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Il grande fotografo OLIVIERO TOSCANI (Milano, 28 febbraio 1942 – Cecina, 13 gennaio 2025) è il protagonista del numnero di LINUS di febbraio 2025
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È in edicola il nuovo numero di #linus (quello del mese di febbraio), con lo speciale inserto tutto dedicato al talento geniale e provocatorio di Oliviero Toscani, che ci ha lasciato lo scorso 13 gennaio: l’illustrazione di copertina che lo ritrae è firmato da Sergio Vanello! Tra le pagine, lo scrittore Andrea De Carlo racconta dei suoi trascorsi da assistente di Toscani e della personalità ribelle da rockstar del maestro, mentre Paolo Landi ricorda il suo coraggio nel voler ribaltare il (buon) senso comune e Nicolas Ballario svela un curioso aneddoto che rivela la concezione situazionista di arte e vita che era propria del grande fotografo milanese. Il genio artistico di Toscani è raccontato da Elisabetta Sgarbi nel ricordo di uno scatto fotografico per gli Extraliscio, da Paolo Crepet che firma un toccante addio all’amico, e da Vittorio Sgarbi che ci svela come Toscani fosse un impressionista della fotografia con la sua capacità di rappresentare i sentimenti. Inoltre, il giornalista Francesco Merlo ci spiega che nei suoi scatti le mani hanno un ruolo primario e che sono un indizio di come il maestro vedeva il mondo, Gad Lerner ne ripercorre la carriera e le scelte rivolte alla ricerca della verità anche raccontando la bruttezza e l’ingiustizia, mentre sono le parole dello stesso Toscani a raccontare il suo modo di intendere l’esistenza, a partire dalla sua ammirazione per Muhammad Ali. Infine, a raccontare e omaggiare Oliviero Toscani ci sono, come sempre, tante illustrazioni e fumetti, firmati da Alice Iuri, Sergio Ponchione, Maddalena Ghidoni, Massimo Giacon, Giorgio Carpinteri, Sergio Algozzino e Roberto Baldazzini.
Ma non è tutto, perché sul nuovo numero trovate anche il fumetto “Corea” firmato da Igort, accanto al fumetto “Orsetto / Wax” firmato da Laverve, una nuova puntata di “The Cuban Hamlet” di Cammamoro e Giuseppe Sansonna, di “Traditori di tutti” nel quale Paolo Bacilieri – ufficio stampa rilegge il capolavoro di Giorgio Scerbanenco, e di “Il mondo di Niger” di Leila Marzocchi. Inoltre torna Stefano Tartarotti con il fumetto “Stray Cat GPT”, Antonio Rezza Rezzamastrella con il racconto “H muta”, Tom Gauld con i suoi Literary e Science Cartoons, Simone Tempia con “Vita con Lloyd” e Walter Leoni – Totally Unnecessary Comics, accanto alle tradizionali rubriche firmate da Vanni Santoni, Loredana Lipperini, Alberto Piccinini, Giuseppe Sansonna e Andrea Fornasiero, e gli imperdibili “Calvin & Hobbes” di Watterson e i “Peanuts” di Schulz!
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ASSAGGI
“È stato un impressionista della fotografia, perché non ha rappresentato il mondo come era, ma seguendo il sentimento che voleva trasmettergli: i suoi scatti, oggi e per sempre, sono la prova eterna del suo sentimento della realtà. Oliviero Toscani è stato, ed è, un grande fotografo che non ha mai cercato di farsi considerare un artista. E per questo lo è stato, inventando una realtà fantastica che era dentro di lui.”
Su #linus di febbraio, Vittorio Sgarbi ricorda Oliviero Toscani, impressionista della fotografia. Con l’illustrazione firmata da Roberto Baldazzini.
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Pronto, Oliviero?
Su #linus di febbraio, Massimo Giacon racconta a modo suo il rapporto tra Oliviero Toscani e Luciano Benetton nel fumetto “Oliviero & Luciano”!
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“Caro Oliviero, come è difficile scrivere a te adesso. L’avrei dovuto fare dopo ogni nostra telefonata, quelle che cominciavi tu con “stai bene?” che non era un modo come altri per iniziare una conversazione, ma una domanda vera, perché tu “mi sentivi”. Ecco, adesso lo so, non me lo chiederai più. Quando va via l’intelligenza c’è solo posto per la stupidità e io mi sento molto stupido ora, di quella stupidità che tu detestavi. Ecco adesso che sei andato via sono peggio di quello che sei sempre stato per me. Adesso che numero posso fare?”
Su #linus di febbraio, Paolo Crepet ricorda l’amico Oliviero Toscani e un’amicizia che, come tutti i rapporti più profondi, spesso non ha bisogno di parole. Con lo scatto di Settimio Benedusi.
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“Le mani nelle foto di Oliviero sono un altro indizio di spiritualità che scalda il cuore. E Oliviero scaldava il cuore con le immagini perché il suo cuore si scaldava solo per le immagini: ‘E con le mani amore, per le mani ti prenderò. E senza dire parole nel mio cuore ti porterò’ è il De Gregori più commovente. Oliviero si commuoveva per il dolore e non per ‘il trattato sul dolore’, come invece accade a molti di noi.”
Su #linus di febbraio, Francesco Merlo ci racconta Oliviero Toscani attraverso la rappresentazione delle mani, protagoniste nascoste di moltissimi suoi scatti, indizio di una personalissima spiritualità. Nella foto, Toscani con Andy Warhol!
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“Ognuno interpreta i paradossi della realtà secondo la propria personale ipocrisia. E io non sono diverso. Ho portato i cavalli americani in Maremma. Considero la famiglia un problema. Se entri in casa mia sentirai il concerto di strilli dei miei nipoti. Mi commuovo parlando della mia mamma. Non sono mai andato in banca se non per firmare i mutui. Sono stato testimonial dell’American Express, dato che sono stato uno dei primi ad averla. Se Stavrogin, il personaggio di Dostoevskij che quando crede non crede di credere e quando non crede non crede di non credere, avesse fatto il fotografo… si chiamerebbe Oliviero Toscani.”
Su #linus di febbraio, Oliviero Toscani parla della propria idea di arte e di vita, in un brano tratto dalla sua autobiografia “Ne ho fatte di tutti i colori” (La nave di Teseo).
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