Commenti a: IL DOLORE PIU’ GRANDE. ORFANA DI MIA FIGLIA di Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-806128 Massimo Maugeri Sun, 18 Aug 2013 22:40:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-806128 Caro Giuseppe, grazie per aver condiviso con noi il tuo immenso dolore e per aver voluto apportare un'ulteriore testimonianza in questo post. Ti sono vicino e ti abbraccio forte. Caro Giuseppe, grazie per aver condiviso con noi il tuo immenso dolore e per aver voluto apportare un’ulteriore testimonianza in questo post.
Ti sono vicino e ti abbraccio forte.

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Di: giuseppe http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-804635 giuseppe Fri, 16 Aug 2013 11:48:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-804635 la perdita di una figlia/o provoca un vuoto senza fine e un dolore di proporzioni indescrivibili, senti che una parte di te non c'è piu', ma quello che ti rattrista le giornate è la consapevolezza che quella parte di te non la puoi ritrovare e DEVI convivere ogni momento con questa dura e triste realtà. Nessuno ti può togliere o dare qualcosa, quello che hai è tuo, solo tuo, non lo puoi condividere con nessuno, anche perchè solo chi vive questa triste realtà ti può capire. Io ho perso mia figlia per suicidio a gennaio aveva compiuto 18 anni da pochi giorni. Oggi dopo 7 mesi 9 gg posso affermare che non ho più paura della morte, forse perchè è l'unico modo per rivedere e riabbracciare mia figlia. Quello che mi aiuta a vivere è la fede, tramite la fede riesco vederla che gioca con altri angeli in un verde prato, riesco a dialogare con lei e un paio di volte ho avuto la conferma che Lei è con Noi, si è manifestata con dei segni molto delicati che sono riuscito a carpire. La domanda resta sempre la stessa perchè a mia figlia, perchè Lei non può più vivere la sua vita come tutte le sue amiche, perché tutto questo. Anch'io sento la necessità di raccontare la sua vita, di parlare della sofferenza che ha vissuto negli ultimi anni, di scrivere un libro per poter aiutare altre ragazze che soffrono come lei, che vivono nella spirale dell'anoressia. Grazie la perdita di una figlia/o provoca un vuoto senza fine e un dolore di proporzioni indescrivibili, senti che una parte di te non c’è piu’, ma quello che ti rattrista le giornate è la consapevolezza che quella parte di te non la puoi ritrovare e DEVI convivere ogni momento con questa dura e triste realtà. Nessuno ti può togliere o dare qualcosa, quello che hai è tuo, solo tuo, non lo puoi condividere con nessuno, anche perchè solo chi vive questa triste realtà ti può capire. Io ho perso mia figlia per suicidio a gennaio aveva compiuto 18 anni da pochi giorni. Oggi dopo 7 mesi 9 gg posso affermare che non ho più paura della morte, forse perchè è l’unico modo per rivedere e riabbracciare mia figlia. Quello che mi aiuta a vivere è la fede, tramite la fede riesco vederla che gioca con altri angeli in un verde prato, riesco a dialogare con lei e un paio di volte ho avuto la conferma che Lei è con Noi, si è manifestata con dei segni molto delicati che sono riuscito a carpire. La domanda resta sempre la stessa perchè a mia figlia, perchè Lei non può più vivere la sua vita come tutte le sue amiche, perché tutto questo.
Anch’io sento la necessità di raccontare la sua vita, di parlare della sofferenza che ha vissuto negli ultimi anni, di scrivere un libro per poter aiutare altre ragazze che soffrono come lei, che vivono nella spirale dell’anoressia.
Grazie

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-771672 Massimo Maugeri Mon, 24 Jun 2013 17:40:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-771672 Cara Paola, grazie per il tuo intervento! Un forte (fortissimo) abbraccio a te!!! Cara Paola,
grazie per il tuo intervento!
Un forte (fortissimo) abbraccio a te!!!

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Di: la tua cara mamma http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-770194 la tua cara mamma Sun, 23 Jun 2013 09:08:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-770194 ti sono vicina!!! io come te ho perso una figlia di soli 17 anni!! sono passati 8 anni!!! ...........................8 minuti!! leggero' il tuo libro, per condividere con te il nostro dolore infinito!! anche io ho scritto un libro, mi ha aiutato a gettare fuori tutta la mia rabbia, il mio dolore, la mia disperazione nel perdere la cosa più importante della mia vita!! lei non c'e' più fisicamente, ma io la sento dentro di me! come nei suoi nove mesi di vita! e' sempre con me in ogni posto in cui io vada, e solo io e lei sappiamo quanto è grande questo nuovo modo di viverci!! un grande abbraccio con tutto il cuore!! T.V.B. ti sono vicina!!! io come te ho perso una figlia di soli 17 anni!! sono passati 8 anni!!! ………………………8 minuti!!
leggero’ il tuo libro, per condividere con te il nostro dolore infinito!!
anche io ho scritto un libro, mi ha aiutato a gettare fuori tutta la mia rabbia, il mio dolore, la mia disperazione nel perdere la cosa più importante della mia vita!!
lei non c’e’ più fisicamente, ma io la sento dentro di me!
come nei suoi nove mesi di vita!
e’ sempre con me in ogni posto in cui io vada, e solo io e lei sappiamo quanto è grande questo nuovo modo di viverci!!

un grande abbraccio con tutto il cuore!!

T.V.B.

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Di: paola http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-770192 paola Sun, 23 Jun 2013 08:58:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-770192 ti sono vicina!!! io come te ho perso una figlia di soli 17 anni!! sono passati 8 anni!!! ...........................8 minuti!! per sempre con me! leggero' il tuo libro, per condividere con te il nostro dolore infinito!! anche io ho scritto un libro, mi ha aiutato a gettare fuori tutta la mia rabbia, il mio dolore, la mia disperazione nel perdere la cosa più importante della mia vita!! lei non c'e' più fisicamente, ma io la sento dentro di me! come nei suoi nove mesi di vita! e' sempre con me in ogni posto in cui io vada, e solo io e lei sappiamo quanto è grande questo nuovo modo di viverci!! un grande abbraccio con tutto il cuore!! ti sono vicina!!! io come te ho perso una figlia di soli 17 anni!! sono passati 8 anni!!! ………………………8 minuti!!
per sempre con me!
leggero’ il tuo libro, per condividere con te il nostro dolore infinito!!
anche io ho scritto un libro, mi ha aiutato a gettare fuori tutta la mia rabbia, il mio dolore, la mia disperazione nel perdere la cosa più importante della mia vita!!
lei non c’e’ più fisicamente, ma io la sento dentro di me!
come nei suoi nove mesi di vita!
e’ sempre con me in ogni posto in cui io vada, e solo io e lei sappiamo quanto è grande questo nuovo modo di viverci!!

un grande abbraccio con tutto il cuore!!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-719037 Massimo Maugeri Mon, 13 May 2013 19:42:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-719037 Cara Lorena, ti abbraccio forte forte... e ti ringrazio di cuore per essere intervenuta e per aver voluto condividere con noi il tuo immenso dolore. Mi permetto solo di segnalarti questo post (che forse hai visto linkato nei commenti precedenti): http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/05/la-stanza-accanto-caduto-fuori-dal-tempo/ Cara Lorena,
ti abbraccio forte forte… e ti ringrazio di cuore per essere intervenuta e per aver voluto condividere con noi il tuo immenso dolore.
Mi permetto solo di segnalarti questo post (che forse hai visto linkato nei commenti precedenti): http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/05/la-stanza-accanto-caduto-fuori-dal-tempo/

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Di: Lorena http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-718450 Lorena Mon, 13 May 2013 11:45:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-718450 Ciao a tutti voi, sono una mamma anch'io , orfana del mio secondogenito. Leggendo i post della sig. Morena , comprendo il suo grande dolore. IL mio Luca se ne andato il 26 Marzo 2012 all' età' di 4 anni e tre mesi. Una malattia rarissima non gli ha lasciato scampo.....Ho un altra bambina di 8 anni, ma il mio Luca mi manca tanto. E un dolore che ti devasta anima e cuore, la gente che non l'ha provato non può capire ,e vi assicuro che pensare di capire non ci si avvicina nemmeno a un cosi simile dolore. Ammiro molto la sig. Morena, e tutte quelle mamme che subiscono questa ingiusta perdita, e continuano a "vivere". Io sono cosi stanca di vivere con questo enorme peso.....l' unica consolazione è sapere che ogni gg. trascorso non torna piu', ed è sempre un gg in meno da vivere,,,,,, sinceramente Lorena. Ciao a tutti voi, sono una mamma anch’io , orfana del mio secondogenito. Leggendo i post della sig. Morena , comprendo il suo grande dolore. IL mio Luca se ne andato il 26 Marzo 2012 all’ età’ di 4 anni e tre mesi. Una malattia rarissima non gli ha lasciato scampo…..Ho un altra bambina di 8 anni, ma il mio Luca mi manca tanto. E un dolore che ti devasta anima e cuore, la gente che non l’ha provato non può capire ,e vi assicuro che pensare di capire non ci si avvicina nemmeno a un cosi simile dolore. Ammiro molto la sig. Morena, e tutte quelle mamme che subiscono questa ingiusta perdita, e continuano a “vivere”. Io sono cosi stanca di vivere con questo enorme peso…..l’ unica consolazione è sapere che ogni gg. trascorso non torna piu’, ed è sempre un gg in meno da vivere,,,,,, sinceramente Lorena.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-607719 Massimo Maugeri Tue, 12 Feb 2013 20:54:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-607719 Grazie per il tuo doloroso intervento, cara Maria. Ti sono vicino. E ti abbraccio forte!!! Grazie per il tuo doloroso intervento, cara Maria. Ti sono vicino. E ti abbraccio forte!!!

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Di: maria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-606050 maria Sun, 10 Feb 2013 15:46:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-606050 sono una mama con il cuore spezzato da dolore.HO PERSO MIO FIGLIO ADORATTO A 17 ANI ..SONO PASATI 7 MESSI..AMORE E PIU FORTE DI MORTE!!!RIPOSATE IN PACE ANGELLI!!! sono una mama con il cuore spezzato da dolore.HO PERSO MIO FIGLIO ADORATTO A 17 ANI ..SONO PASATI 7 MESSI..AMORE E PIU FORTE DI MORTE!!!RIPOSATE IN PACE ANGELLI!!!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-454701 Massimo Maugeri Tue, 06 Nov 2012 20:41:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-454701 Cara Barbara, grazie per il tuo intervento. Mi dispiace moltissimo per Mirko per i suoi cari. Non aggiungo altro... perché ogni parola in più sarebbe inutile. L'unica cosa che mi viene in mente è presentarti questa associazione formata da genitori che hanno perso i figli. Si chiama "La stanza accanto": http://www.lastanzaaccanto.it/ L'ho presentata qui: http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/05/la-stanza-accanto-caduto-fuori-dal-tempo/ Vai sul sito e prova a contattarli e a farli mettere in contatto con tua sorella. Un forte, fortissimo abbraccio! Cara Barbara,
grazie per il tuo intervento. Mi dispiace moltissimo per Mirko per i suoi cari. Non aggiungo altro… perché ogni parola in più sarebbe inutile.
L’unica cosa che mi viene in mente è presentarti questa associazione formata da genitori che hanno perso i figli. Si chiama “La stanza accanto”: http://www.lastanzaaccanto.it/
L’ho presentata qui: http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/05/la-stanza-accanto-caduto-fuori-dal-tempo/
Vai sul sito e prova a contattarli e a farli mettere in contatto con tua sorella.
Un forte, fortissimo abbraccio!

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Di: barbara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-454329 barbara Tue, 06 Nov 2012 17:14:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-454329 merc. 17 ottobre 2012 h. 16,40 mirko gemellaro è morto folgorato (da una scossa di 6300 volt) sul lavoro, aveva 31 anni e oltre ad esser un bellisssimo e bravo ragazzo era pieno di VITA! Che tristezza scrivere questa parola ora!!! io che scrivo sono una sua zia, che oltre a soffrire per averlo perso, soffro perchè mia sorella,sua madre non vuole esser aiutata! Come possiamo fare ad aiutarla? Ci sono anche fabio ed alessia che han perso il fratellone e soffrono tantissimo e la loro mamma è a pezzi...e vorrebbero averla vicino, come si fa? qualsiasi suggerimento è ben accetto. Un saluto a tutti. Zia Barbi merc. 17 ottobre 2012 h. 16,40 mirko gemellaro è morto folgorato (da una scossa di 6300 volt) sul lavoro, aveva 31 anni e oltre ad esser un bellisssimo e bravo ragazzo era pieno di VITA! Che tristezza scrivere questa parola ora!!!
io che scrivo sono una sua zia, che oltre a soffrire per averlo perso, soffro perchè mia sorella,sua madre non vuole esser aiutata! Come possiamo fare ad aiutarla? Ci sono anche fabio ed alessia che han perso il fratellone e soffrono tantissimo e la loro mamma è a pezzi…e vorrebbero averla vicino, come si fa? qualsiasi suggerimento è ben accetto. Un saluto a tutti.
Zia Barbi

