Cari amici,
mi prendo qualche giorno di vacanza, ma vi invito – nei limiti del possibile – a continuare a essere presenti sul blog. Come? Magari raccontando le letture estive e – perché no? – riportando una o più frasi del testo con cui si è scelto di condividere tempo ed emozioni.
A proposito, che libro state leggendo adesso?
Non so se avete notato. Sulla colonna destra del blog, in basso, trovate la dicitura “Post permanenti”. Si tratta di alcuni post/sondaggio che vi ho proposto (propinato?) in questi mesi. Molti di voi li conoscono già. I nuovi arrivati, però, potrebbero dare un’occhiata e partecipare con commenti. Naturalmente non è esclusa la partecipazione ai “vecchi”. Anzi. Tutt’altro. Insomma, se potete, aiutatemi a tenere vivo il sito. Come ho sempre scritto – e detto – sin dall’inizio Letteratitudine è un open-blog. La sua vera forza siete voi che ci scrivete, sia come curatori di rubrica che come commentatori. Io sto qui a dirigere il traffico. E lo faccio con vera gioia!
Buon ferragosto a tutti!
Massimo Maugeri
Mi ero dimenticato di dire che sto ultimando la lettura del bellissimo e attualissimo “Neve” di Orhan Pamuk.
Qualcuno l’ha letto?
Sabato ho terminato la lettura integrale (dopo un anno) della Bibbia, con la guida di un sito protestante che suggerisce quattro letture qotidiane, fornendo le indicazioni dei capitoli e relativi versetti.
Poi sto finendo “Al capolinea” di Emanuele Macaluso, un saggio su/contro il Partito Democratico, cui viene in sintesi imputato un preoccupante deficit di laicità e di riformismo socialista.
Dopo leggerò “Ammanite”, romanzo di fantascienza di Nicola Griffith, scrittrice americana omosessuale di cui mi hanno parlato molto bene.
E poi qualcosa di Pamuk, che ancora non conosco, se non di fama.
Neve di Pamuk è sul mio comodino; dovevo scegliere tra alcuni libri così l’ho lasciato lì in attesa, spinto da vari “consiglieri” che mi hanno portato verso l’ultima fatica di Khaled Hosseini: Mille splendidi soli. Mi piace, e spero di amarlo come già è accaduto per Il cacciatore di aquiloni. Consiglio anche questi libri letti di recente: Il bambio con i petali in tasca di Anosh Irani, Mi fido di te di Francesco Abate e Massimo Carlotto, Il profumo della neve di Franco Matteucci (finalista alloStrega 2007). Buona estate
vorrei segnalare un concorso letterario denominato IRONICOMICO ma non so dove spedirlo. Chiedo a Massimo di rispondermi al più presto, grazie.
vorrei segnalare due libri molto interessanti: L’anonimo Lombardo di Alberto Arbasino e Un posto nel mondo, di Fabio Volo. il primo edito nel 1973 ma con uno stile attualissimo, il secondo del 2006. Sono libri che si divorano in poco tempo, fedeli compagni di un’estate bizzarra e inconsueta.
ho quasi ultimato “paula” di isabel allende:ottimo libro, anche se triste (perdonate l’aggettivo banale,mma non ho trovato altro)…uno dei migliori che abbia letto,comunque.
a marzo apprezzai molto il blog “dieci libri…”, uno dei migliori suggeriti da massimo quest’anno…su “consiglio” di elektra lessi “vita” della mazzucco e, dopo essermelo gustato, sono passato al sopraccitato “paula”, sempre suggerito da elektra…visto che il suo commento si è rivelato fruttuoso due volte su tre, mi sono già procurato anche “la storia” della morante…come è stato notato, sono libri scritti da donne, ma li ho apprezzati anche se sono un maschietto:-)
un grazie (diciamo..con cinque mesi di ritardo?) alla buona elektra, i cui suggerimenti sono stati utili come quelli di un’amica che si conosce da sempre e in cui si ripone la propria fiducia…e sappiamo tutti quanto un semplice consiglio di lettura può rivelarsi prezioso nella vita di tutti i giorni.quindi, grazie ancora davvero…spero di ricambiare il favore su questo blog, un giorno!
buon ferragosto e buone letture
P.S:voglio barare, così suggerisco anche “martin eden” di london…superlativo!e viene citato spesso nelle pagine di questo blog…
ciao a tutti
sto finendo “Lune di miele – precauzioni per l’uso” di Chuck Kinder.
