LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » VOCE DI LIBRAIO http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 Nasce la Libreria Panisperna 220 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/10/01/nasce-la-libreria-panisperna-220/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/10/01/nasce-la-libreria-panisperna-220/#comments Fri, 01 Oct 2021 04:44:28 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8862 Il nuovo appuntamento di “Voce di libraio” di Letteratitudine lo dedichiamo alla nascita di una nuova libreria. Quando nasce una libreria è sempre una festa. Tanta Luce a Libreria Panisperna 220 e a tutte le “Librerie scatenate”!

L’inaugurazione, l’8 ottobre a Roma

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Nasce Libreria Panisperna 220, una nuova realtà indipendente nel cuore di rione Monti a Roma.

Al 220 di via Panisperna apre una libreria indipendente che vuole offrirsi al quartiere come luogo di incontro, osservazione e circolazione di idee, per una completa condivisione con la comunità di una valida proposta culturale.

Una via e un quartiere che rievocano suggestive memorie, da I ragazzi di via Panisperna alla storica sede dell’Angelo Mai. Una strada il cui toponimo si presta a diverse interpretazioni, come quella secondo cui i frati della Basilica di San Lorenzo distribuissero ai poveri “panis et perna”, pane e prosciutto.

Qui, nel centro della Suburra, dove tante storie si sono incrociate, la Libreria Panisperna 220, diretta da Masud Kia, inizia il suo cammino, con l’obiettivo di rappresentare un vero e proprio presidio culturale sul territorio. Per promuovere la lettura con cura e attenzione, attraverso un’offerta che sia in grado di valorizzare la differenza, fuggendo dall’omologazione e garantendo la bibliodiversità e il pluralismo editoriale, con una costante attenzione per gli editori di qualità, piccoli o grandi che siano.

L’apertura di questa libreria arriva dopo la sperimentazione di un modello indipendente risultato vincente, attestato dalla grande risposta del pubblico. La Libreria Panisperna 220 è infatti la settima scommessa di una squadra che si è andata formando negli anni e che conta già sei realtà: L’Amico Ritrovato e L’Amico Immaginario a Genova, Libreria Centofiori a Milano, ultima spiaggia a Camogli e Ventotene e Nutrimenti bookshop a Procida.

Con l’occasione dell’apertura romana, infatti, la squadra annuncia la nascita del marchio “Librerie scatenate”.

Ciascuna delle “Librerie scatenate” è nata in momenti diversi, da diverse esperienze editoriali, commerciali e territoriali e con diversi assetti societari. Tutte si sono però ritrovate accomunate in questi anni da una stessa visione: la centralità della figura del libraio e l’assoluta autonomia di ciascun punto vendita, l’esigenza di garantire sempre una forte professionalità, senza cedere all’omologazione commerciale. Un’unità di intenti che le ha portate a un progetto più ampio, confluito in “Librerie scatenate”, nome volutamente simbolico, con la convinzione che insieme si possa rafforzare l’impegno nell’aprire nuove librerie, creando luoghi di valore per le comunità.

“Librerie scatenate” per ribadire una logica che si svincola totalmente dalla standarizzazione delle librerie di catena ma che riconosce nell’unione un nuovo modo di fare impresa nel settore editoriale.

Gli obiettivi delle “librerie scatenate” sono la creazione di un circuito eventi originale e alternativo che susciti nuovo interesse negli editori e la creazione di un e-commerce, che consenta a queste librerie di essere presenti e competitive anche nella vendita on line. Dietro questi obiettivi c’è una grande consapevolezza: il libro è l’antidoto per contrastare la crisi culturale.

Con queste premesse nasce dunque la nuova realtà romana.

Libreria Panisperna 220 apre con la finalità di diventare una libreria di quartiere dal respiro e dall’animo cittadino – sostiene Masud Kia - guardando anche al modello di libreria indipendente nord europea. Punteremo sulla qualità della proposta e sulla professionalità dello staff, per offrire un servizio accurato, che entusiasmi e consigli il lettore: solo così la libreria può assolvere al suo fine più alto, quello di diventare parte del tessuto urbano, luogo di confronto e socialità in grado di coinvolgere con proposte tematiche, incontri, presentazioni e percorsi culturali mirati.

Ho vissuto per anni questo quartiere, di cui conosco storia e vita, sono convinto dell’importanza della sua centralità come punto di forza di Libreria Panisperna 220. Apriamo una libreria dove non c’era, non senza timori ma con il coraggio e l’ambizione di alimentare una nuova idea di futuro, dove la cultura è nutrimento di una società in evoluzione.

La libreria, con i suoi 120 mq, si trova al piano strada di una delle più importanti vie di Rione Monti, in un palazzo d’epoca; la ristrutturazione è stata minimale ed ha puntato a mantenere inalterati gli spazi conservando nella struttura il legame con il passato.  Accogliente e curata, è divisa in tre sale principali: narrativa, saggistica e letteratura per bambini e ragazzi.

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INAUGURAZIONE 8 OTTOBRE*

dalle 11.00 alle 23.00

Sarà l’inizio di una grande avventura.

*L’inaugurazione avrà luogo rispettando la normativa vigente, in ottemperanza alle disposizioni delle Autorità locali e nazionali e nello stretto rispetto delle regole a tutela della salute pubblica e personale. In libreria si potrà entrare muniti di mascherina e con ingresso contingentato rispetto alle dimensioni del locale.

I soci: Alessia Carpi, Ada Carpi de Resmini, Eleonora Doci, Barbara Fridel, Guido Garavoglia, Marco Garavoglia, Vittorio Graziani, Masud Kia, Fabio Masi, Andrea Palombi, Marco Parodi, Vania Ribeca.

Potete seguire la Libreria Panisperna 220 su Facebook e Instagram

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POSTO D’AUTORE: Libreria Bonanzinga http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2019/09/26/posto-dautore-libreria-bonanzinga/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2019/09/26/posto-dautore-libreria-bonanzinga/#comments Thu, 26 Sep 2019 16:45:04 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8280 Nello spazio “Voce di libraio” di Letteratitudine torna Daniela Bonanzinga, dell’omonima libreria Bonanzinga di Messina, per discutere del nuovo progetto “Posto d’Autore”

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Abbiamo incontrato Daniela Bonanzinga per discutere di questa nuova rivoluzionaria iniziativa che, in un certo senso, ribalta il classico rapporto tra libraio, lettore e autore. Il progetto si chiama “Posto d’Autore” ed è rivolto ai lettori sulla base dei seguenti punti: scegliere di incontrare un autore o un’autrice attraverso la programmazione degli eventi, comprare il libro per affrontare la lettura prima dell’incontro, assicurarsi la prenotazione di un posto a sedere. Un progetto che è dunque finalizzato a conferire ai lettori un ruolo più attivo invitandoli a interagire in maniera più consapevole con gli scrittori che scelgono di incontrare.

Ne abbiamo approfittato per porgere a Daniela Bonanzinga un paio di domande: quali sono le principali sfide che deve affrontare un libraio indipendente che si appresta a varcare la soglia dell’anno 2020? In che modo è cambiato in questi decenni il lavoro e il ruolo del libraio? E come nasce l’idea di questo nuovo format che hai lanciato, “Posto d’Autore”?

Le sfide sono tante e ho impiegato anni a stilare una lista di priorità“, ci ha spiegato Daniela Bonanzinga. “Credo recentemente di aver trovato ordine nella mia mente. È stato molto importante ristrutturare l’azienda, ridisegnare la libreria in una nuova location e comprendere il senso identitario contemporaneo. Le sfide sono legate al gioco di proiezione continua tra passato e presente. Comprendere cosa salvare del passato di 40 anni di esperienza e lasciare andare i meccanismi che non possono funzionare. Non svelo i dettagli ma posso dire che in questo presente alcune certezze intoccabili e il modo di acquistare libri e di leggerli è profondamente cambiato.
Chi ha insistito proteggendo ciò che aveva costruito probabilmente ha chiuso. La migrazione su franchising ha salvato centinaia di librerie indipendenti anche molto importanti, semplificando alcuni aspetti gestionali. Ciononostante nulla è blindato al sicuro, perché la trasformazione continua molto velocemente. È cambiato il mercato che si è arricchito di canali che raggiungono l’utenza finale, rendendo la concorrenza complicata. Difficiile lottare contro Amazon, contro la rete in genere, contro le catene direzionali e contro i franchising. Credo che si esista finché gli altri ci riconoscono. La riconoscenza non può essere teorica, deve approdare all’azione finale dell’acquisto all’interno dei nostri negozi.

Mi collego alla tua ultima domanda da dove nasce “posto d’autore”. Se chiedo ai miei clienti di rinunciare alla profondità dell’assortimento che offre la rete e di utilizzare i miei servizi aspettando qualche giorno l’arrivo di un libro da loro richiesto, per essere credibile devo offrire loro qualcosa di unico e irripetibile: incontrare autori, scambiare opinioni sui libri letti, prendere in mano lo scettro del protagonismo a cui il mondo social ha abituato i lettori insieme a tutte le altre categorie è un’esperienza umana di alto contenuto emotivo. Venticinque anni di progetto nel mondo della scuola mi ha allargato lo sguardo sulla sinergia tra le due intelligenze: quella emotiva e quella razionale. Il risultato è l’amplificazione del sentire attraverso la lettura. Chi è capace può aiutare gli altri a esplorare questo sentire. A questo serve “Posto d’Autore”.”

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La libreria BONANZINGA di Messina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/09/28/la-libreria-bonanzinga-di-messina/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/09/28/la-libreria-bonanzinga-di-messina/#comments Fri, 28 Sep 2018 16:25:23 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7947 BonanzingaSono lieto di poter dedicare la nuova puntata dello spazio “Voce di libraio” di Letteratitudine all’ottima libreria Bonanzinga di Messina.

Nel complesso mondo delle librerie, quello della Bonanzinga – fondata a Messina nel 1969 – è un esempio virtuoso a livello nazionale.

Grazie all’instancabile lavoro di Daniela Bonanzinga, “figlia d’arte”, ritratta nella foto in basso insieme a sua madre (fondatrice della libreria), la libreria della famiglia Bonanzinga continua a essere  un vero e proprio punto di riferimento culturale per l’intero territorio in cui opera.

(Massimo Maugeri)

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La libreria BONANZINGA di Messina e le trecentomila occasioni di lettura

La libreria Bonanzinga, operativa nel territorio messinese dal 1969 a Messina, è riuscita a rinnovare la sua presenza nel territorio proponendosi con una poliedrica attività che le è valso il conferimento, nel 2010, del premio Mauri come migliore libreria d’Italia: riconoscimento assegnato per merito alle librerie indipendenti che si sono distinte per il loro valore di proposta nel territorio in cui operano.
La libreria Bonanzinga, oltre a costituire un vero “presidio culturale” che propone una costante attività di promozione della lettura accanto a partners sia pubblici che privati, ha sviluppato da circa venti anni in città e in provincia un progetto di incentivazione alla lettura nelle scuole di ogni ordine e grado.

