Commenti a: NON LASCIAR MAI CHE TI VEDANO PIANGERE, di Amir Valle http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Simone Gambacorta intervista Giovanni Agnoloni su “Sentieri di notte” (Galaad Edizioni) | Poeme Sur Le Web Blog http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-507568 Simone Gambacorta intervista Giovanni Agnoloni su “Sentieri di notte” (Galaad Edizioni) | Poeme Sur Le Web Blog Tue, 11 Dec 2012 19:53:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-507568 [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...] [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...]

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Di: SIMONE GAMBACORTA MI INTERVISTA SU “SENTIERI DI NOTTE” SU “LA CITTÀ” DI TERAMO « Giovanni Agnoloni – Writing and Travelling http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-507231 SIMONE GAMBACORTA MI INTERVISTA SU “SENTIERI DI NOTTE” SU “LA CITTÀ” DI TERAMO « Giovanni Agnoloni – Writing and Travelling Tue, 11 Dec 2012 14:45:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-507231 [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...] [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...]

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Di: Simone Gambacorta intervista Giovanni Agnoloni su “Sentieri di notte” (Galaad Edizioni) « La poesia e lo spirito http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-506957 Simone Gambacorta intervista Giovanni Agnoloni su “Sentieri di notte” (Galaad Edizioni) « La poesia e lo spirito Tue, 11 Dec 2012 11:01:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-506957 [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...] [...] storytelling che hai appreso traducendo storie altrui? Penso per esempio a un tuo lavoro recente, Non lasciar mai che ti vedano piangere, il romanzo di Amir Valle (Edizioni [...]

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Di: Leo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-449312 Leo Sat, 03 Nov 2012 18:40:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-449312 Anche a me è venuta la stessa voglia. Ci sono film interi di Chaplin disponibili su Youtube Anche a me è venuta la stessa voglia. Ci sono film interi di Chaplin disponibili su Youtube

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Di: Martina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-449287 Martina Sat, 03 Nov 2012 18:26:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-449287 In bocca al lupo ad Amir Valle per il suo libro. Spero di leggerlo. In bocca al lupo ad Amir Valle per il suo libro. Spero di leggerlo.

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Di: Martina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-449286 Martina Sat, 03 Nov 2012 18:26:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-449286 Ciao Massimo. Volevo solo dirvi che mi avete fatto venir voglia di rivedere Chaplin. Per fortuna in rete c'è un grande assortimento. Ciao Massimo. Volevo solo dirvi che mi avete fatto venir voglia di rivedere Chaplin. Per fortuna in rete c’è un grande assortimento.

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Di: Leo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-448456 Leo Sat, 03 Nov 2012 08:24:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-448456 Gran bel dibattito! Un saluto a Massimo e a tutti. Gran bel dibattito!
Un saluto a Massimo e a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-447113 Massimo Maugeri Fri, 02 Nov 2012 17:22:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-447113 E, naturalmente, ancora una volta grazie a Amir Valle e Giovanni Agnoloni. E, naturalmente, ancora una volta grazie a Amir Valle e Giovanni Agnoloni.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-447111 Massimo Maugeri Fri, 02 Nov 2012 17:22:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-447111 Grazie, Alessandro. E grazie anche a Nadia. Grazie, Alessandro. E grazie anche a Nadia.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443516 Giovanni Agnoloni Wed, 31 Oct 2012 20:08:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443516 Grazie a voi tutti! Giovanni Grazie a voi tutti!
Giovanni

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Di: Nadia Gandini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443255 Nadia Gandini Wed, 31 Oct 2012 16:51:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443255 aggiungerei "Luci della ribalta". Ha lasciato , nel cinema, un'impronta eccezionale. aggiungerei “Luci della ribalta”. Ha lasciato , nel cinema, un’impronta eccezionale.

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Di: Nadia Gandini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443254 Nadia Gandini Wed, 31 Oct 2012 16:51:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443254 "Il dittatore" di Chaplin: innesto storico trattato con humor perfetto. “Il dittatore” di Chaplin: innesto storico trattato con humor perfetto.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443171 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:52:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443171 Chaplin fu notato dal produttore Mack Sennett, che nel novembre 1913 lo mise sotto contratto per la casa cinematografica Keystone. Era il primo contratto di Chaplin per una casa cinematografica. Il compenso fu di 175 dollari la settimana. Di fatto, la carriera cinematografica di Chaplin comincia da qui. Se posso, inserirò altra notizie nei prossimi giorni. Grazie per l'opportunità. W Chaplin! Chaplin fu notato dal produttore Mack Sennett, che nel novembre 1913 lo mise sotto contratto per la casa cinematografica Keystone. Era il primo contratto di Chaplin per una casa cinematografica. Il compenso fu di 175 dollari la settimana.
Di fatto, la carriera cinematografica di Chaplin comincia da qui.
Se posso, inserirò altra notizie nei prossimi giorni.
Grazie per l’opportunità.
W Chaplin!

