Commenti a: L’INDECENZA di Elvira Seminara: una moglie, un marito, una colf straniera http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-998732 Massimo Maugeri Tue, 24 Dec 2013 13:42:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-998732 Grazie per il tuo intervento, cara Isa. Riferirò all'autrice. Non è mai troppo tardi! :) Grazie per il tuo intervento, cara Isa. Riferirò all’autrice. Non è mai troppo tardi! :)

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Di: isa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-998697 isa Tue, 24 Dec 2013 11:59:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-998697 Volevo complimentarmi, a scoppio ritardatissimo con l'autrice: questo libro è uno dei più belli che abbia mai letto negli ultimi dieci anni. Una prosa ricca, motivata, mai ridondante, eppure significativa, un coinvolgimento totale in un paesaggio scuro e incombente avvolto dalla polvere soffocante dell'Etna. bello, bellissimo, complimentoni, Elvira! Volevo complimentarmi, a scoppio ritardatissimo con l’autrice: questo libro è uno dei più belli che abbia mai letto negli ultimi dieci anni. Una prosa ricca, motivata, mai ridondante, eppure significativa, un coinvolgimento totale in un paesaggio scuro e incombente avvolto dalla polvere soffocante dell’Etna. bello, bellissimo, complimentoni, Elvira!

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SCUSATE LA POLVERE, di Elvira Seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-211954 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SCUSATE LA POLVERE, di Elvira Seminara Mon, 01 Aug 2011 16:24:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-211954 [...] questo romanzo - che conferma il grande talento narrativo di Elvira Seminara, già apprezzato ne “L’indecenza” e ne “I racconti del parrucchiere” - e su alcuni dei temi da esso affrontati. Anticipo che, [...] [...] questo romanzo – che conferma il grande talento narrativo di Elvira Seminara, già apprezzato ne “L’indecenza” e ne “I racconti del parrucchiere” – e su alcuni dei temi da esso affrontati. Anticipo che, [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-124143 Massimo Maugeri Fri, 10 Sep 2010 19:57:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-124143 Grazie mille per il tuo commento, Marta. E benvenuta a Letteratitudine! Grazie mille per il tuo commento, Marta. E benvenuta a Letteratitudine!

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Di: marta aiello http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-124131 marta aiello Fri, 10 Sep 2010 16:35:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-124131 Nel suo ritmo incalzate e via via più serrato fino alla stretta finale, “L’indecenza” racconta la storia di un dolore privato, sullo sfondo di un mondo la cui eco lontana proviene dalle vetrine addobbate, dai centri commerciali alienanti, dall’affollata solitudine cui è affidata l’atmosfera di un insensato Natale, la festa della famiglia e dei bambini, che fa precipitare inevitabilmente gli eventi. Dominato dal tema della colpa per la perdita di ciò che costituisce status symbol e garanzia di un’utilità sociale, il figlio, la vicenda si snoda agilmente attorno all’evento che di quel lutto appare il mostruoso risarcimento: l’arrivo di una figlia mostruosa “Noi l’avevamo cercata, chiamata, attesa…” in uno spazio mostruoso e chiuso (la casa e il giardino che osmoticamente vivono la medesima alterazione della protagonista e ne mostrano sul “corpo” analoghe ferite), che inevitabilmente preparano al mostruoso finale. Molte le letture che si potrebbero azzardare, nell’osservare quest’agiata coppia borghese occidentale, dominata dal senso di colpa che origina dal morso sociale, accogliere nel suo grembo lo straniero cui insegna la lingua, permette di instaurare relazioni e i cui bisogni soprattutto materiali (sublimazione di quelli “nutritivi” che competono alla madre) solerte soddisfa, per poi fagocitarlo e di quella colpa presentargli il conto. Innegabile l’acutezza dello sguardo di lei, allucinato e consapevole del nulla che la accerchia, sguardo che avidamente beve l’esuberanza e la vita che in Ludmila si agita, fino ai tragici esiti conclusivi di un triangolo amoroso e feroce: Ludmila che si costruisce una storia, che apprende una lingua, impara luoghi, intreccia relazioni, e una coppia che dall’inizio alla fine appare immortalata in una fissità senza storia, dove l’unico accadimento è dettato dal definitivo deterioramento delle condizioni mentali della protagonista. In uno stile mai gratuito ma “barocco” nell’accezione positiva del termine, “L’indecenza” racconta una vicenda claustrofobica con la spietatezza che merita, con coraggio e fino al precipizio finale. Senza sconti o risarcimenti, senza rassicurazioni. Una la cosa che mi è piaciuta meno: non esiste in tutta la storia una sola scintilla di bene, un momento di umanità, uno spiraglio. Ciò non sia detto perché a tutti i costi si debba ricercare un appiglio consolatorio, ma al contrario perché sempre la realtà è dominata dal male ma anche dal bene, e contemplarlo in una narrazione assicura alla materia narrata una maggiore problematicità. Nel suo ritmo incalzate e via via più serrato fino alla stretta finale, “L’indecenza” racconta la storia di un dolore privato, sullo sfondo di un mondo la cui eco lontana proviene dalle vetrine addobbate, dai centri commerciali alienanti, dall’affollata solitudine cui è affidata l’atmosfera di un insensato Natale, la festa della famiglia e dei bambini, che fa precipitare inevitabilmente gli eventi. Dominato dal tema della colpa per la perdita di ciò che costituisce status symbol e garanzia di un’utilità sociale, il figlio, la vicenda si snoda agilmente attorno all’evento che di quel lutto appare il mostruoso risarcimento: l’arrivo di una figlia mostruosa “Noi l’avevamo cercata, chiamata, attesa…” in uno spazio mostruoso e chiuso (la casa e il giardino che osmoticamente vivono la medesima alterazione della protagonista e ne mostrano sul “corpo” analoghe ferite), che inevitabilmente preparano al mostruoso finale. Molte le letture che si potrebbero azzardare, nell’osservare quest’agiata coppia borghese occidentale, dominata dal senso di colpa che origina dal morso sociale, accogliere nel suo grembo lo straniero cui insegna la lingua, permette di instaurare relazioni e i cui bisogni soprattutto materiali (sublimazione di quelli “nutritivi” che competono alla madre) solerte soddisfa, per poi fagocitarlo e di quella colpa presentargli il conto.
Innegabile l’acutezza dello sguardo di lei, allucinato e consapevole del nulla che la accerchia, sguardo che avidamente beve l’esuberanza e la vita che in Ludmila si agita, fino ai tragici esiti conclusivi di un triangolo amoroso e feroce: Ludmila che si costruisce una storia, che apprende una lingua, impara luoghi, intreccia relazioni, e una coppia che dall’inizio alla fine appare immortalata in una fissità senza storia, dove l’unico accadimento è dettato dal definitivo deterioramento delle condizioni mentali della protagonista. In uno stile mai gratuito ma “barocco” nell’accezione positiva del termine, “L’indecenza” racconta una vicenda claustrofobica con la spietatezza che merita, con coraggio e fino al precipizio finale. Senza sconti o risarcimenti, senza rassicurazioni.
Una la cosa che mi è piaciuta meno: non esiste in tutta la storia una sola scintilla di bene, un momento di umanità, uno spiraglio. Ciò non sia detto perché a tutti i costi si debba ricercare un appiglio consolatorio, ma al contrario perché sempre la realtà è dominata dal male ma anche dal bene, e contemplarlo in una narrazione assicura alla materia narrata una maggiore problematicità.

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » METTERE IN PIEGA UNA STORIA. “I racconti del parrucchiere” di Elvira Seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-69463 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » METTERE IN PIEGA UNA STORIA. “I racconti del parrucchiere” di Elvira Seminara Thu, 04 Jun 2009 08:10:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-69463 [...] vi invito a rispondere). Lo spunto per la discussione ce lo offre la nuova opera narrativa di Elvira Seminara: “I racconti del parrucchiere” (Gaffi, 2009). [Peraltro siete tutti invitati alla [...] [...] vi invito a rispondere). Lo spunto per la discussione ce lo offre la nuova opera narrativa di Elvira Seminara: “I racconti del parrucchiere” (Gaffi, 2009). [Peraltro siete tutti invitati alla [...]

