Commenti a: MANCA SEMPRE UNA PICCOLA COSA, di Alessandro Defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Francesca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-386875 Francesca Mon, 24 Sep 2012 14:59:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-386875 Le ombre. Presenze che ci perseguitano in tutto il romanzo, intese come aspetti oscuri di tutta l’esistenza. Malattie, difetti, carenze. “Il tempo arriva alle spalle” e talvolta la realtà è fatta di ombre. Mi viene in mente il mito della caverna di Platone: gli uomini sono rinchiusi in una caverna e prendono per realtà le sole ombre che possono vedere. Se potessero camminare verso la luce, proverebbero dolore e resterebbero abbagliati (proprio come Giorgio) e stenterebbero a credere questa nuova verità. Solo un po' alla volta, soffrendo, imparerebbero a distinguere la penombra e poi la luce, fino a vedere il sole. È necessario fare i conti con le proprie ombre e con quelle degli altri. Le fratture. Non è necessario avere una buona vista per vederci bene e scrutare a fondo nelle cose. Non sempre vedere bene si percepisce come un vantaggio, alle volte sarebbe meglio non scorgere determinate fratture che ci caratterizzano o che caratterizzano le persone che ci stanno vicine; scorgere una frattura in una persona cara è ancora più difficile, quasi una maledizione. (“Le persone erano piene di difetti e lui non voleva più vederli”). Il senso della frattura è quindi il tema dominante; fratture intese come difetti che vivono negli oggetti, ma anche nelle persone (su due piani differenti: fisico e mentale). Qui parte anche il tema della caducità della vita; anche il più piccolo ed impercettibile difetto può compromettere un gigante (una petroliera, un concorde o la stessa personalità di un essere umano). Il serpente. Si affronta anche una parziale ineluttabilità del destino, come se ognuno di noi avesse una strada da percorrere; una strada che innanzitutto va scoperta, accettata e infine intrapresa. Un primo problema è proprio quello di scoprire il proprio talento, il proprio serpente, quindi la propria energia (“uomini e cose sono fatti allo stesso modo: canali dove scorre l’energia”). È quindi necessario vedere questo talento, dargli voce e fare in modo che ci accompagni. È inutile reprimere certi aspetti di noi stessi, anche quelli che ci fanno più paura, proprio per evitare di “aver paura d’aver paura”. Anche perché gli aspetti di noi stessi che ci fanno più paura sono presumibilmente quelli che si riveleranno punti di forza. Bisogna saperli riconoscere e portarli avanti con consapevolezza, forse anche con un po’ di leggerezza “senza complicare le cose semplici”. Quando Giorgio accetterà la sua più grande paura, di questa si libererà (le Grandi Officine non crolleranno, diversamente dalla sua premonizione, il Rospo morirà senza che Giorgio si sia accorto dell’ombra che, inesorabile, stava crescendo). Non è, quindi, Dio. I frangiflutti. Fondamentale, nella vita di una persona, è avere dei frangiflutti, qui interpretati dalla mamma e dal papà; probabilmente Giorgio non è stato mai capace di vedere bene né suo padre, né sua madre, considerandoli, forse, medi e scontati; sono due figure trattate, ingiustamente, senza la dovuta riconoscenza da parte di Giorgio. Proprio quando uno dei suoi frangiflutti viene meno (la morte del padre) ecco che Giorgio si fa prendere dal “lato oscuro della forza”; è il momento il cui Giorgio è più debole e la debolezza lo porta ad accettare l’aiuto diabolico dello spadaccino, come un Faust che vende la propria anima. Le figure genitoriali verranno riscattate alla fine; la mamma, amore incondizionato, con la sua “vista” profetica, interpreterà il ruolo di Cassandra: “ogni cosa ha il suo prezzo”, “c’è sempre un prezzo per tutto, anche se non lo si vuol pagare” e il padre scopriremo essere non un “imbecille, che non ha mai capito un cazzo”, ma un Uomo forte, integro e incorruttibile. Il Mestiere. Tema che con veemenza viene ripercorso. Per il Rospo rappresenta tutta una vita, fatta di dedizione e di abnegazione, anche se il Mestiere lui lo impara sul campo, non è provvisto di una particolare luccicanza a riguardo. Giorgio invece è nato per quello, ce l’ha dentro, il Mestiere gli è stato donato da Dio. La guida. Diverso è il rapporto che si instaura col Rospo, dapprima visto come un uomo totalmente votato al Mestiere, dal quale poter “imparare rubando con gli occhi”, poi come una guida capace di porlo davanti alla realtà nella giusta prospettiva arricchendo l’operato con la sua razionalità, la sua saggezza, il suo bizzarro equilibrio, annaffiando la vita di Giorgio di “grappa ai mirtilli”. Sarà Virgilio nell’inferno, interpreterà la sua coscienza, lo andrà a riafferrare, lo incalzerà nei suoi doveri, lo aiuterà ad accettare di vedere ciò che Giorgio non vorrebbe vedere: “ti devi tenere i tuoi occhi e quel che ci vedi”; inoltre, sarà lui a dirgli che “le persone ci sono finché ci sono” e che “bisogna star con loro, non scappare”. Tutti dovremmo avere un Rospo: una luce che illumina le nostre ombre, qualcosa che divora gli insetti pericolosi, il boccone amaro che per forza dobbiamo mandare giù se vogliamo continuare a nutrirci. Il Rospo fa finta di dormire quando Giorgio prende coscienza del suo “problema” esponendolo e tirandolo fuori. Probabilmente perché ormai non è più necessario un responso: la stessa presa di coscienza rappresenta l’inizio di una risoluzione. Mai si palesa il suo vero nome, non sappiamo molto di lui, sappiamo che morirà (per tutto il romanzo l’ombra della morte del Rospo angoscia il lettore) ma per quanto ci riguarda potrebbe essere da sempre esistito. La fede e l’ombra di Dio. Il tema di Dio e dell’amore sono affrontati marginalmente per tutto il romanzo, ma arrivano timidamente e quasi dal cielo con la figura di Arianna, la Beatrice del romanzo. Arianna è colei che guida Perseo (“libero e randagio”) nel labirinto, dove il labirinto rappresenta Giorgio stesso e il Minotauro il talento di Giorgio, quel talento che deve affrontare. L'incontro con Arianna (avvenuto, peraltro, grazie al diabolico, torbido, ambiguo spadaccino!) diventa il punto di svolta della maturazione Giorgio la cui vita è "rinnovata dall'amore"; è lo stimolo e l’ispirazione per una propria introspezione, forse anche spirituale. Arianna è anche intesa come la metafora del pensiero umano, è la padrona del filo del ragionamento, incarna la razionalità, senza la quale il coraggio di Giorgio non può avere successo. E da qui tutto comincia, “da dove sta bene”. Il Diavolo. E' lo spadaccino, uomo vestito di nero, distinto e potente, dall’ “occhio sinistro dalla palpebra molle, semichiusa”. Le ombre.
Presenze che ci perseguitano in tutto il romanzo, intese come aspetti oscuri di tutta l’esistenza. Malattie, difetti, carenze.
“Il tempo arriva alle spalle” e talvolta la realtà è fatta di ombre.
Mi viene in mente il mito della caverna di Platone: gli uomini sono rinchiusi in una caverna e prendono per realtà le sole ombre che possono vedere. Se potessero camminare verso la luce, proverebbero dolore e resterebbero abbagliati (proprio come Giorgio) e stenterebbero a credere questa nuova verità. Solo un po’ alla volta, soffrendo, imparerebbero a distinguere la penombra e poi la luce, fino a vedere il sole.
È necessario fare i conti con le proprie ombre e con quelle degli altri.

