Commenti a: L’ITALIA TRA LA PAURA DELLO STRANIERO E GLI SGUARDI PERPLESSI DALL’ESTERO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-33575 Sergio Sozi Sat, 28 Jun 2008 12:42:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-33575 Grazie a te, caro Lorenzo. Anche per la poesia. Ciao. Sergio Grazie a te, caro Lorenzo. Anche per la poesia.
Ciao.
Sergio

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-33574 lorenzo russo Sat, 28 Jun 2008 12:08:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-33574 Caro Sergio, Con riguardo ai medici noto che sei più ottimista di me. Per scoprire la sostanza di un libro bisogna comprarlo e leggerlo. Io non mi fiderei mai di una critica esterna. Infine è questione di gusto, ed è giusto che ognuno ne abbia un suo personale che rispecchi il suo stato d’essere ed intendere, come è propinabile che esso cambi nel tempo e attraverso gli sforzi impiegati per migliorare, anche se qualvolta rimane un credo. Esprimere un giudizio su una scrittura è e sarà sempre un atto arduo e problematico. Concordo con te che in primis sia necessaria una preparazione continua ed intensa, non solo della grammatica e sintassi, ma e soprattutto della propria personalità e quindi cultura. Qui metto sullo stesso livello lo scrittore come il lettore, altrimenti non vedo alcuna necessità di scrivere e leggere. Come ho già espresso altre volte, concordo anch’io con la sostanza, nella quale intendo però l’utilità per il mio fabbisogno di persona sempre alla ricerca di un qualcosa che mi lasci il senso di muovermi. Ti allego una mia poesia e ti ringrazio vivamente per l'attenzione che mi presti, ciao Lorenzo Camminare per riconoscere e superare: Camminare, si diceva una volta e spero anche oggi È il modo di conoscere le diversità e le difficoltà In tutto ciò che ci circonda, fuori e dentro di noi. A volte è piano, vasto, disteso Quasi a voler raggiungere l’infinità immaginabile solo nella nostra mente Incapace di vederlo nei suoi confini reali. Quando coperto di un’erba soffice e folta Di un colore verde vivo e fosforescente Testimonia la generosità e fertilità del posto Da provare gratitudine e volerci restare ancora. A volte è ondulato e ricco d’incanalature profonde e scure Che sembrano nascondere un segreto Che più non è quando gli ci avviciniamo E lo scrutiamo nella sua vera forma e aspetto. A volte è incoronato da cime Alte, maestose e imponenti Come montagne che vogliono dirti Siamo qui per costringerti a dimostrare Le tue qualità d’uomo coraggioso e tenace Volenteroso d’affrontare la tua vita senza timore della sconfitta Desideroso e certo di raccogliere gli allori Che nascono dalla fatica dell’impresa. A volte è colmo di una sostanza che richiama alla prudenza Sempre in moto e intenta a imitare le onde Basse, alte, increspate, schiumose, capricciose, minacciose Alla quale abbiamo dato il nome di mare A volte azzurro, blu, grigio secondo Degli effetti circostanti che lo dominano. Ci attira più d’ogni altro posto Per i segreti infiniti e temuti che nasconde Per le difficoltà che c’impegnano più dell’immaginabile In questo mondo ricco, vario, perfido e generoso Tale da voler tentare di trovare il nostro spirito Che crediamo rispecchiarsi in lui e nel quale Trovare la nostra origine e la nostra fine. Russo Lorenzo Gänserndorf, 12.12.05 Caro Sergio,
Con riguardo ai medici noto che sei più ottimista di me.
Per scoprire la sostanza di un libro bisogna comprarlo e leggerlo. Io non mi fiderei mai di una critica esterna.
Infine è questione di gusto, ed è giusto che ognuno ne abbia un suo personale che rispecchi il suo stato d’essere ed intendere, come è propinabile che esso cambi nel tempo e attraverso gli sforzi impiegati per migliorare, anche se qualvolta rimane un credo.
Esprimere un giudizio su una scrittura è e sarà sempre un atto arduo e problematico. Concordo con te che in primis sia necessaria una preparazione continua ed intensa, non solo della grammatica e sintassi, ma e soprattutto della propria personalità e quindi cultura. Qui metto sullo stesso livello lo scrittore come il lettore, altrimenti non vedo alcuna necessità di scrivere e leggere.
Come ho già espresso altre volte, concordo anch’io con la sostanza, nella quale intendo però l’utilità per il mio fabbisogno di persona sempre alla ricerca di un qualcosa che mi lasci il senso di muovermi.

Ti allego una mia poesia e ti ringrazio vivamente per l’attenzione che mi presti, ciao Lorenzo

Camminare per riconoscere e superare:
Camminare, si diceva una volta e spero anche oggi
È il modo di conoscere le diversità e le difficoltà
In tutto ciò che ci circonda, fuori e dentro di noi.

A volte è piano, vasto, disteso
Quasi a voler raggiungere l’infinità
immaginabile solo nella nostra mente
Incapace di vederlo nei suoi confini reali.
Quando coperto di un’erba soffice e folta
Di un colore verde vivo e fosforescente
Testimonia la generosità e fertilità del posto
Da provare gratitudine e volerci restare ancora.

A volte è ondulato e ricco d’incanalature profonde e scure
Che sembrano nascondere un segreto
Che più non è quando gli ci avviciniamo
E lo scrutiamo nella sua vera forma e aspetto.

A volte è incoronato da cime
Alte, maestose e imponenti
Come montagne che vogliono dirti
Siamo qui per costringerti a dimostrare
Le tue qualità d’uomo coraggioso e tenace
Volenteroso d’affrontare la tua vita senza timore della sconfitta
Desideroso e certo di raccogliere gli allori
Che nascono dalla fatica dell’impresa.

A volte è colmo di una sostanza che richiama alla prudenza
Sempre in moto e intenta a imitare le onde
Basse, alte, increspate, schiumose, capricciose, minacciose
Alla quale abbiamo dato il nome di mare
A volte azzurro, blu, grigio secondo
Degli effetti circostanti che lo dominano.
Ci attira più d’ogni altro posto
Per i segreti infiniti e temuti che nasconde
Per le difficoltà che c’impegnano più dell’immaginabile
In questo mondo ricco, vario, perfido e generoso
Tale da voler tentare di trovare il nostro spirito
Che crediamo rispecchiarsi in lui e nel quale
Trovare la nostra origine e la nostra fine.
Russo Lorenzo Gänserndorf, 12.12.05

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-33384 Sergio Sozi Wed, 25 Jun 2008 18:34:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-33384 Caro Lorenzo: ''Lo stesso giudizio vale per i medici. Ne esistono tanti, tutti ben preparati e conosciuti, che commettono a volte gravi errori di diagnosi, da costare la vita dei loro pazienti. Sarà anche che a volte la professione brucia il professionista, soprattutto quando il successo lo prende e annebbia la sua creatività, mentre il dilettante rimane accanito e volenteroso di esprimere tutto ciò che infine rappresenta la sua identità.'' - Si', d'accordo, ma io comunque mando mia figlia a far visitare da un professionista, non da uno studente di medicina. E acquisto i libri di chi domina la lingua da professionista - riconosciuto o meno non importa: chi e' professionale e' professionale anche se la gente non glielo riconosce. I luminari della medicina e i grandi letterati che si adagiano, come tu dici, sugli allori, infatti, cessano di esser professionali e ridiventano dei dilettanti, anche se ben pagati. Non considero, insomma, le etichette, ma la sostanza: chi e' bravo merita, chi non lo e' non merita l'acquisto di un libro. E la bravura si fa studiando, pensando e sentendo. Molto molto. Ciao, caro Sergio Caro Lorenzo:
”Lo stesso giudizio vale per i medici. Ne esistono tanti, tutti ben preparati e conosciuti, che commettono a volte gravi errori di diagnosi, da costare la vita dei loro pazienti.
Sarà anche che a volte la professione brucia il professionista, soprattutto quando il successo lo prende e annebbia la sua creatività, mentre il dilettante rimane accanito e volenteroso di esprimere tutto ciò che infine rappresenta la sua identità.”
-
Si’, d’accordo, ma io comunque mando mia figlia a far visitare da un professionista, non da uno studente di medicina. E acquisto i libri di chi domina la lingua da professionista – riconosciuto o meno non importa: chi e’ professionale e’ professionale anche se la gente non glielo riconosce. I luminari della medicina e i grandi letterati che si adagiano, come tu dici, sugli allori, infatti, cessano di esser professionali e ridiventano dei dilettanti, anche se ben pagati. Non considero, insomma, le etichette, ma la sostanza: chi e’ bravo merita, chi non lo e’ non merita l’acquisto di un libro. E la bravura si fa studiando, pensando e sentendo. Molto molto.
Ciao, caro
Sergio

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-33381 lorenzo russo Wed, 25 Jun 2008 17:34:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-33381 Caro Sergio, scusami se non mi sono fatto vivo da ben tre settimane; ho fatto ferie a Pesaro. Condivido la tua risposta alla mia. Sarà che a me interessano tanto gli scritti elaborati dai dilettanti. Noto spesso in essi quella forte e sentita spontaneità, sebbene espressa con uno stile rudimentale, che non sempre ritrovo nello stile perfetto o quasi dei professionisti. Lo stesso giudizio vale per i medici. Ne esistono tanti, tutti ben preparati e conosciuti, che commettono a volte gravi errori di diagnosi, da costare la vita dei loro pazienti. Sarà anche che a volte la professione brucia il professionista, soprattutto quando il successo lo prende e annebbia la sua creatività, mentre il dilettante rimane accanito e volenteroso di esprimere tutto ciò che infine rappresenta la sua identità. Spontaneità è un sentimento, mentre la forma è una tecnica che è capace di sminuire l’originalità e la sensibilità del sentimento, fino ad estinguerlo. Ed allora, addio contenuto e senso dello scrivere. Cari saluti Lorenzo Caro Sergio,
scusami se non mi sono fatto vivo da ben tre settimane; ho fatto ferie a Pesaro.
Condivido la tua risposta alla mia. Sarà che a me interessano tanto gli scritti elaborati dai dilettanti. Noto spesso in essi quella forte e sentita spontaneità, sebbene espressa con uno stile rudimentale, che non sempre ritrovo nello stile perfetto o quasi dei professionisti.
Lo stesso giudizio vale per i medici. Ne esistono tanti, tutti ben preparati e conosciuti, che commettono a volte gravi errori di diagnosi, da costare la vita dei loro pazienti.
Sarà anche che a volte la professione brucia il professionista, soprattutto quando il successo lo prende e annebbia la sua creatività, mentre il dilettante rimane accanito e volenteroso di esprimere tutto ciò che infine rappresenta la sua identità.
Spontaneità è un sentimento, mentre la forma è una tecnica che è capace di sminuire l’originalità e la sensibilità del sentimento, fino ad estinguerlo.
Ed allora, addio contenuto e senso dello scrivere.
Cari saluti
Lorenzo

