Commenti a: LA CAMERA ACCANTO 18° appuntamento (Elvira Sellerio, Luciano Erba e Michele Perriera) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-138480 Subhaga Gaetano Failla Fri, 21 Jan 2011 18:00:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-138480 Riporto un articolo dello scrittore Roberto Pazzi apparso sul quotidiano La Nazione di oggi: * Il caso Ruby e le famiglie che sognano la figlia fidanzata col premier: quando la realtà supera l'immaginazione - A questa Italia si addice il verso di Dante, "Non donna di province, ma bordello". Ma siamo davvero ridotti così? Cosa è avvenuto negli ultimi vent'anni? - MAGARI! la «voce dal sen fuggita» al padre della mancata fidanzata più invidiata d’Italia come un colpo di pistola rimbomba nel Bel Paese. Ma lo siamo ancora? A questa Italia si addice piuttosto il verso di Dante, «Non donna di province, ma bordello». Lo scenario, che come un tuono quel colpo ha svelato, ci umilia mentre il toto nomi dell’aspirante fidanzata del miliardario leader impazza su giornali, tv pubbliche e private, internet. Sarà questa Roberta, la fidanzata? Guarda che poppe che ha, guarda che labbra! No, no, è questa maggiorata qui ! non vedi come somiglia alla Veronica? Già … la vera icona, verrebbe da pensare … Intanto Signorini, novello Tigellino di una nuova corte imperiale neroniana, coi riflettori accesi a iniettarci in vena la bellezza del malaffare, assiso in trono celebra la santificazione della bella Ruby-Poppea, elevata da falsa nipote di Mubarak e ben più alta icona, a proiezione del desio di migliaia di italiane. Macché studi per la laurea, macché maturità liceale, macché sugo di gomiti a preparar concorsi, ad arricchire curriculum, a frequentar master, macché quote rosa alla Camera! Macché scapicollarsi nel pendolarismo di chi non può mollare il posto di lavoro, anche se lontano da casa! Money money money cantava Liza Minnelli in ‘Cabaret’ … Soldi soldi soldi chi ha tanti soldi vive come un pascià … faceva eco la canzone di Ivan Cattaneo! E il toto cifre dei denari offerti per l’adescamento delle ragazze del condominio milanese, nei verbali delle pagine consegnate al Parlamento grida la sua oscenità, 5 milioni, no settimila euro soltanto, Fede se tiene un terzo … Ma no, cosa dici? era solo un rimborso per l’ anticipo che aveva dato a Mora… PARE di assistere allo scoperchiamento di una bara, dove si pensava di trovare intatta la salma del santo, oggetto di culto da secoli, e invece … si scopre un pullulare di vermi, un insopportabile fetore. Siamo noi italiani quel corpo, è da noi che emana quel puzzo? Possibile? Ma cosa è avvenuto negli ultimi vent’anni ? Perché ne ho 64 e ho visto tutte le stagioni del mio amato Paese dalla ricostruzione, al boom del miracolo economico, dagli anni del terrorismo, a tangentopoli. Ma mai avevo visto un simile spettacolo. QUESTA l’angoscia che si prova in questi giorni. Sospendo il giudizio su Berlusconi, sarà la magistratura a vedere verificate o vanificate le accuse. Parlo di quel che tutta questa faccenda ha dimostrato del costume profondo del mio popolo. Non posso però non ricordare che proprio Berlusconi aveva consigliato a una giovane, in tv, di sposare un ricco miliardario per risolvere il problema della sua disoccupazione. Ha proprio ragione l’attore Albanese, la realtà a volte supera l’Immaginazione. di Roberto Pazzi Riporto un articolo dello scrittore Roberto Pazzi apparso sul quotidiano La Nazione di oggi:
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Il caso Ruby e le famiglie che sognano la figlia fidanzata col premier: quando la realtà supera l’immaginazione

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A questa Italia si addice il verso di Dante, “Non donna di province, ma bordello”. Ma siamo davvero ridotti così? Cosa è avvenuto negli ultimi vent’anni?
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MAGARI! la «voce dal sen fuggita» al padre della mancata fidanzata più invidiata d’Italia come un colpo di pistola rimbomba nel Bel Paese. Ma lo siamo ancora? A questa Italia si addice piuttosto il verso di Dante, «Non donna di province, ma bordello».

Lo scenario, che come un tuono quel colpo ha svelato, ci umilia mentre il toto nomi dell’aspirante fidanzata del miliardario leader impazza su giornali, tv pubbliche e private, internet. Sarà questa Roberta, la fidanzata? Guarda che poppe che ha, guarda che labbra! No, no, è questa maggiorata qui ! non vedi come somiglia alla Veronica? Già … la vera icona, verrebbe da pensare …

Intanto Signorini, novello Tigellino di una nuova corte imperiale neroniana, coi riflettori accesi a iniettarci in vena la bellezza del malaffare, assiso in trono celebra la santificazione della bella Ruby-Poppea, elevata da falsa nipote di Mubarak e ben più alta icona, a proiezione del desio di migliaia di italiane.

Macché studi per la laurea, macché maturità liceale, macché sugo di gomiti a preparar concorsi, ad arricchire curriculum, a frequentar master, macché quote rosa alla Camera! Macché scapicollarsi nel pendolarismo di chi non può mollare il posto di lavoro, anche se lontano da casa! Money money money cantava Liza Minnelli in ‘Cabaret’ … Soldi soldi soldi chi ha tanti soldi vive come un pascià … faceva eco la canzone di Ivan Cattaneo! E il toto cifre dei denari offerti per l’adescamento delle ragazze del condominio milanese, nei verbali delle pagine consegnate al Parlamento grida la sua oscenità, 5 milioni, no settimila euro soltanto, Fede se tiene un terzo … Ma no, cosa dici? era solo un rimborso per l’ anticipo che aveva dato a Mora…

PARE di assistere allo scoperchiamento di una bara, dove si pensava di trovare intatta la salma del santo, oggetto di culto da secoli, e invece … si scopre un pullulare di vermi, un insopportabile fetore. Siamo noi italiani quel corpo, è da noi che emana quel puzzo? Possibile? Ma cosa è avvenuto negli ultimi vent’anni ? Perché ne ho 64 e ho visto tutte le stagioni del mio amato Paese dalla ricostruzione, al boom del miracolo economico, dagli anni del terrorismo, a tangentopoli. Ma mai avevo visto un simile spettacolo.

QUESTA l’angoscia che si prova in questi giorni. Sospendo il giudizio su Berlusconi, sarà la magistratura a vedere verificate o vanificate le accuse. Parlo di quel che tutta questa faccenda ha dimostrato del costume profondo del mio popolo. Non posso però non ricordare che proprio Berlusconi aveva consigliato a una giovane, in tv, di sposare un ricco miliardario per risolvere il problema della sua disoccupazione. Ha proprio ragione l’attore Albanese, la realtà a volte supera l’Immaginazione.

di Roberto Pazzi

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-138290 Massimo Maugeri Wed, 19 Jan 2011 21:43:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-138290 Grazie per gli aggiornamenti, Gaetano. Come ti sarai accorto ho messo on line questo post http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/01/17/ritorna-lindice-dei-libri-proibiti/ (che mi toccherà aggiornare appena possibile). Ho preferito disabilitare i commenti (da quel post) perché in questi giorni sono quasi sempre offline e non potrei adeguatamente moderare una discussione su un tema così importante. Grazie per gli aggiornamenti, Gaetano.
Come ti sarai accorto ho messo on line questo post http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/01/17/ritorna-lindice-dei-libri-proibiti/
(che mi toccherà aggiornare appena possibile).
Ho preferito disabilitare i commenti (da quel post) perché in questi giorni sono quasi sempre offline e non potrei adeguatamente moderare una discussione su un tema così importante.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-138289 Subhaga Gaetano Failla Wed, 19 Jan 2011 21:30:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-138289 Scopro proprio adesso in relazione alle censure venete da me citate nel commento precedente, sempre sul blog Lipperatura, un appello molto importante di Luis Sepulveda. Copio-incollo da Lipperatura: - Luis Sepulveda, contattato da Stefania Nardini, sulla doppia censura veneta: El burdo fascismo berlusconiano, la vulgaridad extrema de los perfectos ignorantes de la Lega Nord y la pasividad cómplice de los llamados partidos de “centro derecha” son los responsables de esta odiosa forma de censura. De aquí a quemar libros en la plaza pública no hay más que un paso. Pobre Italia, gobernada por un anciano degenerado, y en manos de la peor escoria de la sociedad. Scopro proprio adesso in relazione alle censure venete da me citate nel commento precedente, sempre sul blog Lipperatura, un appello molto importante di Luis Sepulveda. Copio-incollo da Lipperatura:
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Luis Sepulveda, contattato da Stefania Nardini, sulla doppia censura veneta:

El burdo fascismo berlusconiano, la vulgaridad extrema de los perfectos ignorantes de la Lega Nord y la pasividad cómplice de los llamados partidos de “centro derecha” son los responsables de esta odiosa forma de censura. De aquí a quemar libros en la plaza pública no hay más que un paso. Pobre Italia, gobernada por un anciano degenerado, y en manos de la peor escoria de la sociedad.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-138286 Subhaga Gaetano Failla Wed, 19 Jan 2011 20:44:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-138286 Riporto, in seguito alla proposta di "lista di proscrizione" di alcuni libri di autori italiani sgraditi all'assessore alla cultura della provincia di Venezia, un aggiornamento che aggrava la suddetta proposta, riportato oggi sul blog Lipperatura di Loredana Lipperini. - Aggiornamento dal Corriere Veneto: l’assessore regionale all’Istruzione, la pdl Donazzan, dichiara che, con il placet dello stesso Governatore Zaia, scriverà una lettera a tutti i Presidi del Veneto ( e attraverso di loro agli insegnanti), invitandoli a non diffondere tra i giovani le opere degli autori messi al bando. A chi le contesta di operare una censura, risponde che la sua non è un’imposizione ma un “indirizzo politico”. Riporto, in seguito alla proposta di “lista di proscrizione” di alcuni libri di autori italiani sgraditi all’assessore alla cultura della provincia di Venezia, un aggiornamento che aggrava la suddetta proposta, riportato oggi sul blog Lipperatura di Loredana Lipperini.
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Aggiornamento dal Corriere Veneto: l’assessore regionale all’Istruzione, la pdl Donazzan, dichiara che, con il placet dello stesso Governatore Zaia, scriverà una lettera a tutti i Presidi del Veneto ( e attraverso di loro agli insegnanti), invitandoli a non diffondere tra i giovani le opere degli autori messi al bando. A chi le contesta di operare una censura, risponde che la sua non è un’imposizione ma un “indirizzo politico”.

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Di: E' on line la puntata di "Letteratitudine in Fm" con Gianrico Carofiglio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-138059 E' on line la puntata di "Letteratitudine in Fm" con Gianrico Carofiglio Mon, 17 Jan 2011 21:25:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-138059 da qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/01/17/in-radio-con-massimo-maugeri/ - o direttamente da qui: http://www.rhprogrammi.com/letteratitudine/puntata_14gennaio2011_mp3pro.mp3 da qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/01/17/in-radio-con-massimo-maugeri/
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o direttamente da qui:
http://www.rhprogrammi.com/letteratitudine/puntata_14gennaio2011_mp3pro.mp3