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Di: "L'indecenza" di Elvira Seminara -lunedì 15 dicembre - Siracusa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-48048 "L'indecenza" di Elvira Seminara -lunedì 15 dicembre - Siracusa Sun, 14 Dec 2008 21:33:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-48048 per tutti i siracusani. *************************************** La Società siracusana di Storia patria, Sovrintendenza BB.CC. Siracusa lunedì 15 dicembre 2008 Ora: 17.30 - 19.00 Luogo: Palazzo Bellassai Indirizzo: Vittorio Veneto 33 Siracusa, vi invita alla presentazione del romanzo "L'indecenza" di Elvira Seminara (edito da Mondadori) *** Mariella Muti, Sovrintendente BB.CC. Siracusa, e Andrea Schembari, Facoltà di Lettere Catania, ne parleranno con l'autrice per tutti i siracusani.
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La Società siracusana di Storia patria, Sovrintendenza BB.CC. Siracusa
lunedì 15 dicembre 2008
Ora: 17.30 – 19.00
Luogo: Palazzo Bellassai
Indirizzo: Vittorio Veneto 33
Siracusa,
vi invita alla presentazione del romanzo “L’indecenza” di Elvira Seminara (edito da Mondadori)
***
Mariella Muti, Sovrintendente BB.CC. Siracusa, e Andrea Schembari, Facoltà di Lettere Catania, ne parleranno con l’autrice

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Di: Enzo Bianco e Maria Rosa Cutrufelli presentano il romanzo "L'indecenza" di Elvira Seminara - martedì 9 dicembre http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-47272 Enzo Bianco e Maria Rosa Cutrufelli presentano il romanzo "L'indecenza" di Elvira Seminara - martedì 9 dicembre Mon, 08 Dec 2008 13:41:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-47272 Informazioni evento Organizzatore:: ADG Martedì 9 dicembre 2008 Ora: 19.00 - 20.00 Luogo: Musei di san Salvatore in Lauro Indirizzo: piazza san Salvatore in Lauro - Enzo Bianco e Maria Rosa Cutrufelli presentano il romanzo "L'indecenza" di Elvira Seminara (Mondadori) - sarà presente l'autrice Informazioni evento Organizzatore:: ADG
Martedì 9 dicembre 2008
Ora: 19.00 – 20.00
Luogo: Musei di san Salvatore in Lauro
Indirizzo: piazza san Salvatore in Lauro
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Enzo Bianco e Maria Rosa Cutrufelli
presentano il romanzo
“L’indecenza”
di Elvira Seminara
(Mondadori)
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sarà presente l’autrice

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Di: elvira seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-35180 elvira seminara Sat, 26 Jul 2008 07:27:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-35180 ciao massimo vi scrivo per invitarvi martedi 29 luglio ad Acireale, chiostro ex Gulli e Pennisi alle 21 : ci sarà prima un incontro su L'indecenza con domande andata e ritorno fra i lettori, poi (alle 10,30) la proiezione del film I vicerè di Faenza. A presto ! elvira seminara ciao massimo
vi scrivo per invitarvi martedi 29 luglio ad Acireale, chiostro ex Gulli e Pennisi alle 21 : ci sarà prima un incontro su L’indecenza con domande andata e ritorno fra i lettori, poi (alle 10,30) la proiezione del film I vicerè di Faenza.
A presto !
elvira seminara

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-34073 lorenzerrimo Mon, 07 Jul 2008 20:15:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-34073 @ Sabina, preciso che il mio post, precedente a questo, era rivolto a te. Saluti e grazie, Lorenzo @ Sabina,
preciso che il mio post, precedente a questo, era rivolto a te.
Saluti e grazie,
Lorenzo

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-34063 lorenzerrimo Mon, 07 Jul 2008 17:27:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-34063 @ Lorenzo Russo: condivido la frase: “l’anima è il rispecchio della psiche” , anche nei supi aspetti meno razionali ma più istintivi. E condivido anche questa: “con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto. Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla”. Postato Giovedì, 3 Luglio 2008 alle 3:27 pm da Sabina Corsaro Grazie Sabina, Stiamo raggiungendo un livello, nel quale sarebbe possibile immaginarsi presenti, senza incontrarsi fisicamente. Saluti Lorenzo @ Lorenzo Russo:

condivido la frase: “l’anima è il rispecchio della psiche” , anche nei supi aspetti meno razionali ma più istintivi.

E condivido anche questa:

“con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto.
Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla”.

Postato Giovedì, 3 Luglio 2008 alle 3:27 pm da Sabina Corsaro

Grazie Sabina,
Stiamo raggiungendo un livello, nel quale sarebbe possibile immaginarsi presenti, senza incontrarsi fisicamente.
Saluti
Lorenzo

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-34061 sabina corsaro Mon, 07 Jul 2008 17:18:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-34061 Io sarò di certo presente, luogo incantevole e incontro interessante: connubio perfetto. Tra le altre cose ho avuto modo di vedere in anteprima buona parte del video di Alessandro De Filippo e mi è piaciuto molto: il noir attraverso le immagini e la musica. seducente e incisivo. Io sarò di certo presente, luogo incantevole e incontro interessante: connubio perfetto.
Tra le altre cose ho avuto modo di vedere in anteprima buona parte del video di Alessandro De Filippo e mi è piaciuto molto: il noir attraverso le immagini e la musica. seducente e incisivo.

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Di: elvira seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-34038 elvira seminara Sun, 06 Jul 2008 16:36:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-34038 ROCCA NORMANNA DI ACICASTELLO il 12 DIBATTITO E VIDEO SU L'INDECENZA Ciao Massimo, ciao Sabina e a tutti voi avete da fare sabato prossimo? E se sì, é qualcosa di irrinunciabile, improrogabile, ineluttabile? Cioè inevitabile (o incommensurabile, incancellabile, e anche inspiegabile, dunque immancabile), stavo per dire incontestabile? Se per caso insomma foste liberi, senza niente di meglio da fare, e possibilmente in zona Catania, vi aspetto la sera di sabato 12 luglio (alle 22) ad Acicastello, nella splendida rocca normanna. Si tratta di un fuori programma della bella rassegna INTRECCI. Alle 21 ci sarà la proiezione di un video di Alessio Armiento, alle 22 un video ispirato all' Indecenza di Alessandro De Filippo e poi una mia autopresentazione con intervista ai lettori. L'ingresso è libero, così come, per l'occasione, la visita al castello. Può essere una bella occasione di incontro! A presto elvira ROCCA NORMANNA DI ACICASTELLO
il 12 DIBATTITO E VIDEO SU L’INDECENZA

Ciao Massimo, ciao Sabina e a tutti voi
avete da fare sabato prossimo? E se sì, é qualcosa di irrinunciabile, improrogabile, ineluttabile? Cioè inevitabile (o incommensurabile, incancellabile, e anche inspiegabile, dunque immancabile), stavo per dire incontestabile?
Se per caso insomma foste liberi, senza niente di meglio da fare, e possibilmente in zona Catania, vi aspetto la sera di sabato 12 luglio (alle 22) ad Acicastello, nella splendida rocca normanna.
Si tratta di un fuori programma della bella rassegna INTRECCI. Alle 21 ci sarà la proiezione di un video di Alessio Armiento, alle 22 un video ispirato all’ Indecenza di Alessandro De Filippo e poi una mia autopresentazione con intervista ai lettori.
L’ingresso è libero, così come, per l’occasione, la visita al castello.
Può essere una bella occasione di incontro!
A presto
elvira

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-4/#comment-33908 Sabina Corsaro Thu, 03 Jul 2008 13:27:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33908 @ Lorenzo Russo: condivido la frase: "l’anima è il rispecchio della psiche" , anche nei supi aspetti meno razionali ma più istintivi. E condivido anche questa: "con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto. Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla". @ Lorenzo Russo:

condivido la frase: “l’anima è il rispecchio della psiche” , anche nei supi aspetti meno razionali ma più istintivi.

E condivido anche questa:

“con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto.
Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla”.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33866 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 22:59:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33866 Molto bella la recensione di Cacopardo. La condivido in pieno. Brava, Sabina. Hai fatto benissimo a postarla! Molto bella la recensione di Cacopardo. La condivido in pieno.
Brava, Sabina.
Hai fatto benissimo a postarla!

