Commenti a: FUORI GIOCO di Salvatore Scalia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: "Fuori gioco" di Turi Scalia (ed. Marsilio): recensione di Rita Caramma http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-80466 "Fuori gioco" di Turi Scalia (ed. Marsilio): recensione di Rita Caramma Thu, 05 Nov 2009 15:36:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-80466 Difficile non rimanerne rapiti, affascinati. Difficile giungere fino all’ultimo capoverso con un interesse scemato man mano che le pagine da leggere diventano sempre meno. Difficile perché, come spesso accade nei romanzi, la retorica a un certo punto fa la propria apparizione possente, trova uno spazio tutto per sé e tiene compagnia a facili moralismi e scontate traiettorie linguistiche. E per questo che, in un tempo in cui, in buona parte dei casi, apparire è pubblicare e pubblicare è apparire, leggere “Fuori gioco” (Marsilio, pp. 125, euro 12) di Salvatore Scalia, è una salvifica boccata d’aria in una mare di insignificante, facendo i dovuti distinguo, presunzione letteraria. Protagonista un giovane di Mascalucia, paese alle falde dell’Etna, violato da una cementificazione selvaggia che negli anni Settanta – Ottanta ha impoverito buona parte della zona etnea, ma potrebbe benissimo essere un giovane di un qualunque paese di provincia, potrebbe benissimo essere uno dei tanti alla ricerca di se stesso fra palloni da calciare e prostitute da pagare per soddisfare biologici desideri sessuali. E se la dimensione tempo - spazio è ben precisa, non facciamo comunque fatica a trasporre il tutto nel presente in desideri e fallimenti che non conoscono unità definite e non rimangono ai margini di apparenze letterarie. La veridicità dell’eloquenza ci conduce nel dire tratteggiato da cadenze dialettali di un “parlato” locale a volte intinto di espressioni colorate che regalano una nota in più al racconto che sfocia in una parabola esistenziale senza goal finale. La “porta” di un campo di calcio diventa, quindi, metafora di sogni senza i quali risulterebbe difficile andare avanti, proseguire nel comune cammino di tutti i giorni. I sogni affidati alla memoria, a quel percorso lento ma incisivo, costante, pieno che solo il ricordo sa trasmetterci per premiarci o punirci. Ed è la memoria quella a cui Scalia fa riferimento rivedendo e rivivendo un lontano novembre 1969 fino a approdare al mese di ottobre del 2001. La memoria fatta di parametri messi a confronto si esterna nella parola che non si piega a effimeri bagliori ma che si trasforma in valore esistenziale. Memoria a cui non si ci può sottrarre e che induce l’autore a volere ripercorrere la vicenda di un uomo, la vita di tanti. E lo fa regalando al lettore ora la misura di giusti sentimenti, ora di inverni dell’anima con una soluzione finale degna di nota, quasi poetica, toccante, a tratti commovente, nella favola realisticamente triste che, per sfortuna se non in toto, almeno in parte, diversi giovani hanno vissuto. E quell’immaginario pallone, significante di dimensioni sociologiche, che non oltrepassa la rete per restarne fuori a un centimetro dalla vittoria stringe il cuore forse più della stessa malformazione congenita che impedirà al protagonista la sua ascesa alla gloria calcistica. Il resto è nelle parole dell’autore, giornalista per vocazione che, come già nel suo romanzo d’esordio “La punizione”, sempre edito da Marsilio, apre il nostro cuore a vissuti sconosciuti o già dimenticati. “…Nella sala d’aspetto del giornale si presentò un ometto esile, pallido, timoroso anche dell’ombra sua. Avevo deciso di incontrarlo per scrupolo di coscienza. Finalmente mi sentivo liberato da una storia che mi aveva tormentato l’immaginazione per anni. Sapevo perfettamente che non avrei cambiato una virgola, avendo scelto deliberatamente di scrivere basandomi sui ricordi ed emozioni…”. Le stesse emozioni lasciano spazio alla riflessione e si collocano non ai margini del dire ma nell’essenza stessa del dire in una testimonianza priva di effimeri bagliori e profetizzanti orpelli. Rita Caramma Difficile non rimanerne rapiti, affascinati. Difficile giungere fino all’ultimo capoverso con un interesse scemato man mano che le pagine da leggere diventano sempre meno.
Difficile perché, come spesso accade nei romanzi, la retorica a un certo punto fa la propria apparizione possente, trova uno spazio tutto per sé e tiene compagnia a facili moralismi e scontate traiettorie linguistiche.
E per questo che, in un tempo in cui, in buona parte dei casi, apparire è pubblicare e pubblicare è apparire, leggere “Fuori gioco” (Marsilio, pp. 125, euro 12) di Salvatore Scalia, è una salvifica boccata d’aria in una mare di insignificante, facendo i dovuti distinguo, presunzione letteraria.
Protagonista un giovane di Mascalucia, paese alle falde dell’Etna, violato da una cementificazione selvaggia che negli anni Settanta – Ottanta ha impoverito buona parte della zona etnea, ma potrebbe benissimo essere un giovane di un qualunque paese di provincia, potrebbe benissimo essere uno dei tanti alla ricerca di se stesso fra palloni da calciare e prostitute da pagare per soddisfare biologici desideri sessuali.
E se la dimensione tempo – spazio è ben precisa, non facciamo comunque fatica a trasporre il tutto nel presente in desideri e fallimenti che non conoscono unità definite e non rimangono ai margini di apparenze letterarie.
La veridicità dell’eloquenza ci conduce nel dire tratteggiato da cadenze dialettali di un “parlato” locale a volte intinto di espressioni colorate che regalano una nota in più al racconto che sfocia in una parabola esistenziale senza goal finale.
La “porta” di un campo di calcio diventa, quindi, metafora di sogni senza i quali risulterebbe difficile andare avanti, proseguire nel comune cammino di tutti i giorni.
I sogni affidati alla memoria, a quel percorso lento ma incisivo, costante, pieno che solo il ricordo sa trasmetterci per premiarci o punirci.
Ed è la memoria quella a cui Scalia fa riferimento rivedendo e rivivendo un lontano novembre 1969 fino a approdare al mese di ottobre del 2001.
La memoria fatta di parametri messi a confronto si esterna nella parola che non si piega a effimeri bagliori ma che si trasforma in valore esistenziale.
Memoria a cui non si ci può sottrarre e che induce l’autore a volere ripercorrere la vicenda di un uomo, la vita di tanti.
E lo fa regalando al lettore ora la misura di giusti sentimenti, ora di inverni dell’anima con una soluzione finale degna di nota, quasi poetica, toccante, a tratti commovente, nella favola realisticamente triste che, per sfortuna se non in toto, almeno in parte, diversi giovani hanno vissuto.
E quell’immaginario pallone, significante di dimensioni sociologiche, che non oltrepassa la rete per restarne fuori a un centimetro dalla vittoria stringe il cuore forse più della stessa malformazione congenita che impedirà al protagonista la sua ascesa alla gloria calcistica.
Il resto è nelle parole dell’autore, giornalista per vocazione che, come già nel suo romanzo d’esordio “La punizione”, sempre edito da Marsilio, apre il nostro cuore a vissuti sconosciuti o già dimenticati.
“…Nella sala d’aspetto del giornale si presentò un ometto esile, pallido, timoroso anche dell’ombra sua. Avevo deciso di incontrarlo per scrupolo di coscienza. Finalmente mi sentivo liberato da una storia che mi aveva tormentato l’immaginazione per anni. Sapevo perfettamente che non avrei cambiato una virgola, avendo scelto deliberatamente di scrivere basandomi sui ricordi ed emozioni…”.
Le stesse emozioni lasciano spazio alla riflessione e si collocano non ai margini del dire ma nell’essenza stessa del dire in una testimonianza priva di effimeri bagliori e profetizzanti orpelli.
Rita Caramma