Nel 2010, per favorire la conoscenza del proprio territorio nel mondo della scuola, la libreria ha editato “Messina Ritrovata. Viaggio con la macchina del tempo dalle origini ai nostri giorni”. L’autrice Eleonora Ianelli, messinese di nascita e palermitana di adozione, ha implementato con le scuole cittadine un progetto che attraverso la lettura del libro è stato capace di sviluppare la conoscenza della città attivando il protagonismo dei giovani lettori.
L’interesse di Daniela Bonanzinga sul rapporto tra mondo della scuola e lettura è dimostrato dalla pubblicazione, nel 2015, sull’inserto Domenica de Il Sole 24Ore, di una lettera riportata all’interno di un articolo di Roberto Napoletano. «Vagavo da un anno per le scuole e sentivo che qualcosa non tornava», scrive Daniela Bonanzinga nella sua lettera. «La relazione con i nativi digitali incalzava, e io continuavo a promuovere la lettura come venti anni fa. Mi sono interrogata più volte su quale fosse il mio ruolo, cosa poter dire a un nativo digitale per creare nella sua mente e nel suo cuore uno spazio al libro di carta, alla lettura tradizionale, lenta e profonda. Li ho guardati negli occhi i ragazzi, li vedevo agitare le loro dita svelte sulle tastiere dei telefonini, leggevo i loro commenti sulla rete, li spiavo per non arrendermi. Questo ho fatto in questi ultimi due anni mentre un pezzo di certezza storica del mercato crollava sotto l’effetto della crisi. Ma ciò che più mi angosciava era il sentire con assoluta chiarezza che mediare lettura come fatto fino a ora non potrà più funzionare per il futuro. Quest’anno rilancio. Ho intuito la direzione da intraprendere e resto a scuola, con coraggio, senza abbandonare il campo tra nativi digitali, io immigrata digitale prestata all’opera, in un mondo che è cambiato in maniera sostanziale e che ha bisogno di una misura tra vecchio e nuovo. La lettura di libri per esistere ha bisogno di un sostegno che possa integrare vecchie modalità e nuovi valori, ecco la sfida».

La sfida è stata raccolta e vinta. I dati riassuntivi del progetto libreriaincontralascuola, sono impressionanti: trecentomila occasioni di lettura, 2000 incontri con scrittori di chiara fama.

L’attenzione è grande anche con riferimento al settore per l’infanzia. Oggi è attivo in libreria un corner di giochi didattici di alta qualità. L’offerta rivolta ai bambini vanta laboratori a tema con insegnanti specializzati. Ampio l’assortimento di testi professionali (ingegneria, aziendalistica, concorsi). L’e-book è venduto alla cassa come un normale libro cartaceo.
L’assistenza al cliente è curata da personale altamente qualificato. Il rapporto con le biblioteche si avvale della consulenza di Daniela che, personalizza le offerte con grande professionalità.

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Riapre la storica libreria milanese CENTOFIORI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/09/18/riapre-la-storica-libreria-milanese-centofiori/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/09/18/riapre-la-storica-libreria-milanese-centofiori/#comments Tue, 18 Sep 2018 17:36:34 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7935

La riapertura di una libreria è sempre una buona notizia. Dunque dedichiamo con grande piacere la nuova puntata dello spazio “Voce di libraio” alla riapertura della storica libreria milanese Centofiori (a cui auguriamo lunghissima vita)

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Il 27 settembre riapre i battenti la nuova Centofiori, che della storica libreria milanese in Piazzale Dateo manterrà nome, sede e anima.

Milano, 1975. Nasce una libreria specializzata in psicologia, la prima in città. Poi con il tempo si fa conoscere dal quartiere e amplia la sua offerta. Inizia così la storia della Centofiori, insegna indipendente che negli anni è diventata non solo una delle librerie più note di Milano, ma anche un punto di riferimento per tutta l’editoria italiana.
La sua chiusura ha privato la città di un presidio culturale. Restituire alla comunità un luogo di valore gestito da professionalità forti e preparate è la sfida che hanno raccolto i nuovi soci.
Vogliamo offrire alla città una libreria “artigianale”, fatta dai libri, dalla nostra competenza e da una grande passione.
Come soci condividiamo un progetto di libreria indipendente e una visione comune di questa professione, che si sposa perfettamente con quello che ha caratterizzato negli anni il percorso della Centofiori.

Promuovere la lettura con sapienza, cura, conoscenza del mondo editoriale, con una ricerca attenta per i piccoli editori di qualità senza mai perdere, però, una lucida visione sul mondo del mercato librario, per una completa condivisione con la comunità della proposta culturale. E’ questo l’obiettivo della nuova Centofiori.

Hanno rilevato la gestione della Libreria Centofiori Vittorio Graziani, ex responsabile della libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte, Ada Carpi e Andrea Palombi, titolari della Casa editrice Nutrimenti, Fabio Masi, libraio de L’Ultima Spiaggia di Ventotene e Camogli e de L’Amico Ritrovato di Genova, Marco e Guido Garavoglia di Milano.

Le comprovate esperienze dei soci nell’editoria sono la garanzia dell’alta proposta di qualità che offrirà la Centofiori. Inoltre la nuova squadra può già vantare sinergie vincenti quali l’apertura della Libreria Nutrimenti di Procida e de L’Amico ritrovato di Genova.

La libreria sarà diretta da Vittorio Graziani affiancato da Veronica Casati, libraia in Piazzale Dateo già nella precedente gestione.

La Centofiori rinasce mantenendo i punti di forza che nel tempo l’hanno resa una libreria di quartiere dal respiro e dall’animo cittadino e, grazie alla direzione di Vittorio Graziani, si approprierà della visione d’insieme e degli strumenti propri di una grande libreria.

La nuova Centofiori sarà una libreria in cui coesisteranno più anime, quella della libreria di proposta ma anche quella della libreria di servizio perché – dice Vittorio - è necessario oggi che la libreria ragioni e si muova sia in retrospettiva che in prospettiva, che anticipi il gusto, che offra ampia possibilità di scelta ai lettori, non perdendo mai quello che è l’unico e solo riferimento: la sua comunità.
La libreria, nei suoi 100mq, ha subito una profonda ristrutturazione. Si presenta accogliente e curata ed è divisa idealmente in tre sale: narrativa, saggistica e letteratura per l’infanzia. Perché i bambini possano scoprire il piacere di leggere, avranno una sala interamente dedicata e studiata per interagire con i libri in completa libertà.

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Giovedì 27 settembre si alzeranno le serrande della Centofiori.

Vi aspettiamo in Piazzale Dateo alle 18.30 per presentarvi la nuova libreria, davanti a un bicchiere di vino.

I soci:

Vittorio Graziani
Laureato in Giurisprudenza, entra a far parte del mondo dell’editoria come ufficio stampa della casa editrice Arcana e poi come responsabile ufficio stampa della Castelvecchi. Nel 2007 diventa responsabile del settore libri e multimedia e degli eventi della libreria Fnac di Roma, nel 2010 passa a Feltrinelli, diventando responsabile letteratura per Feltrinelli Duomo di Milano e responsabile libri, nel 2017, per Feltrinelli Piazza Piemonte di Milano.

Nutrimenti: Andrea Palombi e Ada Carpi de Resmini
Andrea Palombi ha lavorato dal 1981 al 1986 nella Cooperativa Spazio Linguistico che raccoglieva ricercatori e collaboratori della cattedra di Filosofia del Linguaggio di Tullio De Mauro, ha collaborato con diverse testate giornalistiche e la Rai e lavorato a lungo come giornalista per il Gruppo L’Espresso.
È direttore editoriale della casa editrice Nutrimenti che ha fondato nel 2001.

Ada Carpi de Resmini ha lavorato nella divisione pubblicità della Mondadori e per le maggiori agenzie internazionali (Mc Cann Erickson, J.W. Thompson). Attualmente è art director e amministratore unico di Nutrimenti.
Nel 2014 hanno inaugurato a Procida la prima libreria con marchio Nutrimenti e da 3 anni con la loro casa editrice organizzano, per la direzione di Chiara Gamberale, il festival letterario “Procida Racconta”.

Marco Garavoglia
Laureato in Astrofisica, lavora in una grande banca americana, fonda una società di consulenza gestionale per le piccole aziende, diviene amministratore delegato di un prestigioso marchio internazionale nel settore della gioielleria e da più di 20 anni svolge consulenza patrimoniale per un ristretto numero di clienti privati.

Guido Garavoglia
Laureato in Giurisprudenza, lavora per trent’anni nell’amministrazione della Camera dei deputati, prima al Servizio studi, poi all’Ufficio stampa e infine come Responsabile relazioni esterne alla Fondazione della Camera dei deputati. Fa parte dello staff del Presidente della Repubblica in occasione del secondo mandato di Giorgio Napolitano.
Dal 2016 presiede l’Associazione per Santo Stefano in Ventotene Onlus, un organismo non profit che si propone di recuperare e valorizzare il settecentesco carcere borbonico di Santo Stefano e che dal 2017 promuove il Festival letterario di Ventotene “Gita al Faro”.

Fabio Masi
Inizia a lavorare nel 1992 per una catena di librerie liguri.
Nel 2002 torna a Ventotene, l’isola da cui i nonni erano emigrati decenni prima, e apre la libreria L’Ultima Spiaggia e così chiama anche la sua piccola casa editrice, che nasce per valorizzare la storia dell’isola pubblicando testi e romanzi sulla storia di Ventotene.
Nel 2011 rileva una libreria sul lungomare a Camogli, che chiama L’Ultima Spiaggia e nel 2014 riapre a Genova L’Amico Ritrovato, importante e storica libreria del centro che aveva chiuso definitivamente i battenti l’anno prima.

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SCUOLA PER LIBRAI tra tradizione e innovazione http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/01/19/scuola-per-librai-tra-tradizione-e-innovazione/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/01/19/scuola-per-librai-tra-tradizione-e-innovazione/#comments Fri, 19 Jan 2018 18:26:00 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7704 Scuola per Librai Umberto e Elisabetta MauriPartendo dal presupposto che c’è ancora bisogno di avere librai formati e preparati, nella nuova puntata dello spazio di Letteratitudine intitolato “Voce di libraio” sosteniamo la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri contribuendo alla promozione del XXXV Seminario di Perfezionamento che si svolgerà a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini, il 23 – 26 gennaio 2018. Il seminario avrà come titolo: “Tradizione e innovazione in libreria

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http://www.scuolalibraiuem.it/upload/gallerie/51/Alberto-Ottieri.jpgChe ruolo svolgono oggi le librerie in Italia?

Lo abbiamo chiesto a Alberto Ottieri, consigliere delegato di Messaggerie Italiane.

A seguire: informazioni sul XXXV Seminario di Perfezionamento

Le librerie indipendenti rappresentano ancora oggi 1/4 del mercato della vendita dei libri in Italia“, ha detto Ottieri a Letteratitudine, “se si considerano le librerie in generale arriviamo a quasi i 2/3. La libreria è quindi ancora al centro del nostro interesse e la formazione ai librai nell’era post crisi economica è un elemento ancor più necessario e distintivo.
La Scuola Mauri è oggi un centro di eccellenza per il mondo dell’editoria collegando editori distributori e librai al tema centrale di come vendere i libri in futuro e di come formare i librai del futuro

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SCUOLA PER LIBRAI UMBERTO E ELISABETTA MAURI

XXXV Seminario di Perfezionamento

Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 23 – 26 gennaio 2018

Tradizione e innovazione in libreria

Dal 23 al 26 gennaio 2018 si terrà a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore, il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, consueto e atteso appuntamento organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri in collaborazione con Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, l’Associazione Librai Italiani, l’Associazione Italiana Editori e il Centro per il Libro e la Lettura.

Nella Giornata Conclusiva, il 26 gennaio, interverranno sui rapporti tra gestione della cosa pubblica e mondo della cultura il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

Il Seminario è un importante appuntamento in cui l’editoria italiana e internazionale si confrontano sul presente e sul futuro del libro. I lavori del Seminario prevedono l’intervento, a fianco dei manager delle principali catene librarie europee e dei vertici dell’editoria italiana, di figure professionali e di personalità di altri settori per ampliare con i loro contributi l’orizzonte del dibattito.

L’intento è quello di ridefinire e formare attraverso strumenti di analisi e conoscitivi sempre aggiornati la figura professionale del libraio che, senza perdere la sua identità di fondo, venga messo in condizione di riconoscere e anticipare i nuovi ritmi della produzione e della circolazione del libro.

Essere librai significa anche e soprattutto avere la capacità di trasmettere la curiosità e la sensibilità per un mondo fatto di storie che rimandano ad altre storie senza soluzione di continuità. Per essere librai non basta dunque essere delle persone colte o degli abili commercianti o dei manager accorti. Bisogna essere un concentrato di tutte queste qualità e la Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri ha l’ambizione di fornire a chi ha scelto questo mestiere gli strumenti tecnici, organizzativi e conoscitivi per muoversi con consapevolezza in un settore che oggi forse più di altri è in continua trasformazione.