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-52117 Raffaele Fri, 23 Jan 2009 10:55:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-52117 Carissima Vanna, C’è un motivo per ogni cosa, come c’è un momento, un tempo più propizio per ogni cosa. .. Spesso in un fatale cammino ad un piccolo passo dal baratro che conduce alla follia come per un salvifico divino volere, cadono come foglie autunnali quei sottili e trasparenti fatati illusori veli argentati, mostrando e dispiegando agli occhi cristallini dell’anima e della silente mente le grandi verità assai celate del creato e della vita. .. <b>La morte non esiste è la grande illusione dei sensi è il grande mistero della vita perché nella sua vera natura, nella sua vera essenza l’essere è uno spirito immortale, infinito, come Infinito è il suo cammino in quel sentiero oscuro e meraviglioso che è la vita..</b> Affettuosamente Raffaele Carissima Vanna,
C’è un motivo per ogni cosa, come c’è un momento, un tempo più propizio per ogni cosa.
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Spesso in un fatale cammino ad un piccolo passo dal baratro che conduce alla follia come per un salvifico divino volere, cadono come foglie autunnali quei sottili e trasparenti fatati illusori veli argentati, mostrando e dispiegando agli occhi cristallini dell’anima e della silente mente le grandi verità assai celate del creato e della vita.
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La morte non esiste è la grande illusione dei sensi è il grande mistero della vita perché nella sua vera natura, nella sua vera essenza l’essere è uno spirito immortale, infinito, come Infinito è il suo cammino in quel sentiero oscuro e meraviglioso che è la vita..
Affettuosamente
Raffaele

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Di: Vanna http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-52094 Vanna Thu, 22 Jan 2009 22:07:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-52094 Ciao Massimo è un dolore che non superi mai. La vita riprende, per i primi anni vai avanti col pilota automatico, il tuo corpo ha la memoria delle cose da fare, ma la testa è altrovei. Ti sforzi di superarlo per amore e rispetto verso chi ti sta vicino ed ha diritto di avere tutta la tua attenzione, ma vorresti essertene andato con lui, è una parte di te se n'è davvero andata e non tornerà più. Se poi il bambino era un neonato, come era la mia Francesca, affetta da una grave cardiopatia che nessuna mi aveva diagnosticato durante nove mesi di continui controlli, nessuno ne vuol sentire parlare, in casa ti proteggono tacendo e sgridandoti quando ne parli, quando vuoi andare al cimitero a trovarla. Allora ricacci il dolore in fondo, sentendoti anche in colpa per il terrore che leggi negli sguardi di chi ha un figlio piccolo, e noti con dispiacere che se lo attirano vicino come se tu fossi contagiosa. Poi pian piano inizi ad ammalarti e a un certo punto devi decidere se vuoi guarire o andartene. Io ho avuto la fortuna di avere un marito stupendo vicino, un amatissimo figlio di cinque anni da crescere, mi è nata due anni dopo la mia terribile Gaia, che ha dato il suo contributo: mi ha tirato fuori dal baratro a furia di calci sugli stinchi (non metaforici: facevano un male dell'accidenti!) e infine (tre anni fa) mi sono affidata a bravi Maestri (meditazione e rebirthing) e terapeuti (fiori di bach e agopuntura) che mi hanno aiutata e guidata. Ma ci ho impiegato quindici anni! Ho elaborato il mio lutto solo l'anno scorso, con il supporto del gruppo di auto aiuto della Vidas, dove ho potuto finalmente parlarne ed ho capito che questo dolore non andrà mai via e l'ho semplicemente accettato: non può essere diversamente! Ho affrontato tutto questo solo tre anni fa, quando il pensiero della riesumazione imminente mi ha mandato completamente in tilt! Ora non sono più angosciata, affronterò, sempre con mio marito vicino, questo ultimo passo ed assieme la saluteremo ancora una volta. Poi spero che davvero ci sia qualcosa oltre questa vita per poterla abbracciare ancora! Ciao Massimo
è un dolore che non superi mai.
La vita riprende, per i primi anni vai avanti col pilota automatico, il tuo corpo ha la memoria delle cose da fare, ma la testa è altrovei. Ti sforzi di superarlo per amore e rispetto verso chi ti sta vicino ed ha diritto di avere tutta la tua attenzione, ma vorresti essertene andato con lui, è una parte di te se n’è davvero andata e non tornerà più.
Se poi il bambino era un neonato, come era la mia Francesca, affetta da una grave cardiopatia che nessuna mi aveva diagnosticato durante nove mesi di continui controlli, nessuno ne vuol sentire parlare, in casa ti proteggono tacendo e sgridandoti quando ne parli, quando vuoi andare al cimitero a trovarla.
Allora ricacci il dolore in fondo, sentendoti anche in colpa per il terrore che leggi negli sguardi di chi ha un figlio piccolo, e noti con dispiacere che se lo attirano vicino come se tu fossi contagiosa.
Poi pian piano inizi ad ammalarti e a un certo punto devi decidere se vuoi guarire o andartene.
Io ho avuto la fortuna di avere un marito stupendo vicino, un amatissimo figlio di cinque anni da crescere, mi è nata due anni dopo la mia terribile Gaia, che ha dato il suo contributo: mi ha tirato fuori dal baratro a furia di calci sugli stinchi (non metaforici: facevano un male dell’accidenti!) e infine (tre anni fa) mi sono affidata a bravi Maestri (meditazione e rebirthing) e terapeuti (fiori di bach e agopuntura) che mi hanno aiutata e guidata. Ma ci ho impiegato quindici anni!
Ho elaborato il mio lutto solo l’anno scorso, con il supporto del gruppo di auto aiuto della Vidas, dove ho potuto finalmente parlarne ed ho capito che questo dolore non andrà mai via e l’ho semplicemente accettato: non può essere diversamente!
Ho affrontato tutto questo solo tre anni fa, quando il pensiero della riesumazione imminente mi ha mandato completamente in tilt! Ora non sono più angosciata, affronterò, sempre con mio marito vicino, questo ultimo passo ed assieme la saluteremo ancora una volta. Poi spero che davvero ci sia qualcosa oltre questa vita per poterla abbracciare ancora!

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-48365 Raffaele Wed, 17 Dec 2008 23:56:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-48365 Carissima Sonia, *** Voglio riprovarci a varcare quei cancelli del tuo immenso dolore che è lo stesso mio indefinibile dolore, per aprire quelle porte oscure e tenebrose del tuo cuore alla luce del tuo stesso sole. *** Come si può non ricordare gli immensi amori. Come non si riesce a capire che sono vicino a noi. Come non si riesce ad immaginarli che sono ora qui, in questo momento insieme a noi. *** Fermati, fermati per un istante, chiudi gli occhi, frena il respiro, respira piano piano, frena la mente non pensare a niente, fissa qualcosa senza badarci come nel vuoto, lasciati trasportare dalle sensazioni che partono dal tuo cuore seguile a ritroso fino alla fonte, la dove nascono per propagarsi, la c’è la tua anima che può connettersi. *** Vedi non è difficile ora percepisci rispetto a prima, qualcosa di diverso, sii più attenta alle sensazioni, non trascurare niente anche un piccolo brivido, poi sentirai dei profumi, dei piccoli suoni, delle vibrazioni ed ecco che piccoli luci appariranno come dal nulla come stelle prima nel buio dei tuoi occhi poi anche alla luce del sole. Sono loro, gli immensi amori che aspettavano questo tuo risveglio, queste tue sensazioni che partono dal tuo cuore per connettersi e parlare con una voce molto silenziosa, che non si sente, ma si capisce è la voce del silenzio che con un linguaggio telepatico ti permetterà di connetterti e di parlare con la tua e la loro anima. *** Carissima Sonia non avere paura, nessuna forza oscura potrà mai frapporsi al cuore tuo e dei tuoi immensi amori, chiudi quella porta al buio e al tuo indefinibile dolore, Immagina un melodico canto di un piccolo uccello, immagina la primavera con tutti i suoi colori, immagina il mare o qualcosa che ti da piacevoli sensazioni focalizza quella luce e innalzatati alla dolce visione della luce del tuo cuore. *** Questa è una canalizzazione che non è sopranaturale, non è miracolosa non è dettata dal maligno,ma è innata è quella celata forza che è nel tuo cuore come lo è nel cuore di tanti. *** Credimi, siamo sulla stessa barca e con qualsiasi mezzo dobbiamo approdare all'altra sponda dove c'è il sole dove ci sono i nostri cari che a braccia aperte aspettano il nostro cuore. *** Non ti sto parlando di dolore, di morte fisica, ma di CONSAPEVOLEZZA, di VISIONE, di quella visione che ci permetterà di vedere dall'altra parte del velo. *** Anche se ti sembrerà impossibile, inverosimile non reale, sappi solo che questa nostra realtà è la grande illusione della mente e che la morte altro non è che <b>è una porta dimensionale,</b> quella vera porta che conduce l'essere alla vera realtà alla vera casa del padre celeste. *** <b>Pensa solo che i nostri angeli sono più vivi di noi e devi credermi è quello che vorrei trasmettere a tanti che ancora vivono nel dolore per non sapere.</b> *** <b>TANTO PIU’ BREVE E’ STATA LA VITA TANTO PIU’ VICINA ERA LA META</b> *** Come vorrei che fossimo in tanti a capire questa grandiosa verità che esce dal cuore di un padre che come voi sa cosa vuol dire l’indefinibile grande dolore, ma con grande coraggio ha sfidato le leggi illusorie di questa realtà. <b>Su questa affermazione ci si arriva se si pensa che la vita non è unica, ma tante fino alla completa consapevolezza dell’essere, fino alla completa integrazione dell'essere con la propria divinità e con quel TUTTO che chiamiamo DIO.</b> *** Prova a chiudere gli occhi e vedrai quanto percepire e sensazioni mancheranno alle tue percezioni, prova o immagina di pensare di aprire qualche altro organo sensoriale assopito e vedrai la vita con un'altra prospettiva. A volte succede per il forte dolore, la vita tende a compensare a bilanciare questi indefinibili vuoti aprendo nuovi portali. E quello che ho detto prima è un esercizio che ci permette di risvegliare qualcosa dentro di noi. *** Affettuosamente Raffaele Carissima Sonia,
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Voglio riprovarci a varcare quei cancelli del tuo immenso dolore che è lo stesso mio indefinibile dolore, per aprire quelle porte oscure e tenebrose del tuo cuore alla luce del tuo stesso sole.
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Come si può non ricordare gli immensi amori.
Come non si riesce a capire che sono vicino a noi.
Come non si riesce ad immaginarli che sono ora qui, in questo momento insieme a noi.
***
Fermati, fermati per un istante, chiudi gli occhi, frena il respiro, respira piano piano, frena la mente non pensare a niente, fissa qualcosa senza badarci come nel vuoto, lasciati trasportare dalle sensazioni che partono dal tuo cuore seguile a ritroso fino alla fonte, la dove nascono per propagarsi, la c’è la tua anima che può connettersi.
***
Vedi non è difficile ora percepisci rispetto a prima, qualcosa di diverso, sii più attenta alle sensazioni, non trascurare niente anche un piccolo brivido, poi sentirai dei profumi, dei piccoli suoni, delle vibrazioni ed ecco che piccoli luci appariranno come dal nulla come stelle prima nel buio dei tuoi occhi poi anche alla luce del sole. Sono loro, gli immensi amori che aspettavano questo tuo risveglio, queste tue sensazioni che partono dal tuo cuore per connettersi e parlare con una voce molto silenziosa, che non si sente, ma si capisce è la voce del silenzio che con un linguaggio telepatico ti permetterà di connetterti e di parlare con la tua e la loro anima.
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Carissima Sonia non avere paura, nessuna forza oscura potrà mai frapporsi al cuore tuo e dei tuoi immensi amori, chiudi quella porta al buio e al tuo indefinibile dolore, Immagina un melodico canto di un piccolo uccello, immagina la primavera con tutti i suoi colori, immagina il mare o qualcosa che ti da piacevoli sensazioni focalizza quella luce e innalzatati alla dolce visione della luce del tuo cuore.
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Questa è una canalizzazione che non è sopranaturale, non è miracolosa non è dettata dal maligno,ma è innata è quella celata forza che è nel tuo cuore come lo è nel cuore di tanti.
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Credimi, siamo sulla stessa barca e con qualsiasi mezzo dobbiamo approdare all’altra sponda dove c’è il sole dove ci sono i nostri cari che a braccia aperte aspettano il nostro cuore.
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Non ti sto parlando di dolore, di morte fisica, ma di CONSAPEVOLEZZA, di VISIONE, di quella visione che ci permetterà di vedere dall’altra parte del velo.
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Anche se ti sembrerà impossibile, inverosimile non reale, sappi solo che questa nostra realtà è la grande illusione della mente e che la morte altro non è che è una porta dimensionale, quella vera porta che conduce l’essere alla vera realtà alla vera casa del padre celeste.
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Pensa solo che i nostri angeli sono più vivi di noi e devi credermi è quello che vorrei trasmettere a tanti che ancora vivono nel dolore per non sapere.
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TANTO PIU’ BREVE E’ STATA LA VITA TANTO PIU’ VICINA ERA LA META
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Come vorrei che fossimo in tanti a capire questa grandiosa verità che esce dal cuore di un padre che come voi sa cosa vuol dire l’indefinibile grande dolore, ma con grande coraggio ha sfidato le leggi illusorie di questa realtà. Su questa affermazione ci si arriva se si pensa che la vita non è unica, ma tante fino alla completa consapevolezza dell’essere, fino alla completa integrazione dell’essere con la propria divinità e con quel TUTTO che chiamiamo DIO.
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Prova a chiudere gli occhi e vedrai quanto percepire e sensazioni mancheranno alle tue percezioni, prova o immagina di pensare di aprire qualche altro organo sensoriale assopito e vedrai la vita con un’altra prospettiva. A volte succede per il forte dolore, la vita tende a compensare a bilanciare questi indefinibili vuoti aprendo nuovi portali. E quello che ho detto prima è un esercizio che ci permette di risvegliare qualcosa dentro di noi.
***
Affettuosamente
Raffaele

