Stati federati degli Stati Uniti d'America

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Gli Stati federati degli Stati Uniti d'America (chiamati in inglese states) sono le entità politiche e amministrative la cui unione forma gli Stati Uniti d'America. Sono cinquanta entità subnazionali federali (di cui 4 hanno il titolo tradizionale di Commonwealth) che, insieme con il Distretto di Columbia, compongono la federazione.

I singoli governi statali e il governo federale condividono la sovranità, dal momento che un cittadino statunitense è allo stesso tempo cittadino del suo Stato di residenza e dell'entità federale. La cittadinanza a livello statale non è rigida, non sono richieste autorizzazioni per un eventuale cambiamento, e la circolazione delle persone da uno Stato all'altro è libera (eccezion fatta per i condannati posti in libertà condizionale).

Cartina degli Stati federati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione geografica delle regioni federali americane

Con l'adozione da parte delle tredici colonie degli Articoli di Confederazione ed Eterna Unione, gli Stati sono diventati una confederazione, un'unica entità politica, secondo la definizione del diritto internazionale, affinché potessero rafforzare le relazioni internazionali.

Ciò, tuttavia, inizialmente diede luogo a un governo centralizzato molto debole. Di conseguenza, i tredici Stati ritennero opportuno adottare un nuovo testo fondamentale dopo la guerra d'indipendenza americana, la Costituzione degli Stati Uniti d'America, che fu ratificata nel 1789.

L'ammissione nell'unione[modifica | modifica wikitesto]

Ordine in cui i 13 Stati originali ratificarono la costituzione, e nel quale furono ammessi gli altri stati nell'unione

La costituzione degli Stati Uniti d'America non descrive il processo attraverso il quale possono essere ammessi nuovi stati, ma specifica solo che "nuovi Stati possono essere ammessi dal Congresso in questa Unione", e vieta la creazione di nuovi Stati a partire da altri preesistenti senza il consenso della legislatura dello Stato e del Congresso.

In pratica, quasi tutti gli Stati ammessi nell'unione dopo i primi tredici sono stati formati a partire da territori organizzati degli Stati Uniti d'America ovvero aree sotto la sovranità del governo federale degli USA ma non facenti parte di nessuno Stato con un qualche grado di autonomia dal Congresso. Solitamente il territorio organizzato prima consulta la popolazione in merito alla formazione di un nuovo Stato, in caso affermativo il Congresso invita il governo del territorio a convocare un'assemblea costituente per redigere la costituzione del nuovo Stato. Con l'accettazione della costituzione dello Stato da parte del Congresso il territorio viene ammesso nell'Unione come Stato. Questo percorso fu stabilito nell'Ordinanza del nordovest, che precedette la ratifica della Costituzione.

Comunque il Congresso che ha l'autorità sull'ammissione non è obbligato a seguire questa procedura. Alcuni Stati oltre ai 13 fondatori sono stati ammessi senza avere avuto prima lo status di territori organizzati del governo federale:

Il Congresso non ha l'obbligo di ammettere gli stati anche se la loro popolazione si è espressa favorevolmente per l'ingresso nell'unione. Ad esempio la Repubblica del Texas chiese l'annessione sin dal 1836, ma timori di un conflitto con il Messico fecero posticipare l'ammissione per nove anni. Al territorio dello Utah fu negata l'ammissione nell'unione per decenni a causa dell'opposizione alla forte presenza sul territorio della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, e alla poligamia praticata da alcuni fedeli della confessione.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

I poteri[modifica | modifica wikitesto]

La Costituzione degli Stati Uniti d'America prevede un bilanciamento di potere tra i due livelli di governo, quello federale e quello statale. Ratificando la Costituzione ogni stato trasferisce al governo centrale una parte della sovranità e dei suoi poteri, accetta di condividerne alcuni e ne conserva altri (in genere quelli che riguardano l'educazione, la salute, i trasporti e le infrastrutture). Nel tempo la Costituzione è cambiata, assieme ad alcune di queste prerogative, con una tendenza al centralismo, spesso deprecata dai sostenitori del federalismo.

