio dalla paura e dal terrore che riusciva a procurare premendo sempre più forte l’accelleratore.
Non le dispiacerà neppure ricordare Guttuso e la sua sicilianità politica, i corpi sinuosi delle belle donne ritratte, come quelle sensuali e voluttuose di Fiume, d’altra parte, pittore colto e ironico dalla zampillante fantasia e dalla tela gigante.
La pittura è meravigliosa proprio per l’ampio margine di libertà.

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23657 eventounico Thu, 21 Feb 2008 15:15:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23657 Sergio, come già ho avuto modo di dirti, essere letti da te è un onore per me. Dedicare tempo a qualcosa è una forma di attenzione della quale non posso che esserti grato. Sergio, come già ho avuto modo di dirti, essere letti da te è un onore per me. Dedicare tempo a qualcosa è una forma di attenzione della quale non posso che esserti grato.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23654 Sergio Sozi Thu, 21 Feb 2008 15:00:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23654 Evento, scusami, non ho ancora potuto leggere il tuo ''Come pagina bianca'' perche' devo scrivere delle precedenti recensioni e... come tu sai io ho i miei tempi, vado lento. Scusami. Appena potro' lo leggero' con l'attenzione che merita: non intendo metterlo nei ritagliucci di tempo, ho bisogno di qualche ora buona. Anche se leggo velocemente, in genere (l'unica cosa che io sappia fare velocemente, Pasqua'!), voglio parlartene dopo aver sentito, provato e meditato. Senza influenze esterne e preconcetti, ne' positivi ne' negativi. Sergio Evento,
scusami, non ho ancora potuto leggere il tuo ”Come pagina bianca” perche’ devo scrivere delle precedenti recensioni e… come tu sai io ho i miei tempi, vado lento. Scusami. Appena potro’ lo leggero’ con l’attenzione che merita: non intendo metterlo nei ritagliucci di tempo, ho bisogno di qualche ora buona. Anche se leggo velocemente, in genere (l’unica cosa che io sappia fare velocemente, Pasqua’!), voglio parlartene dopo aver sentito, provato e meditato. Senza influenze esterne e preconcetti, ne’ positivi ne’ negativi.
Sergio

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23645 eventounico Thu, 21 Feb 2008 13:10:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23645 Gea...l'alchimia dell'empatia Gea…l’alchimia dell’empatia

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23639 gea Thu, 21 Feb 2008 12:56:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23639 ''come pagina bianca'' è un libro affascinante. un viaggio al centro della notte tra alchimia e kabbalah, che evoca (ha ragione enrico) visioni inquietanti mutuate dall'espressionismo tedesco. dall'oscura palandrana nella torre che più che d'avorio è di gelida pietra il protagonista passa al biancore del camice da ricoverato e delle pareti della stanza-cella. sempre prigione è, interiore o oggettiva. l'unico riscatto, l'unica via d'uscita è l'amore, che forse non esiste, che forse è irraggiungibile, che forse è ignaro. un'illusione. l'ultima, prima della cancellazione della memoria (centrale!) del sè da parte del nemico. che è il mondo. e l'unico personaggio quasi alleato è un essere muto, dai sentimenti più neutri che solidali, che non giudica e (forse) ascolta. non si sa se è empatia o solamente stolida simpatia. e diventa il recipiente dell'estrema speranza di essere esistito. non è un libro facile, e non è adatto a tutti. per apprezzarne pienamente la poesia non bisogna temere di guadare la palude, affondando per trovare l'ignoto. ”come pagina bianca” è un libro affascinante. un viaggio al centro della notte tra alchimia
e kabbalah, che evoca (ha ragione enrico) visioni inquietanti mutuate
dall’espressionismo tedesco.
dall’oscura palandrana nella torre che più che d’avorio è di gelida
pietra il protagonista passa al biancore del camice da ricoverato e
delle pareti della stanza-cella.
sempre prigione è, interiore o oggettiva. l’unico riscatto, l’unica
via d’uscita è l’amore, che forse non esiste, che forse è
irraggiungibile, che forse è ignaro.
un’illusione.
l’ultima, prima della cancellazione della memoria (centrale!) del sè
da parte del nemico. che è il mondo.
e l’unico personaggio quasi alleato è un essere muto, dai sentimenti
più neutri che solidali, che non giudica e (forse) ascolta. non si sa
se è empatia o solamente stolida simpatia. e diventa il recipiente
dell’estrema speranza di essere esistito.
non è un libro facile, e non è adatto a tutti.
per apprezzarne pienamente la poesia non bisogna temere di guadare la
palude, affondando per trovare l’ignoto.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23565 Sergio Sozi Tue, 19 Feb 2008 23:45:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23565 Caro Porcasi, condivido, in teoria, anche se non ho ancora visto i Suoi dipinti. Pero' i principi sono giusti. Se poi Lei ha anche la mano buona, tutto combacia. (Detto da un non-siciliano) Saluti Sozi P.S. La ''velocita' dell'esecuzione'', comunque, non e' mica molto parte delle tradizioni italiane in genere. I pittori di un tempo dipingevano con lentezza. Mi perdoni l'osservazione, che ho constatato nella bottega di mio padre. E' osservazione amichevole e bonaria, la mia. Caro Porcasi,
condivido, in teoria, anche se non ho ancora visto i Suoi dipinti. Pero’ i principi sono giusti. Se poi Lei ha anche la mano buona, tutto combacia.
(Detto da un non-siciliano)
Saluti
Sozi
P.S.
La ”velocita’ dell’esecuzione”, comunque, non e’ mica molto parte delle tradizioni italiane in genere. I pittori di un tempo dipingevano con lentezza. Mi perdoni l’osservazione, che ho constatato nella bottega di mio padre. E’ osservazione amichevole e bonaria, la mia.

