Dicembre 22, 2024

382 thoughts on “LETTERATITUDINE DIVENTA LIBRO

  1. Ripeto…
    Nel libro ci sarete anche voi con i vostri commenti/interventi (opportunamente selezionati e – in qualche caso – accorciati per esigenze editoriali).
    Non saranno inseriti e pubblicati commenti dai quali poter desumere dati “sensibili” ai fini della tutela della privacy. Tuttavia, chi non desiderasse comparire attraverso il proprio nome o nick name all’interno del suddetto libro, è pregato di farmene pervenire disdetta alla mail che conoscete (letteratitudine@gmail.com) entro e non oltre la data del 29 ottobre 2008.

  2. che bello. complimenti. la prima o la terza versione mi sembrano le più efficaci. in bocca al lupo! MS ps. spero di far parte dell’infornata…

  3. Ottima l’idea del libro. Per la copertina opterei per la uno.
    In bocca al lupo alla nuova pubblicazione.
    Andrea

  4. L’idea del libro mi piace molto, Massimo, e sono anche contento che l’editore sia Azimut. Li conosco e si tratta di persone davvero molto serie e in gamba.

    Riguardo la copertina, invece, ho qualche riserva. Poi, non so. Puòpure essere che la stampa faccia un altro effetto, ma così a pelle non mi piace. Ma certamente non voglio sostituire coloro che fanno grafica per mestiere!

    Antonio

  5. che bello, Massimo! Congratulazioni. E’ una notizia bella ma non inattesa. Ne avevi parlato in quella bella intervista che ti ha fatto Simona Lo Iacono.
    Ora guardo le copertine

  6. Bellissime le copertine; la più felice mi sembra la numero 3 perché dice tutto: racconta l’autore dell’inziativa, la sua capacità di ascolto, la sua infinita pazienza. E racconta i tanti collaboratori senza volto di Letteratitudine. I loro colori, le loro passioni, i loro consigli. Una bella iniziativa. Avanti così. Ogni tanto c’è qualcosa di buono e di trasparente anche in Internet. Mi fa molto piacere. Davvero.

  7. UNA COSA IMPORTANTISSIMA
    Sia i diritti d’autore che i proventi dell’editore saranno interamente devoluti in beneficienza.
    Dunque né io né Azimut guadagneremo un euro.
    E mi pare giusto così, almeno per quanto riguarda me.
    Invece ne approfitto per ringraziare Azimut per aver aderito allo scopo benefico.
    Grazie di cuore!
    🙂

  8. Caro Massimo,
    prima ti ringrazio pubblicamente e poi ti confessero’ che avrei preferito una copertina meno elaborata cromaticamente – sono per le copertine in stile Adelphi o Einaudi. Pero’ fra le tre proposte la migliore mi sembra la prima.
    Salutoni a tutti
    Sergio

  9. bella questa iniziativa! il passaggio dall’elettrico al cartaceo. il ritorno all’analogico dal digitale. l’idea che il commento possa diventare un testo decentrato, uno strumento-suono che si ripete dentro una sinfonia col post a dirigere l’orchestra. anzi no. più simile al jazz con improvvisazioni sul tema. è proprio vero che siamo indivi-duali: io e l’altro. la voce narrante decameroniana! noi, io e il mio avatar bimodale, siamo nuovi di queste parti. bimodale storcerà un po’ il naso ché la sua dimensione è quella dei personaggi elettrici, del digitale. la mia è una dimensione organica, analogica. a proposito…. ma appariranno tutti i commenti? anche questo? per esempio? tra le foto preferisco la tre.
    a presto! 🙂
    un saluto da gianluca a da bimodale.

  10. Massi…senz’altro la TRE…Ti prego di riferirlo all’uomo con la camicia celeste….
    A proposito, come l’ha preso questo passaggio sulla carta?

  11. Caro Massimo,
    innanzitutto grazie a te. Come ti ho detto fin dall’embrione dell’idea, mi ritengo onorato -e con me tutti gli azimutiani- di poter mettere in catalogo questo splendido annuario (o bi-annuario, dato che copre il periodo 2006-2008).
    Senza dubbio, sarà solo il principio di un bel percorso…
    Oltre a ringraziare te, ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, con scritti originali o con gli scritti qi sul blog, tutti i commentatori e anche i semplici lettori.
    E ringrazio Massimiliano che sta lavorando giorno e notte per dare la vita al nostro figlioletto in tempi ai limiti dell’umano, e Adriana, che ha creato le copertine fantastiche di cui qui sopra.
    Tra l’altro, mi sento confortato… i primi pareri mi sembra che vadano nella direzione che anch’io avrei scelto 😉

    Sottolineo anch’io una cosa, e cioè l’operazione di beneficienza. Sulla quale d’altronde ci siamo trovati d’accordo ancor prima di mettere a punto l’idea. E sottolineo pure, come tu ben hai fatto, che non solo i diritti saranno devoluti, ma
    ogni guadagno del libro
    escluse naturalmente le spese di tipografia 🙂

    E ora posso dirlo: che emoziooooooooone…

  12. Ehilà, Guido.
    Ribadisco… grazie di cuore a te e a tutta Azimut. Non credo che tutti gli editori sarebbero stati disposti a rinunciare, a priori, ai guadagni.
    Ancora una volta grazie.
    Siete grandi…
    🙂

    Guido Farneti è il direttore editoriale di Azimut.

  13. Ciao Massimo, complimenti!
    Tu dici sempre che letteratitudine esiste grazie e soprattutto a coloro che commentano, che frequentano il blog, certo è sicuramente vero ma è altrettanto vero che senza di te la “creatura” non vivrebbe e nessuno di noi trascorrerebbe qua parte del proprio tempo.
    grazie, perciò!
    stefano

  14. la seconda mi piace, da far girare nelle scuole e dire ai ragazzi “se leggi i libri c’é il rischio che diventi così” di colore spaziale, sorridente, in posa meditativa, contornato da passione, disarmato e accogliente con tanta gente intorno, con la camicia gialla che nn é rossa, nera e neppure verde. Vestito di sole
    Mi piace la seconda copertina perché é visibile lo sguardo, é semplice, umana, da l’idea del futuro
    Mi fa contenta l’idea del libro…….auguri

  15. Grazie a te, caro Stefano.
    L’ho detto e lo ribadisco: letteratitudine esiste grazie e soprattutto a coloro che commentano.
    Questo è uno dei motivi fondamentali per cui i guadagni derivanti dalla vendita del libro andranno in beneficienza.

  16. @Massimo…
    Hai smesso di prendeci in giro!?!…
    Mai e poi mai, avrei pensato di rispondere qui a una domanda di Mike Buongiorno!!! .
    ..e nemmeno di poter essere tra le “macchiette” del nuovo…”Io speriamo che me la cavo”!!!…

    Comunque…la “trè!”.

    Mi piace molto l’idea della beneficienza, spero che in qualche modo vadano a qualcosa che si occupa di bambini.
    Che io ne faccia parte o no, inviatemi copie, sarà un piacere tornare venditore di libri.
    – ACCATTATAVILLO!!! –
    (suggerimento valido anche per Gabriella Alù))

  17. @ lia/soffiodiluce
    Grazie di cuore, cara.
    Però, secondo me, se diciamo ai ragazzi “se leggi i libri c’é il rischio che diventi così” (copertina n. 2) rischiamo di farli scappare a gambe levate ogni volta che vedranno avvicinarsi a un libro.
    E non avrebbero tutti i torti.
    🙂

  18. Grazie, Gianni.
    Ma dimmi… sei un indovino?
    In effetti i guadagni (sperando che ce ne saranno) finanzieranno attività molto connesse con i bambini.
    Spiegherò meglio prossimamente.

  19. Grazie, caro Gianluca.
    ma ti ho già dato il benvenuto a Letteratitudine?
    In caso di risposta negativa… benvenuto!!!
    No, questi commenti non andranno sul libro. Quindi… scrivi pure ciò che ti pare (si dice per dire, eh) 🙂

  20. Complimenti a tutti.
    E bello.
    Energia creativa propulsiva.
    Un saluto a Guido e un abbraccio a Massimo.

  21. Uehi!Che bella notizia:
    sulle copertine preferirei o la prima o la terza..
    peccato non avere (ancora) collaborato con te, con voi, perché splendida la rivista.Quanto un blog nasce bene non fa davvero differenza fra i due: carteceo e web, anzi..
    Un caldo augurio da MariaPia Quintavalla

  22. Bene, complimentoni a tutti e a Massimo in particolare. L’uscita del libro sarebbe peraltro ottima occasione per un megabrindisi tra noi tutti.
    Tra le copertine io preferisco la 1.

  23. E naturalmente c’è anche il nostro insostituibile Carlo Speranza.
    (Dovresti cambiare davvero il cognome in Speranza… ce n’è proprio bisogno di questi tempi 🙂 )

  24. Grazie mille, caro Sergio. Da buon titolare di “Ritorno ai classici” credo sia giusto che tu prediliga le copertine classiche.
    Quelle di Azimut, invece, sono elaborate cromaticamente grazie alla splendida mano di Adriana Merola (che saluto).

  25. Bello, bello, bello. Una grande storia, quella di Letteratitudine, che merita la carta. E bello pure il passaggio inverso, dal web al libro.

    Sarò tra gli acquirenti, e per più di una copia. E sono fiero di essere passato di qui, e di aver ricevuto in regalo tante bellissime amicizie.

    Un abbraccio, capo. E vanno bene tutte le copertine: si tratta di un libro. E i libri sono belli comunque.

  26. Grazie, cara Gabriella Alù.
    “Accattativillo”, sì… quando sarà pronto. 🙂
    Anche perché – come ho già precisto – né io, né l’editore ci guadagneremo un euro.

  27. Grande Maurizio de Giovanni!!!
    Grazie.
    Ti manderò qualche copia per il commissario Ricciardi e i suoi amici.
    Un libro, questo, che va bene per tutte le stagioni 🙂

  28. Grazie anche ad Andrea e a Mariano Sabatini.

    @ Mariano
    Purtroppo le discussioni selezionate saranno proprio poche.
    Ti dico solo questo… dopo una prima attenta selezione era venuto fuori un librone di mille pagine.
    Un po’ tante, vero?

  29. Bella l’idea del libro, io preferisco la terza copertina, da l’idea della dinamicità. Buona vita a tutti

  30. IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIh che bello grazie massimo:)
    Fichissimo:)
    Io sono un pocarello in linea con Sozi (piove domani me saPPPP) ma mi rendo conto che so antica. Ma tra tutte quoto la prima.

  31. bellissima l’iniziativa, ne sono davvero contenta.
    Delle copertine non me ne piace nessuna, un po’ troppo artigianali per una pubblicazione, anche se Azimuth lavora molto su questa filosofia.
    Comunque, se proprio dovessi scegliere andrei sulla terza, che è movimentata.

    A parte tutto questo sono davvero contenta per te e per tutti i fan di Letteratitudine

  32. Ottima l’idea e la finalità del libro.
    Servirà a ripercorrere a ritroso il meglio degli interventi pubblicati e a riconsiderarli alla luce deil tempo trascorso.
    Per la copertina scelgo la tre.
    Auguri per un meritato successo dell’iniziativa; dopo il tanto impegno profuso, Massimo Maugeri se lo merita proprio.

    Marisa Magnani

  33. Grande Massimo!
    Comprerò sicuramente il libro non appena uscirà.
    Sulla copertina sono d’accordo con Sergio, prediligo più lo stile classico, ma le copertine di Aziumut mi piacciono, direi la 1.
    ciao
    F.

  34. bella idea!
    un po’… aliena la copertina.
    Comunque la tre, senz’altro.
    In bocca al lupo

  35. È una bella notizia, e l’abbinamento tra questo sito e l’editoria di qualità e di progetto come Azimut mi sembra estremamente fertile, e indovinato. A Massimo e a voi tutti saluti e omaggi – non appena avremo un cs, voglio contribuire a farlo circolare, per quanto posso:).
    Potrebbe essere un’iniziativa seriamente memorabile. La dicitura “vol. 1” è un magnifico auspicio: una ragione di speranza.
    Brindiamo.
    *
    Daje,
    gf

  36. “Dunque né io né Azimut guadagneremo un euro.
    E mi pare giusto così, almeno per quanto riguarda me.
    Invece ne approfitto per ringraziare Azimut per aver aderito allo scopo benefico.”

    > Splendido. Chi saranno i destinatari della beneficenza?

  37. Caro Massimo (e cari amici di Letteratitudine) trovo che sia un’idea meravigliosa quella del volume e considero un atto nobile quello relativo alla finalità degli introiti, ma da una persona come te, carissimo Massimo, non mi stupisce tutto ciò.

    Un consiglio sulla copertina? Mi piace la seconda:

    semplice, classica, sobria, identificativa con l’anima creatrice dello spazio virtuale in cui siamo ospitati (anche se ci sentiamo a casa nostra in verità).

    A presto, un caro saluto a tutti.
    Sabina

  38. Bellissima iniziativa. Davvero.
    Per la copertina, vediamo… direi la 2. C’è l’uomo (uno solo) con la camicia celeste (che però è gialla…).
    🙂
    M.

  39. Iniziativa intelligente e generosa. La “persona loquens” è il coro di voci di letteratitudine che quotidianamente ex-siste ossia si stacca dall’anonimato e perentoriamente accade e lotta per esserci, anche se un tale dalla camicia celeste o blu o gialla tenta di tappargli la bocca.Continua, caro Massimo. Scripta manent. Lucia Arsì

  40. anche io voto per la numero 3.
    complimenti per essere riuscito a rendere un materiale magmatico come un dibattito on-line un libro…….

