Commenti a: PADRI (SCRITTORI) e LIBRI: Valter Binaghi, Gianni Biondillo, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Rosa Matteucci, Raul Montanari, Amedeo Romeo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » Osservatorio LitBlog n. 28 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-964594 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » Osservatorio LitBlog n. 28 Wed, 04 Dec 2013 20:23:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-964594 [...] caro, non è un argomento nuovo a noi di Letteratitudine che ne abbiamo discusso ampiamente in un post dedicato, anni fa. Ultimamente si è molto discusso della figura del padre, della sua assenza, del suo cambiamento [...] [...] caro, non è un argomento nuovo a noi di Letteratitudine che ne abbiamo discusso ampiamente in un post dedicato, anni fa. Ultimamente si è molto discusso della figura del padre, della sua assenza, del suo cambiamento [...]

]]>
Di: PER VALTER BINAGHI | letteratitudinenews http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-783727 PER VALTER BINAGHI | letteratitudinenews Mon, 15 Jul 2013 14:45:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-783727 [...] spesso ai dibattiti che proponevo. Ci tengo a ricordare questo, tra gli altri, dedicato al tema PADRI (SCRITTORI) e LIBRI (cliccando sul link potrete leggere i suoi interventi). Inoltre ho avuto il piacere di ospitare [...] [...] spesso ai dibattiti che proponevo. Ci tengo a ricordare questo, tra gli altri, dedicato al tema PADRI (SCRITTORI) e LIBRI (cliccando sul link potrete leggere i suoi interventi). Inoltre ho avuto il piacere di ospitare [...]

]]>
Di: Anna Pianura http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-124406 Anna Pianura Mon, 13 Sep 2010 08:21:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-124406 questo tema mi sta molto a cuore e vorrei, se riuscirò a trovare un pò di tempo, provare anche io a rispondere alle domande poste secondo quella che è la mia modesta opinione. Vi segnalo intanto però un altro libro che va centrare in pieno l'argomento, "l'ombra più lunga- tre racconti sul padre" - di Gianfranco Pecchinenda. colonnese editore. è un libro breve e incisivo fatto di tre racconti diversi di grande suggestione che hanno in comune l'ombra, quella più lunga, quella del padre: la figura più ingombrante e necessaria nella vita di ogni uomo. Temi principali del libro sono la memoria, la morte, l’identità e soprattutto l’autorità e il rapporto tra generazioni. Spero di aver dato un utile contributo al post e sono sicura che tornerò presto per continuare a confrontare il mio pensiero col vostro. colgo anche l'occasione per complimentarmi per il blog tutto . Anna Pianura questo tema mi sta molto a cuore e vorrei, se riuscirò a trovare un pò di tempo, provare anche io a rispondere alle domande poste secondo quella che è la mia modesta opinione.
Vi segnalo intanto però un altro libro che va centrare in pieno l’argomento, “l’ombra più lunga- tre racconti sul padre” – di Gianfranco Pecchinenda. colonnese editore.
è un libro breve e incisivo fatto di tre racconti diversi di grande suggestione che hanno in comune l’ombra, quella più lunga, quella del padre: la figura più ingombrante e necessaria nella vita di ogni uomo. Temi principali del libro sono la memoria, la morte, l’identità e soprattutto l’autorità e il rapporto tra generazioni.
Spero di aver dato un utile contributo al post e sono sicura che tornerò presto per continuare a confrontare il mio pensiero col vostro.
colgo anche l’occasione per complimentarmi per il blog tutto .
Anna Pianura

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113131 Massimo Maugeri Tue, 01 Jun 2010 17:52:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113131 @ Rosa Matteucci Cara Rosa, grazie a te per essere intervenuta (e per le risposte fornite). Direi che sei stata... perfetta. @ Rosa Matteucci
Cara Rosa, grazie a te per essere intervenuta (e per le risposte fornite).
Direi che sei stata… perfetta.

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113083 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:19:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113083 Spero di essere stata esaustiva. Grazie di tutto. Spero di essere stata esaustiva. Grazie di tutto.

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113082 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:19:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113082 IL SUCCESSO: Se uno ha avuto una buona educazione e ha un minimo di cervello non si ubriaca per il successo - a parte che sarebbe da stabilire cosa si intenda per successo. Nelle coppie ciò che le disgrega e le fa vacillare - o peggio le rompe - è banale e prevedibile. Le coppie si formano per un fine comune, quando uno dei due - maschio o femmina non importa - viene risucchiato in un gorgo di impegni, e diventa in qualche modo personaggio, l'altro si sente abbandonato e la coppia esplode. IL SUCCESSO: Se uno ha avuto una buona educazione e ha un minimo di cervello non si ubriaca per il successo – a parte che sarebbe da stabilire cosa si intenda per successo.
Nelle coppie ciò che le disgrega e le fa vacillare – o peggio le rompe – è banale e prevedibile. Le coppie si formano per un fine comune, quando uno dei due – maschio o femmina non importa – viene risucchiato in un gorgo di impegni, e diventa in qualche modo personaggio, l’altro si sente abbandonato e la coppia esplode.

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113081 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:17:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113081 in genere sono i padri quelli che vengono emarginati nelle cause di separazioni in genere sono i padri quelli che vengono emarginati nelle cause di separazioni

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113080 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:16:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113080 Premesso che le principali vittime delle separazioni tra i coniugi sono quasi sempre i figli, tra il padre e la madre chi è che subisce – in genere – il trauma maggiore? E chi, in genere, tra i due presenta maggiori fragilità? I figli dei separati stanno forse meglio oggi rispetto al passato, grazie a una legislazione supergarantista. Prima - intendo prima della legge sul diritto di famiglia- nascevano fuori dal matrimonio, erano abbandonati, ceduti a terzi, fatti crescere sotto l'onta dell'ignominia sociale del bastardato. Premesso che le principali vittime delle separazioni tra i coniugi sono quasi sempre i figli, tra il padre e la madre chi è che subisce – in genere – il trauma maggiore? E chi, in genere, tra i due presenta maggiori fragilità?
I figli dei separati stanno forse meglio oggi rispetto al passato, grazie a una legislazione supergarantista. Prima – intendo prima della legge sul diritto di famiglia- nascevano fuori dal matrimonio, erano abbandonati, ceduti a terzi, fatti crescere sotto l’onta dell’ignominia sociale del bastardato.

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113078 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:07:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113078 Che cosa significa, oggi, “volere” un figlio? Volere un figlio per me non ha alcun significato. Sono in perenne conflitto con la fola nicciana dell'eterno ritorno, che ritengo una grande illusione suggestiva ma fallace, e con la legge della conservazione della specie, che ci fa vedere - come ubriachi - nel primo che incontriamo l'anima gemella che a mio avviso non esiste. Esiste solo l'unità. Che cosa significa, oggi, “volere” un figlio?
Volere un figlio per me non ha alcun significato. Sono in perenne conflitto con la fola nicciana dell’eterno ritorno, che ritengo una grande illusione suggestiva ma fallace, e con la legge della conservazione della specie, che ci fa vedere – come ubriachi – nel primo che incontriamo l’anima gemella che a mio avviso non esiste.
Esiste solo l’unità.