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Di: alessia e michela http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-137507 alessia e michela Wed, 12 Jan 2011 08:34:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-137507 Vorremmo proporre un argomento: Servono i caffé letterari? A chi? Qual è il profilo organizzativo ideale? La ragione: con la nostra associazione Meltin'Books, nata da Meltin'Bo, abbiamo ideato un caffè letterario itinerante; vorremmo individuare vari luoghi, magari coordinandoci con altre associazioni. Quello che segue è un nostro articolo divulgativo. Narra la genesi delle nostre idee e quella della associazione, alla luce dei web - contenitori. Presenta anche un primo esperimento: venerdì 14, ore 20, presso il Bar Lumé, Bologna. Ci sarà Paolo Panzacchi, giovane autore di una raccolta di racconti: Dialoghi e sogni. Abbiamo ideato una specie di gioco per coinvolgere i presenti. Si inizierà dal reading di vari frammenti, epr giungere a una sfida che si concluderà con l'omaggio del libro al vincitore. Comunicheremo più in là i particolari giachcé l'idea la stiamo ancora meditando... Ciao Alessia e Michela DA UN WEB – CONTENITORE A UN CAFFÈ LETTERARIO 5 AVENIDA, NAPOLI MISTERIOSA, BLOG PARTENOPE –FALLINLOVE WITH NAPOLI MELTIN’BO – MELTIN’BOOKS PRESENTA: PAOLO PANZACCHI L’evento: il prossimo 14 gennaio, alle ore 20, a Bologna, presso Bar Lumè. Web – contenitore, come espressione che allude a un involucro virtuale in cui si può però trovare storie umane, biografie, fotografie, musica, video, film, opportunità commerciali e così via, è una scoperta che risale a qualche mese fa grazie a 5 AVENIDA: http://www.5av.it/. Ci siamo relazionate soprattutto con Bruno e Stefano: due splendide figure, ricche di umanità e disponibilità, quanta si spera tutti possano incontrare, sia nella vita reale che virtuale. Con loro abbiamo scambiato una serie di mail che hanno confermato ciò che emerge dalle ricche pagine del contenitore. Si tratta, appunto, di un web – contenitore che ospita suggestioni di ogni tipo. Nella sezione Downloads, http://www.5av.it/downloads.html, comprende anche l’e-book SENZA MACCHIE, una poesia e il racconto RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE, tre nostri contributi che integrano pagine lette ormai da circa 500.000 utenti. Vi abbiamo trovato tracce significative di artisti straordinariamente affascinanti. Basta fare un giro per scoprirli. Questa opportunità abbiamo voluto condividerla. È nata così la voglia di contribuire al successo di Napolimisteriosa, l’invenzione di Francesco MARCIELLO, che ci apparve come una opportunità curando la Pagina Autori, che in circa sei mesi ha superato le 10.000 visite. È qui http://www.napolimisteriosa.it/. L’amore pacato che Francesco pone a base di questo web – contenitore, con cui conferisce il senso di agevolare la scoperta di quanto di buono ci sia da recuperare e valorizzare nella storia di Napoli, ha consentito a noi di assimilarlo alla vita che non si deve solo allungare, essendo possibile allargarla, riempirla di contenuti. La constatazione della natura vera di Napoli, Capitale del Mondo, ci ha fatto fare un altro passo: ciò che apparentemente non riguarda Napoli, in realtà ne è permeato. Si potrebbe mai tentare di approfondire le radici della musica italiana senza passare per quella napoletana? E sulla letteratura, sul teatro, sul cinema e così via, ci sono oppure no segni indelebili che parlano napoletano? Da tutto ciò è stato inevitabile giungere a Blog partenope: http://sirenapartenope.blogspot.com/, un web – contenitore che pone Napoli e l’amore verso il mondo che rappresenta al centro degli interessi di tre giovani intellettuali. Siamo certe che con loro chiunque abbia potenzialità culturali e volontà potrà interagire; i risultati non mancheranno. Stanno facendo un ottimo lavoro grazie al quale si può dare visibilità a ciò che a Napoli si fa davvero, al di là dei luoghi comuni. In questo contesto si inserisce la nostra associazione bolognese Meltin’Bo, ideata da Federico Pedone che, sulla spinta di vari contributi provenienti da giovani italiani, non solo bolognesi, e anche di altri Paesi europei, ha potuto mettere a segno una serie di iniziative di successo. Su nostra idea, accettata dagli altri, dal suo seno è nata Meltin’Books: presentazione di libri; caffè letterario, ideato come mezzo di diffusione della cultura itinerante, giacché vorremmo esportarlo in altre città, caso mai coordinandoci con altre associazioni; concorsi letterari che contemplano la possibilità di valorizzare e pubblicare giovani scrittori e non solo. Così, dopo la presentazione di giovani artisti (pittori, fotografi, musicisti…) e la nostra mostra fotografica CONTRASTI, è giunto il momento di presentare un giovane scrittore originario di Sassuolo, bolognese di adozione: Paolo PANZACCHI, autore di DIALOGHI E SOGNI, raccolta di racconti pubblicata da Aletti Editore. L’evento: il prossimo 14 gennaio, alle ore 20, a Bologna, presso Bar Lumè. Durante la serata tutti potranno partecipare al reading. La lettura dei frammenti dell'opera si coniugherà con la possibilità di avere in omaggio una copia del libro. I dettagli saranno forniti nel corso della serata: ci sarà una specie di gara tramite cui si selezionerà il vincitore. Sull’autore: vive a Bologna ed è laureato in economia. Ha cominciato a scrivere fra i banchi di scuola, durante un'ora di matematica, quasi dodici anni fa. Si interessa di fotografia e viaggi. Scrive sul sito Federossoblu.com articoli sul Bologna Football Club, sua unica passione sportiva. Vorremmo proporre un argomento: Servono i caffé letterari? A chi? Qual è il profilo organizzativo ideale?
La ragione: con la nostra associazione Meltin’Books, nata da Meltin’Bo, abbiamo ideato un caffè letterario itinerante; vorremmo individuare vari luoghi, magari coordinandoci con altre associazioni.

Quello che segue è un nostro articolo divulgativo. Narra la genesi delle nostre idee e quella della associazione, alla luce dei web – contenitori. Presenta anche un primo esperimento: venerdì 14, ore 20, presso il Bar Lumé, Bologna.
Ci sarà Paolo Panzacchi, giovane autore di una raccolta di racconti: Dialoghi e sogni. Abbiamo ideato una specie di gioco per coinvolgere i presenti. Si inizierà dal reading di vari frammenti, epr giungere a una sfida che si concluderà con l’omaggio del libro al vincitore. Comunicheremo più in là i particolari giachcé l’idea la stiamo ancora meditando…
Ciao
Alessia e Michela

DA UN WEB – CONTENITORE A UN CAFFÈ LETTERARIO
5 AVENIDA, NAPOLI MISTERIOSA, BLOG PARTENOPE –FALLINLOVE WITH NAPOLI

MELTIN’BO – MELTIN’BOOKS PRESENTA:
PAOLO PANZACCHI
L’evento: il prossimo 14 gennaio, alle ore 20, a Bologna, presso Bar Lumè.

Web – contenitore, come espressione che allude a un involucro virtuale in cui si può però trovare storie umane, biografie, fotografie, musica, video, film, opportunità commerciali e così via, è una scoperta che risale a qualche mese fa grazie a 5 AVENIDA: http://www.5av.it/. Ci siamo relazionate soprattutto con Bruno e Stefano: due splendide figure, ricche di umanità e disponibilità, quanta si spera tutti possano incontrare, sia nella vita reale che virtuale. Con loro abbiamo scambiato una serie di mail che hanno confermato ciò che emerge dalle ricche pagine del contenitore. Si tratta, appunto, di un web – contenitore che ospita suggestioni di ogni tipo. Nella sezione Downloads, http://www.5av.it/downloads.html, comprende anche l’e-book SENZA MACCHIE, una poesia e il racconto RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE, tre nostri contributi che integrano pagine lette ormai da circa 500.000 utenti.
Vi abbiamo trovato tracce significative di artisti straordinariamente affascinanti. Basta fare un giro per scoprirli. Questa opportunità abbiamo voluto condividerla. È nata così la voglia di contribuire al successo di Napolimisteriosa, l’invenzione di Francesco MARCIELLO, che ci apparve come una opportunità curando la Pagina Autori, che in circa sei mesi ha superato le 10.000 visite. È qui http://www.napolimisteriosa.it/. L’amore pacato che Francesco pone a base di questo web – contenitore, con cui conferisce il senso di agevolare la scoperta di quanto di buono ci sia da recuperare e valorizzare nella storia di Napoli, ha consentito a noi di assimilarlo alla vita che non si deve solo allungare, essendo possibile allargarla, riempirla di contenuti. La constatazione della natura vera di Napoli, Capitale del Mondo, ci ha fatto fare un altro passo: ciò che apparentemente non riguarda Napoli, in realtà ne è permeato. Si potrebbe mai tentare di approfondire le radici della musica italiana senza passare per quella napoletana? E sulla letteratura, sul teatro, sul cinema e così via, ci sono oppure no segni indelebili che parlano napoletano? Da tutto ciò è stato inevitabile giungere a Blog partenope: http://sirenapartenope.blogspot.com/, un web – contenitore che pone Napoli e l’amore verso il mondo che rappresenta al centro degli interessi di tre giovani intellettuali. Siamo certe che con loro chiunque abbia potenzialità culturali e volontà potrà interagire; i risultati non mancheranno. Stanno facendo un ottimo lavoro grazie al quale si può dare visibilità a ciò che a Napoli si fa davvero, al di là dei luoghi comuni.
In questo contesto si inserisce la nostra associazione bolognese Meltin’Bo, ideata da Federico Pedone che, sulla spinta di vari contributi provenienti da giovani italiani, non solo bolognesi, e anche di altri Paesi europei, ha potuto mettere a segno una serie di iniziative di successo. Su nostra idea, accettata dagli altri, dal suo seno è nata Meltin’Books: presentazione di libri; caffè letterario, ideato come mezzo di diffusione della cultura itinerante, giacché vorremmo esportarlo in altre città, caso mai coordinandoci con altre associazioni; concorsi letterari che contemplano la possibilità di valorizzare e pubblicare giovani scrittori e non solo. Così, dopo la presentazione di giovani artisti (pittori, fotografi, musicisti…) e la nostra mostra fotografica CONTRASTI, è giunto il momento di presentare un giovane scrittore originario di Sassuolo, bolognese di adozione: Paolo PANZACCHI, autore di DIALOGHI E SOGNI, raccolta di racconti pubblicata da Aletti Editore.
L’evento: il prossimo 14 gennaio, alle ore 20, a Bologna, presso Bar Lumè.
Durante la serata tutti potranno partecipare al reading. La lettura dei frammenti dell’opera si coniugherà con la possibilità di avere in omaggio una copia del libro. I dettagli saranno forniti nel corso della serata: ci sarà una specie di gara tramite cui si selezionerà il vincitore.
Sull’autore: vive a Bologna ed è laureato in economia. Ha cominciato a scrivere fra i banchi di scuola, durante un’ora di matematica, quasi dodici anni fa. Si interessa di fotografia e viaggi. Scrive sul sito Federossoblu.com articoli sul Bologna Football Club, sua unica passione sportiva.

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134342 Antonella Beccari Wed, 08 Dec 2010 19:57:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134342 vedi http://www.net1news.org/wikileaks-stieg-larson-sapeva-che-cera-del-marcio-in-svezia-lo-aveva-scritto.html 8 dic. 10 * SVEZIA - Stieg Larson, morto prima di conoscere Wikileaks, aveva scritto una serie di romanzi polizieschi che calzano a pennello allo "scandalo" sessuale imbastito a carico di Assange. Questi scritti, raccolti nella trilogia Millennium, raccontano di servizi segreti svedesi deviati, che costruiscono prove false per incastrare la protagonista Lisbeth Salander, assieme all'incapacità di un pubblico ministero. Da notare che Larson è stato un grande giornalista investigativo, autore di inchieste scottanti sulle connivenze tra settori deviati dello Stato svedese e movimenti di estrema destra. Ieri John Pilger, ex inviato speciale del Daily Mirror, si è presentato in tribunale per testimoniare in favore di Assange, dicendo di nutrire una profonda stima per il lavoro e il servizio svolto da Julian, e pronto a mettere a disposizione 20mila sterline per la cauzione vedi http://www.net1news.org/wikileaks-stieg-larson-sapeva-che-cera-del-marcio-in-svezia-lo-aveva-scritto.html
8 dic. 10
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SVEZIA – Stieg Larson, morto prima di conoscere Wikileaks, aveva scritto una serie di romanzi polizieschi che calzano a pennello allo “scandalo” sessuale imbastito a carico di Assange. Questi scritti, raccolti nella trilogia Millennium, raccontano di servizi segreti svedesi deviati, che costruiscono prove false per incastrare la protagonista Lisbeth Salander, assieme all’incapacità di un pubblico ministero. Da notare che Larson è stato un grande giornalista investigativo, autore di inchieste scottanti sulle connivenze tra settori deviati dello Stato svedese e movimenti di estrema destra. Ieri John Pilger, ex inviato speciale del Daily Mirror, si è presentato in tribunale per testimoniare in favore di Assange, dicendo di nutrire una profonda stima per il lavoro e il servizio svolto da Julian, e pronto a mettere a disposizione 20mila sterline per la cauzione

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134340 Antonella Beccari Wed, 08 Dec 2010 19:54:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134340 vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI 8 dic. 2010 * FRANCIA A SERBIA: "O L'EUROPA O IL KOSOVO" La Serbia non può vincere su due fronti, continuando a negare l'indipendenza del Kosovo e al tempo stesso entrare nell'Unione europea: è questo il contenuto di un messaggio riservato del ministero degli Esteri francese, diffuso dal sito Wikileaks. Come riferiscono oggi i media a Belgrado, in una nota del 22 febbraio scorso, il vicesegretario del ministero degli Esteri responsabile per l'Europa continentale, Roland Galarag, ha chiesto a Washington che Usa e Ue, insieme, facciano presente a Belgrado che non potrà vincere la disputa sul Kosovo e al tempo stesso aderire alla Ue. In tale nota, sempre secondo Wikileaks, Galarag chiede di scoraggiare la Serbia dal proporre una nuova risoluzione sul Kosovo. Sembra, ha aggiunto il diplomatico francese, che il ministro degli Esteri serbo Vuk Jeremic crede che Belgrado possa vincere la disputa sul Kosovo e entrare al tempo stesso nella Ue. Usa e Ue - afferma Garalag nella sua nota - devono far capire a Belgrado che le cose non stanno così. La Serbia, osserva Galarag, deve riconoscere l'indipendenza del Kosovo se vuole entrare nell'Unione europea vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI
8 dic. 2010
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FRANCIA A SERBIA: “O L’EUROPA O IL KOSOVO” La Serbia non può vincere su due fronti, continuando a negare l’indipendenza del Kosovo e al tempo stesso entrare nell’Unione europea: è questo il contenuto di un messaggio riservato del ministero degli Esteri francese, diffuso dal sito Wikileaks. Come riferiscono oggi i media a Belgrado, in una nota del 22 febbraio scorso, il vicesegretario del ministero degli Esteri responsabile per l’Europa continentale, Roland Galarag, ha chiesto a Washington che Usa e Ue, insieme, facciano presente a Belgrado che non potrà vincere la disputa sul Kosovo e al tempo stesso aderire alla Ue. In tale nota, sempre secondo Wikileaks, Galarag chiede di scoraggiare la Serbia dal proporre una nuova risoluzione sul Kosovo. Sembra, ha aggiunto il diplomatico francese, che il ministro degli Esteri serbo Vuk Jeremic crede che Belgrado possa vincere la disputa sul Kosovo e entrare al tempo stesso nella Ue. Usa e Ue – afferma Garalag nella sua nota – devono far capire a Belgrado che le cose non stanno così. La Serbia, osserva Galarag, deve riconoscere l’indipendenza del Kosovo se vuole entrare nell’Unione europea

