La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri)“ è dedicata al volume «Vendetta all’ombra della Mole. Le indagini della medium e del professore» di Laura Costantini e Loredana Falcone (Golem Edizioni, 2024)
Laura Costantini è giornalista Rai.
Loredana Falcone si dedica completamente alla scrittura.
Romane, amiche e socie di scrittura fin dall’adolescenza, hanno pubblicato numerosi romanzi, spaziando nei generi – dallo storico al thriller, dal giallo al mistery – collaborando con case editrici come HarperCollins Italia, Las Vegas Edizioni, Il Vento Antico, Dei Merangoli, goWare e Nua Edizioni. Con quest’ultima è uscito, nel 2022, il loro ultimo titolo: “Trappola a Boscolungo”, un giallo di impianto classico.
Abbiamo invitato Laura Costantini e Loredana Falcone a partecipare al “tandem letterario” di Letteratitudine, che vi proponiamo qui di seguito…
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Botta e risposta narrativo di Laura Costantini e Loredana Falcone, autrici di “Vendetta all’ombra della Mole” – Golem Edizioni
Laura – Ed eccoci di nuovo qui, con una nuova storia di cui rendere conto a lettrici e lettori. Un giallo, anche questo un po’ alla Agatha Christie (non ci avremo preso gusto?), ambientato a Torino nell’aprile del 1900. Un palazzo importante, una festa di compleanno, abiti eleganti e – immancabili – gli intrighi. Dici che Madame Bastet e il professor Giacomo Artom riusciranno a cavarsela?
Loredana – Ti conosco da più di quarant’anni e lo so che stai già pensando al progetto di una trilogia con i nostri due investigatori male assortiti. Ma “Vendetta” è appena uscito ed è giusto che si sottoponga al giudizio di chi ci segue ormai da tempo. Noi, intanto, diamo spazio alla fantasia e salutiamo Torino del 1900 per approdare in un paesino del Molise di oggi. Lo raccontiamo che stiamo lavorando al nostro primo horror?
Laura – Perché no? Ho notato che, grazie ai social, sono molte le persone che gradiscono anticipazioni sul lavoro di chi scrive. A patto che non ci siano spoiler, desiderano essere solleticati con immagini, suggestioni, brevi estratti. Il lavoro di chi crea storie è cambiato radicalmente da quando abbiamo cominciato a pubblicare noi. Prima una storia esisteva solo quando trovava una casa editrice disposta a pubblicarla. Oggi è tutto diverso…
Loredana – Lo so dove vai a parare: tutta la diatriba sull’intelligenza artificiale e su ChatGPT, giusto?
Laura – Pensi che sia possibile ignorarne l’esistenza?
Loredana – Vuoi che sia sincera? Per me sì, senza alcuna esitazione. Anche se evito di seguire le polemiche tra chi ne è terrorizzato e chi invece ritiene già oggi che non se ne possa fare a meno, mi sono fatta un parere dei miei.
Laura – Tranchant?
Loredana – Tranchant, esatto. Esistono due categorie di persone, secondo me: quelle che hanno qualcosa da dire e quelle che, invece, vogliono solo fregiarsi del titolo di scrittrici o scrittori. Se hai qualcosa da dire, se hai una storia valida, se hai dei personaggi reali, non ti serve alcun supporto. Cammini con le tue gambe. Magari vai più piano degli altri, magari non sforni un romanzo ogni tre mesi, magari ti impunti su uno snodo. Ma procedi sul tuo sentiero e quando arrivi alla meta sai che quello che proporrai a lettrici e lettori è tutta farina del tuo (nostro) sacco. Denominazione d’origine controllata. Se invece appartieni a quella categoria che si alza al mattino e decide che vuole scrivere uno young adult urban fantasy new weird con addestratori di draghi alieni e tre storie d’amore tra orchi, fate, lepricauni e lupi mannari, allora credo che ChatGPT possa essere utile. Dicono che se le chiedi una trama te la sforna in tre minuti scarsi.
