Poesia – Del Vecchio Editore https://www.delvecchioeditore.it Sat, 13 Nov 2021 11:16:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6.6 https://www.delvecchioeditore.it/wp-content/uploads/2020/01/cropped-Logo1-Sito-32x32.png Poesia – Del Vecchio Editore https://www.delvecchioeditore.it 32 32 172508356 Il trionfo dell’agricoltura https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/il-trionfo-dellagricoltura/ Fri, 01 Oct 2021 05:47:26 +0000 https://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=17331 Nikolaj Zabolockij

Traduzione e cura di:  Claudia Scandura

Anno di pubblicazione: 2021

ISBN:9788861102156

Pagine: 160

 

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Costituito da sette episodi, più un prologo, il poema si sviluppa attraverso una serie di dialoghi fra uomini, animali e altri esseri, viventi e defunti, che interagiscono nel contesto sociale dell’universo. Una delle questioni principali è quella dell’uguaglianza fra uomini e animali e la liberazione di questi ultimi dal giogo della schiavitù. Il poema incorse nelle sanzioni della censura che impose tagli e correzioni per permetterne la pubblicazione. Quest’opera dal tono burlesco smascherava infatti le ipocrisie del regime e con ingegno e arguzia Zabolockij intrecciava nei suoi versi una risposta sovversiva ai processi storici di cui era testimone. Zabolockij venne arrestato il 19 marzo 1938 e condannato a cinque anni di lavori forzati per attività controrivoluzionaria. Il poema scomparve da libri e antologie, ma il poeta per tutta la vita lo rielaborò, nella speranza di poterlo un giorno ripubblicare. Arriva in Italia la prima traduzione del lavoro originale, non epurato dalla censura, con l’opportunità di leggere e apprezzare un poeta visionario che si trovò al bivio della storia e propose coraggiosamente la sua utopia in un periodo di repressioni di massa.

«Il trionfo dell’agricoltura è arte grande, monumentale. Per me è come Bach, come Rubens, come Dürer, in parte come Schiller. Suona come Il canto della campana. Leggo, rileggo e imparo a memoria. Dopo ho più energia per vivere. Quanto vorrei poter leggere il poema nella versione non censurata!»

 

Boris Ejchenbaum

«La sua opera è una brillante combinazione di classico formalismo e fantasia selvaggia, inserita in un’elegante cornice ottocentesca con elementi bizzarri e assurdi tipici di surrealisti, espressionisti, dadaisti.»

 

H. Muchnic, Russian Review

Nikolaj Zabolockij

Nikolaj Alekseevič Zabolockij nasce nel 1903 in una fattoria nei dintorni di Kazan’ dove passò l’infanzia e l’adolescenza. Raggiunto Pietrogrado per ragioni di studio partecipa alla...

Claudia Scandura

Claudia Scandura ha insegnato Lingua e letteratura russa pres- so l’Università della Tuscia e la Sapienza di Roma e svolto...

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Non praticare il cannibalismo – 100 poesie https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/non-praticare-il-cannibalismo-100-poesie/ Thu, 18 Feb 2021 11:58:47 +0000 https://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=17159 Ron Padgett

Traduzione e cura di:  Cristina Consiglio, Paola Del Zoppo e Riccardo Frolloni

Anno di pubblicazione: 2021

ISBN: 9788861102071

Pagine: 370

 

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Questa raccolta percorre gli ultimi vent’anni dell’opera poetica di Ron Padgett, un viaggio lungo e articolato, composito, completo di apparati di lettura, corredato da un saggio e un’intervista al poeta. Padgett inquadra situazioni e oggetti in maniera estremamente concreta eppure rendendo a ogni tratteggio del mondo un senso di universalità e atemporalità, e recupera così la qualità dialogica della scrittura, il senso di connessione tra individui in una rete umana inevitabile. Negare questa connessione sarebbe menzogna – ed ecco allora che Padgett ci fa riflettere sulle possibilità della parola come relazione, sulla sua ancora fondamentale, archetipica forza vitale. Nei versi recupera una spinta assertiva e narrativa accettando la responsabilità della chiarezza, del consiglio, confidando della potenza della lirica, e superando così il falso alibi di una poesia che teme la chiarezza come negazione di se stessa: «Dormi.//Non dare consigli.//Prenditi cura di denti e gengive.//Non temere quel che sfugge al tuo controllo. //Sii cordiale. Ti aiuterà a sentirti felice. […]». La voce è quella del saggio che abita la porta a fianco, dell’anziano che narra il passato con la memoria, ma soprattutto del bambino che abbiamo serbato dentro di noi e che dialoga con le disillusioni del sé presente. È la voce di tutte le verità scomode che conosciamo, e che facciamo finta di non sentire. Un senso lirico autentico, ingenuo, che riporta un io moltiplicato al centro della poesia, e non depotenzia, bensì apre la relazione con i lettori, cui viene consegnata la responsabilità di una «lettura creativa» che illumini la possibilità di una perduta aderenza a se stessi.