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Di: cinzia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32386 cinzia Tue, 10 Jun 2008 12:03:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32386 se avete voglia di venire a leggere, oggi mi hanno detto che certi temi sarebbe meglio... tacerli in un forum di scrittori. www.cochina63.splinder.com se avete voglia di venire a leggere, oggi mi hanno detto che certi temi sarebbe meglio… tacerli in un forum di scrittori.
http://www.cochina63.splinder.com

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32128 Luciana Fri, 06 Jun 2008 06:55:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32128 @Maria Lucia Riccioli Sono daccordo essere italiani e' un onore e un onere. La Costituzione italiana dovrebbe ispirare le scelte che chi ci governa quotidianamente fa. L'Italia e' una Repubblica fondata sul lavoro, e' il primo articolo della nostra Costituzione. Il lavoro e' un Diritto Dovere per tutti. Sul lavoro si basano poi tutti i diritti dei cittadini. Lo sfruttamento del lavoro e delle persone e' uno dei motivi per cui si continua a permettere l'immigrazione clandestina. Va ricordato a tutti che essere italiani e' un onore ma anche un onere. Chi non vuole una immigrazione regolamentata e' contro tutti i diritti in favore dei lavoratori stranieri nel nostro paese. @Maria Lucia Riccioli
Sono daccordo essere italiani e’ un onore e un onere.
La Costituzione italiana dovrebbe ispirare le scelte che chi ci governa quotidianamente fa.
L’Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro, e’ il primo articolo della nostra Costituzione. Il lavoro e’ un Diritto Dovere per tutti.
Sul lavoro si basano poi tutti i diritti dei cittadini.

Lo sfruttamento del lavoro e delle persone e’ uno dei motivi per cui si continua a permettere l’immigrazione clandestina.
Va ricordato a tutti che essere italiani e’ un onore ma anche un onere.
Chi non vuole una immigrazione regolamentata e’ contro tutti i diritti in favore dei lavoratori stranieri nel nostro paese.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32094 Maria Lucia Riccioli Thu, 05 Jun 2008 17:37:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32094 Luciana, comprendo la tua amarezza. Essere italiani è un onore e un onere e l'Unione Europea tanto strombazzata credo abbia fatto bene a banchieri e intrallazzisti, non a chi come noi vive di stipendio statale e fa i conti con l'euro che magari in America stravince ma qui serve a comprare tre mele... Pensa alla Sicilia, dove c'è la criminalità organizzata... una politica collusa e poco fattiva, una sanità che a parte isole felici non è il massimo, una scuola allo sfacelo... Insomma, vorrei essere ottimista. Spera in tuo figlio, nelle sue capacità e voglia di fare e fregatene dei crucchi che ti guardano male se parli male il tedesco... Luciana, comprendo la tua amarezza. Essere italiani è un onore e un onere e l’Unione Europea tanto strombazzata credo abbia fatto bene a banchieri e intrallazzisti, non a chi come noi vive di stipendio statale e fa i conti con l’euro che magari in America stravince ma qui serve a comprare tre mele…
Pensa alla Sicilia, dove c’è la criminalità organizzata… una politica collusa e poco fattiva, una sanità che a parte isole felici non è il massimo, una scuola allo sfacelo… Insomma, vorrei essere ottimista. Spera in tuo figlio, nelle sue capacità e voglia di fare e fregatene dei crucchi che ti guardano male se parli male il tedesco…

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32050 Luciana Thu, 05 Jun 2008 05:18:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32050 @Sergio dai un'occhiata alla discussione di questo blog, parlano di nucleare http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/05/23/nucleare-si-nucleare-no-nucleare-forse/ @Sergio
dai un’occhiata alla discussione di questo blog, parlano di nucleare
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/05/23/nucleare-si-nucleare-no-nucleare-forse/

