Commenti a: DI PROTEO E DEGLI INTRIGHI. VEIT HEINICHEN http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Letteratitudine | Veit Heinichen http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-1079775 Letteratitudine | Veit Heinichen Wed, 25 Jun 2014 15:18:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-1079775 [...] il link a cui leggere l’intervista completa (da cui si accede anche cliccando sull’immagine qui sopra). Related Posts [...] [...] il link a cui leggere l’intervista completa (da cui si accede anche cliccando sull’immagine qui sopra). Related Posts [...]

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29455 Sergio Sozi Mon, 21 Apr 2008 22:34:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29455 Veit Heinichen mi ha appena scritto, scusandosi perche' purtroppo, essendo indaffaratissimo, non potra' intervenire su Letteratitudine. Non commento ma riferisco. Sergio Sozi Veit Heinichen mi ha appena scritto, scusandosi perche’ purtroppo, essendo indaffaratissimo, non potra’ intervenire su Letteratitudine. Non commento ma riferisco.
Sergio Sozi

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29332 Sergio Sozi Sat, 19 Apr 2008 08:58:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29332 Preferisco i gialli-comico-poetici. Li ho inventati io, dopotutto... (eh! eh! eh!) Ciaobbella Sergio P.S. Uno dei miei folleggiamenti l'ho fatto avere anche ad Heinichen, al quale e' piaciuto. Si e' divertito molto, ha scritto. E ci credo: con tutti 'sti morti sulla coscienza, vorrei vedere che non si divertisse con quel baccala' di Euterpe Santonastasio! Preferisco i gialli-comico-poetici. Li ho inventati io, dopotutto… (eh! eh! eh!)
Ciaobbella
Sergio
P.S.
Uno dei miei folleggiamenti l’ho fatto avere anche ad Heinichen, al quale e’ piaciuto. Si e’ divertito molto, ha scritto. E ci credo: con tutti ’sti morti sulla coscienza, vorrei vedere che non si divertisse con quel baccala’ di Euterpe Santonastasio!

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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29324 Simona Sat, 19 Apr 2008 06:18:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29324 Caro Sergio, non solo la nascita, l'amore, l'umiltà, la gioia non devono uscire dalla vita collettiva, ma devono controbilanciare i mali oscuri che la dominano. Volevo solo dire che i noir attingono dalla verità, purtroppo , e non da un'invenzione letteraria. Anche in essi, però, c'è spesso un finale consolatorio, che infondo suggerisce speranza e fiducia pur senza nascondersi l'immanenza della violenza e dell'abuso nella realtà umana. Caro Sergio,
non solo la nascita, l’amore, l’umiltà, la gioia non devono uscire dalla vita collettiva, ma devono controbilanciare i mali oscuri che la dominano. Volevo solo dire che i noir attingono dalla verità, purtroppo , e non da un’invenzione letteraria.
Anche in essi, però, c’è spesso un finale consolatorio, che infondo suggerisce speranza e fiducia pur senza nascondersi l’immanenza della violenza e dell’abuso nella realtà umana.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29245 Sergio Sozi Thu, 17 Apr 2008 22:36:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29245 P.S. Come vedi, io ed Heinichen siamo due persone del tutto diverse. P.S.
Come vedi, io ed Heinichen siamo due persone del tutto diverse.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29244 Sergio Sozi Thu, 17 Apr 2008 22:34:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29244 Diamo ''scandalo'' sui giornali a cio' che non scandalizza! Diamo ‘’scandalo” sui giornali a cio’ che non scandalizza!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29243 Sergio Sozi Thu, 17 Apr 2008 22:32:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29243 ...che, forse, amore, nascita, bellezza, arte, Natura, Dio, tenerezza, umilta', mansuetudine, tranquillita' d'animo, speranza, gioia, gioco, sono veramente scomparsi, morti? La gioia deve star fuori dalla vita collettiva? E' scandaloso parlarne, vero... oggi. Allora parliamone, Simona. …che, forse, amore, nascita, bellezza, arte, Natura, Dio, tenerezza, umilta’, mansuetudine, tranquillita’ d’animo, speranza, gioia, gioco, sono veramente scomparsi, morti? La gioia deve star fuori dalla vita collettiva? E’ scandaloso parlarne, vero… oggi. Allora parliamone, Simona.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29242 Sergio Sozi Thu, 17 Apr 2008 22:27:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29242 ... Non sara', Simona, che 'sta cronaca nera e 'sti litigi fra politici ci abbiano un po' stancato? Proviamo dunque a raccontare la realta' con la varieta' di toni e di sentimenti che la contraddistingue. … Non sara’, Simona, che ’sta cronaca nera e ’sti litigi fra politici ci abbiano un po’ stancato? Proviamo dunque a raccontare la realta’ con la varieta’ di toni e di sentimenti che la contraddistingue.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29241 Sergio Sozi Thu, 17 Apr 2008 22:24:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29241 Simona, scusami avevo dimenticato di risponderti. Lo faccio ora. Certo, il crimine, lo squilibrio morale e la pazzia dilagano in Italia - tu mi parli di Siracusa usando delle fosche tinte che non conoscevo per la tua citta'. Ma va altresi' detto che tutti noi siamo tenuti fuori dagli eventi positivi - o dai ''non eventi'', ovvero gli argomenti diversi dai delitti - dalle macabre titolazioni dei giornali. Danno risalto solo alle brutture... non sara' il caso di parlare anche d'altro, senza nascondere niente, certo, ma variando un po' la lugubre minestra massmediatica che alla lunga stanca e imbruttisce ancora di piu' l'Italia? I pittori hanno una tavolozza intera di colori che da' loro il mondo: perche' appiattirsi sulle tinte funeree o fredde? Ciao, cara Sergio Simona,
scusami avevo dimenticato di risponderti. Lo faccio ora. Certo, il crimine, lo squilibrio morale e la pazzia dilagano in Italia – tu mi parli di Siracusa usando delle fosche tinte che non conoscevo per la tua citta’. Ma va altresi’ detto che tutti noi siamo tenuti fuori dagli eventi positivi – o dai ”non eventi”, ovvero gli argomenti diversi dai delitti – dalle macabre titolazioni dei giornali. Danno risalto solo alle brutture… non sara’ il caso di parlare anche d’altro, senza nascondere niente, certo, ma variando un po’ la lugubre minestra massmediatica che alla lunga stanca e imbruttisce ancora di piu’ l’Italia? I pittori hanno una tavolozza intera di colori che da’ loro il mondo: perche’ appiattirsi sulle tinte funeree o fredde?
Ciao, cara
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29042 Sergio Sozi Tue, 15 Apr 2008 21:09:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29042 Scusate se vado un attimo FUORI ARGOMENTO. Vorrei segnalare, a chi leggesse lo SLOVENO, che uscira' fra pochi giorni la traduzione slovena di ''Nuova grammatica finlandese'' di Diego Marani (in Italia: Bompiani 2000; in Slovenia, Modrijan 2008). Io ho scritto la postfazione all'edizione lubianese; la traduzione del romanzo e' di Veronika Simoniti. Scusate se vado un attimo FUORI ARGOMENTO.
Vorrei segnalare, a chi leggesse lo SLOVENO, che uscira’ fra pochi giorni la traduzione slovena di ”Nuova grammatica finlandese” di Diego Marani (in Italia: Bompiani 2000; in Slovenia, Modrijan 2008). Io ho scritto la postfazione all’edizione lubianese; la traduzione del romanzo e’ di Veronika Simoniti.