]]>
Di: Rosa Matteucci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113076 Rosa Matteucci Tue, 01 Jun 2010 09:05:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113076 In effetti, Massimo, sono domande "maschili" le prime due. Mi spiazzano. In effetti, Massimo, sono domande “maschili” le prime due. Mi spiazzano.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113023 Massimo Maugeri Mon, 31 May 2010 20:39:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113023 Rosa Matteucci, salvo imprevisti, dovrebbe intervenire entro domani sera. Rosa Matteucci, salvo imprevisti, dovrebbe intervenire entro domani sera.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-113022 Massimo Maugeri Mon, 31 May 2010 20:38:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-113022 @ Rosa Cara Rosa, salta le prime due domande (rivolte più che altro a uomini)... @ Rosa
Cara Rosa, salta le prime due domande (rivolte più che altro a uomini)…

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112858 Massimo Maugeri Sun, 30 May 2010 15:31:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112858 @ Rosa Matteucci - <b>1. Come è cambiato, oggi, l’essere padre? - 2. In cosa, il padre di oggi, si differenzia nettamente da quello delle generazioni precedenti? Quali i pro e i contro di tali differenze? - 3. Che cosa significa, oggi, “volere” un figlio? - 4. Premesso che le principali vittime delle separazioni tra i coniugi sono quasi sempre i figli, tra il padre e la madre chi è che subisce – in genere – il trauma maggiore? E chi, in genere, tra i due presenta maggiori fragilità? - 5. L’uomo contemporaneo rischia di rimanere vittima della corruzione del successo di più o di meno rispetto a qualche decennio fa? E il successo che corrompe colpisce di più l’uomo, il marito, il padre, lo scrittore (o - in maniera analoga - la donna, la moglie, la madre, la scrittrice)?</b> @ Rosa Matteucci
-

1. Come è cambiato, oggi, l’essere padre?
-
2. In cosa, il padre di oggi, si differenzia nettamente da quello delle generazioni precedenti? Quali i pro e i contro di tali differenze?
-
3. Che cosa significa, oggi, “volere” un figlio?
-
4. Premesso che le principali vittime delle separazioni tra i coniugi sono quasi sempre i figli, tra il padre e la madre chi è che subisce – in genere – il trauma maggiore? E chi, in genere, tra i due presenta maggiori fragilità?
-
5. L’uomo contemporaneo rischia di rimanere vittima della corruzione del successo di più o di meno rispetto a qualche decennio fa? E il successo che corrompe colpisce di più l’uomo, il marito, il padre, lo scrittore (o – in maniera analoga – la donna, la moglie, la madre, la scrittrice)?

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112857 Massimo Maugeri Sun, 30 May 2010 15:30:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112857 @ Rosa Matteucci Cara Rosa, prima di approfondire la conoscenza del tuo libro metto in evidenza (nel commento che segue) le "domande del post"... invitandoti (se ti fa piacere) a fornire le tue risposte. @ Rosa Matteucci
Cara Rosa,
prima di approfondire la conoscenza del tuo libro metto in evidenza (nel commento che segue) le “domande del post”… invitandoti (se ti fa piacere) a fornire le tue risposte.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112856 Massimo Maugeri Sun, 30 May 2010 15:27:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112856 <b>Questa, la nota del libro di Rosa Matteucci “Tutta mio padre” (Bompiani)</b>… - <em>“Qui non c’è più nessuno.” Una figlia smarrita, che ha perso padre madre e cane, chiosa: “Il cordoglio provato per la scomparsa dei genitori naturali è piscio di gallina in confronto al dolore irrimediabile che si prova per la morte del cane.” È solo l’inizio di un picaresco e straziante viaggio al termine della notte, a ritroso in un tempo spento e bruciante, alla ricerca dell’impossibile riscatto di una figura paterna speculare e complementare a quella dell’io narrante, che mette in scena con coraggio assoluto il gran teatro di splendori e miserie in una decadenza familiare. Una storia unica, ineguagliata eppure simile a tutte le altre nel senso ultimo, da una prova di coraggio all’inevitabile disillusione che sublima la sofferenza. E un’Odissea da vertigine nell’Italia in bianco e nero del secolo scorso, con giganti, maghe, mostri marini e allegrie di naufragi. Qui Ulisse è un uomo che ha tentato così tante vite da non viverne davvero neppure una, la sua; eppure sa - lo aveva sempre saputo, e infatti aveva recitato la parte di se stesso solo per ispirare l’unica persona che potesse raccontarla - che un giorno la figlia lo renderà davvero un eroe, quale nella realtà mai era stato.</em> Questa, la nota del libro di Rosa Matteucci “Tutta mio padre” (Bompiani)
-
“Qui non c’è più nessuno.” Una figlia smarrita, che ha perso padre madre e cane, chiosa: “Il cordoglio provato per la scomparsa dei genitori naturali è piscio di gallina in confronto al dolore irrimediabile che si prova per la morte del cane.” È solo l’inizio di un picaresco e straziante viaggio al termine della notte, a ritroso in un tempo spento e bruciante, alla ricerca dell’impossibile riscatto di una figura paterna speculare e complementare a quella dell’io narrante, che mette in scena con coraggio assoluto il gran teatro di splendori e miserie in una decadenza familiare. Una storia unica, ineguagliata eppure simile a tutte le altre nel senso ultimo, da una prova di coraggio all’inevitabile disillusione che sublima la sofferenza. E un’Odissea da vertigine nell’Italia in bianco e nero del secolo scorso, con giganti, maghe, mostri marini e allegrie di naufragi. Qui Ulisse è un uomo che ha tentato così tante vite da non viverne davvero neppure una, la sua; eppure sa – lo aveva sempre saputo, e infatti aveva recitato la parte di se stesso solo per ispirare l’unica persona che potesse raccontarla – che un giorno la figlia lo renderà davvero un eroe, quale nella realtà mai era stato.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112855 Massimo Maugeri Sun, 30 May 2010 15:26:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112855 Sono particolarmente lieto della partecipazione di Rosa, perché la sua voce di scrittrice si aggiungerà a quella degli altri scrittori (uomini) che ho coinvolto nel dibattito. Sono particolarmente lieto della partecipazione di Rosa, perché la sua voce di scrittrice si aggiungerà a quella degli altri scrittori (uomini) che ho coinvolto nel dibattito.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112854 Massimo Maugeri Sun, 30 May 2010 15:25:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112854 Aggiorno il post preannunciando la partecipazione al dibattito della scrittrice <b>Rosa Matteucci</b>, il cui più recente romanzo pubblicato – “Tutta mio padre” (Bompiani) – è perfettamente in tema con la discussione in corso. (Rosa Matteucci – così come Raul Montanari – è tra i dodici finalisti dell’edizione di quest’anno del Premio Strega). Aggiorno il post preannunciando la partecipazione al dibattito della scrittrice Rosa Matteucci, il cui più recente romanzo pubblicato – “Tutta mio padre” (Bompiani) – è perfettamente in tema con la discussione in corso. (Rosa Matteucci – così come Raul Montanari – è tra i dodici finalisti dell’edizione di quest’anno del Premio Strega).