  41. Bene bene bene… 70 commenti in un venerdì pomeriggio-sera sono davvero tanti, e rimpolpano il sondaggio sulla copertina.
    Ah, e ovviamente verrano considerati voti (suggerimenti?) anche quelli di chi preferirebbe una copertina più sobria…
    A questo proposito, per quanto ormai lo stile di Azimut e di Adriana sia consolidato, mi piace dire come -non foss’altro che per rispetto a Letteratitudine e a chi l’ha costruito e ci si dedica di continuo- l’idea della copertina è stata concordata insieme, dalla filosofia alla realizzazione, con Massimo.
    In buona sostanza, non credete anche voi che Massimo si meriti un ritratto Andy Warhol style? 😉

    Un grazie speciale a Gianfranco, le cui parole hanno un peso specifico notevole, per me.

  42. Io preferisco la seconda anche se i rossori del viso nelle altre due potrebbero alludere alla ‘fatica’ di Massimo che ha sulle spalle Letteratitudine :)))
    Complimenti in ogni caso, a prescindere dal libro

    Rina

    p.s. ma qui il contributo si dà solo con i commenti?! Buona serata a tutti! R.

  43. Ciao Guido, ciao Massimo,
    non pensavo già così presto! Comunque a proposito di copertina: le ho osservate attentamente. L’idea del riscatto della camicia azzurra mi sembra vincente , ma non solo. Diciamolo pure, tanto siamo fra amici, l’impaginazione grafica di Letteratitudine è proprio un po’ così e quindi lo studio fatto per l’impaginazione del libro, dovrebbe, con il tempo vestire anche il blog. Per questo motivo scelgo la seconda, con Massimo Warhol : un uomo, un logo, un blog.
    Mi complimento con Adriana Merola per l’impaginazione.
    Oddio, non è male nemmeno la tre ma nella prospettiva di una caratterizzazione, temo che perda il suo effetto. Quindi: la due.
    A presto e un abbraccio, Miriam
    PS. Rileggo l’incipit, perché mi sembra strano…
    🙂

  44. Vi prego: Massimo Warhol!
    E poi l’abbiamo preso in giro così tanto per quella foto che sta su in alto…
    ma voi vi ricordate il post che fece Rossella, a proposito della camicia azzurra? Io sì.
    🙂

  45. Ave, Guido;).
    Grazie a te, per lo spirito che anima la tua attività e determina queste tue scelte, da anni. Gran bell’esempio. E grazie ancora a Massimo.
    *
    Fateci sognare. (ancora). (serve, ora. Tanto.)

  46. preferisco la seconda copertina. Complimenti alla tenacia e serietà di Massimo Maugeri e anche ad Azimut per tutte le belle iniziative che propone e attua.

  47. Sulle copertine…
    io mi giocherei tre edizioni diverse: tre tirature numerate da 350 pezzi.
    Una copertina diversa per tiratura. Per differenziare ulteriormente le tre edizioni, prefazione & postfazione diverse: a firma dei curatori delle rubriche di Letteratitudine, e delle anime-cardine.

  48. L’idea del libro non è solo interessante ma soprattutto utile per comprendere i pensieri, i sentimenti, i fatti di persone che vivono la propria libertà, contribuendo così a far crerscere la libertà collettiva, vale a dire la democrazia, oggigiorno piuttosto oscurata se non repressa.
    Un libro che mancava, in altre parole.
    Tanto di cappello, perciò, sia a Massimo Maugeri sia alla coraggiosa, vivace Azimut.
    Per la copertina, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Adriana Marola è un’artista molto ispirata. Personalmente, scioglierei l’imbarazzo scegliendo la terza.
    G. Ausilio Bertoli

  49. Tanti auguri alla nuova creatura di Massimo “Letteratitudine il libro”!!!
    E Azimut è una bella casa editrice – proprio pochi giorni fa avevo conosciuto il suo giovane editore, durante una presentazione di tre opere di narrativa di Azimut, all’interno del festival di letteratura di Pisa.
    Per la copertina, preferisco la terza.
    Grazie ancora a te Massimo. Un abbraccio,
    Gaetano

  50. Spero che l’artista Adriana Merola mi perdoni il refuso nel commento appena scritto,
    G. Ausilio Bertoli

  51. Bella idea e molti complimenti caro Massimo,
    un saluto anche a Guido Farneti
    Non ho capito, sicuramente mi è sfuggito, la beneficenza a favore di chi.

    Naturalmente le persone di cui verranno usati i contributi saranno contattate, e verranno richieste le debite autorizzazioni.

    Nel senso che troverei straniante e singolare
    ritrovare cose su carta che hanno segnato il mio affettuoso passaggio qui, con sempre grande stima e attenzione, senza che questo mi sia preventivamente comunicato.
    Ma sono sicuro che a questo avete già pensato ( e il mio passaggio è stato sempre di lettrice più che di partecipante)
    Molti complimenti e un caro saluto.

  52. Caro Massimo, complimenti per quest’iniziativa! In effetti è da un po’ di tempo che mi sto chiedendo “Ma quand’è che uscirà il libro di Letteratitidine?”.
    Non so se metterai qualche commento mio o riguardante ‘i mieiii due post, ma il tuo blog mi ha dato molto. Anzi, mi sta ancora dando molto, dato che, recentemente, il sito ThrilllerMagazine ha pubblicato una bellissima recensione di SOLO!.
    Ti auguro ogni bene.
    Per quanto riguarda la copertina, io preferisco la Numero Tre: è la più “dinamica”

    Un Grande Abbraccio!

  53. Potrei motivare la mia scelta della prima copertina (se proprio non se ne potranno fare delle altre meno variopinte) con dei brevissimi commenti? Eccoli:

    La seconda da’ l’idea al lettore che il curatore si voglia mettere in copertina, e dunque ovviamente e’ cosa disdicevole: un curatore o un autore di un libro (almeno viventi) non stanno mai sulla copertina, come tutti sanno. Ve l’immaginate, anche a parlare dei famosissimi un ”Nome della rosa” con Eco in copertina?

    La terza e’ troppo incasinata: c’e’ troppa roba accavallata e questo disorienta, respinge. Un carosello di colori che non fa buon pro.

    La prima, dunque, mi pare la cosa migliore. Io sinceramente avrei messo mezza foto di Massimo, preso di profilo e non frontale (per eleganza non per sminuirne la presenza) al bordo sinistro, come a far capolino, ed avrei riempito il resto dello spazio con dei libri allineati. Ma e’ solo un’ideuzza.
    Salute a tutti
    Sergio Sozi

  54. P.S.
    Ho dato un’idea rapportata a questo stile. In verita’ io, se fossi editore – e senza nulla togliere all’ottimo Guido e all’ottima sua grafica, che ringrazio di cuore – avrei fatto un libro con un campo monocromatico chiaro ed una fotografia messa a tre quarti dal basso, che rappresenti una biblioteca ottocentesca (magari quella di Casa Leopardi) oppure un dipinto col Senato romano (non ne ricordo l’autore, mi sembra ottocentesco). Tutto qua.

  55. X Giangranco e tutti
    La proposta di usare tutte le copertine per edizioni diverse, mi sembra ottima.
    E mi piace anche molto il termine: anime cardine…
    Corro, ho fretta.
    Faccina solare ma qui è sempre tutto larianamente grigio!!!!

  56. Massimo, bravo, anche per lo scopo filantropico, e in questo caso eguale merito ha anche Farneti.
    Per le copertine, tutte nello stile Azimut, proprenderei per la prima, per gli stessi motivi che ha espresso Sozi.

  57. Complimenti a Massimo e a Guido Farneti per la lodevole iniziativa. Mi piace l’idea di sigillare questa straordinaria esperienza in un libro che rimanga nel tempo. Complimenti anche per l’idea di dare tutto in beneficienza, sicuramente il libro venderà molto e non tutti gli editori avrebbero rinunciato a cuor leggero. Bravo Guido! La foto di Massimo in copertina ci vuole, perchè quel ragazzo in camicia azzurra è l’emblema di qualcosa di straordinario che è riuscito a realizzare, e la gente identifica in lui il sito. La presentazione, o le varie presentazioni, del volume saranno l’occasione per una bella rimpatriata.

  58. Gliè che io Andy Wharol nullo posso soffrire, mentre Massimo mi sta simpatico:=)
    Ma la mia obbiezione nasce anche dalla mia percezione del sito e di Massimo medesimo, forse non affidabile, perchè soggettivissima e filtrata. Questo è un posto gradevole, in cui il padrone di casa desidera giustamente che si stia attenti ai toni usati, che insomma non è esattamente un pirata rivoluzionario, ma una persona sensibile e ragionevole, per niente afflitta dal virus della postmodernità, e che ama e interpreta le cose, in una maniera assolutamente antiwahrollesca. La cultura pop in questo sito è entrata mai mai come padrona di casa, e sotto il profilo critico sono stati utilizzati spesso strumenti molto tradizionali, a mio avviso anche troppo in certi contesti. E’ per conto mio il merito e il limite di Letteratitudine, sicuramente in ogni caso una specie di elegante marchio di fabbrica, che si distingue dal monnezzaio industriale e facilone della rete che – perdonatemi – l’è tutta un fiorire di Wahrol e Wittgenstein (quello delli fumetti). Sinceramente, leggere rubriche di Camon, recensioni di scrittrici sicule, post sull’anima, e mi raccomando ragazzi siate rispettosi… insieme a Wharoll, e ai colorini acidi, mi pare un’operazione posticcia. Io ci volevo la fotina colla camicia celeste. Con quella faccia oltremodo Massimesca. eh
    Tutto questo è solo solo solo un parere molto personale. Il libro sarà ficherrimo comunque e Massimo pole decidere di fare la copertina come più je piace:)

  59. Massi: ti ho già scritto che merito questo successo e anche molto di più, per la tua abnegazione, per la tua passione, per la tua voglia di condividere che non concepisce protagonismi ed egoismo…
    Per le foto: mi piacciono 1 e 3, molto meno la 2, perché 1 e 3 fanno Warhol… La 2 non ti dona molto. Però l’idea che il blog e te veniate fuori dalle pagine dei libri è bellissima…
    Baci sempre da Maria Lucia. E forza Sicilia!!!
    Naturalmente ti aspettiamo a Siracusa per festeggiare degnamente l’uscita del libro…

  60. Volevamo esprimere il nostro giudizio sulle tre copertine del libro Letteratitudine, di Azimut…siamo due pittori e quindi crediamo di poter dare un giudizio costruttivo: Ricorda molto lo stile Wharol…cmq…
    decisamente la prima è la migliore, perchè più sobria, meno invadente come colori, più leggibile, e sicuramente gradevole perchè elegante. Le altre sono poco efficaci, in quanto pesanti e graficamente poco ordinate. Quindi votiamo LA PRIMA!
    Grazie
    Alfonso e Nicola Vaccari di Forlì
    http://www.ateliervaccari.com

  61. Questa sì che è una bella strada per le parole, l’arrivo nella piazza, che sarà un libro aperto.

    La mia partecipazione è stata microscopica, da lettrice silente.

    Un augurio Massimo, sono aperte le prenotazioni?

    Se prendi un mio post, va bene con nome.
    Quasi dimenticavo, delle immagini di copertina, mi piace la III e la I.
    Ciao

  62. …ah volevamo aggiungere: sempre preferendo la prima suggeriremmo:
    eliminare l’intera figura del sig. Maugeri, ma nel primo cerchio i suoi occhi, nel secondo la sua bocca, nel terzo il suo naso e nel quarto le sue orecchie. Tutti i sensi che coinvolgono il lettore quando percepisce una emozione mentre legge! E’ simbolico, concettualmente meno retorico e perchè la figura intera è troppo sfruttata.
    grazie, alfonso e nicola vaccari

  63. Buona giornata e buon sabato a tutti.
    Scusate se torno a intervenire solo ora, ma ai problemi di connessione si è aggiunto l’aggravarsi di una “mezza influenza” (et-cium!).

  64. Eliminiamolo fisicamente, ne facciamo un martire, e quel libro diventerà un best-seller tale da poter sfamare la popolazione del terzo mondo. Chiunque sarebbe felicissimo di sacrificarsi per una causa così nobile.

  65. Complimenti…
    non vedo l’ora che esca per comprarlo…

    Conosco bene Adriana e la sua abitudine delle “tre copertine”. Lo fece anche per il mio libro (sono della scuderia Azimut) ne fece tre ed io non sapevo quale scegliere…
    poi decisi per la TRE
    Anche per te mi piace la tre.
    Spero di conoscerti di persona in occasione dei prossimi eventi azimut

    ps
    ho letto spesso il tuo blog

  66. @ Gianfranco Franchi e a Francesca Mazzucato
    Mi chiedete delucidazioni sui beneficiari dello scopo benefico.
    Pensavo di parlarne in concomitanza con l’uscita del libro (programmata, appunto, per dicembre).
    Ma non ho alcuna difficoltà a dare qualche anticipazione in questa sede.

    Pensavo di devolvere i guadagni derivanti dalla vendita di questo libro (sperando che ce ne siano) a un orfanotrofio sito nei territori della ex Jugoslavia e sorto per soccorrere i bambini rimasti orfani a causa della terribile guerra di pochi anni fa. L’orfanotrofio è gestito da una comunità di suore che si chiama “casa della famiglia ferita” che vive solo di “provvidenza” e che si pone come obiettivo quello di ricomporre i pezzi di queste povere famiglie dilaniate e vilipese dalla cattiveria umana e dagli effetti devastanti di quella guerra.
    Ma vi dirò in dettaglio in seguito.

  67. Ciao a tutti! Bellissima iniziativa! Complimenti! Per me la terza copertina è la migliore: è molto più incisiva delle altre. Mi piace molto la sovrapposizione di immagini. Ancora tanti complimenti e buon lavoro!

  68. @ Guido
    Hai scritto: “l’idea della copertina è stata concordata insieme, dalla filosofia alla realizzazione, con Massimo”.