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443169 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:51:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443169 Nel 1909 la compagnia di Karno iniziò le tournée all'estero: dapprima a Parigi e, due anni dopo, negli Stati Uniti. Chaplin era il primo comico in A Night in an English Music Hall, atto unico di pantomima e danza. L'esperienza americana non fu particolarmente felice, ciononostante la compagnia ritornò oltreoceano anche l'anno successivo e questa volta le cose andarono diversamente: il successo fu grande grazie anche al giovane Charles, entrato da poco ma già elemento di punta della compagnia. Nel 1909 la compagnia di Karno iniziò le tournée all’estero: dapprima a Parigi e, due anni dopo, negli Stati Uniti. Chaplin era il primo comico in A Night in an English Music Hall, atto unico di pantomima e danza. L’esperienza americana non fu particolarmente felice, ciononostante la compagnia ritornò oltreoceano anche l’anno successivo e questa volta le cose andarono diversamente: il successo fu grande grazie anche al giovane Charles, entrato da poco ma già elemento di punta della compagnia.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443168 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:50:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443168 Oltre al teatro Chaplin si dedicava al podismo. Era iscritto al club podistico di Kennington e si allenava sulle distanze lunghe. Nel 1908 prese anche in considerazione l'idea di iscriversi alla maratona delle Olimpiadi di Londra, ma proprio in quel periodo si ammalò. Oltre al teatro Chaplin si dedicava al podismo. Era iscritto al club podistico di Kennington e si allenava sulle distanze lunghe. Nel 1908 prese anche in considerazione l’idea di iscriversi alla maratona delle Olimpiadi di Londra, ma proprio in quel periodo si ammalò.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443166 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:50:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443166 Fra il 1906 e il 1907 Chaplin lavorò ne Il Circo di Casey, misto di varietà e numeri circensi. L'esperienza gli permise di familiarizzare con il mondo del circo e di entrare nella compagnia di Fred Karno, anche grazie al fratello Sydney che già vi lavorava. La paga era di 3 sterline a settimana ed il debutto avvenne nel 1906 con" L'incontro di calcio", in cui Charles interpretava la parte di un individuo senza scrupoli che tenta di drogare il portiere avversario prima dell'incontro. Il fratello maggiore ideava le pantomime e Charlie le doveva interpretare. Così Chaplin imparò l'arte di esprimersi senza parole. Ben presto il giovane Chaplin divenne, insieme a Stanley Jefferson (meglio conosciuto come Stan Laurel) uno degli attori più apprezzati della compagnia. Fra il 1906 e il 1907 Chaplin lavorò ne Il Circo di Casey, misto di varietà e numeri circensi. L’esperienza gli permise di familiarizzare con il mondo del circo e di entrare nella compagnia di Fred Karno, anche grazie al fratello Sydney che già vi lavorava. La paga era di 3 sterline a settimana ed il debutto avvenne nel 1906 con” L’incontro di calcio”, in cui Charles interpretava la parte di un individuo senza scrupoli che tenta di drogare il portiere avversario prima dell’incontro.
Il fratello maggiore ideava le pantomime e Charlie le doveva interpretare. Così Chaplin imparò l’arte di esprimersi senza parole. Ben presto il giovane Chaplin divenne, insieme a Stanley Jefferson (meglio conosciuto come Stan Laurel) uno degli attori più apprezzati della compagnia.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443163 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:49:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443163 Nel 1903 Charles ebbe una piccola parte in Jim, the Romance of a Cockney grazie alla quale ottenne la sua prima recensione favorevole sulla carta stampata; di lì a poco il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in Sherlock Holmes (regia di Quentin McPherson), portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall'ospedale, anche se poco tempo dopo una ricaduta ne determinò l'internamento definitivo. Nel 1903 Charles ebbe una piccola parte in Jim, the Romance of a Cockney grazie alla quale ottenne la sua prima recensione favorevole sulla carta stampata; di lì a poco il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in Sherlock Holmes (regia di Quentin McPherson), portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall’ospedale, anche se poco tempo dopo una ricaduta ne determinò l’internamento definitivo.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443160 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:47:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443160 Nel 1900, all'età di undici anni, il fratello riuscì a fargli ottenere il ruolo comico di un gatto nella pantomima Cinderella (Cenerentola), rappresentata all'Hyppodrome di Londra, nella quale recitava anche il famoso clown Marceline. Nello stesso anno Sydney si imbarcò su una nave come trombettiere: il peso della madre ricadde così sulle spalle del piccolo Charlie. Nonostante la buona volontà, la vita era estremamente dura, Hannah fu addirittura ricoverata in ospedale con una diagnosi di depressione causata dalla denutrizione. Nel 1900, all’età di undici anni, il fratello riuscì a fargli ottenere il ruolo comico di un gatto nella pantomima Cinderella (Cenerentola), rappresentata all’Hyppodrome di Londra, nella quale recitava anche il famoso clown Marceline. Nello stesso anno Sydney si imbarcò su una nave come trombettiere: il peso della madre ricadde così sulle spalle del piccolo Charlie. Nonostante la buona volontà, la vita era estremamente dura, Hannah fu addirittura ricoverata in ospedale con una diagnosi di depressione causata dalla denutrizione.