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Di: PORCASI GAETANO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-23556 PORCASI GAETANO Tue, 19 Feb 2008 23:11:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-23556 SO BENE,IN QUALITA' D'ARTISTA,CHE LE TRADIZIONI NON MUOIONO MAI,SE AFFIDATE ALLA FORZA DELL'IMMAGINE CHE LE FISSA COGLIENDO MOMENTI DI VITA,DESTINATI ALTRIMENTI AD ESSERE FAGOCITATI DAL TEMPO.IL NUOVO STILE ESISTENZIALE MINACCIA,INFATTI,DI FARE SPARIRE QUELLA SICILIANITA' FRESCA E SPONTANEA CHE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME PATRIMONIO UNICO ED IRRIPETIBILE DELLA CULTURA.SONO LE VARIE SPRESSIONI DELLA SICILIANITA' IL SOGGETTO DOMINANTE DELLE MIE OPERE PITTORICHE CHE FOTOGRAFANO CON IMMEDIATEZZA DI TRATTO E FRESCHEZZA DI COLORE SCENE E PARTICOLARI DEL VIVERE QUOTIDIANO CHE SFUGGONO ORMAI ALL'UOMO MODERNO,TROPPO DISTRATTO DAL FRENETICO RITMO DELLE SUE ATTIVITA'.PER QUESTO MOTIVO DESIDERO RIVOLGERE IL MIO MESSAGGIO AD UN PUBBLICO ADULTO, AFFINCHE' POSSA RITROVARE INSIEME ALLA MEMORIA DEI PADRI UNA PARTE INTIMA ED IRRINUNCIABILE DEL PROPRIO PATRIMONIO CULTURALE E AD UN PUBBLICO GIOVANE,AFFINCHE' ABBIA L'OPPORTUNITA' DI COGLIERE QUELLA SICILITUDINE",DI CUI PARLAVA SCIASCIA,E RECUPERARE LE PROPRIE RADICI ,COMANDO QUELLE LACUNE CHE RISCHIANO DI FARLO SENTIRE ESTRANEO ALLA PROPRIA TERRA.LA GLOBBALIZZAZIONE,INFATTI NON DEVE ESSERE APPIATTIMENTO ED OBLIO,MA RISPETTO DEI VALORI E DELLE TRADIZIONI ANCHE FOLCLORISTICHE PROPRIE DELLA RICCHEZZA DI OGNI RAGIONE.IL MIO STILE,CARATTERIZZATO DELLA VELOCITA' DELL'ESECUZIONE,VUOLE EVITARE D'ESSERE OLOGRAFIA PER PORSI COME GESTO FLUIDO CAPACE DI CATTURARE L'ETERNO PRESENE E CONSEGNARLO ALLO SPETTATORE.WWW.GAETANOPORCASI.IT CHI VUOLE SCRIVERE AL PITTORE PORCASI INFO@GAETANOPORCASI.IT SO BENE,IN QUALITA’ D’ARTISTA,CHE LE TRADIZIONI NON MUOIONO MAI,SE AFFIDATE ALLA FORZA DELL’IMMAGINE CHE LE FISSA COGLIENDO MOMENTI DI VITA,DESTINATI ALTRIMENTI AD ESSERE FAGOCITATI DAL TEMPO.IL NUOVO STILE ESISTENZIALE MINACCIA,INFATTI,DI FARE SPARIRE QUELLA SICILIANITA’ FRESCA E SPONTANEA CHE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME PATRIMONIO UNICO ED IRRIPETIBILE DELLA CULTURA.SONO LE VARIE SPRESSIONI DELLA SICILIANITA’ IL SOGGETTO DOMINANTE DELLE MIE OPERE PITTORICHE CHE FOTOGRAFANO CON IMMEDIATEZZA DI TRATTO E FRESCHEZZA DI COLORE SCENE E PARTICOLARI DEL VIVERE QUOTIDIANO CHE SFUGGONO ORMAI ALL’UOMO MODERNO,TROPPO DISTRATTO DAL FRENETICO RITMO DELLE SUE ATTIVITA’.PER QUESTO MOTIVO DESIDERO RIVOLGERE IL MIO MESSAGGIO AD UN PUBBLICO ADULTO, AFFINCHE’ POSSA RITROVARE INSIEME ALLA MEMORIA DEI PADRI UNA PARTE INTIMA ED IRRINUNCIABILE DEL PROPRIO PATRIMONIO CULTURALE E AD UN PUBBLICO GIOVANE,AFFINCHE’ ABBIA L’OPPORTUNITA’ DI COGLIERE QUELLA SICILITUDINE”,DI CUI PARLAVA SCIASCIA,E RECUPERARE LE PROPRIE RADICI ,COMANDO QUELLE LACUNE CHE RISCHIANO DI FARLO SENTIRE ESTRANEO ALLA PROPRIA TERRA.LA GLOBBALIZZAZIONE,INFATTI NON DEVE ESSERE APPIATTIMENTO ED OBLIO,MA RISPETTO DEI VALORI E DELLE TRADIZIONI ANCHE FOLCLORISTICHE PROPRIE DELLA RICCHEZZA DI OGNI RAGIONE.IL MIO STILE,CARATTERIZZATO DELLA VELOCITA’ DELL’ESECUZIONE,VUOLE EVITARE D’ESSERE OLOGRAFIA PER PORSI COME GESTO FLUIDO CAPACE DI CATTURARE L’ETERNO PRESENE E CONSEGNARLO ALLO SPETTATORE.WWW.GAETANOPORCASI.IT CHI VUOLE SCRIVERE AL PITTORE PORCASI INFO@GAETANOPORCASI.IT