Le fratture.
Non è necessario avere una buona vista per vederci bene e scrutare a fondo nelle cose. Non sempre vedere bene si percepisce come un vantaggio, alle volte sarebbe meglio non scorgere determinate fratture che ci caratterizzano o che caratterizzano le persone che ci stanno vicine; scorgere una frattura in una persona cara è ancora più difficile, quasi una maledizione. (“Le persone erano piene di difetti e lui non voleva più vederli”).
Il senso della frattura è quindi il tema dominante; fratture intese come difetti che vivono negli oggetti, ma anche nelle persone (su due piani differenti: fisico e mentale). Qui parte anche il tema della caducità della vita; anche il più piccolo ed impercettibile difetto può compromettere un gigante (una petroliera, un concorde o la stessa personalità di un essere umano).

Il serpente.
Si affronta anche una parziale ineluttabilità del destino, come se ognuno di noi avesse una strada da percorrere; una strada che innanzitutto va scoperta, accettata e infine intrapresa. Un primo problema è proprio quello di scoprire il proprio talento, il proprio serpente, quindi la propria energia (“uomini e cose sono fatti allo stesso modo: canali dove scorre l’energia”). È quindi necessario vedere questo talento, dargli voce e fare in modo che ci accompagni. È inutile reprimere certi aspetti di noi stessi, anche quelli che ci fanno più paura, proprio per evitare di “aver paura d’aver paura”. Anche perché gli aspetti di noi stessi che ci fanno più paura sono presumibilmente quelli che si riveleranno punti di forza. Bisogna saperli riconoscere e portarli avanti con consapevolezza, forse anche con un po’ di leggerezza “senza complicare le cose semplici”.
Quando Giorgio accetterà la sua più grande paura, di questa si libererà (le Grandi Officine non crolleranno, diversamente dalla sua premonizione, il Rospo morirà senza che Giorgio si sia accorto dell’ombra che, inesorabile, stava crescendo).
Non è, quindi, Dio.

