Commenti a: LETTERATURA E FUMETTI, LETTERATURA A FUMETTI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Carlo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-1012700 Carlo Tue, 14 Jan 2014 07:32:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-1012700 Ha debuttato a fine 2013 la nuova collana di Graphic Novel della Vecchi Editore. I primi 4 volumi sono l'Odissea, L'Iliade, Anna Frank e I tre Moschettieri. Realizzati da grandi maestri argentini, i fumetti ripercorrono le grandi opere della letteratura. La prossima uscita sarà Moby Dick! https://www.ebookizzati.it/ebook-vecchi-editore-idedi541.html http://www.bookrepublic.it/search/?query=vecchi+editore Ha debuttato a fine 2013 la nuova collana di Graphic Novel della Vecchi Editore.
I primi 4 volumi sono l’Odissea, L’Iliade, Anna Frank e I tre Moschettieri. Realizzati da grandi maestri argentini, i fumetti ripercorrono le grandi opere della letteratura. La prossima uscita sarà Moby Dick!
https://www.ebookizzati.it/ebook-vecchi-editore-idedi541.html
http://www.bookrepublic.it/search/?query=vecchi+editore

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » GRAPHIC NOVEL E FUMETTI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-990270 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » GRAPHIC NOVEL E FUMETTI Mon, 16 Dec 2013 14:55:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-990270 [...] ai fumetti, proseguendo in un percorso già avviato dall’apertura del forum permanente “Letteratura e fumetti - letteratura a fumetti” e dalla organizzazione di dibattiti online come quello che ha avuto per protagonista il [...] [...] ai fumetti, proseguendo in un percorso già avviato dall’apertura del forum permanente “Letteratura e fumetti – letteratura a fumetti” e dalla organizzazione di dibattiti online come quello che ha avuto per protagonista il [...]

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Di: tommasina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-845255 tommasina Wed, 16 Oct 2013 07:47:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-845255 Da tanto tempo sto in mezzo ai ragazzi e ai bambini. Penso che tutto ciò che genera curiosità e sano divertimento costituisca già apprendimento e gioiosa fruizione della nostra cultura. Grazie ad Annalisa Da tanto tempo sto in mezzo ai ragazzi e ai bambini. Penso che tutto ciò che genera curiosità e sano divertimento costituisca già apprendimento e gioiosa fruizione della nostra cultura.
Grazie ad Annalisa

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Di: Dall'inviato di Letteratitudine al "Lucca Comics & Games 2012": prospettive del giornalismo a fumetti in Italia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-473006 Dall'inviato di Letteratitudine al "Lucca Comics & Games 2012": prospettive del giornalismo a fumetti in Italia Sat, 17 Nov 2012 14:04:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-473006 Dall'inviato di Letteratitudine al "Lucca Comics & Games 2012": prospettive del giornalismo a fumetti in Italia http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/17/banghete-intorno-al-graphic-journalism-e-piu-in-la/ Dall’inviato di Letteratitudine al “Lucca Comics & Games 2012″: prospettive del giornalismo a fumetti in Italia
http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/11/17/banghete-intorno-al-graphic-journalism-e-piu-in-la/

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » UN FATTO UMANO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-259570 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » UN FATTO UMANO Mon, 09 Jan 2012 20:51:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-259570 [...] molto tempo fa, qui a Letteratitudine, abbiamo dedicato un ampio spazio al rapporto tra letteratura e fumetti attraverso un dibattito che si è poi trasformato in una sorta di post permanente (una pagina [...] [...] molto tempo fa, qui a Letteratitudine, abbiamo dedicato un ampio spazio al rapporto tra letteratura e fumetti attraverso un dibattito che si è poi trasformato in una sorta di post permanente (una pagina [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-142202 Massimo Maugeri Mon, 07 Feb 2011 18:14:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-142202 Mi era sfuggito questo messaggio di Vincenzo Gentile. Ringrazio moltissimo Mauro per la risposta. Mi era sfuggito questo messaggio di Vincenzo Gentile.
Ringrazio moltissimo Mauro per la risposta.

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Di: Mauro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-142074 Mauro Mon, 07 Feb 2011 08:30:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-142074 @Vincenzo Gentile Tunuè distribuisce tramite Pan Distribuzione. Puoi comprare on line direttamente da Pan http://www.pandistribuzione.it/web/guest/catalogo dove trovi anche la rivista mono. Oppure scaricare dal loro sito l'elenco aggiornato delle fumetterie (o librerie) servite da Pan http://www.pandistribuzione.it/web/guest/fumetterie Buona lettura @Vincenzo Gentile
Tunuè distribuisce tramite Pan Distribuzione.
Puoi comprare on line direttamente da Pan
http://www.pandistribuzione.it/web/guest/catalogo
dove trovi anche la rivista mono.

Oppure scaricare dal loro sito l’elenco aggiornato delle fumetterie (o librerie) servite da Pan
http://www.pandistribuzione.it/web/guest/fumetterie

Buona lettura

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Di: Vincenzo Gentile http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-140515 Vincenzo Gentile Mon, 31 Jan 2011 16:39:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-140515 Questo che invio non è un commento, bensì la richiesta di conoscere come procurarmi la rivista MONO di TUNUE'. Tenuto conto che abito a Roma, chi mi può aiutare? Grazie, rimango in attesa,un cordiale saluto.Vincenzo Gentile Questo che invio non è un commento, bensì la richiesta di conoscere come procurarmi la rivista MONO di TUNUE’. Tenuto conto che abito a Roma, chi mi può aiutare? Grazie, rimango in attesa,un cordiale saluto.Vincenzo Gentile

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-135156 Massimo Maugeri Fri, 17 Dec 2010 16:29:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-135156 <b>Hernán Henriquez e Gugulandia Il disegno animato cubano e il fumetto satirico</b> <em>di Gordiano Lupi</em> - - Hernán Henriquez è uno dei maggiori esponenti del disegno animato e del fumetto cubano negli anni successivi alla rivoluzione. Il suo tratto grafico, le battute salaci e irriverenti rivestono un’importanza unica nella storia del fumetto centramericano. Hernán Henriquez è stato uno dei fondatori di questa peculiare forma d’arte, un vero e proprio pioniere, che ha disegnato e pubblicato strisce in patria per vent’anni (1960 - 1980), ottenendo riconoscimenti e successo, ma a un certo punto della sua vita si è visto costretto a espatriare negli Stati Uniti. Hernán Henriquez cominciò a lavorare ai disegni animati sotto l’influenza artistica dei prodotti statunitensi e nel 1958 si iscrisse a un corso per corrispondenza in California. Apprese le basi del mestiere di cartoonist ma al tempo stesso cominciò a lavorare in un’agenzia di pubblicità. Tutti dicevano che a Cuba non si poteva campare facendo disegni animati e scrivendo fumetti comici, perché era un mestiere che non esisteva, ma Hernan aveva deciso quale sarebbe stato il suo futuro. Fidel Castro prese il potere nel 1959 e con il passare degli anni trasformò Cuba in un rergime comunista. Tre mesi dopo creò l’Istituto Cubano dell’Arte e Industria Cinematografica (ICAIC), con lo scopo di fondare una vera e propria industria cinematografica cubana. Il cinema divenne un mezzo di comunicazione importante, un veicolo fondamentale per manipolare le masse dal punto di vista intellettuale… (continua su Terzapagina) http://terzapagina.blog.kataweb.it/2010/12/16/hernan-henriquez-e-gugulandia/ Hernán Henriquez e Gugulandia
Il disegno animato cubano e il fumetto satirico

di Gordiano Lupi

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Hernán Henriquez è uno dei maggiori esponenti del disegno animato e del fumetto cubano negli anni successivi alla rivoluzione. Il suo tratto grafico, le battute salaci e irriverenti rivestono un’importanza unica nella storia del fumetto centramericano. Hernán Henriquez è stato uno dei fondatori di questa peculiare forma d’arte, un vero e proprio pioniere, che ha disegnato e pubblicato strisce in patria per vent’anni (1960 – 1980), ottenendo riconoscimenti e successo, ma a un certo punto della sua vita si è visto costretto a espatriare negli Stati Uniti.
Hernán Henriquez cominciò a lavorare ai disegni animati sotto l’influenza artistica dei prodotti statunitensi e nel 1958 si iscrisse a un corso per corrispondenza in California. Apprese le basi del mestiere di cartoonist ma al tempo stesso cominciò a lavorare in un’agenzia di pubblicità. Tutti dicevano che a Cuba non si poteva campare facendo disegni animati e scrivendo fumetti comici, perché era un mestiere che non esisteva, ma Hernan aveva deciso quale sarebbe stato il suo futuro.
Fidel Castro prese il potere nel 1959 e con il passare degli anni trasformò Cuba in un rergime comunista. Tre mesi dopo creò l’Istituto Cubano dell’Arte e Industria Cinematografica (ICAIC), con lo scopo di fondare una vera e propria industria cinematografica cubana. Il cinema divenne un mezzo di comunicazione importante, un veicolo fondamentale per manipolare le masse dal punto di vista intellettuale… (continua su Terzapagina)
http://terzapagina.blog.kataweb.it/2010/12/16/hernan-henriquez-e-gugulandia/

