Commenti a: CONCETTO AL BUIO, LEGGERE FA MALE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: CATTIVERÌA, di Rosario Palazzolo | letteratitudinenews http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-773628 CATTIVERÌA, di Rosario Palazzolo | letteratitudinenews Thu, 27 Jun 2013 10:29:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-773628 [...] Chi avesse voglia di assaggiare un po’ di “Cattiverìa”, può farlo cliccando qui… Intanto, ne approfitto per discuterne con l’autore (che avevamo già avuto modo di incontrare nell’ambito di questo dibattito su LetteratitudineBlog). [...] [...] Chi avesse voglia di assaggiare un po’ di “Cattiverìa”, può farlo cliccando qui… Intanto, ne approfitto per discuterne con l’autore (che avevamo già avuto modo di incontrare nell’ambito di questo dibattito su LetteratitudineBlog). [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-119083 Massimo Maugeri Mon, 26 Jul 2010 18:59:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-119083 L'intero album fotografico di Gian Paolo Serino (Bocca di Magra) è visionabile su Facebook <a href="http://www.facebook.com/massimomaugeri.ct#!/album.php?aid=231556&id=652563783&ref=mf" rel="nofollow">qui...</a> L’intero album fotografico di Gian Paolo Serino (Bocca di Magra) è visionabile su Facebook qui…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-119082 Massimo Maugeri Mon, 26 Jul 2010 18:57:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-119082 Prima foto (da sinistra a destra): Massimo Maugeri, Gian Paolo Serino, Rosario Palazzolo. - Seconda foto: Massimo Maugeri e Rosario Palazzolo - Terza foto: Alessandro Zannoni e Luigi Romolo Carrino. Prima foto (da sinistra a destra): Massimo Maugeri, Gian Paolo Serino, Rosario Palazzolo.
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Seconda foto: Massimo Maugeri e Rosario Palazzolo
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Terza foto: Alessandro Zannoni e Luigi Romolo Carrino.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-119081 Massimo Maugeri Mon, 26 Jul 2010 18:56:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-119081 Ho aggiornato il post inserendo tre foto fornite gentilmente da Gian Paolo Serino, che ringrazio. Ho aggiornato il post inserendo tre foto fornite gentilmente da Gian Paolo Serino, che ringrazio.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118937 Massimo Maugeri Mon, 26 Jul 2010 00:16:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118937 Appena possibile inserirò pure qualche foto… Appena possibile inserirò pure qualche foto…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118936 Massimo Maugeri Mon, 26 Jul 2010 00:16:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118936 Ho aggiornato il post pubblicando, di seguito, l’articolo di Gea Polonio sulla tre giorni letteraria “Leggere fa male”, tenutasi a Bocca di Magra dal 21 al 23 luglio. Un articolo che - a mio avviso - fornisce un bel "quadro" di come si è svolto l'evento. Brava, Gea! E grazie. Ho aggiornato il post pubblicando, di seguito, l’articolo di Gea Polonio sulla tre giorni letteraria “Leggere fa male”, tenutasi a Bocca di Magra dal 21 al 23 luglio.
Un articolo che – a mio avviso – fornisce un bel “quadro” di come si è svolto l’evento.
Brava, Gea!
E grazie.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118804 Massimo Maugeri Sat, 24 Jul 2010 11:01:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118804 Spero di avere la possibilità di aggiornare questo post con qualche notizia sull'evento "Leggere fa male" e qualche foto... Spero di avere la possibilità di aggiornare questo post con qualche notizia sull’evento “Leggere fa male” e qualche foto…

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118159 Rosario Palazzolo Sun, 18 Jul 2010 21:08:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118159 grazie a te, Massimo. e grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla discussione. grazie a te, Massimo.
e grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla discussione.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118106 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 16:41:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118106 Per il resto... vi aspetto (vi aspettiamo) il 21 luglio a Bocca di Magra. ;) Per il resto… vi aspetto (vi aspettiamo) il 21 luglio a Bocca di Magra.
;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118105 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 16:33:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118105 Abbiamo discusso del nuovo romanzo di Rosario Palazzolo... e ci siamo soffermarmi su un paio di requisiti essenziali (sebbene non unici) di ogni narrazione: il linguaggio e lo stile, da una parte; la trama, dall’altra. Lo avevo sottolineato anche in premessa "requisiti non unici". È ovvio che ce ne sono molti altri: caratterizzazione dei personaggi, ambientazione, climax, (il "senso" dello scritto, come dice Vajmax), ecc. Ero convinto che mettere giocosamente in relazione "il linguaggio e lo stile" da una parte e "la trama" dall’altra... avrebbe fatto discutere (così come è accaduto). Inoltre, come ho già avuto modo di sottolineare, in "Concetto al buio" (a mio modo di vedere, almeno) linguaggio, stile e trama - e non solo - si amalgamano in maniera simbiotica. (Rinnovo i complimenti a Rosario). Abbiamo discusso del nuovo romanzo di Rosario Palazzolo… e ci siamo soffermarmi su un paio di requisiti essenziali (sebbene non unici) di ogni narrazione: il linguaggio e lo stile, da una parte; la trama, dall’altra.
Lo avevo sottolineato anche in premessa “requisiti non unici”. È ovvio che ce ne sono molti altri: caratterizzazione dei personaggi, ambientazione, climax, (il “senso” dello scritto, come dice Vajmax), ecc.
Ero convinto che mettere giocosamente in relazione “il linguaggio e lo stile” da una parte e “la trama” dall’altra… avrebbe fatto discutere (così come è accaduto).
Inoltre, come ho già avuto modo di sottolineare, in “Concetto al buio” (a mio modo di vedere, almeno) linguaggio, stile e trama – e non solo – si amalgamano in maniera simbiotica.
(Rinnovo i complimenti a Rosario).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118104 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 16:28:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118104 Ma ne approfitto anche per salutare e ringraziare gli autori dei nuovi interventi: Simona Lo Iacono, Lucy, Ausilio Bertoli, Sergio Sozi, Rossella, Emilio, Vajmax, Luca Nencioni, Valeria, Albertina della Maddalena, Salvo Zappulla, Raffaele. Ma ne approfitto anche per salutare e ringraziare gli autori dei nuovi interventi: Simona Lo Iacono, Lucy, Ausilio Bertoli, Sergio Sozi, Rossella, Emilio, Vajmax, Luca Nencioni, Valeria, Albertina della Maddalena, Salvo Zappulla, Raffaele.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118102 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 16:25:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118102 Grazie a tutti voi per i nuovi commenti pervenuti, a partire da Rosario Palazzolo e Alessandro Zannoni... Grazie a tutti voi per i nuovi commenti pervenuti, a partire da Rosario Palazzolo e Alessandro Zannoni…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-118101 Massimo Maugeri Sun, 18 Jul 2010 16:24:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-118101 Cari amici, eccomi di nuovo qui. Scusatemi se nei giorni scorsi non sono intervenuto, ma come vi ho spiegato la mia "chiavetta" per collegarsi a Internet non trovava campo. Cari amici, eccomi di nuovo qui.
Scusatemi se nei giorni scorsi non sono intervenuto, ma come vi ho spiegato la mia “chiavetta” per collegarsi a Internet non trovava campo.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117987 Sergio Sozi Fri, 16 Jul 2010 22:06:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117987 Egregio Raffaele, grazie per la chiarificazione dell'accezione del lemma ''trama'' che intendeva Lei in quell'intervento. Adesso mi ha fatto capire il senso - alquanto poetico e traslato - delle Sue espressioni. Cosi', ora posso condividere la Sua opinione. Cordialita' Sozi Egregio Raffaele,
grazie per la chiarificazione dell’accezione del lemma ”trama” che intendeva Lei in quell’intervento. Adesso mi ha fatto capire il senso – alquanto poetico e traslato – delle Sue espressioni. Cosi’, ora posso condividere la Sua opinione.
Cordialita’
Sozi

