LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » cavallo di ferro http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 È online la puntata con SIMONA LO IACONO ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 31 maggio 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/06/03/in-radio-con-simona-lo-iacono/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/06/03/in-radio-con-simona-lo-iacono/#comments Mon, 03 Jun 2013 15:58:41 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5251 simona-effataÈ online la puntata con SIMONA LO IACONO ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 31 maggio 2013

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Ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 31 maggio 2013 (h. 13 circa) è stata la scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.

Con Simona Lo Iacono abbiamo discusso delle tematiche affrontate nel suo nuovo romanzo: “Effatà” (Cavallo di Ferro).

Su LetteratitudineNews, le prime pagine di “Effatà”

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il martedì sera (h. 20,30) e il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

© Letteratitudine

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LA SESTA STAGIONE. Incontro con Carlo Pedini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/06/25/la-sesta-stagione-incontro-con-carlo-pedini/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/06/25/la-sesta-stagione-incontro-con-carlo-pedini/#comments Mon, 25 Jun 2012 20:50:16 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4185 carlo-pedini-cavallo-di-ferroSono molto lieto di organizzare questo dibattito online incentrato sul romanzo di Carlo Pedini, “La sesta stagione” (Cavallo di Ferro): uno dei dodici libri finalisti dell’edizione 2012 del Premio Strega.

Si tratta di un romanzo corposo, ambizioso, a largo respiro, che racconta le vicende di tanti personaggi sullo sfondo della Storia italiana del ventesimo secolo.

Lo recensisce, in esclusiva per  Letteratitudine, Simona Lo Iacono, la quale è anche l’organizzatrice e la curatrice di un’iniziativa culturale che avrà luogo a Siracusa il 30 giugno, intitolata “Parole sotto le stelle: tra pittura, musica e sogni”…

Un evento basato sulla contaminazione artistica che vedrà come protagonisti (tra parole, pittura, musiche e sogni) lo stesso Carlo Pedini con “La sesta stagione” e la scrittrice (nonché editrice di Cavallo di Ferro) Romana Petri con il suo romanzo “Tutta la vita” edito da Longanesi (ho già avuto modo di incontrare Romana Petri, in merito a questo libro, nell’ambito della puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” andata in onda il 15 aprile 2011).

Di seguito, il video promozionale di “Parole sotto le stelle”.

Questa, invece, è la scheda del libro di Pedini…

È il 1934. A Civita Turrita, sull’Appennino toscano, si inaugura con solennità il nuovo santuario, e proprio nel momento di massimo fulgore di questo paese inizia la storia della sua decadenza. Nelle vicende profondamente umane dei tre seminaristi Piero, Ottavio e Oreste, e dei loro superiori, amici, avversari, irrompono gli eventi principali del nostro Novecento, dalla Seconda guerra mondiale al Sessantotto, e oltre fino agli Anni di piombo. Don Piero Menardi racconta dei suoi due colleghi, prima amici inseparabili e poi nemici giurati; dell’infatuazione politica del suo vescovo per il Duce; della guerra che spezza i destini e distrugge le famiglie; di partigiani e delatori; della contesa perenne fra democristiani e comunisti nel dopoguerra; di chi si perde nelle lotte studentesche; di preti ribelli che rifiutano l’abito. Nella vita della piccola comunità di Civita Turrita si rispecchiano dunque i mutamenti della Nazione, in una parabola di cinquant’anni dove tutti religiosi e laici – subiscono l’incedere della modernità. E fra i grandi giochi di potere si rivelano le debolezze di una Chiesa che fatica a tenere il passo con un’epoca sempre più veloce. “La sesta stagione” intreccia tanti destini sullo sfondo della Storia d’Italia del XX secolo, stratificando i documenti e i fatti reali alle radici del tempo presente.

Siete tutti invitati a partecipare alla discussione, incentrata su “La sesta stagione” e sui temi attinenti al romanzo (in primis: la Storia).
Ecco alcune domande pensate insieme a Simona Lo Iacono (che mi aiuterà ad animare il dibattito).

1. Le stagioni della vita e le stagioni della storia. Quanto interferiscono?

2. Elsa Morante definiva la Storia “il grande scandalo”. Siete d’accordo?

3. Siamo più vittime o artefici della storia?

4. Se siamo arrivati alla quinta stagione…. cosa ci riserverà, a vostro avviso, la sesta?

Di seguito, la recensione di Simona Lo Iacono.
Vi ringrazio in anticipo per la partecipazione.

