Commenti a: L’ACQUARIO DEI CATTIVI. Incontro con Antonella Del Giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34313 Massimo Maugeri Sun, 13 Jul 2008 22:31:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34313 Grazie a te, cara Antonella. Sono felice che abbia incontrato e conosciuto l'ottimo Francesco. Uno degli scopi fondamentali di questo blog è proprio quello dell'incontro. Torna a intervenire, se puoi (e se ne hai voglia). Anche sugli altri post. Ogni volta che interverrai mi farai un regalo. Massimo Grazie a te, cara Antonella.
Sono felice che abbia incontrato e conosciuto l’ottimo Francesco.
Uno degli scopi fondamentali di questo blog è proprio quello dell’incontro.
Torna a intervenire, se puoi (e se ne hai voglia). Anche sugli altri post.
Ogni volta che interverrai mi farai un regalo.
Massimo

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34292 antonella del giudice Sun, 13 Jul 2008 10:38:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34292 Ho finalmente conosciuto Francesco Costa personalmente, perchè come scrittore già lo conoscevo e stimavo. Somiglia ai suoi libri, ed è un complimento perchè i suoi libri sono intelligenti, divertenti e soprattutto verticali, ovvero hanno sempre una profondità per cui bisogna leggerli. Cordialmente Ho finalmente conosciuto Francesco Costa personalmente, perchè come scrittore già lo conoscevo e stimavo. Somiglia ai suoi libri, ed è un complimento perchè i suoi libri sono intelligenti, divertenti e soprattutto verticali, ovvero hanno sempre una profondità per cui bisogna leggerli. Cordialmente

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34291 antonella del giudice Sun, 13 Jul 2008 10:32:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34291 caro Massimo, grazie infinite della "finestra" offertami e grazie a tutti coloro che sono intervenuti. Cordialmente caro Massimo, grazie infinite della “finestra” offertami e grazie a tutti coloro che sono intervenuti. Cordialmente

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34230 Massimo Maugeri Fri, 11 Jul 2008 22:12:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34230 Un saluto a tutti gli intervenuti. Un abbraccio a te, Antonella... con tantiin bocca al lupo per il tuo futuro di scrittrice. Un saluto a tutti gli intervenuti.
Un abbraccio a te, Antonella… con tantiin bocca al lupo per il tuo futuro di scrittrice.

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Di: Silvana Perotti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34128 Silvana Perotti Thu, 10 Jul 2008 15:06:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34128 Sì, è vero che voglio bene ad Antonella del Giudice, ma il mio giudizio non è accecato dall'affetto, ma è quello espresso da molti forse con parole meno "viscerali". per apprezzare questa scrittrice che, se non fosse una mia amica, sarei stata felice di scoprire in libreria. Silvana Perotti Sì, è vero che voglio bene ad Antonella del Giudice, ma il mio giudizio non è accecato dall’affetto, ma è quello espresso da molti forse con parole meno “viscerali”. per apprezzare questa scrittrice che, se non fosse una mia amica, sarei stata felice di scoprire in libreria.
Silvana Perotti

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34112 antonella del giudice Wed, 09 Jul 2008 19:51:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34112 si è capito che Silvana mi vuole bene, no? Grazie cara, soprattutto del tuo affetto si è capito che Silvana mi vuole bene, no? Grazie cara, soprattutto del tuo affetto

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Di: Silvana Perotti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34105 Silvana Perotti Wed, 09 Jul 2008 16:07:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34105 Antonella Del Giudice è il mio mito, perché mi ha permesso di vedere da vicino come nasce una scrittrice, una "grande" scrittice, dai primi racconti al primo romanzo, L'ultima papessa, una saga familiare scritta con una penna intinta nel talento. l'Antonella del Giudice dell'Acquario dei cattivi, che ho avuto la fortuna di leggere fin dalla prima stesura, è uno di quei romanzi che mentre li leggi, e sei affascinato dal plot, ti chiedi: "Ma come si fa a scrivere così?" perché ti immerge totalmente nell'ambiente che vuole rappresentare, ti fa conoscere e amare o odiare i personaggi, con quel suo stile vagamente Gaddiano, ma tutto suo, che sarebbe impossibile imitare. Quei brigatisti, ombre subumane di terroristi falliti, racchiusi fra quattro pareti claustrofobiche in un paesaggio desolato, fanno rabbia e pietà e ti fanno ritornare con la mente a quegli anni, quando una protesta a cui molti partecipammo, divenne follia, devastazione e morte. La società ferita che si ribellò, li isolò e poi li rinchiuse, dopo vent'anni diventa il bersaglio della loro tarda vendetta, quasi a voler ritornare indietro nel tempo per affrancarsi dai loro fallimenti. Geniale il finale, con l'estremo sacrificio dell'unico affermatosi proprio in quella magistratura che ha tanto odiato. Brava Antonella! L'orgoglio di esserti amica non mi acceca e sono certa che i tuoi scritti migliori sono quelli che ci regalerai in futuro, in un "semper ad maiora" che è proprio dei rari talenti che affiorano tra le migliaia di libri degli "scriventi" Silvana Perotti Antonella Del Giudice è il mio mito, perché mi ha permesso di vedere da vicino come nasce una scrittrice, una “grande” scrittice, dai primi racconti al primo romanzo, L’ultima papessa, una saga familiare scritta con una penna intinta nel talento.
l’Antonella del Giudice dell’Acquario dei cattivi, che ho avuto la fortuna di leggere fin dalla prima stesura, è uno di quei romanzi che mentre li leggi, e sei affascinato dal plot, ti chiedi: “Ma come si fa a scrivere così?” perché ti immerge totalmente nell’ambiente che vuole rappresentare, ti fa conoscere e amare o odiare i personaggi, con quel suo stile vagamente Gaddiano, ma tutto suo, che sarebbe impossibile imitare.
Quei brigatisti, ombre subumane di terroristi falliti, racchiusi fra quattro pareti claustrofobiche in un paesaggio desolato, fanno rabbia e pietà e ti fanno ritornare con la mente a quegli anni, quando una protesta a cui molti partecipammo, divenne follia, devastazione e morte.
La società ferita che si ribellò, li isolò e poi li rinchiuse, dopo vent’anni diventa il bersaglio della loro tarda vendetta, quasi a voler ritornare indietro nel tempo per affrancarsi dai loro fallimenti.
Geniale il finale, con l’estremo sacrificio dell’unico affermatosi proprio in quella magistratura che ha tanto odiato.
Brava Antonella! L’orgoglio di esserti amica non mi acceca e sono certa che i tuoi scritti migliori sono quelli che ci regalerai in futuro, in un “semper ad maiora” che è proprio dei rari talenti che affiorano tra le migliaia di libri degli “scriventi”
Silvana Perotti