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112504 Massimo Maugeri Thu, 27 May 2010 17:49:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112504 Un saluto a Carmine anche da parte mia (grazie per essere intervenuto). E, ovviamente, ti rinnovo gli auguri per la bimba. :-)) Un saluto a Carmine anche da parte mia (grazie per essere intervenuto). E, ovviamente, ti rinnovo gli auguri per la bimba. :-) )

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112502 francesca giulia marone Thu, 27 May 2010 17:37:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112502 Carmine auguriiii!!!! E' bellissimo che tu abbia bisogno di lei,più di quanto una piccola creatura abbia bisogno del genitore,è l'amore caro amico,ed è un amore che durerà per sempre. Carmine auguriiii!!!! E’ bellissimo che tu abbia bisogno di lei,più di quanto una piccola creatura abbia bisogno del genitore,è l’amore caro amico,ed è un amore che durerà per sempre.

]]>
Di: carmine vitale http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-112478 carmine vitale Thu, 27 May 2010 11:11:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-112478 io son diventato padre da poco la mia prima figlia sarà che ho bisogno di lei ma sono felice e convinto che sia la miglior cosa entrata nella mia vita volevo solo dire questo grazie c. io son diventato padre da poco
la mia prima figlia
sarà che ho bisogno di lei
ma sono felice
e convinto che sia la miglior cosa entrata nella mia vita
volevo solo dire questo
grazie
c.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111871 Massimo Maugeri Fri, 21 May 2010 19:32:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111871 Su YouTube c'è anche questo video sul libro di Vito Bruno "L'amore alla fine dell'amore" (Elliot): http://www.youtube.com/watch?v=0UAv0rhX5IU Su YouTube c’è anche questo video sul libro di Vito Bruno “L’amore alla fine dell’amore” (Elliot):
http://www.youtube.com/watch?v=0UAv0rhX5IU

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111867 Massimo Maugeri Fri, 21 May 2010 19:15:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111867 Grazie, Fran. La trasmissione è già in podcast... ed è ri-ascoltabile da qui. http://www.rhprogrammi.com/letteratitudine/puntata%2021%20maggio/puntata%20intera%2021%20maggio.mp3 Ne prossimi giorni aggiornerò l'apposita pagina dedicata alla radio. Grazie, Fran.
La trasmissione è già in podcast… ed è ri-ascoltabile da qui.
http://www.rhprogrammi.com/letteratitudine/puntata%2021%20maggio/puntata%20intera%2021%20maggio.mp3
Ne prossimi giorni aggiornerò l’apposita pagina dedicata alla radio.

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111859 francesca giulia marone Fri, 21 May 2010 17:59:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111859 Caro Massimo ho sentito la puntata di stamattina e ti faccio i miei complimenti.E' stata una puntata ricca di incontri e spunti interessanti.Molto bello ascoltare le voci degli autori con cui avevamo dialogato qui.Mi sento molto vicina al pensiero di Franz Krauspenhaar,per carità nel mio piccolo,ma il concetto lo sento molto mio,quando ha espresso il vivere totalizzante della passione della scrittura dicendo che in fondo è come la vita .L'atteggiamento verso la vita stessa,l'andare a cento all'ora o col freno tirato spesso si riflette nella scrittura e nell'approccio più passionale o meno che si ha nella vita.E' proprio un modo di sentire.Poi condivido il discorso sulla necessità- mi pare lo abbia detto Vito Bruno?-correggimi se ricordo male, sullo scrivere solo i libri necessari,ma per se stessi,come un'urgenza,una verità che spinge per essere rappresentata.Non di certo una urgenza assoluta ma personale,proprio per questo secondo me autentica.Forse era Binaghi,scusate sto stanca stasera. saluti affettuosi a tutti Caro Massimo ho sentito la puntata di stamattina e ti faccio i miei complimenti.E’ stata una puntata ricca di incontri e spunti interessanti.Molto bello ascoltare le voci degli autori con cui avevamo dialogato qui.Mi sento molto vicina al pensiero di Franz Krauspenhaar,per carità nel mio piccolo,ma il concetto lo sento molto mio,quando ha espresso il vivere totalizzante della passione della scrittura dicendo che in fondo è come la vita .L’atteggiamento verso la vita stessa,l’andare a cento all’ora o col freno tirato spesso si riflette nella scrittura e nell’approccio più passionale o meno che si ha nella vita.E’ proprio un modo di sentire.Poi condivido il discorso sulla necessità- mi pare lo abbia detto Vito Bruno?-correggimi se ricordo male, sullo scrivere solo i libri necessari,ma per se stessi,come un’urgenza,una verità che spinge per essere rappresentata.Non di certo una urgenza assoluta ma personale,proprio per questo secondo me autentica.Forse era Binaghi,scusate sto stanca stasera.
saluti affettuosi a tutti