I frangiflutti.
Fondamentale, nella vita di una persona, è avere dei frangiflutti, qui interpretati dalla mamma e dal papà; probabilmente Giorgio non è stato mai capace di vedere bene né suo padre, né sua madre, considerandoli, forse, medi e scontati; sono due figure trattate, ingiustamente, senza la dovuta riconoscenza da parte di Giorgio.
Proprio quando uno dei suoi frangiflutti viene meno (la morte del padre) ecco che Giorgio si fa prendere dal “lato oscuro della forza”; è il momento il cui Giorgio è più debole e la debolezza lo porta ad accettare l’aiuto diabolico dello spadaccino, come un Faust che vende la propria anima.
Le figure genitoriali verranno riscattate alla fine; la mamma, amore incondizionato, con la sua “vista” profetica, interpreterà il ruolo di Cassandra: “ogni cosa ha il suo prezzo”, “c’è sempre un prezzo per tutto, anche se non lo si vuol pagare” e il padre scopriremo essere non un “imbecille, che non ha mai capito un cazzo”, ma un Uomo forte, integro e incorruttibile.

Il Mestiere.
Tema che con veemenza viene ripercorso. Per il Rospo rappresenta tutta una vita, fatta di dedizione e di abnegazione, anche se il Mestiere lui lo impara sul campo, non è provvisto di una particolare luccicanza a riguardo. Giorgio invece è nato per quello, ce l’ha dentro, il Mestiere gli è stato donato da Dio.

La guida.
Diverso è il rapporto che si instaura col Rospo, dapprima visto come un uomo totalmente votato al Mestiere, dal quale poter “imparare rubando con gli occhi”, poi come una guida capace di porlo davanti alla realtà nella giusta prospettiva arricchendo l’operato con la sua razionalità, la sua saggezza, il suo bizzarro equilibrio, annaffiando la vita di Giorgio di “grappa ai mirtilli”. Sarà Virgilio nell’inferno, interpreterà la sua coscienza, lo andrà a riafferrare, lo incalzerà nei suoi doveri, lo aiuterà ad accettare di vedere ciò che Giorgio non vorrebbe vedere: “ti devi tenere i tuoi occhi e quel che ci vedi”; inoltre, sarà lui a dirgli che “le persone ci sono finché ci sono” e che “bisogna star con loro, non scappare”. Tutti dovremmo avere un Rospo: una luce che illumina le nostre ombre, qualcosa che divora gli insetti pericolosi, il boccone amaro che per forza dobbiamo mandare giù se vogliamo continuare a nutrirci.
Il Rospo fa finta di dormire quando Giorgio prende coscienza del suo “problema” esponendolo e tirandolo fuori. Probabilmente perché ormai non è più necessario un responso: la stessa presa di coscienza rappresenta l’inizio di una risoluzione.
Mai si palesa il suo vero nome, non sappiamo molto di lui, sappiamo che morirà (per tutto il romanzo l’ombra della morte del Rospo angoscia il lettore) ma per quanto ci riguarda potrebbe essere da sempre esistito.

La fede e l’ombra di Dio.
Il tema di Dio e dell’amore sono affrontati marginalmente per tutto il romanzo, ma arrivano timidamente e quasi dal cielo con la figura di Arianna, la Beatrice del romanzo. Arianna è colei che guida Perseo (“libero e randagio”) nel labirinto, dove il labirinto rappresenta Giorgio stesso e il Minotauro il talento di Giorgio, quel talento che deve affrontare.
L’incontro con Arianna (avvenuto, peraltro, grazie al diabolico, torbido, ambiguo spadaccino!) diventa il punto di svolta della maturazione Giorgio la cui vita è “rinnovata dall’amore”; è lo stimolo e l’ispirazione per una propria introspezione, forse anche spirituale. Arianna è anche intesa come la metafora del pensiero umano, è la padrona del filo del ragionamento, incarna la razionalità, senza la quale il coraggio di Giorgio non può avere successo.
E da qui tutto comincia, “da dove sta bene”.

Il Diavolo.
E’ lo spadaccino, uomo vestito di nero, distinto e potente, dall’ “occhio sinistro dalla palpebra molle, semichiusa”.

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » DIBATTITO SUL ROMANZO STORICO (seconda parte) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-161545 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » DIBATTITO SUL ROMANZO STORICO (seconda parte) Fri, 25 Feb 2011 15:16:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-161545 [...] trattare, ma il destino del vecchio mondo è segnato. Lo psicoanalista torinese, già autore di “Manca sempre una piccola cosa” (Einaudi) e collaboratore del regista Faenza nella sceneggiatura di “Prendimi l’anima”, si [...] [...] trattare, ma il destino del vecchio mondo è segnato. Lo psicoanalista torinese, già autore di “Manca sempre una piccola cosa” (Einaudi) e collaboratore del regista Faenza nella sceneggiatura di “Prendimi l’anima”, si [...]

