Commenti a: IL SUD NELLA NUOVA NARRATIVA ITALIANA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: leucosia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-97536 leucosia Tue, 23 Feb 2010 22:54:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-97536 avevo conservato questo link sul pc, in attesa di trovare un momento libero per poter affrontare l'argomento ricco di spunti così interessanti, e accidenti quanto tempo è passato! leggendo i commenti qua e là ovviamente ho notato che insomma tutto o quasi è stato già detto, ma ci tenevo a dire la mia. proprio perchè la narrativa del sud è nelle mie corde, anche se non sono una vera scrittrice ma una blogger che scrive di piccole cose, di accadimenti quotidiani. tuttavia il meridionalismo che è in me, la città dove vivo, i libri che leggo come anche l'aria che respiro, parlano attraverso i miei post, non c'è niente da fare. non si tratta di essere ancorati a degli stereotipi canonici o ad un linguaggio cruento o alla dimensione cammorristica di certi racconti. purtroppo è la realtà di cui noi facciamo parte. una realtà che può e deve essere raccontata per smuovere le coscienze, dare stimoli nuovi, creare pensieri in movimento. ultimamente ho riscoperto un vecchio autore del sud Michele Prisco, una raccolta di suoi racconti "Il cuore della vita" dove dipinge i luoghi che hanno fatto parte della sua esistenza. In uno di questi descrive la magia di Sorrento, ed io leggendolo mi sono ritrovata proiettata in una mitica dimensione della cittadina, dove il mare ed il profumo dei limoni giocano a nascondino tra le pagine, mentre poco più oltre lo scrittore rievoca la presenza di Matilde Serao, nei suoi eleganti completi estivi. Scrivo questo perchè da un piccolo racconto su Sorrento come quello del Prisco si diramano sensazioni, allegorie, si riallacciano esperienze di altri prosatori, si crea un terreno dove la tradizione non è un fardello ma un humus fertile dove far sbocciare nuove idee. potrei continuare, ma mi fermo qui, anche perchè l'argomento è stato già eviscerato. i miei complimenti a Massimo Maugeri, e ad Antonella Cilento per la nitidezza dei suoi interventi. avevo conservato questo link sul pc, in attesa di trovare un momento libero per poter affrontare l’argomento ricco di spunti così interessanti, e accidenti quanto tempo è passato! leggendo i commenti qua e là ovviamente ho notato che insomma tutto o quasi è stato già detto, ma ci tenevo a dire la mia. proprio perchè la narrativa del sud è nelle mie corde, anche se non sono una vera scrittrice ma una blogger che scrive di piccole cose, di accadimenti quotidiani. tuttavia il meridionalismo che è in me, la città dove vivo, i libri che leggo come anche l’aria che respiro, parlano attraverso i miei post, non c’è niente da fare. non si tratta di essere ancorati a degli stereotipi canonici o ad un linguaggio cruento o alla dimensione cammorristica di certi racconti. purtroppo è la realtà di cui noi facciamo parte. una realtà che può e deve essere raccontata per smuovere le coscienze, dare stimoli nuovi, creare pensieri in movimento.
ultimamente ho riscoperto un vecchio autore del sud Michele Prisco, una raccolta di suoi racconti “Il cuore della vita” dove dipinge i luoghi che hanno fatto parte della sua esistenza. In uno di questi descrive la magia di Sorrento, ed io leggendolo mi sono ritrovata proiettata in una mitica dimensione della cittadina, dove il mare ed il profumo dei limoni giocano a nascondino tra le pagine, mentre poco più oltre lo scrittore rievoca la presenza di Matilde Serao, nei suoi eleganti completi estivi. Scrivo questo perchè da un piccolo racconto su Sorrento come quello del Prisco si diramano sensazioni, allegorie, si riallacciano esperienze di altri prosatori, si crea un terreno dove la tradizione non è un fardello ma un humus fertile dove far sbocciare nuove idee.
potrei continuare, ma mi fermo qui, anche perchè l’argomento è stato già eviscerato. i miei complimenti a Massimo Maugeri, e ad Antonella Cilento per la nitidezza dei suoi interventi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-93138 Massimo Maugeri Tue, 02 Feb 2010 23:39:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-93138 Cara Kate, prima di andare a nanna ti scrivo nella speranza di tirarti un po' su. C'è del vero in quello che sostieni. Ma ti assicuro che conosco tantissimi autori, non giovanissimi, che continuano a pubblicare - restando nei cataloghi - anche se non vendono come Camilleri. Molto li ho ospitati anche qui a Letteratitudine. - Non so se ti può essere utile, ma sul fenomeno dell'editoria a pagamento ne abbiamo discusso qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/25/il-sud-delleditoria-editoria-a-pagamento/ - E qui c'è un altro post che forse ti potrebbe interessare: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/09/mi-dispiace-non-sono-un-personaggio-di-antonella-cilento/ - E forse pure questo: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/06/17/78-ragioni-per-cui-il-vostro-libro-non-sara%e2%80%99-mai-pubblicato-di-antonella-cilento/ - In ogni caso, cara Kate... non scoraggiarti... Ti abbraccio. Cara Kate, prima di andare a nanna ti scrivo nella speranza di tirarti un po’ su.
C’è del vero in quello che sostieni. Ma ti assicuro che conosco tantissimi autori, non giovanissimi, che continuano a pubblicare – restando nei cataloghi – anche se non vendono come Camilleri. Molto li ho ospitati anche qui a Letteratitudine.
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Non so se ti può essere utile, ma sul fenomeno dell’editoria a pagamento ne abbiamo discusso qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/01/25/il-sud-delleditoria-editoria-a-pagamento/
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E qui c’è un altro post che forse ti potrebbe interessare:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/09/mi-dispiace-non-sono-un-personaggio-di-antonella-cilento/
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E forse pure questo:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/06/17/78-ragioni-per-cui-il-vostro-libro-non-sara%e2%80%99-mai-pubblicato-di-antonella-cilento/
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In ogni caso, cara Kate… non scoraggiarti…
Ti abbraccio.

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Di: Kate Catà http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-93135 Kate Catà Tue, 02 Feb 2010 23:25:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-93135 A due mesi e più di distanza torno a leggere i commenti su quest'argomento.Allora non volli scrivere, stasera, presa da un'improvvisa depressione, scrivo...per dire che tutto questo affaticarsi per scoprire i nuovi talenti letterari del Sud o del Nord non ha molto senso.Non erano solo i giovani scrittori quelli che prima facevano la Storia della Letteratura. Oggi purtroppo si parla solo dei giovani , e gli autori che hanno fatto la gavetta , dopo aver pubblicato negli anni '60, '70, '80, si son visti espellere persino dai cataloghi(sic!) degli editori...Oggi se non hai una collocazione politica, se non scrivi di mafia o di camorra, se non parli del Terzo mondo o se non illustri scene di sesso piuttosto osées, non riesci più a pubblicare. Nè, se hai superato una certa età, a meno che tu non sia Camilleri o qualche altro che fa vendere all'editore pure la carta su cui hai preso appunti, nessuno ti pubblica a meno che tu non sponsorizzi la pubblicazione. E' triste, ma di questo non parla nessuno: purtroppo oggi scrive chiunque, e se non lo pubblicano, paga qualcuno che lo pubblica, ma poi non viene distribuito e resta invenduto. Diciamo qualche verità, invece di disquisire tra pochi con molti post, scritti sempre dalle solite persone, (sempre le stesse) che farebbero meglio a scriversi delle mails private per dirsi quel che si dicono...- K.C.- A due mesi e più di distanza torno a leggere i commenti su quest’argomento.Allora non volli scrivere, stasera, presa da un’improvvisa depressione, scrivo…per dire che tutto questo affaticarsi per scoprire i nuovi talenti letterari del Sud o del Nord non ha molto senso.Non erano solo i giovani scrittori quelli che prima facevano la Storia della Letteratura. Oggi purtroppo si parla solo dei giovani , e gli autori che hanno fatto la gavetta , dopo aver pubblicato negli anni ‘60, ‘70, ‘80, si son visti espellere persino dai cataloghi(sic!) degli editori…Oggi se non hai una collocazione politica, se non scrivi di mafia o di camorra, se non parli del Terzo mondo o se non illustri scene di sesso piuttosto osées, non riesci più a pubblicare. Nè, se hai superato una certa età, a meno che tu non sia Camilleri o qualche altro che fa vendere all’editore pure la carta su cui hai preso appunti, nessuno ti pubblica a meno che tu non sponsorizzi la pubblicazione. E’ triste, ma di questo non parla nessuno: purtroppo oggi scrive chiunque, e se non lo pubblicano, paga qualcuno che lo pubblica, ma poi non viene distribuito e resta invenduto. Diciamo qualche verità, invece di disquisire tra pochi con molti post, scritti sempre dalle solite persone, (sempre le stesse) che farebbero meglio a scriversi delle mails private per dirsi quel che si dicono…-
K.C.-

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83811 Massimo Maugeri Thu, 10 Dec 2009 19:58:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83811 Se riesco a sganciarmi da un impegno già preso verrò con piacere ad ascoltare e salutare <b>Nicola Lagioia</b>, venerdì sera. Nicola è un bravissimo autore che stimo tanto. Mi fa piacere, cara Daniela, che l'abbia incontrato a "Più libri, più liberi". - @ Biagio e Luisa Complimenti per il tandem Tertulia - Biblos Cafè (CT - SR). Bravi! Se riesco a sganciarmi da un impegno già preso verrò con piacere ad ascoltare e salutare Nicola Lagioia, venerdì sera. Nicola è un bravissimo autore che stimo tanto.
Mi fa piacere, cara Daniela, che l’abbia incontrato a “Più libri, più liberi”.
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@ Biagio e Luisa
Complimenti per il tandem Tertulia – Biblos Cafè (CT – SR). Bravi!

