Commenti a: CITTA’ PER LE STRADE. ROMA E ALTRI LUOGHI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-109726 Massimo Maugeri Mon, 03 May 2010 22:06:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-109726 Grazie per il commento, Pippo. Sono lieto che il racconto sia riuscito a strapparti un sorriso. Grazie davvero. Grazie per il commento, Pippo.
Sono lieto che il racconto sia riuscito a strapparti un sorriso. Grazie davvero.

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Di: Giusepppe "Pippo" Della Monica http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-109619 Giusepppe "Pippo" Della Monica Sat, 01 May 2010 14:11:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-109619 Finalmente letto "Incontro a Porta Pia" dell'uomo in blu. Ho cominciato per un vago senso di obbligo di cortesia, ho finito per divertirmi non poco. Roma secondo me è la più bella città Italiana, ma a volte mi ispira diffidenza... Sarà per il vituperabilissimo "Roma ladrona" (ma: "Calunniate, calunniate, qualcosa resterà", l'ha detto Uno di Sora). Di Moravia ho letto solo i "Racconti romani" (notevoli) e "Gli Indifferenti" (detestabile sotto molti punti di vista), qualche racconto in rivista. Inoltre sono fortemente insofferente verso il ruolo culturale che ha svolto. Levami una curiosità, Max, il nucleo narrativo sono il fregio michelangiolesco e l'equivoco del vestito? Grazie cmq per la bella mezz'ora regalatami. Finalmente letto “Incontro a Porta Pia” dell’uomo in blu.
Ho cominciato per un vago senso di obbligo di cortesia, ho finito per divertirmi non poco.
Roma secondo me è la più bella città Italiana, ma a volte mi ispira diffidenza… Sarà per il vituperabilissimo “Roma ladrona” (ma: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”, l’ha detto Uno di Sora). Di Moravia ho letto solo i “Racconti romani” (notevoli) e “Gli Indifferenti” (detestabile sotto molti punti di vista), qualche racconto in rivista.
Inoltre sono fortemente insofferente verso il ruolo culturale che ha svolto.
Levami una curiosità, Max, il nucleo narrativo sono il fregio michelangiolesco e l’equivoco del vestito?
Grazie cmq per la bella mezz’ora regalatami.

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Di: Franca Maria Bagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-94427 Franca Maria Bagnoli Tue, 09 Feb 2010 09:44:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-94427 Buongiornio a tutti. Per la colonna sonora avevo votato "I pini di Roma" ma ho cambiato idea. Voto "Barcarolo romano" cantato da Proietti. E' bella la musica, è cantata benissimo e mi ricorda la Roma che fu: il mito del Tevere, le passioni, i drammi. Un mondo narrato anche dallo storico foglio "il Rugantino" . Un abbraccio a tutti da una vecchia "borghiciana" nostalgica. Buongiornio a tutti. Per la colonna sonora avevo votato “I pini di Roma”
ma ho cambiato idea. Voto “Barcarolo romano” cantato da Proietti. E’ bella la musica, è cantata benissimo e mi ricorda la Roma che fu: il mito del Tevere, le passioni, i drammi. Un mondo narrato anche dallo storico foglio “il Rugantino” . Un abbraccio a tutti da una vecchia “borghiciana”
nostalgica.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-81093 Massimo Maugeri Wed, 11 Nov 2009 21:20:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-81093 Grazie Vittoria, grazie Sergio... si continua a votare (se volete). Grazie Vittoria, grazie Sergio… si continua a votare (se volete).

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-81038 Anonimo Wed, 11 Nov 2009 13:13:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-81038 Se vince Rascel sarà anche un modo per ricordarlo. voto Arrivederci Roma. Sergio Torrisi Se vince Rascel sarà anche un modo per ricordarlo. voto Arrivederci Roma.
Sergio Torrisi

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Di: Vittoria Di Cerbo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-81032 Vittoria Di Cerbo Wed, 11 Nov 2009 11:07:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-81032 C'è un cuore che batte nel cuore di Roma è la mia preferita. C’è un cuore che batte nel cuore di Roma è la mia preferita.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-81009 Massimo Maugeri Tue, 10 Nov 2009 23:20:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-81009 Grazie, Laura. Aspetto ulteriori interventi. Prometto che, prima o poi, farò i conteggi... :-)) Grazie, Laura.
Aspetto ulteriori interventi.
Prometto che, prima o poi, farò i conteggi… :-) )

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Di: Laura Costantini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-80913 Laura Costantini Tue, 10 Nov 2009 07:19:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80913 Oh, adesso si'... voto per VECCHIA ROMA SOTTO LA LUNA NUN CANTI PIU' GLI STORNELLI, LE SERENATE DE GIOVENTU'... Che bella! Mi ricorda le domeniche mattina con i maritozzi con la panna e papa' che mandava Claudio Villa a tutto volume. Oh, adesso si’… voto per VECCHIA ROMA SOTTO LA LUNA NUN CANTI PIU’ GLI STORNELLI, LE SERENATE DE GIOVENTU’…
Che bella! Mi ricorda le domeniche mattina con i maritozzi con la panna e papa’ che mandava Claudio Villa a tutto volume.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-7/#comment-80895 Massimo Maugeri Mon, 09 Nov 2009 23:15:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80895 Che bello questo tuo intervento, Isabella! Grazie! Spero che tu possa presto a Roma... - Ringraziamenti e saluti anche a Debora, Silvia, Paola. Che bello questo tuo intervento, Isabella! Grazie!
Spero che tu possa presto a Roma…
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Ringraziamenti e saluti anche a Debora, Silvia, Paola.