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22936 miriam ravasio Thu, 14 Feb 2008 13:05:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22936 @ enrico: si apprezzano entrambi! Secondo gli stati d'animo e le domande dello spirito. Non è una questione di gusto, o meglio, il gusto, per i sensibili, è sempre relativo. Ciaoooo @ enrico:
si apprezzano entrambi! Secondo gli stati d’animo e le domande dello spirito. Non è una questione di gusto, o meglio, il gusto, per i sensibili, è sempre relativo. Ciaoooo

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22935 Enrico Gregori Thu, 14 Feb 2008 12:41:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22935 @ miriam: sono sostanzialmente d'accordo con te. "L'urlo" è un quadro fisico, quello di Bosch è un dipinto psicologico. In un certo senso non sono paragonabili perchè si esprimono attraverso forme molto diversi. Apprezzare l'uno piuttosto che l'altro non può che essere questione di gusti @ miriam:
sono sostanzialmente d’accordo con te. “L’urlo” è un quadro fisico, quello di Bosch è un dipinto psicologico. In un certo senso non sono paragonabili perchè si esprimono attraverso forme molto diversi. Apprezzare l’uno piuttosto che l’altro non può che essere questione di gusti

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22934 Sergio Sozi Thu, 14 Feb 2008 12:23:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22934 A Dido': giusto, anzi giusterrimo!!!! Sul cocchio con Paganini starei ottimamente - sempre se la grappa c'e', ma C'E' e quindi non mi lamento. Magari all'allegra-ebbra compagnia aggiungerei anche un'ombra invadente: quella di Plauto che prova a ribaltare la carrozza per alimentare la sua oramai striminzita ispirazione nel Regno delle Ombre Pagane Mai Convertite al Cristianesimo. Insomma nell'Ade. Sergio A Dido’:
giusto, anzi giusterrimo!!!! Sul cocchio con Paganini starei ottimamente – sempre se la grappa c’e', ma C’E’ e quindi non mi lamento. Magari all’allegra-ebbra compagnia aggiungerei anche un’ombra invadente: quella di Plauto che prova a ribaltare la carrozza per alimentare la sua oramai striminzita ispirazione nel Regno delle Ombre Pagane Mai Convertite al Cristianesimo. Insomma nell’Ade.
Sergio

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22931 Rossella Thu, 14 Feb 2008 11:38:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22931 @Caro Luca Gallina, i tuoi interventi mi inducono sempre alla riflessione sia per il garbo della forma e che per la profondità dei contenuti, di cui le tue domande alle quali proverò a rispondere cercando chiarezza anche dentro di me. In modo ordinato. Partendo dall’argomento follia e dalla sua trasposizione nell’arte (libri, quadri, canzoni, etc.) è interessante capire che cosa accade quando ci si accorge di certi aspetti del bipede di cui bisogna essere mentalmente preparati e che ad essere insensata non è altro che la mancanza di logiche morali. Rimanendo dell’opinione che ogni stato di anomalia mentale sia collettiva che individuale è strettamente connessa al mondo dello spirito e della coscienza, il pericolo intrinseco di certe scoperte è nell’impatto fra l'intelletto come ancora della ragione e la mancata logica dei fatti. Le ragioni di ognuno, infatti, hanno sostenuto le scelte esistenziali, i valori, le fedi siano esse politiche religiose o semplicemente legate alla speranza di un ideale di miglioramento, di stabilità nel caso delle famiglie, e che quel regalo sotto l’albero che il bimbo aveva guardato con tanta gioia per come era impacchettato e infiocchettato e che sapeva di nuovo e di cambiamento per le speranze riposte riserva la malvagia sorpresa di una scatola vuota per mano di chi, non so se in maniera intenzionale o altro, non era quel che aveva fatto credere. In quel momento tutte le ragioni reali non trovano il senso dell’agito, la crisi è soprattutto morale e non è priva di senso logico nella misura in cui la menzogna ha causato danni. Questo stato di cose aumenta d’intensità quando ci si accorge che le scuse non sono sufficienti a porre rimedio e che l’indifferenza ristagna. Ho cercato di spiegare che cosa vuol dire essere autori del doppio così come era nel post da te scritto caro Luco per EventoUnico, il tipo di reazioni forse poco raziocinanti generate a loro volta da una mancanza di coerenza come conferma di ideale di saggezza. Se di delusioni parliamo. Mi piace ricordare in proposito che qualche estate fa sotto l’ombrellone ho letto un articolo di prima pagina sul Corriere della sera dove a proposito della nostra nazione si citavano le classi dirigenti e gli addetti ai lavori facendoli rientrare nelle categorie degli immorali e degli amorali con tanto di differenziazione. I primi erano coloro che pur sapendo di comportarsi male continuavano imperterriti nelle loro azioni e per i quali rimaneva la flebile speranza della conversione un pò come gl’Innominati del Manzoni, mentre ai secondi fu riservata una bella terza pagina per evidenziare i Don Abbondi sul trespolo che desiderano tanto far qualcosa (in bene o in male) ma che rimangono ibridi personaggi del “che cacchio me ne frega”, altrettanto responsabili dell’andazzo. Entrambe le categorie, comunque, soggetti da gran sermoni sulla bocca con i quali la povera Italia deve fare i conti economici e morali, essendo l’uno l’effetto dell’altro. Per concludere questa mia tesi che mette in relazione il senno e le sue motivazioni con le categorie del bene e del male viste oggettivamente, devo ringraziare qualche pagina del filosofo Roberto Gentile il quale, con laica chiarezza di idee, divide il concetto di anima inferiore da quello di anima superiore, escludendo al riguardo le commistioni che non portano la verità in ogni campo, sia esso individuale, religioso, politico e sociale con il relativo sviluppo nelle due direzioni. Grazie per l’attenzione. Che ne pensi? Rossella @Caro Luca Gallina,
i tuoi interventi mi inducono sempre alla riflessione sia per il garbo della forma e che per la profondità dei contenuti, di cui le tue domande alle quali proverò a rispondere cercando chiarezza anche dentro di me. In modo ordinato.