«Il fascino dei suoi versi – e il loro potere, perché il suo lavoro trova il modo di disarmarti e di tenerti avvinto ancora e ancora – spesso è legato alla sua avversione per tutto ciò che è pretenzioso o persino “poetico”. Sa trasformare la più semplice gentilezza nella più radicale delle affermazioni»

 

New York Times

«Leggendo queste poesie non si può evitare di percepire quanto divertente sia stato scriverle»

Publishers Weekly

Ron Padgett

Ron Padgett

Ron Padgett è nato a Tulsa, in Oklahoma, nel 1942. Poeta, scrittore, traduttore ed editore, ha studiato inglese e letterature...

Cristina Consiglio

Cristina Consiglio

Cristina Consiglio insegna Letteratura teatrale europea e americana nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Ha pubblicato saggi sulla ricezione...

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Paesaggi in prestito https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/paesaggi-in-prestito/ Wed, 27 May 2020 14:35:54 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=16796 Marion Poschmann

Traduzione e cura di:  Paola Del Zoppo

Anno di pubblicazione: 2020

ISBN: 9788861101128

Pagine: 240

 

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Il titolo richiama una tecnica paesaggistica tipica dei giardini cinesi e giapponesi, che consiste nell’incorporare elementi esterni all’ambiente nella composizione di un giardino grazie ad un attento uso di presenze e assenze, ne è un esempio una siepe che si interrompe all’improvviso per mostrare una pagoda che si staglia in lontananza. Poschmann si rapporta alla poesia con la stessa cura programmatica. Ogni giardino può essere un paradiso, ogni parco cittadino può rivelare il suo potenziale utopico, così nelle composizioni di Poschmann estetica, etica, esperienza sociale e politica sono strettamente interconnesse e volutamente inestricabili. Ogni paesaggio ha un suo linguaggio e il poeta ne riconosce tanto le peculiarità quanto la portata universale, natura e poesia divengono quindi simbolo l’uno dell’altro ed espressione reciproca. Il visibile e l’invisibile, le immagini interiori e quelle esteriori creano un’armonia sorprendente nella lirica di Marion Poschmann. Il senso si dischiude nell’ibridazione, nella continua analisi del limine che per sua natura sfugge trascinando l’occhio che lo analizza tanto in profondità che solo la creazione poetica può sperare di offrire un resoconto adeguato. Oggetti, luoghi, situazioni e azioni sono osservati con attenzione e descritti in termini tanto concreti da risultare spiazzanti. Come illuminati da una luce fin troppo intensa i paesaggi descritti appaiono sfocati e lasciano quindi spazio, nello sforzo di metterne a fuoco i dettagli, a memorie passate, metafore e sogni. Ad ogni lettura i contorni si fanno al tempo stesso più definiti e meno materiali lasciando trasparire l’immensa profondità nascosta dietro ogni verso.

«Le poesie di Marion Poschmann in Paesaggi in prestito, come i suoi saggi, mostrano il pensiero nella sua forma più bella.»

 

Die Zeit

«Non ho alcun dubbio a riguardo: Marion Poschmann è tra i più importanti e talentuosi poeti tedeschi contemporanei. Questo libro merita di avere un gran numero di lettori.»

Die Tageszeitung

Marion Poschmann

Marion Poschmann

Marion Poschmann è nata nel 1969 a Essen ha studiato filosofia, studi germanici e studi slavi. Attualmente vive a Berlino....

Paola Del Zoppo

Paola Del Zoppo

È nata a Napoli nel 1975. Traduttrice e critica letteraria insegna Letteratura tedesca all’Università degli studi della Tuscia. È inoltre...