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Di: “Fuori gioco” di Turi Scalia « il blog di Gabriella Rossitto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-80458 “Fuori gioco” di Turi Scalia « il blog di Gabriella Rossitto Thu, 05 Nov 2009 14:28:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-80458 [...] http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/ [...] [...] http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/ [...]

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Di: Alessandro Russo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-70511 Alessandro Russo Mon, 22 Jun 2009 09:15:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-70511 Come una medusa trasportata dalle correnti, sono qua anch'io. Un po' in ritardo, forse, ma poco importa. Spolpati voracemente i vostri post, appetitosi come lasagne al forno, la mia recesione su FUORI GIOCO è bell'e pronta. Sarà in tutte le edicole sicule nel nuovo numero de LA ZONA FRANCA, mensile di inchiesta, approfondimento e cutura. Nulla'altro da aggiungere, se non i miei sinceri saluti e ringraziamenti. Alessandro Russo 3472963713 aerre2@inwind.it PS Quasi dimenticavo: anch'io ho pubblicato un libro che sfiora il mondo del pallone, "ANGELO MASSIMINO, UNA VITA PER (IL) CATANIA". E' dedicato all'ultimo eroe romantico di un calcio che non c'è più, un uomo, mio nonno, capace di tutto fuorchè arrendersi. A. Come una medusa trasportata dalle correnti, sono qua anch’io.
Un po’ in ritardo, forse, ma poco importa.
Spolpati voracemente i vostri post, appetitosi come lasagne al forno, la mia recesione su FUORI GIOCO è bell’e pronta.
Sarà in tutte le edicole sicule nel nuovo numero de LA ZONA FRANCA, mensile di inchiesta, approfondimento e cutura.
Nulla’altro da aggiungere, se non i miei sinceri saluti e ringraziamenti.
Alessandro Russo 3472963713 aerre2@inwind.it

PS Quasi dimenticavo: anch’io ho pubblicato un libro che sfiora il mondo del pallone, “ANGELO MASSIMINO, UNA VITA PER (IL) CATANIA”. E’ dedicato all’ultimo eroe romantico di un calcio che non c’è più, un uomo, mio nonno, capace di tutto fuorchè arrendersi.
A.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-68008 Massimo Maugeri Sun, 17 May 2009 20:17:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-68008 Un grazie di cuore ad Ang, Ornella Sgroi e Marinella Fiume per i loro preziosi commenti. Un grazie di cuore ad Ang, Ornella Sgroi e Marinella Fiume per i loro preziosi commenti.

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Di: Marinella Fiume http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67906 Marinella Fiume Fri, 15 May 2009 22:02:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67906 “Pensare con i piedi” è un libro del giornalista e scrittore argentino Osvaldo Soriano, a cui inevitabilmente il bellissimo romanzo "Fuori gioco" di Salvatore Scalia fa pensare (anche se l'Autore ha dichiarato di non averlo letto) e, come in quel libro, anche qui, io credo che questo "pensare coi piedi" sia simbolo di diversità, dell' “imperfezione” di personaggi universali che riflettono quanti di noi si accaniscono a giocare partite senza fine contro l’avversario più temibile, se stessi. E, tra loro, innanzitutto gli intellettuali di una generazione (la mia e quella di Scalia) orfana di padri e che ha visto naufragare senza scampo ideologie a cui aveva fortemente creduto, dalle cui ceneri (evviva) sono nate idee (di nuovo evviva!) e talora (come nel caso di Scalia) ottima letteratura. “Pensare con i piedi” è un libro del giornalista e scrittore argentino Osvaldo Soriano, a cui inevitabilmente il bellissimo romanzo “Fuori gioco” di Salvatore Scalia fa pensare (anche se l’Autore ha dichiarato di non averlo letto) e, come in quel libro, anche qui, io credo che questo “pensare coi piedi” sia simbolo di diversità, dell’ “imperfezione” di personaggi universali che riflettono quanti di noi si accaniscono a giocare partite senza fine contro l’avversario più temibile, se stessi. E, tra loro, innanzitutto gli intellettuali di una generazione (la mia e quella di Scalia) orfana di padri e che ha visto naufragare senza scampo ideologie a cui aveva fortemente creduto, dalle cui ceneri (evviva) sono nate idee (di nuovo evviva!) e talora (come nel caso di Scalia) ottima letteratura.

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Di: ornella sgroi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67889 ornella sgroi Fri, 15 May 2009 14:45:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67889 Cari amici di Letteratitudine, ho letto anche io il nuovo romanzo di Turi e ci tengo a sottolineare una sensazione che mi sorprende sempre quando leggo le pagine dei suoi scritti. La straordinaria sensazione di respirarne l'intensità. Come è possibile respirare gli odori dei luoghi, degli ambienti, delle persone, così si respirano le emozioni dei suoi personaggi. Emozioni sulle quali, in Fuori Gioco, domina l'opprimente delusione che porta il protagonista ad un'apparente follia. Per quanto la delusione che scatena il vulcano dentro Paolo Malerba non sia tanto la sua, piuttosto quella di un padre che costringe il proprio figlio ad inseguire un sogno, senza chiedersi se quel sogno, il figlio, lo nutra davvero. Alimentando una solitudine inesorabile e fragile che, crollata ogni speranza di riuscita, diventa per Paolo l'unico luogo nel quale rifugiarsi. Fuori dal gioco. Fuori dal mondo. Se è il gioco metafora della vita o la vita metafora del gioco, non lo so. Un pò e un pò, forse. Tu che dici, Turi? Cari amici di Letteratitudine,
ho letto anche io il nuovo romanzo di Turi e ci tengo a sottolineare una sensazione che mi sorprende sempre quando leggo le pagine dei suoi scritti. La straordinaria sensazione di respirarne l’intensità. Come è possibile respirare gli odori dei luoghi, degli ambienti, delle persone, così si respirano le emozioni dei suoi personaggi. Emozioni sulle quali, in Fuori Gioco, domina l’opprimente delusione che porta il protagonista ad un’apparente follia. Per quanto la delusione che scatena il vulcano dentro Paolo Malerba non sia tanto la sua, piuttosto quella di un padre che costringe il proprio figlio ad inseguire un sogno, senza chiedersi se quel sogno, il figlio, lo nutra davvero. Alimentando una solitudine inesorabile e fragile che, crollata ogni speranza di riuscita, diventa per Paolo l’unico luogo nel quale rifugiarsi. Fuori dal gioco. Fuori dal mondo.
Se è il gioco metafora della vita o la vita metafora del gioco, non lo so. Un pò e un pò, forse. Tu che dici, Turi?