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Di: daniela carmosino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83798 daniela carmosino Thu, 10 Dec 2009 16:42:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83798 ho incontrato nicola a piùlibripiùliberi. anche lui ha tirato in ballo il problema della tradizione, sostenendo che in quest'ambito che è particolarmente importante il distinguo tra regioni: la puglia non ha una tradizione letteraria 'forte' come hanno invece la campania o la sicilia e ciò non può non incidere sulla scrittura e sullo sguardo dei narratori pugliesi. anche per questo, forse, la puglia sembra essere passata -lo ribadiva alessandro leogrande- dall'antico (o genericamente dal passato) al post-moderno senza attraversare il moderno. lo si vede in letteratura ma si traduce anche in molti tratti e in molte strane commistioni di comportamenti e mentalità della società pugliese. che naturalmente la letteratura interpreta e ripropone.... ho incontrato nicola a piùlibripiùliberi. anche lui ha tirato in ballo il problema della tradizione, sostenendo che in quest’ambito che è particolarmente importante il distinguo tra regioni: la puglia non ha una tradizione letteraria ‘forte’ come hanno invece la campania o la sicilia e ciò non può non incidere sulla scrittura e sullo sguardo dei narratori pugliesi. anche per questo, forse, la puglia sembra essere passata -lo ribadiva alessandro leogrande- dall’antico (o genericamente dal passato) al post-moderno senza attraversare il moderno. lo si vede in letteratura ma si traduce anche in molti tratti e in molte strane commistioni di comportamenti e mentalità della società pugliese. che naturalmente la letteratura interpreta e ripropone….

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Di: Biagio Guerrera http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83778 Biagio Guerrera Thu, 10 Dec 2009 10:47:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83778 Buongiorno a tutti, a proposito di contenuti concreti e di occasioni di discussione, ricordo a tutti che venerdì 18 da Tertulia a Catania alle 18.30 ci sarà NICOLA LA GIOIA con cui parleremo del suo recente romanzo Riportando tutto a casa. LA GIOIA sara poi a Biblos Cafè a Siracusa il 19 sempre alle 18.30. Biagio Guerrera Buongiorno a tutti, a proposito di contenuti concreti e di occasioni di discussione, ricordo a tutti che venerdì 18 da Tertulia a Catania alle 18.30 ci sarà NICOLA LA GIOIA con cui parleremo del suo recente romanzo Riportando tutto a casa. LA GIOIA sara poi a Biblos Cafè a Siracusa il 19 sempre alle 18.30.

Biagio Guerrera

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83426 Massimo Maugeri Mon, 07 Dec 2009 09:15:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83426 Grazie per essere intervenuta ancora, Daniela. Quella dei racconti è un'altra "questione". Anche di questo abbiamo parlato, in passato. Dal punto di vista del mercato non rendono, lo sappiamo tutti... e ormai - salvo rare eccezioni - solo la piccola editoria si cimenta con la pubblicazione dei racconti. Grazie per essere intervenuta ancora, Daniela.
Quella dei racconti è un’altra “questione”. Anche di questo abbiamo parlato, in passato. Dal punto di vista del mercato non rendono, lo sappiamo tutti… e ormai – salvo rare eccezioni – solo la piccola editoria si cimenta con la pubblicazione dei racconti.

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Di: daniela carmosino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83415 daniela carmosino Mon, 07 Dec 2009 08:12:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83415 @massimo come ho potuto pensare che non ci avessi pensato?! (mi riferisco al post sull'editor) lo recupero domani, oggi per me è l'ultimo giorno massacrante a piùlibripiùliberi. a occhio mi sembrano un po' i calo le raccolte di racconti sul sud e quelli che ci sono hanno un preciso taglio, o regionalistico o tematico. in crecita sono invece i saggi di taglio politico-economico, sempre sul sud. oggi vedrò meglio e poi magari ne parleremo. vado a tuffarmi nella bolgia! @massimo
come ho potuto pensare che non ci avessi pensato?! (mi riferisco al post sull’editor) lo recupero domani, oggi per me è l’ultimo giorno massacrante a piùlibripiùliberi.
a occhio mi sembrano un po’ i calo le raccolte di racconti sul sud e quelli che ci sono hanno un preciso taglio, o regionalistico o tematico. in crecita sono invece i saggi di taglio politico-economico, sempre sul sud. oggi vedrò meglio e poi magari ne parleremo. vado a tuffarmi nella bolgia!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83396 Massimo Maugeri Mon, 07 Dec 2009 00:50:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83396 Cara Dani, riprendo il tuo prececente commento... Ho la fortuna di conoscere molti editor in gamba (anche tu svogli l'attività di editor) operanti sia nella grossa, sia nella piccola editoria. Credo sia un periodo difficile anche per loro (anche per voi). Giorni fa un editor che lavora da oltre trent'anni all'interno di un colosso editoriale si lamentava del fatto che le riunioni sono nettamente aumentate (mattina, pomeriggio, sera)... ma nella maggior parte dei casi l'oggetto è più che altro rivolto a fattori esterni (il mercato e le sue esigenze) che interni (i contenuti dei libri). E molti giovani editor si lamentano del fatto di dover lavorare a libri che non li convincono più di tanto. Per fortuna, nonostante tutto, i libri di qualità (ma anche qui la valutazione è soggettiva) continuano a essere pubblicati. - Tempo fa abbiamo affrontato l'argomento nell'ambito di questo post (proprio partendo da un intervento di Antonella Cilento). Un post che ha fatto discutere abbastanza: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/09/mi-dispiace-non-sono-un-personaggio-di-antonella-cilento/ Cara Dani, riprendo il tuo prececente commento…
Ho la fortuna di conoscere molti editor in gamba (anche tu svogli l’attività di editor) operanti sia nella grossa, sia nella piccola editoria. Credo sia un periodo difficile anche per loro (anche per voi).
Giorni fa un editor che lavora da oltre trent’anni all’interno di un colosso editoriale si lamentava del fatto che le riunioni sono nettamente aumentate (mattina, pomeriggio, sera)… ma nella maggior parte dei casi l’oggetto è più che altro rivolto a fattori esterni (il mercato e le sue esigenze) che interni (i contenuti dei libri). E molti giovani editor si lamentano del fatto di dover lavorare a libri che non li convincono più di tanto.
Per fortuna, nonostante tutto, i libri di qualità (ma anche qui la valutazione è soggettiva) continuano a essere pubblicati.
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Tempo fa abbiamo affrontato l’argomento nell’ambito di questo post (proprio partendo da un intervento di Antonella Cilento).
Un post che ha fatto discutere abbastanza:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/09/mi-dispiace-non-sono-un-personaggio-di-antonella-cilento/

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83395 Massimo Maugeri Mon, 07 Dec 2009 00:40:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83395 Cara Mari, mi dispiace. Come ho già scritto (vedi sopra) si sono persi anche un paio di miei commenti. Credo che il sistema antispam stia risentendo dell'enorme mole di spam pubblicitari automatici (quelli inviati, appunto, in automatico con l'ausilio di programmi) a cui deve far fronte (con il conseguente filtraggio). Ormai me ne arrivano centinaia e centinaia al giorno. Cara Mari, mi dispiace. Come ho già scritto (vedi sopra) si sono persi anche un paio di miei commenti. Credo che il sistema antispam stia risentendo dell’enorme mole di spam pubblicitari automatici (quelli inviati, appunto, in automatico con l’ausilio di programmi) a cui deve far fronte (con il conseguente filtraggio). Ormai me ne arrivano centinaia e centinaia al giorno.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83371 Maria Lucia Riccioli Sun, 06 Dec 2009 14:46:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83371 Uffi, alcuni dei miei commenti credo che siano saltati... ma comunque sono felice che il dibattito continui! Uffi, alcuni dei miei commenti credo che siano saltati… ma comunque sono felice che il dibattito continui!