La Scuola, primo esempio in Italia, dal 1984 promuove un confronto fecondo all’interno dell’universo librario che non rimane circoscritto all’organizzazione e alla gestione del punto vendita, ma analizza tutti gli aspetti che riguardano l’attività della libreria: distribuzione, commercializzazione e promozione. Un laboratorio di sperimentazione e discussione che ha come centro il libro, il suo percorso, la sua trasformazione.

Nella giornata inaugurale di martedì 23 gennaio, dopo i saluti di benvenuto e la presentazione del programma del Seminario, sono previsti gli interventi di Luca Bianchini Un libraio per amico, di Pier Luigi Celli Il cervello come risorsa organizzativa e di Alessandro Piperno Come riconoscere un buon incipit.

Il giorno seguente, mercoledì 24 gennaio, il Seminario entra nel vivo con diversi interventi dedicati al tema “La gestione, l’assortimento e il servizio in libreria”. Sono previsti i contributi di Gian Luca Marzocchi (Università di Bologna) Di racchette e talenti: breve storia di un lungo equivoco, di Angelo Paletta (Università Bologna) Valore economico aggiunto della libreria e di Riccardo Silvi (Università Bologna) Governare le leve del valore economico aggiunto.

Nel pomeriggio Antonella Salvatore (John Cabot University) parlerà di Assortimento: un valore da trasferire al cliente; seguiranno gli interventi di due protagonisti dell’editoria internazionale: James Daunt riporterà l’esperienza della principale catena di librerie del Regno Unito: Waterstones e il mercato che cambia, mentre Matthieu de Montchalin parlerà di Tradizione e innovazione della libreria l’Armitière di Rouen. È previsto inoltre l’intervento dello psicoanalista Stefano Bolognini Aree di contatto sensibili nel servizio al cliente. Chiude la giornata la scrittrice Ilaria Tuti con La scoperta di un mondo.

Giovedì 25 gennaio il Seminario proseguirà sul tema “Creatività e innovazione in libreria” con gli interventi di Vincenzo Russi (e-Novia) Sguardo sul mondo che cambia e Roberto Liscia (netcomm) E-commerce: un difficile equilibrio tra disruption e continuitàLuca Conti (www.pandemia.info) affronterà il tema del Social Media Marketing per librai, mentre Alessandro Magno (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) parlerà dell’Impatto del digitale sul mondo del libro; Luca Domeniconi (IBS.it) e Romano Montroni (Centro per il Libro e la Lettura) interverranno su Il libraio: un mestiere o uno stile di vita?

Nel pomeriggio Alberto Rivolta (Feltrinelli) parlerà di Nuovi scenari nel retail librario e Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) di Come cambia il mercato. Martina Tittel della Nicolaische Buchhandlung, la più antica libreria di Berlino, parlerà di Come si compete oggi – dall’esperienza di una libreria grande a una libreria di quartiere. Infine, Stefano Micelli (Università Ca’ Foscari) interverrà su Fare e innovare e Francesco Caio sull’ Innovazione nel retail.

Venerdì 26 gennaio il tradizionale appuntamento della giornata conclusiva avrà come titolo “Dove nascono le storie?”.

Apriranno i lavori Angelo Tantazzi (Prometeia) con un intervento su Proiezioni per il 2018: dove va la spesa delle famiglie italiane? e Ricardo Franco Levi (Associazione Italiana Editori) con alcune riflessioni su Il mercato del libro in Italia.

A seguire lo scrittore Giacomo Mazzariol: Dove nascono le storie. Le storie dei ragazzi.

Seguirà la tavola rotonda Dove nascono le storie. Editori tra artigianato e imprenditoria moderata da Stefano Mauri e Giovanna Zucconi, alla quale parteciperanno Luca De Michelis (Marsilio Editore), Eugenia Dubini (NN Editore), Antonio Sellerio (Sellerio Editore), Enrico Selva Coddè (Mondadori Libri) e Luigi Spagnol (Gruppo editoriale Mauri Spagnol).

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini parlerà di Un valore condiviso: libri e lettura.

Nel pomeriggio avrà luogo la consegna del Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri, giunto alla sua dodicesima edizione, cui seguirà l’intervento del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, su Investire in conoscenza.

Chiude il Seminario il Presidente della Scuola Achille Mauri.

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Scuola Librai Italiani: il nuovo Corso di Alta Formazione http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/02/10/scuola-librai-italiani-il-nuovo-corso-di-alta-formazione/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/02/10/scuola-librai-italiani-il-nuovo-corso-di-alta-formazione/#comments Tue, 10 Feb 2015 20:50:33 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6682 Scuola Librai Italiani: il nuovo Corso di Alta Formazione (scadenza 28 febbraio 2015)

Partendo dal presupposto che c’è ancora bisogno di avere librai formati e preparati, nella nuova puntata dello spazio di Letteratitudine intitolato “Voce di libraio” sosteniamo l’Associazione Librai Italiani e la Scuola Librai Italiani contribuendo alla promozione del nuovo Corso di Alta Formazione

Fino al 28 febbraio puoi iscriverti alla SLI per diventare libraio. Dal 16 marzo al 1° luglio la SLI-Scuola Librai Italiani la scuola di formazione dell’Ali, propone il 9° corso 2015 in gestione della libreria, con una didattica attenta alle innovazioni e alle tendenze del mercato per offrire agli aspiranti librai, ma anche ai librai già in attività, tutti gli strumenti necessari per intraprendere la professione e migliorare le competenze. Il corso prevede lezioni frontali in aula a Roma e stage nelle librerie Ali delle città di residenza degli allievi. Chiedi info. Clicca su leggi tutto per i comunicati stampa e le testimonianze degli ex-allievi

“Il buon lettore fa il buon libro” scrisse Ralph Waldo Emerson.

E da sempre sono i librai ad accompagnare i lettori nella scelta dei buoni libri. I librai formati e competenti sono una garanzia non solo per gli scrittori e il mercato editoriale, ma per tutti noi e per la cultura del nostro paese. Ma a fianco alla passione e all’amore per i libri ci deve essere una preparazione imprenditoriale che fornisca ai librai le basi di conoscenza economico-finanziaria per portare avanti le proprie aziende. Per questo motivo, dal 2007 la Scuola Librai Italiani, organo ufficiale dell’Associazione Librai Italiani, promuove il Corso di Alta Formazione in Gestione della Libreria.
L’edizione 2015 si terrà a Roma dal 16 marzo al 3 luglio 2015. Giunto ormai alla nona edizione, il Corso si pone l’obbiettivo di formare librai qualificati sia sotto il profilo teorico che pratico, rinnovando l’offerta formativa, con nuovi temi e nuovi docenti. Il corso è rivolto a diplomati e laureati che hanno interesse e motivazione a lavorare nel mondo dell’editoria e della distribuzione e vendita dei libri. Avranno accesso al corso un massimo di trenta studenti selezionati tramite test di ammissione che presenteranno la domanda entro il termine di scadenza del 28 febbraio 2015. Gli argomenti affrontati nel programma del corso, suddivisi per aree tematiche, spazieranno dall’analisi delle competenze gestionali di base alla progettazione degli spazi della libreria, dall’innovazione commerciale fino ai rapporti tra editoria e mondo digitale. L’alta professionalità della docenza è garantita dalla partnership con il Dipartimento Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, da cui provengono la maggior parte dei docenti del Corso. E a confermarlo sono, con nostro piacere, le testimonianze dei nostri ex allievi, molti dei quali sono diventati ottimi librai. Ed è quello che auguriamo ai futuri allievi, affinché anche loro contribuiscano alla crescita culturale e sociale della nostra società. E dei futuri lettori. Per maggiori informazioni: www.scuolalibraitaliani.org

LE TESTIMONIANZE DEGLI EX-ALLIEVI

Un commercio di sogni di Chiara Condo’ (Tropea – Vibo Valentia) 8° corso 2014

A proposito della mia esperienza da studentessa della Scuola Librai Italiani (8° corso 2014)
Quando ho presentato la mia domanda di ammissione alla Scuola Librai Italiani mi ero
laureata da poco. Venivo da una triennale in Letterature europee per l’editoria conseguita
a Pisa, e pensavo che il mio futuro sarebbe continuato in quella direzione – a est, in
particolare, considerati i miei studi di slavistica. Credevo di non aver scelto solo una
direzione, ma anche un certo approccio al mestiere del libro, fatto di composizione, critica
e studio. Ritenevo di essere portata per un lavoro dietro le quinte piuttosto che in prima
linea, al riparo dagli umori del mercato e del pubblico.
Sono cresciuta a Tropea, un paese arroccato su una rupe a strapiombo sul Tirreno:
settemila anime e una sola libreria, “La Libreria” per l’appunto. Era di proprietà di una
signora mite e fiera al contempo, che dopo una vita trascorsa da giornalista sempre in
viaggio era approdata a un mestiere bellissimo, in una regione con l’indice di lettura più
basso d’Italia. Per me è stato naturale crescere all’interno della sua libreria, la cui apertura
aveva coinciso con i miei primissimi passi nel mondo della lettura. Sono diventata quella
che oggi si definirebbe una cliente “fidelizzata”, una “lettrice forte” e anno dopo anno la
libraia mi ha guidata tra autori e generi, senza mai imporsi ma lasciando che fossi io
stessa a trovare il mio sentiero in una foresta di carta e parole. Altrettanto naturalmente
da cliente sono diventata collaboratrice: un giorno la libraia mi chiese se volessi lavorare
per lei durante l’estate e il mio sì si è trasformato in un lavoro tra i più entusiasmanti e
appaganti che potessi desiderare per me stessa. Così, quando ho scoperto la Scuola
Librai Italiani, il passo successivo è stato naturale, proprio come il sì che avevo
pronunciato qualche anno prima.
Da aprile a dicembre 2014 sono stata allieva dell’ottavo corso, ed è stato grazie alle lezioni
e ai confronti con docenti, librai e colleghi che le mie idee si sono formate. Le ho viste
rinforzarsi e riformularsi, ho ripensato il modo in cui pormi – e quello che una volta
facevo per istinto, ora è fatto con ragione. Durante quest’anno la SLI mi ha dato
l’opportunità di fare esperienze eccezionali nel mondo del libro: sono stata stagista per
due mesi alla Libreria Canova di Treviso e mai, neanche per un istante, sono stata trattata
come tale. A Franco Casonato, direttore della Canova, devo tutta la mia preparazione e gli
sono debitrice di un affetto pieno di calore. Ad Alberto Galla invece, membro della
famiglia di librai più antica d’Italia, devo la possibilità di uno stage all’interno della sua
libreria nel centro di Vicenza, la Galla1880, per me un luogo di formazione eccellente. E
ancora: le esperienze durante il Festivaletteratura di Mantova e il Salone del Libro di
Torino, nel quale ho lavorato per la Marsilio Editori. Per queste e per molte altre ragioni
il mio anno da studentessa mi ha vista viaggiare continuamente, e ogni esperienza ha
completato il mio percorso. A breve inoltre, partirò per il XXXII seminario di
perfezionamento della Scuola per Librai “Umberto e Elisabetta Mauri”, che si terrà a
Venezia dal 27 al 30 Gennaio: la possibilità di parteciparvi mi è stata data proprio da una
borsa di studio con cui la SLI premia i suoi due migliori studenti.
C’è un ultima cosa da dire prima della conclusione di questa mia testimonianza: ogni
allievo è tenuto, in vista dell’esame finale, a preparare un progetto di apertura di una
libreria. Per ovvi motivi il mio riguardava la rilevazione della libreria di Tropea, da dove
tutto era cominciato. Tuttavia, poche settimane prima dell’esame, la proprietaria è venuta
a mancare e la sua libreria è stata chiusa; questa donna straordinaria, prima di morire, ha
espresso il desiderio che fossi io a continuare la sua opera. Così tutti i progetti che la SLI
mi ha aiutato a costruire sono diventati più concreti che mai.
La mia libreria aprirà in primavera, in una piccola piazza del centro storico, poco distante
da dove si trovava la precedente attività. Si chiamerà “Il pensiero meridiano”, e a essa ho
ancorato il coraggio di tutti i miei sogni. Ed è stata la Scuola Librai Italiani a donarmi
questa chiarezza di pensiero.