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443157 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:47:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443157 Nel 1898 si trasferì a Manchester, nei pressi di Belle Vue. Qui frequentò la scuola per tre anni. Grazie alle conoscenze del padre, entrò a far parte di una vera compagnia, gli Eight Lancashire Lads formata tutta da enfants prodige, sotto la guida di William Jackson. Gli otto bambini si esibivano in un ballo con gli zoccoli. Nel 1898 si trasferì a Manchester, nei pressi di Belle Vue. Qui frequentò la scuola per tre anni. Grazie alle conoscenze del padre, entrò a far parte di una vera compagnia, gli Eight Lancashire Lads formata tutta da enfants prodige, sotto la guida di William Jackson. Gli otto bambini si esibivano in un ballo con gli zoccoli.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443154 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:46:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443154 Il padre morì quando Charlie aveva dodici anni e la madre, affetta da turbe mentali, venne ricoverata in un istituto presso Croydon. Trascorse gli ultimi sette anni della sua vita in una villa donatale dai figli in California, dove morì nel 1928. Le vicende dell'infanzia non impedirono al piccolo Chaplin di apprendere proprio dalla madre l'arte del canto e della recitazione. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei alla tenera età di cinque anni. Nel 1896 durante una recita in un teatro di varietà Hannah fu sonoramente fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; a sostituirla venne mandato in scena il piccolo Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell'epoca, 'E Dunno Where 'E Are. Il padre morì quando Charlie aveva dodici anni e la madre, affetta da turbe mentali, venne ricoverata in un istituto presso Croydon. Trascorse gli ultimi sette anni della sua vita in una villa donatale dai figli in California, dove morì nel 1928.
Le vicende dell’infanzia non impedirono al piccolo Chaplin di apprendere proprio dalla madre l’arte del canto e della recitazione. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei alla tenera età di cinque anni. Nel 1896 durante una recita in un teatro di varietà Hannah fu sonoramente fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; a sostituirla venne mandato in scena il piccolo Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell’epoca, ‘E Dunno Where ‘E Are.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443153 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:46:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443153 La separazione avvenne l'anno dopo la nascita di Charles. Il padre cercò di tenere con sé e con la sua convivente sia il piccolo Charles sia suo fratello Sydney, di quattro anni maggiore. Il tentativo fallì e i due bambini andarono a vivere con la madre che riceveva dieci scellini la settimana per il mantenimento di entrambi. Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e il fratello Sydney trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a Lambeth. La separazione avvenne l’anno dopo la nascita di Charles. Il padre cercò di tenere con sé e con la sua convivente sia il piccolo Charles sia suo fratello Sydney, di quattro anni maggiore. Il tentativo fallì e i due bambini andarono a vivere con la madre che riceveva dieci scellini la settimana per il mantenimento di entrambi. Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e il fratello Sydney trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a Lambeth.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443151 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:45:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443151 Ripartiamo dagli inizi e dai riferimenti biografici. Allora... Secondo la biografia ufficiale Chaplin nacque il 16 aprile 1889 a East Street, nel sobborgo londinese di Walworth. Nei registri del Comune di Londra, però, non c'è traccia della sua nascita, ma solo la notifica della sua presenza nel 1891, due anni dopo la nascita. Nel 2011 è stata ritrovata una lettera a lui indirizzata datata 1970, che ipotizza la sua venuta al mondo in un carro di zingari accampato nei pressi di Birmingham da Charles Chaplin Senior e Hannah Harriette Hill; il padre era un guitto del teatro di varietà con un debole per l'alcol, la madre una cantante. Il matrimonio finì quando Hannah fu scoperta a tradire suo marito con un altro cantante del Music Hall, Leo Dryden, che avrebbe portato alla nascita di Wheeler Dryden, fratellastro del quale Chaplin verrà a conoscenza solo molto più tardi. Ripartiamo dagli inizi e dai riferimenti biografici.
Allora…
Secondo la biografia ufficiale Chaplin nacque il 16 aprile 1889 a East Street, nel sobborgo londinese di Walworth. Nei registri del Comune di Londra, però, non c’è traccia della sua nascita, ma solo la notifica della sua presenza nel 1891, due anni dopo la nascita.
Nel 2011 è stata ritrovata una lettera a lui indirizzata datata 1970, che ipotizza la sua venuta al mondo in un carro di zingari accampato nei pressi di Birmingham da Charles Chaplin Senior e Hannah Harriette Hill; il padre era un guitto del teatro di varietà con un debole per l’alcol, la madre una cantante. Il matrimonio finì quando Hannah fu scoperta a tradire suo marito con un altro cantante del Music Hall, Leo Dryden, che avrebbe portato alla nascita di Wheeler Dryden, fratellastro del quale Chaplin verrà a conoscenza solo molto più tardi.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443144 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:42:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443144 Continuo su Chaplin. Continuo su Chaplin.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-443141 Alessandro V. Wed, 31 Oct 2012 15:41:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-443141 Anche io ringrazio Amir Valle per le risposte e Giovanni Agnoloni per le traduzioni! Anche io ringrazio Amir Valle per le risposte e Giovanni Agnoloni per le traduzioni!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441763 Massimo Maugeri Tue, 30 Oct 2012 22:15:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441763 E grazie, naturalmente, a Giovanni Agnoloni per la sua traduzione. E grazie, naturalmente, a Giovanni Agnoloni per la sua traduzione.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441762 Massimo Maugeri Tue, 30 Oct 2012 22:14:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441762 Caro Amir, grazie di cuore per le tue risposte! Caro Amir,
grazie di cuore per le tue risposte!