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33851 sabina corsaro Wed, 02 Jul 2008 21:36:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33851 Molto interessante il discorso intrapreso da Lorenzo Russo anche se il mio bianco non ha valenza fi matrice cattolica... Ritornando al libro di Elvira Seminara, ci tenevo a riportare una recensione apparsa il 23 giugno sul L'Unità scritta da Domenico Cacopardo: «Presi un foglio e cominciai a scrivere ogni cosa. Non mancava solo la collana di perle, ma anche gli orecchini d’oro col turchese che mi aveva regalato mia madre per i diciotto anni». È così che il sospetto intorno alla domestica bambina Ludmi esce dal nondetto ed entra nell’anima della padrona, io narrante, sino a diventare l’ossessione definitiva, quella da cui solo la morte ci può separare. Un romanzo, questo di Elvira Seminara, immerso nell’attualità sotto molti aspetti: è dei giorni d’oggi il difficile rapporto tra l’immigrata – in questo caso dall’Ucraina – e i suoi datori di lavoro; è dei giorni nostri una condizione familiare sofferente per consunzione, quando il cemento coniugale s’insecchisce screpolandosi; è dei giorni nostri l’abuso di psicofarmaci che rende inerte la mente e parifica il sonno, il sogno e l’essere desti. Ma è antica e permanente l’attrazione per la bellezza, in questo caso la bellezza della giovanissima Ludmi, sia da parte lui, il marito, sia da parte di lei, la padrona. La mescolanza d’una prosa intensamente descritta, eppure asciutta, in un contesto concitato, drammatico e sovente, come già detto, onirico dà all’opera della Seminara una cifra attualissima e sapiente. Nessuno sperimentalismo, solo conoscenza e maturazione: «Sentii il tonfo della mia caduta e mi vidi sul pavimento, esamine, come i detriti e le cose inerti lasciati a riva dalla mareggiata. Lei mi sembrò, accanto, lontana come non l’avevo mai vista. Intoccabile. E vidi l’onda che si allontanava, abbandonando i rifiuti e le carcasse. Non riuscivo ad alzarmi. L’acqua divenne fredda, le mani rugose, piene di pieghe…». Molto bella l’agnizione, l’ingresso in casa della nuova venuta, una visione in diretta, intimista e tuttavia esplicita, chiarita nell’aldifuori, nella realtà: «Sentii la sua voce leggera che si srotolava sulla scala e s’insinuava tra le cose, e le avvolgeva come un nastro, le tagliava… La prima cosa che vidi fu il borsone ai suoi piedi, ammaccato e stinto. E poi il sorriso nervoso, ma aperto». E poi, lentamente, il dipinto coi lineamenti di Ludmi si precisa, diviene sempre più leggibile: la mania per la Bibbia e per la messa della domenica, insieme ai mercoledì misteriosi, ai ritorni a notte fonda, sempre più fonda, gli occhi pesti di stanchezza o per l’urto con qualche spigolo troppo acuto. E la dimestichezza legata e gettata nel gorgo dell’inconsapevolezza che gli psicofarmaci inducono e trattengono nelle menti ammalate. Un romanzo borghese che richiama la Storia fosca di Luigi Capuana, conterraneo dell’autrice e, forse, romantico maestro disperso nella modernità. Se il pregiudizio di una Sicilia avvolta su se stessa, incapace di guardarsi in giro e di sentirsi pienamente contemporanea ed europea, si fosse impadronito di voi, leggete questo L’indecenza. Capirete così come la Sicilia delle mafie, della politica corrotta e passiva e dell’arbitrio non è né è stata indifferente a ciò che accadeva in giro e che lo ha assimilato. Oggi, lo rende ai lettori sotto la forma di una vicenda vissuta a Catania, ma che potrebbe svolgersi a Francoforte o a Lille. Legata alla lezione di Marcel Proust, ma anche dell’esistenzialismo, compresa la sua forma tardiva e post di Houellebecq, Elvira Seminara, al suo primo romanzo, dimostra che lo scrivere e il poetare non sono annegati nelle acque sporche della cattiva letteratura di consumo. E che la lingua della Marca peninsulare possiede, nonostante il dilagare dell’inglese, specifiche e singolari doti d’espressione che nessun supermercato riuscirà ad appiattire. Molto interessante il discorso intrapreso da Lorenzo Russo anche se il mio bianco non ha valenza fi matrice cattolica…

Ritornando al libro di Elvira Seminara, ci tenevo a riportare una recensione apparsa il 23 giugno sul L’Unità scritta da Domenico Cacopardo:

«Presi un foglio e cominciai a scrivere ogni cosa. Non mancava solo la collana di perle, ma anche gli orecchini d’oro col turchese che mi aveva regalato mia madre per i diciotto anni».
È così che il sospetto intorno alla domestica bambina Ludmi esce dal nondetto ed entra nell’anima della padrona, io narrante, sino a diventare l’ossessione definitiva, quella da cui solo la morte ci può separare. Un romanzo, questo di Elvira Seminara, immerso nell’attualità sotto molti aspetti: è dei giorni d’oggi il difficile rapporto tra l’immigrata – in questo caso dall’Ucraina – e i suoi datori di lavoro; è dei giorni nostri una condizione familiare sofferente per consunzione, quando il cemento coniugale s’insecchisce screpolandosi; è dei giorni nostri l’abuso di psicofarmaci che rende inerte la mente e parifica il sonno, il sogno e l’essere desti. Ma è antica e permanente l’attrazione per la bellezza, in questo caso la bellezza della giovanissima Ludmi, sia da parte lui, il marito, sia da parte di lei, la padrona. La mescolanza d’una prosa intensamente descritta, eppure asciutta, in un contesto concitato, drammatico e sovente, come già detto, onirico dà all’opera della Seminara una cifra attualissima e sapiente. Nessuno sperimentalismo, solo conoscenza e maturazione: «Sentii il tonfo della mia caduta e mi vidi sul pavimento, esamine, come i detriti e le cose inerti lasciati a riva dalla mareggiata. Lei mi sembrò, accanto, lontana come non l’avevo mai vista. Intoccabile. E vidi l’onda che si allontanava, abbandonando i rifiuti e le carcasse. Non riuscivo ad alzarmi. L’acqua divenne fredda, le mani rugose, piene di pieghe…».
Molto bella l’agnizione, l’ingresso in casa della nuova venuta, una visione in diretta, intimista e tuttavia esplicita, chiarita nell’aldifuori, nella realtà: «Sentii la sua voce leggera che si srotolava sulla scala e s’insinuava tra le cose, e le avvolgeva come un nastro, le tagliava… La prima cosa che vidi fu il borsone ai suoi piedi, ammaccato e stinto. E poi il sorriso nervoso, ma aperto».
E poi, lentamente, il dipinto coi lineamenti di Ludmi si precisa, diviene sempre più leggibile: la mania per la Bibbia e per la messa della domenica, insieme ai mercoledì misteriosi, ai ritorni a notte fonda, sempre più fonda, gli occhi pesti di stanchezza o per l’urto con qualche spigolo troppo acuto. E la dimestichezza legata e gettata nel gorgo dell’inconsapevolezza che gli psicofarmaci inducono e trattengono nelle menti ammalate. Un romanzo borghese che richiama la Storia fosca di Luigi Capuana, conterraneo dell’autrice e, forse, romantico maestro disperso nella modernità. Se il pregiudizio di una Sicilia avvolta su se stessa, incapace di guardarsi in giro e di sentirsi pienamente contemporanea ed europea, si fosse impadronito di voi, leggete questo L’indecenza. Capirete così come la Sicilia delle mafie, della politica corrotta e passiva e dell’arbitrio non è né è stata indifferente a ciò che accadeva in giro e che lo ha assimilato. Oggi, lo rende ai lettori sotto la forma di una vicenda vissuta a Catania, ma che potrebbe svolgersi a Francoforte o a Lille. Legata alla lezione di Marcel Proust, ma anche dell’esistenzialismo, compresa la sua forma tardiva e post di Houellebecq, Elvira Seminara, al suo primo romanzo, dimostra che lo scrivere e il poetare non sono annegati nelle acque sporche della cattiva letteratura di consumo. E che la lingua della Marca peninsulare possiede, nonostante il dilagare dell’inglese, specifiche e singolari doti d’espressione che nessun supermercato riuscirà ad appiattire.