    Lo confermo in pieno, caro Guido. Ho discusso amabilmente con l’ottima Adriana Merola che è una pittrice e una bravissima artista dell’immagine.
    Ne approfitto per aggiungere un paio di precisazioni.
    L’idea di figurare in copertina mi imbarazzava non poco. Tuttavia, dal punto di vista dell’immagine grafica, questo blog si identifica anche con quella foto in alto a sinistra (l’uomo dalla camicia celeste) per via della quale molti di voi amici mi avete preso amabilmente e simpaticamente in giro.
    Ma c’è anche un’altra ragione (divertente), legata a quella “strana voce narrante” che attraversa il testo del libro. Capirete in seguito.
    In ogni caso figurare in copertina, ripeto, mi imbarazzava non poco.
    Da qui l’idea di trasfigurare la mia immagine con una sorta di “effetto warhol” (che ho suggerito io stesso alla bravissima Adriana).
    Così, quell’omino buffo o quegli omini buffi che figurano in copertina – e che sono il riflesso parodistico dell’uomo con la camicia celeste – sono io, ma… non sono io.

  69. E poi ancora a Giuseppe Ausilio Bertoli, a Maria Pia Quintavalle, a Barbara Gozzi e a Gaetano Failla.
    (Spero di non dimenticare nessuno, ma se dovesse accadere vi chiedo anticipatamente scusa).

  70. Quanto alla copertina direi NON la 2, perché mi pare un po’ monolitica. Quanto al resto, la perfezione non è di questo mondo né nei risultati né nelle intenzioni. Però, un libro dedicato a Letteratitudine ha un senso e un significato. Questo è un blog (non l’unico, ma è di questo blog che stiamo parlando) che ha messo al centro dei suoi interessi i libri, chi li scrive e chi li legge. E per farlo ha scelto varie strade: la critica, l’analisi, l’informazione e anche il gioco.
    Credo che molte persone (almeno io sì) abbiano imparato qualcosa, abbiano conosciuto autori e abbiano anche capito meglio cosa poteva significare un certo libro.
    Ritengo, anche, che Letteratitudine abbia dato visibilità a qualcuno. Magari a qualcun altro no, ma è nella logica dei fatti.
    Credo quindi che la pubblicazione, se non è un panegirico, sia un doveroso tributo a una iniziativa che in qualche modo ha smosso il mondo dell’editoria puntando sul dibattito che, se qualche volta è sfociato in polemiche o in “risse”, se non altro ha anche dato l’impressione di non essere paludato né telecomandato.

  71. @ Francesca Mazzucato
    Grazie mille, cara Francesca. Hai scritto: “Naturalmente le persone di cui verranno usati i contributi saranno contattate, e verranno richieste le debite autorizzazioni. Nel senso che troverei straniante e singolare ritrovare cose su carta che hanno segnato il mio affettuoso passaggio qui, con sempre grande stima e attenzione, senza che questo mi sia preventivamente comunicato.”.

    Assolutamente sì, cara Francesca. Stai più che tranquilla.
    Ribadisco che le autorizzazioni preventive sono state già richieste, ai sensi della normativa sul diritto d’autore, relativamente a quei brani inseriti all’interno di post e che figureranno sul libro. Ribadisco altresì che il trattamento dei dati personali SENSIBILI è escluso.
    Per quanto riguarda, invece, i singoli commenti, nell’apposita “newsletter” che ho inviato (così come nel testodi questo post) ho già specificato che alcuni vostri commenti/interventi (opportunamente selezionati e – in qualche caso – accorciati per esigenze editoriali) potrebbero essere inseriti nel testo del libro. In ogni caso, vi garantisco che da tale pubblicazione non sarà possibile desumere dati “sensibili” ai fini della tutela della privacy. Tuttavia, chi non desiderasse comparire attraverso il proprio nome o nick name all’interno del suddetto libro, è pregato di farmene pervenire disdetta alla mail che conoscete (letteratitudine@gmail.com) entro e non oltre la data del 29 ottobre 2008.

    Inoltre, le foto di eventuali autori degli articoli sono state escluse dai testi in omaggio alla tutela del diritto all’immagine.

  72. Inoltre, cara Francesca, ne approfitto per ringraziarti per avermi fatto inviare il tuo nuovo romanzo. L’ho ricevuto (che bello!!! Il tema è interessantissimo 🙂 ).
    Spero di avere la possibilità – nel mio piccolo – di promuoverlo come ho già fatto con questo (pubblicato dalla stessa Azimut):
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/05/letteratura-e-obesita-kaddish-di-francesca-mazzucato/
    E con questo:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/05/24/magnificat-marsigliese-di-francesca-mazzucato-recensione-di-gordiano-lupi/

  73. Un saluto a tutti, e grazie di cuore a chi ha colto lo spirito del nostro lavoro, è inusueto essere sottoposti ad un sondaggio, ma allo stesso tempo divertente. Un buon modo per conoscersi.

    Una doverosa precisazione, prima di raccontarvi com’è nata la copertina di “Letteratitudine- Il libro”.

    Rispondo ad Isabella: “Delle copertine non me ne piace nessuna, un po’ troppo artigianali per una pubblicazione, anche se Azimuth lavora molto su questa filosofia”.

    Se si fa riferimento ad arigianale nella sua accezione pura, e semplice, ovvero a ciò che non è industriale, a ciò che non si può avvalere di mezzi industriali, Azimut è una realtà artigianale, che si basa sulla generosità intellettuale di professionisti (docenti universitari, scrittori, poeti, traduttori, editor, artisti figurativi), i quali mettono competenza, idee, energie, e soldi, al servizio di un progetto.
    Sì, in questo caso, Azimut è un artigianato di professionisti.

    Che fortuna, non essere industriali dell’editoria, o semplicemente industrializzati!

    Che fortuna, conquistata, la libertà di essere indipendenti, la libertà di creare, con amore, giorno dopo giorno, un luogo, dove le diverse manifestazioni artistiche trovino spazio.

    Che fortuna, avere un luogo, dove, un certo giorno, si può decidere di pubblicare “Letteratitudine – Il libro”, mandarlo in distribuzione, farlo arrivare in libreria, far sì che qualcuno lo compri, lo paghi, lo porti a casa, e lo legga.
    Meglio se questo qualcuno non è un lettore, o con i libri non abbia rapporto preferenziale. Questa, è la vera scommessa da vincere.

    Che fortuna, in questo modo, tutti insieme, riusciamo a fare una bella cosa, e magari aiutiamo anche dei bambini a stare un pò meglio, e a uscire dal dolore.

    Viva l’artigianato!

    Se al contrario, l’accezione del termine artigianale, è stata usata da Isabella in senso dispregiativo, l’aggettivo anteposto, lo lascia intendere, insieme all’affermazione finale, verrebbe offesa la professionalità di tutte le persone, che danno vita ad Azimut, e di tutti coloro che ci scelgono, per dare voce al proprio mondo.

    Altra precisazione.

    Guido Farneti, ed io abbiamo fondato Azimut, non solo per dare voce alla scrittura, ma anche per dare vita all’interazione artistica.
    Interazione tra la scrittura, e l’arte figurativa, nelle sue diverse forme.
    Ci sono stati i segni, prima delle parole.
    C’è stato l’alfabeto dei Sumeri.

    Rispondo a chi parla di me come grafica.
    Grafica di Azimut, grafica di Guido, o quanto alltro.
    Non sono una grafica.
    Ad ognuno il suo lavoro.
    Il grafico è Federico Romanazzo, che ha inventato la “griglia” nella quale i lavori che realizzo vengono inseriti, ed ha creato il nostro logo “a mano libero”, come segno unico, e irripetibile.
    Impaginatori sono, di volta in volta, altri amici.
    Non millanto credito:non sono una grafica, sono una pittrice.

    Prima di realizzare una copertina, leggo il testo, lo interpreto, cerco di entrare nel mondo dell’autore, e lo racconto con la pittura, con il décollage, con il collage, con la fotografia, ovvero, con le miei tecniche e i miei registri espressivi.
    A volte il libro l’ho anche scelto, e curato, il procedimento è lo stesso.

    Sono cresciuta nella biblioteca di un collezionista, mio nonno, ed è lì, che è nato il mio amore per i libri, e per le copertine, tanto da decidere, a metà della mia vita, di dedicarmi all’editoria.

    Rispondo a qualcuno, che qui parlava della scelta grafica di Einauidi, io, ad esempio, ho altri ricordi delle edizioni Einaudi.
    Sento ancora sotto i polpastrelli il ruvido delle copertine della collana “Gli Struzzi” degli anni ’50, quelle da toccare, con quei colori in copertina assorbiti dallo spessore della carta.
    La materia, il segno, che parlavano prima della parola.
    Il bianco virginale, è arrivato dopo, ed è stato giusto per un’epoca ed un mondo che stava cambiando.
    L’assenza di colore, spesso di immagini.
    Una scelta forte, precisa, che ha segnato la storia dell’editoria.
    Eppure altri, Feltrinelli, raccontavano le stesse trasformazioni con il colore.
    Se ne potrebbe parlare ore.

    “Letteratitudine-il libro”.
    Com’è nata la copertina.

    Non conosco Massimo, non ancora, l’ho sentito solo telefonicamente.
    Ha l’energia di una bomba, ti deflagra con le parole.
    Ironico, e forte, come la sua bellissima città, Catania, piena di storia, e contraddizioni.
    Intelligente. Molto. Lo cogli al primo scambio di battute.
    Credo sia anche timido, riservato, emerge a tratti in alcune increspature della voce.

    Non si aspettava che l’avrei sbattuto in prima pagina.
    Mi ha chiesto il perchè.

    Glielo spiegato, e lo racconto anche voi, dato che siamo all’interno di un piccolo sondaggio.
    La prima volta che sono arrivata su questo blog, all’inizio, ho visto quella camicia azzurra, e quello sguardo luminoso.
    Tutto così diretto, senza sovrastrutture.
    Che bel posto, mi sono detta, mi piace.

    Mentre creavo la base della copertina, ovvero iniziavo il décollage, ritagliavo l’azzurro, cercavo le parole da mettere sullo sfondo, continuavo ad essere ossessionata da quella camicia.
    L’immagine di quella camicia, con sopra quella faccia, mi seguivano ovunque.
    Ho scelto le parole di Jean Echenoz “Al pianoforte”, tradotte da Maurizia Balmelli, e poi ancora Echenoz “Il mio editore”.
    Mi piace quanto dice, rispondendo alla domanda su come si diventa scrittori.
    “Talento, e opera di qualità non bastano: occorre un “autore di autori”, un editore vero”.
    L’ho scelta perchè Massimo, in una nuova accezione del termine, può essere considerato un “editore vero”.
    In un luogo diverso, quelle le tre www capovolte, in alto a destra, lo raccontano.

    Stavo iniziando a lavorare su colore, da mettere sulle parole di Echenoz.
    Ancora Massimo, come un Buddha in una visione:
    la camicia azzurra, lo sguardo chiaro, la luce, mi hanno accompaganato una notte intera.
    Lo metto in copertina, mi sono detta, camicia di un altro colore, faccia allucinata, come se fosse passato prima in un frullatore fatto di libri.
    Semplice , incisivo, colori psichedelici, per non prendersi sul serio, perchè Azimut non mette le foto nella bandella della quarta di copertina, e se un autore è finito in copertina, ci è finito in una sorta di canone inverso:Renzo Rosso, Leopoldo Maria Panero, Angela Buccella.
    Un curatore è la prima volta che ci finisce, ma ripeto ci finisce come un Buddha serafico, si fa segno insieme alla pagina.

    Per questi motivi la prima versione, è la prima, lui solo in mezzo alla pagina, coraggioso, fra i suoi libri, e tutti coloro che scrivono qui, un condottiero buono, con i suoi fedeli scudieri.

    La seconda, e la terza versione, nascono dalla modestia di Massimo, che sussurra una richiesta, che suona un pò come:”Fammi sparire in mezzo ai miei libri, confondimi con le parole, cancellami con i colori”.

    Voto per la prima, perchè ci sono gli essenziali di Letteratitudine:

    la letteratura,
    il luogo,
    il volto del condottiero buono,
    e i nostri amati libri,
    come una sequenza di codici a barre.

    Un virtuale affettuoso abbraccio

    Adriana

  74. Caro Massimo, non ho dubbi: per me la copertina migliore è la numero 3. Auguri,
    donatella trotta

  75. Caro Massimo Maugeri,
    la foto che preferisco è la seconda.
    Cari saluti.
    Con stima
    Maria Luisa Papini Pedroni

  76. Mi fa piacere ritrovare qui tra un’amica come Francesca Mazzucato, che credevo scomparsa dal web per approdare a ben altre soddisfazioni editoriali. Come scrittrice è molto brava, quindi meriterebbe ogni successo personale.

    Gordiano Lupi

  77. Gentile Adriana,
    lei è stata chiarissima nel suo intervento. A me le copertine piacciono molto tutte e tre. Grafica artigianale nel senso migliore del termine. E reputo (anche per ragioni di mercato) che la foto di Massimo vada sbattuta in prima pagina. Ma la camicia azzurra, perché ha voluto scolorirla? La povera camicia azzurra, l ‘icona del sito, sembra sia stata lavata con la candeggina. Sicuramente lei avrà le sue buone ragioni, un certo lavoro andava fatto, però noi della truppa (qualcuno) ci siamo sentiti un po’ disorientati a vedere il nostro vessillo così manipolato. E pensare che si stavano raccogliendo le firme per proporre al Governo la sostituzione del tricolore con la nostra, unica, immarcescibile, gloriosa, camicia azzurra.

  78. Belle tutte e tre. Brava Adriana Merola
    A me piace di più la n. 3. E’ la più articolata. Bello il gioco dei cerchi dentro i quadrati e il rimbalzo di immagini.