(Fazi editore)
mi piace molto.
… regalo di un amico americano di mia figlia, che di Kinder ha seguito un corso di scrittura creativa.
paese che vai…aspiranti scrittori che trovi, o che ti trovano tuo malgrado.
Massimo, ora che l’argomento era all’altezza delle mie possibilità, che fai? Te ne vai? Ih, ih!
Buonissime vacanze da,
Irnerio
Sto “spiluccando”, spesso in bagno,
“Il bel cavaliere se n’è andato” di Daniell Woodrell, comprato a “peso” in un supermercato.
Caruccio, tradotto come sempre, trattandosi di letteratura americana, in modo poco idiomatico…ah, perchè non ho imparato le lingue!
“Se si sentono nei suoi temi echi di William faulkner, Erksine Caldwell, non importa. Woodrell attinge nello stesso posto ma con una voce diversa, un più fine senso dell’ironia e della satira”
The New York Times book Rewiew
Comunicazione di servizio
Nicola Castellini, Dio santo! Comincia a piazzare su questa pagina il sito del concorso così cominciamo ad abbeverarci prima che ritorni il Massimone dalle vacanze (lui di solito va a Virginia Beach in Usa e laggiù i telefoni sono ancora a gettone)
Non me lo farai scadere?
massimo è in vacanza? dai, approfittiamone. scriviamo sconcerie così quando torna gli prende un colpo.
sto scherzando, si capisce. massimo è in gamba e non se lo meriterebbe (però quasi quasi uno scherzetto…)
la mia lettura d’agosto non ve la rivelo perchè mi vergogno un po’. vi dico soltanto che si tratta di un libro che ho da tempo e che non ho mai letto. un longseller. ha a che fare con qualcosa di piccolo. non aggiungo altro.
buon ferragostooooooo!
Per Maverick.
Ti ringrazio molto. Sei riuscito a farmi sentire importante, almeno per un po’ 🙂
Non pensavo che le mie “dichiarazioni di lettura” potessero influenzare qualcuno. Fa un certo effetto.
Okay, in questi giorni ho in mano un romanzo che immagino molti di voi conosceranno già: “Le correzioni” di Jonathan Franzen. Molte pagine che vale la pena leggere.
Buone vacanze a Massimo e a voi tutti.
Smile
Per Maverick:
anche “Ballata levantina” è scritto da una donna, Fausta Cialente , ed è bellissimo.
Sono andata a leggermi il post che citi, molto stimolante.
Buon ferragosto a tutti e buona lettura.
Dopo la letteratura, il mio secondo amore è l’arte , sto infatti leggendo
” La donna in nero” di Brunella Schisa. Una interessante storia di amore nella Parigi dell’Ottocento fra il pittore Edouard Manet e la sua modella,
pittrice Berthe Morisot. Nell’accativante trama si parla anche di Degas,
Monet, Puvis de Chavannes e altri noti maestri che amo.
Io mi sto rileggendo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino. Dopo passerò a “Palomar”.
Buona estate.
Tra i post permanenti ho molto apprezzato “Sciascia vent’anni dopo…”. Un piccolo manuale. Complimenti davvero.
Ragazzi sono contento,
l’anarchia succedanea all’oligarchia di Maxim Mauger, sta scatenando dibattiti liberatori e confidenze “non raccontabili”( dai Luisa, se è Liala perchè non dirlo).
Elektra che parlandoci di un libro dice: “…che immagino molti di voi conosceranno già…” perchè? ma veramente?
Avete letto invece l’ultima “Bustina” di U.Eco su “L’Espresso” che citando il libro di Bayard ci dice che non dobbiamo vergognarci di non aver letto tutto quello che gli altri hanno già letto, avremmo dovuto vivere quindici vite.
E il “Troisi” de “Le vie del Signore sono finite”, quando afferma che lui non legge perchè gli scrittori che scrivono sono tanti e lo avvincerebbero.