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Di: ang http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67833 ang Thu, 14 May 2009 13:58:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67833 l'incontro tra letteratura e sport ha spesso regalato perle, piccoli grandi capolavori. penso vi sia una relazione profonda tra le dinamiche sportive e la narrativa. questo bel libro ne è l'ennesimo esempio. l’incontro tra letteratura e sport ha spesso regalato perle, piccoli grandi capolavori. penso vi sia una relazione profonda tra le dinamiche sportive e la narrativa. questo bel libro ne è l’ennesimo esempio.

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67800 simona lo iacono Wed, 13 May 2009 20:32:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67800 @Salvuccio...mio eroe! @Mari: diglielo a Salvuccio che in genere sei tu il mio navigatore (Ricordi per andare a Catania? ..."Simoooooo:terza, quarta, quintaaaaaa"....) @Salvuccio…mio eroe!
@Mari: diglielo a Salvuccio che in genere sei tu il mio navigatore (Ricordi per andare a Catania? …”Simoooooo:terza, quarta, quintaaaaaa”….)

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67794 Maria Lucia Riccioli Wed, 13 May 2009 18:40:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67794 :-) Ciao Salvo... beh, la nostra Simo non sarà Schumacher quando guida, ma quando scrive sì... mi raccomando a Torino! Massi è nelle tue mani, riportacelo sano e... Salvo! :-)
Ciao Salvo… beh, la nostra Simo non sarà Schumacher quando guida, ma quando scrive sì… mi raccomando a Torino! Massi è nelle tue mani, riportacelo sano e… Salvo!

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-4/#comment-67792 Salvo zappulla Wed, 13 May 2009 17:58:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67792 Un saluto a tutti e spero davvero di incontrare qualcuno in Fiera. L'ultima volta con Gaetano ho rimediato un pranzo gratis. Tenete d'occhio la Simo nel frattempo perchè quando guida è un pericolo pubblico. Doveva andare all'ippodrimo per un'intervista e ha fatto sette volte il giro dell'ippodrimo, poi per errore è entrata dal cancello sbagliato e si è ritrovata nella pista dei cavalli. I poveri animali, scambiandola per la macchina dell'apripista hanno cominciato a correrle dietro. E' successo un casino tale, che l' hanno diffidata a girare nei dintorni di Floridia per i prossimi dieci anni. Simonuccia, ti porto un navigatore satellitare da Torino, così vai tranquilla. Un saluto a tutti e spero davvero di incontrare qualcuno in Fiera. L’ultima volta con Gaetano ho rimediato un pranzo gratis.

Tenete d’occhio la Simo nel frattempo perchè quando guida è un pericolo pubblico. Doveva andare all’ippodrimo per un’intervista e ha fatto sette volte il giro dell’ippodrimo, poi per errore è entrata dal cancello sbagliato e si è ritrovata nella pista dei cavalli. I poveri animali, scambiandola per la macchina dell’apripista hanno cominciato a correrle dietro. E’ successo un casino tale, che l’ hanno diffidata a girare nei dintorni di Floridia per i prossimi dieci anni. Simonuccia, ti porto un navigatore satellitare da Torino, così vai tranquilla.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67791 Maria Lucia Riccioli Wed, 13 May 2009 17:41:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67791 Un caro saluto ai viaggiatori Massi e Salvo, a Maria Rita Pennisi - mitica! - e ad Orazio... ed anche al caro Luigi... Un caro saluto ai viaggiatori Massi e Salvo, a Maria Rita Pennisi – mitica! – e ad Orazio… ed anche al caro Luigi…

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67790 Maria Lucia Riccioli Wed, 13 May 2009 17:38:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67790 Mi è piaciuto molto il leit motiv dell'Etna, simbolo della natura umiliata e offesa da inquinamento e abusivismo ma che alla fine si riprende quello che è suo... Mi è piaciuto molto il leit motiv dell’Etna, simbolo della natura umiliata e offesa da inquinamento e abusivismo ma che alla fine si riprende quello che è suo…

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67789 Maria Lucia Riccioli Wed, 13 May 2009 17:31:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67789 Ho avuto modo di partecipare alla presentazione siracusana del libro di Scalia, che mi ha dato l'impressione di un signore d'altri tempi, garbato e perfino stupito delle lodi al suo romanzo Il romanzo è intensissimo, denso delle memorie giovanili dell'autore - una Mascalucia che riemerge intatta come da sotto una colata lavica raffreddata dal tempo - e auguro a Scalia tanti gol letterari, arbitri giusti e tifo scatenato... Ho avuto modo di partecipare alla presentazione siracusana del libro di Scalia, che mi ha dato l’impressione di un signore d’altri tempi, garbato e perfino stupito delle lodi al suo romanzo
Il romanzo è intensissimo, denso delle memorie giovanili dell’autore – una Mascalucia che riemerge intatta come da sotto una colata lavica raffreddata dal tempo – e auguro a Scalia tanti gol letterari, arbitri giusti e tifo scatenato…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67777 Massimo Maugeri Wed, 13 May 2009 15:48:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67777 @ Salvo Zappulla Salvatore di nome e di fatto, dunque... E hai lasciato pure il cellulare!!! Se dovessi sorprenderti a molestare una delle mie fan ti metterò "fuori gioco". Puoi scommetterci!:-) @ Salvo Zappulla
Salvatore di nome e di fatto, dunque…
E hai lasciato pure il cellulare!!!
Se dovessi sorprenderti a molestare una delle mie fan ti metterò “fuori gioco”.
Puoi scommetterci!:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67775 Massimo Maugeri Wed, 13 May 2009 15:45:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67775 Vi ringrazio tutti per i nuovi commenti. In special modo Lorenzo Catania per la bella recensione. Vi ringrazio tutti per i nuovi commenti.
In special modo Lorenzo Catania per la bella recensione.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67757 francesca giulia Wed, 13 May 2009 14:52:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67757 :-))))))))))))))))))))))))))) prometto che ci penserò seriamente! un abbraccio e grazie :-) ))))))))))))))))))))))))))
prometto che ci penserò seriamente!
un abbraccio e grazie

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67752 simona lo iacono Wed, 13 May 2009 14:43:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67752 @ Francesca Giulia: vieni! Te l'ho già detto: pranzetto, sole, mare...caffè!Sono graditi anche i bimbi (io ne ho uno monello che - per restare in tema - mi fa correre come su un campo di calcio!)... @ Francesca Giulia: vieni! Te l’ho già detto: pranzetto, sole, mare…caffè!Sono graditi anche i bimbi (io ne ho uno monello che – per restare in tema – mi fa correre come su un campo di calcio!)…