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-135154 Massimo Maugeri Fri, 17 Dec 2010 16:28:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-135154 Ho aggiornato questo spazio permanente dedicato al rapporto tra "letteratura e fumetti" accennando a "Hernán Henriquez e Gugulandia: Il disegno animato cubano e il fumetto satirico, con il contributo di Gordiano Lupi e in collaborazione con il blog "Terzapagina"... Ho aggiornato questo spazio permanente dedicato al rapporto tra “letteratura e fumetti” accennando a “Hernán Henriquez e Gugulandia: Il disegno animato cubano e il fumetto satirico, con il contributo di Gordiano Lupi e in collaborazione con il blog “Terzapagina”…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-118131 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 17:22:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-118131 Pubblico anche questo articolo apparso su "Siracusa news". - <b>Vittorini in America: il libro di Annalisa Stancanelli dedicato a Vittorini e i fumetti è esposto all’Italian American Museum di New York</b> - Il sogno dello scrittore siracusano Elio Vittorini di andare a New York e fare un lungo viaggio negli Stati Uniti non si realizzò mai, prima per motivi politici, poi per l’emergere di tristi vicende familiari e infine per la malattia che poi lo condusse alla morte. Il libro di una siracusana, Annalisa Stancanelli, collaboratrice della nostra testata, su “Vittorini e i fumetti del Politecnico” è, invece, sbarcato a New York e dalla settimana scorsa è esposto all’Italian American Museum. E’ stato lo scrittore nisseno Salvatore Paci a consegnare il saggio della Stancanelli, insieme al suo suggestivo romanzo “2012”, al direttore del celebre Museo di Murberry Street, Joseph Scelsa, come esempi della narrativa e saggistica siciliana. Paci ha evidenziato la calorosa accoglienza ai due libri tributata da tutti i presenti alla cerimonia di consegna, dai membri dello staff del Museo a numerosi italoamericani e visitatori, che sono rimasti sorpresi della novità contenuta nello studio della docente aretusea; è a conoscenza di pochi studiosi, infatti, la storia della scelta “libera” e coraggiosa dello scrittore siracusano di pubblicare fumetti americani, da Popeye a Topolino, sul “Politecnico” , prestigiosa rivista culturale del secondo dopoguerra alla quale era destinato il compito di fondare “una nuova cultura”. “E la storia di Vittorini si risolve in un’unica immagine, stupenda e indimenticabile per chi l’ha conosciuto in vita. L’immagine della libertà, legata alla prima pronuncia della verità umana” diceva Carlo Bo, che aveva apprezzato la cifra più importante della mente e dell’animo di Elio Vittorini, l’aspirazione insaziabile alla libertà, in tutte le sue sfumature. Era il continente Americano per il siracusano Elio il paradigma della libertà a tal punto di desiderare per tutta la seconda parte della sua vita, dal secondo dopoguerra a pochi anni prima della morte, di recarvisi; a questo scopo lasciò all’editore americano dei suoi libri una parte dei guadagni per poter poi finanziare un eventuale suo viaggio. Nonostante qualche anno prima di morire avesse confessato a Mario Rigoni Stern il suo sogno di trasferirsi in Canada, era New York, tuttavia, ad attrarlo come una calamita, la metropoli a cui aveva dedicato un lungo articolo con foto sul Politecnico in un numero del giugno 1946. “Per la nostra fantasia di ribelli a una società provinciale troppo disposta alle sieste e agli idilli in mezzo al silenzio della natura, New York significò la Città, un luogo dove gli uomini avessero assunto, senza evasioni né rimorsi, con tutto il coraggio e la pertinacia, il proprio compito di incidere e trasformare a forza di cronaca la torbida faccia del mondo”. Ora, grazie al libro di una siracusana ed alla bravura di uno scrittore nisseno, New York potrà sapere della passione del siciliano Vittorini per Topolino e Snoopy. Pubblico anche questo articolo apparso su “Siracusa news”.
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Vittorini in America: il libro di Annalisa Stancanelli dedicato a Vittorini e i fumetti è esposto all’Italian American Museum di New York
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Il sogno dello scrittore siracusano Elio Vittorini di andare a New York e fare un lungo viaggio negli Stati Uniti non si realizzò mai, prima per motivi politici, poi per l’emergere di tristi vicende familiari e infine per la malattia che poi lo condusse alla morte. Il libro di una siracusana, Annalisa Stancanelli, collaboratrice della nostra testata, su “Vittorini e i fumetti del Politecnico” è, invece, sbarcato a New York e dalla settimana scorsa è esposto all’Italian American Museum. E’ stato lo scrittore nisseno Salvatore Paci a consegnare il saggio della Stancanelli, insieme al suo suggestivo romanzo “2012”, al direttore del celebre Museo di Murberry Street, Joseph Scelsa, come esempi della narrativa e saggistica siciliana. Paci ha evidenziato la calorosa accoglienza ai due libri tributata da tutti i presenti alla cerimonia di consegna, dai membri dello staff del Museo a numerosi italoamericani e visitatori, che sono rimasti sorpresi della novità contenuta nello studio della docente aretusea; è a conoscenza di pochi studiosi, infatti, la storia della scelta “libera” e coraggiosa dello scrittore siracusano di pubblicare fumetti americani, da Popeye a Topolino, sul “Politecnico” , prestigiosa rivista culturale del secondo dopoguerra alla quale era destinato il compito di fondare “una nuova cultura”. “E la storia di Vittorini si risolve in un’unica immagine, stupenda e indimenticabile per chi l’ha conosciuto in vita. L’immagine della libertà, legata alla prima pronuncia della verità umana” diceva Carlo Bo, che aveva apprezzato la cifra più importante della mente e dell’animo di Elio Vittorini, l’aspirazione insaziabile alla libertà, in tutte le sue sfumature. Era il continente Americano per il siracusano Elio il paradigma della libertà a tal punto di desiderare per tutta la seconda parte della sua vita, dal secondo dopoguerra a pochi anni prima della morte, di recarvisi; a questo scopo lasciò all’editore americano dei suoi libri una parte dei guadagni per poter poi finanziare un eventuale suo viaggio. Nonostante qualche anno prima di morire avesse confessato a Mario Rigoni Stern il suo sogno di trasferirsi in Canada, era New York, tuttavia, ad attrarlo come una calamita, la metropoli a cui aveva dedicato un lungo articolo con foto sul Politecnico in un numero del giugno 1946. “Per la nostra fantasia di ribelli a una società provinciale troppo disposta alle sieste e agli idilli in mezzo al silenzio della natura, New York significò la Città, un luogo dove gli uomini avessero assunto, senza evasioni né rimorsi, con tutto il coraggio e la pertinacia, il proprio compito di incidere e trasformare a forza di cronaca la torbida faccia del mondo”. Ora, grazie al libro di una siracusana ed alla bravura di uno scrittore nisseno, New York potrà sapere della passione del siciliano Vittorini per Topolino e Snoopy.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-118130 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 17:20:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-118130 Inoltre Annalisa mi dà la bella notizia che il suo libro è esposto a New York presso l'iTALIAN AMERICAN MUSEUM. Complimenti ad Annalisa Stancanelli. Inoltre Annalisa mi dà la bella notizia che il suo libro è esposto a New York presso l’iTALIAN AMERICAN MUSEUM.
Complimenti ad Annalisa Stancanelli.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-118128 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 17:18:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-118128 "Riprendo" questo post per mettervi al corrente di un bell'evento segnalatomi da <b>Annalisa Stancanelli</b>. Riporto, di seguito, il comunicato. - Il 23 luglio saranno trascorsi 102 anni dalla nascita di Elio Vittorini; al Bar Minerva di Siracusa in Ortigia di fronte alla via chiamata dallo scrittore la Parasanghea nel Garofano Rosso la professoressa universitaria Gigliola Nocera, la giornalista e scrittrice Annalisa Stancanelli e il giornalista Dino Cartia parleranno di Vittorini. La "Vittoriniana " sarà un 'occasione per parlare con Annalisa Stancanelli del suo libro "Vittorini e i balloons. Vittorini e i fumetti del Politecnico" (Bonanno editore) recentemente esposto all'Italian American Museum di New York e delle sue nuove ricerche su Vittorini e l'immagine che confluiranno in un nuovo libro, pittura, fotografia e arti visive in generale, del libro di Dino Cartia su Elio Vittorini "Occhio di sole.Elio Vittorini, Siracusa nel cuore" (ed.La Voce) e dei due libri pubblicati da Emanuele Romeo editore che riguardano le opere del padre di Vittorini, Sebastiano, una traduzione e una raccolta di poesie. Presenterà la serata la giornalista Veronica Tomassini, leggerà brani tratti dai libri Mirella Parisini. Presenti anche Emanuele Romeo e Armando Galea. “Riprendo” questo post per mettervi al corrente di un bell’evento segnalatomi da Annalisa Stancanelli.
Riporto, di seguito, il comunicato.
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Il 23 luglio saranno trascorsi 102
anni dalla nascita di Elio
Vittorini; al Bar Minerva di Siracusa in
Ortigia di fronte alla via
chiamata dallo scrittore la Parasanghea nel
Garofano Rosso la
professoressa universitaria Gigliola Nocera, la
giornalista e
scrittrice Annalisa Stancanelli e il giornalista Dino
Cartia parleranno
di Vittorini. La “Vittoriniana ” sarà un ‘occasione
per parlare con
Annalisa Stancanelli del suo libro “Vittorini e i
balloons. Vittorini e
i fumetti del Politecnico” (Bonanno editore)
recentemente esposto
all’Italian American Museum di New York e delle
sue nuove ricerche su
Vittorini e l’immagine che confluiranno in un
nuovo libro, pittura,
fotografia e arti visive in generale, del libro
di Dino Cartia su Elio
Vittorini “Occhio di sole.Elio Vittorini,
Siracusa nel cuore” (ed.La
Voce) e dei due libri pubblicati da
Emanuele Romeo editore che
riguardano le opere del padre di Vittorini,
Sebastiano, una traduzione
e una raccolta di poesie. Presenterà la
serata la giornalista Veronica
Tomassini, leggerà brani tratti dai
libri Mirella Parisini. Presenti
anche Emanuele Romeo e Armando Galea.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-118127 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 17:17:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-118127 Grazie mille, cara Stefania... Grazie mille, cara Stefania…

