Le splendide Laura Costantini e Loredana Falcone, coppia di ottime scrittrici, altresì note come Laura et Lory, hanno deciso di nominare Letteratitudine nell’ambito dell’iniziativa Blog da Dieci e Lode (BDL). Io le ringrazio di cuore e do seguito alle segnalazioni (devo indicare altri cinque blog) risparmiandovi la solita tiritera della serie “avrei voluto nominare ciascuno di voi” (anche se è così).
Seguono le mie cinque nomination con relative motivazioni.
– LA POESIA E LO SPIRITO
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/
Blog letterario di gruppo, di altissimo di livello, che seguo da tempo e con il quale è in corso una sorta di gemellaggio con Letteratitudine
– BARBABLOG di Daria Bignardi
Perché è il blog collegato a una delle pochissime trasmissioni televisive che seguo
– IL RINGHIO DI IDEFIX di Luciano Comida
http://lucianoidefix.typepad.com/
Perché è il ringhio più docile e simpatico di tutto il web
– SCENE DIGITALI di Vittorio Zambardino
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/
Perché mi aggiorna e fornisce sempre informazioni utili
– LE AZIENDE IN-VISIBILI di Marco Minghetti
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/
Perché è il blog di un grande e valente sperimentatore della scrittura
Dalla regia mi dicono che ciascuno dei nominati, possibilmente, dovrebbe nominare altri cinque blog.
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Ne approfitto per organizzare uno dei soliti dibattiti.
Il tema è il potere dei blog. È vero, ne abbiamo già parlato… ma la rete e la blogosfera si evolvono. Molto velocemente.
Secondo voi si può davvero parlare di “potere”, quantomeno persuasivo, dei blog e della blogosfera? E in prospettiva futura? Qual è la vostra percezione?
Segue un articolo di Repubblica che cita il britannico The Observer.
(Massimo Maugeri)
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La blogmania non aveva mai raggiunto livelli così dilaganti. Oggi un blog può contribuire all’elezione di un presidente o aprire dibattiti infiniti sulle nostre piccole manie quotidiane, parlare delle vicissitudini del principe Harry in Afghanistan o della rivolta dei monaci birmani. Strumenti di potere, in molti casi, ai quali il britannico The Observer dedica una classifica mettendo in fila i cinquanta blog più “powerful” del momento. In testa c’è l’Huffington Post ma – sorpresa – fra i primi c’è anche quello di Beppe Grillo: nono posto per il “popular italian comedian and political commentator, long persona non grata on state Tv”.
Il quotidiano britannico si dedica a un reportage che prende in analisi i cinquanta blog (e bloggers) più influenti del mondo, e parte da un presupposto: la storia del blogging “politico” si divide in due periodi, pre-Huffington e post-Huffington. Com’è cambiato, cioè, il mondo dei bloggers da quando la milionaria mondana Arianna Huffington ha deciso di buttarsi nella mischia del Web, dedicando a un blog tempo, denaro e soprattutto i suoi contatti nel mondo dei media. Fino a quel momento, sostiene The Observer, i bloggers si consideravano un gruppo di crociati con la missione di attaccare le elite dell’establishment dai computer di casa, lavorandoci a notte fonda, magari in piagiama. Chiaro che la discesa in campo della Huffington, nel 2005, ha fatto storcere il naso ai puristi del blog, che in coro si sono detti: “Ma questa, chi si crede di essere?”. Di chi fosse, se ne sono accorti presto. Quando cioè nel giro di poco tempo l’Huffington Post è diventato uno dei più influenti e popolari giornali del Web, con la collaborazione di bloggers che in realtà sono commentatori di rango e varie celebrità. La milionaria ha sparigliato, insomma, dimostrando che certe vecchie regole, e rigidità, della comunità dei blogger potevano essere superate. In questo contesto trova posto anche il blog di Grillo, “fra i più visitati del mondo” scrive The Observer, del quale si citano caratteristiche salienti e leit motiv. “Il blog – spiega il giornale – invita satiricamente, ma neanche tanto, le popolazioni di Napoli e della Campania a dichiarare l’indipendenza, chiede alla Germania di fare guerra all’Italia per aiutarne la gente o informa sulla campagna, lanciata dal comico, a favore di una legge di iniziativa popolare che rimuova dalle loro funzioni tutti i parlamentari con condanne penali”. Una curiosità: nel capitolo dedicato al blog di Beppe Grillo, The Observer commette due errori: spiega che Grillo ha attribuito a “Mario Mastella”, “leader of the Popular-Udeur-Centre-Right-Party”, il nomignolo di “Psiconano”. Che invece è l’appellativo con cui Grillo definisce Silvio Berlusconi, e non Clemente (tanto meno “Mario”) Mastella. (9 marzo 2008)
Il blog è una forma di espressione dinamica, immediata e soprattutto aperta a chiunque. Esso non è paragonabile ai media tradizionali dove l’interazione difetta di unidirezionalità. E proprio la debolezza di quest’ultimi diviene il punto di forza, il grande vantaggio, la causa della vasta proliferazione e del successo dei blog. In altre parole, il blog, è la prima piattaforma mediatica di confronto e scambio accessibile a tutti.