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Un uomo felice https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/un-uomo-felice/ Fri, 01 May 2020 15:57:15 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=16624 Hai Zi

Traduzione e cura di:  Francesco De Luca

Anno di pubblicazione: 2020

ISBN: 9788861101678

Pagine: 296

Formato digitale: 7,99€

Disponibile su: Bookrepublic, Kindle store, Kobo store, IBS

 

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La lirica senza tempo di Hai Zi affonda le sue radici nella tradizione poetica cinese e si rivela al contempo incredibilmente attuale. Prima della sua morte i lavori di Hai Zi erano poco conosciuti, è solo in seguito al suo suicidio, avvenuto quando il poeta aveva solo 25 anni, che il culto attorno alle poesie e alla vita/ morte del loro autore inizia a svilupparsi. Parallelamente cresce anche l’interesse accademico per il lavoro svolto da questo giovanissimo poeta che sviluppa la sua consistente produzione nell’arco di soli sei anni. Nei versi di Hai Zi si nasconde un messaggio universale che parla all’umanità intera, al di là dei momenti storici, con una spinta trascendentale impossibile da ignorare, segno di vera libertà. Non è un caso che le poesie di Hai Zi non siano entrate a far parte in Cina del sistema propagandistico nonostante il loro grande successo. I suoi versi giocano con elementi fantastici e surreali, i temi della morte e della solitudine si intrecciano in scenari quasi bucolici in cui la natura rappresenta l’unica fonte di bellezza incontaminata e quindi di speranza. Il rifiuto del materialismo e del consumismo e la costante lotta contro l’individualismo che sembra avanzare come una condanna, lo rendono un poeta di un’attualità prodigiosa. La poetica di Hai Zi sfugge alle categorizzazioni, non si piega alle necessità piccine, perché nella sua autenticità sta la sua potenza, nella ricerca di sé in quel collegamento che unisce l’individuo al tutto

«La sua poetica si cela dietro una porta che si apre e richiude in un istante, lasciando chi guarda a domandarsi cosa abbia visto nell’attimo in cui la porta è rimasta aperta.»

 

Qiguang Zhao, Carleton College

Hai Zi

Hai Zi

Hai Zi nome d’arte di Zha Haisheng, è stato uno dei più famosi poeti cinesi dopo la Rivoluzione Culturale. Nato...

Francesco De Luca

Francesco De Luca

Francesco De Luca (Roma, 1979), laureato in Scienze della Comunicazione, ha studiato cinese presso l’ISIAO e all’Università di Lingua di...

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Poesie https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/poesie/ Sun, 22 Oct 2017 10:24:47 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=15984 Aldo Capitini

A cura di:  Daniele Piccini

Anno di pubblicazione: 2017

ISBN: 9788861101814

Pagine: 288

 

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Capitini, maggiormente conosciuto in Italia per il suo impegno civile, di filosofo e pedagogista, fu poeta e letterato fine e rivoluzionario. Nella poesia vede «un atto di apertura illimitata, di contro alle chiusure, alle forzature, agli irrigidimenti », fino all’incontro con la religione, che per lui, fin nelle prime riflessioni filosofiche, è crogiuolo di un’anima infinitamente aperta. Quella di Capitini è dunque  un’esperienza poetica di certo singolare: appassionato lettore di poesia, amò anche autori che avrebbe poi rifiutato, come i futuristi; s’interessò alla letteratura straniera, soprattutto ai classici e fu affascinato da autori a lui contemporanei, quali Luzi e Sereni. Influenze, interessi e affinità che condurranno tuttavia a un’esperienza poetica decisamente autonoma e particolare. Come afferma Daniele Piccini nell’introduzione a questo volume: «La scrittura poetica di Capitini emana un alone di solitudine, di irreparabile distanza, che chiede al lettore un’immersione fiduciosa e una sospensione di consuetudini e aspettative consolidate». Sono versi che, proprio nello sfumare l’eccezionalità, si aprono al desiderio comune di una poesia che vuole includere e non escludere, e resta l’espressione di una voce ancora oggi originale nelle scelte e significativa nel messaggio.

«Del resto converrà ricordare come nella stessa concezione generale di Capitini l’arte e soprattutto la poesia e ancor più la musica siano sempre sentite […]come forme che sporgono da questa realtà limitata e difettiva e costituiscono come il preannuncio e l’alba della realtà liberata e della “coralità”.»

