Commenti a: METTERE IN PIEGA UNA STORIA. “I racconti del parrucchiere” di Elvira Seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SCUSATE LA POLVERE, di Elvira Seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-211982 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SCUSATE LA POLVERE, di Elvira Seminara Mon, 01 Aug 2011 16:52:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-211982 [...] il grande talento narrativo di Elvira Seminara, già apprezzato ne “L’indecenza” e ne “I racconti del parrucchiere” - e su alcuni dei temi da esso affrontati. Anticipo che, oltre all’approccio ironico sul [...] [...] il grande talento narrativo di Elvira Seminara, già apprezzato ne “L’indecenza” e ne “I racconti del parrucchiere” – e su alcuni dei temi da esso affrontati. Anticipo che, oltre all’approccio ironico sul [...]

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Di: Recensione di Rita Caramma http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-72389 Recensione di Rita Caramma Sat, 25 Jul 2009 14:30:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-72389 Chi di noi, almeno una volta nella vita non ha pronunciato davanti al proprio parrucchiere di fiducia (o a quello capitato per caso nel percorso nervoso di un pomeriggio che avremmo voluto come tanti e che, invece, porta in sé il fardello del desiderio di vivificante rinascita) la fatidica frase: “Dal momento che non posso cambiare testa, almeno cambio taglio e colore di capelli!!!”? E, se siamo così fortunate da poterci annoverare tra le poche che non sono state sfiorate da quest’idea, perlomeno lo avremo sentito dire con tono sommesso o bellicoso alla vicina di poltrona (con tanto di massaggio incorporato) del prescelto centro di bellezza. Tagliamo i capelli, tanto noi non siamo Sansone e mentre le ciocche cadono per terra rivediamo i mesi, gli anni trascorsi, l’irrimediabile scorrere del tempo. Cambiamo colore, ieri castano mogano, oggi biondo miele e , magari, domani un bel rosso tiziano, chissà, tanto per non appiattirci, per non sentire la monotonia dei giorni, per mimetizzarci alle stagioni che si susseguono, quelle meteorologiche come quella della vita. Così, l’approccio con “I racconti del parrucchiere” di Elvira Seminara (Gaffi, pp. 110, euro 7,50), in questo inizio di una prevedibile calda estate ci appare come una piccola-grande isola felice in cui ritrovarci. “Piccola” perché tale è il libro nelle sue dimensioni grafiche, “grande” in ciò che comunica in quanto testimonianza di esistenze sparse. A dire il vero, conoscendo l’autenticità intellettuale della Seminara, non ci coglie di sorpresa il contenuto assolutamente realistico che ritroviamo in ogni racconto, tredici per la precisione, che si scardina come pagine di un solo diario, quello forse del parrucchiere che diventa l’altre ego di ciascun protagonista. Protagonista che, ora indossa i panni della suora, ora quelli del marito tradito, ora quelli della sciampista, ora del transessuale. C’è posto per tutto e per tutti, c’è un’umanità fatta di microcosmi, ci sono isole nell’isola (concetto caro all’autrice) che seguono con le loro vicende personali, un unico binario, lasciandosi alle spalle parallelismi formali per approdare a una loro solitudine che tutti li accomuna: solitudine a cui ribellarsi o arrendersi. E, lì li ritroviamo ad asciugare al calore di un phon l’umido dei capelli e “l’umidità” che il vivere lascia dentro. Ma, a noi piace il tocco di magia che la Seminara con la sua felice e personalistica scrittura sa regalarci: forbici, tintura e bigodini e tutti diviene possibile con l’ironia che le appartiene e che troviamo ricca di genialità in un testo che, nella trasfigurazione di chi legge, trasforma il coiffeur in un giornalista – psicologo del calibro della scrittrice. Rita Caramma Chi di noi, almeno una volta nella vita non ha pronunciato davanti al proprio parrucchiere di fiducia (o a quello capitato per caso nel percorso nervoso di un pomeriggio che avremmo voluto come tanti e che, invece, porta in sé il fardello del desiderio di vivificante rinascita) la fatidica frase: “Dal momento che non posso cambiare testa, almeno cambio taglio e colore di capelli!!!”?
E, se siamo così fortunate da poterci annoverare tra le poche che non sono state sfiorate da quest’idea, perlomeno lo avremo sentito dire con tono sommesso o bellicoso alla vicina di poltrona (con tanto di massaggio incorporato) del prescelto centro di bellezza.
Tagliamo i capelli, tanto noi non siamo Sansone e mentre le ciocche cadono per terra rivediamo i mesi, gli anni trascorsi, l’irrimediabile scorrere del tempo.
Cambiamo colore, ieri castano mogano, oggi biondo miele e , magari, domani un bel rosso tiziano, chissà, tanto per non appiattirci, per non sentire la monotonia dei giorni, per mimetizzarci alle stagioni che si susseguono, quelle meteorologiche come quella della vita.
Così, l’approccio con “I racconti del parrucchiere” di Elvira Seminara (Gaffi, pp. 110, euro 7,50), in questo inizio di una prevedibile calda estate ci appare come una piccola-grande isola felice in cui ritrovarci. “Piccola” perché tale è il libro nelle sue dimensioni grafiche, “grande” in ciò che comunica in quanto testimonianza di esistenze sparse.
A dire il vero, conoscendo l’autenticità intellettuale della Seminara, non ci coglie di sorpresa il contenuto assolutamente realistico che ritroviamo in ogni racconto, tredici per la precisione, che si scardina come pagine di un solo diario, quello forse del parrucchiere che diventa l’altre ego di ciascun protagonista. Protagonista che, ora indossa i panni della suora, ora quelli del marito tradito, ora quelli della sciampista, ora del transessuale. C’è posto per tutto e per tutti, c’è un’umanità fatta di microcosmi, ci sono isole nell’isola (concetto caro all’autrice) che seguono con le loro vicende personali, un unico binario, lasciandosi alle spalle parallelismi formali per approdare a una loro solitudine che tutti li accomuna: solitudine a cui ribellarsi o arrendersi.
E, lì li ritroviamo ad asciugare al calore di un phon l’umido dei capelli e “l’umidità” che il vivere lascia dentro. Ma, a noi piace il tocco di magia che la Seminara con la sua felice e personalistica scrittura sa regalarci: forbici, tintura e bigodini e tutti diviene possibile con l’ironia che le appartiene e che troviamo ricca di genialità in un testo che, nella trasfigurazione di chi legge, trasforma il coiffeur in un giornalista – psicologo del calibro della scrittrice.
Rita Caramma

