Commenti a: ASINO CHI LEGGE, di Antonella Cilento http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Francesca Panico http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-754813 Francesca Panico Sun, 09 Jun 2013 18:01:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-754813 Salve a tutti, mi chiamo Francesca e ho quasi quindici anni. Vengo da Napoli, e precisamente dal rione luzatti. Cosa strana però leggo, scrivo, ascolto buona musica e no, il mio rione non è degradato in quel modo. Riesco a parlare in italiano, e anche le mie amiche lo sanno fare.. L'avreste mai detto? AMO LEGGERE, amo la letteratura, faccio danza da quasi undici anni e se mi capita di andare a teatro colgo l'occasione per andarci, nonostante tutto vengo da Napoli e proprio da quel quartiere.. Uau . Penso di conoscerlo un po' meglio della Cilento, e quindi posso dire che e' un semplice quartiere di napoli, dove la popolazione e' mista. Non è il Bronx , la signora Cilento ha dipinto tutt'altra cosa, e mi da fastidio. Sono stanca di chi scrive stereotipi, sono stanca di chi scrive e basta, senza cambiare nulla, sono stanca di tipi come la Cilento. Tralasciando il fatto che il problema non è la scuola in se per se, ma il governo che la manovra. E aprite un po' gli occhi Dio mio! NAPOLI SI E' EVOLUTA ,CARA CILENTO. Ho letto il tuo libro, oltre ad aver trovato quintali di baggianate mi permetto di dire che il tuo modo di scrivere e' provinciale e scontato. Al giorno d'oggi pubblicano di tutto. Tanti saluti. Salve a tutti, mi chiamo Francesca e ho quasi quindici anni.
Vengo da Napoli, e precisamente dal rione luzatti. Cosa strana però leggo, scrivo, ascolto buona musica e no, il mio rione non è degradato in quel modo. Riesco a parlare in italiano, e anche le mie amiche lo sanno fare.. L’avreste mai detto? AMO LEGGERE, amo la letteratura, faccio danza da quasi undici anni e se mi capita di andare a teatro colgo l’occasione per andarci, nonostante tutto vengo da Napoli e proprio da quel quartiere.. Uau . Penso di conoscerlo un po’ meglio della Cilento, e quindi posso dire che e’ un semplice quartiere di napoli, dove la popolazione e’ mista. Non è il Bronx , la signora Cilento ha dipinto tutt’altra cosa, e mi da fastidio. Sono stanca di chi scrive stereotipi, sono stanca di chi scrive e basta, senza cambiare nulla, sono stanca di tipi come la Cilento. Tralasciando il fatto che il problema non è la scuola in se per se, ma il governo che la manovra. E aprite un po’ gli occhi Dio mio! NAPOLI SI E’ EVOLUTA ,CARA CILENTO. Ho letto il tuo libro, oltre ad aver trovato quintali di baggianate mi permetto di dire che il tuo modo di scrivere e’ provinciale e scontato. Al giorno d’oggi pubblicano di tutto.
Tanti saluti.

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Di: carmine stabile http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-222937 carmine stabile Sun, 18 Sep 2011 22:08:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-222937 Vivo da cinquant'anni al Rione Luzzatti e devo sottolineare la superficialità con la quale nel suo librto viene descritto questo quartiere periferico di Napoli.Il quadro che viene fuori dalla sua descrizione è quella di un quartiere dominato dalla mentalità e dalla barbarie camorristica(che lei non osa nominare), dove si rischia di essere aggrediti alle due del pomeriggio senza che nessuno ti venga in soccorso. Un quartiere dove la gente si barrica in casa per paura di uscire e quindi chi attraversa queste strade lo fa in piena solitudine e a proprio risschio e pericolo. Niente di più falso.Certamente il Rione Luzzatti vive situazioni di degrado e abbandono,ma non vive sotto il dominio della camorra e non si rassegna al malessere sociale.La sua scrittura sarà pure creativa ma certamente è male informata. Vivo da cinquant’anni al Rione Luzzatti e devo sottolineare la superficialità con la quale nel suo librto viene descritto questo quartiere periferico di Napoli.Il quadro che viene fuori dalla sua descrizione è quella di un quartiere dominato dalla mentalità e dalla barbarie camorristica(che lei non osa nominare), dove si rischia di essere aggrediti alle due del pomeriggio senza che nessuno ti venga in soccorso. Un quartiere dove la gente si barrica in casa per paura di uscire e quindi chi attraversa queste strade lo fa in piena solitudine e a proprio risschio e pericolo. Niente di più falso.Certamente il Rione Luzzatti vive situazioni di degrado e abbandono,ma non vive sotto il dominio della camorra e non si rassegna al malessere sociale.La sua scrittura sarà pure creativa ma certamente è male informata.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-136426 Massimo Maugeri Thu, 30 Dec 2010 17:54:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-136426 Grazie per il tuo commento, cara Stefania. Continua a credere alla lettura che salva! E a regalare libri, ovviamente. ;) Grazie per il tuo commento, cara Stefania.
Continua a credere alla lettura che salva! E a regalare libri, ovviamente.
;)

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Di: stefania http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-136408 stefania Thu, 30 Dec 2010 14:10:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-136408 anche sono del 1970 come Antonella Cilento... sono una lettrice compulsiva perchè la lettlura mi ha salvata da un'infanzia difficile e non riesco a farne a meno. Quest'estate ho dovuto stare alcune settimane senza leggere per un intervento chirurgico agli occhi e ho avuto delle vere crisi di astinenza. Per i miei nipoti (non ho figli) sono "la zia che regala i libri" quindi mi pongo spesso il problema di come avvicinarli al mondo meraviglioso della lettura. Purtroppo non posso portarli con me in libreria, ma solo sperare di azzeccarci....però almeno nelle loro case non ci sono solo libri di scuola! Spesso i genitori mi tollerano o dicono che vorrebbero doni più utili ma non demordo. Regalo anche abbonamenti a riviste per bambini/ragazzi e non disdegno i fumetti (dopo tutto io ho deciso di leggere Shakespeare dopo averne letto le versioni Walt Disney (Paperinamleto o Paperotello....). La più grande ha 10 anni e sono stata felicissima quando quest'anno mi sono sentita chiedere per la prima volta un titolo, aveva visto La fabbrica di cioccolata e capito che era tratto da un libro ha chiesto di leggerlo!!! primi semi che germogliano!! anche sono del 1970 come Antonella Cilento…
sono una lettrice compulsiva perchè la lettlura mi ha salvata da un’infanzia difficile e non riesco a farne a meno. Quest’estate ho dovuto stare alcune settimane senza leggere per un intervento chirurgico agli occhi e ho avuto delle vere crisi di astinenza. Per i miei nipoti (non ho figli) sono “la zia che regala i libri” quindi mi pongo spesso il problema di come avvicinarli al mondo meraviglioso della lettura. Purtroppo non posso portarli con me in libreria, ma solo sperare di azzeccarci….però almeno nelle loro case non ci sono solo libri di scuola! Spesso i genitori mi tollerano o dicono che vorrebbero doni più utili ma non demordo. Regalo anche abbonamenti a riviste per bambini/ragazzi e non disdegno i fumetti (dopo tutto io ho deciso di leggere Shakespeare dopo averne letto le versioni Walt Disney (Paperinamleto o Paperotello….). La più grande ha 10 anni e sono stata felicissima quando quest’anno mi sono sentita chiedere per la prima volta un titolo, aveva visto La fabbrica di cioccolata e capito che era tratto da un libro ha chiesto di leggerlo!!! primi semi che germogliano!!

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Di: Asino chi legge, di Antonella Cilento http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-135615 Asino chi legge, di Antonella Cilento Wed, 22 Dec 2010 14:04:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-135615 [...] suo, come ha specificato Maugeri, è un grandissimo impegno civile, e le sue sono critiche costruttive, seguite da un tentativo di [...] [...] suo, come ha specificato Maugeri, è un grandissimo impegno civile, e le sue sono critiche costruttive, seguite da un tentativo di [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-133502 Massimo Maugeri Wed, 01 Dec 2010 17:41:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-133502 Un caro saluto e un ringraziamento per il loro messaggio alle alunne della VB ginnasiale di Avola: Alessandra Presti Carla Grienti Francesca Zappulla Giorgia Neri Erika Faraci Ilenia Canto Marta Cusumano. - Grazie davvero... Un caro saluto e un ringraziamento per il loro messaggio alle alunne della VB ginnasiale di Avola:
Alessandra Presti
Carla Grienti
Francesca Zappulla
Giorgia Neri
Erika Faraci
Ilenia Canto
Marta Cusumano.
-
Grazie davvero…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-133501 Massimo Maugeri Wed, 01 Dec 2010 17:40:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-133501 Scusate. Mi ero perso gli ultimi commenti pervenuti in questo post. Ne approfitto per salutare e ringraziare Maria per il suo intervento... e per fare i migliori auguri di guarigione a Luciano per i suoi acciacchi. Scusate. Mi ero perso gli ultimi commenti pervenuti in questo post.
Ne approfitto per salutare e ringraziare Maria per il suo intervento… e per fare i migliori auguri di guarigione a Luciano per i suoi acciacchi.

