Commenti a: 8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte I http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » 8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte II http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-48240 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » 8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte II Tue, 16 Dec 2008 22:43:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-48240 [...] 8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte I [...] [...] 8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte I [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47826 Massimo Maugeri Fri, 12 Dec 2008 21:21:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47826 Grazie ancora a tutti voi. E buone feste a te, caro Rex. (Nei prossimi giorni, la seconda parte di questo post). Grazie ancora a tutti voi.
E buone feste a te, caro Rex.
(Nei prossimi giorni, la seconda parte di questo post).

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47802 rex Fri, 12 Dec 2008 17:25:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47802 Buone feste a Massimo e a tutti da parte mia, ci risentiremo a Gennaio. Buone feste a Massimo e a tutti da parte mia, ci risentiremo a Gennaio.

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47784 rex Fri, 12 Dec 2008 12:25:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47784 http://forum.corriere.it/leggere_e_scrivere/ x Sofia: quello sopra è il link, ma il post non è ancora uscito, il Capo non ha ancora "scaricato". Ciao http://forum.corriere.it/leggere_e_scrivere/

x Sofia: quello sopra è il link, ma il post non è ancora uscito, il Capo non ha ancora “scaricato”. Ciao

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47783 Sofia Assirelli Fri, 12 Dec 2008 11:42:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47783 Però la collana non è "mia"! Ho visto che rex ha messo un post su VerdeNero anche su "leggere e scrivere". Qualcuno mi dà il link? grazie... Però la collana non è “mia”!
Ho visto che rex ha messo un post su VerdeNero anche su “leggere e scrivere”. Qualcuno mi dà il link? grazie…

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47782 Sofia Assirelli Fri, 12 Dec 2008 11:40:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47782 Grazie! Sofia Ibba...AHAH ;-) Grazie!

Sofia Ibba…AHAH ;-)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47756 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 23:08:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47756 Intendevo ovviamente rivolgermi alla Assirelli. Intendevo ovviamente rivolgermi alla Assirelli.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47754 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 23:07:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47754 Chiedo scusa per la confusione, ohibo', a Sofia Assirelli e al caro Ibba. Pardon: e' l'eta'! Chiedo scusa per la confusione, ohibo’, a Sofia Assirelli e al caro Ibba. Pardon: e’ l’eta’!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47749 Massimo Maugeri Thu, 11 Dec 2008 22:28:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47749 Grazie ancora a Rex, a Alberto Ibba, a Sofia e a tutti gli altri. Spero che questa discussione possa continuare. In ogni caso, nei prossimi giorni, pubblicherò la seconda parte di questo post... con altre quattro domande sul tema "scrittori e politica" e relative risposte da parte degli scrittori citati. Grazie ancora a Rex, a Alberto Ibba, a Sofia e a tutti gli altri.
Spero che questa discussione possa continuare.
In ogni caso, nei prossimi giorni, pubblicherò la seconda parte di questo post… con altre quattro domande sul tema “scrittori e politica” e relative risposte da parte degli scrittori citati.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47748 Massimo Maugeri Thu, 11 Dec 2008 22:25:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47748 Caro Sergio, Saviano si considera senz'altro un romanziere... Per quanto riguarda il resto ti dico che qualunque tipo di scrittura risente di un personale punto di vista. Succede anche con i libri di storia (mi piace confrontarli... a volte è proprio divertente). Come sai amo moltissimo la fantasia pura, e sai bene che Calvino è uno dei miei autori preferiti. Secondo me, in libreria, possono convivere benissimo saggi (molto letti in questi ultimi anni) e romanzi di ogni genere. L'unica vera differenza che conta, per me, coincide con il significato di una parola: qualità. Ma so che in questo sei d'accordissimo con me. Caro Sergio, Saviano si considera senz’altro un romanziere…
Per quanto riguarda il resto ti dico che qualunque tipo di scrittura risente di un personale punto di vista. Succede anche con i libri di storia (mi piace confrontarli… a volte è proprio divertente).
Come sai amo moltissimo la fantasia pura, e sai bene che Calvino è uno dei miei autori preferiti.
Secondo me, in libreria, possono convivere benissimo saggi (molto letti in questi ultimi anni) e romanzi di ogni genere.
L’unica vera differenza che conta, per me, coincide con il significato di una parola: qualità.
Ma so che in questo sei d’accordissimo con me.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47746 Massimo Maugeri Thu, 11 Dec 2008 22:22:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47746 Caro Sergio, hai confuso Sofia Assirelli con Alberto Ibba. E' Alberto il responsabile della Collana (Sofia la sta... studiando. Sta conducendo un lavoro a livello universitario). Caro Sergio, hai confuso Sofia Assirelli con Alberto Ibba. E’ Alberto il responsabile della Collana (Sofia la sta… studiando. Sta conducendo un lavoro a livello universitario).

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47738 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 20:53:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47738 Cara Sofia Ibba, grazie per l'illustrazione della sua Collana VerdeNero. E' molto interessante e le idee-guida sono chiare. E' gia' qualcosa. Cordialmente Sozi Cara Sofia Ibba,
grazie per l’illustrazione della sua Collana VerdeNero. E’ molto interessante e le idee-guida sono chiare. E’ gia’ qualcosa.
Cordialmente
Sozi

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47705 rex Thu, 11 Dec 2008 11:40:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47705 Ho fatto anche un post al "leggere e scrivere" su VerdeNero, ciao. Ho fatto anche un post al “leggere e scrivere” su VerdeNero, ciao.

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47701 rex Thu, 11 Dec 2008 11:04:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47701 Proprio così, caro Ibba (un miracolo congiunto -VerdeNero-Letteratitudine:-)) E mi raccomando, non occupatevi solo dei soliti noti (Campania etc.), ma anche dei meno noti. “La più grande discarica abusiva d’Europa”, cioè il caso di Bussi sul Tirino, in Abruzzo, è tutto da spiegare. Cos'è successo realmente? Chi ha colpito al cuore la "regione verde d'Europa?" Chi ha appiccato gli incendi che hanno distrutto non so quanti chilometri quadrati di boschi negli ultimi due anni? Chi sta tentando di allungare le sue sudicie mani sull'Abruzzo?? Lo sapremo da VerdeNero, spero. rex E le scie chimiche? Chi ha ossservato attentamente il fenomeno (è facile, basta alzare gli occhi e stare a guardare per qualche ora: io l'ho fatto e me ne sono convinto, non sono normali scie di condensazione) sa quanto è inquietante: con cosa ci stanno irrorando? E ci farà bene? Anche questo lo sapremo da VerdeNero, spero. Ciao e buon lavoro. Proprio così, caro Ibba (un miracolo congiunto -VerdeNero-Letteratitudine:-))
E mi raccomando, non occupatevi solo dei soliti noti (Campania etc.), ma anche dei meno noti. “La più grande discarica abusiva d’Europa”, cioè il caso di Bussi sul Tirino, in Abruzzo, è tutto da spiegare. Cos’è successo realmente?
Chi ha colpito al cuore la “regione verde d’Europa?”
Chi ha appiccato gli incendi che hanno distrutto non so quanti chilometri quadrati di boschi negli ultimi due anni?
Chi sta tentando di allungare le sue sudicie mani sull’Abruzzo??
Lo sapremo da VerdeNero, spero.
rex
E le scie chimiche? Chi ha ossservato attentamente il fenomeno (è facile, basta alzare gli occhi e stare a guardare per qualche ora: io l’ho fatto e me ne sono convinto, non sono normali scie di condensazione) sa quanto è inquietante: con cosa ci stanno irrorando? E ci farà bene?
Anche questo lo sapremo da VerdeNero, spero.
Ciao e buon lavoro.

