Commenti a: FEMMINA DE LUXE di Elisabetta Bucciarelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Gordiano Lupi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-55770 Gordiano Lupi Wed, 04 Mar 2009 16:16:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-55770 Elisabetta, non me l'hanno mandato! Lo sai che a settembre uscirà anche un mio romanzo nero cubano in questa collana? Gordiano Elisabetta, non me l’hanno mandato! Lo sai che a settembre uscirà anche un mio romanzo nero cubano in questa collana?

Gordiano

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-54210 Massimo Maugeri Mon, 16 Feb 2009 21:10:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-54210 Cara Elisabetta, tu mi scrivi: "sarebbe interessante, caro Massimo, fare una panoramica su cosa stanno raccontando le autrici di noir italiano (ma anche le gialliste classiche o quelle giallo/rosa), e confrontare i temi e i modi con ciò che succede in Francia, nei paesi del nord o in Spagna" - Io ti rispondo: "mia cara, organizza pure. Ti metto a disposizione lo spazio e ti lascio le chiavi di casa":-) Cara Elisabetta,
tu mi scrivi: “sarebbe interessante, caro Massimo, fare una panoramica su cosa stanno raccontando le autrici di noir italiano (ma anche le gialliste classiche o quelle giallo/rosa), e confrontare i temi e i modi con ciò che succede in Francia, nei paesi del nord o in Spagna”
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Io ti rispondo: “mia cara, organizza pure. Ti metto a disposizione lo spazio e ti lascio le chiavi di casa”:-)

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-54190 elisabetta Mon, 16 Feb 2009 19:44:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-54190 Domani intervisterò una donna speciale, grande autrice di Polar francese, classe '42, una donna convinta che il noir sia il modo più appropriato per raccontare il nostro tempo. Un vero punto di riferimento, se non la conoscete leggetela. l'ultimo libro è Vite briciate, pubblicato da Tropea, lei è Dominique Manotti. Sarebbe interessante, caro Massimo, fare una panoramica su cosa stanno raccontando le autrici di noir italiano (ma anche le gialliste classiche o quelle giallo/rosa), e confrontare i temi e i modi con ciò che succede in Francia, nei paesi del nord o in Spagna... degli scrittori maschi si sa quasi tutto... un abbraccio e grazie a tutti Elisabetta Domani intervisterò una donna speciale, grande autrice di Polar francese, classe ‘42, una donna convinta che il noir sia il modo più appropriato per raccontare il nostro tempo. Un vero punto di riferimento, se non la conoscete leggetela. l’ultimo libro è Vite briciate, pubblicato da Tropea, lei è Dominique Manotti. Sarebbe interessante, caro Massimo, fare una panoramica su cosa stanno raccontando le autrici di noir italiano (ma anche le gialliste classiche o quelle giallo/rosa), e confrontare i temi e i modi con ciò che succede in Francia, nei paesi del nord o in Spagna… degli scrittori maschi si sa quasi tutto…
un abbraccio e grazie a tutti
Elisabetta

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-54187 Sergio Sozi Mon, 16 Feb 2009 19:30:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-54187 Rossella, gia': la classe '65 e' la mia. Non edificante ma almeno di ferro (vedi le eta' dell'uomo nell'epoca Classica: quella di ferro valeva pochino, non come si dice oggi. Pero' meglio il ferro del nulla futuro). Ciao, cara Sergio Rossella,
gia’: la classe ‘65 e’ la mia. Non edificante ma almeno di ferro (vedi le eta’ dell’uomo nell’epoca Classica: quella di ferro valeva pochino, non come si dice oggi. Pero’ meglio il ferro del nulla futuro).
Ciao, cara
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-54170 Massimo Maugeri Mon, 16 Feb 2009 14:53:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-54170 Mi ero dimenticato di ringraziare Mariano Sabatini e Elisabetta Bucciarelli per i loro interventi. E tutti voi, naturalmente... Grazie! Mi ero dimenticato di ringraziare Mariano Sabatini e Elisabetta Bucciarelli per i loro interventi.
E tutti voi, naturalmente…
Grazie!

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-54010 Rossella Fri, 13 Feb 2009 21:10:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-54010 ciao Sergio, grazie classe 1964 per l'sattezza: la nostra è davvero una generazione "sui generis"... di ferro non direi... ciao presto ciao Sergio, grazie
classe 1964 per l’sattezza: la nostra è davvero una generazione “sui generis”… di ferro non direi…
ciao presto

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Di: mariano sabatini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53907 mariano sabatini Thu, 12 Feb 2009 20:41:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53907 un saluto a tutti un saluto a tutti

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53888 Sergio Sozi Thu, 12 Feb 2009 18:37:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53888 Bell'intervento, Rossella, bello proprio. Liberta': la capacita' degli intellettuali di tenersi la propria umana schiavitu' e scriverci pure sopra le poesie. D'altronde un proverbio cinese recita: se non puoi opporti alla violenza stenditi e cerca di godere. Cosi' e' la vita: mancanza di assoluti in terra e grandi speranze - per chi ha una fede metafisica - in cielo. Ciao, bella Sergio P.S. Classe 1965. Classe di ferro (e non d'oro, ohibo', l'Eta' Aurea l'ultimo a vederla fu forse Virgilio). Bell’intervento, Rossella, bello proprio.
Liberta’: la capacita’ degli intellettuali di tenersi la propria umana schiavitu’ e scriverci pure sopra le poesie. D’altronde un proverbio cinese recita: se non puoi opporti alla violenza stenditi e cerca di godere. Cosi’ e’ la vita: mancanza di assoluti in terra e grandi speranze – per chi ha una fede metafisica – in cielo.
Ciao, bella
Sergio
P.S.
Classe 1965. Classe di ferro (e non d’oro, ohibo’, l’Eta’ Aurea l’ultimo a vederla fu forse Virgilio).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53880 Massimo Maugeri Thu, 12 Feb 2009 18:20:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53880 @ Elisabetta Davvero bella la scheda della Vergani. Personaggio interessante. Antonio non ha tutti i torti a invaghirsi:-) @ Elisabetta
Davvero bella la scheda della Vergani. Personaggio interessante.
Antonio non ha tutti i torti a invaghirsi:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53879 Massimo Maugeri Thu, 12 Feb 2009 18:19:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53879 Grazie per i nuovi commenti pervenuti anche qui. Grazie per i nuovi commenti pervenuti anche qui.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53854 Rossella Thu, 12 Feb 2009 14:54:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53854 Cara Elisabetta, ho 44 anni, figlia di quei prototipi che nei primi anni 70 hanno comprato lucidatrice e frigorifero il folletto marca worket per pulire la casa, la domenica imbarcavano sulla lancia fulvia grigio topo per andare a trovare i nonni, compravano vestiti firmati, iscrizione dei pargoli in scuole private e, mentre guardai la borghesia che da un lato disdegnava impaurita i figli dei fiori e la rivoluzione dei costumi e dall'altro metteva (in segreto nella cabina elettorale) la firma a favore di aborto e divorzio, mi sorpresero gli anni 80 carichi di palestre e robba punk, qualche fidanzato molto bello, tutti comunque in groppa all'onda del benessere. Del liceo ho molti ricordi, mi piaceva la filosofia e di Platone non è vano ricordare il concetto di Kosmo da cui deriva anche la parola kosmetica. Il barbuto e riccioluto pensatore collegò il kosmo alla bellezza come ideale di ordine e verità, decisamente differente dal kaos e da ciò che lo rappresenta. Ma ci fu un altro grande critico d'arte e filosofo qualche secolo più tardi che, rivolgendosi a due suoi amici uno pittore e l'altro scultore, affermò quanto sia importante andare al di là dei sensi per comprendere il valore della verità, avvalorando l'estetica come finestra di passaggio al bello o al brutto. Intendo in senso morale. Ora, a parte il viagra e le depilazioni maschili (mi unisco al coro che dice "orrore"), le poppe finte e le labbra gommose e il pezzo di chiappa adoperato per tirare gli zigomi, la non più recente cibernetica, il minimalismo, la body art, l'intercambiabilità dei sessi, la ricerca di identità nei vestiti e negli oggetti, vogliamo finalmente dare una definizione alla parola libertà? Baci Rossella Cara Elisabetta,
ho 44 anni, figlia di quei prototipi che nei primi anni 70 hanno comprato lucidatrice e frigorifero il folletto marca worket per pulire la casa, la domenica imbarcavano sulla lancia fulvia grigio topo per andare a trovare i nonni, compravano vestiti firmati, iscrizione dei pargoli in scuole private e, mentre guardai la borghesia che da un lato disdegnava impaurita i figli dei fiori e la rivoluzione dei costumi e dall’altro metteva (in segreto nella cabina elettorale) la firma a favore di aborto e divorzio, mi sorpresero gli anni 80 carichi di palestre e robba punk, qualche fidanzato molto bello, tutti comunque in groppa all’onda del benessere.
Del liceo ho molti ricordi, mi piaceva la filosofia e di Platone non è vano ricordare il concetto di Kosmo da cui deriva anche la parola kosmetica.
Il barbuto e riccioluto pensatore collegò il kosmo alla bellezza come ideale di ordine e verità, decisamente differente dal kaos e da ciò che lo rappresenta.
Ma ci fu un altro grande critico d’arte e filosofo qualche secolo più tardi che, rivolgendosi a due suoi amici uno pittore e l’altro scultore, affermò quanto sia importante andare al di là dei sensi per comprendere il valore della verità, avvalorando l’estetica come finestra di passaggio al bello o al brutto. Intendo in senso morale.
Ora, a parte il viagra e le depilazioni maschili (mi unisco al coro che dice “orrore”), le poppe finte e le labbra gommose e il pezzo di chiappa adoperato per tirare gli zigomi, la non più recente cibernetica, il minimalismo, la body art, l’intercambiabilità dei sessi, la ricerca di identità nei vestiti e negli oggetti, vogliamo finalmente dare una definizione alla parola libertà?
Baci
Rossella

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Di: Kataweb.it - Blog - TERZAPAGINA, articoli selezionati dalle pagine culturali dei quotidiani » Blog Archive » Letteratitudine, Letteratura in Internet: arriva il lit-blog http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53852 Kataweb.it - Blog - TERZAPAGINA, articoli selezionati dalle pagine culturali dei quotidiani » Blog Archive » Letteratitudine, Letteratura in Internet: arriva il lit-blog Thu, 12 Feb 2009 13:36:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53852 [...] Azimut ed., Roma 2008, pagg. 280, euro 15,00 — Sul blog Letteratitudine si discute di Femmina de luxe della Bucciarelli e di San Valentino nessun [...] [...] Azimut ed., Roma 2008, pagg. 280, euro 15,00 — Sul blog Letteratitudine si discute di Femmina de luxe della Bucciarelli e di San Valentino nessun [...]