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Di: Isabella Gianelloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80891 Isabella Gianelloni Mon, 09 Nov 2009 21:43:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80891 Sono davvero stanca per guardare i video, ma posso dirti, da veneta innamorata persa di Roma, che la colonna sonora della città è la capcità di chi ci cammina dentro di perdersi in lei, abolendo rumori, frastuoni. Nemmeno un mese fa ho voluto passeggiarci in mezzo, un sabato mattina d'aria fredda, lei era un po' incerta sul da farsi, perfino i carabinieri di Piazza Navona si guardavano attorno indecisi, come spauriti di fronte a tanta dolcezza. Attraversare ancora una volta quei luoghi calpestati da miliardi di piedi in centinaia e centinaia di anni, ricolmi di turisti spesso distratti ma ancor più affascinati da una bellezza che non sai come descrivere, mi ha fatto sentire una volta di più cittadina romana. Come in un tempo lontano, quando "Caput mundi" accoglieva e assimilava, senza paura di perdere la propria identità, anzi prendendo il meglio da chi aveva la ventura di incrociarne il destino, e il cammino. Ancora una volta ho ascoltato il Tevere silenzioso, quel sabato mattina uggioso, ancora una volta ho guardato con rispetto un Marco Aurelio stanco di matrimoni distratti alla sua sinistra. Soprattutto, ancora una volta, ho bevuto alla fontanella dell'Acqua Marcia, immaginando quante lacrime avrei versato (io mi emoziono facilmente) se avessi visto di persona l'ara di Cesare quel giorno. L'ho lasciata, Roma, con un ultimo sguardo al Colosseo prima di sprofondare nella metro che mi portava in periferia, verso un pranzo affettuoso e l'aereo che mi riportava a Casa. Quel sabato mattina non sono andata a Villa Borghese, il mio luogo di elezione: troppi ricordi, talmente dolci da lasciarmi stranita nella confusione tra sogno e realtà. C'è un albero, fra quei viali, che riconoscerei tra mille altri, c'è la pace che ti lascia sola con i tuoi pensieri, cercando di convincerti che forse il sogno potrà diventare realtà. Quel sabato mattina non ho visto tanti altri luoghi, Roma è troppa, è immensa e sconvolgente nella sua bellezza, negli angoli che in tanti anni di amore per lei ho scoperto, lasciato e ritrovato più belli di prima. Non basta una lettera per dire di ognuno di loro. Li avevo abbracciati virtualmente la sera prima, dall'alto di Monte Mario. Poi l'aereo si è staccato dal suolo, ed io ho preferito sedermi dalla parte da cui non avrei visto la città dall'alto: il volo era troppo breve per consentirmi di asciugare le lacrime. Arrivederci Roma, chissà a quando, Good Bye, my love, Good Bye. Sono davvero stanca per guardare i video, ma posso dirti, da veneta innamorata persa di Roma, che la colonna sonora della città è la capcità di chi ci cammina dentro di perdersi in lei, abolendo rumori, frastuoni. Nemmeno un mese fa ho voluto passeggiarci in mezzo, un sabato mattina d’aria fredda, lei era un po’ incerta sul da farsi, perfino i carabinieri di Piazza Navona si guardavano attorno indecisi, come spauriti di fronte a tanta dolcezza. Attraversare ancora una volta quei luoghi calpestati da miliardi di piedi in centinaia e centinaia di anni, ricolmi di turisti spesso distratti ma ancor più affascinati da una bellezza che non sai come descrivere, mi ha fatto sentire una volta di più cittadina romana. Come in un tempo lontano, quando “Caput mundi” accoglieva e assimilava, senza paura di perdere la propria identità, anzi prendendo il meglio da chi aveva la ventura di incrociarne il destino, e il cammino. Ancora una volta ho ascoltato il Tevere silenzioso, quel sabato mattina uggioso, ancora una volta ho guardato con rispetto un Marco Aurelio stanco di matrimoni distratti alla sua sinistra. Soprattutto, ancora una volta, ho bevuto alla fontanella dell’Acqua Marcia, immaginando quante lacrime avrei versato (io mi emoziono facilmente) se avessi visto di persona l’ara di Cesare quel giorno. L’ho lasciata, Roma, con un ultimo sguardo al Colosseo prima di sprofondare nella metro che mi portava in periferia, verso un pranzo affettuoso e l’aereo che mi riportava a Casa. Quel sabato mattina non sono andata a Villa Borghese, il mio luogo di elezione: troppi ricordi, talmente dolci da lasciarmi stranita nella confusione tra sogno e realtà. C’è un albero, fra quei viali, che riconoscerei tra mille altri, c’è la pace che ti lascia sola con i tuoi pensieri, cercando di convincerti che forse il sogno potrà diventare realtà. Quel sabato mattina non ho visto tanti altri luoghi, Roma è troppa, è immensa e sconvolgente nella sua bellezza, negli angoli che in tanti anni di amore per lei ho scoperto, lasciato e ritrovato più belli di prima. Non basta una lettera per dire di ognuno di loro. Li avevo abbracciati virtualmente la sera prima, dall’alto di Monte Mario.
Poi l’aereo si è staccato dal suolo, ed io ho preferito sedermi dalla parte da cui non avrei visto la città dall’alto: il volo era troppo breve per consentirmi di asciugare le lacrime.
Arrivederci Roma, chissà a quando, Good Bye, my love, Good Bye.