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Di: vajmax http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-114383 vajmax Sun, 13 Jun 2010 09:42:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-114383 Gli effetti della propaganda fascista sembrerebbero perenni, dal momento che persino mio padre, comunista con alle spalle due anni di campo di concentramento nazista, vissuto nel nord della Germania a sedici anni di età, crede che il colonialismo italiano sia stato diverso da quello di altre nazioni. Un colonialismo "buono", ripagato con l'ingratitudine da rozzi selvaggi che non hanno saputo apprezzare lo spirito di sacrificio col quale orde di deficienti criminali, piombate sulla popolazione sbigottita mortalmente dai gas tossici, hanno sì saccheggiato monumenti sacri agli indigeni, ma lasciando in cambio strade, tuttora senza una buca, e scuole che hanno avuto il compito di raggelare il sole. Gli effetti della propaganda fascista sembrerebbero perenni, dal momento che persino mio padre, comunista con alle spalle due anni di campo di concentramento nazista, vissuto nel nord della Germania a sedici anni di età, crede che il colonialismo italiano sia stato diverso da quello di altre nazioni. Un colonialismo “buono”, ripagato con l’ingratitudine da rozzi selvaggi che non hanno saputo apprezzare lo spirito di sacrificio col quale orde di deficienti criminali, piombate sulla popolazione sbigottita mortalmente dai gas tossici, hanno sì saccheggiato monumenti sacri agli indigeni, ma lasciando in cambio strade, tuttora senza una buca, e scuole che hanno avuto il compito di raggelare il sole.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-114028 Massimo Maugeri Wed, 09 Jun 2010 21:14:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-114028 E se lo dice il Rospo... :) E se lo dice il Rospo… :)

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-114023 alessandro defilippi Wed, 09 Jun 2010 20:44:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-114023 Credo che, come dice il Rospo, "l'unico modo che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza sia crearsene un'altra maggiore e inconsapevole". Credo che, come dice il Rospo, “l’unico modo che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza sia crearsene un’altra maggiore e inconsapevole”.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-6/#comment-113996 Massimo Maugeri Wed, 09 Jun 2010 17:44:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113996 @ Alessandro Defilippi Caro Ale, rimaniamo in attesa della risposta alla fatidica domanda. :-)) E non dimenticarti de “Le perdute tracce degli dei”... @ Alessandro Defilippi
Caro Ale,
rimaniamo in attesa della risposta alla fatidica domanda. :-) )
E non dimenticarti de “Le perdute tracce degli dei”…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113995 Massimo Maugeri Wed, 09 Jun 2010 17:42:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113995 Un ringraziamento anche a Maria Lunetta. Il rapporto di Giorgio con le donne è senz'altro centrale nel romanzo... se sei curiosa, motivo in più per leggerlo. ;) Un ringraziamento anche a Maria Lunetta. Il rapporto di Giorgio con le donne è senz’altro centrale nel romanzo… se sei curiosa, motivo in più per leggerlo. ;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113994 Massimo Maugeri Wed, 09 Jun 2010 17:41:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113994 Grazie a te, cara Liz Buccia :) Grazie a te, cara Liz Buccia :)

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113984 alessandro defilippi Wed, 09 Jun 2010 14:12:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113984 @ Maria Lunetta. Domanda questa davvero troppo difficile. Tutto il libro è anceh il tentativo di capirlo. @ Maria Lunetta.
Domanda questa davvero troppo difficile. Tutto il libro è anceh il tentativo di capirlo.

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Di: Maria Lunetta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113977 Maria Lunetta Wed, 09 Jun 2010 12:10:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113977 Gentile Alessandro Defilippi, ho seguito il dibattito sin dall'inizio e ho letto tutti i commenti. Complimenti a lei ed a tutti. Volevo chiederle una cosa sul suo personaggio Giorgio. Che tipo di rapporto ha Giorgio con l'altro sesso? Come si relaziona alle donne? Grazie. Gentile Alessandro Defilippi, ho seguito il dibattito sin dall’inizio e ho letto tutti i commenti.
Complimenti a lei ed a tutti.
Volevo chiederle una cosa sul suo personaggio Giorgio.
Che tipo di rapporto ha Giorgio con l’altro sesso? Come si relaziona alle donne?
Grazie.

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113951 alessandro defilippi Wed, 09 Jun 2010 08:35:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113951 @Liz Penso di poter rispondere io. No. Non fa paura. @Liz
Penso di poter rispondere io. No. Non fa paura.

