Villy Sørensen

Nato nel 1929 è sicuramente uno dei maggiori scrittori danesi. Debuttò nel 1953 con la raccolta di novelle Storie strane. Nel 1957 e nel 1964 seguirono altre due raccolte – Storie innocue e Racconti del tutore. In seguito si dedicò prevalentemente all’impegno di studioso, filosofo e curatore della rivista Vindrosen, e lavorò con passione e attenzione alla traduzione di più di una ventina di opere tra cui Seneca ed Erasmo da Rotterdam. Il suo interesse a ricercare una possibile soluzione alle costruzioni sociali gli fece rivolgere l’attenzione anche alla mitologia classica e nordica, attenzione che lo portò alla composizione di Ragnarok. La caduta degli dèi, in cui interpreta i miti nordici con uno sguardo moderno e disincantato, in un perfetto equilibrio tra ironia, creazione poetica e narrazione del mito. sulla stessa scia si muovono Il famoso Ulisse, pubblicato nel 1988, una rivisitazione dell’Odissea che gioca sulla concezione della riscrittura per ragazzi, e La rivolta di Apollo, del 1989, a metà fra l’ironia e l’enunciazione filosofica. Sørensen ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui nel 1965 fu eletto membro; THE NORDIC COUNCIL’S LITERATURE PRIZE e il famoso HANS CHRISTIAN ANDERSEN AWARD nel 1983. Inoltre gli fu assegnata l’edizione inaugurale dello SWEDISH ACADEMY NORDIC PRIZE. È morto a Copenaghen nel 2001.