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Di: paola http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80890 paola Mon, 09 Nov 2009 21:40:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80890 C'è proprio l'imbarazzo della scelta...Roma caput mundi e quindi voto Roma Capoccia di Venditti.Un saluto a tutti. Paola. C’è proprio l’imbarazzo della scelta…Roma caput mundi e quindi voto Roma Capoccia di Venditti.Un saluto a tutti.
Paola.

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Di: silvia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80881 silvia Mon, 09 Nov 2009 17:50:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80881 oh, grazie mille! che onore per le Silvie, che Fellini abbia scelto questo nome a rappresentare, in quel film LA donna. un abbraccio forte. silvia oh, grazie mille!
che onore per le Silvie, che Fellini abbia scelto questo nome a rappresentare, in quel film LA donna.
un abbraccio forte.
silvia

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Di: Debora http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80877 Debora Mon, 09 Nov 2009 16:44:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80877 Salve Massimo, dopo attente meditazioni, la canzone che scelgo per la colonna sonora di Roma è "Er barcarolo romano" cantata dal calore-colore di Gigi Proietti. Debora Pioli. Salve Massimo,
dopo attente meditazioni, la canzone che scelgo per la colonna sonora di Roma è “Er barcarolo romano” cantata dal calore-colore di Gigi Proietti. Debora Pioli.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80874 Massimo Maugeri Mon, 09 Nov 2009 15:25:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80874 Un saluto a Sergio Rilletti, al mio omonimo di La Spezia e agli altri amici. Continuate a esprimere le vostre "preferenze musicali", se vi va... Un saluto a Sergio Rilletti, al mio omonimo di La Spezia e agli altri amici.
Continuate a esprimere le vostre “preferenze musicali”, se vi va…

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Di: Sergio Rilletti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80861 Sergio Rilletti Mon, 09 Nov 2009 15:14:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80861 I miei più vivi complimenti al grandissimo Gigi Proietti, ma "C'E' UN CUORE NEL CUORE DI ROMA" di Antonello Venditti continua ad emozionarmi di più. I miei più vivi complimenti al grandissimo Gigi Proietti, ma “C’E’ UN CUORE NEL CUORE DI ROMA” di Antonello Venditti continua ad emozionarmi di più.

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Di: anna http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80846 anna Mon, 09 Nov 2009 11:33:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80846 'arrivederci roma' di Rascel è citata anche nella 'dolce vita' di Fellini. voto per questa canzone. secondo me è quella che meglio simboleggia Roma ‘arrivederci roma’ di Rascel è citata anche nella ‘dolce vita’ di Fellini. voto per questa canzone. secondo me è quella che meglio simboleggia Roma

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80843 francesca giulia Mon, 09 Nov 2009 10:32:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80843 Oddio! Un sosia. Oddio! Un sosia.

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Di: massimo maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80838 massimo maugeri Mon, 09 Nov 2009 09:40:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80838 renato rascel personaggio straordinario, parte di un periodo di crescita socio culturale di questo paese. saluti complimenti massimo maugeri la spezia renato rascel
personaggio straordinario, parte di un periodo di crescita socio culturale di questo paese.
saluti
complimenti
massimo maugeri
la spezia

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Di: letizia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80836 letizia Mon, 09 Nov 2009 09:36:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80836 dimenticavo : son d'accordo con carlo. bello l'affresca della franca maria bagnoli dimenticavo : son d’accordo con carlo. bello l’affresca della franca maria bagnoli

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Di: letizia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80835 letizia Mon, 09 Nov 2009 09:35:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80835 la sequel di video è bellissima la sequel di video è bellissima