Massimo Maugeri

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LA SESTA STAGIONE di Carlo Pedini
Cavallo di Ferro, 2012 – pagg. 704 – euro 19,90

Recensione di Simona Lo Iacono

simona-lo-iaconoE’ giorno di festa a Civita Turrita. Una di quelle mattine fatte per essere scolpite nella memoria di un intero paese, quando le donne mettono l’abito buono, l’incenso arde nei bracieri, e al cielo vengono levate orazioni, canti, ringraziamenti.
Perché da ringraziare c’è molto, in verità.
Siamo nel 1934, e nella provincia appena riavutasi dallo sfascio della prima guerra, viene inaugurato il santuario dell’Immacolata Concezione. Il vescovo, monsignor Angelici, l’ha voluto proprio lì, sulle spoglie della vecchia chiesa agostiniana, a simbolo della ricostruzione delle umane cose che sempre avviene dove c’è la presenza di Dio.
E tuttavia anche i sacri momenti chiedono organizzazione, cantori degni di questo nome, una banda, la comunità tutta riunita a celebrare l’evento. Perciò c’è grande agitazione di popolo, soddisfazione magna del clero, formule rituali mormorate in modo devotissimo, a segno che il momento è solenne.
E’ qui, tra le mura di questo nuovo edificio, che si avvia “La sesta stagione”, sorprendente romanzo di esordio di Carlo Pedini. Un libro che – attraverso la comunità di Civita Turrita – narra l’intera epopea del novecento italiano.
Scandagliando lo scorrere del tempo, i suoi baratri, le sue menzogne attraverso l’occhio dei tre protagonisti (i seminaristi Ottavio Pettirossi,Oreste Riccoboni e Piero Menardi) Pedini ci consegna, maestosa e dannata, la nostra storia.
Leggiamo infatti questo romanzo riconoscendoci nell’Italia contadina, in quella traditrice e tradita, in quella messa a morte dai fasci, riavutasi nella resistenza, sedotta dal nuovo, giunta alle porte del secondo millennio senza avere risolto i nodi della sua ricerca di identità.
Siamo noi gli italiani che si dimenano alla ricerca di un senso, che bollono in piccole invidie e ambizioni, che cercano l’amore , che rinunciano ai sogni.
Fino a che, vedendoci vivere nell’incedere della narrazione, ci ritroviamo di nuovo dove tutto era cominciato, innanzi al santuario di Civita Turrita.
Questa volta, ed è l’epilogo, non è un giorno di festa, non si spandono esalazioni di incenso, e nessuna donna ha indossato l’abito della domenica. Il Santuario dell’Immacolata non è più il centro della vita comune. Spopolato, ridotto in polvere, lasciato all’incuria e all’indifferenza dei fedeli, assurge a metafora dell’allontanamento dell’uomo moderno dalla fede e dalla semplicità del passato.
Sulla soglia del nuovo tempo nessun coro di angeli leverà al cielo i notturni gioiosi, le laudi, le preci divinatorie. Nessun coro preparerà con sollecitudine i nuovi canti.
Oscuro, menzognero, tutto sedotto dalle nuove estasi, il male fa capolino dalle macerie.
In lontananza, le parole straniere del papa polacco, il suo appello alla pace non sembrano che uno dei tanti rumori del mondo, l’ultimo rantolante sospiro prima della fine.

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STASERA ANNA DORME PRESTO, di Simona Lo Iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/09/23/stasera-anna-dorme-presto-di-simona-lo-iacono/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/09/23/stasera-anna-dorme-presto-di-simona-lo-iacono/#comments Fri, 23 Sep 2011 15:28:41 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=3538 Nuovo appuntamento con la rubrica “Letteratura è diritto, letteratura è vita”, curata dalla scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono. Stavolta è proprio il nuovo romanzo di Simona a offrirci ulteriori occasioni di riflessione. Anche questo romanzo, infatti, è incentrato sul rapporto tra diritto e letteratura, parola e processo… come – del resto – il romanzo d’esordio “Tu non dici parole”.
In questa nuova opera, intitolata “Stasera Anna dorme presto”, pubblicata da Cavallo di Ferro, Simona ha avuto modo di confermare ancora una volta l’efficacia e la grande qualità della sua scrittura “fornendo” voci diverse ai quattro personaggi protagonisti della storia.