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Di: sonia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-48338 sonia Wed, 17 Dec 2008 19:57:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-48338 cara morena, ti ho scritto all'inizio dell'anno per raccontarti la morte di mia figlia sofia, un dolore grande che è ancora, immobile, forse meno doloroso fisicamente, la morsa che stringeva il mio stomaco si è un pò allentata, ma la mancanza, la sensazione che una parte di te, un braccio una gamba un pezzo del tuo corpo non c'è più. tua figlia, il continuo della tua vita, la tua carta dell'immortalità, il tuo lavoro di 20 anni, una giovane donna che amavi e rispettavi, ammiravi per come si era introdotta nel mondo, NON C'E' PIU' per una serie di banali concause che hanno, incredibilmente, distrutto una vita, amzi due, mia figlia e il suo fidanzato. quando tutto ciò è accaduto mio marito era stato operato da due mesi per un tumore al polmone, credo che per lui ciò che è accaduto a sua figlia sia stato come una tortura, giorno giorno ora ora fino a quando, questo 26 luglio, l'ha raggiunta, ovunque essa sia. della mia meravigliosa famiglia, una splendida figlia di 20 anni, un marito, anzi, un compagno che ha diviso con me 30 anni di vita e di esperienze, non è rimasto niente. Ora siamo io e mio figlio di 15 anni che cerchiamo di capire e sopravvivere, lui con la forza dei suoi 15 anni, ma con lo stupore e il dolore di dover affrontare, a quell'età, un cataclisma simile. Io che annebbiata da un dolore indescrivibile, cerco di farli capire che la vita, nonostante tutto, è bella, che tutto ciò lo renderà migliore, più maturo, più saggio, coscente delle cose importanti della vita. Ci riuscirò?, riuscirò a vivere questa nuova vita che ho davanti? non so. ti invio una poesia che mi aiuta, sperando che aiuti tutti coloro che sono stati colpiti da un lutto così pauroso e illogico come la morte di un figlio, o da un dolore meno illogico ma devastante come la morte del proprio compagno di vita. un abbraccio a tutti coloro che ci leggono. sonia Sono solo scivolato nella stanza accanto La morte non è niente. sono solo scivolato nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato; parlami nel modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La vita conserva il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Che cos’è la morte se non un accidente trascurabile? Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri, solo perché sono fuori dalla tua vista? Ti aspetto, non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Ritroverai il mio cuore. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami il tuo sorriso è la mia pace. Henry Ssott Holland 1919 cara morena, ti ho scritto all’inizio dell’anno per raccontarti la morte di mia figlia sofia, un dolore grande che è ancora, immobile, forse meno doloroso fisicamente, la morsa che stringeva il mio stomaco si è un pò allentata, ma la mancanza, la sensazione che una parte di te, un braccio una gamba un pezzo del tuo corpo non c’è più. tua figlia, il continuo della tua vita, la tua carta dell’immortalità, il tuo lavoro di 20 anni, una giovane donna che amavi e rispettavi, ammiravi per come si era introdotta nel mondo, NON C’E’ PIU’ per una serie di banali concause che hanno, incredibilmente, distrutto una vita, amzi due, mia figlia e il suo fidanzato.
quando tutto ciò è accaduto mio marito era stato operato da due mesi per un tumore al polmone, credo che per lui ciò che è accaduto a sua figlia sia stato come una tortura, giorno giorno ora ora fino a quando, questo 26 luglio, l’ha raggiunta, ovunque essa sia.
della mia meravigliosa famiglia, una splendida figlia di 20 anni, un marito, anzi, un compagno che ha diviso con me 30 anni di vita e di esperienze, non è rimasto niente. Ora siamo io e mio figlio di 15 anni che cerchiamo di capire e sopravvivere, lui con la forza dei suoi 15 anni, ma con lo stupore e il dolore di dover affrontare, a quell’età, un cataclisma simile. Io che annebbiata da un dolore indescrivibile, cerco di farli capire che la vita, nonostante tutto, è bella, che tutto ciò lo renderà migliore, più maturo, più saggio, coscente delle cose importanti della vita. Ci riuscirò?, riuscirò a vivere questa nuova vita che ho davanti?
non so.
ti invio una poesia che mi aiuta, sperando che aiuti tutti coloro che sono stati colpiti da un lutto così pauroso e illogico come la morte di un figlio, o da un dolore meno illogico ma devastante come la morte del proprio compagno di vita.
un abbraccio a tutti coloro che ci leggono.
sonia

Sono solo scivolato nella stanza accanto

La morte non è niente.
sono solo scivolato
nella stanza accanto.
Io sono sempre io
e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo l’uno
per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome
che mi hai sempre dato;
parlami nel modo affettuoso
che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un’aria triste.
Continua a ridere di quello
che ci faceva ridere,
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre
la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia
d’ombra o di tristezza.
La vita conserva il significato
che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una
continuità che non si spezza.
Che cos’è la morte se non
un accidente trascurabile?
Perché dovrei essere fuori
dai tuoi pensieri, solo perché
sono fuori dalla tua vista?
Ti aspetto, non sono lontano,
sono dall’altra parte,
proprio dietro l’angolo.
Ritroverai il mio cuore.
Asciuga le tue lacrime
e non piangere, se mi ami
il tuo sorriso è la mia pace.

Henry Ssott Holland 1919

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-47870 Raffaele Sat, 13 Dec 2008 11:35:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-47870 Carissimi, Tengo a precisare che non parlo di dolore, d’afflizione. D’indeinibili stati d’animo (su questo già in molti hanno magistralmente scritto con tanto sentimento vedi Morena Fanti) anche perchè come tu sai non ci sono parole adatte che possono definire l’indefinibile, l’inesprimibile, l’inaccettabile, l’indescrivibile dolore di un padre, di una madre e di tanti. La mia natura assai ribelle e libera mai e poi mai avrebbe ciecamente accettato di vivere nel dolore, non per vile paura, ma per la mia atavica natura perché il mio essere è un guerriero con un cuore di leone e di colomba messi insieme. E’ questo che mi ha condotto a quella ricerca circolare, radiale, analitica e continua dei perché senza fine con quella scevra ed imparziale visone, con quell’analisi comparata e quadriarticolata (religione/filosofia/scienza ed arte). Questo mi ha permesso di capire tante cose e tanti tasselli hanno trovato spazio definito il quel quadro meraviglioso chiamato vita. In questo sentiero della ricerca, con quel desiderato del ri-contatto ho scoperto dei portali nel mio stesso cuore che mi hanno fatto percepire nuove sensazioni, nuove percezione e visione che come per mano conducono ogni discepolo alla vera consapevolezza e alle verità assai celate ed occultate. E' quello che vorrei trasmettere a tanti, anche se so che molte cose non sono accettate da una mentalità ristretta e assai plagiata da questa nostra società. Chiarisco anche che le mie affermazioni sono accompagnate anche da quella ricerca scientifica che con prove tangibili parla di quella non capita porta dimensionale che paurosamente chiamiamo MORTE. I casi di premorte, lo studio sulle OBE o sull’ipnosi regressiva sono ormai una scienza sebbene molti continuano stupidamente a rifiutare quello che il cuore già sa. Di sicuro, in molti potrebbero obbiettare che queste mie affermazioni sono pura immaginazione e fantasticheria dettate da una mente che si è corrotta a causa del grande dolore. Certo è anche vero che nella coscienza ordinaria è inammissibile, inaccettabile, impossibile e quasi pazzia concepire che un essere umano vada oltre il velo delle apparenze e nei ricordi di tante vite passate, navigando in un mare fatto d’Illusioni materiali e scoprendo la vera natura dell'essere immortale all’insaputa di chi nell’illusoria ignoranza ne ha fatto e continua a farne vano e futile inutile potere. Con il cuore e con la mente che tutto abbraccia e contempla. Affettuosamente Raffaele P.S. in tutta sincerità, chiarisco che sebbene il mio primo post possa dare l'impressione, delle apparenze che sembrano essere le parole dette da maestro; chiarisco che sono solo un padre che stava per suicidarsi per il grande dolore, e tutto quello che il mio cuore ha sperimentato a contemplato e capito, senza nessuna egoistica intenzione vorrei trasmetterlo a tanti che ancora vivono nel dolore per non sapere. (raffaele.zacca@yahoo.it) Carissimi,

Tengo a precisare che non parlo di dolore, d’afflizione. D’indeinibili stati d’animo (su questo già in molti hanno magistralmente scritto con tanto sentimento vedi Morena Fanti) anche perchè come tu sai non ci sono parole adatte che possono definire l’indefinibile, l’inesprimibile, l’inaccettabile, l’indescrivibile dolore di un padre, di una madre e di tanti.

La mia natura assai ribelle e libera mai e poi mai avrebbe ciecamente accettato di vivere nel dolore, non per vile paura, ma per la mia atavica natura perché il mio essere è un guerriero con un cuore di leone e di colomba messi insieme. E’ questo che mi ha condotto a quella ricerca circolare, radiale, analitica e continua dei perché senza fine con quella scevra ed imparziale visone, con quell’analisi comparata e quadriarticolata (religione/filosofia/scienza ed arte).

Questo mi ha permesso di capire tante cose e tanti tasselli hanno trovato spazio definito il quel quadro meraviglioso chiamato vita. In questo sentiero della ricerca, con quel desiderato del ri-contatto ho scoperto dei portali nel mio stesso cuore che mi hanno fatto percepire nuove sensazioni, nuove percezione e visione che come per mano conducono ogni discepolo alla vera consapevolezza e alle verità assai celate ed occultate.

E’ quello che vorrei trasmettere a tanti, anche se so che molte cose non sono accettate da una mentalità ristretta e assai plagiata da questa nostra società.
Chiarisco anche che le mie affermazioni sono accompagnate anche da quella ricerca scientifica che con prove tangibili parla di quella non capita porta dimensionale che paurosamente chiamiamo MORTE. I casi di premorte, lo studio sulle OBE o sull’ipnosi regressiva sono ormai una scienza sebbene molti continuano stupidamente a rifiutare quello che il cuore già sa.

Di sicuro, in molti potrebbero obbiettare che queste mie affermazioni sono pura immaginazione e fantasticheria dettate da una mente che si è corrotta a causa del grande dolore. Certo è anche vero che nella coscienza ordinaria è inammissibile, inaccettabile, impossibile e quasi pazzia concepire che un essere umano vada oltre il velo delle apparenze e nei ricordi di tante vite passate, navigando in un mare fatto d’Illusioni materiali e scoprendo la vera natura dell’essere immortale all’insaputa di chi nell’illusoria ignoranza ne ha fatto e continua a farne vano e futile inutile potere.

Con il cuore e con la mente che tutto abbraccia e contempla.
Affettuosamente
Raffaele

P.S. in tutta sincerità, chiarisco che sebbene il mio primo post possa dare l’impressione, delle apparenze che sembrano essere le parole dette da maestro; chiarisco che sono solo un padre che stava per suicidarsi per il grande dolore, e tutto quello che il mio cuore ha sperimentato a contemplato e capito, senza nessuna egoistica intenzione vorrei trasmetterlo a tanti che ancora vivono nel dolore per non sapere. ( raffaele.zacca at yahoo.it)