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134339 Antonella Beccari Wed, 08 Dec 2010 19:51:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134339 vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI 8 dic. 2010 * HACKER ATTACCANO SITO DELLA PROCURA SVEDESE Hacker sostenitori di Julian Assange hanno preso d'assalto il sito web della procura svedese nella notte, bloccandone l'accesso. Il sito è tornato visibile oggi, anche se non in modo ottimale vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI
8 dic. 2010
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HACKER ATTACCANO SITO DELLA PROCURA SVEDESE
Hacker sostenitori di Julian Assange hanno preso d’assalto il sito web della procura svedese nella notte, bloccandone l’accesso. Il sito è tornato visibile oggi, anche se non in modo ottimale

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134338 Antonella Beccari Wed, 08 Dec 2010 19:48:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134338 vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI 8 dic. 2010 * Datacell, società con base a Reykjavik sotto controllo islandese e svizzero che consente a Wikileaks di ricevere donazioni tramite carte di credito e bonifici, ha annunciato che querelerà la Visa per il suo comportamento «gravemente lesivo». E che «ha deciso di prendere misure legali immediate per rendere nuovamente possibili le donazioni». L'Operazione 'Payback' (resa dei conti) dei pirati informatici, già attiva nel web e che ora sembra aver fatto fronte comune con 'Avenge Assangè, ha mietuto un'altra vittima illustre: Paypal, servizio per i pagamenti online finita sotto un attacco dei cyber difensori di Assange vedi ancora http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI
8 dic. 2010
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Datacell, società con base a Reykjavik sotto controllo islandese e svizzero che consente a Wikileaks di ricevere donazioni tramite carte di credito e bonifici, ha annunciato che querelerà la Visa per il suo comportamento «gravemente lesivo». E che «ha deciso di prendere misure legali immediate per rendere nuovamente possibili le donazioni». L’Operazione ‘Payback’ (resa dei conti) dei pirati informatici, già attiva nel web e che ora sembra aver fatto fronte comune con ‘Avenge Assangè, ha mietuto un’altra vittima illustre: Paypal, servizio per i pagamenti online finita sotto un attacco dei cyber difensori di Assange

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134337 Antonella Beccari Wed, 08 Dec 2010 19:46:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134337 vedi http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI * La guerra informatica tra amici e nemici di WikiLeaks si allarga e investe fragorosamente giganti dei flussi finanziari online come Visa e Mastercard, finiti sotto il tiro incrociato degli hacker fan di Julian Assange dopo lo stop delle donazioni a favore del sito che ha sconvolto le cancellerie dell'intero Pianeta. Anonymous, il gruppo di 'aktivisti' che negli ultimi giorni ha attaccato le società che hanno tagliato i ponti con l'organizzazione dell'australiano, ha firmato gli attacchi in serie - Ddos (Distributes denial of service) - al sito di Mastercard. «La libertà di espressione è senza prezzo. Per tutto il resto c'è Mastercard», suonava ironicamente l'annuncio del successo dell'azione su Twitter da parte di Anonymous. 'Denial of servicè: questo il messaggio di errore che compariva oggi sul video di chi ha tentato inutilmente di collegarsi al sito del colosso americano o, anche, 'impossibile visualizzare la pagina web' per chi - in difficoltà con la propria carta di credito - ha cercato aiuto su Mastercard Italy. In difficoltà anche moltissimi utenti. Dopo Amazon, Paypal e le poste svizzere, ieri anche Mastercard e Visa Europe avevano bloccato i bonifici che donatori da tutto il mondo versavano via web a favore del sito di Assange. vedi http://www.leggo.it/articolo.php?id=95179&sez=ESTERI
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La guerra informatica tra amici e nemici di WikiLeaks si allarga e investe fragorosamente giganti dei flussi finanziari online come Visa e Mastercard, finiti sotto il tiro incrociato degli hacker fan di Julian Assange dopo lo stop delle donazioni a favore del sito che ha sconvolto le cancellerie dell’intero Pianeta. Anonymous, il gruppo di ‘aktivisti’ che negli ultimi giorni ha attaccato le società che hanno tagliato i ponti con l’organizzazione dell’australiano, ha firmato gli attacchi in serie – Ddos (Distributes denial of service) – al sito di Mastercard. «La libertà di espressione è senza prezzo. Per tutto il resto c’è Mastercard», suonava ironicamente l’annuncio del successo dell’azione su Twitter da parte di Anonymous. ‘Denial of servicè: questo il messaggio di errore che compariva oggi sul video di chi ha tentato inutilmente di collegarsi al sito del colosso americano o, anche, ‘impossibile visualizzare la pagina web’ per chi – in difficoltà con la propria carta di credito – ha cercato aiuto su Mastercard Italy. In difficoltà anche moltissimi utenti. Dopo Amazon, Paypal e le poste svizzere, ieri anche Mastercard e Visa Europe avevano bloccato i bonifici che donatori da tutto il mondo versavano via web a favore del sito di Assange.

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134276 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:34:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134276 @ Luciano Dì, Luciano, te lo ricordi lo stupratore George Harrison, a Bellona, quando salva i bambini dall'incendio? @ Luciano
Dì, Luciano, te lo ricordi lo stupratore George Harrison, a Bellona, quando salva i bambini dall’incendio?

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134275 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:33:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134275 Se qualcuno pensava ancora che la guerra si faccia con i mitra, adesso ha materiale per supporre che siano cambiati gli strumenti di offesa. E naturalmente i "nostri capi" ci stanno dicendo che i "buoni" sono loro. E chi altri, se no? Forse Assange? Ma chi, uno "stupratore"? Se qualcuno pensava ancora che la guerra si faccia con i mitra, adesso ha materiale per supporre che siano cambiati gli strumenti di offesa.
E naturalmente i “nostri capi” ci stanno dicendo che i “buoni” sono loro. E chi altri, se no? Forse Assange? Ma chi, uno “stupratore”?

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134274 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:26:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134274 Non c'è nemmeno bisogno di commenti Non c’è nemmeno bisogno di commenti

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134273 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:23:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134273 Da oggi, per aiutare Wikileaks bisogna ricorrere a un trasferimento bancario, da destinare a un istituto di credito islandese o a una banca commerciale di Kassel, in Germania. stesso link di prima Da oggi, per aiutare Wikileaks bisogna ricorrere a un trasferimento bancario, da destinare a un istituto di credito islandese o a una banca commerciale di Kassel, in Germania.

stesso link di prima

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134272 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:22:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134272 "Dopo Amazon, Paypal e le poste svizzere, infatti, anche Mastercard e Visa Europe hanno deciso di abbandonare Wikileaks bloccando i bonifici che donatori da tutto il mondo versavano via web a favore del sito e ostruendo la via più semplice per supportare concretamente la missione di Assange." stesso link di prima “Dopo Amazon, Paypal e le poste svizzere, infatti, anche Mastercard e Visa Europe hanno deciso di abbandonare Wikileaks bloccando i bonifici che donatori da tutto il mondo versavano via web a favore del sito e ostruendo la via più semplice per supportare concretamente la missione di Assange.”

stesso link di prima

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134271 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:21:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134271 «La banca svizzera (PostFinance) che ha chiuso il conto a Assange è stata tirata giù oggi con un attacco Ddos (distributed enial of service, ovvero la negazione del servizio, lo stesso lanciato in più occasioni contro i domini di Wikileaks in questi giorni)» ha annunciato su Twitter «Operation Payback». Qualche ora prima, un altro assalto informatico era stato lanciato contro PayPal, sempre da Operation Payback. Le due società non hanno confermato la notizia. Questo lo trovate al link: http://217.23.6.217/~wikileak/?p=136 7 dicembre 2010 «La banca svizzera (PostFinance) che ha chiuso il conto a Assange è stata tirata giù oggi con un attacco Ddos (distributed enial of service, ovvero la negazione del servizio, lo stesso lanciato in più occasioni contro i domini di Wikileaks in questi giorni)» ha annunciato su Twitter «Operation Payback». Qualche ora prima, un altro assalto informatico era stato lanciato contro PayPal, sempre da Operation Payback. Le due società non hanno confermato la notizia.

Questo lo trovate al link: http://217.23.6.217/~wikileak/?p=136
7 dicembre 2010

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134270 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 21:12:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134270 Che cosa stanno combinando le banche? Perchè Frattini ha così paura e tira un sospiro di sollievo quando Assange viene arrestato poco prima dell'annuncio di rivelazioni sul mondo bancario? * E la Svezia che cosa fa? La paziente-strumento durante una seduta ipnotica tenuta dal dottor America? Che cosa stanno combinando le banche?
Perchè Frattini ha così paura e tira un sospiro di sollievo quando Assange viene arrestato poco prima dell’annuncio di rivelazioni sul mondo bancario?
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E la Svezia che cosa fa? La paziente-strumento durante una seduta ipnotica tenuta dal dottor America?

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134264 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 20:56:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134264 Come la mettiamo, per esempio, su chi sta scrivendo in questo momento una monografia di storia del Novecento? Magari della seconda metà del Novecento? Lo scrittore-saggista si atterrà a come si vuole che la storia sia scritta, oppure verrà arrestato anche lui perchè ha ritenuto di portare a documentazione notizie divulgate da Wikileaks? * Se vi dessero 300.000 euro per dire che siete stati violentati, direste di no a 300.000 euro oppure direste che siete stati violentati?E se vi dicessero che, se non dite di essere stati violentati, vi fanno fuori il marito, la moglie, il fratello? * Come si sta a scoprire che c'è un'oligarchia che tutto fa tranne che dire la verità e che magari ti chiede di dare la vita per una causa che manco ti ha spiegato qual'è, anzi, te l'ha mascherata? * Piacciono Robin Hood, Batman, i supereroi, ma quando ce li troviamo davanti, che effetto fa? Che effetto fa al ministro Frattini? * Paypal ha rifiutato versamenti pro Wikileaks.. e ci credo, in Svizzera hanno chiuso i conti ad Assange. Paypal si è allineata. Ricordate che quando acquistate su ebay (la quale, poverina, si dà tanto da fare per obbligare gli acquirenti a usare paypal), date sempre un piccolo contributo a paypal. Ma la politica svizzera non era Denaro Libero??? * Come la mettiamo, per esempio, su chi sta scrivendo in questo momento una monografia di storia del Novecento? Magari della seconda metà del Novecento? Lo scrittore-saggista si atterrà a come si vuole che la storia sia scritta, oppure verrà arrestato anche lui perchè ha ritenuto di portare a documentazione notizie divulgate da Wikileaks?
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Se vi dessero 300.000 euro per dire che siete stati violentati, direste di no a 300.000 euro oppure direste che siete stati violentati?E se vi dicessero che, se non dite di essere stati violentati, vi fanno fuori il marito, la moglie, il fratello?
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Come si sta a scoprire che c’è un’oligarchia che tutto fa tranne che dire la verità e che magari ti chiede di dare la vita per una causa che manco ti ha spiegato qual’è, anzi, te l’ha mascherata?
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Piacciono Robin Hood, Batman, i supereroi, ma quando ce li troviamo davanti, che effetto fa? Che effetto fa al ministro Frattini?
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Paypal ha rifiutato versamenti pro Wikileaks.. e ci credo, in Svizzera hanno chiuso i conti ad Assange. Paypal si è allineata. Ricordate che quando acquistate su ebay (la quale, poverina, si dà tanto da fare per obbligare gli acquirenti a usare paypal), date sempre un piccolo contributo a paypal. Ma la politica svizzera non era Denaro Libero???
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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134262 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 20:03:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134262 Noam Chomsky: "l'arresto di Assange è un attacco alla ibertà di informazione". * Facebook ha dichiarato: "La Wikileaks Facebook Page non viola i nostri contenuti standard, e non abbiamo riscontrato nel materiale pubblicato nulla che sia in contrasto con le nostre regole". * Dò un link per l'Italia, ma non so quanto durerà: http://217.23.6.217/~wikileak/?page_id=17 Noam Chomsky: “l’arresto di Assange è un attacco alla ibertà di informazione”.
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Facebook ha dichiarato: “La Wikileaks Facebook Page non viola i nostri contenuti standard, e non abbiamo riscontrato nel materiale pubblicato nulla che sia in contrasto con le nostre regole”.
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Dò un link per l’Italia, ma non so quanto durerà:
http://217.23.6.217/~wikileak/?page_id=17

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-134259 Antonella Beccari Tue, 07 Dec 2010 19:40:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-134259 Provate a digitare http://wikileaks.org. Che schermata compare? Provate a digitare fonti dirette di wikileaks? Che schermata compare? Proviamo a digitare una qualsiasi delle testate nazionali. Che schermata compare? Più chiaro di così. Provate a digitare http://wikileaks.org.
Che schermata compare?
Provate a digitare fonti dirette di wikileaks?
Che schermata compare?
Proviamo a digitare una qualsiasi delle testate nazionali.
Che schermata compare?
Più chiaro di così.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-133512 Subhaga Gaetano Failla Wed, 01 Dec 2010 18:36:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-133512 "Non abbiamo amico migliore di Silvio Berlusconi. Ha sostenuto sempre con la stessa coerenza le amministrazioni Clinton, Bush e Obama". Questa la dichiarazione del segretario di Stato Usa Hillary Clinton in risposta alle rivelazioni di Wikileaks di ieri che descivevano Berlusconi, secondo riservate fonti diplomatiche USA, come "vanitoso", "debole politicamente e fisicamente", "assiduo frequentatore di feste". - Mi dispiace molto per Obama. Gli amici si scelgono. “Non abbiamo amico migliore di Silvio Berlusconi. Ha sostenuto sempre con la stessa coerenza le amministrazioni Clinton, Bush e Obama”.
Questa la dichiarazione del segretario di Stato Usa Hillary Clinton in risposta alle rivelazioni di Wikileaks di ieri che descivevano Berlusconi, secondo riservate fonti diplomatiche USA, come “vanitoso”, “debole politicamente e fisicamente”, “assiduo frequentatore di feste”.
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Mi dispiace molto per Obama. Gli amici si scelgono.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-4/#comment-130761 Subhaga Gaetano Failla Mon, 08 Nov 2010 21:51:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-130761 Grande Benigni... Spero sia il segno d'una rinascita... Rinascita attraverso l'arte, la bellezza... Grande Benigni… Spero sia il segno d’una rinascita… Rinascita attraverso l’arte, la bellezza…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-129917 Massimo Maugeri Mon, 01 Nov 2010 14:11:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-129917 Donatella Polizzi è anche l'autrice del volume "Arianna e il minotauro" (Bonanno, 2009) http://www.ibs.it/code/9788877281821/polizzi-donatella/arianna-minotauro.html Donatella Polizzi è anche l’autrice del volume “Arianna e il minotauro” (Bonanno, 2009)
http://www.ibs.it/code/9788877281821/polizzi-donatella/arianna-minotauro.html