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Di: Alberto Ibba http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47694 Alberto Ibba Thu, 11 Dec 2008 09:36:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47694 Lasciatemi dire che VerdeNero ha compiuto un altro piccolo miracolo. Ha suscitato in Rex una curiosità del tutto assente nel suo primo post ;-) Lasciatemi dire che VerdeNero ha compiuto un altro piccolo miracolo. Ha suscitato in Rex una curiosità del tutto assente nel suo primo post ;-)

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47689 Sofia Assirelli Thu, 11 Dec 2008 08:45:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47689 Io dovrei fare un'osservazione super partes, forse, ma mi sento di dire qualcosa a chi ancora non conosce VerdeNero e che forse ancora non abbiamo chiarito in questa sede. @ Sergio Sozi: - "Un romanzo e’ sempre di base soggettivo, pertanto la sua rappresentazione dei fatti non puo’ ricercare ne’ ottenere esaustivamente una qualsiasi oggettivita’ cronachistica senza uscire dal genere romanzesco o affini". E' giusto. Un romanzo non può raggiungere, non deve e non vuole raggiungere una verità oggettiva, giudiziaria, perché quello è il compito delle indagini e delle inchieste. Ma una verità narrativa. I romanzi di VerdeNero sono (quasi tutti) esplicitamente fiction e dunque rappresentazioni simboliche soggettive e personali, create da un autore. Non si prefiggono di sostituire l'informazione. Ciò che secondo me è ammirevole nel progetto VerdeNero è proprio non mescolare l'aspetto romanzesco e l'aspetto saggistico: i romanzi sono proposti come romanzi, e non hanno assolutamente quel'attitudine pedagogica che possono aspettarsi coloro che non li hanno ancora letti, e proprio per questo secondo me sono forti. Però poi sono seguiti da una scheda redatta da Legambiente che riporta il lettore dalla fiction alla realtà, riportando -lì sì - dati oggettivi con pretesa di oggettività, magari suscitando l'attenzione su problemi reali. Secondo me ciò che è interessante sono proprio le due anime, come dice Ibba, unite dal progetto: un'interpretazione soggettiva, coinvolgente e fantasiosa accanto a una scheda dall'oggettività innegabile. Il linguaggio del romanzo e quello tecnico scientifico non si ibridano, non si sostituiscono l'uno all'altro, nè si fondono: collaborano per arrivare, con il loro diversi modi, allo stesso obiettivo. Parlare di temi di cui poco si parla e contribuire, anche se in minima parte a un cambiamento culturale. @Rex: è chiaro che questi libri per poter avere un vero e proprio effetto dovrebbero avere tantissimi lettori. VerdeNero si è mossa molto bene ed è molto visibile. Ma sarebbe bello che più persone leggessero questi romanzi. Potrebbero essere utilizzati come laboratori alle superiori... Io dovrei fare un’osservazione super partes, forse, ma mi sento di dire qualcosa a chi ancora non conosce VerdeNero e che forse ancora non abbiamo chiarito in questa sede.

@ Sergio Sozi: – “Un romanzo e’ sempre di base soggettivo, pertanto la sua rappresentazione dei fatti non puo’ ricercare ne’ ottenere esaustivamente una qualsiasi oggettivita’ cronachistica senza uscire dal genere romanzesco o affini”. E’ giusto. Un romanzo non può raggiungere, non deve e non vuole raggiungere una verità oggettiva, giudiziaria, perché quello è il compito delle indagini e delle inchieste. Ma una verità narrativa. I romanzi di VerdeNero sono (quasi tutti) esplicitamente fiction e dunque rappresentazioni simboliche soggettive e personali, create da un autore. Non si prefiggono di sostituire l’informazione. Ciò che secondo me è ammirevole nel progetto VerdeNero è proprio non mescolare l’aspetto romanzesco e l’aspetto saggistico: i romanzi sono proposti come romanzi, e non hanno assolutamente quel’attitudine pedagogica che possono aspettarsi coloro che non li hanno ancora letti, e proprio per questo secondo me sono forti. Però poi sono seguiti da una scheda redatta da Legambiente che riporta il lettore dalla fiction alla realtà, riportando -lì sì – dati oggettivi con pretesa di oggettività, magari suscitando l’attenzione su problemi reali.
Secondo me ciò che è interessante sono proprio le due anime, come dice Ibba, unite dal progetto: un’interpretazione soggettiva, coinvolgente e fantasiosa accanto a una scheda dall’oggettività innegabile. Il linguaggio del romanzo e quello tecnico scientifico non si ibridano, non si sostituiscono l’uno all’altro, nè si fondono: collaborano per arrivare, con il loro diversi modi, allo stesso obiettivo. Parlare di temi di cui poco si parla e contribuire, anche se in minima parte a un cambiamento culturale.

@Rex: è chiaro che questi libri per poter avere un vero e proprio effetto dovrebbero avere tantissimi lettori. VerdeNero si è mossa molto bene ed è molto visibile. Ma sarebbe bello che più persone leggessero questi romanzi. Potrebbero essere utilizzati come laboratori alle superiori…

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47671 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 01:10:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47671 Ultimo P.S. per Maugger: nei Levi e in Saviano sarei comunque felice se - sara' cosi' senz'altro come hai prospettato tu - rimanesse la loro personale opinione sulla storia nei secoli futuri. Ma sara' solo la loro personale visione dei fatti, non una cronaca fedele. E' nell'attitudine del romanziere, la differenza - e Saviano ancora non si e' capito se sia romanziere o saggista storico o di costuime che e' uguale. Tu lo hai capito? Io no. Ultimo P.S. per Maugger:
nei Levi e in Saviano sarei comunque felice se – sara’ cosi’ senz’altro come hai prospettato tu – rimanesse la loro personale opinione sulla storia nei secoli futuri. Ma sara’ solo la loro personale visione dei fatti, non una cronaca fedele. E’ nell’attitudine del romanziere, la differenza – e Saviano ancora non si e’ capito se sia romanziere o saggista storico o di costuime che e’ uguale. Tu lo hai capito? Io no.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47670 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 01:06:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47670 P.S. Infatti questo aspetto mi vede del tutto distante da uno come Vassalli che vuol fare ''tutto bene e con fantasia''. O bene o con fantasia, dico. Gli storici siano esatti e non scherzino col fuoco dei fatti e i romanzieri continuino ad essere imprecisi, salvandio i significati profondi, che sono il loro campo precipuo... P.S.
Infatti questo aspetto mi vede del tutto distante da uno come Vassalli che vuol fare ”tutto bene e con fantasia”. O bene o con fantasia, dico. Gli storici siano esatti e non scherzino col fuoco dei fatti e i romanzieri continuino ad essere imprecisi, salvandio i significati profondi, che sono il loro campo precipuo…

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47668 Sergio Sozi Thu, 11 Dec 2008 00:58:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47668 Caro Massimo, ti cito in esteso per poterti rispondere: ''@ Sergio Non sara’ il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca — - “Cristo si è fermato ad Eboli” è stato scritto da Carlo Levi tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1945 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana). - “Se questo è un uomo” di Primo Levi è stato scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1958 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana). - “Gomorra” di Saviano… (che piaccia o no, rimarrà nella storia della grande letteratura italiana). — Questo per dirti che, da un certo punto di vista, il fenomeno non è nato oggi. E neppure ieri. Ancora una volta la differenta che conta è tra libri buoni e libri scadenti (”fiction” e “faction” che siano).'' - Dunque: bene, tu mi dici che questo esiste. Io ti rispondo che lo sapevo gia' ma che, anche se e' pacifico che esista, non vorrei che la Letteratura divenisse mera testimonianza dei fatti di cronaca, ovvero sostituisse, come ho paventato io, i saggi storici e le altre trattazioni aventi finalita' d'ordine oggettivo, per questo basilare motivo: - Un romanzo e' sempre di base soggettivo, pertanto la sua rappresentazione dei fatti non puo' ricercare ne' ottenere esaustivamente una qualsiasi oggettivita' cronachistica senza uscire dal genere romanzesco o affini (generi caratterizzati da sempre da una preponderanza del fattore individuale rispetto al fattore oggettivo-sociale-storico). Mi sembra di esser stato chiaro: Manzoni ci fa conoscere si' la rivolta del pane di Milano nel Seicento, ma non possiamo prendercela con lui se sbaglia la data di una ''grida'' del Governatore spagnuolo, no? Insomma, Massimo, pur con molte tolleranze, mi ritengo uno di quelli che affermano l'indispensabilita' di una rigida demarcazione fra la saggistica storica e affini, i giornali e affini, e il romanzo e affini. Coai' la vedo. - 'Notte Sergio Caro Massimo, ti cito in esteso per poterti rispondere:
”@ Sergio
Non sara’ il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca

- “Cristo si è fermato ad Eboli” è stato scritto da Carlo Levi tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1945 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana).
- “Se questo è un uomo” di Primo Levi è stato scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1958 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana).
- “Gomorra” di Saviano… (che piaccia o no, rimarrà nella storia della grande letteratura italiana).