  79. Non so, ho riguardato attentamente le copertine e francamente non ho le idee chiare; la numero 2 è “monolitica” come scrive Enrico, ed è forse proprio per questo che mi suona più come “marchietto” riconoscibile e quindi preferibile alle altre (ma solo per un problema di comunicazione)La 1 e la 3, sono simili ed entrambe confondono le immagini, e fra loro preferirei la 3, perché il blu spara meno…però…cavoli…non riesco a decidermi. cerco di immaginarmi le immagini riprodotte in più copie…Forse la 1 è la sintesi migliore, nonostante il blu.
    🙂

  80. Grazie di cuore per i nuovi commenti.
    Posso intervenire al volo. Poi potrò tornare a collegarmi stanotte o domani.
    Ci tenevo in particolare a ringraziare la cara Adriana Merola. Ne approfitto per dire che non sono d’accordo con quanto liberamente espresso da Isabella. Per me le copertine di Azimut sono molto artistiche. E belle.
    Ma questo ho già avuto modo di esprimerlo in passato. In tempi non sospetti.
    (segue)

  81. Preferisco la n.3.
    Forse sono l’ultimo acquisto di Azimut, e la prospettiva di essere in libreria contemporaneamente a Maugeri mi onora ed emoziona tantissimo.
    Adriana Merola è ingambissima. Qualche giorno fa mi ha mandato in visione la copertina del mio libro e spiegato come è arrivata a realizzarla. Sono rimasto stupito, incantato. Praticamente lei ha letto il mio romanzo e lo ha reinterpretato, caricandolo di un significato che a me sfuggiva, il altre parole l’ha valorizzato. L’ho ringraziata e lo rifaccio di nuovo, con convinzione.
    Per quanto riguarda il lato benefico dell’operazione, come non posso essere d’accordo, dal momento che da oltre dieci anni la mia famiglia sostene un’associazione umanitaria?
    Auguri e saluti agli ideatori ed esecutori della lodevole iniziativa.
    Felice Muolo

  82. Cara Adriana,
    grazie mille per le tue belle parole (credo immeritate). Hai proprio ragione, quando ho visto la copertina con la mia immagine mi è venuta una fifa più blu dell’omino ivi raffigurato.
    E la tua impressione sulla mia presunta timidezza e riservatezza è esatta.
    Anche se qui, sul blog, sono “sovraesposto” in realtà (forse paradossalmente) sono un timidone.
    🙂
    E quando ti ho chiesto di pensare a copertine alternative speravo che mi riproducessi il più in piccolo possibile.
    Parola di uomo con la camicia celeste.

    P.s. Adriana, oltre a essere una brava pittrice è un ottimo avvocato… con uno studio legale molto avviato: per chi ama l’arte, la pittura è legge!
    (grazie ancora, Adriana 😉 )

  83. Bene!
    Questa è una bellissima notizia, così come insolita e buona è la scelta di devolvere in beneficenza.

    Personalmente voto per la 1… anch’io credo che se ha da essere Warhol, che Warhol sia.

    Un abbraccio forte e un in bocca al lupo a Massimo e a Guido Farneti.

  84. Preferisco la seconda copertina in ordine decrescente, quello con un solo Maugeri, di uomini celesti ne basta uno.
    Credo che comprerò il libro, guarderò se ci sono i post a cui ho partecipato e quindi i miei interventi (leggermi mi gratifica moltissimo
    😉 ), magari leggerò qualche altra cosa pure, poi lo riporrò su uno scaffale in bella vista.
    Sarebbe interessante sapere con precisione a quale associazione ed eventualmente a quale progetto andrannio devoluti i proventi.
    Diffido Massimo dal NON mettere i miei dati, nel caso ci io sia 😉

  85. Preperisco sicuramente la tre. Mi pare che sia più intrigante e che presenti la tua persona da diverse angolazioni.

  86. Wow, complimenti per l’idea, mi sarebbe dispiaciuto che certi interventi ‘storici’ andassero persi nel vento telematico. Ci saranno anche i Ciceroni, n 1, 2, 3 e 3124? Ma, nonostante sia terrunciello per il 50 pc, che cosa vuol dire attaccativel.. no attaccatavel.. mannaccia attaccatealtram: è forse una sorta di caciocavallo? Per la copertina voto la tre che mi ricorda, per la visione a caleidoscopio, quella originale di My Favourite Things. Ciao a tutti.

  87. Salvuzzo Zappulla come al solito ha detto la parola risolutiva, il non plus ultra, l’Interventon degli Interventoni: l’eliminazione fisica del Maugger e’ infatti la soluzione finale per l’ottenimento di un giusto lancio editoriale del tomo in questione. Pensa alla gloria, Massimo! Verrai antologizzato fra un paio d’anni, fra tre ti dedicheranno uno stupendo vicolo del centro di Canicatti’ o di Conversano: ”Vicolo Massimo Maugeri – Benefattore degli jettatori e dei letterati falliti”!
    Sergio
    P.S.
    Mi tocco al posto tuo, Massi.

  88. @Sergio. Tocca direttamente lui che è più giovane, così prendi due piccioni…con una fava.
    ( Lo so, è orrenda ma quando mi viene una battuta, non riesco a trattenermi).

  89. Ringrazio Guido per avermi messo al corrente della prossima uscita di questo libro e aspetto la Fiera del Libro di Roma per comprarlo. Con la copertina numero tre, naturalmente. Lauretta.

  90. Per quegli spiritosoni di Salvo Zappulla e Sergio Sozi.

    Bravi, bravi… sentite un po’ qua.
    E se crepaste voi, invece? Ci avete pensato?

    Se dovessi crepare tu, caro Salvo, farei omaggio del libro-letteratitudine a ogni partecipante al tuo funerale.
    Me la caverei con poche copie.
    🙂

    Se dovessi crepare tu, caro Sergio, dedicherei il libro-letteratitudine alla tua memoria.
    Non venderei una sola copia in più. Ma non importa. Non ho mai perseguito il successo.
    🙂

    Evvài!!!

  91. @ Pippo Della Monica
    Dimenticavo di tranquillizzarti.
    Nell’eventualità sarò ben lieto di rendere pubblici tutti i tuoi dati… siano essi “sensibili” che “insensibili”.
    🙂

  92. Tocca qua, tocca la’, piccioni, fave: e’ che, stiamo allo zoosafari di Fasano? Tu, Salvo, pensa piuttosto a mettere il tuo cinquanta per cento per pagare il cecchino. Direi di assoldare qualche brutalone dismesso dalla Legione Straniera, anche se parla francese: tanto per far cadere dal quinto piano sulla testa del nostro Maugger tutte le copie invendute di ”Identita’ distorte”, cosi’ ottenendo una giusta requiem, ci serve un tizio moooolto forzuto, non tanto preparato. Lo faremo passare per un incidente: il suo editore si era stufato dei rami secchi.

  93. Caro Massimo, ti rinnovo i miei ringraziamenti e complimenti.
    Questo blog mi ha dato molto, e recentemente il sito ThrillerMagazine ha persino pubblicato una recensione di SOLO! (http://www.thrillermagazine.it/libri/7048).
    Per quanto riguarda la copertina, preferisco decisamente la Numero Tre: è la più “dinamica” ed esprime meglio la interazione che c’è con il pubblico.
    Un Abbraccio!

  94. Grazie al Buccimpero per la traduzione, ma, Sergio, non eri romano, umbro, sloveno o che altro? Ora anche napoletano? Quanto a Max vorrei chiedergli come si fa per avere il suo thriller: già mesi fa avevo mandato delle mail al suo editore che non hanno mai avuto risposta (e qui mi dicono che non riescono a procurarselo). O mi devo accontentare del diabolico noir che stanno improvvisando in diretta Sergio e Salvo: ‘Il mistero della camicia azzurra’ o, meglio, ‘Diversità contorte’… ?

  95. “Letteratitudine” ora diventa libro ed è veramente “la notizia”.
    E’ il suggello ad un’operazione di squisita intelligenza, Massimo è partito dal libro, è volato via web (creando una comunità di amici veri, che si scazzano si baciano, spero che qualcuno/a abbia anche scopato) per ritornare alla grande madre: il libro.
    Starei attento sul mecenatismo, il figliolo regala i proventi perchè,
    sentite quà:
    “Fonti giornalistiche de “Il Messaggero” asseriscono di aver visto un “giovane smilzo, con una camicia celeste scrittore, dall’età apparente”, entrare nella Bar-Tabacchi delle Sorelle Lamiani, in via Etnea a Gravina uscendone, poco dopo, con una svolazzante ricevuta gialla del superenalotto: è sicuramente il vincitore.

    Il signor Giunta, titolare della ricevitoria di via Rapisardi di Catania (quella che i giornali asseriscono essersi prodotta la vincita), messo alle strette da una procace giornalista del Tg4, che lo ha intervistato sulla brandina del retrobottega, vestita solo con lingerie di Victoria Secret’s, ha confessato di essere una cavia depistante e di non aver mai fischiettato musiche di Nino Rota, neanche sotto la doccia (“…forse solo una volta, ma gli era apparsa in sonno Anna Falchi.”).

  96. Caro Massimo,

    complimenti per l’iniziativa, in particolar modo per l’opzione filantropica.
    Un po’ di riserve sulle copertine: concordo con Sozi, sono per lo stile sobrio di Adelphi o Quodlibet.

    ciao e in bocca al lupo
    Marco

  97. A me le copertine piacciono molto e voto senz’altro la numero tre. Sono copertine moderne, all’avanguardia, che ben riflettono l’approccio dinamico di un blog come questo. Ottima scelta.
    Al bando le copertine vetuste, statiche e anomime alla Adelphi et similia.

  98. Non vedo l’ora che il libro esca…
    Grazie, Massi, per la possibilità che magari possiamo rileggerci su carta stampata. La rete dà l’idea di un volo di farfalle rubato per pochi secondi, ma scripta manent, come diceva Lucia Arsì…

  99. Gianmario, ti elenco le regioni di provenienza dei parenti che ho conosciuto o che sono esistiti: Umbria, Lazio, Puglia, Marche, Toscana. Come sangue diretto, escludo solo la Toscana ma il resto c’e’ nelle mie vene. Inoltre, mia madre ha vissuto tre anni a Napoli (C.so Vittorio) e mio padre quattordici anni a Roma, dove io sono nato e vissuto a mia volta cinque anni, poi sono stato sedici anni a Spello (Pergugia), quattordici anni a Perugia citta’, cinque a Capodistria e da tre sto qui a Lubiana. Solo il mio cognome e’ autoctono DOC: perugino puro dal Quattrocento (il mio antenato Bernardino Sozi, nel Cinquecento, fu architetto di chiese, e un altro, Raffaello, nello stesso periodo fondo’ l’Accademia di Belle Arti di Perugia e prese parte all’accademia perugina degli Unisoni).
    Insomma sono incasinato!
    Ciao bello
    Sergio

  100. @Sergio:
    e i trecentosessanta secondi passati nei bagni della Pinacoteca di Brera?
    Dove durante un reading evacuante declamavi “Passero, n’esci fora dal nido ancestre” del poeta trecentesco Bernardo da Provenzano?

  101. @Didò. Ti ho mandato una mail circa un mesetto fa ma non ti sei degnato di rispondermi (B.S.)
    E non fare ironia sulle origini nobili di Sergio. Ti pare poco?
    Il mio bisnonno era aiutante pecoraio, mio nonno capo garzone pecoraio; mio padre pecoraio. Io sto scrivendo un romanzo che ha come protagonista le pecore. Insomma stiamo scalando i vertici della società, ma è dura.

  102. Ipocrisia, buonismo, e invidie malrepresse rese in parole mielose. Questa è, per me, la sintesi dei messaggi che ho letto finora, e forse anche di tutta Letteratitudine. Lascio ogni modo di trovarmi se qualcuno avesse voglia di rispondermi in privato anziché farlo qui, che è sicuramente più facile e divertente.

  103. @Giulio. La tua fortuna è che Massimo, un gran signore, non ti ha ancora bannato dal sito. Per quanto mi riguarda sei solo un imbecille che le spara grosse in cerca di pubblicità gratuita

  104. Giulio, in genere, è un ragazzo simpatico che fa di tutto per farsi notare. Però, a volte, lo fa nel modo sbagliato. Vi chiedo di non replicare alla sua simpatica provocazione.

  105. @Salvo Zappulla, dal nome onomatopeico (ho provato a cercare nelle “Pagine Arancione” olandesi nessun Zappulla; Sulle “Pagine Grigie” norvegesi ho trovato però molti “Fiordo”), credi che mi sia dimenticato di te?
    Posso scordare, in un battito d’ali di passero, quello che serve ad inghiottire questo blattoide apparso 3/4 post sopra, che esistono mediocri forme biologiche che si riproducono per anfigonia e quindi senza bisogno di cazzo, ma non dimentico il fratello Zappulla, che tra l’altro ha avuto la grande fortuna di essere interrogato sempre per ultimo.

  106. @Salvo?
    Ma non è che il tuo insegnante fosse di Milano e, stando a Sortino, capovolgeva abbecedario e cartina geografica, interrogandoti per primo?
    L’unità di analisi comportamentale dell’Fbi di Quantico ha scoperto molti geometri col tuo stesso problema e che si sono ridotti a fare gli intellettuali (Don De Lillo mi sembra che da ragazzo avesse fatto pure il carpentiere a Manhattan, fu li che imparò il latino).

  107. Un abbraccio speciale a Francesco Di Domenico… che nonostante abbia subìto un lutto in famiglia fa di tutto per mantenere vivo il suo proverbiale umorismo.
    Grande Didò.
    Grazie anche a te.

  108. @ Gianmario
    Inutile chiedere “Identità distorte”. Ti ringrazio moltissimo, ma le copie disponibili sono finite e al momento non si parla di ristampa.
    Ecco perché Sergio non potrà uccidermi sommergendomi con gli invenduti di quel libro. In compenso potrebbe farmi fuori costringendomi a una rilettura del suo “Il maniaco e altri racconti”.
    🙂

  109. Se qualcuno desidera esprimere la propria preferenza in merito alle possibili copertine… si faccia avanti.
    Come direbbe Mike Bongiorno: la una, la due o la tre?