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32049 Luciana Thu, 05 Jun 2008 05:13:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32049 Appartenere ad una terra, integrarsi, e' un grosso problema soprattutto se la politica in base ad una appartenenza linguistica, religiosa, divide il potere e la ricchezza. Ci sono poi azioni che spingono in modo silenzioso ad andarsene, non trovi casa, non trovi lavoro, non ricevi servizi che con le tasse che paghi dovresti ricevere. @Gianmario Scusa se solo ora rispondo al post Io non mi sento un Navigero, io appartengo a quella terra, non arrivo da chissa dove, non siamo arrivati li dopo la prima guerra mondiale che ha segnato nuovi confini, non siamo fascisti, non abbiamo portato via le terre a nessuno, non abbiamo maltrattato persone perche’ non parlavano la lingua italiana, anzi nel paesino dove viveva mia madre e dove nel 1914 frequentava la I elementare, era lei e i suoi fratellini ad essere maltrattata perche’ parlava il dialetto trentino, ma sua madre era proprio di quel paesino, era nata li nel 1880 ed anche sua madre era nata li, mio padre arrivava da un paesino che si trova ai confini della prov. di Bolzano, sua madre aveva un cognome tedesco e suo padre discendeva da tedeschi. Anche se i miei genitori parlavano entrambe le lingue e i parenti hanno cognomi tedeschi, io che appartengo a quel territorio, che amo quel territorio perche’ li’ sono le mie radici, sono considerata italiana perche’ mi sono dichiarata italiana(dobbiamo dichiarare l’appartenenza linguistica) perche’ ho appreso la lingua italiana nella scuola italiana e non ho appreso bene la lingua tedesca (forse sono stupida oppure con un’ora di seconda lingua, circa 45 anni fa si studiava un’ora in settimana la seconda lingua e non sei ore come adesso, inoltre non potevi esercitare la seconda lingua perche’ tutti parlavano il dialetto sudtirolese, i miei quaderni erano scritti in dialetto e segnati in rosso perche’ ovviamente non corrispondeva alla lingua studiata, se sbagliavi a parlare venivi derisa e se parlavi in hochdeutsch, in lingua tedesca venivi guardato come un marziano, qualcosa in me si e’ bloccato). Non siamo mai stati abbarbicati alle nostre abitudini e idee, gli altoatesini sono in maggio parte di origine contadina, anche i miei genitori avevano il maso e coltivavano la terra, la cucina di mia madre era la cucina sudtirolese, non abbiamo preteso di imporre culture nuove o ottenuto dalla provincia autonoma case o altro, quello che abbiamo l’abbiamo acquistato e al massimo mi viene tolto. L’A22, autostrada del Brennero mi ha costruito l’autostrada a 5 metri dalla casa, svalutandomi quel poco che ho, la provincia autonoma e’ azionista dell’A22 e non mi risarcira’ mai del danno economico e di quello ancor piu’ grave alla salute. La Provincia autonoma e’ specializzata nel mostrare i grandi servizi sociali e sanitari di cui dispone, quando cerchi di accedervi, non trovi niente oppure e’ meglio che cambi provincia. Ci saranno anche i fiorellini, la stanza doppia in ospedale ma poi il personale e’ scelto su base etnica e di conoscenza della lingua e non sulla conoscenza della professione che esercita. Mi sono occupata per anni dell’assistenza a mia madre senza riuscire ad ottenere alcun aiuto perche’ la risposta era “chi se non la famiglia si deve occupare dei genitori” – Io me ne occupavo sempre e non avendo qualcuno che potesse sostituirmi almeno qualche giorno cercavo aiuto nei servizi agli anziani. E cosi’ per altre situazioni, mi sono fatta operare a Padova o a Trento perche’ da noi facevano cose ritenute eccessive da altri specialisti. A me la casa non la daranno mai, non sono Rom, non sono Sinti, non sono riuscita a diventare una perfetta bilingue. Mio figlio stupidamente l’ho iscritto nell’asilo italiano perche’ mi hanno scoraggiata dall’iscriverlo nella scuola tedesca. In questo modo ho precluso anche a lui l’opportunita’ di diventare veramente biligue e quindi di sperare in un posto di lavoro in provincia di Bolzano ( di questo mi spiace veramente molto). Se qualcuno gira per la provincia vede masi trasformati in grandi alberghi, strade che arrivano fino al piu’ piccolo maso. Io il maso non ce l’ho mia madre come donna non ha ereditato il maso l’hanno preso i maschi della famiglia, questa era la legge, a lei che era la piu’ grande e si occupava dei fratelli piu’ piccoli mentre la madre era nei campi a lavorare durante la prima guerra mondiale, sono andati pochi spiccioli. Il benessere anche in Alto Adige e’per pochi. In cambio paghiamo molte tasse, soprattutto quelli come me che non hanno attivita’ commerciali, perche’ agli italiani viene lasciato il lavoro nel settore pubblico, il settore’ privato appartiene in maggioranza al gruppo tedesco che e’ proprietario di terre, immobili. I pochi italiani che hanno acquisito un certo benessere sono gli ex fascisti, trasformatisi in democristiani che hanno intrallazzano con il partito di maggioranza, l’ SVP a danno di molti italiani altoatesini. Anche qualche PD e’ riuscito ad ottenere un po’ di soldi, la vice presidente della giunta prov.le, italiana (PD) guadagnava 24.000 euro al mese come il Presidente della Giunta prov.le, l’avevo votata anch’io, purtroppo. Ovviamente anche tutti gli altri politici non se la passano male e sommano agli incarichi politici altre cariche amministrative. Il cittadino, soprattutto di lingua italiana, a reddito fisso, in Alto Adige, provincia piu’ cara d’Italia, sta molto male. Appartenere ad una terra, integrarsi, e’ un grosso problema soprattutto se la politica in base ad una appartenenza linguistica, religiosa, divide il potere e la ricchezza. Ci sono poi azioni che spingono in modo silenzioso ad andarsene, non trovi casa, non trovi lavoro, non ricevi servizi che con le tasse che paghi dovresti ricevere.
@Gianmario
Scusa se solo ora rispondo al post
Io non mi sento un Navigero, io appartengo a quella terra, non arrivo da chissa dove, non siamo arrivati li dopo la prima guerra mondiale che ha segnato nuovi confini, non siamo fascisti, non abbiamo portato via le terre a nessuno, non abbiamo maltrattato persone perche’ non parlavano la lingua italiana, anzi nel paesino dove viveva mia madre e dove nel 1914 frequentava la I elementare, era lei e i suoi fratellini ad essere maltrattata perche’ parlava il dialetto trentino, ma sua madre era proprio di quel paesino, era nata li nel 1880 ed anche sua madre era nata li, mio padre arrivava da un paesino che si trova ai confini della prov. di Bolzano, sua madre aveva un cognome tedesco e suo padre discendeva da tedeschi. Anche se i miei genitori parlavano entrambe le lingue e i parenti hanno cognomi tedeschi, io che appartengo a quel territorio, che amo quel territorio perche’ li’ sono le mie radici, sono considerata italiana perche’ mi sono dichiarata italiana(dobbiamo dichiarare l’appartenenza linguistica) perche’ ho appreso la lingua italiana nella scuola italiana e non ho appreso bene la lingua tedesca (forse sono stupida oppure con un’ora di seconda lingua, circa 45 anni fa si studiava un’ora in settimana la seconda lingua e non sei ore come adesso, inoltre non potevi esercitare la seconda lingua perche’ tutti parlavano il dialetto sudtirolese, i miei quaderni erano scritti in dialetto e segnati in rosso perche’ ovviamente non corrispondeva alla lingua studiata, se sbagliavi a parlare venivi derisa e se parlavi in hochdeutsch, in lingua tedesca venivi guardato come un marziano, qualcosa in me si e’ bloccato). Non siamo mai stati abbarbicati alle nostre abitudini e idee, gli altoatesini sono in maggio parte di origine contadina, anche i miei genitori avevano il maso e coltivavano la terra, la cucina di mia madre era la cucina sudtirolese, non abbiamo preteso di imporre culture nuove o ottenuto dalla provincia autonoma case o altro, quello che abbiamo l’abbiamo acquistato e al massimo mi viene tolto. L’A22, autostrada del Brennero mi ha costruito l’autostrada a 5 metri dalla casa, svalutandomi quel poco che ho, la provincia autonoma e’ azionista dell’A22 e non mi risarcira’ mai del danno economico e di quello ancor piu’ grave alla salute.
La Provincia autonoma e’ specializzata nel mostrare i grandi servizi sociali e sanitari di cui dispone, quando cerchi di accedervi, non trovi niente oppure e’ meglio che cambi provincia. Ci saranno anche i fiorellini, la stanza doppia in ospedale ma poi il personale e’ scelto su base etnica e di conoscenza della lingua e non sulla conoscenza della professione che esercita.
Mi sono occupata per anni dell’assistenza a mia madre senza riuscire ad ottenere alcun aiuto perche’ la risposta era “chi se non la famiglia si deve occupare dei genitori” – Io me ne occupavo sempre e non avendo qualcuno che potesse sostituirmi almeno qualche giorno cercavo aiuto nei servizi agli anziani. E cosi’ per altre situazioni, mi sono fatta operare a Padova o a Trento perche’ da noi facevano cose ritenute eccessive da altri specialisti.
A me la casa non la daranno mai, non sono Rom, non sono Sinti, non sono riuscita a diventare una perfetta bilingue.
Mio figlio stupidamente l’ho iscritto nell’asilo italiano perche’ mi hanno scoraggiata dall’iscriverlo nella scuola tedesca. In questo modo ho precluso anche a lui l’opportunita’ di diventare veramente biligue e quindi di sperare in un posto di lavoro in provincia di Bolzano ( di questo mi spiace veramente molto).
Se qualcuno gira per la provincia vede masi trasformati in grandi alberghi, strade che arrivano fino al piu’ piccolo maso. Io il maso non ce l’ho mia madre come donna non ha ereditato il maso l’hanno preso i maschi della famiglia, questa era la legge, a lei che era la piu’ grande e si occupava dei fratelli piu’ piccoli mentre la madre era nei campi a lavorare durante la prima guerra mondiale, sono andati pochi spiccioli.
Il benessere anche in Alto Adige e’per pochi. In cambio paghiamo molte tasse, soprattutto quelli come me che non hanno attivita’ commerciali, perche’ agli italiani viene lasciato il lavoro nel settore pubblico, il settore’ privato appartiene in maggioranza al gruppo tedesco che e’ proprietario di terre, immobili.
I pochi italiani che hanno acquisito un certo benessere sono gli ex fascisti, trasformatisi in democristiani che hanno intrallazzano con il partito di maggioranza, l’ SVP a danno di molti italiani altoatesini.
Anche qualche PD e’ riuscito ad ottenere un po’ di soldi, la vice presidente della giunta prov.le, italiana (PD) guadagnava 24.000 euro al mese come il Presidente della Giunta prov.le, l’avevo votata anch’io, purtroppo.
Ovviamente anche tutti gli altri politici non se la passano male e sommano agli incarichi politici altre cariche amministrative.
Il cittadino, soprattutto di lingua italiana, a reddito fisso, in Alto Adige, provincia piu’ cara d’Italia, sta molto male.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-32016 Massimo Maugeri Wed, 04 Jun 2008 21:41:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-32016 Vi ringrazio moltissimo anche per i nuovi commenti pervenuti in questo post. Vi ringrazio moltissimo anche per i nuovi commenti pervenuti in questo post.

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Di: gluck http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31993 gluck Wed, 04 Jun 2008 11:21:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31993 Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa... non ho potuto accedere a questo blog se non oggi. Come ho letto il titolo sono partito con la mente per la tangente, tante e tali cose da esporre. Però, le cose intelligenti e sensate le avete scritte tutte o quasi, quindi esporrò le altre. E' normale o quantomeno istintivo che si abbia paura della microcriminalità rispetto ai mega mascalzoni. Ho un approccio emotivo diverso se mi fregano la macchina, rispetto a leggere di una mega truffa per i rimborsi agricoli fatta all'UE. La prima mi fa inc&%$%are molto di più. E' ovvio che sia sbagliato, a livello sociale il danno della seconda è molto più marcato; ma si parla della MIA macchina ! Estendendo il concetto, ogni microaggressione che vediamo in giro, il microscippo, il microborseggio, la microrapina, sono aggressioni a me stesso, le altre sono aggressioni alla società. Ma se la società è in grado di proteggersi, o di riparare i danni che gli vengono procurati, io, nel mio piccolo, no. Non sono in grado di comprarmi una macchina nuova ogni volta che me la rubano, non sono in grado di tornare quello di prima dopo aver subito una rapina. non parliamo poi se succede qualcosa di veramente pesante, tipo una violenza a qualcuno dei miei cari. C'è forse qualcuno in grado di dire "No Problem, i tutori dell'ordine mi proteggeranno e faranno in modo che questo non succeda" ? A naso direi di no. Questo problema si può affrontare sia in maniera filosofica (discutendone), sia in maniera pragmatica (mazza da baseball nel baule), ma nessuna delle due porterà soluzione alcuna. E quindi, che male c'è a dire che ne ho le scatolotte piene di questa situazione, e che se mi trovo personalmente coinvolto scelgo l'opzione pragmatica ? p.s. Lo sapete che in Romania esiste il problema degli zingari ? Noi li chiamiamo Rom o zingari, li vengono chiamati Gipsy... Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa… non ho potuto accedere a questo blog se non oggi. Come ho letto il titolo sono partito con la mente per la tangente, tante e tali cose da esporre.
Però, le cose intelligenti e sensate le avete scritte tutte o quasi, quindi esporrò le altre.
E’ normale o quantomeno istintivo che si abbia paura della microcriminalità rispetto ai mega mascalzoni. Ho un approccio emotivo diverso se mi fregano la macchina, rispetto a leggere di una mega truffa per i rimborsi agricoli fatta all’UE. La prima mi fa inc&%$%are molto di più. E’ ovvio che sia sbagliato, a livello sociale il danno della seconda è molto più marcato; ma si parla della MIA macchina !
Estendendo il concetto, ogni microaggressione che vediamo in giro, il microscippo, il microborseggio, la microrapina, sono aggressioni a me stesso, le altre sono aggressioni alla società. Ma se la società è in grado di proteggersi, o di riparare i danni che gli vengono procurati, io, nel mio piccolo, no. Non sono in grado di comprarmi una macchina nuova ogni volta che me la rubano, non sono in grado di tornare quello di prima dopo aver subito una rapina. non parliamo poi se succede qualcosa di veramente pesante, tipo una violenza a qualcuno dei miei cari.
C’è forse qualcuno in grado di dire “No Problem, i tutori dell’ordine mi proteggeranno e faranno in modo che questo non succeda” ? A naso direi di no.
Questo problema si può affrontare sia in maniera filosofica (discutendone), sia in maniera pragmatica (mazza da baseball nel baule), ma nessuna delle due porterà soluzione alcuna.
E quindi, che male c’è a dire che ne ho le scatolotte piene di questa situazione, e che se mi trovo personalmente coinvolto scelgo l’opzione pragmatica ?

p.s. Lo sapete che in Romania esiste il problema degli zingari ?
Noi li chiamiamo Rom o zingari, li vengono chiamati Gipsy…

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Di: Jean de Luxembourg http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31976 Jean de Luxembourg Wed, 04 Jun 2008 08:08:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31976 @ Luciana Scusa ma ritengo che il "dovere del voto" sia un intelligentissimo cavillo per assicurare a qualcuno il suo posto in parlamento. Per me il voto dovrebbe essere solo un diritto... differentemente è la legge che lo definisce un diritto e al contempo un dovere e la cosa mi soffoca un po'. ;) Comunque ognuno è libero di votare o non votare chi vuole, l'importante è non lamentarsi quando il "meno peggio" si comporta da "meno peggio". Lo ribadisco, la responsabilità dei problemi di questo paese, compresa la politica, è solo nostra, di noi cittadini. P.S.: il non voto ha sempre senso (e non solo quando è massiccio). E' il più evidente segno di una sfiducia nei confronti di questa politica. Un invito a cambiare. @ Luciana
Scusa ma ritengo che il “dovere del voto” sia un intelligentissimo cavillo per assicurare a qualcuno il suo posto in parlamento.
Per me il voto dovrebbe essere solo un diritto… differentemente è la legge che lo definisce un diritto e al contempo un dovere e la cosa mi soffoca un po’. ;)
Comunque ognuno è libero di votare o non votare chi vuole, l’importante è non lamentarsi quando il “meno peggio” si comporta da “meno peggio”. Lo ribadisco, la responsabilità dei problemi di questo paese, compresa la politica, è solo nostra, di noi cittadini.