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67746 francesca giulia Wed, 13 May 2009 14:05:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67746 @simona sarebbe per me un doppio piacere un caffè a siracusa:l'occasione per fare un giretto nella bellissima sicilia e la conoscenza della brava e stimatissima simona!!non è detto che non ci faccia un pensierino di fare un viaggetto con mio marito!! bacioni @simona sarebbe per me un doppio piacere un caffè a siracusa:l’occasione per fare un giretto nella bellissima sicilia e la conoscenza della brava e stimatissima simona!!non è detto che non ci faccia un pensierino di fare un viaggetto con mio marito!!
bacioni

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67744 simona lo iacono Wed, 13 May 2009 13:40:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67744 @ Lorenzo: bravissimo! Hai scritto una magnifica recensione! @ Francesca Giulia, grazie! E...un caffè a Siracusa? @ Massi : Salvo come scorta funziona. Oggi mi ha prelevata allo svincolo dell'autostrada Siracusa- Cassibile perchè mi ero persa. L'ho avvistato da lontano con sollievo (dopo che mi ha lasciata mi sono persa di nuovo). @ Salvuccio : ancora una volta, ti benedico. @ Lucia: andrò allo stadio! @Maurizio De Angelis: che bello un sogno trascritto nell'anagrafe! Baci a tutti e buon viaggio a Massimo e Salvo! Simo @ Lorenzo: bravissimo! Hai scritto una magnifica recensione!
@ Francesca Giulia, grazie! E…un caffè a Siracusa?
@ Massi : Salvo come scorta funziona. Oggi mi ha prelevata allo svincolo dell’autostrada Siracusa- Cassibile perchè mi ero persa. L’ho avvistato da lontano con sollievo (dopo che mi ha lasciata mi sono persa di nuovo).
@ Salvuccio : ancora una volta, ti benedico.
@ Lucia: andrò allo stadio!
@Maurizio De Angelis: che bello un sogno trascritto nell’anagrafe!
Baci a tutti e buon viaggio a Massimo e Salvo!
Simo

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Di: lorenzo catania http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67740 lorenzo catania Wed, 13 May 2009 12:43:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67740 Forse perché pessimista sul futuro della gioventù, che vede condannata a una sorte immutabile, destinata a perire come vittima di un universo sempre più destituito di senso, Salvatore Scalia nel suo nuovo romanzo “Fuori gioco” ( Marsilio, 2009), partendo ancora una volta dagli aspetti della vita poco edificanti che producono riflessione e indignazione e lasciano nella memoria immagini di miseria umana e materiale, reinventa e drammatizza la realtà per raccontarci, con scrittura di volta in volta ironica, satirica, grottesca, la storia del giovane Paolo Malerba, calciatore dai piedi buoni ma sfortunato, “filtrata attraverso la memoria del protagonista colto in due momenti essenziali della sua esistenza: da ragazzo alla vigilia della partenza per Milano per un provino con l’Inter; e da adulto che passeggia sui sentieri dell’Etna dopo l’ultima partita”. In famiglia il padre tormenta il giovane perché lo vuole calciatore affermato (“Per mio padre invece sono ciò che egli desidera”). La madre, invece, crede di cogliere nel figlio le caratteristiche del futuro scienziato. Uno zio, infine, vorrebbe che il nipote diventasse perito chimico. Paolo delude tutti. A scuola non va volentieri, falsifica la firma nella pagella e alla fine si fa bocciare. Mentre giovani e adulti sono impegnati chi a scuola chi al lavoro, Paolo bivacca al bar, oppure, quando è a Catania, si accompagna con sconosciuti nei cinema per racimolare quattrini necessari a comprarsi una pizza, un arancino o per pagarsi una “buttana”. Tutti comportamenti che tradiscono la fragilità psicologica del giovane, il suo bisogno di evadere, di essere altrove per vivere una vita diversa. Ma anche l’incapacità a uscire dall’infanzia e a disubbidire a chi lo fuorvia votandolo all’abisso. E infatti nel contesto del microcosmo etneo, ancora pervaso da una cultura profondamente autoritaria, misogina e sessista e che spesso offre come unico modello di comportamento quello mafioso, fatto di obbedienza cieca confusa con il sentimento della lealtà, “di moralità a rovescio che premia i furbi”, Paolo, privo di punti di riferimento forti sul piano affettivo e culturale, vive “con gli occhi chiusi” e finirà per innamorarsi di una donna ricca e capricciosa che lo tratta come se appartenesse a una razza inferiore. Sarà l’amore autentico che Paolo sente per la moglie del suo protettore, l’ambiguo e corrotto Corvaja, che alla fine porterà il protagonista di “Fuori gioco” a cadere nell’insoddisfazione e poi nella solitudine e nell’isolamento, nella depressione e nell’angoscia. Impossibilitato a riemergere dal suo fallimento esistenziale, Paolo prima si rifugia in un penoso mutismo (indizio del grido di dolore soffocato di chi, trasformatosi interiormente, ora disprezza se stesso), nella chiaroveggenza del nichilista, per sottrarsi all’inferno sulla terra che gli uomini corrotti e che male amministrano quotidianamente costruiscono e perfezionano a danno dei loro simili, per renderli schiavi. Infine, dopo che ha sottolineato poche righe da un ritaglio di giornale (“Poiché aveva atteso per anni che la lava ricoprisse ogni umana nefandezza, fu egli stesso che andò a ricongiungersi con la fonte della vita e del dolore”), si lancia nelle fauci dell’Etna. Nel libro di Scalia metafora del desiderio di Paolo di levarsi in alto sopra le proprie miserie e quelle degli uomini. Luogo-simbolo, insieme al microcosmo etneo, della natura violentata, del mondo ridotto a caos, che offende la vista e l’anima: “Paolo […] Si accorse così che il paese aveva mutato fisionomia. Già si era esteso a corso San Vito, sui terreni del barone che avevano fruttato oro, ora si stava espandendo in tutte le direzioni in un labirinto di vie, viuzze e trazzere, tracciate a caso seguendo i confini capricciosi delle proprietà. Paolo spesso si disorientava perché non trovava più punti di riferimento, dove prima esisteva una vigna sorgeva un palazzo, al posto di un oliveto c’erano villette, persino le aride rocce intorno al santuario della Madonna della Sciara […] erano disseminate di case”. Lorenzo Catania Forse perché pessimista sul futuro della gioventù, che vede condannata a una sorte immutabile, destinata a perire come vittima di un universo sempre più destituito di senso, Salvatore Scalia nel suo nuovo romanzo “Fuori gioco” ( Marsilio, 2009), partendo ancora una volta dagli aspetti della vita poco edificanti che producono riflessione e indignazione e lasciano nella memoria immagini di miseria umana e materiale, reinventa e drammatizza la realtà per raccontarci, con scrittura di volta in volta ironica, satirica, grottesca, la storia del giovane Paolo Malerba, calciatore dai piedi buoni ma sfortunato, “filtrata attraverso la memoria del protagonista colto in due momenti essenziali della sua esistenza: da ragazzo alla vigilia della partenza per Milano per un provino con l’Inter; e da adulto che passeggia sui sentieri dell’Etna dopo l’ultima partita”.
In famiglia il padre tormenta il giovane perché lo vuole calciatore affermato (“Per mio padre invece sono ciò che egli desidera”). La madre, invece, crede di cogliere nel figlio le caratteristiche del futuro scienziato. Uno zio, infine, vorrebbe che il nipote diventasse perito chimico. Paolo delude tutti. A scuola non va volentieri, falsifica la firma nella pagella e alla fine si fa bocciare. Mentre giovani e adulti sono impegnati chi a scuola chi al lavoro, Paolo bivacca al bar, oppure, quando è a Catania, si accompagna con sconosciuti nei cinema per racimolare quattrini necessari a comprarsi una pizza, un arancino o per pagarsi una “buttana”. Tutti comportamenti che tradiscono la fragilità psicologica del giovane, il suo bisogno di evadere, di essere altrove per vivere una vita diversa. Ma anche l’incapacità a uscire dall’infanzia e a disubbidire a chi lo fuorvia votandolo all’abisso. E infatti nel contesto del microcosmo etneo, ancora pervaso da una cultura profondamente autoritaria, misogina e sessista e che spesso offre come unico modello di comportamento quello mafioso, fatto di obbedienza cieca confusa con il sentimento della lealtà, “di moralità a rovescio che premia i furbi”, Paolo, privo di punti di riferimento forti sul piano affettivo e culturale, vive “con gli occhi chiusi” e finirà per innamorarsi di una donna ricca e capricciosa che lo tratta come se appartenesse a una razza inferiore. Sarà l’amore autentico che Paolo sente per la moglie del suo protettore, l’ambiguo e corrotto Corvaja, che alla fine porterà il protagonista di “Fuori gioco” a cadere nell’insoddisfazione e poi nella solitudine e nell’isolamento, nella depressione e nell’angoscia. Impossibilitato a riemergere dal suo fallimento esistenziale, Paolo prima si rifugia in un penoso mutismo (indizio del grido di dolore soffocato di chi, trasformatosi interiormente, ora disprezza se stesso), nella chiaroveggenza del nichilista, per sottrarsi all’inferno sulla terra che gli uomini corrotti e che male amministrano quotidianamente costruiscono e perfezionano a danno dei loro simili, per renderli schiavi. Infine, dopo che ha sottolineato poche righe da un ritaglio di giornale (“Poiché aveva atteso per anni che la lava ricoprisse ogni umana nefandezza, fu egli stesso che andò a ricongiungersi con la fonte della vita e del dolore”), si lancia nelle fauci dell’Etna. Nel libro di Scalia metafora del desiderio di Paolo di levarsi in alto sopra le proprie miserie e quelle degli uomini. Luogo-simbolo, insieme al microcosmo etneo, della natura violentata, del mondo ridotto a caos, che offende la vista e l’anima: “Paolo […] Si accorse così che il paese aveva mutato fisionomia. Già si era esteso a corso San Vito, sui terreni del barone che avevano fruttato oro, ora si stava espandendo in tutte le direzioni in un labirinto di vie, viuzze e trazzere, tracciate a caso seguendo i confini capricciosi delle proprietà. Paolo spesso si disorientava perché non trovava più punti di riferimento, dove prima esisteva una vigna sorgeva un palazzo, al posto di un oliveto c’erano villette, persino le aride rocce intorno al santuario della Madonna della Sciara […] erano disseminate di case”.