Uh, troppo buono
grazie
vz
Io credo che la mancanza di confini e di regole sia il vantaggio e lo svantaggio della produzione e consumazione bloggheristica. Da consumatrice, per esempio, difido profondissimamente dai blog con intenzioni giornalistiche: non hanno padroni, non hanno doveri, non mi sento garantita nell’informazione che producono. Devo dire, mi capita anche con i cosiddetti blog d’autore.
Inoltre amo della blogosfera la questione dibattito. Perciò non amo i blog in cui i padroni di casa non interagiscono in qualche modo. A quel punto mi compro un giornale.
Letteratitudine secondo me è un’isola felice e un mondo a parte. e trovo che mischi informazione ludus e interazione in modo notevole. Ha molte stanze attive e dibattiti che continuano e si sente la personalità del padrone di casa, molto attento, molto gentile, molto ospitale. (Forse mi piacerbbe che si esponesse di più ma poraccio pure lui ci ha da fa:)
Non credo che il blog possa persuadere, credo che possa creare delle condensazioni, agglomerati di persone che si ritrovano per una comunanza di pensiero: ma ecco, il successo di Grillo (io spero che mi perdonerete l’uscita soggettiva e non condivisa da tutti) non è dovuto al fatto che s’è inventato un malessere o una rabbia o un po’ di qualunquismo. Ma che ha raccolto intorno a se chi già provava questi sentimenti e questi approcci mentali.
(Poi c’è la possibilità di usare il blog come modo di produzione di senso alternativa, cosa che mi interessa altrettanto, se non di più ma mi sa è off topic)
condivido tutto quelle avete scritto. ora condividete quel che ho scritto io.
Luciano ringrazia e Idefix scodinzola.
Sicuramente il fenomeno blog è da analizzare con molta attenzione. Consente al comune cittadino che normalmente non ha nessuna voce in capitolo di farsi ascoltare ed anche di ascoltare pareri non ufficiali. L’effetto è già adesso dirompente e prevedo che lo sarà di più nel prossimo futuro.Io ultimamente sto avendo molti più input dai blogghisti che dai critici di professione. Io frequento Letteratitudine sporadicamente e questo è dovuto al fatto che i temi sono un po’ obbligatori, mentre l’altro Forum che frequento Leggere e Scrivere( Corriere della Sera) condotto dall’ottimo Paolo Di Stefano lascia libertà d’argomento. Insomma formula diversa. Ma voglio confermare la mia stima per Massimo Maugeri che è indubbiamente una persona squisita e che merita un grande successo.
Ripasso, ma intanto ringrazio Massimo per le sue belle parole su me e Loredana Falcone.