P.S.: il non voto ha sempre senso (e non solo quando è massiccio). E’ il più evidente segno di una sfiducia nei confronti di questa politica. Un invito a cambiare.

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31970 Luciana Wed, 04 Jun 2008 06:28:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31970 @Jean de Luxemburg non penso che non votando ci siano dei cambiamenti, o che sia' questo l'indicatore di una vera democrazia, il voto e' un diritto-dovere, il non voto avrebbe senso se fosse massiccio. Ho scelto il meno peggio, perche' si spera sempre che qualcosa possa cambiare. Avrei preferito poter scegliere il candidato e non dare il mio voto ad un simbolo sotto il quale c'era un elenco di candidati di cui nemmeno si leggeva il nome, tanto era piccolo il carattere. @ladypazz nel nostro paese c'e' mancanza di legalita', caste, mafia, ma ci sono per fortuna anche persone di grande valore, onesta', c'e' un paese che non riesce ad essere visibile perche' televisioni, giornali dedicano torppo poco spazio a cose e persone che reputano poco interessanti e che invece sono la parte migliore, la parte sana dell'Italia. @Sergio riguardo ai Centri per l'Impiego, al sussidio per i disoccupati, io penso che il sussidio andrebbe abbinato a corsi di formazione che permettano di diventare interessanti per le aziende e quindi non dipendere per tutta la vita da sussidi di disoccupazione. @Jean de Luxemburg
non penso che non votando ci siano dei cambiamenti, o che sia’ questo l’indicatore di una vera democrazia, il voto e’ un diritto-dovere, il non voto avrebbe senso se fosse massiccio.

Ho scelto il meno peggio, perche’ si spera sempre che qualcosa possa cambiare. Avrei preferito poter scegliere il candidato e non dare il mio voto ad un simbolo sotto il quale c’era un elenco di candidati di cui nemmeno si leggeva il nome, tanto era piccolo il carattere.
@ladypazz
nel nostro paese c’e’ mancanza di legalita’, caste, mafia, ma ci sono per fortuna anche persone di grande valore, onesta’, c’e’ un paese che non riesce ad essere visibile perche’ televisioni, giornali dedicano torppo poco spazio a cose e persone che reputano poco interessanti e che invece sono la parte migliore, la parte sana dell’Italia.
@Sergio
riguardo ai Centri per l’Impiego, al sussidio per i disoccupati, io penso che il sussidio andrebbe abbinato a corsi di formazione che permettano di diventare interessanti per le aziende e quindi non dipendere per tutta la vita da sussidi di disoccupazione.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31946 Sergio Sozi Tue, 03 Jun 2008 18:03:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31946 Per risolvere il problema lavoro basterebbe che lo Stato creasse dei REALI uffici di collocamento, come fanno gli altri Stati europei avanzati - Inghilterra e Germania, ma anche la Francia e la Spagna. Poi, dopo, una volta ridimensionata la disoccupazione, si potrebbe stabilire un sussidio per TUTTI i disoccupati. Per risolvere il problema lavoro basterebbe che lo Stato creasse dei REALI uffici di collocamento, come fanno gli altri Stati europei avanzati – Inghilterra e Germania, ma anche la Francia e la Spagna. Poi, dopo, una volta ridimensionata la disoccupazione, si potrebbe stabilire un sussidio per TUTTI i disoccupati.

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31945 Carlo S. Tue, 03 Jun 2008 17:34:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31945 LadyP, centri il bersaglio quando dici "una società mafiosa tutta made in Italy". Al di là delle ndrangete, mafie e camorre è la diffusione del "pensiero mafioso" nella società (in)civile quello che mi pare più preoccupante. E io fo un piacere a te e tu fai un piacere a me..; e poi c'è l'amico e l'amico dell'amico e così via. Questo è dappertutto; il nostro parlamento, le nostre giunte comunali, regionali, le aziende in cui lavoriamo, il nostro paese si basano su questi princìpi, campano su questi assunti. Ci meravigliamo di chi ci governa? Anche io alla fine ho votato, anche se avevo (anche qui) dichiarato un'intenzione di sostenere le schede bianche. La lezione visionaria di Saramago con il suo "saggio sulla lucidità" (il seguito di quel capolavoro che è "Cecità") mi seduce sempre. Prima o poi ..... ? LadyP, centri il bersaglio quando dici “una società mafiosa tutta made in Italy”. Al di là delle ndrangete, mafie e camorre è la diffusione del “pensiero mafioso” nella società (in)civile quello che mi pare più preoccupante. E io fo un piacere a te e tu fai un piacere a me..; e poi c’è l’amico e l’amico dell’amico e così via. Questo è dappertutto; il nostro parlamento, le nostre giunte comunali, regionali, le aziende in cui lavoriamo, il nostro paese si basano su questi princìpi, campano su questi assunti. Ci meravigliamo di chi ci governa?
Anche io alla fine ho votato, anche se avevo (anche qui) dichiarato un’intenzione di sostenere le schede bianche.
La lezione visionaria di Saramago con il suo “saggio sulla lucidità” (il seguito di quel capolavoro che è “Cecità”) mi seduce sempre.
Prima o poi ….. ?

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Di: Ladypazz http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31942 Ladypazz Tue, 03 Jun 2008 15:48:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31942 Stefano hai ragione anche tu, è che sono 9 anni che il mio voto è CONTRO e non PER, e sinceramente questo mi fa un po' pena. Poi è vero di caste ce ne sono un'infinità, in quasti tutti gli ambiti, ed è triste...io nn mi sn mai schierata, politicamente intendo. Per quanto mi riguarda i politici sono dei corrotti e sono anche lo specchio di una società mafiosa tutta made in Italy. Io credo ci sia una cultura mafiosa in Italia ormai ben radicata, talmente tanto che nemmeno ce ne accorgiamo quando commettiamo qualcosa di illegale. C'è mancanza di Educazione civica e cultura dei diritti umani in questo paese. C' è razzismo e ce n'è fin troppo. George Orwell scriveva :Era un po' curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente... dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti uguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi... Stefano hai ragione anche tu, è che sono 9 anni che il mio voto è CONTRO e non PER, e sinceramente questo mi fa un po’ pena. Poi è vero di caste ce ne sono un’infinità, in quasti tutti gli ambiti, ed è triste…io nn mi sn mai schierata, politicamente intendo. Per quanto mi riguarda i politici sono dei corrotti e sono anche lo specchio di una società mafiosa tutta made in Italy. Io credo ci sia una cultura mafiosa in Italia ormai ben radicata, talmente tanto che nemmeno ce ne accorgiamo quando commettiamo qualcosa di illegale. C’è mancanza di Educazione civica e cultura dei diritti umani in questo paese. C’ è razzismo e ce n’è fin troppo.
George Orwell scriveva :Era un po’ curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente… dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti uguali, ignari dell’esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi…

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31940 stefano Tue, 03 Jun 2008 13:53:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31940 @ jean de luxembourg e ladypazz Bei propositi ma difficili da realizzare. Decidere di non votare, se è una scelta consapevole e non puro menefreghismo richiede una maturità e un pensiero forte...non si può pretendere che un popolo intero riesca, senza essere organizzati a prendere una decisione del genere. Chi ha scelto il meno peggio ( parlo naturalmente per me) forse è stato altrettanto ingenuo ma sicuramente pensava alla possibilità di un lento cambiamento che purtroppo - viste come sono andate le cose - tarderà a arrivare. E poi ... siamo sicuri che il cambiamento deve partire dalla politica e non dai cittadini, dalla società: è nato prima l'uovo o la gallina? Guardiamoci attorno e ci accorgeremo che di caste ce ne sono un infinità... Da dove cominciamo? Mi associo naturalmente agli auguri a Tessy con un dolce abbraccio. Ciao Stefano @ jean de luxembourg e ladypazz
Bei propositi ma difficili da realizzare.
Decidere di non votare, se è una scelta consapevole e non puro menefreghismo richiede una maturità e un pensiero forte…non si può pretendere che un popolo intero riesca, senza essere organizzati a prendere una decisione del genere.
Chi ha scelto il meno peggio ( parlo naturalmente per me) forse è stato altrettanto ingenuo ma sicuramente pensava alla possibilità di un lento cambiamento che purtroppo – viste come sono andate le cose – tarderà a arrivare.
E poi … siamo sicuri che il cambiamento deve partire dalla politica e non dai cittadini, dalla società: è nato prima l’uovo o la gallina?
Guardiamoci attorno e ci accorgeremo che di caste ce ne sono un infinità…
Da dove cominciamo?