Partendo dall’argomento follia e dalla sua trasposizione nell’arte (libri, quadri, canzoni, etc.) è interessante capire che cosa accade quando ci si accorge di certi aspetti del bipede di cui bisogna essere mentalmente preparati e che ad essere insensata non è altro che la mancanza di logiche morali.
Rimanendo dell’opinione che ogni stato di anomalia mentale sia collettiva che individuale è strettamente connessa al mondo dello spirito e della coscienza, il pericolo intrinseco di certe scoperte è nell’impatto fra l’intelletto come ancora della ragione e la mancata logica dei fatti.
Le ragioni di ognuno, infatti, hanno sostenuto le scelte esistenziali, i valori, le fedi siano esse politiche religiose o semplicemente legate alla speranza di un ideale di miglioramento, di stabilità nel caso delle famiglie, e che quel regalo sotto l’albero che il bimbo aveva guardato con tanta gioia per come era impacchettato e infiocchettato e che sapeva di nuovo e di cambiamento per le speranze riposte riserva la malvagia sorpresa di una scatola vuota per mano di chi, non so se in maniera intenzionale o altro, non era quel che aveva fatto credere.
In quel momento tutte le ragioni reali non trovano il senso dell’agito, la crisi è soprattutto morale e non è priva di senso logico nella misura in cui la menzogna ha causato danni. Questo stato di cose aumenta d’intensità quando ci si accorge che le scuse non sono sufficienti a porre rimedio e che l’indifferenza ristagna.
Ho cercato di spiegare che cosa vuol dire essere autori del doppio così come era nel post da te scritto caro Luco per EventoUnico, il tipo di reazioni forse poco raziocinanti generate a loro volta da una mancanza di coerenza come conferma di ideale di saggezza. Se di delusioni parliamo.
Mi piace ricordare in proposito che qualche estate fa sotto l’ombrellone ho letto un articolo di prima pagina sul Corriere della sera dove a proposito della nostra nazione si citavano le classi dirigenti e gli addetti ai lavori facendoli rientrare nelle categorie degli immorali e degli amorali con tanto di differenziazione. I primi erano coloro che pur sapendo di comportarsi male continuavano imperterriti nelle loro azioni e per i quali rimaneva la flebile speranza della conversione un pò come gl’Innominati del Manzoni, mentre ai secondi fu riservata una bella terza pagina per evidenziare i Don Abbondi sul trespolo che desiderano tanto far qualcosa (in bene o in male) ma che rimangono ibridi personaggi del “che cacchio me ne frega”, altrettanto responsabili dell’andazzo. Entrambe le categorie, comunque, soggetti da gran sermoni sulla bocca con i quali la povera Italia deve fare i conti economici e morali, essendo l’uno l’effetto dell’altro.

Per concludere questa mia tesi che mette in relazione il senno e le sue motivazioni con le categorie del bene e del male viste oggettivamente, devo ringraziare qualche pagina del filosofo Roberto Gentile il quale, con laica chiarezza di idee, divide il concetto di anima inferiore da quello di anima superiore, escludendo al riguardo le commistioni che non portano la verità in ogni campo, sia esso individuale, religioso, politico e sociale con il relativo sviluppo nelle due direzioni.