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80798 Carlo S. Sun, 08 Nov 2009 21:54:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80798 Mi è piaciuto l'affresco di Franca maria Bagnoli sui borchigiani: un pezzo di Roma sparita. Mi è piaciuto l’affresco di Franca maria Bagnoli sui borchigiani: un pezzo di Roma sparita.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80778 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 18:29:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80778 I video inseriti sono (al momento) diciassette. Una bella compilation romana, direi... I video inseriti sono (al momento) diciassette. Una bella compilation romana, direi…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80777 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 18:28:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80777 @ Silvia Grazie, Silvia. Il video di chiusura è per te... ;) @ Silvia
Grazie, Silvia.
Il video di chiusura è per te…
;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80776 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 18:27:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80776 @ Manuel Masi Bello il riferimento a "violino tzigano". "Mamma Roma" di Pasolini mi sembra un film perfetto. Tra i video ho inserito la bellissima scena del ballo di Anna Magnani con il ragazzo che interpreta il figlio. Credo che la grande Anna interpreti perfettamente l'icona di Mamma Roma... che virtualmente ci invita a danzare con lei. (Andate a vedere il video!) @ Manuel Masi
Bello il riferimento a “violino tzigano”.
“Mamma Roma” di Pasolini mi sembra un film perfetto. Tra i video ho inserito la bellissima scena del ballo di Anna Magnani con il ragazzo che interpreta il figlio.
Credo che la grande Anna interpreti perfettamente l’icona di Mamma Roma… che virtualmente ci invita a danzare con lei.
(Andate a vedere il video!)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80775 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 18:24:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80775 Un ringraziamento a Letizia, Mari, Annalisa, Salvo, Franca Maria, Luisa Congiu, Eventounico... - @ Carmen Prinzi Grazie per essere intervenuta, Carmen. Un saluto a Salvo (Carmen e Salvo sono vecchi amici). Un ringraziamento a Letizia, Mari, Annalisa, Salvo, Franca Maria, Luisa Congiu, Eventounico…
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@ Carmen Prinzi
Grazie per essere intervenuta, Carmen. Un saluto a Salvo
(Carmen e Salvo sono vecchi amici).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80774 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 18:22:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80774 Un saluto a Ettore Malacarne, curatore di una bella raccolta di racconti che ho segnalato qui, (con link a "books and other sorrows" e "satisfiction"): http://letteratitudine.blog.kataweb.it/libri-segnalati-speciali/ Un saluto a Ettore Malacarne, curatore di una bella raccolta di racconti che ho segnalato qui, (con link a “books and other sorrows” e “satisfiction”): http://letteratitudine.blog.kataweb.it/libri-segnalati-speciali/

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80770 Massimo Maugeri Sun, 08 Nov 2009 17:51:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80770 Amici, vi ringrazio tutti per i nuovi commenti pervenuti. Amici, vi ringrazio tutti per i nuovi commenti pervenuti.

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Di: Manuel http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80767 Manuel Sun, 08 Nov 2009 17:30:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80767 Massimo, tra quelle che hai postato di canzoni voto la mitica Gabriella Ferri. Era una donna che incarnava benissimo il senso di Roma. un abbraccio Massimo, tra quelle che hai postato di canzoni voto la mitica Gabriella Ferri. Era una donna che incarnava benissimo il senso di Roma.
un abbraccio

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Di: silvia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80758 silvia Sun, 08 Nov 2009 14:29:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80758 da non romana, è difficile. roma è un luogo dell'anima, oltre che fisico. ogni canzone che hai proposto ha una ragione valida, almeno una, per essere scelta. ciò nonostante, io sono per De Gregori. A parte la statura sua di poeta e musicista, ha quello sguardo disincantato che permette alla sua arte l'attualità dovuta. anche in altre sue canzoni c'è tutto questo. "Povero me", per dire (ma forse il testo era stato scritto con Locasciulli): "Cammino come un marziano, come un malato, come un mascalzane, per le strade di Roma. Vedo passare persone e cani e pretoriani con la sirena. E mi va l'anima in pena, mi viene voglia di menare le mani, mi viene voglia di cambiarmi il cognome. Cammino da sempre sopra i pezzi di vetro, e non ho mai capito come, ma dimmi dov'è la tua mano, dimmi dov'è il tuo cuore?" L'ultima volta, però, con le amiche davanti a Fontana di trevi, abbiamo intonato "Vacanze romane". Tutte commosse. Che a me veniva da chiamare "Marcello". Dato che mi chiamo Silvia, ci stava a pennello. Un abbraccio. da non romana, è difficile.
roma è un luogo dell’anima, oltre che fisico.
ogni canzone che hai proposto ha una ragione valida, almeno una, per essere scelta.
ciò nonostante, io sono per De Gregori. A parte la statura sua di poeta e musicista, ha quello sguardo disincantato che permette alla sua arte l’attualità dovuta.
anche in altre sue canzoni c’è tutto questo. “Povero me”, per dire (ma forse il testo era stato scritto con Locasciulli):
“Cammino come un marziano, come un malato,
come un mascalzane, per le strade di Roma.
Vedo passare persone e cani e pretoriani con la sirena.
E mi va l’anima in pena, mi viene voglia di menare le mani,
mi viene voglia di cambiarmi il cognome.
Cammino da sempre sopra i pezzi di vetro,
e non ho mai capito come, ma dimmi dov’è la tua mano,
dimmi dov’è il tuo cuore?”
L’ultima volta, però, con le amiche davanti a Fontana di trevi, abbiamo intonato “Vacanze romane”. Tutte commosse.
Che a me veniva da chiamare “Marcello”. Dato che mi chiamo Silvia, ci stava a pennello.
Un abbraccio.

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Di: Luisa Congiu http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80746 Luisa Congiu Sun, 08 Nov 2009 12:33:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80746 Grazie Massimo per averci proposto dei bellissimi brani tutti degni di rappresentare Roma. Scelgo "Roma capoccia" di Venditti. L'autore descrive in maniera romantica ed empatica una Roma bella nei suoi suggestivi paesaggi e nelle sue artistiche testimonianze. Nell'ammirarla si sente migliore e, in quei momenti, dimentica i lati inquietanti che la sua città nasconde. La trovo attuale e coinvolgente. Grazie Massimo per averci proposto dei bellissimi brani tutti degni di rappresentare Roma.

Scelgo “Roma capoccia” di Venditti.

L’autore descrive in maniera romantica ed empatica una Roma bella nei suoi suggestivi paesaggi e nelle sue artistiche testimonianze. Nell’ammirarla si sente migliore e, in quei momenti, dimentica i lati
inquietanti che la sua città nasconde.
La trovo attuale e coinvolgente.