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Di: daniela carmosino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83315 daniela carmosino Fri, 04 Dec 2009 22:31:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83315 @vincenzo; @ antonio g. grazie vincenzo, hai inteso benissimo, antonio gurrado è scrittore colto e raffinato, uno con i ferri del mestiere (consiglio di leggerlo e visitare il suo sito, interessantissimo) nonché critico spietato. la sua interpretazione della mia (sic) si addice ad alcuni scrittori, per fortuna la minoranza, dunque accanto al nome di cilento, cui va la mia, mai abbastanza ribadita, ammirazione come scrittrice ma anche come operatrice culturale, accosterei molti altrii, ben presentii d'altronde nel mio studio. Porrei, piuttosto, quale oggetto della critica di Gurrado -hi! grazie per essere intervenuto dalla lontana oxford- una tendenza, direi addirittura un atteggiamento di certa giovane narrativa trasversale dal punto di vista geografico che trova riscontro in editori i quali, piuttosto che valutare un lavoro a partire soprattutto dalla scrittura, chiede prevenivamente: di cosa parla? così da sapere su cosa puntare in fase di lancio, di promozione. e poi mette tutto in mano a un editor -sul cui lavoro, massimo, ci sarebbe da aprire un nuovo post- che appiattisce tutto su quella lingua 'tanto facile' che tanto piace a tanti lettori.... buona nottata a tutti. @vincenzo; @ antonio g.
grazie vincenzo, hai inteso benissimo, antonio gurrado è scrittore colto e raffinato, uno con i ferri del mestiere (consiglio di leggerlo e visitare il suo sito, interessantissimo) nonché critico spietato. la sua interpretazione della mia (sic) si addice ad alcuni scrittori, per fortuna la minoranza, dunque accanto al nome di cilento, cui va la mia, mai abbastanza ribadita, ammirazione come scrittrice ma anche come operatrice culturale, accosterei molti altrii, ben presentii d’altronde nel mio studio. Porrei, piuttosto, quale oggetto della critica di Gurrado -hi! grazie per essere intervenuto dalla lontana oxford- una tendenza, direi addirittura un atteggiamento di certa giovane narrativa trasversale dal punto di vista geografico che trova riscontro in editori i quali, piuttosto che valutare un lavoro a partire soprattutto dalla scrittura, chiede prevenivamente: di cosa parla? così da sapere su cosa puntare in fase di lancio, di promozione. e poi mette tutto in mano a un editor -sul cui lavoro, massimo, ci sarebbe da aprire un nuovo post- che appiattisce tutto su quella lingua ‘tanto facile’ che tanto piace a tanti lettori….
buona nottata a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83300 Massimo Maugeri Fri, 04 Dec 2009 21:47:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83300 @ Antonio Gurrado Grazie per aver lanciato questi nuovi spunti, Antonio. E grazie a Vincenzo per la risposta, che mi pare piuttosto equilibrata e condivisibile. @ Antonio Gurrado
Grazie per aver lanciato questi nuovi spunti, Antonio.
E grazie a Vincenzo per la risposta, che mi pare piuttosto equilibrata e condivisibile.

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Di: Vincenzo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83274 Vincenzo Fri, 04 Dec 2009 10:40:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83274 Antonio Gurrado, interessante la tua provocazione. Io mi sono fatto un'idea. Leggendo i commenti sopra, la Carmosino, secondo me, da studiosa e critica, invita gli autori a non rinunciare per nulla al mondo ad usare al meglio i ferri del mestiere (non dice che agli autori *mancano* i ferri del mestiere). Non è un caso se li considera "artigiani della parola", in senso positivo. Io mi trovo d'accordo. E credo che alla fine si trovino d'accordo anche gli stessi autori indipendentemente dai percorsi che ciascuno decide di intraprendere, dalla scrittura reportage alla pura fiction. Chi scrive con serietà non può che essere d'accordo sul fatto che i ferri del mestiere sono essenziali per affinare il talento (se c'è). Mi pare dunque un invito, e uno stimolo, condivisibili. Così, almeno, ho inteso io. Ciao. Antonio Gurrado, interessante la tua provocazione.
Io mi sono fatto un’idea. Leggendo i commenti sopra, la Carmosino, secondo me, da studiosa e critica, invita gli autori a non rinunciare per nulla al mondo ad usare al meglio i ferri del mestiere (non dice che agli autori *mancano* i ferri del mestiere). Non è un caso se li considera “artigiani della parola”, in senso positivo. Io mi trovo d’accordo. E credo che alla fine si trovino d’accordo anche gli stessi autori indipendentemente dai percorsi che ciascuno decide di intraprendere, dalla scrittura reportage alla pura fiction. Chi scrive con serietà non può che essere d’accordo sul fatto che i ferri del mestiere sono essenziali per affinare il talento (se c’è). Mi pare dunque un invito, e uno stimolo, condivisibili. Così, almeno, ho inteso io. Ciao.

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Di: Antonio Gurrado http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-7/#comment-83273 Antonio Gurrado Fri, 04 Dec 2009 10:17:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83273 Sul blog di Livio Romano mi sono lasciato andare e ho detto che il principale pregio di Daniela Carmosino è che legge cose che gli altri non vedono; qui se possibile vorrei applicare il procedimento inverso al suo libro - ossia trovarci una cosa che la Carmosino non ha scritto (esplicitamente). Dalla sua disamina emerge un filone di nouvelle vague mediterranée che si fonda su tre cardini: 1) la verità degli eventi narrati; 2) l'opposizione indignata a ogni malessere meridionale - malavita, malasanità, etc. 3) la pretesa che questo genere di letteratura sia intrinsecamente superiore a quella che non tocca gli stessi argomenti o non si basa sulla verità o valore di testimonianza degli eventi narrati. Il principale esponente di questa tendenza è ovviamente Saviano ma non sto pensando solo a lui. Io temo che questa predilezione per il trucido veridico sia nata come contraltare al consueto canone meridionale fatto di povera gente e buoni sentimenti, paesaggi incantevoli e luoghi comuni; ma che finirà per diventare un controcanone altrettanto banale. Con una differenza: rispetto al canone originale, sarà scritto peggio. Infatti mi chiedo quanto sia casuale o quanto sia perfida la scelta della Carmosino di porre in chiusura del suo libro il capitolo in cui, per quanto sorridendo, rivela che la nouvelle vague mediterranée rifiuta il canone dei grandi autori meridionali soprattutto perché non lo conosce; e suggerisce forse che a molti nuovi autori meridionali (eccezione brillante, Antonella Cilento) mancano i ferri del mestiere - un po' come al prete del film di Carlo Verdone che faceva tutta una serie di discorsi astrusi ma poi si dimenticava come si chiamava Gesù Cristo. G. Sul blog di Livio Romano mi sono lasciato andare e ho detto che il principale pregio di Daniela Carmosino è che legge cose che gli altri non vedono; qui se possibile vorrei applicare il procedimento inverso al suo libro – ossia trovarci una cosa che la Carmosino non ha scritto (esplicitamente).

Dalla sua disamina emerge un filone di nouvelle vague mediterranée che si fonda su tre cardini:
1) la verità degli eventi narrati;
2) l’opposizione indignata a ogni malessere meridionale – malavita, malasanità, etc.
3) la pretesa che questo genere di letteratura sia intrinsecamente superiore a quella che non tocca gli stessi argomenti o non si basa sulla verità o valore di testimonianza degli eventi narrati.

Il principale esponente di questa tendenza è ovviamente Saviano ma non sto pensando solo a lui. Io temo che questa predilezione per il trucido veridico sia nata come contraltare al consueto canone meridionale fatto di povera gente e buoni sentimenti, paesaggi incantevoli e luoghi comuni; ma che finirà per diventare un controcanone altrettanto banale.

Con una differenza: rispetto al canone originale, sarà scritto peggio. Infatti mi chiedo quanto sia casuale o quanto sia perfida la scelta della Carmosino di porre in chiusura del suo libro il capitolo in cui, per quanto sorridendo, rivela che la nouvelle vague mediterranée rifiuta il canone dei grandi autori meridionali soprattutto perché non lo conosce; e suggerisce forse che a molti nuovi autori meridionali (eccezione brillante, Antonella Cilento) mancano i ferri del mestiere – un po’ come al prete del film di Carlo Verdone che faceva tutta una serie di discorsi astrusi ma poi si dimenticava come si chiamava Gesù Cristo.

G.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83220 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 20:01:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83220 Ehi, Gaetano... credo che tu e Tea dobbiate incontrarvi... e leggervi ;) Ehi, Gaetano… credo che tu e Tea dobbiate incontrarvi… e leggervi ;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83219 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 20:00:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83219 E ancora un caro saluto a Daniela e a voi tutti. - [P.s. Molti di voi mi hanno scritto per notificarmi che alcuni commenti "postati" non compaiono. Lo so. Vi chiedo scusa. È capitato anche a me. Spero che il problema tecnico possa risolversi quanto prima.] E ancora un caro saluto a Daniela e a voi tutti.
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[P.s. Molti di voi mi hanno scritto per notificarmi che alcuni commenti "postati" non compaiono. Lo so. Vi chiedo scusa. È capitato anche a me. Spero che il problema tecnico possa risolversi quanto prima.]