Ribadisco: a quando una nuova cena di Letteratitudine? Com Massimo?
grazie, Massimo!
credo che dentro la rete ci sia molto futuro, in molti sensi e a molti livelli. essere presenti vuol dire stare nel mezzo delle correnti di pensiero più autentiche, perché quelle ufficiali sono condizionate da pressioni e interessi di parte. è questo il motivo del continuo aumento dell’influenza dei blog: un portato di democrazia che può degenerare in caos, ma il rischio in questo caso è benedetto.
un abbraccio
fabrizio
Il blog e’ una bella invenzione, ma necessita, a parer mio, di un valido coordinatore disposto ad interagire frequentemente coi blogghisti e ad indirizzare gli interventi verso un senso civico e di maturo rispetto per l’altrui pensiero. Quando serve, anche censurare e’ doveroso, come extrema ratio. Qui, per esempio, mi trovo bene e non frequento altri blog. L’unica cosa che personalmente suggerirei all’ottimo Maugger e’ lo spingere piu’ sull’aspetto strettamente letterario cosi’ limitando ulteriormente i giochini ed i passatempi, che comunque sono benvenuti se sporadici e del tutto giocosi.
Sergio Sozi
P.S.
I complimenti a Massimo sono impliciti, eh?
Siamo parte di una grande rivoluzione culturale, senza icone e bandiere. C’è molta confusione sotto il cielo, ma Letteratitudine si impone come un blog significativamente partecipato. L’importanza di uno spazio è condivisa dai “caratteri” di ognuno di noi; che per la bontà del luogo rinunciano alle proprie naturalità. La cosa più bella di Letteratitudine, è questa volontà, mai proclamata ma condivisa, di preservare la natura del sito come condizione assoluta a favore della commistione dei pensieri e del confronto.
Sugli altri blog, posso dire poco; vado, curioso, a volte posto, ma poi ritorno qui per ritrovare, oltre alla disponibilità di uno spazio, un gruppo di persone che come me condividono l’importanza delle idee e del dialogo, anche giocoso . Siamo meglio di Lost!
Bene.
eh sì
@ Jean
Primo a commentare. Bravo! E grazie.
Tu fai riferimento ai media tradizionali.
Secondo te, negli anni a venire (ma anche nell’immediato futuro), quale sarà la relazione tra i media c.d. tradizionali e il web?
@ Vittorio Zambardino (zetavu)
Ti seguo giornalmente. Sul web e sulla carta. Grazie a te.
@ Zau
Troppo buona, ragazza. Non dovrei dirlo… ma tu eri sulla lista dei 10 (a un passo dalla segnalazione).
A me me fai ride’!
–
Dovrei espormi di più?
Ma se già ci metto nome, cognome e faccia (e camicia celeste)!
🙂
@ insignificant writer
Grazie per la condivisione. Ma perché non esprimi in maniera più palese il tuo pensiero?
@ Luciano
Salutami Idefix… e dagli un osso da parte mia
@ Pippo
Grazie mille. Sei molto gentile.
L’ottimo “leggere e scrivere” di Paolo Di Stefano più che un blog è un forum.
Puoi trovare qualcosa di analogo anche qui dentro.
Si chiama “La camera accanto”:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/02/24/la-camera-accanto-2%c2%b0-appuntamento/
Se vuoi puoi farti tu stesso promotore di un dibattito.
@ Laura
Grazie a te Laura. Spero di partecipare a una cena romana (letteratitudiniana) quanto prima.
Prima, però, devo andare a Siracusa da Simona…
P.s. Tra te e Loredana chi cucina meglio?
(Potevo domandarti “chi scrive meglio”… ma sono un bravo ragazzo 🙂 )
@ Fabrizio
Grazie Fabry, tu sei uno di quelli che ci crede veramente. E che ci lavora tanto.
Sergio, grazie anche a te. Il blog è certamente letterario… però, secondo me, un po’ di leggerezza non guasta. Calvino docet, giusto?
Grazie Miriam,
lo sai che Lost non l’ho mai visto?
Probabilmente sono l’unico al mondo.
Rilancio le domande a favore degli altri commentatori. Io potrò tornare qui in tarda serata.
Secondo voi si può davvero parlare di “potere”, quantomeno persuasivo, dei blog e della blogosfera? E in prospettiva futura? Qual è la vostra percezione?
@Massimo: Grazie per avermi fatto conoscere i blog che hai “nominato” per il tuo 10 e lode. Sono alla ricerca di blog di qualità per poterli osservare e parlare di loro nel mio saggio ( è questa la ragione per cui è nato il mio BitLit).