Mi associo naturalmente agli auguri a Tessy con un dolce abbraccio.
Ciao
Stefano

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Di: Ladypazz http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31937 Ladypazz Tue, 03 Jun 2008 12:51:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31937 Sono d'accordo con Jean de Luxemburg. Luciana tu scrivi ''quando il cittadino riesce ad eleggere i suoi rappresentanti e non quando una casta continua a governare un paese'' Una casta continua a goveranre perché la maggior parte degli italiani vuole q Sono d’accordo con Jean de Luxemburg.
Luciana tu scrivi ”quando il cittadino riesce ad eleggere i suoi rappresentanti e non quando una casta continua a governare un paese”

Una casta continua a goveranre perché la maggior parte degli italiani vuole q

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Di: Jean de Luxembourg http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31936 Jean de Luxembourg Tue, 03 Jun 2008 12:33:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31936 @ Luciana E' proprio qui il nocciolo della questione. Se si vota il meno peggio... si è rappresentati dal meno peggio e non dal meglio. Dunque riconfermo la mia teoria: siamo un paese estremamente democratico. Se a qualcuno da fastidio la Casta.... non la voti. Se già partiamo dal votare "il meno peggio" non possiamo lamentarci se poi le cose non funzionano, se lo stato non tutela cittadini o aiuta bisognosi. Il nostro voto è stata la scelta per proseguire sulla questa strada. @ Luciana
E’ proprio qui il nocciolo della questione. Se si vota il meno peggio… si è rappresentati dal meno peggio e non dal meglio. Dunque riconfermo la mia teoria: siamo un paese estremamente democratico. Se a qualcuno da fastidio la Casta…. non la voti. Se già partiamo dal votare “il meno peggio” non possiamo lamentarci se poi le cose non funzionano, se lo stato non tutela cittadini o aiuta bisognosi. Il nostro voto è stata la scelta per proseguire sulla questa strada.

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31935 luca Tue, 03 Jun 2008 12:23:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31935 Grazie cara Zauberei, per farmi perdonare, ti consiglio di vedere questo film se ti va: “Once” di John Carney: il regista e sceneggiatore ha usato i testi di canzoni scritte e musicate appositamente per sostenere il film; non è un musical, rispetta tecnicamente le regole strette della sceneggiatura filmica, ma utilizza le canzoni ad integrazione del dialogo dei due interpreti principali – a tal punto che il testo di una canzone può valere dieci pagine di copione sintetizzate per l’appunto nel testo della canzone: lui artista di strada e lei immigrata Cecoslovacca che vive con la sua mamma e…. – è per questo che ritengo possa riguardare il nostro post - entrambi a Dublino; una storia d’amore tra i due con una colonna sonora che apparterrà alla loro vita di un incontro; entrambi innamorati e temporaneamente lasciati dai rispettivi compagni: non consumeranno l’amore e poi c’è la sorpresa, buona visione! Mi è piaciuto da commuovermi perché non si fanno le canne, non sono drogati di droga finalmente e non vivono nella paura di quello che gli succede attorno: forse sono giovani sciocchi ingenui ottimisti, anche loro: certo è solo un film; ho visto anche Gomorra: un vero pugno nello stomaco e quando l’ho commentato con mia moglie e i miei amici: ho dovuto ammettere anche in quella occasione di non conoscere la realtà che mi sta attorno: un altro girone d’inferno, forse! Ciao con empatia alwais, Luca Gallina Grazie cara Zauberei, per farmi perdonare, ti consiglio di vedere questo film se ti va: “Once” di John Carney: il regista e sceneggiatore ha usato i testi di canzoni scritte e musicate appositamente per sostenere il film; non è un musical, rispetta tecnicamente le regole strette della sceneggiatura filmica, ma utilizza le canzoni ad integrazione del dialogo dei due interpreti principali – a tal punto che il testo di una canzone può valere dieci pagine di copione sintetizzate per l’appunto nel testo della canzone: lui artista di strada e lei immigrata Cecoslovacca che vive con la sua mamma e…. – è per questo che ritengo possa riguardare il nostro post – entrambi a Dublino; una storia d’amore tra i due con una colonna sonora che apparterrà alla loro vita di un incontro; entrambi innamorati e temporaneamente lasciati dai rispettivi compagni: non consumeranno l’amore e poi c’è la sorpresa, buona visione!
Mi è piaciuto da commuovermi perché non si fanno le canne, non sono drogati di droga finalmente e non vivono nella paura di quello che gli succede attorno: forse sono giovani sciocchi ingenui ottimisti, anche loro: certo è solo un film; ho visto anche Gomorra: un vero pugno nello stomaco e quando l’ho commentato con mia moglie e i miei amici: ho dovuto ammettere anche in quella occasione di non conoscere la realtà che mi sta attorno: un altro girone d’inferno, forse!
Ciao con empatia alwais,
Luca Gallina

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31934 luca Tue, 03 Jun 2008 12:19:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31934 Certo conosco il dolore: il lutto famigliare per i nostri cari: amici parenti tutti: la malattia impietosa che colpisce un nostro caro figlio; cara Zauberei il mio vuole essere, in buona sostanza, solo un outing a conferma che quando si sta bene, come me, non si può minimamente capire i pericoli che tutti Noi corriamo quotidianamente e indistintamente: ma solo prendere atto delle denunce e del vissuto degli altri e andare, di conseguenza, a esercitare il voto in Italia la nostra Patria da difendere, eventualmente, da strategie d’invasione anche da parte degli Stati membri (leggasi Romania: che ci fa sbarcare in Italia i loro soggetti indesiderati, forse); senza l’uso delle armi, neanche per difesa personale è previsto dalla legge italiana,certo non l’eccesso colposo, se ti entrano in casa: permettendo invece che i proprietari sorpresi nel sonno vengano brutalizzati se tutto va bene, se pur disarmati; io personalmente ho paura delle armi e ne ho visto invece in America e nei Campus di studio: in possesso sia ai neri che hai bianchi; confesso che ho ero rimasto ai vip milanesi degli anni ’70 con i revolver dall’impugnatura d’avorio: ma poi hanno lasciato perdere anche loro: per usarle le armi da fuoco bisogna essere disperati davvero! Mi dici che sono cambiati i tempi, pertanto può essere vero allora che gli italiani emigrati nel mondo nel xx secolo, non fossero la peggiore feccia umana, in alto numero spinti dall’Italia ad invadere altre Nazioni pacificamente: perché probabilmente se i cittadini stranieri deboli ce lo chiedessero l’aiuto Noi potremmo anche farlo come gli aiuti diretti in Africa, tramite le organizzazioni istituzionali preposte: a meno che gli Stati membri in Europa più deboli si vergognino dei loro cittadini emarginati al loro interno, forse ! Altrimenti chi vuole lavorare nel nostro Paese sia il benvenuto nel rispetto, però, delle regole e leggi rivolte alla tutela della dignità umana tutta, cittadini italiani compresi. Luca Gallina Certo conosco il dolore: il lutto famigliare per i nostri cari: amici parenti tutti: la malattia impietosa che colpisce un nostro caro figlio; cara Zauberei il mio vuole essere, in buona sostanza, solo un outing a conferma che quando si sta bene, come me, non si può minimamente capire i pericoli che tutti Noi corriamo quotidianamente e indistintamente: ma solo prendere atto delle denunce e del vissuto degli altri e andare, di conseguenza, a esercitare il voto in Italia la nostra Patria da difendere, eventualmente, da strategie d’invasione anche da parte degli Stati membri (leggasi Romania: che ci fa sbarcare in Italia i loro soggetti indesiderati, forse); senza l’uso delle armi, neanche per difesa personale è previsto dalla legge italiana,certo non l’eccesso colposo, se ti entrano in casa: permettendo invece che i proprietari sorpresi nel sonno vengano brutalizzati se tutto va bene, se pur disarmati; io personalmente ho paura delle armi e ne ho visto invece in America e nei Campus di studio: in possesso sia ai neri che hai bianchi; confesso che ho ero rimasto ai vip milanesi degli anni ’70 con i revolver dall’impugnatura d’avorio: ma poi hanno lasciato perdere anche loro: per usarle le armi da fuoco bisogna essere disperati davvero!
Mi dici che sono cambiati i tempi, pertanto può essere vero allora che gli italiani emigrati nel mondo nel xx secolo, non fossero la peggiore feccia umana, in alto numero spinti dall’Italia ad invadere altre Nazioni pacificamente: perché probabilmente se i cittadini stranieri deboli ce lo chiedessero l’aiuto Noi potremmo anche farlo come gli aiuti diretti in Africa, tramite le organizzazioni istituzionali preposte: a meno che gli Stati membri in Europa più deboli si vergognino dei loro cittadini emarginati al loro interno, forse ! Altrimenti chi vuole lavorare nel nostro Paese sia il benvenuto nel rispetto, però, delle regole e leggi rivolte alla tutela della dignità umana tutta, cittadini italiani compresi.
Luca Gallina

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31933 Luciana Tue, 03 Jun 2008 12:18:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31933 il mio messaggio e' una risposta a Jean de Luxemburg il mio messaggio e’ una risposta a Jean de Luxemburg

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31932 luca Tue, 03 Jun 2008 12:15:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31932 @zauberei Cara Zauberei, sei sempre così piena di buoni sentimenti nei tuoi interventi e di sentita pietas per il genere umano; avendo io già apprezzato nel passato, anche, la tua forte indignazione quando occorre: grazie perché: devo riconoscere che io dei temi che stiamo affrontando, in questo post, quello che so e grazie ai media; in quanto la mia storia personale non mi ha mai messo ne ora ne mai, a contatto con i diseredati, extra-comunitari o altri infelici di questa terra: se non incontrandoli per strada, nel mondo le varie razze, e così ho continuato ad alimentare la mia sciocca ingenua positività: scegliendo la scuola, la professione, la famiglia, il volontariato, per dare buon esempio laico come valori portanti personali e della mia famiglia da condividere con i miei amici e conoscenti professionali, perché no? (sic!) Un vero egoista,qualunquista,tuttologo, sono io, forse: penso solo a star bene e a far star bene gli altri attorno a me e a rispettare gli altri compresi i loro diritti. Segue % luca gallina @zauberei
Cara Zauberei, sei sempre così piena di buoni sentimenti nei tuoi interventi e di sentita pietas per il genere umano; avendo io già apprezzato nel passato, anche, la tua forte indignazione quando occorre: grazie perché: devo riconoscere che io dei temi che stiamo affrontando, in questo post, quello che so e grazie ai media; in quanto la mia storia personale non mi ha mai messo ne ora ne mai, a contatto con i diseredati, extra-comunitari o altri infelici di questa terra: se non incontrandoli per strada, nel mondo le varie razze, e così ho continuato ad alimentare la mia sciocca ingenua positività: scegliendo la scuola, la professione, la famiglia, il volontariato, per dare buon esempio laico come valori portanti personali e della mia famiglia da condividere con i miei amici e conoscenti professionali, perché no? (sic!) Un vero egoista,qualunquista,tuttologo, sono io, forse: penso solo a star bene e a far star bene gli altri attorno a me e a rispettare gli altri compresi i loro diritti.
Segue % luca gallina