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-129916 Massimo Maugeri Mon, 01 Nov 2010 14:09:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-129916 Questo appuntamento de “La camera accanto” si è trasformato in un post/tributo dedicato alla memoria di <b>Elvira Sellerio, Luciano Erba e Michele Perriera</b>. Qualche giorno fa mi ha scritto l’autrice della foto di Elvira Sellerio che trovate qui sotto. Si tratta di <b>Donatella Polizzi</b>. La foto si trova all’interno di un volume pubblicato dall’editore Bonanno e intitolato “Sicilia singolare femminile“: http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=318 - Ho chiesto a Donatella Polizzi di scrivermi due parole su questo volume. Eccole… <em>“E’ un libro di fotografie in bianco e nero di donne, realizzate tutte in Sicilia che rappresentano la donna con un’iconografia diversa a quella dell’immaginario fatta di nero e sguardi bassi. Il libro si articola in varie sezioni tutte accompagnate da brevi testi di Giovanna Bongiorno. Questo e’ il mio testo sul risvolto di copertina che spiega un po’ il senso del libro: “Sono scorsi, i miei occhi, su troppe immagini cariche del nero di scialli e fazzoletti a incorniciare sguardi sfuggenti, occhi che si muovono veloci in cerca di una via di fuga. Ho ascoltato, parole insensate che parlano di gelosia e fedelta’, di intensita’ di sentimenti e di mancate risposte, di violenza, sangue e passivita’. E allora e’ sorto in me il desiderio di mostrare delle immagini che parlino dell’armonia e della storia, della sensualita’ e dell’energia, della gioia di vivere e del legame con la propria terra. Cosi’ questo libro che si e’ potuto realizzare grazie alla complicita’ di tutte coloro che mi hanno aperto la loro casa, vuole solo essere una voce in prima persona, un invito a un viaggio fra le donne di Sicilia che quando tacciono e’ perche’ lo vogliono”. </em> Questo appuntamento de “La camera accanto” si è trasformato in un post/tributo dedicato alla memoria di Elvira Sellerio, Luciano Erba e Michele Perriera. Qualche giorno fa mi ha scritto l’autrice della foto di Elvira Sellerio che trovate qui sotto. Si tratta di Donatella Polizzi.
La foto si trova all’interno di un volume pubblicato dall’editore Bonanno e intitolato “Sicilia singolare femminile“: http://www.bonannoeditore.com/it/scheda_libro.php?id=318
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Ho chiesto a Donatella Polizzi di scrivermi due parole su questo volume. Eccole…
“E’ un libro di fotografie in bianco e nero di donne, realizzate tutte in Sicilia che rappresentano la donna con un’iconografia diversa a quella dell’immaginario fatta di nero e sguardi bassi. Il libro si articola in varie sezioni tutte accompagnate da brevi testi di Giovanna Bongiorno. Questo e’ il mio testo sul risvolto di copertina che spiega un po’ il senso del libro: “Sono scorsi, i miei occhi, su troppe immagini cariche del nero di scialli e fazzoletti a incorniciare sguardi sfuggenti, occhi che si muovono veloci in cerca di una via di fuga. Ho ascoltato, parole insensate che parlano di gelosia e fedelta’, di intensita’ di sentimenti e di mancate risposte, di violenza, sangue e passivita’. E allora e’ sorto in me il desiderio di mostrare delle immagini che parlino dell’armonia e della storia, della sensualita’ e dell’energia, della gioia di vivere e del legame con la propria terra. Cosi’ questo libro che si e’ potuto realizzare grazie alla complicita’ di tutte coloro che mi hanno aperto la loro casa, vuole solo essere una voce in prima persona, un invito a un viaggio fra le donne di Sicilia che quando tacciono e’ perche’ lo vogliono”.

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Di: terzapagina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-129091 terzapagina Mon, 25 Oct 2010 14:53:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-129091 Correzione effettuata. Grazie per la segnalazione. http://terzapagina.blog.kataweb.it/2010/10/20/nasce-%e2%80%9ctusitalia%e2%80%9d-la-nuova-collana-diretta-da-filippo-tuena/ Redazione Terzapagina.blog Correzione effettuata. Grazie per la segnalazione.
http://terzapagina.blog.kataweb.it/2010/10/20/nasce-%e2%80%9ctusitalia%e2%80%9d-la-nuova-collana-diretta-da-filippo-tuena/
Redazione Terzapagina.blog

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128953 Massimo Maugeri Sun, 24 Oct 2010 21:34:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128953 Grazie, Gaetano. Ho scritto alla mail di Terzapagina. Penso che domani correggeranno. Grazie, Gaetano.
Ho scritto alla mail di Terzapagina. Penso che domani correggeranno.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128891 Subhaga Gaetano Failla Sun, 24 Oct 2010 08:10:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128891 P.S. Il refuso segnalato nel mio commento precedente è su "Terza Pagina", sezione trovata qui sulla colonna di sinistra. P.S. Il refuso segnalato nel mio commento precedente è su “Terza Pagina”, sezione trovata qui sulla colonna di sinistra.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128889 Subhaga Gaetano Failla Sun, 24 Oct 2010 08:04:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128889 Caro Massimo, ti segnalo un refuso che a me sembra importante, perchè presente nel titolo. Ho visto la nuova collana dell'editore "Nutrimenti" diretta da Filippo Tuena. Il titolo della collana non è Tusitalia, ma Tusitala ("narratore di storie"), dal nome appunto dato a Stevenson dai nativi delle isole Samoa, luogo dove è sepolto il grande scrittore scozzese. Ti auguro una bellissima domenica e mando un grande in bocca al lupo a Filippo Tuena per questa nuova collana di "Nutrimenti" che già dal suo esordio appare di notevole qualità. Caro Massimo, ti segnalo un refuso che a me sembra importante, perchè presente nel titolo. Ho visto la nuova collana dell’editore “Nutrimenti” diretta da Filippo Tuena. Il titolo della collana non è Tusitalia, ma Tusitala (“narratore di storie”), dal nome appunto dato a Stevenson dai nativi delle isole Samoa, luogo dove è sepolto il grande scrittore scozzese.
Ti auguro una bellissima domenica e mando un grande in bocca al lupo a Filippo Tuena per questa nuova collana di “Nutrimenti” che già dal suo esordio appare di notevole qualità.

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Di: Francesco Bove http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128436 Francesco Bove Tue, 19 Oct 2010 11:10:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128436 Ciao, sono un attore napoletano e sto portando avanti un progetto radiofonico basato sui "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes ma che coinvolge interamente tutto ciò che chiamiamo Arte. La tematica è l'amore, ovviamente, considerato nelle sue varie sfaccettature e, tramite un collage audio, ad ogni input barthesiano verrà collegato una poesia, un quadro, un frammento di film o di canzone. Ho già parlato a Massimo Maugeri di questo progetto e mi ha invitato a presentarlo qui, su questo spazio fertile. Il primo frammento è l'abbraccio e il progetto, che verrà presentato anche in streaming su Radio Nuovevoci (http://www.nuovevoci.it), andrà avanti, anche col vostro aiuto, di settimana in settimana. Ecco il primo link : http://www.youtube.com/watch?v=4TlbPzjB25M Spero che vi piaccia. Ogni suggerimento è graditissimo, vi ringrazio molto. Francesco. Ciao,
sono un attore napoletano e sto portando avanti un progetto radiofonico basato sui “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes ma che coinvolge interamente tutto ciò che chiamiamo Arte. La tematica è l’amore, ovviamente, considerato nelle sue varie sfaccettature e, tramite un collage audio, ad ogni input barthesiano verrà collegato una poesia, un quadro, un frammento di film o di canzone.
Ho già parlato a Massimo Maugeri di questo progetto e mi ha invitato a presentarlo qui, su questo spazio fertile.
Il primo frammento è l’abbraccio e il progetto, che verrà presentato anche in streaming su Radio Nuovevoci (http://www.nuovevoci.it), andrà avanti, anche col vostro aiuto, di settimana in settimana.

Ecco il primo link : http://www.youtube.com/watch?v=4TlbPzjB25M

Spero che vi piaccia. Ogni suggerimento è graditissimo, vi ringrazio molto.

Francesco.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128048 Subhaga Gaetano Failla Sat, 16 Oct 2010 12:14:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128048 digraziata=disgraziata digraziata=disgraziata

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-128044 Subhaga Gaetano Failla Sat, 16 Oct 2010 11:40:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-128044 ACCADDE IN ITALIA (nell'anno 2010 a ottobre) * Le riprese del film-commedia di sapore surreale e grottesco di Francesco Patierno intitolato "Cose dell'altro mondo", con Diego Abatantuono e Valerio Mastandrea, non potranno essere girate, come da programma, nella città di Treviso. Il film narra d'un incredibile tornado che spazza via da una cittadina del nord Italia tutti gli extracomunitari e gli altri lavoratori esterni alla regione. Si è opposto alle riprese, con un secco no, il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, segretario della Liga Veneta eletto nella lista del PDL. Questa la dichiarazione, rilasciata al "Corriere della Sera" e pubblicata nel giornale di oggi, del sindaco di Treviso: "Non voglio che temi del genere sfiorino la mia città," è stato il verdetto. E prima di congedarci ha aggiunto: "Le racconto una barzelletta che riassume il mio pensiero: un extracomunitario, un terrone e un sindaco incontrano Aladino con la sua lampada pronta a esaudire desideri. Il primo gli chiede di poter tornare nel suo Paese e... puff sparisce, il secondo di poter lavorare in un sud libero dalla mafia e anche lui... si dissolve. Tocca quindi al sindaco: non chiedo nulla, dice ad Aladino, hai già soddisfatto i miei due desideri." - (Mia piccola personale nota linguistica, relativa alla digraziata barzelletta: ho vissuto nella prima metà degli anni Novanta in Veneto. La discriminazione socioculturale verso i meridionali del sud Italia era interiorizzata da così tanto tempo da aver contaminato anche la sfera linguistica. Si dice "terroni" come sinonimo di meridionali. Ad una mia amica - di buona formazione scolastica e politicamente di sinistra... - che faceva disinvoltamente uso del termine "terrone" in tal senso, le dissi di ricordarsi che ancora sul vocabolario della lingua italiana c'era scritto, tra parentesi accanto al termine "terrone", l'abbreviazione spreg., spregiativo, cioè.) - ACCADDE IN ITALIA (nell’anno 2010 a ottobre)
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Le riprese del film-commedia di sapore surreale e grottesco di Francesco Patierno intitolato “Cose dell’altro mondo”, con Diego Abatantuono e Valerio Mastandrea, non potranno essere girate, come da programma, nella città di Treviso. Il film narra d’un incredibile tornado che spazza via da una cittadina del nord Italia tutti gli extracomunitari e gli altri lavoratori esterni alla regione.
Si è opposto alle riprese, con un secco no, il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, segretario della Liga Veneta eletto nella lista del PDL.
Questa la dichiarazione, rilasciata al “Corriere della Sera” e pubblicata nel giornale di oggi, del sindaco di Treviso:
“Non voglio che temi del genere sfiorino la mia città,” è stato il verdetto. E prima di congedarci ha aggiunto: “Le racconto una barzelletta che riassume il mio pensiero: un extracomunitario, un terrone e un sindaco incontrano Aladino con la sua lampada pronta a esaudire desideri. Il primo gli chiede di poter tornare nel suo Paese e… puff sparisce, il secondo di poter lavorare in un sud libero dalla mafia e anche lui… si dissolve. Tocca quindi al sindaco: non chiedo nulla, dice ad Aladino, hai già soddisfatto i miei due desideri.”
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(Mia piccola personale nota linguistica, relativa alla digraziata barzelletta: ho vissuto nella prima metà degli anni Novanta in Veneto. La discriminazione socioculturale verso i meridionali del sud Italia era interiorizzata da così tanto tempo da aver contaminato anche la sfera linguistica. Si dice “terroni” come sinonimo di meridionali. Ad una mia amica – di buona formazione scolastica e politicamente di sinistra… – che faceva disinvoltamente uso del termine “terrone” in tal senso, le dissi di ricordarsi che ancora sul vocabolario della lingua italiana c’era scritto, tra parentesi accanto al termine “terrone”, l’abbreviazione spreg., spregiativo, cioè.)
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Di: Francesca Giulia Marone http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127737 Francesca Giulia Marone Thu, 14 Oct 2010 08:48:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127737 Sono felice per i 33 minatori cileni finalmente in salvo alla luce del sole.Anche se è terribile pensare al lavoro in quelle condizioni. Per ora sono felice che abbiano riabbracciato i loro cari e visto il cielo sulle loro teste. saluti a tutti Sono felice per i 33 minatori cileni finalmente in salvo alla luce del sole.Anche se è terribile pensare al lavoro in quelle condizioni. Per ora sono felice che abbiano riabbracciato i loro cari e visto il cielo sulle loro teste.
saluti a tutti