Questo per dirti che, da un certo punto di vista, il fenomeno non è nato oggi. E neppure ieri.
Ancora una volta la differenta che conta è tra libri buoni e libri scadenti (”fiction” e “faction” che siano).”
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Dunque: bene, tu mi dici che questo esiste. Io ti rispondo che lo sapevo gia’ ma che, anche se e’ pacifico che esista, non vorrei che la Letteratura divenisse mera testimonianza dei fatti di cronaca, ovvero sostituisse, come ho paventato io, i saggi storici e le altre trattazioni aventi finalita’ d’ordine oggettivo, per questo basilare motivo:
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Un romanzo e’ sempre di base soggettivo, pertanto la sua rappresentazione dei fatti non puo’ ricercare ne’ ottenere esaustivamente una qualsiasi oggettivita’ cronachistica senza uscire dal genere romanzesco o affini (generi caratterizzati da sempre da una preponderanza del fattore individuale rispetto al fattore oggettivo-sociale-storico).
Mi sembra di esser stato chiaro: Manzoni ci fa conoscere si’ la rivolta del pane di Milano nel Seicento, ma non possiamo prendercela con lui se sbaglia la data di una ”grida” del Governatore spagnuolo, no?
Insomma, Massimo, pur con molte tolleranze, mi ritengo uno di quelli che affermano l’indispensabilita’ di una rigida demarcazione fra la saggistica storica e affini, i giornali e affini, e il romanzo e affini.
Coai’ la vedo.
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‘Notte
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47648 Massimo Maugeri Wed, 10 Dec 2008 22:05:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47648 Caro Rex, proprio vero... "Cristo si è formato ad Eboli" è un gran capolavoro! Grazie per la recensione. - Riguardo "VerdeNero"... certo non può avere la forza di Mondadori, ma è ben distribuita (la trovo persino nelle librerie di Catania!) e si fa "sentire" davvero tanto (ma tanto). Considera, peraltro, che ha Legambiente alle spalle. In ogni caso, com'è che si dice?... chi vivrà, vedrà! E io voglio proprio vedere! ;) Caro Rex, proprio vero… “Cristo si è formato ad Eboli” è un gran capolavoro!
Grazie per la recensione.
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Riguardo “VerdeNero”… certo non può avere la forza di Mondadori, ma è ben distribuita (la trovo persino nelle librerie di Catania!) e si fa “sentire” davvero tanto (ma tanto). Considera, peraltro, che ha Legambiente alle spalle.
In ogni caso, com’è che si dice?… chi vivrà, vedrà!
E io voglio proprio vedere!
;)

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47647 rex Wed, 10 Dec 2008 22:03:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47647 Ad esempio non vedo l'ora di sapere la verità su quella che è stata definita da alcuni giornali "la più grande discarica abusiva d'Europa", cioè il caso di Bussi sul Tirino, in Abruzzo. Sarà vero? In effetti solo Verde Nero potrà chiarirci il mistero per intero. In ogni caso, grazie al "letteratitudine" ho avuto modo di conoscere la collana e il sito, che ho già collocato fra i "preferiti". E ci rimarrà. Ad esempio non vedo l’ora di sapere la verità su quella che è stata definita da alcuni giornali “la più grande discarica abusiva d’Europa”, cioè il caso di Bussi sul Tirino, in Abruzzo. Sarà vero? In effetti solo Verde Nero potrà chiarirci il mistero per intero.
In ogni caso, grazie al “letteratitudine” ho avuto modo di conoscere la collana e il sito, che ho già collocato fra i “preferiti”. E ci rimarrà.

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47643 rex Wed, 10 Dec 2008 21:23:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47643 Caro Ibba, non solo prenderò in mano qualcuno dei vostri titoli, ma probabilmente molti di questi titoli: quando uscirà la collana di giornalismo d'inchiesta, però. Quella di sicuro si rivelerà socialmente utile, se avrà una diffusione adeguata. Beninteso tutto il progetto è lodevole, le mie perplessità riguardavano soprattutto la sua efficacia in relazione agli obiettivi che si propone. Gomorra è diventato un libro socialmente utile solo in virtù della sua diffusione eccezionale; è un'analisi questa che come sapete fa lo stesso Saviano, non sto aggiungendo nulla di mio. Mondadori è certamente un editore in grado di garantire un sostegno adeguato a un'opera: può un editore "di nicchia" fare altrettanto? Cioè, Gomorra, pubblicato e diffuso da un piccolo editore avrebbe avuto la stessa "utilità sociale"? Io un po' ne dubito, potrei sbagliarmi. Tutti i temi della collana sono del massimo interesse, ecologia e sostenibiltà sono argomenti che dovrebbero essere quotidianamente posti al centro dell'attenzione generale. C'è di sicuro una enorme lacuna in questo ambito e una grave carenza d'informazione: riuscirà Verde Nero a colmarla, seppure in misura minima? Io ne dubito, però ve lo auguro di cuore. Per conto mio contribuirò con l'aquisto dei libri della collana di giornalismo d'inchiesta, non appena usciranno. Grazie e saluti, rex Caro Ibba, non solo prenderò in mano qualcuno dei vostri titoli, ma probabilmente molti di questi titoli: quando uscirà la collana di giornalismo d’inchiesta, però. Quella di sicuro si rivelerà socialmente utile, se avrà una diffusione adeguata.
Beninteso tutto il progetto è lodevole, le mie perplessità riguardavano soprattutto la sua efficacia in relazione agli obiettivi che si propone. Gomorra è diventato un libro socialmente utile solo in virtù della sua diffusione eccezionale; è un’analisi questa che come sapete fa lo stesso Saviano, non sto aggiungendo nulla di mio. Mondadori è certamente un editore in grado di garantire un sostegno adeguato a un’opera: può un editore “di nicchia” fare altrettanto? Cioè, Gomorra, pubblicato e diffuso da un piccolo editore avrebbe avuto la stessa “utilità sociale”? Io un po’ ne dubito, potrei sbagliarmi.
Tutti i temi della collana sono del massimo interesse, ecologia e sostenibiltà sono argomenti che dovrebbero essere quotidianamente posti al centro dell’attenzione generale. C’è di sicuro una enorme lacuna in questo ambito e una grave carenza d’informazione: riuscirà Verde Nero a colmarla, seppure in misura minima? Io ne dubito, però ve lo auguro di cuore. Per conto mio contribuirò con l’aquisto dei libri della collana di giornalismo d’inchiesta, non appena usciranno.
Grazie e saluti, rex

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47638 rex Wed, 10 Dec 2008 20:40:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47638 Sopra ho postato "anonimo" per errore, me ne scuso. Sopra ho postato “anonimo” per errore, me ne scuso.