@tutti: Per quanto riguarda la domanda rispondo: si, i blog hanno già un potere, forse non così alto come molti bloggers vorrebbero far credere, ma certamente un potere reale, veritiero. Persuasivo, anche, ma solo nella misura in cui si rivelano onesti, creativi, innovativi. Il futuro? Lo vedo più caotico (nasceranno più blog) ma anche più selettivo. Non è un paradosso: se infatti saranno moltissime le persone che apriranno un blog per o su un argomento qualunque, nel frattempo molti altri ne sapranno creare altri d'”eccellenza”. Obiettivo: la libertà d’espressione nel web, che è pi la grande sfida dei prossimi anni.
@sozi e Massimo: la virtù sta nel mezzo…. 😉
Che bel pensierillo Massimo:) ne deduco che de nascosto mi leggi:))) grazie:)
te devi sbilancià de più, ma perchè io so diplomatica come un calcio negli stinchi e me piacciono le risse. (La verità è che ho dei motivi più seri, per avversare la diplomazia. Come tu ce l’hai a metterla in atto. e penso che tu pure ce li hai, e penso che ognuno è fatto a modo suo:)))Io mi sa che prima o poi faròcci un posti eh:))) Grazie comunque:)
@ Massimo, naturalmente il tuo 10 e lode che personalmente ti assegno,
è meritatissimo e in questo blog mi sento come a casa.Grazie per la segnalazione degli altri blog che immagino molto accattivanti; li visiterò piano piano. Almeno io, non voglio disperdermi troppo, altrimenti non ho più il tempo di dedicarmi alla mia scrittura.Vorresti per favore spiegare a questa
ignorantella che non conosce l’inglese, in cosa consiste la frase “trackback dal tuo sito”? Imbranata come sono posso fare solo crac.. ciao,ciao
Tessy
ho scoperto da non molto la blogosfera, esono entusiasta di quel che ho scoperto.
Però ammetto che rispetto alla carta stampata, metto i blog, per quanto riguarda la ricezione di stimoli culturali, due gradini sotto.
Tia vevo illustrato , Massimo, la mia diffidenza verso i blog letterari, per esempio.
Adesso ho scoperto questo tuo spazio davvero interessante, che si è aggiunto a Lipperatura e Carmilla nella mia lettura.
Mi interessano alcunbi blog ‘privati’, non provo interesse per blog di tipo giornalistico o simili.
Provo unaccenno di interesse per i blog dei giornalisti de ‘Il Foglio’, perchè trovoche, aldilà di questo momento che per ovvi motivi non commento, tale giornale abbia rappresentato la più interessante forma di stimolo culturale degli ultimi anni( a proposito di cordate ed endorsement).
@ Massimo Maugeri
La mia modestissima opinione è che i media convenzionali legheranno un rapporto sempre più stretto con il web ed in particolare con i blog. Il web è un serbatoio illimitato e soprattutto un nuovo bacino dal quale attingere in tutti i sensi, sia in termini di business, che di politica, di informazione, ecc.
Già qualcosa si sta muovendo o si è mosso in questa direzione: testate giornalistiche “convenzionali” dedicano spazi sul web alle opinioni dei lettori; l’interattività, seppur agli albori, nel settore TV sta sviluppandosi attraverso “view on demand” ed altri servizi, segno evidente di un desiderio di superare l’interazione unidirezionale di cui accennavo nel mio primo intervento, e presumo nel futuro un’evoluzione della televisione molto più legata alla rete di quanto non appaia o sia ipotizzabile oggi. Basti uno sguardo sul mondo della telefonia mobile per constatare quanto i telefonini siano uno specchio della società futura, attualmente vere e proprie postazioni multimediali sempre più dipendenti dal web.
Infine, rispondendo ancora ad una tua domanda, il potere persuasivo dei blog è innegabile, basti gettare lo sguardo alla “anomalia” Grillo, ed immagino che questo potere faccia gola a molti.
preciso:queste sono le mie impressioni di neofita:può darsi che andando avanti cambierò idea!(per ora ammetto, carta stampata al primo posto)
Io son fedele: solo Letteratitudine, Zam che mi ha fatto conoscere Massimo… e il mio!!!
Concordo con Jean, Miriam e Zauberei.
Letteratitudine è un’isola felice a cui torno volentieri dopo nuotate varie nel web. Riproduce l’atmosfera dei caffè letterari… Ho bisogno di un luogo familiare e stimolante al tempo stesso.