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29026 lorenzo russo Tue, 15 Apr 2008 16:50:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29026 Miriam Mi viene da fare alcune osservazioni sulla tua affermazione, relativa a un grande giornale francese in crisi, che dovrebbe chiudere o ristrutturarsi nel caso abbia grandi problemi economici. Un concetto logico nel mercato del profitto, ma molti si chiedono già, che senso abbia lavorare per prevalere sempre sugli altri. Non raramente ne va a scapito di ciò che si produce, che, per conseguire il profitto richiesto, diventa una sofisticazione di ciò che dovrebbe rappresentare la necessità, l’utilità, come la verità con riguardo al lavoro svolto dal giornale. Quando ci si accorge che il nostro modo di vivere, dettato dal sistema economico in vigore, sta in contrasto con quello che ci renderebbe più sereni, soddisfatti, e liberi a svolgere attività più riflettenti i nostri bisogni naturali, allora è giusto chiederci nuove soluzioni. Il vecchio sistema è già stato provato e riprovato, sarebbe giusto tentare con altri che garantiscano più giustizia, legalità e solidarietà generale. Per lo meno si dovrebbe correggere l’attuale con norme che difendano meglio i principi morali ed etici che, come sappiamo, sono i capisaldi della società moderna evoluta. La globalizzazione dei mercati è un processo richiesto dall’economia del profitto, i cittadini del globo non sono stati preparati a sostenere i rischi che una tale manovra globale contiene. Negli ultimi sessanta anni siamo stati abituati a vincere sugli altri. Abbiamo vinto perché non ci siamo chiesti i motivi della nostra vittoria, che era lo sfruttamento delle masse umane senza istruzione e quindi riconoscimento alcuno. Ciò che più mi disturba nella competizione generale in corso, è che una casta di scaltri privilegiati si comportano come i nobili del passato e si arricchiscono a scapito dei lavoratori comuni. La globalizzazione è un processo necessario, ma abbisogna di norme, chiare e severe, che tutelino lo sfruttamento dei meno abbietti. Per il momento, sono solo loro i perdenti e giustamente protestano. Saluti Lorenzo Vale anche per te, qualora tu avessi intenzione di visitare Vienna, fammelo sapere. Miriam
Mi viene da fare alcune osservazioni sulla tua affermazione, relativa a un grande giornale francese in crisi, che dovrebbe chiudere o ristrutturarsi nel caso abbia grandi problemi economici.
Un concetto logico nel mercato del profitto, ma molti si chiedono già, che senso abbia lavorare per prevalere sempre sugli altri. Non raramente ne va a scapito di ciò che si produce, che, per conseguire il profitto richiesto, diventa una sofisticazione di ciò che dovrebbe rappresentare la necessità, l’utilità, come la verità con riguardo al lavoro svolto dal giornale.
Quando ci si accorge che il nostro modo di vivere, dettato dal sistema economico in vigore, sta in contrasto con quello che ci renderebbe più sereni, soddisfatti, e liberi a svolgere attività più riflettenti i nostri bisogni naturali, allora è giusto chiederci nuove soluzioni.
Il vecchio sistema è già stato provato e riprovato, sarebbe giusto tentare con altri che garantiscano più giustizia, legalità e solidarietà generale.
Per lo meno si dovrebbe correggere l’attuale con norme che difendano meglio i principi morali ed etici che, come sappiamo, sono i capisaldi della società moderna evoluta.
La globalizzazione dei mercati è un processo richiesto dall’economia del profitto, i cittadini del globo non sono stati preparati a sostenere i rischi che una tale manovra globale contiene.
Negli ultimi sessanta anni siamo stati abituati a vincere sugli altri. Abbiamo vinto perché non ci siamo chiesti i motivi della nostra vittoria, che era lo sfruttamento delle masse umane senza istruzione e quindi riconoscimento alcuno.
Ciò che più mi disturba nella competizione generale in corso, è che una casta di scaltri privilegiati si comportano come i nobili del passato e si arricchiscono a scapito dei lavoratori comuni.
La globalizzazione è un processo necessario, ma abbisogna di norme, chiare e severe, che tutelino lo sfruttamento dei meno abbietti.
Per il momento, sono solo loro i perdenti e giustamente protestano.
Saluti
Lorenzo
Vale anche per te, qualora tu avessi intenzione di visitare Vienna, fammelo sapere.

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Di: Gianmario http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29022 Gianmario Tue, 15 Apr 2008 14:49:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29022 Le Monde ha/aveva una aura un po' vecchiotta e si rivolge a un target di francesi che forse sono in via di estinzione. Se vuoi sopravvivere devi cambiare insieme alle generazioni, oppure proporre qualcosa di nuovo che faccia tendenza. Il giornale La Stampa ha progressivamente perso: il formato (come tutti del resto, per motivi economici) gli elenchi di stato civile (non redditizi) la terza pagina (interessa a pochi e ci vogliono le firme) e inserisce sempre più pagine pubblicitarie a colori (le uniche che rendono). Tuttolibri sta diventando una rassegna senza sugo, con presentazioni omologate che hanno perso il gusto salutare della critica. A mio parere ci vogliono scossoni, a partire dalle scuole, elementari, dove bisogna tornare a insegnare il gusto di leggere e scrivere e... fermarsi a pensare Le Monde ha/aveva una aura un po’ vecchiotta e si rivolge a un target di francesi che forse sono in via di estinzione. Se vuoi sopravvivere devi cambiare insieme alle generazioni, oppure proporre qualcosa di nuovo che faccia tendenza. Il giornale La Stampa ha progressivamente perso: il formato (come tutti del resto, per motivi economici) gli elenchi di stato civile (non redditizi) la terza pagina (interessa a pochi e ci vogliono le firme) e inserisce sempre più pagine pubblicitarie a colori (le uniche che rendono). Tuttolibri sta diventando una rassegna senza sugo, con presentazioni omologate che hanno perso il gusto salutare della critica.
A mio parere ci vogliono scossoni, a partire dalle scuole, elementari, dove bisogna tornare a insegnare il gusto di leggere e scrivere e… fermarsi a pensare

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29017 Massimo Maugeri Tue, 15 Apr 2008 13:45:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29017 @ Enrico A questo punto, come fa notare Miriam, bisognerebbe chiedersi come mai un gruppo editoriale storico e importante come "Le Monde" sia riuscito ad accumulare debiti per 150 milioni di euro. Errori di gestione? Direzione fallimentare? Immagino di sì. Io credo che, tuttavia, c'entri anche la generale rivoluzione dei media... quella stessa che sta generando un ribasso dei numeri risultanti dai dati auditel (mi riferisco alla tv, ovviamente). @ Enrico
A questo punto, come fa notare Miriam, bisognerebbe chiedersi come mai un gruppo editoriale storico e importante come “Le Monde” sia riuscito ad accumulare debiti per 150 milioni di euro.
Errori di gestione?
Direzione fallimentare?
Immagino di sì.
Io credo che, tuttavia, c’entri anche la generale rivoluzione dei media… quella stessa che sta generando un ribasso dei numeri risultanti dai dati auditel (mi riferisco alla tv, ovviamente).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29016 Massimo Maugeri Tue, 15 Apr 2008 13:41:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29016 @ Didò In controreplica al tuo commento di Domenica, 13 Aprile 2008 alle 11:11 pm - 1) Scrivi: "Il giallo/noir non è stanco, se gli autori non hanno idee non ne hanno in nessuna categoria". - Secondo me non si tratta solo di una questione di idee, quanto piuttosto di un uso eccessivo dei soliti schemi e modelli. E te lo dice uno che ha pubblicato un giallo-noir-thriller. - 2) Scrivi: "Non è vero che si rischia lo stereotipo nei media, basta scavare, nei giornali, nella tv, gli esempi sono tanti". - Se per diimostrare che non è vero che si rischia lo stereotipo nei media bisogna addirittura <b>scavare</b> nei giornali e in tv siamo proprio messi male, perché significherebbe che lo stereotipo è la normalità. Per fortuna non è così. - 3) Scrivi: "Internet? Maugeri, per adesso internet è dispersiva, intercetta i giovani, una buona parte di loro, ma gli adulti hanno difficoltà, il mezzo che li incatena è la tv, e l’Italia è vecchia". - D'accordo solo in parte. Anche perché l'eta media dei frequentatori di questo blog non è poi così bassa. - 4) Scrivi: "La macchina da scrivere, obsoleta e spaccadita ti faceva ponderare di più la scrittura, una slow-word. Prima di mollare il pezzo ci si ragionava, oggi la velocità può far sbagliare". - Non sono d'accordo. La videoscrittura è solo un mezzo. Chi non riusciva a ponderare prima non pondera nemmeno adesso e viceversa. Tu, per esempio, queste considerazioni le avresti scritte nello stesso modo sia con la macchina da scrivere che con il pc. :) (scherzo, Didò) @ Didò
In controreplica al tuo commento di Domenica, 13 Aprile 2008 alle 11:11 pm
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1) Scrivi: “Il giallo/noir non è stanco, se gli autori non hanno idee non ne hanno in nessuna categoria”.
- Secondo me non si tratta solo di una questione di idee, quanto piuttosto di un uso eccessivo dei soliti schemi e modelli. E te lo dice uno che ha pubblicato un giallo-noir-thriller.
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2) Scrivi: “Non è vero che si rischia lo stereotipo nei media,
basta scavare, nei giornali, nella tv, gli esempi sono tanti”.
- Se per diimostrare che non è vero che si rischia lo stereotipo nei media bisogna addirittura scavare nei giornali e in tv siamo proprio messi male, perché significherebbe che lo stereotipo è la normalità. Per fortuna non è così.
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3) Scrivi: “Internet? Maugeri, per adesso internet è dispersiva, intercetta i giovani, una buona parte di loro, ma gli adulti hanno difficoltà, il mezzo che li incatena è la tv, e l’Italia è vecchia”.
- D’accordo solo in parte. Anche perché l’eta media dei frequentatori di questo blog non è poi così bassa.
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4) Scrivi: “La macchina da scrivere, obsoleta e spaccadita ti faceva ponderare di più la scrittura, una slow-word. Prima di mollare il pezzo ci si ragionava, oggi la velocità può far sbagliare”.
- Non sono d’accordo. La videoscrittura è solo un mezzo. Chi non riusciva a ponderare prima non pondera nemmeno adesso e viceversa.
Tu, per esempio, queste considerazioni le avresti scritte nello stesso modo sia con la macchina da scrivere che con il pc.
:)
(scherzo, Didò)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-29011 Sergio Sozi Tue, 15 Apr 2008 13:05:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-29011 Secondo me esiste anche un pubblico che si e' stufato di leggere solo l'interpretazione melodrammatico-decadente dei fatti del mondo. Un giornalismo meno distruttivo potrebbe avere successo, si', magari pure dando risalto alla scoperta di un incunabolo, alle gare fra aquilonisti e ad altro. Visto che nel mondo succedono cose di tutti i colori, non capisco le tinte esclusivamente fosche dei titoli italiani (molto piu' cupi di quelli francesi). Secondo me esiste anche un pubblico che si e’ stufato di leggere solo l’interpretazione melodrammatico-decadente dei fatti del mondo. Un giornalismo meno distruttivo potrebbe avere successo, si’, magari pure dando risalto alla scoperta di un incunabolo, alle gare fra aquilonisti e ad altro. Visto che nel mondo succedono cose di tutti i colori, non capisco le tinte esclusivamente fosche dei titoli italiani (molto piu’ cupi di quelli francesi).