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Di: giacomo tessani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441245 giacomo tessani Tue, 30 Oct 2012 13:35:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441245 belle risposte, a coronamento di un bellissimo dibattito. belle risposte, a coronamento di un bellissimo dibattito.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441166 Giovanni Agnoloni Tue, 30 Oct 2012 12:40:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441166 Grazie anche da parte mia a tutti voi, a Massimo Maugeri e al grande amico Amir Valle. Giovanni Grazie anche da parte mia a tutti voi, a Massimo Maugeri e al grande amico Amir Valle.

Giovanni

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441165 Giovanni Agnoloni Tue, 30 Oct 2012 12:40:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441165 Ed ecco la mia traduzione. Giovanni --- AMIR: Mi scuso con tutti coloro che hanno partecipato a questo forum, ma ho dovuto interrompere le mie risposte perché un cambiamento di compagnia telefonica mi ha privato di internet per più di una settiman. Grazie ancora a tutti voi: rispondo qui alle nuove domande. DOMANDE DI MASSIMO MAUGERI: -Caro Amir, benvenuto a Letteratitudine! Vorrei approfittare per chiederti qualcosa su di te in quanto scrittore. Raccontaci qualcosa dei tuoi inizi… quand’è che per la prima volta hai pensato: voglio fare lo scrittore… I miei genitori erano maestri, e il primo ricordo che ho, legato a un libro, è di mia madre, mentre di notte mi leggeva delle favole per farmi addormentare. Grazie a questo e alla dedizione che i miei spesero nell'educarmi, a tre anni sapevo leggere ed a quattro scrivevo perfettamente. Ricordo che a sei anni scrissi quello che credevo essere un romanzo smisurato: una storia d'amore un po' pacchiana che buttai giù tutta in una tirata dopo aver visto il film "Les Parapluies de Cherbourg". Anni dopo, quando mi madre mi mostrò quel "romanzo", mi resi conto che erano solamente cinque o sei fogli scritti in lettere terribilmente grandi; insomma, era una storia in cui un ragazzo innamorato soffre molto perché deve andare a fare il militare, e quando ritorna abbraccia la sua fidanzata, e il “romanzo” finisce con un bacio, come nei film di Hollywood. Era una sciocchezza, ma fu il mio primo tentativo. - Quali sono i tuoi “riferimenti letterari”? (i tuoi autori e libri preferiti, intendo) La lista è lunga, ed è andata arricchendosi con il passare degli anni. Però già una volta, in un'intervista che mi hanno fatto, ho avuto modo di dire che i modelli letterari che mi hanno reso lo scrittore di oggi sono cinque autori: l'americano Erskine Caldwell (in particolare con i suoi romanzi "La via del tabacco" e "La tierrita de Dios" (NON TROVO IL TITOLO ITALIANO, MA POTREBBE ESSERE "LA MANO DI DIO", N.D.T.), per la cruda psicologia dei suoi personaggi); il messicano Juan Rulfo (con i racconti de "La pianura in fiamme"), e il Premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa (specialmente per le opere in cui dà prova di tutti i modi in cui uno scrittore può articolare la lingua spagnola: "I cuccioli", "Conversazione nella cattedrale", "La guerra della fine del mondo"); il cubano José Soler Puig (con due dei più grandi romanzi scritti in lingua spagnola, "El pan dormido" e "Un mundo de cosas") e l'americano Ernest Hemingway (con la perfezione tecnica di tutti i suoi racconti). Non che siano i miei autori e i miei libri preferiti, ripeto, ma sono quelli che più mi hanno influenzato come scrittore. -Come è stata la tua esperienza italiana nel presentare “Non lasciar mai che ti vedano piangere”? E' stata una presentazione tra scrittori e amici di scrittori, e questo le ha conferito un carattere speciale, quasi intimo. Purtroppo, come ho detto in qualche intervista, qui in Italia non si conosce molto la ricca letteratura che si scrive in America Latina, e nonostante le mie opere in spagnolo abbiano un notevole risonanza, in Italia sono totalmente sconosciuto. E a questo si aggiunge la crisi economica. - http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/ Che ricordo conservi di questa presentazione? E' stato un piccolo evento, ma molto importante. Non amo i grandi eventi, perché sono molto freddi in termini di esperienze personali. A Ravenna ho potuto ritrovarmi e avere una nuova occasione per conversare a lungo con il traduttore della mia opera in italiano, lo scrittore Giovanni Agnoloni, che considero già parte della mia famiglia e al quale devo interamente la mia esistenza per il pubblico italiano (in termini più chiari, nessuno di voi mi conoscerebbe, se Giovanni non avesse sollecitato la pubblicazione della mia opera in Italia e non si fosse tanto adoperato per promuoverla, tanto che a volte mi sento in colpa, perché diffondere i miei romanzi gli costa buona parte del tempo da dedicare alla scrittura) (PER ME E' UN PIACERE, AMIR, MA GRAZIE PER LE BELLISSIME PAROLE - GIOVANNI). E ho pure ritrovato un vecchio collega, lo spagnolo Juan Madrid, uno dei più importanti noiristi spagnoli. Ho fatto amicizia con la giornalista Cristina Marra e ho conosciuto Nevio Galeati e sua moglie Maria Cristina Capanni, con la loro figlia Martina, persone di gran cuore che si sono dedicate a me come se mi conoscessero da secoli. Per essere un piccolo evento, i miei libri si sono venuti bene. Però, anche se non si fosse venduto neppure un esemplare, ad ogni modo sarei contento per essere stato insieme a tante belle persone. - Che tipo di riscontro sta avendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” negli altri paesi in cui è stato pubblicato? Puoi dirci qualcosa a proposito? Il romanzo è uscito prima in Italia, e proprio in questi giorni deve uscire in spagnolo. Considerando le critiche così favorevoli che ha ricevuto senza essere stato ancora pubblicato, da parte di importanti scrittori latinoamericani che l'hanno letto, spero che vada bene come altri miei libri pubblicati in precedenza. DOMANDA DI ALESSANDRO V: Leggo che la ragazza neonazista viene salvata dall’orrore dal ricordo dei film di Chaplin. In che senso ciò avviene? Si tratta di ricordi collegati alla sua infanzia? A Cuba diremmo che stai "barando", caro Alessandro, perché domandi una cosa dovresti verificare tu stesso leggendo il libro… (scherzo). Però i fatti di cui chiedi, in generale, vanno così: la ragazza ebbe un'infanzia molto bella, anche se questa dolcezza fu bruscamente interrotta da un'enorme disgrazia. E in quel periodo sereno vide un film di Chaplin (non ti dico quale), film che la segnò così tanto che, anni dopo, è proprio questo ricordo, questa impressione di fondo, quella che le permette di comprendere tutto l'orrore dell'ambiente neonazista in cui si è vista costretta ad entrare. Chiaramente, nel romanzo tutto questo viene raccontato nel quadro di un'articolata vicenda. Ed ecco la mia traduzione.

Giovanni

AMIR:

Mi scuso con tutti coloro che hanno partecipato a questo forum, ma ho dovuto interrompere le mie risposte perché un cambiamento di compagnia telefonica mi ha privato di internet per più di una settiman. Grazie ancora a tutti voi: rispondo qui alle nuove domande.

DOMANDE DI MASSIMO MAUGERI:

-Caro Amir, benvenuto a Letteratitudine!
Vorrei approfittare per chiederti qualcosa su di te in quanto scrittore. Raccontaci qualcosa dei tuoi inizi… quand’è che per la prima volta hai pensato: voglio fare lo scrittore…

I miei genitori erano maestri, e il primo ricordo che ho, legato a un libro, è di mia madre, mentre di notte mi leggeva delle favole per farmi addormentare. Grazie a questo e alla dedizione che i miei spesero nell’educarmi, a tre anni sapevo leggere ed a quattro scrivevo perfettamente. Ricordo che a sei anni scrissi quello che credevo essere un romanzo smisurato: una storia d’amore un po’ pacchiana che buttai giù tutta in una tirata dopo aver visto il film “Les Parapluies de Cherbourg”. Anni dopo, quando mi madre mi mostrò quel “romanzo”, mi resi conto che erano solamente cinque o sei fogli scritti in lettere terribilmente grandi; insomma, era una storia in cui un ragazzo innamorato soffre molto perché deve andare a fare il militare, e quando ritorna abbraccia la sua fidanzata, e il “romanzo” finisce con un bacio, come nei film di Hollywood. Era una sciocchezza, ma fu il mio primo tentativo.

