LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Sperling & Kupfer http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 LUCA BRIASCO con “The outsider” di Stephen King (e altro ancora) in radio a LETTERATITUDINE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/12/12/luca-briasco-con-the-outsider-di-stephen-king-in-radio-a-letteratitudine/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/12/12/luca-briasco-con-the-outsider-di-stephen-king-in-radio-a-letteratitudine/#comments Wed, 12 Dec 2018 18:44:18 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8035 Luca Briasco con “The outsider” di Stephen King (e altro ancora), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin


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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: l’editor, traduttore, saggista e agente letterario Luca Briasco.
Con Luca Briasco abbiamo discusso del nuovo romanzo di Stephen King pubblicato in Italia (tradotto dallo stesso Briasco): The outsider” (Sperling & Kupfer).
Nella seconda parte della puntata, con Luca Briasco, abbiamo discusso del suo ruolo di editor di narrativa straniera presso la casa editrice minimum fax (e delle novità in uscita nel primi mesi del 2019) e dell’agenzia letteraria “United Stories Agency” da lui fondata insieme a Colomba Rossi e Francesca de Lena.

Che tipo di esperienza è stata tradurre “The outsider” di Stephen King? Quali sono le caratteristiche principali di questo romanzo? Nell’ambito di quale filone possiamo inquadrarlo (ammesso che sia possibile farlo) nel contesto della enorme produzione letteraria di King? Il luogo in cui è ambientato il romanzo si chiama Flint City: cosa ha di analogo con i classici luoghi kinghiani (Derry, Castle Rock)? Che tipo d’uomo è Terry Maitland, il “sospettato” di omicidio di questa storia di King? E il detective Ralph Anderson? Questo romanzo può essere definito come «L’It dell’era Trump» come qualcuno ha sostenuto? Cosa puoi dirci sul tuo ruolo di editor di narrativa straniera per l’editore minimum fax? E sui nuovi titoli in uscita? Come è nata l’idea del progetto di United Stories Agency (agenzia letteraria fondata insieme a Francesca de Lena e Colomba Rossi), come lo avete sviluppato e quali sono i suoi obiettivi?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Luca Briasco nel corso della puntata.

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Luca Briasco è stato editor di narrativa straniera per Fanucci ed Einaudi Stile libero. Ha scritto diversi saggi sulla letteratura degli Stati Uniti, con particolare attenzione al romanzo contemporaneo. Insieme a Mattia Carratello ha curato La letteratura americana dal 1900 a oggi. Dizionario per autori (Einaudi, 2011). Collabora da più di dieci anni alle pagine culturali del Manifesto. Ha tradotto una quarantina tra romanzi e raccolte di racconti, fra gli ultimi: Una vita come tante di Hanya Yanagihara, e Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, Premio Pulitzer 2016. A novembre 2016 è in uscita per minimum fax Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea.
Ha tradotto il più recente romanzo di Stephen King “The outsider” (Sperling & Kupfer). E insieme a Colomba Rossi ha fondato l’agenzia letteraria United Stories Agency.

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The OutsiderStephen King “The outsider” (Sperling & Kupfer): la scheda del libro
La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino. Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland. Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare. Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav’uomo non può essere l’assassino. Per stabilire quale versione della storia sia quella vera non può bastare la ragione. Perché il male ha molte facce. E King le conosce tutte.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: “Not Guilty” di George Harrison; “High Way To Hell” di AC/DC; “Hells Bells” di AC/DC.

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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.

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SLEEPING BEAUTIES di Stephen King / Owen King http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/01/12/sleeping-beauties-di-stephen-king-owen-king/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/01/12/sleeping-beauties-di-stephen-king-owen-king/#comments Fri, 12 Jan 2018 14:15:01 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7698 La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri) è dedicata al romanzo Sleeping Beauties” di  Stephen King / Owen King (Sperling & Kupfer – traduzione di Giovanni Arduino).

Di seguito: un articolo, il “tandem letterario” tra i due co-autori e un video.

