DIABOLUS IN MATITA
Prosegue l’onda lunga di LUCCA COMICS & GAMES 2014 nell’ambito dello spazio di Letteratitudine dedicato a “Graphic Novel e Fumetti“. Pubblichiamo il terzo contributo del nostro inviato a Lucca, Furio Detti.
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Diabolus in Matita: con i Perkeros nel lato oscuro del sound
J.P. Ahonen e K. Alare e il loro fumetto sulla scena metal finlandese
« – Ho visto la parte oscura della musica.
– Alvin and the Chipmunks?»
Kervinen e Aydin, personaggi di “Perkeros”.
«Intanto, un fumetto che cita Nietzsche è sempre un capolavoro!»
di Furio Detti
Permettetemi di presentarvi, scherzando e molto, autocitandomi, di presentarvi Perkeros, romanzo grafico di J. P. Ahonen e K. P. Alare dedicato al metal finnico, e più a largo respiro, alla potenza della musica e del suono. Potente è l’onda di Perkeros, e personalmente sono rimasto entusiasta e affascinato dallo squisito stile grafico e design dei personaggi di Ahonen e dalla storia degli autori, ambedue, avvincente e sapientemente costruita, colpi di scena compresi (anzi, soprattutto quelli!).
Probabilmente rischia di essere settoriale, ma credo che Perkeros possa piacere anche ai non-metallari, a tutti quelli che si appassionino a storie intense, estreme e – nonostante questo – ricche di spirito, umorismo e bellezza. Mi preme da subito far notare come sia di per sé estremamente difficile rendere il miracolo della musica, i suoi infiniti “colori” con un’opera grafica, tanto che in passato ho premiato per ritmo e resa autori come Tony Sandoval. Oggi, per la medesima ragione, sono a consigliarvi di cuore e a pieno titolo “Perkeros” e la stravolgente scena di Tampere, città finnica, e del suo “Klubi”, vero locale per cultori del rock-metal, attraversati dalle onde tenebrose dei rockers e da presenze ancora più “carnali” e tangibili, oltre che letali. Non sono state solo le splash-page di apertura (pagg. 3-7) e del seguito (34-35, 52-53, e le splendide 122-127) a convincermi del valore di “Perkeros”, parlando di musica disegnata; ma hanno contato anche la solidità dei personaggi, la profondità delle loro relazioni, giocata – ripeto – sempre sull’onda di una salutare ironia, il congegno di una storia che procede serrata senza sbavature, l’originalità di alcuni elementi “storici” e la plasticità delle situazioni e dei dialoghi, incluso un finale quasi-chiuso (o un pochino aperto che non guasta).
Credetemi: vi affezionerete di brutto a Akseli, Lilja, Aydin, Kervinen e Orso, i componenti e la “line manager” del gruppo che da il nome al fumetto. Sì, avete letto bene: “orso”, perché Orso è un vero plantigrado che va in letargo, ringhia, morde, graffia, puzza e si accoppia – ma con ben meno ispide groupies umane, decisamente più soffici. Ignoro perché Ahonen e Alare abbiano inserito questo elemento furry nella storia, quasi disneiano, non so se un omaggio voluto allo scrittore finnico Pasilinna, o altro… ma secondo me Orso funziona alla grande! Così come funzionano i rimandi sparpagliati nel fumetto sotto forma di omaggi alla vera scena metal finnica (poster, magliette, ambientazioni); così come funzionano le relazioni “energetiche” tra le coppie di questi personaggi e anche i triangoli sentimentali veri o presunti che aggiungono passione e fibra a questo riff di emozioni. Senza “spoilerare” mi limito a dire che in “Perkeros” niente è come sembra per almeno tre quarti del volume e che esistono più storie stratificate in questa elegante e stimolante struttura, con un soggetto non originale (l’uso “malvagio” della musica), ma con trama e intreccio efficacissimi; con una narrazione pulita e dinamica – se si perdona solo qualche esagerazione; con personaggi credibili, battute fulminanti, brio e vivacità: dall’insicuro e frustrato leader e vocalist (poi scalzato) del gruppo, Akseli, alla introspettiva, ma pepata e desiderabile Lilja, dal ferino Orso al profondissimo e inquietante hippy Kervinen,, bassista e membro più che storico del gruppo. Un giallo-nero profondo metallaro che allo stesso Kervinen fa dire, citando il grande filosofo della Volontà di Potenza: “Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso anche l’abisso scruterà dentro di te.”
Con questa citazione, la terza, non metallara ma pesantissima, chiudiamo consigliandovi a tutto volume “Perkeros”: storia di metallo e di un oscuro potere sepolto da secoli. Un romanzo grafico che piacerà molto anche a chi non è headbanger per vocazione.
“Perkeros”, J. P. Ahonen e K. P. Alare (disegni e sceneggiatura), ed. it. Tradotta da S. Rajamäki e A. Solinas, lettering di A. Gozzi, Panini 9L Editore, 2014 – 184 pagine
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