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Hrovatin
Valentina Hrovatin (Trieste) 8° corso 2014

Ho partecipato all’8 corso della Scuola Librai ed è stata la migliore scelta che io abbia mai fatto.
All’inizio ero nervosa: solo 5 giorni prima mi son laureata insieme alle mie amiche ed ora invece ero già in viaggio verso Roma, pronta ad affrontare una nuova avventura. In trasferta da Trieste a Roma ogni mese è stato un sacrificio per la mia famiglia (che mi supportava e sopportava) e per me, che stavo lontana da tutti coloro che conoscevo. Ma in questi 8 mesi, oltre a stringere dei bei legami con gli altri aspiranti librai, ho potuto studiare e finalmente frequentare quel corso che guardavo da lontano da ben 4 anni. Non sapevo bene a cosa andavo incontro, perchè non ho potuto partecipare a nessuna presentazione del corso, ma sentivo che era una cosa che dovevo fare. Col corso ho imparato i fondamenti pratici del lavoro, le dinamiche di questo mercato e il contatto col pubblico di lettori, grazie agli stage ma anche grazie agli incontri in aula, conoscendo editori, autori, distributori… Ora sono la responsabile del reparto libreria del negozio in cui lavoro, in stazione a Trieste, ed è l’unico lavoro che mi sento di poter fare: la libraia.

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Susanna Carbone (Roma) 3° corso 2009

“Al momento di cominciare il Corso già lavoravo da diversi anni in libreria. La Scuola Librai mi ha dato la possibilità di unire all’esperienza sul campo, assolutamente fondamentale nel nostro lavoro, le competenze economiche altrettanto indispensabili per gestire o addirittura aprire una libreria… che è quello che, con la mia socia, Mariella Cioffi,  sono riuscita poi a realizzare!
Per quella che è stata la mia esperienza del Corso di Alta Formazione, posso dire che fondamentali per me sono state le lezioni del prof. Tiziano Vescovi e la partecipazione alla Fiera del libro di Francoforte!
Susanna”

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La libreria MASCALI (“Casa del libro”) di Siracusa ci racconta la sua storia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/06/18/libreria-mascali-casa-del-libro/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/06/18/libreria-mascali-casa-del-libro/#comments Wed, 18 Jun 2014 16:51:29 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6216 marilia-di-giovanniNel nuovo appuntamento “Voce di libraio” accogliamo l’intervento di Marilia Di Giovanni (ritratta nella foto accanto), libraia della storica libreria Mascali – “La casa del libro” di Siracusa, con sede in via della Maestranza, 20 (Ortigia – Sr).
(Massimo Maugeri)

* * *

La Voce della libreria MASCALI (“Casa del libro”) di Siracusa

di Marilia Di Giovanni

La libreria storica di Siracusa apre nel 1930 come sede siracusana della libreria SEI di Catania ad opera dei fratelli Matteo. La Sei inviava dal porto di Siracusa le pubblicazioni di stato alle colonie italiane in Africa. Il loro dipendente, Rosario Mascali, mio nonno, quando loro chiusero a Catania, rimase e aprì la Casa del Libro Rosario Mascali appena dopo la fine della guerra. La libreria divenne il luogo di incontro degli intellettuali dell’epoca.
Ancora oggi molta gente passa a raccontarmi piccoli episodi della propria vita legati a questo luogo, grata che questa libreria sia ancora aperta. Questa è la sfida che ho raccolto, come libraia indipendente di una piccola città di provincia a Sud-Est della Sicilia: mantenere un luogo che sia di incontro e discussione sui libri, rivolto ai grandi ma anche ai più piccoli, per invitarli a scoprire i viaggi e le avventure che si dischiudono aprendo un libro.
Per questo da quando ho rilevato la libreria, dicembre scorso, ho subito attivato laboratori di gioco e lettura per i bimbi, anche per le mamme con bimbi 0-2 anni (secondo quanto prescrive il progetto “nati per leggere”), un circolo di lettura che da gennaio si riunisce con cadenza settimanale, una presentazione con gli/le autori/autrici locali e nazionali ogni settimana, e poi apro lo spazio per gruppi che non hanno un luogo dove incontrarsi e discutere (come il gruppo sull’alimentazione vegana, il gruppo anarchico locale, un gruppo di donne che intende fare letture sulla dea madre).
Ed infine vorrei rimanesse in questa splendida isola Ortigia un luogo per come lo aveva ideato mio nonno Rosario, noto come “u zu Saro”, che regalava i libri scolastici ai giovani di famiglie indigenti e che aveva amici/clienti come questo di un racconto che mi ha fatto un anziano signore: “C’era un tipo che veniva in libreria da tuo nonno da mesi e ogni mattina prendeva lo stesso libro e si sedeva in un angolo a leggerlo. Un bel giorno arrivò un altro signore che desiderava comperare questo libro e tuo nonno gli disse ‘mi spiace non posso venderglielo’, l’altro un pò risentito domandò ‘perchè mai?’, e lui rispose ‘ lo vede quel signore seduto lì, non ha ancora finito di leggerlo’…

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SERVONO ANCORA LE LIBRERIE INDIPENDENTI? http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/05/15/servono-ancora-le-librerie-indipendenti/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/05/15/servono-ancora-le-librerie-indipendenti/#comments Thu, 15 May 2014 17:22:39 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6142 Sabato 10 maggio si è svolta al Salone del libro di Torino la 70a Assemblea Nazionale dell’Ali. L’incontro è stato molto interessante e ha visto un dibattito serrato a cui hanno preso parte Matthieu de Montchalin, Presidente del Syndicat de Librairie Française, Teresa Cremisi, Presidente del Groupe Flammarion di Parigi – autrice dell’omonimo rapporto sulle librerie indipendenti inviato al governo francese nel 2012 – librai, AIE, editori e molti protagonisti del mondo dell’editoria.

Di seguito, nell’ambito di questo spazio di Letteratitudine chiamato “Voce di libraio“, pubblichiamo il testo della relazione introduttiva del Presidente dell’ALI, Alberto Galla (nella foto sotto), dal titolo: Servono ancora le librerie indipendenti?

Relazione introduttiva del Presidente Alberto Galla alla 70^ assemblea annuale dell’ALI -Associazione Librai Italiani-Confcommercio Imprese per l’Italia.