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34074 antonella del giudice Mon, 07 Jul 2008 20:20:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34074 grazie Aldo grazie Aldo

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Di: Aldo P http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-34055 Aldo P Mon, 07 Jul 2008 13:09:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-34055 complimenti per il libro e per una maturità di stile e linguaggio davvero (e con tutto il cuore) invidiabile: era una prova difficile, mi sembra tu l'abbia superata nel migliore dei modi complimenti per il libro e per una maturità di stile e linguaggio davvero (e con tutto il cuore) invidiabile: era una prova difficile, mi sembra tu l’abbia superata nel migliore dei modi

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33973 antonella del giudice Fri, 04 Jul 2008 15:36:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33973 Grazie Gianluca, certi interventi sono iniezioni di autostima di cui a volte si necessita ( e davvero non per vanità ma per sopravvivenza) Grazie Gianluca, certi interventi sono iniezioni di autostima di cui a volte si necessita ( e davvero non per vanità ma per sopravvivenza)

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33964 antonella del giudice Fri, 04 Jul 2008 12:40:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33964 Cara Rosanna, solo a nominare i Demòni di Dostoevskij mi tremano i polsi, e ti ringrazio anche solo di averci pensato. I miei personaggi però non hanno la luciferina e devastante superbia del principe Stavrogin, nè la lucida perversa disperazione di Kirillov, perchè sono parto di tempi meno epici e quindi, più che demòni, quattro poveri diavoli. Specchio di un'epoca in cui anche il nuchilismo è consumistico, ahimè, e sbandierato per apparire laddove non si è. Grazie per l'intervento Cara Rosanna, solo a nominare i Demòni di Dostoevskij mi tremano i polsi, e ti ringrazio anche solo di averci pensato. I miei personaggi però non hanno la luciferina e devastante superbia del principe Stavrogin, nè la lucida perversa disperazione di Kirillov, perchè sono parto di tempi meno epici e quindi, più che demòni, quattro poveri diavoli. Specchio di un’epoca in cui anche il nuchilismo è consumistico, ahimè, e sbandierato per apparire laddove non si è. Grazie per l’intervento

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Di: Rosanna http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33963 Rosanna Fri, 04 Jul 2008 12:25:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33963 Un connotato del libro che finora non mi sembra sia stato evidenziato è che, pur trattando del post-terrorismo, peraltro non in chiave apologetica, evidenzia un fallimento che è esistenziale, più che politico. I quattro post-terroristi sono rinchiusi in un'atmosfera plumbea, luciferina, nella quale ad un certo punto cala l'oscurità, quasi una metafora del loro essere morti ad un mondo che li ha sorpassati e ad una storia che li ha dimenticati, senza concedere loro nemmeno l'onore di una rimozione. Il loro delirio di potere, con la convinzione ad esso sottesa che tutto possa essere consentito in nome di un più alto ideale, mi richiama ai personaggi dei "Demoni", che peccano (mi si passi il termine) prima di ogni altra cosa contro l'idea stessa di umanità, non riconoscendo più limiti nè valori. Vi è in qualche modo, nella concezione dei personaggi, una lontana eco di quei nichilisti descritti da Dostojevski? Un connotato del libro che finora non mi sembra sia stato evidenziato è che, pur trattando del post-terrorismo, peraltro non in chiave apologetica, evidenzia un fallimento che è esistenziale, più che politico. I quattro post-terroristi sono rinchiusi in un’atmosfera plumbea, luciferina, nella quale ad un certo punto cala l’oscurità, quasi una metafora del loro essere morti ad un mondo che li ha sorpassati e ad una storia che li ha dimenticati, senza concedere loro nemmeno l’onore di una rimozione. Il loro delirio di potere, con la convinzione ad esso sottesa che tutto possa essere consentito in nome di un più alto ideale, mi richiama ai personaggi dei “Demoni”, che peccano (mi si passi il termine) prima di ogni altra cosa contro l’idea stessa di umanità, non riconoscendo più limiti nè valori. Vi è in qualche modo, nella concezione dei personaggi, una lontana eco di quei nichilisti descritti da Dostojevski?

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Di: Gianluca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33923 Gianluca Thu, 03 Jul 2008 15:45:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33923 Il libro della Del Giudice è uno squarcio su una realtà sempre discussa, una ferita aperta, ma anche una storia semplice. La storia semplice e banale di quattro poveri diavoli, falliti e senza speranza. Condivido il pensiero di chi ha detto che vedrebbe bene una sua rappresentazione teatrale, perchè gli spazi, i pensieri, i caratteri costruiti da Antonella si prestano alla messa in scena. Anche se dubito che una pur ben riuscita resa teatrale avrebbe la forza d'impatto del libro. Gli auguri per il successo, da parte mia, sono ovvi. Io non mi limito ad augurarlo, ne sono semplicemente sicuro! Il libro della Del Giudice è uno squarcio su una realtà sempre discussa, una ferita aperta, ma anche una storia semplice. La storia semplice e banale di quattro poveri diavoli, falliti e senza speranza. Condivido il pensiero di chi ha detto che vedrebbe bene una sua rappresentazione teatrale, perchè gli spazi, i pensieri, i caratteri costruiti da Antonella si prestano alla messa in scena. Anche se dubito che una pur ben riuscita resa teatrale avrebbe la forza d’impatto del libro.
Gli auguri per il successo, da parte mia, sono ovvi. Io non mi limito ad augurarlo, ne sono semplicemente sicuro!

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33920 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 14:04:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33920 Gentile Carlo S, ho particolarmnte apprezzato il suo intervento, credo che lei abbia centrato l'argomento del mio romanzo. Quando mi avventuro in una narrazione non mi figuro mai a chi mi rivolgo. Trasformo in parole la mia urgenza di dire e dare. Ma per Acquario ho spesso pensato ad una vicenda toccata a mia figlia quando frequentava le scuole medie. Le toccò un professore di Arte che, lungi dall'insegnare la disciplina che gli competeva, si lasciava andare a sciagurate logorree in una delle quali affermò che negli anni 70 ci furono uomini valorosi che, capendo tutto, imbracciarono le armi e combatterono fino, purtroppo, ad essere battuti da uno Stato corrotto ( lo stesso che ogni mese gli pagava lo stipendio) Insieme ad altri genitori, indignatissima, andai a protestare ma il preside minimizzò dicendo "tanto poi i nostri ragazzi che ne sanno di quegli anni? mica posso licenziare il professore..." Ecco, molti non sanno di quegli anni, il fascino della ribellione è sempre in agguato e i cattivi maestri sono ovunque Gentile Carlo S, ho particolarmnte apprezzato il suo intervento, credo che lei abbia centrato l’argomento del mio romanzo. Quando mi avventuro in una narrazione non mi figuro mai a chi mi rivolgo. Trasformo in parole la mia urgenza di dire e dare. Ma per Acquario ho spesso pensato ad una vicenda toccata a mia figlia quando frequentava le scuole medie. Le toccò un professore di Arte che, lungi dall’insegnare la disciplina che gli competeva, si lasciava andare a sciagurate logorree in una delle quali affermò che negli anni 70 ci furono uomini valorosi che, capendo tutto, imbracciarono le armi e combatterono fino, purtroppo, ad essere battuti da uno Stato corrotto ( lo stesso che ogni mese gli pagava lo stipendio) Insieme ad altri genitori, indignatissima, andai a protestare ma il preside minimizzò dicendo “tanto poi i nostri ragazzi che ne sanno di quegli anni? mica posso licenziare il professore…” Ecco, molti non sanno di quegli anni, il fascino della ribellione è sempre in agguato e i cattivi maestri sono ovunque