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Sleeping Beauties: un “tandem letterario” in casa King

di Massimo Maugeri

Non è la prima volta che Stephen King aderisce a un progetto di scrittura a quattro mani. Già nel 1983 il Re pubblicò “Il talismano”, scritto insieme al collega Peter Straub. Di recente è uscito un nuovo romanzo di King scritto a quattro mani con un altro autore. Stavolta il collega scrittore è anche un suo parente e porta il suo stesso cognome: si chiama Owen ed è suo figlio (anch’egli romanziere, come Tabitha, moglie di Stephen e madre di Owen, e Joe – l’altro figlio di Stephen e Tabitha – che utilizza lo pseudonimo di Joe Hill). Il romanzo si intitola “Sleeping Beauties” e anche nella versione italiana (pubblicata da Sperling & Kupfer e ben tradotta da Giovanni Arduino) mantiene il titolo in originale. Il “sopratitolo” invece (una sorta di avvertimento… anzi, un vero e proprio monito) è tradotto in lingua italiana e recita così: “Non svegliare le belle addormentate”.
La storia è ambientata a Dooling, piccola città del West Virginia. Un luogo che riteniamo sia immaginario (come Castle Rock e Derry, celebri luoghi kinghiani), anche se – per la verità – negli Stati Uniti un piccolo centro che si chiama Dooling esiste davvero; solo che si trova nello Stato della Georgia, nella Contea di Dooly (e non in West Virginia): un piccolissimo centro di appena 154 abitanti (dati del 2010).
La Dooling di “Sleeping Beauties” ospita un carcere femminile: luogo che occupa un ruolo centrale nello sviluppo delle vicende del romanzo. Accade che, a un certo punto, una sorta di virus che pare aver avuto origine in Australia comincia a diffondersi un po’ ovunque. Il virus in questione viene battezzato con il nome Aurora (riferimento alla nota principessa della fiaba “La bella addormentata”), giacché colpisce solo le donne inducendole a un sonno improvviso e profondo. Ma l’addormentamento è solo una delle componenti della malattia. Le donne colpite, infatti, vengono ricoperte da una specie di membrana biancastra, di natura organica, ed è bene non risvegliarle… altrimenti la loro reazione è violenta e letale. L’epidemia si diffonde anche all’interno del carcere femminile di Dooling e per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, e per sua moglie Lila, lo sceriffo, si prospettano tempi difficili (giusto per usare un eufemismo).
Il duo King (Stephen / Owen), prendendo spunto dalla mitica fiaba de “La bella addormentata”, offre al pubblico dei lettori un romanzo gotico che – pur non rientrando nel mio personale elenco dei magnifici cinque di King padre (in ordine di preferenza: “It”, “L’ombra dello scorpione”, “Misery”, “Shining”, “22/11/’63″) – mantiene un buon ritmo e tiene il lettore avvinghiato alla storia nonostante la presenza di un foltissimo numero di personaggi (se ne contano una settantina, elencati sulle prime pagine del libro). Su tutti si erge la figura della misteriosa e terribile Evie Black, una bella e giovane donna (intorno alla quale svolazzano strane falene marroni) che, sin dall’inizio della storia (viene arrestata per aver assassinato brutalmente due uomini), pare essere collegata alla sindrome del sonno e alle sue devastanti conseguenze.

Sleeping Beauties” (libro dell’anno 2017 per Goodreads) è destinato a essere trasposto sul piccolo schermo, dato che Anonymous Content (casa di produzione di True Detective e Mr. Robot in TV e di Revenant e Spotlight al cinema) si è assicurata i diritti per farne una serie con la collaborazione di Stephen e Owen King.

Può essere interessante conoscere qualcosa sulle origini del romanzo, per cui… ecco qui di seguito il “tandem letterario” del duo King: padre e figlio.

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Owen: L’idea di “Sleeping beauties” è arrivata per caso. E siccome ci piace scambiarci idee, quando ci ho pensato gli ho chiesto: “Che cosa te ne pare di una storia in cui tutte le donne si addormentano?”. E papà l’ha trovata un’idea fantastica. Allora gli ho detto: “Grande! Scrivila!”. E papà mi ha risposto che avrei dovuto scriverla io. E alla fine abbiamo deciso di farlo insieme.