    Buonanotte a tutti:)

  110. Dido’ e Salvo,
    davanti a tanto vostro – salace – infierire sulle povere carni del sottoscritto (che e’ stato anche zelante lavavetri lubianese a cinquecento euro mensili), cosa potrei dire? ”Necessita’ abbassa nobilta”’, citando il Verga, o ”La meta’ degli italiani e’ nobile, l’altra meta’ parente della prima”, cosi’ parafrasando Hemingway – citato da Pippo Della Monica altrove?
    No. Ne’ l’una ne’ l’altra cosa: scelgo un poeta, per difendermi dalle vostre cruente lance alfabetiche:
    ”Ma perche’ contro un povero poeta si’ gran frotta?”
    (Rostand, ”Cirano di Bergerac”, p. 62 – edizione Mondadori, trad. Mario Giobbe)

    Ciao belli
    Sergio

  111. Massimone, io resto per la prima. Le ho guardate come se avessi un microscopio in mano e confermo. La prima. Con qualche riflesso rosso sangue ci starebbero bene anche due fotoritrattini di Dido’ e Salvuzzo… eh eh eh… piccoli ma presenti, tipo francobollo, ottimo per ospitare il timbro postale… eh eh eh…

  112. (Fuori argomento)
    Massimo, nelle bozze aggiungi anche quei due particolari, per favore. Grazie. Ciao.

  113. P.S. Per tutti – soprattutto i nuovi arrivati:
    Qui a volte ci si diverte, si sdrammatizza, senza mai far sul serio. Non mi sento ipocrita, magari un po’ spiritoso, ma lo si sa che scherzo e non ferisco. Non mi permetterei mai, ne’ con chi conosco personalmente ne’ con chi ”interloquisco” in luoghi virtuali, perche’ il rispetto e’ cosa basilare che noi tutti di Letteratitudine mettiamo in pratica. Anche se ci prendiamo bonariamente in giro.

  114. Ultima cosa per Maugger:
    ”Il maniaco e altri racconti” ti potrebbe far fuori, dici tu? Allora te lo traduco in dialetto, cosi’ riuscirai a leggerlo… eh eh eh…

  115. Massimo, ero passato per salutarti ed ho trovato questa “festa di Letteratitudine”. Sono felice per te, per questa iniziativa e per quanto essa rappresenta. Il tuo contributo alla voglia di leggere e confrontarsi è stato prezioso. Ci ha fatto conoscere libri e persone e sono nate anche delle amicizie.
    In effetti non si capisce cosa significhi l’incipit del libro. Quanto alla copertina, preferisco la 3. Tuttavia mi permetto di segnalare il valore iconografico del colore della tua camicia azzurra. Non privartene !
    Un abbraccio

  116. @Sergio Sozi,
    del Cyrano ho una edizione “Newton Compton”, tradotta da Franco Cuomo: quale è migliore? Chiedo al critico esperto.

    Però ora leggo che questa è la prima traduzione, dopo quella di Giobbe, chiesta a Cuomo da Scaparro per la messa in scena dello spettacolo, ergo è anche questa una traduzione discreta, o no?

  117. Evviva gli editori coraggiosi, evviva la resistenza quotidiana e operosa che ha mille volti nell’essere e nel fare.
    IO VOTO SENZ’ALTRO LA COPERTINA NR. 3 adeguatemente calibrata tra soggetto e moltiplicazione. Un post-pop, neo -trans, simil-camp (guys, I’m joking!).
    Un sorriso,
    Mariella

  118. @MASSIMO E TUTTI GLI AMICI DI LETTERATITUDINE:

    Su come desidererei che fosse impostata la copertina del libro, idea che ti fa onore, caro Massimo, e della quale ti ringrazio vivamente, io avrei un’altra immaginazione, nella quale il valore cognitivo-sociale di Letteratitudine verrebbe posto maggiormente in risalto.
    Precisando, penso a un quadro contenente i simboli moderni del progresso umano: filosofia, scienza, tecnica e medicina..
    Posti sotto di loro, o anche collocati al centro, piccole figure umane intenti ad assumerli e trasferirli in forma letteraria comunicativa al gregge rimasto fuori e non ancora attirato dal loro valore per l’intera società moderna rivolta verso un futuro solidale e per questo evoluto attraverso la scrittura e lo scambio di cognizioni ed esperienze.
    Massimo starebbe in mezzo a loro nella posa che ben conosciamo di persona attiva, giovale, aperta ed interessata a raggiungere ognuno che incontri sul suo cammino, e dalla quale traspare una lieve forma di timidezza che lo rende raggiungibile e ricercabile.
    Saluti
    Lorenzo

  119. Caro Massimo, sono contenta che anche questo tuo progetto vada a buon fine e ti faccio tanti in bocca al lupo. Io sono più assidua lettrice di Letteratitudine e non intervengo spesso, perchè mi considero migliore come ascoltatrice che come opinionista( per non dire che faccio del dubbio religione e anche i miei libri sono domande di cui nemmeno mi interessa la risposta); tuttavia sono a tua disposizione se eventualmente avessi bisogno di un problematico contributo.
    Letteratitudine è una grande risorsa per chi ama la letteratura e abbia voglia di auscultare il cuore dei lettori “veraci”.Il contributo poi di persone di grande spessore autoriale e morale come Andrea Di Consoli, intellettualmente virtuose come Antonella Cilento, sagaci come Sozi o Maria Lucia Riccioli, brillanti come Maurizio De Giovanni,( e tutti gli altri che a far le liste ti fai antipatie e io non sono tattica nè nella scrittura nè, purtroppo, nella vita) sono fondamentali. Ancora un mondo di auguri. E poi, magari, ci vediamo a Napoli per presentarlo, il libro. Per quello che riguarda la copertina, la prima forse è quella che preferisco, tuttavia non mi hanno mai fatto scegliere nemmeno le copertine dei miei libri e comunque, dopo mille dubbi , sono stata soddisfatta dei risultati.
    Cordialmente

  120. BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI.

    – @Maugeri…

    …- “Mettiamola così. Io esisto perché devo esistere, e non perché lo devo a qualcuno. Considero questa premessa essenziale e la espongo a scanso di equivoci. Se qualcuno ci resterà male mi dispiace… ma nemmeno tanto, per la verità. Mi riferisco in particolare all’uomo con la camicia celeste” – .


    Intrigante questo incipit(ma chi lo capisce?…).
    Mi sovviene un dubbio…
    Ma se l’uomo con la camicia celeste, la sostituisce con la “gialla”, un tizio qualsiasi, con chi se la deve prendere?
    (bravo, era pure ora di cambiare la camicia : anche i pappici iniziavano a soffocare!…).
    Un caro saluto


    @Maugeri,

  121. Caro Massimo
    oggi si insiste quasi obbligatoriamente ad uscire dai soliti canoni classici delle copertine con grafica capogiro.
    Se queste tre copertine, fossero state proposte da una piccola e sperduta copertinista di piccola editoria, sarebbero state sicuramente cestinate.
    Sconvolgere graficamente un viso così dolce e bello (e non sono i soliti mielosi complimenti) che avrebbe fatto da solo la copertina non mi sembra ben fatto.
    Comunque sia, ti faccio i miei più cari auguri per il libro che acquisterò sicuramente e miei complimenti per l’idea.
    elena migliorini

  122. Caro Dido’,
    purtroppo nella francesistica sono un po’ indietro – mi occupo in prevalenza di Letteratura nostra. Dunque del Cirano ho letto solo la versione che ho citato, del 1917 (e, nota bene, allora stampata dall’editore napoletano Pierro) – la quale comunque mi sembra veramente ottima, anche forse perche’ realizzata in un’epoca in cui gli scrittori facevano gli scrittori e gli altri facevano la propria professione; pertanto la qualita’ era altissima, anche delle traduzioni.
    Ciaobello
    Sergio

  123. Caro Massimo,
    E’ qui la festa? Complimenti a tutti gli amici di scrittura, ché sento l’evento elettrizzarci nessuno escluso: sto immaginando il nostro leader Mauger, pronto a scrivere un racconto teatrale prendendo spunto dal vol.1 che verrà pubblicato.Tutti in scena quindi!
    Scusa Massimo, non ho capito se il sommario del libro elencherà gli argomenti trattati e con quale criterio?
    La copertina N.1 potrebbe avere il senso “Letteratitudine’s Massimo Maugeri” è per te che sei,notoriamente discreto, supert-partes opterai come per la maggioranza per la copertina N. 3, forse.
    Baci & Abbracci all’ideatore del blog,all’editore, all’Avvocato pittrice e a tutti Noi:vanitosi che non siamo altro, forse!
    Luca Gallina
    P.S. Non per ultimi,Abbraccissimi & Bacionissimi:a tutti i bambini che ne beneficeranno delle idee che circolano in questo blog: di grand classe!(come dicono a Radio Montecarlo, la mia radio preferita).

  124. Cara Antonella del Giudice,
    tante grazie per l’immeritata stima riposta sul sottoscritto. Sono io a dover ringraziare Lei e tutta la ”brigata” di visitatori, commentatori ed autori letteratitudiniani, compresi quelli ”saltuari”. Fra i quali – oltre ai da Lei citati – mi onorano della propria presenza (cito solo, per scarsita’ di memoria anagrafica, coloro coi quali ho colloquiato su questo blog): Ferdinando Camon, Sabina Corsaro, Marco Gatto, Silvia Leonardi, Miriam Ravasio, Enrico Gregori, Francesco Di Domenico, Pino Imperatore, Gianfranco Franchi, Roberto Alajmo, Maria Teresa Santalucia Scibona, Wu Ming Uno e Tre, Renzo Montagnoli, Gaetano Failla, Gianmario, Luca Gallina, Lorenzo Russo, Eventounico, Carlo S., Franco Romano’, Francesco Giubilei, Gea, Laura Costantini, Sergio Rilletti, Salvo Zappulla, Rossella, Gordiano Lupi, Zauberei, Barbara Gozzi, il gruppo di Viadellebelledonne. L’editore della Azimut di Roma e i suoi collaboratori – creativi, redattori, grafici e stampatori.
    E tutti quelli che ho obliato – solo momentaneamente!
    Cordialmente Suo
    Sergio Sozi

  125. colgo l’occasione per salutare massimo, l’Uomo con la Camicia celeste, nel suo ‘ambiente naturale’ (invece che per e-mail)
    e saluto tutti i letteratitudiani, che ho imparato a conoscere lavorando a questo nuovo libro Azimut – tanto che, devo dire, qui sembra di essere tra vecchi amici!
    la conoscenza si farà reciproca, spero, perchè mi riprometto di tornare spesso su Letteratitudine, anche da semplice lettore.
    il blog è interessantissimo e coloro che vi partecipano sono impagabili (di questi tempi, poi, una vera boccata d’aria, eh)

    godetevi la lettura di “Letteratitudine – il libro” (è quasi finito, tra poco… ‘nascerà’) e CI VEDIAMO PRESTO
    ciao massimo
    da
    massimiliano

  126. Grazie per i saluti, che ricambio di cuore, e per il Suo egregio lavoro, Massimiliano Felli.
    Sozi

  127. ah,
    e un saluto particolare a Franco Romanò!
    che non vedo da tanto tempo (ma spero si ricorderà di me)…
    sicuramente ci sarà occasione per incontrarsi di nuovo, magari a Più Libri più liberi.

    grazie ancora a tutti per l’incoraggiamento
    a presto
    massi

  128. grazie mille a Sergio Sozi
    la sua rubrica sulla Gerusalemme è stata interessantissima (prima che editor bisogna essere lettori appassionati, no?)
    e naturalmente non oso il “tu” ma sarei ben felice di poter abbandonare il “lei”…
    complimenti, davvero
    massimiliano

  129. Caro Massimiliano Felli,
    allora abbandoniamolo pure, ‘sto ”lei” – vestito di rosa mi sento in imbarazzo. Grazie a te, dunque. Io l’articolo ”La rabbia delle stelle – piccole notazioni tassiane in ritardo” l’ho scritto in onore di chi e’ veramente immortale, dunque i complimenti li giro a Torquato Tasso, al quale non sono degno neanche di versare il vino nella coppa, come Ganimede.
    Saluti Cari
    Sergio

  130. Dimenticavo Morena Fanti. Ciao, Morena! Voti anche tu per la prima copertina? Dai, facciamo una pattuglia di ”primari”!

  131. @Sergio. Sei diventato una star. Ci tengo a precisare che io interagisco, scherzo, sfotto, mi prendo gli sfottò, soprattutto con le persone che stimo e reputo dotate di senso dell’umorismo, cosa assai rara di questi tempi. E tu sei un simpaticone, oltre che una persona di profonda cultura (questa sviolinata ho voluta fartela per coalizzarci contro Maugeri)

  132. Sozi mi fa sorridere quando ringrazia tutti i commentatori che lo onorano della propria presenza. Sembra il padrone del sito. Secondo me brama di sostituirsi a Maugeri. Dicci la verità, Sergio, quanto daresti per esserci tu in copertina?
    Occhio, Massimo, che ti fa fuori davvero 😀
    Voto la tre.

  133. E dimenticavo Simona Lo Iacono – o meglio la consideravo ”dato acquisito”. Ciao Simona, a quando altri ”semi di fave” dalla tua mano narrativa?