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Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28992 Elektra Tue, 15 Apr 2008 07:03:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28992 1) Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna? Si, da questo punto di vista ha avuto una funzione importante. ma che il romanzo giallo sia un po' affaticato lo sostiene anche Carlo Lucarelli. 2) Ritenete che le notizie dei giornali siano davvero così stereotipate come sostiene Heinichen (nell’intervista) ? Ovviamente non si può generalizzare. Dipende dai giornali, dai contesti, dai giornalisti. Io mi sento ottimista. Smile 1) Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna?
Si, da questo punto di vista ha avuto una funzione importante. ma che il romanzo giallo sia un po’ affaticato lo sostiene anche Carlo Lucarelli.
2) Ritenete che le notizie dei giornali siano davvero così stereotipate come sostiene Heinichen (nell’intervista) ?
Ovviamente non si può generalizzare. Dipende dai giornali, dai contesti, dai giornalisti. Io mi sento ottimista.
Smile

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28991 miriam ravasio Tue, 15 Apr 2008 07:00:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28991 Debiti per 150 milioni di euro non si fanno in un giorno! Le responsabilità saranno sicuramente molte e da suddivedere equamente, ma quando un giornale ha problemi così grandi, o chiude o si ristruttura: si ripensa in un altro modo, per riconquistare il mercato dei lettori. Frontiere nuove si stanno aprendo per tutti, oppure, anche alla luce dei nostri risultati elettorali diciamo, che la falda corre attorno al monte e molto velocemente. Dobbiamo imparare a guardare con occhi diversi. Debiti per 150 milioni di euro non si fanno in un giorno! Le responsabilità saranno sicuramente molte e da suddivedere equamente, ma quando un giornale ha problemi così grandi, o chiude o si ristruttura: si ripensa in un altro modo, per riconquistare il mercato dei lettori. Frontiere nuove si stanno aprendo per tutti, oppure, anche alla luce dei nostri risultati elettorali diciamo, che la falda corre attorno al monte e molto velocemente. Dobbiamo imparare a guardare con occhi diversi.

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28983 Enrico Gregori Mon, 14 Apr 2008 22:30:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28983 @ massimo: leggi sopra: debiti per 150 milioni di euro. mica cazzi! @ massimo:
leggi sopra: debiti per 150 milioni di euro. mica cazzi!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28975 Massimo Maugeri Mon, 14 Apr 2008 21:16:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28975 @ Didò Sono troppo stanco, I'm sorry! Ma domani contro-replicherò... e ti farò a fettine. :-) @ Didò
Sono troppo stanco, I’m sorry!
Ma domani contro-replicherò… e ti farò a fettine.
:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28974 Massimo Maugeri Mon, 14 Apr 2008 21:15:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28974 Solidarietà ai giornalisti di "Le Monde". Ma quale sarebbe il motivo della soppressione di 130 posti di lavoro? Solidarietà ai giornalisti di “Le Monde”. Ma quale sarebbe il motivo della soppressione di 130 posti di lavoro?

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Di: enrico gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28972 enrico gregori Mon, 14 Apr 2008 20:32:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28972 "LE MONDE: DIPENDENTI IN SCIOPERO CONTRO IL PIANO DI RIASSETTO (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 14 apr - I dipendenti di 'Le Monde" hanno scioperato oggi e il più prestigioso quotidiano di Francia non è in edicola. È la prima volta che accade dalla fondazione di 'Le Monde" nel 1944, che i giornalisti scioperano per ragioni interne. La protesta è contro il piano di riassetto che prevede la soppressione di 130 posti di lavoro su 600, tra cui 85-90 giornalisti (un quarto della redazione). Nel 2007 il gruppo, che ha un indebitamento di 150 milioni, ha accusato perdite per 20 milioni" ps: è brutto il giornale o sono brutti i francesi? quando avevte deciso fatemi sapere. @ sergio: sii certo che se Le Monde avesse messo in prima pagina il ritrovamento di un incunabolo sloveno invece che il mostro di Marcinelle non avrebbe evitato la crisi. :-) “LE MONDE: DIPENDENTI IN SCIOPERO CONTRO IL PIANO DI RIASSETTO (Il Sole 24 Ore Radiocor) -
Parigi, 14 apr – I dipendenti di ‘Le Monde” hanno scioperato oggi e il più prestigioso quotidiano di Francia non
è in edicola. È la prima volta che accade dalla fondazione di ‘Le Monde” nel 1944, che i giornalisti scioperano
per ragioni interne. La protesta è contro il piano di riassetto che prevede la soppressione di 130 posti di
lavoro su 600, tra cui 85-90 giornalisti (un quarto della redazione). Nel 2007 il gruppo, che ha un
indebitamento di 150 milioni, ha accusato perdite per 20 milioni”
ps: è brutto il giornale o sono brutti i francesi? quando avevte deciso fatemi sapere.
@ sergio: sii certo che se Le Monde avesse messo in prima pagina il ritrovamento di un incunabolo sloveno invece che il mostro di Marcinelle non avrebbe evitato la crisi.
:-)