– Quali sono i tuoi “riferimenti letterari”? (i tuoi autori e libri preferiti, intendo)

La lista è lunga, ed è andata arricchendosi con il passare degli anni. Però già una volta, in un’intervista che mi hanno fatto, ho avuto modo di dire che i modelli letterari che mi hanno reso lo scrittore di oggi sono cinque autori: l’americano Erskine Caldwell (in particolare con i suoi romanzi “La via del tabacco” e “La tierrita de Dios” (NON TROVO IL TITOLO ITALIANO, MA POTREBBE ESSERE “LA MANO DI DIO”, N.D.T.), per la cruda psicologia dei suoi personaggi); il messicano Juan Rulfo (con i racconti de “La pianura in fiamme”), e il Premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa (specialmente per le opere in cui dà prova di tutti i modi in cui uno scrittore può articolare la lingua spagnola: “I cuccioli”, “Conversazione nella cattedrale”, “La guerra della fine del mondo”); il cubano José Soler Puig (con due dei più grandi romanzi scritti in lingua spagnola, “El pan dormido” e “Un mundo de cosas”) e l’americano Ernest Hemingway (con la perfezione tecnica di tutti i suoi racconti). Non che siano i miei autori e i miei libri preferiti, ripeto, ma sono quelli che più mi hanno influenzato come scrittore.

-Come è stata la tua esperienza italiana nel presentare “Non lasciar mai che ti vedano piangere”?

E’ stata una presentazione tra scrittori e amici di scrittori, e questo le ha conferito un carattere speciale, quasi intimo. Purtroppo, come ho detto in qualche intervista, qui in Italia non si conosce molto la ricca letteratura che si scrive in America Latina, e nonostante le mie opere in spagnolo abbiano un notevole risonanza, in Italia sono totalmente sconosciuto. E a questo si aggiunge la crisi economica.

- http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/
Che ricordo conservi di questa presentazione?

E’ stato un piccolo evento, ma molto importante. Non amo i grandi eventi, perché sono molto freddi in termini di esperienze personali. A Ravenna ho potuto ritrovarmi e avere una nuova occasione per conversare a lungo con il traduttore della mia opera in italiano, lo scrittore Giovanni Agnoloni, che considero già parte della mia famiglia e al quale devo interamente la mia esistenza per il pubblico italiano (in termini più chiari, nessuno di voi mi conoscerebbe, se Giovanni non avesse sollecitato la pubblicazione della mia opera in Italia e non si fosse tanto adoperato per promuoverla, tanto che a volte mi sento in colpa, perché diffondere i miei romanzi gli costa buona parte del tempo da dedicare alla scrittura) (PER ME E’ UN PIACERE, AMIR, MA GRAZIE PER LE BELLISSIME PAROLE – GIOVANNI). E ho pure ritrovato un vecchio collega, lo spagnolo Juan Madrid, uno dei più importanti noiristi spagnoli. Ho fatto amicizia con la giornalista Cristina Marra e ho conosciuto Nevio Galeati e sua moglie Maria Cristina Capanni, con la loro figlia Martina, persone di gran cuore che si sono dedicate a me come se mi conoscessero da secoli. Per essere un piccolo evento, i miei libri si sono venuti bene. Però, anche se non si fosse venduto neppure un esemplare, ad ogni modo sarei contento per essere stato insieme a tante belle persone.

- Che tipo di riscontro sta avendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” negli altri paesi in cui è stato pubblicato? Puoi dirci qualcosa a proposito?

Il romanzo è uscito prima in Italia, e proprio in questi giorni deve uscire in spagnolo. Considerando le critiche così favorevoli che ha ricevuto senza essere stato ancora pubblicato, da parte di importanti scrittori latinoamericani che l’hanno letto, spero che vada bene come altri miei libri pubblicati in precedenza.

DOMANDA DI ALESSANDRO V:
Leggo che la ragazza neonazista viene salvata dall’orrore dal ricordo dei film di Chaplin.
In che senso ciò avviene?
Si tratta di ricordi collegati alla sua infanzia?

