Paolo Cognetti racconta il suo romanzo “Giù nella valle” (Einaudi)
Come nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: PAOLO COGNETTI racconta il suo romanzo “Giù nella valle” (Einaudi)
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Da anni volevo scrivere un libro tratto dal disco Nebraska di Bruce Springsteen. Non mi ricordo più nemmeno da quando: forse tre anni fa ho mandato a mio padre il video di My Father’s House, mentre da molto più tempo, a casa, io e Federica ci guardiamo quello di Highway Patrolman. In quel video ci sono immagini del primo film di Sean Penn, The Indian Runner, con un giovane Viggo Mortensen, Patricia Arquette e Valeria Golino. Il film di Penn è ispirato proprio alla canzone di Springsteen, che non fa da colonna sonora: è la sceneggiatura stessa. La title-track Nebraska, a sua volta, è ispirata a un film d’esordio, Badlands di Terrence Malick, tratto da una storia vera. Quella di due adolescenti che alla fine degli anni ’50 si danno a una fuga d’amore, e durante la fuga il ragazzo uccide 10 uomini a partire dal padre di lei. Insieme una love-story, un on the road e un horror. Insomma il disco ha radici e ramificazioni nella storia e nell’arte americane, da cui io come narratore provengo. E se un fatto ispira un film, un film ispira una canzone, una canzone ispira un altro film, perché non provare a scriverci un romanzo? Avevo in mente il modello altissimo di Non al denaro né all’amore né al cielo di Fabrizio De André (i modelli è sempre meglio sceglierseli altissimi, non ci vuole la modestia nell’arte), tratto dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Quell’album mi rassicurava sul fatto che il romanzo non sarebbe sembrato un’americanata: il disco di André è puro De André, secondo Fernanda Pivano perfino superiore alle poesie originali. E il mio romanzo sarebbe stato un romanzo italiano, mio, ambientato sulle Alpi. Però ci ho messo comunque un po’ di anni a maturare l’idea. (continua a leggere cliccando qui…)