Descrizione
Il carico ha la priorità” è quanto viene detto ai passeggeri a bordo del cargo senza nome, che partito da Amburgo si appresta a circumnavigare il globo, e che mette subito in chiaro il tenore del viaggio, molto lontano dal lussuoso mondo delle crociere “tutto compreso”. La passeggera/narratrice, tra i pochi passeggeri paganti, tollerati più che accolti dallo strambo equipaggio, ci guida attraverso nove notti che scandiscono il procedere del viaggio. Piani temporali e narrazioni si intrecciano in un racconto al limite dell’onirico. Nell’intimità della cabina, nell’oscurità della notte risuona infatti la voce immortale di Antonio Pigafetta, tra i pochi sopravvissuti della spedizione attorno al mondo di Magellano, nel 1519. Pigafetta occupa il proprio posto nella cabina della voce narrante, siede sotto l’orologio e sembra indurre a riflettere su interrogativi più o meno astratti: Perché il cuoco ha con sé un solo piccolo ricettario per un viaggio così lungo? Cosa rende il capitano tanto irrequieto? Perché gli uomini si ostinano a voler misurare il tempo, anziché limitarsi ad osservarne l’incedere? Felicitas Hoppe, nel suo primo romanzo pubblicato, offre un generoso saggio di stili e temi che caratterizzeranno la sua intera produzione. In costante e sapiente dialogo con la tradizione Hoppe gioca con tòpoi e cliché propri della letteratura di avventura: tra personaggi improbabili, affascinanti giovinette, tempeste, bonaccia e un immancabile ammutinamento, troviamo disseminati argutamente tra le pagine elementi che richiamano Melville, Poe, Sterne, Collodi e la Bibbia, una commistione capace di dare risalto alla voce unica e originale dell’autrice. Con ironia e leggerezza Hoppe ci persuade a lasciare andare le nostre costruzioni e le nostre certezze per tuffarci nella narrazione con l’entusiasmo riservato al gioco, e, come chiunque vi si appresti con dedizione e senza malizia sa fin troppo bene, il gioco è una faccenda incredibilmente seria.
«Colpisce la prosa di Felicitas Hoppe, scorrevole, magica, piena di fantasia, una prosa densa di ritmo, una scrittura a perdifiato. Il lettore non può far altro che assecondare i tempi dettati dalla Hoppe, leggere qui diventa indovinare il passo del ballo pur non sapendo ballare. Non ci saranno risposte ma continue domande.»
Gianni Montieri
«Felicitas Hoppe riesce a creare frasi che sembrano avere la consistenza inusuale di un vetro flessibile, un materiale che non esiste: allo stesso tempo chiaro e opaco, fragile e duttile.»
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Felicitas Hoppe
Nata in una famiglia numerosa ad Hamelin, il paese del pifferaio magico, Felicitas Hoppe ha studiato a Hildesheim, Tubinga, Eugene...
Anna Maria Curci
Anna Maria Curci è nata a Roma, dove vive e insegna lingua e letteratura tedesca. Poetessa, critica letteraria e traduttrice,...