A Cuba diremmo che stai “barando”, caro Alessandro, perché domandi una cosa dovresti verificare tu stesso leggendo il libro… (scherzo). Però i fatti di cui chiedi, in generale, vanno così: la ragazza ebbe un’infanzia molto bella, anche se questa dolcezza fu bruscamente interrotta da un’enorme disgrazia. E in quel periodo sereno vide un film di Chaplin (non ti dico quale), film che la segnò così tanto che, anni dopo, è proprio questo ricordo, questa impressione di fondo, quella che le permette di comprendere tutto l’orrore dell’ambiente neonazista in cui si è vista costretta ad entrare. Chiaramente, nel romanzo tutto questo viene raccontato nel quadro di un’articolata vicenda.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-441163 Giovanni Agnoloni Tue, 30 Oct 2012 12:39:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-441163 Ecco le risposte di Amir in spagnolo. Seguirà la mia traduzione. Giovanni --- AMIR Quiero pedir disculpas a todos los que han participado en este foro porque tuve que interrumpir mis respuestas debido a que cambié de compañía telefónica y estuvo más de una semana sin internet. Gracias a todos nuevamente y aquí respondo a las otras preguntas que faltaban. PREGUNTAS DE MASSIMO MAUGERI: - Querido, bienvenido en Letteratitudine! Quiero aprovechar esta oportuniad para preguntarte algo sobre tí como escritor. Puedes decir algo de tus inicios… ¿cuándo pensaste por la primera vez: "Quiero ser un escritor"… Mis padres eran maestros y el primer recuerdo que tengo relacionado a un libro fue a mi madre, en las noches, leyéndome historias fabulosas para que me durmiera. Gracias a eso y al interés que ellos pusieron en educarme, a los tres años sabía leer y a los cuatro escribía perfectamente. Recuerdo que a los seis años escribí la que yo creía era una inmensa novela: una cursi historia de amor que, recuerdo, escribí de un tirón luego de ver el filme Los paraguas de Cherburgo. Años después, cuando mi madre me enseñó aquella “novela” descubrí que eran solamente unas seis hojas escritas con mi horrible letra grande; es decir, era una historia donde un muchacho enamorado que sufre mucho porque se tiene que ir al servicio militar y cuando regresa abraza a su novia y la “novela” termina con un beso, como en las películas de Hollywood. Es decir una tontería, pero fue mi primer intento. - ¿Cuales son tus “puntos de referencia” literarios (tus autores y libros preferidos)? Es una larga lista, que ha ido enriqueciéndose con el paso de los años. Pero ya una vez dije en una de las entrevistas que me han hecho que, si las referencias literarias que me hicieron el escritor que soy son cinco autores: el norteamericano Erskine Caldwell (básicamente con sus novelas El camino del tabaco y La tierrita de Dios, por la dura psicología de sus personajes); el mexicano Juan Rulfo (con los cuentos de El llano en llamas); el premio Nobel peruano Mario Vargas Llosa (especialmente por obras donde demuestra todos los movimientos que puede hacer un escritor con el lenguaje en idioma español: Los cachorros, Conversación en La Catedral, La guerra del fin del mundo); el cubano José Soler Puig (con dos de las novelas más grandes escritas en lengua española, El pan dormido y Un mundo de cosas) y el norteamericano Ernest Hemingway (con esa perfección técnica de todos sus cuentos). No es que ellos sean mis autores y libros preferidos, repito, pero son los que más han influido en el escritor que soy. - ¿Como ha sido tu experiencia italiana, presentando “Non lasciar mai che ti vedano piangere”? Ha sido una presentación entre escritores y amigos de los escritores y eso les ha conferido a las presentaciones algo especial, casi íntimo. Lamentablemente, como he dicho en alguna entrevista, acá en Italia no se conoce mucho la rica literatura que se escribe en América Latina y aunque en español mis obras tengan mucha resonancia, en Italia soy totalmente desconocido. Si a eso le sumas la crisis económica. http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/ ¿Qué recuerdo tienes de esta presentación? Fue un evento pequeño, pero muy importante. No me gustan los eventos grandes porque son muy fríos en lo referente a experiencias personales. Allí en Ravena, pude compartir y volver a conversar largamente con el traductor de mi obra al italiano, el escritor Giovanni Agnoloni, a quien ya considero como parte de mi familia y a quien debo enteramente mi existencia para el público italiano (en palabras más claras, ninguno de ustedes me conociera, si Giovanni no se hubiera propuesto que mi obra se publicara en Italia y ha hecho tantas gestiones para promover mi obra que a veces siento vergüenza porque se quita buena parte de su tiempo como escritor para promover mis novelas). También me reencontré allí con un viejo colega, el español Juan Madrid, uno de los más importantes escritores de la novela negra española. Hice amistad con la periodista Cristina Marra y conocí a Nevio Galeati y a su esposa Maria Cristina Capanni y a la hija de ambos, Martina, personas de un gran corazón, que me atendieron como si me conocieran desde hace siglos. Para ser un evento tan pequeño, mis libros se vendieron bien. Pero si no se hubiera vendido ni un solo ejemplar, de todos modos me sentiría contento por haber compartido con tanta gente linda. - ¿Qué éxito está teniendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” en los otros países en los que ha sido publicado? ¿Puedes contarnos algo? La novela se publicó primero en Italia y justo por estos días debe aparecer en español. Por la crítica tan buena que ha recibido aún sin ser publicada, por parte de importantes escritores latinoamericanos que la han leído, espero que tenga tan buena suerte como otros libros míos publicados anteriormente. PREGUNTA DE ALESSANDRO V: Leo que la chica neonazi se rescata del horror gracias a las películas de Chaplin. ¿En qué sentido acontece esto? ¿Se trata de recuerdos de su infancia? En Cuba diríamos que estás haciendo trampa, querido Alessandro, pues preguntas algo que deberías averiguar por ti mismo leyendo el libro… jejeje… Pero lo que preguntas ocurre, de manera general, así: de niña ella tuvo una infancia muy linda y esa dulce infancia se vio cortada de golpe por una enorme desgracia personal. En esa infancia dulce ella vio una película de Chaplin (no te digo el nombre) y esa película la marcó de modo tan fuerte que, años después, es justamente ese recuerdo, esa marca, la que le permite entender todo el horror del entorno neonazi en el cual se ha visto forzada a entrar. Claro, todo eso es contado en la novela en un largo proceso. Ecco le risposte di Amir in spagnolo. Seguirà la mia traduzione.

Giovanni

AMIR

Quiero pedir disculpas a todos los que han participado en este foro porque tuve que interrumpir mis respuestas debido a que cambié de compañía telefónica y estuvo más de una semana sin internet. Gracias a todos nuevamente y aquí respondo a las otras preguntas que faltaban.

PREGUNTAS DE MASSIMO MAUGERI:

- Querido, bienvenido en Letteratitudine!
Quiero aprovechar esta oportuniad para preguntarte algo sobre tí como escritor. Puedes decir algo de tus inicios… ¿cuándo pensaste por la primera vez: “Quiero ser un escritor”…

Mis padres eran maestros y el primer recuerdo que tengo relacionado a un libro fue a mi madre, en las noches, leyéndome historias fabulosas para que me durmiera. Gracias a eso y al interés que ellos pusieron en educarme, a los tres años sabía leer y a los cuatro escribía perfectamente. Recuerdo que a los seis años escribí la que yo creía era una inmensa novela: una cursi historia de amor que, recuerdo, escribí de un tirón luego de ver el filme Los paraguas de Cherburgo. Años después, cuando mi madre me enseñó aquella “novela” descubrí que eran solamente unas seis hojas escritas con mi horrible letra grande; es decir, era una historia donde un muchacho enamorado que sufre mucho porque se tiene que ir al servicio militar y cuando regresa abraza a su novia y la “novela” termina con un beso, como en las películas de Hollywood. Es decir una tontería, pero fue mi primer intento.

– ¿Cuales son tus “puntos de referencia” literarios (tus autores y libros preferidos)?
Es una larga lista, que ha ido enriqueciéndose con el paso de los años. Pero ya una vez dije en una de las entrevistas que me han hecho que, si las referencias literarias que me hicieron el escritor que soy son cinco autores: el norteamericano Erskine Caldwell (básicamente con sus novelas El camino del tabaco y La tierrita de Dios, por la dura psicología de sus personajes); el mexicano Juan Rulfo (con los cuentos de El llano en llamas); el premio Nobel peruano Mario Vargas Llosa (especialmente por obras donde demuestra todos los movimientos que puede hacer un escritor con el lenguaje en idioma español: Los cachorros, Conversación en La Catedral, La guerra del fin del mundo); el cubano José Soler Puig (con dos de las novelas más grandes escritas en lengua española, El pan dormido y Un mundo de cosas) y el norteamericano Ernest Hemingway (con esa perfección técnica de todos sus cuentos). No es que ellos sean mis autores y libros preferidos, repito, pero son los que más han influido en el escritor que soy.