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53843 elisabetta Thu, 12 Feb 2009 11:18:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53843 cara Paola, vivo a Milano, dove tutto sembra sempre meglio e peggio, ma le punte d'eccellenza negativa le ho viste in provincia. Il razzismo "vestiario", le tirature lungo le vasche, le cattiverie peggiori, il trucco e parrucco d'ordinanza. (Ho vissuto anche in provincia per sette lunghi anni e questo mi ha fatto ricredere su molte cose.) Comunque non credo sia importante guardare travi e pagliuzze, necessario mi sembra piuttosto farci i conti. Credo che nessuno di noi ne sia esente, magari ci prova o finisce sciatto per eccesso opposto, ma il confronto e la competizione tocca tutti. Ognuno con la sua perfezione e i suoi traguardi, le ambizioni malsane insomma. Antonio) voglio molto bene alla Vergani... cara Paola, vivo a Milano, dove tutto sembra sempre meglio e peggio, ma le punte d’eccellenza negativa le ho viste in provincia. Il razzismo “vestiario”, le tirature lungo le vasche, le cattiverie peggiori, il trucco e parrucco d’ordinanza. (Ho vissuto anche in provincia per sette lunghi anni e questo mi ha fatto ricredere su molte cose.) Comunque non credo sia importante guardare travi e pagliuzze, necessario mi sembra piuttosto farci i conti. Credo che nessuno di noi ne sia esente, magari ci prova o finisce sciatto per eccesso opposto, ma il confronto e la competizione tocca tutti. Ognuno con la sua perfezione e i suoi traguardi, le ambizioni malsane insomma.

Antonio) voglio molto bene alla Vergani…

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Di: Antonio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53840 Antonio Thu, 12 Feb 2009 10:49:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53840 Mi sto prendendo una cotta per Maria Dolores Vergani Mi sto prendendo una cotta per Maria Dolores Vergani

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Di: Paola Distilo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53836 Paola Distilo Thu, 12 Feb 2009 10:26:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53836 Io ritengo che l'ossessione estetica sia in aumento vertiginoso ed esponenziale dappertutto perché è indotta dalla televisione e la televisione si trova dappertutto, può darsi che nelle città ricche del Nord comunque la gente si senta più pressata ad essere, a presentarsi più bella perché lì abitano fisicamente i miliardari del paese e le modelle e le star della tv, credo che l'ossessione massima si raggiunga in zona Milano e non credo che sia un luogo comune, ma anche le altre città ricche (Brescia, Verona...) hanno la sindrome di via Montenapoleone; detto questo il risultato effettivo di tutte queste cure non sempre corrisponde alle aspettative ed alle spese, specialmente il bisturi, Carla Bruni in foto dimostra venticinque anni, ma in televisione, da Fazio, sembrava avesse una paresi facciale perché tutta la zona zigomi e occhi era mostruosamente immobile (le zampe di gallina sono meno brutte). Insomma, se a quarant'anni se ne vogliono dimostrare trentacinque ci si cura, ci si mantiene ed effettivamente si è più belle, ma se a quarant'anni se ne vogliono dimostrare venticinque irrimediabilmente ci si sfascia. Ciao da Paola Io ritengo che l’ossessione estetica sia in aumento vertiginoso ed esponenziale dappertutto perché è indotta dalla televisione e la televisione si trova dappertutto, può darsi che nelle città ricche del Nord comunque la gente si senta più pressata ad essere, a presentarsi più bella perché lì abitano fisicamente i miliardari del paese e le modelle e le star della tv, credo che l’ossessione massima si raggiunga in zona Milano e non credo che sia un luogo comune, ma anche le altre città ricche (Brescia, Verona…) hanno la sindrome di via Montenapoleone; detto questo il risultato effettivo di tutte queste cure non sempre corrisponde alle aspettative ed alle spese, specialmente il bisturi, Carla Bruni in foto dimostra venticinque anni, ma in televisione, da Fazio, sembrava avesse una paresi facciale perché tutta la zona zigomi e occhi era mostruosamente immobile (le zampe di gallina sono meno brutte).
Insomma, se a quarant’anni se ne vogliono dimostrare trentacinque ci si cura, ci si mantiene ed effettivamente si è più belle, ma se a quarant’anni se ne vogliono dimostrare venticinque irrimediabilmente ci si sfascia.

Ciao da

Paola

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53830 elisabetta Thu, 12 Feb 2009 08:05:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53830 Nel prossimo arriva a un considerevole livello di guardia e, (grazie anche alle indagini “specchio” e a qualche rivelazione sulla sua infanzia che preme per essere considerata), riuscirà a capire un po’ più di se stessa e di certi suoi comportamenti (l’amicizia, il sesso, la morte). Non beve, non si droga, ha smesso di fumare per un solo motivo: la paura delle rughe sul viso. La genetica e la sua vita regolare le hanno conferito un’immagine lontana dai 40 anni anagrafici, che lei “coltiva” senza nevrosi ma con precisione e forse una certa maniacalità. Creme, terme, cura del corpo. Si guarda in tutte le superfici riflettenti, ma solo di sfuggita. Ha paura di invecchiare, forse perché non ha ancora raggiunto alcuni traguardi: un uomo, una famiglia. Ragiona spesso sulla maternità che non c’è e che forse non vuole neanche. Scansa, rinuncia, non si accorge di chi la ama e non le interessa chi si avvicina a lei solo per avere una storia o fare del sesso. E’ in perenne attesa di una perfezione irraggiungibile, una sorta di principe azzurro idealizzato e assolutamente inesistente. Come spesso capita nella vita vera finisce inevitabilmente dritta nelle le braccia di un uomo sbagliato, che quasi non conosce, un poliziotto dei Nocs, più grande di lei, molto fisico e distante per cultura e obiettivi, che sembra darle però una sorta di stabilità emotiva, del tutto rimessa in gioco nel prossimo romanzo, dove la Vergani dovrà fare i conti con il suo modo “platonico” e non agito di affrontare le relazioni. Quel suo darsi e negarsi che la porta da sempre a coinvolgere gli uomini in modo involontariamente “perverso” e, alla resa dei conti, a soffrire. Si troverà a vivere due storie in parallelo muovendosi come una funambola, sul filo di menzogna e sincerità. Come Ispettore è umana e capace. Non le interessa tanto l’amministrazione della giustizia (il colpevole va assicurato alla legge), quanto invece la verità e le sue motivazioni (perché l’ha fatto). Non porta mai la pistola, solo un coltello a serramanico nella tasca dei pantaloni ma solo se necessario. Non ha paura di quasi niente. Si comporta in modo determinato e deciso e affronta superiori e parigrado con un atteggiamento freddo e consapevole. E’ poco indulgente con le donne che non stanno in piedi da sole e con gli uomini “minus”, incapaci di assumersi responsabilità. Battute taglienti e sarcastiche. Ironia per sopravvivere. Non concede confidenze. Dà a tutti del lei, anche al poliziotto Achille Funi che la segue sempre nelle indagini, in apparenza vicino allo stereotipo dell’ottuso collaborativo, in realtà più acuto di ciò che sembra e “strano” a suo modo, molto informato su tutto ciò che succede nel mondo e imprevedibile. Più Watson del previsto e molto sensibile. E’ forse un po’ puritana, per questo i casi che le vengono affidati sono tutto il contrario di lei. Sesso estremo, serial killer particolarmente efferati, video porno e prostitute d’ogni sorta. Lei non fa una piega e affronta ogni cosa come fosse un’occasione esistenziale. Attraverso gli altri rivede anche se stessa, e quanto più un caso le risuona tanto più sarà efficace la sua risoluzione. Nel prossimo arriva a un considerevole livello di guardia e, (grazie anche alle indagini “specchio” e a qualche rivelazione sulla sua infanzia che preme per essere considerata), riuscirà a capire un po’ più di se stessa e di certi suoi comportamenti (l’amicizia, il sesso, la morte). Non beve, non si droga, ha smesso di fumare per un solo motivo: la paura delle rughe sul viso. La genetica e la sua vita regolare le hanno conferito un’immagine lontana dai 40 anni anagrafici, che lei “coltiva” senza nevrosi ma con precisione e forse una certa maniacalità. Creme, terme, cura del corpo. Si guarda in tutte le superfici riflettenti, ma solo di sfuggita. Ha paura di invecchiare, forse perché non ha ancora raggiunto alcuni traguardi: un uomo, una famiglia. Ragiona spesso sulla maternità che non c’è e che forse non vuole neanche. Scansa, rinuncia, non si accorge di chi la ama e non le interessa chi si avvicina a lei solo per avere una storia o fare del sesso. E’ in perenne attesa di una perfezione irraggiungibile, una sorta di principe azzurro idealizzato e assolutamente inesistente. Come spesso capita nella vita vera finisce inevitabilmente dritta nelle le braccia di un uomo sbagliato, che quasi non conosce, un poliziotto dei Nocs, più grande di lei, molto fisico e distante per cultura e obiettivi, che sembra darle però una sorta di stabilità emotiva, del tutto rimessa in gioco nel prossimo romanzo, dove la Vergani dovrà fare i conti con il suo modo “platonico” e non agito di affrontare le relazioni. Quel suo darsi e negarsi che la porta da sempre a coinvolgere gli uomini in modo involontariamente “perverso” e, alla resa dei conti, a soffrire. Si troverà a vivere due storie in parallelo muovendosi come una funambola, sul filo di menzogna e sincerità. Come Ispettore è umana e capace. Non le interessa tanto l’amministrazione della giustizia (il colpevole va assicurato alla legge), quanto invece la verità e le sue motivazioni (perché l’ha fatto). Non porta mai la pistola, solo un coltello a serramanico nella tasca dei pantaloni ma solo se necessario. Non ha paura di quasi niente. Si comporta in modo determinato e deciso e affronta superiori e parigrado con un atteggiamento freddo e consapevole. E’ poco indulgente con le donne che non stanno in piedi da sole e con gli uomini “minus”, incapaci di assumersi responsabilità. Battute taglienti e sarcastiche. Ironia per sopravvivere. Non concede confidenze. Dà a tutti del lei, anche al poliziotto Achille Funi che la segue sempre nelle indagini, in apparenza vicino allo stereotipo dell’ottuso collaborativo, in realtà più acuto di ciò che sembra e “strano” a suo modo, molto informato su tutto ciò che succede nel mondo e imprevedibile. Più Watson del previsto e molto sensibile. E’ forse un po’ puritana, per questo i casi che le vengono affidati sono tutto il contrario di lei. Sesso estremo, serial killer particolarmente efferati, video porno e prostitute d’ogni sorta. Lei non fa una piega e affronta ogni cosa come fosse un’occasione esistenziale. Attraverso gli altri rivede anche se stessa, e quanto più un caso le risuona tanto più sarà efficace la sua risoluzione.