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127706 Massimo Maugeri Wed, 13 Oct 2010 20:27:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127706 Buonanotte a te, caro Gaetano. E buonanotte a tutti gli amici di Letteratitudine. - Entro la settimana, la pubblicazione di un nuovo post. Intanto continua il Letteratitudine Book Award... Buonanotte a te, caro Gaetano. E buonanotte a tutti gli amici di Letteratitudine.
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Entro la settimana, la pubblicazione di un nuovo post.
Intanto continua il Letteratitudine Book Award…

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127701 Subhaga Gaetano Failla Wed, 13 Oct 2010 19:22:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127701 Ci ridiamo su caro Massimo. Un abbraccio e buonanotte, Gaetano Ci ridiamo su caro Massimo. Un abbraccio e buonanotte,
Gaetano

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127700 Massimo Maugeri Wed, 13 Oct 2010 19:17:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127700 Caro Gaetano, tempi di Vacche Magre per San Toro... Caro Gaetano,
tempi di Vacche Magre per San Toro…

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127698 Subhaga Gaetano Failla Wed, 13 Oct 2010 19:14:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127698 Ultim'ora. Minzolini è stato sospeso a tempo indeterminato dalla conduzione del TG1. Si ipotizzano anche gravi sanzioni economiche a suo carico. - La decisione è stata presa, si legge nella nota diramata pochi minuti fa, "a causa del mancato rispetto, da parte del direttore del TG1, della pluralità e imparzialità dell'informazione prerogativa d'un servizio pubblico". - Si vocifera inoltre d'una ulteriore sanzione disciplinare in arrivo. "L'uso scorretto del servizio pubblico" riferisce un portavace del Consiglio di Amministrazione RAI "si è concretizzato inoltre con l'affannosa ricerca d'una platea televisiva ittica, un Tg1 cioè rivolto da Minzolini a un pubblico di cefali, considerando egli il resto del pubblico composto da individui acefali". - Si apprende nel frattempo che Santoro, rinchiuso ormai da anni (dal 13 ottobre 2010) nelle segrete del carcere dei sotterranei RAI di via Mazzini, è stato liberato da una folla inferocita al grido: "Santoro Santo!", con riferimenti perfino alla pretesa santità di razze selezionate di tori. Ultim’ora.
Minzolini è stato sospeso a tempo indeterminato dalla conduzione del TG1. Si ipotizzano anche gravi sanzioni economiche a suo carico.
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La decisione è stata presa, si legge nella nota diramata pochi minuti fa, “a causa del mancato rispetto, da parte del direttore del TG1, della pluralità e imparzialità dell’informazione prerogativa d’un servizio pubblico”.
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Si vocifera inoltre d’una ulteriore sanzione disciplinare in arrivo.
“L’uso scorretto del servizio pubblico” riferisce un portavace del Consiglio di Amministrazione RAI “si è concretizzato inoltre con l’affannosa ricerca d’una platea televisiva ittica, un Tg1 cioè rivolto da Minzolini a un pubblico di cefali, considerando egli il resto del pubblico composto da individui acefali”.
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Si apprende nel frattempo che Santoro, rinchiuso ormai da anni (dal 13 ottobre 2010) nelle segrete del carcere dei sotterranei RAI di via Mazzini, è stato liberato da una folla inferocita al grido: “Santoro Santo!”, con riferimenti perfino alla pretesa santità di razze selezionate di tori.

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Di: Con le unghie e con i denti (di ELVIRA SIRINGO) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127425 Con le unghie e con i denti (di ELVIRA SIRINGO) Mon, 11 Oct 2010 10:49:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127425 <em>Fa che il tempo di un uomo non sia un istante e poi via, che non lascia mai niente di sé nella storia...</em> (Claudio Baglioni) *** *** <b>Dedicato a Elvira Sellerio, la mia prima lettrice autorevole</b> - <b>Con le unghie e con i denti</b> di ELVIRA SIRINGO - Con le unghie e con i denti, o perlomeno con quelli che mi rimangono, me ne sto attaccata alla vita, tenacemente appesa al respiratore che, col suo sibilo monotono, sembra cantare in anticipo la marcia funebre. Fa le prove generali, perché forse vorrebbe liberarsi al più presto di me. Ma io non mi arrendo. Voglio tornare a casa. Da quando sono arrivata qui ho intuito che, se le mie condizioni vanno di pari passo con l’ornamentazione ell’ambiente, ormai c’è ben poco da fare. Questo reparto sembra un albergo a quattro stelle: tinte pastello, fiori freschi, quadri e tappeti. Pulizia e quiete, in un’oasi di verde. Passi ovattati nel corridoio. Tendaggi eleganti, tivu e frigobar in camera. Le giornate scorrono seguendo lo scandirsi della solita routine. Al mattino presto c’è il primo giro dei farmaci, che io, a volte, confondo con l’ultimo della notte, perché c’è ancora buio e non so se ho dormito poco o tanto. Segue la pulizia, la colazione, poi niente. Le ore sgocciolano lente, appiccicate alle gocce di umidità sul vetro che si dissolvono con l’intensità della luce in aumento. Passa una rondine. Che gentile! Passa proprio davanti alla mia finestra. E’ primavera. E’ appena passata Pasqua, anche se nessuno scommetteva sulla possibilità che ci sarei arrivata. Naturalmente non me lo avevano detto in faccia, ma lo avevo letto chiaro sui volti di chi mi danzava intorno. Leggere è la mia professione, adesso in mancanza di meglio mi esercito a leggere gli sguardi. La processione degli amici si è fatta rada, filtrata da chi mi impone riposo, perché io possa continuare, per qualche giorno in più, a soffrire. E’ bello soffrire. Attenzione, non sono masochista. Solo, nelle mie condizioni, soffrire è l’unica modalità di rendersi veramente conto di esserci. La sofferenza è diventata l’essenza stessa della mia vita. In fondo tutti soffrono e si lamentano di qualcosa. Dunque la sofferenza è la vera essenza della vita di tutti. Si viene al mondo piangendo e il pianto imprime il marchio di destinazione: tutti destinati a soffrire, anche se non ci rassegniamo. Tutta la vita spesa a combattere per conquistare un angolo di felicità, nel quale tentare di avvolgerci, perché ci preservi dal soffrire. Invano. Poi arriva il dolore, che è un male diverso. Ora soffro perché ho dolore, e temo le aggressioni del mio dolore. C’è un ultimo lembo di misericordia che mi preserva dal dolore, che è il peggiore dei mali, che devasta la mia capacità di stare in vita, riducendola a un cupo rantolo, e segue a una disperata richiesta di sollievo. E il sollievo arriva, pietoso, dopo l’abisso del dolore. All’improvviso non sento più il mio corpo, è solo un istante, l’effetto dura poco. Il dolore bussa di nuovo. Sordo, a dire che lui è sempre lì, stordito ma presente, che non mi faccia illusioni! E io resisto, ho deciso di resistere: con le unghie e con i denti, me ne sto attaccata tenacemente alla mia flebo. La morfina mi ha impastato la lingua, quando arriva il medico di turno biascico le parole, perciò non riesco a chiedergli in tono percepibile quando mi manderà a casa. O finge di non capire. Al solito, la sua visita è breve: mi stringe la mano, affettuoso e paterno, anche se avrà poco più di metà dei miei anni. Sorride misurato, di routine. Il bianco del suo camice sparisce nel buco nero della porta. La porta è un varco buio che divora tutti i frammenti della mia vita. La mia vita è in pezzi. Essi, i pezzi, emergono dal dimenticatoio del passato e mi si materializzano ai piedi del letto, nomi e volti della trascorsa vita che la mia memoria non conserva più tanto bene. Vengono a trovarmi e si rimettono ordinatamente al loro posto, nel grande mosaico scomposto del ricordo. Poi spariscono da quella porta che li ingoia e, per me, muoiono. Inghiottiti dai viluppi di un’altra vita parallela, mentre qui la mia, col suo fluire inerte, ne conserva solo brandelli: testimonianze d’aver vissuto. Secondo giro di farmaci, pranzo, poi niente: riposo. Sono stanca, vorrei andare a casa mia, a riposare davvero. Vorrei una parentesi, fra le mie cose di tutti i giorni che ho lasciato all’improvviso e troppo in fretta. Quando sono uscita, l’ultima volta, pensavo di ritornare presto, perciò ci sono tanti libri fuori posto, le carte sparpagliate sul comodino, le collane sparse nel primo cassetto del comò, tutta la biancheria sulla poltrona, in disordine. In cucina ci sono le camicie da stirare, e il frigo è da sbrinare, e i gelsomini sul balcone vorranno essere annaffiati, perché non piove più da tanto tempo. Il dolore riprende il sopravvento, soffoco. Mi aumentano l’ossigeno, non basta, questa volta soffoco davvero. Chiedo aiuto, con gli occhi fuori dalle orbite, arrivano due infermieri, si agitano intorno, armeggiano, iniettano. Tregua: ce l’ho fatta. Respiro. Il dolore, ricacciato, torna ad essere sordo. Poi niente. Fa capolino dalla porta un ragazzo, non ricordo di averlo conosciuto. Infatti non lo conosco, deve essere un volontario che dedica una parte del suo tempo libero a far compagnia agli ammalati. Il mio amico, che mi assiste ininterrottamente da ieri sera, ha dormito male, sulla poltrona letto. Approfittando della presenza del ragazzo mi chiede se può allontanarsi, andrà a fare due passi, magari prende un caffè, fa un giro e torna. Farfuglio qualcosa, lui capisce che gli rispondo di fare pure con calma, tanto non penso di allontanarmi... oddio! Adesso sono pure spiritosa! Sorride, si volta, esce. Mi chiedo se resusciterà dal buco nero della porta. Lo rivedrò? Il ragazzo è giovane, avrà vent’anni, alto e magro, sembra più pallido del camice che gli hanno imposto per circolare qui dentro. Si vede che è alle prime armi, ha lo sguardo smarrito, forse anche un po’ impaurito, non sa da dove cominciare. Rompo io il ghiaccio e lo tolgo dall’imbarazzo, gli chiedo come è il tempo lì fuori. Sorprendentemente mi capisce subito, risponde che non mi perdo un gran che, sembra bello ma è ancora freddo e umido. Continuo a masticare altre parole che lui interpreta senza apparente difficoltà. Incoraggiata proseguo la conversazione di cortesia e gli chiedo di cosa si occupa nella vita. Mi risponde che è universitario, fa Lettere, la sua passione è scrivere e desiderava tanto conoscermi. Che delusione, anche qui, non mi lasciano in pace! Non ho la forza di esprimere il disappunto, in fondo sono abituata, da una vita subisco continui assalti opportunisti. Vivo barricata da anni, neanche fossi una star. Il male mi ha costretto ad abbassare la guardia. Chiudo gli occhi per pensare velocemente al modo di sbarazzarmi di lui, ma la sua voce continua, esile e imperterrita: <em>- Ho pensato che potrebbe farle piacere... se le leggessi qualcosa, perciò ho portato ...