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Di: Raffaele Zaccà http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-47771 Raffaele Zaccà Fri, 12 Dec 2008 08:06:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-47771 Carissimi E’ un pensiero è una domanda e contemporaneamente una sincera risposta che dettata dalla voce del cuore mi è sorta spontanea alla mente. Vi chiedo umilmente scusa se parlo con un linguaggio tecnico, con un tono che si esprime per concetti, per affermazioni, per sintesi. Credetemi non è facile a volte parlare o tradurre stati interiori dell’essere o del sentire con opportune o inesistenti parole. Chiarisco che non è nelle mie più intime intenzioni far nascere impressioni di essere invadente o assolutista su certe tematiche esistenziali perché sono state dettate non solo dal cuore mio che li ha percepiti e contemplate, ma soprattutto con tanta sincera scrupolosa verifica scoprendo che sono state dettate e validate in ogni tempo dal cuore di tanti illuminati Maestri di Saggezza. Se ci pensate, se richiamate alla memoria, se riflettete capirete perchè Gesù quel meraviglioso maestro di luce aveva parlato, ci ha tramandato questa verità, parlandoci di questi tempi, di questi eventi, dicendoci che avrebbe mandato lo spirito santo, il consolatore che avrebbe fatto parlare lo spirito di verità attraverso il cuore di tanti. Credetemi queste mie parole non sono frutto del maligno, non sono miracolose, non sono sopranaturali, ma virtù celate, nascoste in quella vera forza interiore che è focalizzata nel cuore d’ogni essere. E’ un principio, una legge è quella stessa nascosta forza che fa nascere, germogliare e sbocciare un fiore al dolce richiamo del sole. Ogni uomo ha un suo percorso, un suo sentiero, con il suo intelletto, con il suo sentire che è diverso da tanti. Non voglio parlare del dolore, della morte, anche se c’è tanta incomprensione e ci sarebbe tanto da dire, ma di quel dolore che deve scendere dalla sua croce per essere cancellato, annullato, per essere trasmutato con la consapevolezza, con le verità, in immutabili eterne verità che il cuore sa già. Credetemi, il perché di questo mio dire, di questo mio desiderio, il motivo, il vero scopo è SEMPLICE, SINCERO, SPONTANEO ALTRUISMO che con un forte SPIRITO d’INNATA LIBERTA’ nasce dal cuore di un Padre che nel dramma del suo immenso, indescrivibile dolore ha riscoperto l’indefinibile AMORE. Riporto quello che sto cercando di trasmettere a tanti genitori che dal destino sono stati travolti in quel indefinibile vortice del grande dolore senza fine. **** Credetemi, è con il cuore che Vi parlo, con quel cuore che come il Vostro è stato destato, scosso maltrattato, oltraggiato, calpestato, frantumato, spezzato in mille pezzi dagli eventi e dal fato. Non ci sono parole adatte che possono esprimere questo stato di indefinibile turbamento. Credetemi quando il destino ci sottopone a questa terrificante prova è l’indefinibile Dolore, ma per una Legge Universale, per una Legge Divina ogni dolore è bilanciato, viene mille volte compensato da un indefinibile ed inconsapevole nascosto immenso Amore. Quando una giovane vita ritorna alla casa del Padre Celeste è un Angelo Immenso, un Maestro di Saggezza o un essere d’Immensa Luce, perché tanto più breve è stata la sua giovane vita tanto più vicina era la sua meta. Se qualcuno è coinvolto in questo cammino, in questa via del ritorno di sicuro è un eterno amore che lo ha accompagnato in questa vita. Capite che molte volte la verità fa anche male? Ma c’è sempre un motivo più grande che si giustifica anche se non lo percepiamo, anche se non lo riusciamo a comprendere. Credetemi, non sono vane parole, ma luce che da un remoto profondo buio della mente è arrivata al cuore di un padre che come il vostro ha vissuto il grande indefinibile dolore. Non è pazzia, ma verità celate nell’intimo cuore di ogni essere perchè l’amore prima o poi ritorna e si manifesta. A volte ritorna nei casi estremi affinché possiamo continuare il nostro cammino di vita. A volte ritorna sotto altre forme, di luce, di simbolismi, d’immagini, di sogno o di pensiero che ci trasmettono o ci fanno percepire attraverso il cuore e la mente. E se già previsto, se già è stato scritto nel libro della vita sarà possibile anche rivederli. Credetemi, ri-vedete ogni momento con la mente e con il cuore il Vostro angelo quando vi era vicino. Ogni atteggiamento, ogni espressione, ogni gesto, ogni parola ogni apparente contraddizione, ogni insensato atteggiamento, ogni illogica discussione o azione con un linguaggio assai nascosto alle apparenze Vi parlava già di questo evento e dal profondo del suo cuore Vi diceva; “Carissima Mamma, Carissimo Papà, carissimi Fratelli carissime Sorelle, carissimi Nonni, carissimi Parenti e carissimi Amici miei è venuta la mia ora e con ogni impensabile mezzo, con ogni impensabile scusa, con ogni impensabile grande dolore dovrò lasciare questo mondo. Ci sono tante cose più grandi da fare oltre questa meravigliosa vita che mi avete dato, che amorevolmente mi avete fatto condividere, che mi avete fatto percepire con grandissimo amore, con grandissimo affetto, ma questa vita non è la sola che voi pensavate unica e ormai finita per sempre, perché per un motivo più grande, per un amore più grande, per uno scopo più grande che so che non capite, continua ancora con altre forme, con altre espressioni, su altri piani, su altri infiniti mondi di questo indefinibile e meraviglioso infinito universo. La morte non esiste è la grande illusione dei sensi è il grande mistero della vita perché nella sua vera natura, nella sua vera essenza l’essere è uno spirito immortale, infinito, come Infinito è il suo cammino in quel sentiero oscuro e meraviglioso che è la vita.. So che vi mancherò tanto e non ci sono parole adatte che possono definire questo apparente distacco questa apparente separazione, questo indefinibile dolore, ma sappiate con tutto il mio cuore, dal profondo del mio essere che in ogni momento, in ogni luogo, in ogni tempo sarò sempre vicino a Voi e a tanti che tanto mi amate. Perché l’amore è quel indistruttibile e incorruttibile dorato filo di luce che ci lega nel cuore. Certo non mi vedrete, ma di sicuro sentirete e percepirete il sottile dolce brivido delle mie carezze. Sappiate che sono nella luce, vivo nella luce, agisco nella luce, Vi amo e Vi abbraccio immensamente dalla luce”. Credetemi, per quello che il mio cuore ha percepito, che ha sperimentato che ha comprovato, con tutta la mia sentita sincerità che voglio rapportarvi, voglio parlarvi, voglio raccontarvi, voglio che sappiate affinché possa rinascere anche un piccolo sorriso, una speranza, una consapevolezza, una certezza che i nostri immensi amori sono più vivi che mai in una dimensione, in un piano di consapevolezza, in una realtà molto ma molto più grande ed inimmaginabile all’umano sentire. Cercate di non farvi travolgere dai tormenti del dolore. So benissimo cosa si prova e quanto sia dura questa continua battaglia da sostenere soprattutto con noi stessi, dentro di noi, con i nostri sentimenti, in ogni momento della nostra esistenza. Credetemi, perché anche loro che vivono nella luce, vedono e sentono e si turbano per questo nostro sentire, per questo nostro inesprimibile grande dolore. Credetemi, in una similitudine è come un carcerato che ritrova finalmente la sua libertà e la vera gioia di vivere alla luce del sole, ma voltandosi indietro, pensa al tempo di permanenza e agli ormai trascorsi momenti con tanti amori, con tanti amici che lo pensano continuamente e che ha lasciato in turbamento in quella apparente prigione. In una similitudine è come un pulcino che dopo aver vissuto una vita cosciente entro il suo guscio, rompendolo e uscendone fuori prende coscienza dell’esistenza di un mondo esterno che prima ignorava e che ora da fuori può vedere quanto assai piccolo fosse il mondo in cui prima abitava rispetto al nuovo mondo sconfinato: il MONDO SPIRITUALE. Pensate ai momenti più belli con il Vostro Meraviglioso Angelo, fissate questa immagine nella mente e nel cuore, sentitolo, immaginatelo come se fosse presente, come se fosse vicino, anche se non lo vedete. E’ come le onde elettromagnetiche di un cellulare che non vediamo, ma che sappiamo che ci permettono di poter parlare con qualcuno, in qualsiasi parte del mondo si trovi. Cercate un posto tranquillo e solitario, cercate di rilassarvi, cercate di respirate lentamente e profondamente per alcuni minuti, siate consapevoli del respiro è molto importante questo particolare perché il respiro del cuore è il respiro dell’anima con cui tutto è connesso. Cercate di non pensare a niente ma solo al Vostro Meraviglioso Angelo. Non siate impazienti, capisco che non è facile, ma Vedrete che piano, piano con il cuore s’alzerà sempre di più quel velo che Vi separa. Comincerete a percepire delle sensazioni, avrete come dei presentimenti, sentirete dei piccoli pruriti, sentirete la fragranza di un profumo, di un suono, sentirete delle piccole vibrazioni, vedrete dei piccoli e temporanei riflessi di luce. Non spaventatevi perché nessun demone può mai frapporsi al cuore vostro e all’angelo che assai amate. Sono loro che voglio comunicare e a volte anche manifestarsi attraverso piccoli bagliori di luce, piccoli rumori, attraverso un suono di una canzone, attraverso una parola anche detta dagli altri, attraverso il sentire interiore come se una voce da dentro di voi parlasse da sola e tante altre cose. Ascoltate tanta buona musica, aiuta l’anima alle percezioni soprasensibili, a sentirsi in armonia nell’entrare in risonanza con la sua innata nota armonica. Cercate inoltre di prestare maggiore attenzione a tutto ciò che cade sotto i propri sensi. Cercate, anche se potete di evitare i colori scuri, credetemi anche questo è molto importante. Anche i colori aiutano sono come il Sole che rischiara e spazza via le nubi dell’anima. Osservate il sole al suo nascere o al suo tramonto, guardateci dentro in quel cerchio dorato, interponete quelle macchie scure che si formano alla visione degli occhi alla sua prima vista, non vi preoccupate non brucerà mai né accecherà mai gli occhi di un figlio della grande luce, ma aiuterà l’anima a comunicare con il soprasensibile e con gli immensi amori che vivono nella luce perché per una legge universale, per una legge divina simile attira il simile. Credetemi, ci sono tantissimi modi per comunicare nella voce del silenzio con il cuore e con la mente. Se volete, prendere una penna e dei fogli di carta e senza forzare i pensieri che formulate o che arrivano alla mente. Trascrivete tutto quello che percepite. Siate imparziali e allo stesso tempo filtrateli con il cuore allontanando tutti quei pensieri futili. Capite che ci sono tantissime interferenze e con grande amore, con grande desiderio, con grande sentimento dovete ritrovare la giusta frequenza vibratoria del cuore vostro con il cuore del vostro angelo. Fatevi guidare dalla penna nello scrivere o nel disegnare qualcosa. Oppure prendete un normale registratore, delle nuove cassette vergini e lasciatelo registrare mentre formulate delle domande che partono dal cuore. Poi con molta attenzione riascoltate più volte quel nastro cercando di cogliere qualche suono, qualche vibrazione che vi è assai familiare. Non vi scoraggiate se inizialmente non ci riuscite, c’è un motivo perché c’è un momento, un tempo più propizio per ogni cosa. Col tempo capirete sentirete e vedrete tante altre cose che prima erano impensabili, impossibili irraggiungibili, insensate, non razionali, illogici e non comuni. Se cercate su Internet, troverete tantissimi genitori che parlano e comunicano con i propri figli. Con tanto sentito sincero affetto che nasce dal cuore. Cordialmente Raffaele Credetemi è possibile collegarti come un cellulare in qualsiasi momento perché quell’anima o meglio lo spirito immortale è connesso con ogni cosa di questo e con tutti i piani della consapevolezza, con quel cuore, con quel triangolo, che abbiamo ognuno e che non a caso quando è opportunamente allineato è anche un potente emettitore/ricevitore e trasformatore di BIOFOTONI. Ma a condizione di abbandonarsi mentalmente dalla realtà che ci circonda a quel silenzio interiore per entrare in uno stato di meditazione / contemplazione / preghiera con noi stessi e con tutto ciò che c'è caro. Questo processo di sintonizzazione consiste in un RAPPORT profondo che va oltre la connessione ed interrelazioni dei livelli fisici, neurofisiologici e linguistici, ma essenzialmente si basa su una connessione interiore, non locale totalmente inconscia, ad un livello più sottile, dove nascono vibrazioni, sotto forma di sentimenti e percezioni che si connettono e si fondono attraverso un semplice, consapevole ritmico respiro, che produce effetti, come in un’indefinibile sensazione d’estasi o stato di coscienza modificata che ci ancora, ci connette, ci fa entrare in risonanza e quindi in sintonia con il respiro dell’anima a cui tutto è connesso. In una sintesi: (Sensi) -> (Ritmo) ->(intenzione che parte dal cuore) -> (Frequenze Vibrazionali) -> (Organi di Risonanza Biologici/Eterici/Energetici) -> (Ricerca Olografica di Connessione Armonica) -> (Sintonizzazione non locale in Risonanza ) -> (Comunicazione). Carissimi
E’ un pensiero è una domanda e contemporaneamente una sincera risposta che dettata dalla voce del cuore mi è sorta spontanea alla mente.

Vi chiedo umilmente scusa se parlo con un linguaggio tecnico, con un tono che si esprime per concetti, per affermazioni, per sintesi. Credetemi non è facile a volte parlare o tradurre stati interiori dell’essere o del sentire con opportune o inesistenti parole. Chiarisco che non è nelle mie più intime intenzioni far nascere impressioni di essere invadente o assolutista su certe tematiche esistenziali perché sono state dettate non solo dal cuore mio che li ha percepiti e contemplate, ma soprattutto con tanta sincera scrupolosa verifica scoprendo che sono state dettate e validate in ogni tempo dal cuore di tanti illuminati Maestri di Saggezza.

Se ci pensate, se richiamate alla memoria, se riflettete capirete perchè Gesù quel meraviglioso maestro di luce aveva parlato, ci ha tramandato questa verità, parlandoci di questi tempi, di questi eventi, dicendoci che avrebbe mandato lo spirito santo, il consolatore che avrebbe fatto parlare lo spirito di verità attraverso il cuore di tanti. Credetemi queste mie parole non sono frutto del maligno, non sono miracolose, non sono sopranaturali, ma virtù celate, nascoste in quella vera forza interiore che è focalizzata nel cuore d’ogni essere. E’ un principio, una legge è quella stessa nascosta forza che fa nascere, germogliare e sbocciare un fiore al dolce richiamo del sole.

Ogni uomo ha un suo percorso, un suo sentiero, con il suo intelletto, con il suo sentire che è diverso da tanti.

Non voglio parlare del dolore, della morte, anche se c’è tanta incomprensione e ci sarebbe tanto da dire, ma di quel dolore che deve scendere dalla sua croce per essere cancellato, annullato, per essere trasmutato con la consapevolezza, con le verità, in immutabili eterne verità che il cuore sa già.

Credetemi, il perché di questo mio dire, di questo mio desiderio, il motivo, il vero scopo è SEMPLICE, SINCERO, SPONTANEO ALTRUISMO che con un forte SPIRITO d’INNATA LIBERTA’ nasce dal cuore di un Padre che nel dramma del suo immenso, indescrivibile dolore ha riscoperto l’indefinibile AMORE.

Riporto quello che sto cercando di trasmettere a tanti genitori che dal destino sono stati travolti in quel indefinibile vortice del grande dolore senza fine.

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Credetemi, è con il cuore che Vi parlo, con quel cuore che come il Vostro è stato destato, scosso maltrattato, oltraggiato, calpestato, frantumato, spezzato in mille pezzi dagli eventi e dal fato. Non ci sono parole adatte che possono esprimere questo stato di indefinibile turbamento. Credetemi quando il destino ci sottopone a questa terrificante prova è l’indefinibile Dolore, ma per una Legge Universale, per una Legge Divina ogni dolore è bilanciato, viene mille volte compensato da un indefinibile ed inconsapevole nascosto immenso Amore.

Quando una giovane vita ritorna alla casa del Padre Celeste è un Angelo Immenso, un Maestro di Saggezza o un essere d’Immensa Luce, perché tanto più breve è stata la sua giovane vita tanto più vicina era la sua meta. Se qualcuno è coinvolto in questo cammino, in questa via del ritorno di sicuro è un eterno amore che lo ha accompagnato in questa vita. Capite che molte volte la verità fa anche male? Ma c’è sempre un motivo più grande che si giustifica anche se non lo percepiamo, anche se non lo riusciamo a comprendere.