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31931 Luciana Tue, 03 Jun 2008 12:13:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31931 Sarebbe un paese democratico se nel nostro paese esistesse la mobilita' sociale - se chiunque riuscisse a raggiungere i vertici della piramide sociale, per i suoi meriti e non per le conoscenze o il grado di parentela con politici o potenti. Riguardo ai politici che ci governano, non li considero lo specchio del paese, li considero una casta che non ha alcuna intenzione di lasciare il potere ad altri. Non mi sento rappresentata da nessuno di loro, nemmeno dalle poche donne che dovrebbero rappresentarci. Non ho avuto molta scelta alle elezioni, sempre gli stessi. Ho votato per chi consideravo il meno peggio. Quanti cittadini purtroppo non hanno possibilita' di parola, nel senso che quando sei alle prese con problemi essenziali, arrivare a fine mese, sopravvivere, non hai molto tempo per fare altro e dilettarti con la politica. E chi ti ascolta? Sarebbe un paese democratico se nel nostro paese esistesse la mobilita’ sociale – se chiunque riuscisse a raggiungere i vertici della piramide sociale, per i suoi meriti e non per le conoscenze o il grado di parentela con politici o potenti.
Riguardo ai politici che ci governano, non li considero lo specchio del paese, li considero una casta che non ha alcuna intenzione di lasciare il potere ad altri. Non mi sento rappresentata da nessuno di loro, nemmeno dalle poche donne che dovrebbero rappresentarci.
Non ho avuto molta scelta alle elezioni, sempre gli stessi. Ho votato per chi consideravo il meno peggio. Quanti cittadini purtroppo non hanno possibilita’ di parola, nel senso che quando sei alle prese con problemi essenziali, arrivare a fine mese, sopravvivere, non hai molto tempo per fare altro e dilettarti con la politica. E chi ti ascolta?

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Di: Elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31928 Elisabetta Tue, 03 Jun 2008 09:30:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31928 Grazie Massimo della comprensione... tirar su i figli oggi è difficile, noi famiglie giovani ci sentiamo sole. Io sono una trentenne, e vedo quanto è dura destreggiarsi tra nonni che non ci sono (nel mio caso), baby-sitter, stato che fa poco poco la sua parte (non ho potuto mandare al nido i miei figli), il lavoro (che nel mio caso è il lavoro gratis visto che sono casalinga), le politiche familiari inesistenti, ecc. Però siamo noi famiglie giovani che garantiamo all'Italia il suo futuro, mettendo al mondo i figli. E' una sfida che va combattuta con responsabilità, onestà, senso di fiducia e apertura agli altri. Almeno io ci provo. Grazie Massimo della comprensione… tirar su i figli oggi è difficile, noi famiglie giovani ci sentiamo sole. Io sono una trentenne, e vedo quanto è dura destreggiarsi tra nonni che non ci sono (nel mio caso), baby-sitter, stato che fa poco poco la sua parte (non ho potuto mandare al nido i miei figli), il lavoro (che nel mio caso è il lavoro gratis visto che sono casalinga), le politiche familiari inesistenti, ecc.
Però siamo noi famiglie giovani che garantiamo all’Italia il suo futuro, mettendo al mondo i figli. E’ una sfida che va combattuta con responsabilità, onestà, senso di fiducia e apertura agli altri. Almeno io ci provo.

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Di: Jean de Luxembourg http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31927 Jean de Luxembourg Tue, 03 Jun 2008 08:22:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31927 @ Luciana Ma l'Italia è un paese democratico, oserei dire che è il più democratico d'Europa. Infatti il nostro parlamento è degnamente, o indegnamente, lo specchio della società italiana e dei cittadini che la popolano. Triste pensarlo... ma ritengo sia così. @ Luciana
Ma l’Italia è un paese democratico, oserei dire che è il più democratico d’Europa. Infatti il nostro parlamento è degnamente, o indegnamente, lo specchio della società italiana e dei cittadini che la popolano. Triste pensarlo… ma ritengo sia così.

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-6/#comment-31924 Luciana Tue, 03 Jun 2008 04:49:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31924 Secondo me un paese e' democratico quando la volonta' dei cittadini viene rispettata, quando il cittadino riesce ad eleggere i suoi rappresentanti e non quando una casta continua a governare un paese. Un paese e' democratico e ospitale quando attua misure che permettano il rispetto, la sicurezza di tutti i cittadini e stranieri presenti sul suo territorio. Uno stato deve ascoltare i bisogni dei suoi cittadini, i bisogni di sicurezza, lavoro, casa, assistenza, istruzione sono determinanti per permettere una qualita' della vita migliore a tutti. Se c'e' bisogno di immigrazione per il lavoro si provveda anche a garantire i mezzi per una vita dignitosa a questi stranieri. Per non permettere l'odio e la paura verso lo straniero si devono garantire le stesse cose anche ai cittadini italiani che non riescono piu' ad arrivare a fine mese, non trovano casa, non trovano lavoro, non vivono una vita dignitosa. Il diritto alla casa vale per i rom, e per i cittadini italiani (spero). Ho conosciuto personalmente persone che preferiscono vivere in gruppo in un campo, che non in appartamenti lontani uno dall'altro. L'accesso alle risorse e la sua distribuzione va regolamentata in modo equo. Non e' pensabile che uno passi 30 anni ad essere in fondo ad una lista e a non riuscire mai a migliorare le sue condizioni perche' c'e' sempre un ultimo arrivato che sta un po' peggio. Questo sistema non aiuta l'integrazione, fa nascere risentimento e rabbia. Per contrastare la poverta' crescente di italiani e stranieri e' necessaria l'istruzione, l'assistenza sanitaria (chi e' malato non puo' lavorare e diventa povero), opportunita' di lavoro (centri per l'impiego che funzionino e facciano incontrare domanda e offerta di lavoro). Lo Stato, le Provincie, i comuni, quanti lavori potrebbero far fare invece di distribuire denaro senza chiedere niente in cambio. Far lavorare le persone e retribuirle adeguatamente vuol dire dare possibilita' di vita e restituire dignita'. L'elemosina lasciamola alla chiesa. Secondo me un paese e’ democratico quando la volonta’ dei cittadini viene rispettata, quando il cittadino riesce ad eleggere i suoi rappresentanti e non quando una casta continua a governare un paese.
Un paese e’ democratico e ospitale quando attua misure che permettano il rispetto, la sicurezza di tutti i cittadini e stranieri presenti sul suo territorio. Uno stato deve ascoltare i bisogni dei suoi cittadini, i bisogni di sicurezza, lavoro, casa, assistenza, istruzione sono determinanti per permettere una qualita’ della vita migliore a tutti. Se c’e’ bisogno di immigrazione per il lavoro si provveda anche a garantire i mezzi per una vita dignitosa a questi stranieri. Per non permettere l’odio e la paura verso lo straniero si devono garantire le stesse cose anche ai cittadini italiani che non riescono piu’ ad arrivare a fine mese, non trovano casa, non trovano lavoro, non vivono una vita dignitosa.
Il diritto alla casa vale per i rom, e per i cittadini italiani (spero). Ho conosciuto personalmente persone che preferiscono vivere in gruppo in un campo, che non in appartamenti lontani uno dall’altro.
L’accesso alle risorse e la sua distribuzione va regolamentata in modo equo. Non e’ pensabile che uno passi 30 anni ad essere in fondo ad una lista e a non riuscire mai a migliorare le sue condizioni perche’ c’e’ sempre un ultimo arrivato che sta un po’ peggio. Questo sistema non aiuta l’integrazione, fa nascere risentimento e rabbia. Per contrastare la poverta’ crescente di italiani e stranieri e’ necessaria l’istruzione, l’assistenza sanitaria (chi e’ malato non puo’ lavorare e diventa povero), opportunita’ di lavoro (centri per l’impiego che funzionino e facciano incontrare domanda e offerta di lavoro). Lo Stato, le Provincie, i comuni, quanti lavori potrebbero far fare invece di distribuire denaro senza chiedere niente in cambio. Far lavorare le persone e retribuirle adeguatamente vuol dire dare possibilita’ di vita e restituire dignita’.
L’elemosina lasciamola alla chiesa.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31923 Sergio Sozi Mon, 02 Jun 2008 23:51:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31923 Ma siamo andati molto oltre l'argomento degli articoli. Me ne scuso e abbandono la piazza. Ma siamo andati molto oltre l’argomento degli articoli. Me ne scuso e abbandono la piazza.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31922 Sergio Sozi Mon, 02 Jun 2008 23:45:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31922 Ma mi spieghero' meglio: dobbiamo, noi Italiani, prevenire l'impoverimento che comunque verra' per motivi internazionali, cosi' avviandoci ad una autarchia, con precedente ridimensionamento dei bisogni indotti. I bisogni della moda e delle altre scemenze, intendo, che dovremo solo esportare, non acquistare. Insomma, agricoltura, orticelli, polli, questo e' il futuro, non speriamo di meglio. Una corriera per cinquanta persone al posto della macchina per ognuno che abbiamo oggi. Questo e' il piu' roseo futuro, se ci organizzassimo, noi Italiani... altrimenti manco questo. Alternative? Sviluppo enorme e ben organizzato delle risorse energetiche alternative - elettricita' solare, eolica, idrica e dalla combustione dei rifiuti, o dal carbon fossile - ma meglio che quest'ultima ci sia poco. ...E c'e' chi ancora si perde coi discorsi da salotto... piedi a terra, amici. Ma mi spieghero’ meglio: dobbiamo, noi Italiani, prevenire l’impoverimento che comunque verra’ per motivi internazionali, cosi’ avviandoci ad una autarchia, con precedente ridimensionamento dei bisogni indotti. I bisogni della moda e delle altre scemenze, intendo, che dovremo solo esportare, non acquistare.
Insomma, agricoltura, orticelli, polli, questo e’ il futuro, non speriamo di meglio. Una corriera per cinquanta persone al posto della macchina per ognuno che abbiamo oggi. Questo e’ il piu’ roseo futuro, se ci organizzassimo, noi Italiani… altrimenti manco questo.
Alternative? Sviluppo enorme e ben organizzato delle risorse energetiche alternative – elettricita’ solare, eolica, idrica e dalla combustione dei rifiuti, o dal carbon fossile – ma meglio che quest’ultima ci sia poco.
…E c’e’ chi ancora si perde coi discorsi da salotto… piedi a terra, amici.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31921 Sergio Sozi Mon, 02 Jun 2008 23:30:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31921 In termini economici, questo si traduce in una sola parola: protezionismo deciso e fermo e autoproduzione dei beni nazionali... ''autarchia'', la chiamarono questa ai tempi che furono. Ecco: riportiamola in auge, altrimenti finira' male, con gli stranieri e con gli italiani; finira' che solo i privilegiati staranno bene e gli altri se ne andranno dal Paese, una continua emigrazione, con un'immigrazione incontrollabile. Lo Stato, amici:_ dov'e' lo Stato e dove sono gli Italiani che lo costituiscono? Ditemelo! In termini economici, questo si traduce in una sola parola: protezionismo deciso e fermo e autoproduzione dei beni nazionali… ”autarchia”, la chiamarono questa ai tempi che furono. Ecco: riportiamola in auge, altrimenti finira’ male, con gli stranieri e con gli italiani; finira’ che solo i privilegiati staranno bene e gli altri se ne andranno dal Paese, una continua emigrazione, con un’immigrazione incontrollabile. Lo Stato, amici:_ dov’e’ lo Stato e dove sono gli Italiani che lo costituiscono? Ditemelo!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31920 Sergio Sozi Mon, 02 Jun 2008 23:25:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31920 ...Se vogliamo la sicurezza, lo Stato deve darci qualcosa, mica solo la faccia dei politici, che, detto per inciso, non sempre e' bella. …Se vogliamo la sicurezza, lo Stato deve darci qualcosa, mica solo la faccia dei politici, che, detto per inciso, non sempre e’ bella.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31919 Sergio Sozi Mon, 02 Jun 2008 23:24:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31919 Lavoro, casa e sicurezza. Coi soldi degli evasori fiscali di oggi si potrebbe dare questo e anche molto di piu'. Meditate, gente, disse la pubblicita' di Michele Bongiorno. Lavoro, casa e sicurezza. Coi soldi degli evasori fiscali di oggi si potrebbe dare questo e anche molto di piu’. Meditate, gente, disse la pubblicita’ di Michele Bongiorno.