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83218 Subhaga Gaetano Failla Thu, 03 Dec 2009 19:59:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83218 @ Tea Ranno mi ha emozionato quel "çiatu miu" rivolto a una delle tue figlie. Un caro saluto a te e a Massimo (con il quale, vedo, mi sto incrociando nei commenti di questi minuti: ciao Massimo!). @ Tea Ranno
mi ha emozionato quel “çiatu miu” rivolto a una delle tue figlie.
Un caro saluto a te e a Massimo (con il quale, vedo, mi sto incrociando nei commenti di questi minuti: ciao Massimo!).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83217 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 19:58:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83217 @ Giorgio Un caldo benvenuto anche a te! E grazie per il tuo intervento corposo e interessante. Come hai scritto: "è certo che fin che si discute -e si legge, e si pensa- riusciremo a mantenere un briciolo di coscienza dei tempi e della storia". Perfettamente d'accordo! @ Giorgio
Un caldo benvenuto anche a te! E grazie per il tuo intervento corposo e interessante.
Come hai scritto: “è certo che fin che si discute -e si legge, e si pensa- riusciremo a mantenere un briciolo di coscienza dei tempi e della storia”.
Perfettamente d’accordo!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83216 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 19:53:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83216 Un saluto di benvenuto a Elvira S. (in bocca al lupo per il tuo libro). Un saluto di benvenuto a Elvira S. (in bocca al lupo per il tuo libro).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83215 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 19:53:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83215 Mia cara Tea, ancora grazie a te. E continua a scrivere come sai... Mia cara Tea, ancora grazie a te.
E continua a scrivere come sai…

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Di: Tea Ranno http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83206 Tea Ranno Thu, 03 Dec 2009 16:53:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83206 @Daniela Carmosino: Sì, la letteratura può essere anche un "guardare" per "far vedere". Soprattutto quando non è autoreferenziale. Far vedere quello che sarebbe meglio occultare, far sentire quello che sarebbe meglio tacere, infilare la penna dentro piccole pozze all'apparenza limpide e pescare l'improbabile mostrando così solo una (qualcuna) delle molteplici facce della realtà. Perché lo sguardo di chi scrive - è una opinione assolutamente personale - è sempre falsato dalla soggettività; lo scrittore non è un cronista: guarda, ascolta, metabolizza, elabora e infine restituisce l'evento in una forma narrativa che, per quanto coerente e rispettosa dei fatti, è pur sempre il frutto di una rivisitazione "fantasiosa" di essi. Fantasiosa non (non solo) nel senso di restituzione fantastica, bizzarra, stravagante o imprevedibile dell'evento (ché anche questo è la letteratura), quanto, piuttosto, di una trasfigurazione dello stesso per il semplice fatto d'aver covato nell'intimo dello scrittore, là dove egli conserva tutto ciò che ha contribuito a formarne l'identità: i libri letti, le esperienze vissute, le disillusioni ma anche l'innocenza, quel voler credere che attraverso la condivisione della parola scritta qualcosa possa ancora cambiare. E cambiare in meglio. @ Simona: Coerente, puntuale e perfettamente argomentato il tuo intervento da Tertulia, Simona, frutto della tua lunga frequentazione con la letteratura, ma anche con il Diritto, che della letteratura è la controfaccia. @Maria Lucia: il mio trasporto verso la Sicilia è autentico perché non ho smesso mai di essere siciliana: mantengo l'accento, la costruzione delle frasi col verbo alla fine, cucino siciliano e quando devo coccolare una delle mie figlie non posso fare a meno di chiamarla çiatu miu. E non è campanilismo, no, solo un sentirsi parte di una terra, della sua essenza, della sua struttura. Che poi Roma mi abbia accolto con la generosità e il calore di cui i romani sono capaci è un'altra storia. Che fa parte dell'altra metà di me, quella che può raccontare, per esempio, piazza di Spagna con gli occhi (sempre gli occhi, lo sguardo) della straniero che si sia ancorato a un luogo d'eccezione e gode nel considerarlo un poco anche suo. @Massimo: ti sono grata, Massimo, per avermi dato l'opportunità di essere presente da Tertulia e poter parlare del Sud con l'esperienza di chi vive altrove, ma non per questo smette di appartenervi. Ecco, è proprio sul concetto di appartenenza che ci si dovrebbe interrogare e sulla universalità del sentire che, questo sì, non conosce confini geografici. @Daniela Carmosino:
Sì, la letteratura può essere anche un “guardare” per “far vedere”. Soprattutto quando non è autoreferenziale. Far vedere quello che sarebbe meglio occultare, far sentire quello che sarebbe meglio tacere, infilare la penna dentro piccole pozze all’apparenza limpide e pescare l’improbabile mostrando così solo una (qualcuna) delle molteplici facce della realtà. Perché lo sguardo di chi scrive – è una opinione assolutamente personale – è sempre falsato dalla soggettività; lo scrittore non è un cronista: guarda, ascolta, metabolizza, elabora e infine restituisce l’evento in una forma narrativa che, per quanto coerente e rispettosa dei fatti, è pur sempre il frutto di una rivisitazione “fantasiosa” di essi. Fantasiosa non (non solo) nel senso di restituzione fantastica, bizzarra, stravagante o imprevedibile dell’evento (ché anche questo è la letteratura), quanto, piuttosto, di una trasfigurazione dello stesso per il semplice fatto d’aver covato nell’intimo dello scrittore, là dove egli conserva tutto ciò che ha contribuito a formarne l’identità: i libri letti, le esperienze vissute, le disillusioni ma anche l’innocenza, quel voler credere che attraverso la condivisione della parola scritta qualcosa possa ancora cambiare. E cambiare in meglio.

@ Simona:
Coerente, puntuale e perfettamente argomentato il tuo intervento da Tertulia, Simona, frutto della tua lunga frequentazione con la letteratura, ma anche con il Diritto, che della letteratura è la controfaccia.

@Maria Lucia:
il mio trasporto verso la Sicilia è autentico perché non ho smesso mai di essere siciliana: mantengo l’accento, la costruzione delle frasi col verbo alla fine, cucino siciliano e quando devo coccolare una delle mie figlie non posso fare a meno di chiamarla çiatu miu. E non è campanilismo, no, solo un sentirsi parte di una terra, della sua essenza, della sua struttura. Che poi Roma mi abbia accolto con la generosità e il calore di cui i romani sono capaci è un’altra storia. Che fa parte dell’altra metà di me, quella che può raccontare, per esempio, piazza di Spagna con gli occhi (sempre gli occhi, lo sguardo) della straniero che si sia ancorato a un luogo d’eccezione e gode nel considerarlo un poco anche suo.

@Massimo:
ti sono grata, Massimo, per avermi dato l’opportunità di essere presente da Tertulia e poter parlare del Sud con l’esperienza di chi vive altrove, ma non per questo smette di appartenervi.
Ecco, è proprio sul concetto di appartenenza che ci si dovrebbe interrogare e sulla universalità del sentire che, questo sì, non conosce confini geografici.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83195 Maria Lucia Riccioli Thu, 03 Dec 2009 14:43:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83195 Ciao Elvira... sono una collega del Quintiliano. Tutto bene con il tuo libro? Ciao Elvira… sono una collega del Quintiliano.
Tutto bene con il tuo libro?

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Di: Elvira S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83188 Elvira S. Thu, 03 Dec 2009 13:42:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83188 Bellissimo questo dibattito, identificabile con un progetto culturale. In questo contesto vorrei segnalare un altro progetto molto simile se si utilizza questa chiave di lettura, il romanzo che ho di recente pubblicato dal titolo "La zia di Lampedusa", edito da Morrone. Anche attorno a questo evento si è sviluppato un ampio dibattito, in altri siti, che mi ha piacevolmente sorpreso per la partecipazione appassionata che lo sta accompagnando. Elvira S. Bellissimo questo dibattito, identificabile con un progetto culturale. In questo contesto vorrei segnalare un altro progetto molto simile se si utilizza questa chiave di lettura, il romanzo che ho di recente pubblicato dal titolo “La zia di Lampedusa”, edito da Morrone. Anche attorno a questo evento si è sviluppato un ampio dibattito, in altri siti, che mi ha piacevolmente sorpreso per la partecipazione appassionata che lo sta accompagnando. Elvira S.