]]>
Di: Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo ospiti di "Letteratitudine in Fm" del 21 maggio, h. 12:30 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111754 Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo ospiti di "Letteratitudine in Fm" del 21 maggio, h. 12:30 Thu, 20 May 2010 13:49:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111754 <b>Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo saranno ospiti di Maugeri a "Letteratitudine in Fm" del 21 maggio</b> - Nella puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì 21 maggio discuteremo sul significato dell’essere padre, oggi; dell’essere marito (o partner); ma anche dell’essere scrittore (e/o artista). E ancora, sul rapporto tra padre e figlio (anche nel caso di genitori separati) e su quello tra uomo e donna all’interno del nucleo familiare. Riprendendo un post pubblicato su Letteratitudine-blog qualche giorno fa, Massimo Maugeri ha invitato quattro scrittori che hanno pubblicato, di recente, romanzi… “in tema”. Si tratta di: Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo... autori dei seguenti romanzi: - UCCIDERÒ MEFISTO, di Valter Binaghi (Perdisa Pop, 2010) - L’AMORE ALLA FINE DELL’AMORE, di Vito Bruno (Elliot, 2010) - L’INQUIETO VIVERE SEGRETO, di Franz Krauspenhaar (Transeuropa, 2009) - NON PIANGERE COGLIONE, di Amedeo Romeo (ISBN, 2010) http://www.radiohinterland.com/?q=node/5508 - Ascoltaci in diretta da qui: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx - <b>RADIO HINTERLAND f.m. 94.600</b> Sede Amministrativa - Via Turati, 12 - 20082 Binasco (MI) Testata Giornalistica e Sede Operativa - Via F. Turati, 12 -20082 Binasco (MI) Telefono: 02.905.57.73 Fax: 02.900.91.191 E-mail: info@radiohinterland.com Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo saranno ospiti di Maugeri a “Letteratitudine in Fm” del 21 maggio
-
Nella puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì 21 maggio discuteremo sul significato dell’essere padre, oggi; dell’essere marito (o partner); ma anche dell’essere scrittore (e/o artista). E ancora, sul rapporto tra padre e figlio (anche nel caso di genitori separati) e su quello tra uomo e donna all’interno del nucleo familiare. Riprendendo un post pubblicato su Letteratitudine-blog qualche giorno fa, Massimo Maugeri ha invitato quattro scrittori che hanno pubblicato, di recente, romanzi… “in tema”. Si tratta di: Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo… autori dei seguenti romanzi: – UCCIDERÒ MEFISTO, di Valter Binaghi (Perdisa Pop, 2010) – L’AMORE ALLA FINE DELL’AMORE, di Vito Bruno (Elliot, 2010) – L’INQUIETO VIVERE SEGRETO, di Franz Krauspenhaar (Transeuropa, 2009) – NON PIANGERE COGLIONE, di Amedeo Romeo (ISBN, 2010)
http://www.radiohinterland.com/?q=node/5508
-
Ascoltaci in diretta da qui:
http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx
-
RADIO HINTERLAND f.m. 94.600

Sede Amministrativa – Via Turati, 12 – 20082 Binasco (MI)
Testata Giornalistica e Sede Operativa – Via F. Turati, 12 -20082 Binasco (MI)
Telefono: 02.905.57.73
Fax: 02.900.91.191
E-mail: info@radiohinterland.com

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111665 Massimo Maugeri Wed, 19 May 2010 17:19:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111665 In ogni caso questo post non finisce qui... nel senso che (come minimo) avrà una ulteriore prosecuzione in radio nell'ambito della prossima puntata di "Letteratitudine in Fm" (che andrà in onda su Radio Hinterland). Avrò come ospiti: <b>Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo</b>. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine-radio-hinterland/ In ogni caso questo post non finisce qui… nel senso che (come minimo) avrà una ulteriore prosecuzione in radio nell’ambito della prossima puntata di “Letteratitudine in Fm” (che andrà in onda su Radio Hinterland).
Avrò come ospiti: Valter Binaghi, Vito Bruno, Franz Krauspenhaar, Amedeo Romeo.
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine-radio-hinterland/

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111664 Massimo Maugeri Wed, 19 May 2010 17:16:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111664 Ringrazio anche Salvo Montalbano e Mela Mondì per l'ulteriore scambio. Ringrazio anche Salvo Montalbano e Mela Mondì per l’ulteriore scambio.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111662 Massimo Maugeri Wed, 19 May 2010 17:09:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111662 Grazie mille, Elektra. Smile a te. Grazie mille, Elektra. Smile a te.

]]>
Di: mela mondì http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111591 mela mondì Tue, 18 May 2010 21:21:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111591 Salvo Montalbano sono d'accordo con te sul discorso "empatia" e in particolare sulla chiosa che lo spiega, cioè sul "dipende da cosa è alimentato". Infatti possiamo parlare di empatia solo se la relazione tra due esseri umani è strutturata sull'amore autentico. Per quanto concerne il padre/nonno mi riferisco prima al fatto che ciascuno di noi ha dei ruoli che sono alcuni innati e ed altri acquisiti. Il padre come testimone storico per il figlio è un nonno in quanto portatore della tradizione e valori della famiglia di appartenenza, della storia passata, narratore di quegli eventi a cui il figlio non ha assistito. La prima ricerca del padre ,il figlio la opera proprio attraverso il padre/ memoria . Come padre il soggetto umano non esiste se prima non ha ricevuto il dono del figlio e non lo ha accettato col cuore e con la mente. Quindi l'uomo come padre è nel futuro. L'uno e l'altro sono in permanente passaggio dalla potenza all'atto, tant'è che non smettono di cercarsi per tutta la vita. In tutto questo la cosa interessante è il processo formativo dell'uno e dell'altro, processo che nel suo evolversi modifica l'uno e l'altro i soggetti ma modifica anche la prima realtà sociale che un tempo era la famiglia. Il rapporto con il padre/ memoria e con il padre/ processo può a volte incepparsi per delle variabili sconosciute e da qui l'entropia che rende complessa e caotica la relazione padre/figlio. Mi fermo qui sperando di essere stata, anche se sommariamente, esaustiva ringraziandoti per avermi dato l'occasione di parlare della tematica che ho romanzato nel mio "Alla corte del nonno masticandi liquirizia" ove esprimo l'idea che ho di questo rapporto il quale per dirsi costruttivo deve avere al suo interno amore e verità. Un saluto ed un ringraziamento a tutti perchè da tutti ho imparato qualcosa. Salvo Montalbano sono d’accordo con te sul discorso “empatia” e in particolare sulla chiosa che lo spiega, cioè sul “dipende da cosa è alimentato”. Infatti possiamo parlare di empatia solo se la relazione tra due esseri umani è strutturata sull’amore autentico.
Per quanto concerne il padre/nonno mi riferisco prima al fatto che ciascuno di noi ha dei ruoli che sono alcuni innati e ed altri acquisiti. Il padre come testimone storico per il figlio è un nonno in quanto portatore della tradizione e valori della famiglia di appartenenza, della storia passata, narratore di quegli eventi a cui il figlio non ha assistito. La prima ricerca del padre ,il figlio la opera proprio attraverso il padre/ memoria .
Come padre il soggetto umano non esiste se prima non ha ricevuto il dono del figlio e non lo ha accettato col cuore e con la mente.
Quindi l’uomo come padre è nel futuro. L’uno e l’altro sono in permanente passaggio dalla potenza all’atto, tant’è che non smettono di cercarsi per tutta la vita.
In tutto questo la cosa interessante è il processo formativo dell’uno e dell’altro, processo che nel suo evolversi modifica l’uno e l’altro i soggetti
ma modifica anche la prima realtà sociale che un tempo era la famiglia.
Il rapporto con il padre/ memoria e con il padre/ processo può a volte incepparsi per delle variabili sconosciute e da qui l’entropia che rende complessa e caotica la relazione padre/figlio.
Mi fermo qui sperando di essere stata, anche se sommariamente, esaustiva
ringraziandoti per avermi dato l’occasione di parlare della tematica che ho romanzato nel mio “Alla corte del nonno masticandi liquirizia” ove esprimo l’idea che ho di questo rapporto il quale per dirsi costruttivo deve avere al suo interno amore e verità.
Un saluto ed un ringraziamento a tutti perchè da tutti ho imparato qualcosa.