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Di: eventounico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80725 eventounico Sun, 08 Nov 2009 09:36:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80725 Condivido ogni parola del commento di Carlo. Dunque... Giorgia per tutto quanto ha scritto. Condivido ogni parola del commento di Carlo. Dunque… Giorgia per tutto quanto ha scritto.

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Di: Manuel http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80695 Manuel Sun, 08 Nov 2009 01:02:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80695 Caro massimo, questa raccolta nel suo complesso mi ricorda Pasolini e la sua Mamma Roma. La scena più bella di quel film è per me il lento che la Magnani balla con suo figlio Ettore cantando "Violino Tzigano". Questa è la canzone che ho associato da subito al libro. Trattasi forse di associazioni di idee ma già dalla prima volta che Adriana mi fece vedere quella splendida copertina con il seno in primo piano, ho rivisto nella mente quella scena. Ho visto la mamma che accoglie tutti, perchè Roma si sa che è una grande madre, la madre che ama e allo stesso tempo ha una grande malinconia delle cose che furono. "Suona solo per me, o violino tzigano. Forse pensi anche tu a un amore, laggiù sotto un cielo lontan. Se un segreto dolor fa tremar la tua mano questo tango d'amor fa tremare il mio cuor, oh violino tzigano." Caro massimo, questa raccolta nel suo complesso mi ricorda Pasolini e la sua Mamma Roma. La scena più bella di quel film è per me il lento che la Magnani balla con suo figlio Ettore cantando “Violino Tzigano”. Questa è la canzone che ho associato da subito al libro. Trattasi forse di associazioni di idee ma già dalla prima volta che Adriana mi fece vedere quella splendida copertina con il seno in primo piano, ho rivisto nella mente quella scena. Ho visto la mamma che accoglie tutti, perchè Roma si sa che è una grande madre, la madre che ama e allo stesso tempo ha una grande malinconia delle cose che furono.

“Suona solo per me,
o violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore, laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano
questo tango d’amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.”