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33555 lorenzo russo Fri, 27 Jun 2008 20:44:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33555 @Simona e Sergio credo che noi cerchiamo sempre ciò che non abbiamo, perché il raggiunto diventa limitato come lo siamo noi, solo che noi non vogliamo riconoscerlo. A che cosa servirebbe, quando intuiamo che ci porrebbe davanti a problemi deludenti e irrisolvibili, nel riconoscere che siamo noi l’origine dell’insuccesso. È meglio, quindi, lasciarsi ingannare di essere giusti e ottimi e mutare sempre di nuovo tutto ciò che non riusciamo a tenere insieme. Il dolore viene coperto dal nuovo fino al momento in cui anche lui si rivelerà mediocre e non soddisfacente e verrà sostituito da un altro nuovo. Tutto sommato, ci muoviamo alla ricerca del proprio benessere fisico e spirituale, senza riconoscere che per ottenerlo dovremmo imparare a rinunciare a molte soddisfazioni per amor proprio, cioè nella riconoscenza che non ne siamo degni e al limite per ottenerle e ancor meno conservarle. Saluti sentiti Lorenzo @Simona e Sergio
credo che noi cerchiamo sempre ciò che non abbiamo, perché il raggiunto diventa limitato come lo siamo noi, solo che noi non vogliamo riconoscerlo.
A che cosa servirebbe, quando intuiamo che ci porrebbe davanti a problemi deludenti e irrisolvibili, nel riconoscere che siamo noi l’origine dell’insuccesso.
È meglio, quindi, lasciarsi ingannare di essere giusti e ottimi e mutare sempre di nuovo tutto ciò che non riusciamo a tenere insieme.
Il dolore viene coperto dal nuovo fino al momento in cui anche lui si rivelerà mediocre e non soddisfacente e verrà sostituito da un altro nuovo.
Tutto sommato, ci muoviamo alla ricerca del proprio benessere fisico e spirituale, senza riconoscere che per ottenerlo dovremmo imparare a rinunciare a molte soddisfazioni per amor proprio, cioè nella riconoscenza che non ne siamo degni e al limite per ottenerle e ancor meno conservarle.
Saluti sentiti
Lorenzo

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Di: lorenzo russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33553 lorenzo russo Fri, 27 Jun 2008 20:18:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33553 @Sergio e Sabina Scusatemi se mi aggiungo al vostro interessante dialogo. Per me l’anima è il rispecchio della psiche. Non per niente cerchiamo sempre di stabilire un equilibrio in noi, di modo da sentirci sereni e soddisfatti. La psiche, e quindi l’anima, viene a sua volta alimentata e sostenuta dalla cultura e quindi istruzione ed educazione raggiunta. Per alcuni è bianca, perché il bianco è il colore della purezza ed armonia, fattore impresso dall’educazione cattolica fin dai primi anni di catechismo, ma che può essere ispirato anche da altri fattori, come l’influenza naturale del colore sulla psiche. Qui concordo quindi con Sergio, quando afferma che il bianco racchiude in sé tutti i colori. La fede e la fiducia dovrebbero concordare, altrimenti creano malafede e sfiducia. A capo sta la fede che può riferirsi a diversi orizzonti dei quali il più elevato è quello in un Dio Creatore benigno o altro. Le altre fedi sono di dimensione minore, perché terrene e quindi sottoposte a regole limitate ed incerte nella loro realizzazione e soprattutto durata. Ciò che ci congiunge con il Creato è lo spirito, del quale non possiamo farci che concetti speculativi, ma che generalmente intendiamo come forza metafisica e quindi superiore alle nostre capacità d’intendere e immaginare, perché siamo soggetti alla limitatezza del nostro mondo. Ognuno se ne fa una propria immagine, nella quale poi crede (fede) per trovare speranza e sopportazione dalle restrizioni terrestri. Infine, con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto. Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla. Vi ringrazio e vi saluto sentitamente. Lorenzo @Sergio e Sabina

Scusatemi se mi aggiungo al vostro interessante dialogo.
Per me l’anima è il rispecchio della psiche. Non per niente cerchiamo sempre di stabilire un equilibrio in noi, di modo da sentirci sereni e soddisfatti.
La psiche, e quindi l’anima, viene a sua volta alimentata e sostenuta dalla cultura e quindi istruzione ed educazione raggiunta. Per alcuni è bianca, perché il bianco è il colore della purezza ed armonia, fattore impresso dall’educazione cattolica fin dai primi anni di catechismo, ma che può essere ispirato anche da altri fattori, come l’influenza naturale del colore sulla psiche. Qui concordo quindi con Sergio, quando afferma che il bianco racchiude in sé tutti i colori.
La fede e la fiducia dovrebbero concordare, altrimenti creano malafede e sfiducia.
A capo sta la fede che può riferirsi a diversi orizzonti dei quali il più elevato è quello in un Dio Creatore benigno o altro.
Le altre fedi sono di dimensione minore, perché terrene e quindi sottoposte a regole limitate ed incerte nella loro realizzazione e soprattutto durata.
Ciò che ci congiunge con il Creato è lo spirito, del quale non possiamo farci che concetti speculativi, ma che generalmente intendiamo come forza metafisica e quindi superiore alle nostre capacità d’intendere e immaginare, perché siamo soggetti alla limitatezza del nostro mondo.
Ognuno se ne fa una propria immagine, nella quale poi crede (fede) per trovare speranza e sopportazione dalle restrizioni terrestri.
Infine, con la coscienza intendo lo stato evolutivo raggiunto.
Si forma con l’intelligenza, l’istruzione, l’educazione e soprattutto con la propria volontà e forza di carattere di sostenerla.
Vi ringrazio e vi saluto sentitamente.
Lorenzo

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33545 Massimo Maugeri Fri, 27 Jun 2008 19:06:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33545 Rettifica: Taormina è sempre Taormina. Rettifica: Taormina è sempre Taormina.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-33544 Massimo Maugeri Fri, 27 Jun 2008 19:06:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-33544 Domani, 28 giugno, alle ore 18:00, <b>Elvira Seminara</b> presenterà il suo romanzo <em>"L'indecenza"</em> a Taormina, presso la Fondazione Mazzullo, Corso Umberto, angolo Porta Catania. Relazionerà il prof. Gioviale, docente di Discipline dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Catania. --- Che i siciliani della zona partecipino all'evento!!! E poi... Taormina è sempre Taromina. Domani, 28 giugno, alle ore 18:00, Elvira Seminara presenterà il suo romanzo “L’indecenza” a Taormina, presso la Fondazione Mazzullo, Corso Umberto, angolo Porta Catania.
Relazionerà il prof. Gioviale, docente di Discipline dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania.

Che i siciliani della zona partecipino all’evento!!!
E poi… Taormina è sempre Taromina.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32873 Sergio Sozi Mon, 16 Jun 2008 22:55:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32873 Luca, non sono il tuo verificatore ortografico, ma uno che ti ammira sin da quando lessi quel che scrivevi. Ed ora a maggior ragione. Poi, se fai un po' di attenzione all'ortografia e alla sintassi,... eh eh eh... Grazie di tutto, di cuore Sergio Luca,
non sono il tuo verificatore ortografico, ma uno che ti ammira sin da quando lessi quel che scrivevi. Ed ora a maggior ragione. Poi, se fai un po’ di attenzione all’ortografia e alla sintassi,… eh eh eh…
Grazie di tutto, di cuore
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32872 Massimo Maugeri Mon, 16 Jun 2008 22:42:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32872 Grazie a te, Elvira. So che il 28 sera presenterai il tuo libro a Taormina. Preciseremo meglio luogo e ora. A presto! Massimo Grazie a te, Elvira.
So che il 28 sera presenterai il tuo libro a Taormina.
Preciseremo meglio luogo e ora.
A presto!
Massimo

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Di: elvira seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32826 elvira seminara Mon, 16 Jun 2008 15:51:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32826 Sono appena arrivata a Ct, scrivo per dirvi grazie. A tutti voi abitanti di questo castello galleggiante (il blog, dico) e soprattutto al sorprendente Luca Gallina...Grazie per questo gesto magico e pressochè principesco. Lì alla Feltrinelli erano tutti incantati, e ho svelato l'arcano: è da parte di un blog. Letteratitudine. Ma i blog producono alberelli di rose?! Chi l'avrebbe detto... Rose che arrivano da sole, con le ali ? Un sortilegio. Non è solo un pensiero prezioso per me, è un omaggio al prodigio della letteratura. Grazie a voi tutti . elvira seminara Sono appena arrivata a Ct, scrivo per dirvi grazie. A tutti voi abitanti di questo castello galleggiante (il blog, dico) e soprattutto al sorprendente Luca Gallina…Grazie per questo gesto magico e pressochè principesco. Lì alla Feltrinelli erano tutti incantati, e ho svelato l’arcano: è da parte di un blog. Letteratitudine.
Ma i blog producono alberelli di rose?!
Chi l’avrebbe detto…
Rose che arrivano da sole, con le ali ?
Un sortilegio.
Non è solo un pensiero prezioso per me, è un omaggio al prodigio della letteratura.
Grazie a voi tutti .
elvira seminara

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32775 sabina corsaro Mon, 16 Jun 2008 09:56:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32775 A Luca Gallina: è stato un gesto meraviglioso. Elvira mi ha telefonato domenica mattina mentre era in viaggio ed era emozionata, confidandomi che è stata un'inaspettata e commovente sorpresa. Io le avevo già detto che l'atmosfera che si respira dentro Letteratitudine è unica. C'è unione, affiatamento, confronto costruttivo... Grazie Massimo per averci dato l'occasione di conoscerci, a tutti noi. Caro Sergio, ti risponderò con calma e attenzione appena mi libero un attimo, oggi sono esausta: aereoporto a prendere un parente, voto per le elezioni... (non mi dite chi e cosa, sono per lo 'scetticismo politico' tra poco. Non esiste? Spero che se dovessi creare io stessa questo partito avrò dei proseliti!), ricerca, nuove cose da fare, ma spero di risponderti con calma e attenzione entro stasera non appena riesco a respirare un attimo ;) Un saluto a tutti! A Luca Gallina:
è stato un gesto meraviglioso. Elvira mi ha telefonato domenica mattina mentre era in viaggio ed era emozionata, confidandomi che è stata un’inaspettata e commovente sorpresa.
Io le avevo già detto che l’atmosfera che si respira dentro Letteratitudine è unica. C’è unione, affiatamento, confronto costruttivo… Grazie Massimo per averci dato l’occasione di conoscerci, a tutti noi.