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Di: Stefania http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-115585 Stefania Wed, 23 Jun 2010 15:04:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-115585 CHE BELLO QUESTO POST!! Io ho imparato a leggere a 4 anni con Topolino, mi ricordo ancora la prima riga che ho letto "siamo salvi!ecco che arriva un carro di fieno!!" Topolino e Shamrock Bondes...Sono, come ho già scritto in un altro post, una lettrice onnivora. Ho amato tutti i fumetti dei paperi nella mia infanzia, oltre a Tiramolla, la Pantera Rosa, Diabolik, Alan Ford, Zagor, Tex, Supermen,Spiderman....poi crescendo ho imparato ad amare Milo Manara, Hugo Pratt, Crepax e poi... i fumetti argentini, l'eternauta, Wood e Salinas, amo immensamente Dago che mi ha fatto conoscere il xiv secolo in un modo inaspettato.... quando in stazione vedo raccolte di Lanciostory non riesco a fare a meno di comprarle, una volta ho anche perso il treno!!e poi Dylan Dog, Martin Mistere.... Ci sono dei liberi bellissimi, che sono paragonabili a dei racconti e serie lunghissime che sono come e meglio di un romanzo.... Meglio un buon fumetto che un libro di Fabio Volo o di Moccia....ma in questo forse denuncio la mia età...(oltre al fatto che non conosco i manga giapponesi ..) CHE BELLO QUESTO POST!!
Io ho imparato a leggere a 4 anni con Topolino, mi ricordo ancora la prima riga che ho letto “siamo salvi!ecco che arriva un carro di fieno!!” Topolino e Shamrock Bondes…Sono, come ho già scritto in un altro post, una lettrice onnivora. Ho amato tutti i fumetti dei paperi nella mia infanzia, oltre a Tiramolla, la Pantera Rosa, Diabolik, Alan Ford, Zagor, Tex, Supermen,Spiderman….poi crescendo ho imparato ad amare Milo Manara, Hugo Pratt, Crepax e poi… i fumetti argentini, l’eternauta, Wood e Salinas, amo immensamente Dago che mi ha fatto conoscere il xiv secolo in un modo inaspettato…. quando in stazione vedo raccolte di Lanciostory non riesco a fare a meno di comprarle, una volta ho anche perso il treno!!e poi Dylan Dog, Martin Mistere….
Ci sono dei liberi bellissimi, che sono paragonabili a dei racconti e serie lunghissime che sono come e meglio di un romanzo….
Meglio un buon fumetto che un libro di Fabio Volo o di Moccia….ma in questo forse denuncio la mia età…(oltre al fatto che non conosco i manga giapponesi ..)

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Di: Gianfranco Manfredi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-110236 Gianfranco Manfredi Sat, 08 May 2010 11:21:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-110236 Cara Sabina, scrivo solo per segnalarti una mancanza e un'urgenza (a mio avviso). Sparagna ha sempre incrociato nelle riviste da lui dirette fumetto e realtà sociale, compito che oggi pare passato alle graphic novel (ma in versione prevalentemente autobiografica, minimalista e melanconica). La realtà giovanile in particolare nel fumetto italiano pare marginalizzata. da noi non sono usciti fumetti come Love and Rockets, tanto per fare un esempio. La Bonelli si mantiene da sempre sul suo specifico ambito narrativo che è quello dell'avventura pura. La Disney si sa. Altri editori lavorano in un solco imitativo della produzione fumettistica più diffusa. Le riviste si sono inaridite, se non spente. D'altro canto la GRAFICA in generale (anche quella murale) fa oggi parte della cultura giovanile spontanea molto più di qualche decennio fa. Si potrebbe dire che il posto occupato dalla musica per i giovani degli anni 60 e 70, sia stato oggi occupato dalla grafica. Questi giovani in Italia non trovano sbocco espressivo, in quanto gli editori maggiori si tengono lontani per loro scelta da temi contemporanei e dalla rappresentazione della realtà giovanile in particolare. Soltanto i Manga si sono lasciati largamente infettare, ma si sa, non sono di produzione italiana. Dunque progetti come il tuo rispondono a un'indubbia esigenza e spero possano trovare diffusione , magari attraverso la Rete, superando il modello dell'esordio individuale ( molti esordienti sono stati pubblicati dal Centro Andrea Pazienza, sulla rivista Schizzo e supplementi, ma la maggior parte di questi esordi sono rimasti fini a se stessi). Personalmente mi occupo di scenari storici (il west, l'Etiopia - vedi il mio fumetto Volto nascosto - la Cina - vedi la nuova serie cui sto lavorando ambientata durante la Rivolta dei Boxer e che uscirà nell'inverno 2011), dove sono richiesti disegnatori assai esperti e la libertà grafica è ridotta anche per problemi di format, di racconto sequenziale ecc., caratteristiche fondanti del fumetto narrativo e popolare. Però molto altro si dovrebbe fare e di questa mancanza sono consapevole. Un ragazzo di oggi se apre un albo a fumetti, può sempre volare con la fantasia, però non ritrova se stesso, non vede gli ambienti in cui vive, non sente rispecchiati i suoi problemi, né trova espressa la creatività della sua generazione. Questo rinnovamento del fumetto italiano è mia convinzione che possa venire solo dal basso. Dunque faccio i migliori auspici per la tua iniziativa. Cara Sabina, scrivo solo per segnalarti una mancanza e un’urgenza (a mio avviso). Sparagna ha sempre incrociato nelle riviste da lui dirette fumetto e realtà sociale, compito che oggi pare passato alle graphic novel (ma in versione prevalentemente autobiografica, minimalista e melanconica). La realtà giovanile in particolare nel fumetto italiano pare marginalizzata. da noi non sono usciti fumetti come Love and Rockets, tanto per fare un esempio. La Bonelli si mantiene da sempre sul suo specifico ambito narrativo che è quello dell’avventura pura. La Disney si sa. Altri editori lavorano in un solco imitativo della produzione fumettistica più diffusa. Le riviste si sono inaridite, se non spente. D’altro canto la GRAFICA in generale (anche quella murale) fa oggi parte della cultura giovanile spontanea molto più di qualche decennio fa. Si potrebbe dire che il posto occupato dalla musica per i giovani degli anni 60 e 70, sia stato oggi occupato dalla grafica. Questi giovani in Italia non trovano sbocco espressivo, in quanto gli editori maggiori si tengono lontani per loro scelta da temi contemporanei e dalla rappresentazione della realtà giovanile in particolare. Soltanto i Manga si sono lasciati largamente infettare, ma si sa, non sono di produzione italiana. Dunque progetti come il tuo rispondono a un’indubbia esigenza e spero possano trovare diffusione , magari attraverso la Rete, superando il modello dell’esordio individuale ( molti esordienti sono stati pubblicati dal Centro Andrea Pazienza, sulla rivista Schizzo e supplementi, ma la maggior parte di questi esordi sono rimasti fini a se stessi). Personalmente mi occupo di scenari storici (il west, l’Etiopia – vedi il mio fumetto Volto nascosto – la Cina – vedi la nuova serie cui sto lavorando ambientata durante la Rivolta dei Boxer e che uscirà nell’inverno 2011), dove sono richiesti disegnatori assai esperti e la libertà grafica è ridotta anche per problemi di format, di racconto sequenziale ecc., caratteristiche fondanti del fumetto narrativo e popolare. Però molto altro si dovrebbe fare e di questa mancanza sono consapevole. Un ragazzo di oggi se apre un albo a fumetti, può sempre volare con la fantasia, però non ritrova se stesso, non vede gli ambienti in cui vive, non sente rispecchiati i suoi problemi, né trova espressa la creatività della sua generazione. Questo rinnovamento del fumetto italiano è mia convinzione che possa venire solo dal basso. Dunque faccio i migliori auspici per la tua iniziativa.

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-109763 Sabina Corsaro Tue, 04 May 2010 07:58:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-109763 Grazie caro Massimo, incrociamo le dita! Grazie caro Massimo, incrociamo le dita!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108983 Massimo Maugeri Sun, 25 Apr 2010 21:45:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108983 Cara Sabi, auguro gran fortuna al laboratorio fumettistico che hai organizzato. Conoscendoti sono certo che si tradurrà in un meritato (e prolungato) successo. Cara Sabi, auguro gran fortuna al laboratorio fumettistico che hai organizzato. Conoscendoti sono certo che si tradurrà in un meritato (e prolungato) successo.

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108963 Sabina Corsaro Sun, 25 Apr 2010 17:55:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108963 Caro Massimo, vedremo come si svolgeranno gli incontri, siamo ancora nella fase promozionale (non ancora esauritasi) ma con piacere vi aggiornerò sugli esiti. Potremmo pensare al fatto di farlo diventare un laboratorio permanente, coinvolgendo ad esempio per ogni ciclo un esperto del Fumetto (come partecipazione straordinaria) che possa offrire la propria presenza per qualche incontro con gli allievi del laboratorio. In realtà i curatori del laboratorio potrebbero essere vari e diversi di volta in volta, per dare la possibilità ai vari gruppi di allievi di conoscere vari tipi di fumetto, poiché ogni professionista porta un suo particolare e specifico genere. Certo se Vincenzo Sparagna e qualcun altro fossero in modo costante presenti per ogni ciclo sarebbe importante e prestigioso. Il nostro, intanto, caro Massimo, è un primo esperimento, quindi stiamo un po' vedendo anche il tipo di approccio col pubblico. Ad esempio i corsi di fotografia hanno già avuto il loro riscontro, ed è stato più facile mettersi in moto. Per quanto ci siano molti appassionati di fumetto siamo anche consapevoli che ci saranno riscontri diversi in base alle differenti città, in base al contesto culturale, all'attivismo e dinamismo di queste. Il nostro progetto è anche quello di tentare la stessa iniziativa anche in qualche altra città, per capire il grado di ricezione. E' un tentativo un po' temerario ma siamo ottimisti. Sono lieta di aver avuto il commento di Gianfranco Manfredi, spero di confrontarmi nuovamente con lui in seguito. Caro Massimo, vedremo come si svolgeranno gli incontri, siamo ancora nella fase promozionale (non ancora esauritasi) ma con piacere vi aggiornerò sugli esiti.
Potremmo pensare al fatto di farlo diventare un laboratorio permanente, coinvolgendo ad esempio per ogni ciclo un esperto del Fumetto (come partecipazione straordinaria) che possa offrire la propria presenza per qualche incontro con gli allievi del laboratorio.
In realtà i curatori del laboratorio potrebbero essere vari e diversi di volta in volta, per dare la possibilità ai vari gruppi di allievi di conoscere vari tipi di fumetto, poiché ogni professionista porta un suo particolare e specifico genere. Certo se Vincenzo Sparagna e qualcun altro fossero in modo costante presenti per ogni ciclo sarebbe importante e prestigioso.