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117962 Raffaele Fri, 16 Jul 2010 13:58:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117962 dopppio sta per doppio (doppia p, non tripla). dopppio sta per doppio (doppia p, non tripla).

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117961 Raffaele Fri, 16 Jul 2010 13:56:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117961 Gentile Sergio Sozi, io convengo con lei sulla definizione di trama applicata alla narrativa. Ci mancherebbe. E non ci potrebbe essere storia sena trama. Ciò che intendevo dire è che a volte la scrittura raggiunge livelli così alti (rispetto al gusto personale di chi legge) da essere essa stessa 'trama'. E quando facevo riferimento al dopppio senso immaginavo le varie parole che si uniscono a formare la 'trama' di una storia ('trama' intesqa come insieme di parole), così come i singoli fili costituiscono la trama di un tessuto. Saluti cari. Gentile Sergio Sozi, io convengo con lei sulla definizione di trama applicata alla narrativa. Ci mancherebbe. E non ci potrebbe essere storia sena trama.
Ciò che intendevo dire è che a volte la scrittura raggiunge livelli così alti (rispetto al gusto personale di chi legge) da essere essa stessa ‘trama’. E quando facevo riferimento al dopppio senso immaginavo le varie parole che si uniscono a formare la ‘trama’ di una storia (‘trama’ intesqa come insieme di parole), così come i singoli fili costituiscono la trama di un tessuto.
Saluti cari.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117912 Sergio Sozi Thu, 15 Jul 2010 19:49:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117912 Wikipedia di ''trama'' dice questo: ''Trama (narrativa) - l'insieme delle vicende attorno cui si sviluppa un'opera narrativa''. Wikipedia di ”trama” dice questo: ”Trama (narrativa) – l’insieme delle vicende attorno cui si sviluppa un’opera narrativa”.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117911 Sergio Sozi Thu, 15 Jul 2010 19:37:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117911 La parola trama mi sembra che significhi sequenza di eventi uniti da un denominatore comune - logico o illogico ma comune. Se questa comunanza manca, quella non e' una trama. La vedo cosi'. La parola trama mi sembra che significhi sequenza di eventi uniti da un denominatore comune – logico o illogico ma comune. Se questa comunanza manca, quella non e’ una trama. La vedo cosi’.

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117905 Rosario Palazzolo Thu, 15 Jul 2010 18:28:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117905 pardon Raffaele, mi scusino anche gli altri. ero io l'anonimo di prima come ha inteso bene Salvo. pardon Raffaele, mi scusino anche gli altri.
ero io l’anonimo di prima come ha inteso bene Salvo.

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-5/#comment-117901 Raffaele Thu, 15 Jul 2010 18:11:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117901 Come dice Anonimo (Rosario Palazzolo?) in effetti intendevo dire qualcosa di diverso, come ha poi fatto lui meglio di me nel commento successivo. Nello spazio di un commento non sempre si riesce a esprimere il proprio pensiero in maniera sufficientemente analitica. Sono comunque grato per aver scoperto questo blog e questo post, ho avuto più tempo e la possibilità di leggere tutti i commenti e mi sento più arricchito nell'apprendere le opinioni dei vari partecipanti. Ancora auguri a Palazzolo per il libro, a Maugeri per il blog ed a Zannoni per 'Leggere fa male'. Come dice Anonimo (Rosario Palazzolo?) in effetti intendevo dire qualcosa di diverso, come ha poi fatto lui meglio di me nel commento successivo. Nello spazio di un commento non sempre si riesce a esprimere il proprio pensiero in maniera sufficientemente analitica.
Sono comunque grato per aver scoperto questo blog e questo post, ho avuto più tempo e la possibilità di leggere tutti i commenti e mi sento più arricchito nell’apprendere le opinioni dei vari partecipanti.
Ancora auguri a Palazzolo per il libro, a Maugeri per il blog ed a Zannoni per ‘Leggere fa male’.

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117893 Salvo Zappulla Thu, 15 Jul 2010 15:11:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117893 So bene, caro Rosario. E se tu come esempio mi porti un pezzo del Maestro, che è il mio Maestro per eccellenza, non posso che inchinarmi. Io credo che un grande romanzo è come la ricetta di un grande chef, deve contenere svariati ingredienti per riuscire perfetto. Stile, trama, intreccio, affabulazione, chiarezza di scrittura devono camminare di pari passo. E soprattutto fantasia. La fantasia, a mio modesto parere, è la virtù principale di ogni scrittore che si rispetti. La capacità di scrivere storie originali, avere idee che altri non hanno avuto prima. Se no si rischia di scrivere tutti le stesse cose, di riciclare sempre le stesse storie trite e ritrite, di essere autoreferenziali e di attingere solo dal nostro vissuto. Poi in letteratura le vie sono infinite, come quelle di nostro Signore, si possono ottenere buoni risultati in maniera differente. Campanile ci riusciva in due battute a ottenere effetti esilaranti nel lettore. Altri ricorrendo a esercizi di bella scrittura. So bene, caro Rosario. E se tu come esempio mi porti un pezzo del Maestro, che è il mio Maestro per eccellenza, non posso che inchinarmi. Io credo che un grande romanzo è come la ricetta di un grande chef, deve contenere svariati ingredienti per riuscire perfetto. Stile, trama, intreccio, affabulazione, chiarezza di scrittura devono camminare di pari passo. E soprattutto fantasia. La fantasia, a mio modesto parere, è la virtù principale di ogni scrittore che si rispetti. La capacità di scrivere storie originali, avere idee che altri non hanno avuto prima. Se no si rischia di scrivere tutti le stesse cose, di riciclare sempre le stesse storie trite e ritrite, di essere autoreferenziali e di attingere solo dal nostro vissuto. Poi in letteratura le vie sono infinite, come quelle di nostro Signore, si possono ottenere buoni risultati in maniera differente. Campanile ci riusciva in due battute a ottenere effetti esilaranti nel lettore. Altri ricorrendo a esercizi di bella scrittura.