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Di: Ladypazz http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31910 Ladypazz Mon, 02 Jun 2008 16:07:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31910 Ho letto il racconto di Laura&Lory e mi è piaciuto molto. Brave! Brave! Brave! Ho letto il racconto di Laura&Lory e mi è piaciuto molto. Brave! Brave! Brave!

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31909 Maria Lucia Riccioli Mon, 02 Jun 2008 15:16:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31909 Tessy: i miei più cari saluti e auguri... :-)) Tessy: i miei più cari saluti e auguri…
:-) )

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31906 Luciana Mon, 02 Jun 2008 14:26:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31906 Quali misure prendere per evitare una militarizzazione della società, una sua chiusura che la esponga a una sorta di malattia del ricambio, che semini il sospetto, che si pieghi a strumentalizzazioni politiche e che delegittimi l’accoglienza dell’altro, vedendovi solo un potenziale nemico? Per evitare estremismi come una militarizzazione della societa', secondo me, solo regolamentando e applicando le regole e controllando che vengano applicate, si evita l'anarchia e questo stato dove regna l'illegalita' diffusa, dove solo il piu' forte e il piu' furbo vincono. I piu' deboli, immigrati clandestini compresi, in un contesto di anarchia e illegalita' non possono che peggiorare la loro condizione di vita. Quali misure prendere per evitare una militarizzazione della società, una sua chiusura che la esponga a una sorta di malattia del ricambio, che semini il sospetto, che si pieghi a strumentalizzazioni politiche e che delegittimi l’accoglienza dell’altro, vedendovi solo un potenziale nemico?

Per evitare estremismi come una militarizzazione della societa’, secondo me, solo regolamentando e applicando le regole e controllando che vengano applicate, si evita l’anarchia e questo stato dove regna l’illegalita’ diffusa, dove solo il piu’ forte e il piu’ furbo vincono. I piu’ deboli, immigrati clandestini compresi, in un contesto di anarchia e illegalita’ non possono che peggiorare la loro condizione di vita.

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31902 miriam ravasio Mon, 02 Jun 2008 12:47:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31902 @ Tessy: la frase che ci regali è un po' troppo Qoelet, quasi cinica; meglio questa di Picasso: Ogni gesto di creazione è analogia di un'altra creazione. Concentrati su questo tuo nuovo intervento con serenità e fiducia. Un abbraccio, Miriam @ Tessy:
la frase che ci regali è un po’ troppo Qoelet, quasi cinica; meglio questa di Picasso:
Ogni gesto di creazione è analogia di un’altra creazione. Concentrati su questo tuo nuovo intervento con serenità e fiducia.
Un abbraccio, Miriam

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Di: giulio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31895 giulio Mon, 02 Jun 2008 10:02:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31895 è un complotto! non riesco a ricaricare la paginaaaaaaaaa è un complotto! non riesco a ricaricare la paginaaaaaaaaa

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Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31893 M. Teresa Santalucia Scibona Mon, 02 Jun 2008 09:49:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31893 @ le care amiche Miriam, Rosella e i prodi cavalieri Massimo , Sergio, Enrico e Gaetano,vi ringrazio calorosamente per l'affettuoso ricordo e per il sostegno morale. Ho trovato una frase che mi piace e in questo giorno plumbeo e piovigginoso, la condivido con Voi:- " Persino il fango luccica...quando il sole brilla" Jonannes W. Goethe Tessy @ le care amiche Miriam, Rosella e i prodi cavalieri Massimo , Sergio, Enrico e Gaetano,vi ringrazio calorosamente per l’affettuoso ricordo e per il sostegno morale. Ho trovato una frase che mi piace e in questo giorno plumbeo e piovigginoso, la condivido con Voi:-
” Persino il fango luccica…quando il sole brilla” Jonannes W. Goethe
Tessy

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Di: Luciana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31875 Luciana Sun, 01 Jun 2008 16:56:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31875 @Massimo Grazie Massimo, sto scrivento in un blog che ho chiamato Beirut7, mi limito pero' a fare da eco ad alcune notizie che trovo sui quotidiani e sulle riviste settimanali o mensili e che secondo me sono interessanti. Sono molto limitata, non so come fare alcune cose con il blog e non ho nessuno a portata di mano che me le spieghi bene. Per me e' un modo per raccogliere informazioni che mi interessano sul Libano e per esercitarmi con le traduzioni dall'inglese e dal francese. Un modo per fare qualcosa. Mi capita spesso di fare confronti Libano - Alto Adige , dove c'e la spartizione del potere in base ad appartenenze religiose come in Libano o linguistiche come in Alto Adige, i conflitti sono inevitabili, anche se il presidente della Giunta provinciale di Bolzano, Durnwalder, continua a dire che il modello di convivenza altoatesino e' un modello da imitare. Se la provincia autonoma non avesse tutti i soldi che ha (e che non ha equamente diviso fra tutti i cittadini), la convivenza non ci sarebbe, ci sarebbero le armi. Anche noi abbiamo un gruppo paramilitare armato chiamato Schutzen e che si propone l'obiettivo di mantenere le tradizioni e proteggere i cittadini sudtirolesi di lingua tedesca, sono molto organizzati e presenti in modo capillare in tutto il territorio altoatesino. In Libano c'e' Hezbollah, anche loro molto organizzati, offrono servizi sociali e sanitari, sono ben organizzati e armati (come tutta la popolazione libanese, ovviamente). Pensate che un gruppo arabo-israeliano in questi giorni e' andato in visita in Alto Adige per studiare il modello di convivenza altoatesino. Il modello funziona perche' in questi anni al gruppo tedesco hanno distribuito soldi a pioggia. Se finiscono i soldi, e finiranno presto, i problemi convivenza esploderanno. econdo me si dovrebbero considerare le persone non in base all'appartenenza ad un gruppo religioso, alla lingua, al colore della pelle o in base ad una categoria. Ogni persona puo' avere identita' diverse, e dovrebbe essere considerata prima di tutto una persona. @Massimo
Grazie Massimo, sto scrivento in un blog che ho chiamato Beirut7, mi limito pero’ a fare da eco ad alcune notizie che trovo sui quotidiani e sulle riviste settimanali o mensili e che secondo me sono interessanti.
Sono molto limitata, non so come fare alcune cose con il blog e non ho nessuno a portata di mano che me le spieghi bene. Per me e’ un modo per raccogliere informazioni che mi interessano sul Libano e per esercitarmi con le traduzioni dall’inglese e dal francese. Un modo per fare qualcosa.
Mi capita spesso di fare confronti Libano – Alto Adige , dove c’e la spartizione del potere in base ad appartenenze religiose come in Libano o linguistiche come in Alto Adige, i conflitti sono inevitabili, anche se il presidente della Giunta provinciale di Bolzano, Durnwalder, continua a dire che il modello di convivenza altoatesino e’ un modello da imitare. Se la provincia autonoma non avesse tutti i soldi che ha (e che non ha equamente diviso fra tutti i cittadini), la convivenza non ci sarebbe, ci sarebbero le armi. Anche noi abbiamo un gruppo paramilitare armato chiamato Schutzen e che si propone l’obiettivo di mantenere le tradizioni e proteggere i cittadini sudtirolesi di lingua tedesca, sono molto organizzati e presenti in modo capillare in tutto il territorio altoatesino. In Libano c’e’ Hezbollah, anche loro molto organizzati, offrono servizi sociali e sanitari, sono ben organizzati e armati (come tutta la popolazione libanese, ovviamente).
Pensate che un gruppo arabo-israeliano in questi giorni e’ andato in visita in Alto Adige per studiare il modello di convivenza altoatesino.
Il modello funziona perche’ in questi anni al gruppo tedesco hanno distribuito soldi a pioggia. Se finiscono i soldi, e finiranno presto, i problemi convivenza esploderanno.
econdo me si dovrebbero considerare le persone non in base all’appartenenza ad un gruppo religioso, alla lingua, al colore della pelle o in base ad una categoria. Ogni persona puo’ avere identita’ diverse, e dovrebbe essere considerata prima di tutto una persona.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31870 Massimo Maugeri Sun, 01 Jun 2008 15:50:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31870 @ Luciana Sarai la nostra inviata speciale da Beirut. In altre parole... considerati assunta! :) @ Luciana
Sarai la nostra inviata speciale da Beirut.
In altre parole… considerati assunta!
:)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31869 Massimo Maugeri Sun, 01 Jun 2008 15:49:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31869 Scrivo al volo per salutarvi e ringraziarvi per i nuovi commenti. Oggi è domani avrò difficoltà a connettermi... pazienza!!! Ma voi scrivete... :) Scrivo al volo per salutarvi e ringraziarvi per i nuovi commenti.
Oggi è domani avrò difficoltà a connettermi… pazienza!!!
Ma voi scrivete…
:)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31868 Sergio Sozi Sun, 01 Jun 2008 14:11:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31868 Grazie, Faustina, sei gentile e simpatica! Grazie, Faustina, sei gentile e simpatica!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31867 Sergio Sozi Sun, 01 Jun 2008 14:10:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31867 Maugger, posso lanciare un'ideuccia per l'immagine di questo ''post''? Io ci metterei una cosa comico-grottesca, per stemperare la drammaticita' e differenziarci dai giornali. Maugger,
posso lanciare un’ideuccia per l’immagine di questo ”post”? Io ci metterei una cosa comico-grottesca, per stemperare la drammaticita’ e differenziarci dai giornali.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31866 Sergio Sozi Sun, 01 Jun 2008 14:08:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31866 Ciao, Rossella, bentornata ivi, da qualche parte bisognera' pur cominciare, per cambiare le cose. Io ho detto, sopra, quali sono a mio parere le prime cose da cambiare insieme per porre delle basi. Poi, se la gente vorra' cambiare e vivere meglio in Italia, si mettera' a lavorarci sopra, altrimenti si continuera' a chiacchierare. Gia' so che tutto continuera' cosi', perche' dopotutto gli Italiani non intendono vivere meglio in Italia, se no avrebbero gia' preso provvedimenti dal basso. Abbraccioni Sergio Ciao, Rossella, bentornata ivi,
da qualche parte bisognera’ pur cominciare, per cambiare le cose. Io ho detto, sopra, quali sono a mio parere le prime cose da cambiare insieme per porre delle basi. Poi, se la gente vorra’ cambiare e vivere meglio in Italia, si mettera’ a lavorarci sopra, altrimenti si continuera’ a chiacchierare. Gia’ so che tutto continuera’ cosi’, perche’ dopotutto gli Italiani non intendono vivere meglio in Italia, se no avrebbero gia’ preso provvedimenti dal basso.
Abbraccioni
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31864 Sergio Sozi Sun, 01 Jun 2008 13:59:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31864 Ciao Gianmario, certo... l'esempio che ho fatto (Italia e Slovenia) non calza molto, viste le tante affinita' tra i nostri popoli. Ci sarebbe voluto un esempio piu' tosto: India e Inghilterra, magari. La principale differenza, comunque, vecchio mio, e' che qui, se suonassi la tromba in piena notte, mi direbbero qualcosa dopo tre ''concerti notturni'', in Italia alla terza nota della prima ''esibizione'' ci prenderei un carico di legnate da mille e una notte. Ciao, caro Sergio Ciao Gianmario,
certo… l’esempio che ho fatto (Italia e Slovenia) non calza molto, viste le tante affinita’ tra i nostri popoli. Ci sarebbe voluto un esempio piu’ tosto: India e Inghilterra, magari. La principale differenza, comunque, vecchio mio, e’ che qui, se suonassi la tromba in piena notte, mi direbbero qualcosa dopo tre ”concerti notturni”, in Italia alla terza nota della prima ”esibizione” ci prenderei un carico di legnate da mille e una notte.
Ciao, caro
Sergio