Il nostro, intanto, caro Massimo, è un primo esperimento, quindi stiamo un po’ vedendo anche il tipo di approccio col pubblico. Ad esempio i corsi di fotografia hanno già avuto il loro riscontro, ed è stato più facile mettersi in moto.
Per quanto ci siano molti appassionati di fumetto siamo anche consapevoli che ci saranno riscontri diversi in base alle differenti città, in base al contesto culturale, all’attivismo e dinamismo di queste. Il nostro progetto è anche quello di tentare la stessa iniziativa anche in qualche altra città, per capire il grado di ricezione.
E’ un tentativo un po’ temerario ma siamo ottimisti.

Sono lieta di aver avuto il commento di Gianfranco Manfredi, spero di confrontarmi nuovamente con lui in seguito.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108550 Massimo Maugeri Thu, 22 Apr 2010 21:54:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108550 Ho anche aggiornato questo post inserendo il testo del gradito intervento di Gianfranco Manfredi (corredandolo con foto)... guardate su, alla fine del post. Reputo questo intervento particolarmente interessante, dato che Manfredi ha grande competenza sia dal punto di vista letterario (è uno scrittore prolifico che ha pubblicato con diversi editori: da Feltrinelli a Gargoyle), sia dal punto di vista fumettistico (è il creatore della serie Bonelli, “Magico Vento”). Ho anche aggiornato questo post inserendo il testo del gradito intervento di Gianfranco Manfredi (corredandolo con foto)… guardate su, alla fine del post.
Reputo questo intervento particolarmente interessante, dato che Manfredi ha grande competenza sia dal punto di vista letterario (è uno scrittore prolifico che ha pubblicato con diversi editori: da Feltrinelli a Gargoyle), sia dal punto di vista fumettistico (è il creatore della serie Bonelli, “Magico Vento”).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108548 Massimo Maugeri Thu, 22 Apr 2010 21:51:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108548 Cara Sabina, grazie per essere intervenuta. Quando potrai (se potrai), ti invito a raccontarci qualcosa sugli esiti (sul riscontro) derivante dal “Laboratorio di Fumetto” che hai messo su con "Lo Schiaffo". Domanda: hai mai pensato di farlo diventare un laboratorio permanente? Cara Sabina,
grazie per essere intervenuta.
Quando potrai (se potrai), ti invito a raccontarci qualcosa sugli esiti (sul riscontro) derivante dal “Laboratorio di Fumetto” che hai messo su con “Lo Schiaffo”.
Domanda: hai mai pensato di farlo diventare un laboratorio permanente?

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108536 Sabina Corsaro Thu, 22 Apr 2010 17:19:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108536 chiedo venia per vari periodi lasciati un po' sospesi ma vado molto di fretta... chiedo venia per vari periodi lasciati un po’ sospesi ma vado molto di fretta…

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108535 Sabina Corsaro Thu, 22 Apr 2010 17:17:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108535 Eccomi di nuovo qui. Comincio da Vincenzo Sparagna. Cosa dire di lui? Gli appassionati di fumetto (specie quelli che avevano già più di 15 anni negli anni '80) non possono non ricordare i grandi nomi legati alle innovazioni e provocazioni artistiche rappresentate dalla rivista "Cannibale" (diretta dal Gruppo Tamburini, Scòzzari, Pazienza, Mattioli e liberatore) Oppure a Il Male, Frìzzer, che per l'Italia e l'Europa di quegli anni costituiscono un momento di forte impatto e di significativo passaggio culturale. E sapranno molto più di me (che non sono un'esperta di fumetto ma mi piace creare spazi e spunti per l'arte in tutti i suoi codici espressivi e credo che il FUMETTO DOC vada preservato e messo in evidenza accanto alle altre forme d'arte. Vincenzo Sparagna è una persona di intenso spessore culturale, ha l'animo dell'artista che crede che le sue esigenze artistiche partano e confluiscano in quella che lui chiama 'missione'. Per il discorso fatto da lei Gianfranco, ritengo che ogni linguaggio sia esaustivo e autonomo e che le trasposizioni (di qualsiasi natura siano e qualunque effetto producano) attuino una penalizzazione del prodotto finale. E' vero ci sono libri che rientrano trai capolavori mondiali da cui sono nate altrettanti capolavori nei linguaggi artistici 'alternativi' (nel senso di altra forma): pensiamo a Il Gattopardo: capolavoro nella letteratura, capolavoro nel film di Visconti. Forse bisognerebbe capire che tra un quadro ed un libro passano miriadi di differenze ma non legate ad una gerarchia, così come tra un pezzo musicale e una striscia di fumetto. Eppure tutti sono TESTO e quindi parlano attraverso il loro linguaggio: non aspettiamoci un film sull'Odissea fedele tout court ai versi Omerici. Ci sono poi i casi in cui avviene un paradosso: la trasposizione risulta più efficace e popolare del testo originario (Cavalleria Rusticana ne è un esempio lampante, così come altri). Eccomi di nuovo qui.
Comincio da Vincenzo Sparagna. Cosa dire di lui? Gli appassionati di fumetto (specie quelli che avevano già più di 15 anni negli anni ‘80) non possono non ricordare i grandi nomi legati alle innovazioni e provocazioni artistiche rappresentate dalla rivista “Cannibale” (diretta dal Gruppo Tamburini, Scòzzari, Pazienza, Mattioli e liberatore) Oppure a Il Male, Frìzzer, che per l’Italia e l’Europa di quegli anni costituiscono un momento di forte impatto e di significativo passaggio culturale.
E sapranno molto più di me (che non sono un’esperta di fumetto ma mi piace creare spazi e spunti per l’arte in tutti i suoi codici espressivi e credo che il FUMETTO DOC vada preservato e messo in evidenza accanto alle altre forme d’arte.
Vincenzo Sparagna è una persona di intenso spessore culturale, ha l’animo dell’artista che crede che le sue esigenze artistiche partano e confluiscano in quella che lui chiama ‘missione’.

Per il discorso fatto da lei Gianfranco, ritengo che ogni linguaggio sia esaustivo e autonomo e che le trasposizioni (di qualsiasi natura siano e qualunque effetto producano) attuino una penalizzazione del prodotto finale. E’ vero ci sono libri che rientrano trai capolavori mondiali da cui sono nate altrettanti capolavori nei linguaggi artistici ‘alternativi’ (nel senso di altra forma): pensiamo a Il Gattopardo: capolavoro nella letteratura, capolavoro nel film di Visconti. Forse bisognerebbe capire che tra un quadro ed un libro passano miriadi di differenze ma non legate ad una gerarchia, così come tra un pezzo musicale e una striscia di fumetto. Eppure tutti sono TESTO e quindi parlano attraverso il loro linguaggio: non aspettiamoci un film sull’Odissea fedele tout court ai versi Omerici. Ci sono poi i casi in cui avviene un paradosso: la trasposizione risulta più efficace e popolare del testo originario (Cavalleria Rusticana ne è un esempio lampante, così come altri).

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Di: Sabina Corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108430 Sabina Corsaro Wed, 21 Apr 2010 15:37:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108430 Intervengo in questo primo momento intanto per salutare tutti gli amici di Letteratitudine e per ringraziarti,caro Massimo, per la tua consueta e gentile ospitalità. Il Laboratorio di Fumetto organizzato da Lo Schiaffo vuole essere un'occasione, un piccolo spazio, per poter coltivare la passione per la letteratura per immagini (come diceva Gianfranco Manfredi, che ho qui il piacere di conoscere). In realtà lo scopo di questo laboratorio di Fumetto è quello di realizzare elaborati (da parte di chi è appassionato di questo tipo di linguaggio artistico) che possano poi essere esposti in una mostra collettiva, essere inviati ad un concorso a carattere nazionale e dare l'opportunità di incontrare un grande nome del mondo del fumetto che è Vincenzo Sparagna, che con molta disponibilità ha accettato di fare parte di questo progetto ed io, in quanto Direttore Editoriale de Lo Schiaffo, non posso che esserne onorata. Le iscrizioni sono ancora in corso quindi il work in projet è ancora da attuarsi. Volevo invece rispondere quanto prima alle mie impressioni su Sparagna e alle considerazioni sulla sua splendida carriera, ponendo anche attenzione agli argomenti interessanto posti da Gianfranco Manfredi. Spero di rispondere stasera o al max entro domattina. Sabina Corsaro Intervengo in questo primo momento intanto per salutare tutti gli amici di Letteratitudine e per ringraziarti,caro Massimo, per la tua consueta e gentile ospitalità.
Il Laboratorio di Fumetto organizzato da Lo Schiaffo vuole essere un’occasione, un piccolo spazio, per poter coltivare la passione per la letteratura per immagini (come diceva Gianfranco Manfredi, che ho qui il piacere di conoscere).

In realtà lo scopo di questo laboratorio di Fumetto è quello di realizzare elaborati (da parte di chi è appassionato di questo tipo di linguaggio artistico) che possano poi essere esposti in una mostra collettiva, essere inviati ad un concorso a carattere nazionale e dare l’opportunità di incontrare un grande nome del mondo del fumetto che è Vincenzo Sparagna, che con molta disponibilità ha accettato di fare parte di questo progetto ed io, in quanto Direttore Editoriale de Lo Schiaffo, non posso che esserne onorata.

Le iscrizioni sono ancora in corso quindi il work in projet è ancora da attuarsi.

Volevo invece rispondere quanto prima alle mie impressioni su Sparagna e alle considerazioni sulla sua splendida carriera, ponendo anche attenzione agli argomenti interessanto posti da Gianfranco Manfredi.

