ALESSANDRO ZACCURI con “Poco a me stesso” (Marsilio), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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Ascolta “n. 06-22 ospite: Alessandro Zaccuri con “Poco a me stesso” (Marsilio)” su Spreaker.
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Ospite della puntata: lo scrittore Alessandro Zaccuri.
Con Alessandro Zaccuri abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Poco a me stesso” (Marsilio), candidato all’edizione 2022 del Premio Strega.
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La scheda del libro: “Poco a me stesso” di Alessandro Zaccuri (Marsilio)
La Milano di metà Ottocento è una città che sa conservare i suoi segreti. Un filo invisibile, per esempio, lega l’elegante palazzo di Brera – nel quale vivono i discendenti di Cesare Beccaria – agli antri malfamati del Bottonuto, il quartiere del vizio che si nasconde tra le pieghe dell’abitato, come un bubbone sotto un vestito di gala. Lungo questa traiettoria imprevedibile, che dal salotto dell’anziana marchesina Giulia conduce alla bisca su cui regna il losco Faggini, si muove con abilità pari alla sorpresa il barone di Cerclefleury, il bell’avventuriero francese che si proclama seguace di Franz Anton Mesmer e suo discepolo negli arcani del magnetismo. Da un susseguirsi di intrighi e macchinazioni, promesse mirabolanti e destini mancati, emerge la figura di Evaristo Tirinnanzi, il contabile al servizio dei Beccaria: sarà lui, incalzato dall’ombra di un doppio che spesso prende la parola al posto suo, a guidare l’intrepido Cerclefleury nei meandri di una realtà che non è mai quella che appare, fino alla rivelazione disarmante dell’identità di quell’altro. Opera di uno scrittore in stato di grazia, Poco a me stesso è il racconto della vita ipotetica, esatta e mentita di Alessandro Manzoni: una fantasmagoria condotta sul filo dell’inverosimiglianza e sorretta da una libertà espressiva che reinventa, rendendola attuale, la lingua italiana di due secoli fa. Esilarante e malinconico, buffo e preciso, il nuovo romanzo di Alessandro Zaccuri ci ricorda come, anche quando gli ostacoli sembrano prevalere, la scelta rimane sempre possibile e necessaria. Scegliere conviene, e conviene diventare ciò che siamo.
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Alessandro Zaccuri è nato a La Spezia nel 1963, vive a Milano ed è direttore della comunicazione per l’Università Cattolica. Narratore e saggista, collabora al quotidiano Avvenire. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo Lo spregio (Marsilio 2016, premio Comisso e premio Mondello Giovani), Nel nome (NNE 2019, premio Palmi) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021). Poco a me stesso prosegue l’opera di reinvenzione dell’Ottocento italiano avviata nel 2007 con Il signor figlio (premio Selezione Campiello), dedicato alla figura di Giacomo Leopardi e di prossima ripubblicazione presso Marsilio.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin
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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.
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La colonna musicale della puntata (a cura di Federico Marin): brani in ordine di ascolto
sigla: Jason Shaw – BACK TO THE WOODS
licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/us/
Kathryn Calder – Blue Skies
licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/
Monolog Rockstars – Gangsta Love Boat
licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/
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