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117887 Anonimo Thu, 15 Jul 2010 13:46:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117887 io - e credo anche Raffaele e qualcun altro - intendevo qualcosa di differente. gli esempi fatti sono semplicistici, e dimostrano proprio ciò che tentano di confutare. ovvero, se tu Sergio scrivi: ”c’e’ un castello in mezzo al mare, viva gli sposi!” o se tu Salvo, aggiungi: Clopet, clopet, clopet, clopet… è ben chiaro che manca qualsiasi stile, negato qualsiasi tentativo di offrire una "voce" a uno o più personaggi. c'è solo una lieve ironia. che non vuole altro che il sorriso di chi legge. pertanto, se era questa la trama, lo stile che avete usato l'ha resa. ecco un esempio, come lo intendo io: Fate attenzione a quello che ora vi racconto. Quando arrivai all’albergo “Praga”, subito il principale mi prese per l’orecchio e me lo tirò dicendomi: “Tu qui sei un apprendista cameriere, quindi ricordati. Tu non hai visto nulla e non hai sentito nulla. Ripeti!”. E io dissi che al lavoro non vedevo nulla e non sentivo nulla. E il principale mi tirò l’orecchio destro e disse: “E ricordati però che devo lo stesso vedere e sentire ogni cosa!”. E io ripetei sbigottito che avrei visto e sentito ogni cosa. E fu così che cominciai. Ogni mattina alle sei stavamo sul posto di lavoro, era come una sfilata di moda, arrivava il proprietario dell’albergo, da un lato del tappeto c’erano il maître e i camerieri e in fondo io, piccolo come un piccolo, e dall’altro lato i cuochi, le cameriere, le sguattere e la ragazza del buffet, e il proprietario ci passava accanto e guardava se le pettorine erano pulite e i colletti duri e i frac senza macchie, e se mancava qualche bottone, e se le scarpe erano pulite, e si chinava per verificare con l’olfatto se ci eravamo lavati i piedi, e poi diceva: “Buon giorno, signori, buon giorno, signore…”. E da quel momento non dovevamo più parlare con nessuno… (Bohumil Hrabal, Ho servito il re d’Inghilterra). io – e credo anche Raffaele e qualcun altro – intendevo qualcosa di differente.
gli esempi fatti sono semplicistici, e dimostrano proprio ciò che tentano di confutare.
ovvero, se tu Sergio scrivi: ”c’e’ un castello in mezzo al mare, viva gli sposi!”
o se tu Salvo, aggiungi: Clopet, clopet, clopet, clopet…
è ben chiaro che manca qualsiasi stile, negato qualsiasi tentativo di offrire una “voce” a uno o più personaggi.
c’è solo una lieve ironia.
che non vuole altro che il sorriso di chi legge.
pertanto, se era questa la trama, lo stile che avete usato l’ha resa.
ecco un esempio, come lo intendo io:
Fate attenzione a quello che ora vi racconto. Quando arrivai all’albergo “Praga”, subito il principale mi prese per l’orecchio e me lo tirò dicendomi: “Tu qui sei un apprendista cameriere, quindi ricordati. Tu non hai visto nulla e non hai sentito nulla. Ripeti!”. E io dissi che al lavoro non vedevo nulla e non sentivo nulla. E il principale mi tirò l’orecchio destro e disse: “E ricordati però che devo lo stesso vedere e sentire ogni cosa!”. E io ripetei sbigottito che avrei visto e sentito ogni cosa. E fu così che cominciai. Ogni mattina alle sei stavamo sul posto di lavoro, era come una sfilata di moda, arrivava il proprietario dell’albergo, da un lato del tappeto c’erano il maître e i camerieri e in fondo io, piccolo come un piccolo, e dall’altro lato i cuochi, le cameriere, le sguattere e la ragazza del buffet, e il proprietario ci passava accanto e guardava se le pettorine erano pulite e i colletti duri e i frac senza macchie, e se mancava qualche bottone, e se le scarpe erano pulite, e si chinava per verificare con l’olfatto se ci eravamo lavati i piedi, e poi diceva: “Buon giorno, signori, buon giorno, signore…”. E da quel momento non dovevamo più parlare con nessuno…
(Bohumil Hrabal, Ho servito il re d’Inghilterra).

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117880 Salvo Zappulla Thu, 15 Jul 2010 09:57:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117880 Titolo del romanzo: La lunga fuga del cavallo morto. Clopet, clopet, clopet, clopet... C'è tutto: trama, intreccio, ritmo, velocità. Titolo del romanzo: La lunga fuga del cavallo morto.
Clopet, clopet, clopet, clopet…
C’è tutto: trama, intreccio, ritmo, velocità.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117853 Sergio Sozi Wed, 14 Jul 2010 22:32:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117853 Be'... pero'... che la scrittura contenga gia' di per se' una sorta di trama intrinseca mi sembra affermazione un po' forte. Se io dico: ''c'e' un castello in mezzo al mare, viva gli sposi!'' non ho fatto trama, ho fatto ridere. Magari servirebbe del lavoro in piu', per far reggere le situazioni in catena logica - o illogica ma sempre coerente, illogicamente o logicamente coerente, insomma... Be’… pero’… che la scrittura contenga gia’ di per se’ una sorta di trama intrinseca mi sembra affermazione un po’ forte. Se io dico: ”c’e’ un castello in mezzo al mare, viva gli sposi!” non ho fatto trama, ho fatto ridere. Magari servirebbe del lavoro in piu’, per far reggere le situazioni in catena logica – o illogica ma sempre coerente, illogicamente o logicamente coerente, insomma…

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117849 Rosario Palazzolo Wed, 14 Jul 2010 22:05:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117849 grazie raffaele grazie raffaele

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117848 Raffaele Wed, 14 Jul 2010 21:43:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117848 Grazie dunque per gli stimoli forniti e un grande in bocca al lupo al romanzo di Rosario Palazzolo ed al festival letterario 'Leggere fa male'. Grazie dunque per gli stimoli forniti e un grande in bocca al lupo al romanzo di Rosario Palazzolo ed al festival letterario ‘Leggere fa male’.

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117847 Raffaele Wed, 14 Jul 2010 21:42:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117847 Però, però, pero... gli stimoli e le provocazioni evidentemente giovano. Ci ho pensato. Fra le opzioni preferirei il libro scritto con buon stile e buon linguaggio, anche se la trama è scadente. Perché come ha giò scritto qualcuno la scrittura contiene già una sorta di trama intrinseca (nel senso doppio del termine) che trova fondamento nell'uso della parola. Però, però, pero… gli stimoli e le provocazioni evidentemente giovano.
Ci ho pensato. Fra le opzioni preferirei il libro scritto con buon stile e buon linguaggio, anche se la trama è scadente. Perché come ha giò scritto qualcuno la scrittura contiene già una sorta di trama intrinseca (nel senso doppio del termine) che trova fondamento nell’uso della parola.