Lorenzo Catania

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Di: maurizio de angelis http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67738 maurizio de angelis Wed, 13 May 2009 12:16:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67738 @Salvo: vai al Salone di Torino? com'è il barbiere? @Salvo: vai al Salone di Torino? com’è il barbiere?

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67728 Renzo Montagnoli Wed, 13 May 2009 08:32:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67728 @Salvo e Massimo: buon viaggio! Salvo non sacrificarti troppo... @Salvo e Massimo: buon viaggio! Salvo non sacrificarti troppo…

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67727 francesca giulia Wed, 13 May 2009 08:22:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67727 cari amici un abbraccio a tutti,complimenti a simona e salvo per la conduzione del post e tanti tanti baci e buon viaggio a massimo,mi sarebbe piaciuto venire sono sicura che salvo mi avrebbe fatto ridere al punto da allenare gli addominali!! magari se fate un giretto pure a napoli per galassia gutenberg il caffè ve lo offro io. :-) cari amici un abbraccio a tutti,complimenti a simona e salvo per la conduzione del post e tanti tanti baci e buon viaggio a massimo,mi sarebbe piaciuto venire sono sicura che salvo mi avrebbe fatto ridere al punto da allenare gli addominali!!
magari se fate un giretto pure a napoli per galassia gutenberg il caffè ve lo offro io. :-)

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67724 Salvo zappulla Wed, 13 May 2009 06:17:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67724 Bene ragazzacci. Io domani parto al Salone di Torino insieme a Massimo. Gli faccio da scorta. La famiglia Maugeri mi ha assunto per proteggere il ragazzo dall'assalto delle fan. Mi sacrifico io per lui. Se qualcuno degli amici si trova nei paraggi e avesse voglia si prendere un caffè con noi 3336981694 Bene ragazzacci. Io domani parto al Salone di Torino insieme a Massimo. Gli faccio da scorta. La famiglia Maugeri mi ha assunto per proteggere il ragazzo dall’assalto delle fan. Mi sacrifico io per lui. Se qualcuno degli amici si trova nei paraggi e avesse voglia si prendere un caffè con noi
3336981694

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Di: lucia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67723 lucia Wed, 13 May 2009 05:38:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67723 per salvo zappulla: no, di sicuro non era lei, molto raro che vada al franchi. ma al porta elisa l'ho vista alzarsi, andare da un carabiniere e far togliere la croce celtica che aveva visto nella curva di fronte. per simona: per conoscere la mia mamma basta che tu vada o allo stadio una domenica che gioca in casa la lucchese o il primo mercoledì del mese alla riunione di zona del "povero pd" come dice lei, della sezione "Oltreserchio". :D per salvo zappulla: no, di sicuro non era lei, molto raro che vada al franchi.
ma al porta elisa l’ho vista alzarsi, andare da un carabiniere e far togliere la croce celtica che aveva visto nella curva di fronte.
per simona: per conoscere la mia mamma basta che tu vada o allo stadio una domenica che gioca in casa la lucchese o il primo mercoledì del mese alla riunione di zona del “povero pd” come dice lei, della sezione “Oltreserchio”.
:D

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Di: maurizio de angelis http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67722 maurizio de angelis Wed, 13 May 2009 05:17:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67722 IL SUCCESSO: VIERI, OGGI E DOMANI. In principio fu lui, il centravanti di lotta e di governo, che incarnò il mito del successo, lui che fu il simbolo vivente del successo: Bobo. Nome da barboncino, viso oblungo, espressione non sveglissima, culturista più che acculturato, dialettica monosillabica. Eppure, conquistò la Regina delle Veline, Elisabetta III (laddove per III si intendeva la misura del reggiseno). Fu la svolta. Fu il successo. Fu l'esempio per tutti. Anche perchè Elisabetta III era non solo una bella ragazza, ma anche una donna di successo. L'esempio, per i ragazzini, non fu granché pedagogico. IL SUCCESSO: VIERI, OGGI E DOMANI.