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-133496 Anonimo Wed, 01 Dec 2010 16:54:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-133496 Al giorno d'oggi,è evidente come la lettura non sia uno degli hobbies preferiti dagli adolescenti,vista come un qualcosa di inutile che sottrae tempo ad altre attività,secondo loro,più interessanti. Altre cause che demotivano i ragazzi possono essere la stanchezza provocata dal leggere,poichè questo richiede un comportamento attivo a cui la televisione non abitua. Anche gli insegnanti e le famiglie spesso non invogliano,o lo fanno a modo loro,i ragazzi a familiatizzare con i libri. La lettura,secondo un nostro parere,è fondamentale perchè si presenta come un mezzo per apprendere nuove conoscenze,o come mezzo di comunicazione. A noi piace leggere perchè attraverso un libro riusciamo ad essere catapultate in un mondo parallelo,creato in parte dall'autore e in parte dalla nostra stessa immaginazione. Dedicandoci a quest'attività riusciamo ad isolarci,quasi come se il tempo si fermasse e noi diventassiamo parte integrante del libro. Tra gli innumerevoli vantaggi che fornisce la lettura prevale quello di migliorare la qualità della nostra scrittura e di conseguenza,esprimere al meglio il nostro pensiero e coltivare uno spirito critico. Per spronare un ragazzo delle scuole medie inferiori alla lettura bisognerebbe proporre un libro dal linguaggio semplice e dal contenuto scorrevole;un libro che lo possa appassionare e coinvolgere nelle vicende del protagonista;e un libro che abbia una giusta dose di mistero,avventura e colpi di scena. Mentre un'ottima scelta per i liceali sarebbe una lettura più impegnativa,di formazione,che si avvicini alla realtà degli adolescenti. Per incentivare la lettura anche gli insegnanti potrebbero diminuire i compiti.Con ciò,vorremmo concludere dicendo che la lettura,secondo noi,è un posto magico dove ognuno può esprimersi liberamente,e viaggiare anche non avendone le possibilità. Le alunne della VB ginnasiale di Avola: Alessandra Presti Carla Grienti Francesca Zappulla Giorgia Neri Erika Faraci Ilenia Canto Marta Cusumano. Al giorno d’oggi,è evidente come la lettura non sia uno degli hobbies preferiti dagli adolescenti,vista come un qualcosa di inutile che sottrae tempo ad altre attività,secondo loro,più interessanti.
Altre cause che demotivano i ragazzi possono essere la stanchezza provocata dal leggere,poichè questo richiede un comportamento attivo a cui la televisione non abitua.
Anche gli insegnanti e le famiglie spesso non invogliano,o lo fanno a modo loro,i ragazzi a familiatizzare con i libri.
La lettura,secondo un nostro parere,è fondamentale perchè si presenta come un mezzo per apprendere nuove conoscenze,o come mezzo di comunicazione. A noi piace leggere perchè attraverso un libro riusciamo ad essere catapultate in un mondo parallelo,creato in parte dall’autore e in parte dalla nostra stessa immaginazione.
Dedicandoci a quest’attività riusciamo ad isolarci,quasi come se il tempo si fermasse e noi diventassiamo parte integrante del libro.
Tra gli innumerevoli vantaggi che fornisce la lettura prevale quello di migliorare la qualità della nostra scrittura e di conseguenza,esprimere al meglio il nostro pensiero e coltivare uno spirito critico. Per spronare un ragazzo delle scuole medie inferiori alla lettura bisognerebbe proporre un libro dal linguaggio semplice e dal contenuto scorrevole;un libro che lo possa appassionare e coinvolgere nelle vicende del protagonista;e un libro che abbia una giusta dose di mistero,avventura e colpi di scena.
Mentre un’ottima scelta per i liceali sarebbe una lettura più impegnativa,di formazione,che si avvicini alla realtà degli adolescenti. Per incentivare la lettura anche gli insegnanti potrebbero diminuire i compiti.Con ciò,vorremmo concludere dicendo che la lettura,secondo noi,è un posto magico dove ognuno può esprimersi liberamente,e viaggiare anche non avendone le possibilità.
Le alunne della VB ginnasiale di Avola:
Alessandra Presti
Carla Grienti
Francesca Zappulla
Giorgia Neri
Erika Faraci
Ilenia Canto
Marta Cusumano.

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Di: luciano / idefix http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132547 luciano / idefix Tue, 23 Nov 2010 11:04:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132547 UNA NOTA PERSONALE: dopo un colpo della strega in maggio dovuto agli eccessi durante alcuni incontri letterari nelle scuole (ahò! Nun c'hai più er fisico, nun c'hai!), trascinavo tutto con cure palliative ma andando al lavoro e facendo altri incontri (meno teatralizzati) nelle scuole e nelle biblioteche (sabato a Cuneo e ieri a Lugo di Ravenna). Però ormai la situazione è degenerata: la diagnosi della risonanza magnetica di qualche giorno fa è chiara: ernia al disco, aggravata da un'acutissima lombosciatalgia che dai dolori mi sbrana la gamba e di notte non mi fa dormire, negli ultimi giorni costringendomi ad arrancare (come il Nonno del Gobbo di Notre Dame) col bastone, a farmi iniezioni di Voltaren e Muscoril eccetera. Giovedì comincio le terapie/riabilitazione. UNA NOTA PERSONALE:
dopo un colpo della strega in maggio dovuto agli eccessi durante alcuni incontri letterari nelle scuole (ahò! Nun c’hai più er fisico, nun c’hai!), trascinavo tutto con cure palliative ma andando al lavoro e facendo altri incontri (meno teatralizzati) nelle scuole e nelle biblioteche (sabato a Cuneo e ieri a Lugo di Ravenna). Però ormai la situazione è degenerata: la diagnosi della risonanza magnetica di qualche giorno fa è chiara: ernia al disco, aggravata da un’acutissima lombosciatalgia che dai dolori mi sbrana la gamba e di notte non mi fa dormire, negli ultimi giorni costringendomi ad arrancare (come il Nonno del Gobbo di Notre Dame) col bastone, a farmi iniezioni di Voltaren e Muscoril eccetera. Giovedì comincio le terapie/riabilitazione.

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Di: maria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132384 maria Sun, 21 Nov 2010 22:20:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132384 Ho due figli adolescenti asinissimi, non studiano e non leggono per me è un dramma! penso che leggere sia importante così come saper scrivere soprattutto per la scoperta di altri mondi e di modi di "sentire". Televisione e computer non sono sufficienti. I professori hanno il compito di appassionare i ragazzi, qualsiasi lettura va bene ma con questa premessa. In questi anni ho cercato di farlo io, risultato:i miei figli mi ascoltano, conoscono sommariamente ma non prendono l'iniziativa, devo farlo io(che fatica). Temo che sconteranno questo quando saranno grandi. Penso che sia più importante leggere da piccoli che da grandi perchè le "fondamenta" solide anche se poi non si ricorda niente o poco si sviluppano grazie a esperienze culturali fatte in età scolare.Poi risulta difficile colmare i buchi. Ho due figli adolescenti asinissimi, non studiano e non leggono per me è un dramma! penso che leggere sia importante così come saper scrivere soprattutto per la scoperta di altri mondi e di modi di “sentire”. Televisione e computer non sono sufficienti. I professori hanno il compito di appassionare i ragazzi, qualsiasi lettura va bene ma con questa premessa. In questi anni ho cercato di farlo io, risultato:i miei figli mi ascoltano, conoscono sommariamente ma non prendono l’iniziativa, devo farlo io(che fatica). Temo che sconteranno questo quando saranno grandi. Penso che sia più importante leggere da piccoli che da grandi perchè le “fondamenta” solide anche se poi non si ricorda niente o poco si sviluppano grazie a esperienze culturali fatte in età scolare.Poi risulta difficile colmare i buchi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132361 Massimo Maugeri Sun, 21 Nov 2010 20:26:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132361 @ Sara In bocca al lupo per la tua tesi di laurea. Se un testo non ti “entra pienamente dentro” mentre lo leggi, hai tutto il diritto (Pennac docet) di interrompere la lettura e dedicarti ad altro. @ Sara
In bocca al lupo per la tua tesi di laurea.
Se un testo non ti “entra pienamente dentro” mentre lo leggi, hai tutto il diritto (Pennac docet) di interrompere la lettura e dedicarti ad altro.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132359 Massimo Maugeri Sun, 21 Nov 2010 20:24:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132359 Un caro saluto e un ringraziamento a tutti i nuovi intervenuti: Gianluca, Giampiero, Daniela, Giulia, Erika, Federica e Valeria, Sofia, Federico e Giulia, Un caro saluto e un ringraziamento a tutti i nuovi intervenuti: Gianluca, Giampiero, Daniela, Giulia, Erika, Federica e Valeria, Sofia, Federico e Giulia,