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53829 elisabetta Thu, 12 Feb 2009 07:58:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53829 Maria Dolores... caro Massimo, lei è contenta se riesce a passare inosservata... Comunque eccola, la metto in due blocchi separati. Buona giornata! (e grazie ancora per il bel dibattito). Capelli scuri, sottili, lisci e lunghi fino alle spalle. Carnagione chiara. Lineamenti delicati. E’ bella, sì, ma non appariscente. Non ti accorgi subito. Una magrezza sensuale, ossatura esile, che confonde anche l’altezza, un metro e settanta. Si muove composta, rigorosa, quasi sempre vestita di scuro, con abiti di taglio maschile ma di una certa raffinatezza. L’ispettore di Polizia Maria Dolores Vergani ha un senso estetico spiccato. Ama l’arte, la lettura e la musica e tutto ciò che esiste di bello. I suoi amici migliori sono un pittore, un fotografo di moda, un direttore d’orchestra e una serie di artisti concettuali bizzarri. La sua migliore amica è Inga, una copy writer dai lunghi capelli rossi in apparenza il suo esatto opposto. Il bello di cui si circonda è in totale contrasto con l’orrore che deve affrontare ogni giorno per le strade di Milano, la sua città. Che lei ama e conosce molto bene. Abita in Via Gustavo Modena, a due passi da San Babila. Il suo tempo libero lo passa a camminare per il centro storico, nelle sale del castello Sforzesco, tra le opere d’arte a Brera. Lì si ferma a pensare, quando non riesce ad uscire dai vicoli delle sue indagini. E’ stata una psicologa, ma sospesa temporaneamente dall’Albo professionale perché una sua paziente ha ucciso il proprio fidanzato. Lei, ancora legata all’obbligo di avere un supervisore, non l’ha informato come avrebbe dovuto, sottovalutando la situazione e sopravvalutando se stessa. Di questo non si perdona ancora e forse anche per questo, per cercare un riscatto, ha provato il concorso in Polizia e l’ha vinto. E’ preparata, scrupolosa e intelligente. Ma la sua intelligenza è intellettuale, colta, non emotiva. Questa è la nota dolente della Vergani. L’incapacità di vivere in modo armonico e rilassato le emozioni. Il controllo della sua rabbia e del suo dolore. Ha una nota dolente nel carattere. Certi atteggiamenti, brusche chiusure, solitudini. Si dimentica di mangiare. O si rifiuta di farlo. Quando succede si intuisce qualcosa del suo passato, qualcosa che l’ha segnata particolarmente e che l’ha portata alla rigidità e alla chiusura verso il mondo, soprattutto nei confronti dei sentimenti. Non sa lasciarsi andare, non si abbandona mai. E quando lo fa rischia, perché è un terreno che non conosce. E’ come un vulcano pronto ad esplodere. Una mina innescata. Ne è consapevole, e più passano i libri più la sua rabbia monta. Maria Dolores… caro Massimo, lei è contenta se riesce a passare inosservata…

Comunque eccola, la metto in due blocchi separati.
Buona giornata! (e grazie ancora per il bel dibattito).
Capelli scuri, sottili, lisci e lunghi fino alle spalle. Carnagione chiara. Lineamenti delicati. E’ bella, sì, ma non appariscente. Non ti accorgi subito. Una magrezza sensuale, ossatura esile, che confonde anche l’altezza, un metro e settanta. Si muove composta, rigorosa, quasi sempre vestita di scuro, con abiti di taglio maschile ma di una certa raffinatezza. L’ispettore di Polizia Maria Dolores Vergani ha un senso estetico spiccato. Ama l’arte, la lettura e la musica e tutto ciò che esiste di bello. I suoi amici migliori sono un pittore, un fotografo di moda, un direttore d’orchestra e una serie di artisti concettuali bizzarri. La sua migliore amica è Inga, una copy writer dai lunghi capelli rossi in apparenza il suo esatto opposto. Il bello di cui si circonda è in totale contrasto con l’orrore che deve affrontare ogni giorno per le strade di Milano, la sua città. Che lei ama e conosce molto bene. Abita in Via Gustavo Modena, a due passi da San Babila. Il suo tempo libero lo passa a camminare per il centro storico, nelle sale del castello Sforzesco, tra le opere d’arte a Brera. Lì si ferma a pensare, quando non riesce ad uscire dai vicoli delle sue indagini. E’ stata una psicologa, ma sospesa temporaneamente dall’Albo professionale perché una sua paziente ha ucciso il proprio fidanzato. Lei, ancora legata all’obbligo di avere un supervisore, non l’ha informato come avrebbe dovuto, sottovalutando la situazione e sopravvalutando se stessa. Di questo non si perdona ancora e forse anche per questo, per cercare un riscatto, ha provato il concorso in Polizia e l’ha vinto. E’ preparata, scrupolosa e intelligente. Ma la sua intelligenza è intellettuale, colta, non emotiva. Questa è la nota dolente della Vergani. L’incapacità di vivere in modo armonico e rilassato le emozioni. Il controllo della sua rabbia e del suo dolore. Ha una nota dolente nel carattere. Certi atteggiamenti, brusche chiusure, solitudini. Si dimentica di mangiare. O si rifiuta di farlo. Quando succede si intuisce qualcosa del suo passato, qualcosa che l’ha segnata particolarmente e che l’ha portata alla rigidità e alla chiusura verso il mondo, soprattutto nei confronti dei sentimenti. Non sa lasciarsi andare, non si abbandona mai. E quando lo fa rischia, perché è un terreno che non conosce. E’ come un vulcano pronto ad esplodere. Una mina innescata. Ne è consapevole, e più passano i libri più la sua rabbia monta.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53828 Salvo zappulla Thu, 12 Feb 2009 07:52:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53828 @Becheroni. Ma l'altro giorno non sei venuta a visitare il mio pony? A chi cavolo ti riferivi, a mia suocera e mia cognata? Fortuna che poi sono uscito io e ti sei lustrata gli occhi. Ti sei mai vista tu allo specchio alle 6 di mattina? La bruttezza è terapeutica, ha i suoi aspetti positivi. Uno di questi giorni ti mando la foto di Sergio Sozi, come minimo ti farà passare il singhiozzo. @Un bacione a Tessy, che non sentivo da tempo. @Becheroni. Ma l’altro giorno non sei venuta a visitare il mio pony? A chi cavolo ti riferivi, a mia suocera e mia cognata? Fortuna che poi sono uscito io e ti sei lustrata gli occhi. Ti sei mai vista tu allo specchio alle 6 di mattina? La bruttezza è terapeutica, ha i suoi aspetti positivi. Uno di questi giorni ti mando la foto di Sergio Sozi, come minimo ti farà passare il singhiozzo.

@Un bacione a Tessy, che non sentivo da tempo.