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33910 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:38:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33910 Caro Massimo, dato che per me scrivere è vivere, naturalmente sto lavorando a un nuovo romanzo, ovvero nuovi inquietanti spettri invadono la mia casa e la mia pace. Ma non ne parlo fintanto che loro stessi non mi abbiano detto tutto. Fa parte della mia sana schizofrenia. Se scopro troppo i miei tanto plastici incubi, essi si dissolvono. Fintanto che non metto l'ultimo punto alle mie storie, mantengo coi loro protagonisti un riserbo sacerdotale. Caro Massimo, dato che per me scrivere è vivere, naturalmente sto lavorando a un nuovo romanzo, ovvero nuovi inquietanti spettri invadono la mia casa e la mia pace. Ma non ne parlo fintanto che loro stessi non mi abbiano detto tutto. Fa parte della mia sana schizofrenia. Se scopro troppo i miei tanto plastici incubi, essi si dissolvono. Fintanto che non metto l’ultimo punto alle mie storie, mantengo coi loro protagonisti un riserbo sacerdotale.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33909 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:33:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33909 Gentile Gianmario, è vero che l'omicidio è irrisarcibile. Chi ha perduto un figlio, un marito, un padre, un amico, è condannato ad un dolore a vita. Tuttavia io resto , da convinta liberale, ostinatamente avversa a pene inemendabili. Il mio romanzo cerca di scavare l'anima di chi ha prodotto tanto male, si chiede se chi ha operato una scelta così assoluta possa riscattarsi o invece rimanga tragicamente legato al suo ruolo. C'è nel mio romanzo un nodo narrativo - quasi un "giallo" - che si scioglie con un finale a sorpresa perchè credo che chi scrive abbia il dovere di offrire ai lettori una storia e di tesserla in una lingua convincente. Per questo la piccola banda che prendo in esame non è che una misera accolita di quattro cialtroni obnubilata da ideologie confuse e da molta voglia di apparire, di non rientrare nella banalità borghese, di rappresentare qualcosa di grande che tuttavia nessuno tra loro riesce a definire lucidamente. Insomma è il loro contesto esitenziale, personale, psicologico se vuole, che mi interessa davvero. E al fondo c'è l'indice puntato su quella che è una immensa colpa morale collettiva. Poi le pene vanno espiate, e uno stato di diritto che sia davvero una libera democrazia ha il dovere di perseguire chi si è macchiato di reati tanto gravi, e nessun colpo di spugna è accettabile. Sul caso Sofri però mi permetta di coltivare il ragionevole dubbio. Gentile Gianmario, è vero che l’omicidio è irrisarcibile. Chi ha perduto un figlio, un marito, un padre, un amico, è condannato ad un dolore a vita. Tuttavia io resto , da convinta liberale, ostinatamente avversa a pene inemendabili. Il mio romanzo cerca di scavare l’anima di chi ha prodotto tanto male, si chiede se chi ha operato una scelta così assoluta possa riscattarsi o invece rimanga tragicamente legato al suo ruolo. C’è nel mio romanzo un nodo narrativo – quasi un “giallo” – che si scioglie con un finale a sorpresa perchè credo che chi scrive abbia il dovere di offrire ai lettori una storia e di tesserla in una lingua convincente. Per questo la piccola banda che prendo in esame non è che una misera accolita di quattro cialtroni obnubilata da ideologie confuse e da molta voglia di apparire, di non rientrare nella banalità borghese, di rappresentare qualcosa di grande che tuttavia nessuno tra loro riesce a definire lucidamente. Insomma è il loro contesto esitenziale, personale, psicologico se vuole, che mi interessa davvero. E al fondo c’è l’indice puntato su quella che è una immensa colpa morale collettiva. Poi le pene vanno espiate, e uno stato di diritto che sia davvero una libera democrazia ha il dovere di perseguire chi si è macchiato di reati tanto gravi, e nessun colpo di spugna è accettabile. Sul caso Sofri però mi permetta di coltivare il ragionevole dubbio.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33907 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:14:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33907 Caro Bruno, è vero che al di là del ruolo di terroristi, i miei personaggi sono una estremizzazione di una generazione ostaggio dell'ideologia. Ci si sta dentro un po' tutti e stretti e scomodi in questo acquario maledetto. Grazie dell'intervento Caro Bruno, è vero che al di là del ruolo di terroristi, i miei personaggi sono una estremizzazione di una generazione ostaggio dell’ideologia. Ci si sta dentro un po’ tutti e stretti e scomodi in questo acquario maledetto. Grazie dell’intervento

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33906 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:12:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33906 Cara Annita, non aspettiamo che regista e produzione... Cara Annita, non aspettiamo che regista e produzione…

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33905 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:10:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33905 Cara Delia, i miei cannibaleschi personaggi credo stiano peggio dei fantasmi bechettiani che hai dottamente evocato. Loro hanno un Godot da aspettare, per i miei Godot è arrivato, se ne andato e loro non possono che agitarsi disperatamente in un acquario avvelenato. Grazie per la stima e il sostegno che non mi fai mai mancare, Cara Delia, i miei cannibaleschi personaggi credo stiano peggio dei fantasmi bechettiani che hai dottamente evocato. Loro hanno un Godot da aspettare, per i miei Godot è arrivato, se ne andato e loro non possono che agitarsi disperatamente in un acquario avvelenato. Grazie per la stima e il sostegno che non mi fai mai mancare,