Credetemi, non sono vane parole, ma luce che da un remoto profondo buio della mente è arrivata al cuore di un padre che come il vostro ha vissuto il grande indefinibile dolore. Non è pazzia, ma verità celate nell’intimo cuore di ogni essere perchè l’amore prima o poi ritorna e si manifesta. A volte ritorna nei casi estremi affinché possiamo continuare il nostro cammino di vita. A volte ritorna sotto altre forme, di luce, di simbolismi, d’immagini, di sogno o di pensiero che ci trasmettono o ci fanno percepire attraverso il cuore e la mente. E se già previsto, se già è stato scritto nel libro della vita sarà possibile anche rivederli.

Credetemi, ri-vedete ogni momento con la mente e con il cuore il Vostro angelo quando vi era vicino. Ogni atteggiamento, ogni espressione, ogni gesto, ogni parola ogni apparente contraddizione, ogni insensato atteggiamento, ogni illogica discussione o azione con un linguaggio assai nascosto alle apparenze Vi parlava già di questo evento e dal profondo del suo cuore Vi diceva;

“Carissima Mamma, Carissimo Papà, carissimi Fratelli carissime Sorelle, carissimi Nonni, carissimi Parenti e carissimi Amici miei è venuta la mia ora e con ogni impensabile mezzo, con ogni impensabile scusa, con ogni impensabile grande dolore dovrò lasciare questo mondo.

Ci sono tante cose più grandi da fare oltre questa meravigliosa vita che mi avete dato, che amorevolmente mi avete fatto condividere, che mi avete fatto percepire con grandissimo amore, con grandissimo affetto, ma questa vita non è la sola che voi pensavate unica e ormai finita per sempre, perché per un motivo più grande, per un amore più grande, per uno scopo più grande che so che non capite, continua ancora con altre forme, con altre espressioni, su altri piani, su altri infiniti mondi di questo indefinibile e meraviglioso infinito universo. La morte non esiste è la grande illusione dei sensi è il grande mistero della vita perché nella sua vera natura, nella sua vera essenza l’essere è uno spirito immortale, infinito, come Infinito è il suo cammino in quel sentiero oscuro e meraviglioso che è la vita.. So che vi mancherò tanto e non ci sono parole adatte che possono definire questo apparente distacco questa apparente separazione, questo indefinibile dolore, ma sappiate con tutto il mio cuore, dal profondo del mio essere che in ogni momento, in ogni luogo, in ogni tempo sarò sempre vicino a Voi e a tanti che tanto mi amate. Perché l’amore è quel indistruttibile e incorruttibile dorato filo di luce che ci lega nel cuore. Certo non mi vedrete, ma di sicuro sentirete e percepirete il sottile dolce brivido delle mie carezze. Sappiate che sono nella luce, vivo nella luce, agisco nella luce, Vi amo e Vi abbraccio immensamente dalla luce”.

Credetemi, per quello che il mio cuore ha percepito, che ha sperimentato che ha comprovato, con tutta la mia sentita sincerità che voglio rapportarvi, voglio parlarvi, voglio raccontarvi, voglio che sappiate affinché possa rinascere anche un piccolo sorriso, una speranza, una consapevolezza, una certezza che i nostri immensi amori sono più vivi che mai in una dimensione, in un piano di consapevolezza, in una realtà molto ma molto più grande ed inimmaginabile all’umano sentire.

Cercate di non farvi travolgere dai tormenti del dolore. So benissimo cosa si prova e quanto sia dura questa continua battaglia da sostenere soprattutto con noi stessi, dentro di noi, con i nostri sentimenti, in ogni momento della nostra esistenza.

Credetemi, perché anche loro che vivono nella luce, vedono e sentono e si turbano per questo nostro sentire, per questo nostro inesprimibile grande dolore. Credetemi, in una similitudine è come un carcerato che ritrova finalmente la sua libertà e la vera gioia di vivere alla luce del sole, ma voltandosi indietro, pensa al tempo di permanenza e agli ormai trascorsi momenti con tanti amori, con tanti amici che lo pensano continuamente e che ha lasciato in turbamento in quella apparente prigione.

In una similitudine è come un pulcino che dopo aver vissuto una vita cosciente entro il suo guscio, rompendolo e uscendone fuori prende coscienza dell’esistenza di un mondo esterno che prima ignorava e che ora da fuori può vedere quanto assai piccolo fosse il mondo in cui prima abitava rispetto al nuovo mondo sconfinato: il MONDO SPIRITUALE.

Pensate ai momenti più belli con il Vostro Meraviglioso Angelo, fissate questa immagine nella mente e nel cuore, sentitolo, immaginatelo come se fosse presente, come se fosse vicino, anche se non lo vedete.
E’ come le onde elettromagnetiche di un cellulare che non vediamo, ma che sappiamo che ci permettono di poter parlare con qualcuno, in qualsiasi parte del mondo si trovi.

Cercate un posto tranquillo e solitario, cercate di rilassarvi, cercate di respirate lentamente e profondamente per alcuni minuti, siate consapevoli del respiro è molto importante questo particolare perché il respiro del cuore è il respiro dell’anima con cui tutto è connesso. Cercate di non pensare a niente ma solo al Vostro Meraviglioso Angelo. Non siate impazienti, capisco che non è facile, ma Vedrete che piano, piano con il cuore s’alzerà sempre di più quel velo che Vi separa. Comincerete a percepire delle sensazioni, avrete come dei presentimenti, sentirete dei piccoli pruriti, sentirete la fragranza di un profumo, di un suono, sentirete delle piccole vibrazioni, vedrete dei piccoli e temporanei riflessi di luce. Non spaventatevi perché nessun demone può mai frapporsi al cuore vostro e all’angelo che assai amate. Sono loro che voglio comunicare e a volte anche manifestarsi attraverso piccoli bagliori di luce, piccoli rumori, attraverso un suono di una canzone, attraverso una parola anche detta dagli altri, attraverso il sentire interiore come se una voce da dentro di voi parlasse da sola e tante altre cose.

Ascoltate tanta buona musica, aiuta l’anima alle percezioni soprasensibili, a sentirsi in armonia nell’entrare in risonanza con la sua innata nota armonica. Cercate inoltre di prestare maggiore attenzione a tutto ciò che cade sotto i propri sensi.

Cercate, anche se potete di evitare i colori scuri, credetemi anche questo è molto importante. Anche i colori aiutano sono come il Sole che rischiara e spazza via le nubi dell’anima. Osservate il sole al suo nascere o al suo tramonto, guardateci dentro in quel cerchio dorato, interponete quelle macchie scure che si formano alla visione degli occhi alla sua prima vista, non vi preoccupate non brucerà mai né accecherà mai gli occhi di un figlio della grande luce, ma aiuterà l’anima a comunicare con il soprasensibile e con gli immensi amori che vivono nella luce perché per una legge universale, per una legge divina simile attira il simile.

Credetemi, ci sono tantissimi modi per comunicare nella voce del silenzio con il cuore e con la mente.

Se volete, prendere una penna e dei fogli di carta e senza forzare i pensieri che formulate o che arrivano alla mente. Trascrivete tutto quello che percepite. Siate imparziali e allo stesso tempo filtrateli con il cuore allontanando tutti quei pensieri futili. Capite che ci sono tantissime interferenze e con grande amore, con grande desiderio, con grande sentimento dovete ritrovare la giusta frequenza vibratoria del cuore vostro con il cuore del vostro angelo. Fatevi guidare dalla penna nello scrivere o nel disegnare qualcosa. Oppure prendete un normale registratore, delle nuove cassette vergini e lasciatelo registrare mentre formulate delle domande che partono dal cuore. Poi con molta attenzione riascoltate più volte quel nastro cercando di cogliere qualche suono, qualche vibrazione che vi è assai familiare.

Non vi scoraggiate se inizialmente non ci riuscite, c’è un motivo perché c’è un momento, un tempo più propizio per ogni cosa. Col tempo capirete sentirete e vedrete tante altre cose che prima erano impensabili, impossibili irraggiungibili, insensate, non razionali, illogici e non comuni.

Se cercate su Internet, troverete tantissimi genitori che parlano e comunicano con i propri figli.

Con tanto sentito sincero affetto che nasce dal cuore.
Cordialmente
Raffaele

Credetemi è possibile collegarti come un cellulare in qualsiasi momento perché quell’anima o meglio lo spirito immortale è connesso con ogni cosa di questo e con tutti i piani della consapevolezza, con quel cuore, con quel triangolo, che abbiamo ognuno e che non a caso quando è opportunamente allineato è anche un potente emettitore/ricevitore e trasformatore di BIOFOTONI. Ma a condizione di abbandonarsi mentalmente dalla realtà che ci circonda a quel silenzio interiore per entrare in uno stato di meditazione / contemplazione / preghiera con noi stessi e con tutto ciò che c’è caro.

Questo processo di sintonizzazione consiste in un RAPPORT profondo che va oltre la connessione ed interrelazioni dei livelli fisici, neurofisiologici e linguistici, ma essenzialmente si basa su una connessione interiore, non locale totalmente inconscia, ad un livello più sottile, dove nascono vibrazioni, sotto forma di sentimenti e percezioni che si connettono e si fondono attraverso un semplice, consapevole ritmico respiro, che produce effetti, come in un’indefinibile sensazione d’estasi o stato di coscienza modificata che ci ancora, ci connette, ci fa entrare in risonanza e quindi in sintonia con il respiro dell’anima a cui tutto è connesso.

In una sintesi: (Sensi) -> (Ritmo) ->(intenzione che parte dal cuore) -> (Frequenze Vibrazionali) -> (Organi di Risonanza Biologici/Eterici/Energetici) -> (Ricerca Olografica di Connessione Armonica) -> (Sintonizzazione non locale in Risonanza ) -> (Comunicazione).

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42543 Morena Fanti Thu, 30 Oct 2008 10:31:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42543 E grazie anche a Davide, del suo pensiero sulla scrittura e sulla sua valenza. E della sua presenza qui. Ti abbraccio, caro Davide. Con la stima e l'affetto di sempre. M. E grazie anche a Davide, del suo pensiero sulla scrittura e sulla sua valenza. E della sua presenza qui.
Ti abbraccio, caro Davide. Con la stima e l’affetto di sempre. M.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42542 Morena Fanti Thu, 30 Oct 2008 10:26:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42542 Mary cara, ti stringo forte in questo tuo dolore che sento mio. Anch'io facevo la spesa in abbondanza e mi trovavo a cucinare più cibo di quello che servisse. Sono abitudini talmente dentro di noi che è difficile disfarsene. Forse è anche un modo di "raccontarsi" la verità mascherandola e evitandola. Sono meccaniscmi che mettiamo in atto senza saperlo e che servono per proteggerci da noi stessi e dal nostro dolore. Hai ragione quando affermi che Sandro non vorrebbe vederti piangere, ma certo un po' di lacrime te le saprà perdonare. Le lacrime servono per non esplodere. Lasciale uscire ma, quando ci saranno momenti in cui ti uscirà una risata non soffocarla. E non solo per Sandro, e per Fabio che anche lui ha diritto a vedere una mamma serena, per quanto possibile, ma soprattutto per te stessa. Ce la farai. Con l'affetto di Fabio e delle persone che ti amano. Ce la farai se ti vorrai bene. Ti stringo forte. Morena Mary cara,
ti stringo forte in questo tuo dolore che sento mio. Anch’io facevo la spesa in abbondanza e mi trovavo a cucinare più cibo di quello che servisse. Sono abitudini talmente dentro di noi che è difficile disfarsene. Forse è anche un modo di “raccontarsi” la verità mascherandola e evitandola. Sono meccaniscmi che mettiamo in atto senza saperlo e che servono per proteggerci da noi stessi e dal nostro dolore.
Hai ragione quando affermi che Sandro non vorrebbe vederti piangere, ma certo un po’ di lacrime te le saprà perdonare. Le lacrime servono per non esplodere. Lasciale uscire ma, quando ci saranno momenti in cui ti uscirà una risata non soffocarla. E non solo per Sandro, e per Fabio che anche lui ha diritto a vedere una mamma serena, per quanto possibile, ma soprattutto per te stessa.
Ce la farai. Con l’affetto di Fabio e delle persone che ti amano.
Ce la farai se ti vorrai bene.
Ti stringo forte. Morena

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Di: Davide Piazzi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42531 Davide Piazzi Thu, 30 Oct 2008 07:00:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42531 Grazie per il saluto, caro Massimo. Lo ricambio di cuore. Un abbraccio stretto a Mary, per la quale ora non riesco a trovare nessuna parola, tanto è lo sgomento provato a leggere la sua storia. Per ora, mi limito a continuare a stringerla forte, finché vorrà. Grazie per il saluto, caro Massimo. Lo ricambio di cuore.
Un abbraccio stretto a Mary, per la quale ora non riesco a trovare nessuna parola, tanto è lo sgomento provato a leggere la sua storia. Per ora, mi limito a continuare a stringerla forte, finché vorrà.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42503 Massimo Maugeri Wed, 29 Oct 2008 22:44:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42503 Cara Mary, con molta mestizia ti dò il benvenuto su questo blog dove potrai sempre sentirti a casa. Io ti esprimo tutta la mia solidarietà, ma non aggiungo altro... e lascio la parola a Morena (se vorrà replicare). Grazie per averci raccontato la tua esperienza. - (Ne approfitto per salutare Davide) Cara Mary,
con molta mestizia ti dò il benvenuto su questo blog dove potrai sempre sentirti a casa. Io ti esprimo tutta la mia solidarietà, ma non aggiungo altro… e lascio la parola a Morena (se vorrà replicare).
Grazie per averci raccontato la tua esperienza.
-
(Ne approfitto per salutare Davide)