Grazie per l’attenzione. Che ne pensi?
Rossella

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22926 eventounico Thu, 14 Feb 2008 11:14:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22926 Carlo... grazie Carlo… grazie

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22925 Carlo S. Thu, 14 Feb 2008 11:10:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22925 @ evento: Ti ringrazio del libro. Ieri sera, tornato a casa all'una e mezza dopo il nostro incontro non ho potuto non iniziare a leggerlo e così cominciare ad incastrare finalmente quei pezzi che qui avevi anticipato nella logica di un discorso compiuto, in una storia in qualche modo narrata (se di storia si può parlare) che riguarda un personaggio, per quanto anonimo, e con lui una vita, che gira intorno alle parole, o meglio alla ricerca di parole che diano a questa vita, a questa storia, un significato. Forse riuscirò a dirti qualcosa di più compiuto quando l'avrò finito (e non è certo un libro da leggere "di corsa"), ma intanto la mia prima impressione è che se è questa la follia i veri pazzi sono assolutamente altrove. Ciao Pasquà, alla prossima @ evento:
Ti ringrazio del libro. Ieri sera, tornato a casa all’una e mezza dopo il nostro incontro non ho potuto non iniziare a leggerlo e così cominciare ad incastrare finalmente quei pezzi che qui avevi anticipato nella logica di un discorso compiuto, in una storia in qualche modo narrata (se di storia si può parlare) che riguarda un personaggio, per quanto anonimo, e con lui una vita, che gira intorno alle parole, o meglio alla ricerca di parole che diano a questa vita, a questa storia, un significato. Forse riuscirò a dirti qualcosa di più compiuto quando l’avrò finito (e non è certo un libro da leggere “di corsa”), ma intanto la mia prima impressione è che se è questa la follia i veri pazzi sono assolutamente altrove.
Ciao Pasquà, alla prossima

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22881 eventounico Thu, 14 Feb 2008 00:33:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22881 Caro Luca, devo ringraziarti per la lunga e profonda riflessione che hai voluto condividermi. L'ho trovata molto vicina al mio sentire e forse anche al mio essere. Devo dirti che non ho mai provato quella delusione alla quale fai riferimento perché mi piace pensare che per poter scrivere bisogna prima essere e sentire. Dunque ho sempre vissuto un autore osservandolo con gli occhi dei suoi scritti. Se dovessi scoprire che mi sono sbagliato in effetti la delusione sarebbe grande. Hai capito molto di quello che ho scritto e non dico tutto perché non privare del gusto della scoperta chi vorrà leggermi. Corro questo rischio solo perché qualcuno potrebbe ricordare nel tempo quelle pagine come una piacevole esperienza. Grazie ancora. Caro Luca, devo ringraziarti per la lunga e profonda riflessione che hai voluto condividermi. L’ho trovata molto vicina al mio sentire e forse anche al mio essere. Devo dirti che non ho mai provato quella delusione alla quale fai riferimento perché mi piace pensare che per poter scrivere bisogna prima essere e sentire. Dunque ho sempre vissuto un autore osservandolo con gli occhi dei suoi scritti. Se dovessi scoprire che mi sono sbagliato in effetti la delusione sarebbe grande.
Hai capito molto di quello che ho scritto e non dico tutto perché non privare del gusto della scoperta chi vorrà leggermi. Corro questo rischio solo perché qualcuno potrebbe ricordare nel tempo quelle pagine come una piacevole esperienza. Grazie ancora.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22879 miriam ravasio Wed, 13 Feb 2008 23:18:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22879 @ tutti a proposito di arte e "follia" e vita degli artisti, volevo segnalarvi un video che ho appena visto su Undo.net: "Le strade in Festa,2006". Festa sta per Tano Festa. @ tutti
a proposito di arte e “follia” e vita degli artisti, volevo segnalarvi un video che ho appena visto su Undo.net: “Le strade in Festa,2006″. Festa sta per Tano Festa.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22877 Rossella Wed, 13 Feb 2008 22:59:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22877 @ Miriam E t i m o logica mente Arte è mettere in ordine gli elementi ed è molto significativo come si avvicini al senso della creazione divina. Non così è semplice cambiare indirizzo di posta elettronica. Ricevo molte e mails anche dall'estero ed ho contatti di lavoro. Scusa Miriam ma è lui che deve smetterla ... comunque ridiamoci sopra, è solo un esibizionista! Fra l'altro virtuale! Ciao @ Miriam
E t i m o logica mente Arte è mettere in ordine gli elementi ed è molto significativo come si avvicini al senso della creazione divina.

Non così è semplice cambiare indirizzo di posta elettronica. Ricevo molte e mails anche dall’estero ed ho contatti di lavoro.
Scusa Miriam ma è lui che deve smetterla … comunque ridiamoci sopra, è solo un esibizionista! Fra l’altro virtuale!
Ciao

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Di: outworks110 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22870 outworks110 Wed, 13 Feb 2008 22:24:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22870 Per Sozi, chiedo scuso per l'errore effettivamente intendevo Diario di un Pazzo, ho letto anche il Naso e la comicità stralunata e disperante di tali racconti mi ha fatto comprendere quanta grandezza e follia ci voglia per comprendere completamente la nostra piccola sorte di esseri umani. Concordo quindi con la tua opinione. Per Sozi,
chiedo scuso per l’errore effettivamente intendevo Diario di un Pazzo, ho letto anche il Naso e la comicità stralunata e disperante di tali racconti mi ha fatto comprendere quanta grandezza e follia ci voglia per comprendere completamente la nostra piccola sorte di esseri umani.
Concordo quindi con la tua opinione.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22869 miriam ravasio Wed, 13 Feb 2008 22:21:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22869 @ Rossella fra tutte le definizioni di arte, quella che indichi tu mi suona nuova: arte sta, in primo luogo, per tecnica. Chiederei aiuto a Sergio Sozi. E a proposito del tuo inquietante "provocatore" perché non cambi il tuo indirizzo? Sarebbe semplice e lo maderesti a quel paese una volta per tutte. :-) @ Rossella
fra tutte le definizioni di arte, quella che indichi tu mi suona nuova: arte sta, in primo luogo, per tecnica. Chiederei aiuto a Sergio Sozi.
E a proposito del tuo inquietante “provocatore” perché non cambi il tuo indirizzo? Sarebbe semplice e lo maderesti a quel paese una volta per tutte.
:-)