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Di: Raffaele http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117846 Raffaele Wed, 14 Jul 2010 21:32:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117846 Non sono riuscito a leggere i numerosi pareri. però le provocazioni lanciate sia dalle domande sia dall'introduzione al libro presentato mi paiono interessanti. Linguaggio stile e trama sono elementi essenziali viene fatto notare, sebbene non unici. D'accordissimo. Dovrebbero amalgamarsi in maniera simbiotica. D'accordissimo anche stavolta. Dovendo scegliere cosa si predilige è estremamente difficile. Non sono riuscito a leggere i numerosi pareri. però le provocazioni lanciate sia dalle domande sia dall’introduzione al libro presentato mi paiono interessanti.
Linguaggio stile e trama sono elementi essenziali viene fatto notare, sebbene non unici.
D’accordissimo.
Dovrebbero amalgamarsi in maniera simbiotica.
D’accordissimo anche stavolta.
Dovendo scegliere cosa si predilige è estremamente difficile.

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117844 Rosario Palazzolo Wed, 14 Jul 2010 21:22:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117844 pure io. pure io.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117837 Sergio Sozi Wed, 14 Jul 2010 17:12:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117837 Anche stavolta concordo con Vajmax. Anche stavolta concordo con Vajmax.

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Di: Albertina della Maddalena http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117829 Albertina della Maddalena Wed, 14 Jul 2010 13:39:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117829 La trama di una storia si tesse con le parole e con i costrutti della lingua, quanto più sono mirati al fine del raccontare , al contenuto, tanto più lo scritto ne è esaltato. Tutto sta nell'efficacia, nella scelta della parola, nell'uso delle figure letterarie volte ad esprimere situazioni e stati d'animo. Marguerite Duras scrisse nel suo romanzo autobiografico a proposito di un avvenimento:" E fu subito notte" Magia delle parole. Niente di più convincente. La trama di una storia si tesse con le parole e con i costrutti della lingua, quanto più sono mirati al fine del raccontare , al contenuto, tanto più lo scritto ne è esaltato. Tutto sta nell’efficacia, nella scelta della parola, nell’uso delle figure letterarie volte ad esprimere situazioni e stati d’animo. Marguerite Duras scrisse nel suo romanzo autobiografico a proposito di un avvenimento:” E fu subito notte” Magia delle parole. Niente di più convincente.

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Di: vajmax http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117821 vajmax Wed, 14 Jul 2010 11:08:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117821 La futilità al quadrato dà, come risultato, la futilità pura e semplice. Separare trama e qualità dello scrivere è azione analoga al considerare una persona analizzandone solo un aspetto, slegato dalla totalità che l'individuo è. Se si lava la pasta per separarla dal sugo che la impregna si avrà sugo squallido e pasta viscida. Con che coraggio poi ci si chieda quale dei due sia preferibile è cosa incomprensibile. Trama e scrittura... tutto qua? E il senso dello scritto? Il senso, che è direzione, è il modo per misurare la qualità. Spaghetti e zucchero sono aggregati di carboidrati che danno risultati diversi in conseguenza della loro disposizione spaziale. La qualità delle azioni, analogamente, è in relazione al senso delle intenzioni che le ha generate. È il senso di uno scritto che qualifica lo scritto. Che poi questo senso, che è significato essenziale, sia compreso oppure no, è cosa che complica l'analisi fino a rendere impossibile una sintesi esaustiva attorno all'atto dello scrivere. La futilità al quadrato dà, come risultato, la futilità pura e semplice. Separare trama e qualità dello scrivere è azione analoga al considerare una persona analizzandone solo un aspetto, slegato dalla totalità che l’individuo è. Se si lava la pasta per separarla dal sugo che la impregna si avrà sugo squallido e pasta viscida. Con che coraggio poi ci si chieda quale dei due sia preferibile è cosa incomprensibile. Trama e scrittura… tutto qua? E il senso dello scritto? Il senso, che è direzione, è il modo per misurare la qualità. Spaghetti e zucchero sono aggregati di carboidrati che danno risultati diversi in conseguenza della loro disposizione spaziale. La qualità delle azioni, analogamente, è in relazione al senso delle intenzioni che le ha generate.
È il senso di uno scritto che qualifica lo scritto. Che poi questo senso, che è significato essenziale, sia compreso oppure no, è cosa che complica l’analisi fino a rendere impossibile una sintesi esaustiva attorno all’atto dello scrivere.

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Di: lucy http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117818 lucy Wed, 14 Jul 2010 09:41:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117818 ma poi: che significa bella scrittura vs. bella trama? non sono due cose che si presuppongono? quando scatta quel senso di soddisfazione che è insieme irrazionale e razionale, cioè dei sensi, quasi, e dell'intelletto, non è dovuto al perfetto funzionamento delle due cose? ci sono libri che non possono essere scritti altro che come sono scritti, altri che lasciano aperta la possibilità che forse si potevano scrivere diversamente nella direzione della forma, intendo, più che del contenuto, sul quale è un po' difficle stabilire che cosa sia buono e che cosa no. penso ci sia in ogni caso molta confusione sotto il cielo determinata dalle quantità: nel post-postmodernismo che viviamo - praticamente l'epoca nella quale sono cresciuta culturalmente - ho assistito a dei paradossi letterari notevoli. la rottura di ogni appartenenza a generi, forme, stili, contenuti e la proliferazione conseguente in termini quantitativi di opere, accanto ad una mastodontica riflessione sul fare letterario. su questo fronte credo sia stato detto TUTTO: è insopportabile, per quanto mi riguarda, ogni proposta di riflessione ulteriore, di ogni ulteriore vivisezione del capello. siamo arrivati all'entropia. un'entropia del tutto particolare: ci è concessa la possibilità del ritorno: all'ordine (che tuttavia sarà un ordine scomposto), alla selezione (della razza: sopravviveranno, se non davvero i migliori, alcuni tuttavia, sui "molti"), ad una più pacata riflessione critica, magari con quattro o cinque regole-parametri di valutazione invece dell'universo dei possibili. nella crisi del sistema letterario è impensabile anche una critica verbosa come lo è tanta di quella attuale, e scalatrice di specchi. un nuovo classicismo: quando non si sa dove battere la testa, il classicismo va sempre bene. più ferroni, per intenderci, che fanno bene al sangue. altrimenti davvero leggere farà malissimo. ma poi: che significa bella scrittura vs. bella trama? non sono due cose che si presuppongono? quando scatta quel senso di soddisfazione che è insieme irrazionale e razionale, cioè dei sensi, quasi, e dell’intelletto, non è dovuto al perfetto funzionamento delle due cose? ci sono libri che non possono essere scritti altro che come sono scritti, altri che lasciano aperta la possibilità che forse si potevano scrivere diversamente nella direzione della forma, intendo, più che del contenuto, sul quale è un po’ difficle stabilire che cosa sia buono e che cosa no. penso ci sia in ogni caso molta confusione sotto il cielo determinata dalle quantità: nel post-postmodernismo che viviamo – praticamente l’epoca nella quale sono cresciuta culturalmente – ho assistito a dei paradossi letterari notevoli. la rottura di ogni appartenenza a generi, forme, stili, contenuti e la proliferazione conseguente in termini quantitativi di opere, accanto ad una mastodontica riflessione sul fare letterario. su questo fronte credo sia stato detto TUTTO: è insopportabile, per quanto mi riguarda, ogni proposta di riflessione ulteriore, di ogni ulteriore vivisezione del capello. siamo arrivati all’entropia. un’entropia del tutto particolare: ci è concessa la possibilità del ritorno: all’ordine (che tuttavia sarà un ordine scomposto), alla selezione (della razza: sopravviveranno, se non davvero i migliori, alcuni tuttavia, sui “molti”), ad una più pacata riflessione critica, magari con quattro o cinque regole-parametri di valutazione invece dell’universo dei possibili. nella crisi del sistema letterario è impensabile anche una critica verbosa come lo è tanta di quella attuale, e scalatrice di specchi. un nuovo classicismo: quando non si sa dove battere la testa, il classicismo va sempre bene. più ferroni, per intenderci, che fanno bene al sangue. altrimenti davvero leggere farà malissimo.