Spero di rispondere stasera o al max entro domattina.
Sabina Corsaro

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Di: Gianfranco Manfredi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108417 Gianfranco Manfredi Wed, 21 Apr 2010 11:08:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108417 Dalle lettura di questo forum, si capisce benissimo, che la maggior parte dei partecipanti è costituita da lettori di narrativa letteraria. Il fumetto è considerato collaterale. Ma chi è oggi il lettore di fumetti? Lo si può ancora considerare un pre-lettore, un lettore debuttante che comincia ad uscire dall'analfabetismo attraverso il supporto delle immagini alla narrazione? No. Oggi la divisione passa tra lettori (di tutto) e non-lettori. I lettori di fumetti (com'è testimoniato dalle rubriche della posta che molti fumetti ospitano) non sono lettori esclusivamente di fumetti, sono anche lettori di romanzi e di saggistica. Al contrario i lettori di romanzi e di saggistica, spesso leggono solo marginalmente i fumetti, nei loro giudizi sui fumetti sono legati al vissuto personale, non certo a una conoscenza della Storia del Fumetto, né della sua Attualità. Un fumetto troppo ingenuo, rozzo nel linguaggio letterario e nella strutturazione delle storie, come in quello grafico/visivo, oggi non avrebbe alcuna possibilità di successo. Il lettore di fumetti è molto più raffinato di quanto non si pensi. A un lettore di fumetti il Moccismo ripugna. Citatemi un solo fumetto che abbia espresso personaggi alla Moccia! Non ne esistono. Eppure la base di massa del fumetto è ben radicata nell'adolescenziale. Ma si tratta di adolescenti molto raffinati. Le strutture di racconto di certi Manga trasposti o nati da cartoni animati (Lupin III, Occhi di gatto, Lady Oscar) sono estremamente complesse e ben più ricche delle trame semplificate e ripetitive dei normali telefilm non animati. Si comincia ad alimentarsi di queste strutture fin da piccolissimi. Spesso quando si comincia a leggere romanzi, si resta delusi nel non rintracciare altrettanta complessità e capacità di seduzione nella Letteratura consueta , quella cioè destinata alla popolarità effimera del Bestseller. Il fumetto di massa è oggi superiore non tanto e non solo per livello estetico, ma per capacità di incidere nella nostra formazione, rispetto alla narrativa di massa che tende a ripetere stereotipi, a parte eccezioni notevoli (come Harry Potter, per dirne una). Banana Yoshimoto ha dichiarato: "non avrei mai potuto scrivere romanzi, se non fossi stata da bambina una fan di lady Oscar". Il fumetto oggi evoca scrittura. Se non si capisce questo, non si capisce il ruolo "letterario" del fumetto. Dalle lettura di questo forum, si capisce benissimo, che la maggior parte dei partecipanti è costituita da lettori di narrativa letteraria. Il fumetto è considerato collaterale. Ma chi è oggi il lettore di fumetti? Lo si può ancora considerare un pre-lettore, un lettore debuttante che comincia ad uscire dall’analfabetismo attraverso il supporto delle immagini alla narrazione? No. Oggi la divisione passa tra lettori (di tutto) e non-lettori. I lettori di fumetti (com’è testimoniato dalle rubriche della posta che molti fumetti ospitano) non sono lettori esclusivamente di fumetti, sono anche lettori di romanzi e di saggistica. Al contrario i lettori di romanzi e di saggistica, spesso leggono solo marginalmente i fumetti, nei loro giudizi sui fumetti sono legati al vissuto personale, non certo a una conoscenza della Storia del Fumetto, né della sua Attualità. Un fumetto troppo ingenuo, rozzo nel linguaggio letterario e nella strutturazione delle storie, come in quello grafico/visivo, oggi non avrebbe alcuna possibilità di successo. Il lettore di fumetti è molto più raffinato di quanto non si pensi. A un lettore di fumetti il Moccismo ripugna. Citatemi un solo fumetto che abbia espresso personaggi alla Moccia! Non ne esistono. Eppure la base di massa del fumetto è ben radicata nell’adolescenziale.
Ma si tratta di adolescenti molto raffinati. Le strutture di racconto di certi Manga trasposti o nati da cartoni animati (Lupin III, Occhi di gatto, Lady Oscar) sono estremamente complesse e ben più ricche delle trame semplificate e ripetitive dei normali telefilm non animati. Si comincia ad alimentarsi di queste strutture fin da piccolissimi. Spesso quando si comincia a leggere romanzi, si resta delusi nel non rintracciare altrettanta complessità e capacità di seduzione nella Letteratura consueta , quella cioè destinata alla popolarità effimera del Bestseller.
Il fumetto di massa è oggi superiore non tanto e non solo per livello estetico, ma per capacità di incidere nella nostra formazione, rispetto alla narrativa di massa che tende a ripetere stereotipi, a parte eccezioni notevoli (come Harry Potter, per dirne una). Banana Yoshimoto ha dichiarato: “non avrei mai potuto scrivere romanzi, se non fossi stata da bambina una fan di lady Oscar”. Il fumetto oggi evoca scrittura. Se non si capisce questo, non si capisce il ruolo “letterario” del fumetto.

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Di: Gianfranco Manfredi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108415 Gianfranco Manfredi Wed, 21 Apr 2010 10:51:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108415 Ci sono personaggi dei fumetti capaci di entrare nell’immaginario collettivo come i grandi personaggi della Letteratura? Dico, ma scherziamo? E' sotto gli occhi di tutti che la letteratura contemporanea è avarissima di grandi personaggi in grado di ripopolare l'immaginario collettivo. Questi grandi personaggi risalgono quasi tutti all'epoca in cui il romanzo era al suo massimo rigoglio e nel quale la differenza tra letteratura colta e letteratura popolare si assottigliava. Oggi la produzione di questi personaggi emblema è quasi per intero frutto della produzione fumettistica. La letteratura contemporanea, più che in sé, ha imposto Personaggi Emblema attraverso il passaggio cinematografico (da Maigret a James Bond). Il fumetto li ha imposti da solo. Prendiamo uno dei più celebri personaggi letterari del mondo: Dracula. Se si fa un'inchiesta volante per la strada, qualsiasi persona interpellata saprebbe dire chi è. Già qui, però, il letterario comincia a fondersi con il cinematografico. Da questo punto di vista Dracula è un antecedente di James Bond. Di altri grandi personaggi letterari non si può dire altrettanto: Madame Bovary ha avuto le sue trasposizioni cinematografiche e televisive, ma non deve nulla della sua popolarità a queste trasposizioni. Ora: quale personaggio letterario contemporaneo può vantare altrettanta trasparenza con l'immaginario popolare? Se si continua il sondaggio stradale chiedendo ai passanti: chi è il Giovane Holden, quanti saprebbero rispondere? Uno su dieci? Uno su cento? Uno su mille? Prendiamo invece un personaggio dei fumetti: l'Uomo ragno, Diabolik, Tex, Valentina, Topolino, Charlie Brown ... chi più ne ha più ne metta, e nella nostra intervista stradale quasi tutti gli interpellati saprebbero di chi si parla. La "narrativa per immagini" (definizione che preferisco a quella di "letteratura disegnata") ha come suo specifico compito e risultato quello di creare Personaggi , ospiti elettivi dell'immaginario popolare. Questo risultato è ottenibile in virtù non solo della composizione del fumetto, ma della sua natura di medium. Un fumetto ci accompagna serialmente dall'infanzia alla maturità. E' parte della nostra formazione costante. Ci sono personaggi dei fumetti capaci di entrare nell’immaginario collettivo come i grandi personaggi della Letteratura?

Dico, ma scherziamo? E’ sotto gli occhi di tutti che la letteratura contemporanea è avarissima di grandi personaggi in grado di ripopolare l’immaginario collettivo. Questi grandi personaggi risalgono quasi tutti all’epoca in cui il romanzo era al suo massimo rigoglio e nel quale la differenza tra letteratura colta e letteratura popolare si assottigliava.
Oggi la produzione di questi personaggi emblema è quasi per intero frutto della produzione fumettistica.
La letteratura contemporanea, più che in sé, ha imposto Personaggi Emblema attraverso il passaggio cinematografico (da Maigret a James Bond).
Il fumetto li ha imposti da solo.

Prendiamo uno dei più celebri personaggi letterari del mondo: Dracula. Se si fa un’inchiesta volante per la strada, qualsiasi persona interpellata saprebbe dire chi è. Già qui, però, il letterario comincia a fondersi con il cinematografico. Da questo punto di vista Dracula è un antecedente di James Bond. Di altri grandi personaggi letterari non si può dire altrettanto: Madame Bovary ha avuto le sue trasposizioni cinematografiche e televisive, ma non deve nulla della sua popolarità a queste trasposizioni. Ora: quale personaggio letterario contemporaneo può vantare altrettanta trasparenza con l’immaginario popolare?
Se si continua il sondaggio stradale chiedendo ai passanti: chi è il Giovane Holden, quanti saprebbero rispondere? Uno su dieci? Uno su cento? Uno su mille?
Prendiamo invece un personaggio dei fumetti: l’Uomo ragno, Diabolik, Tex, Valentina, Topolino, Charlie Brown … chi più ne ha più ne metta, e nella nostra intervista stradale quasi tutti gli interpellati saprebbero di chi si parla.
La “narrativa per immagini” (definizione che preferisco a quella di “letteratura disegnata”) ha come suo specifico compito e risultato quello di creare Personaggi , ospiti elettivi dell’immaginario popolare. Questo risultato è ottenibile in virtù non solo della composizione del fumetto, ma della sua natura di medium. Un fumetto ci accompagna serialmente dall’infanzia alla maturità. E’ parte della nostra formazione costante.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108307 Massimo Maugeri Mon, 19 Apr 2010 19:35:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108307 Qui, invece, la bella intervista a <b>Vincenzo Sparagna... a cura di Sabina Corsaro. http://www.loschiaffo.org/intervista-a-vincenzo-sparagna/ - Sabina, vorresti raccontarci qualcosa in più su Sparagna? Che impressione ti ha fatto?</b> Qui, invece, la bella intervista a Vincenzo Sparagna… a cura di Sabina Corsaro.
http://www.loschiaffo.org/intervista-a-vincenzo-sparagna/
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Sabina, vorresti raccontarci qualcosa in più su Sparagna?
Che impressione ti ha fatto?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-6/#comment-108306 Massimo Maugeri Mon, 19 Apr 2010 19:31:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-108306 Vorrei provare a rilanciare questo forum su "letteratura e fumetti" segnalandovi questo "Laboratorio di Fumetto" rivolto a tutti e organizzato da "Lo Schiaffo" http://www.loschiaffo.org/fumetto-work-in-progress/ - @ Sabina Corsaro Cara Sabina, potresti fornirci qualche informazione in più? Vorrei provare a rilanciare questo forum su “letteratura e fumetti” segnalandovi questo “Laboratorio di Fumetto” rivolto a tutti e organizzato da “Lo Schiaffo”
http://www.loschiaffo.org/fumetto-work-in-progress/
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@ Sabina Corsaro
Cara Sabina, potresti fornirci qualche informazione in più?