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Di: giorgio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83182 giorgio Thu, 03 Dec 2009 12:46:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83182 Intervengo da buon ultimo! L'aver seguito diligentemente (credo) il dibattito mi ha fatto nascere la voglia di proporre brevemente qualche riflessione. La prima deriva da un'osservazione di fondo: pur occupandomi di letteratura per motivi professionali (e, ancora, per passione) non avrei immaginato di poter assistere ad un dibattito come quello nato attorno al libro di Daniela Carmosino, anche se è un libro di alta qualità! La sfiducia era verso la capacità della letteratura di attrarre ancora e stimolare discussioni, pensieri, interessi, amori, insomma di stimolare reazioni in un paese che sembra spesso irrimediabilmente addormentato dinanzi alla paccottiglia di basso mercato e massmediatica. Il fatto che un numero così alto di persone intervengano a discutere di temi che certo vanno al di là della letteratura ma che la letteratura, il romanzo evoca, suggerisce, mi sembra un elemento più che consolante, direi entusiasmante, se non temessi, appunto, i facili entusiasmi, oggi più che mai. Ma è certo che fin che si discute -e si legge, e si pensa- riusciremo a mantenere un briciolo di coscienza dei tempi e della storia. L'altra riflessione è più in merito a quello che si è detto: tante cose, importanti e interessanti. Il libro di Dianela Carmosino, oltre ad altre qualità (capacità di analisi, competenza, rigore) ha il merito di aver colto lo spirito dei tempi, anche per quanto riguarda esplicitamente il sud. Proviamo a pensare a tutto ciò che nel libro è raccontato e descritto, i testi, i personaggi, i linguaggi in campo, come qualcosa che non riguarda solo il sud d'Italia (anche se da lì nasce) ma riguarda il sud del mondo, le modalità e le specificità che questa nozione -dalle riflessioni più complesse ed attuali che su questo tema ci sono state offerte- presenta, in una fase storica in cui le vicende della civiltà occidentale sembrano sempre più arroccarsi in attesa di ciò che dal Sud può venire. Non tanto il "pensiero meridiano" di Cassano, quando una parte di mondo che, a contatto con i vari modelli dello sviluppo del Nord, produce "differenza": da non intendersi come marginalità e sconfitta, ma come alternativa, variazione, pluralità, disomogeneità. Ecco, credo che i modelli letterari di cui ci ha parlato Daniela Carmosino -pur diversi tra loro ed irriducibili ad ogni pretesa unitarietà- finiscano per parlarci comunque in un modo diverso del mondo e della vita, ed anche della tradizione. Forse non è un caso che i testimoni più alti di un mondo in trasformazione siano da ricercare tra scrittori del Sud, da Verga a Pirandello, da Alvaro a Consolo, autentici inventori di nuovi linguaggi narrativi. La tradizione credo, non ci dice di seguire necessariamente quei modelli, ma di continuare a rispondere alle domande che quei modelli si ponevano e a cui rispondevano. E' l'uso migliore che possiamo fare della tradizione e forse della nozione di Sud. Grazie comunque a tutti per l'occasione di discussione e a Daniela per il suo lavoro. Giorgio Intervengo da buon ultimo! L’aver seguito diligentemente (credo) il dibattito mi ha fatto nascere la voglia di proporre brevemente qualche riflessione. La prima deriva da un’osservazione di fondo: pur occupandomi di letteratura per motivi professionali (e, ancora, per passione) non avrei immaginato di poter assistere ad un dibattito come quello nato attorno al libro di Daniela Carmosino, anche se è un libro di alta qualità! La sfiducia era verso la capacità della letteratura di attrarre ancora e stimolare discussioni, pensieri, interessi, amori, insomma di stimolare reazioni in un paese che sembra spesso irrimediabilmente addormentato dinanzi alla paccottiglia di basso mercato e massmediatica. Il fatto che un numero così alto di persone intervengano a discutere di temi che certo vanno al di là della letteratura ma che la letteratura, il romanzo evoca, suggerisce, mi sembra un elemento più che consolante, direi entusiasmante, se non temessi, appunto, i facili entusiasmi, oggi più che mai. Ma è certo che fin che si discute -e si legge, e si pensa- riusciremo a mantenere un briciolo di coscienza dei tempi e della storia.
L’altra riflessione è più in merito a quello che si è detto: tante cose, importanti e interessanti. Il libro di Dianela Carmosino, oltre ad altre qualità (capacità di analisi, competenza, rigore) ha il merito di aver colto lo spirito dei tempi, anche per quanto riguarda esplicitamente il sud. Proviamo a pensare a tutto ciò che nel libro è raccontato e descritto, i testi, i personaggi, i linguaggi in campo, come qualcosa che non riguarda solo il sud d’Italia (anche se da lì nasce) ma riguarda il sud del mondo, le modalità e le specificità che questa nozione -dalle riflessioni più complesse ed attuali che su questo tema ci sono state offerte- presenta, in una fase storica in cui le vicende della civiltà occidentale sembrano sempre più arroccarsi in attesa di ciò che dal Sud può venire. Non tanto il “pensiero meridiano” di Cassano, quando una parte di mondo che, a contatto con i vari modelli dello sviluppo del Nord, produce “differenza”: da non intendersi come marginalità e sconfitta, ma come alternativa, variazione, pluralità, disomogeneità. Ecco, credo che i modelli letterari di cui ci ha parlato Daniela Carmosino -pur diversi tra loro ed irriducibili ad ogni pretesa unitarietà- finiscano per parlarci comunque in un modo diverso del mondo e della vita, ed anche della tradizione. Forse non è un caso che i testimoni più alti di un mondo in trasformazione siano da ricercare tra scrittori del Sud, da Verga a Pirandello, da Alvaro a Consolo, autentici inventori di nuovi linguaggi narrativi. La tradizione credo, non ci dice di seguire necessariamente quei modelli, ma di continuare a rispondere alle domande che quei modelli si ponevano e a cui rispondevano. E’ l’uso migliore che possiamo fare della tradizione e forse della nozione di Sud. Grazie comunque a tutti per l’occasione di discussione e a Daniela per il suo lavoro. Giorgio

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Di: daniela carmosino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83164 daniela carmosino Thu, 03 Dec 2009 10:23:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83164 anch'io in ordine sparso, anzi, scarso. @ Danila, Serena, Antonio, Luigi, Dora, Terzo anno di lettere moderne. Ho il sospetto che siate voi il più bell'esempio e il più sano e produttivo 'progetto culturale'. Le idee ce le avete chiare, lottate per realizzarle e realizzarvi, se volete e potete, al sud. C'è bisogno di voi. @ tea ranno, ho apprezzato ancora una volta la lucidità innamorata con cui parli del sud. importante guardare, hai ragione, e guardare per vedere, per scoprire,per capire. l'assuefazione a certe condizioni aberranti o soltanto disagevoli è ancora peggio della fine di ogni speranza di risanarle. Le brutture vengono guardate senza esser viste. la letteratura può renderle macroscopiche, grottesche, iperboliche e, come in una caricatura si nota meglio il difetto che sfuggirebbe nel ritratto realistico, così nel grottesco si riesce a far vedere non tanto i 'mali del sud' ma le logiche di comportamento cui si è abituati, quelle che consideriamo 'normali' e che solo portate alle loro estreme conseguenze rivelano quanto siano 'difettose'. Ci stai a dire che la letteratura può (non deve) essere anche (no solo) un guardare per far vedere? @ simona lo jacono, spero ci siano altre occasioni per rivederci, magari a siracusa, da biblos con la tenace luisa. grazie per aver ricordato il concetto di responsabilità della parola, sintetizzando in un termine 'civile' che però non prescrive tanti discorsi sul ruolo dell'intellettuale, dello scrittore-intellettuale ma anche sulla necessaria 'competenza' della pratica della scrittura. @ rossella milone (ciao) che ho avuto il piacere di avere ospite in un ciclo di incontri organizzati a campobasso. Concordo e sottoscrivo le tue parole che vale la pena di ricordare: “Scrivere bene evitando, come dice Montesano, i divismi e, aggiungerei io, il compiacimento del proprio fare. Il narratore, se scrive bene, fornirà degli strumenti, delle scappatoie, delle luminescenze, dei punti di vista alternativi che possano allargare la vista di chi legge. Semmai il narratore è tenuto a seminare, a coltivare sguardi, pareri. Il lavoro dell’intellettuale è un’altra cosa. E un’altra cosa ancora quello dello scrittore-intellettuale.” mi sarebbe piaciuto fossi stata presente a Catania, dove ho 'osato' definire (da editor più che da critico) la pratica della scrittura una 'pratica artigianale', con tutto quel che ne consegue in esercizio, formazione etc. A presto. per ora mi fermo, ma con un sospetto @ elisabetta liguori continua a non convincermi fino in fondo l'idea di letteratura del sud come metafora della marginalità (la porta qui citato da claudio morandini) del fallimento (la porta qui citato da elisabett liguori) pure intendendo una rinascita -l'araba fenice, suggerisce e chiarisce meglio maria luisa- che parte dal fallimento e del fallimento si porta addosso ancora un po' di cenere. magari ne riparleremo, qui e alla fiera romana di piùlibripiùliberi... anch’io in ordine sparso, anzi, scarso.