  134. Salvuzzo,
    lo sapevo gia’ – altrimenti non mi sarei permesso. E la stima e’ reciproca.

    Ste,
    io sono cattolico e fra i miei principi morali c’e’ quello di ringraziare le persone alle quali voglio bene. Inoltre questa e’ tutta gente che scrive bene, dunque sono onorato di essere in loro compagnia. Comunque lo ”starsystem” non mi appartiene: sono uno che gioca a briscola con sua figlia e beve il vino buono con gli amici – quelli che ringrazia aretoricamente. I ringraziamenti a Maugger sono ovvi, lui conosce la mia gratitudine come anche i miei commenti non sempre in linea con le sue scelte. Ma aver opinioni diversi non significa rinunciare ad amare la gente.
    Ciao, cari
    Sergio

  135. P.S.
    I miei ringraziamenti avevano colto l’occasione offertami da Antonella del Giudice, che aveva cominciato – vedi sopra – ringraziando me. Allora ho voluto completare la sua lista.

  136. Ste, e io ti dedico questa:
    ”Il suo manto Amor con nastro – al bel collo di alabastro – leghi e facciami il coppier”
    (Anacreonte, trad. U. Foscolo, 1794)

  137. Non ti e’ piaciuta? Allora quest’altra, visto che e’ calato il sole – poi torno a lavorare:
    ”Rifletti quando e’ notte. La mente di notte e’ piu’ acuta”
    (Focilide)
    Ciao, Ste!

  138. La copertina da me preferita è la Seconda: “Letteratitudine’S Massimo Maugeri”.E’ giusto che in copertina ci sia l’ideatore e curatore del blog; è come associare Microsoft a Bill Gaetes: scusate se è poco!
    (Nel mio precedente intervento ho dimenticato di segnalarlo e comunque ho confuso la seconda copertina con la prima scrivendo a Massimo.)
    Luca Gallina

  139. Buccimpero, se oltre al lei e al voi abbandoni anche il tu e il loro non ci resterà che comunicare a segni…o a strombazzate, e qui, lo sappiamo, con la tua buccina sei imbattibile. Saluti anche a Salvo: mi sembra che come sicari (dei musi lunghi e troppo seri) siate imbattibili. Viva le camicie azzurre!

  140. Chi e’ con me per la prima copertina? Vi prego… aiutatemi!
    Sergius Disperatus (alias Buccimpero)

  141. P.S.
    Salvuzzo l’ho conosciuto in un posto emoliente dove si suonano cacofonie assolutamente imperdibili ed obbligatorie: l’Inferno. Da buoni dannati facciamo dannare anche il Maugger (”per reciprocita”’, si dice, vero?).

  142. P.P.S.
    Il Maugger, ora, sta sudando le sette camicie (azzurre) sul libercolaccio letteratitudinesco. Diamogli un po’ di ”pillotto” come si diceva a Roma.

  143. @Gianmario. Mi sembra di aver capito che sei siciliano. Di dove, per l’esattezza? Io giro in lungo e in largo la Sicilia, chissà che non possa capitare che TU mi offra un caffè (anche un pranzo, crepi l’avarizia).

  144. Ciao, Luca bello,
    non dirmi che sei anche tu con la ”maggioranza immorale” che vuole la terza copertona. I copertoni non sono mica copertine…

  145. Salvo,
    se vieni a Lubiana ti offro un pranzo a casa mia: Terzo Girone a destra dopo quello dei Golosi, poi sempre dritto fino al cavalcavia sopra il Fiume degli Scrittori Ardimentosi. Appena arrivi ti offro carta e formaggio con vino dei Colli del Mon-ferrato (nel senso di galeotto) e contorno di inchiostrarelli al gonzo fritto. Poco per un sodale di Dante…

  146. Grazie Sergio, sapevo che hai un cuore d’oro. Stasera stesso preparo il camper. Guarda che siamo in tanti: tra figlie, generi, nipote, la nonna e la suocera arriviamo a dodici. Ottima occasione per visitare una settimana quei posti incantevoli. Approfittando della tua generosità, ti lascio in consegna la nonna (forse anche la suocera) durante il periodo della nostra vacanza.

  147. @Massimo
    Ora sono più tranquillo e… 😉 Insensibile!

    Dove vengo a farmi fare la dedica?

  148. Copertine così inflazionate… Suggerirei qualcosa di più ‘fresco’, o almeno ‘usare’ 4 volti se si rimane su Warhol, altrimenti sembra che Massimo se la suoni e se la canti (certo ha fatto nascere lui ‘letteratitudine’, ma senza ‘gli altri’ non si sarebbe qui a cercare una copertina che ‘apra’ anche agli altri protagonisti del successo!)

  149. Uau! Ancora commenti?
    Grazie a tutti.
    Scusate l’assenza, ma sto rivedendo le bozze del libro. E questo è pure il motivo per cui non ho ancora aggiornato il blog con un nuovo post.

  150. Intanto saluto e ringrazio l’ottimo Massimiliano Felli, editor di Azimut.
    Massimiliano si sta sobbarcando un lavoro durissimo e lo sta svolgendo in maniera egregia.
    Benvenuto, Massi!

  151. Poi procedo dal basso in alto, cominciando con il ringraziare e salutare l’amico Paolo Cacciolati… candidato a vincere il premio di miglior neopapà dell’anno:)

  152. @ Marco
    Caro Marco, grazie per il tuo commento. E benvenuto a letteratitudine (è la prima volta che scrivi?).
    A me le copertine – per la loro impostazione – mi sembrano tutt’altro che inflazionate. Viceversa, mi sembrano innovative (ma ognuno ha i suoi gusti).
    Riguardo alla mia immagine in copertina (per quanto essa sia trasfigurata), non ti dò torto. Il motivo della scelta l’ha spiegato Adriana Merola (vedi commento del 25 Ottobre 2008 alle 2:46 pm). E per me andrebbe benissimo anche una copertina senza “l’uomo con la camicia celeste”. Anzi, mi sentirei meno in imbarazzo (Guido, Adriana… che ne dite?).
    Però il tuo commento mi dà l’occasione per ribadire un concetto che per me è fondamentale. E su cui non ho nessun dubbio.
    Scrivi: “certo ha fatto nascere lui ‘letteratitudine’, ma senza ‘gli altri’ non si sarebbe qui a cercare una copertina che ‘apra’ anche agli altri protagonisti del successo.”
    Per me gli unici (e non altri) veri protagonisti del piccolo successo di questo blog sono le migliaia di persone che lo leggono e i tantissimi che scrivono lasciando i loro commenti. Senza di loro sia io, sia gli amici “titolari di rubrica”, come li chiamo io, a cui ho offerto spazio ci troveremmo davvero a cantarcela e a suonarcela tra noi.
    Non è retorica. Lo penso davvero.

  153. Tutti gli altri, da Salvo, a Sergio, da Pippo a Luca – fino a Gianmario (e anche Gordiano e Andrea Borla) – li avevo già ringraziati.
    O no?
    Urca, non mi raccapezzo più.
    🙂

  154. @ Elena Migliorini
    Cara Elena, io ti ringrazio molto per i complimenti.
    Però, onestamente, se guardo la foto in alto a sinistra vedo solo uno con lo sguardo da pesce lesso. E con l’aggravante di indossare una camicia celeste (sbottonata per giunta).
    Secondo me – se proprio devo stare in copertina – ci sto molto meglio trasfigurato… così come ha ben fatto la bravissima Adriana (e dietro mia richiesta).

  155. @ Gianni
    Sul senso di quell’incipit…
    Hai ragione, nemmeno io l’ho ancora capito. Però ho come la sensazione che qualcuno – con quell’incipit – stia cospirando contro di me…
    Vedremo!
    🙂

  156. Un saluto e un ringraziamento all’amica scrittrice Antonella Del Giudice.
    Sì, mi piacerebbe presentare il libro a Napoli. Moltissimo.
    Avrei la possibilità di incontrare così tanti amici…:)

  157. @ Lorenzo Lorenzerrimo
    A proposito della tua idea di copertina, scrivi:
    “Massimo starebbe in mezzo a loro nella posa che ben conosciamo di persona attiva, giovale, aperta ed interessata a raggiungere ognuno che incontri sul suo cammino (…)”
    Grazie di cuore, Lorenzo caro.
    Ma guarda che non sono il Messia.
    E Joan Lui lo ha già interpretato Celentano.
    🙂

  158. Ho appena concluso e mandato per posta elettronica la mia traduzioncina. Uff. Una faticatina interpretativa – ma dopotutto piacevole: si trattava della presentazione di un vino sloveno al pubblico italiano e c’era anche un testo un po’ vaneggiante ma anche poetico. Ho pensato che l’autore avesse assaggiato diverse quantita’ del prodotto, prima e durante la scrittura dell’originale. Beato lui! Massimone invece attinge alle nostre estenuate menti e manco ce baga da bbeve! Dacce er vino delli Colli, Maugger!

  159. …o almeno dacce quarche anticipazzzzione sugli ”inediti” che troveremo ner libbbbrone, aoh!
    Va be’ ‘Notte a tutti, gente
    Sergio

  160. P.S.
    …E inoltre io saprei qualcosa d’interessante sulla prossima traduzione slovena di alcuni romanzi italiani recenti. Ma non vi dico niente perche’ son malvagio e perche’ gli editori qui stanno sul chi vive, dunque ”zitti e Mosca”… eh eh eh…
    Sono cotto e vado a letto.

  161. Ciao Sergio!…E un bacio a moglie e bimba.
    E poi un abbraccio a Massi che si sta sobbarcando una fatica micidiale a vantaggio di tutti!
    Buona giornata!

  162. come ho già detto tutte le copertine sono molto belle, ma insisto sulla tre perché mi colpisce particolarmente.
    poi non sono d’accordo con marco. se dovessimo scegliere un’immagine rappresentativa di questo blog è senza dubbio quella simpatica foto di massimo. inoltre, trattata in quel modo che a me piace molto diventa cosa altra dalla stessa fotografia. e quell’immagine non è più massimo, ma una specie di icona simbolica.

  163. @Massimo..
    Chi osa cospirar contro di te, giovincello umile e volenteroso…
    Che costoro passino da queste parti : li ”atterreremo’ con le “sacchette”!


    “Devi” -presentare il libro a Napoli, ho un buon investimento da fare…
    -” Massimo, cortesemente, vuoi vedere se i fari anteriori sono accesi?…
    Oddio, è scappata la prima?!…”-
    (Identità Distratte)

  164. Caro Massimo,
    è possibile sapere quali sono gli argomenti previsti nel vostro sommario antologico e qual é il criterio? O forse sarà una sorpresa per tutti Noi che non puoi anticipare?
    Grazie e complimenti per il tuo impegno costante e di qualità,
    Luca Gallina

  165. Caro Sergio,
    mi chiedi di votare la prima copertina? Ho riletto a ritroso gli interventi e la nostra Miriam Ravasio,che saluto e abbraccio, artista a tutto tondo,forse, potrebbe aderire avendola già apprezzata precedentemente e io non so dire di No!
    Un abbraccio e spero di leggerti presto: hai considerato di pubblicare con Azimut? Io per il momento mi godo gli yacht del cantiere Azimut, entrato in compartecipazione con Baglietto – prestigioso cantiere navale di Varazze(Sv.) -, certo sono ospite di amici, come sempre!
    Ciaoooo,
    Luca Gallina

  166. @ Luisa, Gianni e Luca e Sergio:
    se devo essere sincerissima (come è nelle mie abitudini) le copertine non mi piacciono, nemmeno una; ma dovendo scegliere opterei fra la seconda con alcune modifiche.
    Ridurrei le immagini (condivido con le osservazioni di Luisa, a proposito della figura di Massimo come icona). Sostituirei l’azzurro sbiadito del fondo con un colore più corposo, anzi per pastorizzare l’insieme userei il nero Warhol, ed eliminerei anche il grigio sostituendolo con un colore di sintesi, orientando la scelta fra il verde cobalto delle luci o il rosa carnicino carico o addirittura un rosso polveroso. Insomma, scurirei. Scuro come lo schermo del pc quando è spento.
    Però, siccome mi sono anche stancata di andare sempre controcorrente: fate voi, io le voto tutte o nessuna, che poi è la stessa cosa.

    Un abbraccio a tutti !
    🙂

  167. ciao miriam, a me le copertine piacciono e come ho detto preferisco la tre.
    il nero warhol?non sapevo esistesse il nero warhol…….
    cos’è? 🙂

  168. @ Luisa
    è proprio il particolare uso del nero a conferire l’ effetto di dilatazione e isolamento delle immagini, caratteristica inconfondibile delle xerigrafie di Warhol. Soprattutto dal 1963 in poi.
    ciao
    😉

  169. @Miriam…
    a dire il vero, a me nessuna delle tre ha dato d’impatto l’idea identificabile col libro. Avrei preferito qualcosa più da …”cilindro estratto dal cappello”. Nel senso, che dall’idea di Massimo e dal computer uscissero parole e libro, o qualcosa di simile insomma. Ma non è mio mestiere, nè ho inclinazioni verso la grafica e il disegno, e ho scelto “la trè!”(per dirla alla Mike) perchè lui si sporge e guarda nell’obiettivo, il che mi da un’impressione di qualcosa che si accosta a quel che preferivo.

    (un parere più tecnico puoi darlo soltanto tu, però una copertina, come ogni confezione, è importante : dà la sensazione del contenuto e mira ad un pubblico preciso(ma credo che alla Azimut conoscano il loro mestiere)

    Un caro saluto

  170. @ Gianni,
    stai buono, la mia strada è lastricata di buone intenzioni intese male. C’è sempre da considerare i “termini” entro cui ha lavorato o dovuto lavorate, il grafico. Quando si deve rispondere a più cose è sempre molto difficile trovare la via giusta…e quella foto di Massimo non è appunto “il massimo” di Massimo, che lì è quasi irriconoscibile. Mi limito a dire che il grigino e l’azzurrino di fondo contrastano con l’effetto Warhol: ci vedrei colori più scuri. Ma io, non ho vincoli e vado a ruota libera. Lasciamo fare all’editore e che il grafico non se la prenda con me per quello che ho scritto.
    Salutoni, miriam
    🙂

  171. Un ringraziamento anche agli altri amici.

    Appena “Azimut” avrà deciso – credo, anche sulla base delle vostre preferenze – vi rivelerò quale, tra le tre copertine, è la mia preferita.
    (Magari si potrebbe pensare a una copertina senza icona “mauger-warholiana”… ma mi rimetto alle scelte della casa editrice).
    Intanto voi continuate esprimere le vostre preferenze, se lo credete.
    The first one, the second or the third…
    (si scrive così???)