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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28971 Simona Mon, 14 Apr 2008 19:31:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28971 Caro Sergio, devo purtroppo smentirti. Il tribunale mi dà modo di osservare tutti i giorni che non si tratta di leggende metropolitane. Purtroppo le aule di udienza sono un triste osservatorio, rispetto al quale - posso assicurarti -persino l'invenzione letteraria scolora. Processi di abuso su minori a porte chiuse, omicidi, spaccio, usura, per me sono pane quotidiano. E la percentuale di delinquenza minorile è in vertiginoso aumento. Il tutto in una realtà come quella di Siracusa considerata "provinciale", rispetto a Catania o a Palermo. E' una giungla, in cui spesso sopravvive il più forte se non il più baciato dalla fortuna. Caro Sergio,
devo purtroppo smentirti. Il tribunale mi dà modo di osservare tutti i giorni che non si tratta di leggende metropolitane. Purtroppo le aule di udienza sono un triste osservatorio, rispetto al quale – posso assicurarti -persino l’invenzione letteraria scolora.
Processi di abuso su minori a porte chiuse, omicidi, spaccio, usura, per me sono pane quotidiano. E la percentuale di delinquenza minorile è in vertiginoso aumento. Il tutto in una realtà come quella di Siracusa considerata “provinciale”, rispetto a Catania o a Palermo.
E’ una giungla, in cui spesso sopravvive il più forte se non il più baciato dalla fortuna.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28970 Sergio Sozi Mon, 14 Apr 2008 18:42:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28970 Simona, per fortuna piu' della meta' degli Italiani vive in citta' di provincia. Comunque va anche detto che fortunatamente c'e' molto ''colore'', molto gusto per l'iperbole e per l'esagerazione. In realta' mica tutte le grandi citta' italiane sono cosi ''giungloidi''. Si parla spesso di ''leggende metropolitane'', ingigantite, elefantizzate dalle penne di scrittori e giornalisti e dalle bocche di chi non ci vive o ci vive ma esagera le definizioni. Meglio cosi'. Simona,
per fortuna piu’ della meta’ degli Italiani vive in citta’ di provincia. Comunque va anche detto che fortunatamente c’e’ molto ”colore”, molto gusto per l’iperbole e per l’esagerazione. In realta’ mica tutte le grandi citta’ italiane sono cosi ”giungloidi”. Si parla spesso di ”leggende metropolitane”, ingigantite, elefantizzate dalle penne di scrittori e giornalisti e dalle bocche di chi non ci vive o ci vive ma esagera le definizioni. Meglio cosi’.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28966 Sergio Sozi Mon, 14 Apr 2008 18:08:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28966 Maria Teresa, Pressburger e' un intellettuale in gamba. Un mio amico perugino - critico cinematografico di livello nazionale - ci ha lavorato assieme quando Pressburger era Assessore alla Cultura a Spoleto e me ne ha parlato sempre benissimo; io poi ho parlato con Pressburger qualche mese addietro telefonicamente per via di un minitour letterario che Veronika ha fatto in Italia con altri scrittori sloveni (c'erano da concordare alcune cose per la serata letteraria che venne poi realizzata al Salone del Libro di Torino). Interessante e' anche il volume di racconti ''Storie dell'Ottavo Distretto'', scritto a quattro mani da Giorgio insieme al compianto suo fratello Nicola (e ristampato in collana dal giornale ''Il Piccolo'' di Trieste). Maria Teresa,
Pressburger e’ un intellettuale in gamba. Un mio amico perugino – critico cinematografico di livello nazionale – ci ha lavorato assieme quando Pressburger era Assessore alla Cultura a Spoleto e me ne ha parlato sempre benissimo; io poi ho parlato con Pressburger qualche mese addietro telefonicamente per via di un minitour letterario che Veronika ha fatto in Italia con altri scrittori sloveni (c’erano da concordare alcune cose per la serata letteraria che venne poi realizzata al Salone del Libro di Torino). Interessante e’ anche il volume di racconti ”Storie dell’Ottavo Distretto”, scritto a quattro mani da Giorgio insieme al compianto suo fratello Nicola (e ristampato in collana dal giornale ”Il Piccolo” di Trieste).

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28965 lorenzo russo Mon, 14 Apr 2008 17:59:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28965 Simona mi`è piaciuta la tua osservazione. Profonda e veramente attinente ai problemi che dovrebbero essere presi meglio in considerazione, e affrontati con più intelligenza, addestratezza e mezzi finanziari. saluti, lorenzo Simona
mi`è piaciuta la tua osservazione. Profonda e veramente attinente ai problemi che dovrebbero essere presi meglio in considerazione, e affrontati con più intelligenza, addestratezza e mezzi finanziari.
saluti,
lorenzo

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-3/#comment-28964 lorenzo russo Mon, 14 Apr 2008 17:54:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28964 Noir, giallo, cronaca nera, di politica o di varietà, e più ce n’è e meglio va bene per il consumatore comune, già consumato prima di leggere qualcosa, tanto i più leggono per consumare il tempo con il quale non riescono a far di meglio, nemmeno per sé stesso, immaginare poi per gli altri. L’industria del consumo ci ha liberato dal pensare e dal prendere posizione, tanto ci sono sempre gli altri, dichiarati ed accettati da noi perché di mestiere, che lo fanno per noi e ci sollecitano a continuare così. Il risultato non importa, tanto si pensa che sarà sempre difficile cambiare qualcosa nel meglio. Così sembra la situazione generale in Italia. È una crisi drammatica, causata dall’ammorbamento dei costumi al confronto con le imposizioni dell’economia del profitto, ora del mercato globale, dalla difficoltà dell’italiano a emanciparsi e quindi liberarsi veramente dai precetti, impostigli nel corso dei secoli passati dalla chiesa cattolica romana, come da quelli dei suoi governanti. Credo, però, che un giorno riusciremo a svegliarci e rifare la nostra rivoluzione, spero senza l’uso della forza, che costringerà i responsabili alle necessarie riforme, da decenni auspicate, ma tenute sospese nell’aria per difendere il loro tornaconto. Una simile situazione esiste anche in Austria, dove i progetti delle riforme vengono tenuti nel cassetto, che viene riaperto durante il periodo delle elezioni, per poi richiuderlo di nuovo dai nuovi, o vecchi, eletti con un gran sospiro di sollievo. Ritornando ai gialli, tema di questa discussione, ritengo che un buon giallo, ma a dire il vero ogni romanzo, dovrebbe riferirsi, anche se solo indirettamente, ai conflitti esistenti nella società odierna e indicare il loro superamento. Con questo intendo suggerire che ogni mezzo di comunicazione dovrebbe fungere da educatore, insegnante, istruttore, consigliatore, di modo che l’utente ne tragga sempre e ovunque le migliori ispirazioni a una condotta benefica, per lui e la società alla quale appartiene. Un libro è per me importante, quando m’insegna come orientarmi nella mia vita; ho bisogno quindi sempre di esempi da considerare, esaminare e adattarli alle mie caratteristiche ed esigenze, senza seguirli integralmente. Caro Sergio, concordo con la tua risposta alla mia; una volta t’invierò una mia, riguardante la mia opinione sugli USA, ma anche sui Russi. Grazie per la risposta. Saluti a tutti. Lorenzo Noir, giallo, cronaca nera, di politica o di varietà, e più ce n’è e meglio va bene per il consumatore comune, già consumato prima di leggere qualcosa, tanto i più leggono per consumare il tempo con il quale non riescono a far di meglio, nemmeno per sé stesso, immaginare poi per gli altri.
L’industria del consumo ci ha liberato dal pensare e dal prendere posizione, tanto ci sono sempre gli altri, dichiarati ed accettati da noi perché di mestiere, che lo fanno per noi e ci sollecitano a continuare così.
Il risultato non importa, tanto si pensa che sarà sempre difficile cambiare qualcosa nel meglio.
Così sembra la situazione generale in Italia. È una crisi drammatica, causata dall’ammorbamento dei costumi al confronto con le imposizioni dell’economia del profitto, ora del mercato globale, dalla difficoltà dell’italiano a emanciparsi e quindi liberarsi veramente dai precetti, impostigli nel corso dei secoli passati dalla chiesa cattolica romana, come da quelli dei suoi governanti.
Credo, però, che un giorno riusciremo a svegliarci e rifare la nostra rivoluzione, spero senza l’uso della forza, che costringerà i responsabili alle necessarie riforme, da decenni auspicate, ma tenute sospese nell’aria per difendere il loro tornaconto.
Una simile situazione esiste anche in Austria, dove i progetti delle riforme vengono tenuti nel cassetto, che viene riaperto durante il periodo delle elezioni, per poi richiuderlo di nuovo dai nuovi, o vecchi, eletti con un gran sospiro di sollievo.
Ritornando ai gialli, tema di questa discussione, ritengo che un buon giallo, ma a dire il vero ogni romanzo, dovrebbe riferirsi, anche se solo indirettamente, ai conflitti esistenti nella società odierna e indicare il loro superamento.
Con questo intendo suggerire che ogni mezzo di comunicazione dovrebbe fungere da educatore, insegnante, istruttore, consigliatore, di modo che l’utente ne tragga sempre e ovunque le migliori ispirazioni a una condotta benefica, per lui e la società alla quale appartiene.
Un libro è per me importante, quando m’insegna come orientarmi nella mia vita; ho bisogno quindi sempre di esempi da considerare, esaminare e adattarli alle mie caratteristiche ed esigenze, senza seguirli integralmente.
Caro Sergio, concordo con la tua risposta alla mia; una volta t’invierò una mia, riguardante la mia opinione sugli USA, ma anche sui Russi. Grazie per la risposta.
Saluti a tutti.
Lorenzo

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28962 Massimo Maugeri Mon, 14 Apr 2008 14:05:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28962 @ Di Domenico Devo scappare... ma stasera ribatto. Preparati! :) @ Di Domenico
Devo scappare… ma stasera ribatto.
Preparati!
:)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28961 Massimo Maugeri Mon, 14 Apr 2008 14:05:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28961 @ Simo Hai fatto benissimo a rimarcare la differenza - non sempre tracciabile - tra giallo e noir. Brava! @ Simo
Hai fatto benissimo a rimarcare la differenza – non sempre tracciabile – tra giallo e noir.
Brava!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28960 Massimo Maugeri Mon, 14 Apr 2008 14:04:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28960 Un saluto e un ringraziamento a tutti per i nuovi commenti. Buon pomeriggio! Un saluto e un ringraziamento a tutti per i nuovi commenti.
Buon pomeriggio!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28950 Sergio Sozi Mon, 14 Apr 2008 10:33:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28950 Agli altri: ho risposto piu' sopra a molti di voi, andate a vedere. Agli altri:
ho risposto piu’ sopra a molti di voi, andate a vedere.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28949 Sergio Sozi Mon, 14 Apr 2008 10:31:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28949 Remo Bassini, grazie per la risposta, anche se io la vedo diversamente: peccato mi manchino i soldi; se stessi in Italia mi basterebbero cinque validi collaboratori e nel giro di cinque anni creerei una realta' editoriale diversa, basata sulla cultura. La ''mia'' prima pagina: Taglio alto: culturale, taglio medio: buone notizie, taglio basso: nera e politica. Diffusione nazionale... diecimila copie bastano per farsi uno stipendiuccio senza rincretinire il prossimo con gli omicidi. Sarebbe un successo. Remo Bassini,
grazie per la risposta, anche se io la vedo diversamente: peccato mi manchino i soldi; se stessi in Italia mi basterebbero cinque validi collaboratori e nel giro di cinque anni creerei una realta’ editoriale diversa, basata sulla cultura. La ”mia” prima pagina: Taglio alto: culturale, taglio medio: buone notizie, taglio basso: nera e politica. Diffusione nazionale… diecimila copie bastano per farsi uno stipendiuccio senza rincretinire il prossimo con gli omicidi. Sarebbe un successo.