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Di: Gianmario http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33904 Gianmario Thu, 03 Jul 2008 13:09:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33904 Gentile Del Giudice, da quanto scrive mi sembra che lei sia più una persona informata che non una rivisitatrice fantasiosa. Come ha messo opportunamente in rilievo Gregori, oltre a tanti scritti pubblicati vi sono stati tanti protagonisti che hanno parlato in prima persona e, dai suoi dialoghi, mi sembra che lei abbia attinto intelligentemente. Domando solo, a tutti, siamo sicuri che siano stati detti tutti i retroscena? Potessi, chiederei per esempio a Sofri, chi finanziava il braccio armato di Lotta Continua? Non mi sembra sia stato mai rivelato. Ma su questo può forse rispondere la Simona. Quanto ad aver pagato i debiti con la giustizia (come ho già scritto dell'omicidio nel post su Costa) coloro che hanno assassinato volontariamente e gratuitamente non potranno mai saldare il debito, contratto non con gli uomini ma con l'universo. Gentile Del Giudice, da quanto scrive mi sembra che lei sia più una persona informata che non una rivisitatrice fantasiosa. Come ha messo opportunamente in rilievo Gregori, oltre a tanti scritti pubblicati vi sono stati tanti protagonisti che hanno parlato in prima persona e, dai suoi dialoghi, mi sembra che lei abbia attinto intelligentemente. Domando solo, a tutti, siamo sicuri che siano stati detti tutti i retroscena? Potessi, chiederei per esempio a Sofri, chi finanziava il braccio armato di Lotta Continua? Non mi sembra sia stato mai rivelato. Ma su questo può forse rispondere la Simona. Quanto ad aver pagato i debiti con la giustizia (come ho già scritto dell’omicidio nel post su Costa) coloro che hanno assassinato volontariamente e gratuitamente non potranno mai saldare il debito, contratto non con gli uomini ma con l’universo.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33903 antonella del giudice Thu, 03 Jul 2008 13:03:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33903 Caro Massimo, non conosco personalmente Francesco Costa, ma rimasi fulminata dal suo romanzo LA VOLPE A TRE ZAMPE. Tuttavia proprio oggi ho ricevuto l'invito alla presentazione del suo nuovo romanzo, i cui relatori sarenna gli amici Nando Vitali e Maurizio de Giovanni. Così magari ci potranno presentare ( è difficile che mi presenti da me). Intanto auguro a Costa una grande in bocca al lupo per il suo ultimo libro, che certamente, con le premesse dei precedenti, merita un grande successo. Caro Massimo, non conosco personalmente Francesco Costa, ma rimasi fulminata dal suo romanzo LA VOLPE A TRE ZAMPE. Tuttavia proprio oggi ho ricevuto l’invito alla presentazione del suo nuovo romanzo, i cui relatori sarenna gli amici Nando Vitali e Maurizio de Giovanni. Così magari ci potranno presentare ( è difficile che mi presenti da me). Intanto auguro a Costa una grande in bocca al lupo per il suo ultimo libro, che certamente, con le premesse dei precedenti, merita un grande successo.

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Di: Annita http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33892 Annita Thu, 03 Jul 2008 10:42:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33892 A me il libro è piaciuto molto e lo vedrei ancor più volentieri rappresentato a teatro! Che ne pensate?? A me il libro è piaciuto molto e lo vedrei ancor più volentieri rappresentato a teatro! Che ne pensate??

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Di: Bruno Calò http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33891 Bruno Calò Thu, 03 Jul 2008 10:40:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33891 Complimenti a tutti per la discussione e ad Antonella del Giudice per aver fatto diventare il suo acquario .. una piscina! Infatti il grande merito di Antonella è stato quello di mettere a confronto i suoi personaggi, ed ora anche noi lettori, con un grande dramma della nostra storia repubblicana. Però nel libro il terrorismo è solo sfondo, i protagonisti non sono terroristi ma esseri umani a confronto tra loro, con sè stessi, con il tempo nelle sue tre declinazioni, tutti sezionati dall'affilatissima precisione del bisturi della scrittrice. Noi, invece, ci sentiamo spinti a misurarci con il contesto perchè è drammaticamente reale ma dovremmo provare a misurarci proprio con i personaggi, con i loro dubbi, colpe, debolezze che sono argomento altrettanto drammatico ed attuale, in una società che ha fatto dell'incertezza il suo imperativo. Complimenti a tutti per la discussione e ad Antonella del Giudice per aver fatto diventare il suo acquario .. una piscina!
Infatti il grande merito di Antonella è stato quello di mettere a confronto i suoi personaggi, ed ora anche noi lettori, con un grande dramma della nostra storia repubblicana.
Però nel libro il terrorismo è solo sfondo, i protagonisti non sono terroristi ma esseri umani a confronto tra loro, con sè stessi, con il tempo nelle sue tre declinazioni, tutti sezionati dall’affilatissima precisione del bisturi della scrittrice.
Noi, invece, ci sentiamo spinti a misurarci con il contesto perchè è drammaticamente reale ma dovremmo provare a misurarci proprio con i personaggi, con i loro dubbi, colpe, debolezze che sono argomento altrettanto drammatico ed attuale, in una società che ha fatto dell’incertezza il suo imperativo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33867 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 23:04:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33867 @ Salvilina Un poeta partenopeo (ma anche non partenopeo) può presentare le sue opere qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/category/presentazioni-di-libri-ed-eventi/ e "postare" le sue poesie qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/02/iperspazio-creativo/ I suddetti spazi sono assolutamente liberi. Grazie per essere intervenuta. @ Salvilina
Un poeta partenopeo (ma anche non partenopeo) può presentare le sue opere qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/category/presentazioni-di-libri-ed-eventi/
e “postare” le sue poesie qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/02/iperspazio-creativo/
I suddetti spazi sono assolutamente liberi.
Grazie per essere intervenuta.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33865 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 22:48:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33865 Un caro saluto a Carlo S. che ha giustamente ripreso il commento della nostra ottima Simona. Un caro saluto a Carlo S. che ha giustamente ripreso il commento della nostra ottima Simona.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33864 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 22:47:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33864 Cara Antonella, Francesco Costa sta passando da queste parti. Sarebbe bello se anche tu facessi un salto dalle sue. Ti va? Cara Antonella,
Francesco Costa sta passando da queste parti. Sarebbe bello se anche tu facessi un salto dalle sue.
Ti va?