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Di: Sara http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132273 Sara Sat, 20 Nov 2010 22:28:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132273 Di certo la lettura oggi ha forse un po' perso parte di quel fascino che le apparteneva e questo è dovuto a numerosi fattori: la tecnologia e i nuovi mezzi di comunicazione in primo luogo, ma anche i mille altri interessi che invadono il nostro tempo libero e una vita fatta di sempre meno spazi da potersi ritagliare. Non mi sento di dare consigli ai giovani perché io stessa sono giovane, anche se non più adolescente; se proprio dovessi fare delle proposte di lettura a dei ragazzi delle medie o del liceo, di certo consiglierei loro di iniziare ad accostarsi ai nostri grandi narratori contemporanei (Calvino, Sciascia, Morante, per fare alcuni esempi), un impegno che io stessa mi sono da tempo assunta, e consiglierei ai docenti di proporre ai ragazzi questi autori a mio avviso poco trattati e valutati nell'ambiente scolastico. Per quanto riguarda il mio rapporto personale con la lettura, mi sento in dovere di testimoniare che in queste ultime settimane, dopo un intenso periodo di letture interessanti e coinvolgenti, che mi hanno attirata e condotta verso storie che mi sono rimaste dentro, non sto purtroppo riuscendo a a dedicarmi intensamente alla lettura di puro svago, perché sto preparando la tesi di laurea e gli ultimi esami e quindi per forza di cose devo dedicare gran parte del mio tempo a leggere e metabolizzare ciò che mi viene assegnato, ma soprattutto perché la mia ultima scelta narrativa non mi sta pienamente soddisfacendo. In merito a questo però, confido nel fatto che molte persone intorno a me mi stanno regalando stimoli nuovi, per cui prestissimo farò un nuovo tentativo (non consideratemi "vigliacca", ma se un testo non mi "entra pienamente dentro" mentre lo leggo, non riesco a trovare in me stessa la forza di volontà che possa spingermi a terminarlo...anzi, vorrei sapere anche in merito a questo argomento cosa ne pensate). In generale, non credo che si possa dire che la lettura venga considerata proprio una perdita di tempo; certo, esistono persone che non leggono mai, ma a mio avviso sono sempre una minoranza in confronto a quelle, giovani e meno giovani, che più o meno assiduamente si accostano a questo mezzo straordinario...e spesso non è importante, forse "quanto" si legge, ma la qualità di ciò che si legge. Sara Di certo la lettura oggi ha forse un po’ perso parte di quel fascino che le apparteneva e questo è dovuto a numerosi fattori: la tecnologia e i nuovi mezzi di comunicazione in primo luogo, ma anche i mille altri interessi che invadono il nostro tempo libero e una vita fatta di sempre meno spazi da potersi ritagliare. Non mi sento di dare consigli ai giovani perché io stessa sono giovane, anche se non più adolescente; se proprio dovessi fare delle proposte di lettura a dei ragazzi delle medie o del liceo, di certo consiglierei loro di iniziare ad accostarsi ai nostri grandi narratori contemporanei (Calvino, Sciascia, Morante, per fare alcuni esempi), un impegno che io stessa mi sono da tempo assunta, e consiglierei ai docenti di proporre ai ragazzi questi autori a mio avviso poco trattati e valutati nell’ambiente scolastico.
Per quanto riguarda il mio rapporto personale con la lettura, mi sento in dovere di testimoniare che in queste ultime settimane, dopo un intenso periodo di letture interessanti e coinvolgenti, che mi hanno attirata e condotta verso storie che mi sono rimaste dentro, non sto purtroppo riuscendo a a dedicarmi intensamente alla lettura di puro svago, perché sto preparando la tesi di laurea e gli ultimi esami e quindi per forza di cose devo dedicare gran parte del mio tempo a leggere e metabolizzare ciò che mi viene assegnato, ma soprattutto perché la mia ultima scelta narrativa non mi sta pienamente soddisfacendo. In merito a questo però, confido nel fatto che molte persone intorno a me mi stanno regalando stimoli nuovi, per cui prestissimo farò un nuovo tentativo (non consideratemi “vigliacca”, ma se un testo non mi “entra pienamente dentro” mentre lo leggo, non riesco a trovare in me stessa la forza di volontà che possa spingermi a terminarlo…anzi, vorrei sapere anche in merito a questo argomento cosa ne pensate).
In generale, non credo che si possa dire che la lettura venga considerata proprio una perdita di tempo; certo, esistono persone che non leggono mai, ma a mio avviso sono sempre una minoranza in confronto a quelle, giovani e meno giovani, che più o meno assiduamente si accostano a questo mezzo straordinario…e spesso non è importante, forse “quanto” si legge, ma la qualità di ciò che si legge.
Sara

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Di: Sofia(istituto Quintiliano siracusa) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132122 Sofia(istituto Quintiliano siracusa) Fri, 19 Nov 2010 19:22:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132122 Il mondo della lettura da qualche anno ha subito notevoli cambiamenti, che hanno portato ad apprezzarlo maggiormente su internet e a considerare spesso quello cartaceo una perdita di tempo. A me piace leggere e penso che tra noi ragazzi questa passione non sia del tutto persa ma “soffocata” dai nostri diversi interessi. Sicuramente molti hanno trovato il libro “giusto” quello che, attraverso le parole, i personaggi e i sentimenti descritti, ha suscitato l’interesse portandoci ad esplorare sempre nuovi “mondi”. Gran parte dei valori del passato sono andati perduti, ma a mio parare possiamo evitare che ciò accada anche per la lettura, è necessario che i docenti attraverso una presentazione accattivante dei libri suscitino la curiosità e aiutino a far apprezzare il valore della lettura e dell’interpretazione personale di un libro tutto questo non può essere infatti sostituito da una “tavola” elettronica o da un audiobook! Il mondo della lettura da qualche anno ha subito notevoli cambiamenti, che hanno portato ad apprezzarlo maggiormente su internet e a considerare spesso quello cartaceo una perdita di tempo. A me piace leggere e penso che tra noi ragazzi questa passione non sia del tutto persa ma “soffocata” dai nostri diversi interessi. Sicuramente molti hanno trovato il libro “giusto” quello che, attraverso le parole, i personaggi e i sentimenti descritti, ha suscitato l’interesse portandoci ad esplorare sempre nuovi “mondi”. Gran parte dei valori del passato sono andati perduti, ma a mio parare possiamo evitare che ciò accada anche per la lettura, è necessario che i docenti attraverso una presentazione accattivante dei libri suscitino la curiosità e aiutino a far apprezzare il valore della lettura e dell’interpretazione personale di un libro tutto questo non può essere infatti sostituito da una “tavola” elettronica o da un audiobook!

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Di: Federcico & Giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132098 Federcico & Giulia Fri, 19 Nov 2010 16:22:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132098 Ciao siamo Federico e Giulia abbiamo 17 anni, siamo due studenti dell'istituto Quintiliano (Siracusa). Noi pensiamo che gli studenti non siano più così presi dalla lettura di notizie poichè, usando molto spesso internet, preferiscano leggere lì le notizie anziché comprare il giornale. Per quanto riguarda la lettura di libri, pensiamo che il ragazzo di oggi debba essere stimolato nella lettura in modo diverso ovvero, nelle scuole, i docenti dovrebbero consigliare ai ragazzi di leggere libri adatti ai propri gusti, anzichè essere costretti indirettamente a leggere un libro che magari non catturi del tutto la loro attenzione! Secondo noi il libro ideale deve essere qualcosa di personale, poichè ognuno ci si possa rispecchiare! Ciao siamo Federico e Giulia abbiamo 17 anni, siamo due studenti dell’istituto Quintiliano (Siracusa). Noi pensiamo che gli studenti non siano più così presi dalla lettura di notizie poichè, usando molto spesso internet, preferiscano leggere lì le notizie anziché comprare il giornale. Per quanto riguarda la lettura di libri, pensiamo che il ragazzo di oggi debba essere stimolato nella lettura in modo diverso ovvero, nelle scuole, i docenti dovrebbero consigliare ai ragazzi di leggere libri adatti ai propri gusti, anzichè essere costretti indirettamente a leggere un libro che magari non catturi del tutto la loro attenzione! Secondo noi il libro ideale deve essere qualcosa di personale, poichè ognuno ci si possa rispecchiare!

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132091 Anonimo Fri, 19 Nov 2010 15:39:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132091 Il mondo della lettura da qualche anno ha subito notevoli cambiamenti, che hanno portato ad apprezzarlo maggiormente su internet e a considerare spesso quello cartaceo una perdita di tempo. A me piace leggere e penso che tra noi ragazzi questa passione non sia del tutto persa ma "soffocata" dai nostri diversi interessi. Sicuramente molti hanno trovato il libro "giusto" quello che, attraverso le parole, i personaggi e i sentimenti descritti, ha suscitato l'interesse portandoci ad esplorare sempre nuovi "mondi". Gran parte dei valori del passato sono andati perduti, ma a mio parare possiamo evitare che ciò accada anche per la lettura, è necessario che i docenti attraverso una presentazione accattivante dei libri suscitino la curiosità e aiutino a far apprezzare il valore della lettura e dell'interpretazione personale di un libro tutto questo non può essere infatti sostituito da una "tavola" elettronica o da un audiobook! Sofia ( istituto Quintiliano Siracusa) Il mondo della lettura da qualche anno ha subito notevoli cambiamenti, che hanno portato ad apprezzarlo maggiormente su internet e a considerare spesso quello cartaceo una perdita di tempo. A me piace leggere e penso che tra noi ragazzi questa passione non sia del tutto persa ma “soffocata” dai nostri diversi interessi. Sicuramente molti hanno trovato il libro “giusto” quello che, attraverso le parole, i personaggi e i sentimenti descritti, ha suscitato l’interesse portandoci ad esplorare sempre nuovi “mondi”. Gran parte dei valori del passato sono andati perduti, ma a mio parare possiamo evitare che ciò accada anche per la lettura, è necessario che i docenti attraverso una presentazione accattivante dei libri suscitino la curiosità e aiutino a far apprezzare il valore della lettura e dell’interpretazione personale di un libro tutto questo non può essere infatti sostituito da una “tavola” elettronica o da un audiobook! Sofia ( istituto Quintiliano Siracusa)