- ¿Como ha sido tu experiencia italiana, presentando “Non lasciar mai che ti vedano piangere”?

Ha sido una presentación entre escritores y amigos de los escritores y eso les ha conferido a las presentaciones algo especial, casi íntimo. Lamentablemente, como he dicho en alguna entrevista, acá en Italia no se conoce mucho la rica literatura que se escribe en América Latina y aunque en español mis obras tengan mucha resonancia, en Italia soy totalmente desconocido. Si a eso le sumas la crisis económica.

http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/
¿Qué recuerdo tienes de esta presentación?

Fue un evento pequeño, pero muy importante. No me gustan los eventos grandes porque son muy fríos en lo referente a experiencias personales. Allí en Ravena, pude compartir y volver a conversar largamente con el traductor de mi obra al italiano, el escritor Giovanni Agnoloni, a quien ya considero como parte de mi familia y a quien debo enteramente mi existencia para el público italiano (en palabras más claras, ninguno de ustedes me conociera, si Giovanni no se hubiera propuesto que mi obra se publicara en Italia y ha hecho tantas gestiones para promover mi obra que a veces siento vergüenza porque se quita buena parte de su tiempo como escritor para promover mis novelas). También me reencontré allí con un viejo colega, el español Juan Madrid, uno de los más importantes escritores de la novela negra española. Hice amistad con la periodista Cristina Marra y conocí a Nevio Galeati y a su esposa Maria Cristina Capanni y a la hija de ambos, Martina, personas de un gran corazón, que me atendieron como si me conocieran desde hace siglos. Para ser un evento tan pequeño, mis libros se vendieron bien. Pero si no se hubiera vendido ni un solo ejemplar, de todos modos me sentiría contento por haber compartido con tanta gente linda.

- ¿Qué éxito está teniendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” en los otros países en los que ha sido publicado? ¿Puedes contarnos algo?

La novela se publicó primero en Italia y justo por estos días debe aparecer en español. Por la crítica tan buena que ha recibido aún sin ser publicada, por parte de importantes escritores latinoamericanos que la han leído, espero que tenga tan buena suerte como otros libros míos publicados anteriormente.

PREGUNTA DE ALESSANDRO V:

Leo que la chica neonazi se rescata del horror gracias a las películas de Chaplin.
¿En qué sentido acontece esto? ¿Se trata de recuerdos de su infancia?

En Cuba diríamos que estás haciendo trampa, querido Alessandro, pues preguntas algo que deberías averiguar por ti mismo leyendo el libro… jejeje… Pero lo que preguntas ocurre, de manera general, así: de niña ella tuvo una infancia muy linda y esa dulce infancia se vio cortada de golpe por una enorme desgracia personal. En esa infancia dulce ella vio una película de Chaplin (no te digo el nombre) y esa película la marcó de modo tan fuerte que, años después, es justamente ese recuerdo, esa marca, la que le permite entender todo el horror del entorno neonazi en el cual se ha visto forzada a entrar. Claro, todo eso es contado en la novela en un largo proceso.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-440963 Alessandro V. Tue, 30 Oct 2012 09:38:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-440963 Ok. Lo farò in giornata. Ok. Lo farò in giornata.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-440217 Massimo Maugeri Mon, 29 Oct 2012 23:09:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-440217 Caro Alessandro V., aspettiamo i tuoi contributi. Caro Alessandro V., aspettiamo i tuoi contributi.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-440216 Massimo Maugeri Mon, 29 Oct 2012 23:08:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-440216 Ringrazio il buon Giovanni per la precisazione. Ringrazio il buon Giovanni per la precisazione.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-439534 Giovanni Agnoloni Mon, 29 Oct 2012 15:04:38 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-439534 Credo abbia avuto un periodo di vorticosi impegni. Ma vi risponderà presto, ne sono sicuro. Giovanni Credo abbia avuto un periodo di vorticosi impegni. Ma vi risponderà presto, ne sono sicuro.
Giovanni

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-439514 Alessandro V. Mon, 29 Oct 2012 14:53:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-439514 Comunque, raccoglierò l'invito di Massimo Maugeri ad inserire ulteriori informazioni su Chaplin e la sua opera. Comunque, raccoglierò l’invito di Massimo Maugeri ad inserire ulteriori informazioni su Chaplin e la sua opera.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-439512 Alessandro V. Mon, 29 Oct 2012 14:52:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-439512 @ Massimo Maugeri @ Giovanni Agnoloni Ma che fine ha fatto Amir Valle? Perché non ha più risposto alle ultime domande poste? @ Massimo Maugeri
@ Giovanni Agnoloni
Ma che fine ha fatto Amir Valle? Perché non ha più risposto alle ultime domande poste?

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Di: giacomo tessani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-427164 giacomo tessani Tue, 23 Oct 2012 10:36:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-427164 spero che amir valle riesca a intervenire ancora. spero che amir valle riesca a intervenire ancora.

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Di: giacomo tessani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-427163 giacomo tessani Tue, 23 Oct 2012 10:35:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-427163 ho appena finito di leggere tutti i commenti che mi ero perso. bello. ottimo dibattito. ho appena finito di leggere tutti i commenti che mi ero perso.
bello. ottimo dibattito.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-3/#comment-423789 Massimo Maugeri Sun, 21 Oct 2012 08:15:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-423789 Ne approfitto per augurare a tutti una buona domenica! Ne approfitto per augurare a tutti una buona domenica!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-423788 Massimo Maugeri Sun, 21 Oct 2012 08:15:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-423788 @ Giovanni Agnoloni Caro Giovanni, ancora grazie per le traduzioni. Spero che Amir abbia ancora la possibilità di intervenire. @ Giovanni Agnoloni
Caro Giovanni,
ancora grazie per le traduzioni. Spero che Amir abbia ancora la possibilità di intervenire.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-423787 Massimo Maugeri Sun, 21 Oct 2012 08:14:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-423787 @ Alessandro V. Grazie per i tuoi interventi, caro Alessandro. Se desideri condividere altre notizie su Chaplin, fai pure... Anzi, ti ringrazio in anticipo. @ Alessandro V.
Grazie per i tuoi interventi, caro Alessandro.
Se desideri condividere altre notizie su Chaplin, fai pure…
Anzi, ti ringrazio in anticipo.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421353 Giovanni Agnoloni Fri, 19 Oct 2012 15:21:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421353 Pregunta de Alessandro V: Leo que la chica neonazi se rescata del horror gracias a las películas de Chaplin. ¿En qué sentido acontece esto? ¿Se trata de recuerdos de su infancia? Pregunta de Alessandro V:

Leo que la chica neonazi se rescata del horror gracias a las películas de Chaplin.