]]>
Di: Salvo Montalbano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111576 Salvo Montalbano Tue, 18 May 2010 19:41:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111576 Anche a Mela Mondì: nel parlare di empatia mi riferisco più alla concezione della psicologia del Sé di Kohut, piuttosto che al modo di intendere di Rogers. Non già un “far sentire” simpatia e disponibilità, bensì alla capacità di provare ciò che un’altra persona prova, seppur in misura attenuata, considerando (per tentativi) i propri inevitabili malintesi percettivi. Quest’ultima condizione contempla quindi il ritorno a sé per stimare la percezione. E di usare la propria identità per immaginare la momentanea identità emotiva dell’altro. Intesa in questo senso, non potrebbe esistere empatia se la persona che dice di provarla è in simbiosi psichica o fisica con l’altra. Nel primo caso una persona patologicamente dipendente (o controdipendente). Nel secondo caso penso alla madre incinta: ella avvertirà sì l’esistenza del bambino dentro di sé, ma non può, se non metaforicamente, dire di sentire le emozioni del proprio bambino. Nel rapporto tra il padre-figlio/a, questa condizione dovrebbe essere facilitata dal non esserci mai stata per lui una condizione entropica (mi piace come ben la chiami), mentre la madre deve superare la iniziale condizione simbiotica che ne distorce per i primi tempi la percezione. Oggi, molti padri enfatizzino (perché molto è stata enfatizzata) l'iniziale relazione materna. Considerandosi ospiti in attesa di essere vicari della padrona di casa o di essere finalmente chiamati nel ruolo di showman del piccolo lord. In realtà la capacità empatica di un uomo, sempre fisicamente fuori dalla simbiosi, è essenziale anche per facilitare la donna a non sentire la gravidanza una solitudine necessaria. Perché in ragione di ciò, in seguito, potrebbero scatenarsi inconsapevoli rivendicazioni di “proprietà” sul frutto del ventre suo. Quindi non solo le teorie sono come il fuoco, ma ogni nostro vantaggio è come il fuoco. Dipende da cosa è alimentato :-) Una caro saluto. Salvo. p.s. Puoi spiegarmi cosa intendi col dire dei padri/nonni? Grazie. Anche a Mela Mondì:
nel parlare di empatia mi riferisco più alla concezione della psicologia del Sé di Kohut, piuttosto che al modo di intendere di Rogers. Non già un “far sentire” simpatia e disponibilità, bensì alla capacità di provare ciò che un’altra persona prova, seppur in misura attenuata, considerando (per tentativi) i propri inevitabili malintesi percettivi.
Quest’ultima condizione contempla quindi il ritorno a sé per stimare la percezione. E di usare la propria identità per immaginare la momentanea identità emotiva dell’altro.
Intesa in questo senso, non potrebbe esistere empatia se la persona che dice di provarla è in simbiosi psichica o fisica con l’altra. Nel primo caso una persona patologicamente dipendente (o controdipendente). Nel secondo caso penso alla madre incinta: ella avvertirà sì l’esistenza del bambino dentro di sé, ma non può, se non metaforicamente, dire di sentire le emozioni del proprio bambino.
Nel rapporto tra il padre-figlio/a, questa condizione dovrebbe essere facilitata dal non esserci mai stata per lui una condizione entropica (mi piace come ben la chiami), mentre la madre deve superare la iniziale condizione simbiotica che ne distorce per i primi tempi la percezione.
Oggi, molti padri enfatizzino (perché molto è stata enfatizzata) l’iniziale relazione materna. Considerandosi ospiti in attesa di essere vicari della padrona di casa o di essere finalmente chiamati nel ruolo di showman del piccolo lord.
In realtà la capacità empatica di un uomo, sempre fisicamente fuori dalla simbiosi, è essenziale anche per facilitare la donna a non sentire la gravidanza una solitudine necessaria. Perché in ragione di ciò, in seguito, potrebbero scatenarsi inconsapevoli rivendicazioni di “proprietà” sul frutto del ventre suo.
Quindi non solo le teorie sono come il fuoco, ma ogni nostro vantaggio è come il fuoco.
Dipende da cosa è alimentato :-)
Una caro saluto. Salvo.
p.s. Puoi spiegarmi cosa intendi col dire dei padri/nonni? Grazie.

]]>
Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111547 Subhaga Gaetano Failla Tue, 18 May 2010 14:10:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111547 Grazie Salvo Montalbano per il chiarimento. Un caro saluto Grazie Salvo Montalbano per il chiarimento. Un caro saluto

]]>
Di: mela mondì http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111536 mela mondì Tue, 18 May 2010 11:54:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111536 Salvo Montalbano, sono d'accordo che l'empatia è il collante primario nella relazione umana di qualsiasi tipo, anche quella economica, come dice Rifkin. Già trent'anni fa mi aveva fatto riflettere Rogers e un pò capire che senza l'empatia non si entra in relazione con nessuno. Con il modello di Rifkin in sostanza il rapporto padre figlio da entropico si divrebbe trasformare in empatico in modo da cogliere nella storia stessa del rapporto lo sviluppo positivo ecc.... Però come ai tempi del razionalismo si inneggiava al pensiero matematico adesso si sta esaltando come panacea l'empatia, mezzo naturale di comunicazione ma che sottrae molto alla individualità umana, e ci sottrae il piacere della diversità poiche si potrebbe cadere in una unità soffocante. Non per niente l'empatia era il mezzo di comunicazione dei popoli arcaici. Fare dell'empatia un assoluto della comunicazione come alcuni dicono non danneggia il libero sviluppo della personalità? Forse fra qualche anno o secolo troverò la risposta certo è che le teorie sono come il fuoco, bisogna prenderle con le pinse, senza dimenticare che sono utili come il fuoco. Grazie per avermi dato lo spunto di parlare dell'empatia, una riflessione che mi sta a cuore. Salvo Montalbano, sono d’accordo che l’empatia è il collante primario nella relazione umana di qualsiasi tipo, anche quella economica, come dice Rifkin.
Già trent’anni fa mi aveva fatto riflettere Rogers e un pò capire che senza l’empatia non si entra in relazione con nessuno. Con il modello di Rifkin in sostanza il rapporto padre figlio da entropico si divrebbe trasformare in empatico in modo da cogliere nella storia stessa del rapporto lo sviluppo positivo ecc…. Però come ai tempi del razionalismo si inneggiava al pensiero matematico adesso si sta esaltando come panacea l’empatia, mezzo naturale di comunicazione ma che sottrae molto alla individualità umana, e ci sottrae il piacere della diversità poiche si potrebbe cadere in una unità soffocante. Non per niente l’empatia era il mezzo di comunicazione dei popoli arcaici.
Fare dell’empatia un assoluto della comunicazione come alcuni dicono non danneggia il libero sviluppo della personalità?
Forse fra qualche anno o secolo troverò la risposta certo è che le teorie sono come il fuoco, bisogna prenderle con le pinse, senza dimenticare che sono utili come il fuoco.
Grazie per avermi dato lo spunto di parlare dell’empatia, una riflessione che mi sta a cuore.