Comunque sono d’accordo con Maverick (perchè l’irresponsabilità dei nickname?) e di rimando con Elektra (“provaci ancora nickname”) :
Vita di Mazzucco è una cosa meravigliosa.
Ma rileggere “Se una notte d’inverno…”, cara Marta è un esercizio di classe autentica; Calvino che cerca di uccidere il romanzo costruendo undici meravigliosi incipit di romanzo è libidine pura.
Il vino c’entra poco in questi ragionamenti, ma aiuta molto!
…Oops… ho scritto ” lo avvincerebbero”? E’ scorretto, ho usato una traslazione dal napoletano: “M’avvenceno”, che può sembrare mi avvincono, mi coinvolgono, invece sta per “Mi abbattono, mi soverchiano”.
Volevo dire, voleva dire Massimo…Troisi, mi sconvolgono e vincono loro, è praticamente intraducibile.
Ma perchè esco dai “Quartieri Spagnoli” ed entro nei “Carrugi”? La mia vita è un vicolo cieco, o quantomeno orbo da un occhio, scusate.
Al momento sono impegnato con “leggere Lolita a teheran” di una scrittrice iraniana, Fazisi, credo si chiami, edito da adelphi.
All`inizio un po` faticoso da seguire, nella seconda parte molto piu` scorrevole. Diciamo che merita una certa considerazione per la denuncia, oltre che per il valore letterario.
Sul comodino mi attende gia` un romanzo di Unamuno ” Nebbia”. Mi incuriosisce. Vedremo.
attenzione! attenzione!
c’è in atto un tentativo sovversivo capeggiato da francesco di domenico.
che qualcuno avverta massimo maugeri, ovunque si trovi. 😀
Dai “Guardiano”, qualcuno dovrà pur prendere il posto del Lider Maximo quando vincerà il premio Strega o sarà attirato in una trappola dal New Yorker che gli proporrà di scrivere la biografia di Woody Allen (ma solo da zero a sedici anni).
Veniamo a noi,
ho in bagno, non sul comodino, due libri di cui dovrei vergognarmi per non aver ancora letto:
“Sostiene Pereira” di Tabucchi e
“Con le peggiori intenzioni” di Alessandro Piperno.
Oops… dimenticavo, sto ancora anche leggendo
“Il profumo delle notti sul Nilo” della deliziosa Ahdaf Souef, dolcissima scrittrice (femmina, Maverick) egiziana, è talmente morbido che lo leggo lentamente, come sorseggiassi un cognac.
no, francesco. macché liala. per chi mi hai preso, eh? se leggi bene il mio precedente commento avevo anche dato un indizio. qualcosa di piccolo. sto leggendo “il piccolo principe”, via. non l’avevo mai letto prima. faccio male?
uscita indenne dalla “gita di ferragosto”mi sono rallegrata lo spirito
leggendo gli ultimi commenti dove ho trovato suggerimentiper le mie prossime letture.E’ la prima volta che vi leggo e ho respirato,annusato e gustato il sapore di appassionati della lettura.Grazie a tutti per i commenti che aiutano a identificare il carattere di chi scrive e ad invogliare alla lettura.Ultimamente ho letto quasi tutti i libri di Camilleri
che mi appassiona per il suo tipo di scrittura;l’ultimo è stato quello che lui ha scritto per primo “Il corso delle cose”.Ora ho iniziato”un filo di fumo” e debbo dire che mi piace.Nel frattempo però ho avuto la grande gioia di leggere i due libri di Khaled Hosseini e mi è entrato nel sangue
come una sinfonia di Mahler.
Passo da queste parti per caso. Sono rimasta molto colpita dal clima familiare e goliardico che si respira qui. Una vera rarità per un blog.
In questi giorni sto leggendo Caos calmo di Veronesi in edizione economica. Un po’ lento, ma bello.
Ciao Miriam, grazie per il consiglio. Per la verità il nome Alba De Céspedes mi giunge nuovo. Tu l’hai mai letta? In ogni caso cercherò quest’autrice. Se lo dice la Ferrante!
“Adios” di Toni Capuozzo
Luisa,
parbleu, nessuna lettura è sconveniente (a parte i testi delle canzoni di Gigi d’alessio), io ho passato giornate con l’elenco del telefono, è una letteratura involontaria deliziosa.