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Di: Liz http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113948 Liz Wed, 09 Jun 2010 08:24:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113948 Leggere i commenti di Arona mi mette sempre di buon umore! Grazie per aver segnalato il libro massimo, spero che non faccia paura, anzi se fosse così avvisami perché (come Danilo sa bene) sono molto sensibile alla paura :) La mia ricerca è ancora alle origini: faccio ancora fatica a capire le cose come stanno davvero... quelle semplici intendo... ma non demordo. un abbraccio Liz Leggere i commenti di Arona mi mette sempre di buon umore! Grazie per aver segnalato il libro massimo, spero che non faccia paura, anzi se fosse così avvisami perché (come Danilo sa bene) sono molto sensibile alla paura :)

La mia ricerca è ancora alle origini: faccio ancora fatica a capire le cose come stanno davvero… quelle semplici intendo… ma non demordo.
un abbraccio
Liz

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Di: Alessandro Defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113926 Alessandro Defilippi Tue, 08 Jun 2010 22:12:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113926 Caro Massimo, mi farebbe molto piacere parlare de "Le perdute tracce degli dei". Ho potuto ricollegarmi solo ora poiché stasera lavoravo, ma se possibile, domani darò la mia risposta alla domanda e cercherò di parlare del libro. Serena notte a tutti. Caro Massimo,
mi farebbe molto piacere parlare de “Le perdute tracce degli dei”. Ho potuto ricollegarmi solo ora poiché stasera lavoravo, ma se possibile, domani darò la mia risposta alla domanda e cercherò di parlare del libro. Serena notte a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113903 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:53:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113903 Non so se potrò tornare a collegarmi... Nel dubbio, vi auguro una serena notte. Non so se potrò tornare a collegarmi…
Nel dubbio, vi auguro una serena notte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113902 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:52:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113902 Ma la discussione su "Manca sempre una piccola cosa", se volete, continua... Ma la discussione su “Manca sempre una piccola cosa”, se volete, continua…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113901 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:51:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113901 Caro Alessandro, ti andrebbe di dirci qualcosa in più su questo libro? Magari - se vuoi - potresti farci assaggiare qualche brano anche di questo. Caro Alessandro, ti andrebbe di dirci qualcosa in più su questo libro?
Magari – se vuoi – potresti farci assaggiare qualche brano anche di questo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113900 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:50:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113900 Ne approfitto per spendere due parole sul precedente romanzo di Alessandro Defilippi. Si intitola: "Le perdute tracce degli dei": http://www.ibs.it/code/9788836811151/defilippi-alessandro/perdute-tracce-degli.html Ecco la trama: <em>Ambientato in Abissinia nei primi anni della conquista italiana, "Le perdute tracce degli dei" mette in scena non solo il clima della dominazione fascista - la volgarità degli occupanti, la composita, variegata società dei dominatori italiani che popola Addis Abeba, le resistenze della popolazione locale, spesso legate ad antiche tradizioni e a secolari credenze - ma anche il misterioso retroterra culturale e religioso di un paese poco conosciuto che i rozzi dominatori, che giudicano quel retroterra semplicisticamente "barbarie", non riescono ad afferrare. </em> Ne approfitto per spendere due parole sul precedente romanzo di Alessandro Defilippi.
Si intitola: “Le perdute tracce degli dei”:
http://www.ibs.it/code/9788836811151/defilippi-alessandro/perdute-tracce-degli.html
Ecco la trama:
Ambientato in Abissinia nei primi anni della conquista italiana, “Le perdute tracce degli dei” mette in scena non solo il clima della dominazione fascista – la volgarità degli occupanti, la composita, variegata società dei dominatori italiani che popola Addis Abeba, le resistenze della popolazione locale, spesso legate ad antiche tradizioni e a secolari credenze – ma anche il misterioso retroterra culturale e religioso di un paese poco conosciuto che i rozzi dominatori, che giudicano quel retroterra semplicisticamente “barbarie”, non riescono ad afferrare.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113898 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:48:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113898 Rullo di tamburi, in attesa della risposta... Rullo di tamburi, in attesa della risposta…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113896 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:47:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113896 @ Alessandro Defilippi Caro Ale, a questo punto la fatidica domanda... <b>Qual è - a tuo avviso - il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza?</b> @ Alessandro Defilippi
Caro Ale,
a questo punto la fatidica domanda…
Qual è – a tuo avviso – il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113895 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:46:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113895 Mary, considerati assunta! Grazie anche per i tuoi interventi negli altri post. Mary, considerati assunta!
Grazie anche per i tuoi interventi negli altri post.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113894 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:45:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113894 Un caro saluto a Aurelio Cosimi, Federico, Sara, Veronica... Un caro saluto a Aurelio Cosimi, Federico, Sara, Veronica…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113893 Massimo Maugeri Tue, 08 Jun 2010 19:43:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113893 Grazia ancora per i nuovi interventi e per gli ulteriori stimoli forniti. Grazia ancora per i nuovi interventi e per gli ulteriori stimoli forniti.