Torino, 10 maggio 2014 – Salone Internazionale del Libro

foto yuma martellanz-alberto galla-0607A

Gentili Ospiti e cari colleghi, con vivo piacere vi do il benvenuto all’annuale Assemblea della nostra Associazione. Quest’anno abbiamo deciso con i colleghi del direttivo di far coincidere la parte pubblica della nostra assise con un convegno dal titolo sicuramente provocatorio, ma molto indicativo della situazione in cui si trovano oggi le librerie che l’ALI rappresenta. Per far questo abbiamo radunato attorno a questo tavolo la dottoressa Teresa Cremisi, neo direttore editoriale e sviluppo strategico della holding tra Flammarion e Gallimard, a cui va il nostro saluto e le nostre congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico, che segue quello di Presidente e general manager di Flammarion. La dottoressa Cremisi, conosce molto bene il mondo delle librerie indipendenti francesi anche perché è l’autrice di un rapporto, da noi librai italiani molto amato e invidiato, che le fu commissionato nel 2012 dall’allora ministro della cultura Frédéric Mitterrand dall’emblematico titolo: «Sostenere la libreria per consolidare l’insieme della catena del libro». Tale rapporto fu redatto in collaborazione tra gli altri dello scrittore Alexandre Jardine e del presidente del Sindacato dei librai, Matthieu de Montchalin, che abbiamo pure il piacere e l’onore di ospitare oggi e che salutiamo con viva cordialità. Ad entrambi i nostri ospiti va il nostro più caloroso ringraziamento per aver accettato il nostro invito: a loro spetterà il compito di spiegarci cosa succede alle librerie indipendenti francesi oggi e come lo Stato e tutto il sistema editoriale vedono il loro ruolo. Vedo in sala molti editori e dirigenti di case editrici, che saluto e che potranno liberamente partecipare al dibattito che seguirà i nostri interventi. Tra i presenti saluto e ringrazio anche i dirigenti di Messaggerie libri, tradizionali “sponsor” della nostra Assemblea. Noto con grande soddisfazione anche la presenza di una nutrita presenza del Sil, il sindacato italiano dei librai che fa riferimento a Confesercenti, con la neo Presidente Cristina Giussani, e di alcuni rappresentanti del consiglio di Confcommercio, come gli amici Freri e Abbascià. Avevamo invitato anche il Ministro della cultura Franceschini, che come sapete per ragioni di salute è costretto a misurare le sue uscite, ma in sala sono presenti alcuni deputati che appartengono alla VII commissione Cultura della Camera dei deputati, con i quali abbiamo avviato un importante dialogo su un progetto di legge sul libro e la lettura. Un caloroso saluto anche a Romano Montroni, qui nella sua veste di neo Presidente del Centro per il libro e la lettura. Sarà interessante sentire anche da lui, che prima di tutto è libraio, cosa ne pensa del tema del convegno e le sue idee di promozione del libro e della lettura che ha sviluppato all’indomani della nomina. Dopo le presentazioni e prima di entrare nel vivo del tema, consentitemi ancora un momento più squisitamente associativo, ringraziando tutti i colleghi qui in prima fila che fanno parte della squadra di lavoro dell’ALI : penso che li conosciate tutti, dal mio vice vicario Paolo Ambrosini, vero mio alter ego, alla straordinaria Tiziana Marranci, attenta e precisa tesoriera: ma qui ufficialmente voglio ringraziare tutti indistintamente per la disponibilità e per la generosità di “librai a servizio dei librai”. Un ringraziamento va anche a Riccardo Campino, per aver contributo alla realizzazione di questo convegno. E un ringraziamento infine va anche alla nostra segreteria organizzativa qui rappresentata da Francesco Fiorani, con a fianco Emanuela Perilli. E poiché stiamo celebrando la nostra settantesima assemblea non posso non sottolineare con un pizzico di orgoglio la longevità della nostra Associazione, che è socia fondatrice di Confcommercio, e ricordare i vari presidenti che si sono susseguiti nel tempo, da F. Franchi a Umberto Mauri, da Giorgio Di Stefano a Umberto Cappelli, da Vittorio Bonacci a Giuseppe Battaglini, da Dante Veschi ad Aldo Fossataro, da Salvatore Fausto Flaccovio a Enrico Ligi fino ai più recenti Tonino Bozzi, Remo Croce, Francesco Flaccovio, Rodrigo Dias e il mio predecessore Paolo Pisanti.I loro nomi appartengono di diritto alla storia delle librerie e del mondo editoriale e distributivo italiano e ad essi va il mio pensiero di riconoscenza per essersi occupati dell’associazione con abnegazione e passione. E ora veniamo al tema del convegno. Cercherò di sintetizzare qualche riflessione per lasciar spazio ai nostri ospiti e ai vostri interventi. Come diceva Borges ogni domanda contiene in sé la risposta e così ovviamente è per il tema del convegno. Le librerie indipendenti di territorio non solo “servono” ancora, ma ad esse è sempre più ricondotta una funzione sociale insostituibile, spesso di esclusivo presidio culturale e di promozione alla lettura. Non è retorica questa, ma è innegabile che una libreria radicata nel proprio territorio, con librai animati dalla passione per il libro e per il proprio lavoro, che è ancora condizione essenziale per questo mestiere, riesce a sviluppare tutta una serie di azioni che realizzano una vera promozione della lettura. Questo ruolo tuttavia nel nostro paese non è sufficientemente riconosciuto, perché a parole per le istituzioni siamo gli alfieri della cultura, ma nei fatti restiamo dei commercianti, orientati solo al profitto (ma quale?).Per questo salutiamo con grande favore il rinnovato spirito di collaborazione delle istituzioni attraverso le azioni della Commissione cultura e del Centro per il libro e la lettura, ma nello stesso tempo ribadiamo con forza che i temi della promozione del libro e della lettura in Italia devono essere affrontati anche, e direi soprattutto, sul versante delle questioni economiche e giuridiche. Non possiamo stare in un mercato che è totalmente bloccato e squilibrato a favore di pochi, con una filiera quasi interamente occupata dai produttori, con una legge sul prezzo fisso, già frutto di compromessi, dove la trasgressione e la interpretazione “creativa” sono purtroppo la regola. Non possiamo parlare di promozione della lettura se contestualmente non mettiamo un punto fermo sulla questione degli sconti selvaggi, delle prevaricazioni commerciali anche sotto forma di elusione fiscale, in particolare da parte degli operatori stranieri. Non possiamo iniziare a parlare di promozione della lettura se il governo non adotta provvedimenti certi e credibili sulla questione delle detrazioni fiscali in favore di chi acquisita libri. Abbiamo cercato, in supporto ad un importante gruppo di nostri associati, di bloccare le politiche commerciali fuori legge in special modo della Grande Distribuzione nell’ambito della scolastica, ma i responsi dei giudici non sono stati a noi favorevoli. Ora tuttavia, a seguito di una presa di posizione della Polizia Annonaria del Comune di Milano abbiamo motivo di sperare che l’argomento non sia definitivamente chiuso e siamo intenzionati, laddove si verificheranno nuovi illeciti, a mobilitarci con tutte le Polizie Annonarie, affinché sia garantito il pieno rispetto della legge. Continuando sul tema della funzione essenziale della libreria, non possiamo escludere la questione del rapporto con le biblioteche e a questo proposito dobbiamo affermare con chiarezza che esso in questi ultimi mesi è stato decisamente condizionato dal provvedimento inserito nel Decreto Cultura dello scorso ottobre, che ha cancellato il tetto di sconto sulle forniture a biblioteche ed enti pubblici. Pur comprendendo le istanze dell’Associazione Bibliotecari che ha sollecitato quel provvedimento, dobbiamo registrare con rammarico che non si è fatto alcun passo avanti rispetto al tentativo di individuare dei meccanismi normativi che premino il rapporto fiduciario e professionale tra la biblioteca e la libreria del territorio. Ci sono stati addirittura episodi che registrano tentativi da parte di interi sistemi bibliotecari di utilizzare i propri siti e le proprie biblioteche per la vendita diretta al pubblico, di fatto diventando in tutto e per tutto strutture concorrenziali alle libreriefisiche e on-line. Dispiace che le frequenti interlocuzioni tra AIB, ALI e Istituzioni non abbiano portato ad una presa di coscienza definitiva del fatto che se si impoverisce il tessuto delle librerie del territorio, a perdere è tutto ilsistema editoriale e della lettura. L’ALI ribadisce l’importanza essenziale della pubblica lettura e il ruolo fondamentale delle biblioteche per la promozione del libro in Italia, ed è al fianco dei bibliotecari nel chiedere alle istituzioni maggiori risorse e investimenti concreti che consentano una programmazione e un’attività sempre più efficace dei bibliotecari anche all’interno della scuola, ma viene difficile appoggiare le istanze dei bibliotecari rivolte contro i bandi al ribasso per la gestione delle biblioteche, se poi gli stessi rifiutano di adottare lo stesso principio nei confronti degli appalti per la fornitura dei libri. E non si può accettare neanche la posizione dell’AIB che, sui princìpi sostiene le nostre tesi, ma che non prende mai posizione esplicita nei confronti dei troppi casi in cui viene letteralmente calpestata la nostra professionalità. Ancora una volta si rischia di scaricare sulle imprese, in questo caso le librerie, le difficoltà di uno Stato che diminuisce costantemente le risorse in favore della cultura e della lettura. Se la libreria rivendica un ruolo da protagonista nel sistema editoriale e culturale del XXI secolo non può tralasciare un aspetto fondamentale come quello della formazione, un altro tema al centro dell’azione della nostra Associazione. La libreria, dopo le grandi trasformazioni degli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso (con l’introduzione della gestione informatizzata e con l’ammodernamento di molte strutture), si trova oggi a vivere un radicale cambiamento dei paradigmi gestionali fin qui adoperati, sul fronte dell’evoluzione digitale, su quello della distribuzione, e soprattutto sul fronte dell’identità stessa della libreria, tema molto più complesso perché non sono ancora stati sviluppati, o non sono consolidati nuovi modelli di riferimento. Per far fronte a tutto ciò è sempre più essenziale che i librai trovino dei momenti di confronto e di acquisizione di formazione/ informazione. In Italia esistono di fatto due realtà a ciò deputate, la Scuola Mauri, attiva da più di trent’anni (articolata nell’annuale Seminario veneziano e nei corsi monografici milanesi) e la più giovane Scuola Librai Italiani, promossa e gestita dalla nostra Associazione, quest’anno al suo ottavo anno, che si articola in un corso residenziale a Roma di alta formazionein gestione della libreria della durata di sette mesi. Ma non va certamente tralasciata l’Accademia Drosselmeier di Bologna, specializzata nella formazione di librai per ragazzi. Io credo che sia utile e opportuno che, per affrontare al meglio le sfide dell’innovazione, l’offerta di formazione libraria italiana trovi un punto di sintesi tra le varie realtà, così da meglio articolarsi sia dal punto di vista territoriale, sia da quello del “prodotto”: valorizzazione del momento seminariale, come punto di arrivo di un percorso, approfondimento delle tematiche di studio proposte, nuove modalità di e-learning, istituzionalizzazione degli stage e degli interscambi tra librerie, confezionamento di corsi “su misura” per piccole realtà di provincia. E inoltre è importante recuperare e sviluppare le collaborazioni già avviate in passato con le analoghe scuole francese e tedesca: in un mercato globalizzato, soprattutto nell’ambito della distribuzione, sarà utile studiare e condividere le varie esperienze per trovare soluzioni comuni. Infine se “servano ancora le librerie indipendenti” ce lo devono non più solo dire, ma anche concretamente dimostrare gli editori. Troppe volte in questi anni abbiamo chiesto almeno dei segnali che dimostrassero la disponibilità a trovare nuove intese e nuove modalità di collaborazione, ma le risposte sono state parziali se non nulle. Oggi torniamo a chiederlo con forza: che lo si voglia o no la libreria, e in particolare quella che fa dell’assortimento e del servizio personalizzato la propria ragion d’essere, è ancora il luogo privilegiato per evidenziare l’articolata produzione editoriale. Ma perché questo possa continuare, e prima che sia veramente troppo tardi, devono essere riscritte le principali regole commerciali. A noi sembra invece che gli editori, anche se con le dovute eccezioni, in passato si siano sbilanciati eccessivamente a favore delle grandi catene editoriali e ora siano concentrati sul digitale o sulla ricerca di prodotti alternativi al libro, spesso con scelte contraddittorie, come se la libreria indipendente fosse una realtà “a perdere”. Ora noi non vogliamo entrare nel merito delle singole scelte aziendali, ma chiediamo uno sforzo per rimettere in moto il meccanismo virtuoso della collaborazione e individuare azioni concrete sui temi di sempre della promozione e della distribuzione, della gestione delle novità, del catalogo delle rese e delle campagne promozionali. Lo vogliamo chiamare “un nuovo patto tra editori e librai” e sarà il filo conduttore del convegno inaugurale dell’8^ corso della Scuola Librai Italiani, il prossimo 13 giugno a Roma. Lo riteniamo il luogo migliore per parlare di questo perché gli editori hanno sempre sostenuto con coraggio la nostra scuola, comprendendo l’utilità di formare al meglio le nuove generazioni di librai, e quindi ci auguriamo che da lì si possa ripartire con rinnovato slancio.Ora lascio la parola ai nostri ospiti. Vi ringrazio dell’attenzione.

Alberto Galla

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La libreria CAVALLOTTO ci racconta la sua storia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/02/24/la-libreria-cavallotto/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/02/24/la-libreria-cavallotto/#comments Mon, 24 Feb 2014 21:21:04 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5924 cavallotto-1Care amiche e cari amici di Letteratitudine,
torno a dare spazio a una vecchia rubrica del blog dedicata ai librai indipendenti. Si intitola “Voce di libraio“.
L’obiettivo è quello di raccogliere storie, sogni ed esperienze legate alla “professione libraio” e… contribuire a divulgarle.
Ripartiamo con Cavallotto: storica libreria indipendente (una delle più importanti dell’Italia centro-meridionale) che quest’anno festeggia i 60 anni di vita e attività.
Originariamente fondato da Vito Cavallotto nel 1954, l’omonimo marchio Cavallotto è oggi presente a Catania con due librerie (in corso Sicilia e in viale Jonio), e rappresenta un ottimo esempio di imprenditoria femminile. Dal 1983, dopo la prematura scomparsa del fondatore, infatti, l’attività è stata gestita (e continua a essere gestita) dalla moglie Adalgisa e dalle tre figlie: Cetti, Anna e Luisa (tutte e quattro ritratte nella foto accanto e in quella in basso).
Quella che leggerete di seguito è la loro storia.
Massimo Maugeri

* * *

BREVE STORIA LIBRERIE CAVALLOTTO

Nel 1954 Vito Cavallotto all’età di 19 anni apre la sua prima libreria a Caltanissetta, lo incoraggia la madre Concettina, sorella e collaboratrice negli anni ‘30 di Filippo Ciuni, libraio storico di Palermo.
Nel ‘63 Vito sposa Adalgisa D’Ambra che inizia subito a coadiuvarlo.
L’anno dopo si sposta in locali più ampi, elimina la barriera del tradizionale bancone e promuove mostre di pittura e grafica, accogliendo – anche su proposta di Leonardo Sciascia, che gli è vicino in quegli anni – artisti come Emilio Greco, Renzo Vespignani, Bruno Caruso e giovani al loro esordio.
A Catania nel ‘68 lancia un’idea innovativa: la nuova libreria di corso Sicilia ha quattro piani,offre un vasto assortimento di titoli, un grande reparto Remainder’s, il primo nel sud Italia, una galleria d’arte, e il lettore può fare anche da sé con il self service.
Il 1972 è l’anno della prima pubblicazione: “La civiltà del legno in Sicilia” di Antonino Uccello. Ne seguiranno altre: “Dizionario fraseologico” di Michele Castagnola, “La Sicilia illustrata” di Gustavo Chiesi, “Profumi di Sicilia” di Giuseppe Coria. La libreria diventa un punto di riferimento per la città ospitando artisti di fama internazionale ( Rafael Alberti, Attilio Bertolucci, Renato Guttuso, Eugene Ionesco, Carlo Levi).
Vito vuole che le sue librerie e la casa editrice siano un laboratorio culturale in Sicilia. Nel 1976 sceglie Palermo per l’altra grande libreria, e comincia con un’importante manifestazione: il seminario “Pasolini corsaro (la mutazione antropologica, l’alternativa culturale nel Mezzogiorno)” condotto da Enzo Siciliano.
cavallotto-2I 25 anni di attività li festeggia nel ‘79 promuovendo una grande Mostra del libro tascabile, rivolta soprattutto ai giovani, un’assoluta novità, ben accolta da editori e pubblico. Sono gli anni in cui Vito viaggia per visitare fiere, editori, galleristi e antiquari. Nell’83, mentre progetta di aprire una sede editoriale a Roma, perde la vita a 49 anni in un incidente stradale.
Le quattro donne della sua famiglia – la moglie Adalgisa e le tre figlie adolescenti, Cetti, Anna e Luisa – continuano l’attività e rientrano a Catania. Frequentano la Scuola per Librai di Venezia, conoscono illustri esponenti dell’editoria italiana come Valentino Bompiani, Roberto Cerati e Giulio Einaudi, colgono spunti per una gestione più moderna e razionale della libreria.
Nel ‘91 inaugurano in viale Jonio una nuova libreria, bandiscono il primo Premio di laurea Vito Cavallotto e riprendono l’attività editoriale. Il 2000 è l’anno in cui ristrutturano la sede storica di corso Sicilia e realizzano una pubblicazione che contiene le testimonianze di autori passati in libreria: Luisa Adorno, Giuseppe Bonaviri, Andrea Camilleri, Vincenzo Consolo, Dacia Maraini e Silvano Nigro.
Nel 2004 si intensificano le manifestazioni (una conferenza sulla storia dell’editoria in Sicilia, mostre fotografiche, laboratori per l’infanzia e racconti di viaggiatori) per celebrare il cinquantennio di attività.
Nel 2006 la Presidenza della Repubblica conferisce ad Adalgisa Cavallotto l’onorificenza di Commendatore. Nel 2007 le Cavallotto si aggiudicano la prima edizione del Premio nazionale per Librai Luciano e Silvana Mauri, attribuito a una libreria particolarmente meritevole nella promozione del libro e della lettura.
Nel 2008 a 25 anni dalla scomparsa di Vito Cavallotto viene bandito il 2′ Premio di Laurea Vito Cavallotto per una tesi riguardante la funzione del libro e/o dell’editoria nello sviluppo civile, economico e culturale dell’attuale società. L’occasione e’ il convegno “Letteratura e storia dell’editoria del Novecento” organizzato in collaborazione con l’Università di Catania a cui partecipano tra gli altri Ginevra Bompiani e Roberta Einaudi dirette eredi dei noti editori.