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28948 stefano Mon, 14 Apr 2008 10:13:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28948 Hai ragione da vendere sergio, il problema è la rassegnazione: pensare continuamente che nulla possa cambiare...l'idea che ognuno di noi non conti niente a me dà un fastidio enorme! Ciao Miriam, un saluto a te e al grande Tarkowskij. stefano Hai ragione da vendere sergio, il problema è la rassegnazione: pensare continuamente che nulla possa cambiare…l’idea che ognuno di noi non
conti niente a me dà un fastidio enorme!
Ciao Miriam, un saluto a te e al grande Tarkowskij.
stefano

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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28946 Simona Mon, 14 Apr 2008 08:48:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28946 - Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna? (Massi). - ...Forse, e sempre prendendo col dovuto equilibrio ogni distinzione di genere, la tipologia di giallo che rispecchia meglio la società odierna è il noir. Perchè nel giallo classico l'azione, il delitto e il castigo, sono sempre frutto di mano umana, ed umana è anche la ricerca delle risposte. Non a caso s'impernia quasi sempre su una figura geniale di investigatore dotato di fiuto e personalissimo senso della vita. Nel noir invece il delitto, lo sviare, il vivere contro, è frutto naturale della società, nasce da essa e ne porta incisi su di sè tutti i connotati. Non è un caso che il noir descriva quasi sempre realtà metropolitane, e che in seno ad esse maturi l'abuso, l'omicidio, la truffa. C'è una soprprendente coincidenza nei noir tra la tipologia di reati che l'autore descrive e la società che li genera. Ricordo un bel romanzo di Carofiglio "Il passato è una terra straniera" dove i delitti commessi in escalation (gioco d'azzardo, spaccio, violenza sessuale) maturavano col crescere dell'incapacità di sentirsi parte di Bari, del suo tessuto urbano e buio, assiepato d'anfratti e costoni dirupati, tanto da dare l'impressione di una foresta a stento domata dalla mano dell'uomo. Sono proprio i reati che in tribunale definiamo "a sfondo sociale" legati alla vita di città e la cui percentuale cala in contesti agricoli o paesani. Il potere evocativo del noir, il suo senso "filosofico" nasce proprio da questo imprescindibile legame tra ambiente e azione umana. E non è un'invenzione letteraria. Credo che sia "nero" come i nostri tempi. - Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna? (Massi).
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…Forse, e sempre prendendo col dovuto equilibrio ogni distinzione di genere, la tipologia di giallo che rispecchia meglio la società odierna è il noir.
Perchè nel giallo classico l’azione, il delitto e il castigo, sono sempre frutto di mano umana, ed umana è anche la ricerca delle risposte. Non a caso s’impernia quasi sempre su una figura geniale di investigatore dotato di fiuto e personalissimo senso della vita.
Nel noir invece il delitto, lo sviare, il vivere contro, è frutto naturale della società, nasce da essa e ne porta incisi su di sè tutti i connotati. Non è un caso che il noir descriva quasi sempre realtà metropolitane, e che in seno ad esse maturi l’abuso, l’omicidio, la truffa.
C’è una soprprendente coincidenza nei noir tra la tipologia di reati che l’autore descrive e la società che li genera.
Ricordo un bel romanzo di Carofiglio “Il passato è una terra straniera” dove i delitti commessi in escalation (gioco d’azzardo, spaccio, violenza sessuale) maturavano col crescere dell’incapacità di sentirsi parte di Bari, del suo tessuto urbano e buio, assiepato d’anfratti e costoni dirupati, tanto da dare l’impressione di una foresta a stento domata dalla mano dell’uomo.
Sono proprio i reati che in tribunale definiamo “a sfondo sociale” legati alla vita di città e la cui percentuale cala in contesti agricoli o paesani.
Il potere evocativo del noir, il suo senso “filosofico” nasce proprio da questo imprescindibile legame tra ambiente e azione umana.
E non è un’invenzione letteraria. Credo che sia “nero” come i nostri tempi.

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Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28945 M. Teresa Santalucia Scibona Mon, 14 Apr 2008 08:15:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28945 @ Sergio ed Enrico, dalle vostre risposte che collimano, devo dedurre che ancora una volta la realtà supererà la fantasia, considerando che oltre alla giustizia divina, ci sono e ci saranno uomini coraggiosi come Roberto Saviano, pronti a rischiare la propria vita per cercare di ripristinare una giustizia equa e quindi assoluta. Sergio, fra gli scrittori che risiedono a Trieste annoverei anche Giorgio Pressburger, pure lui è socio del P.E.N Club italiano ed è stato relatore di un Convegno organizzato a Firenze per sostenere gli scrittori detenuti, per aver contrastato con i propri articoli le dittature dei loro paesi. Per rimanere in carattere vi segnalo il sito della mia amica francese Carole, che dal 21 al 30 aprile 2008, ha allestito a Marsiglia, una mostra internazionale di artisti, dal titolo "I Figli di Ararat ", l'intento e di non far cadere nell'oblio il terribile eccidio degli armeni:- http://www.chiche.fr/ararat-it2.htm A proposito di cronache ed eventi allucinanti, bisognerebbe che i direttori dei quotidiani prendessero la buona abitudine di segnalare almeno una buona notizia al giorno...per non farci convivere con l'angoscia. A presto dunque. Tessy @ Sergio ed Enrico, dalle vostre risposte che collimano, devo dedurre che ancora una volta la realtà supererà la fantasia, considerando che oltre alla giustizia divina, ci sono e ci saranno uomini coraggiosi come Roberto Saviano, pronti a rischiare la propria vita per cercare di ripristinare una giustizia equa e quindi assoluta. Sergio, fra gli scrittori che risiedono a Trieste annoverei anche Giorgio Pressburger, pure lui è socio del P.E.N Club italiano ed è stato relatore di un Convegno organizzato a Firenze per sostenere gli scrittori detenuti, per aver contrastato con i propri articoli le dittature dei loro paesi. Per rimanere in carattere vi segnalo il sito della mia amica francese Carole, che dal 21 al 30 aprile 2008, ha allestito a Marsiglia, una mostra internazionale di artisti, dal titolo
“I Figli di Ararat “, l’intento e di non far cadere nell’oblio il terribile eccidio degli armeni:- http://www.chiche.fr/ararat-it2.htm
A proposito di cronache ed eventi allucinanti, bisognerebbe che i direttori dei quotidiani prendessero la buona abitudine di segnalare almeno una buona notizia al giorno…per non farci convivere con l’angoscia. A presto dunque.
Tessy

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28943 miriam ravasio Mon, 14 Apr 2008 07:22:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28943 @ Gianmario: SOLARIS !!! SOLARIS!!! SOLARIS!!! Forse più di 2001 Odissea nello spazio, entrambi straordinari e irripetibili: si parlavano fra loro, comunicando con noi! Arte! @ Gianmario:
SOLARIS !!! SOLARIS!!! SOLARIS!!!
Forse più di 2001 Odissea nello spazio, entrambi straordinari e irripetibili: si parlavano fra loro, comunicando con noi! Arte!

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Di: remo bassini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28939 remo bassini Mon, 14 Apr 2008 00:26:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28939 dimenticavo: un saluto affettuoso a lucia riccioli. e a tutti voi. dimenticavo: un saluto affettuoso a lucia riccioli. e a tutti voi.