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Di: Franca Maria Bagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80687 Franca Maria Bagnoli Sat, 07 Nov 2009 22:21:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80687 I vecchi Borghi. Ultima parte. Nei vecchi Borghi non tutti erano innocenti. C'erano mogli che tradivano i mariti e mariti che tradivano le mogli. Della sora Checca si diceva che tradisse il marito perfino con i preti che frequentavano il Vaticano. Lei, una bruna dagli occhi maliosi, si lamentava del marito che la trascurava, sempre inchiodato com'era al suo negozio di "santaro". "Ah, ma io nun m'ammalo pé lui- diceva Checca - un vermutte e una brioscia e me passano tutte le buggere". Ma la gente era convinta che non fossero i vermuth e le brioches a farle passare le buggere. Succedevano cose proprio incredibili, nei vecchi Borghi. Achille, l'imbianchino, aveva amanti di qua e di là e la moglie, una donna magra e sempre spaurita, era costretta a fare la lavandaia a domicilio perché, con i pochi soldi che le dava il marito, non ce la faceva a tirare avanti i quattro figli. Achille, oltre che infedele era anche manesco e Peppina, la moglie, non si vergognava a confessare di prenderle dal marito. Eppure, nonostante lo temesse tanto, confidava alle amiche che quando Achille voleva fare l'amore con lei, lo costringeva a pagarla. "E che devo fa?- diceva- si paga l'amiche è giusto che paghi pure a me che so la madre de li fiji". Quando era in vista un matrimonio tutto il quartiere era in movimento. Si scambiavano informazioni sullo sposo o la sposa, specialmente se erano di un altro quartiere o addirittura forestieri. Stando così le cose, suscitò un interesse enorme ed un vespaio di chiacchiere il matrimonio della figlia di un caffettiere. La ragazza, piccolina ma molto graziosa e raffinata, sposò un nobile forestiero di cui i borghiciani riuscirono a sapere ben poco. Fu un matrimonio di lusso, con la sposa in abito bianco, insolito per quei tempi, e lo sposo in marsina. La famiglia del caffettiere salì ai vertici della gerarchia sociale e vi rimase anche quando, tornati gli sposi dal viaggio di nozze, tutti i borghiciani seppero, chissà come, che lo sposo, la prima notte di nozze, era rimasto a sedere su una poltrona, invano incoraggiato e accarezzato dalla moglie che aveva indossato un'audace camicia da notte. Le notti successive furono uguali alla prima, tranne una insignificante differenza: lo sposo, la terza notte, aveva abbandonato la poltrona per il più comodo letto. In Borgo tutti sapevano ma la sposa vergine e la sua famiglia fingevano di non sapere che tutti sapevano e per orgoglio non chiesero mai alla Sacra Rota, l'annullamento del matrimonio. Tutti furono generosi con la sfortunata famiglia. Nonostante i commenti fossero tanti e piccanti, nessuno si azzardò mai a fare la più piccola allusione in presenza della sposa o di qualche membro della sua famiglia. Quando i borghiciani ricevettero lo sfratto per l'imminente demolizione delle loro case, maledissero le manie di grandezza di Mussolini. Erano convinti che nessuna bonifica urbanistica avrebbe potuto sostituire la bellezza delle loro vie che, scorrendo intorno a S. Pietro, larghe o strette, rumorose o silenziose che fossero, facevano dell'antica basilica un monumento vivo, immerso in una vita cittadina di cui il suo campanone scandiva puntualmente i ritmi. I più poveri dovettero allontanarsi, come emigranti, in squallide ed amorfe periferie. I benestanti cercarono casa nel quartiere Prati che non li accettò. La loro concezione delle gerarchie sociali fu mandata all'aria da impassibili portieri in divisa che, data un'occhiata ai loro interlocutori, scuotevano la testa e negavano che nei loro palazzi ci fossero appartamenti in affitto anche se un cartello affisso sul portone li smentiva clamorosamente. La prima a capire il vero motivo del rifiuto fu la sora Teta che, dopo aver peregrinato da un palazzo all'altro, dette sfogo alla sua rabbia popolana con l'ultimo portiere da lei interpellato. "Eh,già! Io e le fije mie nun portamo er cappello. Come potemo abbità nelle case de li signori? Teneteveli a caro, sti porci signori. Ve devono pagà bene pe' tené segrete le loro porcherie. Manco morta verebbe a stà in un palazzo come questo" Soltanto due o tre orefici riuscirono a sistemarsi nel quartiere Prati. I borghiciani si dispersero, così, per tutta Roma. Molti di loro non si rividero più. Grazie a Massimo e a tutti gli amici. Mi avete reso felice. Spero di non avervi annoiato. Vi abbraccio tutti. Franca, I vecchi Borghi. Ultima parte.
Nei vecchi Borghi non tutti erano innocenti. C’erano mogli che tradivano i mariti e mariti che tradivano le mogli. Della sora Checca si diceva che tradisse il marito perfino con i preti che frequentavano il Vaticano. Lei, una bruna dagli occhi maliosi, si lamentava del marito che la trascurava, sempre inchiodato com’era al suo negozio di “santaro”. “Ah, ma io nun m’ammalo pé lui- diceva Checca – un vermutte e una brioscia e me passano tutte le buggere”. Ma la gente era convinta che non fossero i vermuth e le brioches a farle passare le buggere.
Succedevano cose proprio incredibili, nei vecchi Borghi. Achille, l’imbianchino, aveva amanti di qua e di là e la moglie, una donna magra e sempre spaurita, era costretta a fare la lavandaia a domicilio perché, con i pochi soldi che le dava il marito, non ce la faceva a tirare avanti i quattro figli. Achille, oltre che infedele era anche manesco e Peppina, la moglie, non si vergognava a confessare di prenderle dal marito. Eppure, nonostante lo temesse tanto, confidava alle amiche che quando Achille voleva fare l’amore con lei, lo costringeva a pagarla. “E che devo fa?- diceva- si paga l’amiche è giusto che paghi pure a me che so la madre de li fiji”.
Quando era in vista un matrimonio tutto il quartiere era in movimento. Si scambiavano informazioni sullo sposo o la sposa, specialmente se erano di un altro quartiere o addirittura forestieri. Stando così le cose, suscitò un interesse enorme ed un vespaio di chiacchiere il matrimonio della figlia di un caffettiere.
La ragazza, piccolina ma molto graziosa e raffinata, sposò un nobile forestiero di cui i borghiciani riuscirono a sapere ben poco. Fu un matrimonio di lusso, con la sposa in abito bianco, insolito per quei tempi, e lo sposo in marsina. La famiglia del caffettiere salì ai vertici della gerarchia sociale e vi rimase anche quando, tornati gli sposi dal viaggio di nozze, tutti i borghiciani seppero, chissà come, che lo sposo, la prima notte di nozze, era rimasto a sedere su una poltrona, invano incoraggiato e accarezzato dalla moglie che aveva indossato un’audace camicia da notte. Le notti successive furono uguali alla prima, tranne una insignificante differenza: lo sposo, la terza notte, aveva abbandonato la poltrona per il più comodo letto. In Borgo tutti sapevano ma la sposa vergine e la sua famiglia fingevano di non sapere che tutti sapevano e per orgoglio non chiesero mai alla
Sacra Rota, l’annullamento del matrimonio. Tutti furono generosi con la sfortunata famiglia. Nonostante i commenti fossero tanti e piccanti, nessuno si azzardò mai a fare la più piccola allusione in presenza della sposa o di qualche membro della sua famiglia.
Quando i borghiciani ricevettero lo sfratto per l’imminente demolizione delle loro case, maledissero le manie di grandezza di Mussolini. Erano convinti che nessuna bonifica urbanistica avrebbe potuto sostituire la bellezza delle loro vie che, scorrendo intorno a S. Pietro, larghe o strette, rumorose o silenziose che fossero, facevano dell’antica basilica un monumento vivo, immerso in una vita cittadina di cui il suo campanone scandiva puntualmente i ritmi.
I più poveri dovettero allontanarsi, come emigranti, in squallide ed amorfe periferie. I benestanti cercarono casa nel quartiere Prati che non li accettò. La loro concezione delle gerarchie sociali fu mandata all’aria da impassibili portieri in divisa che, data un’occhiata ai loro interlocutori, scuotevano la testa e negavano che nei loro palazzi ci fossero appartamenti in affitto anche se un cartello affisso sul portone li smentiva clamorosamente. La prima a capire il vero motivo del rifiuto fu la sora Teta che, dopo aver peregrinato da un palazzo all’altro, dette sfogo alla sua rabbia popolana con l’ultimo portiere da lei interpellato. “Eh,già! Io e le fije mie nun portamo er cappello. Come potemo abbità nelle case de li signori? Teneteveli a caro, sti porci signori. Ve devono pagà bene pe’ tené segrete le loro porcherie.
Manco morta verebbe a stà in un palazzo come questo”
Soltanto due o tre orefici riuscirono a sistemarsi nel quartiere Prati. I borghiciani si dispersero, così, per tutta Roma. Molti di loro non si rividero più.