Anarchia e libertà + selezione naturale: questo il senso e il futuro dei blog.
Vi ringrazio molto per i nuovi commenti.
@ Zauberei
Bugiarda! Non è vero che ti piacciono le risse… altrimenti non staresti qui.
🙂
–
@ Laura
Sì, mi ricordo. E mi sento onorato della tua presenza qui (sul serio). Letteratitudine è casa tua.
Un abbraccio a Maria Lucia, Rosa Maria (in bocca al lupo per il saggio) e all’ottima Tessy (prima o poi parleremo di trackback).
@ Jean
Da’ un’occhiata a questo vecchio post:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/03/18/la-rivoluzione-internet-e-pasolini/
E grazie per il tuo commento!
Oh, max senti … qui c’è un’intervista ad una colonna portante del tuo blog, non venirmi a fare la ramanzina
🙂
http://fragmenta.blogosfere.it/
Mi sono reso conto che esistono vari tipi di blog. Alcuni sono sostanzialmente divulgativi, altri decisamente comunicativi.
Spesso la qualità della grafica e degli accorgimenti tecnologici sono più evoluti nei secondi per consentire e stimolare la comunciazione con chiunque si affacci nel blog.
Io, ad esempio, avendo poco tempo e molte difficoltà già nell’accendere un computer, ho due blog (non creati da me perché non sarei stato capace) che sono tendenzialmente divulgativi. Li aggiorno raramente e con cose che mi passano per la testa senza tener conto dell’attualità. Nonostante ciò vengono visitati abbastanza. Ovvio che le visite aumentino in ragione dell’appeal di un blog e di quanto una persona ci si dedica.
Non volendo creare equivoci, evito di fare dei nomi. Ma ci sono tanti ospiti di Letteratitudine che hanno dei blog validissimi e interessanti.
Alcuni, però, a volte li guastano con iniziative di dubbio gusto come ha fatto Fausta Maria Rigo in Fragmenta.
Ma ormai un po’ la conosciamo. Fausta si affaccia poco, e quando lo fa è dannosa per se e per gli altri
🙂
Un dieci e lode più che meritato.
Smile
Il raccoglimento e la dispersione della blogsfera sono legati alla considerazione identitaria in base alla quale si considera in generale anche la rete: se servono soltanto per cercare illusioni da microvisibilità avremo spesso blog senza interventi qualificati che divengono inutili archivi dell’oblio istantaneo.
Diversamente, la contaminazione interattiva è positiva, quando vengono consegnati pensieri già elaborati nel proprio campo specifico di esperienza e pronti ed aperti a condivisioni tematiche e di confronto, poichè già autosufficienti nella scrittura e nella forma espositiva corrispondente.
@Massimo caro, sono due giorni che cerco invano di votare il libro del 2007,
ma quando arrivo sulla pagina, essa si blocca subito e non mi scorre più. Vorrei sapere se succede anche ad altri per le molte lettere che ci sono o se è un difetto del mio firefox che non risponde e mi segnala errore? Mi premeva dirtelo, così non penserai che non volevo partecipare alla selezione.Grazie e scusa. Per chi sta a Milano avverto che sul mio sito, ho
segnalato due eventi letterari che possono interessare agli scrittori.
Tessy
giornalista in erba: ho appena finito di fare un’intervista telefonica ad un imprenditore di alto profilo. sconvolto. io.
Come autore della sezione “le aziende e il desiderio” (inerente cultura e valore d’impresa) del metablog di Marco Minghetti, segnalato tra i top five di litteratitudine, rispondo alla richiesta di Massimo rilanciando a mia volta cinque siti che parlano di letteratura: Il primo amore, Lello Voce-Absolute Poetry, Nazione Indiana, Sinestetica, e il provocatorio Poetastri
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/le_aziende_e_il_desiderio/index.html
@ Massimo Maugeri
Accidenti! Grazie per il link del post. Conferma in pieno la mia opinione.
