Commenti a: HO RUBATO LA PIOGGIA, di Elisa Ruotolo

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Tue, 06 Jul 2010 20:35:20 +0000

Un saluto a Cynthia e Giusy.

Di: Giusy

Giusy — Tue, 06 Jul 2010 14:05:50 +0000

Già mi era capitato di leggere dei racconti di questa scrittrice ed incuriosita dalla sua capacità di sapermi coinvolgere ho preso il suo libro. L’ho letto d’un fiato come sempre perché adoro il suo stile realistico che mi trascina nel mondo dei suoi personaggi semplici ma nello stesso tempo eroici. Complimenti ed ovviamente non vedo l’ora di leggere il prossimo!!!

Di: cynthia collu

cynthia collu — Mon, 21 Jun 2010 21:29:59 +0000

Complimenti, Elisa e ad maiora! (traduco, al tuo prossimo lavoro)
Un bacio.
c

Di: Sergio Sozi

Sergio Sozi — Wed, 16 Jun 2010 21:34:08 +0000

Visto: grazie, a nome della ”genia” dei novellisti! E ora speriamo di sfatare un ”mito negativo” – quello che i racconti non si vendono in libreria.

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Wed, 16 Jun 2010 20:35:10 +0000

Caro Sergio,
raccolgo il tuo appello…
Ho appena ri-messo in primo piano questo post:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/06/16/a-proposito-di-racconti/

Di: Sergio Sozi

Sergio Sozi — Tue, 15 Jun 2010 21:40:49 +0000

Salve sig.ra Ruotolo, salve a tutti,
spero che mi sia perdonato il fatto che vi scrivo per andare fuori argomento rispetto alle tematiche qui affrontate.
Ecco.
Poiche’ la forma che prediligo e’ quella del racconto – e questo libro ne e’ una raccolta – mi sono venute in mente alcune cosette:
1) In genere gli editori italiani non pubblicano raccolte di racconti.
2) Esiste la generale convinzione che le raccolte di racconti non vendano bene in libreria.
3) Sono personalmente convinto del fatto che in realta’ i racconti siano amati da molti lettori.
Dunque.
Da cio’ mi e’ venuto in mente di proporre a Letteratitudine quanto segue:
perche’ non proviamo a dedicare un post esclusivamente al fine di verificare quanti, fra i lettori di Letteratitudine, leggono dei racconti?
Potrebbe darsi che gli editori abbiano ragione. Ma il risultato di questa specie di sondaggio potrebbe invece rivelare dei dati che gli editori italiani non conoscono.
Cosa ne pensate tutti – in primis Massimo ovviamente?
Saluti Cari
Sergio Sozi

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Tue, 15 Jun 2010 20:34:40 +0000

Trattasi di semplice influenza, caro Salvo.
Gli orecchioni li hai presi tu, con tutti gli effetti collaterali inclusi.
Un abbraccio a Elisa (a Cristina e a tutti).

Di: Salvo Zappulla

Salvo Zappulla — Tue, 15 Jun 2010 20:03:33 +0000

Massimo mi ha incaricato, in qualità di suo portavoce, di far sapere che la degenza sarà un po’ lunghetta. Ha preso gli orecchioni e alla suà età può essere pericoloso.

Di: Elisa Ruotolo

Elisa Ruotolo — Tue, 15 Jun 2010 18:54:25 +0000

@Massimo:
Caro Massimo,
mi spiace molto e spero ti rimetta presto.
Un abbraccio.

@tutti:
E’ stato un piacere ascoltarvi e parlarvi.
Un caro saluto a voi sperando di risentirci, in qualche maniera.
Elisa

Di: cristina bove

cristina bove — Tue, 15 Jun 2010 05:43:27 +0000

“Il talento è la punta estrema del senso pratico.”
Jean Cocteau
Non so quanto sia vero, ma mi ha colpito.
Ciao Massimo, rimettiti presto.
Buona giornata a te e a tutti i tuoi ospiti.

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Mon, 14 Jun 2010 22:13:51 +0000

La discussione rimane aperta.
-
A tutti voi, una serena notte.

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Mon, 14 Jun 2010 22:13:23 +0000

E grazie, ovviamente, a tutti coloro che sono tornati a intervenire.
Ho letto splendidi commenti (e scusatemi se non interagisco come vorrei… ma lo stato di forma è quello che è).

