Descrizione
Un giovane disoccupato cerca un lavoro tra gli annunci più strani. In preda alla disperazione, finirà col vendere l’anima a un’azienda che chiede solo di allocare a casa sua degli oggetti. Così comincerà a ricevere a casa dalla ditta, una quantità enorme di oggetti senza utilità alcuna. Finirà per doversi battere anche per respirare, allontanando passo a passo ogni autentica realtà e perdendo tutto ciò che ha. Lo sviluppo rapido e compatto della vicenda, conduce a passo svelto nel suo mondo recintato, e la tensione cresce mano a mano che l’eroe percepisce di essere intrappolato. L’atmosfera di depersonalizzazione e disintegrazione del reale fa da specchio all’angoscia del contemporaneo connessa al desiderio continuo solo di ciò che non si può avere, reiterato e soprattutto rinnovabile all’infinito, svelando la dissonanza insita nell’idea del possesso di cose e persone come veicolo di felicità. Rifiutando però la disperazione, Sotakis fa del paradosso una modalità di scrittura e comunicazione aperte, mentre il grottesco e l’iperbolico delle sue descrizioni evidenziano la comune esigenza di strumenti per uscire dalla situazione di empasse. L’insieme rende al romanzo la capacità di svincolare la narrazione dal dipinto di sfondo: la condizione contemporanea della Grecia e dell’Europa, per trasferire la riflessione nell’ambito più universale del racconto letterario.
«Un’allegoria della vita, corta e preziosa, che ci racconta molto sulla futilità dei nostri presenti desideri, sulla cupidigia dell’era consumistica»
Le Monde
«Un romanzo che si legge d’un fiato, particolarmente attuale.»
The Indipendent
Dimitris Sotakis
È nato ad Atene nel 1973. Ha pubblicato otto romanzi esordendo a soli 24 anni. I suoi racconti sono stati...
Maurizio De Rosa
Laureato in lettere classiche nel 1996 all’Università Statale di Milano, dal 1997 a oggi ha tradotto in italiano alcuni dei...