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33854 Carlo S. Wed, 02 Jul 2008 22:12:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33854 Da quello che si è scritto tra questi commenti traspare un romanzo che cerca di indagare sulle persone, più che esprimere giudizi su quella che fu indubbiamente una delle tante follie della storia. Peraltro molto interessanti quelli certamente fondati di Simona che dice: "nonostante la ferocia di facciata, fermentava anche confusione, sovrapposizione di ruoli, ideologismo confuso, incapacità di sapersi veramente rapportare a un filone “filosofico” forte che non fosse - al di là delle etichette leniniste- una profonda, irrisolta e malata rabbia" e conclude con "....la tragedia non possa essere mai rimossa. Ma solo trasformata. E tuttavia la trasformazione esige riflessione, analisi, obiettività." E per la letteratura, non per la storia politica o giuridica, rimane fondamentale domandarsi come le persone umane, a volte anche dotate di intelligenza e cultura (forse mal digerita) possano farsi abbagliare così dalle ideologie, come riuscire ad annullare le proprie coscienze, come seguire percorsi così rigidi e preordinati, miltarmente, senza un minimo di senso critico. E cosa possano pensare di se stessi in seguito, quando l'abbaglio è svanito. Perchè una società si trasformi attraverso la riflessione, l'analisi e l'obiettività (come dice Simona) è necessario che lo facciano dapprima i singoli individui, perchè una società non è che la somma di loro stessi. E permettere anche a chi non avesse vissuto quegli anni di riflettere e metabolizzare il passato di cui sono comunque figli anche (e di più) attraverso queste storie. Da quello che si è scritto tra questi commenti traspare un romanzo che cerca di indagare sulle persone, più che esprimere giudizi su quella che fu indubbiamente una delle tante follie della storia. Peraltro molto interessanti quelli certamente fondati di Simona che dice: “nonostante la ferocia di facciata, fermentava anche confusione, sovrapposizione di ruoli, ideologismo confuso, incapacità di sapersi veramente rapportare a un filone “filosofico” forte che non fosse – al di là delle etichette leniniste- una profonda, irrisolta e malata rabbia” e conclude con “….la tragedia non possa essere mai rimossa. Ma solo trasformata. E tuttavia la trasformazione esige riflessione, analisi, obiettività.”
E per la letteratura, non per la storia politica o giuridica, rimane fondamentale domandarsi come le persone umane, a volte anche dotate di intelligenza e cultura (forse mal digerita) possano farsi abbagliare così dalle ideologie, come riuscire ad annullare le proprie coscienze, come seguire percorsi così rigidi e preordinati, miltarmente, senza un minimo di senso critico. E cosa possano pensare di se stessi in seguito, quando l’abbaglio è svanito. Perchè una società si trasformi attraverso la riflessione, l’analisi e l’obiettività (come dice Simona) è necessario che lo facciano dapprima i singoli individui, perchè una società non è che la somma di loro stessi.
E permettere anche a chi non avesse vissuto quegli anni di riflettere e metabolizzare il passato di cui sono comunque figli anche (e di più) attraverso queste storie.

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Di: salvilina@gmail.com http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33853 salvilina@gmail.com Wed, 02 Jul 2008 22:08:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33853 Bene che ci si occupa di scrittori partenopei, ma perchè no anche di poeti partenopei? Bene che ci si occupa di scrittori partenopei, ma perchè no anche di poeti partenopei?

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Di: delia morea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33852 delia morea Wed, 02 Jul 2008 22:08:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33852 Cara Antonella, sai che sono molto legata a questo romanzo. Non si dimentica, non si possono dimenticare quegli anni che oltre ad oscurare l'Italia l'hanno trasformata . Ma per me l'"Acquario dei cattivi" oltre ad aprire una nuova, originale finestra sull'argomento è anche gioco al massacro. E' clausrofobica rappresentazione di un malessere generazionale. Il male di vivere si potrebbe dire? E' insinuante come un serpente o come quel topo protagonista anch'esso e metafora di un mister Hide che si nasconde nei meandri delle menti umane. E teatro dell'assurdo. Quando si aspetta forse Godot o forse la morte? Cosa ne dici? Cara Antonella,

sai che sono molto legata a questo romanzo. Non si dimentica, non si possono dimenticare quegli anni che oltre ad oscurare l’Italia l’hanno trasformata . Ma per me l’”Acquario dei cattivi” oltre ad aprire una nuova, originale finestra sull’argomento è anche gioco al massacro. E’ clausrofobica rappresentazione di un malessere generazionale. Il male di vivere si potrebbe dire? E’ insinuante come un serpente o come quel topo protagonista anch’esso e metafora di un mister Hide che si nasconde nei meandri delle menti umane. E teatro dell’assurdo. Quando si aspetta forse Godot o forse la morte? Cosa ne dici?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33848 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 21:01:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33848 Ancora per Antonella Del Giudice... Poiché Letteratitudine è un luogo d'incontro, ne approfitto per presentarti Francesco Costa. Lo conosci? Anche lui è uno scrittore napoletano. Puoi trovarlo qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/29/presto-ti-sveglierai-incontro-con-francesco-costa/ Ancora per Antonella Del Giudice…
Poiché Letteratitudine è un luogo d’incontro, ne approfitto per presentarti Francesco Costa. Lo conosci? Anche lui è uno scrittore napoletano.
Puoi trovarlo qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/06/29/presto-ti-sveglierai-incontro-con-francesco-costa/

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33846 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 20:58:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33846 Antonella, sono io che ringrazio te per la tua partecipazione attivissima a questo post. Ne approfitto per farti una domanda fuori argomento. <b>Stai lavorando a un nuovo libro?</b> Cosa bolle nella tua pentola letteraria? Antonella,
sono io che ringrazio te per la tua partecipazione attivissima a questo post.
Ne approfitto per farti una domanda fuori argomento.
Stai lavorando a un nuovo libro?
Cosa bolle nella tua pentola letteraria?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33845 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 20:57:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33845 Ringrazio tutti per i nuovi commenti. Ringrazio tutti per i nuovi commenti.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33844 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 20:56:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33844 E tuttavia non bisogna dimenticare che chi ha pagato il suo debito con la giustizia, in una democrazia sana, deve avere l'opportunità di un riscatto umano. Deve avere l'occasione di vivere, con la riservatezza dovuta ai parenti delle vittime. Quello che davvero inquieta è la smania di protagonismo che anima alcuni sopravissuti. Il personaggio più terribile del mio romanzo è Eligio, il terrorista che non è mai stato scoperto, che ha continuato la sua lotta con la toga del magistrato, che è disponibile a tutto pur di perseguire il suo torbido ideale. Il mio romanzo è anche un noir, ha un finale a sorpresa, che dà senso a tutta la narrazione. E tuttavia non bisogna dimenticare che chi ha pagato il suo debito con la giustizia, in una democrazia sana, deve avere l’opportunità di un riscatto umano. Deve avere l’occasione di vivere, con la riservatezza dovuta ai parenti delle vittime. Quello che davvero inquieta è la smania di protagonismo che anima alcuni sopravissuti. Il personaggio più terribile del mio romanzo è Eligio, il terrorista che non è mai stato scoperto, che ha continuato la sua lotta con la toga del magistrato, che è disponibile a tutto pur di perseguire il suo torbido ideale. Il mio romanzo è anche un noir, ha un finale a sorpresa, che dà senso a tutta la narrazione.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33843 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 20:45:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33843 Maria Fida Moro ha ragione. Tuttavia personalmente sono visceralmente contraria a qualsiasi censura. Basta leggerli i libri di molti di questi EX per comprendere, con un minimo di acume, che storicamente e moralmente e culturalmente non sono che IX Come tali il mio romanzo li rappresenta, come tali li scopre. Maria Fida Moro ha ragione. Tuttavia personalmente sono visceralmente contraria a qualsiasi censura. Basta leggerli i libri di molti di questi EX per comprendere, con un minimo di acume, che storicamente e moralmente e culturalmente non sono che IX Come tali il mio romanzo li rappresenta, come tali li scopre.