Grazie a Massimo e a tutti gli amici. Mi avete reso felice. Spero di non avervi annoiato. Vi abbraccio tutti. Franca,

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80682 Salvo Zappulla Sat, 07 Nov 2009 20:31:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80682 Avessi avuto una maestra come te, forse non avrei ripetuto tre anni di fila la quinta elementare. Avessi avuto una maestra come te, forse non avrei ripetuto tre anni di fila la quinta elementare.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80681 Maria Lucia Riccioli Sat, 07 Nov 2009 20:25:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80681 Vedi che ti rimando dietro la lavagna... nota e sospensione! Vedi che ti rimando dietro la lavagna… nota e sospensione!

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80678 Salvo Zappulla Sat, 07 Nov 2009 20:08:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80678 @Maria Lucia. Invece di stare a cazz...ehm... a bighellonare nel blog di Maugeri, mettiti sotto a lavorare a Pentelite, chè siamo già in ritardo. @Maria Lucia. Invece di stare a cazz…ehm… a bighellonare nel blog di Maugeri, mettiti sotto a lavorare a Pentelite, chè siamo già in ritardo.

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80676 Salvo Zappulla Sat, 07 Nov 2009 20:02:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80676 Er maritozzo... er maritozzo, và nel gargarozzo e quanno se magna er profumo s'à risente... Chi la cantava? Nino Manfredi? Er maritozzo… er maritozzo, và nel gargarozzo e quanno se magna er profumo s’à risente… Chi la cantava? Nino Manfredi?

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80674 Maria Lucia Riccioli Sat, 07 Nov 2009 19:57:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80674 Certo che Tosca... E Respighi? Certo che Tosca…
E Respighi?

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80673 Maria Lucia Riccioli Sat, 07 Nov 2009 19:49:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80673 Er barcarolo... meravigliosa! Ma "Vacanze romane"? Che ve ne pare? Matia Bazar dei tempi d'oro... Er barcarolo… meravigliosa!
Ma “Vacanze romane”? Che ve ne pare? Matia Bazar dei tempi d’oro…

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Di: annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80660 annalisa Sat, 07 Nov 2009 16:02:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80660 Er Barcarolo Romano di Gigi Proietti , senza dubbio! Anche se la versione di Gabriella Ferri (ed è sua la canzone!) è molto più sentita... "Er barcarolo và...contro corente...e quanno canta l'eco...s'à risente..." Bellissima! Er Barcarolo Romano di Gigi Proietti , senza dubbio! Anche se la versione
di Gabriella Ferri (ed è sua la canzone!) è molto più sentita…

“Er barcarolo và…contro corente…e quanno canta l’eco…s’à risente…”

Bellissima!

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Di: carmen http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80657 carmen Sat, 07 Nov 2009 15:16:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80657 roma nun fa la stupida stasera....... perchè?forse perchè a roma ho fatto il mio primo viaggio con salvo e mi suscita un pugno di emozioni e ricordi... eppoi è una canzone che fa sognare, fa capire com'è bella roma... ovviamente per me!!! roma nun fa la stupida stasera…….
perchè?forse perchè a roma ho fatto il mio primo viaggio con salvo e mi suscita un pugno di emozioni e ricordi…
eppoi è una canzone che fa sognare, fa capire com’è bella roma…
ovviamente per me!!!

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Di: letizia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80653 letizia Sat, 07 Nov 2009 14:08:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80653 roma caput mundi in romanesco diventa roma capoccia der monno... infame chi non vota per venditti. io lo voto :) buon fine settimana a tutti. roma caput mundi in romanesco diventa roma capoccia der monno… infame chi non vota per venditti.
io lo voto :)
buon fine settimana a tutti.

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Di: ettore malacarne http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80652 ettore malacarne Sat, 07 Nov 2009 14:08:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80652 Certo che anche il Barcarolo romano che canzone bella che è e Proietti, a dije ch'è bravo, nun se sbaja. Certo che anche il Barcarolo romano che canzone bella che è e Proietti, a dije ch’è bravo, nun se sbaja.