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Di: valeria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117777 valeria Tue, 13 Jul 2010 13:20:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117777 Per quanto riguarda il discorso sui generi, diciamo la verità, chi va in edicola a comprare gli harmony o certi gialli mica va a cercare il bello stile. saluti e buona estate a todos. :) Per quanto riguarda il discorso sui generi, diciamo la verità,
chi va in edicola a comprare gli harmony o certi gialli mica va a cercare il bello stile.
saluti e buona estate a todos.
:)

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Di: valeria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117776 valeria Tue, 13 Jul 2010 13:15:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117776 ci faccio caso ora. sanamente = sana mente ci faccio caso ora.
sanamente = sana mente

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Di: valeria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117775 valeria Tue, 13 Jul 2010 13:12:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117775 l'iniziativa leggerea fa male mi piace. non c'è mai stato malessere più salutare di quello che ti può dare la lettura. spero che stiano sanamente male in tanti. l’iniziativa leggerea fa male mi piace. non c’è mai stato malessere più salutare di quello che ti può dare la lettura.
spero che stiano sanamente male in tanti.

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Di: valeria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117774 valeria Tue, 13 Jul 2010 13:08:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117774 complimenti a palazzolo per il libro. letto il brano, mi pare molto bello. sono molto incuriosita dalla presentazione e dal fatto che la struttura, mi pare di aver capito, è complessa. mi piacciono i libri che ti fanno pensare, dopo che li chiudi. complimenti a palazzolo per il libro. letto il brano, mi pare molto bello.
sono molto incuriosita dalla presentazione e dal fatto che la struttura, mi pare di aver capito, è complessa.
mi piacciono i libri che ti fanno pensare, dopo che li chiudi.

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Di: Luca Nencioni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117755 Luca Nencioni Tue, 13 Jul 2010 08:39:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117755 Buon giorno a tutti, Personalmente adoro Pavese, ma credo che la bella scrittura abbia maggior riscontro che non la bella trama. Sicuramente D'Annunzio, profeta del fatuo, ha avuto ed ha molti più lettori di Pavese o di di Fenoglio. In vacanza spesso mi porto Kafka, ma tra un libro con una bella trama ed una brutta scrittura ed uno con una brutta trama ed una bella scrittura scelgo il secondo. Buon giorno a tutti, Personalmente adoro Pavese, ma credo che la bella scrittura abbia maggior riscontro che non la bella trama. Sicuramente D’Annunzio, profeta del fatuo, ha avuto ed ha molti più lettori di Pavese o di di Fenoglio. In vacanza spesso mi porto Kafka, ma tra un libro con una bella trama ed una brutta scrittura ed uno con una brutta trama ed una bella scrittura scelgo il secondo.

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117719 Rosario Palazzolo Mon, 12 Jul 2010 23:06:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117719 cara Rossella, d'accordo con te. sebbene. sebbene perfino Euclide, se messo alle strette, vedrebbe quadrato il rettangolo. Guardate il quadrato, direbbe, Osservatelo bene, vedete? e noi ci crederemmo. costruirebbe formule a sostegno. proporrebbe dimostrazioni pratiche. e noi ci crederemmo. direbbe che, siccome che, visto che, anteposto che... e noi ci crederemmo. l'uomo sa che tradisce la moglie, sa che gli anni passano e che allora è opportuno tingersi i capelli, sa che occorre essere virili, femminili, porcospini, sa che il perbenismo è un ottimo viatico per entrare in società, sa che lo è ugualmente per uscirne al momento opportuno, sa che Io non c'entro, Io non sono stato, Io mi ero distratto, sa come impugnare una forchetta e al momento giusto una pistola, sa essere attore consapevole, uomo sincero, cane randagio o sherazad, sa imparare a memoria i condamenti senza ricordarsene mai uno, sa chiedere perdono, redimersi, sa rifare tutto daccapo, sa chidere perdono, sa redimersi, sa rifare tutto daccapo, sa contestare e rivoluzionare se la cosa lo riguarda da vicino, viceversa è solidale, solidale con chi, con cosa, con quando, sa, soprattutto, che, se messo alle strette, può far quadrare i rettangoli. sa che gli altri ci crederanno. sa che un giorno dovrà rendere il favore. (fra l'attore consapevole e l'uomo che pensa d'essere sincero, io preferisco la zuppa inglese) buone vacanze anche a te. cara Rossella, d’accordo con te.
sebbene.
sebbene perfino Euclide, se messo alle strette, vedrebbe quadrato il rettangolo.
Guardate il quadrato, direbbe, Osservatelo bene, vedete?
e noi ci crederemmo.
costruirebbe formule a sostegno.
proporrebbe dimostrazioni pratiche.
e noi ci crederemmo.
direbbe che, siccome che, visto che, anteposto che…
e noi ci crederemmo.
l’uomo sa che tradisce la moglie, sa che gli anni passano e che allora è opportuno tingersi i capelli, sa che occorre essere virili, femminili, porcospini, sa che il perbenismo è un ottimo viatico per entrare in società, sa che lo è ugualmente per uscirne al momento opportuno, sa che
Io non c’entro,
Io non sono stato,
Io mi ero distratto,
sa come impugnare una forchetta e al momento giusto una pistola, sa essere attore consapevole, uomo sincero, cane randagio o sherazad, sa imparare a memoria i condamenti senza ricordarsene mai uno, sa chiedere perdono, redimersi, sa rifare tutto daccapo, sa chidere perdono, sa redimersi, sa rifare tutto daccapo, sa contestare e rivoluzionare se la cosa lo riguarda da vicino, viceversa è solidale, solidale con chi, con cosa, con quando,
sa, soprattutto, che, se messo alle strette, può far quadrare i rettangoli.
sa che gli altri ci crederanno.
sa che un giorno dovrà rendere il favore.
(fra l’attore consapevole e l’uomo che pensa d’essere sincero, io preferisco la zuppa inglese)
buone vacanze anche a te.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117717 Rossella Mon, 12 Jul 2010 22:25:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117717 P.S. A scanso di equivoci mi riferivo a fatti non accaduti a me direttamente . . . . P.S. A scanso di equivoci mi riferivo a fatti non accaduti a me direttamente . . . .