Caro Massimo,
grazie per avere nominato il nostro Metablog Collettivo dedicato a Le Aziende In-Visibili. Dovendo io riproporre altri 5 blog mi verrebbero da segnalare almeno tutti quelli dei 99 co-autori (dal tuo a quello di Zop passando per quelli di Armando Adolgiso, Federico Platania e via dicendo, segnalati comunque nel nostro Blogroll) ma andremmo molto oltre i 5. Su suggerimento di Giampaolo Azzoni me la cavo indicando 5 blog internazionali degni di nota:
we make money not art
http://www.we-make-money-not-art.com/
straordinaria galleria su immagini e tendenze dell’arte contemporanea
pr conversation
http://www.prconversations.com/
il blog piu’ colto e problematico sulla comunicazione d’impresa
logic + emotions
http://darmano.typepad.com/logic_emotion/
la creativita’ umanistica sposata al design tecnologico
sign and sight
http://www.signandsight.com/
quotidiana rassegna sulla cultura in Europa
beyond the beyond
http://blog.wired.com/sterling/
il blog di Bruce Sterling, uno che ha immaginato la Rete prima della Rete
E vabbè, visto che di blog si parla, se qualcuno ha voglia e tempo di andare nel mio c’è un fresco fresco “MURO CONTRO MURO” 🙂
http://enricogregori.splinder.com/
Devo ammettere che in principio ero diffidente mentre ora…continuo ad esserlo.
Ora spiego: per me un blog ha senso se c’è scambio, se c’è la possibilità di interagire perché altrimenti diventa vera “masturbazione” e a quel punto tanto vale leggersi un giornale – come dice poco sopra zauberei -.Per questo non amo particolarmente i blog come quello di grillo; lui mi sta simpatico per carità e trovo molto stimolanti anche le sue provocazioni ma sono molto perplesso nei confronti di chi è li pronto a raccoglierle unito solo dal sentimento di protesta: se posso usare una metafora, mi ricordo – molte estati fa – sopra la spiaggia di rimini sorvolavano aerei pubblicitari che a volte lanciavano gadget , gettoni e volantini vari …. improvvisamente l’intera spiaggia si riversava in mare e come una mandria di gnu travolgeva tutto quello che gli stava davanti… spesso qualcuno si faceva male! ecco questa è la mia preoccupazione…che qualcuno si faccia male!…
E poi manca un vero scambio di idee, si ha soltanto la possibilità dello sfogo che se da una parte può sembrare liberatorio dall’altra credo non porti da nessuna parte.
Invece devo ammettere – e non è piaggeria – che la mia diffidenza è diminuita parecchio quando pochi giorni or sono, ho avuto la fortuna ( link sul sito di Cristina Bove) di atterrare sul blog di letteratitudine…è stata una vera folgorazione perché qui le idee
“frullano”… Qui si sta bene davvero, forse anche troppo, visto che scrivo – lo so è un eufemismo – più su questo che sul mio piccolissimo blogghino ! Ciao
@ Maria Teresa
Cara Maria Teresa, credo che il post sul gioco “eleggiamo il libro dell’anno 2007” non si apra perché è troppo “pesante” per via dei numerosi commenti.
Se vuoi lascia i tuoi voti qui, chiederò ai “diarchi” di considerarli nel conteggio.
@ Fausta
Tutto Ok
@ Andrea Amerio e Marco Minghetti
Vi ringrazio molto per i commenti. Se non ho capito male, per dare seguito alle nomination, dovreste aprire dei post sui vostri blog indicando le cinque preferenze e comunicandolo agli interessati.
A presto.
Massimo
Grazie mille, caro Stefano. Quello che scrivi è molto bello. Pazienza per il tuo blog. L’importante è che non rubi tempo alla produzione dei tuoi quadri.
@ Tutti
Considerato che questo è un post di segnalazioni, sentitevi autorizzati a linkare post interessanti scritti sui vostri blog.
Al massimo due link… altrimenti il sistema considererà i vostri commenti come spam, impedendone la pubblicazione.
@Massimo
Ma tu scrivi da San Giovanni La Punta in Sicilia? Nel monitoraggio del mio caccablog ho una visita di quasi dieci minuti da lì. Fossi davvero tu, ne sarei onorato.
😉
Il sig.Alberto Mori
ha detto un’ennesima cosa perfetta, unendo senso ed esattezza di scrittura. Complimenti di nuovo. Condivido appieno.