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47637 Anonimo Wed, 10 Dec 2008 20:39:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47637 Cristo si è fermato a Eboli Ecco la letteratura in tutta la sua potenza, qui c'è tutto quello che SOLO il romanzo può fare. Un libro che avevo a torto sempre evitato, proprio a causa della critica che lo racconta in molti modi tranne quello giusto. Che per me è di considerarlo una sorta di poema Omerico, non una "semplice" questione meridionale. Non si può leggere un romanzo come questo senza entusiasmarsi alla materia "sublime": è come se avessi appena finito di leggere L'Iliade, ho la testa piena di immagini, sto a Gagliano e ne parto con rammarico insieme allo scrittore. Non mi dispiacionno nemmeno gli azzardi di Levi, come quando enuncia una teoria "razzista" a proposito di quei contadini che tanto ammira -(questo io penso, non si tratta di amore, ma di partecipazione, di ammirazione nemmeno tanto nascosta. Non per caso egli volle diventare definitivamente uno di loro facendosi seppellire ad Aliano, il paese in questione), la teoria di Levi, dicevo: quei contadini sono i discendenti dei popoli preindoeuropei sconfitti, forse autoctoni, e adorano la "dea madre" originaria tipica delle società matriarcali preindoeuropee, di cui assume le prerogative la Madonna Nera di Viggiano, autentica divinità ctonia. E le streghe, gli incantesimi, l'Arciprete misantropo, la dimensione magica di tutte le cose: non lo dimenticherò facilmente questo romanzo, anzi non lo dimenticherò affatto. E per una volta sono d'accordo perfino con Sartre quando nella prefazione parla del coraggio di Levi: il coraggio di rifiutare tutti i realismi in nome della realtà. Niente di più vero, proprio l'evidente rifiuto del realismo e la diretta partecipazione emotiva fanno di questo romanzo un capolavoro. Levi parte dal Piemonte industrializzato, precipita in una società arcaica ferma a tremila anni prima e ne sente tutto il "fascino". ------- Metto qui un mio vecchio post al leggere e scrivere, su un romanzo che ho molto amato. Di Stefano rispose: un ottimo rex, come lo si vorrebbe sempre. Cristo si è fermato a Eboli
Ecco la letteratura in tutta la sua potenza, qui c’è tutto quello che SOLO il romanzo può fare. Un libro che avevo a torto sempre evitato, proprio a causa della critica che lo racconta in molti modi tranne quello giusto. Che per me è di considerarlo una sorta di poema Omerico, non una “semplice” questione meridionale. Non si può leggere un romanzo come questo senza entusiasmarsi alla materia “sublime”: è come se avessi appena finito di leggere L’Iliade, ho la testa piena di immagini, sto a Gagliano e ne parto con rammarico insieme allo scrittore. Non mi dispiacionno nemmeno gli azzardi di Levi, come quando enuncia una teoria “razzista” a proposito di quei contadini che tanto ammira -(questo io penso, non si tratta di amore, ma di partecipazione, di ammirazione nemmeno tanto nascosta. Non per caso egli volle diventare definitivamente uno di loro facendosi seppellire ad Aliano, il paese in questione), la teoria di Levi, dicevo: quei contadini sono i discendenti dei popoli preindoeuropei sconfitti, forse autoctoni, e adorano la “dea madre” originaria tipica delle società matriarcali preindoeuropee, di cui assume le prerogative la Madonna Nera di Viggiano, autentica divinità ctonia.
E le streghe, gli incantesimi, l’Arciprete misantropo, la dimensione magica di tutte le cose: non lo dimenticherò facilmente questo romanzo, anzi non lo dimenticherò affatto. E per una volta sono d’accordo perfino con Sartre quando nella prefazione parla del coraggio di Levi: il coraggio di rifiutare tutti i realismi in nome della realtà.
Niente di più vero, proprio l’evidente rifiuto del realismo e la diretta partecipazione emotiva fanno di questo romanzo un capolavoro. Levi parte dal Piemonte industrializzato, precipita in una società arcaica ferma a tremila anni prima e ne sente tutto il “fascino”.
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Metto qui un mio vecchio post al leggere e scrivere, su un romanzo che ho molto amato. Di Stefano rispose: un ottimo rex, come lo si vorrebbe sempre.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-6/#comment-47620 Massimo Maugeri Wed, 10 Dec 2008 19:04:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47620 @ Alberto Ibba Grazie mille per essere intervenuto. La notizia che "VerdeNero non è a termine, anzi. Triplicherà il suo impegno" mi pare davvero buona. In bocca al lupo per le vostre iniziative future. --- P.s. Io sono un grande appassionato del "romanzo sociale". "Furore" di Steinbeck è uno dei miei preferiti... @ Alberto Ibba
Grazie mille per essere intervenuto.
La notizia che “VerdeNero non è a termine, anzi. Triplicherà il suo impegno” mi pare davvero buona.
In bocca al lupo per le vostre iniziative future.

P.s. Io sono un grande appassionato del “romanzo sociale”.
“Furore” di Steinbeck è uno dei miei preferiti…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47618 Massimo Maugeri Wed, 10 Dec 2008 19:02:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47618 @ Sergio <em>Non sara’ il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca</em> --- - "Cristo si è fermato ad Eboli" è stato scritto da Carlo Levi tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1945 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana). - "Se questo è un uomo" di Primo Levi è stato scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1958 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana). - "Gomorra" di Saviano... (che piaccia o no, rimarrà nella storia della grande letteratura italiana). --- Questo per dirti che, da un certo punto di vista, il fenomeno non è nato oggi. E neppure ieri. Ancora una volta la differenta che conta è tra libri buoni e libri scadenti ("fiction" e "faction" che siano). @ Sergio
Non sara’ il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca

- “Cristo si è fermato ad Eboli” è stato scritto da Carlo Levi tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1945 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana).
- “Se questo è un uomo” di Primo Levi è stato scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Ed è stato pubblicato da Einaudi nel 1958 (che piaccia o no, rimane nella storia della grande letteratura italiana).
- “Gomorra” di Saviano… (che piaccia o no, rimarrà nella storia della grande letteratura italiana).

Questo per dirti che, da un certo punto di vista, il fenomeno non è nato oggi. E neppure ieri.
Ancora una volta la differenta che conta è tra libri buoni e libri scadenti (“fiction” e “faction” che siano).

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Di: Alberto Ibba http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47597 Alberto Ibba Wed, 10 Dec 2008 18:02:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47597 Intanto ringrazio Sofia e Massimo per aver ospitato all'interno di questo dibattito il nostro "piccolo" progetto editoriale. Rispondo subito ad un quesito che da più parti ci viene posto. VerdeNero non è a termine, anzi. Triplicherà il suo impegno. Non solo continueranno ad uscire i "noir" d'ecomafia, ma nascerà anche una collana di giornalismo d'inchiesta e nel 2010 un'ulteriore variante: abbandoneremo la cornice dell’ecomafia per dar voce a romanzi che affrontino temi sociale dal punto di vista della sostenibilità. Eccoci al punto. Io credo che la narrativa sia di per sè "sociale" ma non penso affatto che tutta la narrativa sia di per sé "socialmente utile". Credo, viceversa, che ve ne sia un gran bisogno. Non semplice, per carità. Il risultato, tanto per cominciare, si accompagna alla biografia dell'autore. Credo nelle biografie “socialmente interessanti”. Se ha certamente ragione Roberto Bui a identificare nella new epic una certa letteratura dell'ultimo decennio, ecco io vorrei dire che oggi è nell'imminenza che si gioca una nuova partita. Ed è su questo piano che abbiamo coinvolto gli autori della "banda" VerdeNero. A me spiace non aver convinto Rex (che invito a prendere in mano però almeno uno dei nostri titoli), ma VerdeNero oggi viene premiata proprio perché convince ed esprime istanze semplici: l’ambiente (meglio la sostenibilità) è LA battaglia del nostro tempo; il romanzo di denuncia da sempre svolge un ruolo fondamentale così come l’inchiesta, quando ti permettono di farla. A noi piace l’idea, presuntuosa, di aver dato a queste due anime un corpo solo. Una che dall'alto ti indica lo schifo e l'altra che ti afferra finchè non ci sbatti il naso. Intanto ringrazio Sofia e Massimo per aver ospitato all’interno di questo dibattito il nostro “piccolo” progetto editoriale. Rispondo subito ad un quesito che da più parti ci viene posto. VerdeNero non è a termine, anzi. Triplicherà il suo impegno. Non solo continueranno ad uscire i “noir” d’ecomafia, ma nascerà anche una collana di giornalismo d’inchiesta e nel 2010 un’ulteriore variante: abbandoneremo la cornice dell’ecomafia per dar voce a romanzi che affrontino temi sociale dal punto di vista della sostenibilità. Eccoci al punto. Io credo che la narrativa sia di per sè “sociale” ma non penso affatto che tutta la narrativa sia di per sé “socialmente utile”. Credo, viceversa, che ve ne sia un gran bisogno. Non semplice, per carità. Il risultato, tanto per cominciare, si accompagna alla biografia dell’autore. Credo nelle biografie “socialmente interessanti”.
Se ha certamente ragione Roberto Bui a identificare nella new epic una certa letteratura dell’ultimo decennio, ecco io vorrei dire che oggi è nell’imminenza che si gioca una nuova partita. Ed è su questo piano che abbiamo coinvolto gli autori della “banda” VerdeNero. A me spiace non aver convinto Rex (che invito a prendere in mano però almeno uno dei nostri titoli), ma VerdeNero oggi viene premiata proprio perché convince ed esprime istanze semplici: l’ambiente (meglio la sostenibilità) è LA battaglia del nostro tempo; il romanzo di denuncia da sempre svolge un ruolo fondamentale così come l’inchiesta, quando ti permettono di farla. A noi piace l’idea, presuntuosa, di aver dato a queste due anime un corpo solo. Una che dall’alto ti indica lo schifo e l’altra che ti afferra finchè non ci sbatti il naso.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47514 Sergio Sozi Tue, 09 Dec 2008 23:19:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47514 Risultato: libri che ''durano'' tre mesi e quotidiani inaffidabili. Era meglio prima (un secolo fa, intendo). Saluti Cari Sozi Risultato: libri che ”durano” tre mesi e quotidiani inaffidabili. Era meglio prima (un secolo fa, intendo).
Saluti Cari
Sozi