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53817 Carlo S. Thu, 12 Feb 2009 00:10:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53817 Ma vorrei chiudere questa parentesi aperta con Sergio, e che potrebbe risultare noiosa a lungo andare e sconfinare nell'OT, e vorrei tornare alle domande di Massimo. Ma in fondo non è che sappia rispondere: La bellezza è un dono, un valore? Io non lo so. Credo dipenda dal contesto ed all'uso che se ne fa. Quanto all'ossessione per il bello la risposta per me è già insita nella domanda: il termine ossessione implica qualcosa di malato, di distorto. Se non vi si sconfina perchè la ricerca del bello in noi o fuori di noi dovrebbe essere non lecita? E i confini sono mutabili nel tempo? Beh, credo di si, il tempo muta sempre tutto, ma in fondo che senso ha chiederselo adesso? Ma vorrei chiudere questa parentesi aperta con Sergio, e che potrebbe risultare noiosa a lungo andare e sconfinare nell’OT, e vorrei tornare alle domande di Massimo. Ma in fondo non è che sappia rispondere:
La bellezza è un dono, un valore? Io non lo so. Credo dipenda dal contesto ed all’uso che se ne fa.
Quanto all’ossessione per il bello la risposta per me è già insita nella domanda: il termine ossessione implica qualcosa di malato, di distorto. Se non vi si sconfina perchè la ricerca del bello in noi o fuori di noi dovrebbe essere non lecita?
E i confini sono mutabili nel tempo? Beh, credo di si, il tempo muta sempre tutto, ma in fondo che senso ha chiederselo adesso?

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53816 Sergio Sozi Thu, 12 Feb 2009 00:07:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53816 Hai ragione, Carlo. 'Notte. Sergio Hai ragione, Carlo. ‘Notte.
Sergio

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53813 Carlo S. Wed, 11 Feb 2009 23:43:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53813 Eh, caro Sergio, globalizzazione è una parola che detesto anche io, perchè è figlia di quella omologazione che qualcuno vuole imporci per ragioni di mercato. Una parola che vuole dire tante cose, perchè in fondo non vuole dire nulla: ma tra quelle tante (e finte) cose ci sono i tanti modi, peculiari per ogni angolo del mondo, mediante i quali ognuno rinuncia a un pò della propria storia, dei propri usi, per sostituirlo con qualcosa di artefatto, di sintetico, standardizzato, come vuole il mercato. Così in italia le donne si iniettano le labbra di silicone per farne canotti, o le tette per farne buffi palloni, così le giapponesi si correggono gli occhi troppo a mandorla (e le tette se le rifanno pure loro). Rinunciano a una parte di sè, magari molto più armonica con il loro reale aspetto ed essere, per apparire come i modelli (ahimè, "globali", perchè validi in tutto il mondo dove la "cultura di massa" - in realtà una finta cultura- riesce ad imporsi) suggeriti (in realtà imposti) da un certo cinema, una certa TV, una certa pubblicità. E che non si cura se le labbra grosse stanno bene a un' afroamericana ma non a una svedese, se i seni sproporzionati ben si adattino a un corpo esile, o se gli occhi tondi stiano male a dei lineamenti orientali. Tutte vogliono apparire uguali a un certo modello, illudersi di essere quel modello, e con il risultato di scomparire nella massa. Una massa sconfinata poi, perchè il modello che si impone è lo stesso ovunque. Quelle peculiarità che tu dici (e che anche io vorrei salvaguardate, ma che è solo la cultura a poter salvaguardare, mentre quella di massa tende a distruggere in nome del mercato) così se pure esistono vanno riducendosi, e sono destinate, con questo andazzo a scomparire. In epoca barocca le cose erano un pò diverse. Uomini e donne dovevano apparire in un certo modo (affettato, elegante e dispendioso) per dimostrare di appartenere a un ceto dominante, per distanziarsi da quello che era dominato e giustificare così questo diritto al dominio sull'altro ceto, maggioritario ma miserrimo e ignorante, ridotto a servitù priva di elementari diritti. Un'apparenza necessaria a creare una netta distinzione, già a prima vista, ma in fondo una distinzione dell'essere. Ci vorrà l'illuminismo per abbattere tutto ciò, e qualcuno (la borghesia nascente) il cui nuovo potere economico si stava affermando tra i due precedenti. Le classi diventavano dinamiche e non era più così essenziale "apparire". Essenza e apparenza non coincidevano più e il lusso ostentato diventava spreco. Via i belletti, i parrucchini e gli orpelli, fino all'epoca della TV commerciale e della tetta sintetica. Credo, Sergio, che partiamo da presupposti diversi io e te, forse anche opposti o forse senza capirsi l'un l'altro, ma che in fondo arriviamo a conclusioni non tanto distanti. Buona notte anche a te. Eh, caro Sergio, globalizzazione è una parola che detesto anche io, perchè è figlia di quella omologazione che qualcuno vuole imporci per ragioni di mercato. Una parola che vuole dire tante cose, perchè in fondo non vuole dire nulla: ma tra quelle tante (e finte) cose ci sono i tanti modi, peculiari per ogni angolo del mondo, mediante i quali ognuno rinuncia a un pò della propria storia, dei propri usi, per sostituirlo con qualcosa di artefatto, di sintetico, standardizzato, come vuole il mercato. Così in italia le donne si iniettano le labbra di silicone per farne canotti, o le tette per farne buffi palloni, così le giapponesi si correggono gli occhi troppo a mandorla (e le tette se le rifanno pure loro). Rinunciano a una parte di sè, magari molto più armonica con il loro reale aspetto ed essere, per apparire come i modelli (ahimè, “globali”, perchè validi in tutto il mondo dove la “cultura di massa” – in realtà una finta cultura- riesce ad imporsi) suggeriti (in realtà imposti) da un certo cinema, una certa TV, una certa pubblicità. E che non si cura se le labbra grosse stanno bene a un’ afroamericana ma non a una svedese, se i seni sproporzionati ben si adattino a un corpo esile, o se gli occhi tondi stiano male a dei lineamenti orientali. Tutte vogliono apparire uguali a un certo modello, illudersi di essere quel modello, e con il risultato di scomparire nella massa. Una massa sconfinata poi, perchè il modello che si impone è lo stesso ovunque.
Quelle peculiarità che tu dici (e che anche io vorrei salvaguardate, ma che è solo la cultura a poter salvaguardare, mentre quella di massa tende a distruggere in nome del mercato) così se pure esistono vanno riducendosi, e sono destinate, con questo andazzo a scomparire.
In epoca barocca le cose erano un pò diverse. Uomini e donne dovevano apparire in un certo modo (affettato, elegante e dispendioso) per dimostrare di appartenere a un ceto dominante, per distanziarsi da quello che era dominato e giustificare così questo diritto al dominio sull’altro ceto, maggioritario ma miserrimo e ignorante, ridotto a servitù priva di elementari diritti. Un’apparenza necessaria a creare una netta distinzione, già a prima vista, ma in fondo una distinzione dell’essere.
Ci vorrà l’illuminismo per abbattere tutto ciò, e qualcuno (la borghesia nascente) il cui nuovo potere economico si stava affermando tra i due precedenti. Le classi diventavano dinamiche e non era più così essenziale “apparire”. Essenza e apparenza non coincidevano più e il lusso ostentato diventava spreco. Via i belletti, i parrucchini e gli orpelli, fino all’epoca della TV commerciale e della tetta sintetica.
Credo, Sergio, che partiamo da presupposti diversi io e te, forse anche opposti o forse senza capirsi l’un l’altro, ma che in fondo arriviamo a conclusioni non tanto distanti.
Buona notte anche a te.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53809 Sergio Sozi Wed, 11 Feb 2009 22:44:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53809 P.S. per Carlo, sul fatto che la competizione (io dico il liberismo) spinga verso il basso inesorabilmente i quotidiani hai ragione parzialmente: credo infatti che piuttosto a spingere verso il basso non sia la competizione in se', quanto piuttosto l'eccessiva volonta' di affermazione dei quotidiani presso il ''cittadino medio'', ovvero presso la maggioranza dei cittadini di ogni Nazione. Se le aziende restassero ''di nicchia'' questo non accadrebbe ma resterebbe la competizione, una sana competizione in questo caso. E' invece la voglia delle aziende di espandersi a dismisura, tumoralmente, a portare le tette sul Corsera. E' il gigantismo, la libidine di espansione senza confini a diventare disumana e dunque volgare, amorale e spesso anche immorale. Voglia umana, si', tutto cio' che diciamo noi e' umano quanto la nostra bocca... ma a mio avviso questa ''grandeur'' resta malata e perniciosa. P.S. per Carlo,
sul fatto che la competizione (io dico il liberismo) spinga verso il basso inesorabilmente i quotidiani hai ragione parzialmente: credo infatti che piuttosto a spingere verso il basso non sia la competizione in se’, quanto piuttosto l’eccessiva volonta’ di affermazione dei quotidiani presso il ”cittadino medio”, ovvero presso la maggioranza dei cittadini di ogni Nazione. Se le aziende restassero ”di nicchia” questo non accadrebbe ma resterebbe la competizione, una sana competizione in questo caso. E’ invece la voglia delle aziende di espandersi a dismisura, tumoralmente, a portare le tette sul Corsera. E’ il gigantismo, la libidine di espansione senza confini a diventare disumana e dunque volgare, amorale e spesso anche immorale. Voglia umana, si’, tutto cio’ che diciamo noi e’ umano quanto la nostra bocca… ma a mio avviso questa ”grandeur” resta malata e perniciosa.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53808 Sergio Sozi Wed, 11 Feb 2009 22:33:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53808 Caro Carlo S., mi sembra che questa storia della ''globalizzazione'' sia in Italia solo lo slogan di chi non ha mai vissuto per piu' di due settimane all'estero (molta gente), perche' se gia' ci stai un paio di mesi ti accorgi che la ''globalizzazione'' e' cosa del tutto diversa in ogni Nazione, pur con alcuni, direi pochi, aspetti in comune. A fare una panoramica generale, noto che certuni aspetti della globalizzazione vengono presi da, mettiamo, la Germania, ma non dall'Italia, e invece certi altri li trovi in Italia ma non in Germania, ma magari in parte in Austria, e via dicendo. Questo pero' lo si puo' sapere solo se si vive all'estero per almeno un paio di mesi (e con la gente del luogo). I popoli esistono e hanno tutt'ora delle peculiarita' molto accentuate, credo personalmente. Sul resto che dire senza esser superficiali? Infatti sull'essere e l'apparire io parlavo di cose del tutto diverse dalle tue - come per esempio il barocco - mentre tu hai affrontato il discorso da un versante diametralmente opposto, pertanto termino qui - anche non avendo troppe cognizioni in fatto di biologia, antropologia ed affini. Buonanotte, caro Sergio Caro Carlo S.,
mi sembra che questa storia della ”globalizzazione” sia in Italia solo lo slogan di chi non ha mai vissuto per piu’ di due settimane all’estero (molta gente), perche’ se gia’ ci stai un paio di mesi ti accorgi che la ”globalizzazione” e’ cosa del tutto diversa in ogni Nazione, pur con alcuni, direi pochi, aspetti in comune. A fare una panoramica generale, noto che certuni aspetti della globalizzazione vengono presi da, mettiamo, la Germania, ma non dall’Italia, e invece certi altri li trovi in Italia ma non in Germania, ma magari in parte in Austria, e via dicendo. Questo pero’ lo si puo’ sapere solo se si vive all’estero per almeno un paio di mesi (e con la gente del luogo). I popoli esistono e hanno tutt’ora delle peculiarita’ molto accentuate, credo personalmente.
Sul resto che dire senza esser superficiali? Infatti sull’essere e l’apparire io parlavo di cose del tutto diverse dalle tue – come per esempio il barocco – mentre tu hai affrontato il discorso da un versante diametralmente opposto, pertanto termino qui – anche non avendo troppe cognizioni in fatto di biologia, antropologia ed affini.
Buonanotte, caro
Sergio