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132090 Anonimo Fri, 19 Nov 2010 15:23:23 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132090 Siamo Federica e Valeria,abbiamo 17anni e frequentiamo l'istituto Quintiliano. Abbiamo letto diversi commenti e abbiamo deciso di rispondere anche noi alle domande proposte.Secondo noi,non è vero che i giovani non si interessano alla lettura di un libro, è solamente cambiato il modo di leggere! Molte persone che conosciamo preferiscono leggere via internet. Ad esempio non si acquistano più i quotidiani la mattina come si faceva prima ma adesso le informazioni, le notizie di cronaca ecc. si trovano online. Noi ragazzi siamo "costretti" a scuola a dover leggere dei libri che non suscitano alcun interesse, molte volte non riusciamo a portare a termine la lettura del libro perchè ci annoiamo. Alcune volte preferiamo la visione di un film, piuttosto che leggere il libro. Chi ha detto che la cultura deve passare solo attraverso il senso della vista? Perchè non con l'udito?!? Secondo noi questo invoglierebbe moltissimi giovani a conoscere di più. La maggior parte dei libri che riscontra successo tra i giovani sono i libri di avventura, d'amore, gialli e di fantascienza. A noi interessano i libri di amore. Forse i giovani d'oggi non trovano il loro libro ideale perchè non riflettono sui loro stati d'animo e su cosa potrebbe attirare la loro attenzione! Siamo Federica e Valeria,abbiamo 17anni e frequentiamo l’istituto Quintiliano. Abbiamo letto diversi commenti e abbiamo deciso di rispondere anche noi alle domande proposte.Secondo noi,non è vero che i giovani non si interessano alla lettura di un libro, è solamente cambiato il modo di leggere! Molte persone che conosciamo preferiscono leggere via internet. Ad esempio non si acquistano più i quotidiani la mattina come si faceva prima ma adesso le informazioni, le notizie di cronaca ecc. si trovano online. Noi ragazzi siamo “costretti” a scuola a dover leggere dei libri che non suscitano alcun interesse, molte volte non riusciamo a portare a termine la lettura del libro perchè ci annoiamo. Alcune volte preferiamo la visione di un film, piuttosto che leggere il libro. Chi ha detto che la cultura deve passare solo attraverso il senso della vista? Perchè non con l’udito?!? Secondo noi questo invoglierebbe moltissimi giovani a conoscere di più. La maggior parte dei libri che riscontra successo tra i giovani sono i libri di avventura, d’amore, gialli e di fantascienza. A noi interessano i libri di amore. Forse i giovani d’oggi non trovano il loro libro ideale perchè non riflettono sui loro stati d’animo e su cosa potrebbe attirare la loro attenzione!

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Di: Erika http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132087 Erika Fri, 19 Nov 2010 15:13:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132087 Ciao a tutti mi chiamo Erika è ho 18 anni e frequento il liceo Quintiliano di Siracusa.Io posso dire di non amare la lettura perchè non sono mai riuscita a leggere un libro...forse perchè ho sempre letto o tentato di leggere dei generi letterari che non mi intrigavano molto fino a quando la mia professoressa di Italiano e la ringrazio ci ha proposto di leggere un libro di Lia Levi ed io ho letto "trilogia della memori"è un libro composto da tre romanzi che raccontato delle storie ambientate nel periodo del nazismo ed io sono riuscita a divorarmi tre romanzi in meno di un mese...quindi posso ben dire che grazie alla mia professoressa di italiano mi ha fatto scoprire la passione per la lettura di questi libri ambientati in quel periodo...quindi io dico che se una persona sa cercare il libro giusto o almeno prova a leggere vari libri prima o poi lo scopre il genere letterario che più piace... Ps:siamo noi che non vogliamo trovare la forza di leggere un libro che forse ansi è la cosa più bella e rilassante che c'è perchè si scoprono tante cose belle e interessanti e si impara pure a leggere e scrivere bene...;) Ciao a tutti mi chiamo Erika è ho 18 anni e frequento il liceo Quintiliano di Siracusa.Io posso dire di non amare la lettura perchè non sono mai riuscita a leggere un libro…forse perchè ho sempre letto o tentato di leggere dei generi letterari che non mi intrigavano molto fino a quando la mia professoressa di Italiano e la ringrazio ci ha proposto di leggere un libro di Lia Levi ed io ho letto “trilogia della memori”è un libro composto da tre romanzi che raccontato delle storie ambientate nel periodo del nazismo ed io sono riuscita a divorarmi tre romanzi in meno di un mese…quindi posso ben dire che grazie alla mia professoressa di italiano mi ha fatto scoprire la passione per la lettura di questi libri ambientati in quel periodo…quindi io dico che se una persona sa cercare il libro giusto o almeno prova a leggere vari libri prima o poi lo scopre il genere letterario che più piace…
Ps:siamo noi che non vogliamo trovare la forza di leggere un libro che forse ansi è la cosa più bella e rilassante che c’è perchè si scoprono tante cose belle e interessanti e si impara pure a leggere e scrivere bene…;)

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132084 Anonimo Fri, 19 Nov 2010 15:07:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132084 Salve amici di penna! =) Sono Giulia una studentessa del quarto anno del liceo Quintiliano(Siracusa) Dopo un'accurata lettura dei commenti rilasciati in questo blog ho notato la mancanza della descrizione del libro ideale! Secondo me non esiste un libro ideale in quanto l'interesse che un libro può suscitare è dato dal momento e dallo stato d'animo del periodo che un soggetto vive. Personalmente amo leggere quei libri che trattano materia fantasy o di avventura, può capitare però che a volte osservando il titolo e la copertina venga attratta da un libro...anche se non rispecchia il mio genere di lettura! Penso inoltre che i libri debbano restare su carta poichè un libro riprodotto in audio o visualizzato sul desktop di un computer non può sostituire il piacere della lettura! Salve amici di penna! =) Sono Giulia una studentessa del quarto anno del liceo Quintiliano(Siracusa)
Dopo un’accurata lettura dei commenti rilasciati in questo blog ho notato la mancanza della descrizione del libro ideale! Secondo me non esiste un libro ideale in quanto l’interesse che un libro può suscitare è dato dal momento e dallo stato d’animo del periodo che un soggetto vive. Personalmente amo leggere quei libri che trattano materia fantasy o di avventura, può capitare però che a volte osservando il titolo e la copertina venga attratta da un libro…anche se non rispecchia il mio genere di lettura! Penso inoltre che i libri debbano restare su carta poichè un libro riprodotto in audio o visualizzato sul desktop di un computer non può sostituire il piacere della lettura!

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132083 Anonimo Fri, 19 Nov 2010 14:53:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132083 Sono Daniela una ragazza di 17 anni del Quintiliano di Siracusa. Io nono amo la lettura,preferisco vedere un film che leggere un libro. Quando vedo un film riesco a immedesimarmi nei personaggi, cosa che non riesco a fare durante la lettura. Proprio per questo motivo non riesco a dire quale secondo me può essere il libro ideale. Comunque se parliamo di lettura in generale c'è internet che può essere utilizzato come mezzo per cercare e trovare ciò che interessa. La lettura in definitiva deve essere considerata come un hobby! Sono Daniela una ragazza di 17 anni del Quintiliano di Siracusa. Io nono amo la lettura,preferisco vedere un film che leggere un libro. Quando vedo un film riesco a immedesimarmi nei personaggi, cosa che non riesco a fare durante la lettura. Proprio per questo motivo non riesco a dire quale secondo me può essere il libro ideale. Comunque se parliamo di lettura in generale c’è internet che può essere utilizzato come mezzo per cercare e trovare ciò che interessa. La lettura in definitiva deve essere considerata come un hobby!

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Di: Giampiero http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132082 Giampiero Fri, 19 Nov 2010 14:47:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132082 Dalla favola ai racconti delle fiabe ai romanzi, i libri e la lettura sono sempre stati per l'uomo un'arma per stuzzicare la propria fantasia ed immaginazione.Per me il libro ideale dovrebbe avere tre caratteristiche fondamentali: deve saper sconvolgere e stupire il lettore mettendolo in crisi in modo da far pensare e riflettere su cose che pensa siano scontate, deve avere un linguaggio semplice ma che nasconda significati profondi e toccanti e deve avere una storia bella e accattivante e che lasci spazio per la fantasia di chi legge, magari con un finale che possa avere un seguito! Dalla favola ai racconti delle fiabe ai romanzi, i libri e la lettura sono sempre stati per l’uomo un’arma per stuzzicare la propria fantasia ed immaginazione.Per me il libro ideale dovrebbe avere tre caratteristiche fondamentali: deve saper sconvolgere e stupire il lettore mettendolo in crisi in modo da far pensare e riflettere su cose che pensa siano scontate, deve avere un linguaggio semplice ma che nasconda significati profondi e toccanti e deve avere una storia bella e accattivante e che lasci spazio per la fantasia di chi legge, magari con un finale che possa avere un seguito!