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Di: outworks110 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33842 outworks110 Wed, 02 Jul 2008 20:32:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33842 Il terrorismo di sinistra, e la mancata esecrazione, la differenza del giudizio storico tra nazismo e comunismo ( in particolare lo stalinismo), dimostrano secondo me quale potere ipnotico possiedono le parole. Maria Fida Moro rispose una volta ad una domanda su chi avesse vinto la guerra fra stato e terrorismo, più o meno così : La guerra la scrivono i vincitori e andando in una libreria qualsiasi vendendo quello che c'è negli scaffali sembra che la guerra l'abbiano vinta i terroristi. Il terrorismo di sinistra, e la mancata esecrazione, la differenza del giudizio storico tra nazismo e comunismo ( in particolare lo stalinismo), dimostrano secondo me quale potere ipnotico possiedono le parole.
Maria Fida Moro rispose una volta ad una domanda su chi avesse vinto la guerra fra stato e terrorismo, più o meno così : La guerra la scrivono i vincitori e andando in una libreria qualsiasi vendendo quello che c’è negli scaffali sembra che la guerra l’abbiano vinta i terroristi.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33840 Sergio Sozi Wed, 02 Jul 2008 19:24:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33840 Ringrazio ulteriormente per la cordialita' e la disponibilita' la sig.ra Del Giudice. E mi scuso perche', vivendo io all'estero e lavorando nel campo della Letteratura e delle traduzioni, mi sara' difficile acquistare a prezzo non raddoppiato il Suo libro. E' una questione meramente economica. Saluti Cari Sozi Ringrazio ulteriormente per la cordialita’ e la disponibilita’ la sig.ra Del Giudice. E mi scuso perche’, vivendo io all’estero e lavorando nel campo della Letteratura e delle traduzioni, mi sara’ difficile acquistare a prezzo non raddoppiato il Suo libro. E’ una questione meramente economica.
Saluti Cari
Sozi

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Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33834 Elektra Wed, 02 Jul 2008 13:46:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33834 Elektra non è il mio vero nome, ma indica la mia vera essenza. Grazie Antonella. Smile Elektra non è il mio vero nome, ma indica la mia vera essenza. Grazie Antonella.
Smile

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33833 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 13:33:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33833 Grazie Marcella Grazie Marcella

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Di: Marcella, Napoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33831 Marcella, Napoli Wed, 02 Jul 2008 12:44:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33831 Dall'osservatorio di chi quegli anni li ha vissuti solo in modo indiretto è difficile fare una valutazione. Per motivi anagrafici di quegli anni mi restano immagini, reportage, racconti. Poi ci sono i libri, i memoriali, la competizione per l'eccellenza letteraria attraverso il sostegno ad una parte o all'altra. Talvolta mi sembra poco e troppo, al tempo stesso, quello che questo pezzo della nostra storia ancora riesca a scatenare. Per fortuna Antonella Del Giudice ci ha consegnato un'opera emozionante sia dal punto di vista narrativo che da quello politico-emotivo. Non importa il nome delle vittime, l'acronimo dei persecutori: credo, piuttosto, che un fermo immagine di un decennio attraverso l'analisi e la rielaborazione degli stessi vinti debba servire a me e a tutti quelli che come me non li hanno vissuti in prima persona, ma ne vivono sulla pelle ogni giorno gli effetti. La tragedia accompagna ancora la vita di molte persone, la tragedia è ancora dentro: giusto, anzi doveroso, che se ne parli. Brava Antonella Del Giudice. Attendo con entusiasmo il prossimo romanzo... Dall’osservatorio di chi quegli anni li ha vissuti solo in modo indiretto è difficile fare una valutazione. Per motivi anagrafici di quegli anni mi restano immagini, reportage, racconti. Poi ci sono i libri, i memoriali, la competizione per l’eccellenza letteraria attraverso il sostegno ad una parte o all’altra. Talvolta mi sembra poco e troppo, al tempo stesso, quello che questo pezzo della nostra storia ancora riesca a scatenare.
Per fortuna Antonella Del Giudice ci ha consegnato un’opera emozionante sia dal punto di vista narrativo che da quello politico-emotivo.
Non importa il nome delle vittime, l’acronimo dei persecutori: credo, piuttosto, che un fermo immagine di un decennio attraverso l’analisi e la rielaborazione degli stessi vinti debba servire a me e a tutti quelli che come me non li hanno vissuti in prima persona, ma ne vivono sulla pelle ogni giorno gli effetti. La tragedia accompagna ancora la vita di molte persone, la tragedia è ancora dentro: giusto, anzi doveroso, che se ne parli.

Brava Antonella Del Giudice.
Attendo con entusiasmo il prossimo romanzo…

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-2/#comment-33830 Maria Lucia Riccioli Wed, 02 Jul 2008 11:31:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33830 Signora Del Giudice, grazie della sua disponibilità. Un autore non scrive solo per sé: la vera essenza del suo lavoro è comunicazione. Nel blog di Massimo, come ha potuto constatare, le voci sono tante e variegate, ma la passione per i libri, la curiosità e il rispetto per chi si mette in gioco scrivendoli sono di casa... Signora Del Giudice, grazie della sua disponibilità. Un autore non scrive solo per sé: la vera essenza del suo lavoro è comunicazione. Nel blog di Massimo, come ha potuto constatare, le voci sono tante e variegate, ma la passione per i libri, la curiosità e il rispetto per chi si mette in gioco scrivendoli sono di casa…

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33825 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 10:50:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33825 Un sorriso anche a te, EleKtra. Non so se sia il tuo vero nome ma Elettra è un nome che mi piace tanto, se avessi avuto un'altra figlia l'avrei chiamata così Un sorriso anche a te, EleKtra. Non so se sia il tuo vero nome ma Elettra è un nome che mi piace tanto, se avessi avuto un’altra figlia l’avrei chiamata così