¿En qué sentido acontece esto?
¿Se trata de recuerdos de su infancia?

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421318 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:45:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421318 Domanda per Amir Valle. Leggo che la ragazza neonazista viene salvata dall’orrore dal ricordo dei film di Chaplin. In che senso ciò avviene? Si tratta di ricordi collegati alla sua infanzia? Domanda per Amir Valle.
Leggo che la ragazza neonazista viene salvata dall’orrore dal ricordo dei film di Chaplin.
In che senso ciò avviene?
Si tratta di ricordi collegati alla sua infanzia?

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421313 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:42:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421313 Non voglio esagerare. Mi fermo qui. Non voglio esagerare. Mi fermo qui.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421312 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:41:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421312 Chaplin fu una delle personalità più creative e influenti del cinema muto. La sua vita lavorativa nel campo dello spettacolo ha attraversato oltre 75 anni. Fu influenzato dal comico francese Max Linder, a cui dedicò uno dei suoi film. Star mondiale del cinema, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni Cinquanta, durante il Maccartismo, la sua identificazione con la sinistra lo costrinse a stabilirsi in Europa. Chaplin fu una delle personalità più creative e influenti del cinema muto. La sua vita lavorativa nel campo dello spettacolo ha attraversato oltre 75 anni. Fu influenzato dal comico francese Max Linder, a cui dedicò uno dei suoi film. Star mondiale del cinema, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni Cinquanta, durante il Maccartismo, la sua identificazione con la sinistra lo costrinse a stabilirsi in Europa.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421310 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:41:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421310 In effetti, ancora oggi, da noi Chaplin viene ricordato con il nome di Charlot (vero e proprio nome d'arte). In effetti, ancora oggi, da noi Chaplin viene ricordato con il nome di Charlot (vero e proprio nome d’arte).

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421309 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:40:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421309 Il personaggio attorno al quale Chaplin costruì larga parte delle sue sceneggiature, e che gli diede fama universale, fu quello del "vagabondo" (The Tramp in inglese; Charlot in italiano, francese e spagnolo): un omino dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio in bambù; tipici del personaggio erano anche i baffetti e l'andatura ondeggiante. L'emotività sentimentale e il malinconico disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna, fecero di Charlot l'emblema dell'alienazione umana - in particolare delle classi sociali più emarginate - nell'era del progresso economico e industriale. Il personaggio attorno al quale Chaplin costruì larga parte delle sue sceneggiature, e che gli diede fama universale, fu quello del “vagabondo” (The Tramp in inglese; Charlot in italiano, francese e spagnolo): un omino dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio in bambù; tipici del personaggio erano anche i baffetti e l’andatura ondeggiante. L’emotività sentimentale e il malinconico disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna, fecero di Charlot l’emblema dell’alienazione umana – in particolare delle classi sociali più emarginate – nell’era del progresso economico e industriale.

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Di: Alessandro V. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-421307 Alessandro V. Fri, 19 Oct 2012 14:39:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-421307 Ciao, sono un appassionato di Chaplin e apprendo con molto piacere dell'esistenza di questo libro che leggerò senz'altro. Ho pensato : perché non approfittare di questo thread per far conoscere un di più di Chaplin a chi segue questo Forum? Ho ricevuto l'ok da Max Maugeri, perciò procedo. Ciao, sono un appassionato di Chaplin e apprendo con molto piacere dell’esistenza di questo libro che leggerò senz’altro.
Ho pensato : perché non approfittare di questo thread per far conoscere un di più di Chaplin a chi segue questo Forum?
Ho ricevuto l’ok da Max Maugeri, perciò procedo.

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-420218 Giovanni Agnoloni Thu, 18 Oct 2012 22:39:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-420218 'notte a Massimo e a tutti voi :) ‘notte a Massimo e a tutti voi :)

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Di: Giovanni Agnoloni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/10/17/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/comment-page-2/#comment-420209 Giovanni Agnoloni Thu, 18 Oct 2012 22:30:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4505#comment-420209 Preguntas de Massimo Maugeri: - Querido Amir, bienvenido en Letteratitudine! Quiero aprovechar esta oportunidad para preguntarte algo sobre tí como escritor. ¿Puedes decir algo de tus inicios?… cuando pensaste por la primera vez: "Quiero ser un escritor"… - ¿Cuales son tus “puntos de referencia” literarios? (tus autores y libros preferidos)? - ¿Como ha sido tu experiencia italiana, presentando “Non lasciar mai che ti vedano piangere”? http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/ ¿Qué recuerdo tienes de esta presentació? - ¿Qué éxito está teniendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” en los otros países en los que ha sido publicado? ¿Puedes contarnos algo? Preguntas de Massimo Maugeri:

- Querido Amir, bienvenido en Letteratitudine!
Quiero aprovechar esta oportunidad para preguntarte algo sobre tí como escritor. ¿Puedes decir algo de tus inicios?… cuando pensaste por la primera vez: “Quiero ser un escritor”…

- ¿Cuales son tus “puntos de referencia” literarios? (tus autores y libros preferidos)?

- ¿Como ha sido tu experiencia italiana, presentando “Non lasciar mai che ti vedano piangere”?
http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/28/non-lasciar-mai-che-ti-vedano-piangere-di-amir-valle/
¿Qué recuerdo tienes de esta presentació?

- ¿Qué éxito está teniendo “Non lasciar mai che ti vedano piangere” en los otros países en los que ha sido publicado? ¿Puedes contarnos algo?

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