Per quale motivo un signore che si chiama David Wintream vive in via Caravaggio al 15/b, a Napoli, Italia? Cosa si cela dietro la “Dott.ssa Maria Levante Mangiavacchi, vicolo Stroppi 39?
George Simenon passava intere settimane a spulciare l’elenco del telefono per trovare i nomi dei suoi personaggi.
Ben venga anche Liala (io non l’ho mai letta per tempo), molto meglio di certa spazzatura americana, scritta dai “negri” (non fraintendiamo, i negri nel gergo americano sono i “ghostwriter”, giovani scrittori che fanno il lavoro sporco, riempiono le pagine e poi i vari Dan Brown le firmano).
Tengo alto il blog (Massimo, quando torni mi paghi, lascerò le mie coordinate bancarie al Dott. Kataweb), in attesa dell’abbronzato Leader.
Buon divertimento
p.s. il “Piccolo principe” è una caramella rosa nelle tenebre del ‘900, un’autentica delizia!
Mi sento onnivora di libri, specie nella stagione calda. In contemporanea, leggo un libro più impegnativo ed un paio più leggeri. Uno per le ore di buona attenzione ed uno per divertirmi.
Sono qui ‘Donne informate sui fatti’ di C. Fruttero, ‘Buio’ di Paolo Mauri, ‘Gli spiccioli di Montale’ di N. Orengo.
Non seguo la moda e la pubblicità, cerco quello che mi attira di più o come impegno di studio.
Un augurio di buone vacanze, le mie sono a frammenti, al rientro dei molti vacanzieri, arriverà il mio turno.
Ciao
Immerso nella vampa siciliana di metà estate, un trentaseienne, con nessuna esperienza amorosa alle spalle, cerca di dare un senso alla propria vita e a quella dei suoi amici-non amici che perde e, successivamente, incontra ancora una volta sul suo cammino. Coccolato all’inverosimile da tre sorelle, Giovanni Pecorella si trincera dietro una timidezza che quasi raggiunge il patologico, ma che supera con e nell’amore per la bellissima Ninetta. Poi il trasferimento per lavoro da Catania a Milano che sconvolge la vita calma, dal vago ricordo oblomoviano, del protagonista, che, all’improvviso, diventa attiva e frenetica. Nel suo stile fluido, Brancati, con una prosa ricca di metafore che rendono le parole vive ad incarnazione dei personaggi, ci lascia con un finale aperto nel pieno e libero agire della fantasia: il ritorno nella terra nativa, per la gravidanza di Ninetta, concede al lettore la possibilità di scegliere l’epilogo che più lo aggrada.
maledettoscano@gmail.com
Vitaliano Brancati, Don Giovanni in Sicilia
@elektra:felice di averti fatto felice!a presto mitica!
@ francesco: per quello che mi riguarda, uno pseudonimo non sempre è prodromo di irresponsabilità…almeno, questa è la mia opinione. nel mio caso, il nickname non vuole rendere anonimo il sottoscritto.anzi, paradossalmente, in un luogo come questo ottimo blog, ritengo che un nick di fantasia (o quasi…) possa aiutare a rendere una persona (che di fatto non è per niente conosciuta dagli altri) più “memorabile” (nessuna mania di grandezza in questo, credimi!) e meno simile ad altri (magari aventi lo stesso nome di battesimo), con i quali rischierebbero di essere omonimi.
Detto questo, alla fine credo comunque che nome o nick non faccia poi una grossa differenza, almeno in questa sede!
d’accordo sul fatto che ilpiccoloprincipe sia una delizia (direi una torta nuziale, più che una caramella)…e devo dirti che soffro anch’io di sindrome da spulciamento dell’elenco telefonico…pensavo fosse grave, ma ora capisco che non sono un essere inferiore a simenon.
e dopo questa…
ringrazio nuovamente te e olgavadodilà (from Ferrara, giusto?) per le nuove “dritte” sui libri da leggere (…ne farò tesoro!) e maledettoscano che cita l’oblomov di goncarov…e anche malaparte, visto il nickname (arridaje…) che usa.
ri-ciao a tutti
Io ho terminato qui al mare ‘train du reve’ di Francesca Mazzucato e ‘L’amante’ di Marguerite Duras. Attualmente sono ‘immersa’ in ‘Come Dio comanda’ di Nicolò Ammaniti.