Ecco la scheda del libro…
Due donne. Due uomini.
Quattro diari della stessa, consumata, storia di amore e tradimenti, del medesimo adulterio, ognuno però scritto da un diverso punto di vista, attraverso sofferenze, sacrifici, illusioni personali. Quattro voci che si rincorrono per raccontare, ciascuna, un frammento di una verità che a tutti sfugge.
Anna abbandona la Sicilia e le proprie aspirazioni per sposare Carlo, giovane avvocato dal brillante avvenire, e seguirlo a Roma. Una lacerazione assecondata sperando in un futuro migliore, in cui poter continuare liberamente a coltivare la sua passione per la letteratura e la scrittura. Ma le cose non vanno come Anna aveva pensato: con Carlo la freddezza cresce fino al giorno in cui lei scopre di Elisa, un’intraprendente avvocatessa che, affascinata dal maturo principe del Foro, ne è divenuta l’amante. A quel punto Anna proverà ad andare indietro con la memoria, a riallacciare i fili della storia alla ricerca di ciò che sta all’origine di tutto. Ma non lo farà da sola, la accompagneranno la voce di Elisa e quelle di Carlo e Giovanni, suo cugino.
E allora sarà come assistere a un processo in cui ogni ruolo è ribaltabile nell’altro e tutti i punti di vista appaiono legittimi, perché si sa che nella vita ognuno di noi è insieme e inevitabilmente vittima e carnefice.
In Stasera Anna dorme presto Simona Lo Iacono racconta una storia sull’incapacità di sapersi aprire veramente all’altro, anche quando lo si ama, e sull’importanza, nella vita e nell’amore, di abbandonarsi completamente.

Quattro voci, dunque. Quattro destini che si incrociano. Anna, moglie. Elisa, amante. Carlo, marito di Anna e amante di Elisa. Giovanni, cugino di Anna a lei legato dall’amore per la letteratura e da sentimenti che non sono mai stati dichiarati apertamente.
Una storia di aspettative disattese e di sogni infranti, che mette in risalto la fragilità umana e la difficoltà a capire veramente l’altro. Un romanzo dove la fattispecie più “classica” della storia della letteratura – quella del tradimento – è rivisitata in un’ottica nuova e originale, giacché all’intreccio tra diritto e letteratura, parola e processo, si aggiunge l’assenza di giudizio da parte del narratore. Ma quest’opera fornisce anche un esempio di come la “verità” difficilmente possa essere individuata in maniera univoca e assoluta.

Ed è proprio sul concetto di “verità” che vi inviterei a riflettere. Nel farlo, come sempre, pongo le mie solite domande…

- In che modo il concetto di verità può essere filtrato dalla nostra percezione personale? E fino a che punto, dunque, può esistere una verità univoca?

- Esiste un modo per superare la parzialità del nostro sguardo sulla vita e sugli eventi che la caratterizzano? Se sì, qual è?
Oppure siamo inevitabilmente destinati a rimanere confinati negli spazi angusti della nostra visuale?

Di seguito, il book trailer del libro, alcuni appuntamenti relativi alla sua presentazione, la mia conversazione radiofonica con Simona e la recensione firmata dal giornalista de “La Sicilia” Vincenzo Greco.

Massimo Maugeri


Simona Lo Iacono, nei prossimi giorni, presenterà “Stasera Anna dorme presto” in tre città diverse…

il 25 settembre 2011, ore 18, presso il Jolly Palace Hotel di Siracusa – Simona Lo Iacono presenta il suo romanzo «STASERA ANNA DORME PRESTO» con Massimo Maugeri e il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Siracusa, avv.to Sebastiano Grimaldi

il 26 settembre 2011, ore 18, presso la Libreria Feltrinelli di Catania, Via Etnea, Simona lo Iacono presenta il suo romanzo «STASERA ANNA DORME PRESTO» con Massimo Maugeri

il 5 ottobre 2011, ore 18, presso la Libreria Feltrinelli di Roma, Via del Babuino, Simona lo Iacono presenta il suo romanzo «STASERA ANNA DORME PRESTO» con Paolo Di Paolo e Tea Ranno