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Di: angelo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-100206 angelo Thu, 04 Mar 2010 16:29:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-100206 dopo la lettura di Farsi un fuoco di Chabouté (http://www.edizionibd.it/volumi.php?id=630) riaggiorno la segnalazione con cui si chiudeva momentaneamente questo post su letteratura e fumetti. che dire, se non che invito tutti gli amanti dei fumetti a leggere l'albo, pubblicato da edizioni BD? Farsi un fuoco è infatti un succoso aggiornamento di una tradizione di adattamenti letterari già molto affascinante (basti pensare al grande Dino Battaglia). Considerando che il racconto di London da cui è tratto il fumetto è amatissimo da folle di lettori, la sfida non era da poco. buona lettura a tutti. dopo la lettura di Farsi un fuoco di Chabouté (http://www.edizionibd.it/volumi.php?id=630) riaggiorno la segnalazione con cui si chiudeva momentaneamente questo post su letteratura e fumetti.
che dire, se non che invito tutti gli amanti dei fumetti a leggere l’albo, pubblicato da edizioni BD? Farsi un fuoco è infatti un succoso aggiornamento di una tradizione di adattamenti letterari già molto affascinante (basti pensare al grande Dino Battaglia). Considerando che il racconto di London da cui è tratto il fumetto è amatissimo da folle di lettori, la sfida non era da poco.
buona lettura a tutti.

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Di: angelo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-89175 angelo Wed, 20 Jan 2010 22:50:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-89175 visto che di letteratura e fumetto si parlava, non posso non segnalare questo volume, Farsi un fuoco, di Chabouté, pubblicato da BD, ispirato a uno dei più famosi racconti del grande Jack London: http://www.edizionibd.it/volumi.php?id=630 visto che di letteratura e fumetto si parlava, non posso non segnalare questo volume, Farsi un fuoco, di Chabouté, pubblicato da BD, ispirato a uno dei più famosi racconti del grande Jack London:
http://www.edizionibd.it/volumi.php?id=630

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Di: Alessandro Del Gaudio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-84785 Alessandro Del Gaudio Tue, 22 Dec 2009 12:37:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-84785 Grazie Massimo. ;) Grazie Massimo. ;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-84178 Massimo Maugeri Tue, 15 Dec 2009 20:59:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-84178 @ Alessandro Del Gaudio In bocca al lupo, caro Alessandro. Mi permetto di inserire il link diretto: http://www.ilfoglioletterario.it/Catalogo_Fumetti_Kyoko.htm @ Alessandro Del Gaudio
In bocca al lupo, caro Alessandro.
Mi permetto di inserire il link diretto:
http://www.ilfoglioletterario.it/Catalogo_Fumetti_Kyoko.htm

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-84177 Massimo Maugeri Tue, 15 Dec 2009 20:58:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-84177 Grazie mille, Angelo. Cercherò di saperne di più su Grant Morrison. Grazie mille, Angelo. Cercherò di saperne di più su Grant Morrison.

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Di: Alessandro Del Gaudio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-84167 Alessandro Del Gaudio Tue, 15 Dec 2009 18:13:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-84167 Ciao Massimo, il mio libro è uscito oggi. Tra l'altro fino al 31 dicembre, per chi lo compra direttamente tramite l'editore è acquistabile a metà prezzo, vale a dire 7,50 euro. Si puà consultare il sito www.ilfoglioletterario.it Ciao Massimo, il mio libro è uscito oggi. Tra l’altro fino al 31 dicembre, per chi lo compra direttamente tramite l’editore è acquistabile a metà prezzo, vale a dire 7,50 euro. Si puà consultare il sito http://www.ilfoglioletterario.it

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Di: angelo o. m. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-84120 angelo o. m. Tue, 15 Dec 2009 09:28:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-84120 Grant Morrison è un autore di successo che negli anni è sempre a imporre il suo stile visionario, vero marchio di fabbrica, anche ai personaggi più importanti. Ha firmato tantissime opere, si va da Animal man (stupendo) ai volumi degli X men, ma la lista sarebbe lunga. Grant Morrison è un autore di successo che negli anni è sempre a imporre il suo stile visionario, vero marchio di fabbrica, anche ai personaggi più importanti. Ha firmato tantissime opere, si va da Animal man (stupendo) ai volumi degli X men, ma la lista sarebbe lunga.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83935 Massimo Maugeri Sun, 13 Dec 2009 17:51:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83935 @ Alessandro Del Gaudio Grazie, Alessandro... facci sapere quando il tuo libro (che come ho detto è in uscita) sarà disponibile per l'acquisto... @ Alessandro Del Gaudio
Grazie, Alessandro… facci sapere quando il tuo libro (che come ho detto è in uscita) sarà disponibile per l’acquisto…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83934 Massimo Maugeri Sun, 13 Dec 2009 17:50:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83934 @ Angelo Se penso agli X-Men dei fumetti la mente va subito al mitico numero uno firmato dallo storico duo Stan Lee & Jack Kirby (dovrei averne una copia dell'editoriale Corno conservata da qualche parte). Mi piacerebbe saperne di più su Grant Morrison... @ Angelo
Se penso agli X-Men dei fumetti la mente va subito al mitico numero uno firmato dallo storico duo Stan Lee & Jack Kirby (dovrei averne una copia dell’editoriale Corno conservata da qualche parte). Mi piacerebbe saperne di più su Grant Morrison…

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Di: Alessandro Del Gaudio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83894 Alessandro Del Gaudio Sat, 12 Dec 2009 15:24:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83894 Ciao Massimo, credo che i manga negli ultimi anni si siano guadagnati una buona fetta di considerazione e rispettibilità nell'ambito editoriale, dando scacco al fumetto occidentale forse proprio per la varietà delle temariche affrontate. Come specificato anche nel mio saggio, esiste una sorta di Hollywood del fumetto, ed è proprio quella del fumetto giapponese che è l'unico a trattare tutti i possibili argomenti un po' come fa l'America con il cinema. E oggi si parla molto di più di manga, vuoi perché ci sono molti autori occidentali che hanno allacciato un interscambio artistico con quelli giapponesi, vuoi perché il tratto stilistico manga è ormai diffuso, vuoi ancora per l'affermarsi del cinema d'animazione d'Oriente che con autori quali Hayao Miyazaki e Satoshi Kon si è fatto apprezzare nei prinicipali festival mondiali. Le ragioni potrebbero essere molteplici... Il lettore tipo è compreso tra i quindici e i quarant'anni, cioé tra chi è cresciuto con i manga nelle edicole e chi ricorda con nostalgia i cartoni animati degli anni 70. Ciao Massimo, credo che i manga negli ultimi anni si siano guadagnati una buona fetta di considerazione e rispettibilità nell’ambito editoriale, dando scacco al fumetto occidentale forse proprio per la varietà delle temariche affrontate. Come specificato anche nel mio saggio, esiste una sorta di Hollywood del fumetto, ed è proprio quella del fumetto giapponese che è l’unico a trattare tutti i possibili argomenti un po’ come fa l’America con il cinema. E oggi si parla molto di più di manga, vuoi perché ci sono molti autori occidentali che hanno allacciato un interscambio artistico con quelli giapponesi, vuoi perché il tratto stilistico manga è ormai diffuso, vuoi ancora per l’affermarsi del cinema d’animazione d’Oriente che con autori quali Hayao Miyazaki e Satoshi Kon si è fatto apprezzare nei prinicipali festival mondiali. Le ragioni potrebbero essere molteplici… Il lettore tipo è compreso tra i quindici e i quarant’anni, cioé tra chi è cresciuto con i manga nelle edicole e chi ricorda con nostalgia i cartoni animati degli anni 70.

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Di: angelo o. m. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83874 angelo o. m. Fri, 11 Dec 2009 23:17:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83874 molto interessanti i nuovi contributi al post. a proposito di fumetti, ho appena finito di leggere le ristampe dei primi 4 volumi degli x men di grant morrison, e li trovo molto belli. chissà cosa ne pensano i lettori di letteratitudine di quel geniaccio di grant morrison. molto interessanti i nuovi contributi al post.
a proposito di fumetti, ho appena finito di leggere le ristampe dei primi 4 volumi degli x men di grant morrison, e li trovo molto belli. chissà cosa ne pensano i lettori di letteratitudine di quel geniaccio di grant morrison.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83870 Maria Lucia Riccioli Fri, 11 Dec 2009 21:43:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83870 Ricambio il saluto... Parlaci meglio del mondo giapponese, come ti chiedeva Massimo. E poi del superamento della nostalgia. :-) Ricambio il saluto…
Parlaci meglio del mondo giapponese, come ti chiedeva Massimo. E poi del superamento della nostalgia.
:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83868 Massimo Maugeri Fri, 11 Dec 2009 21:40:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83868 Be', Paolo... chi vorrà conoscere il seguito, potrà sempre acquistare il libro :-)) In bocca al lupo! Be’, Paolo… chi vorrà conoscere il seguito, potrà sempre acquistare il libro :-) )
In bocca al lupo!