Caro Sergio, ti risponderò con calma e attenzione appena mi libero un attimo, oggi sono esausta: aereoporto a prendere un parente, voto per le elezioni… (non mi dite chi e cosa, sono per lo ’scetticismo politico’ tra poco. Non esiste? Spero che se dovessi creare io stessa questo partito avrò dei proseliti!), ricerca, nuove cose da fare, ma spero di risponderti con calma e attenzione entro stasera non appena riesco a respirare un attimo ;)

Un saluto a tutti!

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32774 luca Mon, 16 Jun 2008 09:17:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32774 errata corrige: paragrafo segue% e che si deve POTER condividere e godere................. Se no chi lo sente il mio Editor, caro amico sincero Sergio Sozi! errata corrige: paragrafo segue%

e che si deve POTER condividere e godere……………..
Se no chi lo sente il mio Editor, caro amico sincero Sergio Sozi!

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32772 luca Mon, 16 Jun 2008 09:04:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32772 P.S. Ho dovuto ingraziarmi, anche, l’aiuto della proprietaria della boutique rosea e delle altre signore presenti a farmi consegnare il pensierino con l’allegato diario: pagine bianche e le prime scritte dalla nostra dedica e confesso non riesco più a scrivere a mano con una penna e questa volta non si trattava della lista della spesa; perché avevo un volo alle 20,30 per Parigi e gli ospiti in Milano erano troppo importanti per Noi tutti: e alla fine hanno ceduto alle mie lusinghe; che venditore e attore che io sono, senza ,rimpianti mai! E la Vostra approvazione me la prendo tutta caro Massimo,Sergio e ricambio Simona lusingato: perché pensiamoci bene, se questo convivio virtuale produce sentimenti ed emozioni e contrasti nel confronto di idee, azzardo: perché la scrittura è anche riconoscenza e continuità nei piccoli gesti, forse. Questo io ho inteso fare, forse. P.S. Ho dovuto ingraziarmi, anche, l’aiuto della proprietaria della boutique rosea e delle altre signore presenti a farmi consegnare il pensierino con l’allegato diario: pagine bianche e le prime scritte dalla nostra dedica e confesso non riesco più a scrivere a mano con una penna e questa volta non si trattava della lista della spesa; perché avevo un volo alle 20,30 per Parigi e gli ospiti in Milano erano troppo importanti per Noi tutti: e alla fine hanno ceduto alle mie lusinghe; che venditore e attore che io sono, senza ,rimpianti mai!
E la Vostra approvazione me la prendo tutta caro Massimo,Sergio e ricambio Simona lusingato: perché pensiamoci bene, se questo convivio virtuale produce sentimenti ed emozioni e contrasti nel confronto di idee, azzardo: perché la scrittura è anche riconoscenza e continuità nei piccoli gesti, forse.
Questo io ho inteso fare, forse.

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32771 luca Mon, 16 Jun 2008 09:01:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32771 Segue% Aggiungo io: passo, quindi, all’azione giro l’angolo, si fa per dire, e raggiungo la boutique delle rose unica in zona, centrale in Milano vicino alla Libreria, famosa per le composizioni delicate e rivolte a ricevimenti e quant’altro ci può stare a cuore: il mio cuore per l’appunto ha deciso tutto in un nano di secondo e la gioia e la riconoscenza verso gli artisti,appunto, per la scrittura e l’arte in genere che loro ci donano dopo tanto impegno personale e che si deve condividere e godere con tutti gli altri io credo, per l’appunto: tutti gli amici di scrittura presenti in letteratitudine di Massimo Maugeri: allora ho deciso io per tutti Noi: baci & abbracci sentiti ed energici scambiati reciprocamente, ché siamo vivi e umanamente sensibili ancora , perché No! L’ho detto! E sottoscrivo, Luca Gallina Segue%
Aggiungo io: passo, quindi, all’azione giro l’angolo, si fa per dire, e raggiungo la boutique delle rose unica in zona, centrale in Milano vicino alla Libreria, famosa per le composizioni delicate e rivolte a ricevimenti e quant’altro ci può stare a cuore: il mio cuore per l’appunto ha deciso tutto in un nano di secondo e la gioia e la riconoscenza verso gli artisti,appunto, per la scrittura e l’arte in genere che loro ci donano dopo tanto impegno personale e che si deve condividere e godere con tutti gli altri io credo, per l’appunto: tutti gli amici di scrittura presenti in letteratitudine di Massimo Maugeri: allora ho deciso io per tutti Noi: baci & abbracci sentiti ed energici scambiati reciprocamente, ché siamo vivi e umanamente sensibili ancora , perché No!
L’ho detto! E sottoscrivo,
Luca Gallina