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Di: ettore malacarne http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80648 ettore malacarne Sat, 07 Nov 2009 13:59:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80648 Roma è stata per anni un luogo mentale, poi ha cominciato a vivere nella mia memoria. Ci sono andato per la prima volta a 14 anni, durante una fuga da casa, era il 18 dicembre 1980 e suonavano il Talking Heads. Da solo in treno, partito da Modena in quell'avventura che non aveva ombre per me, così potente era il fuoco del entusiasmo. Ombre invece che restavano tutte nel petto e nei pensieri di mia madre che arrivò a mobilitare le forze dell'ordine nella mia ricerca. In quell'occasione non ho visto molto della città ma era come se si fosse aperto un mondo. Ci sono tornato nove anni dopo, durante il sevizio militare e ricorderò sempre una notte passata a vagare senza una direzione, con il timore di essere accusato di diserzione, dato che mancavo dalla caserma già da tre giorni ma le regole allora mi stavano strette, come le cravatte e i legami indissolubili. Con gli anni ha visto qualche amore e qualche avventura, di passaggio, in sosta per alcuni giorni o per incontrare esseri importanti che avrebbero condizionato il mio futuro. Oggi ho la certezza che ci vivrò, prima o poi ed avrò modo di conoscere intimamente lei, le sue strade e la sua gente. La colonnna sonora per me è doppia, si può? Arrivederci Roma cantata da Renato Rascel, per la straordinaria imitazione che ne faceva mio padre quando era di buonuomore, con la sua mimica esagerata e quel muovere le spalle che lo trasformavano nel giullare di tutta la comitiva. Riusciva a fare ridere di cuore, anche quando il cuore era gravato da pene pesanti. "Ridi" ripete ancora adesso "che abbiamo inventato il prodotto del sorriso". La seconda canzone è, senza incertezze, Chitarra Romana, cantata dalla grandissima Gabriella Ferri, per la malinconia, per l'identità, per una genuinità borgatara che oggi, forse, si è trasformata in chincaglieria. Roma è stata per anni un luogo mentale, poi ha cominciato a vivere nella mia memoria. Ci sono andato per la prima volta a 14 anni, durante una fuga da casa, era il 18 dicembre 1980 e suonavano il Talking Heads. Da solo in treno, partito da Modena in quell’avventura che non aveva ombre per me, così potente era il fuoco del entusiasmo. Ombre invece che restavano tutte nel petto e nei pensieri di mia madre che arrivò a mobilitare le forze dell’ordine nella mia ricerca. In quell’occasione non ho visto molto della città ma era come se si fosse aperto un mondo. Ci sono tornato nove anni dopo, durante il sevizio militare e ricorderò sempre una notte passata a vagare senza una direzione, con il timore di essere accusato di diserzione, dato che mancavo dalla caserma già da tre giorni ma le regole allora mi stavano strette, come le cravatte e i legami indissolubili. Con gli anni ha visto qualche amore e qualche avventura, di passaggio, in sosta per alcuni giorni o per incontrare esseri importanti che avrebbero condizionato il mio futuro. Oggi ho la certezza che ci vivrò, prima o poi ed avrò modo di conoscere intimamente lei, le sue strade e la sua gente.
La colonnna sonora per me è doppia, si può? Arrivederci Roma cantata da Renato Rascel, per la straordinaria imitazione che ne faceva mio padre quando era di buonuomore, con la sua mimica esagerata e quel muovere le spalle che lo trasformavano nel giullare di tutta la comitiva. Riusciva a fare ridere di cuore, anche quando il cuore era gravato da pene pesanti. “Ridi” ripete ancora adesso “che abbiamo inventato il prodotto del sorriso”. La seconda canzone è, senza incertezze, Chitarra Romana, cantata dalla grandissima Gabriella Ferri, per la malinconia, per l’identità, per una genuinità borgatara che oggi, forse, si è trasformata in chincaglieria.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80645 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:45:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80645 Auguro a tutti un buon sabato. Vi dedico questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=i1SKDlMyDeE C'è pure una "citazione romana"... andate a cercarla. Ciao, amici... e non dimenticatevi di sorridere. (Fa sempre bene!) ;) Auguro a tutti un buon sabato.
Vi dedico questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=i1SKDlMyDeE
C’è pure una “citazione romana”… andate a cercarla.
Ciao, amici… e non dimenticatevi di sorridere.
(Fa sempre bene!) ;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80644 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:41:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80644 Chi volesse condividere altri "microracconti cittadini"... che si faccia avanti! Chi volesse condividere altri “microracconti cittadini”… che si faccia avanti!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80643 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:40:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80643 @ Franca Maria Bagnoli Grazie, Franca. Continua pure a inserire... :-)) @ Franca Maria Bagnoli
Grazie, Franca. Continua pure a inserire… :-) )

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80642 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:39:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80642 Continuate a scegliere, su. (Devo confessare che di canzoni dedicate a Roma ce ne sono ben più di quanto ricordassi). Continuate a scegliere, su.
(Devo confessare che di canzoni dedicate a Roma ce ne sono ben più di quanto ricordassi).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80641 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:38:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80641 Certo che sentirli e vederli in sequenza (avendo il tempo, ovviamente) fa un certo effetto. Certo che sentirli e vederli in sequenza (avendo il tempo, ovviamente) fa un certo effetto.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/26/citta-per-le-strade/comment-page-6/#comment-80640 Massimo Maugeri Sat, 07 Nov 2009 13:37:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1255#comment-80640 Ho seguito alcun vostri suggerimenti e ho - di conseguenza - aggiornato l'elenco dei video romani. In questo momento siamo a quota dodici... e devo dire che c'è l'imbarazzo della scelta. :-)) Ho seguito alcun vostri suggerimenti e ho – di conseguenza – aggiornato l’elenco dei video romani.
In questo momento siamo a quota dodici… e devo dire che c’è l’imbarazzo della scelta. :-) )

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