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-72387 Massimo Maugeri Sat, 25 Jul 2009 14:29:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-72387 Rita Caramma mi ha inviato una bella recensione di questo libro di Elvira Seminara. La inserisco nel commento che segue. Rita Caramma mi ha inviato una bella recensione di questo libro di Elvira Seminara. La inserisco nel commento che segue.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70370 Massimo Maugeri Thu, 18 Jun 2009 22:00:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70370 Grazie mille, Elvira. Sei molto cara:-)) Un abbraccio affettuoso a te. Grazie mille, Elvira.
Sei molto cara:-))
Un abbraccio affettuoso a te.

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Di: elvira seminara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70305 elvira seminara Thu, 18 Jun 2009 06:33:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70305 Carissimi Massimo, Sabina, Simona, Amelia, Zauberei, Maria Lucia, Rossella, e tutti gli altri , ho letto tutti i vostri commenti e non mi resta più nulla da dire. Avete detto tutto e con tutti i colori. Che bella comunità, Lettratitudine ! Quanta passione e lucidità insieme. E quanta condivisione, amicizia, vera solidarietà di operai del sogno. Perchè questa, per me, è letteratura. Senso di officina, artigianato. E io la penso come Levi Strauss, che a cent'anni conclude che il futuro del pianeta è nelle nostre mani. Non nelle macchine. Ma nell'opera , nella fatica e nella fantasia delle nostre mani. Questo è dunque un abbraccio per voi tutti. Vero, con le mani. elvira Carissimi Massimo, Sabina, Simona, Amelia, Zauberei, Maria Lucia, Rossella, e tutti gli altri , ho letto tutti i vostri commenti e non mi resta più nulla da dire. Avete detto tutto e con tutti i colori. Che bella comunità, Lettratitudine ! Quanta passione e lucidità insieme. E quanta condivisione, amicizia, vera solidarietà di operai del sogno. Perchè questa, per me, è letteratura. Senso di officina, artigianato. E io la penso come Levi Strauss, che a cent’anni conclude che il futuro del pianeta è nelle nostre mani. Non nelle macchine. Ma nell’opera , nella fatica e nella fantasia delle nostre mani.
Questo è dunque un abbraccio per voi tutti. Vero, con le mani.
elvira

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Di: Fabio Lentini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70209 Fabio Lentini Tue, 16 Jun 2009 22:12:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70209 Pienamente d'accordo con Andrea che spiega, da un'altra angolazione, la "ritrosia" di molte case editrici a pubblicare raccolte di racconti. Per fortuna molti lettori la pensano diversamente e le raccolte di racconti o i racconti "lunghi" continuano a essere pubblicati, il ché, in fondo, è ovvio: se un componimento è bello lo è a prescindere dalla sua lunghezza... Pienamente d’accordo con Andrea che spiega, da un’altra angolazione, la “ritrosia” di molte case editrici a pubblicare raccolte di racconti.

Per fortuna molti lettori la pensano diversamente e le raccolte di racconti o i racconti “lunghi” continuano a essere pubblicati, il ché, in fondo, è ovvio: se un componimento è bello lo è a prescindere dalla sua lunghezza…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70171 Massimo Maugeri Sun, 14 Jun 2009 21:29:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70171 Ciao, Rossella:-)) Ciao, Rossella:-))

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70170 Rossella Sun, 14 Jun 2009 21:13:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70170 Porgo i miei saluti a tutti. Ringrazio Simona Lo Iacono per la bella Storia sulle capigliature, davvero molto interessante l'iter con cui è stata condotta. Saluto anche Elvira Seminara. Distintamente e col sorriso di chi ne stima il lato dandy alla boudelaire non alla wilde. Rossella Porgo i miei saluti a tutti.
Ringrazio Simona Lo Iacono per la bella Storia sulle capigliature, davvero molto interessante l’iter con cui è stata condotta.
Saluto anche Elvira Seminara. Distintamente e col sorriso di chi ne stima il lato dandy alla boudelaire non alla wilde.