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22858 Rossella Wed, 13 Feb 2008 21:06:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22858 COMUNQUE SIGNORI E SIGNORE se vi piace il tema follia in pittura Vi prego guardate i ritratti di THEODORE GèRICAULT!!!!!! Trovere ampia scelta di monomaniaci (ladri, cleptomani, assassini) dove la fisiognomica la fa da detective. Ne rimarrete insuperabilmente schoccati!!! BYE COMUNQUE SIGNORI E SIGNORE
se vi piace il tema follia in pittura Vi prego guardate i ritratti di THEODORE GèRICAULT!!!!!! Trovere ampia scelta di monomaniaci (ladri, cleptomani, assassini) dove la fisiognomica la fa da detective. Ne rimarrete insuperabilmente schoccati!!!
BYE

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22857 Rossella Wed, 13 Feb 2008 20:54:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22857 Do you want enlarge your penis up to 4 inches? If answer is YES. Please visit our site http://Hunnerbunsies.com Questo è l'ennesimo messaggio ricevuto qualche minuto fa insieme ad altri quattro messaggi dello stesso genere (dalle "proprietà" i dati di rilevazione appartengono sempre al solito mittente) il quale dopo quattro anni non si è ancora stancato di provocare...ma che bell'immagine dell'uomo moderno caro Carlo Speranza! E siccome vedo che conosci bene l'argomento se Bosch fosse vissuto ai nostri tempi avrebbe dipinto il caos a tavolozza piena: il suo errore, oggi come allora, non fu tanto quello di mettere la luce sugli inferi, ma di compiacersene a bandiera libera. Se permettete Munch è un puro di fronte al caos (apparentemente calmo) dell'uomo di oggi, indifferente, alienato, nevrotico e paranoico, impotente di fronte alla vita, regalo gli ultimi quarant'anni da parte dei nostri libri di storia e che, oltretutto, non riesce neppure a gridare aiuto per difendersi. Dall' ondata e dagli abissi Much ne esce donandoci arte. Dalla palese immoralità degli ultimi 40 anni l'etimologia della parola ARTE (mettere ordine) trova solo naniche si fingono giganti. Do you want enlarge your penis up to 4 inches?
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Questo è l’ennesimo messaggio ricevuto qualche minuto fa insieme ad altri quattro messaggi dello stesso genere (dalle “proprietà” i dati di rilevazione appartengono sempre al solito mittente) il quale dopo quattro anni non si è ancora stancato di provocare…ma che bell’immagine dell’uomo moderno caro Carlo Speranza! E siccome vedo che conosci bene l’argomento se Bosch fosse vissuto ai nostri tempi avrebbe dipinto il caos a tavolozza piena: il suo errore, oggi come allora, non fu tanto quello di mettere la luce sugli inferi, ma di compiacersene a bandiera libera.
Se permettete Munch è un puro di fronte al caos (apparentemente calmo) dell’uomo di oggi, indifferente, alienato, nevrotico e paranoico, impotente di fronte alla vita, regalo gli ultimi quarant’anni da parte dei nostri libri di storia e che, oltretutto, non riesce neppure a gridare aiuto per difendersi.
Dall’ ondata e dagli abissi Much ne esce donandoci arte.
Dalla palese immoralità degli ultimi 40 anni l’etimologia della parola ARTE (mettere ordine) trova solo naniche si fingono giganti.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22855 miriam ravasio Wed, 13 Feb 2008 20:35:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22855 @ Maria Lucia Riccioli Ma non c'è niente di negativo nel fatto che "L'urlo" sia diventato un icona pop; si è consacrato all'eternità dei posteri con un nuovo e fruibile linguaggio. Nessuno può/potrà sottrarsi a quell'immagine, vestendola, ogni volta , di significato. @ Carlo ed Enrico bello il vostro duello fiammingo! Però quella di Hieronymus Bosch, è solo un' illustrazione, fa pensare ma non turba. E' un allegoria lucidissima e ragionata, studiata come un saggio sul tema. Per me sono altre le opere che spiazzano, riconducendoci, loro malgrado, al tema della follia. La prima e la più importante è Il giudizio universale di Michelangelo. La composizione, assolutamente fuori dagli schemi e da ogni logica di spazio; l'ammasso di figure, i dannati, dio, il suo autoritratto, gli angeli e i diavoli, l'azzurro accecante. Una quinta assurdamente piatta, senza volumi ne' prospettive: immagini vomitate in verticale, anzi schizzate fuori da pennelli impugnati a braccio teso. Solo con una tensione assolutamente integra, solitaria e forte di rabbia e di volontà (forse di pazzia) ha reso possibile quell'affresco: un opera sempre contemporanea. L'uomo e la morte. Di Goya ho già scritto, ma ripeto: le Pitture nere, I capricci e Saturno sono opere che rendono molto bene il senso della follia. Esagerate, cupe, aggressive, esaltate da tocchi di luce violentissima. Immagini che s' improno nella memoria nonostante la volontà di dimenticarle. Poi aggiungerei, ma l'elenco delle opere e degli autori sarebbe infinito, il Campo di grano con voli di corvi di Van Gogh. Osservatelo, se potete, proiettato in grande su una parete; i blu del cielo, il giallo del campo e il nero dei corvi: si avvertono i rumori dei pennelli consumati e schiacciati con violenza sulla tela, e lo sbattere veloce delle ali, non corvi ma arpie vendicatrici. @ Maria Lucia Riccioli
Ma non c’è niente di negativo nel fatto che “L’urlo” sia diventato un icona pop; si è consacrato all’eternità dei posteri con un nuovo e fruibile linguaggio. Nessuno può/potrà sottrarsi a quell’immagine, vestendola, ogni volta , di significato.
@ Carlo ed Enrico
bello il vostro duello fiammingo! Però quella di Hieronymus Bosch, è solo un’ illustrazione, fa pensare ma non turba. E’ un allegoria lucidissima e ragionata, studiata come un saggio sul tema. Per me sono altre le opere che spiazzano, riconducendoci, loro malgrado, al tema della follia. La prima e la più importante è Il giudizio universale di Michelangelo. La composizione, assolutamente fuori dagli schemi e da ogni logica di spazio; l’ammasso di figure, i dannati, dio, il suo autoritratto, gli angeli e i diavoli, l’azzurro accecante. Una quinta assurdamente piatta, senza volumi ne’ prospettive: immagini vomitate in verticale, anzi schizzate fuori da pennelli impugnati a braccio teso. Solo con una tensione assolutamente integra, solitaria e forte di rabbia e di volontà (forse di pazzia) ha reso possibile quell’affresco: un opera sempre contemporanea. L’uomo e la morte.
Di Goya ho già scritto, ma ripeto: le Pitture nere, I capricci e Saturno sono opere che rendono molto bene il senso della follia. Esagerate, cupe, aggressive, esaltate da tocchi di luce violentissima. Immagini che s’ improno nella memoria nonostante la volontà di dimenticarle.
Poi aggiungerei, ma l’elenco delle opere e degli autori sarebbe infinito, il Campo di grano con voli di corvi di Van Gogh. Osservatelo, se potete, proiettato in grande su una parete; i blu del cielo, il giallo del campo e il nero dei corvi: si avvertono i rumori dei pennelli consumati e
schiacciati con violenza sulla tela, e lo sbattere veloce delle ali, non corvi ma arpie vendicatrici.

