È morto Gianni Vattimo, il filosofo noto per la teorizzazione del cosiddetto “pensiero debole”
Gianteresio Vattimo, detto Gianni (Torino, 4 gennaio 1936 – Rivoli, 19 settembre 2023), è stato un filosofo e politico italiano. Tra i massimi esponenti della corrente postmoderna, è teorizzatore del pensiero debole.
Gianni Vattimo è stato tra i più noti filosofi italiani, tradotto in varie lingue, oltre che collaboratore di prestigiosi giornali e riviste. Studioso e originale prosecutore del pensiero di Heidegger, è professore emerito di Filosofia teoretica all’Università di Torino ed è autore di numerosi studi sulla Filosofia tedesca dell’Ottocento e del Novecento. Tiene corsi, seminari e conferenze in varie università nel mondo. Per due legislature è stato parlamentare europeo. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo Essere, storia e linguaggio in Heidegger (1963), Ipotesi su Nietzsche (1967), Poesia e ontologia (1968), Il soggetto e la maschera (1974), Le avventure della differenza (1980), Il pensiero debole (con P. A. Rovatti, 1983), La fine della modernità (1985), Credere di credere (1996), Dialogo con Nietzsche (2000), Dopo la cristianità (2002), Non essere Dio. Un’autobiografia a quattro mani (con P. Paterlini, 2006) e Comunismo ermeneutico (con S. Zabala, 2014).
I suoi volumi più recenti, “Essere e dintorni“ e “Scritti filosofici e politici” sono stati pubblicati da La nave di Teseo (approfondimenti in coda). “Scritti filosofici e politici” (La nave di Teseo), raccoglie per la prima volta gli scritti filosofici e politici di Gianni Vattimo, presentati da Gaetano Chiurazzi con una introduzione di Antonio Gnoli, e ripercorre la traiettoria del suo pensiero, dalle riflessioni sui grandi maestri del Novecento alle nuove prospettive dell’ermeneutica filosofica e del pensiero debole.
Elisabetta Sgarbi, publisher de La nave di Teseo, ha dichiarato: “Caro Gianni. Hai voluto coronare la tua carriera con La nave di Teseo, raccogliendo le tue opere più importanti in un solo volume. Ne saremo sempre orgogliosi”.
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