Rossella

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70169 Rossella Sun, 14 Jun 2009 21:06:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70169 Lui si che ci sapeva fare, uomo elegante e di talento, al secolo noto come Lord Kames, scozzese di Edimburgo, esteta, giurista, critico d'arte, sul suo libro scrisse che esiste una "bellezza di relazione" ed una "bellezza Intrinseca" della quale si occupò con gli elmenti dell'ordine, armonia, proporzione "nella natura tutto è predisposto dal suo Autore per farci felici...". Fu uomo di gusto Lord Kames, vissuto nel settecento, il suo intelletto si espresse soprattutto riguardo la bellezza della logica e le Sue connessioni di senso. Il suo pensiero non fu certamente quello di un ometto raziocinante con parrucca d'epoca da grossi cannoli da gustare. Quel che salva l'arte è il Genio. Ma anche la poesia. Chi nega la genialità di uno scittore come Italo Calvino? Lui si che ci sapeva fare, uomo elegante e di talento, al secolo noto come Lord Kames, scozzese di Edimburgo, esteta, giurista, critico d’arte, sul suo libro scrisse che esiste una “bellezza di relazione” ed una “bellezza Intrinseca” della quale si occupò con gli elmenti dell’ordine, armonia, proporzione “nella natura tutto è predisposto dal suo Autore per farci felici…”.
Fu uomo di gusto Lord Kames, vissuto nel settecento, il suo intelletto si espresse soprattutto riguardo la bellezza della logica e le Sue connessioni di senso. Il suo pensiero non fu certamente quello di un ometto raziocinante con parrucca d’epoca da grossi cannoli da gustare.
Quel che salva l’arte è il Genio. Ma anche la poesia.
Chi nega la genialità di uno scittore come Italo Calvino?

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Di: Andrea Borla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-70024 Andrea Borla Fri, 12 Jun 2009 09:59:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-70024 Vedo che siamo d'accordo sull'importanza dei racconti, sulla difficoltà di scriverli e di condensare in poche pagine tutti gli ingredienti di un romanzo (ambientazione, personaggi, situazioni preesistenti, sviluppo e finale). Eppure mi sono fatto l'idea che il vero problema è che il pubblico non è più abituato allo strumento. In un mondo in cui l'oggetto-libro è valutato tanto meglio quando più corposo è il suo volume (e non mi riferisco solo agli scrittori scandinavi o a quelli di fantasy) come volete che sia preso, un semplice racconto? Come un figlio minore, nella migliore delle ipotesi. Di una cosa dobbiamo convincerci: non siamo più ai tempi dei racconti pubblicati nelle pagine conclusive dei quotidiani. Se chiedi a un lettore "non forte" cosa pensa di un libro di racconti, scritto magari da un autore famoso e commerciale, 9 volte su 10 storcerà il naso e risponderà "è SOLO un libro di racconti". Si vede che chi posta qui i commenti ha tutte altre idee. L'importante è fregarsene e resistere. Forse. Vedo che siamo d’accordo sull’importanza dei racconti, sulla difficoltà di scriverli e di condensare in poche pagine tutti gli ingredienti di un romanzo (ambientazione, personaggi, situazioni preesistenti, sviluppo e finale).
Eppure mi sono fatto l’idea che il vero problema è che il pubblico non è più abituato allo strumento. In un mondo in cui l’oggetto-libro è valutato tanto meglio quando più corposo è il suo volume (e non mi riferisco solo agli scrittori scandinavi o a quelli di fantasy) come volete che sia preso, un semplice racconto? Come un figlio minore, nella migliore delle ipotesi.
Di una cosa dobbiamo convincerci: non siamo più ai tempi dei racconti pubblicati nelle pagine conclusive dei quotidiani. Se chiedi a un lettore “non forte” cosa pensa di un libro di racconti, scritto magari da un autore famoso e commerciale, 9 volte su 10 storcerà il naso e risponderà “è SOLO un libro di racconti”.
Si vede che chi posta qui i commenti ha tutte altre idee.
L’importante è fregarsene e resistere.
Forse.

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Di: Felice Muolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69961 Felice Muolo Thu, 11 Jun 2009 09:34:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69961 Piuttosto, Paolo, dimmi se a te è piaciuto il racconto. Puoi essere sincero. Grazie. Scusami, voglio bene anche a te. Senza ironia. Piuttosto, Paolo, dimmi se a te è piaciuto il racconto. Puoi essere sincero. Grazie. Scusami, voglio bene anche a te. Senza ironia.

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Di: Felice Muolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69960 Felice Muolo Thu, 11 Jun 2009 09:31:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69960 Paolo, non si può manco scherzare? Che subito vieni ripreso? La considerazione mia verso Massimo è indiscussa. Persona estremamanete gentile e disponibile. Un amico con cui mi sento di scherzare. Si c'è la ripetizione. Punto. Paolo, non si può manco scherzare? Che subito vieni ripreso? La considerazione mia verso Massimo è indiscussa. Persona estremamanete gentile e disponibile. Un amico con cui mi sento di scherzare. Si c’è la ripetizione. Punto.

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Di: Paolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69956 Paolo Thu, 11 Jun 2009 09:21:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69956 Certo che questo Muolo è un campione di simpatia. Mi pare. Certo che questo Muolo è un campione di simpatia. Mi pare.

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Di: Felice Muolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69952 Felice Muolo Thu, 11 Jun 2009 08:54:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69952 Grazie, Massimo, sei un amore. Mi pare a parte. Grazie, Massimo, sei un amore. Mi pare a parte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69901 Massimo Maugeri Wed, 10 Jun 2009 20:10:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69901 Felice, il tuo microracconto mi pare interessante e ben scritto. Felice, il tuo microracconto mi pare interessante e ben scritto.