In principio fu lui, il centravanti di lotta e di governo, che incarnò il mito del successo, lui che fu il simbolo vivente del successo: Bobo. Nome da barboncino, viso oblungo, espressione non sveglissima, culturista più che acculturato, dialettica monosillabica. Eppure, conquistò la Regina delle Veline, Elisabetta III (laddove per III si intendeva la misura del reggiseno).
Fu la svolta. Fu il successo. Fu l’esempio per tutti. Anche perchè Elisabetta III era non solo una bella ragazza, ma anche una donna di successo.
L’esempio, per i ragazzini, non fu granché pedagogico.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67708 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 22:20:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67708 Grazie a te, Simo. Un saluto a Maurizio. E una serena notte a voi tutti. Grazie a te, Simo.
Un saluto a Maurizio.
E una serena notte a voi tutti.

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Di: maurizio de angelis http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67702 maurizio de angelis Tue, 12 May 2009 21:38:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67702 L'ultimo sogno, a Napolandia, lo vivemmo 20 anni fa, contro tutto e contro tutti. Un sogno trascritto persino nell'anagrafe. Sono diverse migliaia, qui, i ragazzi di 20-25 anni che si chiamano Diego Armando. L’ultimo sogno, a Napolandia, lo vivemmo 20 anni fa, contro tutto e contro tutti. Un sogno trascritto persino nell’anagrafe. Sono diverse migliaia, qui, i ragazzi di 20-25 anni che si chiamano Diego Armando.

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Di: maurizio de angelis http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67701 maurizio de angelis Tue, 12 May 2009 21:29:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67701 Il calcio, ormai, in Italia, ha purtroppo preso lezione dalla vita, si è uniformato al resto dell'Italia. I furbetti si procurano i rigori, chi trucca i bilanci o ha i bilanci in rouge può spendere di più, i poveracci della serie B diventano sempre più poveracci, il pesce grande mangia il pesce piccolo, i calciatori non sono più delle bandiere ma si danno al miglior offerente, nelle inchieste, alla fine, risultano tutti "innocenti", e via così. Quello che è triste è che anche i ragazzini di 11 anni lo capiscono: non sognano più. Non sognano più che la loro squadra (se non è una delle "tre sorelle", ma Checov non c'entra) possa vincere lo scudetto. Il calcio, ormai, in Italia, ha purtroppo preso lezione dalla vita, si è uniformato al resto dell’Italia. I furbetti si procurano i rigori, chi trucca i bilanci o ha i bilanci in rouge può spendere di più, i poveracci della serie B diventano sempre più poveracci, il pesce grande mangia il pesce piccolo, i calciatori non sono più delle bandiere ma si danno al miglior offerente, nelle inchieste, alla fine, risultano tutti “innocenti”, e via così.
Quello che è triste è che anche i ragazzini di 11 anni lo capiscono: non sognano più. Non sognano più che la loro squadra (se non è una delle “tre sorelle”, ma Checov non c’entra) possa vincere lo scudetto.

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Di: maurizio de angelis http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67700 maurizio de angelis Tue, 12 May 2009 21:20:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67700 Se il calcio fosse davvero metafora della vita, Berlusconi avrebbe fatto "respingimento" degli extracomunitari Pato, Kakà e Ronaldinho. Se il calcio fosse davvero metafora della vita, Berlusconi avrebbe fatto “respingimento” degli extracomunitari Pato, Kakà e Ronaldinho.

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67697 simona lo iacono Tue, 12 May 2009 21:12:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67697 Grazie a te, Massi. Ti ho aspettato per dirtelo e per augurarti buona notte. Sono felice di aver partecipato a braccetto con Salvo e sono grata al tuo costante sforzo nel portare avanti il blog, perchè consente a noi tutti di vivere la bellezza. Buona notte e grazie! Grazie a te, Massi.
Ti ho aspettato per dirtelo e per augurarti buona notte.
Sono felice di aver partecipato a braccetto con Salvo e sono grata al tuo costante sforzo nel portare avanti il blog, perchè consente a noi tutti di vivere la bellezza.

Buona notte e grazie!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67696 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:06:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67696 Tra un po' riporterò su un vecchio post (capirete perché), ma auspico che la discussione qui possa continuare. Ancora grazie a tutti. Tra un po’ riporterò su un vecchio post (capirete perché), ma auspico che la discussione qui possa continuare.
Ancora grazie a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67695 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:06:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67695 @ Turi Scalia Carissimo Turi, ti ringrazio ancora una volta per la tua costante presenza e per le ottime risposte che ci hai fornito. Mi permetto di consigliare a tutti questo libro: un romanzo appassionante e carico di dolente umanità. @ Turi Scalia
Carissimo Turi, ti ringrazio ancora una volta per la tua costante presenza e per le ottime risposte che ci hai fornito.
Mi permetto di consigliare a tutti questo libro: un romanzo appassionante e carico di dolente umanità.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67694 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:04:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67694 @ Salvo e Renzo Il vostro vizietto si chiama Letteratitudine. Ammettetelo!:-) @ Salvo e Renzo
Il vostro vizietto si chiama Letteratitudine. Ammettetelo!:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67693 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:03:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67693 E poi... un saluto affettuoso a: Maria Rita Pennisi, Livia, Santo Marletta, Lucia, Enza, Barbara X, Enrico Gregori, Ausilio Bertoli, Renzo Montagnoli (grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti) E poi… un saluto affettuoso a: Maria Rita Pennisi, Livia, Santo Marletta, Lucia, Enza, Barbara X, Enrico Gregori, Ausilio Bertoli, Renzo Montagnoli
(grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67692 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:01:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67692 Tantissimi ringraziamenti a Simona e Salvo per il validissimo aiuto nella moderazione e animazione del post. Tantissimi ringraziamenti a Simona e Salvo per il validissimo aiuto nella moderazione e animazione del post.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67691 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 21:00:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67691 Bellissima la recensione di Orazio Caruso... così come il commento di Francesca Giulia e gli interventi di Luigi. Bellissima la recensione di Orazio Caruso… così come il commento di Francesca Giulia e gli interventi di Luigi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67690 Massimo Maugeri Tue, 12 May 2009 20:59:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67690 Rieccomi qui. Vi ringrazio tutti per i numerosi commenti pervenuti. Rieccomi qui. Vi ringrazio tutti per i numerosi commenti pervenuti.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67689 Renzo Montagnoli Tue, 12 May 2009 20:57:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67689 @Salvo: Quel vizietto? Intendi quello che ci accomuna? @Salvo: Quel vizietto? Intendi quello che ci accomuna?