Stephen: Mi ricordo quando venne a raccontarmi la storia, non so se al telefono o via sms, e mi chiese cosa pensassi dell’idea che tutte le donne si addormentassero. Ho immaginato subito tutte le ramificazioni possibili e gli ho risposto: “Dobbiamo proprio scriverla!”. Poi mi ha proposto una serie TV: tipo, nove o dieci episodi. E così abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura. Anzi, un Pilot.

Owen: Sì, abbiamo cominciato così. Abbiamo scritto anche il secondo episodio.

Stephen: Poi Owen si è fermato un attimo e mi ha chiesto di scrivere un romanzo.

Owen: Era una serie TV davvero bella, ma lavorando sui personaggi mi sembrava – in un’ora per puntata – di non svilupparli adeguatamente… mentre volevo dare loro più peso. La soluzione era scrivere un romanzo.

Stephen: Adesso, leggendo il libro, è difficile ricordare chi ha scritto cosa. Owen ha riscritto me e io ho riscritto Owen. Il bello è che quando abbiamo finito questo lavoro siamo rimasti amici. Abbiamo continuato ad andare d’accordo e a rispondere alle telefonate l’uno dell’altro. È meraviglioso collaborare con tuo figlio. Quello che non sapevo è quanto sarebbe stato buono il risultato, la miscela unica della sua sensibilità con la mia.

Owen: Sì, scrivendoci l’un l’altro abbiamo ottenuto una terza voce. La voce di entrambi.

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E adesso, se vi va, potete ascoltare le voci del duo nell’ambito di questo video…

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La scheda del libro

Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all’avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l’arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un’inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle.
Sleeping Beauties è una favola nera gloriosamente ricca di storie, idee, eventi e personaggi memorabili, che inizia con un C’era una volta a Dooling e termina con un finale degno dei King. Potente, provocatorio, sorprendente.

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STEPHEN KING vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha. Le sue storie sono clamorosi bestseller che hanno venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Brian De Palma, Stanley Kubrick, Rob Reiner e Frank Darabont. Accanto ai grandi film, innumerevoli gli adattamenti televisivi tratti dalle sue opere. King, oggi seguitissimo anche sui social media, è stato insignito della National Medal of Arts dal presidente Barack Obama.

OWEN PHILIP KING, nato a Bangor nel 1977, è il figlio minore di Stephen King. Autore di due raccolte di racconti (la prima delle quali pubblicata da Frassinelli con il titolo Siamo tutti nella stessa barca) e di un romanzo, ha ricevuto diversi premi letterari per il suo lavoro. È sposato con la scrittrice Kelly Braffet.

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E SE FOSSE POSSIBILE CAMBIARE LA STORIA? 22/11/’63 DI STEPHEN KING http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/11/21/22-11-63-stephen-king/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/11/21/22-11-63-stephen-king/#comments Mon, 21 Nov 2011 18:20:38 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=3713 http://www.wumingfoundation.com/giap/wp-content/uploads/2011/10/Stephen-King-221163.jpgSe fosse possibile cambiare la storia, tu lo faresti?

Questa domanda è posta su una delle bandelle laterali del nuovo romanzo di Stephen King: “22/11/’63” (Sperling & Kupfer, 2011, pagg. 767, traduzione di Wu Ming 1). Il titolo è una data. La data è quella dell’uccisione del Presidente degli Stati Uniti d’America John F. Kennedy.
Vi riporto la scheda del libro…