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Di: luca gallina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69880 luca gallina Wed, 10 Jun 2009 10:54:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69880 Zauberei mamma di "Moishe Pipìk" un vero esempio di romanzo impegnato d'amore di ampio respiro;il numero del le pagine non si contano più! Baci&Abbracci a tutta la tua famiglia cara Zaub, se me lo consenti! Ciaooooooo, Luca Gallina Zauberei mamma di “Moishe Pipìk” un vero esempio di romanzo impegnato d’amore di ampio respiro;il numero del le pagine non si contano più!
Baci&Abbracci a tutta la tua famiglia cara Zaub, se me lo consenti!
Ciaooooooo,
Luca Gallina

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69858 zauberei Wed, 10 Jun 2009 08:56:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69858 Un grazissimo a Carlo S. e alla Simonerrima:) Lo zauberpargolo - che ho blogghisticamente ribattezzato (se fa per dì:) Moishe Pipìk vi bacia entrambi:) Un grazissimo a Carlo S. e alla Simonerrima:) Lo zauberpargolo – che ho blogghisticamente ribattezzato (se fa per dì:) Moishe Pipìk vi bacia entrambi:)

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Di: Felice Muolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69851 Felice Muolo Wed, 10 Jun 2009 07:51:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69851 Massimo, avrei gradito un tuo commento al racconto, anche sincero.... Massimo, avrei gradito un tuo commento al racconto, anche sincero….

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69822 Carlo S. Tue, 09 Jun 2009 22:06:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69822 Zaubè!!! Wunderbar! Te possino....! Felicitazioni e gaudio pirotecnico, a te e al zauber-infante Zaubè!!! Wunderbar! Te possino….!
Felicitazioni e gaudio pirotecnico, a te e al zauber-infante

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69816 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 21:13:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69816 Felice, ho inserito il tuo raccontino qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/02/iperspazio-creativo/#comment-69814 Con questa scusa rilancio "Iperspazio creativo", un luogo letteratitudiniano che spero si possa meglio sfruttare in futuro. Felice, ho inserito il tuo raccontino qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/02/iperspazio-creativo/#comment-69814
Con questa scusa rilancio “Iperspazio creativo”, un luogo letteratitudiniano che spero si possa meglio sfruttare in futuro.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69815 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 21:09:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69815 @ Felice Muolo L'esatta citazione di Hemingway è la seguente: il <em>genio è al cinque per cento ispirazione e al novantacinque per cento traspirazione</em>. Per traspirazione bisogna intendere, appunto, sudore. Ora... il problema è che di sudare, sudiamo tutti... mentre quel cinque per cento di ispirazione... be', non lo vendono al supermercato :) @ Felice Muolo
L’esatta citazione di Hemingway è la seguente: il genio è al cinque per cento ispirazione e al novantacinque per cento traspirazione.
Per traspirazione bisogna intendere, appunto, sudore.
Ora… il problema è che di sudare, sudiamo tutti… mentre quel cinque per cento di ispirazione… be’, non lo vendono al supermercato :)

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69813 simona lo iacono Tue, 09 Jun 2009 21:06:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69813 Auguri Zaub!!!! Bacio grandissimo a te e tuo marito e uno delicatissimo sulla testina del piccolo letteratitudiniano (con una mamma così!). Gli auguro ogni felicità, tutte le stelle del cielo, amore - sempre. Auguri Zaub!!!!
Bacio grandissimo a te e tuo marito e uno delicatissimo sulla testina del piccolo letteratitudiniano (con una mamma così!).
Gli auguro ogni felicità, tutte le stelle del cielo, amore – sempre.

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69811 zauberei Tue, 09 Jun 2009 21:05:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69811 Intanto un ringrazissimo a Massimo er il neretto che mi rende orgogliona e alla francesca giulia. Saròcci! Ma forse un tantino più sconclusionata. Lo zauberpargolo comuunque ricambia affettuosamente:) Intanto un ringrazissimo a Massimo er il neretto che mi rende orgogliona e alla francesca giulia. Saròcci! Ma forse un tantino più sconclusionata. Lo zauberpargolo comuunque ricambia affettuosamente:)

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69807 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 20:55:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69807 Grazie Massimo ma se ti depenni tu,chi la mette la camicia celeste??un bacione A Zauberisssima mammissima superauguri e spero che trovi il tempo fra una poppata e l'altra di farci compagnia con la sua presenza più che scoppiettante! p.s.peccato che non riesco a fare il neretto come Massimo. baci a pioggia allo zaubercucciolo/a buonanotte a tutti Grazie Massimo ma se ti depenni tu,chi la mette la camicia celeste??un bacione
A Zauberisssima mammissima superauguri e spero che trovi il tempo fra una poppata e l’altra di farci compagnia con la sua presenza più che scoppiettante!
p.s.peccato che non riesco a fare il neretto come Massimo.
baci a pioggia allo zaubercucciolo/a
buonanotte a tutti