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Di: Marimar http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42501 Marimar Wed, 29 Oct 2008 21:34:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42501 Cara Morena... io sono ancora nel pieno dello Tzunami... separata da 12 anni, 2 figli (Fabio 24 e Sandro 19), Fabio il 5 febbraio decide di andare vivere a Londra, lo supero... è legge di vita... i figli crescono e si indipendizzano.... rimango da sola con Sandro. 22 Marzo ore 4 del mattino, arrivano i carabinieri a dirmi che Sandro non ritornerà mai più a casa.... era andato con la fidanzata, amici ed il titolare dell'azienda dove lavorava, lui litiga con un amico "infame" ed invece di andare in discoteca con tutti decide di tornare a casa.... a 5 Km da casa, ad un incrocio, scansa una macchina e va a finire prima su un albero, dopo sul lampione, altro albero che lo ribalta contro il vassoio di granito e si infila in mezzo a due colonne del atrio della chiesa.... Figlio di Giuseppe e aria, morto nella porta di una chiesa il giorno della risurezione..... ancora aspetto che ritorni.... faccio la spessa x 3.... cerco di ridere e scherzare xchè sò che lui mi vuole così.... ma sono x metà sepellita dentro alla bara con lui.... e quella colonna.... è mia!!!! è lì che vado a trovarlo, portargli fiori, e piangere.... poco xchè lui non sopporta vedermi triste..... ho iniziato a lavorare a Luglio, nell'azienda dove lavorava lui.... Fabio è rimasto con me.... x un pò era andato ancora via e mi sono trovata davvero da sola, poi è tornato x rimanere insieme a me e cercare di farcela in due.... è troppo dura.... Sono di Barcellona (Spagna) quindi non ho nessuno qui, ma non riesco ad andare via.... lui E' QUI.... forse un giorno ce la farò..... scusate l'incursione su questo blog, mi ha dato l'indirizzo un amico di myspace, voleva che io leggessi, e reaggisse.... forse ce la farò.... Ti abbraccio forte Morena..... Un beso Federica..... Mary. Cara Morena… io sono ancora nel pieno dello Tzunami… separata da 12 anni, 2 figli (Fabio 24 e Sandro 19), Fabio il 5 febbraio decide di andare vivere a Londra, lo supero… è legge di vita… i figli crescono e si indipendizzano…. rimango da sola con Sandro. 22 Marzo ore 4 del mattino, arrivano i carabinieri a dirmi che Sandro non ritornerà mai più a casa…. era andato con la fidanzata, amici ed il titolare dell’azienda dove lavorava, lui litiga con un amico “infame” ed invece di andare in discoteca con tutti decide di tornare a casa…. a 5 Km da casa, ad un incrocio, scansa una macchina e va a finire prima su un albero, dopo sul lampione, altro albero che lo ribalta contro il vassoio di granito e si infila in mezzo a due colonne del atrio della chiesa…. Figlio di Giuseppe e aria, morto nella porta di una chiesa il giorno della risurezione….. ancora aspetto che ritorni…. faccio la spessa x 3…. cerco di ridere e scherzare xchè sò che lui mi vuole così…. ma sono x metà sepellita dentro alla bara con lui…. e quella colonna…. è mia!!!! è lì che vado a trovarlo, portargli fiori, e piangere…. poco xchè lui non sopporta vedermi triste….. ho iniziato a lavorare a Luglio, nell’azienda dove lavorava lui…. Fabio è rimasto con me…. x un pò era andato ancora via e mi sono trovata davvero da sola, poi è tornato x rimanere insieme a me e cercare di farcela in due…. è troppo dura…. Sono di Barcellona (Spagna) quindi non ho nessuno qui, ma non riesco ad andare via…. lui E’ QUI…. forse un giorno ce la farò….. scusate l’incursione su questo blog, mi ha dato l’indirizzo un amico di myspace, voleva che io leggessi, e reaggisse…. forse ce la farò…. Ti abbraccio forte Morena….. Un beso Federica….. Mary.

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Di: Davide Piazzi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-42452 Davide Piazzi Wed, 29 Oct 2008 11:19:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-42452 Cara Morena, è vero, la scrittura ha un potere enorme: quello di regalarci l’illusione di avere il controllo di ciò che sta avvenendo. Basta una sola parola, una riga in più o in meno, ed ecco che una storia muta, acquisendo diverse sfumature o, se lo vogliamo, trasformandosi completamente. Abbiamo noi, tra le nostre mani, il destino dei nostri protagonisti. Abbiamo l’opportunità di raccontare la cronaca o inventare nuovi mondi. Proporre citazioni celebri o coniare nuovi aforismi da mettere in bocca a illustri sconosciuti. Modelliamo argilla e le diamo forme ben definite oppure astratte. Creiamo dal nulla attingendo dal serbatoio di quella meravigliosa materia che è la fantasia. Siamo i laboratori dell’effimero, e poco importa se, a volte, commettiamo l’errore imperdonabile di avere creato qualcosa di buono. Viviamo nel tempo del concreto, dove “astratto” è un termine che suscita invidie e perplessità. Quanto sono felice di constatare che ancora ci sono persone disposte a farsi schernire, pur di sentirsi libere. Un caro saluto. Davide Cara Morena, è vero, la scrittura ha un potere enorme: quello di regalarci l’illusione di avere il controllo di ciò che sta avvenendo.
Basta una sola parola, una riga in più o in meno, ed ecco che una storia muta, acquisendo diverse sfumature o, se lo vogliamo, trasformandosi completamente.
Abbiamo noi, tra le nostre mani, il destino dei nostri protagonisti. Abbiamo l’opportunità di raccontare la cronaca o inventare nuovi mondi. Proporre citazioni celebri o coniare nuovi aforismi da mettere in bocca a illustri sconosciuti.

Modelliamo argilla e le diamo forme ben definite oppure astratte.

Creiamo dal nulla attingendo dal serbatoio di quella meravigliosa materia che è la fantasia.

Siamo i laboratori dell’effimero, e poco importa se, a volte, commettiamo l’errore imperdonabile di avere creato qualcosa di buono.

Viviamo nel tempo del concreto, dove “astratto” è un termine che suscita invidie e perplessità.

Quanto sono felice di constatare che ancora ci sono persone disposte a farsi schernire, pur di sentirsi libere.

Un caro saluto.

Davide

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-41496 Morena Fanti Tue, 21 Oct 2008 15:43:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-41496 Cara Gabriella, è difficile affermare che l'argomento 'morte' non ci intimorisca. L'argomento 'morte di un figlio', poi, ci atterrisce solo a leggerne le lettere. E' un evento che tutti i genitori temono e, nonostante questo, chi si trova nella situazione di doverlo subire (soprattutto nel caso di un incidente stradale si vive il fatto come una violenza, perché troppo immediato e sconvolgente) si trova comunque indifeso, soprattutto per il primo periodo in cui deve anche sopportare lo choc e i mutamenti immediati che subentrano nella sua vita. Poi, c'è quella piccola luce e c'è la consapevolezza di scoprire che si può e si deve camminare di nuovo. La luce, però, va nutrita. Da sola non funzionerebbe per molto. Ma sapere che tutto ciò che ci serve è dentro di noi aiuta molto. Fa calmare un poco quella sentinella molesta che tu citi. La scrittura ha avuto per me un grande potere, un potere 'buono'. e ne sono felice. Grazie. Cara Gabriella, è difficile affermare che l’argomento ‘morte’ non ci intimorisca. L’argomento ‘morte di un figlio’, poi, ci atterrisce solo a leggerne le lettere.
E’ un evento che tutti i genitori temono e, nonostante questo, chi si trova nella situazione di doverlo subire (soprattutto nel caso di un incidente stradale si vive il fatto come una violenza, perché troppo immediato e sconvolgente) si trova comunque indifeso, soprattutto per il primo periodo in cui deve anche sopportare lo choc e i mutamenti immediati che subentrano nella sua vita.
Poi, c’è quella piccola luce e c’è la consapevolezza di scoprire che si può e si deve camminare di nuovo.
La luce, però, va nutrita. Da sola non funzionerebbe per molto.
Ma sapere che tutto ciò che ci serve è dentro di noi aiuta molto.
Fa calmare un poco quella sentinella molesta che tu citi.
La scrittura ha avuto per me un grande potere, un potere ‘buono’.
e ne sono felice.
Grazie.

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Di: gabriella rossitto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-41194 gabriella rossitto Sat, 18 Oct 2008 18:27:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-41194 Approdo tardi a questo post, per paura credo. Penso a Morena, alla sua battaglia contro il nulla. I figli hanno gambe snelle e veloci. E scappano. Prima o poi. E' il loro dovere: affrancarsi da chi li ha generati, da chi li considera parte delle proprie viscere. Questo è fisiologico. Ciascun genitore ne è consapevole, seppure mai abbastanza pronto. E alcuni invece vengono rapiti. All'improvviso, senza ragioni sufficienti, spiegazioni. A volte senza un vero addio, un misero rigo a conforto. E a questo non si può essere preparati. Mai. Ciascun genitore, anche il meno ansioso e apprensivo, prefigura scenari, segue la voce della paura, sa che può accadere. Ma se accade davvero è inerme, è denudato e privo di difese. Cerca un guscio nel silenzio, o nella grancassa, si rifugia nel punto più lontano da sé, e continua a sorprendersi di essere vivo, pur morendo ogni giorno un poco. Poi, per qualcuno, c'è una piccola luce, che va seguita, alimentata, che ti porta fuori, verso gli altri. Un grazie a Morena, per aver saputo esporre la SUA nudità, per aver aiutato altri a prendere coscienza, a provare a salvarsi. Si può vivere, nonostante il dolore ti accompagni sempre come una sentinella molesta, nonostante finisca per far parte delle tue cellule... e la scrittura è uno dei modi, lo è anche per me, per aver salva la vita. Approdo tardi a questo post, per paura credo. Penso a Morena, alla sua battaglia contro il nulla.
I figli hanno gambe snelle e veloci. E scappano. Prima o poi. E’ il loro dovere: affrancarsi da chi li ha generati, da chi li considera parte delle proprie viscere. Questo è fisiologico. Ciascun genitore ne è consapevole, seppure mai abbastanza pronto.
E alcuni invece vengono rapiti. All’improvviso, senza ragioni sufficienti, spiegazioni. A volte senza un vero addio, un misero rigo a conforto. E a questo non si può essere preparati. Mai.
Ciascun genitore, anche il meno ansioso e apprensivo, prefigura scenari, segue la voce della paura, sa che può accadere.
Ma se accade davvero è inerme, è denudato e privo di difese. Cerca un guscio nel silenzio, o nella grancassa, si rifugia nel punto più lontano da sé, e continua a sorprendersi di essere vivo, pur morendo ogni giorno un poco.
Poi, per qualcuno, c’è una piccola luce, che va seguita, alimentata, che ti porta fuori, verso gli altri.
Un grazie a Morena, per aver saputo esporre la SUA nudità, per aver aiutato altri a prendere coscienza, a provare a salvarsi. Si può vivere, nonostante il dolore ti accompagni sempre come una sentinella molesta, nonostante finisca per far parte delle tue cellule…
e la scrittura è uno dei modi, lo è anche per me, per aver salva la vita.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-40242 Morena Fanti Tue, 07 Oct 2008 07:53:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-40242 Grazie Nicoletta. Ricambio l'abbraccio Grazie Nicoletta. Ricambio l’abbraccio

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Di: Nicoletta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39919 Nicoletta Fri, 03 Oct 2008 11:28:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39919 cara Morena , ho tre figli giovani, un nipotino da poco piu' di un mese, posso solo comprendere il tuo grande dolore,condividerlo e farlio in parte mio, poiche' nulla vi e' di piu' caro al mondo di un figlio. Scrivo anche io, ma in queste circostanze preferisco sentire le tue parole, poiche' nonostante tutto sei tu che dai speranza e conforto a me che leggo. Il mio piu amorevole silenzio ed un forte abbraccio, credimii con tutta l'anima, con la segreta speranza che il mio pensiero possa arrivare al tuo animo cosi' provato. La fede forse soltanto questa certezza che Federica ti e' vicina ora come e piu' di prima, forse puo' lenire il troppo dolore. Un abbraccio e tanto affetto _Nicole cara Morena , ho tre figli giovani, un nipotino da poco piu’ di un mese, posso solo comprendere il tuo grande dolore,condividerlo e farlio in parte mio, poiche’ nulla vi e’ di piu’ caro al mondo di un figlio.
Scrivo anche io, ma in queste circostanze preferisco sentire le tue parole, poiche’ nonostante tutto sei tu che dai speranza e conforto a me che leggo.
Il mio piu amorevole silenzio ed un forte abbraccio, credimii con tutta l’anima, con la segreta speranza che il mio pensiero possa arrivare al tuo animo cosi’ provato.
La fede forse soltanto questa certezza che Federica ti e’ vicina ora come e piu’ di prima, forse puo’ lenire il troppo dolore.
Un abbraccio e tanto affetto _Nicole