</em> Non gli rispondo. Invece soffoco, levatemelo davanti! Soffoco! Schiaccio il pulsante d’emergenza, arrivano le infermiere, trambusto, un’iniezione, un’altra, mi aumentano l’ossigeno. Il ragazzo è sparito nel vortice. Meno male. Riposo. Arriva il prete. Che cosa vuole quest’altro da me? Quante volte devo pentirmi, ancora? Gli ho detto che non lo gradisco, ma lui è più cocciuto di me. Oggi però sono troppo stanca per ribattere, perciò vince lui. Sopporto ad occhi chiusi le sue giaculatorie smozzicate, i mormorii veloci che si concludono tutti scandendo amen, l’unica parola comprensibile. Mi viene da ridere pensando che la sua pronuncia è peggiore della mia, ma per fortuna il mio sbuffo di ilarità è scambiato per un singhiozzo. Meno male, la reputazione è salva. Torna il mio amico. Visita medica pomeridiana, Ultimo giro di farmaci, prelievo, medicazione, pulizia generale, cambio della flebo. Arriva la cena. Non ho fame. Vorrei tornare a casa. Niente più. Quando riapro gli occhi c’è mia cognata. Il mio amico se ne è andato, domani lavora, è di turno. Mia cognata è un tipo all’antica, sta facendo una coperta all’uncinetto, penso con una punta di divertita cattiveria che potrei mortificarla dicendole che oggi non si usa più? Come sono diventata saccente! Ogni tanto getta uno sguardo annoiato allo schermo della tivu. Io seguo i notiziari con indifferente apatia: sono fatti degli altri che soffrono, perlopiù, di stupide vicende. Cosa sanno loro del mio dolore? Ultima morfina e pensiero poetico: la mia finestra è un tappeto nero trapunto di stelle d’oro. Riposo. Sogno che mi stanno soffocando, aiuto, arriva l’infermiera, aumenta l’ossigeno, un’iniezione, poi niente. Fuori è nuvolo. Di notte ho avuto tre crisi, ma ne ricordo una sola. Il medico di turno, durante la visita, mi ha comunicato che l’innesto della flebo si è infettato, al più presto dovrò subire un piccolo intervento per sostituire l’attacco. Niente di preoccupante. Se lo dice lui, meno male! Hanno chiamato i miei parenti, per avvertirli che non ci vuole molto. Lo so perché se lo son detto fra di loro, mentre io fingevo di dormire. Qualcuno è scappato fuori, a piangere più comodamente. Qual’è la novità? Sarà la terza o la quarta volta che li avvisano, potrebbero anche rassegnarsi. Non hanno capito che tanto siamo tutti quanti condannati? Prima o poi. Il telegiornale ha parlato di un grave incidente alle porte di Bologna: quattro ragazzi morti, due in fin di vita. Fino a ieri nessuno li aveva avvisati <em>che mancava poco</em>. Sorpresa! Sono diventata cinica, lo so, ma è l’unica soddisfazione che ricavo dal sentir notizie: c’è una lunga processione di anime che mi ha preceduto, da quando mi hanno detto, per la prima volta, che <em>non c’è più niente da fare</em>. Ad alcuni, però, non l’hanno mica comunicato in anticipo. Chissà se hanno sofferto! Magari non se ne sono neanche accorti, o magari hanno lasciato a metà qualcosa. Invece per me c’è un angoscia sottile, che risiede nell’aspettare il momento finale, che mi attanaglia il cuore. Provo sollievo temporaneo solo quando sento la notizia di qualcuno che se ne andato prima di me, senza preavviso. Allora mi dico che poteva capitare a chiunque, anche a me, un bell’incidente stradale a vent’anni e mi sarei tolta il pensiero, senza passare da questo purgatorio penoso. Perché la meta finale, in fondo, è uguale per tutti. Cambia solo il percorso. Io ne ho percorsa parecchia di strada, affannandomi senza tregua. Forse, sbagliando la metà delle scelte. Forse, ma senza rimpianti. Forse, con alcuni rimorsi. Certamente ho tante cose da fare ancora. Se solo ne avessi il tempo, vorrei tornare a casa per fare un paio di telefonate di lavoro, perché stanotte ho avuto un’idea che vorrei realizzare. Strano che non ci abbia pensato prima. Forse il senso del vivere è tutto racchiuso nel fare. Facciamo cose che riempiono la vita di senso. Finché abbiamo un disegno da realizzare, una cosa da fare, un progetto da ultimare, non possiamo permetterci di mollare la presa. Con le unghie e con i denti me ne sto tenacemente attaccata alla mia vita, piena di cose da fare. Arriva il dolore, ed è insopportabile. L’iniezione, poi niente. Nel pomeriggio torna il ragazzo, imperterrito e tenace, anche lui come me? Venti anni. Se capitasse a lui un incidente me lo toglierei di torno. Come sono diventata cattiva! Per espiare la colpa del mio segreto desiderio gli concederò qualche minuto, in fondo non mi costa nulla. I suoi occhi si illuminano anche se il sorriso rimane stanco, quasi malinconico. La conosco bene io questa generazione di giovani perennemente depressi, che sprecano il loro tempo migliore a piangersi addosso. Ne ho incontrato tanti esemplari. Magari sono solo spaventati dal mondo che li respinge ottusamente e si chiedono se riusciranno a sopravviverci. Alcuni fanno i volontari solo per uscire dalla crisi esistenziale, per trovare egoisticamente il senso di una vita che non sanno mettere in piedi. Spesso sono solo capaci di commiserarsi e si lasciano sfuggire le occasioni giuste, per mancanza di grinta. Questo impudente, almeno, ci sta provando. Anche se con me, non caverà un ragno dal buco! Comincia a leggermi un racconto surreale, non riesco a seguirlo bene, mi pare di capire che ai confini della sua più sfrenata fantasia ci siano delle bizzarre creature aliene, forse dei marziani, che intrattengono dialoghi filosofici con le rocce del nostro pianeta. Dopo un po’ si ferma, mi dice che il primo capitolo finisce lì. Grazie a dio. Domani mi leggerà il secondo. Non mi chiede niente, anche se si capisce che ci terrebbe ad avere un mio giudizio, ma è tanto timido. Quando sta per sparire dalla porta mi sorprendo nel sentire la mia stessa voce smozzicargli flebilmente: <em>– bello, interessante, davvero interessante</em>. Il volto gli splende, sprizza gioia da ogni poro, mormora un <em>grazie, a domani</em>. Penso che, uscendo dalla mia camera, i suoi piedi non tocchino più per terra. Ma io sono diventata scema? Cosa mi è passato in mente, di fargli un complimento? Ora non me lo leverò più di dosso! Ben mi stia, così espierò il mio nuovo peccato: grandissima ipocrisia! Negli ultimi giorni sono stata molto male. Sono arrivati perfino i miei figli, e se li hanno chiamati si vede che sono proprio peggiorata. Non posso più deglutire, mi hanno provvisto di una sonda per l’alimentazione, provo tanto dolore diffuso. Ho continui crampi. Le crisi respiratorie sono diventate più frequenti. Sono stanca, vorrei tanto andare a casa, a riposare. E’ tornato il ragazzo, si è reso conto della situazione e con molto tatto si è astenuto da leggermi il minacciato secondo capitolo. Mi ha fatto compagnia per un po’, in rassegnato silenzio. Gli ho espresso profondo senso di gratitudine con gli occhi. Ho superato il momento critico, l’ho capito da sola, perché i miei figli sono ripartiti. Lavorano fuori e non possono mettersi in ferie a tempo indeterminato. Sto migliorando: riesco perfino, di nuovo, a stare seduta sul letto. Anche se da diversi giorni non sento più le gambe. Il medico ha detto che è un difetto di circolazione, col tono di chi avrebbe dovuto, poi, concludere con un <em>non si preoccupi, passerà</em>, che rincuorasse il paziente. Tuttavia, benché io abbia teso l’orecchio, non gli ho sentito pronunciare alcun <em>non si preoccupi, passerà</em>. Ci sono alcuni amici piuttosto anziani, come me, che si ostinano a volermi stare perennemente accanto, si alternano in una girandola di affetto che mi commuove. Anche loro hanno degli acciacchi e l’hospice, per quanto camuffato da resort, rimane sempre un reparto ospedaliero. Da alcuni giorni approfitto delle visite pomeridiane del ragazzo, per concedere delle brecce di libertà ai miei amici di turno. Lo scotto da pagare è di ascoltare le sue insulse letture, fingendo un minimo di gradimento. Quando diventa proprio insopportabile mi invento una piccola crisi, così lui tace per qualche minuto. Mi sta raccontando una storia proprio stramba, o forse sono io che non gli presto troppa attenzione e quindi non riesco a legare le parti. Penso che forse dovrei chiedergli di lasciarmi i suoi fogli, magari per tentare di rileggere i brani che non ho capito bene. In realtà la mia vista è sempre più appannata. Leggere è il lavoro che ho svolto durante tutta la mia vita, e adesso? Sembra il colmo, nemmeno i migliori occhiali riescono a supportarmi. Tuttavia, in uno slancio inconsueto di generosità penso che potrei provarci, almeno come intenzione. Quando glielo chiedo non sta più nella pelle dalla gioia. Dice che sono la sua prima lettrice autorevole e che nella sua vita non poteva desiderare di ricevere un regalo più grande. Mi promette che il giorno successivo mi farà avere una copia completa del romanzo, stampato a grossi caratteri, affinché io possa leggerlo agevolmente. Va via, davvero felice. Durante la notte ho avuto una crisi più grave del solito. C’è stato del trambusto ma non ricordo quasi nulla, solo di aver sognato le strane creature nate dalla fantasia di quel ragazzo: si radunavano intorno al mio letto in una piccola e disciplinata folla, volevano conoscermi e parlarmi. Ma io non rispondevo. Non potevo rispondere, non avevo tempo da perdere, perché avevo tante altre cose importanti da fare. Esse allora cominciavano a dialogare con gli oggetti inanimati della mia stanza che via, via, prendevano vita. Anche la bombola dell’ossigeno prendeva vita e sibilava sempre più forte, assordante. Si affastellavano, in una girandola di voci confuse, la boccia della flebo, i quadri alle pareti, le poltrone, il tavolino. Ad un tratto il tendone di raso verdino mi cadeva sugli occhi, poi sul naso e sulla bocca. Io soffocavo e gridavo aiuto. Poi niente: guardavo in alto, sul soffitto volteggiava l’ombra lunga del ragazzo, con i suoi tanti fogli ordinati sottobraccio. Io non riuscivo a vederlo in volto, ma so che mi sorrideva felice e mi tendeva la mano. Quasi in saluto. Oggi pomeriggio il ragazzo non è venuto. Lo aspettavo con ansia, perché il mio amico ha la pressione alta e gli avrebbe fatto bene andare un po’ a casa a distendersi. Qui, nel divano accanto a me non si vuole coricare, dice che si spaventa di poter essere scambiato per un paziente e di ritrovarsi, da un momento all’altro, intubato! Insisto perché vada a casa comunque. Rimane. Pazienza. Ormai sono un peso, per tutti. Si dice spesso che ci vuole più coraggio a vivere che a morire. Sono tutte balle. Piango in silenzio. Il ragazzo se ne è andato stanotte. Non era un giovane volontario, ma un altro paziente del reparto. Adesso sua madre mi ha portato una busta gialla, voluminosa, uguale ad altre centomila almeno che avrò ricevuto e aperto nel corso della mia vita. Mi ha detto solo che il ragazzo, prima di addormentarsi, si è raccomandato tanto di farmela avere. A morire ci vuole vero coraggio, a riconoscere e ammettere quando, con i fatti, il senso si è compiuto. Coraggio a lasciarsi andare, a scivolare via verso l’ignoto, a mollare la presa tenace e a non aggrapparsi più, con le unghie e con i denti, a questa vita. Quando essa non è più portatrice di senso. Quando, con i fatti, il senso si è compiuto, allora Cristo si è abbandonato alla volontà del Padre. Se lo ha trovato lui, questo coraggio, allora, in fine, forse, potrò riuscire a trovarlo anch’io. - ELVIRA SIRINGO Fa che il tempo di un uomo non sia un istante e poi via,
che non lascia mai niente di sé nella storia…