Walter Binni

«La passione costante per la poesia ha segnato tutta l’esperienza di Capitini a partire dalla fanciullezza fino all’espressione più alta della sua persuasione religiosa nei modi del Colloquio corale»

Maurizio Cavicchi

«Meglio insistere su ciò che caratterizza il Colloquio: la sua assoluta eccezionalità nel quadro della poesia italiana del Novecento; versi lunghi e autonomi; pensieri e immagini fittamente legati; il visibile e l’invisibile; il chiaro e l’oscuro; l’umiltà del disporsi e l’esigenza di profondità; la simpatia per i vivi e per i morti, e la sintonia con il vivente, con tutte le creature; il senso della musica e della struttura, della composizione; la vastità degli argomenti e del “messaggio”; una sensazione di perfetta felicità nell’umiltà.»

Goffredo Fofi

Aldo Capitini

Aldo Capitini

(Perugia,1899–1968) È stato un pensatore attivo nel campo della riflessione filosofica, etico–religiosa, pedagogica, estetica. Si formò alla Scuola Normale Superiore...

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Il coltello che ricorda https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/il-coltello-che-ricorda/ Fri, 22 Jan 2016 11:11:30 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=15991 Hilde Domin

A cura di:  Paola Del Zoppo

Anno di pubblicazione: 2016

ISBN: 9788861101258

Pagine: 460

 

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Hilde Domin è una delle voci poetiche più significative della seconda metà del Novecento e, negli anni Settanta–Ottanta, una figura centrale nella discussione letteraria tedesca. Nel 1987, in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, Fischer dà alle stampe la raccolta Gesammelte Gedichte (Poesie in raccolta). La selezione, curata dalla Domin stessa, comprende una nutrita scelta di poesie scritte tra il 1951 e il 1985, tratte dalle raccolte già pubblicate con l’aggiunta di alcuni testi inediti o comunque fino ad allora difficilmente reperibili. Gesammelte Gedichte viene pubblicata in concomitanza con il ciclo di lezioni di Francoforte tenute da Hilde Domin (1987/88), a cui dà il titolo La poesia come momento di verità. In seguito, la poetessa darà alle stampe la raccolta Eppure l’albero fiorisce, ultima delle sue antologie poetiche e una versione rivista di Ti voglio, nel 1995. In questo volume, il terzo della serie che Del Vecchio Editore dedica alla poetessa, si dà conto degli sviluppi letterari di Hilde Domin negli ultimi anni della sua attività poetica, presentando al pubblico italiano un compatto insieme di testi autobiografici, teorici e lirici, che si commentano e presentano gli uni con gli altri rendendo evidente la compatta organizzazione del pensiero creativo e filosofico di Hilde Domin. Al centro della riflessione restano e si fanno più nitide la potenza della parola poetica e l’incitamento al coraggio civile, che è innanzitutto la capacità di uscire dagli schemi e accettare la propria umanità aprendosi all’incontro con l’altro: «Solo colui che è crocifisso/ le braccia/ spalancate/ dell’Io–sono qui».

«I versi di Hilde Domin ci fanno capire in modo diverso ciò che davvero è la poesia»

Hans Georg Gadamer

«È vero: nelle poesie di Hilde Domin scorre qualcosa di mai visto e di terribile, proprio come il secolo che la scrittrice ha attraversato: il nostro Novecento.»

Il manifesto

Hilde Domin

Hilde Domin

Nata a Colonia nel 1909, Hilde Domin studia giurisprudenza, teoria economica e sociologia a Heidelberg, dove conosce Erwin Walter Palm,...

Paola Del Zoppo

Paola Del Zoppo

È nata a Napoli nel 1975. Traduttrice e critica letteraria insegna Letteratura tedesca all’Università degli studi della Tuscia. È inoltre...

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Della mutabilità https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/della-mutabilita/ Tue, 24 Nov 2015 08:35:04 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=16045 Jo Shapcott

Traduzione di: Paola Splendore

Anno di pubblicazione: 2015

ISBN: 9788861100572

Pagine: 150

 