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Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33823 Elektra Wed, 02 Jul 2008 10:10:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33823 Complimenti all'autrice anche per le risposte date nel corso di questa discussione. L'argomento è di difficile trattazione e la sensazione è che lei, Antonella Del Giudice, sia riuscita a trattarlo in maniera originale. Non posso che elargirle un sorriso dei miei. Smile Complimenti all’autrice anche per le risposte date nel corso di questa discussione. L’argomento è di difficile trattazione e la sensazione è che lei, Antonella Del Giudice, sia riuscita a trattarlo in maniera originale.
Non posso che elargirle un sorriso dei miei.
Smile

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33822 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 08:58:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33822 Caro Massimo, due parole per ringraziarti dell'occasione che dai agli scrittori come me - un po' timidi e restii e timorosi di sovraesposizioni che non rispecchiano il loro carattere - , di incontrare i destinatari di un lavoro che è una imprescindibile esigenza esistenziale ma che deve anche essere servizio, altrimenti è aria fritta. Grazie di cuore. Un saluto affettuoso Caro Massimo, due parole per ringraziarti dell’occasione che dai agli scrittori come me – un po’ timidi e restii e timorosi di sovraesposizioni che non rispecchiano il loro carattere – , di incontrare i destinatari di un lavoro che è una imprescindibile esigenza esistenziale ma che deve anche essere servizio, altrimenti è aria fritta. Grazie di cuore. Un saluto affettuoso

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33821 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 08:49:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33821 Gentile Simona, carica appunto del bagaglio di quegli anni tremendi che ho voluto scrivere la mia amarissima commedia. Ne ho parlato come ne può parlare uno scrittore, buttando in scena dei personaggi e ascoltandoli. Ne è venuto fuori un ritratto credo impietoso, senza buonismi, senza riscatti, e un monito: all'erta, nessun è escluso. Infatti gli ultimi omicidi di Biagi e D'Antona devono metterci in guardia. Il virus del terrorismo può - come quello della Peste di Camus- dormire anni e poi svegliarsi all'improvviso. Colpire chiunque. Ma vi ricordate la faccia del fratello di Peci_ un operaio, inncente, colpevole solo di essere il fratello di un "pentito"- ve lo ricordate quando sotto una ridicola marcetta si pronunciava la sentenza della sua condanna a morte, del suo omicidio? Io non la dimenticherò mai. E bisognerebbe che i nostri figli - io ho una figlia di 15 anni - sapessero.Gli assassini devono tacere per dignità se non per vergogna, ma artisti, intellettuali, storici, giornalisti hanno il dovere morale di raccontare. Gentile Simona, carica appunto del bagaglio di quegli anni tremendi che ho voluto scrivere la mia amarissima commedia. Ne ho parlato come ne può parlare uno scrittore, buttando in scena dei personaggi e ascoltandoli. Ne è venuto fuori un ritratto credo impietoso, senza buonismi, senza riscatti, e un monito: all’erta, nessun è escluso. Infatti gli ultimi omicidi di Biagi e D’Antona devono metterci in guardia.
Il virus del terrorismo può – come quello della Peste di Camus- dormire anni e poi svegliarsi all’improvviso. Colpire chiunque. Ma vi ricordate la faccia del fratello di Peci_ un operaio, inncente, colpevole solo di essere il fratello di un “pentito”- ve lo ricordate quando sotto una ridicola marcetta si pronunciava la sentenza della sua condanna a morte, del suo omicidio? Io non la dimenticherò mai. E bisognerebbe che i nostri figli – io ho una figlia di 15 anni – sapessero.Gli assassini devono tacere per dignità se non per vergogna, ma artisti, intellettuali, storici, giornalisti hanno il dovere morale di raccontare.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33820 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 08:37:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33820 Gentile Sergio Sozi, per scrivere il libro ovviamente non mi sono basata sui miei ricordi di borghese figlia di papà rivoluzionaria - pessima a guardarmi adesso, esattamente con lo stesso sguardo con cui, lungimirante, ci guardava Pasolini. Ho letto tantissimi libri, ivi compresi i più - ahinoi-numerosi, ovvero quelli scritti dai terroristi. Di questi ho cercato di mutuare nei dialoghi il linguaggio ambiguo e ampoloso.Io non sono nè una sociologa, nè una storica. Volevo rappresentare una commedia umana miserrima. Ho cercato anche di mettere da parte i rancori e lo sdegno di vedere certi signori parlare appunto come gli storici e i i sociologhi che che non sono.Davvero mi piacerebbe leggesse il libro per sapere se in parte almeno ci sono riuscita. Grazie dei suoi interventi. Gentile Sergio Sozi, per scrivere il libro ovviamente non mi sono basata sui miei ricordi di borghese figlia di papà rivoluzionaria – pessima a guardarmi adesso, esattamente con lo stesso sguardo con cui, lungimirante, ci guardava Pasolini. Ho letto tantissimi libri, ivi compresi i più – ahinoi-numerosi, ovvero quelli scritti dai terroristi. Di questi ho cercato di mutuare nei dialoghi il linguaggio ambiguo e ampoloso.Io non sono nè una sociologa, nè una storica. Volevo rappresentare una commedia umana miserrima. Ho cercato anche di mettere da parte i rancori e lo sdegno di vedere certi signori parlare appunto come gli storici e i i sociologhi che che non sono.Davvero mi piacerebbe leggesse il libro per sapere se in parte almeno ci sono riuscita. Grazie dei suoi interventi.

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Di: antonella del giudice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33819 antonella del giudice Wed, 02 Jul 2008 08:29:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33819 Gentile sig. Gregori, forse io non mi sono spiegata bene: la penso esattamente come lei! Il mio è un libro assolutamente antireducista. I miei cattivi io li definisco "virtuosi" come virtuosi del male, alla stessa stregua dei nazisti. Ritengo offensivo intervistarli, farli parlare all'università, conferirgli dignità di sconfitti: essi sono dei perdenti, irrimediabilmente, e come tali sono dipinti nel mio romanzo, che è un romanzo tuttavia, io ritengo, esistenziale. Quello che mi interessava chiedermi e dunque chiedere è: chi sono costoro oggi, veramente, denudati delle maschere di eleganti sconfitti in cui si paludano e li paludano i mass media. Io, volevo togliere loro la maschera e mostrarli in tutta la loro miseria umana ed esistenziale. Se leggerà il libro sarò oltremodo interessata a sapere se, secondo il suo giudizio che non diverge dal mio, ci sono riuscita. Grazie. Gentile sig. Gregori, forse io non mi sono spiegata bene: la penso esattamente come lei! Il mio è un libro assolutamente antireducista. I miei cattivi io li definisco “virtuosi” come virtuosi del male, alla stessa stregua dei nazisti. Ritengo offensivo intervistarli, farli parlare all’università, conferirgli dignità di sconfitti: essi sono dei perdenti, irrimediabilmente, e come tali sono dipinti nel mio romanzo, che è un romanzo tuttavia, io ritengo, esistenziale. Quello che mi interessava chiedermi e dunque chiedere è: chi sono costoro oggi, veramente, denudati delle maschere di eleganti sconfitti in cui si paludano e li paludano i mass media. Io, volevo togliere loro la maschera e mostrarli in tutta la loro miseria umana ed esistenziale. Se leggerà il libro sarò oltremodo interessata a sapere se, secondo il suo giudizio che non diverge dal mio, ci sono riuscita. Grazie.