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Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53806 francesca giulia marone Wed, 11 Feb 2009 21:55:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53806 @carlo s. ringrazio per la benedizione che lei gentilmente mi manda,se dovessi affiancare charlize nell'atto di genuflettermi per ricevere una benedizione le parlerò tanto bene di lei. saluti @carlo s. ringrazio per la benedizione che lei gentilmente mi manda,se dovessi affiancare charlize nell’atto di genuflettermi per ricevere una benedizione le parlerò tanto bene di lei.
saluti

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-3/#comment-53804 Massimo Maugeri Wed, 11 Feb 2009 21:19:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53804 Per stasera vi saluto e auguro una serena notte a tutti voi. Per stasera vi saluto e auguro una serena notte a tutti voi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53803 Massimo Maugeri Wed, 11 Feb 2009 21:19:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53803 Mari, "il vuoto pneumatico delle menti e degli animi" mi pare una bellissima frase a effetto (anche se mi ricorda l'omino della Michelin) :-) Mari,
“il vuoto pneumatico delle menti e degli animi” mi pare una bellissima frase a effetto (anche se mi ricorda l’omino della Michelin) :-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53802 Massimo Maugeri Wed, 11 Feb 2009 21:15:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53802 @ Elisabetta Bucciarelli Mi ha telefonato Maria Dolores Vergani. Mi ha detto che se non parliamo di lei son dolores. Non è che mi arresta, vero? Insomma, Buccia... la inserisci o no una scheda sulla Vergani?:-) E mentre ci sei (se ti va e se puoi) inseriresti tra i commenti un brano estrapolato dal libro? @ Elisabetta Bucciarelli
Mi ha telefonato Maria Dolores Vergani.
Mi ha detto che se non parliamo di lei son dolores.
Non è che mi arresta, vero?
Insomma, Buccia… la inserisci o no una scheda sulla Vergani?:-)
E mentre ci sei (se ti va e se puoi) inseriresti tra i commenti un brano estrapolato dal libro?

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53801 Maria Lucia Riccioli Wed, 11 Feb 2009 21:14:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53801 Un caro saluto a Mariano Sabatini... Il dibattito è interessantissimo. Un presunto ideale di bellezza a tutti i costi, lontano dall'ideale greco del bello unito al buono e al vero. Ideale di armonia esteriore e interiore. Non bellezza artificiale e televisiva a nascondere il vuoto pneumatico delle menti e degli animi. Un caro saluto a Mariano Sabatini…
Il dibattito è interessantissimo. Un presunto ideale di bellezza a tutti i costi, lontano dall’ideale greco del bello unito al buono e al vero. Ideale di armonia esteriore e interiore. Non bellezza artificiale e televisiva a nascondere il vuoto pneumatico delle menti e degli animi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53800 Massimo Maugeri Wed, 11 Feb 2009 21:12:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53800 @ Barbara Quelle due megere sembrano due personaggi. Magari ci puoi costruire una storia:-) @ Barbara
Quelle due megere sembrano due personaggi. Magari ci puoi costruire una storia:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53799 Massimo Maugeri Wed, 11 Feb 2009 21:11:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53799 Grazie per i nuovi interventi e per aver risposto alle mie ulteriori domande (siete splendidi). Ma la bellezza è un dono o un valore? O entrambe le cose? Le vostre risposte sono discordanti... un sottotema altrettanto controverso:-) Grazie per i nuovi interventi e per aver risposto alle mie ulteriori domande (siete splendidi).
Ma la bellezza è un dono o un valore? O entrambe le cose?
Le vostre risposte sono discordanti… un sottotema altrettanto controverso:-)

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Di: roberta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53796 roberta Wed, 11 Feb 2009 21:04:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53796 @Simonetta Cara Simonetta, hai ragione anche tu, perché è vero che tra i giovanissimi tutto questo fa soffrire di più a causa della mancanza di una solida "strutturazione" dell'io. Quindi, consigliare semplicemente di "amare se stessi" come soluzione del problema, da parte mia è certo troppo semplicistico e banale (ci ho pensato dopo aver scritto). Purtroppo è un problema mondiale, molto grosso e irrisolvibile, mi pare, al punto in cui siamo arrivati, che è un "punto di non ritorno". Non lo dico per pessimismo( sì, anche quello) ma perché ormai la diffusione dei modelli è come un virus che colpisce tutti e i virus, si sa, non sono facili da debellare. Ciao:) @Simonetta
Cara Simonetta, hai ragione anche tu, perché è vero che tra i giovanissimi tutto questo fa soffrire di più a causa della mancanza di una solida “strutturazione” dell’io. Quindi, consigliare semplicemente di “amare se stessi” come soluzione del problema, da parte mia è certo troppo semplicistico e banale (ci ho pensato dopo aver scritto).
Purtroppo è un problema mondiale, molto grosso e irrisolvibile, mi pare, al punto in cui siamo arrivati, che è un “punto di non ritorno”. Non lo dico per pessimismo( sì, anche quello) ma perché ormai la diffusione dei modelli è come un virus che colpisce tutti e i virus, si sa, non sono facili da debellare.
Ciao:)