@ Danila, Serena, Antonio, Luigi, Dora,
Terzo anno di lettere moderne.
Ho il sospetto che siate voi il più bell’esempio e il più sano e produttivo ‘progetto culturale’. Le idee ce le avete chiare, lottate per realizzarle e realizzarvi, se volete e potete, al sud. C’è bisogno di voi.

@ tea ranno,
ho apprezzato ancora una volta la lucidità innamorata con cui parli del sud. importante guardare, hai ragione, e guardare per vedere, per scoprire,per capire. l’assuefazione a certe condizioni aberranti o soltanto disagevoli è ancora peggio della fine di ogni speranza di risanarle. Le brutture vengono guardate senza esser viste. la letteratura può renderle macroscopiche, grottesche, iperboliche e, come in una caricatura si nota meglio il difetto che sfuggirebbe nel ritratto realistico, così nel grottesco si riesce a far vedere non tanto i ‘mali del sud’ ma le logiche di comportamento cui si è abituati, quelle che consideriamo ‘normali’ e che solo portate alle loro estreme conseguenze rivelano quanto siano ‘difettose’.

Ci stai a dire che la letteratura può (non deve) essere anche (no solo) un guardare per far vedere?

@ simona lo jacono,
spero ci siano altre occasioni per rivederci, magari a siracusa, da biblos con la tenace luisa. grazie per aver ricordato il concetto di responsabilità della parola, sintetizzando in un termine ‘civile’ che però non prescrive tanti discorsi sul ruolo dell’intellettuale, dello scrittore-intellettuale ma anche sulla necessaria ‘competenza’ della pratica della scrittura.

@ rossella milone
(ciao) che ho avuto il piacere di avere ospite in un ciclo di incontri organizzati a campobasso. Concordo e sottoscrivo le tue parole che vale la pena di ricordare: “Scrivere bene evitando, come dice Montesano, i divismi e, aggiungerei io, il compiacimento del proprio fare. Il narratore, se scrive bene, fornirà degli strumenti, delle scappatoie, delle luminescenze, dei punti di vista alternativi che possano allargare la vista di chi legge. Semmai il narratore è tenuto a seminare, a coltivare sguardi, pareri. Il lavoro dell’intellettuale è un’altra cosa. E un’altra cosa ancora quello dello scrittore-intellettuale.” mi sarebbe piaciuto fossi stata presente a Catania, dove ho ‘osato’ definire (da editor più che da critico) la pratica della scrittura una ‘pratica artigianale’, con tutto quel che ne consegue in esercizio, formazione etc. A presto.

per ora mi fermo, ma con un sospetto

@ elisabetta liguori
continua a non convincermi fino in fondo l’idea di letteratura del sud come metafora della marginalità (la porta qui citato da claudio morandini) del fallimento (la porta qui citato da elisabett liguori) pure intendendo una rinascita -l’araba fenice, suggerisce e chiarisce meglio maria luisa- che parte dal fallimento e del fallimento si porta addosso ancora un po’ di cenere. magari ne riparleremo, qui e alla fiera romana di piùlibripiùliberi…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83145 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 00:20:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83145 Mi fermo qui. Auguro una serena notte a tutti. Mi fermo qui.
Auguro una serena notte a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83144 Massimo Maugeri Thu, 03 Dec 2009 00:19:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83144 @ Livio Romano Caro Livio, h. 1:17. Tu ronfi beato e io sono ancora qui, con quel poco di midollo che ormai mi rimane :) E prima di andare a nanna ho ancora un bel po' di roba da sbrigare... @ Livio Romano
Caro Livio, h. 1:17. Tu ronfi beato e io sono ancora qui, con quel poco di midollo che ormai mi rimane :)
E prima di andare a nanna ho ancora un bel po’ di roba da sbrigare…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83137 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:57:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83137 @ Daniela Carmosino Carissima Daniela, grazie per questi tuoi nuovi interventi. Al di là delle polemiche (che pur ci stanno) credo che questo dibattito si stia sviluppando in maniera cospicua e interessante. Ormai ha raggiunto le dimensioni di un piccolo libro (prova a copincollare post e commenti in un file di word!). Come mi disse tempo fa Simona - intervenuta qui sopra - <em>Letteratitudine è un libro che si parla e si scrive da solo</em>. Proprio vero! @ Daniela Carmosino
Carissima Daniela, grazie per questi tuoi nuovi interventi. Al di là delle polemiche (che pur ci stanno) credo che questo dibattito si stia sviluppando in maniera cospicua e interessante. Ormai ha raggiunto le dimensioni di un piccolo libro (prova a copincollare post e commenti in un file di word!).
Come mi disse tempo fa Simona – intervenuta qui sopra – Letteratitudine è un libro che si parla e si scrive da solo.
Proprio vero!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83136 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:49:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83136 @ Rossella Milone Cara Rossella, grazie anche a te per aver accolto il mio invito a partecipare alla discussione. E grazie per le risposte che hai dato alle domande poste. @ Rossella Milone
Cara Rossella, grazie anche a te per aver accolto il mio invito a partecipare alla discussione. E grazie per le risposte che hai dato alle domande poste.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83135 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:48:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83135 @ Tea Ranno Cara Tea, grazie per essere intervenuta con questo commento bello e corposo. A scanso di equivoci sottolineo questo tuo passaggio: <em>"Quando ho affermato che guardando dall’esterno la mia Melilli, (la “mia” Siracusa, o Augusta, o Priolo) mi sembra di cogliere un frammento più ampio di realtà, non volevo assolutamente affermare che godo della migliore - e unica - prospettiva possibile per raccontare con cognizione di causa. Ma quando mai!"</em> @ Tea Ranno
Cara Tea, grazie per essere intervenuta con questo commento bello e corposo. A scanso di equivoci sottolineo questo tuo passaggio: “Quando ho affermato che guardando dall’esterno la mia Melilli, (la “mia” Siracusa, o Augusta, o Priolo) mi sembra di cogliere un frammento più ampio di realtà, non volevo assolutamente affermare che godo della migliore – e unica – prospettiva possibile per raccontare con cognizione di causa. Ma quando mai!”

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83134 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:45:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83134 Riprendo, in ordine sparso, per ringraziare gli altri intervenuti (che non ho citato prima): Giorgia Lepore, Luca Nencioni, Vincenzo, Letizia... Riprendo, in ordine sparso, per ringraziare gli altri intervenuti (che non ho citato prima): Giorgia Lepore, Luca Nencioni, Vincenzo, Letizia…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83132 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:42:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83132 Ehilà, Simo... ma allora non sono l'unico nottambulo! :-)) Grazie... e buonanotte a te. Ehilà, Simo… ma allora non sono l’unico nottambulo! :-) )
Grazie… e buonanotte a te.