* * *

Nasce Cavallotto formazione, la divisione Educational di Cavallotto.

Prima libreria self service nel Sud Italia, da quasi sessant’anni Cavallotto unisce l’instancabile attività culturale, scandita da iniziative, incontri e mostre artistiche, a un forte impegno al servizio di studenti, docenti e studiosi di Catania e provincia che da sempre trovano nelle librerie Cavallotto un riferimento insostituibile, grazie alla disponibilità di un assortimento vastissimo, all’assistenza professionale offerta e alla possibilità di richiedere qualsiasi titolo, anche il più specialistico. A tutti gli studenti dell’Ateneo catanese viene praticato lo sconto del 27% sui testi adottati.
Questa vocazione di Cavallotto per la formazione ha avuto la propria naturale realizzazione con la nascita di Cavallotto Formazione, una nuova divisione all’interno dell’azienda, dedicata all’organizzazione di corsi professionali di alto livello, tenuti nei locali appositamente attrezzati della sede di Corso Sicilia.
Tra i corsi di erogazione si segnalano i corsi di ammissione a Facoltà universitarie a numero chiuso dell’area medico sanitaria (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Professioni sanitarie), organizzati grazie alla collaborazione con un partner di assoluto prestigio: Alphatest, leader italiano del settore con 25 anni di esperienza.
Questi corsi, già tenutisi a Catania con successo, saranno erogati anche a Siracusa a partire da questa stagione.
Cavallotto Formazione organizza inoltre corsi specifici di preparazione al test di ammissione per il TFA sostegno tenuti dal professore Uccio Barone (Università di Catania).
Presso le librerie Cavallotto i partecipanti ai corsi potranno fruire di un’ampia assistenza e della disponibilità dei testi di tutti gli editori italiani, a supporto della didattica dei corsi.

© Letteratitudine

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LA DURA LEGGE DEGLI SCONTI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/07/04/la-dura-legge-degli-sconti/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/07/04/la-dura-legge-degli-sconti/#comments Tue, 03 Jul 2007 22:00:33 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/07/04/la-dura-legge-degli-sconti/

Tuttolibri de La Stampa di sabato 30 giugno ha pubblicato, a pag. 3, la lettera di Rocco Pinto, libraio indipendente di Torino, con il seguente titolo: “Gli sconti fan male ai librai”.

Pubblico la lettera anche qui a Letteratitudine come corollario a questo post.

Vi invito a leggerla e a discutere sul punto di vista del signor Pinto.

Il 12 giugno è passato alla camera un emendamento che liberalizza lo sconto abolendo di fatto l’art. 11 della Legge 62/2001, nota come «disciplina del prezzo fisso».

I giornali, tranne pochissime eccezioni, hanno fatto orecchie da mercanti. Se questo emendamento dell’onorevole Della Vedova dovesse passare anche al Senato ci troveremmo nella stessa situazione dell’Inghilterra, dove la liberalizzazione dello sconto ha, di fatto, smantellato la rete delle librerie indipendenti, favorendo l’espansione delle librerie di catena. Non è affatto vero, come hanno detto i sostenitori dell’emendamento, che liberalizzando gli sconti aumenta il numero dei lettori. I lettori aumentano se si fanno serie politiche nazionali di promozione del libro e della lettura. Al momento è sparita l’Associazione per il Libro che ha fatto posto all’Istituto per il Libro che si «accinge a» lasciare il posto al Centro per il libro. L’unica cosa cambiata è il nome ma nella sostanza non si è fatto nulla. Proclami, dichiarazioni d’intenti, prolusioni, promesse, prese di posizioni, rassicurazioni.

Il libro non è al centro, ma sempre più lontano. Quasi nulla su una questione che riguarda il futuro del settore del libro se non polemiche su noi «bottegai» che non riusciamo a capire il cambiamento. Mentre i giornali sopravvivono grazie ai finanziamenti pubblici il nostro settore non ha neanche il diritto di avere una legge che fissi delle regole. E noi vogliamo regole, non sovvenzioni.

Mi meraviglia anche che gli editori non prendano una posizione netta. Assistiamo invece ad una campagna continua di sconti, ribassi e promozioni. Di fatto la liberalizzazione è già in corso. Se passa l’emendamento è legalizzata.

Le Feltrinelli in questi giorni praticano il 20%di sconto sui primi 30 titoli in classifica. Quindi la promozione si fa sui libri che hanno più possibilità di vendita sottraendo sempre più quote di mercato alle librerie indipendenti.

Non solo ma lo sconto favorisce già i libri in testa alle classifiche a scapito di altri.

Io vorrei, come libraio, misurarmi sul servizio non sullo sconto.

Ed il mercato mi premia se so fare il mio lavoro, non in base a che percentuale di sconto pratico.

Ricordo infine che qualche mese fa in Francia il Ministero della Cultura ha lanciato, in occasione dei 25 anni della legge Lang sul prezzo fisso, una campagna a sostegno delle librerie indipendenti con questo slogan:

«Noi non vendiamo libri a peso, noi diamo peso ai libri» .

Rocco Pinto

Libraio in Torino

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UNA LEGGE PER LEGGERE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/05/24/una-legge-per-leggere/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/05/24/una-legge-per-leggere/#comments Thu, 24 May 2007 16:40:37 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/05/24/una-legge-per-leggere/

Ho ricevuto una mail da parte di Pierluigi Defendi, uno degli amici librai, in cui mi chiede di dare visibilità all’appello "Una Legge per Leggere" e di invitare voi frequentatori di Letteratitudine ad aderire (cosa che farò anch’io) scrivendo una mail a librai.indipendenti_to@fastwebnet.it

Di legge-libro, in effetti, avevamo già avuto modo di parlarne qui.

Vi propongo di seguito il testo dell’appello e quello del Disegno di Legge N. 957 presentato al Senato nel settembre 2006 (in seguito al quale è stato poi redatto l’appello).

Cosa ve ne pare di questa iniziativa? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in merito.

(Massimo Maugeri)

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Finalmente si parla di nuovo di Legge del libro.

Il disegno di legge Ripamonti sul prezzo fisso è un’occasione da non perdere per il nostro settore. La legge è una priorità da mettere in agenda non solo per le organizzazioni dei librai e i librai tutti, ma per tutti coloro che hanno a cuore il futuro del settore editoriale librario.

La necessità di mettere ordine nella giungla degli sconti non è più rinviabile. Il panorama è ormai quello di un’ininterrotta campagna promozionale. Anche le politiche di promozione della lettura, annunciate in più occasioni dal Centro per il libro, rischiano, senza una legge, di favorire i soliti noti e non tutto il settore.

Noi librai indipendenti vorremmo misurarci sul servizio, la competenza, l’assortimento e non sullo sconto. Se siamo bravi deve dirlo il mercato e i nostri lettori. Non deve dirlo lo sconto.

È importante che, come si è fatto in paesi di lunga tradizione culturale come Francia e Germania, al lettore non sia imposta la continua ricerca dello sconto più elevato.

Il libro, in quanto strumento di civiltà, richiede l’attenzione del mondo politico e di strumenti di promozione e regolamentazione per non essere vittima della semplice logica del massimo profitto. La fine della stagione della rincorsa agli sconti e delle campagne significa anche definire una volta per tutte prezzi di listino ragionevoli e adeguati e non soggetti alla pratica del ribasso promozionale.

Mentre in Francia festeggiano i 25 anni della legge sul prezzo fisso e si parla di come migliorare la legge, da noi si continua ad indugiare. Non si può più perdere neanche un giorno. Le librerie devono impegnarsi con determinazione per una legge che le tuteli e che regoli in modo serio il nostro settore. Serve una legge sul prezzo fisso e politiche di promozione che valorizzino i luoghi della lettura.

Proponiamo quindi ai colleghi di aderire a questo appello inviando l’adesione all’iniziativa «per Leggere vogliamo la Legge», allegando la nostra firma a quella dei nostri clienti, bibliotecari, scrittori, insegnanti. Le adesioni raccolte saranno inviate entro fine maggio al Ministro Rutelli e al senatore Ripamonti.

Claudio Aicardi, Carla Bernini, Tonino Bozzi, Massimo Citi, Roberto Denti, Alberto Galla, Luca Nicolini, Anna Parola, Rocco Pinto, Mario Schiavi, Marco Vola

Legislatura 15º – Disegno di legge N. 957

SENATO DELLA REPUBBLICA

     ———– XV LEGISLATURA ———–

N. 957

DISEGNO DI LEGGE

d’iniziativa del senatore RIPAMONTI

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 SETTEMBRE 2006

———–

Norme per la vendita del libro a prezzo fisso

———–

Onorevoli Senatori. – Garantire per legge ai libri un prezzo fisso, con sconti concordati e controllabili, significa dare al mercato librario una regola fondamentale in grado di porre tutti i soggetti (editori, autori, distributori) sullo stesso piano. È ciò che avviene, da anni ormai, in Francia e in Spagna con leggi specifiche. È ciò che manca invece in Italia, dove la grande e grandissima distribuzione sta operando una concorrenza alle librerie con sconti e supersconti (il 20 per cento normalmente sul prezzo di copertina, talora anche il 30 per cento), che trattano il libro – essenzialmente i soli best-seller – alla stregua di un detersivo o di una confezione di pomodori pelati.