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-5/#comment-69804 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:51:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69804 Altra riflessione calviniana... I racconti di Elvira Seminara (sempre a mio modo di vedere) scivolano, fluiscono; passano rapidi dalla carta agli occhi e alla mente del lettore. Il riferimento immediato è alla prima delle note lezioni americane di Italo Calvino (opera postuma e incompleta ma che ha valore di vero e proprio testamento letterario). La prima di queste lezioni (già citata anche in questo post) è proprio dedicata alla <em>Leggerezza</em>, che deve essere - per lo scrittore - l’oggetto irraggiungibile di una ricerca continua. Quanto più il vivere è pesante, tanto più il racconto deve essere leggero. E quanto più è leggero, tanto più è efficace. Calvino, per farla breve, invita a ricercare la leggerezza come reazione al peso del vivere (anche se va specificato che questa leggerezza non deve essere fraintesa con l’assenza di profondità: tutt’altro). Leggendo “I racconti del parrucchiere” l’impressione è che Elvira Seminara abbia fatto sua questa lezione. Altra riflessione calviniana…
I racconti di Elvira Seminara (sempre a mio modo di vedere) scivolano, fluiscono; passano rapidi dalla carta agli occhi e alla mente del lettore. Il riferimento immediato è alla prima delle note lezioni americane di Italo Calvino (opera postuma e incompleta ma che ha valore di vero e proprio testamento letterario). La prima di queste lezioni (già citata anche in questo post) è proprio dedicata alla Leggerezza, che deve essere – per lo scrittore – l’oggetto irraggiungibile di una ricerca continua. Quanto più il vivere è pesante, tanto più il racconto deve essere leggero. E quanto più è leggero, tanto più è efficace. Calvino, per farla breve, invita a ricercare la leggerezza come reazione al peso del vivere (anche se va specificato che questa leggerezza non deve essere fraintesa con l’assenza di profondità: tutt’altro). Leggendo “I racconti del parrucchiere” l’impressione è che Elvira Seminara abbia fatto sua questa lezione.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69803 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:49:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69803 Zaubereiiiiiiiiiii... non ci posso credere!!! Bentornata! - Allora, vi comunico che Zauberei è mamma da pochissimi giorni. <b>Autorizzo tutti ad andare off topic (guai a chi non lo fa :-) ) per farle gli auguri!</b> Augurissimi, Zaub! Zaubereiiiiiiiiiii… non ci posso credere!!!
Bentornata!
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Allora, vi comunico che Zauberei è mamma da pochissimi giorni.
Autorizzo tutti ad andare off topic (guai a chi non lo fa :-) ) per farle gli auguri!
Augurissimi, Zaub!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69802 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:47:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69802 Avevamo parlato di Italo Calvino in merito ai racconti di Elvira Seminara (molto calviniani, si era detto). Ecco, tornando a Calvino mi viene in mente quel grande capolavoro del Novecento (da qualcuno considerato un'opera minore... ma io non sono d'accordo) che è “Se una notte d’inverno un viaggiatore”: un testo che, da solo (per quanto mi riguarda), vale come un corso di scrittura e di lettura. Così commentò Italo Calvino questo suo libro (pubblicato ne ’79): <em>“È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro”.</em> Allo stesso modo le voci narranti de “I racconti del parrucchiere” della Seminara – tutte espresse in prima persona - hanno una loro autonomia, una loro specificità. Sono voci diverse. Ma la diversità non interessa solo le voci. Sono differenti gli impatti narrativi, le tipologie di storie. La Seminara alterna toni umoristici e divertenti con storie struggenti e dure. E riesce a farlo mantenendo, a mio avviso, una qualità narrativa costante ed elevata. (E a proposito di connessioni e collegamenti, mi viene in mente che il personaggio femminile, la Lettrice, del “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino si chiamava Ludmilla, come una delle protagoniste del romanzo “L’indecenza” di Elvira Seminara). Avevamo parlato di Italo Calvino in merito ai racconti di Elvira Seminara (molto calviniani, si era detto).
Ecco, tornando a Calvino mi viene in mente quel grande capolavoro del Novecento (da qualcuno considerato un’opera minore… ma io non sono d’accordo) che è “Se una notte d’inverno un viaggiatore”: un testo che, da solo (per quanto mi riguarda), vale come un corso di scrittura e di lettura.
Così commentò Italo Calvino questo suo libro (pubblicato ne ’79): “È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro”.
Allo stesso modo le voci narranti de “I racconti del parrucchiere” della Seminara – tutte espresse in prima persona – hanno una loro autonomia, una loro specificità. Sono voci diverse. Ma la diversità non interessa solo le voci. Sono differenti gli impatti narrativi, le tipologie di storie. La Seminara alterna toni umoristici e divertenti con storie struggenti e dure. E riesce a farlo mantenendo, a mio avviso, una qualità narrativa costante ed elevata. (E a proposito di connessioni e collegamenti, mi viene in mente che il personaggio femminile, la Lettrice, del “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino si chiamava Ludmilla, come una delle protagoniste del romanzo “L’indecenza” di Elvira Seminara).

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69801 zauberei Tue, 09 Jun 2009 20:46:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69801 Ciao a tutti! E intanto in bocca al lupo a Elvira. Ho associato questo libro a un racconto di Nathan Englederer di "Per alleviare insopprimibili impulsi" che parlava di parrucche. Molto bello. Per rispondere alle domande di Massimo: - Con i miei capelli ho un rapporto di amore maximo. Non li taglio da otto anni, hanno dimenticato appunto la figura del parrucchiere, e sono riccioli e tantissimi. D'estate li lego di d'inverno ce poi mette le penne. Confesso in generale che ne vado fiera. - LA questione dei racconti. Non posso leggere purtroppo i commenti precedenti e potrei scrivere qualcosa che ha scritto qualcun altro. Quando ne ho scritti io, ho sentito due bisogni, il primo era quello di tenere acceso quello che Hamingway chiamava "shit detector", un dispositivo che suona ogni qualvolta si incontra nel proprio scritto una stronzata accessoria e non funzionante, una stonatura estetica, una parola fuori posto. E' un dispositivo raffinato, e credo che si acquisisca con l'esperienza, immagino che gli scrittori seri e gli editor stagionati lo abbiano ben sviluppato. Il secondo è un senso della forma del racconto, che tendo a metaforizzare come corpo umano, che deve perciò avere un rispetto delle proporzioni. La testa il busto gli arti. L'inizio lo sviluppo le conclusioni e le divagazioni. Se si rispettano le proporzioni si può scrivere una buona cosa, se si decide di infrangerle, o si è davvero fichissimi, o se no si crolla nel mondo delle pippe senza speranza. Ciao a tutti!
E intanto in bocca al lupo a Elvira. Ho associato questo libro a un racconto di Nathan Englederer di “Per alleviare insopprimibili impulsi” che parlava di parrucche. Molto bello.
Per rispondere alle domande di Massimo:

– Con i miei capelli ho un rapporto di amore maximo. Non li taglio da otto anni, hanno dimenticato appunto la figura del parrucchiere, e sono riccioli e tantissimi. D’estate li lego di d’inverno ce poi mette le penne. Confesso in generale che ne vado fiera.
– LA questione dei racconti. Non posso leggere purtroppo i commenti precedenti e potrei scrivere qualcosa che ha scritto qualcun altro. Quando ne ho scritti io, ho sentito due bisogni, il primo era quello di tenere acceso quello che Hamingway chiamava “shit detector”, un dispositivo che suona ogni qualvolta si incontra nel proprio scritto una stronzata accessoria e non funzionante, una stonatura estetica, una parola fuori posto. E’ un dispositivo raffinato, e credo che si acquisisca con l’esperienza, immagino che gli scrittori seri e gli editor stagionati lo abbiano ben sviluppato. Il secondo è un senso della forma del racconto, che tendo a metaforizzare come corpo umano, che deve perciò avere un rispetto delle proporzioni. La testa il busto gli arti. L’inizio lo sviluppo le conclusioni e le divagazioni. Se si rispettano le proporzioni si può scrivere una buona cosa, se si decide di infrangerle, o si è davvero fichissimi, o se no si crolla nel mondo delle pippe senza speranza.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69800 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:42:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69800 Un saluto speciale a Elisabetta Bucciarelli (autrice del commento dell h. 6:29 pm). Prossimamente avremo modo di parlare del suo nuovo libro "Io ti perdono" (Kowalski, 2009), con protagonista il noto ispettore Maria Dolores Vergani. Un saluto speciale a Elisabetta Bucciarelli (autrice del commento dell h. 6:29 pm). Prossimamente avremo modo di parlare del suo nuovo libro “Io ti perdono” (Kowalski, 2009), con protagonista il noto ispettore Maria Dolores Vergani.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69799 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:36:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69799 Ho constatato che in questa coda di dibattito ci si è interrogati sul rapporto racconto/romanzo. Ci sono narrazioni brevi che hanno segnato la storia della letteratura mondiale. Molti testi li avete citati voi. Ce ne sarebbero tantissimi altri. La stessa "Metamorfosi" di Kafka, in fondo, non è altro che un racconto lungo. Ma l'elenco sarebbe enorme... Ho constatato che in questa coda di dibattito ci si è interrogati sul rapporto racconto/romanzo.
Ci sono narrazioni brevi che hanno segnato la storia della letteratura mondiale. Molti testi li avete citati voi. Ce ne sarebbero tantissimi altri. La stessa “Metamorfosi” di Kafka, in fondo, non è altro che un racconto lungo.
Ma l’elenco sarebbe enorme…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69798 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:32:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69798 Fran, tranquilla. A te non potrei mai depennarti:-) Piuttosto mi depenno io... Fran, tranquilla. A te non potrei mai depennarti:-)
Piuttosto mi depenno io…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69797 Massimo Maugeri Tue, 09 Jun 2009 20:32:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69797 Caspita, quanti nuovi commenti. Grazie di cuore a tutti. Caspita, quanti nuovi commenti.
Grazie di cuore a tutti.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69796 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 20:12:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69796 Ma che scherzi?Tu sì che sei uno che può dire cosa è un racconto e cosa è un romanzo,ma ti intendi anche di lettere?Nessuno ne scrive più,che tristezza,magari se vuoi passiamo nella camera accanto, sennò Maxime ci sgrida e ci depenna. Ma che scherzi?Tu sì che sei uno che può dire cosa è un racconto e cosa è un romanzo,ma ti intendi anche di lettere?Nessuno ne scrive più,che tristezza,magari se vuoi passiamo nella camera accanto, sennò Maxime ci sgrida e ci depenna.

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69795 Salvo zappulla Tue, 09 Jun 2009 19:57:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69795 Ciccia, che fai mi prendi per i fondelli? Ho scritto anche un grande romanzo di ampio respiro, si intitola: La grande fuga del cavallo nero. Ecco la trama: cloppet cloppet cloppet cloppet cloppet cloppet... come si può notare c'è un maggiore intreccio. Questo sì, è un romanzo. Ciccia, che fai mi prendi per i fondelli?

Ho scritto anche un grande romanzo di ampio respiro, si intitola:
La grande fuga del cavallo nero.

Ecco la trama: cloppet cloppet cloppet cloppet cloppet cloppet… come si può notare c’è un maggiore intreccio. Questo sì, è un romanzo.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69794 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 19:51:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69794 Bravooooo,è bellissimo mi ricorda un pò quella bella poesia sulla fontana con tutti i suoni. E quanti romanzi hai scritto ?? Bravooooo,è bellissimo mi ricorda un pò quella bella poesia sulla fontana con tutti i suoni.
E quanti romanzi hai scritto ??

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69792 Salvo zappulla Tue, 09 Jun 2009 19:15:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69792 Esempio di grande capacità di sintesi in una storia. TITOLO: la grande fuga del cavallo bianco. Trama: clopet clopet... FINE. C'è tutto: ritmo, velocità, azione. E' un racconto che ho appena scritto. Esempio di grande capacità di sintesi in una storia.

TITOLO: la grande fuga del cavallo bianco.

Trama: clopet clopet… FINE.
C’è tutto: ritmo, velocità, azione.