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83131 simona lo iacono Wed, 02 Dec 2009 23:20:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83131 Caro Massi, buona notte a te e a tutti gli amici di letteratitudine. Un bacio a Tea e un affettuosissimo saluto a Daniela Carmosino. Bellissimo immaginare le manine delle tue bimbe sull'albero di Natale. Allo stesso tocco delicato affido questa serata (è già domani) e i sogni del sud. Sarebbe bellissimo se somigliassero più possibile a mani di bambino su una corteccia antichissima. Caro Massi,
buona notte a te e a tutti gli amici di letteratitudine.
Un bacio a Tea e un affettuosissimo saluto a Daniela Carmosino.
Bellissimo immaginare le manine delle tue bimbe sull’albero di Natale.
Allo stesso tocco delicato affido questa serata (è già domani) e i sogni del sud.
Sarebbe bellissimo se somigliassero più possibile a mani di bambino su una corteccia antichissima.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83130 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:16:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83130 Massimiliano Felli ha molto opportunamente proposto il volume "Napoli per le strade" (Azimut): http://www.azimutlibri.com/dettagli/dettaglio_general.php?id=266# Alcuni degli autori presenti nella raccolta sono già intervenuti: per esempio, Maurizio de Giovanni e Rossella Milone. Prova a invitare gli altri a partecipare, se ti va. Massimiliano Felli ha molto opportunamente proposto il volume “Napoli per le strade” (Azimut): http://www.azimutlibri.com/dettagli/dettaglio_general.php?id=266#
Alcuni degli autori presenti nella raccolta sono già intervenuti: per esempio, Maurizio de Giovanni e Rossella Milone. Prova a invitare gli altri a partecipare, se ti va.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83129 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:12:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83129 Agli studenti del terzo anno di lettere moderne. Cari ragazzi, grazie per il vostro appassionato e sentito intervento. Continuate a intervenire, se vi va (anche singolarmente). Ma mi raccomando: studiate con buona lena. Non è che per seguire Letteratitudine accantonate i libri, vero? :) Agli studenti del terzo anno di lettere moderne.
Cari ragazzi, grazie per il vostro appassionato e sentito intervento. Continuate a intervenire, se vi va (anche singolarmente). Ma mi raccomando: studiate con buona lena. Non è che per seguire Letteratitudine accantonate i libri, vero? :)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83128 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:02:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83128 @ Salvo Zappulla Grazie per i tuoi interventi, Salvo. Ma se io dovrò fare il Patrono, a te toccherà fare Gesù Bambino nel presepe vivente più vicino a casa tua. :) @ Salvo Zappulla
Grazie per i tuoi interventi, Salvo. Ma se io dovrò fare il Patrono, a te toccherà fare Gesù Bambino nel presepe vivente più vicino a casa tua. :)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83127 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 23:00:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83127 [Procedo con l'ordine sparso... anche se mi fa male il midollo:-)) ] - @ Emilio Gentilissimo professore, non vorrei sbagliarmi ma immagino che lei sia quel signore che mi ha fermato all'uscita dalla libreria e con cui ho parlato un paio di minuti. Se è lei, mi scriva pure in privato (le ho lasciato la mia mail, e io non ho modo di rintracciarla). La ringrazio per il suo commento. La verità, caro professore, è che - soprattutto di questi tempi - la buona educazione, il garbo, le buone maniere sono considerate dis-valori... o "indicatori di debolezza". Se credi nelle buone maniere, ti danno del "buonista"; se ti mostri garbato, ti danno dell'ipocrita... e via dicendo. Purtroppo, chi per natura (o per scelta) è pacato, moderato, garbato... di fronte a chi esercita violenza verbale è, spesso, sconfitto... schiacciato. Un perdente. Ma io sono convinto che c'è la possibilità di reagire a questa situazione. Ed è quello che anch'io - nel mio piccolo - mi sforzo di fare qui a Letteratitudine... cercando di offrire lo spazio per un confronto rispettoso (anche in un contesto di contrapposizioni forti). Non sempre è facile. In questi tre anni e oltre di "attività on line" mi sono accorto che i tentativi di stumentalizzazione, le trappole, insidie di vario tipo... sono sempre dietro l'angolo. Ma non importa. Io credo nella buona educazione, nel garbo, nel rispetto dell'altro, nel confronto che non sconfina nell'offesa. E continuerò a crederci. E insieme a me ci credono tanti altri. Anche questo è impegno civile. Continui a crederci anche lei, professore. E continui a intervenire (se le va e se ha il tempo di farlo). Ne vale la pena. Nonostante tutto ne vale la pena. [Procedo con l'ordine sparso... anche se mi fa male il midollo:-)) ]
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@ Emilio
Gentilissimo professore, non vorrei sbagliarmi ma immagino che lei sia quel signore che mi ha fermato all’uscita dalla libreria e con cui ho parlato un paio di minuti. Se è lei, mi scriva pure in privato (le ho lasciato la mia mail, e io non ho modo di rintracciarla).
La ringrazio per il suo commento.
La verità, caro professore, è che – soprattutto di questi tempi – la buona educazione, il garbo, le buone maniere sono considerate dis-valori… o “indicatori di debolezza”.
Se credi nelle buone maniere, ti danno del “buonista”; se ti mostri garbato, ti danno dell’ipocrita… e via dicendo.
Purtroppo, chi per natura (o per scelta) è pacato, moderato, garbato… di fronte a chi esercita violenza verbale è, spesso, sconfitto… schiacciato. Un perdente.
Ma io sono convinto che c’è la possibilità di reagire a questa situazione.
Ed è quello che anch’io – nel mio piccolo – mi sforzo di fare qui a Letteratitudine… cercando di offrire lo spazio per un confronto rispettoso (anche in un contesto di contrapposizioni forti). Non sempre è facile. In questi tre anni e oltre di “attività on line” mi sono accorto che i tentativi di stumentalizzazione, le trappole, insidie di vario tipo… sono sempre dietro l’angolo.
Ma non importa.
Io credo nella buona educazione, nel garbo, nel rispetto dell’altro, nel confronto che non sconfina nell’offesa. E continuerò a crederci. E insieme a me ci credono tanti altri.
Anche questo è impegno civile.
Continui a crederci anche lei, professore. E continui a intervenire (se le va e se ha il tempo di farlo).
Ne vale la pena.
Nonostante tutto ne vale la pena.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83125 Maria Lucia Riccioli Wed, 02 Dec 2009 22:38:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83125 Accademia della Camicia Celeste. Direttore-Preside-Rettore (non Donatella), Massimo Maugeri. :-) Accademia della Camicia Celeste.
Direttore-Preside-Rettore (non Donatella), Massimo Maugeri.
:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83124 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:36:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83124 Un saluto e un ringraziamento anche a Maria Lucia (con cui mi sono incrociato). Grazie, Mari... Un saluto e un ringraziamento anche a Maria Lucia (con cui mi sono incrociato). Grazie, Mari…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83123 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:35:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83123 @ Francesca Giulia Wow! Buonanotte a te, cara :-)) @ Francesca Giulia
Wow! Buonanotte a te, cara :-) )

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83122 Maria Lucia Riccioli Wed, 02 Dec 2009 22:34:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83122 Concordo con te, Elisabetta... Noi da migliaia di anni, in Sicilia, conviviamo con le ceneri dell'Etna, con le ceneri delle civiltà che si sono susseguite nella nostra isola. Ne siamo impastati, nel DNA. Aggiungiamoci le polveri sottili delle belle industrie di cui parlava la cara Tea (tra l'altro autrice di CENERE in cui parla di altri roghi non meno dolorosi), le ceneri di tanti sogni... Ma io credo che il Sud sia una bellissima fenice. Se non ci crediamo noi, chi altro lo farà? Non è già un miracolo che qui si discuta, si comunichi fino a tarda notte evitando gli imbonimenti del tubo catodico e il vuoto pneumatico che a volte ci soffoca? Grazie della tua suggestione. Concordo con te, Elisabetta…
Noi da migliaia di anni, in Sicilia, conviviamo con le ceneri dell’Etna, con le ceneri delle civiltà che si sono susseguite nella nostra isola. Ne siamo impastati, nel DNA. Aggiungiamoci le polveri sottili delle belle industrie di cui parlava la cara Tea (tra l’altro autrice di CENERE in cui parla di altri roghi non meno dolorosi), le ceneri di tanti sogni…
Ma io credo che il Sud sia una bellissima fenice. Se non ci crediamo noi, chi altro lo farà? Non è già un miracolo che qui si discuta, si comunichi fino a tarda notte evitando gli imbonimenti del tubo catodico e il vuoto pneumatico che a volte ci soffoca?
Grazie della tua suggestione.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83121 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:33:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83121 @ Elisabetta Liguori Elisabetta, cara: benvenuta a Letteratitudine! (Ho avuto il piacere di conoscere di <b>Elisabetta Liguori</b> nell'ambito dell'evento <a href="http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/" rel="nofollow">Oronzo Macondo</a>) - Hai fatto benissimo a intervenire, Elisabetta. Grazie mille. In un precedente commento avevo invitato a intervenire tutti gli scrittori presenti nell’antologia curata da Filippo La Porta e pubblicata da Manni: “È finita la controra. La nuova narrativa in Puglia”. Tra questi ci sei tu (anzi... invita a partecipare anche gli altri, se riesci a contattarli). @ Elisabetta Liguori
Elisabetta, cara: benvenuta a Letteratitudine!
(Ho avuto il piacere di conoscere di Elisabetta Liguori nell’ambito dell’evento Oronzo Macondo)
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Hai fatto benissimo a intervenire, Elisabetta. Grazie mille.
In un precedente commento avevo invitato a intervenire tutti gli scrittori presenti nell’antologia curata da Filippo La Porta e pubblicata da Manni: “È finita la controra. La nuova narrativa in Puglia”.
Tra questi ci sei tu (anzi… invita a partecipare anche gli altri, se riesci a contattarli).

