Nuova puntata di Letteratitudine Cinema con nuovo intervento di Alessandra Montesanto: critica cinematografica, docente e saggista.
Questa puntata la dedichiamo all’edizione 2021 del Religion Today Film Festival, che si è conclusa di recente.
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Religion Today Film Festival: la XXIVma edizione all’insegna del viaggio e del pellegrinaggio
Religion Today Film Festival è un importante appuntamento culturale che da Trento tocca altre città italiane con l’intento di approfondire il tema del dialogo interreligioso tramite una ricca proposta di opere cinematografiche e di approfondimenti culturali alla presenza di registi, scrittori, teologi, artisti.
L’edizione 2021 è stata intitolata “Nomadi nella fede”, una scelta causata dal fatto che l’umanità negli ultimi due anni, abbia dovuto affrontare una prova durissima: quella della pandemia. Il Covid-19 ha costretto le persone a chiudersi nelle proprie abitazioni, a mantenere relazioni a distanza, a non poter frequentare i luoghi di culto, a non riuscire, quindi, ad esprimere a pieno la propria spiritualità, laica o religiosa. Ecco allora il titolo “Nomadi nella fede” per richiamare tutte e tutti ad uscire, ad abbracciarsi, a pregare anche all’aperto, a fare attivismo per il Bene comune, come afferma il Direttore della manifestazione, Andrea Morghen: “questo è il significato della nostra ricerca: un viaggio volto a esplorare e creare se stessi, non il veloce approdo a risposte preconfezionate. Proponiamo il consueto viaggio tra le differenze dopo un anno di chiusura e apatia. Rimettiamoci in cammino con lo zaino gonfio di speranza e pronti per un confronto doveroso con le altre realtà che compongono il mosaico della società odierna, ferita da un’emerenza sanitaria senza precedenti ma in cui la solidarietà ed eroismo sono stati all’ordine del giorno per sconfiggere il virus dell’egoismo”.
Dal Trentino, grazie ai numerosi film che hanno arricchito il programma del Religion Today Film Festival e alla presenza di alcuni autori e produttori, è stato possibile viaggiare e conoscere da vicino situazioni spesso molto, troppo dure: ad esempio in Mother of Apostles, della regista ucraina Zaza Buadze, si raccontano le storie di madri di figli che hanno combattuto nella guerra del 2014. Una donna, in particolare, cerca il proprio figlio in uno scenario di violenza e dolore che riesce a trasformare in terra fertile e in realzioni salvifiche grazie a un viaggio interire e ad un resiliente spirito materno. Holy bread di Rahim Zabihi è un documentario – vincitore del premio per il Miglior Documentario – che racconta dei contrabbandieri di merci, costretti ad affrontare le impervie montagne dell’Iran trasportando sulle proprie spalle grossi sacchi da trenta o più chili, mettendo a rischio la propria vita a causa di una valanga oppure di un proiettile di un soldato. Giovani e meno giovani, gli uomini intervistati spiegano di aver fatto questa scelta, obbligati dalla miseria, dalla mancanza di lavoro e di sostegno da parte del governo, per sfamare la famiglia e dare una vita dignitosa ai propri figli. I loro volti sono segnati dalla fatica, i corpi fiaccati: lo spirito svuotato dalla mancanza di solidarietà e di attenzione da parte delle istituzioni e dalla consapevolezza di essere stati trasformati da persone a bestie.
Conflitti, discriminazioni, povertà e anche diritti violati delle donne: Rudhira narra la vicenda di Ganga che vive in un piccolo villaggio rurale del Karnataka, in India e, ogni volta che ha il ciclo mestruale, viene mandata fuori di casa per tre giorni, senza servizi, perchè considerata impura. Madhu Ranganath racconta, nella forma del cortometraggio e con grande delicatezza, questa storia che appartiene a Ganga, ma anche a tutte le altre donne soggette ad una tradizione ancora arcaica, donne che spesso, a causa di questa pratica, rischiano addirittura di morire.
Occhi aperti, quindi, per il Religion Today Film Festival che invita i frequentatori ad avvicinarsi con grande serenità e apertura verso gli Altri che, lontani o vicini che siano, fanno parte di noi, in quello scambio di mente e cuore che contraddistingue l’Uomo e la sua evoluzione.
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Credo che sia molto importante, oggi, lavorare con le ragazze e i ragazzi e, per questo, propongo, per le scuole, laboratori anche in Dad di Cinematografia, sul linguaggio filmico e sui temi che, di volta in volta, si vorranno affrontare.
Alessandra Montesanto: (lale.monte@gmail.com – peridirittiumani.com)
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