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Di: Gianluca Latina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132076 Gianluca Latina Fri, 19 Nov 2010 14:02:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132076 Siamo Gianluca, Mattia e Mauro della 4^ Liceo Quintiliano di Siracusa. Al giorno d'oggi, leggere un libro è, fra i giovani, un passatempo sempre meno frequente. Proprio i giovani, avvicinandosi al mondo della tecnologia, si sono "dimenticati" del piacere della lettura di un libro. Ogni ragazzo dovrebbe cercare di scegliere un libro secondo le proprie passioni e i propri hobby; infatti, la lettura potrebbe attirarlo se il libro trattasse di essi. La scuola cerca in qualche modo di avvicinare alla lettura i giovani svolgendo attività e progetti di lettura. Ogni ragazzo leggendo un libro ha una propria interpretazione di ciò che legge; quest'ultima può essere diversa da quella dell'autore e da quella di altri lettori. Secondo noi, è vero che i ragazzi si allontanano dalla lettura di un libro o di un quotidiano scritto su carta, ma è anche vero che essi sono i primi a tenersi informati tramite Internet. Bisognerebbe, quindi, riavvicinarsi alla lettura dei libri e dei quotidiani semplicemente per non dimenticare il piacere di possedere la cultura tra le proprie mani. Siamo Gianluca, Mattia e Mauro della 4^ Liceo Quintiliano di Siracusa.
Al giorno d’oggi, leggere un libro è, fra i giovani, un passatempo sempre meno frequente. Proprio i giovani, avvicinandosi al mondo della tecnologia, si sono “dimenticati” del piacere della lettura di un libro. Ogni ragazzo dovrebbe cercare di scegliere un libro secondo le proprie passioni e i propri hobby; infatti, la lettura potrebbe attirarlo se il libro trattasse di essi.
La scuola cerca in qualche modo di avvicinare alla lettura i giovani svolgendo attività e progetti di lettura. Ogni ragazzo leggendo un libro ha una propria interpretazione di ciò che legge; quest’ultima può essere diversa da quella dell’autore e da quella di altri lettori.
Secondo noi, è vero che i ragazzi si allontanano dalla lettura di un libro o di un quotidiano scritto su carta, ma è anche vero che essi sono i primi a tenersi informati tramite Internet.
Bisognerebbe, quindi, riavvicinarsi alla lettura dei libri e dei quotidiani semplicemente per non dimenticare il piacere di possedere la cultura tra le proprie mani.

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Di: alessia e michela http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132058 alessia e michela Fri, 19 Nov 2010 11:09:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132058 Vediamo nomi in eccessi e stravolto quel che avevamo in mente; forse abbiamo aggiunto qualcosa che era nella memoria del mouse. Ma si capisce il senso e: maledetta fretta! Alessia e Michela Vediamo nomi in eccessi e stravolto quel che avevamo in mente; forse abbiamo aggiunto qualcosa che era nella memoria del mouse. Ma si capisce il senso e: maledetta fretta!
Alessia e Michela

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Di: alessia e michela http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132056 alessia e michela Fri, 19 Nov 2010 11:03:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132056 CONCORSO LETTERARIO internazionale gratuito Già che ci siamo e in sintonia con ciò che Antonella dice nella intervista soprastante resa a Giorgio Agnisola-l'Avvenire: "Quando i ragazzi scopriranno che i libri si parlano tra loro e dialogano con il lettore, che i libri sono la più grande rete di relazioni ad altro tasso emotivo – altro che internet – che l’uomo abbia mai creato e che questa rete si interfaccia di continuo con la pittura, la musica, il teatro, il cinema e la stessa società civile, allora sì che tornerà l’interesse per la lettura", lunedì sera sarà pronto il regolamento di un concorso che stiamo organizzando con la nostra associazione Meltin'Bo da cui è appena nata Meltin'Books (recensioni, letture pubbliche, presentazione libri, pubblicazioni). Naturalmente "Asino chi legge" e "La coda di pesce che inseguiva l'amore" saranno con noi. Alessia e Michela Alessia e Michela Si incentra proprio sugli aspetti che Antonella evidenzia (poesia, racconti, romanzi, testi per reading-teatro, sceneggiature per fumetti, illustrazioni). Cercheremo di dare visibilità anche qui, se Massimo lo vorrà, per dare modo ai giovani che sono felicemente apparsi di spedire i loro contributi. Alessia e Michela CONCORSO LETTERARIO internazionale gratuito

Già che ci siamo e in sintonia con ciò che Antonella dice nella intervista soprastante resa a Giorgio Agnisola-l’Avvenire: “Quando i ragazzi scopriranno che i libri si parlano tra loro e dialogano con il lettore, che i libri sono la più grande rete di relazioni ad altro tasso emotivo – altro che internet – che l’uomo abbia mai creato e che questa rete si interfaccia di continuo con la pittura, la musica, il teatro, il cinema e la stessa società civile, allora sì che tornerà l’interesse per la lettura”, lunedì sera sarà pronto il regolamento di un concorso che stiamo organizzando con la nostra associazione Meltin’Bo da cui è appena nata Meltin’Books (recensioni, letture pubbliche, presentazione libri, pubblicazioni).

Naturalmente “Asino chi legge” e “La coda di pesce che inseguiva l’amore” saranno con noi.

Alessia e Michela
Alessia e Michela
Si incentra proprio sugli aspetti che Antonella evidenzia (poesia, racconti, romanzi, testi per reading-teatro, sceneggiature per fumetti, illustrazioni).

Cercheremo di dare visibilità anche qui, se Massimo lo vorrà, per dare modo ai giovani che sono felicemente apparsi di spedire i loro contributi.
Alessia e Michela

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Di: alessia e michela http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-132052 alessia e michela Fri, 19 Nov 2010 10:42:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-132052 Scusa Antonella, ci lasciamo equivocare abbastanza spesso giacché tendiamo a scrivere molto. Sul "creativa" volevamo alludere a chi ha inventato scuole sfruttando il fascino della parola senza immaginare la costruzione di una struttura adeguata o senza adeguata esperienza dell'insegnanete unico. Sono tantissime in Italia e nel mondo: ciò ci insospettisce. Noi siamo rimaste ancorate a questa idea fondamentale: l'insegnante deve affascinare, fare innamorare l'allievo per dargli modo di apprendere e poi creare. Se non scatta questo meccanismo, l'operazione si riduce a un gesto che serve a mettere a posto la coscienza ("ho seguito un corso di scrittura creativa, dunque posso scrivere-creare) e avvalersene nei curriculum e tra gli amici. E' evidente, invece, l'utilità in se della faccenda e anche del nome quando si rinviene che ci dici. Siamo meno turbate (sorriso, stereofonico)? Si. Restano, le turbe, giacché probabilmente restano le scuole di scrittura creativa senza nulla di creativo. E' chiaro che nessuno ci ha dato la patente per attribuire voti alle scuole di scrittura, ma sarebbe bello che davvero contribuissero almeno a far venire la voglia di leggere, azione che ci pare ineludibile per scrivere. Grazie affettuoso per l'attenzione. Alessia e Michela Scusa Antonella, ci lasciamo equivocare abbastanza spesso giacché tendiamo a scrivere molto. Sul “creativa” volevamo alludere a chi ha inventato scuole sfruttando il fascino della parola senza immaginare la costruzione di una struttura adeguata o senza adeguata esperienza dell’insegnanete unico. Sono tantissime in Italia e nel mondo: ciò ci insospettisce.
Noi siamo rimaste ancorate a questa idea fondamentale: l’insegnante deve affascinare, fare innamorare l’allievo per dargli modo di apprendere e poi creare. Se non scatta questo meccanismo, l’operazione si riduce a un gesto che serve a mettere a posto la coscienza (“ho seguito un corso di scrittura creativa, dunque posso scrivere-creare) e avvalersene nei curriculum e tra gli amici.
E’ evidente, invece, l’utilità in se della faccenda e anche del nome quando si rinviene che ci dici.

Siamo meno turbate (sorriso, stereofonico)? Si.

Restano, le turbe, giacché probabilmente restano le scuole di scrittura creativa senza nulla di creativo. E’ chiaro che nessuno ci ha dato la patente per attribuire voti alle scuole di scrittura, ma sarebbe bello che davvero contribuissero almeno a far venire la voglia di leggere, azione che ci pare ineludibile per scrivere.

Grazie affettuoso per l’attenzione.
Alessia e Michela

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131965 Massimo Maugeri Thu, 18 Nov 2010 22:36:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131965 @ Antonella Cilento Cara Antonella, continua a tenerci aggiornati sul cammino di questo tuo ottimo libro: "Asino chi legge" (Guanda). @ Antonella Cilento
Cara Antonella, continua a tenerci aggiornati sul cammino di questo tuo ottimo libro: “Asino chi legge” (Guanda).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131964 Massimo Maugeri Thu, 18 Nov 2010 22:29:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131964 @ Salvo Zappulla Mi accingo a pubblicare un post su "La coda di pesce che inseguiva l'amore". Se ti vuoi guadagnare la pagnotta, puoi farlo benissimo lì. :) @ Salvo Zappulla
Mi accingo a pubblicare un post su “La coda di pesce che inseguiva l’amore”. Se ti vuoi guadagnare la pagnotta, puoi farlo benissimo lì. :)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131963 Massimo Maugeri Thu, 18 Nov 2010 22:28:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131963 Cara Mariacristina, ben detto! Brava! - Un saluto anche a Maria Lucia. Cara Mariacristina, ben detto! Brava!
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Un saluto anche a Maria Lucia.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131962 Massimo Maugeri Thu, 18 Nov 2010 22:27:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131962 Cara Desirèe, sul tuo omonimo Vitaliano Brancati ti consiglio di visionare questo post: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/10/06/centanni-di-vitaliano-brancati/ Ci sono anche due video interessanti. Cara Desirèe, sul tuo omonimo Vitaliano Brancati ti consiglio di visionare questo post: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/10/06/centanni-di-vitaliano-brancati/
Ci sono anche due video interessanti.