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31863 miriam ravasio Sun, 01 Jun 2008 12:56:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31863 @ Enrico e alle "ragazze" Estenscion, è più di un racconto; è una sceneggiatura per un nuovo prototipo televisivo. Sceneggiato breve social-grottesco per programmazioni bi-settimanali , adeguato e contemporaneo. Personaggi simbolo per un nuovo tipo di striscia: bisogna lavorarci. Anzi, ragazze, mettevi sotto!!!! :-) @ Enrico e alle “ragazze”
Estenscion, è più di un racconto; è una sceneggiatura per un nuovo prototipo televisivo. Sceneggiato breve social-grottesco per programmazioni bi-settimanali , adeguato e contemporaneo. Personaggi simbolo per un nuovo tipo di striscia: bisogna lavorarci. Anzi, ragazze, mettevi sotto!!!!
:-)

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Di: subhaga gaetano failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31855 subhaga gaetano failla Sun, 01 Jun 2008 09:36:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31855 @ Tessy Un abbraccio e un augurio di rapida guarigione. E un particolare ringraziamento per il tuo bellissimo ricordo dell'Abbè Pierre, Gaetano @ Tessy
Un abbraccio e un augurio di rapida guarigione. E un particolare ringraziamento per il tuo bellissimo ricordo dell’Abbè Pierre,
Gaetano

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Di: Gianmario http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31852 Gianmario Sun, 01 Jun 2008 08:26:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31852 Buccimpero, io parlo paradossalmente, per non farla troppo lunga. Se continui a sentirti orgogliosamente italiano, questo ti fa onore, fai bene a conservare il senso della tua origine nel tuo intimo. (Anche se in fondo italiani e sloveni appartengono alla stessa cultura ). Non ti farebbe onore se il tuo sentirti italiano fosse un campanilismo che ti facesse considerare in contrapposizione a una terra che tu stesso ci racconti bella e civile e pretendessi di suonare la tua tromba di notte, mentre gli sloveni dormono. Sempre di questo passo, paradossalmente, si potrebbe finire per assistere a furibonde liti tra chi sostiene che è meglio suonare la tromba, come al suo paese, e chi la ciaramella, come al paese accanto. Ciao amico. Buccimpero, io parlo paradossalmente, per non farla troppo lunga. Se continui a sentirti orgogliosamente italiano, questo ti fa onore, fai bene a conservare il senso della tua origine nel tuo intimo. (Anche se in fondo italiani e sloveni appartengono alla stessa cultura ). Non ti farebbe onore se il tuo sentirti italiano fosse un campanilismo che ti facesse considerare in contrapposizione a una terra che tu stesso ci racconti bella e civile e pretendessi di suonare la tua tromba di notte, mentre gli sloveni dormono. Sempre di questo passo, paradossalmente, si potrebbe finire per assistere a furibonde liti tra chi sostiene che è meglio suonare la tromba, come al suo paese, e chi la ciaramella, come al paese accanto. Ciao amico.

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Di: Enrico Gregori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31850 Enrico Gregori Sun, 01 Jun 2008 08:21:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31850 @ miriam e ad altri: ma in Estenscion c'è anche la demolizione di una cazzata. Ossia quella che va ripetendo da sempre Laura: "io e lory non siamo inclini ai racconti, siamo più portate per i romanzi ad ampio respiro". Cazzata, appunto. Inclini a cosa e dove? Ovvio che, scegliendo, uno si butta nelle pubblicazioni (se trova un editore) nelle quali ritiene di essere migliore. Ma il discorso mi pare semplice: fantasia, comprensibilità, efficacia, semplicità, tecnica. Se uno ha queste doti, allora può scrivere di tutto lasciando, come sempre, agli altri il diritto di ricevere e di come ricevere. C'è chi scrive romanzi ma, anche, epigrammi e aforismi. Roba di 2 righe nelle quali ci dev'essere "tutto". E facile non è, perché è più normale mettere "tutto" in un libro di mille pagine. Anche a me (come a tanti) ogni tanto "scappa" un racconto. Mi diverto come un matto e lo schiaffo nel mio blog. Onestamente pubblicarlo o sottoporlo semplicemente ai lazzi degli amici per me è la stessa cosa. Quindi, Laura&Lory, poche seghe: scrivetene altri! @ miriam e ad altri:
ma in Estenscion c’è anche la demolizione di una cazzata. Ossia quella che va ripetendo da sempre Laura: “io e lory non siamo inclini ai racconti, siamo più portate per i romanzi ad ampio respiro”. Cazzata, appunto. Inclini a cosa e dove? Ovvio che, scegliendo, uno si butta nelle pubblicazioni (se trova un editore) nelle quali ritiene di essere migliore. Ma il discorso mi pare semplice: fantasia, comprensibilità, efficacia, semplicità, tecnica. Se uno ha queste doti, allora può scrivere di tutto lasciando, come sempre, agli altri il diritto di ricevere e di come ricevere.
C’è chi scrive romanzi ma, anche, epigrammi e aforismi. Roba di 2 righe nelle quali ci dev’essere “tutto”. E facile non è, perché è più normale mettere “tutto” in un libro di mille pagine.
Anche a me (come a tanti) ogni tanto “scappa” un racconto. Mi diverto come un matto e lo schiaffo nel mio blog. Onestamente pubblicarlo o sottoporlo semplicemente ai lazzi degli amici per me è la stessa cosa.
Quindi, Laura&Lory, poche seghe: scrivetene altri!

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/comment-page-5/#comment-31849 miriam ravasio Sun, 01 Jun 2008 07:50:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/#comment-31849 @Luciana: ti immaginavo fra rocce e boschi, invece ti trovi da tutt'altra parte! Buonagiornata @Massino: il racconto delle ragazze è assolutamente in tema con questo post: c'è Roma, le nostre città che cambiano, c'è lo straniero, il mondo delle percezioni che sta sottosopra e il pensiero "rosicone" (come dice Rigo). L'hai letto? @Luciana:
ti immaginavo fra rocce e boschi, invece ti trovi da tutt’altra parte! Buonagiornata
@Massino:
il racconto delle ragazze è assolutamente in tema con questo post: c’è Roma, le nostre città che cambiano, c’è lo straniero, il mondo delle percezioni che sta sottosopra e il pensiero “rosicone” (come dice Rigo). L’hai letto?

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