E’ un racconto che ho appena scritto.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69786 Maria Lucia Riccioli Tue, 09 Jun 2009 17:23:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69786 Fabio: sono d'accordissimo con te. Non è la lunghezza che fa la qualità... Io adoro i racconti tanto quanto i romanzi: Borges, Poe, Calvino, James & tutta la compagnia della Bellezza - questo sono per me gli scrittori - qualsiasi cosa abbiano scritto e qualunque forma abbiano deciso di dare alle loro creazioni. Ti dirò: la capacità di sintesi che richiede il racconto, la forza di concentrazione che esige non sono affatto da meno rispetto alle doti di un romanziere. Il primo è un velocista, l'altro un corridore di fondo. Scatto, precisione, velocità l'uno, fiato e dosare le proprie forze ed ecco l'altro. Chi direbbe che Mennea è da meno rispetto a un maratoneta? Il Michelangelo della Sistina non è più grande di quello del Tondo Doni... Per tornare alla cucina: se uno è bravo può preparare una deliziosa cenetta per due (racconto); la cena di gala per duecento persone richiede un'architettura diversa. Ma cuoco è l'uno e cuoco è l'altro... Fabio: sono d’accordissimo con te. Non è la lunghezza che fa la qualità…
Io adoro i racconti tanto quanto i romanzi: Borges, Poe, Calvino, James & tutta la compagnia della Bellezza – questo sono per me gli scrittori – qualsiasi cosa abbiano scritto e qualunque forma abbiano deciso di dare alle loro creazioni.
Ti dirò: la capacità di sintesi che richiede il racconto, la forza di concentrazione che esige non sono affatto da meno rispetto alle doti di un romanziere. Il primo è un velocista, l’altro un corridore di fondo. Scatto, precisione, velocità l’uno, fiato e dosare le proprie forze ed ecco l’altro. Chi direbbe che Mennea è da meno rispetto a un maratoneta?
Il Michelangelo della Sistina non è più grande di quello del Tondo Doni…
Per tornare alla cucina: se uno è bravo può preparare una deliziosa cenetta per due (racconto); la cena di gala per duecento persone richiede un’architettura diversa. Ma cuoco è l’uno e cuoco è l’altro…

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Di: K.Oh http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69784 K.Oh Tue, 09 Jun 2009 16:30:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69784 @muolo Per caso il racconto s'intitola Tondo Doni? @muolo
Per caso il racconto s’intitola Tondo Doni?

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Di: elisabetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69783 elisabetta Tue, 09 Jun 2009 16:29:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69783 peccato non vivere almeno qualche mese a Catania... Liz peccato non vivere almeno qualche mese a Catania…
Liz

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Di: Felice Muolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69780 Felice Muolo Tue, 09 Jun 2009 15:06:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69780 Cari che mi avete citato, naturalmente parlo per me che ho pubblicato cinque romanzi. Come diceva Hemingway, scrivere è lavoro di artigianato. Lavorando da artigiano, Buonarroti ha tirato fuori dal suo genio la Cappella Sistina. Si tratta di tanti racconti messi insieme, un racconto lungo o un lungo romanzo? A parte, mando a Massimo un racconto veloce che ho scritto in mattinata, nella speranza che lo pubblichi qui per dimostrare cos'è per me un racconto veloce e breve. Cari che mi avete citato, naturalmente parlo per me che ho pubblicato cinque romanzi. Come diceva Hemingway, scrivere è lavoro di artigianato. Lavorando da artigiano, Buonarroti ha tirato fuori dal suo genio la Cappella Sistina. Si tratta di tanti racconti messi insieme, un racconto lungo o un lungo romanzo?

A parte, mando a Massimo un racconto veloce che ho scritto in mattinata, nella speranza che lo pubblichi qui per dimostrare cos’è per me un racconto veloce e breve.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69776 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 14:40:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69776 Cara Rob visto che lo hai citato,mi permetto di inserire il suo pensiero sul racconto,così facciamo bingo!Hemingway faceva notare (e in questo sta anche la verticalità e l’intensità del racconto breve) che “se lo scrittore sa abbastanza su ciò di cui sta scrivendo, può anche omettere cose di cui il lettore, se lo scrittore sta scrivendo veramente, percepirà comunque le sensazioni e i pensieri”. Si deduce la fondamentale importanza della capacità di "omettere"nella scrittura breve,affinchè sia il lettore a poter spaziare con l'immaginazione oltre l'ultima pagina dello scrittore. Cara Rob visto che lo hai citato,mi permetto di inserire il suo pensiero sul racconto,così facciamo bingo!Hemingway faceva notare (e in questo sta anche la verticalità e l’intensità del racconto breve) che “se lo scrittore sa abbastanza su ciò di cui sta scrivendo, può anche omettere cose di cui il lettore, se lo scrittore sta scrivendo veramente, percepirà comunque le sensazioni e i pensieri”. Si deduce la fondamentale importanza della capacità di “omettere”nella scrittura breve,affinchè sia il lettore a poter spaziare con l’immaginazione oltre l’ultima pagina dello scrittore.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69774 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 14:35:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69774 Rob,ti ringrazio per l'affettuosa collaborazione,un grande bacio. Rob,ti ringrazio per l’affettuosa collaborazione,un grande bacio.