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Di: Salvo Zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131949 Salvo Zappulla Thu, 18 Nov 2010 18:48:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131949 Cara Desirèe (e scusate se mi intrometto) accantona per adesso Brancati. Se vuoi iniziare con una bella lettura che lasci il segno, leggi LA CODA DI PESCE CHE INSEGUIVA L'AMORE un romanzo scritto a quattro mani da Simona Lo Iacono e Massimo Maugeri, da domani in tutte le librerie siciliane. Una favola che ha il dono dell'incanto e invita a sognare. Scusate il fuori programma, ma Maugeri mi ha appena assunto come suo agente pubblicitario e devo pur guadagnarmi la pagnotta. Cara Desirèe (e scusate se mi intrometto) accantona per adesso Brancati. Se vuoi iniziare con una bella lettura che lasci il segno, leggi LA CODA DI PESCE CHE INSEGUIVA L’AMORE un romanzo scritto a quattro mani da Simona Lo Iacono e Massimo Maugeri, da domani in tutte le librerie siciliane. Una favola che ha il dono dell’incanto e invita a sognare.

Scusate il fuori programma, ma Maugeri mi ha appena assunto come suo agente pubblicitario e devo pur guadagnarmi la pagnotta.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131947 Maria Lucia Riccioli Thu, 18 Nov 2010 18:01:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131947 Brava Mariacristina... quando leggo che ragazzi come te amano i libri credo che il mio lavoro non sia inutile, ti ringrazio! :-) Brava Mariacristina… quando leggo che ragazzi come te amano i libri credo che il mio lavoro non sia inutile, ti ringrazio!
:-)

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131946 Anonimo Thu, 18 Nov 2010 17:57:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131946 ciao sono mariacristina e ho 17 anni. Il mio approccio con la lettura è avvenuto in modo forzato da parte dei miei insegnati delle scuole medie ma oggi sono fiera di dire che senza lettura la mia vita sarebbe vuota poichè molte volte i libri mi suscitano emozioni. E' qualcosa di indiscrivibile ma so che chi è solito leggere capirà. Purtroppo i ragazzi di oggi non sanno cosa si perdono perchè pensano che sia tempo sprecato quando in realtà è tutto l'opposto. SONO FIERA DI LEGGERE ciao sono mariacristina e ho 17 anni.
Il mio approccio con la lettura è avvenuto in modo forzato da parte dei miei insegnati delle scuole medie ma oggi sono fiera di dire che senza lettura la mia vita sarebbe vuota poichè molte volte i libri mi suscitano emozioni. E’ qualcosa di indiscrivibile ma so che chi è solito leggere capirà. Purtroppo i ragazzi di oggi non sanno cosa si perdono perchè pensano che sia tempo sprecato quando in realtà è tutto l’opposto.
SONO FIERA DI LEGGERE

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Di: Desirèe Brancati http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131930 Desirèe Brancati Thu, 18 Nov 2010 13:22:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131930 non ho mai letto questo, a quanto pare, noto scrittore. Mi sono però documentata non appena ho letto il tuo intervento. Premesso che la cosa non mi dispiacerebbe per nulla, chissà che non sia un mio parente! Ad ogni modo grazie per aver affiancato il mio nome ad "una piacevole sorpresa". Spero quindi, con l'aiuto certo della scuola, di incontrare più scrittori di quanti ne conosca. Ahimè, magari potrei anche imparare qualcosa in più o pubblicare uno dei miei piccoli lavori! :). non ho mai letto questo, a quanto pare, noto scrittore. Mi sono però documentata non appena ho letto il tuo intervento. Premesso che la cosa non mi dispiacerebbe per nulla, chissà che non sia un mio parente! Ad ogni modo grazie per aver affiancato il mio nome ad “una piacevole sorpresa”. Spero quindi, con l’aiuto certo della scuola, di incontrare più scrittori di quanti ne conosca. Ahimè, magari potrei anche imparare qualcosa in più o pubblicare uno dei miei piccoli lavori! :) .

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131875 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:59:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131875 A tutti voi, una serena notte. A tutti voi, una serena notte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131874 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:58:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131874 @ Desirèe Brancati Cara Desirèe, hai scritto: "Detto da me, una ragazza che ama molto di più scrivere piuttosto che leggere, integrare l’incontro fisico con quello virtuale sarebbe un’occasione veramente unica. C’è da dire però, che se dovessi decidere tra le due opportunità, sceglierei senza alcun dubbio la prima. Io amo il confronto diretto con ciò che leggo, il “contatto fisico” delle parole, le pause dei discorsi o quelle di riflessione." - Cara Desirèe, hai perfettamente ragione e sono più che d'accordo con te. Il web, Internet, non potrà mai sostituire la bellezza e la magia di un incontro "fisico". È solo un medium... che se usato in maniera intelligente, però, può riservare piacevoli sorprese. Come quella di dialogare con una ragazza che ama scrivere e che porta il cognome di un noto scrittore siciliano. Hai mai letto Vitaliano Brancati? http://it.wikipedia.org/wiki/Vitaliano_Brancati @ Desirèe Brancati
Cara Desirèe, hai scritto: “Detto da me, una ragazza che ama molto di più scrivere piuttosto che leggere, integrare l’incontro fisico con quello virtuale sarebbe un’occasione veramente unica. C’è da dire però, che se dovessi decidere tra le due opportunità, sceglierei senza alcun dubbio la prima. Io amo il confronto diretto con ciò che leggo, il “contatto fisico” delle parole, le pause dei discorsi o quelle di riflessione.”
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Cara Desirèe,
hai perfettamente ragione e sono più che d’accordo con te. Il web, Internet, non potrà mai sostituire la bellezza e la magia di un incontro “fisico”. È solo un medium… che se usato in maniera intelligente, però, può riservare piacevoli sorprese.
Come quella di dialogare con una ragazza che ama scrivere e che porta il cognome di un noto scrittore siciliano.
Hai mai letto Vitaliano Brancati?
http://it.wikipedia.org/wiki/Vitaliano_Brancati

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131873 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:53:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131873 Dimenticavo di ringraziare Alex Aretino (lo faccio adesso). Dimenticavo di ringraziare Alex Aretino (lo faccio adesso).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131872 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:52:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131872 @ Elvira Siringo Ti contatterò personalmente per proporti qualcosa... @ Elvira Siringo
Ti contatterò personalmente per proporti qualcosa…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131871 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:52:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131871 @ Antonella Cilento Cara Antonella, davvero bella l'intervista pubblicata su "Avvenire". Aggiornaci, sulle novità riguardanti questo tuo libro. @ Antonella Cilento
Cara Antonella, davvero bella l’intervista pubblicata su “Avvenire”.
Aggiornaci, sulle novità riguardanti questo tuo libro.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131870 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:51:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131870 Ancora un ringraziamento speciale a Elvira Siringo e a tutti gli studenti intervenuti: Andrea Manolio, Paola Matera, Daniela Gangi, Desirèe Brancati, Noemi Gennaro, Francesco Alescio, Mariano Calvo, Martina Sicari, Simone Cardinale, Sara, Sonia, Silvia, Simone, Andrea, Andrea Di Noto, Giacomo Cintorrino, Cinzia Ferrini, Bianca&Nicole, Antonio Greco. - Cari ragazzi, vi ringrazio tutti (uno per uno)... e nel farlo sento davvero il desiderio di citare i vostri nomi. Passate da queste parti, se avete tempo e voglia. E intervenite, se vi va. Queste discussioni che organizzo sono anche (e soprattutto) per voi. E ogni volta che lascerete un commentino, farete felice un "uomo con la camicia celeste" (questo è il nomignolo che mi hanno affibbiato in Rete. Ancora un ringraziamento speciale a Elvira Siringo e a tutti gli studenti intervenuti: Andrea Manolio, Paola Matera, Daniela Gangi, Desirèe Brancati, Noemi Gennaro, Francesco Alescio, Mariano Calvo, Martina Sicari, Simone Cardinale, Sara, Sonia, Silvia, Simone, Andrea, Andrea Di Noto, Giacomo Cintorrino, Cinzia Ferrini, Bianca&Nicole, Antonio Greco.
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Cari ragazzi, vi ringrazio tutti (uno per uno)… e nel farlo sento davvero il desiderio di citare i vostri nomi.
Passate da queste parti, se avete tempo e voglia.
E intervenite, se vi va. Queste discussioni che organizzo sono anche (e soprattutto) per voi.
E ogni volta che lascerete un commentino, farete felice un “uomo con la camicia celeste” (questo è il nomignolo che mi hanno affibbiato in Rete.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131869 Massimo Maugeri Wed, 17 Nov 2010 21:42:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131869 Grazie per il tuo commento, cara Paola. E grazie a Laura. Ringrazio anche Francesca Giulia, Simona, Amelia ed Emilio intervenuti ieri. Grazie per il tuo commento, cara Paola. E grazie a Laura.
Ringrazio anche Francesca Giulia, Simona, Amelia ed Emilio intervenuti ieri.

