Nadine Gordimer
Nadine Gordimer (Johannesburg, 20 novembre 1923 – Johannesburg, 13 luglio 2014) è stata una scrittrice sudafricana, autrice di romanzi e saggi, vincitrice del Booker Prize nel 1974 e del Premio Nobel per la letteratura nel 1991. Nel gennaio 2007 le viene assegnato il Premio Grinzane Cavour per la Lettura.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nasce a Springs, centro minerario nell'area urbana a est di Johannesburg (East Rand) nella provincia del Gauteng, da Isidore e Nan Gordimer. I suoi genitori sono entrambi immigranti ebrei: il padre si era trasferito in Sudafrica dalla Lituania, la madre da Londra. Durante la gioventù riceve un'educazione di stampo cattolico; la madre la spinge sin da piccola a leggere e a interessarsi al mondo che la circonda: comincia così a scoprire il razzismo di cui è permeata la società in cui vive.
Si iscrive alla Witwatersrand University di Johannesburg dove segue i corsi del primo anno, ma interrompe gli studi senza diplomarsi; qui tocca con mano le barriere esistenti fra i giovani studenti bianchi e i neri anche nell'istruzione universitaria. In questi anni entra in contatto con l'African National Congress e inizia la sua lotta contro la discriminazione razziale. Negli anni sessanta e settanta insegna in alcune università degli Stati Uniti e si batte affinché il Sudafrica riesamini e ritratti la pluridecennale politica di apartheid[1].
Molte delle sue opere affrontano la questione delle tensioni morali e psicologiche dovute alla segregazione razziale in atto nella sua patria. La sua prima pubblicazione è un breve racconto per bambini, The Quest for Seen Gold, apparso sul Children's Sunday Express nel 1937. La sua prima raccolta, Face to Face (Faccia a faccia), è pubblicata nel 1949. Il primo romanzo The Lying Days, è pubblicato nel 1953. Fra i membri fondatori del Congress of South African Writers, Gordimer è stata premiata con numerosi titoli onorifici, dalla laurea Honoris Causa all'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio (prima in ordine di tempo) al titolo di Commandeur de l'Ordre des Arts et des Lettres. Nel 1985 viene premiata a Capri con il Premio Malaparte.
Nel 1954 sposa Reinhold Cassirer, un commerciante d'arte molto rispettato che aveva fondato la sede sudafricana di Sotheby's e aperto in seguito una propria galleria; quel meraviglioso matrimonio, come lei stessa lo definisce nell'intervista a un periodico nel 2003 (si tratta del suo secondo matrimonio, e del terzo per il marito) dura fino alla morte di lui nel 2001, causata da un enfisema. Il loro figlio Hugo nasce nel 1955. Il 20 marzo 2014 in un'intervista a La Repubblica, per l'uscita italiana del suo romanzo Racconti di una vita, rivela d'essere malata di cancro al pancreas e l'intenzione di smettere di scrivere a causa della malattia che le lascia poche energie[2].
