Il nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” lo dedichiamo all’edizione 2018 dell’ormai storico Festival internazionale del fumetto e della cultura pop: “Etna Comics”
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ETNA COMICS 2018: a Catania dal 31 maggio al 4 giugno, al Centro Fieristico “Le Ciminiere”
L’intero programma è disponibile qui
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L’ottava edizione di Etna Comics, “Festival Internazionale del fumetto e della cultura pop” si svolgerà al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania dal 31 maggio al 3 giugno 2018.
La manifestazione, conosciuta come il più grande Festival del Sud Italia, rappresenta ormai da sette anni un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, cinema, cinema d’animazione, gioco e videogioco, ma anche musica, collezionismo, spettacolo, cultura tradizionale giapponese e tanto altro ancora, che arricchiscono il succoso programma dell’evento, rendendolo un’esperienza unica anche per i più fedeli habitué delle convention italiane di settore.
Sin dalla sua prima edizione, Etna Comics è diventato l’evento più visitato nella storia della struttura che la ospita e che si è dimostrata da subito un’ottima location proprio per la sua facile fruibilità e raggiungibilità.
A partire dal 2009 ha avuto inizio un processo lavorativo attento e costante che nel 2011 ha portato alla realizzazione dell’esplosiva prima edizione, nella quale Etna Comics si è imposta come una della più performanti manifestazioni d’Italia con ben 25.000 presenze.
Il 2012 ha rappresentato l’anno della conferma, portando le visite totali oltre il tetto delle 35.000 persone, mentre la terza edizione è stata quella della definitiva consacrazione. Ancora una volta infatti il pubblico non ha tradito le aspettative, facendo registrare nel giugno del 2013 la quota record di 43.000 visitatori ed a seguire ben 50.000 nel 2014, 60.000 nel 2015, fino ad arrivare alla quota record del 2017 dove abbiamo sfiorato le 80.000 presenze!
Tra questi poi, ed è il dato che impreziosisce maggiormente la kermesse, si sono registrati visitatori provenienti da Spagna, Germania, Inghilterra, Austria, Francia e Malta. La città di Catania è una cornice perfetta e giugno è un periodo ideale per visitarla.
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La presentazione del direttore del Festival: Antonio Mannino
Carissime amiche, carissimi amici,
sono sinceramente felice di presentarvi l’ottava edizione di Etna Comics perché, lo confesso, nutro da sempre una particolare forma di attrazione verso il numero 8.
Non tanto – e non solo – perché per tanti popoli (uno su tutti, i nostri amatissimi giapponesi) simboleggia l’abbondanza. O perché, coricato, apre le porte dell’infinito. E nemmeno perché è il numero atomico dell’ossigeno, o il numero di pianeti della nostra grande casa, il sistema solare.
A me l’8 piace perché, prima di tutto, è un numero bello: così rotondo, così perfetto… un numero felliniano (“Ho fatto otto e mezzo, signora: che faccio, lascio?”), un numero che sa di piste Polistil e di montagne russe.
Una forma doppia, che unisce: com’è nell’intento di questa manifestazione, che è ormai diventata il vero festival internazionale della pop culture oltre che del fumetto, e proprio per questa sua volontà di mettere insieme persone diverse, mischiare generi differenti e abbattere barriere. Alla nostra maniera, certo: ovvero partendo dal fumetto – che poi non è altro che l’evoluzione della prima forma di comunicazione artistica di cui l’uomo abbia lasciato testimonianza, quando ancora viveva nelle caverne e stilizzava bisonti e mammut – sperimentiamo l’esplorazione di altri ambiti e altri spazi, con ospiti di richiamo che arrivano dal mondo della televisione o dal cinema anni Settanta. E ancora star del web, interpreti musicali e, ovviamente, tantissimi autori e disegnatori (tanto per fare un nome: Gabriele Dell’Otto, visto che nulla succede per caso).
Insomma, anche l’evento di quest’anno sarà un calderone esplosivo e magmatico, come avrebbe voluto Eliodoro (protagonista del nostro
manifesto firmato dal grandissimo Tanino Liberatore), in cui troverete icone del passato e tendenze postmoderne.
Senza palizzate pregiudiziali, senza purismi concettuali: perché il primo obiettivo dello staff incredibile che a ogni edizione permette l’avverarsi di questo miracolo (a cui va tutta la mia riconoscenza) è trasmettere cultura attraverso messaggi semplici, godibili e fruibili da tutti. Il secondo, non meno importante, è dar lustro e vanto a questa città complessa e difficile, che si dona generosa ma che nulla regala.
A questa terra che amo e per cui da sempre combatto.
Anzi, l’8.
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