    Le leggi sul prezzo fisso del libro favoriscono invece il pluralismo delle imprese editoriali, tutelando anche quelle minori e minime, le più impegnate spesso nella ricerca di nuovi autori e nella riscoperta di opere dimenticate, mantenendo quelle stesse imprese indipendenti le une dalle altre, libere comunque da catene editoriali. Favoriscono, inoltre, il mantenimento di quella distribuzione tutta speciale costituita dalle librerie, essenziali sia per gli editori meno potenti che per gli acquirenti, i quali trovano in esse un servizio insostituibile, un luogo tradizionale di incontro e di scambio culturale, tanto più importante per i quartieri delle grandi città e per i centri di provincia. L’attuale regime di sconti e supersconti praticati selvaggiamente da grandi case editrici (magari in catene di ipermercati e supermercati, collegati alla loro stessa holding) favorisce la monocultura dei best-seller, condannando tutto il resto della produzione libraria e dei librai qualificati, col sostanziale rattrappimento della già così debole rete culturale italiana.
    Nel nostro Paese, infatti, la propensione all’acquisto di libri è molto più bassa delle medie europee: nel 1990 si calcolava che, a fronte dei 121 dollari spesi da un tedesco nell’acquisto annuo di libri, stavano gli appena 48 dollari spesi da un italiano. Cifra che ci poneva al quattordicesimo posto nelle graduatorie mondiali, contro il quinto o sesto posto nella graduatoria del prodotto interno lordo per abitante. Il 10 agosto 1981, l’allora ministro francese della cultura, Jack Lang, iniziò con la legge omonima sul prezzo unico del libro una battaglia per «la libertà del libro», considerato un prodotto, anzi il prodotto, di consumo culturale più durevole. Tale legge venne approvata dai parlamentari francesi all’unanimità. Meno di dieci anni dopo, la Spagna – giovandosi dell’esperienza maturata in Francia grazie alla legge Lang – scelse la stessa strada col Real decreto 30 marzo 1990, n. 484 (che faceva seguito ad una prima misura di tutela del libro assunta dal governo spagnolo nel 1975).
    Col presente disegno di legge ci si propone dunque di seguire la via battuta, con risultati positivi, da due Paesi europei fra i più affini al nostro sul piano socio-culturale. Esso prevede tutta una ragionata serie di eccezioni al vincolo del prezzo fisso di copertina e punta ad arricchire, e non certo ad impoverire, il panorama degli editori e dei punti specializzati di vendita.
    Gli italiani acquistano pochi libri e ancor meno riviste. È un dato allarmante della crisi culturale in cui ci troviamo e da cui sarà possibile risalire se saremo in grado di dare al mercato librario regole chiare, equilibrate, davvero uguali per tutti; e se non priveremo i lettori e gli aspiranti lettori di un servizio insostituibile qual è la libreria moderna, attrezzata, completa di ogni offerta, guida consapevole e informata alle novità, soprattutto a quelle meno pubblicizzate e pubblicizzabili.
    La crisi del libro è pesante, la stagnazione del mercato è grave e grave si mantiene il divario fra Sud e Nord: Campania e Sicilia infatti sommano una popolazione residente superiore a quella della Lombardia, ma non arrivano a conquistare il 9 per cento del mercato librario nazionale contro il 21,64 per cento della Lombardia. Non serve, quindi, che altri punti di vendita qualificati vengano costretti a chiudere. Serve semmai l’esatto contrario.

 

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

(Obbligo di vendita a prezzo fisso)

    1. Ogni editore o importatore di libri stabilisce un prezzo fisso di vendita al pubblico, ovvero al consumatore finale, per i libri che sono pubblicati o importati, indipendentemente dal luogo in cui è effettuata la vendita o dalla procedura con cui essa è realizzata.

    2. Il prezzo di vendita al pubblico fissato ai sensi del comma 1, nel caso di pagamento in contanti, può oscillare tra il 95 per cento e il 100 per cento del prezzo fisso.
    3. Per consumatore finale si intende la persona fisica o giuridica che, senza assumere obbligazioni di acquisto o di determinati pagamenti di rata, acquista i libri per proprio uso o li cede a terzi senza che ciò costituisca una transazione commerciale.
    4. Quando il libro è venduto congiuntamente a dischi, nastri, cassette, pellicole, fotografie, diapositive, microfiches o qualsiasi altro bene, costituendo un’unica offerta editoriale, il prezzo fisso è determinato per l’insieme dei beni.
    5. Per la vendita di collane l’editore può stabilire un prezzo fisso diverso e inferiore a quello risultante dalla somma del prezzo dei singoli volumi che costituiscono la collana stessa.
    6. Nei casi di vendita a rate o a credito, possono essere stabiliti dei prezzi diversi rispetto a quelli previsti per la vendita con pagamento in contanti.
    7. Sono esclusi dall’obbligo di vendita a prezzo fisso:

        a)  i libri per i bibliofili, cioè quelli pubblicati in tiratura limitata per un ambito ristretto, numerati e di elevata qualità formale;

        b)  i libri d’arte, cioè quelli stampati, totalmente o parzialmente, con metodi artigianali per la riproduzione delle opere artistiche, quelli con illustrazioni eseguite direttamente a mano o quelli che sono rilegati in forma artigianale;
        c)  i libri antichi o quelli di edizioni esaurite;
        d)  i libri usati;
        e)  i libri fuori catalogo. Per libro fuori catalogo si intende quello che non appare più nell’ultimo catalogo dell’editore, ovvero il libro di cui l’editore ha comunicato per iscritto ai suoi canali di distribuzione e di vendita l’uscita dal catalogo. L’offerta e l’esposizione dei libri di cui alla presente lettera avvengono separatamente e in modo sufficientemente differenziato da quelle dei libri a prezzo fisso;
        f)  i libri pubblicati o importati da più di due anni, per i quali può essere applicato un prezzo inferiore a quello fissato originariamente, purché siano stati messi in vendita dagli stessi librai o venditori al dettaglio per un periodo minimo di sei mesi. L’offerta e l’esposizione dei libri di cui alla presente lettera avvengono separatamente e in modo sufficientemente differenziato da quelle dei libri a prezzo fisso;
        g)  le opere prenotate prima della loro pubblicazione.

Art. 2.

(Vendita con sconti)

    1. I libri possono essere venduti, con gli sconti massimi specificati alle lettere a) e b), nei seguenti casi:

        a)  nella Giornata del libro e nelle fiere del libro, o nei congressi o esposizioni del libro, sempre che ciò sia stato stabilito dagli enti organizzatori e purché questi appartengano ai settori dell’editoria e della commercializzazione del libro; nei casi di cui alla presente lettera lo sconto massimo può essere del 10 per cento del prezzo fisso;

        b)  quando il consumatore finale, come definito dall’articolo 1, comma 3, è costituito da biblioteche, archivi, musei, centri docenti legalmente riconosciuti ovvero istituzioni o centri con finalità scientifiche o di ricerca; nei casi di cui alla presente lettera lo sconto massimo può essere del 15 per cento del prezzo fisso.

    2. Un’offerta annuale con sconti concordati in precedenza tra editori, distributori e librai, attraverso le loro associazioni professionali rappresentative, può essere stabilita per fondi specifici, per periodi determinati e limitati nel tempo.

Art. 3.

(Edizioni speciali)

    1. Gli esemplari delle edizioni speciali destinate a istituzioni o enti ai sensi del comma 2 riportano chiaramente tale indicazione.

    2. Qualora le edizioni di cui al comma 1 siano commercializzate, esse possono essere oggetto di vendita solo ai membri delle istituzioni o degli enti ai quali sono destinate e al prezzo fissato dal loro editore.
    3. Le istituzioni o gli enti culturali di tipo associativo che agiscono come editori possono fissare un prezzo speciale per gli esemplari destinati ai loro membri o associati, purché su questi esemplari figuri chiaramente tale indicazione. L’eventuale altra parte dell’edizione è sottoposta al regime generale del prezzo fisso di vendita al pubblico stabilito dalla presente legge.

Art. 4.

(Obbligo di indicazione del prezzo fisso)

    1. L’editore o l’importatore indicano sui libri da essi pubblicati o importati il prezzo fisso, stampandolo sul libro, o mediante l’applicazione di etichette adesive, o con apposito allegato, o mediante la diffusione dei cataloghi, dei listini dei prezzi o di qualsiasi altro documento commerciale che riporti il prezzo fisso di vendita al pubblico.

    2. Su richiesta del consumatore, il libraio o il venditore al dettaglio è obbligato a mostrare il catalogo o il listino dei prezzi, le fatture o le bolle di consegna, o qualsiasi altro documento commerciale che riporti il prezzo fisso di vendita al pubblico.
    3. Il libraio o il venditore al dettaglio è responsabile del fatto che l’indicazione del prezzo figuri sui libri che sono in vendita nel suo negozio, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia.
    4. Il libraio o il venditore al dettaglio espongono altresì, in luogo visibile del loro negozio, un estratto delle norme contenute nella presente legge, secondo i termini e le modalità fissati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Art. 5.

(Azioni legali contro la concorrenza sleale)

    1. Le responsabilità amministrative per inadempienza degli obblighi stabiliti nella presente legge non sono di pregiudizio alle azioni legali che possono essere esercitate nell’ambito della legislazione specifica sulla concorrenza sleale, ove si siano verificati i presupposti del conseguimento di vantaggi competitivi acquisiti mediante l’infrazione di una norma giuridica.

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http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/05/24/una-legge-per-leggere/feed/ 34
GIOVANI LETTORI AL LAVORO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/04/03/giovani-lettori-al-lavoro/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/04/03/giovani-lettori-al-lavoro/#comments Tue, 03 Apr 2007 09:28:26 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/04/03/giovani-lettori-al-lavoro/ Aderisco con molto piacere a un’iniziativa lanciata dalle librerie Cavallotto di Catania. L’obiettivo è quello di coinvolgere (e magari contribuire a creare) giovani lettori. Per il momento il target di riferimento sarà limitato alla provincia di Catania, però ritengo che l’iniziativa possa replicarsi anche in altre città… magari con l’intervento delle librerie più attive.

Le Cavallotto, vincitrici del Premio Nazionale Librai "Mauri" di Venezia

Segue il testo diramato dalla libreria.

Vuoi diventare un giovane lettore consulente della nostra libreria? Se hai tra i 15 e i 19 anni contattaci entro il 15 aprile 2007 telefonando 095 310414 oppure scrivendo a luisa@cavallotto.it e parteciperai ad una selezione.

Ti daremo in prestito da uno a tre libri al mese per indicare l’indice di gradimento, tramite un questionario, e scrivere 15 righe di sintesi e 15 di commento.

Commento, sintesi e indice di gradimento verranno pubblicate sul nostro sito dove stiamo creando uno spazio per voi… e sul blog Letteratitudine di Massimo Maugeri.

I titoli potrai sceglierli nella nostra bibliografia sempre aperta a suggerimenti.

cavallotto
librerie/edizioni
www.cavallotto.it 

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LA LIBRERIA DEL GIALLO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/02/27/la-libreria-del-giallo/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/02/27/la-libreria-del-giallo/#comments Tue, 27 Feb 2007 14:24:11 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/02/27/la-libreria-del-giallo/ L’amica scrittrice Elisabetta Bucciarelli mi segnala un’iniziativa volta a sostenere

la Libreria

del Giallo attraverso l’associazione Giallo&co.

Accolgo il suo invito e pubblico con piacere la lettera inviatale da Tecla Dozio, titolare della libreria. (Massimo Maugeri)

*

*

"Ciao,

come forse non tutti sapete, il 26 febbraio del 2004, è nata l’Associazione culturale Giallo&Co. per sostenere e affiancare

la Libreria

del giallo e, dopo qualche mese, il suo sito. Era un pensiero che avevo da tempo, ma l’idea di dover gestire anche l’Associazione e il sito mi spaventava un poco; sapete che sono praticamente sola il libreria. Le “tristi” vicende del 2003, hanno deciso per me. L’associazione era da fare. Con tanta fatica e un gruppo di amici – in rigoroso ordine alfabetico: Fabio Crespi (PinaZ), Luca Crovi, Claudio del Maso, Giuliana Dorigo, Elisabetta Drago (

la Eli

), Giorgio Faletti (Presidente), Marcello Fois, Fabrizio Gasparetto, Massimiliano (Max) Gaspari, Carlo Lucarelli, Carlo Oliva, Laura Rossetti, Veronica Todaro e Umberto Torricelli – che non finirò mai di ringraziare – ci siamo buttati in questa avventura e ora, l’Associazione esiste e “lotta insieme a noi”. Molti i suoi intenti/obiettivi (che trovate sul sito), ma il suo scopo principale rimane quello di sostenere e affiancare la libreria che ne ha un gran bisogno. Al compimento del suo terzo anno di vita ho ritenuto di dovervi comunicare la sua esistenza perché ho scoperto che moltissimi di voi non ne sanno niente (un po’ presuntuosmente, forse, pensavo che tutto il mondo lo potesse sapere senza fare quasi nulla).