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Di: remo bassini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28938 remo bassini Mon, 14 Apr 2008 00:25:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28938 sergio sozi mi ha chiesto pensi sia possibile un giorno fondare un bisettimanale d’informazione dove la cultura sia in primo piano al posto della cronaca nera, che cosi’ verrebbe relegata in seconda o terza posizione, dopo magari lo spettacolo? sergio, ora come ora no. e probabilmente mai. la gente che si alza il mattino, dopo il caffè (e la sigarette se fuma come me) accende la radio o compra il giornale per leggere cos'è successo. storie di vita e di morte. e poi. ho fatto la tesi di laurea, io, basandomi (anche) sul giornale che ora dirigo. sul giornale che ora dirigo scrivevano scapigliati come fausto faldella e achille giovanni cagna (i loro libri, ristampati, sono in circolazione; Cagna piaceva a Gobetti e Gadda...). se ripenso a quei vecchi giornali penso che sia giusto che ci fosse tutto: le notizie dal fronte, le beghe comunali, gli spettacoli teatrali, i racconti in terza pagina. leggendolo, ho come rivisto la mia città, un secolo e più fa. oltre che sul mio giornale scrivo su testate varie (per esempio ho scritto su Fernandel, o su Stilos), quindi mi piace scrivere di libri e di cultura in genere. ma so che è vero quel che sanno gli editori (ed è triste): che le copie vendute di un libro non hanno un rapporto diretto con le recensioni. si pensi al Cacciatore di aquiloni. cominciò non dico a vendre ma a stravendere solo sulla base della passa parola (e di altro, certo: la distribuzione, la copertina...). io, come giornalista, ho iniziato a scrivere di cultura e penso che finirò la mia carriera a scrivere di cultura. ma so che i giornali di cultura sono un po' come i pezzi di fondo: pensieri e non "cose concrete"; la gente, invece, ha fame e sete di notizie. le notizie, alla fin fine, sono le cose che succedono a noi o al nostro territorio di riferimento... buone cose sergio sozi mi ha chiesto
pensi sia possibile un giorno fondare un bisettimanale d’informazione dove la cultura sia in primo piano al posto della cronaca nera, che cosi’ verrebbe relegata in seconda o terza posizione, dopo magari lo spettacolo?
sergio, ora come ora no.
e probabilmente mai.
la gente che si alza il mattino, dopo il caffè (e la sigarette se fuma come me) accende la radio o compra il giornale per leggere cos’è successo.
storie di vita e di morte.
e poi. ho fatto la tesi di laurea, io, basandomi (anche) sul giornale che ora dirigo.
sul giornale che ora dirigo scrivevano scapigliati come fausto faldella e achille giovanni cagna (i loro libri, ristampati, sono in circolazione; Cagna piaceva a Gobetti e Gadda…).
se ripenso a quei vecchi giornali penso che sia giusto che ci fosse tutto: le notizie dal fronte, le beghe comunali, gli spettacoli teatrali, i racconti in terza pagina.
leggendolo, ho come rivisto la mia città, un secolo e più fa.
oltre che sul mio giornale scrivo su testate varie (per esempio ho scritto su Fernandel, o su Stilos), quindi mi piace scrivere di libri e di cultura in genere.
ma so che è vero quel che sanno gli editori (ed è triste): che le copie vendute di un libro non hanno un rapporto diretto con le recensioni.
si pensi al Cacciatore di aquiloni. cominciò non dico a vendre ma a stravendere solo sulla base della passa parola (e di altro, certo: la distribuzione, la copertina…).
io, come giornalista, ho iniziato a scrivere di cultura e penso che finirò la mia carriera a scrivere di cultura.
ma so che i giornali di cultura sono un po’ come i pezzi di fondo: pensieri e non “cose concrete”; la gente, invece, ha fame e sete di notizie.
le notizie, alla fin fine, sono le cose che succedono a noi o al nostro territorio di riferimento…
buone cose

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28937 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 23:06:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28937 Io credo anche all'editoria che sale ''dal basso'': un gruppo di persone che prima fa un'ass. cult. e che si autodistribuisce, per poi crescere e diventare un vero giornale o periodico che paga la gente e paga se stesso. e' possibile. L'ho fatto - anche se e' morto presto senza raggiungere i miei obiettivi a causa della mia miopia nello scegliere certi collaboratori vittimisti e rassegnati. Ma e' possibile. Ora. Sempre. Io credo anche all’editoria che sale ”dal basso”: un gruppo di persone che prima fa un’ass. cult. e che si autodistribuisce, per poi crescere e diventare un vero giornale o periodico che paga la gente e paga se stesso. e’ possibile. L’ho fatto – anche se e’ morto presto senza raggiungere i miei obiettivi a causa della mia miopia nello scegliere certi collaboratori vittimisti e rassegnati. Ma e’ possibile. Ora. Sempre.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28936 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 22:59:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28936 Purtroppo concordo con Maria Lucia anch'io: come si fa a sostenere il contrario? Solo aggiungo una speranza: abbiamo fede, gente! Uniamoci, amiamoci e miglioriamo le cose. E' possibile. E' un dovere, se vogliamo far figli e/o se vogliamo creare un'Italia migliore anche per i figli degli altri Italiani. Lottiamo rasoterra e nell'anima... volando e guardando a terra con lucidita' ed amore. Lottiamo senza violenza e senza rabbia. Purtroppo concordo con Maria Lucia anch’io: come si fa a sostenere il contrario? Solo aggiungo una speranza: abbiamo fede, gente! Uniamoci, amiamoci e miglioriamo le cose. E’ possibile. E’ un dovere, se vogliamo far figli e/o se vogliamo creare un’Italia migliore anche per i figli degli altri Italiani. Lottiamo rasoterra e nell’anima… volando e guardando a terra con lucidita’ ed amore. Lottiamo senza violenza e senza rabbia.

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28933 stefano Sun, 13 Apr 2008 22:35:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28933 Buona notte maria lucia... concordo in pieno con quello che hai detto! Buona notte maria lucia… concordo in pieno con quello che hai detto!

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28931 Maria Lucia Riccioli Sun, 13 Apr 2008 22:22:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28931 Mi piacerebbe che venisse discusso questo passo del colloquio (domanda e parte della risposta): - ”Una memoria storica corta. Significa che l’Italia vive una contemporaneità dalla quale non riesce ad uscire. O sbaglio? Io credo che questa sia solo teoria, perché anche l’Italia uscirà da questa contemporaneità; perché la contemporaneità è una cosa semplice che si sviluppa sempre in avanti. Non siamo mica in una tribú nella giungla.” No, non concordo. Magari fossimo una tribù della giungla! Quella gente vive immersa nella natura, ne rispetta ritmi tempi e spazi. Leggi. Noi no. In un mondo sempre più virtuale, è più facile connettersi ad un pc e dimenticare la monnezza che ti sale fin sul pianerottolo. No, la contemporaneità non è lineare e non va sempre in avanti come le magnifiche sorti e progressive di cui ci parlava il carissimo Giacomo Leopardi - a giugno 110 anni dalla sua nascita. Un italiano vero, un intellettuale lucidissimo anche a 15 anni e nonostante malattie isolamento e ristrettezze. Vorrei proporre a Massi un dibattito sul mio carissimo conte Giacomo e su un'opera di cui non parla mai nessuno sui costumi degli Italiani... Massi? Se pò fa'? :-) Si può anche regredire. Si può stagnare in un pantano di malasanità, malgoverno, malascuola malagiustizia... La storia i suoi salti li fa. In avanti e all'indietro. Gira in tondo e s'incarta. Come le nostre vite. Come le nostre anime. Come le indagini di un poliziotto. Come le storie di uno scrittore. Buona notte, bacio a tutti... Mi piacerebbe che venisse discusso questo passo del colloquio (domanda e parte della risposta):
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”Una memoria storica corta. Significa che l’Italia vive una contemporaneità dalla quale non riesce ad uscire. O sbaglio?

Io credo che questa sia solo teoria, perché anche l’Italia uscirà da questa contemporaneità; perché la contemporaneità è una cosa semplice che si sviluppa sempre in avanti. Non siamo mica in una tribú nella giungla.”

