CLAUDIA DURASTANTI con “La straniera” (La nave di Teseo), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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Ospite della puntata: Claudia Durastanti con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo: “La straniera” (La nave di Teseo), finalista all’edizione 2019 del Premio Strega.
Come nasce “La straniera”? Chi sono i maestri letterari di Claudia Durastanti? Quali sono i libri fondamentali che ritieni abbiano contribuito più di altri alla tua formazione di scrittrice? Sei più una scrittrice metodica o estemporanea? Osservando la protagonista del libro come se fosse un personaggio letterario (ma lo è, nel momento in cui vive tra le pagine) come la descriveresti ai nostri ascoltatori? Chi è “La straniera” per Claudia Durastanti? Il primo capitolo del libro (che ha per titolo “Famiglia”) comincia con questa citazione di Emily Dickinson: “Dopo un grande dolore, viene un sentimento formale”. Perché hai scelto proprio questa citazione? E in cosa consiste il sentimento formale che segue un grande dolore? L’incipit del libro colpisce molto. Parla dell’incontro tra tua madre e tuo padre. Colpisce anche perché ci sono due versioni completamente diverse di questo incontro (e tu le offri entrambe ai lettori). Ti andrebbe di parlarcene? Anche i tuoi genitori, narrati nelle pagine de “La straniera” diventano personaggi letterari. Come li descriveresti ai nostri ascoltatori? Nel libro evidenzi il fatto che – con riferimento alla sordità dei tuoi genitori – c’è stato sempre uno scollamento fra quello che percepivi tu del contesto familiare e la disabilità come veniva rappresentata nel cinema o in letteratura…
Un altro personaggio ricorrente del libro è tuo fratello: può essere considerato anche lui uno “straniero”? Il libro è strutturato in sei capitoli a cui hai dato i seguenti titoli: Famiglia, Viaggi, Salute, Lavoro & Denaro, Amore, Di che segno sei. Cosa puoi dirci per ciò che concerne la struttura del libro?
Cosa puoi dirci sul tuo rapporto con i tuoi luoghi (la Basilicata, Brooklyn, Roma e Londra)? E questi luoghi, visti con la prospettiva de “La straniera”, cosa hanno in comune tra loro e in cosa sono del tutto differenti?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Claudia Durastanti nel corso della puntata.
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[La scheda di “La straniera“]
“La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato”. Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall’infanzia al futuro, il nuovo libro dell’autrice di Cleopatra va in prigione è un’avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della Straniera vive un’infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità.
Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui.
La straniera è il racconto di un’educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibile.
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Claudia Durastanti (Brooklyn, 1984) è scrittrice e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010) ha vinto il Premio Mondello Giovani; nel 2013 ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate, e nel 2016 Cleopatra va in prigione, in corso di traduzione in Inghilterra e in Israele. È stata Italian Fellow in Literature all’American Academy di Roma. È tra i fondatori del Festival of Italian Literature in London. Collabora con “la Repubblica” e vive a Londra.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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La colonna sonora della puntata: “The Stranger” di Billy Joel; “Nightswimming” dei R.E.M.; ” In My Place” dei Coldplay
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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.
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