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53790 Carlo S. Wed, 11 Feb 2009 20:37:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53790 Sergio, non sono pienamente d'accordo con te circa l'analisi che fai, perchè dalle tue parole sembra quasi un quadro circoscritto all'Italia, alla sua storia, alla sua cultura. Non mi pare così: il fenomeno è globale, ovunque sia arrivata la televisione, il cinema, la "cultura" di massa che tutto omogenizza, tutto appiattisce, secondo modelli standardizzati, pensati per un mercato, che provengono da chi ha (o perlomeno ha avuto) fino ad oggi di quel mercato le chiavi. L'America quindi e i paesi occidentali o quelli anche orientali che sui modelli del mercato americano si sono via via uniformati (Giappone fin dal dopoguerra e poi Corea, e oggi anche Cina). Le regole del mercato seguono spinte che nella storia si sono manifestate in vario modo, talvolta diverso da cultura a cultura, ma riconducibili a qualcosa di comune,che viene prima, per sfruttarle al loro fine. Penso ad istinti più o meno primari, penso a compensazioni di frustrazioni di vario tipo, a seconda dell'epoca e del tipo di società imperante, ma riconducibili ad un origine comune in ogni epoca e luogo. Apparire per esempio è importante ai fini riproduttivi (un istinto primario in tutte le specie viventi) ed è strategia adottata da molti animali (il pavone per dire il primo che possa venire in mente a tutti, ma poi tantissime specie di uccelli, ed anche il gorilla, per parlare di animali più simili a noi) ora per il maschio, ora per la femmina. L'uomo in fondo bestia rimane. La sua intelligenza e cultura può un pochino elevarlo rispetto ad animali dai comportamenti più istintivi e meno strutturati, ma quando sorgono forti interessi economici a farlo tornar bestia, con semplici strategie bestia facilmente ritorna. Il GF è a detta di tutti (e sottoscrivo) lo schifo dello schifo, ma poi il Corsera dedica 2 pagine alle tette (1 per pagina?) di una concorrente . Come se fosse una notizia, come se nessuno avesse mai visto prima due tette grandi. E' l'uomo che le vuole vedere? E' la donna che vuole cercare un modello? Bah, non so. Ma non credo che un tabloid inglese si comporti diversamente riguardo alle tette delle concorrenti del proprio GF. L'unica cosa da sottolineare è che una volta c'era una bella differenza tra il corsera e un tabloid inglese. Nel nome del ritorno agli istinti primari le necessità di mercato del corsera si adeguano. Fa tristezza, lo so, ma il modello della competizione spinge inesorabilmente verso il basso. Detto e premesso tutto questo, Dio benedica comunque Charlize Theron, ma anche una Francesca Giulia che chiama marito e figlio maschio a godersi il suo spettacolo quando compare nelle pubblicità. Sergio, non sono pienamente d’accordo con te circa l’analisi che fai, perchè dalle tue parole sembra quasi un quadro circoscritto all’Italia, alla sua storia, alla sua cultura. Non mi pare così: il fenomeno è globale, ovunque sia arrivata la televisione, il cinema, la “cultura” di massa che tutto omogenizza, tutto appiattisce, secondo modelli standardizzati, pensati per un mercato, che provengono da chi ha (o perlomeno ha avuto) fino ad oggi di quel mercato le chiavi. L’America quindi e i paesi occidentali o quelli anche orientali che sui modelli del mercato americano si sono via via uniformati (Giappone fin dal dopoguerra e poi Corea, e oggi anche Cina).
Le regole del mercato seguono spinte che nella storia si sono manifestate in vario modo, talvolta diverso da cultura a cultura, ma riconducibili a qualcosa di comune,che viene prima, per sfruttarle al loro fine. Penso ad istinti più o meno primari, penso a compensazioni di frustrazioni di vario tipo, a seconda dell’epoca e del tipo di società imperante, ma riconducibili ad un origine comune in ogni epoca e luogo.
Apparire per esempio è importante ai fini riproduttivi (un istinto primario in tutte le specie viventi) ed è strategia adottata da molti animali (il pavone per dire il primo che possa venire in mente a tutti, ma poi tantissime specie di uccelli, ed anche il gorilla, per parlare di animali più simili a noi) ora per il maschio, ora per la femmina.
L’uomo in fondo bestia rimane. La sua intelligenza e cultura può un pochino elevarlo rispetto ad animali dai comportamenti più istintivi e meno strutturati, ma quando sorgono forti interessi economici a farlo tornar bestia, con semplici strategie bestia facilmente ritorna.
Il GF è a detta di tutti (e sottoscrivo) lo schifo dello schifo, ma poi il Corsera dedica 2 pagine alle tette (1 per pagina?) di una concorrente . Come se fosse una notizia, come se nessuno avesse mai visto prima due tette grandi. E’ l’uomo che le vuole vedere? E’ la donna che vuole cercare un modello? Bah, non so. Ma non credo che un tabloid inglese si comporti diversamente riguardo alle tette delle concorrenti del proprio GF. L’unica cosa da sottolineare è che una volta c’era una bella differenza tra il corsera e un tabloid inglese.
Nel nome del ritorno agli istinti primari le necessità di mercato del corsera si adeguano. Fa tristezza, lo so, ma il modello della competizione spinge inesorabilmente verso il basso.
Detto e premesso tutto questo, Dio benedica comunque Charlize Theron, ma anche una Francesca Giulia che chiama marito e figlio maschio a godersi il suo spettacolo quando compare nelle pubblicità.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53786 Sergio Sozi Wed, 11 Feb 2009 19:56:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53786 Solo una cosa poi vi saluto: in ogni caso per me la bellezza piu' alta e inarrivabile resta quella di un tempio greco, della statuaria graca e dei vasi greci. E anche Pompei non e' mica male, no? Buonanotte Sergio Solo una cosa poi vi saluto:
in ogni caso per me la bellezza piu’ alta e inarrivabile resta quella di un tempio greco, della statuaria graca e dei vasi greci. E anche Pompei non e’ mica male, no?
Buonanotte
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53785 Sergio Sozi Wed, 11 Feb 2009 19:54:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53785 Barbara Becheroni, Lei scrive in maniera incantevole mi permetta di dirlo: mi ha provocato un sorriso interminabile pur esprimendo cose di indubbio buonsenso. E questo da uno sciattone, colla barba alla Ulisse maniera (quando appare nell'Isola dei Feaci), i capelli spettinati quanto gramigna esposta a Borea e altre nefandezze che non staro', per carita' cristiana e amor proprio, a descriverLe. Salutoni Sergio Sozi Barbara Becheroni,
Lei scrive in maniera incantevole mi permetta di dirlo: mi ha provocato un sorriso interminabile pur esprimendo cose di indubbio buonsenso. E questo da uno sciattone, colla barba alla Ulisse maniera (quando appare nell’Isola dei Feaci), i capelli spettinati quanto gramigna esposta a Borea e altre nefandezze che non staro’, per carita’ cristiana e amor proprio, a descriverLe.
Salutoni
Sergio Sozi

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53784 Sergio Sozi Wed, 11 Feb 2009 19:47:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53784 Sono (quasi) completamente d'accordo con la sig.ra Paola Pioppi. Solo un particolare: la parola ''valore'', usata al singolare, a mio avviso e' sproporzionata, quando usata in riferimento ad una peculiarita' estetica come la bellezza. Meglio sarebbe dire che la bellezza e' (anzi POTREBBE ESSERE) ''la summa di una serie di valori, essa stessa inclusa''. La centralita' fra i valori, comunque, a mio avviso resta la moralita' - onesta', sensibilita', eccetera... ma questo lo ha detto ottimamente Lei. Cordialita' Sozi Sono (quasi) completamente d’accordo con la sig.ra Paola Pioppi. Solo un particolare: la parola ”valore”, usata al singolare, a mio avviso e’ sproporzionata, quando usata in riferimento ad una peculiarita’ estetica come la bellezza. Meglio sarebbe dire che la bellezza e’ (anzi POTREBBE ESSERE) ”la summa di una serie di valori, essa stessa inclusa”. La centralita’ fra i valori, comunque, a mio avviso resta la moralita’ – onesta’, sensibilita’, eccetera… ma questo lo ha detto ottimamente Lei.
Cordialita’
Sozi

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Di: Paola Pioppi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53782 Paola Pioppi Wed, 11 Feb 2009 18:42:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53782 Concordo con quello che dice Massimo Burioni, qui sopra, ma ritengo che questo ritratto sia vero per alcuni gruppi, riconoscibili, a volte imperanti ma non universali. A mio parere la bellezza - per rispondere a Massimo Maugeri - è in assoluto un valore, e come tale è stato vissuto a partire dalle civiltà più antiche, è andato incontro a evoluzioni e adattamenti al gusto, ma è sempre rimasto un valore in sé, non solo applicato all'individuo ma a tutto ciò che lo circonda. Questo non è in discussione, io credo. Il problema è vivere la bellezza non in senso assoluto, ma come parte di un insieme di cui fanno parte altri valori altrettanto importanti, che meritano la stessa considerazione: l'onestà, il rispetto, l'intelligenza, la sensibilità.. l'elenco è lungo, non occorre che stia a farlo io. In questo equilibrio sta anche la risposta alla seconda domanda di Massimo, e quindi "Quali rimedi bisognerebbe adottare per non incorrere in una forma “malata” di edonismo?": il buon senso, la presa di distanza dagli eccessi e dalla strumentalizzazione di ogni qualità, lo svuotamento dei significati, una valorizzazione del sé che non si aggrappa solo all'effimero (ma magari lo usa ad hoc per sdrammatizzare e divertire, dandogli l'importanza che si merita) . Tutto qui. Concordo con quello che dice Massimo Burioni, qui sopra, ma ritengo che questo ritratto sia vero per alcuni gruppi, riconoscibili, a volte imperanti ma non universali. A mio parere la bellezza – per rispondere a Massimo Maugeri – è in assoluto un valore, e come tale è stato vissuto a partire dalle civiltà più antiche, è andato incontro a evoluzioni e adattamenti al gusto, ma è sempre rimasto un valore in sé, non solo applicato all’individuo ma a tutto ciò che lo circonda. Questo non è in discussione, io credo. Il problema è vivere la bellezza non in senso assoluto, ma come parte di un insieme di cui fanno parte altri valori altrettanto importanti, che meritano la stessa considerazione: l’onestà, il rispetto, l’intelligenza, la sensibilità.. l’elenco è lungo, non occorre che stia a farlo io. In questo equilibrio sta anche la risposta alla seconda domanda di Massimo, e quindi “Quali rimedi bisognerebbe adottare per non incorrere in una forma “malata” di edonismo?”: il buon senso, la presa di distanza dagli eccessi e dalla strumentalizzazione di ogni qualità, lo svuotamento dei significati, una valorizzazione del sé che non si aggrappa solo all’effimero (ma magari lo usa ad hoc per sdrammatizzare e divertire, dandogli l’importanza che si merita) . Tutto qui.

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Di: Massimo Burioni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53778 Massimo Burioni Wed, 11 Feb 2009 16:30:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53778 La bellezza che si rincorre di questi tempi é già malata e senza possibilità di cura. E' la chirurgia estetica per apparire belli, gli steroidi per gonfiarci di muscoli inutili, i capelli finti e tinti per apparire meno vecchi, il prozac per apparire felici, la cocaina per apparire brillanti, apparire per apparire, tutto finto, tutto artificiale; dalla mattina alla sera recitiamo la parte di qualcuno che non siamo noi. Chiusi in bagno, soli, seduti sul wc o davanti allo specchio, torniamo ad essere veri. Ma spesso non ci riconosciamo. La bellezza che si rincorre di questi tempi é già malata e senza possibilità di cura. E’ la chirurgia estetica per apparire belli, gli steroidi per gonfiarci di muscoli inutili, i capelli finti e tinti per apparire meno vecchi, il prozac per apparire felici, la cocaina per apparire brillanti, apparire per apparire, tutto finto, tutto artificiale; dalla mattina alla sera recitiamo la parte di qualcuno che non siamo noi. Chiusi in bagno, soli, seduti sul wc o davanti allo specchio, torniamo ad essere veri. Ma spesso non ci riconosciamo.