]]>
Di: Salvo Montalbano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-9/#comment-111534 Salvo Montalbano Tue, 18 May 2010 11:49:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111534 Bentrovati, cari amici. A Gaetano, nessun sarcasmo da parte mia nei tuoi riguardi. Anzi sicura simpatia per le affermazioni espresse che, magari incidentali per te, costituiscono un argomento stimolante per me. Inoltre considera la miriade di spunti interessanti che nascono in una conversazione scritta: a volte si perde il filo dell’avanzare del discorso. E capita che rileggendo frasi o interi post precedenti si torni indietro in una danza sincopata ben diversa da quella che si compie in un dialogo a voce (mi spiace non aver raccolto gli altri tuoi spunti). Usavo il termine divertente, per descrivere la reazione che provo ogni volta che mi trovo davanti ad un paradosso. In questo caso le Scienze Umane , in cui gli stessi cultori, o i professionisti, di tali materie, come te da sociologo o me da medico, spesso ad un certo punto della loro storia culturale arrivino a considerare evanescente la validità predittiva delle loro stesse discipline (da ciò l’irriguardosità). Un esempio è quello di Pierre Janet, che ad un certo momento (considerando i suoi studi non scienza ma pura letteratura) distrusse tutti i suoi appunti e ritirò dalle librerie le intere sue opere. Spesso me ne sono chiesto il motivo. O almeno cosa incida in quest’area della conoscenza a buttare in aria il tavolo dichiarando irrilevante il precedente punto d’osservazione. Mi pare di avere trovato una mezza risposta nel fatto che, il soggetto che studia, sia l’identico oggetto studiato. E che pertanto risulti difficilissimo, a volte angosciante, a costui (cioè a noi tutti) mantenere salde le opposte e spesso contraddittorie posizioni di uomo libero e contemporaneamente determinato. Può servire quest'ultima considerazione a spiegare anche la difficoltà ad essere genitori? Un caloroso saluto. Bentrovati, cari amici.
A Gaetano,
nessun sarcasmo da parte mia nei tuoi riguardi.
Anzi sicura simpatia per le affermazioni espresse che, magari incidentali per te, costituiscono un argomento stimolante per me.
Inoltre considera la miriade di spunti interessanti che nascono in una conversazione scritta: a volte si perde il filo dell’avanzare del discorso. E capita che rileggendo frasi o interi post precedenti si torni indietro in una danza sincopata ben diversa da quella che si compie in un dialogo a voce (mi spiace non aver raccolto gli altri tuoi spunti).
Usavo il termine divertente, per descrivere la reazione che provo ogni volta che mi trovo davanti ad un paradosso. In questo caso le Scienze Umane , in cui gli stessi cultori, o i professionisti, di tali materie, come te da sociologo o me da medico, spesso ad un certo punto della loro storia culturale arrivino a considerare evanescente la validità predittiva delle loro stesse discipline (da ciò l’irriguardosità). Un esempio è quello di Pierre Janet, che ad un certo momento (considerando i suoi studi non scienza ma pura letteratura) distrusse tutti i suoi appunti e ritirò dalle librerie le intere sue opere.
Spesso me ne sono chiesto il motivo. O almeno cosa incida in quest’area della conoscenza a buttare in aria il tavolo dichiarando irrilevante il precedente punto d’osservazione.
Mi pare di avere trovato una mezza risposta nel fatto che, il soggetto che studia, sia l’identico oggetto studiato. E che pertanto risulti difficilissimo, a volte angosciante, a costui (cioè a noi tutti) mantenere salde le opposte e spesso contraddittorie posizioni di uomo libero e contemporaneamente determinato.
Può servire quest’ultima considerazione a spiegare anche la difficoltà ad essere genitori?
Un caloroso saluto.

]]>
Di: Elektra http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111514 Elektra Tue, 18 May 2010 08:12:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111514 Caro Massi, ho ordinato i sei libri presentati nel post. Ho ordinato anche Letteratitudine, il libro. Lo terrò sul mio comodino e la sera non chiuderò gli occhi se prima non avrò letto una pagina. Smile. Caro Massi, ho ordinato i sei libri presentati nel post. Ho ordinato anche Letteratitudine, il libro. Lo terrò sul mio comodino e la sera non chiuderò gli occhi se prima non avrò letto una pagina.
Smile.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111482 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 22:15:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111482 Grazie, Fran. Buona notte a te e a tutti gli amici di Letteratitudine. Grazie, Fran. Buona notte a te e a tutti gli amici di Letteratitudine.

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111468 francesca giulia marone Mon, 17 May 2010 22:06:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111468 Una buona notte a tutti, a Massimo con...Gioia.Chiudo io con battuta! Una buona notte a tutti, a Massimo con…Gioia.Chiudo io con battuta!

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111463 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 21:54:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111463 Grazie mille, Gioia. (Per oggi niente battute gioiose sul tuo nome). Grazie mille, Gioia.
(Per oggi niente battute gioiose sul tuo nome).

]]>
Di: gioia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111455 gioia Mon, 17 May 2010 20:45:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111455 Ho dato un'occhiata a questo vecchio post, Massimo. Illuminante, davvero. E anche notevolmente in anticipo sui tempi. Bravo. Buona serata a tutti! Aspetto di sentirvi in radio! Ho dato un’occhiata a questo vecchio post, Massimo. Illuminante, davvero. E anche notevolmente in anticipo sui tempi. Bravo. Buona serata a tutti!
Aspetto di sentirvi in radio!

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111449 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 19:46:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111449 E a proposito di McLuhan e del suo "Il medium è il messaggio", caro Gaetano, ne parlammo ampiamente anche nell'ambito di un vecchio post a cui mi sento molto legato (e che mi pare ancora attuale). Lo segnalo a beneficio di qualche nuovo amico che volesse dare un'occhiata: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/02/e-piccola-la-letteratura-della-grande-rete-la-letteratura-dopo-la-rivoluzione-digitale/ - P.s. Per me il medium non è il messaggio... ma lo condiziona ;) E a proposito di McLuhan e del suo “Il medium è il messaggio”, caro Gaetano, ne parlammo ampiamente anche nell’ambito di un vecchio post a cui mi sento molto legato (e che mi pare ancora attuale).
Lo segnalo a beneficio di qualche nuovo amico che volesse dare un’occhiata:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/04/02/e-piccola-la-letteratura-della-grande-rete-la-letteratura-dopo-la-rivoluzione-digitale/
-
P.s. Per me il medium non è il messaggio… ma lo condiziona ;)

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111447 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 19:41:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111447 Caro Gaetano, parli di Gavino Ledda? (Citazione dovuta e sacrosanta!) Eh, eh, eh :) Eccolo qui... http://www.youtube.com/watch?v=9beOzWVcLmU Caro Gaetano,
parli di Gavino Ledda? (Citazione dovuta e sacrosanta!)
Eh, eh, eh :)
Eccolo qui…
http://www.youtube.com/watch?v=9beOzWVcLmU

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111446 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 19:39:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111446 Grazie mille, cara Fran. Anche per il contributo nel laboratorio di traduzioni. Grazie mille, cara Fran. Anche per il contributo nel laboratorio di traduzioni.