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Di: luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32770 luca Mon, 16 Jun 2008 08:59:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32770 @ tutti gli amici di scrittura in ascolto La mia versione dell’exploit di venerdì è che: ho parcheggiato in seconda fila la macchina, mi sono infilato deciso in questo book-store a più piani della Feltrinelli in Milano, erano le ore 17, per il sopraluogo dovuto all’evento delle 18,30: piano terra grande ambiente – vari reparti di vendita – dritto in fondo in un restringimento rettangolare l’area book-cafè; i tavoli e le sedute ancora lì per il servizio caffetteria: da lì a poco avremmo visto solo sedute allineate e guardare verso il restringimento rettangolare più in alto affacciarsi alla platea con ringhiera a vista, raggiungibile da sotto salendo una scala a destra; sopra questo soppalco rettangolare nella parete di fondo del salone: piano forte a coda lato sinistro e tavoli con sedute ben disposte; ho immaginato gli ospiti illustri della serata tanto attesi: in piedi allineati ben in vista separati dalla ringhiera, sovrastante il pubblico in piedi, prima di sedersi comodamente, ad applaudire calorosamente gli ospiti illustri: Elvira Seminara, scrittrice attenta e sensibile, presentare il suo romanzo “L’indecenza” e il grande Maestro Franco Battiato presentare una scrittrice che ama dal punto di vista creativo-umano e la signora Casella che esalterà l’illustre testimonial Maestro Franco Battiato e chiederà una corretta attenzione alla scrittura di Elvira Seminara: scrittura e musica e la Sicilia docet! Segue% @ tutti gli amici di scrittura in ascolto
La mia versione dell’exploit di venerdì è che: ho parcheggiato in seconda fila la macchina, mi sono infilato deciso in questo book-store a più piani della Feltrinelli in Milano, erano le ore 17, per il sopraluogo dovuto all’evento delle 18,30: piano terra grande ambiente – vari reparti di vendita – dritto in fondo in un restringimento rettangolare l’area book-cafè; i tavoli e le sedute ancora lì per il servizio caffetteria: da lì a poco avremmo visto solo sedute allineate e guardare verso il restringimento rettangolare più in alto affacciarsi alla platea con ringhiera a vista, raggiungibile da sotto salendo una scala a destra; sopra questo soppalco rettangolare nella parete di fondo del salone: piano forte a coda lato sinistro e tavoli con sedute ben disposte; ho immaginato gli ospiti illustri della serata tanto attesi: in piedi allineati ben in vista separati dalla ringhiera, sovrastante il pubblico in piedi, prima di sedersi comodamente, ad applaudire calorosamente gli ospiti illustri: Elvira Seminara, scrittrice attenta e sensibile, presentare il suo romanzo “L’indecenza” e il grande Maestro Franco Battiato presentare una scrittrice che ama dal punto di vista creativo-umano e la signora Casella che esalterà l’illustre testimonial Maestro Franco Battiato e chiederà una corretta attenzione alla scrittura di Elvira Seminara: scrittura e musica e la Sicilia docet!
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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32762 Simona Mon, 16 Jun 2008 06:31:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32762 @Luca...ma sei stato delizioso! Bravissimo! Ti abbraccio fortissimo! @Luca…ma sei stato delizioso!
Bravissimo!
Ti abbraccio fortissimo!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32757 Sergio Sozi Sun, 15 Jun 2008 23:00:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32757 Luca Gallina e' una persona bellissima. L'avevo intuito sin dai suoi primi interventi. E ora gli sorrido con gratitudine. - Cara Sabina, grazie per le risposte. Saro' breve nel proseguire le mie argomentazioni. Allora, anch'io non saro' esauriente, cosi' soffermandomi su tre tuoi punti, per me nevralgici, nei quali spieghi determinate opinioni. Li elenchero' con, di seguito, le mie idee in proposito. - 1) Dici: ''(...) Differenzio moltissimo la fede dall’amore, nel senso che la fede, per Dio, per un’Entità superiore, per l’amore umano e solidale, va distinta dall’amore''. Ecco, tu ritieni che anche la fede nell'amore vada distinta dall'amore stesso, quello reale ed umano. Io faccio invece nascere l'amore umano dall'amore metafisico e li unisco in un tutt'uno dove a ''comandare'' sia l'amore metafisico, che cosi' guidi i risvolti carnali e passionali, secolari. Lo ritengo possibile e accaduto in terra. E se e' accaduto puo' sempre riaccadere. - 2) Dici: ''(...)Distinguo tra fede e fedeltà, e tra amore cristiano, caritatevole, solidale, universale (che richiede la perfezione) e l’amore tra coniugi.'' Qui direi che la fede e la fedelta' siano solo la seconda derivante dalla prima: non esiste fedelta' senza fede. Chi vive ad occhi aperti non ha fede, penso, ma solo timori, angosce e pensieri ''amletici''. Insomma non sarei tanto pessimista nei confronti della nostra umana capacita' di amare. L'uomo non e' solo un animale che sporca le cose pure, e' un animale che la purezza deve solo cercarla, conquistarla e tenersela stretta. Difficile ma non impossibile. - 3) E infine, ultima citazione: ''(...)Tornando al colore dell’anima, isitintivamente mi viene da dire “bianca”, perché il bianco racchiude in sé tutti i colori ma nello stesso tempo li annienta o, meglio, li unifica, li armonizza, non lasciando più intravedere le differenze. Credo che qualcosa del genere succeda anche all’interno della nostra anima. In genere ho sempre identificato l’anima con la coscienza, nel senso di luogo dei nostri doveri, della nostra carità, del nostro coraggio, forza etc. Non riesco a vederne una consistenza materica, ma solo un colore.'' Elenchero' ora le tue ''componenti'' dell'anima: dovere, carita', coraggio, forza. E il colore bianco. Ma mi sembra che questi sostantivi astratti, piu' il concreto ''bianco'', non facciano altro che dare dei risvolti terreni e fenomenici ad un soggetto (l'anima appunto) che non e' visibile. L'anima e' solo invisibile e se stessa, sento e dico. Altra cosa e' l'insieme delle sue manifestazioni che tu hai elencato. - E qui ti saluto col solito affetto, cara! Tuo Sergio Luca Gallina e’ una persona bellissima. L’avevo intuito sin dai suoi primi interventi. E ora gli sorrido con gratitudine.
-
Cara Sabina,
grazie per le risposte. Saro’ breve nel proseguire le mie argomentazioni. Allora, anch’io non saro’ esauriente, cosi’ soffermandomi su tre tuoi punti, per me nevralgici, nei quali spieghi determinate opinioni. Li elenchero’ con, di seguito, le mie idee in proposito.
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1) Dici: ”(…) Differenzio moltissimo la fede dall’amore, nel senso che la fede, per Dio, per un’Entità superiore, per l’amore umano e solidale, va distinta dall’amore”.
Ecco, tu ritieni che anche la fede nell’amore vada distinta dall’amore stesso, quello reale ed umano. Io faccio invece nascere l’amore umano dall’amore metafisico e li unisco in un tutt’uno dove a ”comandare” sia l’amore metafisico, che cosi’ guidi i risvolti carnali e passionali, secolari. Lo ritengo possibile e accaduto in terra. E se e’ accaduto puo’ sempre riaccadere.
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2) Dici: ”(…)Distinguo tra fede e fedeltà, e tra amore cristiano, caritatevole, solidale, universale (che richiede la perfezione) e l’amore tra coniugi.”
Qui direi che la fede e la fedelta’ siano solo la seconda derivante dalla prima: non esiste fedelta’ senza fede. Chi vive ad occhi aperti non ha fede, penso, ma solo timori, angosce e pensieri ”amletici”. Insomma non sarei tanto pessimista nei confronti della nostra umana capacita’ di amare. L’uomo non e’ solo un animale che sporca le cose pure, e’ un animale che la purezza deve solo cercarla, conquistarla e tenersela stretta. Difficile ma non impossibile.
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3) E infine, ultima citazione: ”(…)Tornando al colore dell’anima, isitintivamente mi viene da dire “bianca”, perché il bianco racchiude in sé tutti i colori ma nello stesso tempo li annienta o, meglio, li unifica, li armonizza, non lasciando più intravedere le differenze. Credo che qualcosa del genere succeda anche all’interno della nostra anima. In genere ho sempre identificato l’anima con la coscienza, nel senso di luogo dei nostri doveri, della nostra carità, del nostro coraggio, forza etc. Non riesco a vederne una consistenza materica, ma solo un colore.”
Elenchero’ ora le tue ”componenti” dell’anima: dovere, carita’, coraggio, forza. E il colore bianco. Ma mi sembra che questi sostantivi astratti, piu’ il concreto ”bianco”, non facciano altro che dare dei risvolti terreni e fenomenici ad un soggetto (l’anima appunto) che non e’ visibile. L’anima e’ solo invisibile e se stessa, sento e dico. Altra cosa e’ l’insieme delle sue manifestazioni che tu hai elencato.
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E qui ti saluto col solito affetto, cara!
Tuo
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32750 Massimo Maugeri Sun, 15 Jun 2008 22:22:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32750 Visto che belle cose che accadono qui? Visto che belle cose che accadono qui?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32749 Massimo Maugeri Sun, 15 Jun 2008 22:21:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32749 <b> A Luca Gallina</b> Ti ringrazio di cuore da parte di tutti gli amici di Letteratitudine. Un bel gesto da cavaliere, il tuo. Del tutto inatteso. Darò a Elvira la tua mail di modo che possa ringraziarti di persona. A Luca Gallina
Ti ringrazio di cuore da parte di tutti gli amici di Letteratitudine.
Un bel gesto da cavaliere, il tuo.
Del tutto inatteso.
Darò a Elvira la tua mail di modo che possa ringraziarti di persona.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32748 Massimo Maugeri Sun, 15 Jun 2008 22:18:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32748 A un certo punto della serata le è arrivato un meraviglioso mazzo di fiori insieme a un diario in pelle. Nel bigliettino c'era scritto: "Benvenuta a Milano, da parte di tutti gli amici di Letteratitudine." Elvira si è commossa. Ora... io - come le ho detto - non ne sapevo nulla. Le ho chiesto di riferirmi il nome del mittente. E lei lo ha fatto. Il responsabile è.... Luca Gallina. A un certo punto della serata le è arrivato un meraviglioso mazzo di fiori insieme a un diario in pelle.
Nel bigliettino c’era scritto: “Benvenuta a Milano, da parte di tutti gli amici di Letteratitudine.”
Elvira si è commossa.
Ora… io – come le ho detto – non ne sapevo nulla.
Le ho chiesto di riferirmi il nome del mittente.
E lei lo ha fatto.
Il responsabile è…. Luca Gallina.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32747 Massimo Maugeri Sun, 15 Jun 2008 22:14:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32747 In serata mi ha chiamato Elvira Seminara. Mi ha telefonato da Trento. Credo si trovasse lì per il concerto di Bob Dylan (beata lei!). Intanto la presentazione a Milano (nonostante la concomitanza) è stata un successo. C'era il pienone. "Grazie alla presenza di Franco Battiato", ha precisato con modestia Elvira. "Non certo per me". Poi mi ha raccontato un aneddoto bellissimo... In serata mi ha chiamato Elvira Seminara.
Mi ha telefonato da Trento. Credo si trovasse lì per il concerto di Bob Dylan (beata lei!).
Intanto la presentazione a Milano (nonostante la concomitanza) è stata un successo.
C’era il pienone. “Grazie alla presenza di Franco Battiato”, ha precisato con modestia Elvira. “Non certo per me”.
Poi mi ha raccontato un aneddoto bellissimo…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32746 Massimo Maugeri Sun, 15 Jun 2008 22:11:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32746 Cara Sabina, ancora grazie per i tuoi molteplici interventi. Cara Sabina,
ancora grazie per i tuoi molteplici interventi.