Jake Epping è un tranquillo professore di Lisbon Falls, Maine, e il suo posto preferito per fare quattro chiacchiere è la tavola calda di Al. Che ha un segreto: la dispensa in realtà è un passaggio temporale, e conduce al 1958.
Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l’incredulità non gli impedisce di farsi coinvolgere nella missione che ossessiona il suo amico da tempo.
“Se mai hai voluto cambiare veramente le cose, Jake, questa è la tua occasione: ferma Oswald quel 22 novembre 1963. Salverai Kennedy. Salverai suo fratello Bob, e Martin Luther King; bloccherai le rivolte razziali. E forse eviterai anche la guerra in Vietnam. Basta che passi per la “buca del coniglio”, sul retro della tavola calda. Non importa quante volte l’attraversi: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, ore 11.58 del 9 settembre 1958. E non importa quanto a lungo resti in quel passato: al ritorno, nel tuo presente saranno trascorsi due minuti”.
Comincia così la nuova esistenza di Jake nei panni di George Amberson e nel mondo di Elvis Presley, James Dean e JFK, delle automobili interminabili, del twist e del fumo di sigaretta che avvolge tutto. Un mondo nel quale Jake è destinato a conoscere l’amore e a sovvertire tutte le regole del tempo. Fino a cambiare il corso della storia.

http://www.gargoylebooks.it/site/sites/default/files/stephen-king-picture-3.jpgCon questo nuovo libro King si confronta con una delle idee più classiche della “letteratura di fantascienza”, riproposta più volte da tanti autori e ripresa spessissimo anche dal cinema: viaggiare indietro nel tempo (con tutto ciò che ne consegue). Ma si confronta pure con uno degli assassinii più celebri e sconvolgenti dell’intero Novecento (e non solo, direi, per gli Stati Uniti d’America): l’uccisione del Presidente John Kennedy (evento, anche questo, trattato innumerevoli volte in saggi, romanzi e film). Inoltre, il pretesto narrativo offre all’autore la possibilità di raccontare l’America di fine anni ‘50.

Che tipo di riscontri ha suscitato, e sta suscitando, questo libro? Tenteremo di scoprirlo nel corso del dibattito, anche grazie ai contributi a cui faremo ricorso.
Intanto vi anticipo queste parole, tratte dalla postfazione del libro firmata dallo stesso King: “Più di mezzo secolo è trascorso da quando John Kennedy fu assassinato a Dallas, ma restano due interrogativi: fu davvero Lee Harwey Oswald a premere il grilletto, e se sì, agì da solo? Nulla di quanto ho scritto in ‘22/11/63 risponderà a tali domande, perché il viaggio nel tempo è solo un’interessante simulazione”.
Ovviamente i temi trattati da questo romanzo si prestano benissimo a essere discussi. Riprendo, dunque, la prima domanda (quella con cui ho iniziato il post)… e ne aggiungo altre (invitandovi a fornire le vostre risposte).

1. Se fosse possibile cambiare la storia, (magari con l’intento di evitare eventi tragici)… sarebbe giusto farlo? Sarebbe lecito? Sarebbe “morale”?

2. Voi lo fareste?

3. Se sì, quale elemento della storia cambiereste?

4. A prescindere dalle influenze sul corso della Storia, se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo… in quale anno vorreste ritrovarvi? E perché?

5. Qual è la vostra opinione sull’assassinio di John F. Kennedy?

6. Conoscete Stephen King? Lo avete mai letto?

7. Se sì, quale dei suoi libri giudicate il migliore?

Questo post ci dà la possibilità di ragionare e discutere su tematiche (a mio avviso) molto interessanti e, contestualmente, di approfondire la conoscenza (e di scambiarci pareri) su uno dei romanzieri più noti e letti del pianeta. In questi anni Stephen King ha scritto all’incirca 50 romanzi e 400 racconti, ha venduto 350 milioni di libri in tutto il mondo e ha ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nell’ultimo decennio ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte della critica: nel 2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana e nel 2007 l’associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.
Come già accennato, nel corso della discussione conto di segnalare (e chiedo, in tal senso, anche il vostro aiuto) le più interessanti opinioni su “22/11/’63” espresse sui più importanti magazine e quotidiani. A fine post, invece, troverete il booktrailer del libro.
La scrittrice e poetessa Gabriella Rossitto e la scrittrice e giornalista Simonetta Santamaria, entrambe grandi conoscitrici delle opere di Stephen King, mi daranno una mano ad animare e moderare il dibattito.
Come sempre, vi ringrazio in anticipo per la vostra partecipazione… che spero possa essere ampia e appassionata.

Massimo Maugeri

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