Per ascoltare la puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” con Simona Lo Iacono, cliccare sul pulsante audio sottostante

LA RECENSIONE di Vincenzo Greco

simona-lo-iaconoDopo “Tu non dici parole” (Premio Vittorini 2009-opera prima) e “La coda di pesce che inseguiva l’amore” (scritto a quattro mani con Massimo Maugeri) è arrivato in libreria, fresco di stampa, il nuovo libro di Simona Lo Iacono “Stasera Anna dorme presto” (edizioni Cavallo di Ferro). Un raffinato racconto di amore, di tradimenti, di incomprensioni, con trasversali risvolti sulla mentalità siciliana (catanese in particolare) e su quella capitolina. Un testo che assale e coinvolge; che si divora d’un fiato, perché scatta spontaneo un meccanismo di identificazione tra i quattro personaggi coinvolti nella stessa storia e il lettore che vi si ritrova, quasi in complicità anche con le parole non dette. Sono tante, forse troppe, le storie di adulterio riscontrabili nella letteratura mondiale, ma, in quest’opera, c’è qualcosa in più; oltre all’analisi introspettiva, c’è l’ansia, la paura, l’ossessione, la presenza incessante di chi è assente, l’ombra che si fa corposità. Mirabile la descrizione del rapporto affettivo nella cura dei dettagli e delle sfumature, apprezzabile soprattutto da chi ha avuto la gioia e la sventura di conoscere il vero amore. Tanti tasselli di un unico mosaico descritti in maniera esemplare. Un crescendo, quasi da sinfonia, che anticipa furtivamente il tema principale e, poi, lo allarga fino a materializzarlo in forma solenne. Il tutto con una scrittura limpida, precisa, essenziale, da esperta nel periodare breve, addirittura nella “parola-frase” che scatena interrogativi e riflessioni sul senso della vita e sui destini umani.
Come si ricava dalla presentazione di copertina, in “Stasera Anna dorme presto” Simona Lo Iacono “racconta una storia sull’incapacità di sapersi aprire davvero all’altro, anche quando lo si ama, e sull’importanza, nella vita e nell’amore, di lasciarsi andare completamente”.
Vincenzo Greco

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IL DECISIONISTA, di Vincenzo Monfrecola http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/12/22/il-decisionista-di-vincenzo-monfrecola/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2010/12/22/il-decisionista-di-vincenzo-monfrecola/#comments Tue, 21 Dec 2010 23:10:35 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=2842 Chissà quante volte, nella vita, vi sarà capitato di dover prendere decisioni e di non sapere che scelta fare…
Questo post è proprio dedicato alla capacità o incapacità di scegliere, di prendere decisioni. Lo spunto lo offre il romanzo “Il decisionista” di Vincenzo Monfrecola, pubblicato di recente nella collana di narrativa italiana della casa editrice Cavallo di Ferro.

Siamo a Londra, nel 1898… “Quando Robert Younghusband legge l’inserzione pubblicata sul «Croydon Gazette» non crede ai suoi occhi, perché non pensava esistesse un esperto di decisioni difficili e già intravede la soluzione dei suoi problemi con i vicini di casa.
Quando William Cardigon legge la lettera inviatagli da Robert, fa i salti di gioia, perché quello è il suo primo cliente e finalmente sta per rimpolpare le sue finanze.
Quello che Robert non sa è che William non ha mai preso una decisione in vita sua, soprattutto non una buona, tanto che la sua famiglia ha finito per tagliargli i fondi”.

Le suddette frasi sono riprese dalla scheda del libro. Per il resto vi rimando alla bella recensione di Simona Lo Iacono che potete leggere di seguito. Come sapete Simona, oltre a essere scrittrice, è anche giudice. Dunque ho pensato di coinvolgerla: chi meglio di lei, che è obbligata a prendere decisioni per mestiere?
Discuteremo, dunque, di questo romanzo di Vincenzo Monfrecola (l’autore parteciperà alla discussione)… ma sarà anche l’occasione per conoscere un po’ di più la casa editrice Cavallo di Ferro (un’ottima realtà della piccola e media editoria).