Sul discorso nickname concordo con Elektra anche se confesso di preferire in taluni casi la firma con almeno il nome. Se ad esempio qualcuno commenta sul mio blog (magari una critica lucida e motivata) poi vado a leggere in fondo ‘Capitano Spok’… insomma. Mi fa quanto meno uno strano effetto (a maggior ragione se non c’è alcun collegamento per rintracciando come un suo sito o un suo blog). Però per carità. On line si trova di tutto.
Salutoni,
Barbara
Per Erika: lessi qualcosa tantissimo tempo fa e mi fece lo stesso effetto della Austen, e per certi aspetti anche della Simone de Beauvoir: signore troppo saccenti. Però, col tempo, per la Austen e per la Céspedes , cambiai opinione. Leggi Frantumaglia (bellissimo e interessantissimo libro), della Ferrante; a metà libro sono indicate le letture che le tennero compagnia durante la stesura de “I giorni dell’abbandono”.
Io sto leggendo di tutto,più saggi però che narrativa perchè in questo periodo sono in fase riflessiva, sto riorganizzando l’immaginazione. Mi sono appassionata moltissimo con I Simpson e la filosofia (Irwin, Conard, Skoble) e con Architettura e felicità di Cotton. L’altro ieri ho letto Il profumo della neve di Franco Matteucci, finalista alla Strega: è un lungo raccontino che finisce così e così… bruttino. Per rifarmi con i paesaggi nevosi mi sono riletta un po’ di pagine di Arto Paasilinna ( che a me piace un casino!), L’anno della lepre e Il bosco delle volpi, lo conosci?
Ciao.
Elektra. io non uso i nick- nomi solo perché me li dimentico. Ciao
Io ho portato a spasso sui monti Auto da fé di Elias Canetti, e visto il finale (tragico) e il nome che porta va bene per un falò (eresia!).
Carlo.
Ieri pomeriggio ho finito “Zazie nel metrò” di Raymond Queneau. E’ adorabile.
E ieri sera ho iniziato il gaddiano “Pasticciaccio”.
Saluti a tutti.
ho cominciato ieri l`ultimo libro di Fortunato, secondo classificato al premio strega, I giorni innocenti della guerra.
Stile asciutto e scorrevole, forse i personaggi sono un po` stereotipati. Possibile che a quel tempo i simpatizzanti del fascismo fossero tutti dei mentecatti e gli oppositori al regime delle persone dalla strepitosa vita interiore ? bah…….
Per Gennaro.
Riguardo al tuo indovinello stavo pensando a libri che hanno per oggetto biografie celebri di persone arse vive. Mi veniva in mente Giovanna D’Arco. E’ possibile?
Smile
ferragosto è passato, ma sarebbe stato un falò bello ed immenso se si fossero usati tutti i romanzi di Danielle Steel:)
ciao elektra, veramente pensavo a qualcos’altro. anche se le biografie di persone condannate al rogo potrebbero essere prese in considerazione per un indovinello alternativo, o parallelo, al mio.
qualcun altro che vuole tentare?
Per alessandro pedrina. io non ho mai letto danielle steel, ma dal tuo commento mi pare di non essermi perso nulla. o intendevi dire che quella di steel è una scrittura che infiamma!:)
Sto rileggendo Guillermo Cabrera Infante, grande scrittore che consiglio a tutti. Ho riletto Mea Cuba e i suoi pezzi su vita, politica e letteratura cubana. Fantastico. Soprattutto per l’ironia e l’umorismo che sa mettere nel fare polemica con il regime. Mi sono ordinato L’Avana per un Infante defunto da un reimanders, perchè Garzanti l’ha messo fuori catalogo. Mi pare giusto. Si deve guardare avanti. Pubblichiamo penosi contemporanei e dimentichiamo gli autori di capolavori. Infante in Italia ha sempre dovuto subire la censura dei gianniminaisti e di chi propaganda (ma la storia non li assolverà) le bugie del castrismo.
Per finire mi sono riletto anche il grande Carpentier, che non aveva le palle di Cabrera Infante per opporsi al regime (non tutti nascono coraggiosi, ci sono pure i Don Abbondio) ma era un grande scrittore. L’Avana, amore mio è un favoloso ritratto di una delle città più vere e suggestive del mondo. Ne ho parlato su BOOKS AND OTHER SORROWS di Francesca Mazzucato.
