Pong

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16,00

Sibylle Lewitscharoff

Traduzione: Paola Del Zoppo

Anno di pubblicazione: 2021

ISBN: 9788861101722

Pagine: 200

 

Descrizione

“Una quiete, che rizzò l’udito di tutte le creature, si posò come un velo di panna lucente sul mondo, ed ecco il grande Zac! Ecco Pong. Ma già adulto. Con tutti i denti e tutti i capelli. Sapeva camminare, sapeva parlare. E come!”

Un Big Bang dell’assurdo ha gettato Pong tra le creature del mondo, costringendolo per tutta la sua esistenza a riconoscere, analizzare, collegare eventi e particolari, a generare nessi inediti, e per lui fondamentali. A Pong, infatti, il mondo piace “perché lui ci vive al centro. Non da qualche parte in un centro qualsiasi, ma proprio nel pericoloso nucleo più denso, il centro dell’uovo”. Da quel centro prendono le mosse la sua routine e i suoi progetti per gestire e individuare paure e precauzioni. “Spostare un solo capello in quel fragile spazio farebbe vacillare il mondo e deragliare dall’orbita luna sole via lattea e addio al sistema”. Il pensiero delirante di Pong misura tutte le cose e tutte le vite, amori, dolori e solitudini. Per non confondersi con i comuni esseri umani, Pong ne decifra e cataloga i parametri. Le donne, per esempio, hanno un valore esprimibile in moneta, e vanno schedate in base ai difetti rilevati. Eternamente condannato all’insoddisfazione, alla delusione, Pong spera di poter compiere comunque le missioni che una voce gli assegna, e si affanna alla ricerca della purezza- Lewitscharoff propone il suo “grande Zac” nella letteratura, tanto originale nelle scelte stilistiche quanto nella bizzarria della trama. Pong ha giustamente guadagnato all’autrice, che esordiva nel romanzo, il Premio Bachmann proprio perché “narrato in  un esperanto poetico dei migliori”. L’uso spregiudicato della della commistione tra rappresentazione e narrazione rende il romanzo in sé nucleo denso in cui si generano e ri-generano significati, la storia di un personaggio umano e irrazionale, che per molto tempo accompagnerà i lettori con i suoi interrogativi verissimi e folli.

Sibylle Lewitscharoff scrive con un linguaggio di una forza che non ha precedenti nella letteratura tedesca.

Neue Züricher Zeitung

Il Premio Ingeborg Bachmann ha raramente trovato un vincitore altrettanto meritato. Laddove gli altri autori si sono sforzati di espandere i principi del linguaggio, Sibylle Lewitscharoff ne ha invece inventato uno tutto nuovo con mano leggera.

Süddeutsche Zeitung

Lewitscharoff ha il dono dell’imprevedibile e una scrittura aggressiva che agguanta e deforma la realtà senza inibizioni

La Stampa - Tuttolibri

Sibylle Lewitscharoff

Sibylle Lewitscharoff

È “la scrittrice” per eccellenza. Nata a Stoccolma, vive a Berlino, in una grande casa, dove c’è spazio anche per...

Paola Del Zoppo

Paola Del Zoppo

È nata a Napoli nel 1975. Traduttrice e critica letteraria insegna Letteratura tedesca all’Università degli studi della Tuscia. È inoltre...

Hanno scritto

Il Foglio

Blumenberg

Dedicato al filosofo Hans Blumenberg e ispirato in particolare a due sue opere. “La leggibilità del mondo” e “Leoni”, questo romanzo (tradotto da Paola del Zoppo) brilla per la lingua. taglìente e sperimentale, come pure per la felice combinazione dì narrazione e riflessione filosofica.

Il Mattino

Se un leone irrompe nell’ esistenza del professore

Ci sono romanzi che si presentano nudi, veri, diretti, senza
abbigliamenti, come quelle persone che aprono la porta senza paura
di avere i capelli o i vestiti fuori posto perché possono fame tranquillamente a meno. Questo è il caso di Blumenberg (Del Vecchio, pagg. 230, euro 15) della scrittrice tedesca Sybille Lewitscharoff.

L’indice dei libri del mese

Blumenberg

Già insignita di ragguardevoli premi letterari, Sibylle Lewitscharoff
ha ottenuto nel 2013 il prestigioso Premio Bu?chner. L’autrice si segnala per la baldanza di un ductus narrativo che, pur schiettamente propenso al fantasioso, al paradossale e all’inverosimile, non intacca il reale, restituendone al lettore un’immagine potenziata dal filtro dell’immaginazione.

TTL – La Stampa

Blumenberg

Il filosofo Hans Blumenberg – un mito all’Università di Muenster, per eloqui e pensiero -e quattro allievi accoliti (immaginari). Più un leone, che solo lui vede, e gli regala nuova energia e lucidità.

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