]]>
Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111444 Subhaga Gaetano Failla Mon, 17 May 2010 19:31:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111444 Grazie Massimo e Francesca Giulia, un abbraccio a entrambi con l'augurio d'una bellissima serata. La questione su messaggio e medium ("Il medium è il messaggio", è la tesi ben nota di McLuhan) mi sta molto a cuore, e credo sia di fondamentale importanza - si pensi soltanto alle vicende televisive e politiche italiane degli ultimi tre decenni. Per rientrare in tema, ricordo, forse un po' banalmente, il bellissimo "Padre padrone" (1975) di Gavino Ledda che all'epoca aveva riscosso un successo tale - ed ampi dibattiti, anche aspri - da venir poi tradotto in ben quaranta lingue. Grazie Massimo e Francesca Giulia, un abbraccio a entrambi con l’augurio d’una bellissima serata.
La questione su messaggio e medium (“Il medium è il messaggio”, è la tesi ben nota di McLuhan) mi sta molto a cuore, e credo sia di fondamentale importanza – si pensi soltanto alle vicende televisive e politiche italiane degli ultimi tre decenni.
Per rientrare in tema, ricordo, forse un po’ banalmente, il bellissimo “Padre padrone” (1975) di Gavino Ledda che all’epoca aveva riscosso un successo tale – ed ampi dibattiti, anche aspri – da venir poi tradotto in ben quaranta lingue.

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111439 francesca giulia marone Mon, 17 May 2010 18:46:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111439 Un pensiero per tutti i lettori di Letteratitudine e di questo post speciale,il mio grazie personale a Massimo,uomo di speciale sensibilità. Andate al laboratorio di traduzioni. abbracci Un pensiero per tutti i lettori di Letteratitudine e di questo post speciale,il mio grazie personale a Massimo,uomo di speciale sensibilità.
Andate al laboratorio di traduzioni.
abbracci

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111434 francesca giulia marone Mon, 17 May 2010 18:30:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111434 Un bacio speciale alla cara Simona- è nei miei desideri e programmi un giro dalle vostre parti!-. Un caro saluto a Massimo. Un rinnovato saluto a Gaetano- dunque anch'io credo che non ci sia polemica nella risposta di Salvo,però ho molto apprezzato il tuo commento quando parlavi dei tuoi ricordi dell'incapacità di spiegare del padre e ti ho manifestato anche i miei-ahimè tristi- ricordi del mio.Certo l'assenza a cui tu fai riferimento,caro Gaetano, è un'assenza che si maifesta non solo con la mancanza fisica della figura paterna ma con la mancanza della funzione del padre che magari c'è fisicamente nella famiglia ma è molto poco in ascolto riguardo alle esigenze affettive dei figli.Oggi ,senza generalizzare,mi pare di poter dire che il padre tenti davvero di usare tutti i sensi a disposizione per un dialogo e un incontro con i figli. un caro saluto a te. Un bacio speciale alla cara Simona- è nei miei desideri e programmi un giro dalle vostre parti!-.
Un caro saluto a Massimo.
Un rinnovato saluto a Gaetano- dunque anch’io credo che non ci sia polemica nella risposta di Salvo,però ho molto apprezzato il tuo commento quando parlavi dei tuoi ricordi dell’incapacità di spiegare del padre e ti ho manifestato anche i miei-ahimè tristi- ricordi del mio.Certo l’assenza a cui tu fai riferimento,caro Gaetano, è un’assenza che si maifesta non solo con la mancanza fisica della figura paterna ma con la mancanza della funzione del padre che magari c’è fisicamente nella famiglia ma è molto poco in ascolto riguardo alle esigenze affettive dei figli.Oggi ,senza generalizzare,mi pare di poter dire che il padre tenti davvero di usare tutti i sensi a disposizione per un dialogo e un incontro con i figli.
un caro saluto a te.

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111433 francesca giulia marone Mon, 17 May 2010 18:21:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111433 Ringrazio Raul Montanari e auguro al suo romanzo- che presto leggerò- lunga vita! Ringrazio Raul Montanari e auguro al suo romanzo- che presto leggerò- lunga vita!

]]>
Di: francesca giulia marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111432 francesca giulia marone Mon, 17 May 2010 18:20:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111432 Ringrazio Salvo Montalbano per la risposta che ha dato ai miei interrogativi,concordo pienamente che al di là delle norme,della conoscenza in genere e dell'esperienza da cui tentiamo di trarre insegnamento per gestire i rapporti,sia fondamentale recupare quel senso di empatia con l'altro.Una relazione d'amore,d'affetto o anche di incontro semplicemente non può prescindere dal mettersi in ascolto con tutti i sensi che abbiamo a disposizione verso l'altro.Accogliere,ricevere anche i segnali di qualcosa d'indefinito che ci torna indietro dai nostri stessi gesti e dalle nostre parole,cercare il punto in cui si acuisce la sintonia con l'altro,e quando troviamo questo punto spesso nella vita dobbiamo essere capaci di rimetterlo in discussione e ricominciare a cercarne di nuovi.Perchè è su questa ricerca affannosa ma piena del sentire umano che ritroviamo noi stessi e l'altro. grazie. Ringrazio Salvo Montalbano per la risposta che ha dato ai miei interrogativi,concordo pienamente che al di là delle norme,della conoscenza in genere e dell’esperienza da cui tentiamo di trarre insegnamento per gestire i rapporti,sia fondamentale recupare quel senso di empatia con l’altro.Una relazione d’amore,d’affetto o anche di incontro semplicemente non può prescindere dal mettersi in ascolto con tutti i sensi che abbiamo a disposizione verso l’altro.Accogliere,ricevere anche i segnali di qualcosa d’indefinito che ci torna indietro dai nostri stessi gesti e dalle nostre parole,cercare il punto in cui si acuisce la sintonia con l’altro,e quando troviamo questo punto spesso nella vita dobbiamo essere capaci di rimetterlo in discussione e ricominciare a cercarne di nuovi.Perchè è su questa ricerca affannosa ma piena del sentire umano che ritroviamo noi stessi e l’altro.
grazie.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111426 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 17:30:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111426 <b>Franz Krauspenhaar</b> (insieme a <b>Vito Bruno, Valter Binaghi e Amedeo Romeo</b>) sarà uno sei quattro ospiti della trasmissione radio "Letteratitudine in Fm" di venerdì prossimo. Franz Krauspenhaar (insieme a Vito Bruno, Valter Binaghi e Amedeo Romeo) sarà uno sei quattro ospiti della trasmissione radio “Letteratitudine in Fm” di venerdì prossimo.