Gordiano Lupi
http://www.infol.it/lupi
lupi@infol.it
Un libro da evitare: Non mi uccidere di Chiara Palazzolo e tutti i suoi libri successivi. Pura fuffa di marketing. Se volete vi passo la mia recensione.
Gordiano Lupi
ciao Gennaro, faccio il Bibliotecario e tutto l’anno le donne si infiammano per questa scrittrice (non tutte per fortuna); ho buttato l’occhio qua e là, qualche pagina: amore, amore e miele con finali sempre meravigliosi che ti fanno capire che le vita è bella e che ciascuno di noi ha un santo che lo protegge, sempre e comunque. Insomma…Provala:)
ciao
tornando al mio indovinello… il libro da portare a un falò (di ferragosto) è “fahrenheit 451”. non era difficile, via.
a gordiano lupi. postaci pure la tua recensione del libro della palazzolo. io non la conosco e non l’ho mai letta. però almeno posso farmi un’idea.
Eccomi di nuovo qui.
Vi ringrazio davvero tanto per aver mantenuto vivo il blog in mia assenza (Domenico, manda pure il conto al dr. Kataweb… per me va bene 🙂 )
–
@ Tutti: Per dirla in tre parole: siete stati eccezionali!
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@ Gennaro: mai portare “Fahrenheit 451” a un falò. Può far venire in mente cattive idee a danno di altri libri 😉
Bentornato Massimo.
Doppio Smile.
🙂 🙂
Il caso Palazzolo meriterebbe un post a parte…
Magari lo diciamo a Massimo. Ne parlo nelle Controstorie…
Davvero strano come si possano creare casi editoriali dalla fuffa pura.
Gordiano
*Per Gordiano*
Hai disseminato in miriadi di siti le recensioni negative, tutte uguali, sui libri scritti dalla Palazzolo che parlano di me.
Io conosco la vera ragione.
Tu mi ami, Gordiano. Mi desideri. Pensi a me nel corso delle tue notti insonni. Mi pensi. E non puoi avermi. Per questo ne parli male.
Ma sta attento. Una notte di queste potrei venirti a prendere. Ma a modo mio. A modo mio, Gordiano.
E dovrai accettarmi per come sono.
“Ho un vestito bianco. Scarpe che mi vanno larghe. E basta. Niente orologio, né telefonino, né documenti, né soldi. Noiente di niente. Neanche il mio giubbotto. O un paio di scarpe decenti. Non ho neanche la vita”.
Ho deciso. Verrò a prenderti, Gordiano. Sì. E lo farò a modo mio. E resteremo insieme per sempre. Tranne che se Massimo ti darà ascolto, perché in tal caso verrò a prendere pure lui.
E saremo un bel trio. Mènage a trois. Di quelli che fanno resuscitare i morti.
E non farò nulla per rivelarvi chi io sia.
Se non lasciarvi un piccolo, insignificante, segnale finale.
Smile.
😉
Mirta, mi fai venire i brividi. Ma la tua è una proposta o una minaccia?
Certo che quello “smile” finale mi ricorda qualcuno.
per mirta/elektra. voglio entrare anch’io nel menage che fa resuscitare i morti. come si fa?
Per Massimo. Nessuna minaccia, tesoro. Un semplice, innocuo (be’, forse non tanto innocuo), avvertimento. 😉
@
Per Gennaro. No, no, mica possono entrar tutti! E poi per risuscitare bisogna prima morire. Ti conviene?
@
Per Gordiano. Ho visto che non hai battuto ciglio. Mica ti sarai offeso. Stavo scherzando, eh? Però come avrai capito i libri della Palazzolo mi piacciono ed al personaggio Mirta mi sento molto legata. Ognuno ha i suoi gusti, non credi?
P.S. Mi sto gustando il tuo Almeno il pane, Fidel 😉
Mi perdoni?
Smile
Salve a tutti. Appena rientrata dalle vacanze.
Il libro che ho letto con maggiore piacere è stao “Cecità” di Saramago. Bellissimo! Lo conoscete?