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Di: Paolo Gentili http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83854 Paolo Gentili Fri, 11 Dec 2009 17:37:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83854 Ringrazio Maria Lucia e Francesca Giulia per le belle parole. Vorrei però dire che il libro non è tutto così 'nostalgico', anzi, ho cercato di chiarire, più avanti nella Prefazione, che la nostalgia è un elemento, una chiave verso qualcosa di più radicato e profondo. Un saluto, Paolo Ringrazio Maria Lucia e Francesca Giulia per le belle parole. Vorrei però dire che il libro non è tutto così ‘nostalgico’, anzi, ho cercato di chiarire, più avanti nella Prefazione, che la nostalgia è un elemento, una chiave verso qualcosa di più radicato e profondo. Un saluto, Paolo

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83813 Massimo Maugeri Thu, 10 Dec 2009 20:04:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83813 @ Alessandro Del Gaudio Grazie per il tuo intervento, caro Alessandro. Facci sapere quando il tuo libro sarà disponibile per l'acquisto (so che è in uscita nei prossimi giorni). Non conosco benissimo la realta dei manga, in Italia... dunque ti chiedo: che tipo di riscontro c'è, sui manga, nel nostro paese? Esiste un lettore-tipo dei manga giapponesi? @ Alessandro Del Gaudio
Grazie per il tuo intervento, caro Alessandro.
Facci sapere quando il tuo libro sarà disponibile per l’acquisto (so che è in uscita nei prossimi giorni).
Non conosco benissimo la realta dei manga, in Italia… dunque ti chiedo: che tipo di riscontro c’è, sui manga, nel nostro paese? Esiste un lettore-tipo dei manga giapponesi?

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Di: Alessandro Del Gaudio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83781 Alessandro Del Gaudio Thu, 10 Dec 2009 11:30:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83781 Era il 1993, al termine del liceo, proprio il mese di luglio. Ricordo che ero seduto a tavola e per la prima volta avevo visto alla televisione un episodio di Maison Ikkoku. Non era un cartone animato nuovo, non era la prima volta che lo trasmettevano, eppure in tutti gli anni del liceo non avevo mai prestato molto interesse a questa storia che, diversamente da quelle che seguivo, parlava della vita di tutti i giorni. L’autrice non mi era nuova, i tratti ricordavano quelli del più famoso Lamù, una serie ormai diventata cult da noi e che aveva meritato all’autrice il titolo di principessa dei manga. Come scoprii alcuni mesi dopo, il suo nome era Rumiko Takahashi ed era una delle fumettiste meglio pagate al mondo, nonché una delle donne più ricche del Giappone, tanto che ancora oggi i suoi guadagni sono equiparabili a quelli dei grandi campioni dello sport e delle star del cinema. Con Maison Ikkoku fu amore a prima vista. Non nego che la passione scaturì dalla mia esigenza di trovare un posto nel mondo, di crearmi un’indipendenza economica e personale, di mettermi in gioco. In ogni puntata i protagonisti intrecciavano le proprie vicende, che ruotavano per lo più attorno a una decina di personaggi, e delineavano un climax solo apparentemente leggero, robusto invece, ben congegnato. Il Giappone, che agli occhi dell’Occidente appare come una potenza economica in cui tradizione e fantascienza si mescolano, filtrava come un paese del mondo sviluppato, una società matura, opulenta come e, anzi, più della nostra, attraversata da contraddizioni difficili da spiegare. Ma anche come un paese normale, distante dalle visioni di una certa filmografia che del Sol Levante ha sempre e solo mostrato le stranezze e le distanze. Che sorpresa vedere un ragazzo di 19 anni affrontare gli esami per entrare all’università, prendere la metropolitana, fare i lavori più disparati per guadagnarsi da vivere e potersi pagare un affitto in una pensione, soffrire per le delusioni e rialzarsi per ogni piccola conquista. Che sorpresa appassionarsi alla sua storia e scoprire che potrebbe essere quella non solo di qualsiasi giapponese della sua età, ma di qualsiasi ragazzo al mondo. Il manga di Rumiko Takahashi, a cui l’autrice lavorò saltuariamente, mentre realizzava la sua opera prima, Lamù appunto, fu solo l’inizio di una lunga storia che proseguì con altri autori, alcuni dei quali sono trattati in questo saggio. Ma credo che il segno lasciato dalla “principessa dei manga” non si sia limitato al fumetto perché, forse proprio grazie al suo capolavoro, in Giappone prese piede quella letteratura giovanile che ebbe grande seguito anche all’estero e che in Italia è stata inaugurata da Kitchen di Banana Yoshimoto. Era il 1993, al termine del liceo, proprio il mese di luglio. Ricordo che ero seduto a tavola e per la prima volta avevo visto alla televisione un episodio di Maison Ikkoku. Non era un cartone animato nuovo, non era la prima volta che lo trasmettevano, eppure in tutti gli anni del liceo non avevo mai prestato molto interesse a questa storia che, diversamente da quelle che seguivo, parlava della vita di tutti i giorni. L’autrice non mi era nuova, i tratti ricordavano quelli del più famoso Lamù, una serie ormai diventata cult da noi e che aveva meritato all’autrice il titolo di principessa dei manga. Come scoprii alcuni mesi dopo, il suo nome era Rumiko Takahashi ed era una delle fumettiste meglio pagate al mondo, nonché una delle donne più ricche del Giappone, tanto che ancora oggi i suoi guadagni sono equiparabili a quelli dei grandi campioni dello sport e delle star del cinema.
Con Maison Ikkoku fu amore a prima vista. Non nego che la passione scaturì dalla mia esigenza di trovare un posto nel mondo, di crearmi un’indipendenza economica e personale, di mettermi in gioco. In ogni puntata i protagonisti intrecciavano le proprie vicende, che ruotavano per lo più attorno a una decina di personaggi, e delineavano un climax solo apparentemente leggero, robusto invece, ben congegnato. Il Giappone, che agli occhi dell’Occidente appare come una potenza economica in cui tradizione e fantascienza si mescolano, filtrava come un paese del mondo sviluppato, una società matura, opulenta come e, anzi, più della nostra, attraversata da contraddizioni difficili da spiegare. Ma anche come un paese normale, distante dalle visioni di una certa filmografia che del Sol Levante ha sempre e solo mostrato le stranezze e le distanze. Che sorpresa vedere un ragazzo di 19 anni affrontare gli esami per entrare all’università, prendere la metropolitana, fare i lavori più disparati per guadagnarsi da vivere e potersi pagare un affitto in una pensione, soffrire per le delusioni e rialzarsi per ogni piccola conquista. Che sorpresa appassionarsi alla sua storia e scoprire che potrebbe essere quella non solo di qualsiasi giapponese della sua età, ma di qualsiasi ragazzo al mondo.
Il manga di Rumiko Takahashi, a cui l’autrice lavorò saltuariamente, mentre realizzava la sua opera prima, Lamù appunto, fu solo l’inizio di una lunga storia che proseguì con altri autori, alcuni dei quali sono trattati in questo saggio. Ma credo che il segno lasciato dalla “principessa dei manga” non si sia limitato al fumetto perché, forse proprio grazie al suo capolavoro, in Giappone prese piede quella letteratura giovanile che ebbe grande seguito anche all’estero e che in Italia è stata inaugurata da Kitchen di Banana Yoshimoto.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83746 Massimo Maugeri Wed, 09 Dec 2009 22:59:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83746 E un caro saluto di benvenuto anche a Alessandro Del Gaudio. Caro Alessandro, parlaci un po' di questo tuo nuovo libro in uscita sui Manga giapponesi (anche questo uscirà per i tipi de "Il Foglio" dell'amico Gordiano Lupi)... E un caro saluto di benvenuto anche a Alessandro Del Gaudio.
Caro Alessandro, parlaci un po’ di questo tuo nuovo libro in uscita sui Manga giapponesi (anche questo uscirà per i tipi de “Il Foglio” dell’amico Gordiano Lupi)…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83745 Massimo Maugeri Wed, 09 Dec 2009 22:56:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83745 Caro Paolo, grazie per aver inserito questo breve passo tratto dalla Prefazione. Ringrazio anche Gordiano Lupi per averci concesso l'autorizzazione. Caro Paolo, grazie per aver inserito questo breve passo tratto dalla Prefazione.
Ringrazio anche Gordiano Lupi per averci concesso l’autorizzazione.