Ogni Stato ha una sua Costituzione scritta, un suo sistema di governo e un suo codice di leggi. Le differenze tra le normative dei vari stati possono essere notevoli, anche in materie importanti come proprietà, salute, istruzione e diritto penale. In ogni stato la massima autorità è il Governatore, eletto direttamente, che ha poteri molto vasti tipici di un presidente della repubblica, come quello di elargire la grazia.

Tutti gli Stati hanno un organo legislativo (bicamerale in tutti tranne che in Nebraska, dove vige un parlamento monocamerale), i cui membri rappresentano gli elettori dello Stato. Infine, ogni stato ha un suo sistema giudiziario che, in genere, parte da un livello inferiore, costituito dai tribunali di contea e arriva fino ad una corte suprema statale (le denominazioni delle corti variano). In certi stati i giudici vengono eletti, in altri sono nominati, come accade nel sistema federale.

La clausola del commercio[modifica | modifica wikitesto]

La Corte Suprema degli Stati Uniti d'America (SCOTUS dall'inglese Supreme Court of the United States) ha interpretato la Costituzione degli Stati Uniti d'America così che la clausola del commercio sia sotto il potere federale. Per esempio, il congresso può regolare il traffico su binari tra gli Stati oltre i confini, ma può anche regolare il traffico così che resti solamente tra i confini di uno Stato, in teoria tutto il traffico interstatale potrà avere un impatto sul commercio interstatale stesso.

Un'altra fonte di potenza per il congresso è il suo potere di spesa — cioè l'abilità del congresso di allocare fondi — per esempio per la Eisenhower Interstate Highway System. Il sistema è stato ordinato dal governo federale, ma serve anche gli interessi degli Stati. Grazie ai suoi fondi il governo federale è riuscito a persuadere molti Stati favorendo l'approvazione di molte leggi.

Le milizie statali[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Costituzione degli Stati Uniti d'America e US code.

Ai sensi del Militia Acts of 1792 gli stati possono costituire delle milizie statali, facoltà poi ribadita dal Militia Act of 1903. Esse - dette State defense force - trovano il loro fondamento giuridico in base al primo articolo della costituzione degli Stati Uniti d'America e dell'art. 32 dello US code e rispondono direttamente al governatore dello Stato di appartenenza, sebbene ove sia richiesto sono a disposizione del Presidente, come le altre forze armate statunitensi.

Queste forze sono riconosciute non come un servizio di forza armata a livello federale, per tale motivo, sono separate anche dalla National Guard of the United States e non sono concepite per l'impiego di rango federale, essendo al servizio esclusivo del loro Stato, inoltre possono anche non necessariamente inglobate nello US Army.

Le relazioni tra gli Stati[modifica | modifica wikitesto]

Con il quarto articolo della costituzione degli Stati Uniti, che definisce le relazioni tra gli Stati, il Congresso degli Stati Uniti ha il potere di aggiungere nuovi Stati all'unione. Agli Stati è richiesta "Piena fede e Credito" degli atti delle altre legislature e corti, che di solito includono il riconoscimento di contratti legali, matrimoni, giudizi criminali e, prima del 1865, dello stato di schiavitù. Agli Stati viene garantita difesa militare e civile dal governo federale, al quale è richiesto che ogni Stato rimanga una repubblica.

Cartina degli Stati Uniti che evidenzia la data di adesione all'Unione di ogni singolo stato

La denominazione[modifica | modifica wikitesto]

Etimologie

I nomi degli Stati riflettono le circostanze storiche della loro creazione. Esistono diversi tipi di etimologie:[1]

Britannica[modifica | modifica wikitesto]

Gli stati sudorientali sull'Oceano Atlantico erano colonie britanniche battezzate in onore di monarchi inglesi: Georgia, Carolina, Virginia e Maryland, mentre gli stati nordorientali, ugualmente colonie britanniche, presero il loro nome da località delle isole britanniche: New Hampshire, New Jersey e New York. La Pennsylvania, che - in una sorta di pidgin anglo-latino - significa "boschi di Penn", deve il suo nome al fondatore William Penn.

Delaware deriva dal nome di Thomas West, III barone De La Warr, (uno dei primi coloni e governatore della Colonia di Jamestown), a sua volta derivato dall'anglo-normanno "de la werre" (della guerra, guerriero)[2].

