João Guimarães Rosa

Nasce nel 1908 a Cordisburgo, nello stato di Minas Gerais. Laureatosi appena ventiduenne in madicina, nel 1932 prende parte come medico volontario alla Rivoluzione Costituzionalista. Nel 1934 entra nel corpo diplomatico del Brasile, rappresentando il suo Paese in Europa e America Latina. Nel frattempo, esordisce in letteratura con il racconto O mistério de Highmore Hill, pubblicato su rivista e mai incluso nelle raccolte successive. Nel 1936, la raccolta di poesie Magma, rimasta inedita, gli vale il premio dell’Academia Brasileira de Letras. Nel 1946 esce infine la raccolta Sagarana, racconti che gli assicurano immediatamente, per l’originalità del linguaggio e delle strutture narrative, un posto di spicco nella letteratura brasiliana. Nel 1951 rientra in Brasile, dove continua a ricoprire rilevanti incarichi istituzionali. La lunga escursione nel Mato Grosso del ’52 lo mette a contatto con il mondo del sertão, che tanta importanza avrà nella sua produzione seguente: Corpo di ballo, Prime storie, Tutameia e, soprattutto, Grande Sertão, il suo unico romanzo che, uscito nel 1956, lo consacra come il più grande scrittore brasiliano del Novecento. Nel 1963 viene eletto membro dell’Academia Brasileira de Letras. Posto che occuperà, però, solo per tre giorni, nel 1967, prima della morte, avvenuta a Rio de Janeiro