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47513 Sergio Sozi Tue, 09 Dec 2008 23:17:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47513 Insomma, Sofia Assirelli, oggi l'informazione, a detta di Carlotto, viene a trovarsi piu' nei libri che nei giornali. Non sara' il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca)? Altrimenti i libri vanno a sostituire quel che altri mezzi devono fare - e non e' ribaltando i ruoli che si ottiene il miglioramento complessivo ne' dell'informazione giornalistica ne' dell'invenzione romanzesca. Infatti la fantasia fugge sempre piu' dai libri e la verita' fugge dai quitidiani. Insomma, Sofia Assirelli, oggi l’informazione, a detta di Carlotto, viene a trovarsi piu’ nei libri che nei giornali. Non sara’ il caso di tornare a dare ad ognuno il proprio lavoro: il narratore narri (senza il dovere di cronaca) e il giornalista informi (con il dovere di cronaca)? Altrimenti i libri vanno a sostituire quel che altri mezzi devono fare – e non e’ ribaltando i ruoli che si ottiene il miglioramento complessivo ne’ dell’informazione giornalistica ne’ dell’invenzione romanzesca. Infatti la fantasia fugge sempre piu’ dai libri e la verita’ fugge dai quitidiani.

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47511 Sofia Assirelli Tue, 09 Dec 2008 22:59:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47511 Ps: scusate i refusi! Ps: scusate i refusi!

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47510 Sofia Assirelli Tue, 09 Dec 2008 22:57:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47510 Sempre da Roma vi segnalo alcuni stralci di un incontro interessantissimo che si è svolto presso iL Caffé Letterario domenica 8 dicembre alla Fiera Più libri, più liberi ha visto protagonisti tra gli altri Carlotto, Abate, Marco Vichi (che presentava un suo libro sempre di VerdeNero)... "Si è sempre parlato dell’impegno degli scrittori, ci si è sempre domandati se l’impegno nella letteratura può cambiare o meno il mondo, incidere di fatto sulla realtà. Come lo vivete l’impegno?" VICHI Quando si cerca di essere onesti si può fare delle operazioni di sensibilizzazione nei confronti del lettore. Il problema dell’inquinamento dell’ambiente e di altri problemi e innanzitutto e prima di tutto un problema culturale, che secondo me si può risolvere solo culturalmente. Chiaramente poi però il mondo non cambia, perché chi crede e chi crede in ciò che legge è comunque una piccola minoranza. "I vostri libri fanno davvero paura?" CARLOTTO C’è una cosa da dire che ancora non è stata detta. Sono i lettori che hanno certe esigenze. C’è una macchina mediatica che racconta magari delitti di grande efferatezza che però non hanno granché a che fare con le nostre vite e nessuno racconta la sofisticazione alimentare che tocca ognuno di noi. Sono i comitati che ci hanno chiesto in molti casi di raccontare quello che stava succedendo. La gente vuole essere informata ma non con i plastici di Porta a Porta. Non so se i libri fanno paura. Noi raccontiamo con gli strumenti della narrazione (siamo comunque dei romanzieri). In questo paese si tace sempre, è già importantissimo informare, e questi romanzi informano. Nelle presentazioni non riusciamo quasi mai a parlare di letteratura, perché le persone vogliono parlare dei contenuti. Soffrono perché non sanno le cose, non sono informate. Sempre da Roma vi segnalo alcuni stralci di un incontro interessantissimo che si è svolto presso iL Caffé Letterario domenica 8 dicembre alla Fiera Più libri, più liberi ha visto protagonisti tra gli altri Carlotto, Abate, Marco Vichi (che presentava un suo libro sempre di VerdeNero)…

“Si è sempre parlato dell’impegno degli scrittori, ci si è sempre domandati se l’impegno nella letteratura può cambiare o meno il mondo, incidere di fatto sulla realtà. Come lo vivete l’impegno?”

VICHI
Quando si cerca di essere onesti si può fare delle operazioni di sensibilizzazione nei confronti del lettore. Il problema dell’inquinamento dell’ambiente e di altri problemi e innanzitutto e prima di tutto un problema culturale, che secondo me si può risolvere solo culturalmente. Chiaramente poi però il mondo non cambia, perché chi crede e chi crede in ciò che legge è comunque una piccola minoranza.

“I vostri libri fanno davvero paura?”

CARLOTTO
C’è una cosa da dire che ancora non è stata detta. Sono i lettori che hanno certe esigenze. C’è una macchina mediatica che racconta magari delitti di grande efferatezza che però non hanno granché a che fare con le nostre vite e nessuno racconta la sofisticazione alimentare che tocca ognuno di noi. Sono i comitati che ci hanno chiesto in molti casi di raccontare quello che stava succedendo. La gente vuole essere informata ma non con i plastici di Porta a Porta. Non so se i libri fanno paura. Noi raccontiamo con gli strumenti della narrazione (siamo comunque dei romanzieri). In questo paese si tace sempre, è già importantissimo informare, e questi romanzi informano. Nelle presentazioni non riusciamo quasi mai a parlare di letteratura, perché le persone vogliono parlare dei contenuti. Soffrono perché non sanno le cose, non sono informate.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47505 Massimo Maugeri Tue, 09 Dec 2008 21:43:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47505 Lì a Roma ho incontrato anche Alberto Ibba, che è il direttore di VerdeNero. Ci siamo fatti una bella chiacchierata, illustrandomi ulteriormente gli obiettivi della collana e i progetti futuri. Spero che Alberto riesca a fare un salto qui. Lì a Roma ho incontrato anche Alberto Ibba, che è il direttore di VerdeNero.
Ci siamo fatti una bella chiacchierata, illustrandomi ulteriormente gli obiettivi della collana e i progetti futuri.
Spero che Alberto riesca a fare un salto qui.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47504 Massimo Maugeri Tue, 09 Dec 2008 21:40:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47504 Cara Sofia, hai fatto benissimo a inserire questa interessante intervista a Carlo Lucarelli. Peraltro Lucarelli era presente alla fiera "Più libri, più liberi" proprio per presentare questo romanzo edito da VerdeNero. Ho avuto modo di salutarlo e complimentarmi con lui per aver aderito all'iniziativa. Cara Sofia, hai fatto benissimo a inserire questa interessante intervista a Carlo Lucarelli.
Peraltro Lucarelli era presente alla fiera “Più libri, più liberi” proprio per presentare questo romanzo edito da VerdeNero. Ho avuto modo di salutarlo e complimentarmi con lui per aver aderito all’iniziativa.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47503 Massimo Maugeri Tue, 09 Dec 2008 21:39:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47503 Grazie ancora, caro Rex. In effetti ero a conoscenza della situazione di salute di Paolo Di Stefano. Gli faccio tanti auguri di pronta guarigione, anche a nome di tutta Letteratitudine. Grazie ancora, caro Rex.
In effetti ero a conoscenza della situazione di salute di Paolo Di Stefano.
Gli faccio tanti auguri di pronta guarigione, anche a nome di tutta Letteratitudine.