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Di: Paola http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131860 Paola Wed, 17 Nov 2010 20:17:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131860 "Siete d’accordo sul fatto che da qualche anno leggere è considerato una sorta di errore, una perdita di tempo, un insignificante vizio?"... caro Massimo, sai quante volte mi sono sentita dire: "Non mi piace leggere, è tempo perso, ho di meglio da fare"??? Non c'è nulla di più triste di una frase del genere. E come ribattere quando il sordo non vuol sentire? La colpa di chi è? Secondo me della scuola che negli anni passati (parlo dei miei, anni '70-'80 in particolare) ha "lavorato" male sugli studenti, portandoli ad odiare o comunque a mal digerire qualsiasi tipo di testo letterario. I nostri professori andavano avanti col paraocchi, non motivavano, non spingevano a vedere sotto altra luce i grandi scrittori, i classici... Io faccio purtroppo parte di quella generazione che rimpiange il fatto di non aver avuto una scuola capace di dare le basi dell'amore per la lettura: me le sono andata a cercare da sola, crescendo, col tempo... Fortuna vuole che ai miei figli vada meglio: non solo esistono i più svariati strumenti per far conoscere loro ed amare la letteratura, ma vi sono anche insegnanti preparati, motivati e soprattutto a "portata di adolescenti" “Siete d’accordo sul fatto che da qualche anno leggere è considerato una sorta di errore, una perdita di tempo, un insignificante vizio?”… caro Massimo, sai quante volte mi sono sentita dire: “Non mi piace leggere, è tempo perso, ho di meglio da fare”??? Non c’è nulla di più triste di una frase del genere. E come ribattere quando il sordo non vuol sentire? La colpa di chi è? Secondo me della scuola che negli anni passati (parlo dei miei, anni ‘70-’80 in particolare) ha “lavorato” male sugli studenti, portandoli ad odiare o comunque a mal digerire qualsiasi tipo di testo letterario. I nostri professori andavano avanti col paraocchi, non motivavano, non spingevano a vedere sotto altra luce i grandi scrittori, i classici… Io faccio purtroppo parte di quella generazione che rimpiange il fatto di non aver avuto una scuola capace di dare le basi dell’amore per la lettura: me le sono andata a cercare da sola, crescendo, col tempo…
Fortuna vuole che ai miei figli vada meglio: non solo esistono i più svariati strumenti per far conoscere loro ed amare la letteratura, ma vi sono anche insegnanti preparati, motivati e soprattutto a “portata di adolescenti”

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Di: laura http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-6/#comment-131842 laura Wed, 17 Nov 2010 13:55:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131842 per scuola intendevo dire la classe liceale con i suoi studenti. scusate l'imprecisione. per scuola intendevo dire la classe liceale con i suoi studenti. scusate l’imprecisione.

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Di: laura http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131841 laura Wed, 17 Nov 2010 13:54:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131841 dimenticavo: mi sembra bellissima l'iniziativa del coinvolgimento della scuola. dimenticavo: mi sembra bellissima l’iniziativa del coinvolgimento della scuola.

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Di: laura http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131840 laura Wed, 17 Nov 2010 13:54:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131840 sto seguendo il dibattito con molto interesse. complimenti alla Cilento per questo libro. sto seguendo il dibattito con molto interesse. complimenti alla Cilento per questo libro.

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Di: antonella cilento http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131831 antonella cilento Wed, 17 Nov 2010 10:59:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131831 Grazie Massimo di aver gentilmente postato l'intervista di Avvenire. Un abbraccio veloce, scusate! Ci risentiamo :-) Grazie Massimo di aver gentilmente postato l’intervista di Avvenire.
Un abbraccio veloce, scusate! Ci risentiamo :-)

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Di: "Intervista a Antonella Cilento" di Giorgio Agnisola (da Avvenire) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131830 "Intervista a Antonella Cilento" di Giorgio Agnisola (da Avvenire) Wed, 17 Nov 2010 10:40:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131830 <b>Leggere? Così si inizia da un sms</b> --- --- Intervista a Antonella Cilento di Giorgio Agnisola - Serve ancora leggere e scrivere? La domanda potrebbe apparire retorica, eppure Antonella Cilento, coordinatrice da diciotto anni di corsi di scrittura creativa in giro per l’Italia, nel suo ultimo libro, apparso in questi giorni in libreria, Asino chi legge, i giovani, i libri la scrittura (Guanda), se lo domanda seriamente tra un viaggio e l’altro, mettendo in discussione il suo stesso lavoro di scrittrice. «Da qualche anno leggere è considerato una perdita di tempo, addirittura un errore, un insignificante vizio. Studiare e leggere nell’opinione comune non portano da nessuna parte, non ti aprono al mondo del lavoro, non fanno di te una persona migliore. Anche a scuola gli studenti leggono a fatica e gli insegnanti che vogliono portarli alla lettura sono i primi a leggere di rado e senza criterio». <b>Allora, cosa si può fare per recuperare un interesse per la lettura, soprattutto a scuola? </b> «Io credo che non sia pensabile un recupero senza una strategia, che non attiene tanto ai mezzi, alle risorse, alle tecnologie, quanto al significato stesso della letteratura, alla necessità che ognuno di noi ha di storie e di parole. Se i ragazzi sentono il bisogno dei libri prima di analizzarli, se i ragazzi scoprono che i libri parlano della loro storia, oltre che di personaggi di fantasia, che nei libri sono nascoste le domande che ci accomunano tutti – chi siamo, perché siamo al mondo, perché le persone si relazionano in un certo modo – allora c’è una speranza. È quel che mi accade insegnando scrittura: si può iniziare da Harry Potter per arrivare a Dickens. Quando i ragazzi scopriranno che i libri si parlano tra loro e dialogano con il lettore, che i libri sono la più grande rete di relazioni ad altro tasso emotivo – altro che internet – che l’uomo abbia mai creato e che questa rete si interfaccia di continuo con la pittura, la musica, il teatro, il cinema e la stessa società civile, allora sì che tornerà l’interesse per la lettura». <b>Credo però che siano cambiati i contesti, i gusti e le attese connessi con la lettura. I giovani di fatto leggono ancora, ma su internet, chattano, si scambiano messaggi a ritmo frenetico con i telefonini... </b> «Sì e la trasformazione dei media trasforma i rapporti: alcuni miei studenti si lasciano e si rimettono insieme per sms, cosa paradossale, e infatti si divertono molto quando faccio loro scrivere racconti lunghi quanto un sms. Ma la questione riguarda la sostanza: è il valore che la società sta dando al libro che è cambiato. Fino a pochi decenni fa ogni casa aveva la sua piccola libreria, in cui trovavi Salgari e Verne accanto a Pavese e Proust, magari alla rinfusa, ma era comunque un piccolo patrimonio di idee e di rimandi culturali. E per ogni famiglia leggere e studiare era una promozione sociale, un accesso privilegiato al mondo del lavoro. Gli ultimi vent’anni hanno svuotato le librerie delle case, sugli scaffali trovi le compilation della playstation. Anche il fumetto è archeologia per ragazzi invecchiati. In una scuola, come racconto nel libro, ho trovato ragazzi che avevano abbandonato l’obbligo scolastico e non conoscevano Cenerentola: se nessuno a casa racconta le favole, la scuola può solo arrancare nel tentativo di riempire questo vuoto». <b>La questione riguarda dunque il metodo e più in profondità il senso stesso della scuola e delle sue radici formative.</b> «Certamente. Oggi l’equivoco educativo è terrificante. Invece di creare fili che portano i ragazzi verso l’esterno, verso la società civile, l’arte, il teatro, la letteratura, la scuola rischia di cedere al modello Maria De Filippi, alla lite televisiva e alla spettacolarizzazione. Prevale la non specificità dell’insegnante e dell’alunno, sicché spesso l’insegnante non sa cosa insegna e l’alunno non sa a cosa è veramente interessato». <b>Anche la scrittura sembra attrarre sempre meno i giovani. Come e quanto si scrive a scuola?</b> «I giovani, per quanto si dica spesso male di loro, sono ancora delle pile cariche, pronte a sprizzare energia. Se coinvolti, se interessati, soprattutto se resi protagonisti della loro stessa avventura interiore, rispondono in modo strabiliante. Invece i programmi li incastrano in forme senza anima: il saggio breve, l’analisi del testo. Tutte cose utilissime, ma solo dopo che ci si è innamorati della scrittura. Se li si riporta alla passione per la narrazione, all’origine del racconto, di colpo le cose cambiano: scrivono, leggono, s’innamorano di romanzi e poesie. Occorre capovolgere le regole, dare a esse un significato di libertà creativa. Non si suda più leggendo Leopardi e Manzoni? Il tema è archiviato? Bene, ripartiremo dai film più gettonati, dai libri più venduti, citeremo i cartoni alla moda: per iniziare, discutere, ragionare. I giovani vogliono scrivere: aiutiamoli a dare senso alla loro stessa storia, a raccordare le parole alla loro anima». - (Avvenire, 16 novembre 2010) Leggere? Così si inizia da un sms

Intervista a Antonella Cilento
di Giorgio Agnisola
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Serve ancora leggere e scrivere? La domanda potrebbe apparire retorica, eppure Antonella Cilento, coordinatrice da diciotto anni di corsi di scrittura creativa in giro per l’Italia, nel suo ultimo libro, apparso in questi giorni in libreria, Asino chi legge, i giovani, i libri la scrittura (Guanda), se lo domanda seriamente tra un viaggio e l’altro, mettendo in discussione il suo stesso lavoro di scrittrice. «Da qualche anno leggere è considerato una perdita di tempo, addirittura un errore, un insignificante vizio. Studiare e leggere nell’opinione comune non portano da nessuna parte, non ti aprono al mondo del lavoro, non fanno di te una persona migliore.
Anche a scuola gli studenti leggono a fatica e gli insegnanti che vogliono portarli alla lettura sono i primi a leggere di rado e senza criterio».

Allora, cosa si può fare per recuperare un interesse per la lettura, soprattutto a scuola?

«Io credo che non sia pensabile un recupero senza una strategia, che non attiene tanto ai mezzi, alle risorse, alle tecnologie, quanto al significato stesso della letteratura, alla necessità che ognuno di noi ha di storie e di parole. Se i ragazzi sentono il bisogno dei libri prima di analizzarli, se i ragazzi scoprono che i libri parlano della loro storia, oltre che di personaggi di fantasia, che nei libri sono nascoste le domande che ci accomunano tutti – chi siamo, perché siamo al mondo, perché le persone si relazionano in un certo modo – allora c’è una speranza. È quel che mi accade insegnando scrittura: si può iniziare da Harry Potter per arrivare a Dickens. Quando i ragazzi scopriranno che i libri si parlano tra loro e dialogano con il lettore, che i libri sono la più grande rete di relazioni ad altro tasso emotivo – altro che internet – che l’uomo abbia mai creato e che questa rete si interfaccia di continuo con la pittura, la musica, il teatro, il cinema e la stessa società civile, allora sì che tornerà l’interesse per la lettura».