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117715 Rossella Mon, 12 Jul 2010 22:17:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117715 @ Rosario Palazzolo Euclide dimostrò che l’asse è il luogo dei punti equidistanti dagli estremi di un segmento e che il cerchio è il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso detto centro: semplice da capire, se qualcuno vuole affermare la non veridicità di questi teoremi, lo dimostri. La geometria (compresa la geometria esistenziale) è inconfutabile poiché è nei fatti. Caro Rosario il tuo portacenere , ovvero la sua funzione, è oggettivo ma sarà per il fatto che porto dentro una ferita che aspetta ancora d’essere risanata (sentirsi una bestiola ingiustamente colpita è uno di quei fenomeni per i quali la natura non perdona ), sarà che la vita insegna ad abbandonare quella che chiamiamo “buona fede” e che camuffa un altro termine come l’ “ingenuità” con l’invito di diventare più furbi e quindi più svegli con i nostri simili, sarà anche per altri motivi, ma nella maggior parte dei casi non si è “IN GRADO” DI ESSERE , FIGURARSI DI ESSERE VERI. Voglio dire che la bugia più grande è quella che si racconta a sé stessi e che di conseguenza si fa credere agli altri. I danni commessi sono direttamente proporzionali al proprio ruolo di potere nella vita ; un capo di governo è un pinocchione con relativa responsabilità, un capo famiglia un pinocchio, pinochetti quasi tutti. I fatti. Come quel tipo che si faceva passare per marito modello, sempre attaccato alle gonne della moglie, cara ti amo sono pazzo di te e la perseguitava con la sua gelosia e mille telefonate di controllo accusandola ingiustamente di infedeltà. Lei che era una bella donna niente da obbiettare, molto innamorata del marito e da lui ingiustamente maltrattata, ossessivamente vilipesa con sermoni da moralista, quando si accorse che proprio sulla sua testa c’era un bel cesto di lumache talmente pesante da farla incurvare, ormai stanca di sopportare tutte quelle sceneggiate, prima di abbandonarlo lo fece cornuto per mortificarlo. Lo fece una volta sola. Ma lo fece di gusto. Oppure quante volte ci siamo ritrovate davanti “signorotti” dal dubbio perbenismo che si vantano di magnanimità e galanteria, mentre qualche fatterello ci ha dimostrato taccagneria e maleducazione anche nel linguaggio, o ancora (in questo caso peggio che andar di notte) quelli che sbandierano il distacco dai beni materiali inneggiando se stessi oramai in cammino sulla strada dello spirito, che se poi gli togli la scarpetta firmata o quel gustoso piatto raffinato - sempre rimanendo nell’ottica di un estetica che sia al loro livello - s’incazzano profondamente poiché non era questo che intendevano dire e sono gli altri che hanno frainteso. Ma il tasto più divertente su uomini e donne è la loro vanteria in fatto di doti amatorie e fascinazione, e qui siamo a livello di poveri cristi alla ricerca di virilità o femminilità, che non sai se è meglio ridere o piangere per come li ha fatti parlare e cogitare il loro narciso. Morale: preferisco un attore consapevole a chi pensa d’essere sincero e non lo è, ma se il primo fa del male è molto difficile perdonarlo, il secondo si , poiché non lo sapeva. saluti e buone vacanze. @ Rosario Palazzolo
Euclide dimostrò che l’asse è il luogo dei punti equidistanti dagli estremi di un segmento e che il cerchio è il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso detto centro: semplice da capire, se qualcuno vuole affermare la non veridicità di questi teoremi, lo dimostri. La geometria (compresa la geometria esistenziale) è inconfutabile poiché è nei fatti.
Caro Rosario il tuo portacenere , ovvero la sua funzione, è oggettivo ma sarà per il fatto che porto dentro una ferita che aspetta ancora d’essere risanata (sentirsi una bestiola ingiustamente colpita è uno di quei fenomeni per i quali la natura non perdona ), sarà che la vita insegna ad abbandonare quella che chiamiamo “buona fede” e che camuffa un altro termine come l’ “ingenuità” con l’invito di diventare più furbi e quindi più svegli con i nostri simili, sarà anche per altri motivi, ma nella maggior parte dei casi non si è “IN GRADO” DI ESSERE , FIGURARSI DI ESSERE VERI. Voglio dire che la bugia più grande è quella che si racconta a sé stessi e che di conseguenza si fa credere agli altri. I danni commessi sono direttamente proporzionali al proprio ruolo di potere nella vita ; un capo di governo è un pinocchione con relativa responsabilità, un capo famiglia un pinocchio, pinochetti quasi tutti.
I fatti.
Come quel tipo che si faceva passare per marito modello, sempre attaccato alle gonne della moglie, cara ti amo sono pazzo di te e la perseguitava con la sua gelosia e mille telefonate di controllo accusandola ingiustamente di infedeltà. Lei che era una bella donna niente da obbiettare, molto innamorata del marito e da lui ingiustamente maltrattata, ossessivamente vilipesa con sermoni da moralista, quando si accorse che proprio sulla sua testa c’era un bel cesto di lumache talmente pesante da farla incurvare, ormai stanca di sopportare tutte quelle sceneggiate, prima di abbandonarlo lo fece cornuto per mortificarlo. Lo fece una volta sola. Ma lo fece di gusto.
Oppure quante volte ci siamo ritrovate davanti “signorotti” dal dubbio perbenismo che si vantano di magnanimità e galanteria, mentre qualche fatterello ci ha dimostrato taccagneria e maleducazione anche nel linguaggio, o ancora (in questo caso peggio che andar di notte) quelli che sbandierano il distacco dai beni materiali inneggiando se stessi oramai in cammino sulla strada dello spirito, che se poi gli togli la scarpetta firmata o quel gustoso piatto raffinato – sempre rimanendo nell’ottica di un estetica che sia al loro livello – s’incazzano profondamente poiché non era questo che intendevano dire e sono gli altri che hanno frainteso.
Ma il tasto più divertente su uomini e donne è la loro vanteria in fatto di doti amatorie e fascinazione, e qui siamo a livello di poveri cristi alla ricerca di virilità o femminilità, che non sai se è meglio ridere o piangere per come li ha fatti parlare e cogitare il loro narciso.
Morale: preferisco un attore consapevole a chi pensa d’essere sincero e non lo è, ma se il primo fa del male è molto difficile perdonarlo, il secondo si , poiché non lo sapeva.
saluti e buone vacanze.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117713 Massimo Maugeri Mon, 12 Jul 2010 21:55:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117713 Cari amici, vi ringrazio per i vostri commenti. Vi scrivo dal mio luogo di villeggiatura. Ho portato con me netbook e chiavetta internet... ma qui il segnale non arriva nemmeno a pagarlo oro. Infatti vi scrivo da una postazione di "fortuna". Non mi rimane che augurarvi buona prosecuzione di discussione (qui e negli altri post: se vorrete e se potrete). A presto! ;) Cari amici, vi ringrazio per i vostri commenti.
Vi scrivo dal mio luogo di villeggiatura. Ho portato con me netbook e chiavetta internet… ma qui il segnale non arriva nemmeno a pagarlo oro.
Infatti vi scrivo da una postazione di “fortuna”.
Non mi rimane che augurarvi buona prosecuzione di discussione (qui e negli altri post: se vorrete e se potrete).
A presto!
;)