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113878 alessandro defilippi Tue, 08 Jun 2010 16:30:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113878 @ Veronica A. Che bella domanda. Grazie. Credo che per me le citazioni siano come Facebook per altri: una definizione dell'identità. La più bella forse è quella di Ibn Arabi: "Si è fatto il mio cuore ormai capace di ogni forma" Difficile dire quella che amo di più. Una di queste è certamente: "Mille anni al mondo mille ancora che bell'inganno sei anima mia e che grande questo tempo che solitudine che bella compagnia". Di questa non vi dico i due autori. Ma è davvero facile. @ Veronica A.
Che bella domanda. Grazie. Credo che per me le citazioni siano come Facebook per altri: una definizione dell’identità.

La più bella forse è quella di Ibn Arabi:
“Si è fatto il mio cuore ormai capace di ogni forma”

Difficile dire quella che amo di più. Una di queste è certamente:
“Mille anni al mondo
mille ancora che bell’inganno sei anima mia
e che grande questo tempo
che solitudine
che bella compagnia”.
Di questa non vi dico i due autori. Ma è davvero facile.

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Di: Veronica A. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113876 Veronica A. Tue, 08 Jun 2010 15:58:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113876 Ci ho provato :) Ci ho provato :)

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Di: Veronica A. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113875 Veronica A. Tue, 08 Jun 2010 15:57:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113875 Volevo porre una domanda allo scrittore Alessandro Defilippi, ma avete chiesto praticamente tutto :) Pero ci provo lo stesso e chiedo @ Alessandro Defilippi In un precedente post ho letto, se ricordo bene, che nel libro ci sono tante citazioni. Quale, fra le tante, a parte quella che ha ispirato il titolo del romanzo, ritiene la più bella? E quella a cui si sente più legato? Volevo porre una domanda allo scrittore Alessandro Defilippi, ma avete chiesto praticamente tutto :)
Pero ci provo lo stesso e chiedo
@ Alessandro Defilippi
In un precedente post ho letto, se ricordo bene, che nel libro ci sono tante citazioni. Quale, fra le tante, a parte quella che ha ispirato il titolo del romanzo, ritiene la più bella? E quella a cui si sente più legato?

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113866 alessandro defilippi Tue, 08 Jun 2010 14:18:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113866 @sara. Non lo so. A volte credo che esista un'esattezza del cuore che prescinde dall'accuratezza e che è un dono. Ma è una risposta molto istintuale e incerta. @sara.
Non lo so. A volte credo che esista un’esattezza del cuore che prescinde dall’accuratezza e che è un dono.
Ma è una risposta molto istintuale e incerta.

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Di: Mary http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113861 Mary Tue, 08 Jun 2010 13:13:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113861 Grazie ad Alessandro Defilippi per la risposta e grazie a Massimo per il benvenuto! E... certo che rimango! Con tutto quello che c'è da leggere! :) Inizierò a preparare una lista delle prossime letture! Quanto alle domande iniziali, ecco qualche risposta: 1) La precisione, la pignoleria, lo scrupolo… sono sempre pregi? Quand’è che rischiano di trasformarsi in difetti? Quando diventano aride dimostrazioni di sé. Per me precisione e scrupolo sono qualità (sempre "cum grano salis"!), la pignoleria invece è un difetto. 2) Dire a ogni costo “le cose come stanno”… è sempre utile? Sì, per chi è disposto ad ascoltare e a discuterne. No, per chi le dice, non sempre, almeno. 3) Raccontare “verità scomode”, che rischiano di mettere in cattiva luce chi le proferisce, è sempre un dovere? Quand’è che - viceversa - il “tacere” può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi? Tacere verità scomode è praticamente omertà, e qui senso del dovere e bisogno di sopravvivere (letterale o metaforico) sono sui due piatti della bilancia, e non c'è equilibrio. 4) Qual è - a vostro avviso - il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza? Isolandosi, costringendosi alla chiusura e all'aridità del cuore. Grazie ad Alessandro Defilippi per la risposta e grazie a Massimo per il benvenuto! E… certo che rimango! Con tutto quello che c’è da leggere! :) Inizierò a preparare una lista delle prossime letture!
Quanto alle domande iniziali, ecco qualche risposta:
1) La precisione, la pignoleria, lo scrupolo… sono sempre pregi? Quand’è che rischiano di trasformarsi in difetti?
Quando diventano aride dimostrazioni di sé. Per me precisione e scrupolo sono qualità (sempre “cum grano salis”!), la pignoleria invece è un difetto.
2) Dire a ogni costo “le cose come stanno”… è sempre utile?
Sì, per chi è disposto ad ascoltare e a discuterne. No, per chi le dice, non sempre, almeno.
3) Raccontare “verità scomode”, che rischiano di mettere in cattiva luce chi le proferisce, è sempre un dovere? Quand’è che – viceversa – il “tacere” può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi?
Tacere verità scomode è praticamente omertà, e qui senso del dovere e bisogno di sopravvivere (letterale o metaforico) sono sui due piatti della bilancia, e non c’è equilibrio.
4) Qual è – a vostro avviso – il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza?
Isolandosi, costringendosi alla chiusura e all’aridità del cuore.