E poi, mi piacerebbe che discutessimo insieme del tema generale di questo post. Così vi domando:

1. Vi è mai capitato di non essere in grado di prendere decisioni?
2. Quali sono i presupposti necessari per prendere una buona decisione?
3. Essere decisi è sempre un pregio?
4. Viceversa, essere indecisi è sempre un difetto?
5. La scelta è – come diceva Kierkegaard – la scelta dell’uomo solo… o può essere demandata ad altri?
6. Sareste capaci di rimettere le decisioni più importanti della vostra vita a una terza persona?
7. Infine: saper prendere decisioni, è più un’arte o una necessità?

Di seguito, come anticipato, la recensione de “Il decisionista” di Vincenzo Monfrecola firmata da Simona Lo Iacono.
Massimo Maugeri

 

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IL DECISIONISTA, di Vincenzo Monfrecola
Cavallo di Ferro, 2010 – pagg.368 – € 16,80

recensione di Simona Lo Iacono (nella foto)

simona-lo-iaconoSe c’è un nodo che viene al pettine, che sospende l’animo, che svia e disarma, è la scelta. Sulla strada da prendere. Sull’imprevisto attacco della sfortuna. Sugli eventi che si sommano come inganni o come enigmi.
Nessuno è più solo dell’uomo che deve decidere.
Sarà per questo, allora, che Robert Younghusban legge con sollievo l’inserzione pubblicata sul “Croydon Gazette” e si affida con insperata consolazione a William Cardigan, il decisionista.
Qualcuno che interpreterà la sua vita. Che dipanerà apparenze. Qualcuno che si metterà al suo posto facendo la scelta giusta.
Non è solo perché Robert Younghusband e sua moglie si ritrovano, dopo l’arrivo di un’imprevista eredità che risolleva le loro incerte sorti, in un paese stranamente ostile, che pare reagire con insolito atteggiamento a ogni loro tentativo bonario d’amicizia. Né perché entrambi – appena trasferitisi a Croydon – tentano, con risvolti esilaranti, di farsi accettare dai sospettosi concittadini. Ma anche perché Robert e consorte non sanno mai che via imboccare, che bivio prediligere.
Perchè, insomma, sono due eterni indecisi.
Sarà forse perché lui è più aduso a giochi di fantasia che di realtà, essendo scrittore di gialli, sia pure squattrinato. O perché a decidere ti perdi sempre qualcosa, rischi di dare alla vita una coloritura che è meglio rinviare, di mesi, di stagioni, di anni. O perché – in fondo – la scelta è ciò che veramente impiglia l’anima e la tormenta, ciò che maggiormente la immette nel mistero e nel destino delle cose.
Qualunque sia la ragione di tanta incertezza, quando Robert s’imbatte nel decisionista, in una Londra felicemente scossa dalla rivoluzione industriale e costellata da caffè letterari e sboffi di suffragette che inneggiano alla libertà, non sa ancora di aver imboccato una scia pericolosa. Né immagina che – proprio per non scegliere – ha scoperchiato un equilibrio fragile e nebuloso. Pronto a esplodere con esilarante compiutezza.
D’altro canto la decisione è affare più di tribunali che di uomini, di sentinelle della verità, di giocolieri del senso. Niente di più lontano, quindi, da William Cardigan, il decisionista, che – sia pure con il candore di un adolescente – è capace di dilapidare in un attimo un patrimonio familiare costruito con inattaccabile professionalità da generazioni, e che all’amore strampalato della madre per poeti sventurati sa contrapporre – al più – un pessimo fiuto per gli affari e per l’interpretazione della realtà.
L’incontro tra un indeciso cronico e un decisionista incauto darà vita a un intreccio di equivoci, allarmi, suggestioni surreali e deliziosamente inglesi, in una realtà cittadina che si dipana agli occhi del lettore con leggerezza degna della Austen e con un humor che aleggia costante, latente, sottilissimo.
Libro degli equivoci e del sorriso, “Il decisionista” di Monfrecola riporta in auge la vecchia commedia degli errori e costella la lettura di soddisfatti borbottii di piacere. Per la freschezza dell’intreccio familiare. Per l’originalità dei personaggi. Per un modo di narrare arguto, scanzonato, brillante.
Una ventata d’aria buona, di leggiadria e di buon umore che s’abbatte sul cuore e lo allarga, lo apre, lo consola del mal di vivere e lo risana.
Ci voleva. Ci voleva proprio.
Simona Lo Iacono

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