No, non concordo. Magari fossimo una tribù della giungla! Quella gente vive immersa nella natura, ne rispetta ritmi tempi e spazi. Leggi. Noi no. In un mondo sempre più virtuale, è più facile connettersi ad un pc e dimenticare la monnezza che ti sale fin sul pianerottolo. No, la contemporaneità non è lineare e non va sempre in avanti come le magnifiche sorti e progressive di cui ci parlava il carissimo Giacomo Leopardi – a giugno 110 anni dalla sua nascita. Un italiano vero, un intellettuale lucidissimo anche a 15 anni e nonostante malattie isolamento e ristrettezze. Vorrei proporre a Massi un dibattito sul mio carissimo conte Giacomo e su un’opera di cui non parla mai nessuno sui costumi degli Italiani… Massi? Se pò fa’?
:-)
Si può anche regredire. Si può stagnare in un pantano di malasanità, malgoverno, malascuola malagiustizia…
La storia i suoi salti li fa. In avanti e all’indietro. Gira in tondo e s’incarta. Come le nostre vite. Come le nostre anime. Come le indagini di un poliziotto. Come le storie di uno scrittore.
Buona notte, bacio a tutti…

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28929 stefano Sun, 13 Apr 2008 22:10:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28929 Ciao a tutti! non intervengo ma vi leggo sempre con attenzione....davvero molto interessante, questo post... Una domanda soltanto, visto che si parla di "gialli": ma il giornalismo è colpevole o innocente? ...E' facile dire ( lo faccio spesso anch'io) che la politica è quella che gli italiani si meritano, che il giornalismo è quello che gli italiani si meritano, che la scuola è quella che gli italiani si meritano ecc. - un bel alibi per le categorie su-citate ( anche se condivisibile), ma sappiamo anche che esistono persone, in questo paese, che probabilmente si "meritano" qualcosa di più, di meglio, magari soltanto un po' di serietà e onestà intellettuale... loro, da chi sono rappresentati, informati,educati? Siamo sempre lì, la politica, il giornalismo(soprattutto quello televisivo) non propongono ma si adeguano, assecondano gli istinti spesso morbosi (non dimentichiamoci che c'è gente che aspetta le mutande autografate di Corona, che staziona davanti ai panfili - ormeggiati alle banchine - di qualche vip del menga, che fa a pugni per vedere la Franzoni uscire dal tribunale..ec..ecc.) e i gusti della "maggioranza"...così è molto più semplice no? e degli altri...chissenefrega...tanto loro in qualche modo s'arrangiano. P.S.Una decina di anni fa, quando un treno arrivava a destino si potevano riempire sacchi con ogni tipo di quotidiano ora al massimo resta qualcuno di quei giornaletti striminziti distribuiti gratis nelle stazioni dove sotto il titolo di un articolo troviamo al massimo un altro titolo: questo è vero approfondimento. Concordo comunque con molto di quello che è stato detto finora e ho apprezzato particolarmente quello che remo bassini ha scritto. Un saluto particolare a carlo, gea e miriam...e a massimo naturalmente. Ciao a tutti! non intervengo ma vi leggo sempre con attenzione….davvero molto interessante, questo post… Una domanda soltanto, visto che si parla di “gialli”: ma il giornalismo è colpevole o innocente?
…E’ facile dire ( lo faccio spesso anch’io) che la politica è quella che gli italiani si meritano, che il giornalismo è quello che gli italiani si meritano, che la scuola è quella che gli italiani si meritano ecc. – un bel alibi per le categorie su-citate ( anche se condivisibile), ma sappiamo anche che esistono persone, in questo paese, che probabilmente si “meritano” qualcosa di più, di meglio, magari soltanto un po’ di serietà e onestà intellettuale… loro, da chi sono rappresentati, informati,educati? Siamo sempre lì, la politica, il giornalismo(soprattutto quello televisivo) non propongono ma si adeguano, assecondano gli istinti spesso morbosi (non dimentichiamoci che c’è gente che aspetta le mutande autografate di Corona, che staziona davanti ai panfili – ormeggiati alle banchine – di qualche vip del menga, che fa a pugni per vedere la Franzoni uscire dal tribunale..ec..ecc.) e i gusti della “maggioranza”…così è molto più semplice no? e degli altri…chissenefrega…tanto loro in qualche modo s’arrangiano.

P.S.Una decina di anni fa, quando un treno arrivava a destino si potevano riempire sacchi con ogni tipo di quotidiano ora al massimo resta qualcuno di quei giornaletti striminziti distribuiti gratis nelle stazioni dove sotto il titolo di un articolo troviamo al massimo un altro titolo: questo è vero approfondimento.

Concordo comunque con molto di quello che è stato detto finora e ho apprezzato particolarmente quello che remo bassini ha scritto.

Un saluto particolare a carlo, gea e miriam…e a massimo naturalmente.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28928 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 22:02:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28928 Mi piacerebbe che venisse discusso questo passo del colloquio (domanda e parte della risposta): - ''Una memoria storica corta. Significa che l’Italia vive una contemporaneità dalla quale non riesce ad uscire. O sbaglio? Io credo che questa sia solo teoria, perché anche l’Italia uscirà da questa contemporaneità; perché la contemporaneità è una cosa semplice che si sviluppa sempre in avanti. Non siamo mica in una tribú nella giungla.'' Mi piacerebbe che venisse discusso questo passo del colloquio (domanda e parte della risposta):
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”Una memoria storica corta. Significa che l’Italia vive una contemporaneità dalla quale non riesce ad uscire. O sbaglio?

Io credo che questa sia solo teoria, perché anche l’Italia uscirà da questa contemporaneità; perché la contemporaneità è una cosa semplice che si sviluppa sempre in avanti. Non siamo mica in una tribú nella giungla.”

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28926 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 21:53:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28926 Dido', io non ho molta confidenza con il sig. Veit Heinichen, l'ho incontrato solo per mezz'ora la volta dell'intervista, senza aver manco fissato l'appuntamento in precedenza. E' stato gentile a concedermela (ero l'unico giornalista italiano presente a Lubiana). Poi gli ho scritto due volte, senza ricever risposta alcuna; dunque se non interviene, ritengo sia a motivo di sua eventuale assenza da casa, non certo per snobismo o mala gestione della nostra lingua. E' un tipo, mi pare di aver capito, che giustamente si prende i propri spazi liberi e non e' telematicodipendente. Dido’,
io non ho molta confidenza con il sig. Veit Heinichen, l’ho incontrato solo per mezz’ora la volta dell’intervista, senza aver manco fissato l’appuntamento in precedenza. E’ stato gentile a concedermela (ero l’unico giornalista italiano presente a Lubiana). Poi gli ho scritto due volte, senza ricever risposta alcuna; dunque se non interviene, ritengo sia a motivo di sua eventuale assenza da casa, non certo per snobismo o mala gestione della nostra lingua. E’ un tipo, mi pare di aver capito, che giustamente si prende i propri spazi liberi e non e’ telematicodipendente.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28925 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 21:47:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28925 Maria Lucia Cara, posso per il momento solo rispondere ad una delle tue domande? Se in Italia la pluralita' dell'informazione venisse salvaguardata dal correttivo della partecipazione da parte dei lettori, basterebbero tre giornali in tutto e vi leggeremmo mille opinioni. Invece oggi e' il contrario: mille giornali con due o tre opinioni in tutto. E la colpa e' di chi se li sopporta cosi' senza intervenire costruttivamente - o creando altri organi d'informazione o scrivendo ai direttori. Se siamo passivi, la colpa e' nostra. Poi servirebbero leggi anti-cartello e leggi che obbligassero al pagamento di tutti gli articoli pubblicati. Vedresti, poi, quanti editori sopravvivrebbero... il dieci per cento. Ma seri e che creerebbero lavoro vero, coi soldi in mano, non con le chiacchiere e lo sfruttamento dei giovani articolisti. Le altre domande mi fanno meditare, ed io medito con calma. Ciao, cara Sergio Maria Lucia Cara,
posso per il momento solo rispondere ad una delle tue domande?
Se in Italia la pluralita’ dell’informazione venisse salvaguardata dal correttivo della partecipazione da parte dei lettori, basterebbero tre giornali in tutto e vi leggeremmo mille opinioni. Invece oggi e’ il contrario: mille giornali con due o tre opinioni in tutto. E la colpa e’ di chi se li sopporta cosi’ senza intervenire costruttivamente – o creando altri organi d’informazione o scrivendo ai direttori. Se siamo passivi, la colpa e’ nostra. Poi servirebbero leggi anti-cartello e leggi che obbligassero al pagamento di tutti gli articoli pubblicati. Vedresti, poi, quanti editori sopravvivrebbero… il dieci per cento. Ma seri e che creerebbero lavoro vero, coi soldi in mano, non con le chiacchiere e lo sfruttamento dei giovani articolisti.
Le altre domande mi fanno meditare, ed io medito con calma.
Ciao, cara
Sergio

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28924 Maria Lucia Riccioli Sun, 13 Apr 2008 21:39:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28924 A Veit Heinichen: voglio leggerla, perché Trieste mi è nota solo letterariamente. Ho letto quasi tutto Svevo e la vedo come città misteriosa e difficilmente inquadrabile. Poco italiana? A Veit Heinichen: voglio leggerla, perché Trieste mi è nota solo letterariamente. Ho letto quasi tutto Svevo e la vedo come città misteriosa e difficilmente inquadrabile. Poco italiana?