  172. @Massimo
    lo so che non lo sei, essendolo io, e avendoti lasciato il ruolo per un momento.
    Ma, non te ne eri accorto? Scherzo naturalmente, ma ritenevo doveroso mettere in risalto la tua persona, ideatrice di questo bel circolo, dove ci troviamo tutti bene, anche confrontandoci a volta con poco garbo e cortesia.
    A me piaceva la mia idea della portata sociale del circolo, della scienza umana che ha raggiunto un livello elevato e non smette di illuminarci continuamente con le sue scoperte. Al confronto l’essere umano, rimasto piccolo, cioè umile e prudente delle sue scoperte e qualità, attitudini indispensabili per continuare a progredire e raggiungere saggezza e veggenza.
    So benissimo, che senza di noi tu non avresti potuto realizzare Letteratitudine, ma ritengo doveroso renderti omaggio per la tua idea e volontà di realizzarla. So anche benissimo che è una gran fatica moderarla.
    Un caro saluto.
    Lorenzo
    PS) Celentano è un affarista come molti altri.

  173. Premesso che a me le copertine piacciono ed ho già votato per la 3, il commento di Lorenzerrimo mi a fatto venire un’idea. Perché non proviamo a immaginare noi una copertina,così,per gioco?Soggetti, colori e tutto.

  174. Nota di servizio. Pare che l’ufficio stampa della Azimut abbia diramato il seguente comunicato: a seguito del dibattito svoltosi su Letteratitudine, considerato che l’orientamento generale sia per la foto di Massimo in copertina e visto che le opinioni su quale delle tre scegliere siano discordanti, la casa editrice ha deciso di rompere ogni indugio: in copertina andrà la foto di Maugeri in versione integrale. NUDO, COMPLETAMENTE NUDO, per la gioia delle sue fans (e di qualche fans: Gianni e Didò)

  175. Si’, Salvo, ma tu hai censurato una parte del comunicato, quella finale:
    ”L’incasso delle vendite del libro, pertanto, verra’ interamente devoluto all’Associazione Italiana per la Tutela dell’Orso Bruno”.

    Scherzi a parte. Ho appena letto da qualche parte una classifica italiana dei blog letterari e Letteratitudine non compare. Poi, visitando quei blog per vedere se sono veramente tanto popolari, ho visto, stupefatto, dei blog con post seguiti da sette otto, massimo trenta commenti (molti in verita’ con due tre commenti). E quelli sarebbero i primi in Italia? Allora Letteratitudine cos’e’, il primo in Europa?

  176. P.S.
    Secondo me, dunque, in realta’ NON ESISTE una affidabile classifica di frequentazione dei blog letterari italiani. Questo la dice lunga sulla considerazione che il nostro Paese ha per i libri e la cultura.

  177. Ciao, Zau,
    perche’ non vi mobilitate voi del ”nucleo romano di Letteratitudine” per trovare modo di presentarlo nella capitale? Cosa ne dici, Zau?

  178. Come rapporto commenti/post letteratitudine credo che sia il number one tra i blog letterari. Ma le classifiche in genere considerano altri parametri: il n. dei post pubblicati e i link esterni ricevuti. I due parametri vanno di pari passo. Più post pubblichi, più link hai, più scali le classifiche. Sempreché il blog sia iscritto alle classifiche. Ci sono blog che pubblicano anche 5 post al giorno, proprio per le classifiche. E poi ci sono dei trucchetti.Comunque, Maugeri dovrebbe pubblicare più post secondo me
    Voto la copertina n. 1

  179. Grazie per le delucidazioni, caro Fausto. Insomma confermi quanto ho espresso tre commenti sopra: non esistono classifiche reali, ergo veritiere ed affidabili, per sapere quanta gente visiti i blog letterari italiani e dunque poter capire quali siano i piu’ letti.
    Saluti Cari
    Sergio

  180. P.S.
    Se qualche mago riuscisse a rendere il giorno di quarantotto ore forse Massimone riuscirebbe a seguire la tua idea – evitando la fucilazione familiare…

  181. @Salvo Zap,
    sei organico ad un complotto masso-siculo che intende soverchiare il dominio letterario mitteleuropeo con una figura virtuale creata artificialmente: Massimo Maugeri non esiste!
    Con una sapiente alchimia elettronica, realizzata nello studio di Eugenio Scalfari (si notino alle spalle del manichino le copie della collezione “La Repubblica”), avete creato questo Frankenstein delle lettere, usando il Celeste-Vucciria per la camicia e il nero-lupara per i capelli.
    Non cercare di produrre foto ignude dell’androide, sappiamo benissimo che sono quelle di Santuzzo Cucinotta, il cugino senza tette della Mariagrazia, che esordì nel cortometraggio “La Tonnara nuda”, tratto dal romanzo “Vizzi na crozza” di Tommaso da Mezzojuso.

    E posa quel cannolo, alle 8 del mattino! Zappulla, la panza! La panza!

  182. ma guarda chi c’è, uno fa un giro e chi incontra… quel girandolone di frank.
    Ciao didò, ho letto le tue nove righe e mi gira la testa, come fai fratello alle 8 del mattino a partorire simili facezie… ho scritto facezie perché siamo su letteratitudine 🙂
    stefano

  183. @Didò. comme cacchio hai fatto a indovinare che stavo mangiando un cannolo? Per lo spavento mi è caduto dalle mani!!!

  184. Salvo, era un cannolo sintetico come il Maugger descritto da Dido’ o sei uno ”vecchio stampo” che si pappa ancora i cannoli veri per far diventare gialli d’invidia gli italiani all’estero come me?

  185. P.S.
    Nelle copertine, il ”nostromo” sembra proprio fatto di gomma e tessuto artificiale, quelle stoffe cangianti che servono alle soubrette per deviare l’attenzione dai particolari cellulitici delle coscie… eh eh eh…

  186. @Sergio. Ti stai scatenando. Io credo che didò sia deleterio per questo sito, ha la capacità di contagiare persone serie come te e me e trascinarle allo sproloquio. Si parte con Dante e si finisce a parlar di cannoli. Che scempio! Che vilipendio alla cultura! Mi rifiuto di continuare su questo tono.
    (Comunque: era un cannolo alla ricotta, di quelli buoni, come solo in Sicilia li sanno fare).

  187. @ Zauberei
    Cara Zau, intanto dovrei essere a Roma per la fiera “Più libri, più liberi”. Che tutti gli amici si preparino a incontrarmi, dunque!
    Ovvero… potete cominciare a raccogliere pomodori, se volete.
    Il rosso del pomodoro sull’azzurro della camicia restituisce un colore molto catanese.:)
    (Per chi non lo sapesse “rosso-azzurro” sono i colori di Catania… e del Catania calcio)

  188. @ Fausto e Sergio
    Questo discorso delle classifiche e del fatto che conviene pubblicare molti post (anche più di uno al giorno) me lo hanno fatto in tanti, giacché le classifiche sono costruite sul numero dei post e dei feedback (o link) di ritorno.
    Il punto è che:
    a) preferisco elaborare dei post “complessi” (anche dal punto di vista organizzativo… nel senso di coordinamento di contatti ecc.), anche se comportano un rilevante dispendio di tempo ed energie; soprattutto perché la caratteristica di questo blog è quella di essere “luogo d’incontro”.
    b) le classifiche mi mettono ansia.
    c) in ogni caso, ragazzi miei… più di tre post a settimana (al massimo… e quando va bene) non ce la faccio proprio a predisporli.

  189. @ Salvo
    L’idea della foto dell’autore nudo in copertina è abbastanza anzianotta.
    Per esempio l’hanno messa in pratica John Lennon e Yoko Ono quasi quarant’anni fa.
    Comunque sia… non tentare Azimut!!!
    (meglio precisare, non si sa mai) 🙂

  190. @ Didò
    Più che androide potrei essere un cyborg. In effetti ho qualche dente ricostruito.
    “Repubblica” mi ha regalato l’intera collezione “Novecento” proprio perché la mettessi in quella foto.:-)
    (La verità è che sono uno sporco collezionista)

  191. Giusto, Massimo,
    chi te lo fa fare di metterti a pubblicare post come un matto solo per farti notare da delle classifiche del tutto inattendibili? Per me Letteratitudine va ottimamente cosi’ com’e’.

  192. Salvo,
    sono io ad essere deleterio a me stesso, altro che Dido’. E i cannoli come quelli siciliani li ho mangiati per anni a casa mia, fatti da mia madre con la pasta arrotolata sui pezzi di canna. Con ricotta, pezzini di cioccolati e canditi. Dimmi tu: non sono quelli siciliani?

  193. Cari amici vicini e lontani,
    nuntio vobis (ecc.ecc.): abbiamo preso una decisione, e cioè, sia per gusto nostro, sia prendendo atto dei pareri qui espressi… beh, sembra proprio che la copertina di “Letteratitudine, il libro” debba essere la terza! Evviva. Siamo pronti a mandare tutto in stampa, con una dose incredibile di emozione.
    Grazie a tutti per aver partecipato a questo piccolo sondaggio… sono certo che non ci abbandonerete anche quando nascerà il nostro pargolo cartaceo.

    Ps. Riguardo alla copertina, su cui tanto si è detto e tanto ancora si dirà -è inevitabile, oltre che giusto-, mi preme solo sottilineare come io ritenga ingiuste e ben poco generose le critiche o i dubbi sulla scelta dell’immagine di Massimo in primo piano.
    Massimo va ringraziato, io credo, innanzitutto per la sua disponibilità a “metterci la faccia”, come sempre d’altronde ha fatto qui, sul blog. Credo sia questa la misura di tutto, no?
    E poi, ringraziato per l’ironia, per la voglia di mettersi in discussione, per la volontà di divertirsi divertendo.
    Senza mai trascurare, peraltro, che non abbiamo inserito una semplice immagine, ma un’opera pittorica, nata su una base d’interpretazione, di emozione, e di volontà comunicativa.

    Poi, va da sè: si sarebbe potuto realizzarla diversamente, in milioni di altri modi. E probabilmente anche migliori, ne siamo consapevoli.
    Noi abbiamo solo cercato di fare del nostro meglio, in organicità con la nostra filosofia, e con le nostre scelte…

    Un saluto forte a tutti!
    guido

  194. Mi preme ringraziare tantissimo Guido, Massimiliano, Adriana e tutta la Azimut per l’immenso lavoro che stanno svolgendo… e in gran fretta; perché l’obiettivo è quello di esser pronti per la fiera di Roma.
    Vi racconto solo questo aneddoto…
    Guido mi ha inviato il pdf (dovrebbe essere quello definitivo) del libro e la nota che andrà in quarta di copertina. La mail porta il seguente orario: 5,30 am.
    Gli dico: “Complimenti, Guido… sei molto mattiniero.”
    Poi scopro che ha lavorato tutta la notte senza neanche concedersi un’ora di sonno.
    Considerate che, peraltro, come vi ho già detto, Azimut ha aderito alla mia proposta di devolvere tutti i guadagni allo scopo benefico che vi ho accennato.
    Grazie, Guido.
    Grazie, Azimut.

  195. A proposito di ”Piu’ Libri piu’ Liberi” (ovvero la Fiera di Roma): si sa qualcosa degli ospiti della Settima edizione 2008? Io non ci sono mai stato… qualcuno potrebbe parlarmene?
    Grazie
    Sergio

  196. @Sergio. Io sarò tra gli ospiti. Non mi ha invitato nessuno ma ci vado lo stesso. Sarò nello stand dell’ editore Armando Siciliano, se qualche amico/ amica volesse passare a salutarmi, ne sarei felicissimo

  197. Sarei veramente felice di conoscerti personalmente Salvo. Solo che mi sa tanto che stavolta la ”calata in Italia” della nostra famiglia avverra’ solo – sempre se potremo – durante le Festivita’ Natalizie. Io adesso sto insegnando in tre scuole di lingue, traducendo e lavorando alla revisione di testi tradotti da altri. Inoltre scrivo e leggo, come faccio quotidianamente da vent’anni.
    Dunque salutatemi Roma, tu e Massimo, per il momento!

  198. P.S.
    Naturalmente appena potremo ordineremo almeno una copia del libro letteratitudiniano e lo promuoveremo come senz’altro meritera’.

  199. complimenti per l’idea del libro !!! saro’ contenta di leggere anche il mio nome, sperando ci sia !!!!
    per la copertina e’ bella la prima foto ma anche la terza !!!!!
    saluti cari a tutti – anna di mauro
    (per massimo: sono collega di silvia leonardi- tipo raccomandazione, no !! – mi piacerebbe veramente leggere il mio nome con qualche commento – avendoli piu’ volte inviati – e ne saro’ grata – comunque lo comprero’ lo stesso…..grazie)

  200. @…
    Copertina “3”. Deciso.
    Provvedasi urgentemente per un tir di Lexotan per il Salvo : aveva tanto sperato di vedersi in camera il calendario del Maugeri nudo!…

    (buonissimi i cannoli! Ma tu , Salvo, li sai apprezzare nonostante sia siciliano? O trangugi soltanto per abbuffarti?).

    Un saluto a tutti.

  201. @Salvo…
    Non so se posso(quand’è, 5-8 dicembre?). E poi ho un dubbio : chi pagherebbe il caffè?
    Un saluto

  202. Tanti auguri per il libro e per il successo dell’iniziativa a scopo benefico. Anch’io avrei scelto la terza copertina.