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Di: Simonetta Santamaria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53774 Simonetta Santamaria Wed, 11 Feb 2009 14:53:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53774 @ Barbara: oddio, la tua storia pare un ritaglio di un film horror (lasciatelo dire da una che se ne intende...) Poi ho immaginato le due signore come la reincarnazione delle sorelle di Marge Simpson. Ecco, quella è l'altra faccia del problema. In quei casi disperati gli uomini sono autorizzati a desiderare la donna d'altri, contravvenendo a goni legge (divina e coniugale) Scherzavo. Di fatto credo che sì, la bellezza sia un valore e, in parte, un dono consorziato di mammà e madre natura; il resto ce lo dobbiamo mettere noi. La saggezza dovrebbe essere il metro di ogni desiderio. @ Barbara: oddio, la tua storia pare un ritaglio di un film horror (lasciatelo dire da una che se ne intende…) Poi ho immaginato le due signore come la reincarnazione delle sorelle di Marge Simpson. Ecco, quella è l’altra faccia del problema. In quei casi disperati gli uomini sono autorizzati a desiderare la donna d’altri, contravvenendo a goni legge (divina e coniugale)
Scherzavo. Di fatto credo che sì, la bellezza sia un valore e, in parte, un dono consorziato di mammà e madre natura; il resto ce lo dobbiamo mettere noi. La saggezza dovrebbe essere il metro di ogni desiderio.

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53771 elisabetta Wed, 11 Feb 2009 14:27:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53771 Sì Barbara, basta così poco. Rispetto si chiama, mi pare ;o) Didò, corro a vedere. Ma è bruttissimo mettere un libro sotto il piede del tavolo... non credo che ci riuscirò :o( E. Sì Barbara, basta così poco. Rispetto si chiama, mi pare ;o)

Didò, corro a vedere. Ma è bruttissimo mettere un libro sotto il piede del tavolo… non credo che ci riuscirò :o (
E.

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Di: Barbara Becheroni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53770 Barbara Becheroni Wed, 11 Feb 2009 14:17:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53770 Ieri ho avuto un'esperienza che mi ha fatto ripensare al dibattito sulla bellezza. Da brava veterinaria di campagna arrivo alla villetta in cui devo visitare una pony per un problema dentario. Sono le quattro di pomeriggio. La villetta sembra deserta, nonostante io sia puntuale all'appuntamento. Parcheggio la mia macchinina e attendo. I cani abbaiano. Dopo cinque minuti escono due streghe dalla porta di casa. Uno scanto terribbilissimo mi prese. Dovevano essere suocera e nuora. Di età indefinibile, entrambe dotate di vestaglia rosa shocking d'ordinanza, ciabattoni ai piedi, capelli... beh, descrivere le capigliature è al di là delle mie capacità. Ovviamente tutte e due con la sigaretta accesa. Dovevo averle distratte da qualche reality. Mi si sono avvicinate ringhiando e con un'espressione da bulldog in viso raccapricciante. Mi sono salvata grazie alle mie arti affabulatorie e all'arrivo provvidenziale del marito (comprensibilmente) ritardatario. La prima cosa che ho pensato è: ma come fate a essere così orribili, non sapete che su Letteratitudine è in corso un dibattito sulla esasperazione dei modelli di bellezza femminile e maschile? Beh, scherzo, insomma, alle due megere i messaggi televisivi evidentemente non erano arrivati... Quello che vorrei dire è solo che da tutte e due le parti (le superperfettissime e le supersciattone) basterebbe attenersi alle più elementari regole del buon gusto... Forse sbaglio, ma se non bisogna rincorrere la bellezza in maniera indecente, anche l'opposto non è il massimo... Ieri ho avuto un’esperienza che mi ha fatto ripensare al dibattito sulla bellezza. Da brava veterinaria di campagna arrivo alla villetta in cui devo visitare una pony per un problema dentario. Sono le quattro di pomeriggio. La villetta sembra deserta, nonostante io sia puntuale all’appuntamento. Parcheggio la mia macchinina e attendo. I cani abbaiano. Dopo cinque minuti escono due streghe dalla porta di casa. Uno scanto terribbilissimo mi prese. Dovevano essere suocera e nuora. Di età indefinibile, entrambe dotate di vestaglia rosa shocking d’ordinanza, ciabattoni ai piedi, capelli… beh, descrivere le capigliature è al di là delle mie capacità. Ovviamente tutte e due con la sigaretta accesa. Dovevo averle distratte da qualche reality. Mi si sono avvicinate ringhiando e con un’espressione da bulldog in viso raccapricciante. Mi sono salvata grazie alle mie arti affabulatorie e all’arrivo provvidenziale del marito (comprensibilmente) ritardatario. La prima cosa che ho pensato è: ma come fate a essere così orribili, non sapete che su Letteratitudine è in corso un dibattito sulla esasperazione dei modelli di bellezza femminile e maschile? Beh, scherzo, insomma, alle due megere i messaggi televisivi evidentemente non erano arrivati… Quello che vorrei dire è solo che da tutte e due le parti (le superperfettissime e le supersciattone) basterebbe attenersi alle più elementari regole del buon gusto… Forse sbaglio, ma se non bisogna rincorrere la bellezza in maniera indecente, anche l’opposto non è il massimo…

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Di: Francesco Di Domenico Didò http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53769 Francesco Di Domenico Didò Wed, 11 Feb 2009 14:16:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53769 @ Elisabetta carissima, "questa" bellezza è un valore, hai messo i puntini sulle i (la bellezza che decanta anche il dolce Benigni oggi e altri che hanno fatto prima). ... p.s. se vai sul catalogo Cento Autori Editore, che pubblica il bellissimo "Dove il silenzio muore" di Simonetta, ci trovi anche il guitto sottoscritto, con un libraccio di categoria "C" (umorismo), da' un occhio alla cover e se dovessi avere un tavolino che zoppica... @ Elisabetta carissima,
“questa” bellezza è un valore, hai messo i puntini sulle i (la bellezza che decanta anche il dolce Benigni oggi e altri che hanno fatto prima).

p.s. se vai sul catalogo Cento Autori Editore, che pubblica il bellissimo “Dove il silenzio muore” di Simonetta, ci trovi anche il guitto sottoscritto, con un libraccio di categoria “C” (umorismo), da’ un occhio alla cover e se dovessi avere un tavolino che zoppica…

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53768 elisabetta Wed, 11 Feb 2009 14:05:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53768 Sì Mariano, è così. Però io ritengo che la bellezza sia un valore. Ben inteso, non la bellezza a tutti i costi, superficiale e arrogante. Non quella di chi si espone per fare di sè la statua sul podio, neanche quella che offende. La bellezza armonica, di un uomo e una donne che sono accordati con il mondo, di un quadro o una scultura che gratificano gli occhi e l'anima. Di una musica che fa stare bene. Di una città costruita per farsi amare, con tutto a misura. L'estetica, insomma, e per estetica intendo ultimamente ciò che dona pace, conforto, quando non addirittura felicità. Emozione profonda. Senso di appartenenza. Mi sento così quando leggo un libro, quando guardo un'opera d'arte, quando ascolto un brano o una canzone. Mi sento così anche di fronte alle parole pronunciate dalle persone che stimo. A volte, ma capita molto di rado, anche e persino davanti a qualche passo scritto da me. E poi, la bellezza è anche poter fare delle cose che rigurdano le propie passioni, parlare di libri, dare voce a chi ne avrebbe poca o nessuna. La bellezza è la coerenza della propria vita, vissuta con leggerezza e levità (che è un valore per me, da riscoprire), è l'antidepressione, è l'apertura al mondo, con le proprie forze, le parole, i sorrisi, le carezze. erto, per me la bellezza è un valore, per questo voglio raccontarle sempre e come posso, contrapponendola all'orrore, all'orrido del male, alle brutture del mondo che sono solo il risultato delle profonde soffereze degli uomini. Abbraccio e grazie a Sergio, Zauberei, Simonetta (ti leggerò anch'io), Didò, Paola, Valter, Giovanni, Akio e tutti gli altri. Elisabetta Sì Mariano, è così.
Però io ritengo che la bellezza sia un valore. Ben inteso, non la bellezza a tutti i costi, superficiale e arrogante. Non quella di chi si espone per fare di sè la statua sul podio, neanche quella che offende. La bellezza armonica, di un uomo e una donne che sono accordati con il mondo, di un quadro o una scultura che gratificano gli occhi e l’anima. Di una musica che fa stare bene. Di una città costruita per farsi amare, con tutto a misura. L’estetica, insomma, e per estetica intendo ultimamente ciò che dona pace, conforto, quando non addirittura felicità. Emozione profonda. Senso di appartenenza. Mi sento così quando leggo un libro, quando guardo un’opera d’arte, quando ascolto un brano o una canzone. Mi sento così anche di fronte alle parole pronunciate dalle persone che stimo. A volte, ma capita molto di rado, anche e persino davanti a qualche passo scritto da me. E poi, la bellezza è anche poter fare delle cose che rigurdano le propie passioni, parlare di libri, dare voce a chi ne avrebbe poca o nessuna. La bellezza è la coerenza della propria vita, vissuta con leggerezza e levità (che è un valore per me, da riscoprire), è l’antidepressione, è l’apertura al mondo, con le proprie forze, le parole, i sorrisi, le carezze.
erto, per me la bellezza è un valore, per questo voglio raccontarle sempre e come posso, contrapponendola all’orrore, all’orrido del male, alle brutture del mondo che sono solo il risultato delle profonde soffereze degli uomini.
Abbraccio e grazie a Sergio, Zauberei, Simonetta (ti leggerò anch’io), Didò, Paola, Valter, Giovanni, Akio e tutti gli altri.
Elisabetta

