LE NOSTRE VITE TRA DIRITTO E WEB – N.16 ACCESSIBILITÀ E WEB
Il concetto di accessibilità del web o “eAccessibility” designa le iniziative volte a garantire l’accesso di tutti i cittadini ai servizi della società di informazione. Si tratta di eliminare gli ostacoli tecnici, giuridici e di altro tipo che alcune persone possono incontrare nell’uso dei servizi legati alle TIC (ossia alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni). Ciò concerne in particolare tutte le persone disabili e un certo numero di anziani.
Si tratta inoltre di promuovere presso queste persone l’utilizzo delle TIC e di Internet e di sensibilizzarle sulle prospettive che questi strumenti possono offrire.
Più concretamente gli ostacoli legati all’accessibilità delle TIC riguardano in particolare:
· l’assenza di norme su scala europea (ad esempio, esistono sette sistemi di telefoni a testo, incompatibili tra di loro, destinati alle persone non udenti e ipoudenti);
· la mancanza di servizi adeguati, e in particolare la scarsa disponibilità di siti web che possono essere letti e percorsi facilmente dagli ipovedenti;
· l’assenza di prodotti e servizi per determinati gruppi di persone (ad esempio le comunicazioni telefoniche per coloro che utilizzano i linguaggi gestuali);
· la mancanza di soluzioni interoperabili per le TIC accessibili;
· la mancanza di contenuti accessibili;
· l’incompatibilità dei programmi informatici con i dispositivi di assistenza (ad esempio i programmi di lettura dello schermo destinati alle persone non vedenti).
Molti di questi ostacoli potrebbero essere eliminati. Ciò tuttavia richiede una cooperazione, un coordinamento e una determinazione forti a livello europeo.
ATTIVITÀ IN CORSO A LIVELLO EUROPEO
Un certo numero di misure nel settore dell’Accessibilità sono in corso su scala europea.
Prescrizioni e norme in materia di accessibilità
L’adozione di norme europee in materia di “eAccessibilità “ del web potrebbe contribuire al corretto funzionamento del mercato unico europeo e, di conseguenza, favorire lo sviluppo di nuovi mercati, della competitività e dell’occupazione.
La Commissione Europea intende, pertanto, continuare a garantire un sostegno finanziario alle attività proposte dagli organismi europei di normalizzazione nel quadro del piano d’azione europeo in materia di normalizzazione.
Progettazione per tutti (DFA)
La DFA (la metodologia DFA indica la progettazione di prodotti e servizi affinché questi siano disponibili al maggior numero di utilizzatori possibile) permette di prendere in considerazione in maniera più completa le esigenze in materia di accessibilità in fase di progettazione di un prodotto o di un servizio. La DFA è oggi una realtà, sebbene la sua diffusione resti limitata. Di conseguenza, è fondamentale continuare a agire a favore della sensibilizzazione circa la DFA e della sua promozione in Europa. A tal fine la Commissione ha creato una rete di centri d’eccellenza (denominata “EDEAN) che conta oltre cento membri.
Accessibilità dei siti web
Una comunicazione della Commissione del 2001 (COM(2001) 529 def.) sull’accessibilità dei siti web pubblici è stata seguita nel 2002 da risoluzioni del Consiglio e del Parlamento. Gli Stati membri si sono impegnati a rendere i siti web delle loro amministrazioni pubbliche accessibili in conformità agli orientamenti internazionali.
Grazie al gruppo di esperti in materia di Accessibilità del web, la Commissione e gli Stati membri possono controllare le iniziative intraprese. D’altra parte un gruppo di lavoro del Comitato europeo di normalizzazione (CEN) sta attualmente studiando soluzioni appropriate in materia di elaborazione di sistemi di certificazione dell’accessibilità.
Criteri di valutazione comparativa e controlli
Per proseguire lo sviluppo di politiche europee adeguate nel settore dell’Accessibilità del web, è fondamentale disporre di dati europei confrontabili tra gli Stati membri. La Commissione si ispirerà alle attività di controllo in corso a livello europeo, tenendo conto della strategia di Lisbona riveduta.
Da segnalare che al Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) l’UE si prefiggeva un nuovo obiettivo strategico per il decennio successivo, ossia quello di “diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale.” La strategia di Lisbona è stata riveduta nel marzo 2005 al fine di riorientare le sue priorità sulla crescita e l’occupazione.
Ricerca
Dall’inizio degli anni 90 quasi 200 progetti europei di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) hanno contribuito a migliorare l’accessibilità grazie ad una migliore conoscenza dei problemi di accessibilità e delle relative soluzioni. L’attuale proposta concernente il Settimo programma quadro tiene conto della necessità di proseguire ed estendere la RST nel settore dell’Accessibilità del web.
TRE NUOVE STRATEGIE PROPOSTE
Oltre alla promozione delle misure in corso, la Commissione intende incentivare l’utilizzo di tre strategie non ancora sufficientemente sfruttate in Europa.
Aggiudicazione degli appalti pubblici
Le direttive europee in materia di appalti pubblici citano esplicitamente la possibilità di inserire prescrizioni relative all’accessibilità nelle condizioni (capitolato) dell’appalto. Alcuni Stati membri inseriscono già alcune prescrizioni in materia di accessibilità nei loro appalti pubblici.
È fondamentale armonizzare le prescrizioni di accessibilità inserite negli appalti pubblici in Europa. A tal fine la Commissione sta preparando un mandato destinato agli organismi europei di normalizzazione affinché stabiliscano prescrizioni di accessibilità europee per gli appalti pubblici di prodotti e servizi nel settore delle TIC. La Commissione favorirà il dibattito su tale tema con gli Stati membri in seno al gruppo di esperti sulla Accessibilità del web.
Certificazione dell’Accessibilità del web
Esistono già, o sono in preparazione, varie norme che definiscono le modalità per rendere i prodotti e i servizi accessibili. Al momento, tuttavia, non esiste alcun mezzo affidabile per valutare la conformità dei prodotti a tali norme.
L’introduzione di meccanismi di certificazione dell’accessibilità permetterebbe di orientare i consumatori e i clienti che desiderano prodotti e servizi accessibili. Offrirebbe inoltre ai fabbricanti e ai fornitori di servizio il dovuto riconoscimento per il loro impegno.
In quest’ottica le Commissione esaminerà le prospettive in materia di elaborazione e introduzione di sistemi di certificazione. Saranno inoltre esaminate le possibilità di autocertificazione e della certificazione rilasciata da terzi, mentre l’efficacia delle varie opzioni sarà oggetto di un confronto.
(Comunicazione della Commissione del 13 settembre 2005 “eAccessibilità” Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale).
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