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39770 Morena Fanti Wed, 01 Oct 2008 07:50:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39770 Cara Ivana, le tue parole non sono affatto banali. Chiunque scriva (o dica) ciò che sente 'davvero' non lo è mai. Sento che il tuo dolore è ancora molto fresco. Forse non riuscirai a leggere subito il mio libro, e forse lo dovrai 'assumere' a piccole dosi, come un medicinale che potrebbe avere effetti collaterali, ma io spero che nelle pagine che ho scritto tu possa trovare quel barlume di luce che da sempre io mi sono augurata anche per me stessa. Ti ringrazio molto per questo bellissimo commento. Se vuoi scrivermi troverai il mio indirizzo in uno dei miei blog ( http://auto-aiuto.splinder.com ). Non lo scrivo qui per lo spam che ne ho già tanto, scusami. Un abbraccio. morena Cara Ivana, le tue parole non sono affatto banali. Chiunque scriva (o dica) ciò che sente ‘davvero’ non lo è mai. Sento che il tuo dolore è ancora molto fresco. Forse non riuscirai a leggere subito il mio libro, e forse lo dovrai ‘assumere’ a piccole dosi, come un medicinale che potrebbe avere effetti collaterali, ma io spero che nelle pagine che ho scritto tu possa trovare quel barlume di luce che da sempre io mi sono augurata anche per me stessa. Ti ringrazio molto per questo bellissimo commento. Se vuoi scrivermi troverai il mio indirizzo in uno dei miei blog ( http://auto-aiuto.splinder.com ). Non lo scrivo qui per lo spam che ne ho già tanto, scusami.
Un abbraccio. morena

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Di: Ivana http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39606 Ivana Sun, 28 Sep 2008 22:12:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39606 Se ripercorro mentalmente i movimenti delle dita sulla tastiera del pc che mi hanno portato in questo blog... non li ricordo! E non so neanche se posso scrivere un commento, se bisogna essere "iscritti"... e non ho letto neanche tutti gli interventi... è tardi, e le gocce che prendo per dormire stanno facendo il loro effetto, però una cosa mi sento di dire... forse banale, ma detta con il cuore in mano: Morena Fanti, lei è una Mamma con la M maiuscola! Coraggiosa di quel coraggio che solo l'amore sconfinato per un figlio sa tirar fuori. Una Mamma che al dolore ha dato del filo da torcere per non farlo diventare padrone assoluto della sua vita. Una Mamma che ha saputo, quel dolore, guardarlo in viso ed affrontarlo. Una Mamma che in comune con me ha solo l'amore sconfinato per il figlio, per il resto... ad otto mesi dalla scomparsa del mio unico figlio... il dolore con me gioca ancora come il gatto con il topo! Leggerò il suo libro, forse non ora… ciò che ieri lei scrisse è, oggi, il mio pane quotidiano! P.S. salverò questo sito tra i miei “preferiti”, così continuerò a leggerlo! Se ripercorro mentalmente i movimenti delle dita sulla tastiera del pc che mi hanno portato in questo blog… non li ricordo! E non so neanche se posso scrivere un commento, se bisogna essere “iscritti”… e non ho letto neanche tutti gli interventi… è tardi, e le gocce che prendo per dormire stanno facendo il loro effetto, però una cosa mi sento di dire… forse banale, ma detta con il cuore in mano: Morena Fanti, lei è una Mamma con la M maiuscola! Coraggiosa di quel coraggio che solo l’amore sconfinato per un figlio sa tirar fuori. Una Mamma che al dolore ha dato del filo da torcere per non farlo diventare padrone assoluto della sua vita. Una Mamma che ha saputo, quel dolore, guardarlo in viso ed affrontarlo. Una Mamma che in comune con me ha solo l’amore sconfinato per il figlio, per il resto… ad otto mesi dalla scomparsa del mio unico figlio… il dolore con me gioca ancora come il gatto con il topo! Leggerò il suo libro, forse non ora… ciò che ieri lei scrisse è, oggi, il mio pane quotidiano! P.S. salverò questo sito tra i miei “preferiti”, così continuerò a leggerlo!

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39469 Morena Fanti Wed, 24 Sep 2008 10:02:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39469 @ Sergio grazie del tuo silente seguire @ Sergio
grazie del tuo silente seguire

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39467 Morena Fanti Wed, 24 Sep 2008 09:18:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39467 @ Vincenzo grazie della tua intensa e profonda testimonianza. Le mancanze sono sempre vuoti da colmare sia da un lato sia dall'altro: e' una parte di noi che non possiamo avere e il vuoto ci sarà sempre. Potrà diventare meno evidente, ridursi, ma rimarrà per sempre. Che debba essere ancora Vita, sono d'accordo. Anch'io non potrei accettare nulla di diverso. Perciò sono qui. Intendo qui a parlarne, qui a scriverne, qui a spazzare foglie e a scoprire cosa c'è sotto. Grazie. @ Vincenzo
grazie della tua intensa e profonda testimonianza. Le mancanze sono sempre vuoti da colmare sia da un lato sia dall’altro: e’ una parte di noi che non possiamo avere e il vuoto ci sarà sempre. Potrà diventare meno evidente, ridursi, ma rimarrà per sempre.
Che debba essere ancora Vita, sono d’accordo. Anch’io non potrei accettare nulla di diverso. Perciò sono qui. Intendo qui a parlarne, qui a scriverne, qui a spazzare foglie e a scoprire cosa c’è sotto.
Grazie.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39436 Sergio Sozi Mon, 22 Sep 2008 23:06:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39436 Ancora un bacione tenero a Morena, che' non pensi mai che io non la segua... seppur silente. Sergio Ancora un bacione tenero a Morena, che’ non pensi mai che io non la segua… seppur silente.
Sergio

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Di: vincenzo celli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39352 vincenzo celli Sun, 21 Sep 2008 22:03:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39352 sono orfano di mio padre, fin dalla nascita. E' morto prima che io nascessi e quindi non l'ho mai conosciuto. Sono dall'altro lato del cordone ombellicale di Morena, ma forse ho avuto la "fortuna" di non essermi accorto subito della sua mancanza. Non è stato un fatto così drammatico e improvviso, ma una cosa metabolizzata lentamente, a mano a mano che ne prendevo coscenza, con l'infanzia , l'adolescenza ed infine l'età adulta. Poi diventando a mia volta genitore, la mancanza ha iniziato ad essere ancora più tangibile e penso che non potrà mai essere colmata. Vivendo il rapporto con i miei figli, ho capito cosa mi è mancato e ho cercato di diventare il padre che non ho avuto. Quello che dice Morena a proposito del dolore e del suo percorso personale scritto in diretta è una testimonianza preziosa per tutti e per tutti i dolori. Quando dice che sta a noi pensare di potercela fare, perchè il pensarlo, è il primo passo verso la rinascita, intesa come la vittoria della vita sulla morte, secondo me dice il vero. Sarà una vita diversa, nessuno potrà ridarle sua figlia, ma deve essere ancora vita, perchè altrimenti non ci sarebbe nessun senso e nemmeno nessun amore e io questo non potrei accettarlo.Il momento importante per Morena, è stato quando ha trovato di nuovo vita sotto le foglie e mi viene da pensare a quante volte la natura ci insegna e ci fa da madre e da padre senza che noi magari ce ne accorgiamo. Ognuno di noi ha il suo momento di spartiacque, il suo bivio, ma occorre la capacità e la voglia di fare quel primo passo. Ecco, mi piace pensare a questo libro, come alla preparazione per ognuno del proprio primo passo attraverso l'esperienza di Morena. Grazie a Morena, a Massimo per questo post e a tutti quelli che hanno contribuito con i loro pensieri. sono orfano di mio padre, fin dalla nascita. E’ morto prima che io nascessi e quindi non l’ho mai conosciuto. Sono dall’altro lato del cordone ombellicale di Morena, ma forse ho avuto la “fortuna” di non essermi accorto subito della sua mancanza. Non è stato un fatto così drammatico e improvviso, ma una cosa metabolizzata lentamente, a mano a mano che ne prendevo coscenza, con l’infanzia , l’adolescenza ed infine l’età adulta.
Poi diventando a mia volta genitore, la mancanza ha iniziato ad essere
ancora più tangibile e penso che non potrà mai essere colmata.
Vivendo il rapporto con i miei figli, ho capito cosa mi è mancato e ho cercato di diventare il padre che non ho avuto. Quello che dice Morena
a proposito del dolore e del suo percorso personale scritto in diretta
è una testimonianza preziosa per tutti e per tutti i dolori.
Quando dice che sta a noi pensare di potercela fare, perchè il pensarlo,
è il primo passo verso la rinascita, intesa come la vittoria della vita sulla morte, secondo me dice il vero. Sarà una vita diversa, nessuno potrà ridarle sua figlia, ma deve essere ancora vita, perchè altrimenti non ci sarebbe nessun senso e nemmeno nessun amore e io questo non potrei accettarlo.Il momento importante per Morena, è stato quando
ha trovato di nuovo vita sotto le foglie e mi viene da pensare a quante volte la natura ci insegna e ci fa da madre e da padre senza che noi magari ce ne accorgiamo. Ognuno di noi ha il suo momento di spartiacque, il suo bivio, ma occorre la capacità e la voglia di fare quel primo passo. Ecco, mi piace pensare a questo libro, come alla preparazione per ognuno del proprio primo passo attraverso l’esperienza di Morena.
Grazie a Morena, a Massimo per questo post e a tutti quelli che hanno contribuito con i loro pensieri.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39235 Salvo zappulla Sat, 20 Sep 2008 14:44:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39235 @Morena. Mo' ti metti pure a citare Emily Dickinson. ma allora sei davvero un genio!!! @Mariolina. Sei una persona squisita. @Morena. Mo’ ti metti pure a citare Emily Dickinson. ma allora sei davvero un genio!!!

@Mariolina. Sei una persona squisita.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39231 Morena Fanti Sat, 20 Sep 2008 11:44:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39231 cara Mariolina, tu di sicuro sei tante cose, ma non un atollo sperduto. E non in questa pagina, così ricca e piena. "Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano." Credo che queste parole di Emily Dickinson racchiudano i nostri pensieri e siano la cosa che ci auguriamo tutti noi. Grazie a te per avermele ricordate e a Gaetano per la sua presenza costante. cara Mariolina, tu di sicuro sei tante cose, ma non un atollo sperduto.
E non in questa pagina, così ricca e piena.

“Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano
Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.”

Credo che queste parole di Emily Dickinson racchiudano i nostri pensieri e siano la cosa che ci auguriamo tutti noi.
Grazie a te per avermele ricordate e a Gaetano per la sua presenza costante.

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Di: Mariolina La Monica http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39230 Mariolina La Monica Sat, 20 Sep 2008 10:25:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39230 Se la trovi bella, significa che la condividi. Quindi, grazie a te Gaetano per non farmi sentire un atollo sperduto, Mariolina Se la trovi bella, significa che la condividi. Quindi, grazie a te Gaetano per non farmi sentire un atollo sperduto,
Mariolina

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39207 Subhaga Gaetano Failla Fri, 19 Sep 2008 12:21:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39207 "... che la nostra presenza sulla terra non sia vana." In questo post continuo a leggere cose bellissime come questa tua frase, Mariolina. Ti ringrazio e ti abbraccio, Gaetano “… che la nostra presenza sulla terra non sia vana.”
In questo post continuo a leggere cose bellissime come questa tua frase, Mariolina. Ti ringrazio e ti abbraccio,
Gaetano

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Di: Mariolina La Monica http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39206 Mariolina La Monica Fri, 19 Sep 2008 11:58:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39206 E' difficile parlare del dolore. Esso fa parte così integrante del percorso di ognuno che infine preferiamo stordirlo, per non affondarci dentro. Ho conosciuto Morena grazie a Salvo. Allora lei mi fece un'intervista dopo la pubblicazione del mio "Cipria", e da quel momento non trascorriamo mai del lunghi periodi senza metterci in contatto. Con molta semplicità, dico che tra noi esiste una notevole affinità e che le voglio bene, perchè è una donna sensibile e coraggiosa che, nonostante tutto, non ama piangersi addosso. Ho letto "Orfana di mia figlia", e, a suo tempo, ho inviato una breve recenzione sull'opera.Tuttavia adesso mi piace sottolineare la rarità di trovare indivudui che possiedono la capacità di palesare al mondo la sofferenza lacerante per il dramma che li ha investiti senza alcun preavviso. Solitamente, osservare ed osservarsi, come ha fatto Morena, è un qualche cosa che resta chiuso in noi o viene inserito di striscio in uno scritto. Invece lei ha preferito comunicare agli altri la coscienza acquisita che, seppure lo spesso inattaccabile, inossidabile, crudo dolore, la vita e l'amore che abbiamo tratto e che traiamo dagli altri e dalle meraviglie della natura, esigono, non solo che noi riemergiamo dal pozzo, ma anche che la nostra presenza sulla terra non sia vana. A mio parere, ciò è anche dovuto sia a Federica che ad ognuno di quei pellegrini che hanno cessato il loro viaggio terreno. Ecco come in questo libro il dolore, pur restando presente ed indelebile, si tramuta piano in un canto di speranza. E’ difficile parlare del dolore. Esso fa parte così integrante del percorso di ognuno che infine preferiamo stordirlo, per non affondarci dentro.
Ho conosciuto Morena grazie a Salvo. Allora lei mi fece un’intervista dopo la pubblicazione del mio “Cipria”, e da quel momento non trascorriamo mai del lunghi periodi senza metterci in contatto.
Con molta semplicità, dico che tra noi esiste una notevole affinità e che le voglio bene, perchè è una donna sensibile e coraggiosa che, nonostante tutto, non ama piangersi addosso.
Ho letto “Orfana di mia figlia”, e, a suo tempo, ho inviato una breve recenzione sull’opera.Tuttavia adesso mi piace sottolineare la rarità di trovare indivudui che possiedono la capacità di palesare al mondo la sofferenza lacerante per il dramma che li ha investiti senza alcun preavviso.
Solitamente, osservare ed osservarsi, come ha fatto Morena, è un qualche cosa che resta chiuso in noi o viene inserito di striscio in uno scritto. Invece lei ha preferito comunicare agli altri la coscienza acquisita che, seppure lo spesso inattaccabile, inossidabile, crudo dolore, la vita e l’amore che abbiamo tratto e che traiamo dagli altri e dalle meraviglie della natura, esigono, non solo che noi riemergiamo dal pozzo, ma anche che la nostra presenza sulla terra non sia vana. A mio parere, ciò è anche dovuto sia a Federica che ad ognuno di quei pellegrini che hanno cessato il loro viaggio terreno.
Ecco come in questo libro il dolore, pur restando presente ed indelebile, si tramuta piano in un canto di speranza.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39183 Morena Fanti Thu, 18 Sep 2008 09:36:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39183 Grazie Ketti. Ho già detto che per commentare qui serve coraggio. L'argomento è 'tosto' e se, inoltre, tocca anche il nostro vissuto personale, diventa ancora più difficile scrivere e raccontarsi. La cosa più coraggiosa... io credo ce ne siano tante. Anche andare in camera sua tutte le mattine e aprire la finestra come ho sempre fatto. Vedere tutte le sue cose. Credo che per ognuno ci siano aspetti che cambiano la prospettiva. Dipende da cosa si faceva prima e da quanto si condivideva con il figlio, o con la persona che è morta. Se leggerai il libro, mi farà piacere sapere cosa ne pensi. Grazie. un abbraccio. M. Grazie Ketti. Ho già detto che per commentare qui serve coraggio. L’argomento è ‘tosto’ e se, inoltre, tocca anche il nostro vissuto personale, diventa ancora più difficile scrivere e raccontarsi.