(Claudio Baglioni)
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Dedicato a Elvira Sellerio, la mia prima lettrice autorevole
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Con le unghie e con i denti di ELVIRA SIRINGO
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Con le unghie e con i denti, o perlomeno con quelli che mi rimangono, me ne sto attaccata alla vita, tenacemente appesa al respiratore che, col suo sibilo monotono, sembra cantare in anticipo la marcia funebre. Fa le prove generali, perché forse vorrebbe liberarsi al più presto di me. Ma io non mi arrendo.
Voglio tornare a casa. Da quando sono arrivata qui ho intuito che, se le mie condizioni vanno di pari passo con l’ornamentazione ell’ambiente, ormai c’è ben poco da fare. Questo reparto sembra un albergo a quattro stelle: tinte pastello, fiori freschi, quadri e tappeti. Pulizia e quiete, in un’oasi di verde. Passi ovattati nel corridoio. Tendaggi eleganti, tivu e frigobar in camera.
Le giornate scorrono seguendo lo scandirsi della solita routine. Al mattino presto c’è il primo giro dei farmaci, che io, a volte, confondo con l’ultimo della notte, perché c’è ancora buio e non so se ho dormito poco o tanto. Segue la pulizia, la colazione, poi niente. Le ore sgocciolano lente, appiccicate alle gocce di umidità sul vetro che si dissolvono con l’intensità della luce in aumento. Passa una rondine. Che
gentile! Passa proprio davanti alla mia finestra. E’ primavera. E’ appena passata Pasqua, anche se nessuno scommetteva sulla possibilità che ci sarei arrivata.
Naturalmente non me lo avevano detto in faccia, ma lo avevo letto chiaro sui volti di chi mi danzava intorno.
Leggere è la mia professione, adesso in mancanza di meglio mi esercito a leggere gli sguardi. La processione degli amici si è fatta rada, filtrata da chi mi impone riposo, perché io possa continuare, per qualche giorno in più, a soffrire. E’ bello soffrire.
Attenzione, non sono masochista. Solo, nelle mie condizioni, soffrire è l’unica modalità di rendersi veramente conto di esserci. La sofferenza è diventata l’essenza stessa della mia vita. In fondo tutti soffrono e si lamentano di qualcosa. Dunque la sofferenza è la vera essenza della vita di tutti. Si viene al mondo piangendo e il pianto imprime il marchio di destinazione: tutti destinati a soffrire, anche se non ci rassegniamo. Tutta la vita spesa a combattere per conquistare un angolo di felicità,
nel quale tentare di avvolgerci, perché ci preservi dal soffrire. Invano.
Poi arriva il dolore, che è un male diverso. Ora soffro perché ho dolore, e temo le aggressioni del mio dolore. C’è un ultimo lembo di misericordia che mi preserva dal dolore, che è il peggiore dei mali, che devasta la mia capacità di stare in vita, riducendola a un cupo rantolo, e segue a una disperata richiesta di sollievo. E il sollievo arriva, pietoso, dopo l’abisso del dolore. All’improvviso non sento più il mio
corpo, è solo un istante, l’effetto dura poco. Il dolore bussa di nuovo. Sordo, a dire che lui è sempre lì, stordito ma presente, che non mi faccia illusioni! E io resisto, ho deciso di resistere: con le unghie e con i denti, me ne sto attaccata tenacemente alla mia flebo.
La morfina mi ha impastato la lingua, quando arriva il medico di turno biascico le parole, perciò non riesco a chiedergli in tono percepibile quando mi manderà a casa.
O finge di non capire. Al solito, la sua visita è breve: mi stringe la mano, affettuoso e paterno, anche se avrà poco più di metà dei miei anni. Sorride misurato, di routine. Il bianco del suo camice sparisce nel buco nero della porta. La porta è un varco buio che divora tutti i frammenti della mia vita. La mia vita è in pezzi. Essi, i pezzi, emergono dal dimenticatoio del passato e mi si materializzano ai piedi del letto, nomi e volti della trascorsa vita che la mia memoria non conserva più tanto bene. Vengono a trovarmi e si rimettono ordinatamente al loro posto, nel grande mosaico scomposto del ricordo. Poi spariscono da quella porta che li ingoia e, per me, muoiono.
Inghiottiti dai viluppi di un’altra vita parallela, mentre qui la mia, col suo fluire inerte, ne conserva solo brandelli: testimonianze d’aver vissuto.
Secondo giro di farmaci, pranzo, poi niente: riposo. Sono stanca, vorrei andare a casa mia, a riposare davvero. Vorrei una parentesi, fra le mie cose di tutti i giorni che ho lasciato all’improvviso e troppo in fretta. Quando sono uscita, l’ultima volta, pensavo di ritornare presto, perciò ci sono tanti libri fuori posto, le carte sparpagliate sul comodino, le collane sparse nel primo cassetto del comò, tutta la biancheria sulla poltrona, in disordine. In cucina ci sono le camicie da stirare, e il frigo è da sbrinare, e i gelsomini sul balcone vorranno essere annaffiati, perché non piove più da tanto tempo. Il dolore riprende il sopravvento, soffoco. Mi aumentano l’ossigeno, non basta, questa volta soffoco davvero. Chiedo aiuto, con gli occhi fuori dalle orbite, arrivano due infermieri, si agitano intorno, armeggiano, iniettano. Tregua: ce l’ho fatta. Respiro. Il dolore, ricacciato, torna ad essere sordo. Poi niente.
Fa capolino dalla porta un ragazzo, non ricordo di averlo conosciuto. Infatti non lo conosco, deve essere un volontario che dedica una parte del suo tempo libero a far compagnia agli ammalati. Il mio amico, che mi assiste ininterrottamente da ieri sera, ha dormito male, sulla poltrona letto. Approfittando della presenza del ragazzo mi chiede se può allontanarsi, andrà a fare due passi, magari prende un caffè, fa un giro e torna. Farfuglio qualcosa, lui capisce che gli rispondo di fare pure con calma, tanto non penso di allontanarmi… oddio! Adesso sono pure spiritosa! Sorride, si volta, esce.
Mi chiedo se resusciterà dal buco nero della porta. Lo rivedrò?
Il ragazzo è giovane, avrà vent’anni, alto e magro, sembra più pallido del camice che gli hanno imposto per circolare qui dentro. Si vede che è alle prime armi, ha lo sguardo smarrito, forse anche un po’ impaurito, non sa da dove cominciare. Rompo io il ghiaccio e lo tolgo dall’imbarazzo, gli chiedo come è il tempo lì fuori.
Sorprendentemente mi capisce subito, risponde che non mi perdo un gran che, sembra bello ma è ancora freddo e umido. Continuo a masticare altre parole che lui interpreta senza apparente difficoltà. Incoraggiata proseguo la conversazione di cortesia e gli chiedo di cosa si occupa nella vita. Mi risponde che è universitario, fa Lettere, la sua passione è scrivere e desiderava tanto conoscermi. Che delusione, anche qui, non mi lasciano in pace! Non ho la forza di esprimere il disappunto, in fondo sono abituata, da una vita subisco continui assalti opportunisti. Vivo barricata da anni, neanche fossi una star. Il male mi ha costretto ad abbassare la guardia.
Chiudo gli occhi per pensare velocemente al modo di sbarazzarmi di lui, ma la sua voce continua, esile e imperterrita:
- Ho pensato che potrebbe farle piacere… se le leggessi qualcosa, perciò ho portato …
Non gli rispondo. Invece soffoco, levatemelo davanti! Soffoco! Schiaccio il pulsante d’emergenza, arrivano le infermiere, trambusto, un’iniezione, un’altra, mi aumentano l’ossigeno. Il ragazzo è sparito nel vortice. Meno male. Riposo. Arriva il prete. Che cosa vuole quest’altro da me? Quante volte devo pentirmi, ancora? Gli ho detto che non lo gradisco, ma lui è più cocciuto di me. Oggi però sono troppo stanca per
ribattere, perciò vince lui. Sopporto ad occhi chiusi le sue giaculatorie smozzicate, i mormorii veloci che si concludono tutti scandendo amen, l’unica parola comprensibile. Mi viene da ridere pensando che la sua pronuncia è peggiore della mia, ma per fortuna il mio sbuffo di ilarità è scambiato per un singhiozzo. Meno male, la reputazione è salva. Torna il mio amico. Visita medica pomeridiana, Ultimo giro di farmaci, prelievo, medicazione, pulizia generale, cambio della flebo. Arriva la cena.
Non ho fame. Vorrei tornare a casa. Niente più.
Quando riapro gli occhi c’è mia cognata. Il mio amico se ne è andato, domani lavora, è di turno. Mia cognata è un tipo all’antica, sta facendo una coperta all’uncinetto, penso con una punta di divertita cattiveria che potrei mortificarla
dicendole che oggi non si usa più? Come sono diventata saccente! Ogni tanto getta uno sguardo annoiato allo schermo della tivu. Io seguo i notiziari con indifferente apatia: sono fatti degli altri che soffrono, perlopiù, di stupide vicende. Cosa sanno loro del mio dolore?
Ultima morfina e pensiero poetico: la mia finestra è un tappeto nero trapunto di stelle d’oro. Riposo. Sogno che mi stanno soffocando, aiuto, arriva l’infermiera, aumenta l’ossigeno, un’iniezione, poi niente.
Fuori è nuvolo. Di notte ho avuto tre crisi, ma ne ricordo una sola. Il medico di turno, durante la visita, mi ha comunicato che l’innesto della flebo si è infettato, al più presto dovrò subire un piccolo intervento per sostituire l’attacco. Niente di preoccupante. Se lo dice lui, meno male!
Hanno chiamato i miei parenti, per avvertirli che non ci vuole molto. Lo so perché se lo son detto fra di loro, mentre io fingevo di dormire. Qualcuno è scappato fuori, a piangere più comodamente. Qual’è la novità? Sarà la terza o la quarta volta che li avvisano, potrebbero anche rassegnarsi. Non hanno capito che tanto siamo tutti quanti condannati? Prima o poi. Il telegiornale ha parlato di un grave incidente alle porte di Bologna: quattro ragazzi morti, due in fin di vita. Fino a ieri nessuno li aveva avvisati che mancava poco. Sorpresa! Sono diventata cinica, lo so, ma è l’unica soddisfazione che ricavo dal sentir notizie: c’è una lunga processione di anime che mi ha preceduto, da quando mi hanno detto, per la prima volta, che non c’è più niente da fare. Ad alcuni, però, non l’hanno mica comunicato in anticipo. Chissà se hanno sofferto!
Magari non se ne sono neanche accorti, o magari hanno lasciato a metà qualcosa.
Invece per me c’è un angoscia sottile, che risiede nell’aspettare il momento finale, che mi attanaglia il cuore. Provo sollievo temporaneo solo quando sento la notizia di qualcuno che se ne andato prima di me, senza preavviso. Allora mi dico che poteva capitare a chiunque, anche a me, un bell’incidente stradale a vent’anni e mi sarei tolta il pensiero, senza passare da questo purgatorio penoso. Perché la meta finale, in
fondo, è uguale per tutti. Cambia solo il percorso.
Io ne ho percorsa parecchia di strada, affannandomi senza tregua. Forse, sbagliando la metà delle scelte. Forse, ma senza rimpianti. Forse, con alcuni rimorsi.
Certamente ho tante cose da fare ancora. Se solo ne avessi il tempo, vorrei tornare a casa per fare un paio di telefonate di lavoro, perché stanotte ho avuto un’idea che vorrei realizzare. Strano che non ci abbia pensato prima. Forse il senso del vivere è tutto racchiuso nel fare. Facciamo cose che riempiono la vita di senso. Finché abbiamo un disegno da realizzare, una cosa da fare, un progetto da ultimare, non
possiamo permetterci di mollare la presa.
Con le unghie e con i denti me ne sto tenacemente attaccata alla mia vita, piena di cose da fare. Arriva il dolore, ed è insopportabile. L’iniezione, poi niente.
Nel pomeriggio torna il ragazzo, imperterrito e tenace, anche lui come me? Venti anni. Se capitasse a lui un incidente me lo toglierei di torno. Come sono diventata cattiva! Per espiare la colpa del mio segreto desiderio gli concederò qualche minuto, in fondo non mi costa nulla. I suoi occhi si illuminano anche se il sorriso rimane stanco, quasi malinconico. La conosco bene io questa generazione di giovani perennemente depressi, che sprecano il loro tempo migliore a piangersi addosso. Ne ho incontrato tanti esemplari. Magari sono solo spaventati dal mondo che li respinge ottusamente e si chiedono se riusciranno a sopravviverci. Alcuni fanno i volontari solo per uscire dalla crisi esistenziale, per trovare egoisticamente il senso di una vita
che non sanno mettere in piedi. Spesso sono solo capaci di commiserarsi e si lasciano sfuggire le occasioni giuste, per mancanza di grinta. Questo impudente, almeno, ci sta provando. Anche se con me, non caverà un ragno dal buco!
Comincia a leggermi un racconto surreale, non riesco a seguirlo bene, mi pare di capire che ai confini della sua più sfrenata fantasia ci siano delle bizzarre creature aliene, forse dei marziani, che intrattengono dialoghi filosofici con le rocce del nostro pianeta. Dopo un po’ si ferma, mi dice che il primo capitolo finisce lì. Grazie a dio.
Domani mi leggerà il secondo. Non mi chiede niente, anche se si capisce che ci terrebbe ad avere un mio giudizio, ma è tanto timido. Quando sta per sparire dalla porta mi sorprendo nel sentire la mia stessa voce smozzicargli flebilmente: – bello, interessante, davvero interessante. Il volto gli splende, sprizza gioia da ogni poro, mormora un grazie, a domani. Penso che, uscendo dalla mia camera, i suoi piedi non tocchino più per terra. Ma io sono diventata scema? Cosa mi è passato in mente, di fargli un complimento? Ora non me lo leverò più di dosso! Ben mi stia, così espierò il mio nuovo peccato: grandissima ipocrisia!
Negli ultimi giorni sono stata molto male. Sono arrivati perfino i miei figli, e se li hanno chiamati si vede che sono proprio peggiorata. Non posso più deglutire, mi hanno provvisto di una sonda per l’alimentazione, provo tanto dolore diffuso. Ho continui crampi. Le crisi respiratorie sono diventate più frequenti. Sono stanca, vorrei tanto andare a casa, a riposare. E’ tornato il ragazzo, si è reso conto della situazione e con molto tatto si è astenuto da leggermi il minacciato secondo capitolo. Mi ha fatto compagnia per un po’, in rassegnato silenzio. Gli ho espresso profondo senso di gratitudine con gli occhi.
Ho superato il momento critico, l’ho capito da sola, perché i miei figli sono ripartiti.
Lavorano fuori e non possono mettersi in ferie a tempo indeterminato. Sto migliorando: riesco perfino, di nuovo, a stare seduta sul letto. Anche se da diversi giorni non sento più le gambe. Il medico ha detto che è un difetto di circolazione, col tono di chi avrebbe dovuto, poi, concludere con un non si preoccupi, passerà, che
rincuorasse il paziente. Tuttavia, benché io abbia teso l’orecchio, non gli ho sentito pronunciare alcun non si preoccupi, passerà.
Ci sono alcuni amici piuttosto anziani, come me, che si ostinano a volermi stare perennemente accanto, si alternano in una girandola di affetto che mi commuove.
Anche loro hanno degli acciacchi e l’hospice, per quanto camuffato da resort, rimane sempre un reparto ospedaliero. Da alcuni giorni approfitto delle visite pomeridiane del ragazzo, per concedere delle brecce di libertà ai miei amici di turno. Lo scotto da pagare è di ascoltare le sue insulse letture, fingendo un minimo di gradimento.
Quando diventa proprio insopportabile mi invento una piccola crisi, così lui tace per qualche minuto. Mi sta raccontando una storia proprio stramba, o forse sono io che non gli presto troppa attenzione e quindi non riesco a legare le parti. Penso che forse dovrei chiedergli di lasciarmi i suoi fogli, magari per tentare di rileggere i brani che non ho capito bene. In realtà la mia vista è sempre più appannata. Leggere è il lavoro che ho svolto durante tutta la mia vita, e adesso? Sembra il colmo, nemmeno i migliori occhiali riescono a supportarmi. Tuttavia, in uno slancio inconsueto di generosità penso che potrei provarci, almeno come intenzione. Quando glielo chiedo non sta più nella pelle dalla gioia. Dice che sono la sua prima lettrice autorevole e che nella sua vita non poteva desiderare di ricevere un regalo più grande. Mi promette che il giorno successivo mi farà avere una copia completa del romanzo, stampato a grossi caratteri, affinché io possa leggerlo agevolmente. Va via, davvero felice.
Durante la notte ho avuto una crisi più grave del solito. C’è stato del trambusto ma non ricordo quasi nulla, solo di aver sognato le strane creature nate dalla fantasia di quel ragazzo: si radunavano intorno al mio letto in una piccola e disciplinata folla, volevano conoscermi e parlarmi. Ma io non rispondevo. Non potevo rispondere, non avevo tempo da perdere, perché avevo tante altre cose importanti da fare. Esse allora cominciavano a dialogare con gli oggetti inanimati della mia stanza che via, via, prendevano vita. Anche la bombola dell’ossigeno prendeva vita e sibilava sempre più forte, assordante. Si affastellavano, in una girandola di voci confuse, la boccia della flebo, i quadri alle pareti, le poltrone, il tavolino. Ad un tratto il tendone di raso
verdino mi cadeva sugli occhi, poi sul naso e sulla bocca. Io soffocavo e gridavo aiuto. Poi niente: guardavo in alto, sul soffitto volteggiava l’ombra lunga del ragazzo, con i suoi tanti fogli ordinati sottobraccio. Io non riuscivo a vederlo in volto, ma so che mi sorrideva felice e mi tendeva la mano. Quasi in saluto.
Oggi pomeriggio il ragazzo non è venuto. Lo aspettavo con ansia, perché il mio amico ha la pressione alta e gli avrebbe fatto bene andare un po’ a casa a distendersi.
Qui, nel divano accanto a me non si vuole coricare, dice che si spaventa di poter essere scambiato per un paziente e di ritrovarsi, da un momento all’altro, intubato!
Insisto perché vada a casa comunque. Rimane. Pazienza. Ormai sono un peso, per tutti.
Si dice spesso che ci vuole più coraggio a vivere che a morire. Sono tutte balle.
Piango in silenzio.
Il ragazzo se ne è andato stanotte. Non era un giovane volontario, ma un altro paziente del reparto. Adesso sua madre mi ha portato una busta gialla, voluminosa, uguale ad altre centomila almeno che avrò ricevuto e aperto nel corso della mia vita.
Mi ha detto solo che il ragazzo, prima di addormentarsi, si è raccomandato tanto di farmela avere.
A morire ci vuole vero coraggio, a riconoscere e ammettere quando, con i fatti, il senso si è compiuto. Coraggio a lasciarsi andare, a scivolare via verso l’ignoto, a mollare la presa tenace e a non aggrapparsi più, con le unghie e con i denti, a questa vita. Quando essa non è più portatrice di senso. Quando, con i fatti, il senso si è
compiuto, allora Cristo si è abbandonato alla volontà del Padre.
Se lo ha trovato lui, questo coraggio, allora, in fine, forse, potrò riuscire a trovarlo anch’io.
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ELVIRA SIRINGO