Sozi
…Ma il mio sogno ”telematico” lo svelero’ soltanto a chi me lo chiedera’ esplicitamente o cerchera’ di indovinarlo conoscendo quanto scrivo qui su Letteratitudine da quasi un anno.
Cosa sogna Sergio (ecc.) Sozi, detto Buccimpero?
@ Insignificant writer
Ehi, non si passano informazioni riservate.
😉
http://enricogregori.splinder.com/
Il link è sempre lo stesso, ma oggi c’è una novità. Nulla di personale, anzi. Io sono una voce, poche righe. Quello che ho potuto fare per una cosa che ritengo speciale, come speciali sono le ragazze “responsabili” dell’evento…unico
🙂
Concordo in pieno nell’espressione in continuo movimento del blog… E’ comunque un modo per narrare, e al tempo stesso per esporsi… 🙂
@ Enrico: grazie ancora per le parole che ci hai dedicato.
Laura e Lory
@PERDONATEMI SE INVADO QUESTO SPAZIO
Chiedo scusa a Massimo Maugeri.
Devo lanciare un appello sulla nuova ondata di violenza e uccisioni in Tibet. La questione asiatica sta diventando sempre più terribile, non è bastata neanche la Birmania (che ha secoli di storia terribile… quanto il Tibet).
In Tibet i monaci si stanno tagliando le vene, fanno atti di autolesionismo, alcuni vogliono suicidarsi. Per chi conosce il buddhismo tibetano, questo atto per un monaco è inamissibile. Comporta una deviazione dai precetti del Dharma. Ma vi rendete conto cosa arrivano a fare?
A Lhasa la polizia cinese ha caricato anche i civili. La polizia sta arginando i tre monasteri più grandi e importanti di questa regione tormentata. Bisogna fare qualcosa. Lanciamo un appello, Pechino va boicottata, le Olimpiadi vanno boicottate, la Cina va fermata: sta portando avanti – moralmente – il genocidio nel Darfur vendendo armi ai miliziani sudanesi.
Vi sto chiedendo aiuto. Si può intentare una raccolta firme?
Legarci alle iniziative di Amnesty International, non so…
Mi appello a tutti gli scrittori di Letteratitudine, critici letterari, semplici lettori. A voi tutti.
Questo è un altro modo per fare della scrittura e della Letteratura un “mezzo” etico, di denuncia, di azione civile per reclamare i diritti umani e richiamarci ai doveri semplici di cittadini del mondo.
NINA MAROCCOLO
Carissimo Massimo,
Le nuove tecnologie hanno modificato profondamente il modo di interagire, comunicare e imparare delle giovani generazioni.
Il docente deve avere cura educativa e didattica di ogni allievo che gli è affidato( Ho una classe di trentuno allievi!) e, con attenzione, promuovere di ciascuno il bene fisico, quello intellettuale , morale e spirituale in modo tale che ogni allievo possa raggiungere, in ciascuna di queste dimensioni, il suo maggior livello.Di tutti gli allievi, e di ciascuno in particolare,l’insegnante deve stimolare l’apprendimento personale, nei tempi e nei modi che saranno più utili, avendo come fine lo sviluppo della loro progressiva autonomia intellettuale. Io faccio uso nella pratica didattica di un blog per promuovere la comunicazione e favorire un nuovo modo di apprendere e rendere più familiare ai ragazzi, nati nell’epoca digitale, la scuola con i suoi contenuti e strumenti di lavoro.I progressi riscontrati nei miei allievi mi hanno convinto che, dal punto di vista motivazionale, le risorse tecnologiche hanno la loro efficacia nel processo di apprendimento e consentono di far leva non solo sulla dimensione simbolico-ricostruttiva ma soprattutto su quella percettiva-motoria.
Gli alunni della mia terza liceo hanno creato un blog Dantesco , quindi si riduce anche il rischio della passività e si alimentano modalità di studio rafforzate dalle competenze argomentative richieste.Grazie. Gradirei dei consigli! Cordialmente
Maria Allo
@ Maria Allo
Cara Maria, complimenti a te e ai tuoi alunni.
Considerami a tua disposizione. Puoi trovare la mia mail nella sezione info del sito.