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Di: Sofia Assirelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47460 Sofia Assirelli Tue, 09 Dec 2008 18:59:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47460 Carissimi. Sperando di fare cosa gradita vi posto l'inervista a lucarelli fatta in occasione dell'uscita del suo ultimo libro, edito proprio con Edizioni Ambiente, nella collana VerdeNero di cui abbiamo parlato. E.A Lei crede nei romanzi socialmente utili? E crede soprattutto che il noir sia un genere socialmente utile? C.L. Sì. Anzi credo che i romanzi siano tutti socialmente utili quando sono scritti bene e con sincerità. Il noir forse lo è particolarmente. Non è l’unico genere a svolgere questo tipo di funzione, però fisiologicamente lo fa, perché ficca il naso nelle cose che non funzionano e raccontandole le denuncia. E.A. “Navi a perdere” sembra un testo pensato anche per la televisione. Pensa che in futuro “Blu Notte” seguirà il filone delle ecomafie? C.L. Blu Notte in parte già lo ha fatto con la puntata che abbiamo dedicato all’amianto. Vogliamo continuare naturalmente con questo filone e potrebbe anche essere che questo sarà un argomento dei nostri. “Navi a perdere” però non è stato scritto pensando alla televisione. Il fatto è che io scrivo sempre nello stesso modo (ndr. Lucarelli sorride), quindi se mi occupo di narrativa la mia sperimentazione è di un tipo e quando racconto cose vere il mio modo di raccontare è quello. Quindi semmai quando scrivo alla televisione penso ai romanzi. E.A. Da 25 a 100 navi scomparse nel corso di poco più di un decennio in un’area, quella del mar Tirreno prospiciente la Calabria, molto ristretta. Le navi dei veleni sono quindi un dramma sociale? C.L. Sicuramente sì. Siamo sempre sul piano delle ipotesi. Le navi sono affondate e molti credono che contenessero dei veleni. Questa è la base su cui ragioniamo. E’ sicuro però che sono successe molte cose terribili nel mare. Già solo cento navi che affondano sono un fatto strano e comunque un brutto disastro. Ed è vero che abituati come siamo a pensar male, e molte volte ad aver ragione di farlo, possiamo pensare che nei nostri mari ci sono moltissimi veleni. Bé, questo sì che è un dramma sociale. Quando si comincia ad avvelenare il mare, la terra e l’aria che si respira il problema diventa globale, di tutti. E.A. In “Navi a perdere” emerge la figura di Comiero, faccendiere impelagato nello smaltimento dei rifiuti radioattivi. E proprio parlando di rifiuti radioattivi nasce un collegamento con il caso Ilaria Alpi. Un altro mistero insoluto del nostro paese… C.L. L’ingegner Comerio in effetti viene visto e sentito in relazione a tutta una serie di episodi che riguardano queste vicende, quindi anche il caso Ilaria Alpi. Più che altro si ritrovano in casa sua tutta una serie di documenti che parlano di questi fatti. Spetta naturalmente alla magistratura arrivare in fondo a queste vicende. Quello che è certo è che ci sono tante assonanze, tante vicinanze che suonano inquietanti. E. A. Recentemente Wu Ming 1 ha lanciato un dibattito letterario con la pubblicazione di “New Italian Epic”, un saggio che cerca di individuare un filo conduttore tra diversi scrittori italiani contemporanei. Lei si riconosce in questo filone letterario? C.L. Assolutamente sì. Credo di far parte di questa nebulosa, di questo arcipelago di scrittori che cercano di scrivere romanzi di ampio respiro che trattino tematiche che abbiano a che fare con la nostra storia contemporanea e con il nostro presente in maniera “epica”. Mi ci riconosco perfettamente. Carissimi. Sperando di fare cosa gradita vi posto l’inervista a lucarelli fatta in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, edito proprio con Edizioni Ambiente, nella collana VerdeNero di cui abbiamo parlato.

E.A
Lei crede nei romanzi socialmente utili? E crede soprattutto che il noir sia un genere socialmente utile?

C.L.
Sì. Anzi credo che i romanzi siano tutti socialmente utili quando sono scritti bene e con sincerità. Il noir forse lo è particolarmente. Non è l’unico genere a svolgere questo tipo di funzione, però fisiologicamente lo fa, perché ficca il naso nelle cose che non funzionano e raccontandole le denuncia.

E.A.
“Navi a perdere” sembra un testo pensato anche per la televisione. Pensa che in futuro “Blu Notte” seguirà il filone delle ecomafie?

C.L.
Blu Notte in parte già lo ha fatto con la puntata che abbiamo dedicato all’amianto. Vogliamo continuare naturalmente con questo filone e potrebbe anche essere che questo sarà un argomento dei nostri. “Navi a perdere” però non è stato scritto pensando alla televisione. Il fatto è che io scrivo sempre nello stesso modo (ndr. Lucarelli sorride), quindi se mi occupo di narrativa la mia sperimentazione è di un tipo e quando racconto cose vere il mio modo di raccontare è quello. Quindi semmai quando scrivo alla televisione penso ai romanzi.

E.A.
Da 25 a 100 navi scomparse nel corso di poco più di un decennio in un’area, quella del mar Tirreno prospiciente la Calabria, molto ristretta. Le navi dei veleni sono quindi un dramma sociale?

C.L.
Sicuramente sì. Siamo sempre sul piano delle ipotesi. Le navi sono affondate e molti credono che contenessero dei veleni. Questa è la base su cui ragioniamo. E’ sicuro però che sono successe molte cose terribili nel mare. Già solo cento navi che affondano sono un fatto strano e comunque un brutto disastro. Ed è vero che abituati come siamo a pensar male, e molte volte ad aver ragione di farlo, possiamo pensare che nei nostri mari ci sono moltissimi veleni. Bé, questo sì che è un dramma sociale. Quando si comincia ad avvelenare il mare, la terra e l’aria che si respira il problema diventa globale, di tutti.

E.A.
In “Navi a perdere” emerge la figura di Comiero, faccendiere impelagato nello smaltimento dei rifiuti radioattivi. E proprio parlando di rifiuti radioattivi nasce un collegamento con il caso Ilaria Alpi. Un altro mistero insoluto del nostro paese…

C.L.
L’ingegner Comerio in effetti viene visto e sentito in relazione a tutta una serie di episodi che riguardano queste vicende, quindi anche il caso Ilaria Alpi. Più che altro si ritrovano in casa sua tutta una serie di documenti che parlano di questi fatti. Spetta naturalmente alla magistratura arrivare in fondo a queste vicende. Quello che è certo è che ci sono tante assonanze, tante vicinanze che suonano inquietanti.

E. A.
Recentemente Wu Ming 1 ha lanciato un dibattito letterario con la pubblicazione di “New Italian Epic”, un saggio che cerca di individuare un filo conduttore tra diversi scrittori italiani contemporanei. Lei si riconosce in questo filone letterario?

C.L.
Assolutamente sì. Credo di far parte di questa nebulosa, di questo arcipelago di scrittori che cercano di scrivere romanzi di ampio respiro che trattino tematiche che abbiano a che fare con la nostra storia contemporanea e con il nostro presente in maniera “epica”. Mi ci riconosco perfettamente.

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47427 rex Tue, 09 Dec 2008 13:06:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47427 Caro Massimo, ultimamente Di Stefano appare un po'... come dire... ingessato, ecco. Sì, ingessato è la parola giusta (chi vuole scoprire in che senso faccia un salto al "leggere e scrivere"). Questo gemellaggio è la dimostrazione di come ci si possa confrontare collaborando, con reciproco vantaggio. Trovo il tuo blog davvero stimolante, complimenti. rex Caro Massimo, ultimamente Di Stefano appare un po’… come dire… ingessato, ecco. Sì, ingessato è la parola giusta (chi vuole scoprire in che senso faccia un salto al “leggere e scrivere”).
Questo gemellaggio è la dimostrazione di come ci si possa confrontare collaborando, con reciproco vantaggio.
Trovo il tuo blog davvero stimolante, complimenti.
rex

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47370 Massimo Maugeri Mon, 08 Dec 2008 23:11:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47370 @ Rex Ho avuto modo di "sentire" Paolo Di Stefano. È stato molto bello questo "gemellaggio" tra <em>Letteratitudine </em>e <em>Leggere e scrivere</em>. Che poi... "Letteratitudine" è un blog d'autore del Gruppo Repubblica/L'Espresso, "Leggere e scrivere" del Corriere della Sera. Proprio bello. @ Rex
Ho avuto modo di “sentire” Paolo Di Stefano. È stato molto bello questo “gemellaggio” tra Letteratitudine e Leggere e scrivere.
Che poi… “Letteratitudine” è un blog d’autore del Gruppo Repubblica/L’Espresso, “Leggere e scrivere” del Corriere della Sera.
Proprio bello.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47369 Massimo Maugeri Mon, 08 Dec 2008 23:08:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47369 Gaetano e Rex hanno anticipato il mio invito a leggere e commentare i suddetti interventi. Grazie. A tutti gli altri... con quale delle risposte alla quarta domanda vi sentite più in linea? (Magari c'è qualche "anima pia" che non si è ancora stancata di questo post e ha voglia di rispondere). Gaetano e Rex hanno anticipato il mio invito a leggere e commentare i suddetti interventi. Grazie.
A tutti gli altri… con quale delle risposte alla quarta domanda vi sentite più in linea?
(Magari c’è qualche “anima pia” che non si è ancora stancata di questo post e ha voglia di rispondere).