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Mon, 14 Jun 2010 22:11:29 +0000

Ringrazio e saluto i nuovi intervenuti: blogolonelbuio, Cristina Bove, Lucy, Roberta Magri, Giuseppe Della Monica, Farinata, Vincenza Alfano, Angela, Maria Lucia, Dora, Maria Inversi, Luca, Filippo Deni, aforismi sul talento.
Grazie davvero a tutti.
(Spero di non aver dimenticato nessuno).

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Mon, 14 Jun 2010 22:07:40 +0000

Ne approfitto per scusarmi con tutti per la scarsa presenza, ma sono alle prese con la classica influenza estiva (con tanto di febbre, ecc.).

Di: Massimo Maugeri

Massimo Maugeri — Mon, 14 Jun 2010 22:06:26 +0000

Grazie mille, Elisa. Per me è stato un vero piacere averti potuta ospitare.

Di: Elisa Ruotolo

Elisa Ruotolo — Mon, 14 Jun 2010 19:23:02 +0000

@ Massimo:
ti sono molto grata per questo spazio: il tuo blog ha il privilegio di essere frequentato da persone splendide…

Di: Elisa Ruotolo

Elisa Ruotolo — Mon, 14 Jun 2010 19:19:59 +0000

@Dora:
Cara Dora,
sai, le tue parole mi hanno riportata indietro: a quando passavo le belle giornate a studiare gli ultimi esami prima di poter dire estate. Grazie per la tua fiducia e quella dei tuoi colleghi di università. Mette allegria pensare che leggerete, magari appena fuori dai doveri accademici.
Non dimenticherò ciò che mi hai scritto, anzi, quando sarà il momento me ne servirò per battere la sfiducia.
Grazie ancora, Dora. E grazie ai tuoi amici. Di cuore.
Un abbraccio forte e in bocca al lupo per gli esami!

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:17:55 +0000

Il talento senza genio è poca cosa. Il genio senza talento è nulla.

(Paul Valéry, Mélange, 1939)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:17:33 +0000

La gente comune si preoccupa unicamente di passare il tempo; chi ha un qualche talento pensa invece a utilizzarlo.

(Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:17:12 +0000

Il genio impara solo da se stesso, il talento soprattutto dagli altri.

(Arnold Schönberg, Problemi dell’insegnamento dell’arte)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:16:51 +0000

Il talento è una questione di quantità. Talento non è scrivere una pagina, e scriverne trecento.

(Jules Renard, Diario, 1887/1910 – postumo, 1925-27)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:16:15 +0000

Quel che uno è comincia a rivelarsi quando il suo talento scema – quando egli cessa di mostrare quel che “può”. Il talento è anche un ornamento; un ornamento è anche un mezzo per nascondersi.

(Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male, 1886)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:15:57 +0000

Il talento è ciò che è in potere dell’uomo; il genio è ciò che ha l’uomo in suo potere.

(James Russell Lowell, Saggi letterari, 1864)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:15:28 +0000

Il momento in cui si riconosce la propria mancanza di talento è un lampo di genio.

(Stanislaw Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:15:01 +0000

Aver talento − essere un talento: due cose che vengono sempre confuse.

(Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:14:41 +0000

Non c’è sostituto per il talento. la laboriosità e tutte le virtù non servono a nulla.

(Aldous Huxley, Punto contro punto, 1928)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:14:04 +0000

I grandi artisti hanno probabilità nel loro talento e del talento nella loro probabilità.

(Victor Hugo, Oceano, 1989 – postumo)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:13:25 +0000

Avere del talento è avere fede in sé stessi e nelle proprie forze.

(Maksim Gorkij, Bassifondi, 1902)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:13:01 +0000

Il talento si sviluppa nel ritiro; il carattere si forma nel tumulto del mondo.

(Johann Wolfgang Goethe, Torquato Tasso, 1790)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:12:45 +0000

Chi è nato con un talento, e per esplicare un talento, ritrova in esso la sua più bella esistenza.

(Johann Wolfgang Goethe, Wilhelm Meister, 1777/85)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:12:23 +0000

L’originalità è un trucco di cui si serve la gente priva di talento per far colpo su altra gente senza talento, e per difendersi dalla gente di talento.

(William Gaddis, Le perizie, 1955)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:11:50 +0000

La mediocrità non conosce nulla di superiore a sé stessa, ma il talento riconosce immediatamente il genio.