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Di: mariano sabatini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53767 mariano sabatini Wed, 11 Feb 2009 13:46:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53767 La bellezza è un valore in un quadro, in un libro, in un opera artistica... in una persona (Wilde docet) la bellezza per la bellezza si accompagna spesso al decadimento dei valori. Rilettiamo inoltre sulla foto di Eluana Englaro circolata sui media in questi anni. Se il padre avesse fatto pubblicare la foto attuale, di una ragazza deformata dallaccanimento tetrapeutico e dallo stato vegetativo pensate che ci sarebbe stata tutta questa resistenza a lasciarla andare? A farla morire in modo dignitoso? Siamo molto meglio isposti nei confronti di un bel viso o di un bel corpo ma è proprio questo pregiudizio che dobbiamo vversare. MS La bellezza è un valore in un quadro, in un libro, in un opera artistica… in una persona (Wilde docet) la bellezza per la bellezza si accompagna spesso al decadimento dei valori. Rilettiamo inoltre sulla foto di Eluana Englaro circolata sui media in questi anni. Se il padre avesse fatto pubblicare la foto attuale, di una ragazza deformata dallaccanimento tetrapeutico e dallo stato vegetativo pensate che ci sarebbe stata tutta questa resistenza a lasciarla andare? A farla morire in modo dignitoso? Siamo molto meglio isposti nei confronti di un bel viso o di un bel corpo ma è proprio questo pregiudizio che dobbiamo vversare. MS

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Di: Francesco Di Domenico Didò http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53762 Francesco Di Domenico Didò Wed, 11 Feb 2009 12:56:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53762 La bellezza non è un valore, a meno di non mettere Charlize Theron in un museo e farla visitare...a pagamento. Ma questa è una porcheria. La bellezza non è un valore, a meno di non mettere Charlize Theron in un museo e farla visitare…a pagamento.
Ma questa è una porcheria.

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Di: Francesco Di Domenico Didò http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53761 Francesco Di Domenico Didò Wed, 11 Feb 2009 12:54:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53761 Quindi il tema non è più la bella realtà di un'affascinante fanciulla che scrive (stando a chi la conosce) dei bei libri gialli, ma tout court la bellezza e la sua rincorsa. La bellezza ha una sua universalità, si diceva in altri post Maugeriani, chi può parlar male della Nike di Samotracia o di Sofia Loren (dico io), ma poi, a parte il piacere per gli occhi, quanto conta? La signora Marcegaglia non è un sinonimo di bellezza eppure è una donna vincente; De Niro/Hoffman/Pacino sono stati tra i più brutti attori americani, ma di quel cinema ne hanno fatto la storia. La bellezza credo che sia considerata un dono da chi non ce l'ha, o crede di non averla. Chi è bello/a spesso è ossessionato alla protezione di quel dono e non pensa ad altro (sarà per questo che i belli sono sciocchi? parola di brutto). Poi c'è il commercio di essa. La bellessa è un lusso, nell'arte, nella moda, nei corpi. Si vende bene, è un business quasi più remunerativo dell'intelligenza. Poi...mio Dio devo scolare gli spaghetti...uhmm...scotti! Oltre ad essere brutti saranno pure indigesti... Quindi il tema non è più la bella realtà di un’affascinante fanciulla che scrive (stando a chi la conosce) dei bei libri gialli, ma tout court la bellezza e la sua rincorsa.
La bellezza ha una sua universalità, si diceva in altri post Maugeriani, chi può parlar male della Nike di Samotracia o di Sofia Loren (dico io), ma poi, a parte il piacere per gli occhi, quanto conta?
La signora Marcegaglia non è un sinonimo di bellezza eppure è una donna vincente; De Niro/Hoffman/Pacino sono stati tra i più brutti attori americani, ma di quel cinema ne hanno fatto la storia.
La bellezza credo che sia considerata un dono da chi non ce l’ha, o crede di non averla.
Chi è bello/a spesso è ossessionato alla protezione di quel dono e non pensa ad altro (sarà per questo che i belli sono sciocchi? parola di brutto).
Poi c’è il commercio di essa. La bellessa è un lusso, nell’arte, nella moda, nei corpi. Si vende bene, è un business quasi più remunerativo dell’intelligenza.
Poi…mio Dio devo scolare gli spaghetti…uhmm…scotti! Oltre ad essere brutti saranno pure indigesti…

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Di: Leonardo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53760 Leonardo Wed, 11 Feb 2009 12:17:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53760 Zauberei, nel caso di un bel viso e un bel corpo si fanno i complimenti alla mamma :-) Zauberei, nel caso di un bel viso e un bel corpo si fanno i complimenti alla mamma :-)

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Di: akio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53759 akio Wed, 11 Feb 2009 12:10:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53759 ho solo il tempo per dirvi che questo dibattito è bellissimo e per complimentarmi con tutti i partecipanti... spero di portare il mio contributo nel fine settimana... ho solo il tempo per dirvi che questo dibattito è bellissimo e per complimentarmi con tutti i partecipanti… spero di portare il mio contributo nel fine settimana…

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53758 zauberei Wed, 11 Feb 2009 11:47:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53758 il problema è almeno per il femminile, come dimostra in buona fede voglio dire senza intenzionalità e cattiveria, il commento di Leonardo - questa cosa che la bellezza oggettualizza. La bellezza facilmente rinvia a un essere cosa e non oggetto. Un bel viso non è come un bel quadro? Dice Leonardo? Che non ha torto, magari, ma che mi fa pensare perchè quando c'è il bel quadro si fanno i complimenti all'autore. Quando c'è un bel viso esso è cosa a se, e la soggettività spesso è scotomizzata. Il che devo dire capita soprattutto con controparti altrettanto poco evolute psicologicamente. Ecco il probema è quando l'estetica reifica la persona e le fa perdere soggettività. Tu donna carina vai a un colloquio di lavoro o a una prima cena romantica e ti accorgi che il tuo interlocutore interloquisce con la tua eburnea zinna sinistra. La cosa prende il posto della parola e dell'identità. l'identità magari un tantinello non sviluppata in entrambi gli interlocutori se ne sta in una retrovia generica e tutti si accontentano di curare l'orto medio e tutto sommato indolore dell'apparenza. Lei, onde assicurarsi il secondo appuntamento si ungerà di cremette, lui la premierà con un sorriso, e della reciproca idiozia potranno provvisoriamente dimenticarsi. il problema è almeno per il femminile, come dimostra in buona fede voglio dire senza intenzionalità e cattiveria, il commento di Leonardo – questa cosa che la bellezza oggettualizza. La bellezza facilmente rinvia a un essere cosa e non oggetto. Un bel viso non è come un bel quadro?
Dice Leonardo? Che non ha torto, magari, ma che mi fa pensare perchè quando c’è il bel quadro si fanno i complimenti all’autore. Quando c’è un bel viso esso è cosa a se, e la soggettività spesso è scotomizzata. Il che devo dire capita soprattutto con controparti altrettanto poco evolute psicologicamente.
Ecco il probema è quando l’estetica reifica la persona e le fa perdere soggettività. Tu donna carina vai a un colloquio di lavoro o a una prima cena romantica e ti accorgi che il tuo interlocutore interloquisce con la tua eburnea zinna sinistra. La cosa prende il posto della parola e dell’identità. l’identità magari un tantinello non sviluppata in entrambi gli interlocutori se ne sta in una retrovia generica e tutti si accontentano di curare l’orto medio e tutto sommato indolore dell’apparenza.
Lei, onde assicurarsi il secondo appuntamento si ungerà di cremette, lui la premierà con un sorriso, e della reciproca idiozia potranno provvisoriamente dimenticarsi.

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Di: Leonardo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53756 Leonardo Wed, 11 Feb 2009 11:14:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53756 Certo che la bellezza è un valore! Ed è anche un dono. Quando guardiamo un'opera d'arte e ne riconosciamo la bellezza non pensiamo che quella bellezza abbia un valore? Credo che sia la stessa cosa per la bellezza di un corpo o di un viso. quando poi la tutela e la ricerca della bellezza diventa spasmodica e ossessiva, ecco che quella stessa bellezza rischia di tramutarsi in disvalore. Certo che la bellezza è un valore! Ed è anche un dono. Quando guardiamo un’opera d’arte e ne riconosciamo la bellezza non pensiamo che quella bellezza abbia un valore? Credo che sia la stessa cosa per la bellezza di un corpo o di un viso. quando poi la tutela e la ricerca della bellezza diventa spasmodica e ossessiva, ecco che quella stessa bellezza rischia di tramutarsi in disvalore.

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Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/comment-page-2/#comment-53752 francesca giulia marone Wed, 11 Feb 2009 10:00:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/02/09/femmina-de-luxe-di-elisabetta-bucciarelli/#comment-53752 p.s. simo a chi è che non piace charlize??quando la vedo in tv fare la pubblicità di dior chiamo i miei uomini di casa,padre e figlio a godere dello spettacolo, ma questo è un gioco! :-))) p.s. simo a chi è che non piace charlize??quando la vedo in tv fare la pubblicità di dior chiamo i miei uomini di casa,padre e figlio a godere dello spettacolo, ma questo è un gioco! :-) ))

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