La cosa più coraggiosa… io credo ce ne siano tante. Anche andare in camera sua tutte le mattine e aprire la finestra come ho sempre fatto. Vedere tutte le sue cose.
Credo che per ognuno ci siano aspetti che cambiano la prospettiva. Dipende da cosa si faceva prima e da quanto si condivideva con il figlio, o con la persona che è morta.
Se leggerai il libro, mi farà piacere sapere cosa ne pensi.
Grazie. un abbraccio. M.

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Di: Ketti Martino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39169 Ketti Martino Wed, 17 Sep 2008 19:58:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39169 Salve! E’ da un po’ che entro ed esco da questo post senza riuscire a scrivere, o, meglio, scrivendo e cancellando subito. Avendo provato un dolore analogo, in quanto a rapidità e portata della perdita, mi risulta facile perdermi nei meandri dei ricordi e della sofferenza che sempre affiora parlandone. Molteplici sono le analogie con la mia esperienza riscontrate nella testimonianza di Morena, perché è vero sì che ogni dolore è unico, ma è anche vero che simili sono le reazioni e gli atteggiamenti che da un evento tanto destabilizzante scaturiscono. Differisce, a mio avviso, la maniera di ognuno di convogliare il proprio dolore, di “farne altro”. In questo percorso, come da qualcuno evidenziato, sono convinta che “la parola”, col suo potere quasi taumaturgico, può divenire un supporto efficace, affinché non si venga inghiottiti da una voragine infinita. Credo che il libro di Morena Fanti, sia un esempio palese di come da un grande dolore (di per sé inestinguibile) si possa risollevarsi anche grazie ad un atto introspettivo e liberatorio qual è appunto lo scrivere. Si parlava inoltre di coraggio: a questo proposito ripensavo, e ripenso spesso, ad una testimonianza riportata da Gianna Schelotto nel suo libro Distacchi ed altri addii, la cui fondatezza ho avuto modo di sperimentare su me stessa: «La cosa più coraggiosa che ho fatto dopo la morte di Giacomo […] è stata ritirare il bucato che avevo steso il giorno prima. C’erano le sue canottiere, le camicie, gli slip…. Ho dovuto farmi violenza per non stirare e riporre ogni cosa nei cassetti, come se non fosse successo niente…». Leggerò il libro, e sarà come condividere un pezzo di vita. Grazie. Salve!
E’ da un po’ che entro ed esco da questo post senza riuscire a scrivere, o, meglio, scrivendo e cancellando subito.
Avendo provato un dolore analogo, in quanto a rapidità e portata della perdita, mi risulta facile perdermi nei meandri dei ricordi e della sofferenza che sempre affiora parlandone.
Molteplici sono le analogie con la mia esperienza riscontrate nella testimonianza di Morena, perché è vero sì che ogni dolore è unico, ma è anche vero che simili sono le reazioni e gli atteggiamenti che da un evento tanto destabilizzante scaturiscono.
Differisce, a mio avviso, la maniera di ognuno di convogliare il proprio dolore, di “farne altro”. In questo percorso, come da qualcuno evidenziato, sono convinta che “la parola”, col suo potere quasi taumaturgico, può divenire un supporto efficace, affinché non si venga inghiottiti da una voragine infinita.
Credo che il libro di Morena Fanti, sia un esempio palese di come da un grande dolore (di per sé inestinguibile) si possa risollevarsi anche grazie ad un atto introspettivo e liberatorio qual è appunto lo scrivere.
Si parlava inoltre di coraggio: a questo proposito ripensavo, e ripenso spesso, ad una testimonianza riportata da Gianna Schelotto nel suo libro Distacchi ed altri addii, la cui fondatezza ho avuto modo di sperimentare su me stessa: «La cosa più coraggiosa che ho fatto dopo la morte di Giacomo […] è stata ritirare il bucato che avevo steso il giorno prima. C’erano le sue canottiere, le camicie, gli slip…. Ho dovuto farmi violenza per non stirare e riporre ogni cosa nei cassetti, come se non fosse successo niente…».
Leggerò il libro, e sarà come condividere un pezzo di vita.
Grazie.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39168 Morena Fanti Wed, 17 Sep 2008 18:15:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39168 @ Salvo che tu sia un bambinone è risaputo ma sei un po' tropo cresciuto. E lascia stare Gea che non ha tempo di stare dietro alle tue sciocchezze. Lo sai che ti sopporto solo io @ Salvo
che tu sia un bambinone è risaputo ma sei un po’ tropo cresciuto. E lascia stare Gea che non ha tempo di stare dietro alle tue sciocchezze. Lo sai che ti sopporto solo io

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39167 Morena Fanti Wed, 17 Sep 2008 18:13:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39167 grazie a te, Luca, della tua testimonianza. Digerire e superare sono due cose difficili. Io credo che non si superi mai del tutto e probabilmente anch'io non lo farò mai completamente. Nessuno può farlo, credo. Si tenta di accettarlo. Si trovano interessi con cui colmare il vuoto, ma il vuoto non si colma mai del tutto. Questo che dici, del fervore religioso, è una possibile strada e a volte penso che chi accetta di percorrerla abbia più possibilità (ma forse sbaglio?). Ognuno, comunque, cerca la sua possibile strada per uscirne e credo siano tutte possibili, se le sentiamo 'nostre'. grazie a te, Luca, della tua testimonianza. Digerire e superare sono due cose difficili. Io credo che non si superi mai del tutto e probabilmente anch’io non lo farò mai completamente. Nessuno può farlo, credo.
Si tenta di accettarlo. Si trovano interessi con cui colmare il vuoto, ma il vuoto non si colma mai del tutto. Questo che dici, del fervore religioso, è una possibile strada e a volte penso che chi accetta di percorrerla abbia più possibilità (ma forse sbaglio?). Ognuno, comunque, cerca la sua possibile strada per uscirne e credo siano tutte possibili, se le sentiamo ‘nostre’.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39166 Salvo zappulla Wed, 17 Sep 2008 17:52:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39166 @Morena @Gea Se qualcuna delle due volesse adottarmi, ne sarei felicissimo. Lo sanno tutti che sono un bambinone. @Morena
@Gea
Se qualcuna delle due volesse adottarmi, ne sarei felicissimo. Lo sanno tutti che sono un bambinone.

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Di: luca nencioni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39158 luca nencioni Wed, 17 Sep 2008 14:08:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39158 Io 23 anni fa ho perso un fratello 22 enne in un incidente stradale, mio padre e mia madre, che vivono con mia sorella e due nipoti, hanno digerito il fatto, ma non l'hanno mai superato; il babbo a volte chiama mio nipote con il nome di mio fratello, la mamma ha riempito il vuoto con il fervore religioso, lei che era una credente molto tiepida! Penso comunque che il poter (sapere) rendere pubblica una tragedia così immane, ma comunque personale, sia oltre che una cosa coraggiosa un modo per sentirsi sempre vicini tra noi che siamo rimasti e chi se ne è andato. Grazie comunque signora Morena Io 23 anni fa ho perso un fratello 22 enne in un incidente stradale, mio padre e mia madre, che vivono con mia sorella e due nipoti, hanno digerito il fatto, ma non l’hanno mai superato; il babbo a volte chiama mio nipote con il nome di mio fratello, la mamma ha riempito il vuoto con il fervore religioso, lei che era una credente molto tiepida! Penso comunque che il poter (sapere) rendere pubblica una tragedia così immane, ma comunque personale, sia oltre che una cosa coraggiosa un modo per sentirsi sempre vicini tra noi che siamo rimasti e chi se ne è andato.
Grazie comunque signora Morena

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39152 Morena Fanti Wed, 17 Sep 2008 13:14:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39152 ah, questo è sicuro ah, questo è sicuro

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39151 gea Wed, 17 Sep 2008 13:12:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39151 e caso mai ce li spupazziamo insieme, ok? :-) e caso mai ce li spupazziamo insieme, ok?
:-)

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-3/#comment-39150 gea Wed, 17 Sep 2008 13:05:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39150 Ma Di Brutto? Mi Devasti i Brufoli? Metti Davanti i Bestioni? Ma Di Brutto?
Mi Devasti i Brufoli?
Metti Davanti i Bestioni?

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-2/#comment-39149 Morena Fanti Wed, 17 Sep 2008 12:59:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39149 comunque, leggendo questo mio commento, quello sopra, da cui si nota chiaramente che sono dotata anche di sorrisini scemi e di (spero) una grande autoironia, vorrei dire due cose (magari è una sola, o magari sono tre. ora vedo). Ieri sera mi ha telefonato una carissima amica, e posso anche dire il nome che mica ha detto cose strane, la Zena dalla voce inconfondibile e che mette di buonumore e che sa scrivere come dio comanda e non come molti, e cioè come dio vuole, che non è la stessa cosa. allora, la zena mi dice: eh, cara, non credere che non sia passata da letteratitudine. ti ho letta, e ho letto i commenti. è che non ho osato commentare, perché non si sa mai che dire, che sembrano tutte cose ovvie e tu lo sai il bene che ti voglio. eh, io lo so che 'sto libro qua è un peso. ho promesso che ne scriverò un altro, magari comico oppure un noir, devo ancora decidere. il fatto è che invitare qualcuno a leggere e commentare sto libro non è mica come un invito a nozze. ciò che voglio dire, alla fine, è che io non sono solo quella parte lì, quella scura. io sono ben altro e da me potete aspettarvi commenti seri, ma anche commenti colorati. ed è questo che mi preme dire: non dobbiamo schematizzare il lutto e i comportamenti. Non si vede dall'abito nero il dolore e non si vede dal sorriso giallo la superficialità. Avrò scritto una cosa sensata? Per me lo è. comunque, leggendo questo mio commento, quello sopra, da cui si nota chiaramente che sono dotata anche di sorrisini scemi e di (spero) una grande autoironia, vorrei dire due cose (magari è una sola, o magari sono tre. ora vedo).
Ieri sera mi ha telefonato una carissima amica, e posso anche dire il nome che mica ha detto cose strane, la Zena dalla voce inconfondibile e che mette di buonumore e che sa scrivere come dio comanda e non come molti, e cioè come dio vuole, che non è la stessa cosa. allora, la zena mi dice: eh, cara, non credere che non sia passata da letteratitudine. ti ho letta, e ho letto i commenti. è che non ho osato commentare, perché non si sa mai che dire, che sembrano tutte cose ovvie e tu lo sai il bene che ti voglio.
eh, io lo so che ’sto libro qua è un peso. ho promesso che ne scriverò un altro, magari comico oppure un noir, devo ancora decidere. il fatto è che invitare qualcuno a leggere e commentare sto libro non è mica come un invito a nozze.
ciò che voglio dire, alla fine, è che io non sono solo quella parte lì, quella scura. io sono ben altro e da me potete aspettarvi commenti seri, ma anche commenti colorati.
ed è questo che mi preme dire: non dobbiamo schematizzare il lutto e i comportamenti. Non si vede dall’abito nero il dolore e non si vede dal sorriso giallo la superficialità.
Avrò scritto una cosa sensata?
Per me lo è.

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Di: Morena Fanti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-2/#comment-39147 Morena Fanti Wed, 17 Sep 2008 12:47:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39147 oh sì. due acidissime vecchiette (adoro i muppets. e adoro essere acida a volte). che si manderanno messaggini idioti che sembrano codici fiscali :-) ma ho come la sensazione che i tuoi figli cambieranno idea. ecchecivuoifa', così mi ispira. tvucdmdb. tiè oh sì. due acidissime vecchiette (adoro i muppets. e adoro essere acida a volte).
che si manderanno messaggini idioti che sembrano codici fiscali :-)

ma ho come la sensazione che i tuoi figli cambieranno idea. ecchecivuoifa’, così mi ispira.
tvucdmdb. tiè

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Di: gea http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/comment-page-2/#comment-39142 gea Wed, 17 Sep 2008 12:34:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/09/12/il-dolore-piu-grande-orfana-di-mia-figlia-di-morena-fanti/#comment-39142 ho due figli insopportabili e meravigliosi. entrambi con la calamita per bambini piccoli e animali. entrambi mi hanno detto chiaramente che figli non ne faranno. ecchecivuoifa', morena. saremo due acide vecchiette (come quei due dei muppets) ? forse anche no. tvucdb :-) ho due figli insopportabili e meravigliosi.
entrambi con la calamita per bambini piccoli e animali.
entrambi mi hanno detto chiaramente che figli non ne faranno.
ecchecivuoifa’, morena.
saremo due acide vecchiette (come quei due dei muppets) ?
forse anche no.
tvucdb
:-)

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