Lo hanno saputo in molti, ma non tutti. Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Santo Piazzese, Barbara Garlaschelli, Nicoletta Vallorani, Lia Volpatti, Gianni Biondillo, Massimo Marcotullio, Filippo Lupo, Roberto Valentini, Elisabetta Bucciarelli, Edward Coffrini, sono fra i circa 150 amici/sostenitori. Una bella compagnia, non vi sembra?

Non vi piacerebbe farne parte?

In questi tre anni siamo riusciti a fare alcune cose, spero, divertenti e interessanti. Il sito vuole essere (per quanto riesco) di servizio, ma anche di divertimento, con giochi, libri omaggio ai suoi amici/sostenitori, e altro. Spesso organizziamo anche cene in libreria alle quali, purtroppo, riescono a partecipare quasi esclusivamente i milanesi/lombardi. Ci inventeremo qualcosa anche per i più lontani. In questi tre anni, l’Associazione è stata importantissima per

la SOPRAVVIVENZA DELLA

LIBRERIA e, credo, lo sarà sempre di più in questi tempi veramente difficili.

Credetemi: non è solo per aiutare

la Libreria

  e non è solo per i vantaggi che vengono riconosciuti agli amici/sostenitori (ad esempio: cene e incontri a loro riservati, bollettini informativi, sconti e altro). È, invece, importante perché lo scopo dell’Associazione (e quello della Libreria come sede e punto di ritrovo) è anche quello di mantenere viva una nicchia in cui si possa ancora fare un po’ di cultura, conversando e scambiandosi opinioni. Ma non la cultura polverosa e un po’  “finta” alla quale ci  vogliono abituare. Bensì quella, e la storia stessa della Libreria ne è testimone, fatta di incontri seri e semiseri, di divertimento e di confronto giocato sempre sul filo dell’ironia e dell’intelligenza. Incontri “autentici” tra amici, personalità, scrittori, donne e uomini più o meno famosi, in cui si può parlare di libri come di tanto altro.

Ma non è facile riuscire a realizzare questa idea, non è facile costruire le occasioni per sfuggire a quel senso di pigra mediocrità che, io credo, tanti di noi avvertono intorno: per riuscirci, c’è bisogno di amici che si riconoscano in quello che stiamo facendo e che diano il loro contributo, affinché l’Associazione cresca in numero, in idee e in partecipazione.

Ed è questo il senso più autentico della mia richiesta e del mio invito.

Per diventare amici/sostenitori, sul sito  trovate il modulo di adesione.

Qualcuno si chiederà perché sia così importante (o perché sia conveniente) iscriversi all’Associazione.

Grazie per l’attenzione e… iscrivetevi numerosi".

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ALLA CONQUISTA DI GIOVANI LETTORI (libreria Cavallotto di Catania) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/01/28/alla-conquista-di-giovani-lettori-libreria-cavallotto-di-catania/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/01/28/alla-conquista-di-giovani-lettori-libreria-cavallotto-di-catania/#comments Sun, 28 Jan 2007 12:37:25 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/01/28/alla-conquista-di-giovani-lettori-libreria-cavallotto-di-catania/ Apprendo dalla (più volte citata) rubrica Ex libris del buon Stefano Salis (Domenicale de Il Sole24Ore del 28 gennaio 2007) che alla scuola per librai Mauri di Venezia hanno istituito un nuovo premio, dedicato – appunto – ai librai: "(…) Questi librai ‘ascoltano il cuore della città’ e fanno di tutto per trovare loro i clienti, anziché aspettarli. Storie di successo e di competenza, unite a passione e amore per la cultura. (…) La prima edizione di questo premio è stata assegnata alla libreria Cavallotto di Catania. Attiva dal 1954, creata da Vito Cavallotto e oggi condotta dalla moglie e dalle tre figlie, che hanno continuato e migliorato l’impresa del padre."

Auguri e complimenti, dunque, alla signora Adalgisa Cavallotto e alle tre figlie.

Devo dire, peraltro, che la notizia dell’attribuzione del premio mi ha fatto particolarmente piacere giacché, proprio un paio di giorni fa, Luisa Cavallotto (una delle figlie), mi ha inviato una email per segnalarmi un’iniziativa che mi pare molto interessante e che potrebbe essere presa ad esempio da altri librai. L’occasione è l’imminente uscita del nuovo libro di Federico Moccia, la finalità… avvicinare gli studenti, partendo dal libro di Moccia, alla lettura di classici della letteratura contemporanea.

A me l’iniziativa pare molto lodevole, per cui ho deciso di promuoverla (seguono dettagli). Voi che ne dite?

(Massimo Maugeri)

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libreria cavallotto

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Leggere… per piacere!

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Il prossimo 6 febbraio uscirà in tutta Italia il nuovo romanzo di Federico Moccia, Scusa ma ti chiamo amore.

La libreria Cavallotto di corso Sicilia organizza una festa dedicata ai giovani. La serata inizierà alle 22.30 con giochi a quiz, musica, libri e un premio finale per i vincitori.

Nonna Vincenza addolcirà l’evento con cioccolata e dessert.

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Ore 22.30 – gioco a quiz: si sfideranno i ragazzi delle scuole superiori,  tre squadre di due classi risponderanno su domande relative al libro di Federico Moccia, Tre metri sopra il cielo, e un classico moderno a scelta fra tre titoli, L’amico ritrovato di Fred Uhlman, Il visconte dimezzato di Italo Calvino e il L’ombra del vento di Carlo Ruiz Zafon. Giudice di gara sarà la professoressa Rosalba Perrotta.

Questi sono gli istituti che si fronteggeranno: liceo scientifico E. Vittorini di Lentini contro liceo scientifico G. Galilei di Catania; liceo scientifico Archimede di Acireale contro liceo scientifico Boggiolera di Catania; liceo classico Cutelli di Catania contro liceo Leonardo da Vinci di Catania.

Ore 23.30 – premiazione – Le tre squadre vincitrici si aggiudicheranno un premio di cento euro in buoni libro e alcune pubblicazioni della editrice Cavallotto. A seguire un mini quiz a cui possono partecipare tutti gli intervenuti che si iscriveranno per primi al gioco. Ai dieci vincitori verrà regalato il nuovo romanzo di Federico Moccia.

Durante la serata i ragazzi potranno consultare un ampio assortimento di titoli dedicati a loro. Un elenco completo sarà a loro disposizione e anche per  gli insegnanti, genitori e operatori.

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È prevista la somministrazione del questionario che segue

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cellulare

e-mail

nome

cognome

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- Che genere di libri preferisci (classici, horror, gialli, rosa, avventura,fantasy)?

- Ti piacerebbe partecipare a gruppi di lettura in libreria?

- Vorresti partecipare alla scelta di libri da leggere in gruppo?

- Quali sono i libri che ti sono piaciuti di più negli ultimi anni?

- Segui qualche blog?

- Vorresti crearne qualcuno insieme a un gruppo di amici?

- Come hai saputo della nostra manifestazione?

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info: libreria cavallotto

info@cavallotto.it

tel. 095 310414 – 095 539067

corso sicilia, 91 – viale ionio, 32 – catania

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Vito Cavallotto (foto)

Vitocavallotto

Il Centro culturale nasce a Caltanissetta nel 1954 ad opera di Vito Cavallotto, un progetto che nel libro aveva la sua prima ragion d’essere, nell’amore per la cultura e per l’arte la sua forza motrice ideale.
Il progetto merita si sviluppa successivamente in due grandi città: nel 1968 in corso Sicilia a Catania, e nel 1976 in via Mazzini a Palermo, aprono due librerie moderne e spaziose, che diventano punti di riferimento culturale e punti di partenza per nuove iniziative.
Come la nascita della Casa Editrice Cavallotto, che cura la pubblicazione di opere colte e raffinate, gli incontri con autori e artisti, le mostre e le presentazioni editoriali.
A soli cinquant’anni Vito Cavallotto viene a mancare. Ma la sua passione rivive integra nella moglie e nelle figlie, che concentrano l’attività a Catania, ampliandola e perfezionandola, e dando vita nel 1991 a una seconda libreria in viale Ionio.
Tra le prime in Italia a proporre il self-service, le librerie Cavallotto oggi orientano l’assortimento anche verso la formazione di base e universitaria, l’aggiornamento professionale e l’informazione tecnologica.
Trovando, come volle il suo fondatore – alla cui memoria nel 1993 è istituito un premio di laurea – nel libro la sua ragione, nella cultura il suo ideale.

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LA GRANDE DISTRIBUZIONE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/12/01/la-grande-distribuzione/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/12/01/la-grande-distribuzione/#comments Fri, 01 Dec 2006 05:56:54 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2006/12/01/la-grande-distribuzione/ La grande distribuzione: un grosso punto interrogativo. Da sempre il mestiere del libraio (nel vero senso del termine) si è distinto, secondo la mia visione, per la competenza e la preparazione indispensabili per aiutare e guidare, se necessario, la scelta del cliente-lettore. Ed è questo che ogni giorno continuiamo a fare, se il nostro amore per il libro è autentico e sincero, e non solo legato alla logica del mercato.

Al contrario, la grande distribuzione tratta il libro come merce qualsiasi, come oggetto privo di qualunque valore al di fuori di quello puramente economico, facendogli perdere agli occhi dell’acquirente quell’essenza che noi ben conosciamo, quell’anima che lo rende vivo e unico.

Serena Dalmazzone (libraia)

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BUONGIORNO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/12/01/buongiorno/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/12/01/buongiorno/#comments Fri, 01 Dec 2006 05:55:24 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2006/12/01/buongiorno/ Buongiorno.

Mi presento: mi chiamo Serena Dalmazzone e da circa due anni ho aperto una libreria tutta mia in provincia di Cuneo. La libreria si chiama “Sillabe di Seta”; è un luogo molto accogliente e solare, dove si trovano libri di ogni genere, dal giallo al saggio, dal testo di psicologia al romanzo femminile. Grande spazio è dedicato alla letteratura per ragazzi, che, a quanto pare, interessa molto il pubblico, almeno secondo la mia esperienza.

I libri sono da sempre la mia grande passione, insieme alle storie che sono capaci di raccontare. Ne ho letti e continuo a leggerne molti, anche se il tempo a disposizione scarseggia (come ben sapranno i colleghi librai), ma questo lavoro mi dà l’opportunità di trovare ogni giorno nuovi spunti di riflessione, che mi piacerebbe condividere con voi, grazie all’opportunità che mi è stata data da Massimo Maugeri in questo blog.

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VOCE DI LIBRAIO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/06/voce-di-libraio/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2006/11/06/voce-di-libraio/#comments Mon, 06 Nov 2006 17:40:00 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2006/11/06/voce-di-libraio/ Inauguro un nuovo spazio dedicato ai librai.
Si chiama: “Voce di libraio”. L’obiettivo è quello di dare voce proprio a coloro che nell’ambito della divulgazione del libro giocano un ruolo fondamentale.

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Gli amici librai potranno utilizzare questo spazio (tempo libero permettendo… so che è poco) segnalando le proprie iniziative, scambiando impressioni e pareri, raccontando aneddoti (sono sicuro che se ne vedono e se sentono delle belle in libreria), parlando delle problematiche del mondo/libro dal loro punto di vista (che non sono poche), fornendo semplici consigli di lettura.

Vi ringrazio in anticipo per l’adesione…

Massimo Maugeri

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