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Di: rex http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47362 rex Mon, 08 Dec 2008 22:08:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47362 Avevo già risposto sul "leggere e scrivere". Confermo tutto: Pasolini e Sciascia non mi interessano, mi sento lontano da entrambi. Di fronte ai guai della società italiana mi sento più vicino a un Flaiano o Longanesi: penso che una vera satira sia molto più efficace di mille lagne alla Pasolini. Bisogna mostrare all'uomo e alla società l'aspetto ridicolo della propria essenza, è questa la cosa che soprattutto temono. rex ex-ex Di Stefano Martedì, 02 Dicembre 2008 (...) Sono d'accordo sulla necessità di puntare sullo smascheramento del ridicolo e sul nome di Flaiano (anche se sare più cauto su Pasolini: pensi a "Petrolio"!). Non dimenticherei mai, in ttto questo discorso, un gande nome: quello di Paolo Volponi. Avevo già risposto sul “leggere e scrivere”. Confermo tutto:

Pasolini e Sciascia non mi interessano, mi sento lontano da entrambi. Di fronte ai guai della società italiana mi sento più vicino a un Flaiano o Longanesi: penso che una vera satira sia molto più efficace di mille lagne alla Pasolini. Bisogna mostrare all’uomo e alla società l’aspetto ridicolo della propria essenza, è questa la cosa che soprattutto temono.

rex ex-ex

Di Stefano Martedì, 02 Dicembre 2008
(…) Sono d’accordo sulla necessità di puntare sullo smascheramento del ridicolo e sul nome di Flaiano (anche se sare più cauto su Pasolini: pensi a “Petrolio”!). Non dimenticherei mai, in ttto questo discorso, un gande nome: quello di Paolo Volponi.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47351 Subhaga Gaetano Failla Mon, 08 Dec 2008 20:41:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47351 @ Angelo Ferracuti Sono d'accordo con la tua efficace definizione riguardante Volponi: "Un autore importantissimo che ha attraversato il ventre della balena capitalista". Bisogna tuttavia fare attenzione a non rinchiudere l'autore urbinate all'interno di alcune definizioni (legate alla sua militanza comunista e all'aspetto sociologico della sua scrittura) che si utilizzano generalmente nei suoi confronti. Ricordo il bellissimo romanzo "Il sipario ducale": una commovente storia d'amore, un delicato omaggio alla sua Urbino, alle sue dolci colline. @ Angelo Ferracuti
Sono d’accordo con la tua efficace definizione riguardante Volponi: “Un autore importantissimo che ha attraversato il ventre della balena capitalista”. Bisogna tuttavia fare attenzione a non rinchiudere l’autore urbinate all’interno di alcune definizioni (legate alla sua militanza comunista e all’aspetto sociologico della sua scrittura) che si utilizzano generalmente nei suoi confronti. Ricordo il bellissimo romanzo “Il sipario ducale”: una commovente storia d’amore, un delicato omaggio alla sua Urbino, alle sue dolci colline.

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Di: WALTER SITI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47346 WALTER SITI Mon, 08 Dec 2008 20:20:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47346 Più a Sciascia, anche se certe sue forme geometrizzanti mi sembrano una scorciatoia. Alla lirica non ci arrivo, la visionarietà è un limite superiore che tocco di rado. Appartengo alla razza di chi rimane a terra. L’indignazione non me la posso permettere. (E comunque, bisognerebbe avere più rispetto per le perversioni di Pasolini, per il suo dolore cupo e privato.) Più a Sciascia, anche se certe sue forme geometrizzanti mi sembrano una scorciatoia. Alla lirica non ci arrivo, la visionarietà è un limite superiore che tocco di rado. Appartengo alla razza di chi rimane a terra. L’indignazione non me la posso permettere. (E comunque, bisognerebbe avere più rispetto per le perversioni di Pasolini, per il suo dolore cupo e privato.)

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Di: ANTONIO SCURATI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47345 ANTONIO SCURATI Mon, 08 Dec 2008 20:19:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47345 Pasolini, indubbiamente. Fra l’altro, quella che qui si definisce “indignazione lirica e visionaria” di Pasolini discende da una corrente primaria della tradizione culturale e letteraria italiana, quella che ha la sua fonte nella Commedia dantesca e due formidabili gorghi gemelli nell’Ottocento di Leopardi e Foscolo. Rispetto ad essa il pessimismo di Sciascia è ramo minore. Pasolini, indubbiamente. Fra l’altro, quella che qui si definisce “indignazione lirica e visionaria” di Pasolini discende da una corrente primaria della tradizione culturale e letteraria italiana, quella che ha la sua fonte nella Commedia dantesca e due formidabili gorghi gemelli nell’Ottocento di Leopardi e Foscolo. Rispetto ad essa il pessimismo di Sciascia è ramo minore.

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Di: ROBERTO SAVIANO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47344 ROBERTO SAVIANO Mon, 08 Dec 2008 20:19:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47344 Dico invece Rocco Scotellaro. Preferisco la sua urgenza di cambiare le cose attraverso la conoscenza e la scrittura in un contesto e in una terra molto difficile, come era la Lucania del dopoguerra. Dico invece Rocco Scotellaro. Preferisco la sua urgenza di cambiare le cose attraverso la conoscenza e la scrittura in un contesto e in una terra molto difficile, come era la Lucania del dopoguerra.

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Di: ELISABETTA RASY http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47343 ELISABETTA RASY Mon, 08 Dec 2008 20:19:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47343 Per quanto mi riguarda non mi sento vicina né all’uno né all’altro di fronte ai guai della società italiana: in primo luogo quella di Pasolini e quella di Sciascia era un’altra Italia, con altri guai; inoltre non sono incline né al pragmatismo pessimista né all’indignazione visionaria, preferisco l’analisi e una responsabile attenzione critica. Per quanto mi riguarda non mi sento vicina né all’uno né all’altro di fronte ai guai della società italiana: in primo luogo quella di Pasolini e quella di Sciascia era un’altra Italia, con altri guai; inoltre non sono incline né al pragmatismo pessimista né all’indignazione visionaria, preferisco l’analisi e una responsabile attenzione critica.

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Di: CLAUDIO PIERSANTI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47342 CLAUDIO PIERSANTI Mon, 08 Dec 2008 20:18:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47342 Pasolini è una figura sempre più dolente nella mia memoria; come se a distanza di tanti anni avvertissi con maggiore nettezza una violenza (una patologia? una ferita?) più profonda di quella che lui stesso sapeva di gestire. Anche nell’appassionato corpo a corpo che ha combattuto contro l’intero paese (parte ormai del patrimonio genetico di quelli della mia generazione, memore di alcune illuminazioni pasoliniane) scorreva un veleno a cui lui stesso non era immunizzato. Alcune radici della sua violenza, della sua delusione, della sua rabbia, affondavano inevitabilmente nelle ideologie che pure lo respingevano come corpo estraneo. Un caos di lacerazioni. Pur ammirandolo non ho mai cercato di percorrere la sua strada, riconoscendomi di più in Sciascia, come maestro di passioni quotidiane. Ho smesso di scrivere articoli per i giornali perché mi sfuggiva uno stile troppo “invettivante”, quasi violento, e non mi ci riconoscevo. Non c’è niente di più frustrante di un articolo violentissimo che non produce NESSUN effetto. Ci sono giornalisti che ormai sembrano cani alla catena, monotoni nel loro abbaiare alla luna. Il guaio è che sono commentatori, più che giornalisti. Mai in Italia un governo è caduto dopo un’inchiesta giornalistica. Pasolini è una figura sempre più dolente nella mia memoria; come se a distanza di tanti anni avvertissi con maggiore nettezza una violenza (una patologia? una ferita?) più profonda di quella che lui stesso sapeva di gestire. Anche nell’appassionato corpo a corpo che ha combattuto contro l’intero paese (parte ormai del patrimonio genetico di quelli della mia generazione, memore di alcune illuminazioni pasoliniane) scorreva un veleno a cui lui stesso non era immunizzato. Alcune radici della sua violenza, della sua delusione, della sua rabbia, affondavano inevitabilmente nelle ideologie che pure lo respingevano come corpo estraneo.
Un caos di lacerazioni. Pur ammirandolo non ho mai cercato di percorrere la sua strada, riconoscendomi di più in Sciascia, come maestro di passioni quotidiane. Ho smesso di scrivere articoli per i giornali perché mi sfuggiva uno stile troppo “invettivante”, quasi violento, e non mi ci riconoscevo.
Non c’è niente di più frustrante di un articolo violentissimo che non produce NESSUN effetto. Ci sono giornalisti che ormai sembrano cani alla catena, monotoni nel loro abbaiare alla luna. Il guaio è che sono commentatori, più che giornalisti.
Mai in Italia un governo è caduto dopo un’inchiesta giornalistica.