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Di: turi scalia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67683 turi scalia Tue, 12 May 2009 18:31:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67683 A Simona La follia di Paolo l'ho concepita come una cecità della mente, il non voler vedere ciò che è troppo evidente. E' il silenzio di chi ha troppo visto e troppo compreso, raggelando l'esperienza amara nella ripetizione di Eh caro mio, che è espressione di rassegnazione ma anche di rifiuto del mondo. A Simona
La follia di Paolo l’ho concepita come una cecità della mente, il non voler vedere ciò che è troppo evidente. E’ il silenzio di chi ha troppo visto e troppo compreso, raggelando l’esperienza amara nella ripetizione di Eh caro mio, che è espressione di rassegnazione ma anche di rifiuto del mondo.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67681 Salvo zappulla Tue, 12 May 2009 18:08:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67681 @Renzo, tu ad esempio, mi sembra di ricordare hai quel vizietto...meglio non parlarne qui. @Renzo, tu ad esempio, mi sembra di ricordare hai quel vizietto…meglio non parlarne qui.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67680 Salvo zappulla Tue, 12 May 2009 18:01:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67680 @Renzo. Non lo so. Ognuno spende i propri soldi come meglio crede. Io fumo un pacchetto di sigarette al giorno, fra tutte mi sembra la più idiota. Certo che tifare per una squadra di calcio, identificarsi con i colori di una maglietta, oggi risulta più difficile. Gli stessi calciatori non hanno spirito di appartenenza, passano da una squadra all'altra nel corso dello stesso campionato. Meglio la domenica andar per funghi. @Renzo. Non lo so. Ognuno spende i propri soldi come meglio crede. Io fumo un pacchetto di sigarette al giorno, fra tutte mi sembra la più idiota. Certo che tifare per una squadra di calcio, identificarsi con i colori di una maglietta, oggi risulta più difficile. Gli stessi calciatori non hanno spirito di appartenenza, passano da una squadra all’altra nel corso dello stesso campionato. Meglio la domenica andar per funghi.

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Di: Luigi La Rosa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67679 Luigi La Rosa Tue, 12 May 2009 17:53:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67679 Pardon, sono io l'anonimo. Ho dimenticato di inserire il nome... Pardon, sono io l’anonimo. Ho dimenticato di inserire il nome…

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67678 Anonimo Tue, 12 May 2009 17:48:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67678 Rita cara, grazie. Sei troppo gentile. Per me l'arte è questo: evocazione, emozione, corrente elettrica che passa e che fa accapponare la pelle. Quando non si compie questo, assistiamo a un mero esercizio di stile, oppure a un interessante spunto sociologico. Ma è l'emozione quella che fa l'arte, e la sua differenza. E' l'emozione che ci strappa dalla brutalità del vivere acchiappandoci per i capelli. E senza di essa non ci sarebbero né l'arte, né gli artisti. Il romanzo di Turi Scalia tutto questo lo realizza, e in un modo che è stile, che lascia il segno. Grazie per le cose belle che avete scritto pure tu e Orazio. A presto. Ti mando un bacio grande grande... Rita cara, grazie. Sei troppo gentile. Per me l’arte è questo: evocazione, emozione, corrente elettrica che passa e che fa accapponare la pelle. Quando non si compie questo, assistiamo a un mero esercizio di stile, oppure a un interessante spunto sociologico. Ma è l’emozione quella che fa l’arte, e la sua differenza. E’ l’emozione che ci strappa dalla brutalità del vivere acchiappandoci per i capelli. E senza di essa non ci sarebbero né l’arte, né gli artisti. Il romanzo di Turi Scalia tutto questo lo realizza, e in un modo che è stile, che lascia il segno. Grazie per le cose belle che avete scritto pure tu e Orazio. A presto. Ti mando un bacio grande grande…

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67674 Renzo Montagnoli Tue, 12 May 2009 16:54:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67674 @ Salvo: io mi scandalizzo di più per gli operai che vanno a vedere scimmiottare sul campo questi super pagati. @ Salvo: io mi scandalizzo di più per gli operai che vanno a vedere scimmiottare sul campo questi super pagati.

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Di: maria rita pennisi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67672 maria rita pennisi Tue, 12 May 2009 16:40:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67672 A Luigi La Rosa Caro Luigi, ciò che dici è poetico e toccante. "Ne sentivo il respiro ne vedevo i colori" con questa frase sei stato capace di far sentire il respiro e far vedere i colori a tutti noi. Tu, da scrittore acuto e puntuale quale sei, hai l'abilità di cogliere anche i minimi particolari della scrittura e capisci subito se si tratta di scrittura di pregio. Condivido anche il fatto che Turi Scalia possieda una capacità evocativa eccezionale. Il cra cra delle carcarazze, che aleggiano in tutto il romanzo ne sono un esempio. Il loro verso sa di campane a morto e, come in una tragedia greca, incombe su eventi e personaggi. Il personaggio di Lina ha la funzione delle sirene di Ulisse, ammalia e distrugge, ma il giovane Paolo non ha niente della furbizia di Ulisse e non può difendersi. Un affettuoso saluto. Maria Rita Pennisi A Luigi La Rosa
Caro Luigi,
ciò che dici è poetico e toccante. “Ne sentivo il respiro ne vedevo i colori” con questa frase sei stato capace di far sentire il respiro e far vedere i colori a tutti noi. Tu, da scrittore acuto e puntuale quale sei, hai l’abilità di cogliere anche i minimi particolari della scrittura e capisci subito se si tratta di scrittura di pregio. Condivido anche il fatto che Turi Scalia possieda una capacità evocativa eccezionale. Il cra cra delle carcarazze, che aleggiano in tutto il romanzo ne sono un esempio. Il loro verso sa di campane a morto e, come in una tragedia greca, incombe su eventi e personaggi. Il personaggio di Lina ha la funzione delle sirene di Ulisse, ammalia e distrugge, ma il giovane Paolo non ha niente della furbizia di Ulisse e non può difendersi. Un affettuoso saluto.
Maria Rita Pennisi