(Arthur Conan Doyle, La valle della paura, 1915)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:11:28 +0000

Molti talenti si sono persi nella nostra società, unicamente perché questi talenti portavano una gonna.

(Shirley Chisholm, Unbought and Unbossed, 1970)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:11:08 +0000

La fortuna di avere talento non è sufficiente; bisogna avere anche il talento di avere fortuna.

(Hector Berlioz)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:10:49 +0000

Senza ambizione non c’è talento.

(Nina Berberova, L’accompagnatrice, 1987)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:10:25 +0000

La misura del talento non è ciò che vuoi ma ciò che puoi. L’ambizione indica solo il carattere dell’uomo, il sigillo del maestro è l’esecuzione.

(Henri Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 – postumo, 1976/94)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:09:48 +0000

Fare agevolmente ciò che riesce difficile agli altri, ecco il talento; fare ciò che riesce impossibile al talento, ecco il genio.

(Henri Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 – postumo, 1976/94)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:09:20 +0000

Avere del talento significa capire che si può fare di meglio.

(Antoine Albalat, L’arte di scrivere, 1900)

Di: aforismi sul talento

aforismi sul talento — Mon, 14 Jun 2010 12:08:35 +0000

vorrei contribuire alla discussione inserendo alcuni aforismi sul “talento”.
Maria Leggio

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:59:31 +0000

Saluti a tutti e tanti auguri ad Elisa Ruotolo.

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:59:07 +0000

Ed è più grande la delusione dell’insuccesso, o il rammarico di non averci provato?
Molti hanno optato per la seconda. Non lo so. Dipende. Ricordo che ci sono diversi casi di persone che si sono tolti la vita di fronte all’insuccesso. In letteratura mi viene in mente il caso di Morselli.

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:57:47 +0000

La forza di volontà, può migliorare il talento… o può soltanto supportarlo?
la forza di volontà può far fruttare il talento, non credo possa migliorarlo.

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:57:05 +0000

Fino a che punto è giusto dare spazio al proprio talento? C’è un limite entro cui è meglio fermarsi da soli, o bisogna sempre attendere che siano la vita e gli eventi a sbarrare la strada?
meglio fermarsi da soli, secondo me. si eviterebbe il trauma di essere fermati dalla vita e dagli eventi.
ma chi è in grado di fermarsi da solo? credo chi abbia maggiore coscienza e consapevolezza di se stessi e dei propri limiti.

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:55:22 +0000

Cosa accade (o rischia di accadere) quando ci si affida a un talento sopravvalutato?
come hanno già risposto in molti, si rischiano frustrazioni. sono d’accordo.
bisognerebbe però distinguere se il talento è sopravvalutato più dagli altri o da se stessi. La seconda ipotesi, secondo me, è la più “grave”.

Di: filippo deni

filippo deni — Mon, 14 Jun 2010 10:53:34 +0000

faccio ancora in tempo a rispondere alla domande? Ci provo.

Di: Luca

Luca — Sun, 13 Jun 2010 21:05:27 +0000

Cosa ne pensate voi? Che relazione c’è tra talento e potere?
Ciao a Tutti.

Di: Luca

Luca — Sun, 13 Jun 2010 21:04:51 +0000

Complimeti ad Elisa Ruotolo per il libro ed a tutti per le cose che avete detto.
Riflettevo sul rapporto tra “talento” e “potere”, soprattutto oggi. Sono arrivato alla conclusione che il “potere” cerca di assoggettare il “talento”, di usarlo ai propri fini. E quasi sempre ci riesce.

Di: terzo anno di lettere moderne

terzo anno di lettere moderne — Sun, 13 Jun 2010 20:16:52 +0000

elisa ruotolo è per me una bellissima novità, caro massimo. tu sai che noi del terzo anno di lettere moderne siamo altezzosi nei gusti , nè ci scomponiamo troppo per certe novità editoriali che paiono costruite a tavolino. ma questa scrittice ci disarma per una qualità rara, un’umiltà nell’approccio col dire che riluce di verità e spiritualità. credo che questo tipo di scrittura possa basarsi solo su un solco umano tratteggiato e pieno di senso. ci siamo passati parola, caro massimo, e compreremo questo libro. a elisa ruotolo vorrei (vorremmo) consegnare una speranza e forse anche un sogno: che questo spasimo della sua lingua rimanga ondeggiante, piangente, sempre così perduto. noi pure vorremmo scrivere così. un bacio da dora (sotto esami di sessione estiva)

Di: Maria Inversi

Maria Inversi — Sun, 13 Jun 2010 20:05:28 +0000

Cosa accade (o rischia di accadere) quando ci si affida a un talento sopravvalutato?