  203. Una provocazione per Massimo Maugeri. Dici che i commentatori del tuo blog sono fondamentali. Cosa faresti se improvvisamente non commentasse più nessuno? Continueresti a pubblicare?

  204. @…
    Penso che Letteratitudine sia come una pianta di cui Maugeri ha interrato il seme, chi commenta la innaffi e contribuisca a farla crescere, e il Massimo se ne prende cura(giardiniere come il bravo Concato).

    Però, Maugeri… sta pianta cresce troppo?! Non riesco più a sbirciare la dirimpettaia quando si spoglia!…
    (casuale riflessione : ma la “cultura”, è sublimazione delle pulsioni sessuali, o le rende più ‘sensibili’?).

  205. @ Salvo
    Penso di fare un salto a Roma per la fiera del libro (in un giorno tra il 5 e l’8 dicembre, e c’è anche un buon ponte festivo – lunedì 8). Mi piacerebbe incontrarti, insieme a Massimo, Gianni e altri amici di Letteratitudine, con “Letteratitudine – il libro” già pubblicato. Quest’estate sono stato in Sicilia per un viaggio rapidissimo (nemmeno tre giorni) e non mi è stato possibile passare da Sortino (non ti ho risposto su Viadellebelledonne perchè mi sembrava di fare “invasione di campo”). Ciao,
    Gaetano

  206. A Salvo: sono dì origini paterne lucane (Venosa).
    A Didò: ho dimenticato di inserirti tra i simpaticissimi sicari di letteratitudine, così come il Gregoriano che saluto.
    Al Navigero: anche stavolta l’hai condotta in porto, complimenti. Se poi, come dici tu, osservandoti vedi del pesce lesso… è pesce azzurro! Ciao.

  207. @Gianni- Gaetano. Bene. Ci conosceremo di persona a Roma. I caffè li pago io, è ovvio. Mi pare doveroso ricambiare il pranzo offerto da Gianni.

  208. @Gianni
    cultura non è soltanto sublimazione delle pulsioni sessuali, ma, ed io direi soprattutto, energia per controllarle e dominarle, onde procurino solo del bene.
    Cultura è apertura a tutto, ma soprattutto al differente mai immaginato, onde trarne i vantaggi, che procura poi il riuscire a coordinarli e regolarli secondo delle proprie necessità e possibilità.
    Bello il tuo paragone di Letteratitudine con una pianta. Attenzione a non innaffiarla troppo; qui sta il problema, di modo che tu ne abbia sempre un piacere a curarla e conservare la tua innata propensione di guardare anche altrove.
    Un caro saluto dall’innaffiatore di turno.
    Lorenzo

  209. @Massimo
    essendo ormai deciso tutto sul libro e la sua copertina, non mi resta che trattenere la mia curiosità fino alla sua consegna. Ne ordino, così, subito un esemplare.
    Cari saluti.
    Lorenzo

  210. Giorgio mi domanda:
    “Cosa faresti se improvvisamente non commentasse più nessuno? Continueresti a pubblicare?”

    Bella domanda! Risponderò più tardi (ora devo proprio scappare).

  211. Io al posto di Maugeri preferirei una bella femmina. Ma mica si puo’ aver tutto dai computer, no?

  212. Massimo mi sembra evidente che non è possibile dare alcuna anticipazione sugli “inediti”, ma sugli “editi” sarebbe interessante averla.
    Tieni conto che ogni autore/commentatore edito potrebbe impegnarsi a fronte di ciò a comprare qualche centinaia di copie… 🙂

  213. Dovevo una risposta a Giorgio.

    Premetto che ci sono blog, anche molto noti, che non consentono la possibilità di lasciare commenti. Inizialmente anche io, in certi post, inibivo i commenti. Perché lasciare sempre e comunque la possibilità di commentare (a tutti) è rischioso.
    Solo che questo blog nasce come “luogo d’incontro”. E in un luogo d’incontro lo scambio e la comunicazione sono l’essenza primigenia. Per cui, a un certo punto, ho deciso di lasciare sempre e comunque la possibilità di commentare.

  214. Ma cosa farei, caro Giorgio, se improvvisamente non commentasse più nessuno?
    Be’, innanzitutto mi domanderei il perché. Se dovessi arrivare alla conclusione che i post che propongo non interessano più a nessuno, è probabile che “allenterei” l’attività del blog per dedicarmi di più alla mia scrittura.
    Tutto qui.

  215. Caro Sergio, anch’io al posto di Maugeri preferirei una bella femmina. Attendiamo una risposta da Monica Bellucci (che è piuttosto belluccia, vero?). Se dovesse dire di sì, Azimut è pronta a rivoluzionare la copertina e a sostituire l’immagine dell’uomo con la camicia celeste con quella della bella e celestiale Monica.
    Incrociate le dita, maschi letteratitudiniani. 🙂

  216. Caro Evento, se ogni autore/commentatore edito acquistasse davvero centinaia di copie potremo costruire un orfanotrofio nuovo di zecca, lì in ex Jugoslavia. 🙂
    Scherzi a parte, la possibilità di essere presenti sul libro è direttamente proporzionale al numero e (credo) alla qualità dei commenti lasciati. E poi, dato che il libro abbraccia il periodo 2006-2008, i commentatori “anziani” avranno più possibilità di esserci rispetto a quelli “recenti”. E tu, caro Evento, sei un commentatore “anziano”, ergo…:)

  217. Massimo, ti ringrazio, ma senza falsa modestia credo che i “vecchi” a buon diritto debbano essere presenti. Forse Letteratitudine l’hanno un pò coccolata più che animata, è stata una casa comoda per tanto tempo.
    La domanda la ponevo in termini generali. Ho visto una domanda assimilabile e addirittura di maggior dettaglio della Mazzuccato. Credo si tratti di una domanda lecita.
    Quanto alla presentazione qui alla Fiera di Roma, sai già quale sarà il giorno della presentazione ? Vorrei esserci.
    Come pensi di presentare un libro su Letteratitudine senza la presenza di Sergio Sozi ? Senza di lui e senza la tua camicia azzurra, qualcuno potrebbe pensare di essere allo stand della Feltrinelli.
    Un abbraccio caro Massimo.

  218. Caro Massimo, è la seconda volta che commento. La volta precedente avevo scritto sull’articolo pubblicato sul libro di Alajmo ‘la mossa del matto affogato’. Non so se ti ricordi, ma per sbaglio avevo chiamato questo sito ‘letterattitudine’ invece di ‘letteratitudine’ e tu mi hai preso un po’ in giro. però secondo me ‘letterattitudine’ suona un po’ meglio 🙂

    Come ti scrissi allora, ti confermo che questo sito è una bella realtà perché lo conoscono tutti. Giro molto l’Italia e quando mi capita di parlare di libri con gente che conosce internet viene fuori il tuo sito e il tuo nome. Secondo me tutti gli autori che ospiti ti devono essere grati per lo spazio e la visibilità che gli dai. Io ad esempio molti di loro non li conoscevo e li ho conosciuti grazie a questo sito. per questo non sono d’accordo con il mio omonimo che ha scritto qua sopra, quello che parla di copertine inflazionate. Ti auguro buona fortuna. te ne meriti tanta.
    Marco Vinci

  219. letteratitudine o letterattitudine?
    sto leggendo “le aziende invisibili”. nella sua prefazione marco minghetti cita massimo e letteratitudine. però anche lui anziché scrivere letteratitudine, scrive letterattitudine. con la doppia t.
    massimo, che sia il caso di cambiare nome al sito 🙂

  220. eventounico, a me il commento della mazzucato era parso un tantino acido. ma forse è stata solo la mia impressione sbagliata.

  221. Caro Evento,
    i “vecchi” ci saranno… sta’ tranquillo.
    Per quanto riguarda i contenuti ti posso dire che il libro conterrà alcuni dibattiti con una selezione di commenti e alcuni inediti di cui non so moltissimo. Per esempio, continuo a non capire cosa significa: “io esisto perché devo esistere”!!!

    Non so se il libro potrà essere presentato all’interno della Fiera (credo che non ce la faremmo più con i tempi per prenotare una sala). In ogni casò sarò allo stand di Azimut (credo, ma darò conferma) sabato 6 dicembre.

  222. @ Evento e Luisa
    Su Francesca Mazzucato…
    Tranquilli! Francesca e io siamo amici. Ci siamo sentiti per telefono e ho avuto modo di rassicurarla. Francesca temeva che nel libro inserissi il nostro “Dirimpettai” senza chiederle il preventivo parere.
    L’ho rassicurata. “Dirimpettai” non farà parte del libro-letteratitudine (anche perché è una rubrica in comune tra questo blog e quello di Francesca), ma la Mazzucato sarà comunque presente nel testo.

  223. Come ho già precisato (forse per eccesso di zelo) ho chiesto le “liberatorie” agli autori di tutti i testi che finiranno sul libro. mentre ho provveduto a effettuare un “pubblico annuncio” per quanto riguarda i commenti.

  224. @ Marco Vinci
    Mi ricordo l’episodio del “letterattitudine”, ma la mia era solo una battuta affettuosa. Ti sono grato per i complimenti… ma qui non c’è nessuno che deve ringraziare me. Procediamo tutti insieme per portare avanti un progetto in cui io, per primo, credo molto.

  225. @ Luisa
    È vero, nella sua prefazione l’amico Marco Minghetti scrive “letterattitudine”.
    Ovviamente mi riferisco alla prefazione de “Le Aziende In-visibbili”.
    🙂

  226. Per Massimo Maugeri.
    Giusto per curiosità: ti sei rivolto ad altri editori prima di affidarti ad Azimut per questo progetto?

  227. Caro Luciano,
    ti chiedo scusa. Solo ora mi sono accorto di questo tuo commento.
    Ti rispondo con piacere.
    Non mi sono rivolto a nessun altro editore al di fuori di Azimut. Anzi, per la verità l’idea di questo libro è nata da una conversazione con lo stesso Guido Farneti. Ed è un’idea che si è manifestata in maniera contestuale.

  228. Cari amici, “Letteratitudine, il libro” è quasi pronto. Avrà 280 pagg., gran formato 17×24 e costerà 15 €.
    Ricordo che i diritti d’autore e i proventi dell’editore andranno a finanziare la “Casa della famiglia ferita”, una comunità mariana che gestisce un orfanotrofio in ex-Jugoslavia e che cerca di ricomporre famiglie andate in pezzi per via della terribile guerra.
    Chi lo desiderasse può già prenotare copie richiedendole ad Azimut libri ai seguenti indirizzi: guido.farneti@azimutlibri.com o guido@azimutlibri.com

  229. Grazie per la risposta. Che farai per promuovere il libro? Sono previsti tuoi tour di presentazione in giro per l’Italia? Passerai da Milano? Ci sono già delle date fissate?

  230. @ luciano:
    caro luciano, stiamo programmando la promozione del libro. per sapere le novità basta andare sul sito http://www.azimutlibri.com.
    però per essere aggiornato in tempo reale via mail (sia per questo libro che per le altre uscite azimutiane) scrivi a
    guido@azimutlibri.com
    e verrai inserito nella newsletter. Vedrai, sarà molto interessante.
    buona giornata (anche se piovosa).
    massimiliano felli

  231. Grazie, Massimiliano.

    Luciano, scusami… mi era sfuggito questo tuo commento.
    Sono più che disponibile ad andare in giro a presentare il libro, ci mancherebbe…
    Su questo punto ho delle cose importanti da comunicare. Solo che adesso devo scappare. Vi rimando a stasera (in tarda serata).
    Un caro saluto a tutti.

  232. Grazie del saluto, carissima maria lucia!
    (ti conosco bene, tramite i commenti inseriti nel libro – per inciso, anch’io sono un callasiano…)
    beh nel frattempo la possibilità di iscriversi alla newsletter è valida per tutti, naturalmente! anzi lo consiglio caldamente a tutti coloro che, come noi, amano i libri belli.
    come dicevo a luciano basta mandare una mail a guido.
    il libro è a distribuzione nazionale, come tutti i libri Azimut, quindi basta solo avere qualche giorno ancora di pazienza e… voilà.
    salutoni
    massi

  233. COMPLIMENTI ALL’UOMO CON LA CAMICIA CELESTE,
    OGGI 05/03/09 HO AVUTO LA POSSIBILITà DI ASSISTERE ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LETTERATITUDINE il libro” (GRAZIE ALLA PROF. E.S.); INIZIALMENTE CREDEVO SAREBBE STATA UNA VERA E PROPRIA PERDITA DI TEMPO, INVECE…
    RIENTRATA A CASA HO SENTITO IL BISOGNO DI SBIRCIARE NEL SUO BLOG;COMPLIMENTI ANCORA..
    PER ME è UN MONDO NUOVO E SONO FELICE DI AVERLO SCOPERTO(MEGLIO TARDI CHE MAI, NO?)

    ALESSIA P.

  234. Ciao a tutti… c’ero anch’io… e chi sarebbe potuto mancare?
    Il piacere più grande, oltre a quello di far festa al caro Maugger-Blue shirt Man e alla cara Simona Lo Iacono, è stato conoscere Rossella – pittrice e abituale commentatrice – e Sabina Corsaro, che ha fatto una bella disamina del romanzo di Simo.
    Il virtuale che diventa fisico, internet che recupera la realtà e la arricchisce venendone arricchito a sua volta.
    Elvira Seminara, brillante come sempre, ci ha offerto delle riflessioni acute e interessanti su giornalismo, rete e letteratura.
    Si è parlato di rapporto tra diritto e letteratura, le due “anime” della Lo Iacono, magistrato e scrittrice.
    Pubblico numeroso e attento, amici carissimi tra cui la grande Maria Attanasio, che rappresenta il meglio della letteratura siciliana e ha parlato di lingua come espressione e comunicazione…
    Luigi La Rosa e i suoi “allievi” catanesi, sempre presenti e affettuosi…
    Bellissimo e ad maiora!
    🙂

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