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Di: Sara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113860 Sara Tue, 08 Jun 2010 13:00:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113860 @ Alessandro Defilippi Il personaggio Giorgio Aguirre è più accurato, o più esatto? @ Alessandro Defilippi
Il personaggio Giorgio Aguirre è più accurato, o più esatto?

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Di: Sara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113859 Sara Tue, 08 Jun 2010 13:00:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113859 Però è anche vero che chi è esatto deve per forza di cose essere accurato. O no? Però è anche vero che chi è esatto deve per forza di cose essere accurato. O no?

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113855 alessandro defilippi Tue, 08 Jun 2010 12:28:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113855 @ federico. E' vero: non sempre che è accurato è esatto. Strano? no. non direi @ federico.
E’ vero: non sempre che è accurato è esatto. Strano? no. non direi

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Di: Federico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113850 Federico Tue, 08 Jun 2010 10:26:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113850 Scusate, era solo per dare un contributo alla discussione. Non certo per produrre filosofismi. Complimenti a Defilippi per il romanzo. Scusate, era solo per dare un contributo alla discussione. Non certo per produrre filosofismi.
Complimenti a Defilippi per il romanzo.

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Di: Federico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113849 Federico Tue, 08 Jun 2010 10:24:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113849 Chi punta alla precisione è sempre accurato? E chi è accurato è sempre esatto? Chi punta alla precisione è sempre accurato?
E chi è accurato è sempre esatto?

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Di: Federico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113848 Federico Tue, 08 Jun 2010 10:22:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113848 Accanto al concetto di "precisione" ed a quello di "esattezza" ne proporrei un altro. Quello di "accuratezza". Accanto al concetto di “precisione” ed a quello di “esattezza” ne proporrei un altro. Quello di “accuratezza”.

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113831 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:54:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113831 spero che le mie risposte abbiano avuto un senso. un saluto a tutti e al padrone di casa in particolare spero che le mie risposte abbiano avuto un senso. un saluto a tutti e al padrone di casa in particolare

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113830 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:53:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113830 d) Qual è - a vostro avviso - il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza? accoglierla e trasformarla in qualcosa d'altro. d) Qual è – a vostro avviso – il modo (l’unico) che gli umani conoscono per proteggersi dalla sofferenza?
accoglierla e trasformarla in qualcosa d’altro.

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113829 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:52:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113829 c) Raccontare “verità scomode”, che rischiano di mettere in cattiva luce chi le proferisce, è sempre un dovere? Quand’è che - viceversa - il “tacere” può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi? il tacere può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi quando il rischio che la verità scomoda possa essere strumentalizzata è alto. c) Raccontare “verità scomode”, che rischiano di mettere in cattiva luce chi le proferisce, è sempre un dovere? Quand’è che – viceversa – il “tacere” può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi?
il tacere può essere considerato una sorta di diritto a tutelare se stessi quando il rischio che la verità scomoda possa essere strumentalizzata è alto.

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113828 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:51:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113828 @ alessandro defilippi grazie per la risposta. considerando che lei svolge altre attività e che da quanto ho capito i romanzi sono corposi mi sembrano tempi molto rapidi. complimenti. avrò anch'io il piacere di leggerla. @ alessandro defilippi
grazie per la risposta. considerando che lei svolge altre attività e che da quanto ho capito i romanzi sono corposi mi sembrano tempi molto rapidi. complimenti.
avrò anch’io il piacere di leggerla.

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113827 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:49:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113827 b) Dire a ogni costo “le cose come stanno”… è sempre utile? anche qui d'accordo con la distinzione tra verità e sincerità. bisognerebbe sempre essere sinceri con se stessi, intanto. ed opportuno pensare che di verità, a volte, ce ne sono più di una. esempio classico: il bicchiere d'acqua a metà, è mezzo pieno o mezzo vuoto? qual è la verità, in questo caso? b) Dire a ogni costo “le cose come stanno”… è sempre utile?
anche qui d’accordo con la distinzione tra verità e sincerità.
bisognerebbe sempre essere sinceri con se stessi, intanto. ed opportuno pensare che di verità, a volte, ce ne sono più di una.
esempio classico: il bicchiere d’acqua a metà, è mezzo pieno o mezzo vuoto? qual è la verità, in questo caso?