Lo Stato di Washington deve il suo nome al primo presidente statunitense, George Washington, il cui cognome è di origine britannica.

Francese[modifica | modifica wikitesto]

In origine colonia francese, la Louisiana deve il suo nome a Luigi XIV (allora regnante). Il Maine ha il nome della provincia francese del Maine, sebbene un'altra teoria riconduca il nome alla parola Mainland (terraferma), in contrapposizione alle isole al largo della costa. Il nome Vermont deriva dall'espressione francese per montagne verdi, in riferimento al suo territorio montagnoso e ricco di foreste. Illinois ha invece un'origine franco-amerindia, derivando dal nome francese dell'Illiniwek.

Il nome Oregon deriva dal francese Ouragan, nome con cui i coloni francesi chiamavano il fiume Columbia[3]. Il termine francese, così come l'italiano uragano, trae origine dallo spagnolo huracán, derivante a sua volta dal nome del dio delle tempeste presso una tribù di nativi dell'America Centrale[4].

Lingue native[modifica | modifica wikitesto]

I nomi di 27 Stati derivano da quelli di tribù native americane (o derivanti dalle loro lingue): Nebraska, Kansas, Kentucky, Massachusetts, Connecticut, Missouri, Iowa, Wisconsin, Illinois, Minnesota, Nord Dakota e Sud Dakota, Mississippi, Texas, Utah, Ohio, Michigan, Oklahoma, Alabama, Tennessee, Alaska, e altri. Hawaii è un nome polinesiano.

Il nome Idaho fu presentato come nome amerindio dall'eccentrico lobbista George M. Willing, anche se in seguito dichiarò di averlo inventato[5][6]. L'origine non è però del tutto chiarita. Secondo l'Online Etymology Dictionary il nome deriva dalla parola della lingua apache idaahe, che significa nemico, con cui i Comanche chiamavano le tribù del territorio dell'Idaho.

Spagnola[modifica | modifica wikitesto]

Molti stati meridionali e occidentali, precedentemente in territori appartenenti alla Spagna o al Messico, hanno nomi di origine spagnola: Colorado, Nuovo Messico, Florida, Nevada e Montana. Anche California è reputato un nome di origine spagnola, ma non c'è certezza sull'etimologia.[7]

Altri[modifica | modifica wikitesto]

Indiana significa letteralmente "terra degli Indiani".[senza fonte] Il Rhode Island deve il suo nome, secondo la maggioranza degli storici, alla somiglianza dell'isola Aquidneck (dove si trovano Newport, Portsmouth e Middletown) all'isola greca di Rodi. In origine tale isola era chiamata appunto Rhode Island. Sembra sia stato Giovanni da Verrazzano, il primo europeo a navigare lungo la costa atlantica degli Stati Uniti nel 1524, a notare tale somiglianza e quindi si dovrebbe a lui l'origine del nome. Un'ipotesi meno accreditata riconduce l'origine del nome al navigatore olandese Adriaen Block, che nel 1614 chiamò un'isola della baia di Narragansett Roodt Eylandt (isola rossa) per il colore dell'argilla presente lungo la sua costa.[8]

Tabella degli Stati[modifica | modifica wikitesto]

La seguente tabella riporta i 50 stati con:

Stato Nome ufficiale Data di entrata Superficie Popolazione[9] Capitale Città più popolosa Bandiera USPS
Alabama State of Alabama 14 dicembre 1819 135 765 4 903 185 Montgomery Birmingham Flag of Alabama.svg AL
Alaska State of Alaska 3 gennaio 1959 1 717 854 731 545 Juneau Anchorage Flag of Alaska.svg AK
Arizona State of Arizona 14 febbraio 1912 295 254 7 278 717 Phoenix Phoenix Flag of Arizona.svg AZ
Arkansas State of Arkansas 15 giugno 1836 137 733 3 017 804 Little Rock Little Rock Flag of Arkansas.svg AR
California State of California 8 settembre 1850 423 970 39 512 223 Sacramento Los Angeles Flag of California.svg CA
Carolina del Nord State of North Carolina 21 novembre 1789 139 390 10 488 084 Raleigh Charlotte Flag of North Carolina.svg NC
Carolina del Sud State of South Carolina 23 maggio 1788 82 931 5 148 714 Columbia Columbia Flag of South Carolina.svg SC
Colorado State of Colorado 1º agosto 1876 269 837 5 758 736 Denver Denver Flag of Colorado.svg CO
Connecticut State of Connecticut 9 gennaio 1788 14 371 3 565 287 Hartford Bridgeport Flag of Connecticut.svg CT
Dakota del Nord State of North Dakota 2 novembre 1889 183 272 762 062 Bismarck Fargo Flag of North Dakota.svg ND
Dakota del Sud State of South Dakota 2 novembre 1889 199 905 884 659 Pierre Sioux Falls Flag of South Dakota.svg SD
Delaware State of Delaware 7 dicembre 1787 6 452 973 764 Dover Wilmington Flag of Delaware.svg DE
Florida State of Florida 3 marzo 1845 170 304 21 477 737 Tallahassee Jacksonville Flag of Florida.svg FL
Georgia State of Georgia 2 gennaio 1788 153 909 10 617 423 Atlanta Atlanta Flag of Georgia (U.S. state).svg GA
Hawaii State of Hawai`i
Moku`a-ina o Hawai`i
21 agosto 1959 28 311 1 415 872 Honolulu Honolulu Flag of Hawaii.svg HI
Idaho State of Idaho 3 luglio 1890 216 632 1 787 065 Boise Boise Flag of Idaho.svg ID
Illinois State of Illinois 3 dicembre 1818 149 998 12 671 821 Springfield Chicago Flag of Illinois.svg IL
Indiana State of Indiana 11 dicembre 1816 94 321 6 732 219 Indianapolis Indianapolis Flag of Indiana.svg IN
Iowa State of Iowa 28 dicembre 1846 145 743 3 155 070 Des Moines Des Moines Flag of Iowa.svg IA
Kansas State of Kansas 29 gennaio 1861 213 096 2 913 314 Topeka Wichita Flag of Kansas.svg KS
Kentucky Commonwealth of Kentucky 1º giugno 1792 104 659 4 467 673 Frankfort Louisville Flag of Kentucky.svg KY
Louisiana State of Louisiana
État de Louisiane
30 aprile 1812 135 382 4 648 794 Baton Rouge New Orleans[10] Flag of Louisiana.svg LA
Maine State of Maine 15 marzo 1820 91 646 1 344 212 Augusta Portland Flag of Maine.svg ME
Maryland State of Maryland 28 aprile 1788 32 133 6 045 680 Annapolis Baltimora Flag of Maryland.svg MD
Massachusetts Commonwealth of Massachusetts 6 febbraio 1788 27 336 6 892 503 Boston Boston Flag of Massachusetts.svg MA
Michigan State of Michigan 26 gennaio 1837 250 493 9 986 857 Lansing Detroit Flag of Michigan.svg MI
Minnesota State of Minnesota 11 maggio 1858 225 181 5 639 632 Saint Paul Minneapolis Flag of Minnesota.svg MN
Mississippi State of Mississippi 10 dicembre 1817 125 443 2 967 297 Jackson Jackson Flag of Mississippi.svg MS
Missouri State of Missouri 10 agosto 1821 180 533 6 137 428 Jefferson City Kansas City Flag of Missouri.svg MO
Montana State of Montana 8 novembre 1889 381 154 1 068 778 Helena Billings Flag of Montana.svg MT
Nebraska State of Nebraska 1º marzo 1867 200 520 1 934 408 Lincoln Omaha Flag of Nebraska.svg NE
Nevada State of Nevada 31 ottobre 1864 286 367 3 080 156 Carson City Las Vegas Flag of Nevada.svg NV
New Hampshire State of New Hampshire 21 giugno 1788 24 217 1 359 711 Concord Manchester Flag of New Hampshire.svg NH
New Jersey State of New Jersey 18 dicembre 1787 22 608 8 882 190 Trenton Newark Flag of New Jersey.svg NJ
New York State of New York 26 luglio 1788 141 205 19 453 561 Albany New York Flag of New York.svg NY
Nuovo Messico State of New Mexico
Estado de Nuevo México
6 gennaio 1912 315 194 2 096 829 Santa Fe Albuquerque Flag of New Mexico.svg NM
Ohio State of Ohio 1º marzo 1803 116 096 11 689 100 Columbus Columbus Ohio OH
Oklahoma State of Oklahoma 16 novembre 1907 181 195 3 956 971 Oklahoma City Oklahoma City Flag of Oklahoma.svg OK
Oregon State of Oregon 14 febbraio 1859 255 026 4 217 737 Salem Portland Flag of Oregon.svg OR
Pennsylvania Commonwealth of Pennsylvania 12 dicembre 1787 119 283 12 801 989 Harrisburg Filadelfia Flag of Pennsylvania.svg PA
Rhode Island State of Rhode Island and Providence Plantations 29 maggio 1790 3 140 1 059 361 Providence Providence Flag of Rhode Island.svg RI
Tennessee State of Tennessee 1º giugno 1796 109 247 6 829 174 Nashville Memphis Flag of Tennessee.svg TN
Texas State of Texas
Estado de Texas
29 dicembre 1845 696 241 28 995 881 Austin Houston Flag of Texas.svg TX
Utah State of Utah 4 gennaio 1896 219 887 3 205 958 Salt Lake City Salt Lake City Flag of Utah.svg UT
Vermont State of Vermont 4 marzo 1791 24 923 623 989 Montpelier Burlington Flag of Vermont.svg VT
Virginia Commonwealth of Virginia 25 giugno 1788 110 862 8 535 519 Richmond Virginia Beach Flag of Virginia.svg VA
Virginia Occidentale State of West Virginia 20 giugno 1863 62 755 1 792 147 Charleston Charleston Flag of West Virginia.svg WV
Washington State of Washington 11 novembre 1889 184 827 7 614 893 Olympia Seattle Flag of Washington.svg WA
Wisconsin State of Wisconsin 29 maggio 1848 169 639 5 822 434 Madison Milwaukee Flag of Wisconsin.svg WI
Wyoming State of Wyoming 10 luglio 1890 253 348 578 759 Cheyenne Cheyenne Flag of Wyoming.svg WY