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Di: Simona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33818 Simona Wed, 02 Jul 2008 07:43:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33818 Degli anni del terrorismo dovrebbe rimanere la capacità di analisi. Di riflessione. Non solo da un punto di vista storico. Ma giuridico. Una delle armi più potenti per combatterlo fu infatti una legge. Una legge che concedeva incentivi e sconti di pena a coloro che avessero collaborato con la giustizia e indicato i nomi degli altri affiliati. Altra condizione per fruire dei benefici normatvi era l'abiura della propria fede. Ecco. E' stata la prima legge italiana sul pentitismo. Quella che usualmente si fa risalire a Falcone è invece un frutto degli anni di piombo e della necessità disperata in cui si trovò lo stato nel far fronte a un disagio non solo delinquenziale ma umano. Il successo del "pentitismo" in quella occasione fa comprendere che esso ha degli indubbi caratteri di efficacia in contesti di emergenza e di crisi. La legge ebbe infatti un'applicazione pressante. Perchè fece leva sulla lacerante divisone che regnava all'interno delle BR. Dove in realtà, nonostante la ferocia di facciata, fermentava anche confusione, sovrapposizione di ruoli, ideologismo confuso, incapacità di sapersi veramente rapportare a un filone "filosofico" forte che non fosse - al di là delle etichette leniniste- una profonda, irrisolta e malata rabbia. Gli atti processuali di quel periodo lo dimostrano. Pochissimi degli accoliti manifestarono lucidità. Fede consapevole. Gli altri sbandarono e si dispersero come tutte le coalizioni umane che fingono di avere un obiettivo e un nemico esterno. E invece dovrebbero partire da se stesse. Credo quindi - per rispondere alla domanda di Massimo - che la tragedia non possa essere mai rimossa. Ma solo trasformata. E tuttavia la trasformazione esige riflessione, analisi, obiettività. Solo così il male può evolvere in bene. In bagaglio. In eredità. Degli anni del terrorismo dovrebbe rimanere la capacità di analisi. Di riflessione. Non solo da un punto di vista storico. Ma giuridico.
Una delle armi più potenti per combatterlo fu infatti una legge. Una legge che concedeva incentivi e sconti di pena a coloro che avessero collaborato con la giustizia e indicato i nomi degli altri affiliati. Altra condizione per fruire dei benefici normatvi era l’abiura della propria fede.
Ecco.
E’ stata la prima legge italiana sul pentitismo.
Quella che usualmente si fa risalire a Falcone è invece un frutto degli anni di piombo e della necessità disperata in cui si trovò lo stato nel far fronte a un disagio non solo delinquenziale ma umano. Il successo del “pentitismo” in quella occasione fa comprendere che esso ha degli indubbi caratteri di efficacia in contesti di emergenza e di crisi.
La legge ebbe infatti un’applicazione pressante.
Perchè fece leva sulla lacerante divisone che regnava all’interno delle BR. Dove in realtà, nonostante la ferocia di facciata, fermentava anche confusione, sovrapposizione di ruoli, ideologismo confuso, incapacità di sapersi veramente rapportare a un filone “filosofico” forte che non fosse – al di là delle etichette leniniste- una profonda, irrisolta e malata rabbia.
Gli atti processuali di quel periodo lo dimostrano.
Pochissimi degli accoliti manifestarono lucidità. Fede consapevole.
Gli altri sbandarono e si dispersero come tutte le coalizioni umane che fingono di avere un obiettivo e un nemico esterno.
E invece dovrebbero partire da se stesse.
Credo quindi – per rispondere alla domanda di Massimo – che la tragedia non possa essere mai rimossa. Ma solo trasformata.
E tuttavia la trasformazione esige riflessione, analisi, obiettività.
Solo così il male può evolvere in bene. In bagaglio. In eredità.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33817 Massimo Maugeri Wed, 02 Jul 2008 06:43:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33817 Buona giornata a tutti e grazie per i nuovi commenti. Buona giornata a tutti e grazie per i nuovi commenti.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33812 Sergio Sozi Wed, 02 Jul 2008 00:09:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33812 Ultimo Post Scriptum Io sono classe 1965. A quindici anni andavo a scivere sui muri ''Aut. Op.'' con la falce e martello affianco - Cicerone, ben piu' saggio e ponderoso di me, mi interessava solo per ottenere la sufficienza sui banchi. Invece contavano, per me adolescente idiota ed indifeso, i frammenti di ''rivoluzionarismo'' che mi mandava la societa' intorno: una societa' insicura perche' disonesta e barricadera, superficiale come tutti i rivoluzionari italiani post-'45. E dunque leggevo Metropolis e gli articoli di Negri, compravo ''Il Male'' e ''Lotta Continua'' in edicola. Borghese, odiavo la decadenza borghese. Se qualcuno mi avesse dato una pistola forse... trent'anni fa... Adesso capira', penso, signora, quanto io sia completamente d'accordo con lei. Ultimo Post Scriptum
Io sono classe 1965. A quindici anni andavo a scivere sui muri ”Aut. Op.” con la falce e martello affianco – Cicerone, ben piu’ saggio e ponderoso di me, mi interessava solo per ottenere la sufficienza sui banchi. Invece contavano, per me adolescente idiota ed indifeso, i frammenti di ”rivoluzionarismo” che mi mandava la societa’ intorno: una societa’ insicura perche’ disonesta e barricadera, superficiale come tutti i rivoluzionari italiani post-’45. E dunque leggevo Metropolis e gli articoli di Negri, compravo ”Il Male” e ”Lotta Continua” in edicola. Borghese, odiavo la decadenza borghese. Se qualcuno mi avesse dato una pistola forse… trent’anni fa…
Adesso capira’, penso, signora, quanto io sia completamente d’accordo con lei.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/comment-page-1/#comment-33811 Sergio Sozi Tue, 01 Jul 2008 23:54:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/01/lacquario-dei-cattivi-incontro-con-antonella-del-giudice/#comment-33811 P.S. Solo agli Storici di professione la parola, dunque. E ai loro testi - scolastici o comunque scientifici. P.S.
Solo agli Storici di professione la parola, dunque. E ai loro testi – scolastici o comunque scientifici.

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