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22851 luca Wed, 13 Feb 2008 20:05:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22851 Caro Eventounico, ti ho letto con piacere, anche in più di un’ occasione in questo “maugger blog”, nei tuoi interventi quotidiani, nell’iperspazio creativo e in un altro pos-post dove hai raccontato il disagio giovanile ai giorni nostri attraverso i versi di un “rap” di tua ideazione: la versatilità è la tua peculiarità nell’uso delle parole e di vivere la cultura come stile di vita, la tua peculiarità principale, se me lo consenti. Venendo all’anticipazione del tuo romanzo “Come pagina bianca” che ci hai proposto, preceduta dall’accurata e acuta recensione di Silvia Leonardi, devo riconoscerti che il tuo personaggio riesce a far credere all’esterno, il manicomio,al le persone che l’osservano - che solo loro riescono a convincersi di tenere sotto controllo la vita degli altri – dandogli da leggere i suoi profondi e delicati pensieri , la sua visione poetica della vita, mentre in realtà scrive al suo doppio nell’intento di ricevere conferme e solidarietà morale, e per questo non riceverà nessuna risposta, che il tuo personaggio non abbia già esplicitato nel trattare i suoi dubbi esistenziali; per la ragione, ben intuendo che il Direttore del manicomio non le farà mai recapitare le lettere così accorate; pertanto, preferisco immaginare questo come finale del tuo romanzo e considerare una “vera follia” quella di quegli uomini che ci stanno attorno solo per compatirci,senza venirci realmente incontro,rimanendo nel racconto; mentre Noi siamo coscienti della nostra integrità morale ed ideologica, a dispetto di quello che ci succede attorno, questo è quello che ho percepito. Nel caso il tuo personaggio volesse intenzionalmente prendere le distanze dalla sua realtà personale, mi viene spontaneo chiederti: Ti sei sentito mai deluso dagli autori che hai amato in tutti questi anni, o in alcuni momenti della tua vita, potendone verificare i contenuti rispetto al tuo vissuto? In buona sostanza conoscere il pensiero, le emozioni e le esperienze intense vissute dagli scrittori che abbiamo più condiviso, hanno in qualche modo condizionato le nostre scelte di vita e di scrittura? Ti ringrazio caro Pasquale Esposito, perché sei riuscito a farmi reagire dal punto di vista letterario e per questo voglio farti un dono virtuale: Caravaggio – “ la testa di Medusa”,un quadro convesso (1595)) olio su tela impiantato su un vero scudo ovale di pioppo – scudo da parata – la storia mitologica è nota. Anche consapevole che il personaggio del tuo libro si fa scudo solo di sé VS il mondo che lo circonda, ma nel caso dovesse cambiare idea, potrebbe farsi anticipare all’esterno da questa immagine di sicuro avvertimento, forse, secondo me. Una vera espressione di paura e orrore quella della dea “Medusa” con la testa mozzata: chissà se Munch l’avrà presa in considerazione? Con empatia, Luca Gallina Caro Eventounico,
ti ho letto con piacere, anche in più di un’ occasione in questo “maugger blog”, nei tuoi interventi quotidiani, nell’iperspazio creativo e in un altro pos-post dove hai raccontato il disagio giovanile ai giorni nostri attraverso i versi di un “rap” di tua ideazione: la versatilità è la tua peculiarità nell’uso delle parole e di vivere la cultura come stile di vita, la tua peculiarità principale, se me lo consenti.
Venendo all’anticipazione del tuo romanzo “Come pagina bianca” che ci hai proposto, preceduta dall’accurata e acuta recensione di Silvia Leonardi, devo riconoscerti che il tuo personaggio riesce a far credere all’esterno, il manicomio,al le persone che l’osservano – che solo loro riescono a convincersi di tenere sotto controllo la vita degli altri – dandogli da leggere i suoi profondi e delicati pensieri , la sua visione poetica della vita, mentre in realtà scrive al suo doppio nell’intento di ricevere conferme e solidarietà morale, e per questo non riceverà nessuna risposta, che il tuo personaggio non abbia già esplicitato nel trattare i suoi dubbi esistenziali; per la ragione, ben intuendo che il Direttore del manicomio non le farà mai recapitare le lettere così accorate; pertanto, preferisco immaginare questo come finale del tuo romanzo e considerare una “vera follia” quella di quegli uomini che ci stanno attorno solo per compatirci,senza venirci realmente incontro,rimanendo nel racconto; mentre Noi siamo coscienti della nostra integrità morale ed ideologica, a dispetto di quello che ci succede attorno, questo è quello che ho percepito.
Nel caso il tuo personaggio volesse intenzionalmente prendere le distanze dalla sua realtà personale, mi viene spontaneo chiederti:
Ti sei sentito mai deluso dagli autori che hai amato in tutti questi anni, o in alcuni momenti della tua vita, potendone verificare i contenuti rispetto al tuo vissuto?
In buona sostanza conoscere il pensiero, le emozioni e le esperienze intense vissute dagli scrittori che abbiamo più condiviso, hanno in qualche modo condizionato le nostre scelte di vita e di scrittura?
Ti ringrazio caro Pasquale Esposito, perché sei riuscito a farmi reagire dal punto di vista letterario e per questo voglio farti un dono virtuale:
Caravaggio – “ la testa di Medusa”,un quadro convesso (1595)) olio su tela impiantato su un vero scudo ovale di pioppo – scudo da parata – la storia mitologica è nota. Anche consapevole che il personaggio del tuo libro si fa scudo solo di sé VS il mondo che lo circonda, ma nel caso dovesse cambiare idea, potrebbe farsi anticipare all’esterno da questa immagine di sicuro avvertimento, forse, secondo me.
Una vera espressione di paura e orrore quella della dea “Medusa” con la testa mozzata: chissà se Munch l’avrà presa in considerazione?
Con empatia,
Luca Gallina