Credo però che siano cambiati i contesti, i gusti e le attese connessi con la lettura. I giovani di fatto leggono ancora, ma su internet, chattano, si scambiano messaggi a ritmo frenetico con i telefonini…

«Sì e la trasformazione dei media trasforma i rapporti: alcuni miei studenti si lasciano e si rimettono insieme per sms, cosa paradossale, e infatti si divertono molto quando faccio loro scrivere racconti lunghi quanto un sms. Ma la questione riguarda la sostanza: è il valore che la società sta dando al libro che è cambiato. Fino a pochi decenni fa ogni casa aveva la sua piccola libreria, in cui trovavi Salgari e Verne accanto a Pavese e Proust, magari alla rinfusa, ma era comunque un piccolo patrimonio di idee e di rimandi culturali. E per ogni famiglia leggere e studiare era una promozione sociale, un accesso privilegiato al mondo del lavoro. Gli ultimi vent’anni hanno svuotato le librerie delle case, sugli scaffali trovi le compilation della playstation. Anche il fumetto è archeologia per ragazzi invecchiati. In una scuola, come racconto nel libro, ho trovato ragazzi che avevano abbandonato l’obbligo scolastico e non conoscevano Cenerentola: se nessuno a casa racconta le favole, la scuola può solo arrancare nel tentativo di riempire questo vuoto».

La questione riguarda dunque il metodo e più in profondità il senso stesso della scuola e delle sue radici formative.

«Certamente. Oggi l’equivoco educativo è terrificante. Invece di creare fili che portano i ragazzi verso l’esterno, verso la società civile, l’arte, il teatro, la letteratura, la scuola rischia di cedere al modello Maria De Filippi, alla lite televisiva e alla spettacolarizzazione. Prevale la non specificità dell’insegnante e dell’alunno, sicché spesso l’insegnante non sa cosa insegna e l’alunno non sa a cosa è veramente interessato».

Anche la scrittura sembra attrarre sempre meno i giovani. Come e quanto si scrive a scuola?

«I giovani, per quanto si dica spesso male di loro, sono ancora delle pile cariche, pronte a sprizzare energia. Se coinvolti, se interessati, soprattutto se resi protagonisti della loro stessa avventura interiore, rispondono in modo strabiliante.
Invece i programmi li incastrano in forme senza anima: il saggio breve, l’analisi del testo. Tutte cose utilissime, ma solo dopo che ci si è innamorati della scrittura. Se li si riporta alla passione per la narrazione, all’origine del racconto, di colpo le cose cambiano: scrivono, leggono, s’innamorano di romanzi e poesie.
Occorre capovolgere le regole, dare a esse un significato di libertà creativa. Non si suda più leggendo Leopardi e Manzoni? Il tema è archiviato? Bene, ripartiremo dai film più gettonati, dai libri più venduti, citeremo i cartoni alla moda: per iniziare, discutere, ragionare. I giovani vogliono scrivere: aiutiamoli a dare senso alla loro stessa storia, a raccordare le parole alla loro anima».
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(Avvenire, 16 novembre 2010)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131797 Massimo Maugeri Tue, 16 Nov 2010 20:24:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131797 A tutti voi, come sempre, una serena notte. A tutti voi, come sempre, una serena notte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131796 Massimo Maugeri Tue, 16 Nov 2010 20:23:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131796 Per stasera ho solo la possibilità di lasciare un commento al volo (e stringatissimo). Nei prossimi giorni tornerò a intervenire in maniera più analitica. Ci tenevo a ringraziarvi tutti per la partecipazione. Un saluto e un ringraziamento specialissimo va a Elvira Siringo e ai suoi studenti. Grazie, ragazzi, per essere intervenuti. Spero di "rivedervi" ancora da queste parti. Ma avremo modo di riparlarne... Per stasera ho solo la possibilità di lasciare un commento al volo (e stringatissimo). Nei prossimi giorni tornerò a intervenire in maniera più analitica.
Ci tenevo a ringraziarvi tutti per la partecipazione.
Un saluto e un ringraziamento specialissimo va a Elvira Siringo e ai suoi studenti.
Grazie, ragazzi, per essere intervenuti. Spero di “rivedervi” ancora da queste parti.
Ma avremo modo di riparlarne…

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Di: Elvira Siringo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131784 Elvira Siringo Tue, 16 Nov 2010 16:32:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131784 Grazie di cuore al carissimo Massimo Maugeri che ha ospitato le opinioni dei miei alunni e alla affettuosissima Simona Lo Iacono che mi ha tanto incoraggiato nell'intraprendere questa impresa. La partecipazione visibile dei ragazzi al blog è solo la parte affiorante di una profonda dinamica fatta da intenso confronto e scambio di riflessioni innescatasi in classe su un tema non consueto. Penso che il riflettere sull'importanza e l'uso della lettura sia stata un'esperienza altamente formativa perché li ha resi tutti un po' più consapevoli e dunque più "maturi". Inoltre hanno avuto l'occasione di svelarsi reciprocamente: accomunati tutti dalla inconfessabile curiosità di scoprire nuovi mondi e nuove storie. Molti hanno detto di non aver tempo per leggere, perché "troppo impegnati a socializzare tra loro". Ecco, su questo bisogno di restare continuamente in contatto, penso che dovremmo fermarci a riflettere. La solitudine è forse lo spauracchio maggiore dal quale essi tentano di fuggire. Noi insegnanti e genitori corriamo sempre troppo, e spesso non possiamo fermarci accanto a loro più di quanto non sia strettamente necessario. Il non sentirsi soli, scoprirsi in tanti a condividere una passione, è per loro essenziale. Chissà che non si riesca a far scoprire loro la bellezza della lettura condivisa, con conseguente scambio di commenti e impressioni proprio su un blog. Lavoreremo in questo senso. Infine penso che sia stato lusinghiero ed estremamente gratificante scoprire di essere stati ascoltati e tenuti in seria considerazione da quel "mondo degli adulti" che generalmente si interessa a loro solo per esprimere un giudizio (e dare un voto), quasi un ricostituente contro l'insicurezza. Molte grazie a voi tutti, Elvira Siringo. Grazie di cuore al carissimo Massimo Maugeri che ha ospitato le opinioni dei miei alunni e alla affettuosissima Simona Lo Iacono che mi ha tanto incoraggiato nell’intraprendere questa impresa.
La partecipazione visibile dei ragazzi al blog è solo la parte affiorante di una profonda dinamica fatta da intenso confronto e scambio di riflessioni innescatasi in classe su un tema non consueto.
Penso che il riflettere sull’importanza e l’uso della lettura sia stata un’esperienza altamente formativa perché li ha resi tutti un po’ più consapevoli e dunque più “maturi”. Inoltre hanno avuto l’occasione di svelarsi reciprocamente: accomunati tutti dalla inconfessabile curiosità di scoprire nuovi mondi e nuove storie.
Molti hanno detto di non aver tempo per leggere, perché “troppo impegnati a socializzare tra loro”. Ecco, su questo bisogno di restare continuamente in contatto, penso che dovremmo fermarci a riflettere. La solitudine è forse lo spauracchio maggiore dal quale essi tentano di fuggire. Noi insegnanti e genitori corriamo sempre troppo, e spesso non possiamo fermarci accanto a loro più di quanto non sia strettamente necessario. Il non sentirsi soli, scoprirsi in tanti a condividere una passione, è per loro essenziale. Chissà che non si riesca a far scoprire loro la bellezza della lettura condivisa, con conseguente scambio di commenti e impressioni proprio su un blog. Lavoreremo in questo senso.
Infine penso che sia stato lusinghiero ed estremamente gratificante scoprire di essere stati ascoltati e tenuti in seria considerazione da quel “mondo degli adulti” che generalmente si interessa a loro solo per esprimere un giudizio (e dare un voto), quasi un ricostituente contro l’insicurezza.
Molte grazie a voi tutti, Elvira Siringo.

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Di: Alex Aretino http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/11/09/asino-chi-legge-di-antonella-cilento/comment-page-5/#comment-131779 Alex Aretino Tue, 16 Nov 2010 14:50:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2659#comment-131779 Ho acquistato il libro della Cilento "Asino chi legge" dopo aver seguito la parte iniziale della discussione. Non me ne sono pentito. Anzi. Secondo me questo libro , e forse l'hanno scritto altri, dovrebbe essere adottato nelle scuole. Ma prima ancora degli studenti dovrebbe esser letto dai docenti (che ringrazio tutti per l'importantissimo lavoro che svolgono in condizioni di grande disagio. Il nostro non è un Paese che aiuta la scuola). Ho acquistato il libro della Cilento “Asino chi legge” dopo aver seguito la parte iniziale della discussione. Non me ne sono pentito. Anzi.
Secondo me questo libro , e forse l’hanno scritto altri, dovrebbe essere adottato nelle scuole. Ma prima ancora degli studenti dovrebbe esser letto dai docenti (che ringrazio tutti per l’importantissimo lavoro che svolgono in condizioni di grande disagio. Il nostro non è un Paese che aiuta la scuola).

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