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Di: alessandro defilippi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113826 alessandro defilippi Tue, 08 Jun 2010 07:49:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113826 @ aurelio cosimi Una domanda interessante. Pochi la fanno. Circa tre anni, il tempo per me medio. @ aurelio cosimi
Una domanda interessante. Pochi la fanno. Circa tre anni, il tempo per me medio.

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113825 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:47:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113825 per rispondere alle domande. a) La precisione, la pignoleria, lo scrupolo… sono sempre pregi? Quand’è che rischiano di trasformarsi in difetti? d'accordo con la maggior parte dei partecipanti. ogni cosa portata in eccesso diventa difetto. persino la bontà (diceva mio nonno) per rispondere alle domande.
a) La precisione, la pignoleria, lo scrupolo… sono sempre pregi? Quand’è che rischiano di trasformarsi in difetti?
d’accordo con la maggior parte dei partecipanti. ogni cosa portata in eccesso diventa difetto. persino la bontà (diceva mio nonno)

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Di: aurelio cosimi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113823 aurelio cosimi Tue, 08 Jun 2010 07:45:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113823 anche a me sembra molto interessante sia il dibattito sia il libro di Defilippi. vorrei chiedere all'autore in quanto tempo ha scritto il romanzo. anche a me sembra molto interessante sia il dibattito sia il libro di Defilippi. vorrei chiedere all’autore in quanto tempo ha scritto il romanzo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113808 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:52:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113808 Intanto chiudo qui, augurandovi una serena notte. Intanto chiudo qui, augurandovi una serena notte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113807 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:51:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113807 Il post è aperto per nuovi eventuali interventi. Magari qualcuno ha ancora voglia di rispondere alle domande poste... Il post è aperto per nuovi eventuali interventi.
Magari qualcuno ha ancora voglia di rispondere alle domande poste…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113806 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:50:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113806 È una tecnica rischiosa, questa usata da Alessandro per quanto concerne i dialoghi (mi riferisco alla scelta di non usare simboli distintivi... come le virgolette). Il rischio è di confondere il lettore. Ma Alessandro, come avete visto, è proprio bravo. La scrittura fluisce bene, senza intoppi. E l'effetto, a mio modo di vedere, è... ipnotico. È una tecnica rischiosa, questa usata da Alessandro per quanto concerne i dialoghi (mi riferisco alla scelta di non usare simboli distintivi… come le virgolette). Il rischio è di confondere il lettore. Ma Alessandro, come avete visto, è proprio bravo. La scrittura fluisce bene, senza intoppi. E l’effetto, a mio modo di vedere, è… ipnotico.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113805 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:47:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113805 Un ringraziamento speciale va, ovviamente, a Alessandro Defilippi... soprattutto per i brani gentilmente offerti (tratti dal suo nuovo romanzo). Tutti e tre belli. Particolarmente interessante il terzo, che contiene i dialoghi... praticamente mimetizzati all'interno del testo. Un ringraziamento speciale va, ovviamente, a Alessandro Defilippi… soprattutto per i brani gentilmente offerti (tratti dal suo nuovo romanzo).
Tutti e tre belli.
Particolarmente interessante il terzo, che contiene i dialoghi… praticamente mimetizzati all’interno del testo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113804 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:44:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113804 E grazie anche a Vajmax e a Loretta. E grazie anche a Vajmax e a Loretta.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113803 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:43:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113803 @ Zauberei Grazie a te, cara. I tuoi interventi mi fanno sempre sorridere... :-)) @ Zauberei
Grazie a te, cara. I tuoi interventi mi fanno sempre sorridere… :-) )

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113802 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:43:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113802 Saluti e ringraziamenti a Marco Vinci, Faustina e Sara. Saluti e ringraziamenti a Marco Vinci, Faustina e Sara.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113801 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:42:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113801 Un caro saluto, dunque, a Mary. Mary, visto che hai scoperto il blog per caso... adesso rimani, please. Un caro saluto, dunque, a Mary.
Mary, visto che hai scoperto il blog per caso… adesso rimani, please.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/03/manca-sempre-una-piccola-cosa-di-alessandro-defilippi/comment-page-5/#comment-113800 Massimo Maugeri Mon, 07 Jun 2010 22:40:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2180#comment-113800 Desideravo ringraziare i nuovi intervenuti per il loro commenti, dando come sempre il benvenuto a chi interviene per la prima volta. Desideravo ringraziare i nuovi intervenuti per il loro commenti, dando come sempre il benvenuto a chi interviene per la prima volta.

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