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Di: francesco di domenico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22845 francesco di domenico Wed, 13 Feb 2008 19:43:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22845 @Chiccha grazie, ma quanto sei simpatica, sono andato sul tuo blog: "Gente allegra Dio l'aiuta"! Non badare a Gregori, sembra un orso ma quando si rade è simpatico. @Carlo's, puntuale e analitico, poi Bosch è il massimo. @Serggiosozi, più che tassinaro ti vedrei cocchiere di carrozze, con cilindro e tabarro mentre trasporti Paganini sotto una tempesta da Padova a Venezia; lui tenta di provare e impreca contro di te e i tuoi cavalli neri; tu urli brani dalla "Gerusalemme liberata" e :"...or mi passi la grappa maestro/ce ne vuol' per mé e' destrieri, e suoni maestro, suoni!" @Chiccha grazie,
ma quanto sei simpatica, sono andato sul tuo blog: “Gente allegra Dio l’aiuta”! Non badare a Gregori, sembra un orso ma quando si rade è simpatico.
@Carlo’s,
puntuale e analitico, poi Bosch è il massimo.
@Serggiosozi,
più che tassinaro ti vedrei cocchiere di carrozze, con cilindro e tabarro mentre trasporti Paganini sotto una tempesta da Padova a Venezia; lui tenta di provare e impreca contro di te e i tuoi cavalli neri; tu urli brani dalla “Gerusalemme liberata” e :”…or mi passi la grappa maestro/ce ne vuol’ per mé e’ destrieri, e suoni maestro, suoni!”

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22839 Maria Lucia Riccioli Wed, 13 Feb 2008 18:44:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22839 Non dite che "L'urlo" è un quadro brutto o poco significativo... è diventato un'icona pop suo malgrado... Neanche Leonardo avrebbe potuto immaginare che "La Gioconda" ispirasse "The Da Vinci Code"!!! Non dite che “L’urlo” è un quadro brutto o poco significativo… è diventato un’icona pop suo malgrado…
Neanche Leonardo avrebbe potuto immaginare che “La Gioconda” ispirasse “The Da Vinci Code”!!!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/comment-page-4/#comment-22829 Sergio Sozi Wed, 13 Feb 2008 17:53:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/11/la-letteratura-della-follia/#comment-22829 Dido', lo sai che da bambino sognavo di fare il tassinaro? Se cerchi sostituti eccomi qua! Sergio Dido’,
lo sai che da bambino sognavo di fare il tassinaro? Se cerchi sostituti eccomi qua!
Sergio

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