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67671 simona lo iacono Tue, 12 May 2009 16:14:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67671 @ Salvuccio...ti benedico... @Ausilio Bertoli... E' purtroppo vero che il calcio ha perduto non solo alcune componenti del passato ma anche il suo profondo senso ludico. Marcuse a tal proposito sosteneva che “non viviamo in in mondo che va dominato e controllato, quanto piuttosto in un mondo che va liberato”. Sarebbe quindi bello riportare l’attenzione sul semplice atto del gioco, su quel suo brivido che non è non solo del vincere, quanto piuttosto del liberare vitalità e fantasia, inciampare e sporcarsi, azzuffarsi, soccorrersi, abbracciarsi e spintonarsi... La sociologia dello sport mette in evidenza la funzione benefica del calcio come mezzo di sfogo dell'aggressività e metodo di rielaborazione sana e giocosa delle avversità. @ Salvuccio…ti benedico…
@Ausilio Bertoli…
E’ purtroppo vero che il calcio ha perduto non solo alcune componenti del passato ma anche il suo profondo senso ludico.
Marcuse a tal proposito sosteneva che “non viviamo in in mondo che va dominato e controllato, quanto piuttosto in un mondo che va liberato”.
Sarebbe quindi bello riportare l’attenzione sul semplice atto del gioco, su quel suo brivido che non è non solo del vincere, quanto piuttosto del liberare vitalità e fantasia, inciampare e sporcarsi, azzuffarsi, soccorrersi, abbracciarsi e spintonarsi…
La sociologia dello sport mette in evidenza la funzione benefica del calcio come mezzo di sfogo dell’aggressività e metodo di rielaborazione sana e giocosa delle avversità.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67670 Salvo zappulla Tue, 12 May 2009 16:05:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67670 Quando entra in campo (tanto per restare in tema) la Simo porta sempre una ventata d'aria fresca. Profumo di viole, ciclamini e spruzzate di dolcezza. Donna Simo quando arriva illumina. A Siracusa pare si stiano verificando i primi casi di guarigione. La Chiesa giustamente mantiene cautela. @Turi. Bellissima questa commozione, ti immaginavo un po' orso, restìo a esternare i tuoi sentimenti in pubblico. @Ausilio Bertoli. Dici che lo sport abbia assunto una funzione distorta. Io aggiungo: distorta soprattutto perchè per raggiungere certi traguardi si fa uso di doping, si corrompono gli arbitri, si cercano compromessi. Lo sport non è più sana competizione ma business. D'altra parte in una società capitalistica, l'attività calcistica sulla quale si investono miliardi e fa ruotare attorno a sè molteplici interessi e posti di lavoro (giornali, televisioni, processi del lunedi, del martedi ecc ecc) non può più rimanere una competizione a livello dilettantistico. I personaggi principali, cioè i calciatori, trovandosi in una situazione di libero mercato, trattano liberamente i loro contratti. Contratti principeschi, sicuramente eccessivi, sicuramente scandalosi se si raffrontano con lo stipendio di un operaio. Ma io mi scandalizzo di più per il baget di certi presentatori televisivi pagati con i soldi dello Stato. Mi fermo qui per non andare fuori argomento. Quando entra in campo (tanto per restare in tema) la Simo porta sempre una ventata d’aria fresca. Profumo di viole, ciclamini e spruzzate di dolcezza. Donna Simo quando arriva illumina. A Siracusa pare si stiano verificando i primi casi di guarigione. La Chiesa giustamente mantiene cautela.

@Turi. Bellissima questa commozione, ti immaginavo un po’ orso, restìo a esternare i tuoi sentimenti in pubblico.

@Ausilio Bertoli. Dici che lo sport abbia assunto una funzione distorta. Io aggiungo: distorta soprattutto perchè per raggiungere certi traguardi si fa uso di doping, si corrompono gli arbitri, si cercano compromessi. Lo sport non è più sana competizione ma business. D’altra parte in una società capitalistica, l’attività calcistica sulla quale si investono miliardi e fa ruotare attorno a sè molteplici interessi e posti di lavoro (giornali, televisioni, processi del lunedi, del martedi ecc ecc) non può più rimanere una competizione a livello dilettantistico. I personaggi principali, cioè i calciatori, trovandosi in una situazione di libero mercato, trattano liberamente i loro contratti. Contratti principeschi, sicuramente eccessivi, sicuramente scandalosi se si raffrontano con lo stipendio di un operaio. Ma io mi scandalizzo di più per il baget di certi presentatori televisivi pagati con i soldi dello Stato. Mi fermo qui per non andare fuori argomento.

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67669 simona lo iacono Tue, 12 May 2009 15:57:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67669 @Lucia: vorrei conoscere tua madre!!! @Lucia: vorrei conoscere tua madre!!!

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Di: Simona Lo Iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco/comment-page-3/#comment-67668 Simona Lo Iacono Tue, 12 May 2009 15:38:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/05/11/fuori-gioco-di-salvatore-scalia/#comment-67668 E poi mi piace moltissimo l'idea - che condivido - di Francesca Giulia sulle diverse strade che percorrono felicità e successo...e anzi sull'idea stessa di felicità, sul suo alone di donna in fuga, sulla sua seducente coda di sirena ammaliatrice. La felicità è forse la cosa più difficile da definire perchè è come l'uomo, cade e si rialza, arretra e avanza, sembra impigliarci e prometterci l'eternità, per poi rotolare tra giorni uguali... Eppure... esiste felicità anche nel dolore e nell'insuccesso, esiste un appagamento segreto e ostinato, esiste una lumèra che arde anche quando è buio. E' l'uomo che sa dirsi la verità su se stesso, e che dicendosela accoglie gioia e sofferenza, errore e rivincita, allori e fango. Credo che l'uomo sincero sia sempre felice. --- Ed è forse per questo che Paolo Malerba cade in un'apparente follia. Scoperta la verità sul mondo, e su gli altri, e su di sè, comprende che l'unica dimensione percorribile è rasentare le vite degli altri, fingersi congelato in parole ripetitive ("Eh...caro mio..."), rendersi irraggiungibile in quella acquisita lucidità di sguardo, in quel dolore smascherato da ogni apparenza. --- Turi, ci parli della follia di Paolo Malerba? E poi mi piace moltissimo l’idea – che condivido – di Francesca Giulia sulle diverse strade che percorrono felicità e successo…e anzi sull’idea stessa di felicità, sul suo alone di donna in fuga, sulla sua seducente coda di sirena ammaliatrice.
La felicità è forse la cosa più difficile da definire perchè è come l’uomo, cade e si rialza, arretra e avanza, sembra impigliarci e prometterci l’eternità, per poi rotolare tra giorni uguali…
Eppure…
esiste felicità anche nel dolore e nell’insuccesso, esiste un appagamento segreto e ostinato, esiste una lumèra che arde anche quando è buio.
E’ l’uomo che sa dirsi la verità su se stesso, e che dicendosela accoglie gioia e sofferenza, errore e rivincita, allori e fango.
Credo che l’uomo sincero sia sempre felice.

Ed è forse per questo che Paolo Malerba cade in un’apparente follia.
Scoperta la verità sul mondo, e su gli altri, e su di sè, comprende che l’unica dimensione percorribile è rasentare le vite degli altri, fingersi congelato in parole ripetitive (“Eh…caro mio…”), rendersi irraggiungibile in quella acquisita lucidità di sguardo, in quel dolore smascherato da ogni apparenza.

Turi, ci parli della follia di Paolo Malerba?

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