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83118 francesca giulia Wed, 02 Dec 2009 22:30:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83118 solo un saluto e una felice notte all'accademico più gentile e autenticamente generoso nel "condurre" per mano i suoi ospiti nel salotto virtuale "più realisticamente letterario e meno virtuale" d'Italia. :-) solo un saluto e una felice notte all’accademico più gentile e autenticamente generoso nel “condurre” per mano i suoi ospiti nel salotto virtuale “più realisticamente letterario e meno virtuale” d’Italia.
:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83117 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:27:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83117 Ehilà, Livio... bentornato! Ti auguro buonanotte! Ti capisco: le figlie sono impegnative. E infatti l'orario in cui riesco a intervenire è questo. L'orario in cui mi faccio succhiare il midollo da Letteratitudine :-)) Ehilà, Livio… bentornato!
Ti auguro buonanotte! Ti capisco: le figlie sono impegnative. E infatti l’orario in cui riesco a intervenire è questo. L’orario in cui mi faccio succhiare il midollo da Letteratitudine :-) )

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83116 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:25:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83116 A chi mi prende affettuosamente in giro propongo questo nuovo nomignolo:<em>l'accademico</em>. Potrebbe affiancarsi o addirittura scalzare quello di <em>uomo con la camicia celeste</em>. ;) A chi mi prende affettuosamente in giro propongo questo nuovo nomignolo:l’accademico.
Potrebbe affiancarsi o addirittura scalzare quello di uomo con la camicia celeste.
;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83115 Massimo Maugeri Wed, 02 Dec 2009 22:18:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83115 In riferimento al primo intervento di Biagio Guerrera (sono riuscito a recuperare anche l'altro, Biagio... quello perduto: lo trovi sopra). - Come ha detto Biagio, venuto a conoscenza del suo intervento, mi sono premurato a chiamargli per tentare di capirne meglio il senso. Ci siamo spiegati. Poi, come ha detto lui stesso, ognuno di noi ha le sue idee, il proprio modo di approcciarsi agli altri, il proprio stile. Ci mancherebbe. Tuttavia - anche di questo ne ho parlato con Biagio - ci tengo a precisare alcuni punti che spiegano una sorta di fraintendimento originario: 1. Uno degli organizzatori dell'evento ha chiesto la mia disponibilità a introdurre Daniela Carmosino e il suo libro: io ho accettato con entusiasmo e sono felice di averlo fatto e di aver avuto la possibilità di conoscere Daniela (che, tra le altre cose, è una persona splendida). 2. Mi sono messo a disposizione con tutti gli strumenti che erano in mio possesso, compreso questo blog, organizzando un dibattito on line sul libro e sugli argomenti trattati... anche a supporto della presentazione in libreria: credo sia andata bene (di certo non solo grazie a Letteratitudine, ma anche e soprattutto agli sforzi di tutti gli organizzatori; in libreria c'era parecchia gente in piedi... Biagio mi parlava di un centinaio di persone). E l'ho fatto solo per mettermi a disposizione per come mi era stato chiesto di fare. 3. Mi è stato chiesto di invitare scrittori per coinvolgerli nella discussione: cosa che ho fatto (erano presenti anche scrittori provenienti da fuori... vedi Tea Ranno... che hanno raccolto il mio invito) 4. Mi è stato chiesto di moderare la discussione, ovvero di stimolare la discussione in libreria come faccio qui sul blog, portando anche i risultati della discussione on line: cosa che ho tentato di fare 5. Poco prima della presentazione, seduto a un tavolino con Daniela Carmosino e Katia Pastura (entrambe lo possono confermare) ho concordato le modalità dei miei interventi: e cioè, che avrei letto le domande poste sul blog e alcuni dei commenti pervenuti (per es. quello di Roberto Alajmo, Gaetano Cappelli, ecc.): cosa che ho fatto. 6. Chiunque nell'ambito della discussione ha, comunque, avuto modo di intervenire e dire la sua e a suo modo (e mi pare che si è visto!) - Ciò premesso... se avessi saputo (ma non lo sapevo: nessuno me l'ha detto) che il taglio che si intendeva dare alla discussione doveva essere incentrato sulla città di Catania: a) avrei impostato (o proposto di impostare) le cose in maniera diversa b) non avrei invitato a partecipare scrittori di altre città c) non avrei messo di mezzo il dibattito su Letteratitudine, visto che è incentrato sul tema generale de "il sud della nuova narrativa italiana" (come del resto il libro di Daniela Carmosino) - In ogni caso, Biagio, mi dispiace che tu ti sia sentito a disagio. Io mi sforzo sempre di mettere a proprio agio chi mi sta accanto e di fronte. Ma, come scritto in premessa, abbiamo avuto modo di sentirci e di chiarire. Accetto di buon grado l'invito a bere un bicchiere di vino. (Per me la "questione libreria" si chiude qui). P.s. Ho chiesto a Caterina Pastura, compatibilmente ai suoi impegni, di mettere per iscritto il suo bellissimo intervento introduttivo: mi piacerebbe pubblicarlo qui. - Massimo Maugeri, l'accademico. :) In riferimento al primo intervento di Biagio Guerrera (sono riuscito a recuperare anche l’altro, Biagio… quello perduto: lo trovi sopra).
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Come ha detto Biagio, venuto a conoscenza del suo intervento, mi sono premurato a chiamargli per tentare di capirne meglio il senso. Ci siamo spiegati. Poi, come ha detto lui stesso, ognuno di noi ha le sue idee, il proprio modo di approcciarsi agli altri, il proprio stile. Ci mancherebbe.
Tuttavia – anche di questo ne ho parlato con Biagio – ci tengo a precisare alcuni punti che spiegano una sorta di fraintendimento originario:
1. Uno degli organizzatori dell’evento ha chiesto la mia disponibilità a introdurre Daniela Carmosino e il suo libro: io ho accettato con entusiasmo e sono felice di averlo fatto e di aver avuto la possibilità di conoscere Daniela (che, tra le altre cose, è una persona splendida).
2. Mi sono messo a disposizione con tutti gli strumenti che erano in mio possesso, compreso questo blog, organizzando un dibattito on line sul libro e sugli argomenti trattati… anche a supporto della presentazione in libreria: credo sia andata bene (di certo non solo grazie a Letteratitudine, ma anche e soprattutto agli sforzi di tutti gli organizzatori; in libreria c’era parecchia gente in piedi… Biagio mi parlava di un centinaio di persone). E l’ho fatto solo per mettermi a disposizione per come mi era stato chiesto di fare.
3. Mi è stato chiesto di invitare scrittori per coinvolgerli nella discussione: cosa che ho fatto (erano presenti anche scrittori provenienti da fuori… vedi Tea Ranno… che hanno raccolto il mio invito)
4. Mi è stato chiesto di moderare la discussione, ovvero di stimolare la discussione in libreria come faccio qui sul blog, portando anche i risultati della discussione on line: cosa che ho tentato di fare
5. Poco prima della presentazione, seduto a un tavolino con Daniela Carmosino e Katia Pastura (entrambe lo possono confermare) ho concordato le modalità dei miei interventi: e cioè, che avrei letto le domande poste sul blog e alcuni dei commenti pervenuti (per es. quello di Roberto Alajmo, Gaetano Cappelli, ecc.): cosa che ho fatto.
6. Chiunque nell’ambito della discussione ha, comunque, avuto modo di intervenire e dire la sua e a suo modo (e mi pare che si è visto!)
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Ciò premesso… se avessi saputo (ma non lo sapevo: nessuno me l’ha detto) che il taglio che si intendeva dare alla discussione doveva essere incentrato sulla città di Catania:
a) avrei impostato (o proposto di impostare) le cose in maniera diversa
b) non avrei invitato a partecipare scrittori di altre città
c) non avrei messo di mezzo il dibattito su Letteratitudine, visto che è incentrato sul tema generale de “il sud della nuova narrativa italiana” (come del resto il libro di Daniela Carmosino)
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In ogni caso, Biagio, mi dispiace che tu ti sia sentito a disagio. Io mi sforzo sempre di mettere a proprio agio chi mi sta accanto e di fronte.
Ma, come scritto in premessa, abbiamo avuto modo di sentirci e di chiarire.
Accetto di buon grado l’invito a bere un bicchiere di vino.
(Per me la “questione libreria” si chiude qui).
P.s. Ho chiesto a Caterina Pastura, compatibilmente ai suoi impegni, di mettere per iscritto il suo bellissimo intervento introduttivo: mi piacerebbe pubblicarlo qui.
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Massimo Maugeri, l’accademico. :)

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Di: elisabetta liguori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83113 elisabetta liguori Wed, 02 Dec 2009 22:16:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83113 addosso, direi.. addosso, direi..

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Di: elisabetta liguori http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83112 elisabetta liguori Wed, 02 Dec 2009 22:16:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83112 E infatti era proprio quello che intendevo, Maria Lucia. Che intendeva La Porta, che qui cito per adesione. Il fallimento del sud è fonte di energia, di immaginazione scansonata, mitica o tragica. è come un grande falò: la combustione, e poi la cenere, è lieve, dinamica, fertile. Andarsene o non andarsene conta poco: la cenere ti resta adosso. E infatti era proprio quello che intendevo, Maria Lucia. Che intendeva La Porta, che qui cito per adesione. Il fallimento del sud è fonte di energia, di immaginazione scansonata, mitica o tragica. è come un grande falò: la combustione, e poi la cenere, è lieve, dinamica, fertile.
Andarsene o non andarsene conta poco: la cenere ti resta adosso.

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Di: livio romano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/comment-page-6/#comment-83111 livio romano Wed, 02 Dec 2009 22:06:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1376#comment-83111 errata corrige: beato errata corrige: beato

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