Muore nel sonno nella sua casa di Johannesburg il 13 luglio 2014[3].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- I giorni della menzogna (The Lying Days) (1953)
- Un mondo di stranieri (A World of Strangers) (1958) Feltrinelli, 1961, 1982
- Occasione d'amore (Occasion for Loving) (1963) Feltrinelli, 1984, 1989
- Il mondo tardoborghese (The Late Bourgeois World) (1966) Feltrinelli, 1989
- Un ospite d'onore (A Guest of Honour) 1970 - vincitore del James Tait Black Memorial Prize. Feltrinelli, 1985, 1991
- Il conservatore (The Conservationist) (1974) - vincitore del Booker Prize. La tartaruga, 1987; Feltrinelli, 2009
- La figlia di Burger (Burger's Daughter) (1979) Mondadori, 1979; Feltrinelli, 1992, 1995
- Luglio (July's People) (1981) Rizzoli, 1984; Feltrinelli, 1991
- Una forza della natura (A Sport of Nature) (1987) Feltrinelli, 1987
- Storia di mio figlio (My Son's Story) 1990 Feltrinelli, 1991, 1993
- Nessuno al mio fianco (None to Accompany Me) (1994) Feltrinelli, 1994, 1999, 2013
- Un'arma in casa (The House Gun) (1998) Feltrinelli, 1998, 2001
- L'aggancio (The Pickup) (2001) Feltrinelli, 2002, 2003
- Sveglia! (Get a Life) (2005) Feltrinelli, 2006
- Ora o mai più (No Time Like The Present) (2012) Feltrinelli, 2012
Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]
- Face to Face (Faccia a faccia) (1949)
- Town and Country Lovers
- The Soft Voice of the Serpent (La voce soave del serpente) (1952)
- Six feet of the Country (1956)
- Not for Publication (1965)
- Livingstone's Companions (I compagni di Livingstone) (1970)
- Selected Stories (1975)
- No Place Like: Selected Stories (1978)
- Il bacio di un soldato (A Soldier's Embrace) (1980) La tartaruga, 1983
- Qualcosa là fuori (Something Out There) (1984) Feltrinelli, 1986, 1997
- Correspondence Course and other Stories (1984)
- The Moment Before the Gun Went Off (1988)
- Il salto (Jump: And Other Stories) (1991) Feltrinelli, 1992, 2007
- Why Haven't You Written: Selected Stories 1950-1972 (1992)
- Loot: And Other Stories (2003)
- Beethoven era per un sedicesimo nero (Beethoven Was One-Sixteenth Black) (2007) Feltrinelli, 2008, 2010
- Racconti di una vita (Life Times: Stories 1952 - 2007) (2014) Feltrinelli
Teatro[modifica | modifica wikitesto]
- The First Circle (1949) pub. in Six One-Act Plays
Saggi[modifica | modifica wikitesto]
- Vivere nell'interregno (The Essential Gesture) (1988) Feltrinelli, 1990
- The Black Interpreters (1973)
- Scrivere ed essere. Lezioni di poetica (Writing and Being) (1995) Feltrinelli, 1996
- Vivere nella speranza e nella storia: note dal nostro secolo (Living in hope and history: notes from our century) (1999) Feltrinelli, 1999
Altre opere[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze sudafricane[modifica | modifica wikitesto]
Membro dell'Ordine della Stella del Sudafrica | |
Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia) | |
Placca dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) | |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sua fu la vibrante denuncia della censura vigente, nel Sudafrica dell'apartheid, sulla stampa e diffusione di un elenco assai vasto di capolavori della letteratura mondiale: Nadine Gordimer, "Catalogue of the ridiculous." Times [London, England] 2 July 1975: 11.
- ^ Gordimer: "Sono malata e combatto ma dico addio al romanzo. Girerò il mondo viaggiando con la fantasia", in La Repubblica, 20 marzo 2014. URL consultato il 21 marzo 2014.
- ^ È morta Nadine Gordimer, su repubblica.it.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni di o su Nadine Gordimer
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nadine Gordimer
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Gordimer, Nadine, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gordimer, Nadine, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Nadine Gordimer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Nadine Gordimer, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Nadine Gordimer, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Nadine Gordimer, su nobelprize.org, Nobel Media AB.
- (EN) Opere di Nadine Gordimer, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Nadine Gordimer, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Nadine Gordimer, su Goodreads.
- (EN) Nadine Gordimer, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 86692340 · ISNI (EN) 0000 0001 2142 4302 · SBN IT\ICCU\CFIV\011418 · Europeana agent/base/61753 · LCCN (EN) n80037754 · GND (DE) 118718169 · BNF (FR) cb119054187 (data) · BNE (ES) XX1069267 (data) · NLA (EN) 36244936 · NDL (EN, JA) 00441313 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80037754 |
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