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Di: maria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117687 maria Mon, 12 Jul 2010 14:40:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117687 Straordinaria seconda prova di Rosario Palazzolo sia nel narrato che nel codice di scrittura. Sembra di udire la voce di Concetto per tutto il tempo della lettura che fa quasi l'appello dei dubbi e delle miserie che albergano in ognuno di noi. Straordinaria seconda prova di Rosario Palazzolo sia nel narrato che nel codice di scrittura. Sembra di udire la voce di Concetto per tutto il tempo della lettura che fa quasi l’appello dei dubbi e delle miserie che albergano in ognuno di noi.

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Di: vajmax http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117682 vajmax Mon, 12 Jul 2010 13:20:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117682 Il leggere, per esempio, non può dare la consapevolezza dei princìpi, e in questo senso si può ammettere che il leggere, se non fa male... non fa nemmeno tanto bene... Il leggere, per esempio, non può dare la consapevolezza dei princìpi, e in questo senso si può ammettere che il leggere, se non fa male… non fa nemmeno tanto bene…

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Di: vajmax http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117680 vajmax Mon, 12 Jul 2010 13:16:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117680 A dirla tutta Aristotele procede dai principi universali, che legiferano l'intera manifestazione della realtà relativa, per considerare la verità nelle sue possibili gradazioni e sfumature. Gli universali, come li definisce lui stesso, modulano sia il carattere del movimento che le proporzioni dell'estensione, oltre a tutto il resto delle conseguenze esistenziali, e sono assi verticali al minimo grado di relatività possibile. Il tempo stesso è ordinato, sia qualitativamente che quantitativamente, dalla stessa spirale che ordina le relazioni tra le parti del tutto e il suo centro, che è asse fisso in rapporto alla rotazione. L'arché della spirale, sia essa microcosmica che macrocosmica, è chiamata Tetratkis, e segue un rapporto numerico definito che allinea i cicli dai quali è formata. Questo di cui ho appena accennato è la base della metafisica universale che è consapevolezza dei principi ed è oltra al tempo. Aristotele non ne è l'ideatore, perché questa conoscenza non è umana. Egli ne aveva accesso allo stesso modo di tutti coloro ai quali l'assoluto ha concesso di vedere la Verità principiale, attraverso l'intuizione spirituale. Niente a che fare con la verità mobile e scientifica. Nessun tostapane, quindi, da mettere sull'altare del conoscere per bollini premio, con le catastrofi naturali che seguono. Ovviamente anche le leggi scientifiche procedono da principi che sono analoghi a quelli universali, anche se a gradi di relatività maggiori perché coinvolgono domini limitati dell'essere e non tutta la realtà nelle sue valenze siano esse formali o informali, individuali o collettive, particolari o generali. A dirla tutta Aristotele procede dai principi universali, che legiferano l’intera manifestazione della realtà relativa, per considerare la verità nelle sue possibili gradazioni e sfumature. Gli universali, come li definisce lui stesso, modulano sia il carattere del movimento che le proporzioni dell’estensione, oltre a tutto il resto delle conseguenze esistenziali, e sono assi verticali al minimo grado di relatività possibile. Il tempo stesso è ordinato, sia qualitativamente che quantitativamente, dalla stessa spirale che ordina le relazioni tra le parti del tutto e il suo centro, che è asse fisso in rapporto alla rotazione. L’arché della spirale, sia essa microcosmica che macrocosmica, è chiamata Tetratkis, e segue un rapporto numerico definito che allinea i cicli dai quali è formata. Questo di cui ho appena accennato è la base della metafisica universale che è consapevolezza dei principi ed è oltra al tempo. Aristotele non ne è l’ideatore, perché questa conoscenza non è umana. Egli ne aveva accesso allo stesso modo di tutti coloro ai quali l’assoluto ha concesso di vedere la Verità principiale, attraverso l’intuizione spirituale. Niente a che fare con la verità mobile e scientifica. Nessun tostapane, quindi, da mettere sull’altare del conoscere per bollini premio, con le catastrofi naturali che seguono. Ovviamente anche le leggi scientifiche procedono da principi che sono analoghi a quelli universali, anche se a gradi di relatività maggiori perché coinvolgono domini limitati dell’essere e non tutta la realtà nelle sue valenze siano esse formali o informali, individuali o collettive, particolari o generali.

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Di: Ausilio Bertoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117645 Ausilio Bertoli Mon, 12 Jul 2010 04:06:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117645 @ Simona Come posso non apprezzare e condividere quanto scrivi? Grazie delle tue ulteriori impressioni. @ Rosario Hai un'ottima capacità dialettica, oltre che una immaginazione feconda. La tua prosa fa pulsare la mente e il cuore, colorandoli di un rosso acceso (detto metaforicamente). Per quanto riguarda la verità come dimostrazione, la mia affermazione si rifà alle concettualizzazioni filosofiche, specie aristoteliche. Difatti, Aristotele determinò per primo tale concetto, identificandolo con il "sillogismo scientifico", cioè il sillogismo che parte da premesse vere e produce la scienza, in contrapposizione al "sillogismo dialettico", che si muove nella sfera del probabile. Lo strumento mediante il quale il sillogismo scientifico procede è il ragionamento. I punti di partenza sono: le definizioni, gli assiomi, i postulati. Si distingue in dimostrazione ascendente, che si muove per analisi, e discendente, che procede per sintesi. C'è da osservare, poi, che questa teoria della dimostrazione - accolta e approfondita ulteriormente dalla scolastica - fu accettata fino all'età moderna quando, con il mutare del concetto di conoscenza e col prevalere del metodo induttivo (conseguente all'ampliamento delle prospettive scientifiche) fu messa in crisi dai filosofi empiristi, a cominciare da Locke. Ma nella logica contemporanea, che si muove nell'ambito di una scienza non più "dimostrativa", il concetto è accantonato e sostituito, semmai, con quello di "prova". Perdonate questa digressione forse superflua o "antipatica", però - credo - utile a comprendere l'ottica nella quale ho ribadito il mio concetto, passibile comunque di interpretazioni e sfaccettature diverse. Un cordialissimo saluto a Simona e a Rosario, e a tutti i lettori. A Massimo, il mio augurio di buona vacanza. @ Simona
Come posso non apprezzare e condividere quanto scrivi?
Grazie delle tue ulteriori impressioni.
@ Rosario
Hai un’ottima capacità dialettica, oltre che una immaginazione feconda. La tua prosa fa pulsare la mente e il cuore, colorandoli di un rosso acceso (detto metaforicamente).
Per quanto riguarda la verità come dimostrazione, la mia affermazione si rifà alle concettualizzazioni filosofiche, specie aristoteliche. Difatti, Aristotele determinò per primo tale concetto, identificandolo con il “sillogismo scientifico”, cioè il sillogismo che parte da premesse vere e produce la scienza, in contrapposizione al “sillogismo dialettico”, che si muove nella sfera del probabile.
Lo strumento mediante il quale il sillogismo scientifico procede è il ragionamento. I punti di partenza sono: le definizioni, gli assiomi, i postulati. Si distingue in dimostrazione ascendente, che si muove per analisi, e discendente, che procede per sintesi.
C’è da osservare, poi, che questa teoria della dimostrazione – accolta e approfondita ulteriormente dalla scolastica – fu accettata fino all’età moderna quando, con il mutare del concetto di conoscenza e col prevalere del metodo induttivo (conseguente all’ampliamento delle prospettive scientifiche) fu messa in crisi dai filosofi empiristi, a cominciare da Locke.
Ma nella logica contemporanea, che si muove nell’ambito di una scienza non più “dimostrativa”, il concetto è accantonato e sostituito, semmai, con quello di “prova”.
Perdonate questa digressione forse superflua o “antipatica”, però – credo – utile a comprendere l’ottica nella quale ho ribadito il mio concetto, passibile comunque di interpretazioni e sfaccettature diverse.
Un cordialissimo saluto a Simona e a Rosario, e a tutti i lettori.
A Massimo, il mio augurio di buona vacanza.