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Di: Alessandro Del Gaudio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83721 Alessandro Del Gaudio Wed, 09 Dec 2009 21:20:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83721 Ciao Massimo, personalmente trovo che i fumetti e i romanzi siano in grado di completarsi pur restando ben distinti. Purtroppo l'idea comune è che il fumetto sia una forma di intrattenimento più giovanile e pulp, un prodotto usa e getta che solo di recente, fortunatamente, ha cominciato ad essere considerato un'arte. Basta leggere le opere di Miller, di Schulz, della Satrapi, di Hugo Pratt, di Katsura per riconoscere al fumettista un ruolo di autore, con la creazione di personaggi solidi e trame introspettive. E poi ci sono personaggi potenti come i protagonisti dei romanzi, da Batman a Corto Maltese a Kenshiro. Dopo aver stampato un saggio nel 2003 sui supereroi, che è stato ripubblicato in altre due edizioni, tra pochi giorni darò alle stampe un saggio sui manga giovanili, Kyoko mon amour, in cui mi sono occupato della letteratura per immagini. L'editore è Il Foglio, che si è sempre occupato con attenzione della nona arte. Ciao Massimo, personalmente trovo che i fumetti e i romanzi siano in grado di completarsi pur restando ben distinti. Purtroppo l’idea comune è che il fumetto sia una forma di intrattenimento più giovanile e pulp, un prodotto usa e getta che solo di recente, fortunatamente, ha cominciato ad essere considerato un’arte. Basta leggere le opere di Miller, di Schulz, della Satrapi, di Hugo Pratt, di Katsura per riconoscere al fumettista un ruolo di autore, con la creazione di personaggi solidi e trame introspettive. E poi ci sono personaggi potenti come i protagonisti dei romanzi, da Batman a Corto Maltese a Kenshiro. Dopo aver stampato un saggio nel 2003 sui supereroi, che è stato ripubblicato in altre due edizioni, tra pochi giorni darò alle stampe un saggio sui manga giovanili, Kyoko mon amour, in cui mi sono occupato della letteratura per immagini. L’editore è Il Foglio, che si è sempre occupato con attenzione della nona arte.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83698 francesca giulia Wed, 09 Dec 2009 15:52:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83698 Concordo con Maria Lucia,è bellissimo il pensiero espresso in questa prefazione,e quanto è vero!Leggo e sorrido,ma sento una calda nostalgia salirmi nell'animo ripensando a tanti di quei "piccoli avvenimenti" di cui parla Paolo. E' assolutamente indispensabile per tutti noi portare dentro e nutrire negli anni quel bambino del passato che oggi ci caratterizza più che mai.Apriamo la porta dei ricordi, potrebbe sorprenderci davvero tutto ciò che può entrare in noi stessi se solo abbassiamo un pò il livello di "filtro" dato dagli anni. un caro saluto Concordo con Maria Lucia,è bellissimo il pensiero espresso in questa prefazione,e quanto è vero!Leggo e sorrido,ma sento una calda nostalgia salirmi nell’animo ripensando a tanti di quei “piccoli avvenimenti” di cui parla Paolo. E’ assolutamente indispensabile per tutti noi portare dentro e nutrire negli anni quel bambino del passato che oggi ci caratterizza più che mai.Apriamo la porta dei ricordi, potrebbe sorprenderci davvero tutto ciò che può entrare in noi stessi se solo abbassiamo un pò il livello di “filtro” dato dagli anni.
un caro saluto

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83685 Maria Lucia Riccioli Wed, 09 Dec 2009 14:04:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83685 Che bello, Paolo... l'infanzia come imprinting, anche dei lettori che siamo adesso. Ne sono convinta anch'io. Che nostalgia per i Topolino adocchiati in edicola, poi letti e conservati come tesori, sognati come adempimento di promesse genitoriali e ora ricordi di ore trascorse come vignette fugaci. Che bello, Paolo… l’infanzia come imprinting, anche dei lettori che siamo adesso. Ne sono convinta anch’io. Che nostalgia per i Topolino adocchiati in edicola, poi letti e conservati come tesori, sognati come adempimento di promesse genitoriali e ora ricordi di ore trascorse come vignette fugaci.

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Di: paolo gentili http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/19/letteratura-e-fumetti-letteratura-a-fumetti/comment-page-5/#comment-83664 paolo gentili Wed, 09 Dec 2009 08:36:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1228#comment-83664 Caro Massimo, Gordiano è d'accordo, naturalmente. Ti mando un breve passo dalla Prefazione. Mi scuso per le risposte banali che ho dato, farò meglio in futuro. Ciao, Paolo "E’ l’infanzia che ci rende quelli che siamo. Tutto quello che ci accade, durante gli anni terribili e meravigliosi dell’infanzia, tutto quello che, con gioia o sofferenza, sperimentiamo allora in ogni singola parola detta o taciuta, negli sguardi non sempre comprensivi degli amici o negli occhi, pieni di promesse, delle ragazze, nei colpi inferti e subiti, nelle infinite delusioni, forse più che nelle poche soddisfazioni, nei libri letti e in quelli, come amori trascurati, che non leggeremo mai, nelle dolci carezze ricevute o in quelle, più segrete, che avremmo voluto ricevere, nell’affetto che non abbiamo mai dato … tutto, proprio tutto, influisce su quella persona che oggi ci vive dentro. E ogni singolo passo che facciamo, è il ragazzo, il bambino che eravamo a farlo con noi e a dirci che non lo avremmo mai compiuto se lui non ci fosse stato, che senza il suo sguardo sfuggente, impulsivo, apparentemente senza sosta, il nostro, oggi, sarebbe diverso, opposto, forse più tranquillo, forse più violento. Così, le sensazioni di amore o avversione che proviamo adesso per quel che ci circonda, persone o cose, nascono allora e sono rimaste lì, dentro, ad attendere il momento giusto per guidarci, nel bene e nel male, per maturare nel nostro modo di pensare e di comportarci, nel nostro modo di vivere accanto o separati dagli altri. Tutto il tempo che verrà, tutta la vita adulta, chiamiamola così, è già presente allora, pressoché decisa, stabilita, irrevocabile, a volte bellissima, spesso normale, o tragica, quasi sempre crudele. Questo imprinting, che non è predestinazione o fatalismo perché basato su scelte personali, vale anche per le cose più semplici, per quei piccoli avvenimenti considerati, sul momento, trascurabili, magari subito dimenticati ma che, poi, riappaiono quasi all’improvviso e ci sbalordiscono. Anzi, forse sono proprio le piccole cose, quelle apparentemente dimenticate, che operano in noi, indisturbate, per condurci ovunque stiamo andando, ripresentandosi alla memoria, continuamente, come nuove. Questa impressione mi sembra esser vera anche e soprattutto per certe particolari situazioni dell’infanzia, effimere solo in superficie, che allora vengono vissute come distrazioni o svago, senza particolare attenzione, senza pianificazione, e nei confronti delle quali, proprio per questo, non alziamo difese critiche di alcun genere. Come le letture, spesso disordinate, che facciamo da bambini o da ragazzi. Non quelle ‘importanti’, necessarie, che non sono solo un passatempo (come potremmo dimenticarci, o non serbare emozioni, di un Melville letto a 15 anni, di un Tolkien, di uno Stevenson, di un London o di Salgari, come di un Cesare, di un Erodoto?), ma quelle apparentemente ‘minori’, che spesso si fanno per distrarsi dalla scuola e dallo studio, quindi con più piacere. E, invece, accade che, a fianco dei grandi immortali, sempre più vediamo spuntare oggi, nei nostri ricordi, persistente, l’immagine di qualcosa d’altro, un fugace personaggio che ci è passato una volta davanti agli occhi e che abbiamo usato, sfruttato con superficialità, così, per trascorrere un pomeriggio piovoso, un’ora sola." Caro Massimo,
Gordiano è d’accordo, naturalmente. Ti mando un breve passo dalla Prefazione. Mi scuso per le risposte banali che ho dato, farò meglio in futuro. Ciao, Paolo

“E’ l’infanzia che ci rende quelli che siamo. Tutto quello che ci accade, durante gli anni terribili e meravigliosi dell’infanzia, tutto quello che, con gioia o sofferenza, sperimentiamo allora in ogni singola parola detta o taciuta, negli sguardi non sempre comprensivi degli amici o negli occhi, pieni di promesse, delle ragazze, nei colpi inferti e subiti, nelle infinite delusioni, forse più che nelle poche soddisfazioni, nei libri letti e in quelli, come amori trascurati, che non leggeremo mai, nelle dolci carezze ricevute o in quelle, più segrete, che avremmo voluto ricevere, nell’affetto che non abbiamo mai dato … tutto, proprio tutto, influisce su quella persona che oggi ci vive dentro. E ogni singolo passo che facciamo, è il ragazzo, il bambino che eravamo a farlo con noi e a dirci che non lo avremmo mai compiuto se lui non ci fosse stato, che senza il suo sguardo sfuggente, impulsivo, apparentemente senza sosta, il nostro, oggi, sarebbe diverso, opposto, forse più tranquillo, forse più violento. Così, le sensazioni di amore o avversione che proviamo adesso per quel che ci circonda, persone o cose, nascono allora e sono rimaste lì, dentro, ad attendere il momento giusto per guidarci, nel bene e nel male, per maturare nel nostro modo di pensare e di comportarci, nel nostro modo di vivere accanto o separati dagli altri. Tutto il tempo che verrà, tutta la vita adulta, chiamiamola così, è già presente allora, pressoché decisa, stabilita, irrevocabile, a volte bellissima, spesso normale, o tragica, quasi sempre crudele. Questo imprinting, che non è predestinazione o fatalismo perché basato su scelte personali, vale anche per le cose più semplici, per quei piccoli avvenimenti considerati, sul momento, trascurabili, magari subito dimenticati ma che, poi, riappaiono quasi all’improvviso e ci sbalordiscono. Anzi, forse sono proprio le piccole cose, quelle apparentemente dimenticate, che operano in noi, indisturbate, per condurci ovunque stiamo andando, ripresentandosi alla memoria, continuamente, come nuove. Questa impressione mi sembra esser vera anche e soprattutto per certe particolari situazioni dell’infanzia, effimere solo in superficie, che allora vengono vissute come distrazioni o svago, senza particolare attenzione, senza pianificazione, e nei confronti delle quali, proprio per questo, non alziamo difese critiche di alcun genere. Come le letture, spesso disordinate, che facciamo da bambini o da ragazzi. Non quelle ‘importanti’, necessarie, che non sono solo un passatempo (come potremmo dimenticarci, o non serbare emozioni, di un Melville letto a 15 anni, di un Tolkien, di uno Stevenson, di un London o di Salgari, come di un Cesare, di un Erodoto?), ma quelle apparentemente ‘minori’, che spesso si fanno per distrarsi dalla scuola e dallo studio, quindi con più piacere. E, invece, accade che, a fianco dei grandi immortali, sempre più vediamo spuntare oggi, nei nostri ricordi, persistente, l’immagine di qualcosa d’altro, un fugace personaggio che ci è passato una volta davanti agli occhi e che abbiamo usato, sfruttato con superficialità, così, per trascorrere un pomeriggio piovoso, un’ora sola.”

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