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Di: ANTONIO PASCALE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47341 ANTONIO PASCALE Mon, 08 Dec 2008 20:18:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47341 Sono due maestri e i maestri non vanno commentati. Né avvicinati. Si possono solo superare. Sono due maestri e i maestri non vanno commentati. Né avvicinati. Si possono solo superare.

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Di: VALERIA PARRELLA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47340 VALERIA PARRELLA Mon, 08 Dec 2008 20:17:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47340 Sciascia. Sciascia.

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Di: MELANIA G. MAZZUCCO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47339 MELANIA G. MAZZUCCO Mon, 08 Dec 2008 20:17:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47339 Considero entrambi due pilastri della cultura italiana del dopoguerra, ammiro i loro scritti, talvolta condivido le loro battaglie politiche o letterarie: ma non sono sicura di potermi riconoscere nella loro posizione. Prediligo il romanziere Leonardo Sciascia, mentre conosco troppo poco lo Sciascia intellettuale. Tendenzialmente sarei forse più vicina al viscerale Pasolini e alla sua obliquità rispetto al proprio tempo. Il fatto è che dal punto di vista dei contenuti mi sento su un’altra isola. Non posso condividere, e l’ho anche scritto, la sua nostalgia e il rimpianto per la morte della civiltà contadina travolta dall’industrializzazione. Di questa civiltà ho conosciuto, studiato e vissuto direttamente la trasformazione e l’estinzione: una parte della mia famiglia era appunto una famiglia contadina, miserrima e diseredata. Non c’è nulla che quei vecchi assassinati dalla miseria, costretti a seppellire i loro figli, assassinati dall’ignoranza, costretti a lapidare metaforicamente e talvolta letteralmente i diversi, i non-conformi, a emigrare come greggi di pecore, manipolati dalla superstizione atavica, dal primo dittatore che veniva a urlare sotto le loro finestre, debbano rimpiangere. E nemmeno noi. Non ho un atteggiamento misoneistico verso il presente o il futuro: non lo disprezzo e cerco di comprenderlo – perché il passato non è mai migliore. Non c’è niente di migliore nel passato che i nostri anni trascorsi, perduti per sempre. Meglio l’ipermercato rigurgitante di merci della fame, meglio l’appartamento in condominio con le finestre di alluminio del tugurio senza finestre. Meglio la televisione con le donne nude della paura dell’Inferno. Per il contadino è meglio la lampadina della lucciola. (Naturalmente, io come Pasolini mi commuovo ancora quando ne vedo una.) Insomma, ciò che ha distrutto l’Italia – che sia un paese distrutto lo dicono le macerie che lo ingombrano – non è la morte della civiltà contadina, né il denaro ma l’ignoranza. La luce, il mare, il paesaggio, il nulla di cui avevano vissuto per secoli, avrebbero potuto essere la ricchezza del contadino e del pescatore, del bracciante e del pastore. Il problema è che chi lo governava non ha mai pensato che mare, costa e paese appartenessero anche a lui – bestia, carne da cannone, cosa, voto – e lo hanno prima espulso e poi recintato, togliendogli anche quello. Questo mi indigna ancora e non smetterà mai di farlo. Considero entrambi due pilastri della cultura italiana del dopoguerra, ammiro i loro scritti, talvolta condivido le loro battaglie politiche o letterarie: ma non sono sicura di potermi riconoscere nella loro posizione. Prediligo il romanziere Leonardo Sciascia, mentre conosco troppo poco lo Sciascia intellettuale.
Tendenzialmente sarei forse più vicina al viscerale Pasolini e alla sua obliquità rispetto al proprio tempo. Il fatto è che dal punto di vista dei contenuti mi sento su un’altra isola. Non posso condividere, e l’ho anche scritto, la sua nostalgia e il rimpianto per la morte della civiltà contadina travolta dall’industrializzazione.
Di questa civiltà ho conosciuto, studiato e vissuto direttamente la trasformazione e l’estinzione: una parte della mia famiglia era appunto una famiglia contadina, miserrima e diseredata. Non c’è nulla che quei vecchi assassinati dalla miseria, costretti a seppellire i loro figli, assassinati dall’ignoranza, costretti a lapidare metaforicamente e talvolta letteralmente i diversi, i non-conformi, a emigrare come greggi di pecore, manipolati dalla superstizione atavica, dal primo dittatore che veniva a urlare sotto le loro finestre, debbano rimpiangere.
E nemmeno noi. Non ho un atteggiamento misoneistico verso il presente o il futuro: non lo disprezzo e cerco di comprenderlo – perché il passato non è mai migliore. Non c’è niente di migliore nel passato che i nostri anni trascorsi, perduti per sempre. Meglio l’ipermercato rigurgitante di merci della fame, meglio l’appartamento in condominio con le finestre di alluminio del tugurio senza finestre. Meglio la televisione con le donne nude della paura dell’Inferno. Per il contadino è meglio la lampadina della lucciola. (Naturalmente, io come Pasolini mi commuovo ancora quando ne vedo una.) Insomma, ciò che ha distrutto l’Italia – che sia un paese distrutto lo dicono le macerie che lo ingombrano – non è la morte della civiltà contadina, né il denaro ma l’ignoranza. La luce, il mare, il paesaggio, il nulla di cui avevano vissuto per secoli, avrebbero potuto essere la ricchezza del contadino e del pescatore, del bracciante e del pastore. Il problema è che chi lo governava non ha mai pensato che mare, costa e paese appartenessero anche a lui – bestia, carne da cannone, cosa, voto – e lo hanno prima espulso e poi recintato, togliendogli anche quello. Questo mi indigna ancora e non smetterà mai di farlo.

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Di: DACIA MARAINI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47338 DACIA MARAINI Mon, 08 Dec 2008 20:17:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47338 Mi sento più vicina a Sciascia sinceramente anche se amo lo slancio lirico di Pasolini e le sue visioni aggrondate e apocalittiche. Preferisco l’atteggiamento razionale critico a quello emotivo e profetico. Ma un paese vivo ha bisogno di tutti e due: Sciascia che fa anatomia storica e Pasolini che profetizza e graffia. Mi sento più vicina a Sciascia sinceramente anche se amo lo slancio lirico di Pasolini e le sue visioni aggrondate e apocalittiche.
Preferisco l’atteggiamento razionale critico a quello emotivo e profetico. Ma un paese vivo ha bisogno di tutti e due: Sciascia che fa anatomia storica e Pasolini che profetizza e graffia.

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Di: VALERIO MAGRELLI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/comment-page-5/#comment-47337 VALERIO MAGRELLI Mon, 08 Dec 2008 20:16:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/30/8-domande-su-scrittori-e-politica-parte-i/#comment-47337 Resto soprattutto legato a un non-scrittore, a un autentico politico come il primo Pannella, con le sue fondamentali battaglie per il diritto al divorzio e all’aborto. Resto soprattutto legato a un non-scrittore, a un autentico politico come il primo Pannella, con le sue fondamentali battaglie per il diritto al divorzio e all’aborto.

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