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Di: roberta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69772 roberta Tue, 09 Jun 2009 14:31:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69772 Cara Fran+ caro Massimo La "scoperta" di James in questo post è tutta VOSTRA! Io mi sono limitata ad "agganciarmi"... ( ma ho una venerazione per lui da molto tempo..) E' vero: il romanzo e il racconto sono due "generi" diversi e, se proprio si vuole "ingabbiare" l'arte in una definizione, ogni genere ha i suoi canoni. Alcuni grandi scrittori ( come James, appunto, ma anche Hemingway, Melville, Flaubert e molti altri) hanno "sperimentato" sia il romanzo che il racconto: i risultati sempre eccellenti. Posso suggerire agli "appassionati" di racconti la lettura del brano di Henry James che Francesca Giulia ha così mirabilmente "scovato" e riportato sul post della traduzione? E' tratto da "Il carteggio Aspern". Grazie, Fran::))) Cara Fran+ caro Massimo
La “scoperta” di James in questo post è tutta VOSTRA!
Io mi sono limitata ad “agganciarmi”… ( ma ho una venerazione per lui da molto tempo..)
E’ vero: il romanzo e il racconto sono due “generi” diversi e, se proprio si vuole “ingabbiare” l’arte in una definizione, ogni genere ha i suoi canoni. Alcuni grandi scrittori ( come James, appunto, ma anche Hemingway, Melville, Flaubert e molti altri) hanno “sperimentato” sia il romanzo che il racconto: i risultati sempre eccellenti.
Posso suggerire agli “appassionati” di racconti la lettura del brano di Henry James che Francesca Giulia ha così mirabilmente “scovato” e riportato sul post della traduzione? E’ tratto da “Il carteggio Aspern”.
Grazie, Fran::)))

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69765 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 13:46:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69765 Il pigro è un logorroico che racconta un romanzo! Il pigro è un logorroico che racconta un romanzo!

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69761 Subhaga Gaetano Failla Tue, 09 Jun 2009 11:54:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69761 "Il racconto è il racconto. Quack!" (Anonimo paperolese) “Il racconto è il racconto. Quack!”
(Anonimo paperolese)

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Di: Rino R. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69760 Rino R. Tue, 09 Jun 2009 11:27:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69760 Contro-provocazione: “Il romanzo è il racconto di un logorroico” (Rino R.) :) Contro-provocazione:
“Il romanzo è il racconto di un logorroico”
(Rino R.)
:)

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Di: mavie parisi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69759 mavie parisi Tue, 09 Jun 2009 11:21:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69759 Provocazione: "Il racconto è il romanzo di un pigro" (Antonio Tabucchi) Provocazione:
“Il racconto è il romanzo di un pigro”
(Antonio Tabucchi)

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69758 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 09:51:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69758 @Massimo, sono lieta che le definizioni inserite ti siano piaciute.Comunque per Calvino,hai ragione,pare che Tom Cruise lo cercasse per fare da controfigura -in Minority Report -all'attrice nel ruolo di "Precog". :-))). Il problema è che nessuno aveva detto a Cruise che Italo non c'era più. @Massimo, sono lieta che le definizioni inserite ti siano piaciute.Comunque per Calvino,hai ragione,pare che Tom Cruise lo cercasse per fare da controfigura -in Minority Report -all’attrice nel ruolo di “Precog”. :-) )). Il problema è che nessuno aveva detto a Cruise che Italo non c’era più.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69757 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 09:47:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69757 Per tornare alle definizioni e il pensiero di grandi scrittori sul racconto,Cechov rimarcava l'importanza del focus oggettivo sulla storia .Affermava: “Per descrivere un ladro di cavalli in 700 righe devo costantemente pensare al suo modo e con la sua sensibilità, altrimenti se introduco la soggettività, l’immagine diviene sfocata e il racconto non sarà compatto come tutti i racconti devono essere”. Questo aspetto della oggettività del raccontare pure mi pare molto importante nel racconto, che ne pensate? Per tornare alle definizioni e il pensiero di grandi scrittori sul racconto,Cechov rimarcava l’importanza del focus oggettivo sulla storia .Affermava:
“Per descrivere un ladro di cavalli in 700 righe devo costantemente pensare al suo modo e con la sua sensibilità, altrimenti se introduco la soggettività, l’immagine diviene sfocata e il racconto non sarà compatto come tutti i racconti devono essere”. Questo aspetto della oggettività del raccontare pure mi pare molto importante nel racconto, che ne pensate?

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/comment-page-4/#comment-69756 francesca giulia Tue, 09 Jun 2009 09:43:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/04/mettere-in-piega-una-storia/#comment-69756 @Felice assolutamente non sono d'accordo,detto così sembra quasi che chi scriva racconti lo faccia perchè non è capace di arrivare al romanzo,e poi sono due generi completamente diversi.Nel romanzo prevale l'analisi,la direzione della storia è orizzontale,nel racconto dovrebbe prevalere la sintesi e la direzione della storia verticale.La tensione che deve essere mantenuta costante nello spazio breve del racconto, nel romanzo può prevedere pause,anzi spesso le richiede perchè tutto sia compiuto con armonia.Ma per carità il suo è un parere. Sono molto d'accordo con Fabio,molte cose meravilgiose sono brevi,alcune incompiute;certo è che spesso restiamo affascinati da romanzi fiume come se quantità facesse necessariamente rima con qualità,ma non sempre è così. @Felice assolutamente non sono d’accordo,detto così sembra quasi che chi scriva racconti lo faccia perchè non è capace di arrivare al romanzo,e poi sono due generi completamente diversi.Nel romanzo prevale l’analisi,la direzione della storia è orizzontale,nel racconto dovrebbe prevalere la sintesi e la direzione della storia verticale.La tensione che deve essere mantenuta costante nello spazio breve del racconto, nel romanzo può prevedere pause,anzi spesso le richiede perchè tutto sia compiuto con armonia.Ma per carità il suo è un parere.
Sono molto d’accordo con Fabio,molte cose meravilgiose sono brevi,alcune incompiute;certo è che spesso restiamo affascinati da romanzi fiume come se quantità facesse necessariamente rima con qualità,ma non sempre è così.

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