Stati raggruppati in regioni[modifica | modifica wikitesto]

Regioni dell'U.S. Census Bureau:
West, Midwest, South e North East. Alaska e Hawaii sono mostrati in scale diverse e le isole disabitate sono fuori mappa.

Gli stati possono essere raggruppati in regioni dai confini variabili e mai unanimemente definiti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frederick W. Lawrence, The origin of American state names, (Volume 38 di National Geographic Magazine), National Geographic Society, 1920
  2. ^ Delaware, in Online Etymology Dictionary. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato il 12 ottobre 2007).
  3. ^ World Book Encyclopedia, vol. 14 (N-O), pag. 627.
  4. ^ Avviamento alla etimologia italiana, di Giacomo Devoto, Le Monnier, Firenze 1968, pag. 446.
  5. ^ La circostanza è però controversa. Si veda, sul punto: Idaho--its meaning, origin and application (1917) (American Libraries, archive.org) Archiviato il 25 maggio 2017 in Internet Archive.
  6. ^ Idaho State Guide - The so-called "Idahoax" Archiviato il 12 novembre 2010 in Internet Archive. (Hoax in inglese significa "bufala")
  7. ^ (ES) Etimología de California Archiviato il 22 agosto 2011 in WebCite.
  8. ^ World Book Encyclopedia, Volume 16 (Q-R), pag. 288g
  9. ^ Annual Estimates of the Resident Population for the United States, Regions, States, and Puerto Rico: April 1, 2010 to July 1, 2019, su 2010–2019 Population Estimates, United States Census Bureau, Population Division, 30 dicembre 2019. URL consultato il 27 gennaio 2020.
  10. ^ Lo United States Census Bureau stima che, al 1º luglio 2005 la popolazione di New Orleans fosse di 454863 e quella di Baton Rouge di 222,064, poi variate in seguito all'Uragano Katrina in sfavore della prima e in favore della seconda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christopher Shortell, Rights, Remedies, and the Impact of State Sovereign Immunity, 0791475077, 9780791475072, 9781435658820 State University of New York Press 2008
  • James T. McHugh, Ex Uno Plura: State Constitutions and Their Political Cultures, 0791457494, 9780791457498, 9781417536061 State University of New York Press 2003

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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