La nuova puntata di Letteratitudine Cinema contiene un pezzo “multiplo” sulle novità cinematografiche: questa settimana, il cinema… celebra le donne
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a cura di Ornella Sgroi
Il cinema, questa settimana, celebra le donne. Con due commedie brillanti che hanno per protagoniste due coppie femminili dinamiche e sopra le righe, interpretate con grande ritmo e carisma da attrici in gran forma.
Da una parte Margherita Buy e Claudia Gerini, nella commedia italiana “Nemiche per la pelle” di Luca Lucini. Due donne che hanno avuto in comune lo stesso uomo, dal quale ereditano all’improvviso un bambino cinese di sette anni. Un espediente narrativo che mette in moto una serie di situazioni e di duetti irresistibili, sotto la guida di un regista che si mette completamente al servizio delle sue attrici, dotate di tempi comici perfetti come fossero una coppia comica più che collaudata. La Gerini, cattiva e tornacontista, scorrettissima nel suo approccio inatteso con la maternità “testamentaria”. La Buy, adorabile nel suo essere goffamente femminile e materna. Al loro fianco, Paolo Calabrese e Giampaolo Morelli, ruoli a margine di una commedia che finalmente rende protagoniste assolute le donne anche nella comicità. Cosa piuttosto insolita nel panorama italiano.
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Dall’altra parte dell’Oceano arrivano invece Greta Gerwig e la più giovane Lola Kirke, protagoniste della commedia americana “Mistress America” di Noah Baumbach. Future sorelle, i cui genitori stanno per sposarsi in seconde nozze, le due protagoniste si incontrano e si scoprono in una New York movimentata e veloce, che fa da sfondo ad una serie di avventure rocambolesche orchestrate ad arte da Baumbach per raccontare, come lui e Greta Gerwig sanno fare con le loro sceneggiature, le piccole nevrosi e le paure della generazione dei quarantenni. Dopo l’irresistibile storia in bianco e nero di “Frances Ha”, una nuova commedia frizzante e amabilmente verbosa che ritrae con intelligenza comica e umorismo raffinato e acuto il confronto tra due generazioni e il complicato mondo delle relazioni affettive. Tra sogni infranti, senso di inadeguatezza e scoperta del proprio essere.
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Di generazioni a confronto, parla anche la commedia francese “Les souvenirs” di Jean Paul Rouve, che con un tocco delicato e attento, attraversa le diverse età della vita.
La giovinezza, l’età adulta e la vecchiaia, colte nella loro diversa profondità, con sguardo affettuoso e anche un pizzico di ironia. Tra le speranze di un giovane studente universitario che fa il portiere di notte e le malinconie della sua amata nonna in viaggio sulla strada dei ricordi più cari.
Una carezza al cuore, tra amori sognati che forse si realizzeranno, amori che durano nonostante il passare degli anni, sogni instabili e solitudini coltivate dal trascorrere del tempo.
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Mentre il tempo non sembra essere mai passato per un classico intramontabile come “Il libro della giungla” di Kipling, che dopo il film di animazione del 1967 la Walt Disney riporta sul grande schermo, questa volta in live action. Tornano così il cucciolo d’uomo Mowgli e i suoi amici della giungla, la pantera nera Bagheera e l’orso goloso Baloo, tra tigri feroci, elefanti maestosi e scimmie dispettose. Nel rispetto massimo della versione animata, omaggiata anche nella musica, il film di Jon Favreau riprende tutti i temi cari a Kipling con una profondità di campo che immerge lo spettatore negli scenari maestosi e incantati della giungla, rievocando tutta la magia del libro, quello vero, anche nei titoli di coda disegnati come un bellissimo libro pop up che tutti, ma proprio tutti, vorremmo avere. “E se dovrà essere, vedrai che sarà”. Parola di Raksha.
[Le videorecensioni di Ornella Sgroi sono disponibili qui]
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Leggi l’introduzione di Massimo Maugeri
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