Fino a che punto è giusto dare spazio al proprio talento?

Si potesse sempre dire che lo spazio l’hanno solo i talenti! Che meraviglia sarebbe per l’arte. Certo, si potrebbe sbagliare nella valutazione, ma l’errore, infine, farebbe parte del bellissimo gioco.

C’è un limite entro cui è meglio fermarsi da soli, o bisogna sempre attendere che siano la vita e gli eventi a sbarrare la strada?

Bisognerebbe sapersi fermare se in grado di farlo. La vita potrebbe farlo con violenza. Oppure la certezza del proprio talento è tale che nulla, neppure un evento contrario dovrebbe condizionarlo.

La forza di volontà, può migliorare il talento… o può soltanto supportarlo?
Certamente rende più possibile che sia conosciuto.

Ed è più grande la delusione dell’insuccesso, o il rammarico di non averci provato
Successo e insuccesso sono punti di vista che andrebbero chiariti e poi dibattuti. Per esempio se il pubblico che viene a teatro a vedee i miei lavori è felicissimo io non posso che pensare di essere un’artista di successo, ma se non viene un critico di teatro e i giornali non ne parlano io potrei pensare di non avere avuto successo. Il talento non può tacere e va…comunque.

Per il libro di Elisa, purtroppo non l’ho letto. E spero di poterlo fare presto.

Di: Rossella

Rossella — Sun, 13 Jun 2010 20:01:12 +0000

Caro Massimo,
Se ho capito bene la tua domanda, chiedi se il talento per essere “protetto” sarebbe meglio farlo rimanere nel proprio ambiente, dentro i propri confini. Credo tu voglia dire geografici.
Proprio stamattina, mentre facevo colazione al bar col mio solito caffè, mi sono sentita irresistibilmente attratta da uno di quei televisori appesi ai muri dei locali pubblici: stava trasmettendo un emittente americana in lingua inglese: ho provato una strana sensazione. Il mio cervello sentiva il bisogno di respirare aria nuova, pulsava una mente desiderosa di sfondare i limiti di una forma abituale di pensiero, il protendersi verso forme nuove e sconosciute, come quando nel visitare nuove capitali si finisce dentro architetture mai viste, guarda che strani palazzi!, alzi lo sguardo e ti sbalordisce una chiesa, una piazza, fai un giro su te stesso e poi ti fermi ad osservare la gente, ti arriva sulla faccia l’atmosfera di quel luogo nuovo.
Esperienze necessarie per chi si nutre di novità e di contatti e di confronti, d’altra parte lo sai anche tu i pittori come gli scrittori sono in continuo movimento ed hanno necessità di annotare
Il più possibile.
Elisa è vero, ho preso quel treno. Fuggitiva. Ero stanca soprattutto di un sistema nel quale mi sentivo soffocare. Aria, e ho preso quel treno che passò puntualissimo: dapprima ho viaggiato in prima classe, pensa che in un vagone di lusso ci incontrai persino Battiato che mi disse “brava, davvero belli i tuoi disegni, hai della stoffa”, poi in seconda classe, qualche volta persino in terza, poi di nuovo in prima, il mio treno oltrepassò gallerie lunghissime – quasi cinque anni di analisi – , mi ritrovai con la luce negli occhi stupita da paesaggi straordinari; dallo scompartimento qualche volta vidi passare anche il prof. Emilio, ci salutammo con un cenno del capo appena abbozzato. E poi passò anche Massimo Maugeri ed altri che sarebbe troppo lungo elencare . Spesso mi sorprese anche la pioggia, qualche intemperie, poi di nuovo il sole, e la mia immagine riflessa sui vetri scorreva sulle rotaie. A qualche fermata sentivo una voce che mi urlava “scendereeeeee”, qualche volta l’ho fatto, ma in fretta, non ho mai voluto fermarmi a lungo e li lasciavo lì sotto la pensilina della stazione ad agitare il loro fazzoletto bianco per salutarmi.
Elisa non so dove mi condurrà questo treno, non conosco la meta finale. Che il Cielo mi aiuti!
Leggerò il tuo libro. Baci. Rossella.