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Di: Minisaggio di Domenico Calcaterra su "Romanzo d'amore" di Michele Perriera http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127375 Minisaggio di Domenico Calcaterra su "Romanzo d'amore" di Michele Perriera Sun, 10 Oct 2010 19:26:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127375 E' disponibile qui http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2010/10/10/romanzo-damore-michele-perriera/ E’ disponibile qui
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2010/10/10/romanzo-damore-michele-perriera/

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Di: Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì, 8 ottobre, h. 12,30 è MICHELE MARI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-127223 Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì, 8 ottobre, h. 12,30 è MICHELE MARI Fri, 08 Oct 2010 07:49:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-127223 <b>Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì, 8 ottobre, h. 12,30 è Michele Mari (Milano 1955) è uno degli scrittori italiani più stimati dalla critica.</b> Massimo Maugeri discuterà con Michele Mari dei suoi nuovi libri: "I demoni e la pasta sfogli" (Cavallo di Ferro) e "Rosso Floyd" (Einaudi). - I suoi libri sono «Di bestia in bestia» (Longanesi 1989), «Io venìa pien d’angoscia a rimirarti» (Longanesi 1990; Marsilio 1998), «La stiva e l’abisso» (Bompiani 1992; Einaudi 2002), «Euridice aveva un cane» (Bompiani 1993; Einaudi 2004), «Filologia dell’anfibio» (Bompiani 1995; Laterza 2009), «Tu, sanguinosa infanzia» (Mondadori 1997; Einaudi 2009), «Rondini sul filo» (Mondadori 1999), «I sepolcri illustrati» (Portofranco 2000), «Tutto il ferro della torre Eiffel» (Einaudi 2002), «I demoni e la pasta sfoglia» (Quiritta 2004), «Cento poesie d’amore a Ladyhawke» (Einaudi 2007), «Verderame» (Einaudi 2007), «Milano fantasma» (edt 2008, in collaborazione con Velasco Vitali); «Rosso Floyd» (Einaudi 2010). In trasmissione, Michele Mari discuterà con Massimo Maugeri dei libri "I demoni e la pasta sfoglia" (Cavallo di ferro, 2010) e "Rosso Floyd" (Einaudi, 2010). - http://www.radiohinterland.com/?q=node/6158 - Per ascoltare in streaming via Internet: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì, 8 ottobre, h. 12,30 è Michele Mari (Milano 1955) è uno degli scrittori italiani più stimati dalla critica.
Massimo Maugeri discuterà con Michele Mari dei suoi nuovi libri: “I demoni e la pasta sfogli” (Cavallo di Ferro) e “Rosso Floyd” (Einaudi).
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I suoi libri sono «Di bestia in bestia» (Longanesi 1989), «Io venìa pien d’angoscia a rimirarti» (Longanesi 1990; Marsilio 1998), «La stiva e l’abisso» (Bompiani 1992; Einaudi 2002), «Euridice aveva un cane» (Bompiani 1993; Einaudi 2004), «Filologia dell’anfibio» (Bompiani 1995; Laterza 2009), «Tu, sanguinosa infanzia» (Mondadori 1997; Einaudi 2009), «Rondini sul filo» (Mondadori 1999), «I sepolcri illustrati» (Portofranco 2000), «Tutto il ferro della torre Eiffel» (Einaudi 2002), «I demoni e la pasta sfoglia» (Quiritta 2004), «Cento poesie d’amore a Ladyhawke» (Einaudi 2007), «Verderame» (Einaudi 2007), «Milano fantasma» (edt 2008, in collaborazione con Velasco Vitali); «Rosso Floyd» (Einaudi 2010). In trasmissione, Michele Mari discuterà con Massimo Maugeri dei libri “I demoni e la pasta sfoglia” (Cavallo di ferro, 2010) e “Rosso Floyd” (Einaudi, 2010).
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http://www.radiohinterland.com/?q=node/6158
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Per ascoltare in streaming via Internet: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126437 Massimo Maugeri Fri, 01 Oct 2010 20:14:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126437 E grazie mille alla redazione di WUZ per l'intervista. E grazie mille alla redazione di WUZ per l’intervista.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126436 Massimo Maugeri Fri, 01 Oct 2010 20:14:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126436 Grazie a te, Rita. - E grazie a Franco Catalano per il suo commento su Michele Perriera (che mi era sfuggito). Grazie a te, Rita.
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E grazie a Franco Catalano per il suo commento su Michele Perriera (che mi era sfuggito).

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Di: rita http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126392 rita Fri, 01 Oct 2010 11:57:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126392 seguo da anni Gramellini ed è stato un piacere sentirlo in radio qui, oggi. grazie. seguo da anni Gramellini ed è stato un piacere sentirlo in radio qui, oggi.
grazie.

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Di: E' in questo momento in onda Massimo Gramellini ospite di "Letteratitudine in Fm" del 1° ottobre 2010 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126389 E' in questo momento in onda Massimo Gramellini ospite di "Letteratitudine in Fm" del 1° ottobre 2010 Fri, 01 Oct 2010 11:21:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126389 Ospite di Massimo Maugeri, nella puntata di di “Letteratitudine in Fm” del 1° ottobre 2010, è Massimo Gramellini: scrittore e giornalista, nato a Torino. Gramellini è uno dei vicedirettori e delle firme del quotidiano La Stampa diretto da Mario Calabresi. Dal 1999 scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato “Buongiorno”, dove in poche righe commenta con ironia uno dei fatti principali della giornata. Già direttore di Specchio, il settimanale della Stampa, una volta tornato alla sua passione per la scrittura, ha deciso di mantenere per sé la pagina della “posta del cuore”. Collabora da anni con la trasmissione “Che tempo che” fa di Fabio Fazio. Ha pubblicato diversi libri. - Per ascoltare la trasmissione: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx Ospite di Massimo Maugeri, nella puntata di di “Letteratitudine in Fm” del 1° ottobre 2010, è Massimo Gramellini: scrittore e giornalista, nato a Torino.

Gramellini è uno dei vicedirettori e delle firme del quotidiano La Stampa diretto da Mario Calabresi. Dal 1999 scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato “Buongiorno”, dove in poche righe commenta con ironia uno dei fatti principali della giornata. Già direttore di Specchio, il settimanale della Stampa, una volta tornato alla sua passione per la scrittura, ha deciso di mantenere per sé la pagina della “posta del cuore”. Collabora da anni con la trasmissione “Che tempo che” fa di Fabio Fazio. Ha pubblicato diversi libri.
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Per ascoltare la trasmissione: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx

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Di: Massimo Gramellini ospite di "Letteratitudine in Fm" del 1° ottobre 2010 dalle 12.30 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126350 Massimo Gramellini ospite di "Letteratitudine in Fm" del 1° ottobre 2010 dalle 12.30 Fri, 01 Oct 2010 06:06:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126350 Ospite di Massimo Maugeri, nella puntata di di "Letteratitudine in Fm" del 1° ottobre 2010, è Massimo Gramellini: scrittore e giornalista, nato a Torino. Gramellini è uno dei vicedirettori e delle firme del quotidiano La Stampa diretto da Mario Calabresi. Dal 1999 scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato "Buongiorno", dove in poche righe commenta con ironia uno dei fatti principali della giornata. Già direttore di Specchio, il settimanale della Stampa, una volta tornato alla sua passione per la scrittura, ha deciso di mantenere per sé la pagina della "posta del cuore". Collabora da anni con la trasmissione "Che tempo che" fa di Fabio Fazio. Ha pubblicato diversi libri. - Per ascoltare la trasmissione: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx Ospite di Massimo Maugeri, nella puntata di di “Letteratitudine in Fm” del 1° ottobre 2010, è Massimo Gramellini: scrittore e giornalista, nato a Torino.

Gramellini è uno dei vicedirettori e delle firme del quotidiano La Stampa diretto da Mario Calabresi. Dal 1999 scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato “Buongiorno”, dove in poche righe commenta con ironia uno dei fatti principali della giornata. Già direttore di Specchio, il settimanale della Stampa, una volta tornato alla sua passione per la scrittura, ha deciso di mantenere per sé la pagina della “posta del cuore”. Collabora da anni con la trasmissione “Che tempo che” fa di Fabio Fazio. Ha pubblicato diversi libri.
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Per ascoltare la trasmissione: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx

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Di: MASSIMO MAUGERI su WUZ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-126232 MASSIMO MAUGERI su WUZ Thu, 30 Sep 2010 09:56:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-126232 Ringraziamo Massimo Maugeri per aver accettato di partecipare all'iniziativa lanciata da WUZ "Blog letterari, riviste online e la discussione sulla letteratura": http://www.wuz.it/articolo-libri/5090/blog-letterari.html - L'intervista a Massimo Maugeri, a cui abbiamo chiesto cosa pensa dei blog letterari e delle riviste online, è disponibile in questa pagina: http://www.wuz.it/intervista-libro/5095/intervista-massimo-maugeri.html - WUZ cultura & spettacolo http://www.wuz.it Ringraziamo Massimo Maugeri per aver accettato di partecipare all’iniziativa lanciata da WUZ “Blog letterari, riviste online e la discussione sulla letteratura”: http://www.wuz.it/articolo-libri/5090/blog-letterari.html
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L’intervista a Massimo Maugeri, a cui abbiamo chiesto cosa pensa dei blog letterari e delle riviste online, è disponibile in questa pagina:
http://www.wuz.it/intervista-libro/5095/intervista-massimo-maugeri.html
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WUZ cultura & spettacolo
http://www.wuz.it

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Di: Franco Catalano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-125849 Franco Catalano Mon, 27 Sep 2010 16:53:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-125849 Credo che l'articolo di Calcaterra colga, con giusta misura, l'opera di Michele Perriera, richiamandone la bellezza e la complessità. A tutti noi, che abbiamo avuto il bene di conoscerlo, resta il dovere, come fa Domenico, di restituire il passo e la profondità della sua voce, adagiata nele pagine. Franco Credo che l’articolo di Calcaterra colga, con giusta misura, l’opera di Michele Perriera, richiamandone la bellezza e la complessità. A tutti noi, che abbiamo avuto il bene di conoscerlo, resta il dovere, come fa Domenico, di restituire il passo e la profondità della sua voce, adagiata nele pagine. Franco

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-125834 Subhaga Gaetano Failla Mon, 27 Sep 2010 11:56:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-125834 Bossi che fa il verso ad Asterix? Il dramma e il grottesco in una tipica miscela italiana di inconsapevole ferale autoironia. Bossi che fa il verso ad Asterix? Il dramma e il grottesco in una tipica miscela italiana di inconsapevole ferale autoironia.

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Di: Federico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-125345 Federico Wed, 22 Sep 2010 07:19:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-125345 Segnalo un sito con un'intervista a Michele Perriera che mi pare meritevole di esser letta. http://lospecchiodicarta.unipa.it/incontri/intervista_perriera.htm Saluti. Segnalo un sito con un’intervista a Michele Perriera che mi pare meritevole di esser letta. http://lospecchiodicarta.unipa.it/incontri/intervista_perriera.htm
Saluti.

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Di: Federico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/09/21/la-camera-accanto-18/comment-page-3/#comment-125344 Federico Wed, 22 Sep 2010 07:19:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2371#comment-125344 Bello e di qualità l'articolo di Calcaterra su Perriera. Complimenti. Michele Perriere meriterebbe di essere conosciuto molto di più. Ogni iniziativa che va in tale direzione, dunque, è lodevole. Bello e di qualità l’articolo di Calcaterra su Perriera. Complimenti.
Michele Perriere meriterebbe di essere conosciuto molto di più. Ogni iniziativa che va in tale direzione, dunque, è lodevole.

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