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117583 Rosario Palazzolo Sun, 11 Jul 2010 12:56:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117583 volevo ringraziare Rossella, per la nota postata in precedenza. (anche qui vale ciò che ho scritto prima: non me ne volete, sono nuovo e perlopiù continuamente distratto) e un grazie particolare al professor Emilio, che ha argomentato bene quello che penso da sempre e che, probabilmente, qui avrei espresso male. volevo ringraziare Rossella, per la nota postata in precedenza.
(anche qui vale ciò che ho scritto prima: non me ne volete, sono nuovo e perlopiù continuamente distratto)
e un grazie particolare al professor Emilio, che ha argomentato bene quello che penso da sempre e che, probabilmente, qui avrei espresso male.

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Di: Emilio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117560 Emilio Sun, 11 Jul 2010 07:56:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117560 Carissimo dottor Maugeri, intanto mi permetta di augurare a lei e alla sua famiglia felicissime e meritate vacanze. Trovo la discussione come sempre interessantissima e vorrei aggiungere il mio umile contributo. Intanto devo sinceramente complimentarmi con l'autore. Ha un'intensità altissima, un potere di evocazione commovente e una lingua che interpreta. Non sono d'accordo quindi sulle generalizzazioni che ho letto qualche commento più su. Si può "scrivere male", perchè il personaggio è analfabeta, perchè proviene da uno strato sociale che non consente l'erudizione o perchè è un bambino. Insomma la lingua è strumento della voce, e in questo senso è un rimando dell'intero mondo del personaggio. Nel caso del bravissimo signor Palazzolo, ad esempio, una voce colta, perfettamente aderente alla sintassi, una voce "grande " a dispetto della piccolezza del suo protagonista, sarebbe stata inadatta, e soprattutto poco "morale", nel senso che la moralità della scrittura risiede nella sua capacità di non tradire la vocazione per cui esiste: tendere alla verità. Che questa verità sia poi afferrabile, che sia stanabile o anche costruibile, non lo so, dottor Maugeri. Ma devo ancora concordare con la sensibilità del signor Palazzolo quando dice che noi possiamo solo interpretarla, e che nel'interpretarla forse ci priviamo della verità stessa, perchè non esiste uomo su questa terra che non strumentalizzi le verità che possiede. Buon lavoro al signor Palazzolo, dunque, e felicissima vita alla sua "arte delle voci". Possiamo dimenticare un libro e la sua trama, ma la voce resta in noi, la voce è la strada che arriva e scava dentro. La voce è più che un suono. E' identità. Un abbraccio affettuoso a tutti dal suo affezionato professor Emilio Carissimo dottor Maugeri,
intanto mi permetta di augurare a lei e alla sua famiglia felicissime e meritate vacanze.
Trovo la discussione come sempre interessantissima e vorrei aggiungere il mio umile contributo.
Intanto devo sinceramente complimentarmi con l’autore. Ha un’intensità altissima, un potere di evocazione commovente e una lingua che interpreta.
Non sono d’accordo quindi sulle generalizzazioni che ho letto qualche commento più su. Si può “scrivere male”, perchè il personaggio è analfabeta, perchè proviene da uno strato sociale che non consente l’erudizione o perchè è un bambino. Insomma la lingua è strumento della voce, e in questo senso è un rimando dell’intero mondo del personaggio. Nel caso del bravissimo signor Palazzolo, ad esempio, una voce colta, perfettamente aderente alla sintassi, una voce “grande ” a dispetto della piccolezza del suo protagonista, sarebbe stata inadatta, e soprattutto poco “morale”, nel senso che la moralità della scrittura risiede nella sua capacità di non tradire la vocazione per cui esiste: tendere alla verità.
Che questa verità sia poi afferrabile, che sia stanabile o anche costruibile, non lo so, dottor Maugeri.
Ma devo ancora concordare con la sensibilità del signor Palazzolo quando dice che noi possiamo solo interpretarla, e che nel’interpretarla forse ci priviamo della verità stessa, perchè non esiste uomo su questa terra che non strumentalizzi le verità che possiede.
Buon lavoro al signor Palazzolo, dunque, e felicissima vita alla sua “arte delle voci”.
Possiamo dimenticare un libro e la sua trama, ma la voce resta in noi, la voce è la strada che arriva e scava dentro. La voce è più che un suono. E’ identità.
Un abbraccio affettuoso a tutti dal suo affezionato
professor Emilio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117538 Sergio Sozi Sun, 11 Jul 2010 01:06:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117538 Non c'e' differenza tra verita' in cielo e verita' in terra. Comunque grazie a Lei: e' stato interessante - per me - come esercizio di lettura di uno scrittore ''metafisico involontario''. Io lo sono volontario. Saluti Cari Sozi Non c’e’ differenza tra verita’ in cielo e verita’ in terra. Comunque grazie a Lei: e’ stato interessante – per me – come esercizio di lettura di uno scrittore ”metafisico involontario”. Io lo sono volontario.
Saluti Cari
Sozi

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Di: Rosario Palazzolo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/07/06/concetto-al-buio-leggere-fa-male/comment-page-4/#comment-117535 Rosario Palazzolo Sat, 10 Jul 2010 23:59:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2302#comment-117535 bella l'ultima ipotesi incasinata... bella l’ultima ipotesi incasinata…

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