È narratore, drammaturgo, critico e poeta. Con oltre sessanta racconti all’attivo, quattro romanzi e quattro pièce teatrali, senza contare gli innumerevoli articoli e prefazioni, è uno degli scrittori attualmente più conosciuti in Argentina. Fin degli anni sessanta, si è imposto non soltanto come uno degli scrittori più innovativi del panorama letterario argentino, ma anche come figura chiave nel dibattito ideologico-culturale dell’epoca. È stato, infatti, direttore di tre delle riviste letterarie più importanti del Paese (El grillo de papel 1959-60, El escarabajo de oro 1961-64, El ornitorrinco 1977-86) a cui collaborarono personalità del calibro di Julio Cortázar, Ernesto Sabato, Miguel Ángel Asturias, Héctor Tizón e Carlos Fuentes. Fra le sue opere principali, Cuentos completos (Alfaguara) e i romanzi El que tiene sed (Emecé, 1985), Crónica de un iniciado (Emecé, 1991), El evangelio segùn Van Hutten (Seix Barral), unico testo tradotto in italiano (Il Vangelo secondo Van Hutten, Crocetti, Milano 2002). Muore nel 2017 a Buenos Aires.