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28923 Maria Lucia Riccioli Sun, 13 Apr 2008 21:37:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28923 - Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna? (Vi invito, se potete, a motivare la risposta). - Ritenete che le notizie dei giornali siano davvero così stereotipate come sostiene Heinichen (nell’intervista)? 1. Le distinzioni di genere sono comode. Certo non possiamo pensare che "Edipo re" sia il primo giallo anche se ne ha molte delle caratteristiche! Non sto scherzando, non è mia la teoria... Naturalmente il giallo è nato dopo, con la nascita delle polizie moderne, con lo sviluppo della borghesia, dell'industrializzazione, dell'urbanesimo, e ne ha rispecchiato paure, aspettative, tensioni, pur nei limiti a cui lo si è confinato, cioè l'enterteinment. Però un giallo ha in sé qualcosa di più. Esagero? Una tensione filosofica, metafisica. La colpa e la punizione, la ricerca della verità, disordine e caos, delitto ed indagine, passione e ragione. E certe atmosfere di gialli e noir ci dicono più di un saggio di sociologia... 2. I giornali. Remo, ciao! Un abbraccio a te e Francesca... Magari tutti i giornalisti avessero il senso della storia, del racconto, della gente come te! Voglio essere ottimista: c'è speranza. L'italiano medio non legge o legge poco, ma c'è Internet, ci sono i quotidiani in rete... Occorre una formazione migliore e la pluralità dell'informazione deve essere assicurata, ma fuori dall'Italia non credo vada molto meglio. I media sono da sempre fattori di condizionamento. La letteratura è la menzogna più vicina alla verità che io conosca, pù della cronaca... - Ritenete che il romanzo giallo sia particolarmente adatto a rispecchiare la società moderna? (Vi invito, se potete, a motivare la risposta).

- Ritenete che le notizie dei giornali siano davvero così stereotipate come sostiene Heinichen (nell’intervista)?

1. Le distinzioni di genere sono comode. Certo non possiamo pensare che “Edipo re” sia il primo giallo anche se ne ha molte delle caratteristiche! Non sto scherzando, non è mia la teoria…
Naturalmente il giallo è nato dopo, con la nascita delle polizie moderne, con lo sviluppo della borghesia, dell’industrializzazione, dell’urbanesimo, e ne ha rispecchiato paure, aspettative, tensioni, pur nei limiti a cui lo si è confinato, cioè l’enterteinment. Però un giallo ha in sé qualcosa di più. Esagero? Una tensione filosofica, metafisica. La colpa e la punizione, la ricerca della verità, disordine e caos, delitto ed indagine, passione e ragione. E certe atmosfere di gialli e noir ci dicono più di un saggio di sociologia…
2. I giornali. Remo, ciao! Un abbraccio a te e Francesca… Magari tutti i giornalisti avessero il senso della storia, del racconto, della gente come te! Voglio essere ottimista: c’è speranza. L’italiano medio non legge o legge poco, ma c’è Internet, ci sono i quotidiani in rete… Occorre una formazione migliore e la pluralità dell’informazione deve essere assicurata, ma fuori dall’Italia non credo vada molto meglio. I media sono da sempre fattori di condizionamento. La letteratura è la menzogna più vicina alla verità che io conosca, pù della cronaca…

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Di: francesco di domenico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28922 francesco di domenico Sun, 13 Apr 2008 21:11:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28922 @ Perchè siete arrivati al giornalismo? Si parlava del giallo e di questo simpatico scrittore che nessuno conosce, dal nome di birra, e che se fosse entrato gentilmente in discussione con noi forse i ragionamenti non sarebbero deviati ( è un problema di lingua, herr Heinichen?); Sergio ha scovato, con geniale intuizione, questa commistione tra tedeschia, intelligenza meridionale e location (diamine, volevo dire ambientazione) romantica CortoMaltese-iana e ce lo ha portao su di un vassoio argentato, perchè abbiamo aggirato il dibattito? ... @Massimo Maugeri, Il giallo/noir non è stanco, se gli autori non hanno idee non ne hanno in nessuna categoria, se Ammanniti parla per la terza volta di adolescenti la questione è che è monotematico, saprà anche scrivere, ma per quello bastano anche i docenti di lettere. ... Non è vero che si rischia lo stereotipo nei media, basta scavare, nei giornali, nella tv, gli esempi sono tanti: Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo di Repubblica; Milena Gabbanelli nella Rai; i giornalisti siciliani (di cui non ricordo il nome). Ma la questione è la concentrazione, anche della stampa, in grandi gruppi, la nascita delle "Sinergie" (una come la Del Bufalo, che per anni ha avallato questo nel sindacato giornalisti e adesso è stata anche premiata, l'avete vista condurre da padrona le conferenze stampa); la nascita dei giornali gratuiti che, stranamente, sono di proprietà degli stessi gruppi dei giornali (Caltagirone è proprietario de "Il Messaggero", "Il Mattino"di Napoli ma anche di "Leggo") dove stà il trucco? E' concorrente di se stesso? ... Internet? Maugeri, per adesso internet è è dispersiva, intercetta i giovani, una buona parte di loro, ma gli adulti hanno difficoltà, il mezzo che li incatena è la tv, e l'Italia è vecchia. ... La macchina da scrivere, obsoleta e spaccadita ti faceva ponderare di più la scrittura, una slow-word. Prima di mollare il pezzo ci si ragionava, oggi la velocità può far sbagliare. Tanto che fa? Velocemente, c'è l'Errata Corrige, insomma l'interazione replicante in rete. Dicendola tutta, anche qui ci sarebbe bisogno di una via di mezzo. @ Perchè siete arrivati al giornalismo?
Si parlava del giallo e di questo simpatico scrittore che nessuno conosce, dal nome di birra, e che se fosse entrato gentilmente in discussione con noi forse i ragionamenti non sarebbero deviati ( è un problema di lingua, herr Heinichen?); Sergio ha scovato, con geniale intuizione, questa commistione tra tedeschia, intelligenza meridionale e location (diamine, volevo dire ambientazione) romantica CortoMaltese-iana e ce lo ha portao su di un vassoio argentato, perchè abbiamo aggirato il dibattito?

@Massimo Maugeri,
Il giallo/noir non è stanco, se gli autori non hanno idee non ne hanno in nessuna categoria, se Ammanniti parla per la terza volta di adolescenti la questione è che è monotematico, saprà anche scrivere, ma per quello bastano anche i docenti di lettere.

Non è vero che si rischia lo stereotipo nei media,
basta scavare, nei giornali, nella tv, gli esempi sono tanti: Carlo Bonini e Giuseppe D’Avanzo di Repubblica; Milena Gabbanelli nella Rai; i giornalisti siciliani (di cui non ricordo il nome).
Ma la questione è la concentrazione, anche della stampa, in grandi gruppi, la nascita delle “Sinergie” (una come la Del Bufalo, che per anni ha avallato questo nel sindacato giornalisti e adesso è stata anche premiata, l’avete vista condurre da padrona le conferenze stampa);
la nascita dei giornali gratuiti che, stranamente, sono di proprietà degli stessi gruppi dei giornali (Caltagirone è proprietario de “Il Messaggero”, “Il Mattino”di Napoli ma anche di “Leggo”) dove stà il trucco? E’ concorrente di se stesso?

Internet? Maugeri, per adesso internet è è dispersiva, intercetta i giovani, una buona parte di loro, ma gli adulti hanno difficoltà, il mezzo che li incatena è la tv, e l’Italia è vecchia.

La macchina da scrivere, obsoleta e spaccadita ti faceva ponderare di più la scrittura, una slow-word. Prima di mollare il pezzo ci si ragionava, oggi la velocità può far sbagliare. Tanto che fa? Velocemente, c’è l’Errata Corrige, insomma l’interazione replicante in rete.
Dicendola tutta, anche qui ci sarebbe bisogno di una via di mezzo.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28921 Sergio Sozi Sun, 13 Apr 2008 21:10:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28921 Buonanotte a te, Maugger Maximus, e grazie per lo spazio e la disponibilita', l'eleganza di sempre. Buonanotte a te, Maugger Maximus, e grazie per lo spazio e la disponibilita’, l’eleganza di sempre.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/comment-page-2/#comment-28920 Massimo Maugeri Sun, 13 Apr 2008 21:00:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/12/di-proteo-e-degli-intrighi-veit-heinichen/#comment-28920 Mi piacerebbe che si parlasse un po' più delle opere di Heinichen. Intanto vi abbraccio e vi auguro buonanotte. Mi piacerebbe che si parlasse un po’ più delle opere di Heinichen.
Intanto vi abbraccio e vi auguro buonanotte.

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