Novembre 23, 2024

10 thoughts on “IL SORRISO DELLA GIOCONDA

  1. Il bello degli enigmi è che , nel loro impenetrabile mistero, restano aperti a qualunque interpretazione, e quindi alimentanotanto gl’incubi quanto le benigne illusioni che aiutano a vivere, perlomeno coloro che non hanno altro di cui vivere! Scherzi a parte, credo che l’ambiguità facesse talmente parte del genio di Leonardo che l’ipotesi che mi sento di prendere in considerazione è che Monna Lisa è e debba rimanere un personaggio androgino, di un’androginìa, per dir così, “divinamente ctonia” : d’altronde chi, meglio di Leonardo,poteva rappresentare in sè stesso detta ambiguità?
    Se la celebre figura è rappresentata incinta, potrebbe essere un’ennesima metafora della terra che nasconde nel suo grembo il mistero della trasmissione della vita, perlomeno a livello della materia. Io ci voglio vedere una Pandora sui generis, il cui vaso , il ventre, conserva la vita, speranza dell’umanità. Non so quanto ci sia di delirante in questo pensiero: spero solo tanto quanto basta a giustificare l’ora tardissima in cui sto sccrivendo questo post!
    Buonanotte Massimo!
    a domani

  2. Ciao Elio. Complimenti davvero per il tuo commento. Mi pare proprio bello.
    Sulla “scommessa” lanciata ironicamente da Massimo dico: “e se il nascituro fossegay?”

  3. Anche a me è molto piaciuto il commento di Elio. Interessante lo spunto sul vaso di Pandora come metafora. Ma, a parte questo, non ritieni che si stia un po’ eccedendo con questa crescente attitudine a “vivisezionare” le opere pittoriche?
    Alla simpatica Elektra rispondo che, nel caso in cui il presunto “nascituro” fosse stato gay (e qualora Monna Lisa ne fosse stata al corrente) temo l’enigmatico sorriso del dipinto si sarebbe trasformato in una indecifrabile smorfia di fastidiosa perplessità.

  4. Anch’io credo che si stia esagerando nel tentare di interpretare intenzioni che poco aggiungono all’opera stessa. Sapere, ad esempio, che Caravaggio usasse anche prostitute sue amiche come modelle per le sante o addirirttura la madonna, poteva essere esecrabile per i suoi contemporanei, curioso per noi, indicativo del suo temperamento, ma poco di più.

  5. Credo che il tono semiserio del mio commento renda chiara l’idea che anche io prendo le distanze da un eccesso di spiegazione dell’immagine. E’ però vero anche che Leonardo è immerso in un clima culturale come quello umanistico in cui è vivissimo il senso della vita come arte, e quindi come danza, nel senso di giro strofico che torna al punto di partenza ma anche di inganno, finzione. Siamo nell’epoca degli alchimisti, e Leonardo non è estraneo a questa sensibilità che ha al centro la nozione, illusoria quanto si vuole ma pur sempre molto forte, di simbolo, come coacervo ideologico-filosofico e pseudomistico condensato in un’immagine. Ecco perchè credo che, proprio per Leonardo, la caccia alle interpretazioni sia più che mai aperta e legittima. Non così per altre epoche più segnate dal rewalismo.

  6. naturalmente mi riferisco ad interpretazioni sostenute da una conoscenza della simbologia esoterica quale appare, per esempio, nel Duomo di Pisa, vero e proprio “orologio cosmico”. Certo, se non si ha confidenza con il mito e le simbologie ad esso connesse, è meglio non addentrarsi in questa “selva oscura”!

  7. …fermo restando che il letterato, anche quando non scrive, è autorizzato a “berlingare”. Questo termine mi piace moltissimo, e mi ricorda qualcuno che ha capito cosa è la saggezza!

  8. …fermo restando che il letterato, anche quando non scrive, è autorizzato a “berlingare”. Questo termine mi piace moltissimo, e mi ricorda qualcuno che ha capito cosa è la saggezza!

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