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111425 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 17:26:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111425 Ecco. Ho appena inserito la recensione di Piersandro Pallavicini. Ecco. Ho appena inserito la recensione di Piersandro Pallavicini.

]]>
Di: “L’inquieto vivere segreto” di Franz Krauspenhaar - recensione di Piersandro Pallavicini (LA STAMPA - Tuttolibri) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111424 “L’inquieto vivere segreto” di Franz Krauspenhaar - recensione di Piersandro Pallavicini (LA STAMPA - Tuttolibri) Mon, 17 May 2010 17:25:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111424 <b>«L’INQUIETO VIVERE SEGRETO». Un sogno cartesiano</b> <em>di Piersandro Pallavicini</em> - Il romanzo di Franz Krauspenhaar “L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, pp. 140, e 12,90) ha una fotografia in bianco e nero per copertina. Nella foto c’è un paio di gambe di manichino accoppiato e opposto a un altro paio di gambe, le due paia posate tra il ramo e il tronco di un albero. Ci vuole più di un istante per renderti conto di cosa si tratta e quando ce l’hai fatta rimani con il dubbio di non aver capito bene. Rimani spiazzato, straniato. Ebbene questa copertina in cui fatichi a sistemare origine e terna d’assi cartesiani è la porta d’ingresso perfetta per un romanzo che le somiglia: lo straniamento, il dubbio, sono i sentimenti che accompagnano la lettura. Franz Krauspenhaar (Milano, 1960) è stato talvolta associato per i suoi romanzi al genere giallo. Che qui assolutamente non c’è. È vero che c’è una moglie scomparsa, del cui possibile omicidio l’io narrante sospetta il figlio e la nuora, poi scomparsi anche loro. È vero che c’è stato un rapimento, durante il quale l’io narrante e il figlio si son visti rivelare da un commando mascherato la segreta attività di aguzzino nazista del padre e nonno. Ma sono solo elementi che soffiano l’aria malata dell’enigma, dell’irrisolto, dell’incomprensibile che eppure accade, dentro una vita che sembra un’infinita esperienza onirica. La chiave di lettura, in questo complesso romanzo breve, sta nel lavoro dell’io narrante, che è quello dello scrittore. È un romanzo che con le tinte del sogno e della visione porta alla luce il rovello di chi, scrivendo, si trova a fare i conti con la contaminazione tra le proprie opere e la vita reale. Un tema classico, a dir poco. Ma è bravo Krauspenhaar a nascondere origine e assi cartesiani, come nella copertina: leggi e non sai se i personaggi si muovono nel quadrante della realtà o in quello del sogno. O in quelli criptati, dove l’io narrante non parla a te, lettore, ma allo scrittore e a chi gli sta intorno nella vita vera, e di ogni enigma ha la chiave. <b>Piersandro Pallavicini</b> --- fonte: LA STAMPA - Tuttolibri, SABATO 3 APRILE 2010 «L’INQUIETO VIVERE SEGRETO». Un sogno cartesiano
di Piersandro Pallavicini
-
Il romanzo di Franz Krauspenhaar “L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, pp. 140, e 12,90) ha una fotografia in bianco e nero per copertina.
Nella foto c’è un paio di gambe di manichino accoppiato e opposto a un altro paio di gambe, le due paia posate tra il ramo e il tronco di un albero. Ci vuole più di un istante per renderti conto di cosa si tratta e quando ce l’hai fatta rimani con il dubbio di non aver capito bene. Rimani spiazzato, straniato. Ebbene questa copertina in cui fatichi a sistemare origine e terna d’assi cartesiani è la porta d’ingresso perfetta per un romanzo che le somiglia: lo straniamento, il dubbio, sono i sentimenti che accompagnano la lettura.
Franz Krauspenhaar (Milano, 1960) è stato talvolta associato per i suoi romanzi al genere giallo. Che qui assolutamente non c’è. È vero che c’è una moglie scomparsa, del cui possibile omicidio l’io narrante sospetta il figlio e la nuora, poi scomparsi anche loro.
È vero che c’è stato un rapimento, durante il quale l’io narrante e il figlio si son visti rivelare da un commando mascherato la segreta attività di aguzzino nazista del padre e nonno. Ma sono solo elementi che soffiano l’aria malata dell’enigma, dell’irrisolto, dell’incomprensibile che eppure accade, dentro una vita che sembra un’infinita esperienza onirica.
La chiave di lettura, in questo complesso romanzo breve, sta nel lavoro dell’io narrante, che è quello dello scrittore. È un romanzo che con le tinte del sogno e della visione porta alla luce il rovello di chi, scrivendo, si trova a fare i conti con la contaminazione tra le proprie opere e la vita reale. Un tema classico, a dir poco.
Ma è bravo Krauspenhaar a nascondere origine e assi cartesiani, come nella copertina: leggi e non sai se i personaggi si muovono nel quadrante della realtà o in quello del sogno. O in quelli criptati, dove l’io narrante non parla a te, lettore, ma allo scrittore e a chi gli sta intorno nella vita vera, e di ogni enigma ha la chiave.
Piersandro Pallavicini

fonte: LA STAMPA – Tuttolibri, SABATO 3 APRILE 2010

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111422 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 17:08:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111422 Tra breve inserirò qualche riferimento in più sul libro di <b>Franz Krauspenhaar</b>. A dopo! Tra breve inserirò qualche riferimento in più sul libro di Franz Krauspenhaar.
A dopo!

]]>
Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/05/10/padri-e-libri/comment-page-8/#comment-111421 Massimo Maugeri Mon, 17 May 2010 17:07:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2056#comment-111421 Oltre a Simona e a Francesca, ringrazio Salvo Montalbano per l'intervento delle 2:31 pm (sì, Salvo... quando presentai Daniela Carmosino da Tertulia invitai tanti amici scrittori a partecipare all'evento: oltre Tea Ranno... Salvo Zappulla, Mavie Parisi, Domenico Trischitta, la stessa Simona - proprio lei, sì - e tanti altri). - Ne approfitto per salutare Vito Bruno. Oltre a Simona e a Francesca, ringrazio Salvo Montalbano per l’intervento delle 2:31 pm (sì, Salvo… quando presentai Daniela Carmosino da Tertulia invitai tanti amici scrittori a partecipare all’evento: oltre Tea Ranno… Salvo Zappulla, Mavie Parisi, Domenico Trischitta, la stessa Simona – proprio lei, sì – e tanti altri).
-
Ne approfitto per salutare Vito Bruno.

]]>