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32691 sabina corsaro Sun, 15 Jun 2008 05:54:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32691 [...] "opacizzano la luminosità di quel bianco che si trova dentro di noi", era questa la frase corretta, scusate per il caos ;) [...] “opacizzano la luminosità di quel bianco che si trova dentro di noi”, era questa la frase corretta, scusate per il caos ;)

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32690 sabina corsaro Sun, 15 Jun 2008 05:51:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32690 L'amore e la fede hanno un'origine che va oltre alla limitatezza umana, ma differenzio moltissimo la fede dall'amore, nel senso che la fede, per Dio, per un'Entità superiore, per l'amore umano e solidale, va distinta dall'amore. Per non allontanarci troppo dal discorso del matrimonio (riferito a quello dei protagonisti del libro di Elvira) distinguo tra fede e fedeltà, e tra amore cristiano, caritatevole, solidale, universale (che richiede la perfezione) e l'amore tra coniugi. Non so perché, dovrei capirlo, ma fin dap adolescente ho distinto tra i due diversi amori. E' più facile amare chi ha bisogno di amore: la protagonista è protettiva inizialmente con la giovane Ludimila, quando però subentra la passione e l'ambiguità quell'amore gratuito degenera in egoismo, possessività, gelosia. Nell'amore tra un uomo e una donna, dentro o fuori il matrimonio, sono troppe le componenti umane (e quindi limitate, corrotte, viziate) che opacizzandola luminosità di quel bianco che si trova dentro di noi. Spero di non essere stata contorta nel mio ragionamento e di essere stata invece comprensibile caro Sergio. Complimenti per la bellissima domanda che hai fatto. L’amore e la fede hanno un’origine che va oltre alla limitatezza umana, ma differenzio moltissimo la fede dall’amore, nel senso che la fede, per Dio, per un’Entità superiore, per l’amore umano e solidale, va distinta dall’amore. Per non allontanarci troppo dal discorso del matrimonio (riferito a quello dei protagonisti del libro di Elvira) distinguo tra fede e fedeltà, e tra amore cristiano, caritatevole, solidale, universale (che richiede la perfezione) e l’amore tra coniugi. Non so perché, dovrei capirlo, ma fin dap adolescente ho distinto tra i due diversi amori. E’ più facile amare chi ha bisogno di amore:
la protagonista è protettiva inizialmente con la giovane Ludimila, quando però subentra la passione e l’ambiguità quell’amore gratuito degenera in egoismo, possessività, gelosia. Nell’amore tra un uomo e una donna, dentro o fuori il matrimonio, sono troppe le componenti umane (e quindi limitate, corrotte, viziate) che opacizzandola luminosità di quel bianco che si trova dentro di noi.
Spero di non essere stata contorta nel mio ragionamento e di essere stata invece comprensibile caro Sergio.
Complimenti per la bellissima domanda che hai fatto.

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32688 sabina corsaro Sun, 15 Jun 2008 05:39:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32688 1)"Che colore ha l'anima"? 2) "L’amore e la fede, invece, stanno su un altro ordine di idee, stanno in un’altra realta’, del tutto separata dai meri silenzi e atti umani...". Risponderò prendendo in considerazione queste tue parole Sergio: 1) Trovo bellissima questa domanda. Qualche mese fa, intervistando via mail il maestro Lucio Ranucci (un savio pittore italiano che lavora e vive in Sud America, erede artistico di Picasso e del cubismo realista, impegnato in passato nel giornalismo e nelle lotte civili), ho chiesto che colore avesse la sofferenza. Lui mi rispose: " La sofferenza è atona, o al massimo grigia, ma ha più precisamente un sapore: nauseabondo". Tornando al colore dell'anima, isitintivamente mi viene da dire "bianca", perché il bianco racchiude in sé tutti i colori ma nello stesso tempo li annienta o, meglio, li unifica, li armonizza, non lasciando più intravedere le differenze. Credo che qualcosa del genere succeda anche all'interno della nostra anima. In genere ho sempre identificato l'anima con la coscienza, nel senso di luogo dei nostri doveri, della nostra carità, del nostro coraggio, forza etc. Non riesco a vederne una consistenza materica, ma solo un colore. 1)”Che colore ha l’anima”?

2) “L’amore e la fede, invece, stanno su un altro ordine di idee, stanno in un’altra realta’, del tutto separata dai meri silenzi e atti umani…”.

Risponderò prendendo in considerazione queste tue parole Sergio:

1) Trovo bellissima questa domanda. Qualche mese fa, intervistando via mail il maestro Lucio Ranucci (un savio pittore italiano che lavora e vive in Sud America, erede artistico di Picasso e del cubismo realista, impegnato in passato nel giornalismo e nelle lotte civili), ho chiesto che colore avesse la sofferenza. Lui mi rispose: ” La sofferenza è atona, o al massimo grigia, ma ha più precisamente un sapore: nauseabondo”.

Tornando al colore dell’anima, isitintivamente mi viene da dire “bianca”, perché il bianco racchiude in sé tutti i colori ma nello stesso tempo li annienta o, meglio, li unifica, li armonizza, non lasciando più intravedere le differenze.
Credo che qualcosa del genere succeda anche all’interno della nostra anima.
In genere ho sempre identificato l’anima con la coscienza, nel senso di luogo dei nostri doveri, della nostra carità, del nostro coraggio, forza etc. Non riesco a vederne una consistenza materica, ma solo un colore.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32687 Sergio Sozi Sun, 15 Jun 2008 00:34:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32687 Ecco, ho trovato le parole, Sabina, o almeno mi sembra di averle trovate: la fede e l'amore sono parole prive di significato umano, sono cioe' divine, ovvero ''umane'' sotto specie d'eternita' (sub specie aeternitatis). Ma se tu mi descrivessi la parola ''anima'' con parole non astratte com essa, te ne sarei grato. Ecco, ho trovato le parole, Sabina, o almeno mi sembra di averle trovate: la fede e l’amore sono parole prive di significato umano, sono cioe’ divine, ovvero ”umane” sotto specie d’eternita’ (sub specie aeternitatis).
Ma se tu mi descrivessi la parola ”anima” con parole non astratte com essa, te ne sarei grato.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32686 Sergio Sozi Sun, 15 Jun 2008 00:28:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32686 Tu, cara Sabina, vedi diverse tipologie di silenzio, io ne vedo una sola: quella che e' equiparata alla parola. Perche' tutto cio' che e' umano, compresi il silenzio e la parola e gli atti eccetera, resta umano, secolare, terreno, materiale. Anche i nostri silenzi sono per me materiali. L'amore e la fede, invece, stanno su un altro ordine di idee, stanno in un'altra realta', del tutto separata dai meri silenzi e atti umani. Non credo che mi capirai, sicuramente anche per mia colpa e limitatezza, comunque ci ho provato, Sabina. Tu, cara Sabina, vedi diverse tipologie di silenzio, io ne vedo una sola: quella che e’ equiparata alla parola. Perche’ tutto cio’ che e’ umano, compresi il silenzio e la parola e gli atti eccetera, resta umano, secolare, terreno, materiale. Anche i nostri silenzi sono per me materiali. L’amore e la fede, invece, stanno su un altro ordine di idee, stanno in un’altra realta’, del tutto separata dai meri silenzi e atti umani. Non credo che mi capirai, sicuramente anche per mia colpa e limitatezza, comunque ci ho provato, Sabina.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32685 Sergio Sozi Sun, 15 Jun 2008 00:20:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32685 Che colore ha l'anima? Che colore ha l’anima?

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32671 sabina corsaro Sat, 14 Jun 2008 17:49:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32671 Scusate se ci sono imperfezioni nelle frasi scritte ma vado di fretta e ho buttato giù le mie osservazioni senza rileggere. Caro Sergio, preciso: immaginazione nel senso di vedere nella mente le cose, con la loro forma, il loro colore, come se queste cose prendessero già vita e solo in seguito fossero trascritte. Scusate se ci sono imperfezioni nelle frasi scritte ma vado di fretta e ho buttato giù le mie osservazioni senza rileggere.

Caro Sergio, preciso:
immaginazione nel senso di vedere nella mente le cose, con la loro forma, il
loro colore, come se queste cose prendessero già vita e solo in seguito fossero trascritte.