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Il ritmo dei versi di Jo Shapcott è rapido e insieme ondeggiante, il suo linguaggio sensoriale e intellettuale è insieme enigmatico e diretto, difficilmente incasellabile, con richiami a Chaucer e a Rilke. La sua poesia, sebbene di rado apertamente autobiografica, non manca di toccare gli aspetti traumatici della sua vita, la malattia che l’ha colpita nel recente passato, gli eventi e le vite di chi intorno si muove e cammina sulle vie di una solitudine data da osservazione ed empatia. Spesso l’avvicinarsi al dettaglio si spinge fino alla fusione. E così raggiunge un estremo e lucido distacco, l’universalizzazione della singolarità. In alcuni componimenti, l’elaborazione poetica dell’esperienza autobiografica è presente e chiara: in Procedimento la descrizione del sapore amaro delle mandorle, che rimanda al pericolo della morte, si tramuta, sorso dopo sorso, in una sorta di inno al tè, e rivela la gratitudine per la possibilità di poterne ancora gustare il sapore, per arrivare al metaforico accenno a una nuova capacità percettiva che rivela un’identità rinnovata, e alla gioia del poter ancora avvertire l’energia e la potenza salvifica della poesia.

«Il carattere quieto e insieme brillante della sua poesia riesce a unire la chiarezza alla profonda attitudine cerebrale e a tutte le sfaccettature dell’essere umano – arte e scienza, vita e morte.»

Carol Ann Duffy,Poet Laureate

Jo Shapcott

Jo Shapcott

Nata a Londra nel 1953, Jo Shapcott ha studiato al Trinity College di Dublino, a Oxford e a Harvard. Con...

Paola Splendore

Paola Splendore

Paola Splendore ha insegnato letteratura inglese all’università (Orientale di Napoli, Viterbo e Roma Tre). Ha curato e tradotto le antologie...

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La ragazza dal fiore pervinca https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/la-ragazza-dal-fiore-pervinca/ Tue, 24 Feb 2015 18:19:14 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=16117 Miroslav Košuta

Traduzione di: Tatjana Rojc

Anno di pubblicazione: 2015

ISBN: 9788861101265

Pagine: 200

 

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La ragazza dal fiore pervinca ripercorre l’intero arco della produzione poetica di Miroslav Košuta, che si evolve da ormai oltre cinque decenni in un costante processo creativo e ricopre un posto fondamentale nella produzione lirica slovena contemporanea. Nei primi decenni del dopoguerra la poesia di Košuta vive fasi artistiche profondamente diverse. Echi e influenze dello spazio geografico in cui viene elaborata intessono la sua poesia e continuamente rimandano a momenti esterni alla poesia stessa.
Cultura slovena, italiana, i grandi lirici spagnoli ne delineano lo sfondo e si fanno parte della visione poetica. Nelle liriche di Košuta si coglie tutto l’inquietante destino personale e nazionale, inserito spesso in modo dichiarato nel paesaggio che si estende da Trieste a Duino e nelle Valli del Natisone. Con immagini di tangibile realtà quotidiana, il poeta intende cantare il male di vivere, raccontare la storia nazionale e sociale della sua gente senza mai indulgere in toni declamatori o patetici, ma riuscendo, a volte con ironia e acre sarcasmo, a farsi interprete di un’esperienza profondamente umana. Come evidenzia Tatjana Rojc: «Etica della parola: questa è, di fatto, la dimensione poetica di Miroslav Košuta. Che accompagna il lettore attraverso il percorso umano e artistico in cui il poeta definisce e cesella il proprio microcosmo, seguendo l’intreccio del divenire e dei singoli destini. Un microcosmo fatto di metafore quotidiane e frammenti di assoluto»

«Košuta è consapevole che il vorticoso ruotare del mondo è inarrestabile. La sua scrittura, in qualche modo toccata dal confine, si intreccia sempre e dovunque con l’esistenza. Il suo mondo poetico è uno straordinario mondo interiore, qui  tutto è visto con una naturalezza lirica, cifra irrinunciabile  di una poesia autentica di cui Košuta fa parte.»

Satisfiction

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Il tradimento e altre poesie https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/il-tradimento-e-altre-poesie/ Mon, 22 Sep 2014 09:37:09 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=15976 Michael D. Higgins

Traduzione: Enrico Terrinoni

Anno di pubblicazione: 2014

ISBN: 9788861101074

Pagine: 186

 

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Michael D. Higgins, presidente della Repubblica d’Irlanda, è un poeta. Il tradimento e altre poesie racconta di un rapporto creativo con la realtà e con la memoria, in cui Storia e ricordo si fondono in un quadro multifocale e coinvolgente, e la parola poetica si addensa in componimenti sobri e generosi di immagini e sensazioni, che evidenziano la congiunzione di vita politica e poetica con sincerità e limpidezza. Il testo iniziale, In principio…, composto da Higgins appositamente per l’edizione italiana, è un’onesta e commovente narrazione che delinea i contorni delle vicende e delle relazioni illuminate e intessute di volta in volta nei componimenti poetici.
Come afferma Giulio Giorello nell’intensa postfazione al testo: «Nella migliore tradizione dell’Irish Poetry […], meditazione privata e discorso pubblico, vita interiore e dimensione politica vanno insieme. Vale anche, in particolare, per questo presidente poeta che riesce a costruire un teatro ideale per i sentimenti più forti dell’esistenza e le passioni civili».