Laura – Dicono anche che sarà utilissima per fare editing, per dirimere snodi, per suggerire i contenuti dei capitoli, per aggiungere personaggi secondari credibili, per… Però, scusa, che hai contro lo young adult fantasy new weird?
Loredana – Ma niente, figurati. Quando scrivi a due sole mani, non ti diletti di fantasy tu?
Laura – Sì e creare trame, intrecci, snodi, personaggi è la parte più divertente. Perché dovrei lasciarla in mano a ChatGPT?
Loredana – Appunto. Secondo me ne abbiamo parlato anche troppo.
Laura – Dicono tutti che dovremo farci i conti, prima o poi. A meno di non voler restare indietro.
Loredana – Abbiamo iniziato a scrivere a quindici anni, abbiamo cominciato a pubblicare che ne avevamo più di quaranta. Abbiamo i capelli bianchi e una ventina di titoli all’attivo e ancora ci infilano nella categoria “autrici emergenti”. Più indietro di così? Secondo me facciamo bene, da signore ormai mature, a starcene sull’argine, comodamente sedute, con un bel cappello di paglia e il binocolo, a guardare le corse di chi decide di stare al passo con le intelligenze artificiali.
Laura – Che bella immagine che hai creato. Mi togli un peso. Da quando si è cominciato a parlare delle intelligenze artificiali generative mi sono sentita spaventata da una parte e depressa dall’altra. E pure un po’ in colpa: non voglio imparare a creare prompt smart. Vorrei solo continuare a scrivere per come so e per come sappiamo.
Loredana – Non c’è motivo di deprimersi. Noi abbiamo qualcosa cui alcuni hanno rinunciato: la libertà. Siamo libere di scrivere seguendo ciò che la nostra fantasia ci suggerisce, senza dover tenere conto delle mode, delle tendenze, del mercato editoriale.
Laura – Però bisogna farci i conti.
Loredana – Secondo me a farci i conti penseranno Madame Bastet e quel vanesio del professor Artom. Hanno tutte le carte in regola per piacere a lettrici e lettori e per lasciarli, quando avranno terminato la lettura di “Vendetta all’ombra della Mole”, con la voglia di altre avventure e di altre indagini.
Laura – Adesso la possibilità di una trilogia della medium e del professore la stai tirando in ballo tu, però.
Loredana – Per lanciarti l’aggancio giusto e lasciarti la chiusura di questa chiacchierata. Speriamo di non aver annoiato i lettori di “Letteratitudine”.
Laura – Abbiamo chiacchierato forse un po’ troppo, in effetti. Chiudo con l’augurio che chi leggerà “Vendetta all’ombra della Mole” possa divertirsi quanto ci siamo divertite noi a scriverlo. E con un grazie di cuore a Golem Edizioni che ha pubblicato il nostro ultimo nato e a Massimo Maugeri che ci ha concesso questo spazio.
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La scheda del libro: “Vendetta all’ombra della Mole. Le indagini della medium e del professore” di Laura Costantini e Loredana Falcone (Golem Edizioni, 2024)
Torino, 1900. Mancano pochi giorni all’apertura della prima Mostra dell’Automobile. L’industriale Rodolfo Pinto chiama nel proprio palazzo amici e parenti per festeggiare il sessantesimo compleanno e la presentazione della nuova Pinto-Rowland 2,8 cv. Tra gli ospiti, il professor Giacomo Artom, noto criminologo, e l’affascinante medium Madam Bastet. Sarà sotto i loro occhi che i segreti della famiglia Pinto si dipaneranno fino a portare all’omicidio del dissoluto aristocratico, colpito alla testa da una statuetta del dio Anubi portata in dono dal direttore del museo egizio Ernesto Schiaparelli. Sarà la sedicente medium a demolire le certezze del criminologo scoprendo l’assassino di un uomo che tutti avevano motivo di odiare.
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