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32669 sabina corsaro Sat, 14 Jun 2008 17:43:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32669 Ci sono poi i silenzi discreti, quelli che vengono fuori e sono necessari quando dopo il litigio si vuole riprendere il dialogo, quando rabbie, divergenze e altro ci hanno fatto esaurire le parole e abbiamo paura di ferire o di essere feriti. E poi ci sono silenzi nocivi, velenosi, e sono quelli più celati, che lasciano intravedere freddezze, distanze che ogni giorno andranno a invadere lo spazio della coppia. Bisogna avere fede nel matrimonio come si ha fede in Dio? Non so, non vedo divinità nel rapporto tra un uomo e una donna ma solo tanta umanità e imperfezione che solo col dialogo e con silenzi costruttivi possono far durare un'unione nel tempo. Più che fede: impegno e volontà. Ci sono poi i silenzi discreti, quelli che vengono fuori e sono necessari quando dopo il litigio si vuole riprendere il dialogo, quando rabbie, divergenze e altro ci hanno fatto esaurire le parole e abbiamo paura di ferire o di essere feriti. E poi ci sono silenzi nocivi, velenosi, e sono quelli più celati, che lasciano intravedere freddezze, distanze che ogni giorno andranno a invadere lo spazio della coppia.

Bisogna avere fede nel matrimonio come si ha fede in Dio? Non so, non vedo divinità nel rapporto tra un uomo e una donna ma solo tanta umanità e imperfezione che solo col dialogo e con silenzi costruttivi possono far durare un’unione nel tempo. Più che fede: impegno e volontà.

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32666 sabina corsaro Sat, 14 Jun 2008 17:37:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32666 Sì, Massimo, è proprio così: tra la protagonista e il marito prevale il silenzio sterile, vuoto, marcio, quale effetto naturale di un trauma che distrugge lentamente il loro matrimonio. Intanto rispondo a Sergio Sozi e poi riprendo il discorso sul silenzio. La moderazione, Sergio, non è mai un atteggiamento errato, tuttavia dal mio punto di vista qualsiasi parola legata o meno ad un oggetto concreto (il cucchiaio etc.) è generata sempre da un'immagine. La letteratura ( e non il linguaggio orale) si fonda su una diegesi che non può essere solo nozionistica, concettuale senza che ci sia la mediazione dell'immaginazione. Se io voglio descrivere ad esempio la scena che si svolge in una cucina, immagino ogni singolo oggetto o già nella mia mente sto vedendo svolgersi tutta la scena, solo dopo darà vita alla mia scrittura. In tal senso penso al rapporto tra immagine e parola. Per quanto riguarda il silenzio, ci sono differenti silenzi: quelli necessari, rigeneratori, quando un uomo ed una donna vogliono solo lasciar parlare le loro anime, le sensazioni interiori, le emozioni, facendo a meno del suono della voce, senza dover necessariamente infrangere quell'atmosfera di armonia spirituale. Sì, Massimo, è proprio così: tra la protagonista e il marito prevale il silenzio sterile, vuoto, marcio, quale effetto naturale di un trauma che distrugge lentamente il loro matrimonio. Intanto rispondo a Sergio Sozi e poi riprendo il discorso sul silenzio.

La moderazione, Sergio, non è mai un atteggiamento errato, tuttavia dal mio punto di vista qualsiasi parola legata o meno ad un oggetto concreto (il cucchiaio etc.) è generata sempre da un’immagine. La letteratura ( e non il linguaggio orale) si fonda su una diegesi che non può essere solo nozionistica, concettuale senza che ci sia la mediazione dell’immaginazione. Se io voglio descrivere ad esempio la scena che si svolge in una cucina, immagino ogni singolo oggetto o già nella mia mente sto vedendo svolgersi tutta la scena, solo dopo darà vita alla mia scrittura. In tal senso penso al rapporto tra immagine e parola.
Per quanto riguarda il silenzio, ci sono differenti silenzi: quelli necessari, rigeneratori, quando un uomo ed una donna vogliono solo lasciar parlare le loro anime, le sensazioni interiori, le emozioni, facendo a meno del suono della voce, senza dover necessariamente infrangere quell’atmosfera di armonia spirituale.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32631 Maria Lucia Riccioli Sat, 14 Jun 2008 07:39:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32631 La vera indecenza è che abbiamo pareggiato... :-) Scherzi a parte, bel post, accalorato quanto basta. Io non tengo famiglia però penso che il giustissimo rigore di Sergio vada contemperato con la comprensione per l'umana fragilità. Non scordiamoci che la spada della giustizia di Dio è temperata dalla misericordia (vi ricordate gli angeli di Dante? Quella spada dalla lama squadrata è stata per me un'immagine illuminante). Siamo fragili. Finiti. Deboli. Vero è che se uno prende un impegno è per sempre, ma si può cadere, vacillare. Come Pietro. Che trovo umanissimo e vero. Comprendere non significa giustificare, attenzione. Ma homo sum, humani nihil a me alienum puto è uno dei miei motti scolpiti nella mente e nel cuore: nulla di quanto è umano ci può essere estraneo, nemmeno l'errore. Non possiamo scagliare pietre su nessuno, neanche su noi stessi, perché non sta a noi giudicare. Indicarci a vicenda la strada sì, portare gli uni i pesi degli altri sì. Mary Lucy predicatrice :-) La vera indecenza è che abbiamo pareggiato…
:-)
Scherzi a parte, bel post, accalorato quanto basta.
Io non tengo famiglia però penso che il giustissimo rigore di Sergio vada contemperato con la comprensione per l’umana fragilità. Non scordiamoci che la spada della giustizia di Dio è temperata dalla misericordia (vi ricordate gli angeli di Dante? Quella spada dalla lama squadrata è stata per me un’immagine illuminante). Siamo fragili. Finiti. Deboli. Vero è che se uno prende un impegno è per sempre, ma si può cadere, vacillare. Come Pietro. Che trovo umanissimo e vero. Comprendere non significa giustificare, attenzione. Ma homo sum, humani nihil a me alienum puto è uno dei miei motti scolpiti nella mente e nel cuore: nulla di quanto è umano ci può essere estraneo, nemmeno l’errore. Non possiamo scagliare pietre su nessuno, neanche su noi stessi, perché non sta a noi giudicare. Indicarci a vicenda la strada sì, portare gli uni i pesi degli altri sì.
Mary Lucy predicatrice
:-)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32622 Sergio Sozi Fri, 13 Jun 2008 23:23:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32622 Ultima considerazione a margine: per i motivi sopra addotti io non sopporto Moravia Alberto. E filone relativo. Mi sembrava fosse ovvio, ma meglio specificarlo, perche' chiunque legga queste righe vada a rileggersi quanto ho modestamente detto prima, ossia l'itinerario indispensabile per giungere a questa asserzione ''antimoraviana''. Ultima considerazione a margine: per i motivi sopra addotti io non sopporto Moravia Alberto. E filone relativo. Mi sembrava fosse ovvio, ma meglio specificarlo, perche’ chiunque legga queste righe vada a rileggersi quanto ho modestamente detto prima, ossia l’itinerario indispensabile per giungere a questa asserzione ”antimoraviana”.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32620 Sergio Sozi Fri, 13 Jun 2008 23:16:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32620 Io sono dogmatico. Con una ''quota'' democratico-illuministica. Ecco. La fede come base e tutto il resto... sopra. Io sono dogmatico. Con una ”quota” democratico-illuministica. Ecco. La fede come base e tutto il resto… sopra.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32619 Sergio Sozi Fri, 13 Jun 2008 23:10:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32619 Buonanotte, caro. Scusa, sai come sono fatto... Buonanotte, caro. Scusa, sai come sono fatto…

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32618 Sergio Sozi Fri, 13 Jun 2008 23:10:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32618 Massimo, tu dici ''Io credo che alla base di molti silenzi tra conuigi ci sia “immaturità”. L’amore passa, se non si coltiva.'' Rispondo: tutto cio' che passa e' segno che doveva passare. L'amore vero non passa. Mai. Chiacchiere o non chiacchiere. C'e'. Massimo, tu dici ”Io credo che alla base di molti silenzi tra conuigi ci sia “immaturità”. L’amore passa, se non si coltiva.”
Rispondo: tutto cio’ che passa e’ segno che doveva passare. L’amore vero non passa. Mai. Chiacchiere o non chiacchiere. C’e’.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/comment-page-3/#comment-32617 Massimo Maugeri Fri, 13 Jun 2008 23:07:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/11/lindecenza-di-elvira-seminara-una-moglie-un-marito-una-colf-straniera/#comment-32617 Vediamo cosa ne pensano gli altri, Sergio. --- Ora chiudo. Davvero. Sono a pezzi. Buon fine settimana. Vediamo cosa ne pensano gli altri, Sergio.

Ora chiudo. Davvero. Sono a pezzi.
Buon fine settimana.

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