«La sua onestà nelle emozioni, che di volta in volta lo spinge verso il candore stilistico, una semplice, profonda decisione a dire cose difficili con un linguaggio limpido.»

Brendan Kennelly

«L’opera di Higgins è sempre una riflessione sul mondo, ma una riflessione unita a un invito all’azione»

Poetry International Web

Michael D. Higgins

Michael D. Higgins

Proviene da una famiglia di estrazione sociale umile, dalle vicende tormentate anche a causa delle posizioni politiche assunte dal padre,...

Enrico Terrinoni

Enrico Terrinoni

Laureato in lingue e letterature straniere all’Università di Roma Tre, ha ottenuto il dottorato di ricerca (PhD) in Irlanda presso...

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Lettera su un altro continente https://www.delvecchioeditore.it/prodotto/lettera-su-un-altro-continente/ Fri, 23 May 2014 08:50:11 +0000 http://www.delvecchioeditore.it/?post_type=product&p=16026 Hilde Domin

A cura di:  Paola Del Zoppo

Traduzione di: Ondina Granato

Anno di pubblicazione: 2014

ISBN: 9788861101050

Pagine: 416

 

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Hilde Domin è una delle poetesse più significative della seconda metà del Novecento e una protagonista della discussione poetica che si sviluppa in particolare in Germania negli anni Sessanta e Settanta. Lettera su un altro continente è il secondo volume del più ampio progetto di Del Vecchio Editore che prevede la traduzione e pubblicazione di tutta la lirica di Hilde Domin e dei suoi testi saggistico-narrativi. Vengono qui presentate ai lettori le raccolte più mature di Hilde Domin QuiFigure rupestri e Ti voglio, accostate a due testi di carattere più autobiografico e all’ultima delle lezioni francofortesi tenute dalla poetessa nel 1987, incentrata sul tema della coazione alla scrittura, personificato nella figura di Sisifo. Hilde Domin, ancora troppo poco conosciuta in Italia, segue una direzione lirica ben definita. Il suo è un atteggiamento di energica presa di coscienza e grande coraggio nel riconoscimento della tragedia vissuta da lei e da altri, che si universalizza e si supera nella volontà e possibilità di riappropriazione e ribaltamento dei rapporti di forza, che può avvenire grazie alla capacità espressiva e creatrice della parola poetica. La poesia, la prosa e l’attività saggistica di Hilde Domin rappresentano diversi sviluppi di una compatta concezione. L’accostamento tra testi in prosa dell’autrice e suoi testi poetici è funzionale alla percezione della sua opera come un unicum composto di esperienza di vita, riflessione filosofica e purissima creazione lirica, in cui la potenza creativa della parola poetica rende possibile l’impossibile, fa sì che ad Abele, colpito a morte, possa essere chiesto di rialzarsi: la risposta deve poter essere sì/ se non ti alzi Abele/ come può la risposta/ questa unica risposta importante/ cambiare.

«I versi di Hilde Domin ci fanno capire in modo diverso ciò che davvero è la poesia»

Hans Georg Gadamer

«Le sue poesie hanno sempre peso. Il peso della vitavissuta.»

Ulla Hahn

«Le poesie di Hilde Domin sono elaborate nella materia linguistica: nella forma più essenziale e scarna, o meglio, portate alla formula più essenziale, scarna, verso la forma più semplice e chiara. Si potrebbero paragonare anche ai quadri del pittore Paul Klee: dipinte con fantasia infantile, ma con un ritmo raffinato, ecco costruzioni astratte con precisione, una visione restituita a colori brillanti.»

Kurt Pinthus

Hilde Domin

Hilde Domin

Nata a Colonia nel 1909, Hilde Domin studia giurisprudenza, teoria economica e sociologia a Heidelberg, dove conosce Erwin Walter Palm,...

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